Chiara Spinelli_ “Senza narratori sociali non si va da nessuna parte” _ World Wide Rome

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  • 7/31/2019 Chiara Spinelli_ Senza narratori sociali non si va da nessuna parte _ World Wide Rome

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    Chiara Spinelli > Tutti gli interventi [http://makers.worldwiderome.it/author/chiara-spinelli/]

    Chiara Spinelli: Senza narratori sociali non si va da

    nessuna parte

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    Chiara Spinelli, pisana classe 78, ha studiato storia del cinema e capisce subito quali sono le storie chevale la pena raccontare. Nel 2011 con Nicola Lencioni lancia Eppela [http://www.eppela.com/] , lapiattaforma online di crowdfunding per le idee che hanno uno spessore. E poi, tutto sta nel saperleraccontare.Spinelli, lei che strada ha percorso?Un percorso atipico. Prima mi sono laureata in storia del cinema e poi ho lascio a met un dottorato. Lebaronie non mi piacevano. Sono approdata alla comunicazione e ho lavorato anche come copywriter perun po di anni.Le piaceva come lavoro?S, ma volevo allargare i confini e andare oltre la pura creativit. Mi piace molto anche il lato organizzativodei progetti. E ho avuto la fortuna di occuparmi di entrambi lavorando per la Normale di Pisa.Coinvolgente.Certo, perch si tratta di un contesto in cui hai un nome alle spalle da raccontare. il massimo che ci sipu aspettare, anche perch la Normale vanta una storia che non passa inosservata. Ma non mi sonofermata l.Tappa successiva, 2011.Nicola Lencioni mi ha chiamata perch aveva un progetto da affidarmi. Stava nascendo Eppela e volevache me ne occupassi io. Nonostante venissi da una realt differente, tuffarsi nel mondo del crowdfunding stato straordinario. Come project manager imparo ogni giorno qualcosa di nuovo.

    Come nata lidea?Un giorno Nicola si era trovato sotto il naso Kickstarter [http://www.kickstarter.com/] ed letteralmenteimpazzito. Lidea che gli saltata in mente stata: perch non facciamo anche noi un sito dicrowdfunding? Anche se prima di noi sono nate realt come Produzioni dal Basso[http://www.produzionidalbasso.com/] e Kapipal [http://www.kapipal.com/] .Quindi c concorrenza.Il punto non questo. Abbiamo modelli differenti, ma limportante che se almeno uno dei tre meccanismiingrana scatena una rivoluzione culturale del mercato. Il bello proprio questo: si possono stabiliredinamiche completamente nuove che vanno dal Maker al pubblico senza filtri.Una nuova ricetta per creare opportunit.S, perch il crowdfunding parla direttamente alle persone. Se c una band indie-rock che vuole produrreun demo pu usare questo sistema ed entrare in contatto con le reti sociali. il modo migliore per

    raccogliere i soldi che le servono.Una spinta dal basso.Ma non si tratta della stessa democratizzazione fasulla promossa dai talent show. Lillusione che ilpubblico televisivo possa decretare il successo di qualche cantante assurda. A decidere sono quasi

    http://www.eppela.com/http://makers.worldwiderome.it/author/chiara-spinelli/http://www.kapipal.com/http://www.produzionidalbasso.com/http://www.kickstarter.com/http://www.eppela.com/http://makers.worldwiderome.it/author/chiara-spinelli/
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    sempre le grandi major. Con i prodotti artistici succede spesso, a tutti i livelli.Cosa ha di diverso il vostro modello?Con Eppela vogliamo dare forma alle idee delle persone. Mettiamo a loro disposizione una piattaformacon cui raccogliere i soldi online. Ma non sono investimenti a fondo perduto, perch si fissa sempre untraguardo da raggiungere. Se non lo superi, i soldi tornano nelle tasche di chi li ha offerti.Non una semplice donazione.Certo che no, le persone si aspettano qualcosa in cambio. Su Eppela privilegiamo le idee mirate a creareun prodotto finale che possa interessare a chi ci investe. Intendiamoci, pu essere una cover persmartphone, una canzone o uno spettacolo teatrale. Limportante che i sostenitori ricevano un prototipo,

    un demo o anche unemozione.Ci vuole un riscontro con il reale.Gi, ma purtroppo spesso circolano idee poco concrete. Quando chiediamo ai proponenti se hanno gipensato a un progetto scompaiono nel nulla. Per arrivare in fondo devi aver studiato la fattibiliteconomica della cosa.Bisogna essere portati.Dipende anche dal contesto. Negli Usa il fenomeno esploso, ma i progetti finanziati con successo sonoquasi sempre prodotti, culturali o di design. quasi impossibile trovare qualcuno che voglia lanciare unastartup digitale, perch il riscontro non immediato.In Italia a che punto siamo?Ci sono tante opportunit per lanciare idee che hanno a che fare con moda, cultura e design, ma lebarriere non mancano. La burocrazia italiana di certo non aiuta e spesso gli interessi di categoria sonocapaci di strangolarti.Non abbiamo una grande politica del fare.

    Addirittura c un vuoto normativo che rende difficile inquadrare le offerte che si ricevono dalle persone.Le scelte per gestire al meglio i fondi ricevuti dai progettisti sono due. Se sei una Onlus tutto ok, leconsideri donazioni. Se sei un privato, alzi la cornetta e chiami il commercialista.Ma i problemi non finiscono qui.C il nostro spaventoso digital divide. Utilizziamo Facebook giusto per ritrovare gli amici delle medie. Poici sono Twitter e Linkedin, questo sconosciuto. In tutti e tre i casi, ancora pochi progettisti comprendono afondo le possibilit che offrono.Dove sbagliano?Li usano con troppa rigidit. Possono anche avere unidea fantastica, ma poi si bloccano quando si tratta

    di raccontarla. Diffondere una foto o scrivere un testo coinvolgente diventa unimpresa. Alcuni parlanoancora di s in terza persona, e non certo la scelta ideale per comunicare che il loro lavoro anchepassione.Va fatto uno sforzo.La dimensione dei social network fondamentale per portare avanti un progetto di crowdfunding. Bisognacoinvolgere direttamente le persone e far capire loro che ci stai mettendo tutta la tua passione. Ecomunque, lobiettivo finale non solo quello di intascare i soldi.C dellaltro.Sicuro, il passaparola. Se il mio progetto ti interessa ma non vuoi investirci denaro puoi aiutarmispargendo la voce tra i tuoi amici. Magari tra di loro ci sar qualcuno che ben disposto a darmi il suosostegno finanziario. Oltre che a spargere la voce.Una reazione a catena.

    Esatto, ecco perch continuo sempre a ripetere che per Eppela se un progetto fallisce il vero problemanon aver perduto il suo 5% di ricavo. Se i progettisti non creano nuovi contatti intorno al loro progetto, lacommunity del sito non cresce e il sistema non si afferma come opportunit.Torniamo alla dinamica del racconto.S, ed fondamentale. Presentare un progetto non molto diverso da quello che fa un regista davanti aipotenziali produttori. Di solito gli chiedono di raccontare il film in tre minuti. Insomma, un pitch da verastartup. Se non la sai raccontare la tua idea non vivr mai.Di strumenti per farlo ne abbiamo anche troppi.Il Web favoloso e a costo zero. Se tutte le persone imparassero a usarlo come si deve, non ci sarebbepi bisogno di rivolgersi altrove per organizzare il marketing di un progetto. Limportante resta semprecamminare con le proprie gambe.

    Ma non possiamo aspettarci un successo immediato.Voglio lanciare una provocazione: eviter di parlare del successo di Kickstarter. Troppo facile. Megliofocalizzarsi sui problemi: come facciamo ad avere lo stesso successo in Europa e in Italia? Purtroppo inostri numeri sono ancora molto ridotti.A che punto siete?

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    La soglia massima di finanziamento non supera i 10mila euro, e dei 700 progetti che ci sono arrivati neabbiamo pubblicati solo 90. Di questi, finora solo una decina hanno avuto successo. I numeri parlanochiaro: Eppela non funziona come eBay. Non basta caricare un paio di foto e aspettare che qualcunoinciampi nella pagina per caso. Senza narratori sociali non si va da nessuna parte.

    _Lorenzo Mannella

    02/03/2012