CHIMICA EDILE S.R.L. · 2016. 11. 4. · 2) Calcestruzzi ad alte prestazioni a controllo della...
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CHIMICA EDILE S.R.L.
Presentano il nuovo additivo per il miglioramento dei calcestruzzi e per la
realizzazione di pavimenti industriali senza giunti.
Additivo/aggiunta per il confezionamento di Calcestruzzi ad ALTA DURABILITA’
(secondo le nuove normative internazionali)
Per il confezionamento dei normali calcestruzzi e di calcestruzzi speciali
atti a:
1) ShCC – Calcestruzzi ad espansione contrastata per pavimenti industriali.
2) Calcestruzzi ad alte prestazioni a controllo della stabilità volumetrica nel tempo
per la realizzazione di elementi prefabbricati, grandi opere, pavimenti
industriali di nuova concezione ed opere civili in generale.
3) Calcestruzzi ad azione “compattante” per una maggiore durabilità secondo le
nuove normative internazionali; con controllo completo del ritiro, eliminazione
di micro e macro fessure, maggiori prestazioni fisico-meccaniche (aumento delle
resistenze) con notevole riduzione della permeabilità all’acqua anche sotto
pressione (UNI EN 12390-8), causa primaria di degrado.
Chimica Edile
Group
DRY D1 NG
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DRY D1 NG – “New Generation” per il mix design dei calcestruzzi
Il DRY D1 NG di nuova formulazione è un prodotto in polvere, inorganico, non metallico,
esente da cloruri e da altri componenti dannosi per il calcestruzzo. Il DRY D1 NG è
principalmente costituito da ossido di calcio trattato termicamente in modo particolare e
selezionato granulometricamente, con aggiunte minerali ottenute da processi di sintesi. Esso
costituisce un additivo ad azione micro-espansiva lenta e ritardata. Opportunamente
combinato con gli additivi di prima generazione della Chimica Edile, è in grado di
minimizzare, modulare o annullare il fenomeno del ritiro igrometrico e/o autogeno dei
conglomerati cementizi, anche a bassi dosaggi.
Il DRY D1 NG viene utilizzato per il confezionamento di calcestruzzi strutturali ad elevate
prestazioni e a stabilità volumetrica controllata, con modulata micro-espansione iniziale e
quasi assenza di ritiro nel lungo termine. Il suo utilizzo tende anche a migliorare la struttura
dei conglomerati a base cemento senza che vi siano cambiamenti volumetrici e/o effetti
connessi.
Le nuove esigenze nel settore delle costruzioni richiedono sempre più assiduamente il
confezionamento di calcestruzzi speciali privi delle note criticità causate dalla presenza
del “ritiro igrometrico/autogeno”:
a) Cls a ritiro compensato (Shrinkage Compensating Concrete o ShCC): in essi la
spinta iniziale prodotta all’interno del conglomerato, ad es. da parte di un agente
espansivo, risulta di poco inferiore o virtualmente pari alla successiva contrazione
dovuta al ritiro (cfr. UNI EN 1992-1-1/Eurocodice 2 + Appendice B - D.M. 14/01/08
par. 11.2.10.6). I diagrammi “espansione-ritiro” in base alle normative UNI/EN,
ASTM o ad altre metodologie consentono di capire il tipo di azione degli additivi in
commercio e la loro efficacia in base ai dosaggi (che talvolta appaiono eccessivi).
b) Cls autocompressi (Self Compressing Concrete cfr. ACI 223R-98), teoricamente
simili ai Self Compacting Concrete o SCC (UNI EN206-1) anche se con caratteristiche
diverse. Il conglomerato cementizio subisce una micro-espansione di poco superiore
alla contemporanea contrazione da ritiro. Questa micro-espansione iniziale, all’interno
di una matrice resistente, resa tale ad es. per la presenza di casseforme/vincoli rigidi
e/o di armature spaziali tende a provocare una sorta di stress di compressione durante
la fase di presa/indurimento del calcestruzzo. Nel c.a. per effetto dell’espansione che
si sviluppa e grazie alla presenza delle armature, in funzione della loro disposizione
spaziale e del diametro dei ferri, si ha l’instaurarsi di un vantaggioso effetto di “auto-
compressione” e successiva “auto-compattazione” (fenomeno opposto al ritiro.
Tensile stress).
c) Cls a controllo di stabilità volumetrica (Volumetric Stability Controlled Concrete).
I vincoli esterni applicati alle strutture e le armature costituiscono un sistema che,
anche se indubbiamente utile, in presenza di deformazioni dovute al ritiro (ritiro
igrometrico, variazioni termiche negative, dissipazione di calore di idratazione)
induce stati tensionali di trazione nel conglomerato. Se tali forze superano i limiti di
resistenza a trazione della matrice si producono inevitabilmente macro e micro
fessurazioni. Un calcestruzzo che conserva la sua forma durante il periodo di
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stagionatura, grazie ad una calibrata e ponderata espansione iniziale che si oppone al
ritiro del cemento istante per istante, prevenendo stress critici la cui entità varia in
funzione del MIX DESIGN e delle condizioni esterne (umidità, temperatura, spessore
del getto, massa del getto, vincoli, etc.) è definibile “a controllo di stabilità
volumetrica”.
Esso rappresenta uno degli obiettivi dei ricercatori e dei tecnologi per la realizzazione
di calcestruzzi di nuova generazione. VSCC&ICME (Volumetric Stability Controlled
Concrete and/with initial calibrated micro-expansion).
La minimizzazione del ritiro comporta, come è noto, una serie notevole di vantaggi sia per
quanto riguarda prevenire la formazione di fessure sia per il migliore comportamento delle
armature (specialmente se pre-tese), un conseguente incremento della durabilità del
calcestruzzo e la riduzione degli effetti differiti dei calcestruzzi a base di micro-fillers.
Il DRY D1 NG, grazie alle sue caratteristiche, in funzione del mix design del calcestruzzo
ed eventualmente ad aggiunte di minerali ad azione pozzolanica è utilizzabile ad esempio per:
� diminuire la porosità del conglomerato dovuta all’evaporazione dell’acqua in eccesso
ed esaltare quindi positivamente i legami fra i suoi componenti (cemento, acqua,
additivi, inerti);
� annullare i fenomeni di ritiro igrometrico-autogeno e mitigare la viscosità dei cementi
armati precompressi e delle conseguenti cadute di tensione delle armature pre-tese o
post-tese;
� confezionare calcestruzzi ad alta resistenza (> 55 MPa) e/o a rapida resistenza (12-16-
24 ore > 30 MPa) senza problemi di ritiro, fessurazione, viscosità anche causati da
errori di dosaggio;
� ridurre il dosaggio e/o la classe del cemento dei calcestruzzi pur conservando elevate
prestazioni meccaniche, fisiche e chimiche (ottimizzazione dei costi);
� indurre, in base alle esigenze del progettista, un grado opportuno di micro-espansione
al livello molecolare anche una volta che è avvenuta la presa, ottenendo auto-pre-
compressione nel cemento armato e auto-pre-tensione di trazione nelle armature
(ottimizzazione del design strutturale);
� eliminare i fenomeni di fessurazione, micro-fessurazione e cavillatura dei getti di
piccolo spessore e di grandi dimensioni, dei getti di completamento, di solette
collaboranti e di solidarizzazione fra elementi strutturali anche in caso di clima
caldo/secco;
� favorire i fenomeni di presa in caso di getti eseguiti in stagioni fredde o dove è
necessario ridurre in sicurezza i tempi di disarmo e scasseratura;
� incrementare il modulo elastico del calcestruzzo e l’aderenza fra le armature e i getti;
� Ottenere un controllo della stabilità volumetrica in qualsiasi fase di maturazione del
calcestruzzo.
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Preparazione dell’impasto:
DRY D1 NG viene introdotto in betoniera o nell’impastatrice, unitamente al cemento e a
tutti gli altri ingredienti. Per migliorare l’efficacia degli additivi riduttori d’acqua la loro
aggiunta va fatta quando è già stata introdotta più della metà dell’acqua richiesta per
l’impasto. I tempi di miscelazione dei calcestruzzi e malte contenenti DRY D1 NG sono del
tutto simili a quelli normalmente adottati per il confezionamento di un normale calcestruzzo
omogeneo o di malte a base cemento.
Applicazioni:
1) Espansivo – Calcestruzzi ShCC ad espansione contrastata per pavimenti industriali.
2) Controllo di stabilità volumetrica - Confezionare calcestruzzi ad alte prestazioni a
controllo volumetrico nel tempo, ad esempio per la realizzazione di: elementi
prefabbricati, grandi opere, pavimentazioni industriali senza giunti di nuova
concezione.
3) Effetto compattante – Confezionare calcestruzzi ad azione “compattante” per una
maggiore durabilità secondo quanto previsto dalle normative internazionali, con
controllo completo del ritiro, eliminazione di micro e macro fessure, maggiori
prestazioni fisico-meccaniche (incremento delle resistenze a compressione e a
flessione) e notevole riduzione della permeabilità ( UNI EN 12390-8), cause primarie
di degrado.
4) Le caratteristiche sopra descritte valgono anche per i prodotti tipo massetti comuni,
alleggeriti e cellulari, nonché per tutte le malte premiscelate a base cemento.
Dosaggi:
1) Effetto Espansivo – Calcestruzzi ShCC da 15 a 20 kg/m³ - (circa 5-6% sul peso del
cemento).
2) Controllo volumetrico – Calcestruzzi a controllo volumetrico nel tempo, da 8 a 12
kg/m³ - (circa 2,5-4% sul peso del cemento).
3) Effetto Compattante – Calcestruzzi ad azione “compattante” per una maggiore
durabilità, da 6 a 8 kg/m³ - (circa 2-2,5% sul peso del cemento).
4) Massetti e premiscelati cementizi, da 0,5 a 1% sul peso totale dei componenti solidi.
Si consiglia comunque di effettuare prove di laboratorio secondo le norme UNI EN o ASTM
relative per la determinazione del corretto dosaggio dell’additivo ed aggiustare quest’ultimo
in funzione dei requisiti richiesti dal mix design dei prodotti.
Maturazione dei manufatti in calcestruzzo contenenti DRY D1 NG.
Grazie all’effetto micro-espansivo che si sviluppa, i calcestruzzi contenenti DRY D1 NG
richiedono solitamente una maturazione in condizioni umide più breve (2-3 giorni) rispetto ad
es. a quelli che utilizzano agenti espansivi a base di solfoalluminato di calcio, che formano
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ettringite, per cui sono necessari 7 giorni.
Ovviamente se la maturazione umida viene prolungata, le prestazioni dei calcestruzzi e delle
malte contenenti DRY D1 NG risulteranno comunque migliori. La maturazione umida deve
necessariamente essere prolungata in condizioni di clima caldo e asciutto. In questo caso, si
consiglia di bagnare frequentemente i manufatti, di coprirli o proteggerli durante i primi
giorni dal getto con fogli impermeabili o di trattare tutte le superfici esposte con prodotti
antievaporanti.
CONFEZIONI DRY D1 NG viene fornito in sacchi da 20 kg, in big-bag oppure sfuso in silos.
STOCCAGGIO DRY D1 NG deve essere conservato in luogo fresco e asciutto, negli imballi originali chiusi
oppure in silos.
ISTRUZIONI DI SICUREZZA PER LA MANIPOLAZIONE DEL PRODOTTO Il prodotto provoca irritazione per contatto con la pelle e per inalazione. A contatto con gli
occhi può causare gravi lesioni. Non respirare le polveri ed evitare il contatto con gli occhi e
la pelle. Per maggiori informazioni consultare la scheda di sicurezza.
PRODOTTO AD USO PROFESSIONALE.
Dati Identificativi del prodotto
Norma Italiana UNI 8146
Aspetto Polvere
Colore Beige chiaro
Tenore in sostanza secca 100%
Azione Principale
Compattante, aumento delle resistenze
meccaniche a compressione e a flessione,
controllo volumetrico del ritiro nel tempo.
Azione Secondaria Miglioramento dell’ impermeabilità
Cloruri, solfati e metalli Assenti
Conservazione 6 mesi - 1 anno
Classificazione del pericolo secondo
direttiva CE 1272/2008
GHS05 GHS07
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Espansivo – Calcestruzzi ShCC ad espansione contrastata per pavimenti industriali.
Suggerimenti per l’utilizzo del DRYD1 NG per confezionare calcestruzzi ad espansione
contrastata: � Calcestruzzo R`ck 30 Mpa.
� Dosaggio di cemento ~ 320-360 kg/m³ (a seconda delle caratteristiche da ottenere).
� Rapporto A/C = da 0.45 a 0.55 (a seconda delle caratteristiche da ottenere).
� Dosaggio di additivo DRY D1 NG ~ 16-20 kg/m³ (a seconda della dimensione
desiderata delle piastre e delle reti metalliche a disposizione).
� Eliminazione dei giunti di dilatazione e contrazione.
� Esecuzione di quadroni o fasce con getti unici fino ad un minimo di 1.500 m2 a
seconda delle possibilità esecutive di applicazione.
� Esecuzione dei soli giunti di costruzione al termine della giornata di lavoro.
� Conforme alle normative ACI 223-10 e al CNR DT 211-2014 PAVIMENTI
INDUSTRUALI IN CALCESTRUZZO”.
� Esecuzione e applicazione secondo le normative sopra citate.
Test Calcestruzzo Fresco
Test – Ritiro/espansione.
Espansivo – ASTM 878 e UNI 8148 - Sformatura dei provini a 7 ore.
Stagionatura: 7 giorni in acqua poi mantenuti a 20 ± 2°C e 50% ± 5 U.R.
Test – Compressione, Trazione per flessione e moduilo elastico.
E’ opportuno eseguire i test secondo le raccomandazioni prescritte nelle normative ACI 223-
10, ASTM 878C in quanto, a differenza delle altre normative internazionali sull’ esecuzione
dei test a compressione, i provini non vengono sformati alle 24h bensì sono mantenuti
all’interno degli stampi fino alla scadenza delle date di rottura, o almeno per 7 giorni, in
modo da simulare il contrasto all’ espansione del calcestruzzo.
Per i calcestruzzi con all’interno il DRY D1 NG, testati secondo le normative sopra citate, a
seconda del tipo di cemento utilizzato è possibile ottenere incrementi delle resistenze anche
del 15-20%.
Stessa situazione si registra per quanto riguarda i test di trazione per flessione.
Test – gelo/disgelo, resistenza reazione alcali/aggregato, resistenza all’ abrasione.
Resistenza ai cicli gelo/disgelo: grazie alle proprietà del DRY D1 NG di ridurre la porosità
dei conglomerati cementizi eliminandone le micro e macro fessure contribuisce a migliorarne
la resistenza ai cicli gelo/disgelo
Reazione alcali/aggregato: innocuo. Richiedere certificato ufficiale dei Laboratori autorizzati.
Resistenza all’ abrasione: i calcestruzzi a ritiro compensato, se ben formulati, messi in opera
e curati, possono registrare incrementi dal 30 al 40% rispetto ai tradizionali calcestruzzi con
cemento portland tradizionale a parità di composizione (rif. ACI 223-10).
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Usura/Abrasione Superficiale (mm)
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Passaggi per l’esecuzione di pavimenti industriali senza giunti di dilatazione e
contrazione utilizzando calcestruzzi ad espansione contrastata.
La posa dei pavimenti deve avvenire in accordo con la normativa internazionale ACI 223-10,
“Codice di Buona Pratica (ConPaviper) e CNR DT 211-2014 (pavimenti industriali in
calcestruzzo)”.
� DRY D1 NG viene introdotto in betoniera, unitamente al cemento e a tutti gli altri
ingredienti. (Non aggiungere il DRY D1 NG da solo per ultimo)
� I tempi di miscelazione dei calcestruzzi contenenti DRY D1 NG sono del tutto simili
a quelli normalmente adottati per il confezionamento di calcestruzzi omogenei (dopo
l’introduzione del DRY D1 NG proseguire la miscelazione per un minimo di 15
minuti.
� La stagionatura del calcestruzzo deve essere conforme con gli standard internazionali
"di stagionatura umida" anche per assicurare il corretto funzionamento dell’additivo.
Si consiglia, a questo proposito, la protezione dei getti con teli bagnati o di plastica
oppure l'uso di prodotti anti-evaporanti almeno per i primi 2-3 giorni (consigliati 7
giorni) dalla posa in opera.
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Realizzazione di alcune pavimentazioni di tipo industriale senza giunti di dilatazione e
contrazione. (Calcestruzzo con aggiunta di DRY D1 NG).
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