Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la...

8
Gmg, una «due giorni» per i giovani bolognesi CATTOLICI, LUCE SULLA REALTÀ DEI MIGRANTI LUCA TENTORI i tiene questa settimana (da martedì 22 a domenica 27) a Panama la «Giornata mondiale della Gioventù» e i giovani della Chiesa di Bologna si apprestano a vivere, sabato 26 e domenica 27 una «Due giorni» all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, in parallelo con Panama, unendosi alla veglia che il Papa celebrerà la sera del sabato, come è tradizione della Gmg. È possibile iscriversi (al link: https://goo.gl/forms/GmZaDzutYc 0590Bv2) al pacchetto completo che prevede anche il pomeriggio del sabato, la notte e la mattina della domenica. Per favorire la partecipazione si è deciso di aprire la festa e la veglia della sera, dalle 21 alle 2, a tutti coloro che vogliono partecipare. Anche a chi parteciperà solo alla veglia della sera è chiesto, per ragioni di sicurezza, di compilare un’iscrizione gratuita a questo link: https://goo.gl/forms/JHLFmgijq JLzLDzH2 . Quella di Panama è una Gmg sotto il segno di Maria. Gli albori dell’evangelizzazione hanno visto Maria come pilastro: la speranza è che il suo esempio di ascolto e di risposta alla voce di Dio apra i cuori dei giovani di oggi. Nel logo ufficiale dell’evento si notano: il Canale di Panama che simboleggia il percorso del pellegrino che trova in Maria la strada per incontrare Gesù; la sagoma dell’istmo di Panama, come luogo di accoglienza; la Croce del Pellegrino; la sagoma della Vergine che dice «avvenga di me quello che hai detto». Inoltre, punti bianchi come simbolo della corona di Maria, e dei pellegrini di ogni continente. La sagoma del logo ha la forma di un cuore e la lettera «M» come simbolo della frase «Ponte del mondo, cuore dell’universo», suggeriscono il nome di Maria come ponte verso Gesù. La Gmg è un evento organizzato dalla Chiesa cattolica che unisce i giovani da tutto il mondo. Per la prima volta nella storia avremo una Gmg in America Centrale. Per maggiori informazioni consultare il sito (in spagnolo, ma comprensibile e traducibile automaticamente) www.panama2019.pa S Si svolgerà tra sabato e domenica all’Unipol Arena di Casalecchio, in parallelo con Panama, per seguire la veglia che il Papa celebrerà il 26 in Centramerica Al Bristol si è parlato del rapporto fra comunità ecclesiale e comunicazione DI MARCO PEDERZOLI hi vuole fare informazione deve avere una dedizione totale all’onestà. Passa il tempo, ma la ricetta per far bene il nostro lavoro non cambia». Lo ha detto Marco Tarquinio, direttore di «Avvenire», intervenendo lunedì scorso al cinema teatro Bristol in occasione dell’incontro «Chiesa e comunicazione: una sfida. La fede cristiana conosce la lingua dei nostri tempi?». La risposta di colui che guida il giornale della Conferenza episcopale italiana è proseguita sottolineando come «una buona informazione passia anche dal rispetto. Non dobbiamo mai strumentalizzare fatti o persone per avvallare le nostre, pur lecite, convinzioni. Così come non è possibile per un comunicatore farsi forza del proprio ruolo: regola basilare che dovrebbe valere del resto per chiunque.». Parla di «dovere con l’anima» Tarquinio, per sottolineare il particolare impegno al rispetto della cosiddetta deontologia professionale che dovrebbe stare alla base della buona comunicazione. All’incontro era presente anche monsignor Dario Edoardo Viganò, assessore del Dicastero per le comunicazioni della Santa Sede. «È in luoghi come quello in cui siamo ospiti questa sera, una sala cinematografica aperta a tutta la comunità, che si creano le condizioni adatte per affinare la sensibilità dello sguardo e – ha detto monsignor Viganò – anche un certo senso critico. Credo che il nostro sia un impegno doveroso e interessante, che si pone sulla strada di un nuovo umanesimo». «Queste strutture – ha proseguito – non consentono solo di fruire dell’enorme patrimonio audiovisivo raccolto dai mezzi competenti dalla metà del secolo scorso, ma anche di avvalersi del cinema su grande schermo. Penso, ad esempio, all’esperienza recente del film “Papa Francesco, un uomo di parola” per la regia di Wim Wenders». Presente in sala anche Luigi Lagrasta, dell’Associazione cattolica esercenti cinema (Acec) dell’Emilia Romagna. «La nostra regione ha una tradizione ricca e antica per quanto riguarda le Sale della comunità – ha detto –. Attualmente ve ne sono all’incirca sessanta sparse sul territorio, delle quali sette a Bologna». «Il servizio che questi luoghi rendono alla popolazione, non è solo culturale – ha sottolineato – ma anche aggregativo: qui le persone si ritrovano, si svagano e socializzano. Per questo non posso che dire un “grazie” sentito ai parroci che gestiscono questi luoghi, soprattutto quando le cose andavano meno bene». Con più di 800 Sale in tutta Italia, l’Acec è tra le più grandi associazioni di cinema e teatri del nostro Paese. Alla serata, moderata da Lorenzo Benassi Roversi, ha preso parte anche don Adriano Bianchi che presiede l’Acec nazionale, insieme con Francesco Spada, direttore di NettunoTv e Guido Mocellin, giornalista cattolico, curatore della rubrica «WikiChiesa» su Avvenire. L’intento dell’incontro è stato di proporre una riflessione da vari punti vista sui mezzi e sul linguaggio di cui si avvale la Chiesa per parlare al mondo. Oggi essa pare avere un rapporto duplice con i media: da una parte riesce a utilizzarli in modo vincente, dall’altra sembra subirne i meccanismi. È quindi indispensabile riuscire a rivolgersi al mondo con efficacia: la prima forma di «uscita», infatti, non può che essere la comunicazione. Ogni ospite ha affrontato, attraverso la sua prospettiva, questo tema cruciale. (ha collaborato Roberto Bevilacqua) C « Nicola Busi presidente dell’Mcl di Bologna i sono svolte venerdì scorso le votazioni per il nuovo Consiglio direttivo del Movimento cristiano lavoratori (Mcl) di Bologna. È stato eletto nuovo presidente Nicola Busi, mentre vice presidente sarà Gaetano Finelli. Amministratore sè tato eletto Luca Melada, mentre l’ex presidente Marco Benassi sarà Segretario. Alessia Franchini è la nuova Consigliera di Giunta e Delegata Giovani del Provinciale; infine Roberto Albanelli è stato eletto Consigliere di Giunta. S elezioni Chiesa e media in dialogo a Chiesa deve impegnarsi a capire e a raccontare ciò che le accade intorno per offrire alla coscienza di tutti quell’umanità intera che è chiamata ad amare. Questo vale anche per chi fa informazione, utilizzando la verità e l’oggettività: solo così chi fruisce di questa tipologia di informazione potrà liberalmente interpretarla». Sono le parole di monsignor Matteo Zuppi pronunciate al convegno «Raccontare i migranti» tenutosi venerdì scorso in Seminario e promosso dalla Fter, Ordine dei giornalisti e Fondazione Migrantes. «I fatti di questi giorni riguardanti i profughi – ha proseguito Zuppi –, ci fanno ancor più sentire il bisogno di raccontare ciò che ci accade intorno. La deontologia del giornalista si deve manifestare in due modi: il primo è quello di raccontare le reali proporzioni di un fenomeno. Troppo spesso, infatti, si è tentati dal raccontare solo una parte dell’avvenimento. Il punto, invece, è proprio quello di offrire uno sguardo oggettivo. Il secondo punto è raccontare anche i particolari che diventano importanti. Mi ha molto colpito ad esempio la pagella, ritrovata cucita all’interno di una giacca di un bambino annegato in mare in questi giorni. Particolari che ci servono ad umanizzare quelli che, altrimenti, rischierebbero di rimanere soltanto numeri freddi». «Raccontare le migrazioni e i migranti – ha detto invece monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara – Comacchio – è un tema che ha attraversato un secolo intero della storia della Chiesa. Quando Leone XIII scrive la “Rerum Novarum” siamo di fronte a un milione di partenze di italiani all’anno per altri paesi in cerca di lavoro. Le pagine dei settimanali cattolici hanno raccontato per decenni le storie di connazionali emigranti, lettere dai nuovi paesi e resoconti di missionari che andavano ad assisterli. I mezzi di comunicazione diocesani erano strumenti di lettura di questi fenomeni. Poi il cambiamneto negli anni ’70: l’Italia da paese di migranti è diventata un paese di immigrati. In quegli anni nascono strumenti nuovi focalizzati su quella specifica realtà. La Chiesa italiana ha accompagnato questi cambiamenti migratori con strumenti di lettura di questi fenomini ma anche con iniziative che hanno aiutato a leggere i diritti dei migranti e a costruire dei servizi– segno. L’esperienza dell’accoglienza diffusa è nata nelle nostre parrocchie e nella nostra realtà e poi è diventata legge e interventi statali come lo Sprar poi annullato ultimamente con il Descreto sicurezza. C’è poi un altro importante tassello che è quello delle riviste missionarie: queste ultime per esempio hanno sottolineato il diritto di rimanere nella propria terra, sottolineando la grande opera di cooperazione internazionale della Chiesa». «Certamente il tema dei migranti è fra i tempi più delicati che oggi un giornalista possa trovarsi ad affrontare – ha spiegato invece il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti Giovanni Rossi –. La deontologia ci dà regole molto precise, riassunte nella “Carta di Roma” e che oggi fanno parte del “Testo unico dei doveri del giornalista”. Esse parlano di correttezza del linguaggio e rispetto delle persone, che sono il soggetto e destinatario ultimo dell’attività del giornalista. Dobbiamo ricercare la verità, di qualsiasi cosa ci troviamo a trattare. Ciò si può fare basando la propria produzione sulla ricerca di dati attendibili, in varie forme, ma tralasciando il continuo twittare dei politici, per privilegiare la realtà del problema e raccontare all’opinione pubblica la verità». L « Una rappresentazione simbolica del rapporto tra Chiesa e comunicazione: i Papi più recenti davanti ad un microfono www.bo7.it Pagine a cura del Centro Servizi Generali dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale: euro 58 - Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze di Ca- na, in cui possiamo cogliere una suggestione pedagogica dall’immagine del vino di cui Maria segnala con apprensione la mancanza. Il fatto di acco- stare l’immagine di un banchetto a quella del nutrimento culturale non è nuova, ma – nel contesto di un banchetto di sapienza in cui si provve- dono cibi sostanziosi – è interessante il ruolo che può avere il vino, cui possiamo attribuire, simbolicamente, almeno tre valenze sul piano pedagogico. La prima riguarda il fatto che sia gustoso, il che richia- ma l’etimologia stessa del termine sapienza, da sapio, «avere sa- pore / gustare il sapore». La seconda si lega al fatto che il vino fa- vorisce la convivialità, il che si lega alla dimensione comunitaria del- l’apprendimento che si svolge in una comunità di apprendimento che, a sua volta, dovrebbe innestarsi in una comunità educante. La terza è l’immagine dell’allegria e della gioia: la condivisione della conoscenza non è un’esperienza triste e malinconica, un semplice «dovere» da as- solvere, ma un momento gioioso, in cui l’intelligenza gusta il contatto col proprio bene più prezioso (la conoscenza del vero) e lo fa nel conte- sto di una comunità e in ottica di condivisione. Come il vino risulta ine- briante per il nostro corpo e, per questo, è meglio non abusarne, così le gioie della conoscenza sono inebrianti per la nostra anima, le donano l’ebbrezza di scoprire qualcosa di nuovo, bello, grande… e non ci sono controindicazioni, né limiti all’assunzione. Andrea Porcarelli I L’ebbrezza della conoscenza Giorni di preghiera per l’unità cristiana Don Giulio Salmi, la carità fantasiosa Ac, un dibattito su cattolici e politica a pagina 3 a pagina 2 a pagina 4 Domenica, 20 gennaio 2019 Numero 3 – Supplemento al numero odierno di Avvenire Un momento del dibattito Busi

Transcript of Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la...

Page 1: Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze

Gmg, una «due giorni» per i giovani bolognesi

CATTOLICI, LUCESULLA REALTÀDEI MIGRANTI

LUCA TENTORI

i tiene questa settimana (damartedì 22 a domenica 27) aPanama la «Giornata

mondiale della Gioventù» e igiovani della Chiesa di Bologna siapprestano a vivere, sabato 26 edomenica 27 una «Due giorni»all’Unipol Arena di Casalecchio diReno, in parallelo con Panama,unendosi alla veglia che il Papacelebrerà la sera del sabato, comeè tradizione della Gmg. È

possibile iscriversi (al link:https://goo.gl/forms/GmZaDzutYc0590Bv2) al pacchetto completoche prevede anche il pomeriggiodel sabato, la notte e la mattinadella domenica. Per favorire lapartecipazione si è deciso di aprirela festa e la veglia della sera, dalle21 alle 2, a tutti coloro chevogliono partecipare. Anche a chiparteciperà solo alla veglia dellasera è chiesto, per ragioni disicurezza, di compilareun’iscrizione gratuita a questo link:https://goo.gl/forms/JHLFmgijqJLzLDzH2 . Quella di Panama è una Gmgsotto il segno di Maria. Gli alboridell’evangelizzazione hanno vistoMaria come pilastro: la speranza èche il suo esempio di ascolto e dirisposta alla voce di Dio apra i

cuori dei giovani di oggi. Nel logoufficiale dell’evento si notano: ilCanale di Panama chesimboleggia il percorso delpellegrino che trovain Maria la strada perincontrare Gesù; lasagoma dell’istmodi Panama, comeluogo diaccoglienza; laCroce delPellegrino; lasagoma dellaVergine che dice«avvenga di mequello che haidetto». Inoltre, puntibianchi come simbolo dellacorona di Maria, e dei pellegrini diogni continente. La sagoma dellogo ha la forma di un cuore e la

lettera «M» come simbolo dellafrase «Ponte del mondo, cuoredell’universo», suggeriscono il

nome di Maria come ponteverso Gesù. La Gmg è unevento organizzatodalla Chiesacattolica cheunisce i giovanida tutto ilmondo. Per laprima volta nellastoria avremo una

Gmg in AmericaCentrale. Permaggiori

informazioni consultareil sito (in spagnolo, ma

comprensibile e traducibileautomaticamente)www.panama2019.pa

S

Si svolgerà tra sabato edomenica all’Unipol Arenadi Casalecchio, in parallelocon Panama, per seguire laveglia che il Papa celebreràil 26 in Centramerica

Al Bristol si è parlato del rapporto fra comunità ecclesiale e comunicazione

DI MARCO PEDERZOLI

hi vuole fareinformazione deve avereuna dedizione totale

all’onestà. Passa il tempo, ma laricetta per far bene il nostro lavoronon cambia». Lo ha detto MarcoTarquinio, direttore di «Avvenire»,intervenendo lunedì scorso alcinema teatro Bristol in occasionedell’incontro «Chiesa ecomunicazione: una sfida. La fedecristiana conosce la lingua deinostri tempi?». La risposta di coluiche guida il giornale dellaConferenza episcopale italiana èproseguita sottolineando come«una buona informazione passiaanche dal rispetto. Non dobbiamomai strumentalizzare fatti opersone per avvallare le nostre, purlecite, convinzioni. Così come nonè possibile per un comunicatorefarsi forza del proprio ruolo: regolabasilare che dovrebbe valere delresto per chiunque.». Parla di«dovere con l’anima» Tarquinio, per

sottolineare il particolare impegnoal rispetto della cosiddettadeontologia professionale chedovrebbe stare alla base dellabuona comunicazione. All’incontroera presente anche monsignorDario Edoardo Viganò, assessoredel Dicastero per le comunicazionidella Santa Sede. «È in luoghi comequello in cui siamo ospiti questasera, una sala cinematograficaaperta a tutta la comunità, che sicreano le condizioni adatte peraffinare la sensibilità dello sguardoe – ha detto monsignor Viganò –anche un certo senso critico. Credoche il nostro sia un impegnodoveroso e interessante, che si ponesulla strada di un nuovoumanesimo». «Queste strutture –ha proseguito – non consentonosolo di fruire dell’enormepatrimonio audiovisivo raccoltodai mezzi competenti dalla metàdel secolo scorso, ma anche diavvalersi del cinema su grandeschermo. Penso, ad esempio,all’esperienza recente del film

“Papa Francesco, un uomo diparola” per la regia di WimWenders». Presente in sala ancheLuigi Lagrasta, dell’Associazionecattolica esercenti cinema (Acec)dell’Emilia Romagna. «La nostraregione ha una tradizione ricca eantica per quanto riguarda le Saledella comunità – ha detto –.Attualmente ve ne sono all’incircasessanta sparse sul territorio, dellequali sette a Bologna». «Il servizio

che questi luoghi rendono allapopolazione, non è solo culturale –ha sottolineato – ma ancheaggregativo: qui le persone siritrovano, si svagano e socializzano.Per questo non posso che dire un“grazie” sentito ai parroci chegestiscono questi luoghi,soprattutto quando le coseandavano meno bene». Con più di800 Sale in tutta Italia, l’Acec è trale più grandi associazioni di

cinema e teatri del nostro Paese.Alla serata, moderata da LorenzoBenassi Roversi, ha preso parteanche don Adriano Bianchi chepresiede l’Acec nazionale, insiemecon Francesco Spada, direttore diNettunoTv e Guido Mocellin,giornalista cattolico, curatore dellarubrica «WikiChiesa» su Avvenire.L’intento dell’incontro è stato diproporre una riflessione da varipunti vista sui mezzi e sullinguaggio di cui si avvale la Chiesaper parlare al mondo. Oggi essapare avere un rapporto duplice coni media: da una parte riesce autilizzarli in modo vincente,dall’altra sembra subirne imeccanismi. È quindiindispensabile riuscire a rivolgersial mondo con efficacia: la primaforma di «uscita», infatti, non puòche essere la comunicazione. Ogniospite ha affrontato, attraverso lasua prospettiva, questo temacruciale.

(ha collaborato Roberto Bevilacqua)

Nicola Busi presidentedell’Mcl di Bologna

i sono svoltevenerdì

scorso levotazioni per ilnuovo Consigliodirettivo delMovimentocristianolavoratori (Mcl)

di Bologna. È stato eletto nuovopresidente Nicola Busi, mentre vicepresidente sarà Gaetano Finelli.Amministratore sè tato eletto LucaMelada, mentre l’ex presidenteMarco Benassi sarà Segretario.Alessia Franchini è la nuovaConsigliera di Giunta e DelegataGiovani del Provinciale; infineRoberto Albanelli è stato elettoConsigliere di Giunta.

S

elezioni

Chiesa e media in dialogo

a Chiesa deve impegnarsi acapire e a raccontare ciò chele accade intorno per offrire

alla coscienza di tutti quell’umanitàintera che è chiamata ad amare.Questo vale anche per chi fainformazione, utilizzando la verità el’oggettività: solo così chi fruisce diquesta tipologia di informazionepotrà liberalmente interpretarla».Sono le parole di monsignor MatteoZuppi pronunciate al convegno«Raccontare i migranti» tenutosivenerdì scorso in Seminario epromosso dalla Fter, Ordine deigiornalisti e Fondazione Migrantes.«I fatti di questi giorni riguardanti iprofughi – ha proseguito Zuppi –, cifanno ancor più sentire il bisogno diraccontare ciò che ci accade intorno.La deontologia del giornalista si devemanifestare in due modi: il primo èquello di raccontare le realiproporzioni di un fenomeno.Troppo spesso, infatti, si è tentati dalraccontare solo una partedell’avvenimento. Il punto, invece, èproprio quello di offrire uno sguardooggettivo. Il secondo punto èraccontare anche i particolari chediventano importanti. Mi ha moltocolpito ad esempio la pagella,ritrovata cucita all’interno di unagiacca di un bambino annegato inmare in questi giorni. Particolari checi servono ad umanizzare quelli che,altrimenti, rischierebbero dirimanere soltanto numeri freddi».«Raccontare le migrazioni e imigranti – ha detto invecemonsignor Gian Carlo Perego,arcivescovo di Ferrara – Comacchio –è un tema che ha attraversato unsecolo intero della storia dellaChiesa. Quando Leone XIII scrive la“Rerum Novarum” siamo di fronte aun milione di partenze di italianiall’anno per altri paesi in cerca dilavoro. Le pagine dei settimanalicattolici hanno raccontato perdecenni le storie di connazionaliemigranti, lettere dai nuovi paesi eresoconti di missionari cheandavano ad assisterli. I mezzi dicomunicazione diocesani eranostrumenti di lettura di questifenomeni.Poi il cambiamneto negli anni ’70:l’Italia da paese di migranti èdiventata un paese di immigrati. Inquegli anni nascono strumenti nuovifocalizzati su quella specifica realtà.La Chiesa italiana ha accompagnatoquesti cambiamenti migratori construmenti di lettura di questifenomini ma anche con iniziativeche hanno aiutato a leggere i dirittidei migranti e a costruire dei servizi–segno. L’esperienza dell’accoglienzadiffusa è nata nelle nostre parrocchiee nella nostra realtà e poi è diventatalegge e interventi statali come loSprar poi annullato ultimamente conil Descreto sicurezza. C’è poi un altroimportante tassello che è quellodelle riviste missionarie: questeultime per esempio hannosottolineato il diritto di rimanerenella propria terra, sottolineando lagrande opera di cooperazioneinternazionale della Chiesa».«Certamente il tema dei migranti èfra i tempi più delicati che oggi ungiornalista possa trovarsi adaffrontare – ha spiegato invece ilpresidente dell’Ordine regionale deigiornalisti Giovanni Rossi –. Ladeontologia ci dà regole moltoprecise, riassunte nella “Carta diRoma” e che oggi fanno parte del“Testo unico dei doveri delgiornalista”. Esse parlano dicorrettezza del linguaggio e rispettodelle persone, che sono il soggetto edestinatario ultimo dell’attività delgiornalista. Dobbiamo ricercare laverità, di qualsiasi cosa ci troviamo atrattare. Ciò si può fare basando lapropria produzione sulla ricerca didati attendibili, in varie forme, matralasciando il continuo twittare deipolitici, per privilegiare la realtà delproblema e raccontare all’opinionepubblica la verità».

Una rappresentazione simbolica del rapporto tra Chiesa e comunicazione: i Papi più recenti davanti ad un microfono

www.bo7.it

Pagine a cura del Centro Servizi Generalidell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07email: [email protected]

Abbonamento annuale: euro 58 - Contocorrente postale n.° 24751406 intestatoad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G.Per informazioni e sottoscrizioni:051. 6480777 (dal lunedì al venerdì,orario 9-13 e 15-17.30)

la traccia e il segno

l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze di Ca-na, in cui possiamo cogliere una suggestione pedagogica dall’immagine

del vino di cui Maria segnala con apprensione la mancanza. Il fatto di acco-stare l’immagine di un banchetto a quella del nutrimento culturale non è

nuova, ma – nel contesto di un banchetto di sapienza in cui si provve-dono cibi sostanziosi – è interessante il ruolo che può avere il vino, cui

possiamo attribuire, simbolicamente, almeno tre valenze sul pianopedagogico. La prima riguarda il fatto che sia gustoso, il che richia-ma l’etimologia stessa del termine sapienza, da sapio, «avere sa-pore / gustare il sapore». La seconda si lega al fatto che il vino fa-vorisce la convivialità, il che si lega alla dimensione comunitaria del-

l’apprendimento che si svolge in una comunità di apprendimento che,a sua volta, dovrebbe innestarsi in una comunità educante. La terzaè l’immagine dell’allegria e della gioia: la condivisione della conoscenza

non è un’esperienza triste e malinconica, un semplice «dovere» da as-solvere, ma un momento gioioso, in cui l’intelligenza gusta il contattocol proprio bene più prezioso (la conoscenza del vero) e lo fa nel conte-sto di una comunità e in ottica di condivisione. Come il vino risulta ine-briante per il nostro corpo e, per questo, è meglio non abusarne, così legioie della conoscenza sono inebrianti per la nostra anima, le donanol’ebbrezza di scoprire qualcosa di nuovo, bello, grande… e non ci sono

controindicazioni, né limiti all’assunzione.Andrea Porcarelli

IL’ebbrezza della conoscenza

Giorni di preghieraper l’unità cristiana

Don Giulio Salmi,la carità fantasiosa

Ac, un dibattitosu cattolici e politica

a pagina 3

a pagina 2

a pagina 4Domenica, 20 gennaio 2019 Numero 3 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

Un momento del dibattito

Busi

Page 2: Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze

rappresentano uno stimolo ad un surplus diimpegno nel lavoro condiviso di dialogo,comprensione e, dove possibile, di camminoinsieme. Credo che questo cammino siaestremamente importante per le nostrecomunità, per la comune testimonianza difede, per un tentativo di «vivere le differenzein modo riconciliato» e per la ricerca di unamaggiore giustizia e carità nella nostra città. Perché è così importante il lavoro comunein ambito ecumenico? In primo luogo perché la comune fedecristiana ci spinge a cercare nuove vie didialogo e cammino. In questa situazionestorica, nazionale ed internazionale, in cui le

spinte identitarie, nazionaliste e spessoxenofobe crescono nella loro capacità diguadagnare consensi e voti, il lavoro per uncammino condiviso tra i credenti nel Messia– provenienti da tradizioni, lingue,continenti e confessioni differenti – risultaurgentissimo per il domani.Quali saranno le prossime tappe dopo laSpuc 2019? La prima tappa consisterà nel concludere illavoro di redazione della «Carta ecumenica»a Bologna e lo statuto operativo delConsiglio coinvolgendo in questo, nellamaniera più ampia, tutte le Chiese e lecomunità cristiane presenti nel territorio di

Bologna che vorranno unirsi a tale camminocomune come credenti «nell’eccessivo»amore del Dio trinitario rivelatosi nellastoria di Gesù. La seconda tappa sarà,intorno a Pentecoste, quella di trovarsi perfirmare la Carta e lo Statuto in maniera daavviare in modo ufficiale il lavoro delConsiglio delle Chiese che però, di fatto,lavora già da almeno due anni. Come comportarsi con le differenze chepermangono? Certo: le diverse Chiese hanno concezioni eteologie diverse. Si pensi, ad esempio, allequestioni che riguardano i sacramenti,quelle inerenti le prassi battesimali, le

Si leggono insieme i quattro VangeliE venerdì Zuppi presiede i Vespri

DI GIULIA CELLA

a Settimana di preghiera per l’unità deicristiani (Spuc), al via lo scorso venerdì,prosegue nei prossimi giorni con

svariate iniziative e un’attenzione particolareall’ormai prossima costituzione delConsiglio ecumenico delle Chiese diBologna. Il Consiglio cittadino si ispiraesplicitamente a quello costituito a livellomondiale, con sede a Ginevra: un tavolo diChiese e comunità cristiane che, pur nellerispettive differenze, esprimono una fedecomune in Gesù Cristo e si sforzano dilavorare insieme per l’unità visibile deicristiani nella fede e nelle relazioniecumeniche. Ne abbiamo parlato con don FabrizioMandreoli, responsabile dell’Ufficio perl’ecumenismo e il dialogo interreligiosodella diocesi. Che cos’è esattamente il Consiglioecumenico delle Chiese di Bologna? Il Consiglio ecumenico non intende essereun «super organismo», ma semplicementeuna modalità più stabile di trovarsi intornoad uno stesso tavolo, nella consapevolezzadelle grandi differenze teologiche,ecclesiologiche, di prassi e di spiritualità.Queste differenze sono emerse moltochiaramente nel confronto comune, ma

Lconcezioni stesse di «Chiesa». Anche alConsiglio ecumenico delle Chiese diGinevra non tutti i membri con la loroadesione accettano implicitamente la pienaecclesialità degli altri. Come spesso dicepapa Francesco, queste differenze nonvanno negate o rimosse, ma non bisognanemmeno lasciarsi bloccare o indurire daesse. Al contrario, occorre trovare il modo –in un continuo processo di incontro, vita epreghiera comune – di riconnettersi ad unlivello più ampio, proseguendo nelcammino e nel dialogo. C’è un’iniziativa particolare checaratterizza questa Settimana? Per le questioni sopra esposte, quest’anno siè scelto di celebrare la Spuc in manieraparticolare. Per quattro giorni l’attenzioneviene dedicata alla lettura integrale deiquattro Vangeli in alcune Chiese delle città equesto rappresenta il segno di una volontàdi ascolto attento dei racconti evangelici.Questi racconti, mostrando la storia di Gesù,indicano la strada e i sentieri da percorrereper sbloccare situazioni prive di vie d’uscita eper ridare vita e speranza ai singoli e allecomunità. Auspico che questo ascoltoevangelico possa aiutare tutti noi a rendercipiù sensibili agli appelli della storia e delloSpirito e più coraggiosi nel cercare dianticipare un futuro comune.

a Settimana dipreghiera per l’unità deicristiani 2019 entra nel

vivo delle propriecelebrazioni e quest’anno siarricchisce di alcunimomenti particolari. Per laprima volta, infatti,nell’ambito dell’iniziativaviene proposta a tutti gliinteressati la letturaintegrale e senzainterruzione dei quattroVangeli. Sono ancora due gliappuntamenti ai quali èpossibile partecipare: oggi,dalle 16.30 alle 19 nellachiesa metodista (viaVenezian, 1) e domani, neglistessi orari, nella chiesa deiSanti Bartolomeo e Gaetano(Strada Maggiore 4).«L’occasione – spiegaGiovanni Caccamo,ministro di culto Chiesacristiana avventista delSettimo giorno del distrettodi Bologna – vuoleconsentire ai cristiani dellacittà di vivere momenti diriflessione intorno al valorecomune rappresentato dalVangelo. Siamo partiti con ilVangelo di Marco, che, purnon essendo collocato perprimo all’interno del NuovoTestamento, è quello dalleorigini più antiche.Abbiamo proseguito poicon la lettura di Matteo eandremo ancora avanti conLuca e Giovanni». Sonomoltissimi i volontari che sialternano tra loro per lalettura dei testi evangelici:centoquaranta persone, tra

laici e religiosi. «L’iniziativa– prosegue Caccamo –rappresenta per tutti coloroche lo desiderano una bellaopportunità di “ascolto”.L’obiettivo è testimoniarealla cittadinanza bologneseche il Vangelo è vita e non èper nulla superato, anzi:rimane un punto diriferimento anche per laciviltà contemporanea cheha sempre più bisogno diritrovare, immersa nel suosviante consumismo,momenti di confronto conle realtà trascendentidell’individuo». Oltre allalettura dei quattro Vangeli, ilprogramma della Settimanaindividua altri dueimportanti appuntamenti. Ilprimo è la Veglia dipreghiera ecumenica inprogramma martedì 22 alle20.45 nella ChiesaMetodista, il secondo lacelebrazione del Vespronella solennità dellaConversione di san Paolo divenerdì 25, alle 18, nellabasilica di San PaoloMaggiore (via Carbonesi,18). «Quest’anno –continua Caccamo – la Spucè dedicata ad un tema chetrova fondamento inun’espressione dell’AnticoTestamento contenuta nellibro del Deuteronomio(16, 18–20): “Cercate diessere veramente giusti”. Lagiustizia, infatti, è una sfidaimportante per il cristiano. Èforte la tentazione di volerea tutti i costi perseguire

sentieri di giustiziapersonale, che non tengonosempre conto diun’autentica “Giustizia”,carica di amore emisericordia di Dio. È suquesto tema che,quest’anno, tutte leconfessioni cristiane chedesiderano incontrarsi peruna fattiva comunionedovranno riflettere». Benchéla settimana ecumenica siconcluda venerdì 25gennaio, quest’anno in codaad essa verrà celebrata laGiornata della pace, inprogramma domenica 27gennaio dalle 9.30 alle16.30 nella ChiesaMadonna del BuonConsiglio (via XXI ottobre,4/2 a Castenaso).L’iniziativa è promossadall’Azione cattolica diBologna ed è indirizzatasoprattutto ai bambini e airagazzi. «Troppo spesso –conclude Caccamo – sipensa che la pace sia unaquestione “da adulti”.L’educazione alla pace, alrispetto e alla tolleranzadeve invece prendere corpogià in età infantile. Un ruolofondamentale perraggiungere questo obiettivoviene svolto dai nucleifamiliari dei credenti. Lapace è anche un traguardoculturale al quale si puòarrivare partendo dal buonesempio che gli adultioffrono alle generazioni piùgiovani».

Giulia Cella

L

il programma

Martedì la vegliaa Settimana di preghiera perl’unità dei cristiani, iniziata

venerdì scorso, prosegue inquesti giorni con diverseiniziative, a partire dall’invitobiblico «Cercate di essereveramente giusti». Oggi, dalle16.30 alle 19, lettura integraledel Vangelo di Luca nella ChiesaMetodista (via Venezian, 1) edomani, negli stessi orari, letturadel Vangelo di Giovanni nellaChiesa dei Santi Bartolomeo eGaetano (Strada Maggiore, 4). LaChiesa metodista ospiterà anchela Veglia di preghiera ecumenicadi martedì 22, alle 20.45. Venerdì25 alle 18 nella chiesa di sanPaolo Maggiore (via Carbonesi,18) si terrà la celebrazione delVespro nella solennità dellaconversione di san Paolo e verràdato inizio all’ultimo periodo dilavoro per la costituzione delConsiglio ecumenico delle Chiesedi Bologna. Domenica 27gennaio, dalle 9.30 alle 16.30,nella Chiesa Madonna del BuonConsiglio (via XXI ottobre, 4/2, aCastenaso) si potrà parteciparealla Giornata della Pace conpreghiera ecumenica einterreligiosa, un’iniziativa perbambini e ragazzi organizzata incollaborazione con l’Azionecattolica di Bologna. Ancora,proseguirà fino a venerdì 25,nella chiesa dei SantiBartolomeo e Gaetano, la mostrafotografica «Luce dall’oriente»(Lumen orientalis) – Gli ortodossia Bologna, con fotografie diSavino Minguzzi. Infine, giovedì24 gennaio alle 21, nellaparrocchia di sant’Antonio daPadova alla Dozza (via dellaDozza, 5/2), padre Andrea Wade(ortodosso) interverrà sul tema«Pregate senzainterruzione».(G.C.)

L

Procedeil progetto perla fondazionedi un Consiglioecumenicodelle Chiesea Bologna

«Prosegue il dialogo fra tutti i cristiani»

La preghiera dei cristiani nella cattedrale di San Pietro lo scorso 16 ottobre, in occasione di «Ponti di pace» (foto Bragaglia–Minnicelli)

a alcuni anni l’Azione cattolicapropone una esperienza dedicataa bimbi e ragazzi sul tema della

pace. L’Azione cattolica èun’associazione di laici impegnati avivere in forma comunitaria l’annunciodel Vangelo e l’esperienza di fede,tramite cammino personale edapostolato. Proprio per questo motivoogni anno l’Ac propone ai ragazzi ditutte le comunità cattoliche un percorsoche li guidi e faccia crescere nella fede.Al centro di questo percorso troviamo la«Festa della pace», una intera giornata digioco e riflessione che permetta loro sìdi divertirsi assieme ma anche diconfrontarsi, conoscersi, partecipare,pregare. Da tre anni inoltre si è cercatodi ampliare questa iniziativa, invitandoa partecipare anche le altre confessionireligiose presenti nella nostra diocesi,sia cristiane che non, dando un segno

concreto di universalità e coesione checaratterizzano la vera pace. La scelta deltema è importante: la pace è ciò cheavvicina tutti, a prescindere da età,provenienza o religione. Permette divivere insieme nel rispetto reciproco, neldialogo costruttivo e quindi laconoscenza reciproca. L’aspetto inparticolare che sarà affrontatoquest’anno è il saper riconoscere ibisogni delle persone che ci circondanoe l’impegnarsi alla cura dell’altro. Adintrodurre questo tema sarà l’immaginedella cucina, in linea con lo slogandell’iniziativa annuale: «Ci prendogusto». La giornata inizierà con la Messadelle 10 a Castenaso, per i cattolici. Cisarà poi l’accoglienza degli appartenentiad altre confessioni religiose, cui seguiràun grande gioco, divisi per fasce di età:elementari e medie. Dopo il pranzo alsacco tutti assieme, seguiranno alcune

attività di riflessione che siconcluderanno con una preghieraecumenica ed interreligiosa. Ci saràanche un momento di confronto apertoagli adulti a partire dalle ore 14. Ognianno inoltre, l’Ac aderisce ad unainiziativa caritativa a livello nazionale.Quest’anno l’iniziativa ha per titolo:«Abbiamo riso per una cosa seria».Tramite la Focsiv, la Federazione degliorganismi cristiani serviziointernazionale volontario, si promuovel’agricoltura familiare nelle zone poveredel mondo, anche appunto quella delriso. La festa della pace è inserita nellasettimana di preghiera per l’unità deicristiani ed è un’occasione da nonperdere perché se tutti ci impegniamoad andare verso l’altro sarà davveropossibile costruire un mondo in cuiregna la pace.

èquipe dell’Acr

D

Il responsabiledell’Ufficio per il dialogointerreligioso delladiocesi parla del progettocomune dei cristianidella città, in occasionedella Settimanadi preghiera perinvocare l’unità deicredenti in Cristo

I ragazzi dell’Ac in campo per la pace

primo piano2 BOLOGNASETTE

Domenica20 gennaio 2019

Page 3: Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze

vita ecclesiale

«Lectio pauperum» a Centoista la ricca esperienza delle «Lectiopauperum», durante l’anno del Congresso

eucaristico, abbiamo pensato di continuare adattingere a questa scuola di vita per leggere larealtà attraverso gli occhi dei piccoli.Quest’anno iniziamo con una mattinataassieme a persone disabili e invitiamo tutte leparrocchie con i loro parroci, le caritasparrocchiali, i gruppi giovanili e le associazioniinteressate che operano in ambito ecclesiale enon, a partecipare a questa assemblea nellamattinata del 26 gennaio presso «LaPandurera» a Cento assieme all’arcivescovoMatteo Zuppi. L’assemblea avrà come tema:«Disabili: persone oltre l’apparenza». Questotitolo è per indicare quanto è importante nonidentificare le persone con la fragilità cheportano, ma vedere la persona che sta dentro eoltre il limite: una pietra preziosa che con lesue sfaccettature può illuminare il nostro viveree le nostre relazioni. Credo che tutte le nostreattvità pastorali abbiano bisogno di un sanobagno nell’essenzialità attraverso le persone

V che ci aiutano ad accostarci al nostro limite e alcuore del Vangelo. Dopo l’accoglienza, ilprogramma di sabato prossimo prevede i salutiistituzionali alle 9.30. Essi saranno rivolti aipresenti dal locale Vicario pasorale, don MarcoCeccarelli, insieme al sindaco di Cento FabrizioToselli. Dopo la preghiera delle 10.15 alla Casadella carià di San Giovanni in Persiceto avrannoluogo le testimonianze, affidate all’Associazione«Oltre tutto» e al «Gruppo handy» che sioccuperà anche dei due momenti diintrattenimento. «Disabilità come occasione dirinascita» sarà l’interveno proposto daEmanuele Lambertini, atleta della Nazionaleparalimpica di scherma. Prima delleconclusioni, che saranno tenute da monsignorMatteo Zuppi alle 12.30, ascolteremo i raccontiesperienziali de «La città del ragazzo» di Centoe del Gruppo «Anffas – Coccinella gialla». La«Lectio pauperum» si concluderà alle 12.24 conun buffet conviviale.

Massimo Ruggiano, vicario episcopale per la Carità

Don Salmi, la fantasia della carità

n famiglia si fanno conoscere gliavvenimenti belli e si festeggia! Così è

anche per la Chiesa, la grande famiglia deifigli di Dio. Oggi, nella cattedrale di SanPietro, ci sarà festa perché Davide Moreno,Andrea Pivato e Fabio Passerini, come segnodel loro amore alla Chiesa, dirannoall’arcivescovo Matteo Zuppi e a tutta lacomunità diocesana riunita che desideranodare la loro disponibilità per essere diaconi.Si fa festa perché la generosità e sempre cosabella. Si fa festa, perché il diacono è coluiche porta la bella notizia del Vangelo che, inGesù, Dio ama ogni uomo. Si fa festa, perchéquesti amici scelgono di amare, accogliendolie servendoli, coloro che non sono consideratidalla società o addirittura dimenticati! La candidatura non è l’ordinazione. Con essaesprimono la volontà di proseguire econcludere il cammino che hanno intrapresoe che li porterà ad essere diaconi, cioè segni

I viventi di Gesù che ha compassione dellafolla affaticata; che si mette in dialogo con«gli stranieri» (la Samaritana); accoglie eguarisce gli emarginati (i lebbrosi); lava ipiedi, come segno di amore servizievole, aisuoi discepoli. Quel Gesù che darà la vita,perché gli uomini abbiano la vita. La cosabella che rallegra il cuore di tutti è che nonsaranno soli a manifestare questadisponibilità, perché saranno accanto a loroanche le mogli a sottolineare che ilsacramento del matrimonio ha creato unlegame inscindibile, che è quindi prima diogni servizio ecclesiale, anzi è proprio perchésposati che sono abilitati al ministero. Ilministero coniugale possiede già la grazia diessere di aiuto alla salvezza altrui: l’uno perl’altro, per i figli, per la comunità e la Chiesa.Nella celebrazione eucaristica liaccompagneremo con la nostra preghiera!(I.S.)

Domani, in occasione del 13° anniversario del-la morte di monsignor Giulio Salmi, alle 19 nelSalone di Villa Pallavicini (via M. E. Lepido,196) verrà celebrata una Messa in suffragio. Aseguire, processione e preghiera presso la tomba.

DI ALBERTO DI CHIO

ra i «santi della porta accanto» possiamodavvero ricordare un sacerdote bolo-gnese, Giulio Salmi, che ha lasciato una

traccia profonda nella nostra storia. Morì nel2006, a 86 anni: ma quanto più ci si allon-tana dalla sua vicenda terrena, tanto più di-venta doveroso continuare a scavare e riflet-tere sulla sua persona, sul vasto ministero dalui esercitato in tanti anni. Divenuto pretenel 1943 in giovanissima età, la prima fasedella sua vita lo vide impegnato durante laguerra, rischiando la morte, nella cura e nel-l’assistenza eroica ai «rastrellati» di varie re-gioni. Nel periodo postbellico egli fu in pri-ma linea nell’organizzare l’assistenza religiosadei lavoratori nelle fabbriche bolognesi. Ini-ziò – con la benedizione di Pio XII – l’Onar-mo con multiformi attività di carità a favoredei giovani, dei lavoratori, delle famiglie. È ilperiodo della nascita delle Case per ferie, l’or-ganizzazione delle scuole professionali, del-la polisportiva a Villa Pallavicini e l’acco-glienza di un gran numero di giovani stranieri. Con la collaborazione di un gruppo di sa-cerdoti, Villa Pallavicini diventò un centro dianimazione e un segno di carità della Chie-sa bolognese nei confronti di una vasta gam-ma di persone di ogni provenienza. In unafase seguente, don Giulio si concentrò su al-cuni progetti a favore degli anziani: la Casadella carità, la Casa per giovani lavoratori, ilVillaggio della speranza per famiglie di an-ziani e giovani. L’ultimo periodo fu conno-tato dalla sofferenza fisica e dal silenzio: u-na lunga malattia lo costrinsealla inattività diretta e alla im-possibilità di parlare. La vita didon Giulio diventò allora an-cora più eloquente per la cro-ce accolta serenamente e u-milmente: continuava a vigi-lare e ad essere presente in tut-te le occasioni, senza un la-mento o un moto di ribellio-ne di fronte a quella sofferen-za. Così è andato incontro alSignore, così tutti hanno po-tuto vederlo sino all’ultimogiorno quando silenziosa-mente si è addormentato perandare a contemplare quel Cri-sto a cui aveva dedicato total-mente la vita. Resta tuttavianon solo il suo ricordo, ma an-che il desiderio di una presen-za ancora attuale: e ci si accor-ge sempre più della sua ric-

T

chezza interiore, dello spirito di preghiera edi contemplazione che lo animava, del se-greto intimo che lo spingeva a donarsi ai fra-telli più bisognosi: bisogna dire che don Giu-lio è stato anzitutto uomo di preghiera e diincontro contemplativo con la Parola ascol-tata, accolta, assimilata, vissuta. Non era certamente uno specialista di studibiblici o teologici, rifuggiva da qualsiasi for-ma oratoria, era allergico a titoli e agli onoriecclesiastici. Sua caratteristica era nascondersie scomparire davanti agli onori degli uomi-ni: e proprio per questo sempre più crescevail suo «uomo interiore» con una ricchezzache si percepiva semplicemente accostando-si a lui. Così don Giulio non fu mai tentatodal desiderio di scrivere o di lasciare sue me-morie, ma quel poco che ci ha lasciato man-tiene una ricchezza e un fascino di attualitàche ancora obbliga a riflessione e revisioneinteriore. Si sente come don Giulio dall’ini-zio agli ultimi giorni della sua vita ha sapu-to sempre vivere in piena consonanza eccle-siale, attento ai segni dei tempi, ma soprat-tutto docile all’azione di Dio nella storia. Nelsuo testamento svelerà il cuore della sua a-zione: preghiera e disinteresse personale, co-munione piena col vescovo, abbandono com-pleto alla divina Provvidenza. L’arcivescovoCaffarra, a suo tempo, raccomandò di racco-gliere e conservare tutto quello che può es-sere utile per la nostra chiesa e che derivavada don Giulio. La domanda che con piena onestà oggi dob-biamo farci è se siamo stati capaci di acco-gliere questa sollecitazione, se lo spirito e-vangelico di don Giulio continua ad opera-re, se non ci siamo fatti travolgere dalla ten-tazione di dimenticare alcune sue scelte pertrasformarle in attivismo, esteriorità, vuoto in-teriore. È la tentazione che sempre ci si ponedi fronte ai «santi della porta accanto».

Per «I Santi della Porta accanto» questasettimana approfondiamo la figura delfondatore dell’Onarmo, scomparso nel2006 e legato all’opera di Villa Pallavicini

A fianco: il SeminarioArcivescovile

Oggi cerimonia in CattedraleSono tre i candidati al diaconato permanente la cuirichiesta verrà accolta oggi in Cattedrale di San Pietrodall’arcivescovo Matteo Zuppi, nel corso della Messasolenne alle 17.30. Sono: Davide Moreno, nato aNapoli 53 anni fa, della parrocchia di Santa Caterinadi Saragozza. Titolare di un’impresa di trasportopubblico, è sposato ed ha due figlie, Rita e Ida, ed undiploma in ragioneria. Con lui vi sarà il bologneseAndrea Pivato, 55 anni, sposato e padre di Nicolò eCaterina. Titolare di uno laboratorio odontotecnico, èdella parrocchia di Madonna del Lavoro, dove èAccolito dal 2013. Presenta la sua candidatura ancheFabio Passerini, classe 1966. Padre di cinque figli(Lorenzo, Marta, Ester, Gabriele e Adele), è ingegnerecivile libero professionista. Accolito da 8 anni nellaparrocchia di Penzale.

Monsignor Giulio Salmi con alcuni ospiti del Villaggio della Speranza

Arte e fede in San Petroniouovo appuntamento del ciclo di incontriche, a partire dal ricco tesoro di opere d’ar-

te ispirate alla fede custodito nelle cappelle diSan Petronio, vuole evidenziarne il messaggioreligioso. «Martirio e testimonianza» è il tema divenerdì 25 alle 15, nella nostra Basilica all’in-terno della Cappella delle Reliquie (presenti Fran-co Faranda storico dell’arte, monsignor Giusep-pe Lorizio della Pontificia Università lateranen-se e monsignor Valentino Bulgarelli preside Fter).«Glorificate dunque Cristo nel vostro corpo» (1 Co-rinzi 6,20) – racconta don Oreste Leonardi pri-micerio della Basilica – «L’uomo è prezioso agliocchi di Dio anche in ciò che ha di più fragile, ilcorpo: che un giorno sarà rivestito di incorrutti-bilità. Se le reliquie dei santi sono segno di mor-te, sappiamo però che appartengono ai vivi, ve-dono e godono Dio, avvolti nel mistero di luce egioia verso cui tutti siamo diretti. Sono perciò se-gno di speranza e dell’attesa dell’Ultimo Giorno,quando l’ultimo nemico, la morte, sarà annien-tato e in Cristo, il primogenito dei morti, tutte lecose saranno fatte nuove». (G.P.)

N

DI EMANUELE NADALINI

a seconda domenica delTempo ordinario successiva alBattesimo del Signore è un po’

una congiunzione tra il tempo delNatale appena celebrato e il Tempoordinario, che poi ci condurrà algrande Tempo della Quaresima fraqualche settimana. E’ unacongiunzione, perché la liturgia dioggi porrà la nostra attenzione allaterza delle manifestazioni delCristo al mondo: il misterodell’Epifania, infatti, nellatradizione liturgica della Chiesanon si esaurisce con la visita deiMagi al bimbo di Betlemme, macontinua in altri due eventi: ilBattesimo nel Giordano da parte diGiovanni e il Vangelo delle nozze

di Cana, con la trasformazionedell’acqua in vino. In questadomenica risulta con ancora piùchiarezza il tema dellamanifestazione del Cristo, dove eglisi evidenzia come lo sposo diquesta umanità. La cornice delVangelo di questa domenica dellenozze di Cana è quella delmatrimonio. E’ Dio lo sposo delsuo popolo; è Cristo lo sposo dellasua chiesa. In questa festa nunzialedove non compaiono i nomi deglisposi, la simbologia èevidentissima: il Cristo manifestatocome lo sposo della sua Chiesa ècolui che porta a pienezza la gioia ei desideri profondi del nostrocuore. In questa cornice nunzialel’evangelista Giovanni ci mostraanzitutto una carenza, manca

qualcosa, manca il vino. E’ Maria,sottolinea il testo, la madre diGesù, a rendersi conto di questacarenza e a intercedere presso ilfiglio. E’ sempre la Vergine adindicare ai servi del banchetto di farciò che Gesù indica loro di fare.Chiaro segno di come, in questadomenica, tutti siano invitati ad

ascoltare Gesù e a fare la suavolontà, applicando la sua parolanella consapevolezza che lui che èpienezza di tutto ciò checerchiamo. Nell’economia delvangelo di Giovanni questoracconto è particolarmentesignificativo: il testo ce lo ricordaverso la fine del brano, quando ilCristo inizia a manifestare la suagloria. L’Evangelista racchiudequesto gesto evangelico in dueparole, in due concetti: il temadell’ora e il tema del segno. «Non èancora giunta la mia ora», diceGesù alla Madre. Il tema dell’ora sirifà all’opera di salvezza del Padre,attraverso Gesù. E poi il tema delsegno. Non parliamo tanto delmiracolo in sé stesso, evento chepuò certo colpire chi osserva, ma

non per forza questo spinge ad uncambiamento di vita. Gesù non èinteressato tanto all’evento di per séstesso, ma a quello che questo puòportare nel cuore delle persone.Ecco allora che il segnopropriamente inteso: qualcosa checertamente viene notato, ma che alcontempo muove alla conversione.Chiediamo allora, in questaparticolare domenica, che siamanifestata in noi la gloria diCristo. Preghiamo anche perché cisiano dati gli occhi di Maria, coleiche si rende conto che mancaqualcosa. Che manca la gioia. Uncompito che la Chiesa deve sentirecome suo, intercedendo con la suapreghiera e operare con le sueazioni perché Cristo sia pienezza ditutte le cose.

L

In Cristo, sposo della Chiesa, la pienezza di ogni cosa

L’occhio attento della Vergineci appare come un chiaro segnodi come, in questa domenica,tutti siano invitati ad ascoltareGesù e a fare la sua volontà,applicando la sua parola nellaconsapevolezza che è lui la pie-nezza di ciò che cerchiamo

Le nozze di Cana (Veronese, 1563)

ordinazione

La «Giornata per le Medie» in Seminarioutto pronto per sabato 26 in Seminario: «Giornata per le Medie2019». Un appuntamento ormai tradizionale, tra le proposte del

Seminario arcivescovile e dell’Ufficio diocesano per la Pastorale voca-zionale, rivolte ai ragazzi delle parrocchie. L’attività si aprirà con unavivace accoglienza. A seguire ci porteremo in Cappella per entrare inuno spazio riflessivo e di preghiera, animato dai seminaristi e guidatodal nostro arcivescovo Matteo, che ci offrirà il senso del radunarci in-sieme: scoprirci Chiesa e persone amate. La Chiesa sono anche giova-ni in un cammino di ascolto, che stanno giocando la loro vita per il Si-gnore,durante il tempo propedeutico in Seminario. Questa «allegracompagnia» nelle ultime settimane ha riflettuto sul tema dei linguag-gi relazionali, creando un cortometraggio che ci interrogherà sul no-stro stile comunicativo. «Ciascuno li udiva parlare nella propria lingua»(At 2,6): il tema indicato dall’Arcivescovo per il cammino della Chiesadiocesana sarà la «pista» attraverso cui siamo invitati a scoprire comericonoscere la lingua di Dio: cògli che Dio «parla la tua lingua», ti sen-ti visto e capito, e da qui sorge l’esperienza vocazionale. La «Giornataper le Medie» desidera offrire una speciale occasione per farci attentialla voce di Dio che parla a ciascuno in modo unico e speciale, ci invi-

ta a capire chi siamo e chivogliamo essere, ci fa at-tenti alla testimonianza deidiscepoli di ogni tempo e ciaiuta a mettere energia nel-la nostra generosa rispostaa Lui. Al termine, gli attoridaranno una breve testi-monianza sul loro incontrocon il Signore. Il pomerig-gio terminerà con la me-renda e i saluti.

Équipe Seminario arcivescovile,

Ufficio diocesanoPastorale vocazionale

T

BOLOGNA 3SETTE

Domenica20 gennaio 2019

I candidati con le consorti

Davide, Andrea e Fabio: festa per i tre candidati diaconi

La Parola della domenica

Page 4: Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze

La politicadeve avereuna «P»maiuscola

Mercoledì al Cinema Perlaconfronto tra l’arcivescovo e ilpresidente nazionale dell’Azionecattolica Matteo Truffelli

DI GIORGIO TONELLI *

ent’anni fa uscì l’appello ai «liberie forti» di don Luigi Sturzo, con ildebutto sulla scena politica di un

partito di ispirazione cristiana ed ilsuperamento del «Non expedit» dipapa Pio IX che, ritenendosiprigioniero dello Stato italiano, avevaproibito ai fedeli italiani di parteciparealla vita politica, sia votando chepresentandosi come candidati alParlamento. Il 18 gennaio 1919 nascevacosì il Partito Popolare e a Bologna dal14 al 16 giugno dello stesso anno siteneva il primo congresso del partito,nel quale la linea aconfessionale eriformista sostenuta da don LuigiSturzo prevaleva sulla mozione piùtradizionalista e clericale delfrancescano padre Agostino Gemelli. Da allora «tanta acqua è passata sotto i

Cponti» e i cattolici impegnati in politicahanno scritto molte pagine importanti,ma anche alcune non proprio limpide,di questo Paese. Oggi, tuttavia, nelquadro della difficile situazione chevive l’Italia, i cattolici rischianol’irrilevanza in politica, o peggio lastrumentalizzazione. Ed anche perquesto si impone un ripensamento. Ne è convinta l’Azione cattolica diBologna che, raccogliendo l’invito dipapa Fancesco: «Mettetevi in politica,ma per favore nella grande politica,nella politica con la P maiuscola!»insieme al Mlac (Movimento lavoratoriAzione cattolica) Bologna ha promossoun incontro pubblico che si terràmercoledì 23 gennaio, ore 21, alcinema Perla (via San Donato 38).Dopo il saluto della presidentediocesana dell’Azione cattolicaDonatella Broccoli verrà proiettato un

filmato sulle domande dei giovani allapolitica. Quindi il confronto fral’arcivescovo Matteo Zuppi e ilpresidente nazionale dell’Azionecattolica Matteo Truffelli, sul libroscritto da quest’ultimo dal titolo «La Pmaiuscola. Fare politica sotto le parti»(Ave, Anonima veritas editrice).Seguiranno le video–testimonianze dialcuni politici e le domande delpubblico ai relatori; infine, leconclusioni di monsignor Zuppi. Ilsottoscritto modererà la serata.L’intenzione degli organizzatori è dioffrire indicazioni per capire in chemodo l’Azione cattolica, e piùampiamente la comunità dei credentipuò concorrere alla costruzione delBene comune nelle scuole, neiquartieri, nei Comuni ed oltre. Poi, seson rose fioriranno.

* giornalista Rai

Fraternità francescana Frate Jacopa,ciclo di conferenze sul tema della pace

a complessità e problematicità delnostro tempo, contrassegnato da unimperante individualismo e da una

conflittualità crescente, urge adinterrogarci in ordine alla pace e allaresponsabilità di rigenerare la sua sceltaperseverante. Ilciclo «Incontrare lapace», promosso aBologna dallaFraternitàfrancescana FrateJacopa con laparrocchia S. MariaAnnunziata diFossolo, vuoleoffrire luci per undiscernimentovolto a riportare alcuore ciò che èdeterminante per lapace e ad orientareai passi dacompiere per la suaedificazione. Nelprimo incontrodomenica 27 («Labuona politica è alservizio della pace.Responsabili per il bene comune») saràmonsignor Mario Toso, vescovo diFaenza–Modigliana, a guidare all’ascoltodel Messaggio per la Giornata della Pace,che ci pone davanti alla necessità diredenzione della politica per il farsi dellapace. La sfida epocale di una politica

svuotata dei suoi significati e gonfiatadalle paure interpella più che mai ariconsegnarla alla sua vocazione: ilservizio al bene comune per realizzareinsieme, governanti e governati, l’operadella pace, offrendo il contributo di un

umanesimo apertoalla trascendenza. Ilsecondo incontro,domenica 24febbraio, proporrà«Il camminoecumenico e ildialogointerreligioso per laconvivenza dellafamiglia umana», acura di SimoneMorandini,docente diecumenismo.Concluderà il ciclodomenica 14 aprilel’arcivescovoMatteo Zuppi conla testimonianza dimediazione di pacein terra africana,che aprirà a tutto

campo l’orizzonte di cura per la pace.Gli incontri avranno luogo nella sala diS. Maria Annunziata di Fossolo alle ore16. Per info: [email protected] –www.fratejacopa.net –http://ilcantico.fratejacopa.net

Argia Passoni

L

er contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica laCittà metropolitana apre il bando per la concessione di

borse di studio, destinate a studenti metropolitani delle scuolesuperiori o degli enti di formazione professionale accreditati.Possono presentare domanda di contributo solo studenti il cuiIsee non è superiore a 15748.78 euro. In via prioritaria,verranno soddisfatte le domande ammissibili con Isee inferioreo uguale a 10632.94 euro. Con questo tipo di intervento, l’annoscorso, sono state erogate più di 2000 borse. La presentazionedelle domande deve avvenire solo on–line utilizzando unapposito applicativo all’indirizzo scuola.er–go.it. Sarà possibilericevere assistenza gratuita alla compilazione presso alcuni Cafconvenzionati. (F.G.S.)

P

ca tre miliardi, sottratti alle pensioni su-periori a tre volte il minimo: a partirecioè da quelle da 1522 euro lordi al me-se, che corrispondono a 1200 euro net-ti. È stata quindi indetta per sabato 9febbraio a Roma una manifestazione na-zionale di Cgil Cisl e Uil per protestarecontro la legge di bilancio, sulla quale isindacati hanno in modo unitario e-spresso un giudizio negativo. Nel con-cludere l’assemblea regionale bologne-se, la segretaria generale dei pensionatiCisl Patrizia Volponi ha ricordato comecon il governo Gentiloni si sia concorda-to, lo scorso anno, che a partire dal 1°gennaio 2019 «tutte le pensioni sareb-bero state rivalutate dell’1.5 % per l’ero-sione dell’inflazione nell’ultimo anno. E-ra questo – ha sottolineato – un piccolosegnale, ma positivo, di recupero del no-stro potere d’acquisto. Il nuovo governoha fatto saltare questo accordo e sta pre-disponendo modifiche alle pensioni

l 16 gennaio scorso si è tenuta al ci-nema Galliera un’importante assem-

blea unitaria dei tre sindacati pensiona-ti (Spi–Cgil, Fnp–Cisl e UilP–Uil) dell’E-milia Romagna, cui ha partecipato la se-gretaria nazionale Fnp–Cisl Patrizia Vol-poni. È stata qui proclamata la mobili-tazione dei pensionati emiliano–roma-gnoli per protestare contro la legge dibilancio recentemente approvata, che«colpisce pesantemente le pensioni».Pensionate e pensionati continuano, co-me in passato, ad essere il «bancomat»cui il governo attinge per fare cassa. L’en-nesimo ridimensionamento della pere-quazione delle pensioni prevista da gen-naio di quest’anno è stata addirittura e-tichettata dal presidente del ConsiglioConte come una questione «di pochi spic-cioli di cui non si lamenterebbe neppu-re l’avaro di Molière». In realtà in tre an-ni il ridimensionamento della perequa-zione lascerà nelle casse dello Stato cir-

I («quota 100», «opzione donna», ecc.) che,se non ben preparate, creeranno dannie non benefici a tutti. Per questo abbia-mo promosso in modo unitario la ma-nifestazione nazionale del 9 febbraio, ilcui obiettivo è di ottenere un incontrocol governo ed avviare una trattativa perevitare ulteriori danni nei decreti attua-tivi che nel concreto applicheranno lamanovra finanziaria». «Negli ultimi 10anni la mancata rivalutazione delle pen-sioni rispetto all’inflazione – ha aggiun-to Loris Cavalletti, segretario generale re-gionale Fnp–Cisl – ha portato ad una sva-lutazione del 10% complessivo del pote-re di acquisto delle pensioni. Invitiamoperciò tutti coloro che possono a parte-cipare alla manifestazione di Roma, te-lefonando o mettendosi in contatto conle nostre strutture locali dei pensionatiCisl. Vorremmo portare a Roma almeno3000 pensionati della nostra regione».

Antonio Ghibellini

Alla Dozza il festival Cinevasionil cartellone di Cinevasioni è in stampa. Ad ot-tobre, parte la terza edizione del primo festi-val del cinema organizzato e proiettato in un

carcere, la Casa circondariale di via del Gomito.Allo scopo di portare il linguaggio e la cultura ci-nematografica dentro la realtà carceraria e aprireil carcere ad autori e studiosi del cinema. Realiz-zato grazie a Fondazione del Monte, Rai Cinema,Legacoop e Comune, al festival possono parteci-pare lungometraggi (durata superiore ai 50 mi-nuti) nazionali e internazionali sia di finzionesia documentari la cui prima proiezione pubbli-ca sia avvenuta negli ultimi due anni (2018/2019).Requisito obbligatorio per l’ammissione, di unrappresentante dell’opera alla presentazione delfilm durante la proiezione. Anche quest’anno lagiuria sarà formata dai partecipanti al laborato-rio di cinema. Alla Dozza, è in fase di allestimentouna videoteca che, grazie a Rai Cinema, contienegià circa 700 dvd. Al via anche i lavori di ristrut-turazione della sala polivalente. Grazie ad Hera,lo spazio sarà trasformato in una sala cinemato-grafica da 200 posti. I lavori saranno realizzatidai detenuti della scuola edile del carcere. (F.G.S.)

I

un formidabile salvavita la ReteStroke metropolitana messa in piedidall’Ausl di Bologna e che, nell’ottavo

piano del Maggiore, ha il suo hub. Omeglio il cuore nevralgico controllato,battito dopo battito, da Andrea Zini,neodirettore della Neurologia delMaggiore e della Rete Strokemetropolitana. Un reggiano di 42 anni conun curriculum stellare per le patologieneurologiche e dello stroke. Scrivi stroke eleggi ictus. In meno di 365 giorni, il teamdella Rete Stroke, rinnovata da cima afondo, ha evitato gravi disabilità e, inalcuni casi, anche la morte ai 356 pazientiarrivati al Maggiore per essere sottoposti ariperfusione (di cui 243 trombolisiendovenose, 68 trombectomie primarie e45 trattamenti doppi) utile a sciogliere iltrombo che ostruisce l’arteria cerebraleinteressata. In termini assoluti, i pazienti

È transitati dal Pronto soccorso del Maggioresono stati 1744 (33 alla settimana) di cuil’88% portato dal 118. Numeri cheraccontano di vite salvate soprattuttograzie alle procedure di trombectomia: 113quelle eseguite a novembre 2018 contro le52 del 2017 e le 26 del 2016. Da notareche il 67% delle persone trattate contrombectomia, a tre mesi dall’intervento,presentava esiti moderati di disabilità onessun esito. Una macchina salvavita chenecessita di una buona partenza ovverosaper fornire al 118, al momento dell’sos,le informazioni corrette. I principalisintomi dell’ictus sono rapida perdita diforza in un braccio o in una gamba, boccastorta, improvvise difficoltà nella vista enel parlare. Gli infermieri che rispondonoal 118 sanno individuare un paziente conpotenziale ictus, grazie ad un protocollospecifico che si attua attraverso poche,

semplici domande. In questo modopossono attivare il percorso più tempestivoche si conclude al Maggiore in caso digravità assoluta o nei pronto soccorso dellarete se minore. Il 118 è infatti in grado dicondividere in tempo reale, 24 ore su 24, ilquadro clinico con il neurologo delloStroke Team del Maggiore. Se la diagnosiviene confermata, scatta il Codice GialloIctus e viene allertato il Pronto soccorsodel Maggiore che attiva lo Stroke Teampronto ad accogliere il paziente nonappena varca la porta del pronto soccorso.Qui sarà visitato dallo Stroke Team.Eseguiti gli esami necessari e definito ilquadro clinico, si procede con le terapie eal ricovero nella Stroke Unit del Maggiore.Il nuovo percorso prevede il rientro delpaziente all’ospedale di riferimento, entro48/72 ore dal trattamento riperfusivo.

Federica Gieri Samoggia

Una «Rete Stroke» al Maggiore per l’emergenza ictus

All’azione salvavita occorre u-na buona partenza, affidata a-gli infermieri del 118 che san-no individuare un pazientecon potenziale ictus, grazie adun protocollo specifico. E posso-no così attivare il percorso piùveloce per i malati più graviIn meno di un anno, il suo

team ha salvato 356 pazientiarrivati al pronto soccorso peresser sottoposti a riperfusione

L’ingresso dell’Ospedale Maggiore di Bologna

Manifesti elettorali anni Sessanta

Pensionati Cgil-Cisl-Uil contro la legge di bilancio

Città metropolitana

I relatori all’assemblea unitaria

Borse studio per le superiori

società4 BOLOGNASETTE

Domenica20 gennaio 2019

Page 5: Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze

DI CHIARA SIRK

usica insieme torna dopouna pausa e riparte con dueappuntamenti che, pur a

prima vista diversi, ci piace segnalareinsieme. Il primo, domani, ore20.30, all’Auditorium Manzoni, faparte della stagione. Sul palco saliràuno dei più grandi pianistiattualmente in carriera: KrystianZimerman. Le dita del leggendariointerprete polacco daranno vita adalcuni tra i monumenti delromanticismo musicale, a partiredalla Sonata n. 3 di JohannesBrahms, che lo consacrò erededell’umanesimo beethoveniano, cuifaranno seguito gli «Scherzi» diChopin. Nato nel 1956 in unafamiglia di musicisti a Zabrze, nelsud della Polonia, KrystianZimerman è entrato nell’olimpo deipianisti del nostro tempo con lavittoria del Grand Prix al Concorso«Chopin» nel 1975, appenadiciottenne. Nel corso di otto lustri egrazie all’incontro con mentoriquali Rubinstein, Arrau e Richter,Zimerman si è costruito unabrillante carriera internazionale chelo ha visto protagonista dei piùprestigiosi palcoscenici mondiali, siain recital solistici, sia incollaborazioni con orchestre qualiWiener Philharmoniker e BerlinerPhilharmoniker accanto a direttoricome Karajan, Bernstein, Muti,Maazel e Rattle. Il suo successo èdecretato dalla originale freschezzadelle interpretazioni e dallaraffinatezza espressiva che glipermettono di trasformare ognibrano in una vera e proprianarrazione, rendendo le sueesecuzioni intensamente personali.Assai ben pensato è il programma.Appena ventenne, Johannes Brahmssottopose al giudizio del più maturoe affermato Robert Schumann laSonata n. 3 in fa minore op. 5.Schumann fu impressionato dalrespiro sinfonico della scrittura delgiovane collega e la moglie Claraannotò quel giorno sul suo diario

M

utto il mondo è un palcoscenico» è un celebre passaggio di «Asyou like it» di William Shakespeare, ma si potrebbe ancheaffermare il contrario, ovvero «sul palcoscenico troviamo tutto

del mondo». Per questo il teatro non muore, anzi, è più che mai vivo, econtinua a parlarci. L’Arena del Sole da venerdì, ore 21, a domenica, ore16, ospita «Delitto e castigo», l’opera più letta e conosciuta diDostoevskij, con Sergio Rubini, regista e protagonista insieme a Luigi LoCascio, con Roberto Salemi e Francesca Pasquini. Il romanzo racconta iltormento di Rodiòn Romànovic Raskòl’nikov, un giovane poverissimo estrozzato dai debiti, che uccide una vecchia e meschina usuraia. Nelprotagonista nasce un conflitto interiore che crea in lui una scissione. Neviviamo i lucidi ragionamenti, in cui si rifiuta di provare rimorso,arrivando, infine, alla consapevolezza di non riuscire a sfuggire ai sensidi colpa e al terrore di essere scoperto: non è un grande uomo, ma un«pidocchio», e, come tale, di meritare una punizione. Vertigine e disagioaccompagnano il lettore di «Delitto e castigo». La vertigine di essere finitidentro l’ossessione di una voce che individua nell’omicidio la propria eunica affermazione di esistenza. Il delitto è lo specchio del propriolimite e orizzonte necessario per l’autoaffermazione del sé. Un conflittoche crea una scissione, un omicidio che produce un castigo, un’arma adoppio taglio. Come è la scrittura del romanzo, dove la realtà, attraversoil racconto in terza persona, è continuamente interrotta e aggredita dallavoce pensiero, in prima, del protagonista. Proprio questa natura di«Delitto e castigo» ha suggerito la possibilità di portarlo in scenaattraverso una lettura a due voci. Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio sono ledue voci dell’opera e trascinano il pubblico nel racconto, facendo viverein prima persona l’ossessione del protagonista. Di tutt’altro registro, macomplementare alla visione tragica della coscienza e dell’esistenza diDostoevskij, «Dio ride –. Nish Koshe» di e con Moni Ovadia al Teatro«Laura Betti» di Casalecchio mercoledì 23, ore 21. Musiche dal vivo dellaMoni Ovadia Stage Orchestra. A venticinque anni da «Oylem Golem»,Moni Ovadia torna con il suo Simkha Rabinovich, il vecchio ebreoerrante che insieme a cinque musicanti, racconta storie del popolo edella cultura Yiddish rievocando melodie di un mondo passato, fatto diesilio, ma anche di feste e riti di passaggio. Simkha Rabinovich e i suoicompagni di strada continuano la narrazione di quel popolo sospeso fracielo e terra in permanente attesa, per indagarne la vertiginosaspiritualità con lo stile che ha permesso loro di farsi tramite di unracconto impossibile eppure necessario, rapsodico e trasfigurato, fatto distorie e canti, di piccole letture e riflessioni alla ricerca di un divinoineffabile presente e assente, padre e madre, redentore che chiede diessere redento nel cammino di donne, uomini e creature viventi versoun mondo di giustizia e di pace.

Chiara Sirk

queste parole: «Ecco un artista chesembra sia stato inviato da Dio. Ciha presentato alcune Sonate e gliScherzi, tutti brani ricchi di fantasia,di emozione e di ottima forma».Anni prima Schumann era rimastofolgorato dai quattro «Scherzi» diFryderyk Chopin che completano ilprogramma. Scritti nell’arco didodici anni, dal 1830 al 1842, negliScherzi Brahms espresseampiamente lo spettro delleemozioni umane, con maggioreirruenza nei primi, per sceglierenell’ultimo un linguaggio piùrarefatto e ricco di eloquenti silenzi.Torna questa settimana MusicaInsieme in Ateneo (Mia), nata graziead un pionieristico accordo, fra iprimi mai stipulati in Italia fraun’associazione privata eun’istituzione pubblica, nel 1997.Arrivata alla ventiduesima edizionela rassegna è un invito alla musica,per farla conoscere ai giovani e aigiovanissimi, ma anche per dar lorouna vetrina dove esibirsi e farsiconoscere. Nell’Auditorium delDamsLab, piazzetta Pasolini, per ilciclo Rising Stars, giovedì 24, alleore 20.30, Ludovica Rana,violoncello, e MaddalenaGiacopuzzi, pianoforte,perfezionatesi all’AccademiaNazionale di SantaCecilia, all’Accademia«Incontri col maestro» diImola e alla Chigiana diSiena sotto la guida didocenti come Sollima,Meneses, Lupo,Margarius, affronterannole sfaccettature dellaletteratura pervioloncello e pianoforte,incastonando fra leSonate di Brahms eSostakovic due rarità diMario Castelnuovo–Tedesco, dedicate allasua Firenze. Per glistudenti lapartecipazione a tutti iconcerti di Mia ègratuita.

Teatro, il Trovatore di Verdisecondo la regia di Bob Wilson

Riavvicinamento tra arte e fede?«Devotio» propone nuove strade

artedì, alle ore 20, «Iltrovatore» di Verdi inaugurala nuova stagione lirica del

Comunale. Potrebbe sembrare, e inparte lo è, un omaggio al repertoriopiù tradizionale, quello della notatrilogia popolare (con Rigoletto eTraviata). Ma, e sottolineo «ma»,cura la regia di questa nuovaproduzione del Comunale (colTeatro Regio di Torino e ChangePerforming Arts) Bob Wilson.Preceduto dalla sua fama, il registastatunitense aveva diretto nella Saladei Bibiena, sei anni fa, un altrotitolo verdiano, «Macbeth». Per chiaveva dichiarato di non avereinteresse per Verdi, un beltraguardo. Ricorda, infatti, Wilson:«Quarant’anni fa mi è stato chiestodi mettere in scena un lavoro alMetropolitan Opera di New York. Èstato proprio dopo aver presentato

M ll’interno dell’evento Fieristico De-votio ceh si terrà a Bologna nel

prossimo febbraio è proposto un «per-corso di riavvicinamento» per artisticontemporanei a confronto con il mi-stero cristiano. Il tema proposto ai gio-vani artisti selezionati è «Il crocifisso».Il linguaggio delle immagini è semprestato fondamentale nella crescita spi-rituale e culturale della Chiesa e conquesta iniziativa si vuole andare nelladirezione di colmare il divario comu-nicativo che si è creato tra arte e fedenel Novecento. In vista di Devotio 2019i partecipanti ai percorsi sono statichiamati a interpretare il momentocardine dell’esperienza cristiana dellacrocifissione e morte di Gesù Cristo, in-serendo la loro opera all’interno del-la ricchissima tradizione artistica oc-cidentale restituendo un’immaginechiaramente comprensibile, atta a su-scitare partecipazione al mistero del-

la Morte di Cristo e a entrare in un cli-ma di raccoglimento e di preghiera.Samuele Albani, Saba Masoumian, Lu-ca Pianella, Francesco Quaranta e Tho-mas Scalco sono i cinque giovani ar-tisti che hanno proposto la loro operae che sono stati selezionati sulla basedella loro maturità di linguaggio arti-stico e della disponibilità a lasciarsicoinvolgere in un percorso di ricercaespressiva all’interno della spiritualitàcristiana. Un percorso a tappe con in-contri di spiritualità cristiana e di con-fronto sull’avanzamento dei lavori è,infatti, quello che, sotto la guida diAndrea dall’Asta s.j. e Claudia Manen-ti, è stato proposto ai giovani al fine digiungere a definire un’opera, che, sen-za tradire lo spiccato linguaggio con-temporaneo che contraddistingue cia-scun artista, sappia interpretare conrinnovata profondità il tema del Cro-cifisso.

AEinstein on the Beach, l’opera scrittacon Philip Glass nel ‘76, che mihanno suggerito di mettere in scenaun’opera di Verdi e la mia risposta èstata: “Non farò mai Verdi”. Maeccomi qua, al lavoro con la miaquarta produzione verdiana. A queltempo avevo un’idea sbagliata dellamusica di Verdi, le sue opere misembrava avessero bisogno digrandi produzioni, sfarzose,romantiche. Ma più ascoltavo la suamusica e più ci lavoravo, più hoimparato che le sue opere hannoun’intimità e una grande bellezzainteriore». A dirigere orchestra ecoro del Comunale sarà PinchasSteinberg. Nel cast: Dario Solari,Guanqun Yu, Nino Surguladze,Riccardo Massi. Da segnalarel’arrivo del nuovo maestro del coroAlberto Malazzi. Repliche fino al 29gennaio. (C.D.)

"Note" della settimanaome sempre numerosi gli appuntamentidel San Giacomo Festival nell’Oratorio di

Santa Cecilia (via Zamboni 15), inizio ore 18. Og-gi recital pianistico di Benedetta Conte, musi-che di Ravel, Schumann e Haydn. Venerdì con-certo coi migliori giovani del Dipartimento d’ar-chi dell’Accademia internazionale di Imola. Sa-bato concerto di Riccardo Farolfi, chitarre ro-mantiche storiche. Torna da domani la rassegna cameristica del-l’Orchestra Filarmonica di Bologna, comple-tamente rinnovata. Nell’Oratorio San Rocco (via

Calari) alle 18 musiche di Baker e di Stravinskij. Mercoledì 23 al Mercato Sonato (via Tartini 3) alle 20,30 il Duo Sta-race–Majstorovic con musiche di Schumann, Shostakovich e Brahms. Venerdì 25 alle 15,30 all’Istituto Tincani, per il corso «Espressionemusicale tra creatività, gioco ed elaborazione» tenuto da AlbertoSpinelli, pianista e direttore, incontro su uno strumento particola-re: la fisarmonica. Interventi musicali di Alexei Manyak.Per «Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio» venerdì 25 ore 17nella Sala Farnese incontro su «Quadri da salotto» con Roberto Mar-torelli, Museo civico del Risorgimento.

C

Quel pianista ama gli «Scherzi»

Lopez, Solenghi e Jazz Company showal 25 al 27, sul palco del Teatro Celebrazionisaliranno Massimo Lopez e Tullio Solenghi con la

Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio. Lo show dicui sono interpreti ed autori è un mix di imitazioni,sketch, performance musicali, improvvisazioni. Quasidue ore di esilaranti cammei come il duetto musicale diGino Paoli e Ornella Vanoni e quello di Dean Martin eFrank Sinatra che ha riscosso un enorme successo nellapuntata natalizia di «Tale e quale show». Ed è propriograzie allo show televisivo che i due artisti hanno decisodi tornare in scena. «Il divertimento è predominante,ma non mancano momenti di profonda emozione,come quello in cui ricordiamo Anna e l’applauso che nescaturisce ogni sera sembra non finire mai».

DL’Ottocento in musica

n San Colombano –Collezione Tagliavini, via

Parigi 5, giovedì 24, ore 20.30, siterrà il concerto «A quattromani». Il duo pianistico WynekeJordans & Leo van Doeselaar,per la prima volta a Bologna,eseguirà musiche di FranzSchubert (8 Variazioni in Labemolle su un tema originale,op. 35), Robert Schumann (unascelta di brani tratti da Stuckefur grosse und kleine Kinder) eJohannes Brahms (Variazioni su

un tema di Robert Schumann, 4Danze ungheresi) sugli storicipianoforti di Matthaus AndreasStein (Vienna, 1833) e di CarlBechstein (Berlino, 1866)appartenenti alla CollezioneTagliavini. Il pubblico potrà cosìavere un’esperienza d’ascoltoassai vicina a quella degliappassionati di musica del XIXsecolo. Musica dell’Ottocentosarà, infatti eseguita sustrumenti di quel periodo.Evento raro e foriero di moltesorprese. Il duo olandese

Wyneke Jordans–Leo vanDoeselaar nel ‘77 iniziòun’intensa attività concertistica,esibendosi in tutta Europa, negliUsa, in Russia e in Cina, nelrepertorio a quattro mani e perdue pianoforti. Insieme hannoinciso per le case discograficheEtcetera, Challenge Classics eGlobe. Il duo ha organizzatomasterclasses di fortepiano alFestival di musica antica diUtrecht, al Festival delle Fiandree al York Early Music Festival.(C.S.)

I

«Arena del sole» e «Betti»,va in scena Dostoevskij

Nelle foto, da sinistraMoni Ovadia («Dioride» al Teatro «LauraBetti»), Luigi Lo Cascio eSergio Rubini («Delittoe castigo» all’Arena delSole)

l’evento.Le ditadel leggendariointerprete polaccodaranno vitaad alcuni trai monumentidel romanticismomusicale

Presepe ortodosso al Museo della VergineDI GIOIA LANZI *

l Museo della Beata Vergine di SanLuca (piazza di Porta Saragozza,2/a) domani alle ore 17.45 sarà

illustrata la nascita del primo presepioortodosso. Come è noto, gli ortodossirifiutano le rappresentazionitridimensionali, che assimilano agliidoli. Ma un’artista bolognese, di arteraffinata e di grande capacità di dialogoe di ascolto, nell’incontro con gliortodossi ha maturato questo primopresepio che, grazie ad un accorgimentoche verrà illustrato, può riprendere nellefigurine presepiali l’immagine classicadella icona della Natività.Francamaria Fiorini, scultrice, dopo unpercorso di ascolto reciproco, harealizzato un presepio che è statoesposto in altri luoghi come Roma eVerona, e che ancora «girerà»: sarà

Apresente, insieme all’artista, padreBenedetto, del monastero di VisokiDecani, Kosovo e Metohija, che hadialogato con lei. L’opera che ne èscaturita è un vero ponte fra due arti,quella delle icone e quella della grandetradizione bolognese del presepio. Ciispiriamo alle parole di Silvia Battistini:«Per la prima volta l’immaginebidimensionale di uno degli eventicentrali dell’ortodossia acquistatridimensionalità, un volume che locostringe a dialogare con lo spazio dellamontagna, metafora dell’ascesa al cielo esimbolico scrigno per le statuette diterracotta, che rappresentano l’umanitàdubbiosa che trova confortonell’incontro con il Divino. Le figure chespuntano dalla roccia rimangono fedeliall’immagine archetipica, ma devonogarantire il messaggio con la lorovolumetria, seppure sacrificata in uno

spazio ristretto. Questo registro narrativoè quindi completamente differente daquanto si vede solitamente nei presepioccidentali, per lo più ideati per essereallestiti con uno sviluppo orizzontale,magari completato da un retrostantefondale dipinto». «Con sensibilità epassione – prosegue Battistini – lascultrice è riuscita a far penetrare ildirompente messaggio della sacralità edella profezia insita nell’icona dellaNatività in un genere devozionale, ilpresepe di statuine, che nel suo evolversiin Occidente ha invece troppo spessoconsiderato un valore i rinnovamentiscenografici e le attualizzazioni». Questosarà inoltre l’ultimo, in ordine di tempo,dei numerosi «primati» di Bologna, nellacui diocesi è presenta, a Capugnano,anche il presepio domestico più anticod’Italia.* Centro studi per la Cultura popolareIl presepio ortodosso (particolare)

Krystian Zimerman

Torna con due appuntamentiMusica insieme. Al ManzoniKrystian Zimerman suoneràBrahms e Chopin; all’Auditorium

del DamsLab, per il ciclo RisingStars, Ludovica Rana (violoncello)e Maddalena Giacopuzzi(pianoforte) eseguiranno Brahms

San Colombanocelebrazioni

cultura BOLOGNA 5SETTE

Domenica20 gennaio 2019

Page 6: Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze

empre di più il giornalista è chiamato a svolgereun servizio importante, quello di «fare rete», farecomunità, in un momento in cui tutto sembra

fluido e liquido. Per aiutare a comprendere e a svolgerequesto lavoro, che è un vero e proprio servizio,addirittura una missione, il prossimo incontroregionale per i giornalisti dell’Emilia Romagna sisvolgerà venerdì 25 dalle 15 alle 19 a Forlì, nel SaloneComunale (Piazza Saffi 8), in occasione della festa delpatrono san Francesco di Sales edel centenario del settimanale delladiocesi di Forlì–Bertinoro «IlMomento». Il percorso di questoincontro, iniziato a Bologna eproseguito poi in altre città ediocesi, giungerà quest’anno alla15ª edizione. L’incontro regionale,aperto a tutti, è organizzato daUfficio comunicazioni sociali Ceere Ordine dei giornalisti EmiliaRomagna in collaborazione conFisc, Ucsi, Gater, Acec,GreenAccord, con il patrocinio delComune di Forlì, l’ospitalità delladiocesi di Forlì–Bertinoro e delsettimanale «il Momento» e avràcome titolo «Dalle community allecomunità. Il servizio del giornalistaper fare rete». Al convegno, che èanche corso di formazione pergiornalisti con l’acquisizione dicrediti professionali, previaiscrizione sulla piattaforma Sigef, sarà anche ripreso ilmessaggio di papa Francesco per la 53a Giornatamondiale delle Comunicazioni sociali. Interverranno,fra gli altri, Giovanni Rossi, presidente Ordine deigiornalisti dell’Emilia Romagna, Marco Tarquinio,direttore di «Avvenire», don Ivan Maffeis, direttoreUfficio comunicazioni sociali Cei. In questo tempo dicambiamento in cui i nuovi mezzi di comunicazione,in particolare i social network, sono diventati le«comunità» del nuovo millennio dove sempre più si

svolgono la vita, le relazioni e le conoscenze, occorreoffrire una comunicazione al servizio delle persone edel territorio, basata sul racconto del quotidiano edella cronaca, nella continua «sfida» tra mezzi dicomunicazione tradizionali e social media e nell’otticadi un nuovo modello integrato. Per un’informazionecapace di «fare rete», costruire comunità, valorizzarel’apprendimento delle notizie senza stimolare gliistinti ma accrescendo il valore dell’interazione intesa

come ascolto, dialogo eopportunità di incontro. Neltempo della «socialitudine», in cuigli strumenti tecnologici creano unnuovo ambiente fatto di socialità,le communities appunto, e altempo stesso di solitudine, diazioni e di reazioni individuali, ènecessario fare squadra, lavorareinsieme, rimodellare la presenzadei vari media anche con impreseeditoriali capaci di esseresostenibili e di vivere le sfide deltempo di oggi. L’Ufficio regionalecomunicazioni sociali Ceer si èincontrato lo scorso 7 dicembre aBologna insieme ancheall’arcivescovo di Bologna MatteoZuppi, presidente della Conferenzaepiscopale Ceer e a monsignorTommaso Ghirelli, vescovo diImola e delegato per lecomunicazioni sociali Ceer,

nell’ottica di lavorare insieme, aiutare le singole realtàe le persone a svolgere un servizio per un’informazioneresponsabile che sappia raccontare la vita della gente edel territorio. Nella rivista «Il Nuovo Areopago»verranno raccolti gli atti del convegno che si svolgerà aForlì venerdì 25 e sono stati pubblicati quellidell’incontro del 26 gennaio 2018 ad Imola su«Notizie false, deontologia e giornalismo per la pace».

Alessandro Rondoni, direttoreUfficio comunicazioni sociali Ceer

S

celebrazioni

Il Giubileo di san Luiginche l’arcivescovo MatteoZuppi si unirà alle

celebrazioni giubilari indettein occasione dei 450 annidalla nascita del patrono dellagioventù san Luigi Gonzaga. Indiocesi è presente una chiesaa lui dedicata, a Riale (viaDonizetti 3); martedì 22 alle21 l’Arcivescovo sarà in quellachiesa, nella quale racconteràdella sua esperienza comePadre al Sinodo dello scorsoottobre dedicato alle nuovegenerazioni. Da ieri e fino al10 febbraio è invece attiva, neilocali della parrocchia, lamostra dei miracoli eucaristici,nata da un’idea di CarloAcutis, particolarmente devotoa san Luigi (info:www.miracolieucaristici.org).Molti altri sono gliappuntamenti di quest’annogiubilare aloisianostraordinario fra i quali, l’8febbraio alle 21, l’incontro conpadre Davide Saporiti, gesuita,che parlerà di «San Luigi, ungiovane ribelle innamorato diDio». Ancora spazio ai giovanicon una tre giorni residenzialededicata a ragazzi e ragazzedella Zona pastorale ZolaPredosa e Anzola dell’Emiliadall’8 al 10 marzo. Il 9 marzo,invece, è prevista la solenneconclusione del Giubileo: perl’occasione sarà nuovamentepresente l’Arcivescovo, checelebrerà una Messa. Info:[email protected],tel. 051752038.

A

Nei giorni scorsi l’Istituto Tincani haospitato una interessante conferenzadel professor Giampaolo Venturi sultema «Dal primo al secondodopoguerra: Giovanni BattistaNasalli Rocca (1922–1952)».Ospitiamo qui di seguito uno scrittodel relatore sullo stesso tema.

DI GIAMPAOLO VENTURI *

opo il cardinale CarloOppizzoni, GiovanniBattista Nasalli Rocca di

Corneliano è stato l’arcivescovodi Bologna che è rimasto permaggiore tempo alla guida delladiocesi; e come lui, si è trovato adaffrontare straordinari eventiistituzionali e sociali. Nato nel1872 a Piacenza, sacerdote nel1895, allievo di Giacomo Radini–Tedeschi, fu nominato da papaBenedetto XV alla diocesibolognese dopo la scomparsa del

cardinale Giorgio Gusmini, nel1921 e vi entrò nel gennaio 1922.Vi sarebbe rimasto fino allaprimavera dell’anno 1952. La suaazione è stata rilevante anchesotto il profilo civile, in anni neiquali il cambiamento politicoportava a sostituireprogressivamente, in diocesi ed inregione, la prevalenza socialistacon il nuovo potere fascista; nel1931 svolse un’azione dimediazione fra la Chiesa ed ilregime; nel 1938 intervennevigorosamente contro le leggirazziali; negli anni dal 1943 al1945 si adoperò in ogni modoper limitare i danni della guerra, apersone e cose, puntando alriconoscimento di Bologna come«città aperta» e cercando disalvare i fedeli ed il clero, perquanto possibile, dagli effetti delduplice conflitto in atto. Lo fecedurante la guerra e nei primi annidel dopoguerra. Per questi fatti

viene ricordato in genere neglistudi storici. Ma prima di tutto, GiovanniBattista Nasalli Rocca è statosacerdote e vescovo,preoccupandosi della formazionesacerdotale (fondando ilSeminario) del clero in genere,dell’aggiornamento delleparrocchie in relazione allaevoluzione della popolazione in

diocesi e della sua dislocazione;curando particolarmente la pietàeucaristica e la pietà mariana; duelinee nelle quali il suo impulso èstato particolarmente efficace.Particolarmente noto, fra i treCongressi eucaristici che eglipromosse ed organizzò, è statoquello del 1927, data la suaduplice valenza religiosa e civile.Anche le decennali eucaristiche,ben nota tradizione bolognese,ricevettero forte impulso, e leestese anche al forese. Fra leiniziative mariane, colpìparticolarmente la decisione difare scendere l’Immagine dellaMadonna di San Lucaall’indomani della fine delsecondo conflitto mondiale,coinvolgendo anche le truppealleate. Il suo rapporto col clerofu particolarmente intenso; siinteressava costantemente deisuoi preti e loro lo percepivanocome un vero padre. Il clero

cresciuto nel suo episcopato,come è stato ricordatorecentemente (e si potrebberofare tanti nomi, più noti e menonoti) fu «povero, zelante,eucaristico, mariano, operoso,secondo le proprie particolaricaratteristiche, in tutto il campopastorale». Certo, era un clero cheaveva beneficiato della grandespinta alla azione della finedell’Ottocento e di inizioNovecento, che aveva avuto unmaestro di spiritualità salito poial soglio pontificio, Benedetto XV(Giovanni Battista della Chiesa)cioè, e aveva trovato nelpredecessore cardinale Gusminiun’anima colta e meditativa,sensibile agli aspetti sociali. I suoisacerdoti l’hanno semprericordato (la mia generazione neha conosciuti tanti) con veravenerazione. Sono quindi molti imotivi per ricordarlo.

* storico

D

isogna davvero capire questo:nella vita non è tutto nero su

bianco o bianco su nero. No. Nellavita prevalgono le sfumature di grigio.Occorre allora insegnare a discernerein questo grigio!». Inizia con le paroledi papa Francesco la testimonianza didon Natale Tomba, della diocesi diImola, sul «Percorso suldiscernimento», organizzatodall’Ufficio diocesano di Pastoralefamiliare, che ha nuovamente preso ilvia venerdì scorso, nel SeminarioArcivescovile (Piazzale Bacchelli 4) eproseguirà tutti i venerdì dalle 20.45alle 23 fino al 1° marzo. «Casualmente– racconta don Natale – sono venutoa conoscenza del “Percorso” propostodalla Chiesa di Bologna: ne sentivo ilbisogno e vi ho aderito prontamente.Che felice occasione mi è stata offerta,e che grazia avervi corrisposto! Misono trovato bene nell’ascolto di chi ciha sapientemente guidato e preso permano, ho sentito il bene delletestimonianze di vita (anche sofferta)e del confronto fraterno, mi sonoinfine sentito incoraggiato a fare lamia parte attraverso relazioni checercano la gioia della vita,custodiscono la gioia dell’amore, sinutrono della gioia del Vangelo: se“Amoris laetitia” capitolo 8 è statal’occasione di questo percorso ècertamente vero che tutti, anche noipreti, attraversiamo fragilità e ferite; etutti, singoli e comunità, siamochiamati a vivere il discernimentonell’essere accompagnati enell’accompagnare! Ce lo insegnaGesù nel Vangelo, ce lo insegna laChiesa nella divina liturgia, ce loinsegna l’uomo nel suo bisogno.Accanto ai giovani e alle famiglie,accanto ad ognuno così: accogliere,accompagnare, integrare!». Questi itemi dei prossimi incontri: venerdì 25«Il discernimento come camminodella persona ed i suoi presuppostipsico–antropologici» (GiovannaCuzzani), il 1° febbraio «Ildiscernimento nella storia dellaChiesa e della teologia» (don FabrizioMandreoli), l’8 «Il discernimento nelsacramento della riconciliazione»(don Stefano Ottani), il 15 «Il ruolodella comunità: integrazione» (donMario Zacchini, Milena Braca eMaurizio Grandi), il 22 «Il ruolo dellacomunità: accoglienza eaccompagnamento» (don MaurizioMattarelli, Elisabetta Carlino, ErminiaDall’Avo) e il 1° marzo considerazionifinali con l’arcivescovo Matteo Zuppi.

Roberta Festi

pastorale familiare

San Francesco di Sales

OGGI Alle 17.30 in Cattedrale Messa nelcorso della quale accoglie lecandidature di tre laici a Diaconipermanenti.

MARTEDÌ 22 Alle 21 a Riale nella chiesaparrocchiale incontro sul tema «Dioche ci chiama è amore» nell’ambitodelle «Celebrazioni aloisiane» e di«Generare alla fede. Formazione percatechisti ed educatori» promossadalla Zona pastorale Zola Predosa eAnzola dell’Emilia e dal VicariatoBologna Ovest.

GIOVEDÌ 24 Alle 10 a Galeazza Pepoli nel Centrodi spiritualità «Ferdinando MariaBaccilieri» presiede il ritiro deisacerdoti del Vicariato di Cento.

VENERDÌ 25 Alle 18 nella basilica di San PaoloMaggiore presiede i Vespri solennidella festa della Conversione di sanPaolo, a conclusione della«Settimana di preghiera per l’unitàdei cristiani».

SABATO 26 Alle 9 nel Salone Bolognini delConvento san Domenico saluto alconvegno nazionale dell’Unionecristiana imprenditori dirigenti(Ucid). Alle 12.30 a Cento nel Centropolivalente Pandurera trae le

conclusioni della «Lectio pauperum»su «Disabili: persone oltrel’apparenza» promossa dal SettoreCarità della diocesi. Alle 15.30 in Seminario incontro coni Gruppi Medie della diocesi. Alle 17.30 in Cattedrale Messa per laFamiglia salesiana in occasionedella festa di san Giovanni Bosco.

DOMENICA 27 Alle 10 nel santuario–parrocchia diPoggio di San Giovanni in PersicetoMessa con le parrocchie di Madonnadel Poggio, Lorenzatico, Zenerigolo.Alle 15 a Le Budrie incontrocon l’associazione «Amici disanta Clelia».

Discernere,un compitofondamentale

A sinistra, in unafoto d’epoca, il cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca conversa con un bolognese

Nasalli Rocca, un pastoreper Bologna «città aperta»

Dal ‘43 al ‘45 siadoperò per salvarefedeli e clero daglieffetti del conflittoin atto, durante laguerra e nei primianni del dopoguerra

giornalisti. Incontro regionale a Forlìper celebrare San Francesco di Sales

L’arcivescovo Matteo Zuppi

primo piano6 BOLOGNASETTE

Domenica20 gennaio 2019

Page 7: Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze

Proseguono a Villa Pallavicini le catechesi sui Dieci Comandamenti «#dieciparole peraprirelavita»All’associazione «Le Querce di Mamre» corso di pittura per bambini dai 6 ai 10 anni «Io dipingo come 2019»

diocesi PASTORALE GIOVANILE/1. Prosegue alSeminario arcivescovile (piazzaleBacchelli 4), l’itinerario per giovani dai17 ai 35 anni su fede, discernimento,vocazione («Come se vedesserol’invisibile»). Oggi nell’ambito delsecondo ciclo su «Per chi sono io –Interpretare», si parlerà di «E’ bello pernoi stare qui. Indicatori vocazionali, lavocazione consacrata». Dalle 15.30accoglienza, catechesi, preghiera,rilettura in gruppo e momentoconviviale. Info e iscrizioni: don RuggeroNuvoli, 0513392937([email protected]). PASTORALE GIOVANILE/2. Ogni giovedìalle 20.45, nella chiesa di San Benedetto(via Indipendenza 64) incontri pergiovani dai 18 ai 35 anni, organizzatidagli Uffici diocesani Pastorale giovanilee universitaria, su: «10 parole. Ascoltami.Ascoltati! In poche parole ti cambia lavita!». Info: fra Daniele, 3337502362;don Francesco, 3387912074. «LOVE IN PROGRESS». Proseguono gliincontri di «Love in progress», pergiovani coppie non prossime alMatrimonio, organizzati dagli Uffici diPastorale familiare e giovanile e Acdiocesana. Oggi alle 17, quarto incontronella parrocchia di Gesù Buon Pastore(via Martiri di Monte Sole 10). Info:Ufficio pastorale famiglia, 0516480736;Marco 3389143157; Giacomo3495154042.

parrocchie e chieseOSSERVANZA. Domenica 27all’Osservanza, nel refettorioquattrocentesco, alle 16 verrà presentatoil volume relativo alla 37esima edizionedelle «Giornate dell’Osservanza» delmaggio scorso. Parleranno i professoriEmilio Pasquini e Fabio Gambetti con lerelazioni: «Un Pater noster francescano»e «Io sono la vita di Bonaventura.Fenomenologia della luce dal Serafico aDante». Seguirà alle 17 un concerto dellaBanda musicale «G. Puccini». Vienegarantito un servizio gratuito di navettadalle 15.30 ai piedi di viadell’Osservanza. SPOSALIZIO MARIA E GIUSEPPE. Mercoledì23 alle 18.30 nella chiesa parrocchiale diSanta Caterina di Saragozza (via

Saragozza 59) verrà celebrata la Messadella Festa dello Sposalizio di Maria eGiuseppe. La Messa sarà preceduta dallarecita del Rosario alle 18.

spiritualità VILLA PALLAVICINI. Proseguono ognilunedì alle 20.30 a Villa Pallavicini lecatechesi sui Dieci Comandamenti«#dieciparole peraprirelavita». Info: donMassimo Vacchetti, 3471111872 e donMarco Bonfiglioli, 3807069870. CENACOLO MARIANO. Al Cenacolomariano di Borgonuovo di SassoMarconi, sabato 2 febbraio dalle 9.30alle 17 si terrà una giornata di ritiro pertutti, sul tema: «Beato sei tu! Non c’èposto per i superbi: beati i miti». Guida:Giuseppe Poda. Il percorso si svolgeràalla luce dell’esortazione apostolica«Gaudete ed exsultate».

associazioni e gruppiADORATRICI E ADORATORI. L’associazioneAdoratrici e Adoratori del SantissimoSacramento si ritrova sabato 26 dalle 10alle 12, in via Santo Stefano 63, perl’incontro di formazione. SALE E LIEVITO. Prosegue il laboratorio dinarrazione edrammatizzazione dellaParola «E vi fu grandegioia in quella città»,organizzatodall’associazione «Sale eLievito». Sabato 26 alle9.30, nella parrocchia diSan Giuseppe Lavoratore(via Marziale 7) primoincontro del secondomodulo sul tema: «Diquesti fatti siamotestimoni noi e loSpirito»; relatore: MarcoTibaldi. Info:3283982112. GRUPPO COLLEGHI.Proseguono gli incontrimensili del Gruppocolleghi Inps, Inail, Ausl,Telecom, Ragioneria delloStato, con riflessione sulle Sacre Scritture,guidati da don Giuseppe Scotti.Prossimo incontro martedì 22 alle 15 dasuor Matilde presso le Suore Missionariedel Lavoro (via Amendola 2). FAMILIARI DEL CLERO. Prosegue ilprogramma di incontri dell’associazione«Familiari del clero». Domani alle 15.30incontro nella Casa di riposo EmmaMuratori (via de’ Gombruti 11).

societàEREMO DI RONZANO. Oggi all’Eremo diRonzano dalle 10 alle 12, «Riflessioni suuna legge che toglie orizzonti

all’umanità», relatori: Luigi Fadiga, giàmagistrato minorile e garante perl’infanzia e l’adolescenza EmiliaRomagna, Annalisa Faccini, responsabileAsp del Servizio immigrazione, e DinaGalli, presidente Amdr e consulentesociale coop DoMani. Mentre domenica27, sempre dalle 10 alle 12, RobertoMancini, docente di Filosofia teoreticaall’Università di Macerata e di Culturedella sostenibilità all’Accademia diarchitettura dell’Università della Svizzeraitaliana parlerà di «Rimettersi incammino: oltre la società dell’iniquità».Mancini si occupa di temi dalrinnovamento della società, allaspiritualità e alla filosofia

le saledellacomunità

contemporanee, alla costruzione di unanuova economia e all’attuazione deidiritti umani. ASSOCIAZIONE FAMIGLIE ACCOGLIENTI.Sabato 26 dalle 10 alle 18, al CentroMontanari di via Saliceto 3/21, si svolgeràuna giornata di studio promossadall’Associazione «Famiglie accoglienti»,sul tema: «Da clandestini a cittadini», contestimonianze di giovani migranti inItalia e tavoli di lavoro su diversiargomenti. Per ragioni organizzative,comunicare tempestivamente la presenzaall’indirizzo:[email protected]. LE QUERCE DI MAMRE. Anche quest’annonella sede dell’Associazione «Le Quercedi Mamre» di Casalecchio di Reno (viaMarconi 74) si svolge il corso di pitturaper bambini dai 6 ai 10 anni «Io dipingocome 2019», condotto da AttilioPalumbo, maestro d’arte e illustratore. Ilcorso ha l’obiettivo di introdurre ibambini alle tecniche di disegno e pitturaattraverso la conoscenza di artisti chehanno rivoluzionato il linguaggiodell’arte (Yayoi Kusama, Tamara DeLempika, Cindy Sherman, ArtemisiaGentileschi, Angelica Dass, Frida Kahlo).Attraverso giochi, esercizi e attivitàcreative i partecipanti potranno acquisirecompetenze e capacità specifiche permigliorare la loro predisposizionenaturale al disegno. Gli incontri sisvolgono tutti i mercoledì fino al 10aprile, dalle 17 alle 18.30. Prossimiincontri mercoledì 23 (Yayoi Kusama) emercoledì 30 (esercizi di disegno epittura). Per info e iscrizioni: Attilio,3391306505.

culturaSUCCEDE SOLO A BOLOGNA. Queste le visiteguidate organizzate dall’Associazione«Succede solo a Bologna» questo mese.Oggi alle 11 e alle 15 visita alla Conservadi Valverde, cisterna di epocarinascimentale (1564) eseguita daTommaso Laureti, architettopalermitano, realizzata per alimentare laFontana del Nettuno. Alle 11.30 e alle15.30 visita guidata a Palazzo SampieriTalon, in Strada Maggiore, per ammirarel’affresco di Ercole e Anteo di GiovanniFrancesco Barbieri, detto il Guercino,dipinto nel 1631. Alle 16.30 «I misterioscuri»: tra mascheroni demoniaci estreghe alla scoperta della Bolognaoscura. La visita si sviluppa attraverso viaSanto Stefano, ghetto ebraico e terminain via D’Azeglio. Sabato 26 alle 10 edomenica 27 alle 15, «I sotterranei diBologna, il tour delle tre cripte»: unavisita alla scoperta delle cripte diBologna. Durante il percorso si entrerà incontatto con le cripte di San Zama, diSan Vitale e Agricola e di Santo Stefano.Domenica 27 alle 16.30, «I sette segreti»:una visita attraverso la storia e l’arte del

centro di Bologna, alla scoperta dicuriosità e aneddoti poco noti. Unpercorso studiato per stimolare lacuriosità nel visitatore che si troverà alleprese con nozioni e informazioni spessopoco conosciute di luoghiquotidianamente sotto gli occhi di tutti.Info: 051226934.

musica e spettacoli TEATRO FANIN. Al Teatro Fanin di SanGiovanni in Persiceto (piazza Garibaldi3c), oggi alle 16.30, la Compagnia «Iamigh ed Granaròl» andrà in scena con«La rimpatriè» e domenica 27, semprealle 16.30, la Compagnia Fantateatropresenterà «Il mago di Oz». Info: tel.051821388.TEATRO DEHON. Tre appuntamenti oggi alTeatro Dehon (via Libia 59) con lacompagnia di teatro ragazzi «Fantateatro»che presenta, alle 11, alle 16 e alle 17.30lo spettacolo «Alice nel Pentagrammadelle Meraviglie». Il grande classico diLewis Carroll, nella rivisitazione dellaregista Sandra Bertuzzi, divental’occasione per i più piccoli di avvicinarsial mondo della musica e all’educazionemusicale. Alice assiste annoiata a unalezione di musica quando all’improvvisospunta il Bianconiglio, che s’infila dentroil suo spartito. La bimba lo segue e siritrova in un mondo fatto di lepriValzerine, note salterine e un’iracondaregina che mette in fila tutte le notecreando stupende melodie. «Alice nelPentagramma delle Meraviglie» è unoshow musicale per tutta la famiglia, unviaggio nella musica con meravigliosevideoproiezioni, effetti speciali,incantevoli coreografie e coloratissimicostumi capaci di dare vita ad un mondofantasioso.

Unitalsi. Sabato in sede l’assemblea generale della sottosezione di Bologna sul tema dell’anno

l neo–eletto Consiglio della Sottosezione Unitalsi di Bolognaha convocato l’Assemblea generale dei soci sabato 26 alle 15nella sede di via Mazzoni 6/4. L’ordine del giorno comprende

per prima cosa la presentazione, a cura dell’assistente spiritualedon Luca Marmoni, del tema pastorale di quest’anno: «Non viprometto di rendervi felici in questo mondo, ma nell’altro»; siproseguirà con il passaggio delle consegne fra le cariche socialidimissionarie e quelle neoelette o nominate. E infine saràpresentato il programma annuale delle attività e dei pellegrinaggi,con particolare riferimento a quello diocesano a Lourdes, fissatodal 28 agosto al 3 settembre in treno e dal 29 agosto al 2settembre in aereo, al quale ha assicurato la partecipazionel’arcivescovo Matteo Zuppi. I lavori saranno presieduti dallapresidente della Sezione Unitalsi Emilia Romagna Anna MariaBarbolini. Info: tel. 051335301; fax 0513399362; e–mail:[email protected]. Apertura uffici: martedì e giovedì dalle15.30 alle 18.30.

I

San Petronio. Oggi il concerto dei campanariDomenica prossima la visita guidata al sottotetto

ontinuano le visite a SanPetronio, la sesta chiesa piùgrande al mondo, che

arricchisce Bologna dal 1390.Oggi alle 15,30 vi sarà l’ultimoappuntamento con le visite–concerto al campanile: saràpossibile salire al campanile dellaBasilica e assistere al concerto deiMaestri dell’Unione Campanaribolognesi. Poi le visite siinterromperanno fino a primaveraper tutelare il falco pellegrino chenidifica in San Petronio. Propriotra febbraio e marzo i falchicostruiscono il loro nido per lariproduzione e le associazioni

«Succede solo a Bologna» e«Amici di San Petronio», sempreattente ai valori delle biodiversitàda preservare, hanno scelto disospendere le visite chepotrebbero arrecare disturbo airapaci. Continuano invece le visiteguidate in Basilica (sabato 26) e alsottotetto (domenica 27),prenotabili dal sito della Basilicawww.basilicadisanpetronio.org.La terrazza panoramica rimaneaperta al pubblico e la stagioneclemente permette di ammirare almeglio i monumenti di Bolognaanche in queste giornateinvernali.

C

festa. Sant’Antonio Abateha benedetto tutti gli animali

iovedì scorso, 17 gennaio, moltisagrati si sono affollati di animali diogni tipo: dai maiali ai buoi, ai

pesci rossi, per la benedizione del loroprotettore, sant’Antonio abate. La notteche precede la festa, illuminata in molti

luoghi da imponenti falò, è ritenuta prodigiosa e nelle stalle ibuoi, si dice, parlano tra loro: e guai a chi vuole spiare i lorodialoghi, potrebbero imparare la data della propria morte. Ilculto del santo (ca. 25–356), eremita e taumaturgo, èuniversale. È uno dei fondatori del monachesimo e fu unangelo a insegnargli la regola «ora et labora»: lo vediamoperciò col saio monacale, ma anche in abito vescovile, perchéun tempo gli abati avevano dignità di Vescovi e ne portavanole insegne, mitria e pastorale. Nella solitudine, suo nemico fuil diavolo, che lo tentò senza tregua, e nelle storie leggendariegli contende l’anima dei cristiani appena morti. Grazie allapreghiera resistette alle tentazioni e il Signore gli consentì diconsolare gli afflitti, liberare gli indemoniati, guarire i malatie istruire quanti volevano dedicarsi alla vita ascetica. Secondouna leggenda popolare si recò all’inferno per rubare il fuocoe donarlo agli uomini: mentre distraeva il diavolo portinaio,il suo maialino corse dentro l’inferno e rubò un tizzone: perquesto il maiale è uno dei suoi attributi principali. (G.L.)

G

ricordo. Messa in suffragiodi Alessandro Albertazzi

ercoledì 23 alle 18 nella chiesa diSan Lorenzo (via Mazzoni) saràcelebrata una Messa in suffragio

del professor Alessandro Albertazzi, nelprimo anniversario della morte. «Era unapresenza fissa, nella prima panca, alla

Messa vespertina in San Lorenzo – ricorda don RiccardoPane – e altrettanto fisso era il suo ruolo di lettoredell’Epistola, tanto che ministri e ministranti sapevanoche “la seconda Lettura la legge il professore”. Dopo unalunga carriera universitaria, dedicata all’insegnamentodella Storia moderna, negli ultimi anni il suo servizio eradiventato per lo più ecclesiale, mettendo a disposizione leproprie competenze in quella che definirei “custodia dellamemoria”. Attraverso il ruolo di postulatore, o piùgenericamente di biografo e semplice storico, AlessandroAlbertazzi è stato custode della memoria di tante figuresignificative per la storia della Chiesa di Bologna,ravvivandone il ricordo attraverso decine di pubblicazioni.Ricordare non è solo un’operazione culturale, maeminentemente spirituale, perché significa riconoscere etrasmettere i magnalia Dei. Ricordare, in senso biblico,significa compiere il primo fondamentale atto di culto. Equando è Dio a ricordarsi di noi, allora c’è la salvezza».

M

cine

ma

Le trasmissioni di Nettuno Tv

canale 99 e streaming

ettuno Tv (canale 99 del digitaleterrestre e in streaming sul sitowww.nettunotv.tv) presenta la sua

consueta programmazione. La Rassegnastampa è dal lunedì al venerdì dalle 7 al-le 10; le due edizioni del Telegiornale al-le 13.15 e 19.15, con servizi e dirette suattualità, cronaca, politica, sport e vita del-la Chiesa bolognese. Vengono trasmessi indiretta i principali appuntamenti dell’ar-civescovo Zuppi. Il giovedì alle 21 il setti-manale televisivo diocesano «12Porte».

N

La Fter commemora san Tommasoa Facoltà teologica dell’Emilia Romagna celebreràsan Tommaso d’Aquino il prossimo lunedì, 28 gen-

naio. Alle ore 18.30, nella basilica di San Domenico,l’arcivescovo Matteo Zuppi celebrerà l’Eucaristia nellamemoria del dottore della Chiesa. In questa occasionei docenti, gli studenti e il personale della Facoltà teo-logica emiliano–romagnola e dell’Istituto superiore diScienze religiose «Santi Vitale e Agricola» si riunisconoper affidare al Signore il loro cammino accademico. Altermine della celebrazione il Gran Cancelliere, monsi-gnor Zuppi, e il preside della Facoltà, monsignor Va-lentino Bulgarelli, consegneranno i diplomi di laureaagli studenti che hanno concluso gli studi nell’Anno ac-cademico 2018.

Paolo Boschini

L

A Vedrana Messa per don Codicè

omani alle 16, nella chiesaparrocchiale di Vedrana (Bu-drio), sarà celebrata la Mes-

sa nell’anniversario della morte delVenerabile don Giuseppe Codicè,morto a Vedrana e fondatore dellesuore Visitandine dell’Immacolata.Nello scorso mese di dicembre, laSede apostolica lo ha dichiarato Ve-nerabile, pertanto il suo processocanonico entra nella fase ultima edefinitiva.

D

Famiglie al museonaugurano oggi (fino al19 maggio) al Museo

della Storia di Bologna diPalazzo Pepoli (via Casti-glione 8) le «Domenichein famiglia» a cura deiServizi educativi di «Ge-nus Bononiae», un calen-dario di appuntamentiper avvicinarsi a storia,cultura, arte e tradizionidi Bologna. Ogni matti-nata si articolerà attornoad un tema filo condut-tore per un percorso allascoperta del museo. Il la-boratorio di oggi alle10.30 è dedicato a «Suamaestà il tortellino».

I

Gli anniversaridella settimana

21 GENNAIO Santi don Giovanni (2003) Salmi monsignor Giulio (2006)

22 GENNAIO Zecchi don Ettore (1956) Martini don Alessandro (1995) Veronesi don Nicola (2008)

23 GENNAIO Voltas don Pietro (1947) Pozzetti don Carlo (1954) Busi don Luigi (1970)

24 GENNAIO Grazia don Pietro (1947) Ferioli don Luigi (1958) Martinelli don Mario (1999)

25 GENNAIO Malavolta monsignor Guglielmo(1969)

26 GENNAIO Bastia don Giuseppe (1949) Bertacchi don Amedeo (1986) Pullega don Antonio (2006) Valentini don Valentino (2013)

27 GENNAIO Orsoni don Giovanni (1952) Montanari don Umberto (1960) Tagliavini don Rinaldo (2003) Fuligni don Tiziano (2012)

in memoria

Albertazzi Sant’Antonio abateA cura dell’Acec–Emilia Romagna

AUDITORIUM GAMALIELE via Mascarella 46 The water diviner 3737843659 Ore 15.30 (ingr. gratuito)

ANTONIANO v. Guinizelli Animali fantastici 051.3940212 I crimini

di GrindelwaldOre 16Una notte di 12 anniOre 18.30 – 21

BELLINZONA v. Bellinzona Old man & the gun 051.6446940 Ore 16.30 – 18.45 – 21

BRISTOL v. Toscana 146 Il gioco delle coppie 051.477672 Ore 17.30 – 20.30

CHAPLIN P.ta Saragozza Moschettieri del Re 051.585253 Ore 16.15 – 18.45 – 21.15

GALLIERA v. Matteotti 25 La donna elettrica 051.4151762 Ore 16.30 – 19

ORIONE v. Cimabue 14 Roma 051.382403 Ore 10.45 (v.o.)

051.435119 La douleurOre 16 – 20.30Tutti lo sannoOre 18.15

PERLA v. S. Donato 38 Troppa grazia 051.242212 Ore 16 – 18.30 – 21

TIVOLI v. Massarenti 418 Il ritorno 051.532417 di Mary Poppins

Ore 16Il testimone invisibileOre 18.30 – 20.30

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco) v. Marconi 5 Old man & the gun 051.976490 Ore 17.30 – 21

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 Ralph spacca internet 051.944976 Ore 16

Moschettieri del ReOre 18.30 – 21.15

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 Bohemian Rhapsody 051.902058 Ore 16 – 21

CREVALCORE (Verdi) p. Porta Bologna 13 Moschettieri del Re 051.981950 Ore 16 – 18.30 – 21

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p. Giovanni XXIII Ralph spacca internet 051.818100 Ore 16

Van GoghOre 18.30 – 21

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi Ralph spacca internet 051.6740092 Ore 21

[email protected]

notizie BOLOGNA 7SETTE

Domenica20 gennaio 2019

Page 8: Chiesa e media in dialogo...La deontologia del giornalista si deve ... orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi riporta una sequenza di eventi occorsi alle nozze

percorsi educativi

«Renderel’economiaa misuradi persona»

Il settore sociale dell’Istituto Veritatis Splendoroffre un corso biennale sui principi fondanti della Dottrina sociale della Chiesa, con quattrolezioni all’anno da febbraio a marzo

La beata Maria Cristina

A 5 anni dallabeatificazione e a 75dall’istituzione del Convegno di culturabolognese, una giornata di festa per la reginadelle Due Sicilie

Si celebra la beata Maria Cristinaun doppo anniversario quello che siapprestano a vivere, sabato 26, gli

amici del Convegno di cultura «BeataMaria Cristina di Savoia». Non soloricorre, infatti, il quinto anniversariodalla beatificazione della reginaconsorte delle Due Sicile ma sicommemora anche il 75° annodall’istituzione dei Convegni di cultura.Per festeggiare le ricorrenze, è previstaalle 9.30 una Messa in San Domenicoconcelebrata dall’assistente spiritualedel Convegno di Bologna don AdrianoPinardi e dal suo predecessoremonsignor Oreste Leonardi. Dopo ilpranzo, trasferimento nella vicina salaproiezioni del Circolo culturale «SanTommaso». Il libero scambio di pensierie riflessioni rivolti alla Beata MariaCristina sarà animato dalla presenza diSilvana Alesiani, presidente nazionaledel Convegno di cultura, dellavicepresidente Nunzia Volonnino, della

delegata per l’Emilia Romagna RossellaBeoni e della presidente per BolognaGiuliana Guernelli. Alla fine di questomomento di scambio e spiritualità saràvisionato il filmato della cerimonia dibeatificazione della giovane regina.«Come non ricordare con devozione ecommozione le virtù eroiche diperfezione e testimonianza cristianadella “Reginella Santa”, come vennechiamata dai suoi sudditi, sia comedonna, moglie e seppure per brevissimotempo madre?», si chiede la presidentedel Convegno di Bologna, GiulianaGuernelli. Scomparsa a soli 23 anni il 31gennaio 1836, da quattro anni era lasposa del re Ferdinando II delle DueSicilie. «La nostra grande ammirazioneper lei si esprime in particolare per lesue qualità di tessitrice diplomatica,umile ma ferma. Maria Cristinadimostrò tali qualità, a fianco di unmarito monarca assoluto che amò,

riamata, con tutto il suo cuore e la suamente – prosegue Guernelli –trasmettendogli a piene mani i doniricevuti dal Signore». Donna dotata diuna fine intelligenza e anche di spiritopratico, ebbe un ruolo affattosecondario anche nel contribuirerisanamento delle finanze del suoregno. «Beata Maria Cristina, ora cirivolgiamo a te e con confidenza, cometra persone amiche che si conoscono datempo e si vogliono bene – dice GiulianaGuernelli –: ti chiediamo di seguircipasso passo nelle nostre iniziative, diconfortarci quando ci imbattiamo inqualche difficoltà, e quindi farci trovarela strada per superarle. Ti chiediamoanche di sostenerci nel diffondereintorno a noi la tua conoscenza tramite iConvegni di cultura, affinché sianoportatori di amicizia, serenità, gioia maanche – conclude – di raccoglimento,meditazione, spiritualità».

È

Il «Don Zucchini» di Cento, spazio cinema multiforme

una sala della comunità a tutto tondoil cinema teatro Don Zucchini diCento. «Animato e pulsante grazie

all’impegno di una ventina di giovanivolontari – spiega Veronica, una di loro – ilDon Zucchini, che si trova nel centrostorico, in corso Guercino 19, nasce daldesiderio della parrocchia di San Biagio dioffrire alla comunità una salacinematografica e una biblioteca.Frequentata specialmente da giovani

È

universitari, la biblioteca e sala studio ègestita da numerosi volontari che negarantiscono l’apertura e la sorveglianza. Ilcentro dell’impegno dei volontari restacomunque la stagione cinematografica, conproiezioni dal sabato al lunedì, poi leproposte d’essai, il martedì e il mercoledì, ifilm in lingua originale e gli spettacoliteatrali. La struttura si impegna anche nellabellissima attività mattutina del cinema–scuola, con lo scopo di promuovere unaforte collaborazione con le istituzioniscolastiche di Cento e, nei loro alunni, undiverso atteggiamento di conoscenza e diriflessione sulle potenzialità del linguaggiocinematografico ed audiovisivo. Inoltredallo scorso anno, con enorme entusiasmo,è nata una nuova iniziativa di “gioco–cinema” riservata ai più piccoli: il “DonZucchini junior”, che propone ai bambini,in alcuni sabati pomeriggio, giochi per laconoscenza del linguaggio filmico,

proiezioni e merenda». «Anche gli incontriculturali, un giovedì al mese – continua –,sono un appuntamento atteso e consolidatoche nasce in collaborazione con lenumerose associazioni presenti sulterritorio, quali Libera Terra, il ServizioAccoglienza alla Vita, le associazionisportive, come il Cai sottosezione di Cento,e Cento Jazz Club, per le serate musicali.Compagno irrinunciabile della mission delcinema è “Da Tè”, la sala da tè solidalepresente all’ingresso del cinema: una vera epropria impresa sociale nella quale lavoranogiovani ragazzi con disabilità, coordinati davolontari e da una dipendente». «Ciò cheentusiasma noi volontari – conclude – èproprio l’opportunità di promuovere lacultura cinematografica e di valorizzare edincentivare l’immagine di un centro storicodinamico e aperto». La sala, che conta 99posti, è passata dal sistema analogico aldigitale quattro anni fa, grazie ai sostegniprivati. Per informazioni: pagina facebookCinema Teatro Don Zucchini ewww.cinemadonzucchini.it

Roberta Festi

Collegiale di nuoto sincro

Una giornata spettacolare,quella che si è svolta nellapiscina della PolisportivaVillaggio del Fanciullo: la2ª edizione dellaCollegiale di Nuotosincronizzato, organizzatadalla Società sportiva AdsVillaggio del Fanciullo edalla Polisportiva AsdAccadueo di Forlì. Unallenamento condivisocon atlete di un’altra cittàe una preziosa occasioneper confrontarsi conun’altra realtà sportiva,per stimolare le atlete amigliorarsi dal punto divista tecnico, coreograficoe umano. Forte lapartecipazione dipubblico e contagiosol’entusiasmo.

Biblioteca, luogo per incontri culturali, «Sala da tè solidale» per le iniziative portate avanti dai volontari della parrocchia di S. Biagio

Pax Christi e Acli per un lavoro più «umano»estiamo umani… anche nel mondo del lavoro»: è stato questo il temadell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nella chiesa di Santa

Maria della Pace al Baraccano, promosso da Pax Christi Bologna (che insettimana parteciperà ad un incontro nazionale con papa Francesco) e dalCircolo Acli Giovanni XXIII. C’è stata prima una preghiera silenziosa,intervallata da letture di testi biblici e di papa Francesco. Poi si è dato vita,con molti contributi, ad un’analisi della realtà attuale negativa del lavoro:lavoro sfruttato, incidenti, produzione di armi, problemi nelle famiglie acausa della rigidità degli orari, lavori non tutelati. Inizialmente è statoproiettato un video sul lavoro minorile per la raccolta del coltan nei fiumi enelle miniere del Congo, in cui sono impiegati più di 40000 bambini. Poi si èriflettuto sul tema degli infortuni sul lavoro (due milioni di morti all’anno nelmondo, più di 1100 infortuni mortali in Italia nel 2018, su 600000 denunciati,con un aumento del 9% per gli stranieri). Poi si è parlato della fabbrica dibombe Rvm di Iglesias, in cui 300 persone lavorano su tre turni per produrrele bombe che l’Arabia Saudita sgancia sulle popolazioni dello Yemen. Laserata poi ha puntato su «speranza e impegno»: obiezione professionale allaproduzione bellica; l’impegno per un lavoro minorile degno, riflettendo sullastoria di Miguel e di altri ragazzi peruviani che organizzano un loromovimento; il senso positivo del lavoro in proprio; accoglienza dei migrantied esempi di fraternità sul lavoro; l’insegnamento come lavoro per la pace,un programma nato nel Friuli e diffuso dal Miur a livello nazionale, el’esempio positivo dell’insegnamento dell’italiano agli stranieri.

Antonio Ghibellini

Baraccano

il programma

La sala del cinema Don Zucchini di Cento

DI VERA ZAMAGNI *

ccanto alla Scuola di formazioneall’impegno sociale e politico delladiocesi, che quest’anno tratterà in

8 incontri il tema del welfare civile, ilsettore sociale dell’Istituto VeritatisSplendor offre un corso biennale suiprincipi fondanti della Dottrina socialedella Chiesa, con 4 lezioni per ogni annodi corso. Il programma è ciclico edunque ci si può iscrivere ogni anno perla prima volta, completando il corsonell’anno successivo. Il corso è rivolto achi vuole approfondire i concetti di base,offerti in una versione aggiornata con gliultimi interventi delle Encicliche papalida relatori direttamente impegnati neivari ambiti. I temi di quest’anno sonoprevalentemente di carattere economico

Ae riguardano quattro scottanti problemicontemporanei, che si possonosintetizzare nella necessità che i cattolicicontribuiscano arendere l’economiapiù a misura dipersona, piuttostoche di produzione diprofitti per i detentoridi capitale. La primalezione riguarda ilcontributo che icattolici sonochiamati a dare perpreservare il nostroambiente naturale esociale dasfruttamento ed uso improprio, tematanto caro a papa Francesco. La secondalezione dà uno sguardo

all’insostenibilità della vita in tante partidel mondo non ancora uscite dallamiseria e a quanto possiamo fare per

ridare dignità a quellepopolazioni,evitando che sianocostrette a rischiare lavita conun’emigrazioneforzata. Nella terzalezione si ribadirà chela separazione traeconomia ed etica,approfonditasi inquesti ultimi anni, haprodotto gravi dannisociali, profonde

diseguaglianze, rancore sociale e scarsimiglioramenti economici, chiarendo chela Dottrina sociale non è contro lo

sviluppo, ma sostiene uno sviluppoinclusivo e solidale basato su unmiglioramento non solo materiale, maanche relazionale e spirituale. Infine, ilquarto tema analizzerà le ragioni per lequali il lavoro è entrato in collisione conla famiglia e i possibili rimedi che nonescludano le donne dal lavoro, mariconoscano e valorizzino la famigliacome base di una società solida e aperta.Non è più tempo di routine, la societànon si trova oggi in un momentopositivo né in Italia né in tante altre partidel mondo, e i cattolici non possonoperdere occasione per contribuire ariportare un po’ di speranza nel mondo,quella speranza fondata sulla autorevolerivelazione di Gesù.

* direttore corso di formazionesulla Dottrina sociale della Chiesa

Sopra, l’Allegoria del buon governo di Ambrogio Lorenzetti;nella foto sotto, Vera Negri Zamagni

Ucid, convegno nazionale degli imprenditori cristianiredito allo sviluppo. Scelteresponsabili, economiecivili». Questo il titolo e il

tema del convegno nazionaledell’Unione cristiana imprenditoridirigenti (Ucid) che si svolgerà aBologna sabato 26. Sede dell’incontrosarà il Salone Bolognini del ConventoSan Domenico (piazza San Domenico13). L’appuntamento saràun’occasione per discutere di unafinanza etica, attenta alle persone efunzionale alla crescita del Paese edelle sue imprese, produttrici diricchezza. I lavori si apriranno con unintervento dell’arcivescovo MatteoZuppi. Seguiranno le relazioni del

C« presidente nazionale dell’UcidRiccardo Ghidella e di RolandoMedeiros, presidente mondiale diUniapec, la Conferenza internazionaledelle associazioni di imprenditoricattolici. Tra gli interventi inprogramma, coordinati dal direttore diAvvenire Marco Tarquinio, ci sarannoanche quelli di Antonio Patuelli eFabio Panetta, rispettivamentepresidente dell’Associazione bancariaitaliana (Abi) e vicedirettore dellaBanca d’Italia. La mattinata proseguiràcon una tavola rotonda con diversipartecipanti: Stefano Zamagni,docente di Economia politicaall’Università di Bologna, Anna Maria

Tarantola, già dirigente della Bancad’Italia e presidente della Rai, AlbertoVacchi, presidente e amministratoredelegato di Ima spa, presidente diConfindustria Emilia Area Centro(Bologna, Modena e Ferrara) e GiulioMagagni, presidente di Iccrea Banca. Èprevista la partecipazione dellapresidente del Senato Maria ElisabettaAlberti Casellati, che dovrebbe tenerele conclusioni. Nel pomeriggio, invece,si terranno due sessioni: la primadedicata a «I giovani e l’Ucid» e laseconda intitolata «Le donne e l’Ucid».Alle 18.30, al termine dei lavori, verràcelebrata la Messa.

Francesca Mozzi

Darà crediti a chi lavora nella scuolauesto il programma del corso di base sulla Dottrinasociale della Chiesa di quest’anno. Le lezioni si ter-

ranno nella sede dell’Istituto Veritatis Splendor (via RivaReno 57) il sabato dalle 9 alle 11. Sabato 16 febbraio: «Be-ni comuni e salvaguardia dell’ambiente» (Giorgio Carbo-ne, docente di Bioetica e Teologia morale alla Fter); sa-bato 2 marzo: «La comunità internazionale e gli aiuti al-lo sviluppo» (Raoul Mosconi, presidente Cefa); sabato 16marzo: «Vita economica e responsabilità etica» (MicheleDorigatti, docente della Scuola di Economia civile); sabato30 marzo: «Lavoro e famiglia» (Vera Negri Zamagni, do-cente di Storia dell’Economia all’Università di Bologna edirettrice del corso). Grazie alla collaborazione con Fisme Uciim il corso è valido per l’aggiornamento del perso-nale docente e dirigente delle scuole d’ogni ordine e gra-do. Info e iscrizioni: Valentina Brighi, Ivs, tel. 0516566239.

Q

L’economista: «Non è piùtempo di routine, la societànon si trova in un momentopositivo e non solo in ItaliaI cattolici non possonoperdere occasione percontribuire a riportare unpo’ di speranza nel mondo»

8 BOLOGNASETTE

Domenica20 gennaio 2019