Cinema ed estetica cinematografica

12
Cinema ed estetica cinematografica Collana diretta da Massimo Modica La collana intende analizzare la storia del cinema affrontando e discutendo i problemi dei rapporti tra l’estetica filosofica e il cinema della prima e della secon- da metà del Novecento, compreso ovviamente il primo decennio del secolo XXI, soprattutto in riferimento a film d’autore e a registi esemplari per l’analisi di tali rap- porti, e nell’ambito della più rilevante riflessione esteti- ca della contemporaneità, periodo in cui le relazioni tra il cinema, l’estetica e la filosofia sono diventate ancora più strette che nel passato, soprattutto nel senso delle loro profonde intersezioni. I testi non proporranno monografie (non si vuole creare un inutile duplicato dell’ottima collana del Castoro Cinema), ma analisi approfondite di singoli film d’autore, delle loro relazioni significative con problemi di carattere estetico e filosofico, oltre che indagini sui temi costitutivi della storia del cinema: la nascita, l’af- fermazione e il declino dei generi; la nascita del raccon- to cinematografico; il linguaggio del cinema; il remake e i temi della riproducibilità e della creatività; lo studio system; le teorie del cinema, dalle origini a oggi; la rivo- luzione digitale degli ultimi anni. Il target è costituito soprattutto da un pubblico uni- versitario e di media cultura; gli autori sono giovani stu-

Transcript of Cinema ed estetica cinematografica

Cinema ed estetica cinematograficaCollana diretta da Massimo Modica

La collana intende analizzare la storia del cinemaaffrontando e discutendo i problemi dei rapporti tral’estetica filosofica e il cinema della prima e della secon-da metà del Novecento, compreso ovviamente il primodecennio del secolo XXI, soprattutto in riferimento afilm d’autore e a registi esemplari per l’analisi di tali rap-porti, e nell’ambito della più rilevante riflessione esteti-ca della contemporaneità, periodo in cui le relazioni trail cinema, l’estetica e la filosofia sono diventate ancorapiù strette che nel passato, soprattutto nel senso delleloro profonde intersezioni.

I testi non proporranno monografie (non si vuolecreare un inutile duplicato dell’ottima collana delCastoro Cinema), ma analisi approfondite di singoli filmd’autore, delle loro relazioni significative con problemidi carattere estetico e filosofico, oltre che indagini suitemi costitutivi della storia del cinema: la nascita, l’af-fermazione e il declino dei generi; la nascita del raccon-to cinematografico; il linguaggio del cinema; il remakee i temi della riproducibilità e della creatività; lo studiosystem; le teorie del cinema, dalle origini a oggi; la rivo-luzione digitale degli ultimi anni.

Il target è costituito soprattutto da un pubblico uni-versitario e di media cultura; gli autori sono giovani stu-

diosi di ottimo livello e con un’adeguata preparazionepost-universitaria (ed è questo uno dei caratteri piùsignificativi della collana); i testi sono scritti e illustratiin modo chiaro, perché tutti possano capire, e sono sem-pre accompagnati da un questionario che permette diapprofondire nel modo migliore, nell’ambito dei diversicorsi di Storia del cinema delle università italiane cheadotteranno questo o quel testo, i temi affrontati.

Forme dell’Espressionismo nel cinema

Andrea Lolli

Copyright © MMIXARACNE editrice S.r.l.

[email protected]

via Raffaele Garofalo, 133 a/b00173 Roma

(06) 93781065

ISBN 978–88–548–2849–0

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale,

con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

I edizione: novembre 2009

a Lucilla

Avviata nell’ambito nella redazione di una tesi su le Forme

dell’Espressionismo nel cinema, discussa presso la Facoltà di

Lettere e Filosofia dell’Università dell’Aquila, la ricerca si è ul-

teriormente sviluppata grazie all’impulso ed al sostegno fornito

dal Professor Massimo Modica, il quale ha costituito un punto

di riferimento essenziale per mettere a fuoco alcune questioni

trattate nel volume.

Un ringraziamento va altresì rivolto a il Professor Ferdinan-

do Taviani e a Gabriele Lucci, per la disponibilità mostrata ed il

contributo fornito alla realizzazione della ricerca.

Indice

9 Prefazione di Gabriele Lucci

11 Capitolo I

Contesto storico

13 Capitolo II

Espressionismo

25 Capitolo III

Spazio scenico espressionista

39 Capitolo IV

Espressionismo cinematografico tedesco

53 Capitolo V

Il perturbante

65 Capitolo VI

Profilmico e architetture scenografiche

83 Capitolo VII

Interni espressionisti e arredamento

101 Capitolo VIII

Ombre

7

113 Capitolo IX

Espressionismo noir

147 Capitolo X

Due registi espressionisti

169 Capitolo XI

Due esempi

179 Capitolo XII

Il gabinetto del dott. Caligari

195 Capitolo XIII

Il terzo uomo

207 Capitolo XIV

La morte corre sul fiume

217 Appendice iconografica

241 Filmografia consigliata

251 Bibliografia

256 Sitografia

8 Indice

Prefazione

Una pubblicazione sull'Espressionismo nel cinema, tema ogget-

to di ricerca per numerosi studiosi, è sicuramente una scelta co-

raggiosa perché si può facilmente incorrere nell'ovvietà del già

detto. Sin dalla lettura delle prime pagine di Forme dell'Espres-

sionismo nel cinema è evidente come questo pericolo sia stato

scongiurato e ci si trovi dinanzi ad una ricerca aggiornata e ori-

ginale, basata su una conoscenza approfondita della materia,

con puntuali citazioni e riferimenti alle diverse arti. Ma soprat-

tutto è evidente un grande amore per il cinema e una capacità di

analisi del suo linguaggio. Il merito del lavoro è non solo la

ricca bibliografia, ma la scelta, come linea guida dell'indagine,

della visione di numerose pellicole. Opere spesso difficili da re-

perire, attraverso le quali indagare, tra l'altro, sulla connessione

tra Espressionismo e il Perturbante descritto da Sigmund Freud

in Das Unheimliche. In questa direzione la ricerca affronta in

maniera innovativa l'utilizzo delle scenografie e della luce in

opere classiche, ma con continui riferimenti alla cinematografia

attuale, da Blade Runner a Brazil, da Batman a Ombre e Neb-

bia, solo per citare alcuni film. Questo a testimonianza della

grande influenza delle forme dell'Espressionismo in tutta la sto-

ria del cinema quando, per raccontare le inquietudini dell'animo

umano, ci si muove su soluzioni stilistiche che riempiono lo

9

schermo, con scene volutamente artefatte e una luce capace di

interagire efficacemente con l'impianto scenografico, dando co-

sì vita ad ombre e chiaroscuri. Di grande interesse il capitolo nel

quale viene ipotizzata una condivisibile parentela tra Espressio-

nismo e Noir. Basti pensare a film, veri e propri cult per i cine-

fili, come La scala a chiocciola di Robert Siodmak, Un bacio e

una pistola di Robert Aldrich o La fiamma del peccato e Viale

del tramonto di Billy Wilder, nei quali le cupe ambientazioni,

con personaggi che si muovono in spazi simbolici del loro stato

d'animo, richiamano alla memoria magistrali opere come Nosfe-

ratu il vampiro e Aurora di Murnau, ma anche i capolavori di

Fritz Lang, da Metropolis a M ˗ Il Mostro di Dusseldorf.

La ricchezza di informazioni in Forme dell'Espressionismo nel

cinema avvalora la tesi di molti studiosi secondo i quali la set-

tima arte, grazie alla complessità del suo linguaggio, ha assorbi-

to in sé tutti gli elementi di tale movimento sin dalla nascita, ri-

proponendone gli aspetti essenziali in film intenti a raccontare

la complessità dell'animo umano. Film, così come evidenziato

dallo studio, dove scenografia e della luce materializzano sullo

schermo spazi e volumi pieni, a tratti aberranti, in perfetta sim-

biosi con il racconto di storie dove è centrale il disagio di vive-

re. E in questo l'Espressionismo si rivela confacente con l'esi-

genza dell'arte cinematografica di “caricare” la visione con forti

elementi, riempiendo così l'occhio dello spettatore. Immagini

oltre il reale, ma che soddisfano chi le guarda al di là di ogni

giustificazione di verosimiglianza. Forse è per questo che accet-

tiamo il bicchiere di latte, con il veleno, sovrailluminato in No-

torius di Hitchcock o siamo affascinati dall’Espressionismo

“gotico” utilizzato in tante trasposizioni fiabesche di Walt Di-

sney o dall’immenso lavoro scenografico di Dante Ferretti nel

recentissimo Sweeney Todd di Tim Burton.

Roma, 6 luglio 2009

Gabriele Lucci

Direttore scientifico Mondadori-Electa Cinema

10 Presentazione

11

Capitolo I

Contesto storico

La fine della prima guerra mondiale, con il crollo degli Im-

peri Centrali (Germania, Austria e Ungheria) e la conseguente

ristrutturazione dell’assetto europeo su nuove basi, la nascita di

Stati indipendenti, la rivoluzione sovietica e le profonde tra-

sformazioni economiche e sociali, modificarono radicalmente la

situazione storica precedente e sovvertirono quell’equilibrio po-

litico che, faticosamente, era stato raggiunto all’inizio del seco-

lo. Le lacerazioni del tessuto sociale, lo sfumare dei miti nazio-

nalistici, il sorgere di nuove ideologie che si appellavano pro-

prio al nazionalismo, il comparire sulla scena politica di cospi-

cue masse proletarie e i conflitti sociali che fisiologicamente

vennero generati, crearono un’Europa profondamente cambiata

rispetto alla situazione precedente l’avvento della guerra.

L’incertezza, nella grande e piccola borghesia e nelle ormai

sorpassate strutture del vecchio potere superstiti dagli sconvol-

gimenti bellici, regnava in tutte le forme. In tale multiforme

contesto si manifestavano i timori e le paure, gli entusiasmi e i

fanatismi – tra una visione concreta dei problemi reali e la fuga

12 Capitolo I

dalla realtà, tra razionalità e irrazionalismo – che daranno vita,

in alcuni casi, a movimenti eversivi di destra, a dittature fasciste

che porteranno alla fine delle democrazie liberali.

In questo quadro politico-sociale che determinerà il corso

della storia europea a cavallo tra le due guerre (1919-1939), i

problemi dell’arte e della cultura, avanzati e catalizzati dai mo-

vimenti dell’avanguardia artistica e letteraria da un lato, politica

dall’altro, si uniranno strettamente con quelli più ampi e genera-

li delle società europee, nel momento cruciale del loro sviluppo

e trasformazione, in modo tale da avvicinare i confini tra cultura

e politica, sino alla formazione di una vera e propria politica

culturale. È fin dai primi anni Venti che si sviluppano un’arte e

una cultura che, in maniera più rigida e con risultati più evidenti

che in passato, si pongono in posizione alternativa e critica nei

confronti della mediocre società borghese.