CIFINFORMA 03_2013

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Ci.F.Informa Circolo Fotografico Isontino - B.F.I. Via Cipriani, 69 Anno XXXVIII, n.3 marzo 2013 Editoriale Cari Soci, ben ritrovati al nostro abituale appuntamento. Come potete ben vedere il layout del nostro CiFInforma è stato radicalmente cambiato e mutando d’a- spetto vi raggiunge in questa forma nuo- va, per noi inusuale ma, lo spero, ugual- mente interessante e piacevole. Dietro a questo ottimo rinnovamento ci sono Rebeka e Ilenia che però avranno biso- gno dei giusti apporti, da parte nostra, di notizie, dati, commenti per far si che questa trasformazione serva a qualcosa e che rappresenti lo sforzo comune di tutti noi a diffondere quella cultura fotografi- ca che, a ragione, riteniamo essere uno degli elementi fondanti il nostro essere Circolo. Analogamente a questa iniziativa vi segnalo la nostra presenza su Facebo- ok. Sempre grazie alle nostre nuove Socie abbiamo aperto una pagina sulle nostre attività più varie anche all’interno del social network più conosciuto al mondo. In quel sito https://it-it.facebook.com/ basta registrarsi gratuitamente e digitare nel banner di ricerca “circolo fotografico isontino”. Al suo interno potete non solo vedere quanto postato o girato dagli al- tri intervenuti ma potete farlo anche voi stessi con tutti i contributi che riterrete interessanti e/o curiosi alla nostra attivi- tà. Guardatelo e sfruttatelo per quello che esso può giustamente offrire. Una fine- stra sul mondo con le notizie dal mondo stesso: un panorama ulteriore per tutti gli amanti della fotografia. Altro sito interes- sante è : http://www.panoramio.com. Anche qui ritrovate il mondo attraverso la fotografia. Anche qui potete registrar- vi gratuitamente e postare le vostre foto assieme a quelle di milioni di utenti e con loro scambiare pareri, impressioni e opinioni e, sopratutto, vedere immagini veramente significative. Una triste noti- zia purtroppo di questi ultimissimi giorni. Gabriele Basilico ci ha lasciati. Ripensando a Lui, ho in mente le sue immagini del nord della Francia e rivedendo ai suoi scatti intravedo quel rigore e quel pia- cere sottile dell’osservare. Il rendere il paesaggio, non solo urbano, con la mae- stria di un urbanista rinascimentale. Buo- na Luce Maestro. Che la terra ti sia lieve. Per poterlo conoscere meglio vi propon- go un’ulteriore lettura: Gabriele Basilico “Architetture, città, visioni – Riflessioni sulla fotografia” ed. Bruno Mondadori, 14 € ISBN 9788842420484. Anche qui piccolo formato e piccolo prez- zo per una grande e interessante lettura. Buona lettura e Buona Luce a Tutti voi. Agostino

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Newsletter mensile redatta dai soci del Circolo Fotografico Isontino BFI - Marzo

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Ci.F.Informa Circolo Fotografico Isontino - B.F.I. Via Cipriani, 69

Anno XXXVIII, n.3 marzo 2013

Editoriale

Cari Soci, ben ritrovati al nostro abituale appuntamento. Come potete ben vedere il layout del nostro CiFInforma è stato radicalmente cambiato e mutando d’a-spetto vi raggiunge in questa forma nuo-va, per noi inusuale ma, lo spero, ugual-mente interessante e piacevole. Dietro a questo ottimo rinnovamento ci sono Rebeka e Ilenia che però avranno biso-gno dei giusti apporti, da parte nostra, di notizie, dati, commenti per far si che questa trasformazione serva a qualcosa e che rappresenti lo sforzo comune di tutti noi a diffondere quella cultura fotografi-ca che, a ragione, riteniamo essere uno degli elementi fondanti il nostro essere Circolo. Analogamente a questa iniziativa vi segnalo la nostra presenza su Facebo-ok. Sempre grazie alle nostre nuove Socie abbiamo aperto una pagina sulle nostre attività più varie anche all’interno del social network più conosciuto al mondo. In quel sito https://it-it.facebook.com/  basta registrarsi gratuitamente e digitare nel banner di ricerca “circolo fotografico isontino”. Al suo interno potete non solo vedere quanto postato o girato dagli al-tri intervenuti ma potete farlo anche voi stessi con tutti i contributi che  riterrete interessanti e/o curiosi alla nostra attivi-tà. Guardatelo e sfruttatelo per quello che

esso può giustamente offrire. Una fine-stra sul mondo con le notizie dal mondo stesso: un panorama ulteriore per tutti gli amanti della fotografia. Altro sito interes-sante è : http://www.panoramio.com. Anche qui ritrovate il mondo attraverso la fotografia. Anche qui potete registrar-vi gratuitamente e postare le vostre foto assieme a quelle di milioni di utenti e con loro scambiare pareri, impressioni e opinioni e, sopratutto, vedere immagini veramente significative. Una triste noti-zia purtroppo di questi ultimissimi giorni. Gabriele Basilico ci ha lasciati. Ripensando a Lui, ho in mente le sue immagini del nord della Francia e rivedendo ai suoi scatti intravedo quel rigore e quel pia-cere sottile dell’osservare. Il rendere il paesaggio, non solo urbano, con la mae-stria di un urbanista rinascimentale. Buo-na Luce Maestro. Che la terra ti sia lieve. Per poterlo conoscere meglio vi propon-go un’ulteriore lettura: Gabriele Basilico “Architetture, città, visioni – Riflessioni sulla fotografia” ed. Bruno Mondadori, 14 €  ISBN 9788842420484. Anche qui piccolo formato e piccolo prez-zo per una grande e interessante lettura.

Buona lettura e Buona Luce a Tutti voi. Agostino

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I venerdì del circolo

•Venerdì 1 marzo 2013, ore 21.00, Polivalente di via Baiamonti: serata dedicata alla rassegna “6X una mostra” che si terrà a fine agosto dal tema “Contaminazioni”•Venerdì 15 marzo 2013, ore 21.00, Polivalente di via Baiamonti: serata dedicata alla “Scuola di approfondimento” tra i soci dal tema “La Porta”. Il regolamento è riportato in altra parte di questo notiziario.

Mostre da visitare

•Trattoria “Ai tre amici” Via Oberdan, Gorizia E’ esposta dal giorno 30 gennaio 2013 la mostra fotografica “Carnevale” di Paola Zavan•Bar “Torino” Corso Italia, Gorizia Personale fotografica di Silvan Pittoli del foto Klub “Skupina ‘75”•Bar “Ca’ Da Milie” Via Gorizia 72, Cormons Personale fotografica di Maurizio Scandroglio dal titolo “Fiori”.•Gianni Berengo Gardin Storie di un fotografoCasa dei Tre Oci, Giudecca 43, Venezia Dal 1 Febbraio al 12 Maggio 2013Tutti i giorni 10 - 19, chiuso martedì •Maurizio Galimberti Paesaggio ItaliaIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti Palazzo Cavalli Franchetti, Campo Santo Stefano 2842, 30124 VeneziaDal 16 febbraio al 12 maggio 2013Tutti i giorni 10 – 19, chiuso il lunedì

Scuola di approfondimento

Più che concorsi interni vorrei chiamare questa attività che continuiamo, con sca-denza nel prossimo mese di marzo, “Scuo-la di approfondimento”. Si tratta infatti di valutare e discutere delle immagini in formato digitale che ogni singolo socio potrà realizzare sul tema proposto e por-tare nelle serate dedicate all’argomento. Le immagini dovranno essere inedite, quindi scattate nell’anno 2013. In ogni serata ciascuno potrà presentare fino a 8 fotografie (rigorosamente in forma anoni-ma) che verranno sottoposte a giudizio. Verranno scelte le 10 migliori immagini . Successivamente le immagini scelte ver-ranno esposte, al raggiungimento del nu-mero, presso lo spazio espositivo della Cicchetteria.

Le date ed i temi proposti sono:15 marzo “La porta”21 giugno “Giochi d’acqua”20 settembre “I nonni”6 dicembre “Mercati e fiere” Alcuni spunti per il primo tema: una porta curiosa, un motivo del legno, una scultura, una porta dietro cui si nasconde una storia...

Nota per i sociSpecifiche per foto sito web: nello spazio ”autori” abbiamo deciso di organizzare lo spazio a disposizione permettendo ai Soci di esporre dalle 10 alle 20 fotografie (secondo i dettami dati da Nevio Costan-zo) corredati da un autoritratto e da una piccola descrizione dell’autore (da conse-gnare magari in fortmato .rtf).

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La natura come orizzonte di Riccardo Improta

Considero il fotografare un atto del tut-to intimo e rivelatore. Personalmente, pri-ma di esso era il caos. Mi spiego. Da che mi ricordi, in principio mi ritrovavo spes-so a contemplare il paesaggio che mi si palesava improvvisamente davanti. Non c’era alcuna mia consapevolezza in tutto ciò. Io non sapevo cosa succedeva, cos’e-ra che attivava in me questa intensissima modalità percettiva, che perdurava per pochi, eterni attimi. Capitava da sé, mi emozionava, non stavo lì a chiedermi più di tanto il perché. E così è andata avanti per un bel po’. La fotografia è comparsa nella mia vita presto, grazie a favorevoli condizioni ambientali/familiari. All’inizio ero principalmente affasci-nato dallo strumento. C’è poco da dire: una macchina fotografica è anche un bell’oggetto. Ci prendevo confidenza, mi appagavo, scattando più che altro foto-ricordo, un po’ come tutti gli adolescenti. Poi un giorno, casualmente, fotografia e paesaggio fecero conoscenza. Non mi aspettavo chissà cosa dalla prima foto che scattai, ma davo per scontato che guardandola avrei rivissuto le emozio-ni provate nella realtà. E invece no, non andò così, neanche un po’. Perché? Que-sta è stata per me la madre di tutte le domande. A oggi, sintetizzando decenni di vicende e situazioni da essa scaturite, sento di poter affermare che la fotografia, tra le altre cose, mi ha dato modo di co-noscere approfonditamente me stesso e cosa guardo e come sento.

La fotografia di paesaggio dunque. In-sieme al ritratto il genere fotografico probabilmente più comune per chi inizia a rapportarsi col mondo dell’immagi-ne. Solitamente, quando si è affascinati da qualcosa se ne vuole sapere di più. Immagino quindi che un po’ tutti gli ap-passionati si siano riempiti occhi e anima ammirando il lavoro dei grandi autori che ne hanno fatto la storia. Osservando, approfondendo, è possibile apprezzare anche l’evoluzione che la fotografia di paesaggio ha avuto nel tempo. Tra l’altro, l’attuale tecnologia permette di infor-marsi comodamente da ovunque e la fru-ibilità dell’informazione a tempi e costi zero è cosa di cui l’umanità può vantarsi. Attenzione però: le immagini web non sono delle fotografie, bensì una sorta di anteprime che danno l’idea di una foto e nulla più. Una foto è una stampa, che esiste fisicamente a prescindere e che detiene tutte le informazioni che l’autore ha voluto metterci. Una foto non è un file digitale tradotto a monitor da un browser web. Doverosa precisazione. Ammirando quindi il lavoro dei grandi autori, me-glio se delle stampe, emerge facilmente un fattore di fondamentale importanza: quelle immagini ci trasmettono, attivano i nostri sensi, ci restituiscono emozioni. La fotografia di paesaggio vuole rac-contare luoghi e momenti, annullando la distanza dell’osservatore dagli scenari ri-tratti. È l’arte di saper far immedesimare chi la guarda al suo interno, di restituire

(prima parte)

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sito web www.cifigorizia.itfacebook www.facebook.com/cifigorizia

Antonio Fabris [email protected] Colla [email protected]

sensazioni non solo visive. È libera inter-pretazione della realtà ed esaltazione di quanto visto e sentito. È amare la natura, evidenziarne il profondo respiro, cantar-ne la magnificenza. È plasmare lo spazio e fissare il tempo. È ricondurre l’uomo alla sua unica, vera e reale condizione di es-sere compartecipe al miracolo della vita. Ultimamente è diventata anche neces-saria testimonianza del pianeta, viste le azioni delle quali l’umanità non può certo vantarsi. Del testimoniare me ne occupo attivamente da qualche tempo. Come si fa una fotografia di paesaggio? È indubbio che serva un corredo fotogra-fico e su questo argomento si potrebbe dissertare per ore. Il genere è spiccata-mente tecnico, ma questo non vuol dire che non si possano fare buone foto anche con il telefono. Vero è che, trattandosi di straight photography, un corredo più ver-satile consente una più estesa capacità interpretativa. Nel contesto si inserisce anche la rivoluzione digitale, che ha introdotto una modalità del tutto nuova di realizzare immagini. Lo sa bene chi, come me, viene dalla fotografia chimica o argentique, per dirla alla francese (tro-vo il termine “analogica” davvero degra-dante). In pellicola scattare rappresenta un atto conclusivo, riassume. In digitale scattare significa piuttosto dare inizio al lavoro; il flusso digitale ha convogliato tutti noi verso un’inaspettata e dura rou-tine. Il lavoro di fotografo è radicalmen-te cambiato. Va comunque detto che la

qualità ottenibile in digitale è indiscuti-bile. Personalmente mi piace conceder-mi ancora qualche lavoro in pellicola. A volte penso sia follia ma, quando mi confido con qualche amico-collega, ven-go messo in guardia circa la malaugura-ta ipotesi di desistere. Sarà nostalgia di tempi in cui un computer lo usavamo per altre cose. Tornando agli strumenti, direi che l’importante è fare, con quel di cui si dispone. Un corpo macchina accetta-bile, un paio di ottiche, un cavalletto, uno scatto flessibile e qualche sche-da di memoria sono un’ottima base di partenza. Volendo espandere il corredo, le possibilità sono davvero illimitate. Ci sono strumenti utili, altri utilizzabili, altri superflui. Avendo il necessario a disposi-zione, non resta che fotografare. Spesso mi viene chiesto di suggerire un approc-cio valido alla fotografia di paesaggio. Io ne conosco uno solo: avere passione, infinita. Direi che il motore di tutto è pro-prio lì dentro, nell’incontenibile esigen-za di avere contatto col paesaggio, sen-tirlo, interpretarlo, tradurlo, fotografarlo, condividerlo. Una volta che sei dentro a tutto questo, la casualità dell’occasione per scattare comincia ad andarti stretta, il paesaggio te lo vai a cercare.(continua)