Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente...

24
MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURA DIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi Villa Direzione - Redazione - Amministrazione: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà Via G. Galilei, 121 25123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003 Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990 Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS) contiene I. R. «LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI» (Jo. 8, 32) Chiesaviva ANNO XXXV - N° 370 MARZO 2005 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia. Abbonamento annuo: ordinario Euro 35, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3, arretrata Euro 3,5 (inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postale Le richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà 25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257 I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituiti Ogni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità SANTA PASQUA! SANTA PASQUA!

Transcript of Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente...

Page 1: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

MENSILE DI FORMAZIONE E CULTURADIRETTORE responsabile: sac. dott. Luigi VillaDirezione - Redazione - Amministrazione:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 12125123 Brescia - Tel. e fax (030) 3700003Autor. Trib. Brescia n. 58/1990 - 16-11-1990Fotocomposizione in proprio - Stampa: Com & Print (BS)contiene I. R.

«LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI»(Jo. 8, 32)

ChiesavivaANNO XXXV - N° 370MARZO 2005

Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003(conv. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia.Abbonamento annuo:ordinario Euro 35, sostenitore Euro 65 una copia Euro 3, arretrata Euro 3,5(inviare francobolli). Per l’estero Euro 65 + sovrattassa postaleLe richieste devono essere inviate a: Operaie di Maria Immacolata e Editrice Civiltà25123 Brescia, Via G. Galilei, 121 - C.C.P. n. 11193257I manoscritti, anche se non pubblicati, non vengono restituitiOgni Autore scrive sotto la sua personale responsabilità

SANTA PASQUA!SANTA PASQUA!

Page 2: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

2 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

Ma io credo!

Signore, non ho visto,come Pietro e Giovanni,le bende per terra e il sudarioche ricopriva il tuo volto,ma io credo!

Non ho visto la tua tomba vuota,ma io credo!

Non ho messo, come Tommaso,le mie dita nel posto dei chiodi,né la mia mano nel tuo costato,

ma io credo!

Non ho condiviso il pane con tenel villaggio di Emmaus,ma io credo!

Non ho partecipato alla pesca miracolosa nel lago di Tiberiade,ma io credo!

Sono contento, Signore,di non avere visto,perché io credo!..

Rev.do Padre Villae operaie di maria immacolataLa LUCE del Cristo risorto

sia la nostra forza, il solo bene, la vera vita!

Con affetto

SSAANNTTAA PPAASSQQUUAA!!

Page 3: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 3

del sac. dott. Luigi Villa

D irei di “sì”! Ve-diamo, in bre-ve, i l Decreto

conciliare “Dignitatis Hu-manae” sulla “libertà reli-giosa”, che noi vediamoin contraddizione con lasecolare dottrina cattolicae che, per imporla, non siè esitato a ricorrere a veree proprie manipolazioni deidocumenti del Magisteroantecedente al Vaticano II.Non posso, qui, in pochepagine, tracciare la que-stione teologica del proble-ma, ma comunque è ne-cessario che faccia qui, al-meno delle apposite rifle-sioni teologiche sull’argo-mento; e cioè:

La “Dichiarazione sullalibertà religiosa” del Va-ticano II mostra di essere in contrad-dizione con il Magistero tradizionale,almeno in tre punti: 1) nega che il potere civile possaintervenire con leggi in materia re-ligiosa, a vantaggio della religionecattolica (il che lo si insegnava pri-ma!); 2) afferma che la “libertà religio-sa”, sia in foro esterno, è un dirittovoluto dalla natura e dalla Rivela-zione (il che era sempre stato, prima,

legami con un passatotramontato e, al tempostesso, l’inserimentorealista della Chiesa edella sua testimonianzaal solo posto possibilenel mondo moderno»2.Ora, questa “rottura” con-siste in questi due punti:

a) per l’individuo: procla-mazione di un diritto alla li-bertà religiosa, iscritto nellanatura umana, voluto dal-l’ordine divino, e possibileanche con atti di culto pub-blico;b) per la società: negazio-ne di ogni dovere religiosoverso Dio e verso Cristo.

Ora, questa proclamazioneaveva avuto già un prece-dente: la “Pacem in ter-

ris”. Lo ammette ancora Laurentin:«Il Decreto (ma non è una “dichiara-zione”?..) (il Concilio) l’ha ripreso da“Pacem in terris”, e la formula diquesta enciclica, che inzialmente erastata riportata letteralmente, non hapotuto essere conservata che a prez-zo di attenuazioni. E tuttavia la Di-chiarazione, nel suo insieme, non èuna ritrattazione, ed elimina perfinocerte ambiguità che erano state volu-tamente mantenute nella “Pacem in

SI PUO’ ACCUSARE IL VATICANO II

DI “LIBERALISMO”?

condannato!); 3) chiede che tale diritto, assolutosul piano religioso, sia recepitonella legge civile (il che, prima, erastato condannato)1.

Chiaro, quindi, che questa “Dichia-razione” conciliare segna “un’in-versione di rotta della Chiesa, sen-za precedenti!”. Lo ammette, ad es.anche R. Laurentin: «... la Dichiara-zione... assicura la rottura di certi

Papa Giovanni XXIII.

1 Cfr. “Quanta cura” - 8 dicembre 1864. 2 Cfr. “Bilan du Concil”, Paris, Seuil, pp. 229-230.

Page 4: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

4 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

terris”. (NB: Laurentin dice di aver ri-preso questo che dice da P. Pavan3.Ed ecco la formula della “Pacem interris”, l’ultima enciclica di GiovanniXXIII (è dell’11 aprile 1963): «Cia-scuno ha il diritto di onorare Dioseguendo la retta norma della co-scienza e di professare la propriareligione in pubblico e in privato»4.(Da notare: seguono due citazioni:una, di Lattanzio; l’altra, di LeoneXIII, ma nessuna delle due provaquello che la “Pacem in terris”vorrebbe dimostrare. Difatti, la pri-ma, parla dei “diritti” dei cristia-ni a praticare la loro religionenell’impero romano; la seconda,precisa di quale “libertà” intendeparlare (ciò che, invece, non fa la“Pacem in terris!”); per cui la“libertà religiosa” voluta dalla“Pacem in Terris” cade sotto lacondanna di “liberalismo”, co-me vuole l’enciclica “Libertas” diLeone XIII, che “Pacem in ter-ris” cita!Ora, questo modo di fare è intel-lettualmente disonesto!Non vale appellarsi all’espressio-ne: “secondo la retta normadella coscienza”, - è un’ambi-guità! - perché la Morale cattolicariconosce il diritto e il dovere perogni uomo a seguire il giudiziodella retta coscienza (“conscien-tia recta”), formatasi con le re-gole della virtù della prudenzae conformatasi alla verità.L’ambiguità della “Pacem in ter-ris”, così evidente nel testo lati-no: “rectam conscientiae suaenormam” (= retta norma dellapropria coscienza), ossia la “rettanorma” sarebbe il giudizio della pro-pria coscienza e norma della “rettacoscienza”? Ognuno, in quel testolatino, può intenderla come vuole. Èqui l’ambiguità!.. Ma, purtroppo, il post-concilio moder-nista l’ha ritenuto come volevano gli“esperti” conciliari progressisti, ti-po Laurentin, tipo P. Pavan, tipo P.Rouquette che, in “Etudes” (giugno1963) scrivevano: «Essa (l’enciclica)è di fatto un evento che, per glistorici futuri, segnerà una svoltanella storia della Chiesa» (p. 405).E continuava: «Non un cambiamen-to dei princìpi di una antropolgia

narsi, senza che le si possa imporredall’esterno l’adesione a una fede;essendo, poi, la persona socievoleper natura, questo diritto implica lapossibilità legale di associazione, diculto, di espressione pubblica dellafede, secondo la convinzione dellacoscienza, a condizione che questaespressione non nuoccia al bene co-mune»5.Se si legge, adesso, il n. 3 della “Di-chiarazione” conciliare, si trova

l’identico sofisma che consiste inuna libertà religiosa avente di-ritto di ogni espressione, e diculto pubblico. Non che la Chie-sa neghi ogni diritto di espressio-ne pubblica alle altre religioni,perché la sua “tolleranza” èsempre stata evidente, ma senzamai arrivare a mettere in causa iprincìpi, come si fa in “Pacem interris” e nella “Dichiarazione”del Vaticano II.Comunque, voglio accennare,qui, anche a un’altra rassomi-glianza tra la “Pacem in terris” ela “Dichiarazione” del Vatica-no II.È ancora P. Rouquette che, nellatestimonianza, scrive (sempre suquell’articolo che ho sopra cita-to!): «Credo di sapere da buonafonte che il suo schema è statoredatto da mons. Pavan...; l’ela-borazione è stata condotta ingran segreto; il testo non sa-rebbe stato sottomesso alSant’Uffizio... per evitare che ilSant’Uffizio non rimandasse atempo indeterminato la pubbli-cazione dell’enciclica... I redat-

tori dell’enciclica, però,... hannofatto rivedere il testo dal teologoufficiale del Papa... e ad alcuni altriesperti»6.Quindi, il Sant’Uffizio è stato accura-tamente evitato, nonostante che toc-casse solo a lui pronunciarsi in mate-ria di dottrina e di morale. Benché,per il Papa, questa regola non siastrettamente obbligatoria, pure, perprudenza, specie se i suoi limiti inmateria dottrinale sono limitati (comelo erano per Giovanni XXIII!), e spe-cie in tempi in cui le tendenze in con-flitto con la Chiesa sono accentuate. In conclusione: la “Pacem in terris”fu redatta nel segreto e pubblicata

cattolica, fondata sulla Rivelazio-ne, ma una presa di posizione nuo-va di fronte al mondo moderno».È grave! È un’altra prova delle “am-biguità, volutamente mantenute”,di cui parla Laurentin. Una “ambi-guità”, però, che sparirà addiritturanella “Dignitatis Humanae”, dove iprincìpi sono addirittura spariti!Della “DIGNITATIS HUMANAE” citoancora P. Rouquette (nel suo stessoscritto del giugno 1963) che, tra la

prima e seconda Sessione del Conci-lio, scriveva: «Tra i diritti che pro-manano dalla dignità della perso-na umana, l’Enciclica (“Pacem interris”) insiste sul diritto a una libe-ra ricerca della verità» (non “tolle-ranza”, ma “libero esercizio di cul-to”!). Le posizioni prese sull’argo-mento dell’enciclica, si ricollegano aquelle proposte del Segretariato perl’Unità, in un progetto di schema “Delibertate religiosa”. Il card. Bea...ne ha indicato lo spirito. (...): «in bre-ve, la persona umana, dotata di intel-ligenza e volontà, ha il diritto e il do-vere di seguire la propria coscienzain materia religiosa, a rischio d’ingan-

3 Cfr. “Libertà religiosa e pubblici poteri”,Milano 1965, p. 357 (op. cit. p. 326).

4 Cfr. AAS 55, 1963, p. 260.5 Cfr. Art. cit. 410-411.

6 Cfr. Art. cit. p. 407.

Papa Paolo VI.

Page 5: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 5

PAOLO VI... BEATO?Presentazione del libro tenuta dall’Autoreall’Università di Teramosac. dott. Luigi Villa (Formato libro: 195x280 mm; pp. 242; 285 Foto-Documenti - Euro 20)

Per richieste, rivolgersi a:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

Questo nuovo libro su Paolo VI è costituito dal testo originale della Pre-sentazione del libro: “Paolo VI... beato?”, tenuta dall’Autore all’Univer-sità di Teramo (Università di Diritto Internazionale), in data 5 maggio1998, corredato da un’enorme documentazione. Al termine del testo della “Presentazione del lbro”, suddivisa in dueparti, infatti, il libro riporta la parte degli Annessi: Documenti-Fotogra-fie che, suddivisi per capitoli, costituiscono un dossier di “Documenti”sullo stato della Chiesa, durante e dopo il Pontificato di Paolo VI. È una mole impressionante di fotografie e di documenti che copre i dueterzi del libro (da pag 65 a pag. 242) e che ha il pregio di riuscire a tra-smettere a chiunque, in modo immediato e sconcertante, l’immane tra-gedia della situazione disastrosa della Chiesa al giorno d’oggi!

NOVITÀ

senza il “placet” del Sant’Uffizio!

Una cosa analoga è accaduto ancheper la “Dignitatis Humanae” sulla“libertà religiosa”. E cioè: nel giu-gno 1965, fu diffuso tra i Padri il“quarto schema”. Subito, alti espo-nenti del “Coetus InternationalisPatrum” (oltre 400 Presuli) indirizza-rono al Papa una lettera (25 luglio)chiedendo disposizioni, perché an-che i Padri della minoranza potesse-ro esprimere le loro obiezioni. Il cardCicognani, Segretario di Stato, l’11agosto rispondeva a loro rigettandola richiesta, benché in contrasto colRegolamento interno del Concilioche “incoraggiava formalmente laformazione di gruppi condividentigli stessi punti di vista in materiadi teologia e di pastorale”. L’8 set-tembre, lo stesso gruppo di Padriconciliari, scrissero ai “Moderatori”,chiedendo di poter leggere all’As-semblea Generale un rapporto sullalibertà religiosa «che esporrebbe edifenderebbe, in modo completo esistematico, una diversa manieradi concepire e di esporre tale dot-trina». - Ne avevano diritto, in baseall’art. 33, par. 7 del Regolamento.Invece, fu respinta anche questa ri-chiesta!7.Questi fatti ci pongono domande e

quesiti gravi; per questi “errori” im-posti alla Chiesa da gruppi di pres-sione e per strade trasverse, e cioè:1) se la Chiesa, oggi, insegnaquello che ieri condannava, signi-ficherebbe che aveva sbagliato!..Ma allora, se aveva sbagliato ieri, po-trebbe aver sbagliato anche oggi!2) proclamando, quale princìpio as-soluto, il diritto naturale alla “libertàreligiosa”, la “Dichiarazione” con-ciliare condanna il precedente Ma-gistero e anche la sua “prassi”;ossia: metterebbe in causa la “pote-stas docendi” e la “potestas re-gendi”! Cioè, per secoli, la Chiesaavrebbe violato un diritto naturalefondamentale per la persona umana!3) di più: la “Dichiarazione”, per lasua concezione “laica” e “laiciz-zante”, nega i diritti di Cristo sullasocietà civile. Il che è contro la Ri-velazione e l’insegnamento costantedella Chiesa!4) Infine, si mette lo Stato, comerealtà ultima e suprema, al di so-pra della Chiesa e della Verità rive-lata! In nessun luogo, infatti, nella“Dichiarazione”, vengono riaffermatii doveri della Società civile verso Cri-sto, come sono affermati, invece, econ tanta forza, nella “Quas Pri-mas” di Pio XI!Quindi, così come sono, i “testi” sul-

la “libertà religiosa” cadono sotto lacondanna emanata, contro il “Libe-ralismo”, da tutti i Papi precedenti,fino a Giovanni XXIII!Concludendo questo problema, midomando: il Vaticano II può sottrar-si all’accusa di “Liberalismo”, do-po questi “testi” da noi analizzati, siapure brevemente?.. Ne farei doman-da alla “Commissione per l’inter-pretazione dei Decreti del ConcilioVaticano II”!Se ho sbagliato, me lo si dica! Nonintendo, certo, sostituirmi al Magiste-ro della Chiesa!Qualcuno potrebbe dirmi: ma allora,come si salva l’infallibilità del Magi-stero ecclesiastico?.. - La risposta èteologicamente facile: l’infallibilità,per essere tale, esige delle condizio-ni8 che non ci sono affatto né in “Pa-cem in terris” né nella “Dichiara-zione” conciliare!

NOTE

7 Cfr. R. Wiltgen, “Le Rhin se jette dans leTibre”, Cèdre 1973, pp. 243-247.8 Cfr. Vaticano I e i Tattati di ecclesiologia.Cfr. “L’Infallibilité du Magistère ordinaireet universel de l’Eglise” - Documents deCatholicité - 0984 - Bruxxelles.

Page 6: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

6 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

S iamo sconvolti dalrecente cataclismache ha seminato

morte e terrore in Asia. Ulti-mamente, terremoti, guerre,epidemie e disordini climaticisembrano acuire il senso del-la nostra impotenza, resa an-cora più drammatica dallaconsapevolezza dell’inelutta-bilità di certi avvenimenti. Sene trae, purtroppo, l’amara edeprimente conclusione chel’uomo, nonostante l’espe-rienza, non cambia; anzi, rittosulla propria tracotanza, con-tinua imperterrito a offendereil Creatore e a non recepirnegli avvertimenti. Ci si ricorda,infatti, di Dio solo per accu-sarLo di crudeltà per le tantevittime innocenti.Lo tsunami, che ha trasci-nato con sé cose e persone, sem-bra la rappresentazione visiva del-lo tsunami spirituale che sta deva-stando con furia incontenibile mi-lioni di anime.È questa un’onda di gran lunga piùterribile e temibile, perché, con la suamassa di peccati, sacrilegi, eresie edempietà, travolge ogni speranza disalvezza eterna e copre col suo lezzola Voce di Dio, nel tentativo di som-mergerLa.Il sistema mediatico mostra affanno-samente le immagini della devasta-zione, invitando alla solidarietà, certa-mente doverosa, ma, oltre i demago-gici interventi e i commenti di circo-

stanza, chi, laico o religioso, ha le-vato la propria voce per esortarealla preghiera, al ravvedimento ealla penitenza? Chi ricerca i motivitrascendenti della tragedia, chieden-dosi perché sia accaduta?Gran parte dell’umanità, prostituita asatana, sta cominciando a ricevere lagiusta mercede dal suo padrone per idelitti contro Dio, il Quale lascia fare epermette che le lacrime inondino laterra. Nella Sua Sapienza, l’Altissimo,misericordiosamente permettendo undolore da cui possano germogliareumiltà e pentimento, ancora mostraAmore, un grande Amore ai Suoi figli.Le lacrime, infatti, scavano solchi

profondi non solo nell’ani-mo di tanti poveri, da sem-pre sfruttati da un Occidenteapostata e materialista maipago di piaceri, ma anchenelle nostre certezze avul-se da Dio. Il Quale ci ricordache la Croce, accolta congratitudine, rimane la via si-cura per giungere a Lui, poi-ché la Sua logica è ben diver-sa da quella umana. Dio, dasempre, pota gli alberi da cuivuole frutto. Non piangiamo,pertanto, i bambini, gli inno-centi e i piccoli travolti dalleonde, perché sicuramente lasofferenza ha guadagnato lo-ro il Paradiso; piangiamo perquanti, improvvisamente, sisono trovati dinanzi alla Giu-stizia Divina, dopo una vitavissuta lontano dai Sacra-

menti. Quanti di loro hanno partecipa-to alla S. Messa di Natale; quantihanno abusato dei bambini di queiluoghi che si prostituiscono per un po’di pane? Il paradiso del sesso èstato distrutto! Piangiamo per noi,atei e laicisti: non bastano gli SMS ele commiserazioni a conquistare lasalvezza eterna!Sappiamo cogliere gli ammonimentidel Cielo!Ritorniamo a Dio che, a tutti i costi,vogliamo abbassare ai nostri compro-messi e a un ecumenismo irriverentee perverso.Non a caso la catastrofe è avvenuta il26 dicembre; imprevedibile, essa ha

della Prof.ssa Maria Pia Mancini

DIAMO A DIO CIO’ CH È DI DIO

Fede, Speranza, Carità - Tiepolo.

Page 7: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 7

manifestato una violenza tale da spo-stare l’asse terrestre. Preoccupiamo-ci, e seriamente, contrariamente aquanto vanno raccomandando certiesperti e prelati peregrini, ignari dellalogica di Dio Che, ricordiamolo, per-mette solo ciò che serve al benedelle anime.Davvero speriamo di farla franca,osteggiando il presepe; insegnandoai nostri figli che cappuccetto rossounisca più del Bambinello di Betlem-me; nascondendo i Tabernacoli nelleChiese; abolendo il significato sacrifi-cale della S. Messa, ridotta a cena;dissacrando la SS. Eucarestia, depo-nendoLa sulle mani; tacendo dinanzial massacro causato dall’aborto, di-nanzi al divorzio e ai matrimoni gay;prendendoci gioco di Cristo, ormaiscomparso dalle coscienze, la cuiCroce è ritenuta motivo d’intralcioall’unità?Sperano di essere giustificati da Dio,quei ministri novatori che distorconola Sacra Parola, predicando addirittu-ra che vi sono tre grandi rivelazioni(Ebraismo, Islamismo e Cristianesi-mo)?Davvero pensiamo che Dio si com-piaccia del nostro vile silenzio di fron-te ai continui oltraggi perpetrati controdi Lui?Un’onda gigantesca di putredinemodernista ha demolito la ChiesaCattolica, trasportando con sé i detriti

della Santa Tradizione, della rettaDottrina, della liturgia romana, delleScritture, del coraggio e della fortezzadei Pastori, dell’unica Verità.Tutto è ricoperto dal fango del rin-novamento rinnegatore di Cristo edella globalizzazione scellerata laquale, anziché unità e libertà nelSalvatore, ha globalizzato solo cor-ruzione, apostasia e immoralità.Non lamentiamoci; non fingiamo stu-pore, dunque, per i severi, paterni ri-chiami Divini ad un mondo voluta-mente cieco, sordo e indifferente.Natale non significa vacanze, diverti-mento o pranzi luculliani: ha ben altrovalore! Riscopriamolo. Ridiamo a Cri-sto-Gesù il posto che Gli spetta; resti-tuiamoGli il Suo regno sulla terra enei cuori. Per quanto ci adoperiamo,giammai riusciremo ad eliminarLo perdialogare con chi non Lo riconosce. Ifatti lo dimostrano: Ninive ci serva damonito!Per comprendere appieno lo stato discristianizzazione in cui versiamo, èutile la lettura di un articolo apparsosul quotidiano “Repubblica” del 04gennaio 2005 di Laura Laurenzi, daltitolo: “Miracolo pop: adesso Gesùdiventa BIG JIM”:«Gesù è ovunque: nei sottobicchieri,sul portachiavi, sulla tazza per la tisa-na. “Jesus is coming”, c’è scrittosotto l’immagine sacra. E poi i pupaz-zi. C’è un “Jesus nodder”, che fa sì

con la testa e un “Jesus super he-ro”, un bambolotto un po’ più piccolodi Big Jim che si carica, cammina dasolo e alza le braccia al Cielo. La lam-pada quadro, super kitsch, di Gesùche s’illumina e rotea con effetto psi-chedelico, costa 39 euro ed è l’artico-lo più venduto. La borsa a tracolla,formata da quattro grosse effigi tridi-mensionali di Gesù e della Madonna,costa 23 euro. Gesù è stampato an-che sulla scatoletta di latta con scritto“hole smoke”. Gesù è un’alta statuadi plastica trasformata in salvadanaio,esposta in vetrina.«... siamo in un piccolo bazar moltoalla moda alle spalle di piazza Navo-na, aperto fino all’una di notte. ...e co-sì il tappetino per il mouse con soprail Figlio di Dio è impilato accanto aquello con wonder woman. C’è per-sino una cartolina della Madonna in-cinta e seno nudo ben in vista, espo-sta accanto a uno scaffale da sexshop... Ma fra gli avventori ci sono an-che suore e preti... In vendita... ancheil bambolotto a carica che rappresentaMosè con le Leggi, una piccola Ma-donna a rotelle... e grandi lecca leccacolorati con l’immagine del Papa.«No, non credo di essere irriverentené blasfemo - afferma il responsabiledel negozio “Too Much Antonio Ro-meo”; - oltretutto, sono credente. Midiverte fare accostamenti spiritosi, so-prattutto nelle due vetrine».

NO ALL’ABORTOIl mio “Processo” al Parlamento Italianosac. dott. Luigi Villa - (pp. 72 - Euro 10)

Per richieste, rivolgersi a:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

Esistono guerre giuste e doverose? Certamente, come quella contro l’aborto volon-tario non mai giustificabile, per ogni cristiano, per il Comandamento divino: NONUCCIDERE!E questo fu proprio il motivo della mia denuncia fatta al Tribunale di Romacontro il Parlamento italiano, per la sua volontà di firmare la Legge n. 194, con laquale si legalizzava la “strage” di milioni di nascituri esseri umani.Il tutto è corredato, anche in “Appendice”, in una sintesi-schema di “documenti” chesegnano la colpevolezza di chi doveva non firmare quell’assassina legge n. 194. Ora, domandiamoci: ma fino a quando durerà questo assassinio?..La Storia dice che la pietra che sigillava il sepolcro di Cristo non riuscì a bloc-care la risurrezione di COLUI che era, è e sarà sempre il Padrone assoluto del-la vita di cui è Creatore e, perciò, il Padrone assoluto! Il Signore ci conceda unaFede forte per abbattere ancora quella macabra vittoria del Maligno e così rifondaredi nuovo una società cristiana per il REGNO DI CRISTO!

Page 8: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

8 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

QUAL È LO SPIRITO DEL VATICANO SECONDO?

2

2.2. PROFESSIONE DI FEDE ERETICA

A partire dall’Agnosticismo universaledella “verità propria” di ognuno, gliatei respingono ogni imposizione diautorità esterna a se stessi, che siacontro il loro “criterio proprio libero”.Il governante sarà il mandatario dellevolontà della maggioranza degli indivi-dui, “senza discriminazioni per ragionireligiose” (6. 7), senza discernimento,perciò, tra verità ed errore universale.Allora, la Fede non si impone più dog-maticamente dall’autorità di Dio e dellaChiesa, e i governanti non possono di-rigere in quanto retti superiormentedall’impero delle leggi di Dio.Il Concilio fa professione di fede (pro-fitemur, credimus) su questa forma li-bera di ricevere le dottrine rivelate daDio e di agire secondo le leggi divine.Equivocamente, colloca la Rivelazio-ne divina come fatta “al genereumano”, senza discernere tra Rive-lazione esterna, esposta nella Bibbia,e quella interiore che, secondo il te-sto conciliare, verrebbe da Dio alla co-scienza individuale di ognuno “me-diante conscientia sua”. Invece diidentificare l’unica vera Religionecon quella della Chiesa, dichiara chequesta “sussiste nella Chiesa Catto-lica”, come potrebbe anche sussisterein altre chiese oggettivamente false.Ognuno resti con la “propria fede”, la“propria religione”, le “proprie nor-me”, i “propri princìpi religiosi”. Il“dovere” non sarà più quello di aderi-re alla verità, oggettivamente imposta,ma soltanto quello di “ricercare” libera-mente una verità per “libera inquisizio-ne”, senza alcuna imposizione esterna,né dell’oggetto, né dell’autorità. Da queste premesse di “fede” (credi-mus), il Concilio passa a una specie di“dogma” sulla libertà individuale: “Ilsacro Concilio professa pure che que-

Professa, perciò, il Vaticano II, un “do-vere” precedente alla verità e poi unavincolazione libera della coscienza inrapporto alla verità. La legge divina,conosciuta “mediante coscientiasua”, per “libera inquisizione”, per“criterio proprio libero”, respingeogni “forza” esterna, sia dogmatica,sia precettiva o proibitiva, provenienteda autorità divina o umana. L’agirenon libero sarà contro il credo concilia-re che vuole soltanto “vincoli libe-ri”(!). All’Agnosticismo che respinge lanecessità dell’oggetto in sè, si aggiun-ge il liberalismo che rifiuta ogni auto-rità morale e religiosa. Il Magisterodogmatico e canonico della Chiesa,che insegna e governa con l’autoritàdivina, viene declassato e subordinatoal “criterio proprio libero”.Ecco che il “libero esame” luteranoe la “libertà agnostica” della Rivolu-zione Francese sono presenti inquesta professione di fede concilia-re.Ma la “verità agnostica” include insè tutte le falsità: Dio, Cristo Legisla-tore e i suoi “ministri” della Chiesa edello Stato, ordinato dall’“ordinatioDei” (Rm. 13, 1-8), niente possonoesigere da nessuno a titolo di verità dilegge universale e di “ragione religio-sa” universale.Sorge, così, la “chiesa ecumenica”,che si basa su accordi liberi di volontàumane e governata democraticamenteda “collegi”, e non più da una autoritàsuprema con cui Dio impone agli uo-

mini la “jus regis”, il diritto di governan-te.La falsità di tale Fede, professata dal Va-ticano II si riconosce facilmente non solodagli argomenti puramente “filosofici”che ha addotto, ma soprattutto dai “teo-logici”, interpretando testi divini a controsenso di quello che ad essi era stato con-ferito dal Magistero tradizionale della

del dott. Homero Johas

Veduta del Concilio Vaticano II.

sti doveri attingono e vincolano la co-scienza degli uomini, e che la veritànon si impone che in virtù della stessaverità...” (D. H. 1, d).

Page 9: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 9

Chiesa. La Fede conciliare allontana inmodo impressionante il Cristo Legisla-tore dell’insegnamento di Trento e in-troduce nello Stato e nella Chiesa il si-stema condannato come eretico, spe-cialmente da Pio VI (DS: 2604). E il crol-lo del princìpio dell’autorità, civile e reli-giosa, in tutto il mondo, ma specialmentein quello cattolico, si fa sentire funesta-mente da allora.

2.3. TEOLOGIA SPERIMENTALE

Da questo agnosticismo conciliare de-riva l’“eguaglianza giuridica” tra le re-ligioni: “per motivi religiosi”... “non sifacciano tra essi (cittadini) discrimina-zioni” (6. d); l’azione libera di “qualsivo-glia religione” (6. e); per la difesa sol-tanto della “loro pacifica composizionea vantaggio di tutti i cittadini” (7, c);ma insieme alla “libertà al massimo” (li-bertas quam maxime) e la norma dellalibertà religiosa comporta pure che le co-munità religiose non siano proibite di ma-nifestare liberamente la virtù singolaredella propria dottrina...” (4. e); il diritto diriunirsi liberamente, “mossi dalla pro-pria convinzione religiosa (“suo iipso-rum sensu religioso moti”) (4. e).L’esclusione, però, di “qualsiasi generedi coazione” (quodvis genus coercitio-nis”) (10.) fu denominato da GregorioXVI (in “Mirari vos”), “summan impu-dentiam”!Col Vaticano II, inoltre, si afferma che“anche se la Rivelazione divina non con-ferma espressamente questo diritto (nonexpresse affirmet jus), tuttavia essa favedere la “dignità dell’uomo; da ciòconclude che tale dottrina “affonda lesue radici nella Rivelazione divina”,“radices habet” (9. 2). Ebbene, ciò è falso! La Rivelazione di-vina non solo non esprime questo di-ritto, ma esprime l’opposto. E se fa ve-dere la dignità ontologica dell’uomo, do-tato di libertà psicologica (creato all’im-magine e somiglianza di Dio), essa mettein evidenza la discriminazione morale trabuoni e cattivi, e quella logica tra veritàed errore. Soltanto una “rivelazioneagnostica” potrebbe far vedere una “di-gnità agnostica” dell’uomo. Lo stessotermine “uomo” è universale, e non rela-tivista, e non frutto di un mero “senti-mento” soggettivo. Ma col Vaticano IIsi pretende che la conoscenza di questadignità dell’uomo e le sue “esigenze”:«la ragione umana plenius venne co-noscendo sempre più chiaramente at-traverso l’esperienza dei secoli» (Persaeculorum experientiam) (9. 1). Vuol dire, allora, che la “rivelazioneconciliare” avvienne per la “ragione” diciascuno, consolidata attaverso l’espe-rienza (della storia?). Ecco una ragioneagnostica che “non discrimina per ra-gioni religiose” né per il “sentimentoreligioso”, ma che pretende che vi sial’evoluzione della verità! E, oggi, questa“dignità” sarebbe conosciuta “più pie-namente” da una ragione che non rag-giunge la verità (!). È una contraddizione, questa che è un’in-giuria alla Civiltà Cristiana!

2.4. UGUAGLIANZA GIURIDICA TRA ERRORE E VERITÀ

Di più: col Vaticano II si pretende unacongruenza tra i diritti della verità edella fede con i “diritti” ad essi contra-ri. È un sofisma, poichè la Chiesa hasempre insegnato che nessuno sia forza-to contro la sua volontà ad abbracciare lafede cattolica, poiché, come insegna S.Agostino, “nessuno può credere senon volontariamente” (Leone XIII, D. B.1875). Perciò, la Chiesa tollera che uno

non accetti il dovere di credere. Ma, dallavolontarietà psicologica, necessaria all’at-to di fede, i documenti conciliari passanoalla libertà logica, morale e giuridica: «Èquindi pienamente rispondente allanatura della fede che in materia reli-giosa (agnosticamente concepita) siescluda ogni forma di coercizione daparte degli esseri umani» (10. 4).L’“ossequio razionale” della Fede dive-rebbe, così, moralmente “libero”, e sipasserebbe dall’atto di fede agli atti chenon sono di fede, ma di legge naturale edi ragione, e includerebbe, con l’agnosti-cismo, anche quello che è contro la ra-gione e la fede. Si usa come facciata latolleranza verso chi non compie il dovere“ad fidem”, per la copertura di un falsodiritto di operare “contra fidem” e “con-tra rationem”!Papa Nicola I (858-867) già insegnava:«In nessun modo dev’essere usataviolenza per far credere (ut credant)» -(DS. 647); Papa Alessandro II (1061-1073) ha giudicato “zelo disordinato” laprocedura opposta, e tollera in questo lalibertà, “reservata unicuique proprii ar-bitrii libertate” (DS. 698). Comunque,non era questo che volevano i padri della“Dignitatis Humanae” conciliare. Vole-

vano, cioè il “criterio proprio libero”,agnostico, il “diritto” a contrastare laverità e a praticare atti contrari alleleggi divine. Criterio questo che va con-tro la Rivelazione, secondo S. Paolo(Rm. 13, 3): “principes non sunt timoriboni operis sed mali”. Non ci dev’esse-re timore per fare le opere buone, ma sideve per fare opere cattive. Ma l’agnosticismo vuole che “non siaimpedito” chi impedisce la fede e la ve-rità, ossia chi viola la legge di Dio. “Nes-suno sia impedito”. Si proibisce di proi-bire l’errore e il male! Si dà “diritto” aldelitto contro le leggi morali e alla falsa“verità”. Si vuole dare i diritti di verità:sarebbero equiparate con “aequalitasjuridica” (6. 7). Violare i Comandamentidivini è diventato un “diritto dell’uomo”,che nessun governante potrebbe impedi-re (se non viene infranta la legalità civile).Il Diritto sarebbe uguagliato alla Ontolo-gia, la “norma agendi” divina, regolatri-ce degli atti psicologicamente liberi; sa-rebbe operare conforme alla libertà psi-cologica. Si parifica la “Morale” alla“Psicologia”. Invece di essere la primaa dirigere gli atti psicologici dell’uomo, luisi reggerebbe da se stesso col suo “cri-terio proprio libero”, senza imperativiimposti da Dio, o dai “ministri di Dio”,autorità esteriori.

3. NEGAZIONE DEL REGNO SOCIALE DI CRISTO

Afferma sempre il Vaticano II (“DignitatisHumanae”, 11. 11): «Non volendo essereun Messia politico e dominatore con laforza, preferì essere chiamato Figliodell’Uomo che viene “per servire e darela sua vita in redenzione di molti”».Ecco una opposizione contrappostafatta tra Cristo Redentore e Cristo Le-gislatore politico. Il fine della venuta delSignore sarebbe stato solo la Redenzio-ne, ma le Sue leggi non sarebbero al“servizio” per l’uomo. Il Concilio Triden-tino invece, dice: «Se qualcuno diràche Cristo Gesù è stato dato da Dioagli uomini come Redentore in cuiconfidare e non anche come Legisla-tore a cui ubbidire, sia anatema!» (D.S.1571). Pio XI ribadisce il concetto in“Quas primas”: «Sbaglierebbe turpe-mente chi negasse a Cristo l’imperosu qualsiasi questione civile»; «gli uo-mini riuniti in società non sono menoche individualmente sotto il potere diCristo».Afferma ancora il Vaticano II (“DignitatisHumanae”, 11, 12): «(Cristo) riconobbela potestà civile e i suoi diritti, coman-dando di versare il tributo a Cesare.Ammonì, però, chiaramente di rispet-tare i superiori diritti di Dio». Il sofismasta nel far suporre falsamente che i dirittisuperiori di Dio non sono i Suoi coman-damenti imperativi, il “serva mandata”,ma la libertà anche di violarli. Dice il Con-cilio di Trento: «Se qualcuno dirà chel’uomo giustificato (...) non è obbligatoad osservare i Comandamenti di Dio edella Chiesa, ma solo credere, comese il Vangelo fosse una semplice e as-soluta promessa di vita eterna, senza

Papa Pio IX.

Page 10: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

10 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

la condizione di osservanza dei Co-mandamenti, sia anatema»! (D.S.1570).Così, se le leggi di Dio sono “superio-ri” al potere civile, obbligano questonelle sue azioni di governo. Dalla “su-periorità” non si deduce la libertà mora-le, ma il dovere di sottomissione: “Ognianima sia sottomessa alle autorità su-periori!” (Rm. 13, 1), perché “non v’èautorità se non da Dio e quelle cheesistono son da Dio ordinate”.

3.1. LA CHIESA PNEUMATICA DEL VATICANO II

Afferma sempre il Vaticano II (“Dignita-tis Humanae”, 11, 1): «Lo stesso Iddiochiama gli esseri umani al Suo Servi-zio in spirito e verità, per cui essi sonovincolati in coscienza a rispondere al-la loro vocazione, ma non coartati».Ora, questa è la dottrina dei Protestan-ti e dei Giansenisti della “Chiesa penu-matica”, che restringe i vincoli religio-si all’interno delle coscienze e lascial’ordine esteriore libero, sia nella Chie-sa sia nell’ordine civile. È la dottrina diSabatier e di Harack, che proviene daEckhart: «Dio non comanda atti ester-ni»; questi «Non sono né buoni né cat-tivi». Fu condannato da Papa GiovanniXXII (D.S. 966-967). I Giansenisti, con-dannati da Pio VI, pretendevano questa“chiesa” integrata soltanto da “adorato-ri in spirito e verità” (D.S. 2615).Da queste dottrine derivò l’Indiffereti-smo di Lamennais, che pretende chenell’ordine esterno si possa professare li-beramente “qualsiasi fede”, essendosufficiente la rettitudine interna per sal-varsi. Lo ha condannato Gregorio XVI(in “Mirari vos”). È anche la dottrina dei “pancristiani”,condannati da Pio XI (in “Mortalium ani-mos”). Negano la chiesa “visibile e per-cettibile”, l’esistenza dei Papi e dei Ve-scovi con giurisdizione visibile. Pio XII in-

segna (in “Mistici Corporis”): «Perciò,si allontanano dalla verità divina quelliche si immaginano la Chiesa (...) “pneu-matica”, per la quale molte comunità dicristiani, sebbene vicendevolmente sepa-rati per fede, tuttavia sarebbero congiun-te tra loro da un vincolo invisibile».È il concetto eretico di una chiesa che,nell’ordine esterno, non ha una giurisdi-zione visibile. E così, il Vaticano II, tacendo sulla giu-risdizione suprema in terra, in materiareligiosa, e della natura coattiva delsuo potere di reggere ed insegnare,vuole una Chiesa senza la vera auto-rità papale. Ossia con un capo pasto-rale, pneumatico e democratico chenon definisce, non comandi e noncondanni.Questo svela la natura del Vaticano II!

3.2. LA SCONFESSIONE DELL’AUTORITÀ CATTOLICA?

Riguardo la predicazione degli Apostoliper convertire le genti, il Vaticano II affer-ma (“Dignitatis Humanae”, 11, 16):«Non con un’azione coercitiva né conartifizi indegni del Vangelo». E anche(12. 3): «E quantunque nella vita delPopolo di Dio (populus Dei)... di quan-to in quanto si siano avuti modi di agi-re meno conformi allo spirito evangeli-co, anzi ad esso contrari (in modocontrarius)... ». Ebbene, nel contestonon si tratta solo del “modo di agire”,ma della dottrina che dirige l’azione dellaChiesa (che, come si è visto, condannala forza per “convertire” alla fede). Vi è, perciò, l’insinuazione che la Chie-sa Cattolica usò “artifizi”, ossia unadottrina “contraria” al Vangelo. Ecco,allora, l’evoluzione vera: «la ragioneumana venne conoscendo sempre piùchiaramene attraverso l’esperienza deisecoli... » (9. 1). Sarebbero, perciò, i cul-tori della “dignità dell’uomo” in modoagnostico ad aver avuto ragione; quelliche pretendevano conoscere la verità delVangelo “mediante la loro conoscen-za” (3. 5), derivando da ciò “norme eprincìpi religiosi propri”. Ma, affermarela prevalenza del “proprio giudizio” aldi sopra dell’Autorità Cattolica è la carat-teristica del “hareticus homo” secondoS. Paolo (Tito. 3, 10). Ecco che, dalla “libertà religiosa” delVaticano II, si arriva al “diritto all’ere-sia”.Abbiamo visto che lo spirito delle dottri-ne filosofiche e teologiche del Vatica-no II si allontanano radicalmente dal-la Filosofia e Teologia della ChiesaCattolica. Davanti a queste aperture al-l’esperienza e progresso dei secoli, ascapito dell’Autorità Cattolica, che istituitada Cristo Signore è immutabile e superio-re ad ogni autorità umana, possiamo solopensare all’auto-sconfessione di chi la in-sinua, da quasiasi cattedra parli.

ALLA CONQUISTAMeditazione per ragazzisac. Luigi Villa - (pp. 64 - Euro 5)

Per richieste, rivolgersi a:Operaie di Maria Immacolata e Editrice CiviltàVia G. Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax. 030. 37.00.00.3 - C.C.P. n° 11193257

Caro ragazzo, eccoti un altro libricino per fare le tue “meditazioni” quotidiane.Sono poche pagine, ma in esse vi troverai tanti utili insegnamenti che ti farannoaccrescere le virtù cristiane che devi avere per assicurarti il Paradiso.Sono parole semplici su parecchie verità profonde, tolte dal Vangelo di Gesù, cheti saranno importatissime per meditare. Sei sulla soglia della giovinezza, l’età dellagenerosità, per cui queste parole potranno avere un grande influsso sulla tua for-mazione spirituale e morale. Fanne tesoro!Gesù e la Vergine Immacolata ti benedicano!

Paolo VI depone la tiara.

Page 11: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 11

“INIMICA VIS”(Leone XIII - 8 dicembre 1892)

LA RISCOSSA DEI CATTOLICI

9. - Se non che, trattandosi di una sètta che ha tutto invaso, nonbasta tenersi contro di lei in sulle difese, ma bisogna coraggiosa-mente uscire in campo ed affrontarla. Il che voi, diletti figli, fare-te, opponendo stampa a stampa, scuola a scuola, associazione adassociazione, congresso a congresso, azione ad azione.

La massoneria si è impadronita delle scuole pubbliche; e voicon le scuole private, con le paterne, con quelle di zelanti ecclesia-stici e di religiosi dell’uno e dell’altro sesso contendetele l’istruzionee l’educazione della puerizia e gioventù cristiana, e soprattutto i ge-nitori cristiani non affidino l’educazione dei loro figli a scuole non si-cure. Essa ha confiscato il patrimonio della pubblica beneficenza; evoi supplite col tesoro della privata carità. Nelle mani dei suoi adep-ti ha ella messo le Opere pie: e voi, quelle che da voi dipendono,affidatele a cattolici istituti. Ella apre e mantiene case di vizio e voifate il possibile per aprite e mantenere ricoveri all’onestà pericolan-te. Ai suoi stipendi milita una stampa religiosamente e civilmenteanticristiana; e voi con l’opera e col danaro aiutate, promuovete,propagate la stampa cattolica. Società di mutuo soccorso ed istitutidi credito sono fondati da lei a pro dei suoi partigiani; e voi fate al-trettanto non solo per i vostri fratelli, ma per tutti gl’indigenti, mo-strando che la vera e schietta carità è figlia di Colui, che fa sorgereil sole e cadere la pioggia sui giusti e sui peccatori.

I CATTOLICI SIANO FEDELI ALLA PATRIA E A CRISTO

10. - Questa lotta del bene col male si estenda a tutto, e cerchi, inquanto è possibile, di riparare tutto. La massoneria tiene frequenticongressi per concertare nuovi modi di combattere la Chiesa; e voiteneteli frequentemente per meglio intendervi intorno ai mezzi e

all’ordine della difesa. Ellamoltiplica le sue logge; e voimoltiplicate circoli cattolici ecomitati parrocchiali: promo-vete associazioni di carità edi preghiera, concorrete amantenere ed accrescere losplendore del Tempio di Dio.La sètta, non avendo piùnulla a temere, mostra oggiil viso alla luce del giorno;e voi, cattolici italiani, fate an-che voi aperta professionedella vostra Fede, ad esem-pio dei gloriosi vostri antenati,che innanzi ai tiranni, ai sup-plizi, alla morte, la confessa-vano intrepidi, e l’autentica-vano con la testimonianza delsangue.

Occhi sulla PoliticaDIETRO IL NEW AGE

Dietro il New Age, - neoamericanismo -Che in forma “religiosa” si diffonde,Quasi sicuramente, si nasconde,Mimetizzato, un nuovo satanismo,

Intriso di giudaico-massonismo,Che gli uomini ed i popoli confonde,Poiché, apparentemente, corrispondeAl gran bisogno di spiritualismo.

La “Nuova Era” tende a cancellareCristo e la Chiesa, ossia l’Età Cristiana,Col chiaro intento di ripristinare

Il vecchio Olimpo dell’Età Pagana.Affrettati, Wojtyla, a condannareLa “nuova religione” americana.

Prof. Arturo Sardini

Chiusa

Il cuore umano ha sete del Divino,Ma spesso scambia l’acqua con il vino.Se Cristo è il solo Figlio dell’Eterno,La “Nuova Era” è figlia dell’Inferno!

6

POPOLO BUE!

“Popolo bue! Cornuto e bastonato”,Non vedi ancora come t’ha ridottoIl potere politico corrotto,Da sinedriti e Logge manovrato?

Popolo bue, cresciuto ed allevatoA scopo mercantile, ininterrotto,Muggisci, almeno, a dir che ti sei “rotto”D’esser tosato, munto e macellato!

I grandi allevatori, tuoi padroni,Ti “ingrassano” con la democrazìa:Demo-pluto-giudaica-ipocrisìa,

In stretta sintonìa coi frammassoni,Bene infiltrati nelle Istituzioni,per conto della “perfida genìa”!

Prof. Arturo Sardini

Chiosa

Popolo bue, cornuto e bastonato,Scuotiti, scalcia e incorna, o finiraiNelle mani dei crudi macellai,Che prima t’hanno munto e poi tosato!

Page 12: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

12 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

Documenta-Facta

AFGANISTAN

L’Afganistan non è nuovo ai conflitti.L’invasione sovietica del 1979 portòguerra e distruzione, ma la loro cac-ciata, dieci anni dopo, condusse auna nuova guerra civile dalla qualeemersero vincitori i Talebani, musul-mani estremisti che imposero un regi-me islamico radicale. Questi sono sta-ti cacciati nel 2001 da una coalizioneinternazionale guidata dagli USA.Popolazione: 22.720.000 (2000).Religioni: Musulmani 97,89%; Parsi1,5%; Hindu 0,85%; Etnico/Tradizio-nale 0,10%; Baha’i 0,10%; Cristiani0,02%; non religiosi 0,01%.Forma di governo: repubblica. Dopoun Governo provvisorio di unità nazio-nale, nel 2004 sono state effettuateelezioni democratiche.Persecuzione: la persecuzione pub-blica è cessata con la cacciata dei Ta-lebani, ma i cristiani non possonoesercitare la loro fede senza rischiaredi essere perseguitati da musulmaniradicali.La Chiesa: è considerata una dellenazioni meno raggiunte dall’evangelo.È composta da oltre 70 popoli e quasinessuno conosce Cristo.

SIRIA

Nel 1970, Hafez-el-Hassad conquistòil potere con un colpo di Stato milita-re, mantenendolo, poi, col pugno diferro, fino alla sua morte avvenuta nel2000. Il potere è passato ora nellemani del figlio Bashar.Popolazione: 17.585.540 (stime diluglio 2000).Religioni: Musulmani 90,32%; Cri-stiani 5,12%; Non religiosi 2,90%; Al-tre religioni 1,55%; Baha’i 0,10%;Ebrei 0,01%.

Forma di governo: repubblica, sottoun regime militare dal marzo del1963.Persecuzione: le minoranze cristianesono tollerate e hanno libertà di cultoall’interno della loro comunità, maqualsiasi attività che minacci il Gover-no o l’armonia comune è sotto osser-vazione. Gli evangelici hanno unabuona posizione, cosicché non voglio-no perderla evangelizzando in modotroppo aperto.La Chiesa: La minoranza cristiana èrispettata e influente nella sfera socia-le, ma è in diminuzione per viadell’emigrazione negli Stati Uniti o inAfrica. Ai missionari non è permessala residenza.

BIELORUSSIA

Stato indipendente da quando si èdissolta l’Unione Sovietica nel 1991,non ha ancora trovato una sua iden-tità e soffre di una grave crisi econo-mica.

Popolazione: 10.322.151 (stime del2000).Religioni: Cristiani 78.70%; Non reli-giosi/altro 20,20%; Ebrei 1%; Musul-mani 0,10%.Forma di governo: Repubblica.Persecuzione: Nel novembre 2002, èstata introdotta una nuova legge re-pressiva in materia religiosa. Secondola nuova legge, tutte le attività religio-se non registrate, le comunità conmeno di 20 membri e le attività religio-se in case private sono considerate il-legali. Inoltre, la letteratura religiosaviene sottoposta a censura.La Chiesa: la Bielorussia ha ricevutomolta meno attenzione da parte dellemissioni r ispetto alla Russia eall’Ucraina; comunque, il film “Jesus”ha avuto una grande circolazione ed èstato visto da molti in lingua russa obelorussa.

YEMEN

Lo Yemen era la sede del regno dellaRegina di Saba, che commerciò edebbe rapporti diplomatici con re Salo-mone.Popolazione: 18.112.066 (2000).Religioni: Musulmani 99,94%; Nonreligiosi 0,14%; Cristiani 0,05%; Ebrei0,01%. L’Islam è la religione ufficialee il sistema legale è basato sulla Sha-ria.Forma di governo: repubblica. ForteGoverno presidenziale con accenni didemocrazia.Persecuzione: la comunità cristiana,forte nell’anno 400, è stata spazzatavia dalla conquista araba del settimosecolo. È illegale qualsiasi forma diproselitismo e, per i musulmani, il con-vertirsi al cristianesimo.La Chiesa: lo Yemen è una delle na-zioni del mondo meno evangelizzate.Sono pochi gli yemeniti giunti a Cristo,tramite l’ascolto di programmi radiofo-nici o attraverso contatti personali.Servono inoltre bibbie yemenite in lin-gua araba, Suqotri e Mahri.

ATLANTE DELLA CHIESA PERSEGUITATA

DISABILI IN ITALIA

6.980.000 gli italiani (maggiori di 6 anni) con qualche forma di disabilità;2.800.000 quelli con forme gravi di disabilità;165.518 i disabili ospiti in istituti;43.600 i bambini (fino a 5 anni) disabili;352.000 i ciechi;877.000 con problemi di udito;92.000 i sordomuti;133.029 gli alunni portatori di handicap;555.000 le persone disabili in età lavorativa.

Con il 6,6 per cento di disabili inseriti nel modo del lavoro, l’Italia è all’ulti-mo posto nell’Unione europea (al primo la Finlandia, con il 32,2 per cento)

Page 13: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 13

Rifugiati: dove e quanti

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur) stima in circa 15 milioni i rifugiatie gli sfollati africani.Tanzania: è il paese che accoglie più rifugiati: 690mila.Costa d’Avorio: per decenni uno dei paesi più stabili del continente, nel 2002, ha avuto circa 800mila sfollati e 400mila rifugiati.Sudan: il paese con il più alto numero di sfollati; tra i 4 e i 5 milioni.Angola: ad aprile 2002 (cessate il fuoco tra governo e Unita) c’erano 3 milioni di sfollati internie 400mila rifugiati in paesi confinanti.Rd Congo: circa 2 milioni di persone dislocate internamente e un gran numero di rifugiati neipaesi limitrofi.Burundi: quasi 400mila sfollati e oltre 300mila rifugiati in Tanzania.Liberia: centinaia di migliaia di persone hanno cercato un riparo attorno alla capitale Monroviae vicino al confine con la Guinea, oppure sono scappate in Guinea e Sierra Leone.Uganda (Nord): più di 1 milione di sfollati.

Page 14: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

14 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

3 - Conquista islamica in atto: la Turchia, Stato prescelto per il colpo di grazia alla civiltà europea

Gli Stati europei non possono condivi-dere le istituzioni comunitarie con unoStato islamico, quale è la Turchia.La Turchia è uno Stato a regime islamico,cioè una comunità politica ordinata sol-tanto per i musulmani, restando dei tolle-rati tutti gli altri. La dhimmitudine, cioè iprovvedimenti restrittivi per i non islamici,è ancora vigente in Turchia. L’ortoprassiislamica prevale sulle norme di adegua-mento all’acquis comunitario, in quantoun insieme di forme di controllo sociale edi procedure interne amministrative con-vergono nel mantenere lo status quo. Delresto, nel gioco legislativo simulatoriodell’acquis comunitario, l’attuale gover-no presieduto da Erdogan respinge ogniprofondo cambiamento dell’ordinamentoislamico, con l’avallo dei militari. È signifi-cativa al riguardo la dichiarazione resadal Capo dello Stato turco, Ahmet Nec-det Sezer, nel discorso inaugurale dellaConferenza O.C.I. – Organizzazione del-la Conferenza Islamica- svoltasi ad Istan-bul nel giugno 2004, affermando che leriforme da introdurre «non devono sna-turare le tradizioni del mondo islami-co».Lo Stato turco si mantiene, altresì, rigoro-samente sulla linea islamica di attribuirel’esercizio dei diritti politici soltanto agliislamici. I capi dello Stato ed i capi delGoverno non possono che essere islami-ci. È una sfida alla credulità ritenere chea guidare le istituzioni possa essere unebreo, od un cristiano od un ateo profes-so. Però, entrando nella Unione Europea,

islamico un nazionalismo di segno etnico:il turchismo. Questo lato perverso è sta-to chiaramente enunciato come un requi-sito costitutivo dello Stato dal primo suc-cessore di Atatürk, il presidente IsmetInönü: «solo la nazione turca è legitti-mata a rivendicare diritti etnici e nazio-nali in questo paese. Nessun’altracomponente ha alcun diritto di questotipo». Questo nazionalismo etnico haprovocato rapporti ostili verso i kurdi e,unendo il pregiudizio etnico all’identitàislamica, la radicale emarginazione deinon musulmani. Con Erdogan l’influenzaislamica sull’educazione nazionale è cre-scente.L’Europa deve prendere coscienza che laTurchia, una volta entrata in Europa, saràattiva nel rafforzare con il suo enorme pe-so demografico i movimenti per l’islamiz-zazione dell’Europa. Dall’alleanza fra na-zionalismo turco e fondamentalismo isla-mico, le cui componenti, peraltro, sonogià interne alla ideologia nazional-islami-ca turca, si innesterà quasi immediata-mente in Europa una situazione di turbo-lenza, ripetitiva in parte della situazionebalcanica ed in parte della situazione li-banese.Il programma politico di Erdogan è ine-quivocabile: contare di più in Europa co-me potenza islamica alla pari con gli Statieuropei, certo di riuscire a piegarli inquanto snervati dal rifiuto della loro iden-tità storica.

Ma l’Unione Europea non può ignorare lecredenziali che la Turchia deve presenta-re per l’ingresso in Europa. Si escludono iriferimenti al defunto Impero Ottomano,

MEMORANDUMTURCHIA

di dott. Romeo Sgarbanti

in nome della democrazia, la Turchia pre-tenderà al vertice dell’Unione l’inserimen-to di un esponente islamico, senza con-cedere altre alternative.La Turchia, inoltre, è uno Stato basatosu un’ideologia razzista. La Turchia as-socia all’assolutismo politico-religioso

Il dott. Romeo Sgarbanti

44

Page 15: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 15

per attenersi esclusivamente ai compor-tamenti dell’attuale Turchia anatolica dalsuo sorgere ad oggi. Ecco un breve som-mario di questi meriti storici:

a) – Il genocidio armeno

Sotto l’influenza dell’ideale panturco, ilmovimento dei “Giovani Turchi”, costi-tuito prevalentemente da militari, avendodi fatto il controllo del Paese, ha dato av-vio alla “soluzione finale” del problemaarmeno con implacabili operazioni di ster-minio dal 1915 al 1916. Gli armeni occu-pavano parte dell’Anatolia orientale, cheera, però, il loro territorio natio da oltredue millenni e mezzo. Resta un caso cla-moroso di radicale pulizia etnica. Il territo-rio fu completamente svuotato, tra mas-sacri ed esodi forzati, della popolazionearmena. Si calcola sul milione e mezzo ilnumero dei morti durante le stragi, men-tre quelli scampati, in parte si raccolseroattorno alla capitale Erevan, proclaman-do la “Repubblica Armena”, ed in partesi dispersero in molteplici paesi del mon-do. Le vittime furono presumibilmente dipiù, poiché sotto l’imperante ideologia na-zionalista, i Turchi eliminarono contempo-raneamente minoranze cristiane,formate da cattolici, da caldei, dasiriaci ortodossi, da nestoriani,da protestanti. Nel 1920, sotto ladirettiva di Kemal Atatürk, furo-no compiute ulteriori azioni disterminio di armeni oltre la fron-tiera anatolica. Sicura dell’impu-nibilità occidentale, la Turchianon si è mai pentita di questacarneficina armena. Anzi, facen-do tuttora affidamento sul deboleimpatto, che a differenza dellaShoah ebraica, il genocidio deicristiani ha avuto nella coscienzaeuropea, i governi turchi, ansiosidi entrare in Europa, minimizza-no e giustificano il crimine com-piuto.

b) – La cacciata dei cristiani greco-ortodossi

Kemal Atatürk , armato dallaRussia bolscevica, uscì vincitoredallo scontro con l’esercito greconella guerra combattuta nel bien-nio 1921-1922. Entro la fine del1922, circa un milione e mezzodi greci, tra fuggitivi e scacciati,avevano lasciato la Turchia. Manon mancò il bagno di sangue al-la turca. Quando l’esercito turcoraggiunse Smirne, incendiò iquartieri, escluso quello musul-mano, procedendo a massacrarei cristiani. La brutalità turca adot-tava, ancora una volta, lo stermi-nio come mezzo per risolvere de-finitivamente il problema delleminoranze cristiane. Il Trattatodi Losanna del 24 luglio 1923ratificò quanto avvenuto secondola logica dei fatti compiuti, ma nel regola-re lo scambio delle rispettive minoranzeallogene, vincolava la Turchia a rispettare

le comunità greche, ivi residenti già primadel 1918. Un attentato alla casa natale diAtatürk, a Salonicco, diede luogo in Tur-chia, nel settembre del 1955, a manife-stazioni di violenza contro queste comu-nità residue. Il Governo turco ne trassepretesto, in nome dell’ordine interno, perespellere i cristiani greco-ortodossi, inve-ce che tutelarli, in violazione del Trattatodi Losanna e del successivo Trattato diarbitrato e di conciliazione stipulatotra Grecia e Turchia, ad Ankara, il 20ottobre 1930. Ci sono voluti poco più ditrent’anni, ma la Turchia, inesorabilmenteha completato il suo programma di razzi-smo etnico. Solo la pura razza turca hadiritto di cittadinanza in Turchia.

c) – Pulizia etnica e terra bruciata a Cipro Nord

La Turchia non ha alcuna giustificazione,né di ordine politico né di ordine militare,quando, nel 1974, le sue truppe, equi-paggiate di armamenti americani, occu-pando in pochi giorni il 37% dell’isola diCipro, hanno dato il via ad una operazio-ne di pulizia etnica, a spese della popola-zione greca: 180.000 greco-ciprioti espul-

si, 112.000 greco-ciprioti desapareci-dos. La cieca violenza dell’esercito turcoha colpito pure i ciprioti di religione isla-

mica contrari all’occupazione: 50-60 milasono emigrati in Europa e 500 circa risul-tano desaparecidos. La Turchia imme-diatamente ha fatto scattare un piano diautentica colonizzazione territoriale, inse-diando, in luogo dei cacciati e dei trucida-ti, coloni provenienti dall’Anatolia. Il fatto,ulteriormente eclatante, in aggiunta allapulizia etnica, fu l’aver completamentedistrutto circa cinquecento chiese, co-sì da azzerare definitivamente la presen-za cristiana. L’Unione Europea non puòratificare l’operato della Turchia, lascian-dola ancora una volta impunita e senzaobbligo di riparare ai guasti perpetrati.Sono queste le modalità di Ankara per di-mostrare la sua adesione ai valori occi-dentali?

d) – Le stragi Kurde

La questione Kurda è sorta con la fonda-zione, nel 1923, della Repubblica Turca.Mustafà Kemal Atatürk ottenne l’abro-gazione del Trattato di Sèvres (10 ago-sto 1920), che aveva riconosciuta l’auto-nomia locale ai Kurdi. Esso fu sostituitodal Trattato di Losanna (24 luglio 1923),che includeva qualche articolo riguardan-

te in generale il rispetto delle mi-noranze, senza nominarne alcu-na. Così, fu facile a KemalAtatürk dare il via a provvedi-menti repressivi. Nel 1924, undecreto ufficiale bandì tutte lescuole, le pubblicazioni e le or-ganizzazioni Kurde. Successiva-mente, una legge del 1934 ap-provò un programma di assimi-lazione dei Kurdi, spostandoli inarea a prevalente etnìa turca,affiancato da un piano per tur-cizzare le zone kurde. A com-pletamento, i governi turchi han-no tenuto bloccato lo sviluppoeconomico e sociale, così daprovocare più facilmente l’ab-bandono kurdo delle loro terreper migrare altrove. Una curiosainiziativa fu tentata dal GovernoKemalista, nel 1932, per qualifi-care i kurdi quali “turchi dellemontagne”, negando l’esisten-za di un’etnia kurda. Ma gli studiantropologici, linguistici ed etno-culturali, fino ad oggi stanno adimostrare che i turchi ed i kurdihanno radici storiche e linguisti-che diverse, e, dunque, sonodue diverse etnìe.– La prima rivolta Kurda dopoil Trattato di Losanna scoppiònel 1925, guidata da SheikhSaid, uomo di grande prestigiofra le popolazioni kurde. Il Go-verno turco ebbe ragione degliinsorti e la repressione che se-guì fu feroce: lo sceicco Said fucatturato ed il suo cadaverepenzolò da una forca nella piaz-za di Ankara, e quelli che nonerano caduti in battaglia venne-ro giustiziati; il Kurdistan fu de-

vastato incendiandone i villaggi ed ol-tre un milione di persone fu deportato.– Una seconda rivolta, guidata da Ihsan

MEMORANDUM TURCHIA

1. LA DOMANDA DI ADESIONE DELLA TURCHIA ERA E RESTA IRRICEVIBILE

1. L’errore compiuto ad Helsinki nel 19992. I criteri di Copenaghen non sono applicabili

alla Turchia3. Configurazione territoiale dell’unica Europa

2. L’INGRESSO DELLA TURCHIA RIENTRA NEL-L’AVVERSO DISEGNO AMERICANO DI MANTE-NERE DEPOTENZIATA L’EUROPA

1. L’obiettivo strategico sull’Europa del Governo Federale U.S.A.

2. La responsabilità ebraica anti-europea3. L’inganno ideologico: l’esportazione della

democrazia nei regimi islamici

3. L’ISLAM, CON LA TURCHIA AL SEGUITO, PORTA IN EUROPA UN NUOVO TOTALITARISMO, DA CUI NON VI SARÀ RITORNO ALLO STATO DEMOCRATICO

1. Conquista islamica in atto: invasione migratoria e politica del ventre

2. Conquista islamica in atto: belligeranza sia ideo-logica sia armata

3. Conquista islamica in atto: la Turchia, Stato pre-scelto per il colpo di grazia alla civiltà europea

Page 16: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

16 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

Nuri, ex ufficiale ottomano, del 1930, nel-la zona del Monte Ararat, fu soffocata ri-petendosi gli atti di ferocia turca: deporta-zioni e massacri proseguirono fino al1935. – Una terza rivolta, nel 1937, scoppiònell’area del Dersin, guidata da Said Re-za, e fu repressa facendo un massicciouso di bombardamenti aerei, anche congas tossici. Ancora una volta la repressio-ne turca fu feroce: migliaia di personemurate vive nelle numerose grotte dellazona, foreste bruciate per sterminarvi i ri-fugiati; i sopravvissuti furono tutti deporta-ti ed il nome Dersin fu cambiato in quelloturco di Tancelli; la legge marziale vi re-stò in vigore fino al 1946. – Nel 1984, in luogo di rivolte popolari dimassa, il Partito dei Lavoratori del Kur-distan (PKK), guidato da Abdullah Öca-lan, ha avviato una guerriglia, che si èpraticamente conclusa dopo l’ar-resto, nel febbraio 1999, dellostesso Öcalan. Il bilancio è, co-me sempre, terrificante. Il conflit-to tra esercito turco e il PKK haprovocato circa 40.000 morti, di-strutti quasi quattromila villaggi,almeno tre milioni di kurdi eva-cuati, ed un numero indetermina-to di uccisioni extra-giudiziarie. Inquesti ultimi anni, l’esercito è sta-to sostituito nel sud-est kurdo dauna forza paramilitare, i così detti“Guardiani di villaggio”, per cuiil Governo si dichiara estraneo(caso mai, anche contrario) alleloro continue vessazioni sui kurdi.Ma non è intervenuta una pacifi-cazione tra le parti, né è possibilesulla base dell’ideologia nazional-islamica, che riserva al paeseun’unica identità etnica, quellaturca. In definitiva, le impostazio-ni adottate dai Governi turchi so-no tre: l’assimilazione, il mas-sacro, lo svuotamento del terri-torio di popolazioni kurde ecioè pulizia etnica.È venuto il momento di capire sequesti comportamenti criminaliturchi sono indifferenti al giudiziodell’Unione Europea.

Inoltre, si devono richiamare incausa le conflittualità avvenutenei Balcani ad opera dell’asseStati Uniti – Turchia. Le due guerre combattute dagliamericani in Bosnia ed in Kossovo sonostate volute per fare emergere, sulla dis-soluzione della Iugoslavia, entità politicheislamiche da riportare sotto l’influenza tur-ca. Certamente il “casus belli” l’ha offer-to la politica velleitaria del serbo Slobo-dan Milosevic, privo dell’acume neces-sario per non prestarsi alle provocazioniamericane ed affiancarsi alla nuova realtàeuropea.Gli Stati Uniti, infatti, hanno programmatoil ritorno dell’influenza turca nei Balcani,come forza antagonista dell’influsso euro-peo nella regione. Dopo l’intervento ame-ricano, si è costituita nei Balcani una retedi solidarietà islamica, a guida turca, checomprende, oltre la Bosnia ed il Kosso-

tensiva di moschee e di centri culturaliislamici.Mentre gli Stati europei, raggirati da inte-ressi strategici senza scrupoli, si fannoanche carico di aiuti umanitari, i Turchihanno provveduto ad armare le miliziemusulmane e, secondo una strategia dasempre usata, anche per fornire supportiindiretti a bande irregolari per continueazioni di disturbo senza accollarsene lapaternità politica e militare. È compito diqueste bande, ausiliarie di fatto delle mili-zie islamiche, procedere in una costantepulizia etnica ai danni delle popolazionicristiane, nell’indifferenza occidentale aifatti compiuti.Nel Kossovo, dove queste bande hannomaggior mano libera, sull’esempio turcoin Cipro Nord, gli albanesi Kossovari han-no già distrutto oltre cento monasterie chiese ortodosse. La tecnica dei mu-

sulmani albanesi fa impallidire leazioni disordinate serbe. Essi al-ternano moti collettivi ostili ai cri-stiani con lo stillicidio di uccisionisingole, tuttora praticate perspargere il terrore ed obbligaread andarsene, facendo largo ri-corso altresì a soprusi ammini-strativi. Gli allievi balcanici hannoimparato la lezione del maestroturco: assimilazione, impedimen-to al rientro dei profughi non mu-sulmani, omicidi uno dopo l’altro,non insieme, per evitare la de-nuncia di massacro. Il cinismoislamico in queste aree balcani-che procede con calcolata gra-dualità, in modo che, uccidendo efugando dal territorio i non islami-ci, il problema resti risolto allafonte.La Turchia rappresenta l’O.C.I.introdotta dagli americani nel“Comitato Direttivo del Consi-glio per la realizzazione dellapace in Bosnia”, nonché coordi-na il “Gruppo per la mobilita-zione dell’assistenza ai musul-mani” nei Balcani, voluto dal-l’O.C.I. (e solo il cielo sa che co-sa intendono la Turchia e l’Orga-nizzazione per la ConferenzaIslamica per assistenza!). Sem-pre su iniziativa Turca, lo StatoAlbanese aderisce all’O.C.I. nel1933, e le comunità islamiche diBosnia e del Kossovo vengonoammesse come osservatori, qualientità politiche islamiche di fatto.

L’insistente volontà americana di voler fa-re dell’Europa un “CONDOMINIO POLI-TICO” tra democratici ed islamici, sot-to l’alto protettorato americano, prelu-de alla fine politica dell’Europa.Sull’immensa tragedia che colpì l’Europanell’immediato dopo guerra con l’espan-sione comunista, Winston Churchill, chepure nel non aver saputo imporsi all’allea-to americano, ne era responsabile, di-chiarò alcuni anni dopo che si poteva faresoltanto un’affermazione: «Non può du-rare».È preferibile poter dire: non può avveni-re!

(fine)

vo, l’antico Sangiaccato, l’Albania, gliinsediamenti albanesi e turchi in Mace-donia, e le minoranze islamiche nellaTracia occidentale greca.Accostando la massiccia immigrazioneislamica all’avamposto turco nei Balcanied al suo eventuale ingresso nell’UnioneEuropea, alcuni hanno tratto da questecircostanze la concreta possibilità di unpredominio islamico in Europa. BernardLewis, apprezzato consulente del Gover-no Federale U.S.A. e del Governo Turco,da islamologo abbozza la tesi di un nuo-vo tentativo di invasione, la terza nellastoria, con probabilità di riuscita vittoriosarispetto ai precedenti falliti tentativi.Gli Stati d’Europa, incapaci di opporsi agliobiettivi antieuropei delle decisioni ameri-cane, si sono oltretutto lasciati coinvolge-re, attraverso la NATO, nelle guerre diBosnia e del Kossovo, affiancandosi in

questo modo alla Turchia: un incredibilecomportamento autolesivo, aggravatodalla successiva indifferenza ed inerzia difronte alla compressione degli interessi edelle ragioni delle popolazioni cristiane adopera dei musulmani.E così i Turchi, proclamando di sentireuna profonda «responsabilità morale»per gli aspetti tanto religiosi quanto politicidelle popolazioni musulmane, hanno tro-vato il campo sgombro da ogni pur ragio-nevole opposizione.Pertanto il Governo Turco, oltre a porre icapisaldi politici della sua influenza, incollegamento finanziario con l’ArabiaSaudita, ha avviato un’attività sistematicadi reislamizzazione con la costruzione in-

Page 17: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 17

I l recente scandalo dei polli alla dios-sina ci dà l’ulteriore e non necessa-ria conferma che la globalizzazione

è una trappola e il trattato di Maastri-cht, città che avrei preferito ricordareesclusivamente come il luogo natale diCarlo Magno e che vide morire D’Arta-gnan (che staranno certamente rivoltan-dosi nella tomba), non è una cosa buona.Nelle sue memorie, Guido Carli, il prede-cessore di Ciampi alla testa della Bancad’Italia, nonché piu volte ministro, si chie-deva come mai Craxi ed Andreotti firma-rono un tale Trattato. Gli sorse il dubbioche essi avevano firmato senza leggere.

La Norvegia, anche grazie alla forte op-posizione di larghi strati della Chiesa lute-rana, è riuscita a starne fuori. Comunque,non solo in Norvegia, ma in tutti i paesidell’Unione, il referendum di convalida delTrattato fu accompagnato da un intensodibattito. Da noi non una sola forza politica parla-mentare ebbe il coraggio di schierarsiapertamente contro. Non i rautiani, chepure ne vedevano gli aspetti antinaziona-li; non i comunisti, che pure ne descri-vevano gli aspetti antisociali. Non la Le-ga che pure ne vedeva come i “Padani”avrebbero affiancato allo sfruttamentoche parte da Roma un altro sfruttamentoche sarebbe partito da Bruxelles. L’oppo-sizione fu lasciata monopolio di gruppettidi extraparlamentari (tanto di destra,quanto si sinistra) e di personaggi folclori-stici (ma non per questo meno sensati eseri) come il comico calabro-genoveseBeppe Grillo e l’antropologa Ida Magli.Sottoponiamo alla gentile attenzionedei nostri lettori questo pezzo, presovia Internet dalla rivista riminese“Chiamami città” che parla della vitto-riosa opposizione contro l’ingressodella Norvegia nella comunità euro-pea.

***Si sono riuniti per pregare in diverse zonedella Norvegia meridionale pochi giorniprima dell’apertura delle urne europee.La loro preghiera era un appello all’Onni-

potente perché preservasse la libertà delPaese, cioè mantenesse la Norvegia lon-tana dall’Unione europea.Così, i gruppi più ferventi dell’osservantepianeta luterano norvegese hanno vissu-to la campagna referendaria: come unacrociata. Una crociata contro un progettosovrannazionale visto come una minacciaper la nazione e, dunque, anche alla tra-dizione protestante che ha radici pietisti-che, vive di un variegato arcipelago didottrine minori ma si incarna soprattuttonella Chiesa luterana di Stato (cui ap-partiene l’88 per cento della popolazione,compresa, per legge, la famiglia reale, eduna quota minima di ministri del Governonazionale). Le manifestazioni antieuropee ricordanoaltre schegge del mondo protestante, co-me i due ex pastori Ludvig Nessa e FredBorre Knutsen, allontanati dalla Chiesadi Stato e ben noti anche all’estero per iloro blitz nei reparti di ginecologia aspruzzare succo di pomodoro (cioè san-gue) e gridare agitando riproduzioni pla-stiche di un feto davanti alle degenti per

interruzione della gravidanza.Chi si è riunito in preghiera anti-euro-pea, nella Vandea norvegese, è un’esi-gua ma rilevante minoranza dei credenti(gli altri formavano una maggioranza si-lenziosa), che lo ha fatto per difenderel’integrità sociale e spirituale della comu-nità nazionale.In sostanza, un moto di conservatorismonei riguardi di un cambiamento, visto, tral’altro, come una bomba ad orologeria peril sistema di valori che oggi, in realtà, ègeneralmente percepibile più nei tratti so-ciologici (e meno consapevoli) che inquelli religiosi in senso stretto. La resistenza luterana anti-europea si èconcretata anche in iniziative diretta-mente rivolte agli elettori, come il libro“Scelta del destino” col quale il giorna-lista Finn Jarle Saele (direttore del setti-manale protestante- conservatore “Da-gen”) e il pastore Jan-Aage Torp han-no invitato i cristiani a voltare le spalleall’Europa unita, questo male oscuro eincurabile. «Il progetto europeo rap-presenta un vuoto di valori, un ri-schio per la democrazia partecipativain Norvegia, una minaccia per i debolinella società».Spingendosi a riferimenti biblici precisi,come fanno in modo ancora più esplicitoaltri esponenti dell’estremismo luterano, idue autori affiancano l’Unione europeaal profilo dell’Apocalisse:«Saremmo ciechi se non vedessimoche questo assemblarsi di Stati, nonper caso voluto e diretto da massoni,grassi borghesi e “rossi”, in futuro,può assumere le sembianze di unostrumento nelle mani dell’anticristo.Diventa pertanto necessario chiedersise sia responsabile contribuire a chela propria patria partecipi ad una co-struzione che presenta per moltiaspetti i tratti profetizzati nella Bib-bia».Il Trattato di Roma (1957, costituzionedella Comunità Economica Europea) co-me la realizzazione della profezia apo-calittica, la nascita della satanica carica-tura dell’Impero romano, profetizzata pergli ultimi giorni, come diabolico mostro a

L’on. Giulio Andreotti, firmatario del Trattato di Maastricht, con l’on. Bettino Craxi.

di C. S.

LA RESISTENZA DEVOTA

Page 18: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

18 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

M orto Roosevelt il 15 aprile1945, giunse automatica-mente alla presidenza

Harry Salomon Truman, pure di ori-gine israelita, benché ritenuto cristia-no. Il suo nome vero è Shippe.Era stato preparato come degno suc-cessore del suo fratello di razza e dicredo, poiché era vicepresidente, eproclamato presidente dalla moglie diRoosevelt Eleanor, nota come infati-cabile agente del comunismo.La filiazione massonica di Truman èstata resa nota nel periodico argentino“Noticias Graficas” del 22 giugno1949, in occasione della riunione mas-sonica del 20 giugno, a Chicago, ovesi parlò del “fratello” Truman conqueste parole:«Washington. Circa 50. 000 nordame-ricani si sono riuniti nel Solder Fieldper ascoltare il presidente Truman,che ha parlato in qualità di presidentedegli Stati Uniti per la pace, e ha pre-detto con assoluta certezza la vittoriafinale dei princìpi democratici sulla ba-se di un’opinione pubblica degli StatiUniti perfettamente informata contro glisforzi degli Stati totalitari che intendonosoggiogare il mondo (menzogna enormeper coprire l’appoggio che egli avrebbedato al comunismo! n.d.r.).L’atto si svolse commemorando il giubileodel Consiglio Imperiale del “Tempio diNordamerica”, uno dei più “importantiordini massonici americani. Però, leparole del presidente furono dirette atutta la nazione e a tutti i popoli delmondo amanti della libertà. Il signorTruman parlò filosoficamente (!), masenza mezze tinte...” (!).La sua politica fu una continuazione, “pervie pacifiche”, della politica traditrice delsuo predecessore. Truman fu molto piùcauto nel suo agire, ma tradì con lostesso sangue freddo di Roosevelt, eseppe presentarsi in modo da dare l’im-pressione di essere nemico del Cremlino,impressione che dura fino ad oggi in certicircoli occidentali, dato che l’ex-presiden-te, di tanto in tanto, ha fatto dichiarazioniche confermavano tale posizione politica.

LA CONSEGNA DEI PRIGIONIERI ALLA RUSSIA

Per dimostrare la sua responsabilità cri-minale torniamo al tenebroso 1945, quel-lo della “vittoria delle forze democrati-che contro il fascismo”.In una Europa devastata dai “liberatori”,ebbe inizio una caccia gigantesca agli an-ticomunisti, tutti etichettati da “fascisti”,benché in molti casi, si trattava solo dinazionalisti cristiani del tutto estranei alnazismo e al fascismo.Qualcosa apparve nella consegna deglianticomunisti russi, cosacchi, serbi, croatie sloveni, voluta da Churchill agli antico-munisti ungheresi, slovacchi. ucraini erussi, caduti nelle mani dei nordamerica-ni. Altrettanto avvenne ai sovietici fatti pri-gionieri dai tedeschi, che si rifiutarono di

tornare nel “paradiso rosso” perchésapevano che ivi li aspettava la mortecome “traditori”.Questo crimine lo commisero i norda-mericani, quelli che il generale IonGheorghe, ex ambasciatore di Roma-nia a Berlino, dipinse nel libro “Los-Nietòs-del Tio Sam” (I nipoti dello ZioSam). Tutto questo avvenne, per or-dine di Truman e di Eisenhower,quest’ultimo quando fu comandantesupremo delle forze alleate in Euro-pa.Un altro tradimento riguarda la sortedegli ultimi tre governi anticomunistidi Ungheria, Cecoslovacchia e Ro-mania.L’ultimo governo anticomunista unga-ro, integrato dai membri del movimen-to “Ungheria”, di Ferenc Kassay ecompagni, quando l’Ungheria caddein potere delle truppe sovietiche fuggìin Austria, costituendosi in qualità diprigionieri di guerra nordamericani.Tuttavia, mediante gli accordi ottenutidall’ebreo Peter Gabor (Ausspitz) co-me rappresentante del governo comu-nista ungherese, dall’ebreo MathiasRakosi (Rot-Rosenkranz) e

dall’ebreo Marton HimIer (allora colon-nello americano), il governo nazionalista,esiliato nel 1945, fu integrato agli antico-munisti di Budapest. Questa consegna fufatta col consenso di Truman e Eisen-hower. Szalasi e i suoi compagni furo-no torturati dagli ebrei comunisti dellapolizia segreta A.V.O. e poi impiccati,a Budapest, come traditori il 12 marzo1946.La medesima sorte toccò al governo an-ticomunista slovacco di mons. JosepfTiso, che, all’invasione dei sovietici, si ri-fugiò in Germania e cadde in mano agliamericani. Unito ai suoi principali collabo-ratori, fu integrato col governo giudeo-massonico di Benes-Gottwald di Pra-ga. Mons. Tiso fu impiccato come tra-ditore, a Bratislava, il 18 aprile 1947.Altrettanto tragica la sorte del governorumeno di Horia Sima, costituito in Ger-mania dopo la cattura del marescialloAntonescu intorno al quale si riunirono inazionalisti rumeni di Germania e diverse

– I GIGANTI DEL MALE –HARRY SOLOMON TRUMAN

a cura di A. Z.

Harry Solomon Truman coi paramenti del 33°grado massonico - Ritratto di Greta Kempton.

Page 19: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 19

unità militari concentrate in Vienna. Ca-duti essi pure in potere dei nordamerica-ni, furono internati negli stessi campi de-gli ungheresi in Austria. Poi, diffidandodei nordamericani, molti rumeni evaseroe si rifugiarono in Italia, nel settore fran-cese di occupazione, in Germania, Fran-cia e Spagna. Coloro che non poteronoevadere, furono salvati da ufficiali norda-mericani di origine rumena, i quali impedi-rono l’invio di queste vittime nella Roma-nia invasa dai comunisti. Quando l’amici-zia tra gli alleati si raffreddò, gli anticomu-nisti rumeni furono liberati, e molti di essisi rifugiarono in Francia, Spagna e Argen-tina. Da morte sicura si salvarono HorioSima, allora capo della Guardia di Ferro,e vari ministri, ambasciatori, ecc. Nel 1945, si fece la famosa Conferenzadi Potsdam, dove i vincitori si spartironoil bottino, come fece Truman e la suabanda, spalleggiati dal “venerabile” Cle-ment Attlee, giunto al potere coi suoi so-cialisti inglesi al termine della guerra. Itradimenti di Roosevelt e Churchill siconclusero a Teheran e a Yalta, crean-do il potere sovietico della “cortina diferro” sull’Europa centrale e orientale.

IL “PIANO MARSHALL”

Si è fatta gran propaganda del “PianoMarshall” per la ricostruzione dell’Euro-pa occidentale devastata dalla guerra.Tale piano fu lanciato al tempo di Trumancome “aiuto disinteressato” ai popolieuropei. La realtà è molto diversa. Dietro il “piano Marshall” si trovaval’ebreo James Warburg con tutta l’altafinanza ebraica nordamericana, attra-verso i cui banchi doveva essere direttol’“aiuto”. Ciò, in realtà, fu perseguito dalgiudaismo per rafforzare le sue posizioniin una Europa strozzata da Hitler, pro-porzionando gli “aiuti” a quei governiche previamente avevano accettato diconvertirsi in veicoli della nuova pene-trazione ebraica e massonica nella vitaeconomica e politica dei popoli “libe-rati”.In Europa, l’amministrazione di gran partedi questi “aiuti” fu posta nelle mani digruppi massonici, i quali utilizzarono il de-naro del popolo nordamericano, canaliz-zato dalle banche ebraiche di WallStreet, per ricuperare le posizioni perdutee crearne di nuove. Per la “generosa”idea, il generale Marshall, uno deimaggiori criminali della seconda guer-ra mondiale, autore della consegna delpopolo cinese al comunismo, ricevette,come no? il “Premio Nobel” per la Pace.La giudeo-massoneria nordamericanache non dava “aiuto” senza compensa-zioni, si impadronì, nel modo meno visibi-le, di tutti i governi che accettarono l’“aiu-to”.Certo, il “Piano Marshall” favori la rico-struzione dell’Europa, ma lo fece in di-pendenza dall’America, per paralizzare,politicamente, imponendo governi di si-nistra che, fatta eccezione di Adenhauernella Germania Occidentale, aprissero labreccia alla valanga sovietica. Così, l’Eu-ropa si mantenne in permanente caos po-litico e debolezza militare in modo tale

che l’“Europa Libera” non rappresen-tasse alcun pericolo per il blocco co-munista.Al termine della guerra, Truman mise inatto un piano politico di smantella-mento del potere militare degli StatiUniti, col pretesto della “smobilitazio-ne”, fatto che, per cinque anni, paralizzòl’esercito americano, consentendo ai so-vietici di riprendersi e armarsi fino ai dentie iniziare la loro aggressione in Asia. Co-sì, i sovietici risalirono dalla loro inferio-rità, specialmente in campo atomico(agevolati perfino dai tradimenti commes-si negli Stai Uniti con la vendita dei se-greti militari), e superarono l’America nellancio dei razzi interplanetari, ottenendo,in questo settore, la superiorità sull’Ame-rica. Questa politica di tradimento degliStati Uniti, continuò con Eisenhower alpunto tale da rendere gli Stati Uniti persi-no attaccabili dalla Russia.

TRADITO L’ESTREMO ORIENTE

Il più grande tradimento di Truman èstato la consegna della Cina al comu-nismo, toccando di presiedere ai funeralidel popolo cinese, al generale Marshall“Premio Nobel” per la Pace, massonee complice di tutti i traditori che hannopugnalato alle spalle l’Occidente.Primo intento di Marshall fu quello diconvincere Chiang Kai Shek a riceverei comunisti nel suo Governo, nel 1946.Al rifiuto del generalissimo, poiché questo

avrebbe legalizzato l’attività dei cospirato-ri, Marshall, Truman e gli altri dellabanda si infuriarono, e cominciarono arendere difficile la vita ai nazionalisticinesi. Sotto il pretesto di “corruzione”e di “incapacità” rivolte a Chiang, il go-verno americano recise gli aiuti militari al-la Cina nazionalista, mentre la Russiaaiutava e armava i comunisti di MaoTse Tung. Il risultato di questo tradimen-to dell’alleato è noto.L’esercito, nazionalista affondò e i suoiresti si ritirarono a Formosa, mentre il co-munismo si impadronì del più grande po-polo del mondo. La Cina finirà per essere, per l’Occi-dente, un nemico ancor più temibiledella stessa Russia!Poco dopo che i comunisti, per il tradi-mento degli ebrei nordamericani, si impa-dronirono della Cina, i soldati d’Americamorirono per difendere la Corea dagli at-tacchi dei cinesi e dei sovietici.Quando, nel 1950, i comunisti trattarono ilproblema della conquista della Corea,Truman passò la questione al suo col-lega Stalin. Questi chiese di ordinare algenerale Douglas Mac Arthur di difen-dere il paese aggredito. Questa farsa erascontata, perché il contrario equivaleva a“scoprirsi” totalmente come complicedei comunisti. Ciò che Truman intendeva salvare nonera la Corea, ma l’apparenza del suo “an-ticomunismo”, infatti, era sicuro che, inseguito, i comunisti avrebbero guadagna-to “per altre vie”.La presenza e l’energia di Mac Arthurcambió il trionfo comunista in unasconfitta che minacciava la distruzionedello stesso regime comunista cinese. Al-lora, il grande traditore Truman destituìMac Arthur, anticomunista convinto, co-prendolo di insulti e calunnie, per giustifi-care un tale gesto, inconcepibile nel mo-mento in cui i nordamericani, che difen-devano la Corea, stavano conseguendola vittoria, ponendo in difficoltà i presun-tuosi cino-sovietici. Tuttavia, poco tempodopo, Mac Arthur ebbe un’accoglienzatrionfale al suo ritorno a New York. Inquell’occasione, il traditore Truman se neandò a rilassarsi in un campo sportivo...La medesima attitudine proditoria emendace fu messa in atto da Trumancontro il senatore Joseph Mac Carthyche tentò di ripulire lo Stato dal virus co-munista che lo infestava e che ne minavale basi. A Mac Carthy fu riservata una fi-ne peggiore di quella del generale MacArthur: egli fu perseguitato, insultato,scarnificato in tutta la stampa giudaicadel mondo. Una coalizione giudeo-mas-sonica paralizzò la sua azione patriotticae, sospettosamente, quando già lo si rite-neva “bruciato”, mori di “morte natura-le” mediante un ben assestato “tratta-mento medico”.Questa è stata, in linea generale, l’attività“patriottica” del “fratello” Truman1.

1 Per chi volesse ulteriori dettagli su questo te-ma, può leggere il libro: “La grande cospira-zione ebraica”.

Il Generale Mac Arthur, responsabile della vit-toriosa Guerra di Corea e anticomunista con-vinto, fu dimesso dal Presidente Truman coninsulti e calunnie, proprio nel momento in cui lesue forze militari ponevano in difficltà la Cinacomunista.

Page 20: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

20 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

BIBLIOGRAFIA:GLI EBREI E LA CHIESA

A - Ebrei e Antisemitismo

1853 - II° Serie n. 12 Anno IV° - Vol. I° Serie II’ - Gli israeliti inToscana al cospetto di Leopoldo I°, e delle sue Leggi.Genova 1852 - pp. 205-208.

1857 - Vol. VIII° - III’ Serie anno 8° - “Cronaca Contempora-nea” - Della cittadinanza in Europa, problema di France-sco Gambini Astigiano - Asti, Raspi 1857 - pp. 352-357.

1881 - Vol. V° Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Dichia-razione ufficiale ed esplicita degli ebrei di Francia e Ita-lia nel 1806 ai tempi di Napoleone I° sopra l’obbligo lorolegale di odiare tutti i Cristiani e gli altri non ebrei delmondo - pp. 482-491.

1881 - Vol. VI° Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Perchéora in Russia, come già tante altre volte altrove, i poveriebrei siano si maltrattati - pp. 600-608.

1881 - Vol. VII° Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Si di-mostra che la lettera di Papa Innocenza IV° in difesa de-gli ebrei dal Rabbino Levi di Vercelli mandata all’UnitàCattolica di Torino e ... della pratica di assassinare i fan-ciulli cristiani... nelle feste Pasquali - pp. 230-238 .

1881 - Vol. VII° Anno XI° - “Cronaca Contemporanea” - Difeseebree contro l’accusa del sangue. Quali siano gli ebrei piùspecialmente rei di assassinare, per divozione, i cristiani.Polemica recente tra gli ebrei francesi - pp. 474-483.

1881 - Vol. VIII° Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Comeda un processo autentico ed inedito, che si conservanegli Archivi Vaticani della Santa Sede si dimostri in-dubbiamente che gli ebrei non possono celebrare san-tamente la loro Pasqua se non col sangue dei cristiani -pp. 225-231.

1881 - Vol. VIII° Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - PrimoInterrogatorio dell’ebreo Israele: dal quale si impara chegli ebrei di Trento impastavano le loro focacce, od azi-melle, col sangue cristiano, ogni anno nella loro festa diPasqua - pp. 344-352.

1881 - Vol. XIII° Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Vitaleebreo conferma il rivelato da Israele sopra il rito sangui-nario della Pasqua ebraica - pp. 476-483.

1881 - Vol. VIII° Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Sa-muele, padrone della sinagoga di Trento, rivela l’anti-chità della Pasqua sanguinaria risalente ai primi secolidella Chiesa - pp. 598-606.

1881 - Vol. VIII° Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Sa-muele ebreo descrive la Pasqua del XV° secolo confor-me a quella del secolo XVIII° - pp. 730-738.

1882 - Vol. IX° - Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Gliebrei osservanti continuano anche ora ad osservare laPasqua sanguinaria - pp. 107-113.

Molto Rev.do Don Luigi Villa,come paladino del Cristianesimo, come fulgido esempio di quei Sacerdoti che si sono sempre bat-

tuti fino alla morte per difendere la “Nostra” Santa Religione, mi permetto rivolgermi a Lei, ultimo, o perlo meno, uno dei pochi rimasti “Grandi Difensori della Fede” e inviarle la stesura originale del primo dialcuni articoli, pubblicati su “Civiltà Cattolica”, quando i Gesuiti erano l’unico baluardo contro lo strapo-tere giudaico nel mondo. Ora, le cose sono cambiate!Sulla scia dell’ignobile “perdonismo” dell’attuale Papa, che, chiedendo scusa per le Crociate, insulta imilioni di fedeli Cristiani che hanno perso la vita per il Santo Sepolcro; che, chiedendo scusa per l’averportato la Fede nel nuovo mondo, insulta le migliaia di sacerdoti che furono massacrati, e immolati a Deiprimitivi nel tentativo di portare la vera Fede a quei selvaggi, a quelle anime semplici; e a tutte le altre ri-chieste di “scuse e perdono”, tra le quali si annovera anche quella fatta ai giudei, anche i Gesuiti di Ci-viltà Cattolica, nel numero speciale: “150 anni al Servizio della Chiesa” dove chiedono perdono per i“magnifici, documentati articoli”, scritti oltre 100 anni fa, da “grandi Sacerdoti” contro il giudaismo.

– Civiltà Cattolica –

Il Consiglio Supremo del Rito ScozzeseAntico ed Accettato (che riunisce i masso-ni del 33° grado) dello Stato di Israele si èinstallato il 17 novembre 1966.

Page 21: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 21

1882 - Vol. IX° - Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Ognianno gli ebrei cercano un bambino. Orso di Sassoniavenditore di sangue cristiano - pp. 219-225.

1882 - Vol. IX° - Serie XI° - Tobia medico ebreo ruba il fanciul-lo. Il 1475 anno di giubileo ebraico - pp. 472-479.

1882 - Vol. IX° - Serie XI° - Interrogatorio di Mosé il vecchio -pp. 605-613.

1882 - Vol. IX° - Serie XI° - Arti degli ebrei per conservare ilsegreto sopra i loro nefandi misteri - pp. 732-739.

1882 - Vol. XII° - Serie XI° - “Cronaca Contemporanea” - Do-cumento inedito sopra l’influenza degli ebrei in tutte lesètte massoniche, liberali ed anticlericali, cioé anticri-stiane - pp. 219-228.

1884 - Col. 2° Serie XII, Vol. IV, fasc. 814 La Massoneria, ec-co il nemico - cioé L’Enciclica “Humanum Genus”(7.5.1884) (7 maggio 1884) - pp. 385-405. Segue: Di al-cuni documenti poco noti dimostranti ciò che la SèttaMassonica definisce la recente Enciclica “HumanumGenus” del S. P. Leone XIII - pp. 406-415.

1884 - Vol. IV° della serie Duodecima - Vol. VI° Serie XII - Del-la vera origine e natura dell’Antisemitismo, Massonismoebraico ed ebraismo massonico - pp. 479-487.

1885 - Serie duodecima (XII) 9-10 Vol. 9 - Come gli ebrei can-zonarono Napoleone ed i cristiani nel Sinedrio Magnodel 1807 - pp. 287-302.

1885 - Serie duodecima (XII) (9-10) Anno trigesimosesto Vol. 9°- Di un recente libro Pro Judaeis Vol. IV - Dell’odio tal-mudico-ebreo contro l’universo mondo - pp. 420-429.

1885 - Serie duodecima (XII) (9-10) Anno trigesimosesto Vol.9° Di un recente libro Pro Judaeis Articolo V - Come ilTalmud, benché contenga parti buone, sia nondimenoun libro pessimo - pp. 530-543.

1885 - Serie duodecima (XII) (9-10) Anno trigesimosesto Vol.10° - Di un recente libro Pro Judaeis - Art. VI - Come ilTalmud sia libro pessimo perché ispirato dall’odio ebreocontro l’universo mondo - Postilla sopra la razza ebrea -pp. 48-61.

1885 - Serie duodecima (XII) (11-12) Anno trigesimosesto Vol.11° - Di un recente libro Pro - Art. VII - Si dimostra che lalegge rabbinica obbligante gli ebrei ad odiare i non ebreiè ancora presentemente in tutto il suo vigore - pp. 548-559.

1885 - Serie duodecima (XII) Anno trigesimosesto Vol. 12° Diun recente libro Pro Judaeis - Art. VIII - Della pubblicamoderna opinione sopra la razza e la morale ebrea -pp. 164-177.

1885 - Serie duodecima (XII) (11-12) Anno trigesimosesto Vol.12° - Di un recente libro Pro Judaeis - Art IX - Il giudai-smo presente è l’antico Fariseismo - pp. 285-300.

1886 - Serie decimoterza XIII (1-2) Anno trigesimosettimo -Vol. 1° - Di un recente libro Pro Judaeis - Art. X - Chemai i cristiani perseguitarono gli ebrei: ma che gli ebreiperseguitarono i cristiani - pp. 173-186.

1886 - Serie decimoterza XIII (1-2) Anno trigesimosettimo -Vol. II° - Dell’ebraica persecuzione contro il Cristianesi-mo - Art. I° Come fin dal principio non già i cristiani con-tro gli ebrei ma gli ebrei abbiano sempre perseguitato icristiani - pp. 437-446.

1886 Vol. I° - Serie XIII - Dell’ebraica persecuzione contro ilCattolicesimo - Art. II° - Dell’universale congiura orditadagli ebrei in tutto il mondo contro il Cristianesimo subitodopo la morte di Gesù Cristo - pp. 668-678.

1886 - Serie decimoterza XIII (3-4) Anno trigesimosettimo -Vol. 3° - Dell’ebraica persecuzione contro il Cristianesi-mo - Art. III° - Come gli ebrei mossero o secondaronocontro i cristiani le persecuzioni pagane dei primi secolifino a Costantino Magno - pp. 546-560.

1886 - Serie decimoterza XIII (3-4) Anno trigesimosettimo -Vol. IV° - Dell’ebraica persecuzione contro il Cristianesi-mo. Art. IV° - Quanto il Cristianesimo trionfante sottoCostantino Magno sia stato equo verso gli ebrei semprepertinaci nel loro odio contro il Cristianesimo e l’ImperoRomano - pp. 426-440.

1887 - Serie decimoterza XIII (5-6) Anno trigesimosettimo -Vol. VI° Art. V° - Dell’ebraica persecuzione contro il Cri-stianesimo come gli ebrei dopo Costantino Magno, ben-ché mai non perseguitati dai cristiani, continuarono aperseguitare il Cristianesimo e l’Impero Romano fino aTeodosio Magno - pp. 278-229.

1887 - Serie decimoterza XIII (7-8) Anno trigesimosettimo -Vol. VII° Art. VI° - Come anche sotto Teodosio Magnoed Arcadio, suo successore in Oriente, gli ebrei perse-cutori del Cristianesimo siano sempre stati tutelati e pro-tetti dai cristiani - pp. 142-157.

1890 - Serie IV° - Vol. 8 - Della Questione Giudaica in Europa“La Cause” - pp. 15-20.

1890 - Serie IV° - Vol. 8 - Della Questione Giudaica in Europa“Gli effetti” - pp. 384-407.

1890 - Serie IV° - Vol. 8 - Della Questione Giudaica in Europa“Rimedi” - pp. 641-681.

1890 - Vol. 7-8: Perché la Massoneria odia la Chiesa - pp. 401-423.

1890 - Serie XIV° - Vol. VIII - Fascicolo 972 - Del pensieromassonico in Italia - da XX a XXIX - pp. 669-681.

1890 - Vol. 7-8 Serie decimoquarta XIV - Perché la Massoneriaodia la Chiesa da I a X - pp. 401-423.

1890 - Vol. 7-8 - Serie XIV - Vol. VIII° - P. Manfrin. Gli ebrei sottola dominazione Romana. (dalla Stampa) - pp. 705-721.

1891 - Vol. IX - Anno XIV° - P. Manfrin - Gli ebrei sotto la domi-nazione Romana (Continuazione). (Vedi fasc. 972, p.705 e segg.) II°, pp. 208-219.

1892 - Vol. I° - Serie XIV° - Gli ebrei perché restino ebrei - pp.129-139.

1893 - Serie XV° - (5-6) 10 gennaio 1993 Vol. V° - La moralegiudaica, pp. 145-160.

1893 - Serie decimoquinta XV° - (5-6) Vol. V° - La morale giu-daica e il mistero del sangue - pp. 269-286.

1895 - Vol. III° Serie XVI° - Riviste della Stampa. Rocca d’Adria.L’Eucarestia e il Rito Pasquale moderno - pp. 320-329.

Fabbricazione del pane azimo

per la Pasquaebraica.

Page 22: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

22 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

del dott. Franco Adessa

Conoscere la Massoneria

Da giovane, Mazzini si era conquistato le grazie dei potentiocculti grazie ai suoi metodi più abbietti, dalla delazione, altradimento, al vero e proprio terrorismo e assassinio politi-co. Così scrive lo storico E.Y. Yates: «Mazzini arrivava afar cadere deliberatamente dei sospetti di appartenenza al-la Giovane Italia su gente innocente, come Braida, un po-polare avvocato penalista di Genova, perché se veniva ar-restato e imprigionato avrebbe incitato la plebaglia»1. Oppure quando, citando Mazzini, scrive: «Ci sono uomininel nostro esercito che una sola parola da parte degli arre-stati sarebbe stata sufficiente a mandarli in prigione data laloro condotta nel 1821; e il loro arresto ci avrebbe appor-tato un gran bene»2.Una madre ossessiva, un retroterra religioso giansenista dioscuro misticismo, Mazzini era cresciuto odiando ogniforma di autorità, ogni idea di progresso e, malgrado tantee vuote parole al contrario, l’idea stessa di una nazione ita-liana sovrana e indipendente.Nel suo libro: “Leone Tolstoy e Giuseppe Mazzini”, Giu-seppe Macaluso, un seguace occultista di Mazzini, scrive: «(I Ruffini e Giuseppe Mazzini) giunsero a Londra nelleprime ore della mattinata del 13 gennaio 1837 (…)».E lì, a Londra, la strada ai vertici dei potenti occulti gli fuspianata dallo storico Thomas Carlyle. Scrive, infatti, il Ma-caluso: «Fu in casa Carlyle, dove egli andava a colazionetutti i venerdì, accoltovi con un’assoluta semplicità, al Maz-zini tanto gradita, che egli poté conoscere personaggi emi-nenti, come per esempio Carlo Darwin. Tra le famiglie, pri-meggiavano il nome degli Ashurst, degli Stanfeld, dei Tay-lor».«In realtà, gli inviti decennali di Thomas Carlyle a Mazzininon erano che esigenze professionali per sfruttare l’amici-zia e le tare psicologiche del “profeta” italiano per i loro finistrategici. Nel suo diario, Carlyle confessa che lo “stancavail suo incoerente giacobinismo e georgesandismo”. Eppure,mantenne un’amicizia con Mazzini per dieci anni!Nelle “Lettere e Memoriali” della moglie, Jane WelshCarlyle, così è citato lo storico inglese: “(…) fin dalla primaconversazione, le opinioni del Mazzini mi apparvero incredi-bili, e – insieme tragicamente e comicamente – impraticabiliin questo mondo”.Più tardi, nelle “Nuove lettere”, Carlyle descrive i tentativipolitici mazziniani come “matte avventure”, aggiungendosnobisticamente che sua moglie si interessava agli esuli per“curiosità folcloristica”!Se queste frasi possono rivelare il vero atteggiamento deiCarlyle verso l’“amico” Mazzini, esse riflettono nondimenosolo una parte della realtà. Nelle sue “Lettere e Memoria-li”, così si confessa Lady Janes: “Un uomo ha il diritto dimettere la sua sicurezza alla mercé di chi vuole, ma nessu-na sia pur grande fiducia in un amico può giustificarlo se fatali pericolose confidenze che riguardano altri. Che cosa cisarebbe di strano, per esempio, se io avessi mandato po-che parole al Governo austriaco, avvertendolo delleprogettate sommosse, solo perché le prevenisse e si

salvasse la testa di Mazzini e quelle dei più, col sacrifi-cio di pochi? (…). Credo che avrei ritenuto mio dovere, co-me amica di Mazzini, di far ciò”.E così, dopo ogni fallita “matta avventura” mazziniana,causata da “poche parole” di una Jane Carlyle, il recluta-mento di Mazzini diveniva sempre più totale. D’altronde, ilcompito si presentava alquanto semplice: bastava sfruttarela psicosi mazziniana, manipolare quell’ossessione che lobraccava sin dalla gioventù, quei sintomi di persecuzioneche lo assediavano, nell’alternanza dei suoi stati maniaco-depressivi, quel “fuoco” che gli faceva odiare l’uomo e tuttala specie umana. In una lettera a Melegari, così Mazzinidescrisse la sua “crisi nervosa”: “Ho voluto, lo giuro, fardel bene con tutti coloro con cui sono venuto a cono-scenza – e sempre gli ho nuociuto e ho nociuto a mestesso (…)”.O durante la sua permanenza a Ginevra: “Ho bisogno diessere solo; ho bisogno di ricompormi, se possibile; hobisogno di non vedere nessuno, altrimenti mi uccidereio andrei fuori di senno”.O in un’altra lettera a Giuditta. “Vorrei tanto mostrare af-fetto agli uomini, cioè di far loro del bene, ma non vo-glio più vederli. Sono malato moralmente – ho convul-sioni morali come altri possono avere convulsioni fisi-che – ci sono momenti in cui vorrei voltolarmi per terrae mordermi come un serpente (…). Porto un odio per gliuomini! Se tu potessi vedere il riso satanico che portoper essi sulle mie labbra! (…)”»3.

Giuseppe Mazzini fu alla direzione del programma rivo-luzionario mondiale degli Illuminati, dal 1834 al 1872.

1 Cfr. E. Y. Yates, “Mazzini and the secret societies. TheMakingof a mith”.2 Idem.3 Cfr. Nuova Solidarietà, 25 febbraio 1985, p. 8.

Page 23: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

SPACCATI DI STORIAFlavio Magno Aurelio CassiodoroCommento e traduzione di Antonio Caruso

Flavio Magno Aurelio Cassiodoro,uomo di azione e di pensiero, nellosfondo del sesto secolo d.C, non halasciato fuori del suo orizzonte cul-turale nessun ramo dello scibile diallora.Questo nuovo volume su di lui e lasua opera vuole essere uno “spac-cato”, ossia una scelta, dei suoiscritti storici. Un maestro di vita co-me lui, infatti non poteva tener fuoridel suo mondo di sapere la Storia,di per sè “maestra di vita”.I suoi tre lavori storici:– Storia del mondo e di Roma(comparata), da lui personalmentescritta,– Storia della Chiesa, compostacon brani , da lui selezionati e ordi-nati, trattti dalle opere di tre autorigreci,– Storia dei Goti, purtroppo perdu-ta, a noi giunta nella sintesi a firmadi Jordanes,risultano nuovi e stimolanti anche allettore moderno assetato di cultura.

***

(Antonio Caruso è sacerdote dellaCompagnia di Gesù. Ha coperto incari-chi di Governo e svolto azione socialein tutta l’Italia. È stato redattore della Ri-vista “La Civiltà Cattolica” e officialedella Segreteria di Stato in Vaticano.Oggi, è assistente del CISS (Centro In-ternazionale di Studi Sturziani). È auto-re di una trentina d pubblicazioni a sfon-do storico-sociale-religioso).

Per richieste:

Edizioni VIVERE INVia delle acque Salvie, 1/A - RomaE-mail: [email protected]

“Chiesa Viva” *** Marzo 2005 23

Lettere alla Direzione

SEGNALIAMO:

«Guardati dall’uomo cheha letto un solo libro».

(S. Tommaso d’Aquino)

In Libreria

Rev.do Don Villa,nel “proemio” del suo libro: “Paolo VI

- processo a un Papa”, io vorrei unastesura più completa: a partire dalla di-stinzione che diceva: “amicus Platosed magis amico Veritas”. Ossia: esse-re “cattolico” significa essere non unfungo odierno, ma in piena comunionecon Gesù Cristo e con 20 secoli di Magi-stero cattolico di Verità e, quindi, non intotale balìa dell’ultimo Pontefice regnan-te o del proprio Vescovo... anche a scapi-to della Verità.Partire, perciò, dal dato biblico: Atti. 4,19: «Obbedire a Dio prima che agli uo-mini» (Gal. 2, 11): “mi opposi a Ce-fa”..., ed anche Mtt. 26, 66: il sommo Sa-cerdote condanna a morte Gesù (Mtt. 27,20): l’obbedienza deicida del popolo giu-daico al sommo pontefice. Poi, passarealla definizione della infallibilità del Vati-cano I, col suo preciso testo, contesto elimiti.E, quindi, circoscrivere l’ambito in cui l’in-segnamento del Papa deve essere ac-colto in mdo incondizionato, e l’ambito,invece, in cui ogni teologo e cristiano hail suo sacrosanto diritto di far valere le ra-gioni della Verità.Sottolineare, poi, la grave ambiguità dellatrovata giovannea di dichiarare “pasto-rale” (e non dogamtico) un Concilio e po-

st-Concilio che, con questo lasciapassa-re, sta travolgendo poprio i dogmi e laFede della Chiesa.È assurdo che due Pontefici (Paolo VI eGiovanni XXIII) se ne infischiano del Ma-gistero di tutti i loro predecessori. (A mesembra che Giovanni Paolo II, oltre cheper la formazione seminaristica superfi-ciale, sia anche Lui vittima della papola-tria per Paolo VI!). Infine, inserire le conferme storiche, giàda Lei elaborate, delle non solo possibilima reali deviazioni ed errori (“Paolo VI -processo a un Papa”, pp. 7-22).Un simile lavoro sarebbe un servizio allateologia, perché delimita più chiaramen-te il compito e i limiti dell’autorità di ogniPontefice (servire la Verità e non domina-re da padrone desposta!); ed avrebbeanche un autentico valore ecumenico,perché aiuta a comprendere e a smussa-re quegli eccessi di papolatria che sonostati uno dei motivi che hanno dato origi-ne allo scisma degli ortodossi, e poi al-l’eresia dei protestanti...Caro Don Luigi, La ringrazio nuovamenteper il prezioso, rischioso e meritorio lavo-ro che fa a servizio di Gesù-Verità, e Lasaluto fraternamente!Il Signore Gesù e la nostra Mamma cele-ste ci proteggano e ci benedicano!

(Don E.M.S. - Biella)

RAGAZZE e SIGNORINE

in cerca vocazionale, se desiderate diventare Religiose-Missionarie”

– sia in terra di missione, sia restando in Italia – per opere apostoliche, con la preghiera e il sacrificio, potete mettervi in contatto, scrivendo o telefonando a:

“ISTITUTO RELIGIOSO MISSIONARIO”

Via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia Tel. e Fax: 030 3700003

Page 24: Chiesa viva 370 M mensile.pdf“Pacem in terris”,e la formula di questa enciclica, che inzialmente era stata riportata letteralmente, non ha potuto essere conservata che a prez-zo

24 “Chiesa Viva” *** Marzo 2005

2 Santa Pasqua!

3 Si può accusare il Vaticano II di “Liberalismo”?del sac. dott. Luigi Villa

6 Diamo a Dio ciò che è di Diodella Prof.ssa M. Pia Mancini

8 Qual è lo spirito del Vaticano Secondo? (2)del dott. Homero Johas

11 Occhi sulla politica

12 Documenta-Facta

14 Memorandum Turchia (4)del dott. R. Sgarbanti

17 La resistenza devotadi C. S.

18 – I giganti del male –Harry Solomon Trumana cura di A. Z.

20 Bibliografia: gli Ebrei e la Chiesa

22 Conoscere la Massoneria

23 Lettere alla Direzione In Libreria

24 Conoscere il Comunismo

MARZO 2005

SOMMARIO N. 370

SI PUO’ ACCUSAREIL VATICANO II

DI “LIBERALISMO”?

SCHEMI DI PREDICAZIONEdi p. Alessandro Scurani s.j.

Epistole e VangeliAnno A

(Dalla III Domenica di Pasquaall’Ascensione del Signore)

Xiao Jinsheng PaoloSacerdote diocesano. Nato il 24 dicem-bre 1914 in una famiglia eccezionale (4sorelle, di cui tre erano Figlie della Carità;un fratello sacerdote, p. Xiao Huimin), nel1936, è inviato a Roma per gli studi teolo-gici. Ordinato sacerdote nel maggio 1939,rientrerà in Cina solo nel 1946. Nel 1951,viene arrestato e condannato all’ergasto-lo. Non riacquisterà mai interamente la li-bertà. Rimandato a Pechino, per motivi disalute, vivrà in miseria con le sorelle emorirà (veneratissimo) di cancro, il 3 giu-gno 1992.

Antonio Barosi, Girolamo Lazzaroni,Mario Zanardi, Bruno Zanella († 19 no-vembre 1941). Mons. Antonio Barosi, amministratoreapostolico di Kaifeng (Henan), era in visi-ta pastorale ad alcune comunità in unazona a rischio. Era in atto la guerra tra ci-nesi e giapponesi e la regione era terra dinessuno, di tanto in tanto attraversata dagruppi armati. A Dingcun, finita la cerimo-nia in chiesa, mons. Barosi si era ritiratoper il pranzo in compagnia dei confratelliBruno Zanella, Girolamo Lazzaroni e Ma-rio Zanardi, tutti del Pime.Alle tredici, un ufficiale con una decina disoldati entra nella residenza dei missio-nari e, dopo averne scacciato i cristiani,chiude la porta di ingresso e la fa pianto-nare da un gruppo di soldati ben armati.Mons. Barosi ha con sé una carta d’iden-tità rilasciatagli dai giapponesi, un lascia-passare necessario per potersi muoverenelle zone controllate dalle forze occu-

MARTIRI NELLA PROVINCIA DI HEBEI

Conoscere il Comunismo

MMaarrttiirrii iinn CCiinnaa

Robial EmanueleSacerdote, francese. Nato nel 1877 circa,era divenuto monaco trappista. Venneucciso nella città di Zhengding, il 9 otto-bre 1937.

BiscopichLaico, anziano, non sposato, di professio-ne meccanico. È stato ucciso nella cittàdi Zhengding il 9 ottobre 1937.

(continua)

panti. È il pretesto di cui si servono i sol-dati per motivare l’accusa, rivolta ai quat-tro, di essere “spie del nemico e agentidel capitalismo”.I soldati legano mani e piedi a mons. Ba-rosi e a padre Zanardi, e li trascinano inchiesa. Vengono buttati a terra, chiuden-do loro bocca e orecchie con della carta.Padre Zanella viene portato fuori dallastanza e da grandi recipienti gli versanoin bocca acqua bollente e petrolio. Il pa-dre grida, negando di avere armi e dena-ro. Il suo corpo è lasciato privo di sensi (oforse senza vita) in un cortiletto. Anchemons. Barosi e padre Mario vengono tra-scinati verso l’altro cortile. Svaligiata la residenza degli oggetti piùpreziosi ed utili, i soldati, verso sera, sene vanno. Solo allora i cristiani esconodalle case e si dirigono alla residenza deimissionari. Forzata la porta, entrano e simettono a cercare i padri. Chiamano, cer-cano in ogni angolo: nulla... Accortisi cheil muricciolo del pozzo è crollato, sospet-tano che i corpi vi siano stati gettati den-tro. Per mezzo di lunghe pertiche dibambù, munite di un uncino, estraggono icadaveri. Dopo parecchie ore riescono arecuperare anche l’ultimo corpo, quello dipadre Lazzaroni, che quasi certamenteera stato gettato nel pozzo ancora vivo.Aveva 27 anni e solo due di missione.

Prinz VladislasFratello laico, polacco. Era nato il 26 giu-gno 1909, ed era entrato tra i vincenzianiil 2 febbraio 1929. Venne ucciso nellacittà di Zhengding, il 9 ottobre 1937.

contro Dio - contro l’uomo

di Giancarlo Politi