nea Polis Rome Italy

32
Notizie dai Municipi Un nuovo soggetto associativo nasce all’Aurelio “Ognuno per tutti” Decoro day: polemiche in Municipio Chiude la ASL RMD Psicoterapia a Prati: un servizio per tutti Speciale: Ambiente INTERVISTA A AD E.Marino, RESPONSABILE PD AMBIENTE INTERVISTA AI REGISTI DEL FILM “RISTABANNA” Viaggi Impossibili La Tunisia Liberata Ambienti di lavoro: vi raccontiamo néaPolis La salute del Tevere º Municipio XVIII: caos, traffico e disservizi Stazione Aurelia all’abbandono Polveri sottili: Roma da redord Greenadvantage: il Green Business Dimmi cosa mangi e ti dirò cosa rischi

description

Nea Polis is a famous review created, published and distributed in Rome

Transcript of nea Polis Rome Italy

Page 1: nea Polis Rome Italy

Notizie dai MunicipiUn nuovo soggetto associativo nasce all’Aurelio

“Ognuno per tutti”Decoro day: polemiche in Municipio

Chiude la ASL RMDPsicoterapia a Prati: un servizio per tutti

SSppeecciiaallee:: Ambiente

INTERVISTA A AD E.Marino,

RESPONSABILE PD AMBIENTE

INTERVISTA AIREGISTI DEL FILM “RISTABANNA”

Viaggi ImpossibiliLa Tunisia LiberataAmbienti di lavoro: viraccontiamo néaPolisLa salute del Tevere

º

Municipio XVIII: caos,traffico e disserviziStazione Aurelia all’abbandonoPolveri sottili:

Roma da redord

Greenadvantage: il Green Business

Dimmi cosamangi e ti dirò

cosa rischi

Page 2: nea Polis Rome Italy

Salvare la forma anche se la barca affonda

Ti piace néaPolis? Scegli Mc Donald!

Page 3: nea Polis Rome Italy

L’Italia è un paese meraviglioso, ricco di arte, cultura,paesaggi e menti geniali. Tuttavia, qualcuno dovrebbespiegare ad uno straniero in visita nel nostro paese comestanno veramente le cose, ossia che in Italia si predicabene e si razzola male. Questo vizietto lo abbiamo ere-ditato con la Costituzione, carta democratica tra le piùbelle e progressiste al mondo ma al contempo profon-damente inattuata. Infatti, tutti sanno che esiste un’Ita-lia formale ed una sostanziale ossia due paesi, uno scrittoe uno non scritto. Non lo sapevi?Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia poteva essere l’oc-casione per festeggiare ma anche fare autocritica e ri-conoscere errori e fallimenti: d'altronde, morire è un po’come rinascere diceva una canzone. Così non è stato. Giustizia ed autocritica non sono di que-sto mondo ma dell’altro diceva il Papa al Marchese delGrillo. Troppi dualismi e troppe contraddizioni.Accanto ai festeggiamenti si potevano aprire dibattiti perfar ripartire l’Italia con una nuova e più capace classe di-rigente? Nulla di tutto ciò. Per l’ambiente culturale nelquale viviamo questo non è ammissibile perché bisognasalvare la forma anche se la barca affonda. Guai a cambiare qualcosa, si rischia l’infermo anche seforse già ci siamo. Vivere in un ambiente immobile, di-sinteressato, apatico è frustrante per i giovani (prestosaranno quarantenni) e mi chiedo fino a che punto sop-porteranno. I paesi virtuosi in Europa sono condotti daPrimi Ministri quarantenni così come le migliori ammini-strazioni d’Italia. Tuttavia, nel nostro bel paese siamolontani dal prendere una piega costruttiva e dinamica inquanto siamo guidati da una classe politica ed econo-mica decrepita che non guida. Ci si può attendere che unsettantenne abbia la forza e la lungimiranza di far cre-scere un paese? Ti sembra normale che la tv italianapulluli di anzianotti strilloni e tromboni dove se sommi

l’età degli invitati al programma si arriva facilmente a500 anni, altro che 150 anni d’Italia! Provateci! Il liftingsì, ma la matematica non mente.D'altronde il Governo Monti, il cui consenso è in fortecalo, lo ha certificato. La vecchia classe politica che hagovernato per 40 anni (altro che dittature!!!) ha fallito. Ipoteri forti sono dovuti intervenire prima che una logicafaziosa dei partiti e la loro irresponsabilità ci portasse alfallimento. Ma a che prezzo e con un approccio con-servatore e privo di innovazione!E’ bene saperlo: l’ambiente culturale che guida l’Italiaè conservatore. Quando un paese è guidato da tanti an-ziani lo è tendenzialmente per forza e per natura. Con-servare significa che tutto rimane così com’è. Quindi, sele cose ti vanno bene meglio, altrimenti ti accontenti.Questo ambiente mortifica le aspirazioni di singoli egruppi che invece sono animati dalla voglia di cambiarele cose, hanno le capacità di proporre prima di tutto unnuovo modo di pensare e di creare anche un nuovo am-biente culturale e di lavoro basato ad esempio su colla-borazione e concretezza. Questo numero è dedicato all’ambiente a 360°: quantevolte abbiamo sentito parlare di autorizzazioni che con-sentono di inquinare? Tante, ma che importa basta avere“le carte” in regola. Dell’Italia bisognerebbe dire che èun paese non fondato sul lavoro ma sulla burocrazia, sul-l’apparenza e la formalità. Infatti, le consulenze si spre-cano così come i nostri soldi per finanziarle senza chemai si veda il briciolo di un cambiamento e di un’innova-zione. Vogliamo parlare di come sono avvelenati gli am-bienti di lavoro? Un altro fallimento che per ora nonmerita commento. La nostra Associazione è parte di un movimentopiù ampio che intende tradurre i pensieri in pa-role ed azioni…seguiteci…

Economista (Spec. Internazionale)

Salvare la forma anche se la barca affonda

EditorialeClaudio Napoli

3

Maggio 2012

Ti piace néaPolis? Recati presso i nostri Sponsor e approfitta delle promozioni che trovi nella rivista!

Page 4: nea Polis Rome Italy
Page 5: nea Polis Rome Italy

Un nuovo soggetto nasce nel panorama associativo .6Municipio XVIII: caos, traffico e disservizi .7Intervista ad Estella Marino, Responsabile ambiente PD .8Stazione Aurelia, lasciata all’abbandono .9I parchi pubblici del MunicipioXVIII: interventi puntuali masenza una visione .9Decoro Day: polemiche .10

Ambiente di Lavoro: vi raccontiamo néaPolis .16Uomini ed Aziende GreenGreen Advantage: uomini edimprese. .17Oggi spendo .15Diamo un taglio ai rifiuti .18La salute del Tevere .19I depuratori di Roma .19Pannelli fotovoltaici: ma quantoci costano? .20Inquinamento sottile: Roma darecord .20Ambiente artistico: troppi i mostri, pochi i nuovi .21Dimmi cosa mangi e ti diròcosa rischi .21

I soliti romani: .22Notizie dal MondoIl viaggio nella Tunisia libera .23

Dimmi che smalto usi e ti diròchi sei .24

L’amministratore del futuro .26Nullità delibera assembleare .27

La leggenda Maya: teschi misteriosi .28Ristabanna: la Sicilia interpretatadal grande Ben Gazzara .29

lascia la tua mail: riceverai la rivista onlinewww.neapolisroma.it

Editor ia le AMBIENTE

Professionisti

neacultura/neacinema

Salute & Bellezza

Società & Relazioni

Nel prossimo numero 30

dove trovo la rivista 30

Roma NotizieGregorio VII - Prati- Boccea -

V.Aurelia-Casalotti-M.Spaccato

Editore: Claudio NapoliDirettore ResponsabileElio TomassettiDirettore CommercialeCarlo FamigliettiComitato scientifico:Edy Viola, F. Napoli

Grafico: Daniele [email protected] & Marketing: Francesco ZancaCollaboratori: Francesco Grasselli, Alessandro Ranieri,Laura Napoli, Valeria Pucci, Valerio Pel-liccia, Viviana Vannucci, Federico Monti,Lorenzo Sigillò, Paolo Migotto, GiorgioZussini, Laura Andina, Vanessa Pinato, Daniele Palone, Valentina SanzoneSalvo accordi scritti, la collaborazione con ilmensile Nea Polis Roma è da considerarsi a ti-tolo gratuito Foto ed Immagini sono tratte dalweb. L’editore ha cercato di rintracciare gliaventi diritto ai crediti fotografici non specifi-cati ed è a disposizione per chiarimenti.

Tipografia: G. De Vecchi Pieralice, 2000167 RomaRegistrazione Tribunale di Roma: n. 360/2010 del 17 settembre 2010N° iscrizione ROC: 20384Sede Operativa: via G.Funaioli, 54

PER INFORMAZIONI E PUBBLICITÀ

320.22.84.36806.94368579

Email:[email protected]@neapolisroma.it

ROMAREDAZ IONE

Salvare la forma anche se labarca affonda .3

FOCUS

NON BUTTARMI,REGALAMI

O RIPORTAMI

SOMMARIOMaggio 2012, anno III

Monteverde-Bravetta-Pisana-Malagrotta-Portaportese

Continua la battaglia a tuteladell’area verde .12La manifestazione contro la privatizzazione di ACEA .12Il Poliambulatorio è inagibile .13Roma Capitale: quali novità? .14

Prati - TrionfalePsicoterapia a Prati: un servizio per tutti 11

Page 6: nea Polis Rome Italy

Un nuovo soggetto nasce nel panorama associativodel 18° Municipio, anzi no, non si tratta di un sog-getto nuovo, perché in esso sono presenti associa-zioni e portatori di istanze che erano già presenti sulterritorio, si tratta di un nuovo metodo di affrontarei problemi.

Il Coordinamento Ognuno per Tutti nasce conl’idea di unire tutte le associazioni che si bat-tono per la salvaguardia dei beni comuni, dei parchi,perché le istituzioni si impegnino per il miglioramentodella mobilità nei quartieri, per la pulizia e il decorodella città, e per il miglioramento della qualità dellavita dei cittadini, contro tagli alla spesa pubblica, allasanità, all’istruzione, che finiscono sempre per pe-nalizzare i più deboli, in una logica di degrado infinitoe di continua spasmodica ricerca del profitto.Hanno aderito finora molte associazioni, tra cuil’Associazione Villa Carpegna, Casalottilibera, Le-gambiente, Comitato Promotore Parco della Cellu-losa, Comitato Pasquino 18, CittadinanzattivaAssemblea Aurelio, Comitato Forte Boccea Bene Co-mune, Comitato l’Italia Sono Anch’io, Comitato ParcoPiccolomini, Associazione Acquafredda – Parco diMontespaccato, Unione Inquilini zona Ovest, La Retedi Montespaccato, La fabbrica di nichi Montespac-cato, la Cittadella Montespaccato, anche l’ANPI eNea Polis hanno comunicato la loro adesione.

Sul solco degli insegnamenti di Don Milani, per cui farepolitica significava prendersi cura degli interessi di tuttie lanciare un ponte di solidarietà per superare il murodei vari egoismi e non arraffare diamanti e lingottid’oro, è stata lanciata una manifestazione per il 26maggio pre 16.30 con corteo dalla stazione metrodi Battistini, e arrivo a piazza Irnerio dove i rap-presentanti delle associazioni interverranno su:a) difesa dei beni comuni dalla speculazione edilizia;b) sviluppo di una viabilità sostenibile e rispetto degliimpegni presi con la cittadinanza per l'allargamentodella Boccea; c) sviluppo di una gestione responsa-bile del tema dell'ambiente e dei rifiuti superandol'inerzia e l'irresponsabilità delle istituzioni preposte; d) sicurezza (incremento di delitti, omicidi, furti,estorsioni); e) diritto alla salute e disastri gestionali(S. Carlo, IDI Monti di Creta, Cristo Re etc);L’invito per i cittadini e per tutte le associazioni è diaderire in massa, per far sentire la propria voce eper riappropriarsi di un bene prezioso: “la partecipazione, perché è stato anchea causa del disinteresse di tutti, che lapolitica ha toccato il fondo in questi ul-timi tempi”.

Per informazioni: [email protected], op-pure a: [email protected]

Alessandro Ranieri

Un nuovo soggetto nasce nel panorama associativo del Municipio Aurelio

“Ognuno per tutti”

Notizie da Roma Capitale Maggio 2012

Manifestazione Sabato 26 maggio ore 16.30 (Metro Battistini):

“Insieme per risolvere i problemi del nostro territorio”

Page 7: nea Polis Rome Italy

7www.neapolisroma.it

Roma Notizie: Gregorio VII - Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccato

Il territorio del Municipio Roma 18 è alquanto esteso.Partendo da S. Pietro arriva alla campagna oltre Casteldi Guido sino al fiume Arrone, in prossimità del bivio diFregene. Racchiude una popolazione di 135.981 abi-tanti con un estensione di 6.866,99 ettari. Il quartiere è anche bello, in quanto non presenta pa-lazzi troppo alti ma i servizi sono pochi ed i disser-vizi tantissimi.

La metà del municipio XVIII non è assolutamente col-legata con i mezzi pubblici. Le aree di Castel Guido,Casal del Marmo, Selava Candida, Casalotti, Monte-spaccato sono isolate ed il servizio pubblico è decisa-mente inadatto. Fin dalle sette del mattino ci sonolunghissime code sia dalla parte dell’Aurelia che daCasalotti. Occorre anche un’ora per fare 3 chilometri! Il Traffico è un problema che sembra proprio non inte-ressare a coloro che ci governano. Ognuno fa ciò che vuole. Per Via di Boccea la mattinasono costantemente tutti in doppia fila e si scrutanolontanamente solo due vigili a dirigere un traffico in tilt.Ma la mattina dove sono i vigili? Ma non dovrebberotrovarsi quotidianamente su via di Boccea a fare lemulte a chi si trova in doppia fila? Per non parlare del fatto che raggiungere la metro A èimpossibile con la macchina: traffico e mancanza di par-cheggio. Perché il Municipio non si interessa di sa-

nare il parcheggio sotterraneo di Cornelia inuti-lizzato da tanti anni che potrebbe fungere da parcheg-gio di scambio Auto-Metro? Nessuno si è dimenticatodell’Auditorium di Cornelia, altro momumento allospreco, di cui questa amministrazione si disinteressa.Scarse le piste ciclabili. Pochissime aree giococomunali per i bambini. Inoltre il municipio XVIII èdotato solo di 4 aree per i cani, praticamente se unoabita a Casalotti deve fare dieci chilometri per portareil cane all’area più vicina e ben quattro chilometri se losi vuole portare da Montespaccato a Torre vecchia. Insomma come si fa a vivere bene così?La qualità di vita nel Municipio è peggiorata sensibil-mente. Anche se si vedono alcuni piccoli cantieri, lasensazione è che non si stia facendo abbastanza emolti cittadini sottolineano che la situazione èpeggiorata rispetto agli anni passati. Perché non partano i lavori di via Boccea? Crediamo che i cittadini dovrebbero iniziare ad inte-ressarsi maggiormente dei problemi del proprio terri-torio per segnalare, associarsi e migliorare la vivibilitàdel quartiere che è in peggioramento.Per questo l’Associazione Nèa Polis ha di recente co-stituito diversi comitati territoriali cittadini per trac-ciare un percorso costruttivo e pretenderel’intervento delle istituzioni. Ti aspettiamo… [email protected] tel. 0694368579

Municipio XVIII: caos, traffico e disservizi Laura Napoli

Manifestazione Sabato 26 maggio ore 16.30 (Metro Battistini):

“Insieme per risolvere i problemi del nostro territorio”

Page 8: nea Polis Rome Italy

www.neapolisroma.it

8 Roma Notizie: Gregorio VII - Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccato

Stazione Aurelia, lasciata all’abbandono

Lo scorso 21aprile, Il PD Roma ha lanciato unamobilitazione cittadina per denunciare, ancorauna volta, il grave rischio che la Capitale vada inemergenza rifiuti; siamo ancora in tempo persalvare l’ambiente? E’ possibile coniugare le ri-chieste del Pd di attivare la raccolta differenziataporta a porta, destinandole le risorse necessariee di portare a pieno regime gli impianti di trat-tamento meccanico biologico già realizzati, conla nuova proroga alla chiusura della discarica diMalagrotta?

Indubbiamente su questo tema siamo in grave ritardo:dobbiamo affrontare una seria riconversione della ge-stione del ciclo rifiuti a Roma.Innanzitutto, è necessario far funzionare a regime gliimpianti di trattamento che già esistono e che potreb-bero trattare circa la metà delle 5.000 tonnellate/giornodi rifiuti prodotti dalla Capitale, per il momento, ancoraconferiti nella discarica di Malagrotta senza alcun trat-tamento. Inoltre è fondamentale avviare la raccolta dif-ferenziata porta a porta,l’unico modo che abbiamo perarrivare a differenziare almeno il 40-50% dei rifiuti.Le risorse ci sono visto che la precedente Giunta Re-gionale ha stanziato, per la raccolta differenziata, – neltriennio 2009-2011- 21 milioni di euro per la Provinciadi Roma e circa il doppio per Roma Capitale.

E’ facilmente dimostrabile che i soldi destinati alla Pro-vincia di Roma sono stati spesi per portare in tre annigli utenti della differenziata da 25.000 a circa 450.000coinvolgendo circa 1 milione di abitanti, non si capiscebene invece che fine abbiano fatto i finanziamenti perla differenziata di Roma Capitale.

La strada per risolvere il problema ambiente

nella nostra Capitale e non solo, è piuttostolunga, ma quali sono i passi più urgenti da com-piere? Cosa pensa del “ Piano Roma”, docu-mento pensato per la situazione rifiuti nellaprovincia?

L’Accordo per Roma attorno al quale il Ministro Clini stacostruendo un patto tra i vari soggetti chiamati in causa– enti locali (Regione, Provincia, Comune), aziende pub-bliche che operano nel ciclo dei rifiuti e operatori delsettore – richiama proprio i soggetti istituzionali ed im-prenditoriali della Capitale, al raggiungimento comples-sivo degli obiettivi di cui parlavo sopra. I passi dacompiere sono appunto: la diffusione della differenziataporta a porta nella Capitale (che necessita anche di unaazienda municipalizzata in grado di gestire tutto il ser-vizio), la costruzione degli impianti di filiera per il recu-pero delle frazioni separate, in particolare gli impianti dicompostaggio, (plastica, vetro, carta, ecc.) investendonell’ economia “verde”, e la promozione di un diffusosenso comune nei cittadini verso comportamenti so-stenibili.

L’Europa sta investendo molto sull’ambiente e lasostenibilità, con obiettivi precisi per il 2020; èpossibile un piano di raccordo tra Roma e l’Europa?

Sono necessari interventi seri, strutturali, che riguar-dano settori produttivi ed infrastrutturali, ma anche lamodifica di alcune pratiche quotidiane che riguardanomigliaia di cittadini: dalla mobilità (trasporto pubblico,incentivi alla ciclopedonalità, carsharing, bikesharingecc.), alla gestione delle aree verdi, all’incentivo di tuttal’imprenditorialità legata alla green economy e allo svi-luppo delle tecnologie per la produzione di energia dafonti rinnovabili. Vanessa Pinato

INTERVISTA ad Estella MarinoResponsabile ambiente del PD Roma

“Che fine hanno fatto i soldi destinati dalla Regione a Roma Capitale per la raccolta differenziata?”

Page 9: nea Polis Rome Italy

9Roma Notizie: Gregorio VII - Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccatowww.neapolisroma.it

«A proposito delle azioni finalizzate ad implementare glistandard di sicurezza urbana nelle stazioni delle Fs dopoil brutale omicidio della signora Giovanna Reggiani,prendendo atto delle dichiarazioni di Giorgio Ciardi, de-legato sulla Sicurezza del Sindaco di Roma, sulla situa-zione riguardante la stazione di Tor di Quinto, loinvitiamo a farsi un giro, magari insieme al Sindaco Ale-manno, anche in altre stazioni romane delle FF.SS. perrendersi conto del vergognoso stato nel quale alcune diqueste sono state abbandonate dall’Amministrazionecapitolina in questi ultimi anni. In particolare, va se-gnalata la situazione di quella di Roma Aurelia, chesorge a ridosso dell’omonima consolare, in un punto di-sabitato dell’estrema periferia romana, il cui piazzaleantistante, che ospita anche tre capolinea Atac, è damesi completamente al buio. Una situazione, questa,più volte denunciata invano dalla stessa cittadinanza,che rappresenta un oggettivo pericolo per tutti coloroche sono costretti ad accedere a tale struttura nelle oreserali e notturne».

È quanto dichiara in una nota Giovanni Barbera, mem-bro del comitato politico romano del Prc-Federazionedella Sinistra: «Chiediamo al Sindaco e al suo delegatoalla sicurezza che cosa aspettano ad intervenire per ri-

pristinare l’illuminazione pubblica, garantendo quellecondizioni minime di sicurezza e di civiltà che dovreb-bero essere garantite in tutte le strutture pubbliche dellacittà. Purtroppo sulla sicurezza, quella vera, fatta so-prattutto di prevenzione, continuiamo a registrare solotanta demagogia da parte dell’attuale Giunta».Si noti che il sottopasso è utilizzato come rifugio dai tos-sicodipendenti. Mentre le ‘working women’ che ade-scano i clienti nel circondario spesso consumano irapporti clandestini nel parcheggio di scambio della sta-zione. La stazione Aurelia serve per lavoratori e visita-tori dell’Aurelia Hospital, studenti e pendolari diretti alCapolinea delle linee autobus ATAC 028-247-985-087 oalla fermata del bus 246. Presso la stazione effettuanofermate esclusivamente treni regionali per Maccarese-Fregene, Cerveteri-Ladispoli, Civitavecchia, Grosseto,Montalto di Castro, Roma San Pietro, Roma Ostiense,Roma Termini e Roma Tiburtina.Ricordiamo anche che la stazione meriterebbe collega-menti maggiori. È in fatti irraggiungibile per gli abitantidel quartiere Bravetta-Pisana-Vignaccia se non con l’au-tomobile. Il che è il colmo, in quanto la distanza è di unpaio di km e un collegamento diretto con la stazionestessa sgraverebbe il traffico di una zona fortemente in-tasata. Daniele Palone

Stazione Aurelia, lasciata all’abbandono

Il Municipio XVIII si caratterizza di numerose aree verdi.Tra le principali Villa Pamphilj e Villa Carpegna, insiemead altre meno conosciute che dovrebbero essere og-getto di più attenzione. Sono ancora pochi, infatti, gli in-terventi promossi dall’amministrazione municipale voltialla riqualificazione di zone come il Parco del Pineto,quello di Giovanni Paolo I, di Valcannuta, della Cellu-losa e di Piccolomini. Finora sono state prese solo ini-ziative ad hoc per la manutenzione di questi territori,come quella del “Quarto Decoro Day” organizzata dalPresidente Giannini con l’ausilio di alcuni comitati anti-degrado: la manifestazione ha riguardato la pulizia diuna parte del Parco del Pineto. Oltre a questo inter-vento è da ricordare quello più ampio e capillare cheha visto impegnata la cooperativa Servizio Giardini in-sieme a numerosi volontari, nella rimozione di rami ca-duti e di potature preventive in tutte le aree verdi del

quartiere Aurelio. Tuttavia sa-rebbe necessario stabilire unpiano di recupero e di manu-tenzione che non riguardi soloiniziative sporadiche, ma cheincentivi un progetto ciclicoed uniforme. Una soluzioneefficace, ad esempio, è quella promossa dal Piano Re-golatore Generale di Roma (Giunta Veltroni) che in al-cuni punti interessa i polmoni verdi del Municipio XVIII,come quello che prevede la trasformazione in area pub-blica dell’area della Cellulosa e la conservazione di unaparte dell’ente proprietario già destinata ad attività agri-cole. Nello stesso programma è prevista, inoltre, l’ac-quisizione da parte del Comune del Parco Piccolomini ela conseguente trasformazione in territorio di pubblicautilità e non a campo da golf. Viviana Vannucci

I parchi pubblici del Municipio XVIII: interventi puntuali ma senza una visione

Page 10: nea Polis Rome Italy

Decoro Day: polemiche tra il Presidente Giannini e la consigliera Gianna Filardi

LA RIVISTA Néa POLIS

10

www.neapolisroma.it

Roma Notizie: Gregorio VII - Boccea - Valle Aurelia - Casalotti - Montespaccato

Il 31 marzo si è svolto la 5^ edizione del Decoro Daynel 18° Municipio, alla presenza del presidente Gian-nini, del presidente AMA Benvenuti, anche loro armatidi scope e altri attrezzi, dei volontari per il decoro ur-bano, di rappresentanti di associazioni come Bastacar-telloni, Cittadinanzattiva, Riprendiamoci Roma.In via delle Fornaci e alla Stazione San Pietro sono stateripulite le strade, ripulito il giardino antistante la sta-zione, rimossi molti manifesti abusivi e i tantissimi ade-sivi che erano attaccati sui muri, sugli sportelli deicontatori, sui pali della luce. In via Albergotti è stato ri-pulito l’ingresso del liceo Seneca, che ha cambiato volto.

E qui parte la polemica: il 4 aprile la consiglieraGianna Filardi, capogruppo PD al Municipio, presentainterrogazione al Presidente del Municipio per chiedere,tra l’altro, notizie sui costi dell’operazione, e se sianostate elevate multe nei confronti di chi aveva affissoabusivamente manifesti e adesivi, dato che questi ri-portano indicato nome e cognome, indirizzo e telefonodi chi, o per conto di chi, sono stati attaccati.Il presidente del Municipio rispondeva affermandoche l’operazione era stata del tutto volontaria, senzacosti e che certo non si pensava con questi interventi,di risolvere i problemi del degrado di Roma e del Muni-cipio, data la vastità del territorio, e dato anche che,

subito dopo, gli imbrattatori tornano all’opera, ma didare un esempio di civiltà e di rispetto per il prossimo.

Fermo restando che dispiace che iniziative chedovrebbero unire, in realtà poi finiscono per solle-vare polemiche, sembra comunque pienamente legit-timo chiedere notizie all’amministrazione circa i costi ele modalità del suo operato, così come sembra legit-tima la richiesta circa le eventuali multe sollevate.Infatti, come abbiamo avuto modo di dire in altre oc-casioni, tipo lo sgombero del Pineto, oltre a questi in-terventi, occorre mettere in atto iniziative volte aprevenire il degrado, con maggiori controlli, come adesempio fatto il 25 aprile, in cui si è avvertita la pre-senza dei carabinieri all’interno di un affollatissimoParco del Pineto, e soprattutto, sanzioni.Al di là del fatto, quindi, se siano state elevate sanzionio meno, rivolgiamo appello al Municipio, di intervenireper sanzionare questi comportamenti incivili, senzaaspettare il prossimo Decoro Day, ma semplicementecon un giro per le strade del Municipio, fotografandocartelloni e adesivi abusivi (ad esempio sulla via Boccea,al bivio con via di Casalotti, sotto il ponte del raccordo,all’incrocio con via don Gnocchi, ma si possono faremille esempi), e facendo rispettare la legge, per il de-coro di Roma e dei suoi cittadini. [email protected]

di Alessandro Ranieri

Page 11: nea Polis Rome Italy

Intervista alla dott.ssa Annalisa Murolo, Psicologa esperta in ambito clinico

Decoro Day: polemiche tra il Presidente Giannini e la consigliera Gianna Filardi

Nell’articolo di aprile Il Dott. Ordine ha spiegato comeil Centro di Psicologia La Fenice faccia riferimento alleteorie dell’attaccamento. In cosa consiste questo tipo di approccio?Le teorie dell’attaccamento potrebbero definirsi comeuna versione più aggiornata del primo pensiero diFreud, sviluppata ad opera di John Bowlby. Il nucleoconcettuale di tali teorie è relativo alla convinzione cheil disagio psicologico si origini dal maltrattamento chela persona ha subito dai propri genitori nel corso del-l’infanzia e della adolescenza. Per maltrattamento intale ambito si intende la mancanza di cure delle qualiun bambino ha naturalmente bisogno e l’erogazione dicomportamenti non attesi (percosse, violenze sessuali,umiliazioni).Da un punto di vista pratico in cosa si differen-ziano le teorie dell’attaccamento dalla psicoa-nalisi ortodossa?Gli psicoanalisti di “prima generazione” tendono troppospesso a mantenere nei confronti del paziente un at-teggiamento freddo e distaccato. Essi, ad esempio, ri-mangono in silenzio per la maggior parte della seduta,

evitano qualsiasi contatto oculare col paziente e gli vol-gono fisicamente le spalle. Gli psicologi che seguono leteorie dell’attaccamento cercano invece di stabilire conla persona una relazione alla pari, caratterizzata da vi-cinanza emotiva, autenticità, empatia e partecipazioneattiva. Un’altra differenza di base riguarda il fattoretempo. Le terapie condotte secondo il nostro metodotendono in genere a concludersi in tempi decisamentepiù brevi rispetto alle psicoanalisi classiche.Potrebbe darci un esempio dei temi trattati inquesto tipo percorso terapeutico? La psicoterapia non fa altro che raccontare all’adulto lastoria di come fu veramente trattato da piccolo, supe-rando le idealizzazioni con cui ciascuno ha nascosto leferite affettive ricevute nel corso del proprio sviluppo. Ilpaziente viene invitato a ricostruire la narrazione dellapropria vita, non per come gli è stata riportata dai suoigenitori, ma per come egli l’ha realmente sperimentata.Questo percorso restituisce alla persona la capacità di ri-conoscere che le percezioni di sè e degli altri, derivateda passate esperienze dolorose, possono non essere ap-propriate al suo presente e futuro. Vanessa Pinato

11

Psicoterapia a Prati: un servizio per tutti

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare il sito:www.lafenicepsicologia.it

www.neapolisroma.it

Roma Notizie: Prati - Trionfale (Municipio XVII)

Page 12: nea Polis Rome Italy

Torniamo a parlare della vicenda della pompa di benzinanell’area verde tra via degli Antamoro e via San GiovanniEudes. Poco più di un ettaro, la cui proprietà è divisa tradue soggetti distinti, che il Comune di Roma sta da annitentando di acquisire e che è destinata da Piano Regolatorea servizi per il quartiere. È proprio questo il punto: contutte le autorizzazioni necessarie un privato aveva iniziatoa costruire una pompa di benzina in uno spicchio di que-sto fazzoletto verde. Ma un distributore di benzina può es-sere paragonato ad un servizio pubblico? Per i cittadiniassolutamente no.Dopo il presidio del 30 marzo scorso e la mobilitazionedegli abitanti della zona, i lavori si sono bloccati ed il Mu-nicipio XVI è intervenuto con determinazione. In partico-lare, il Presidente Bellini, in data 13 aprile, ha scritto unalettera molto pesante al Sindaco, agli Assessori e ai Dipar-timenti comunali competenti, in cui chiede la revoca dellaDeterminazione Dirigenziale n. 918 del 30 marzo 2011 (chedi fatto dava il via libera all’opera). Secondo quanto scrittoda Bellini, un’autorizzazione simile non è possibile darlasenza il parere (politico) del Municipio. Tale parere non èmai stato richiesto, fermandosi il tutto agli Uffici tecnici.

Sarebbe quindi viziato l’atto. Anche il consigliere comunaleAthos De Luca ha richiesto la revoca della DeterminazioneDirigenziale n. 918 per la medesima motivazione. Non acaso, il Segretario Generale, a seguito di questi atti, ha ri-chiesto agli Uffici competenti maggiori chiarimenti sul pro-cedimento in oggetto. Quindi, per ora, i lavori rimangonobloccati.Per comunicare tutto questo ai cittadini, il 4 maggio c’èstato un nuovo presidio tenutosi presso il piazzale retro-stante la Scuola Villoresi, con la presenza del PresidenteBellini, dell’on. Athos De Luca e degli assessori e consiglierimunicipali della zona. Il presidio è stato promosso dal Co-mitato XVI Municipio Pisana e dai cittadini che vivono tuttii giorni l’area verde e ha visto l’adesione del PD Pisana Bra-vetta. Per il momento, per dirla con le parole di Athos DeLuca, «la collaborazione cittadini-istituzioni-realtà locali cista dando gli strumenti per poter fermare questa enne-sima speculazione. L’area deve rimanere al servizio dei cit-tadini e deve essere al più presto acquisita.» Noi continueremo a tenervi informati e a vigilare sperandoche l’intervento del Segretario Generale faccia definitiva-mente luce al riguardo.

12 Roma Notizie: Portaportese-Monteverde-Bravetta-Pisana-Massimina

Continua la battaglia a tutela dell’area verdeVia Eudes/via degli Antamoro: nuovo presidio contro la pompa di benzina con il Presidente Bellini e l’on. De Luca di Elio Tomassetti

Roma, 5 maggio 2012- Il nostro inviato specialedaniele Palone ha seguito per Néa Polis il corteoed il comizio contro la privatizzazione/svenditadi Acea e dell’acqua pubblica, e di tutti quei servizipubblici, indisponibili, che sono partimonio della citta-dinanza romana, come il trasporto pubblico, la ge-stione del ciclo dei rifiuti, etc…

Per la prima volta dopo anni nella scena politica dellaCapitale erano presenti i maggiori partiti della sinistra:PRC/FdS, IDV, PD, SEL, PSI, Verdi ed i sindacati CGILe CoBas/CUB. Ma soprattutto erano presenti i tanti ro-mani che neanche un anno fa, tramite il referendum,hanno ribadito il loro dissenso di fronte alla svenditadel patrimonio pubblico, delle municipalizzate, di ser-vizi e risorse che –a nostro avviso- è bene rimangano

sotto il controllo pub-blico. Una moltitudine digni-tosa e composta, madeterminata nel far co-noscere il proprio mo-desto giudizio all’amministratore del bene pubblico, siaegli sindaco, governatore o presidente del consiglio.Il corteo, radunatosi a Piazza Vittorio Emanuele, haraggiunto in una atmosfera festosa Piazza Venezia,concentrandosi infine nell’attigua Piazza SS Apostolidove si sono tenuti gli interventi conclusivi. La mani-festazione è stata organizzata in considerazione del-l’intenzione del Sindaco Alemanno di privatizzare iservizi idrici che appartengono al Comune.

Daniele Palone

La manifestazione contro la privatizzazione di Acea

Page 13: nea Polis Rome Italy

Momentaneamente i servizi verranno spostati in via Ramazzini,ma il Municipio XVI chiede l’utilizzo

del Forlanini

Dal 30 aprile scorso, i cittadini del Municipio XVI hannovisto chiudere i battenti del poliambulatorio di via Pa-scarella. Motivo? Inagibilità, in quanto mancano uscitedi sicurezza e scale antincendio.

Ma andiamo con ordine. La Asl apre il suo presidio invia Pascarella (traversa di viale Trastevere) nel 2006. Ilocali non sono pubblici, bensì di proprietà dell’Enpaia,ente al quale viene riconosciuto un canone di locazioneannuale di oltre 650.000€. Nell’aprile del 2010, i Vigilidel Fuoco effettuano un sopralluogo in cui scoprono edenunciano le cause di inagibilità, fissando un terminedi adeguamento di 2 anni. Alcuni lavori vengono ese-guiti, altri no per via della mancata autorizzazione delcondominio, e si arriva quindi all’aprile del 2012 nel-l’emergenza: il poliambulatorio deve chiudere i battenti.Con la mediazione della Regione Lazio, momentanea-mente i servizi verranno spostati in via Ramazzini,presso la sede della Croce Rossa (proprio in questi giornisi sta effettuando il trasloco).

Ma qual è il futuro per questo importante spazioper i cittadini?

Ne abbiamo parlato con Daniela Cirulli, consigliere delPartito Democratico del Municipio XVI che ha sempreseguito in prima linea la vicenda. «Sicuramente siamo difronte ad un caso che andava trattato con maggiore at-tenzione e tempestività, e non a caso ora la RegioneLazio ha commissariato la Asl/D riconoscendone, difatto, l'incapacità di trovare soluzioni efficaci ai problemi.Per fortuna sul territorio siamo riusciti a creare un’ot-tima rete tra sindacati, operatori, cittadini ed istituzionilocali che ci ha dato una grande forza. Non a caso, èproprio grazie alla risonanza data alla vicenda ed allacompattezza delle richieste che la Regione si è mossatempestivamente per la momentanea sistemazione deiservizi in via Ramazzini.»Ma per il futuro? «Innanzitutto dobbiamo capire se via Ramazzini rap-presenta un transito o un punto d’arrivo» prosegue Da-niela Cirulli, «perché il Municipio XVI e i sindacati alriguardo hanno un’idea ben precisa: il poliambulatoriodeve rimanere nel nostro territorio ed essere spostatopresso una delle palazzine del Forlanini, ora in disuso.Infatti, in questo modo, rispetteremmo la vocazione del-l’istituto e sfrutteremmo uno spazio pubblico, liberan-doci anche dell’alto affitto che annualmente si devepagare alla proprietà di via Pascarella. Continueremo aseguire con attenzione la situazione e i prossimi sarannosicuramente giorni molto importanti.»

13Roma Notizie: Portaportese-Monteverde-Bravetta-Pisana-Massiminawww.neapolisroma.it

Via Pascarella, Municipio XVIChiude il Poliambulatorio ASL RMD: un fulmine a ciel sereno?

di Valerio Pelliccia

Cataloghi, arte, graficaChiedi un preventivo

06.94368579 [email protected]

Page 14: nea Polis Rome Italy

Roma Notizie: enti20

Roma Capitale: quali sono le novità in arrivo?

Con il grande sviluppo urbano dell’area attorno Roma edei comuni limitrofi, e la crescente connessione fra le di-verse aree (basti pensare al pendolarismo, ma ancheal grande afflusso di persone verso luoghi accentranticome ospedali, scuole, stazioni, centri commerciali) ènata un’ovvia esigenza di coordinamento. Sin dal 1995è stata promossa una forma di collaborazione fra i di-versi enti coinvolti, poi divenuta nel 1997 la Conferenzametropolitana.Il 17 settembre del 2010 ha rappresentato una svoltaimportante in questa annosa questione: infatti, sce-gliendo come giorno il 140° anniversario della Brecciadi Porta Pia, il Consiglio dei Ministri ha approvato il de-creto-legge che ha sostituito al Comune il nuovo ente“Roma Capitale”. Questo provvedimento rientra fra idecreti attuativi della legge sul federalismo del 2009,ed in verità è transitorio e dovrebbe preparare alla crea-zione della Città metropolitana di Roma, sulla cartafin dalla riforma degli enti locali del 1990. Disciplinaquasi soltanto i nuovi organi politici (Giunta, As-semblea e Sindaco) e la riduzione dei municipi da19 a 15, mentre le funzioni dell'ente – sempre transi-torie - sono state specificate dal nuovo decreto ema-nato in aprile. In concreto, quali saranno le nuovefunzioni di questo ente? Siamo ancora nell’attesa diuno statuto ad hoc da parte dell’amministrazione citta-dina (in ritardo di un anno), e quindi anche della nuovaintesa, prevista dall'ultimo decreto, con la Regione Lazio

e le altre amministrazioni centrali, per sostituire quellache ancora fa riferimento al vecchio Statuto comunale.Però in aprile sono stati specificati tempi, modi e mezziper attuare quanto disposto dalla legge sul federalismo,cioè che oltre «a quelle attualmente spettanti al co-mune di Roma, sono attribuite a Roma capitale le se-guenti funzioni amministrative: a) concorso allavalorizzazione dei beni storici, artistici, ambientali e flu-viali; b) sviluppo economico e sociale di Roma capitalecon particolare riferimento al settore produttivo e turi-stico; c) sviluppo urbano e pianificazione territoriale;d) edilizia pubblica e privata; e) organizzazione e fun-zionamento dei servizi urbani, con particolare riferi-mento al trasporto pubblico ed alla mobilità; f)protezione civile, in collaborazione con la Presidenzadel Consiglio dei ministri e la regione Lazio; g) ulteriorifunzioni conferite dallo Stato e dalla regione Lazio, aisensi dell'articolo 118, secondo comma, della Costitu-zione». L’ulteriore prospettiva della Città metropolitanaè interessante: infatti, nel prossimo stadio dell’integra-zione amministrativa fra Roma ed il territorio circo-stante, questo nuovo ente dovrebbe sostituirsi all’exComune ed alla Provincia, riunendo tutti o quasi i co-muni che ne fanno parte più i municipi di Roma Capi-tale sotto la denominazione di “comuni metropolitani”che sarebbero dotati di propri sindaci, secondo un mo-dello analogo a quello della Grande Londra con i suoi“borghi”. Francesco Grasselli

Page 15: nea Polis Rome Italy

Nasce Oggispendo.it il portale del consumo conveniente

21Roma Notizie: Aziendewww.neapolisroma.it

Roma 28 marzo 2012 - è nato Oggi Spendo, il portalemultimediale che offre per chi vuole fare acquisti nellaCapitale, la comodità di scegliere attraverso la rete dovetrovare gli articoli e i servizi desiderati, ottenendo van-taggiosi sconti su ciò che è in vendita nelle attività com-merciali affiliate al sito.Ispirati dalla filosofia dello sconto Open, cioè unosconto addizionale sugli articoli e i servizi, abbiamo av-viato questo progetto, in cui domanda e offerta trovanoun nuovo punto di incontro.Il nostro intento è quello di dimenticare per un attimoi problemi che ci affliggono giornalmente. La rete ci permette di far tornare i romani in giro perstrada attraverso un’interazione facile e trasparente fracommerciante e acquirente. Di fatti attraverso questo servizio multimediale, i nego-zianti associati hanno la possibilità di farsi conoscere ecomunicare lo stile del proprio negozio in una vetrinapubblicitaria dedicata in cui hanno anche l’opportunità

di offrire uno sconto aggiuntivo agli iscritti.Ai nostri utenti abbiamo offerto con una grafica sem-plice ma curata, uno schema chiaro e immediato perpoter scegliere dove e come spendere i propri soldi, ri-sparmiando in modo intelligente. A nostro avviso con Oggi Spendo i vantaggi sono pertutti: le attività commerciali affiliate hanno un'occasionein più per farsi conoscere e fidelizzare i clienti, mentreper gli utenti iscritti il risparmio è sia di tempo che di de-naro…. per i primi 1000 utenti l’iscrizione al sito èomaggio. Laura Napoli

www.oggispendo.it

PPEERR LLAA SSAALLUUTTEE DDEELL VVOOSSTTRROO SSOORRRRIISSOO?? PROFESSIONALITÀ ED ATTENZIONE

ALLE VOSTRE ESIGENZE

Odontoiatria estetica, conservativa, protesi,

paradontologia, endodonzia,pedodonzia,

implanto-protesi, chirurgiaodontoiatrica.

Studio Odontoiatrico, via dei Carraresi 12Contatti: 06.66141362 3388950386

Page 16: nea Polis Rome Italy

Ambiente Maggio 2012FOCUS

Ambiente di lavoro: vi raccontiamo néanéaPolispetenze diverse; le abbiamo messe insieme e ne è ri-sultata una redazione eterogenea sì, ma compatta. È stato bello non trovare capi, gerarchie e ordi-namenti verticali; ognuno ha il proprio posto dirilievo lungo una circonferenza che ha per centrosoltanto la parola, per l’esattezza le parole chiave cheogni mese scegliamo insieme e attorno alle quali fac-ciamo ruotare gli articoli della rivista. Nel corso delle riunioni noi redattori decidiamo poi dicosa scrivere, confrontandoci su ogni scelta e suppor-tandoci l’un l’altro quando mancano le idee, cosicché illavoro di ognuno, alla fine, è il lavoro di tutti.Certo ci sono anche le responsabilità: scadenze da ri-spettare, impegno e partecipazione da mantenere alti,e poi tutto il lavoro che non si vede ma c’è: l’impagina-zione, la ricerca degli sponsor, la diffusione della rivi-sta. Nea Polis è un po’ come un corpo vivente, e i suoicomponenti sono i suoi organi:

“ognuno è indispensabile ma nessuno basta da solo; e se tutti “funzionano”,

tutto funziona”.Giorgio Zussini

Nea Polis nasceva due anni fa come una sfida: crearequalcosa di nuovo in un momento storico che invecesembra aver già detto, fatto e provato tutto. Quotidiani, riviste, blog e altri spazi d’informazione pro-lificano sulla carta e sul web, e noi di questa redazionenon vogliamo certo attribuirci il ruolo di chi sta cam-biando o potrà cambiare il modo di fare giornalismo,depurandolo magari anche dai suoi vizi. Quello che era il cardine del manifesto di Nea Polis ègià nel nome: una città nuova, luogo al contemporeale e ideale dove associarsi e scambiare idee; unapiazza pubblica per l’incontro e anche lo scontro, pur-ché ne venga fuori una crescita. Niente di nuovo, ilconfronto come chiave per una società evoluta è unanozione che la Storia, almeno in teoria, ha già acquisito.Eppure, senza volerlo, qualcosa di nuovo l’abbiamocreato: un modo nuovo di pensare e di lavorare.

All’inizio eravamo pochi, come ogni progetto anche que-sto ha avuto il proprio tempo di gestazione; poi sono ar-rivati – e continuano ad arrivare – nuovi componenti,giornalisti per professione o aspiranti tali, giovani pro-fessionisti, ognuno con esperienze, motivazioni e com-

CChhii ssmmeettttee ddii ffaarree ppuubbbblliicciittààppeerr rriissppaarrmmiiaarree ssoollddii èè ccoommee ssee

ffeerrmmaassssee ll’’oorroollooggiioo ppeerr rriissppaarrmmiiaarree iill tteemmppoo

(Henry Ford)

06.94368579 320.2284368 [email protected]

Page 17: nea Polis Rome Italy

Focus: Ambientewww.neapolisroma.it 15

Green Advantage.itDove fare impresa significa anche difendere la natura e rispettare l'ambiente

Come nasce e perchè Green Advantage?Sono convinto, da molto tempo, che dopo la rivoluzioneindustriale e quella informatica, il tema ambientale rap-presenterà la nuova rivoluzione sociale, quella che con-dizionerà profondamente tutti i sistemi produttivi e diconvivenza e ne garantirà il loro modo di produzione esviluppo.E quindi?Alla luce di questo convincimento ho creato Green Ad-vantage, perchè penso che il campo delle energie rin-novabili consente di creare un modello d'impresasocialmente utile. Infatti, Green Advantage commercia-lizza energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili egas naturali e, attraverso un nuovo modello gestionale,si rapporta contemporaneamente con il mondo deiclienti, dei consumatori e dell'associazionismo. Inoltre,porta avanti gli ideali che promuovono il principio dellasostenibilità ambientale e l'eliminazione degli sprechi.In che consiste questo nuovo modello?Adesso vi racconto una piccola storia: “La forestabrucia, un immenso fuoco avanza; tutti gli animali delbosco scappano terrorizzati! Un piccolo colibrì vola insenso contrario con una goccia d'acqua nel becco. “Cosacredi di fare?” chiede sbigottito il leone. “Vado a spe-gnere l'incendio!” risponde il piccolo volatile. “Solo conuna goccia d'acqua?” replica il re della foresta.... Ed il co-librì con enfasi: “IO FACCIO LA MIA PARTE!!!”. In altre parole, la nostra Azienda dà la possibilità a tutti

di partecipare a questa rivoluzione ormai in atto. Siamoconvinti, infatti, che se diamo la possibilità alle personedi fare la propria parte troveremo tanti alleati, tanti sor-risi: ma è necessario che tutti prendano coscienza delproblema!E come avviene? Allora possono partecipare tutti?Certo! Per collaborare con noi non servono raccoman-dazioni, né curricula altisonanti. Bisogna semplicementecondividere i nostri ideali, avere tenacia, buona volontàe massima fiducia nelle proprie capacità. Per avere lapossibilità di diventare nostri clienti basta invece con-tattarci. Naturalmente un'azienda “verde” come la no-stra garantisce un'assistenza reale, una consulenza“diversa” ed un risparmio certo. E pertanto?Pertanto, mentre forniamo consulenza, possiamo orien-tare i nostri clienti, privati ed aziendali, verso il miglio-ramento dell'efficienza energetica, l'uso razionale dellerisorse e una scelta consapevole delle fonti energeticheimpiegate. Per raggiungere quest'obiettivo sviluppiamoanche specifiche iniziative di informazione e comunica-zione. In conclusione?In conclusione, tutti coloro che la pensano come noi,come il “colibrì”, e vogliono partecipare alla nostra im-presa, in veste di clienti e/o di collaboratori, possonoprendere contatto con noi. Laura Napoli

Intervista all’amministratore Unico, Carlo Famiglietti

www.greenadvantage.it [email protected]

Page 18: nea Polis Rome Italy

Rifiuti Zero (in inglese Zero Waste) è unastrategia che si propone di riprogettare della vitaciclica delle risorse in modo tale da riutilizzaretutti i prodotti, facendo tendere la quantità di ri-fiuti da conferire in discarica allo zero, contrap-ponendosi alle pratiche che prevedonoincenerimento e discarica. Questo movimento si è radicato in tutto il mondoattraverso una serie di comitati territoriali che viavia hanno aderito spontaneamente e si sono au-torganizzati promuovendo iniziative a caratterelocale.

Nel Lazio sono innumerevoli ed hannoportato dalla loro parte molte amministrazioni comunali.

Nell’industria questo processo di riciclo implica lacreazione di attrezzature differenti da quelle uti-lizzate nella normale produzione capaci di rige-nerare prodotti già utilizzati. Un esempio puòessere il ciclo di una bottiglia di vetro per il latte.La risorsa iniziale è la sabbia silicica, la qualeviene trasformata in vetro e successivamente inuna bottiglia. La bottiglia viene riempita di latte edistribuita al consumatore. Al momento, i normalimetodi di gestione dei rifiuti dispongono che labottiglia venga gettata in discarica. Ma con il me-todo Rifiuti Zero la bottiglia può essere affittata almomento dell’acquisto tramite un deposito, eviene riportata indietro dopo l’utilizzo. La botti-glia viene quindi lavata, riempita e rivenduta.L’unico materiale sprecato è l’acqua di risciacquoe l’energia utilizzata viene ridotta al minimo. In

Diamo un taglio ai rifiutiRi f iut i Zero,è poss ib i le di Danie le PaloneScopr i come.. .

Croazia lo fanno proficuamente già da una decinad’anni.

Rifiuti Zero può rappresentare un’alternativa eco-nomica al sistema dei rifiuti tradizionale, dovenuove risorse vengono continuamente utilizzateper rimpiazzare le risorse finite in discarica. Puòanche rappresentare un’importante riduzione del-l’inquinamento visto che la discarica è sinonimodi inquinamento ambientale, coi suoi miasmi cheammorbano gli abitati circostanti e sono insalubrida inalare, e con il percolato che può infiltrarsi nelsottosuolo e contaminare le falde acquifere. Que-sta strategia può infine scardinare le eco-mafie.

Schematicamente è possibile riassumerela strategia Rifiuti Zero in tre fasi:

1. Eliminare incenerimento dei rifiuti e strutturareun sistema di raccolta che aumenti la quantità dimateriale differenziabile ed ottimizzi la qualità delmateriale da riciclare, diminuendo contestual-mente la quantità di rifiuti prodotti;2. Incentivare il riuso del materiale riciclato, la ri-parazione di oggetti e operare scelte di vita che di-minuiscano la percentuale di scarti (es. uso diprodotti alla spina che implicano il riuso dell’invo-lucro; tra l’altro quando si acquista un prodotto latara ha un costo);3. Incentivare a livello politico-economico (e cul-turale) la progettazione e la produzione industrialedi prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e ri-parabili.

Lo stato di salute del Teveredi Daniele Palone

16 Focus: Ambiente

Page 19: nea Polis Rome Italy

Lo stato di salute del Teveredi Daniele Palone

I depuratori di Roma di Daniele Palone (Fonte Acea)

17Focus: Ambientewww.neapolisroma.it

Torniamo a parlare della “salute” del fiume Tevere a di-stanza di un anno, poiché questo argomento ci sta dav-vero a cuore. Non possiamo ignorare il fenomeno deglisversamenti di liquami nell’alto Tevere denunciati a feb-braio da Legambiente. Il Corpo Forestale dello stato re-gistra ogni giorno 4 reati ai danni della salubrità delleacque interne –fluviali e lacustri- Tevere, Arno, Po e Vol-turno sono i grandi fiumi che subiscono più aggressioni.Lungo le loro sponde sono stati commessi il 38% degliilleciti di tutta Italia, ma è il Tevere a vivere la situa-zione più pesante. Mentre accogliamo positivamentel’istituzione della riserva naturale della foce dell’Arronee della macchia mediterranea che la circonda, dandorifugio a una varietà florifaunistica ragguardevole, cichiediamo come sia evoluta la salvaguardia del Tevere.L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa)è l’ente che svolge attività di vigilanza e controllo dellaqualità delle acque secondo un insieme di programmispecifici e di strumenti tecnico-analitici.

MONITORAGGIO DELFIUME TEVERE(fonte ARPA)

IL DEPURATORE DI ROMA. L’impianto è posto in rivadestra del fiume Tevere, presso il km 9,200 della via Fla-minia e raccoglie, attraverso tre adduttrici fognarie, i li-quami provenienti dalle zone di Bufalotta, Montesacro,San Basilio, Batteria Nomentana, Nuovo Salario, Ser-pentari, Cassia e Flaminia. E’ previsto un ulteriore ap-porto dalle zone di Labaro e Prima Porta, attualmenteservite da 2 impianti minori che dovranno essere di-smessi.IL DEPURATORE DI ROMA EST. L’impianto è posto inriva sinistra del fiume Aniene nei pressi della Via Tibur-tina e raccoglie i liquami provenienti dalle zone Tibur-tina, Casilina e Tuscolana.IL DEPURATORE DI ROMA SUD. L’impianto, situatoa Via Ostiense, in località Tor di Valle, è posto sulla rivasinistra del fiume Tevere ed è destinato al trattamento diliquami provenienti da un bacino che si estende sia a de-stra che a sinistra del fiume stesso e comprende, oltre alquartiere Torrino, posto nelle immediate vicinanze deldepuratore, anche il centro storico e vari altri quartieriquali Appio, Tuscolano, Laurentino, Monteverde, Prati,ecc.

IL DEPURATORE DI OSTIA. L’impianto di depura-zione di Ostia, posto in riva sinistra del fiume Teverea circa due chilometri dalla foce, serve soprattutto in-sediamenti civili relativi a zone, quartieri e comuni dellitorale romano, quali Ostia e Isola Sacra, e dell’en-troterra, quali Acilia, Infernetto, Dragona e altri com-prensori limitrofi; serve inoltre parte del Comune diFiumicino. L’impianto provvede al trattamento delleacque reflue prodotte da 350.000 abitanti. La portatamedia di progetto è di 1,3 m3/s, ma si trattano at-tualmente circa 0,7 m3/s in tempo asciutto. Il labo-ratorio di analisi interno all’impianto esegue un’analisigiornaliera sulle acque trattate per verificare il cor-retto funzionamento del sistema di depurazione. Ana-lisi specialistiche sono poi effettuate da una societàdel Gruppo Acea.

Page 20: nea Polis Rome Italy

Pannelli fotovoltici, ma quanto ci costano? di Vanessa Pinato

18 Focus: Ambiente

In questi ultimi anni, visto l’aumento d’installazione di pan-nelli fotovoltaici, sta aumentando una preoccupazione ge-nerale: ma quanto costano? E che succederà quandofiniranno il loro ciclo di vita?Indubbiamente, il più delle volte, questo tipo di preoccu-pazione cela una scarsa disponibilità reale a procederenella realizzazione dell’impianto stesso. Alcune persone,tuttavia, si pongono seriamente il problema, anche se la di-stanza di tempo è molto lunga. Ebbene, forse sarebbe me-glio capire di che cosa sono composti questi pannelliprima di allarmarsi.In generale, Il pannello fotovoltaico è composto da silicio(chiamiamolo impropriamente sabbia per rendere megliol’idea) e lo smaltimento avviene come per le schede deicomputer o dei circuiti stampati. Non è materiale tossico,non è materiale contro natura (come invece è l’eternit!).Il pannello è rivestito da una lastra di vetro temperato, chesi smaltisce come il cristallo, ed è rifinito dai profili metal-lici. C’è poi uno strato di EVA (Etil Vinil Acetato) che si smal-tisce come si fa con le tovaglie impermeabili. Cavi ejunction box si utilizzano normalmente in edilizia.Per quanto riguarda il costo di smaltimento, non c’è asso-

lutamente nulla di cui preoccuparsi perché i prezzi sonotutt’altro che elevati, senza contare che si tratta di un pro-blema da porre molto più che in futuro.Infine, contrariamente a quanto si crede, i pannelli foto-voltaici sono, tutt’altro che una prerogativa dei cosiddetti“ricchi” i quali, al contrario, non hanno alcun interesse arisparmiare sulle bollette, pertanto, non sono affattoclienti-tipo. Le cifre di acquisto sono sì importanti (un im-pianto tipicamente richiesto dalle utenze residenziali costa15 – 20 mila euro), ma non sono proprio inaccessibili:costa come o meno di un automobile, con la differenzache l’auto perde il 10% del valore già al momento del-l’acquisto e poi, a fronte del servizio che ci garantisce, por-terà a continue spese, mentre l’impianto fotovoltaicoprodurrà energia elettrica per oltre 50 anni (qualcuno so-stiene addirittura 100…), mantenendo così il proprio valorenegli anni e, di conseguenza, aumentando il valore dellacasa su cui è montato, con spese di manutenzione bas-sissime. E questo è solo l’inizio; in futuro le tecnologie, inmateria, si perfezioneranno ulteriormente e forse l’unicacosa che non riusciranno a migliorare saranno i pregiudizie l’ignoranza: eh no per quella possiamo aiutarci solo noi.

A Roma la gente muore di smog: 2 giorni su 3 si superano i livelli consentiti di PM10 nell’aria

Si chiamano polveri sottili (in sigla PM10) e sono parti-celle microscopiche sospese nell’aria, prodotte dai vei-coli a motore, dagli impianti di riscaldamento, daindustrie e inceneritori e in piccola parte anche dal-l’usura di manto stradale, freni e pneumatici.Come suggerisce il nome, queste polveri sono piccole,invisibili: quelle dal diametro maggiore o pari a dieci mil-lesimi di millimetro si insinuano nelle cavità nasali è li virestano; ma quelle ancora più piccole proseguono nellalaringe, nella trachea e nei bronchi, fino a raggiungeregli alveoli polmonari.A Roma il livello di inquinamento da polveri sottili è al-tissimo, come risulta dai monitoraggi di Legambiente:nel 2011 e nei primi mesi del 2012 il limite massimo diconcentrazione di PM10 nell’aria è stato superato 2giorni su 3, vale a dire oltre 240 giorni all’anno, nono-

stante una direttiva UE del 2005 che ha stabilito a 35 ilnumero dei giorni per anno in cui questo limite può es-sere superato (a Londra, per fare un confronto, i giorni“cattivi” nel 2011 sono stati solo 57). Tra le zone moni-torate quella che registra picchi maggiori è Corso Fran-cia, seguita da Tiburtina, Preneste, Cinecittà. Secondouno studio Aphekom se si abbassassero i livelli delle pol-veri sottili, si eviterebbero nella sola Capitale più di mil-leduecento morti.Le possibili soluzioni sono: giornate a targhe alterne edi blocco traffico totale, aumento di zone pedonali eZTL, incremento di corsie preferenziali per gli autobus;ma è evidente che il problema dell’inquinamento urbanonon sarà risolto se non quando si comincerà a investireseriamente sul trasporto pubblico; per ora l’unico inve-stimento in arrivo viene dalle tasche dei viaggiatori, cheda giugno dovranno pagare il biglietto autobus e metro1,50 euro, così che aumenteranno ancora un po’ auto-mobilisti e polveri sottili.

Inquinamento sottile: Roma da record di Giorgio Zussini

Dimmi cosa mangi e ti dirò cosa rischi di Giorgio Zussini

Ambiente artistico romano: troppi i mostri del passato, troppo pochi quel del presente

Page 21: nea Polis Rome Italy

Dimmi cosa mangi e ti dirò cosa rischi di Giorgio Zussini

lato si parla di Arte Contemporanea, dall’altro non ci sirende conto che i cosiddetti “contemporanei” sono quasisempre artisti delle vecchie generazioni o defunti, nellamaggior parte dei casi ascesi al limbo della celebrità solopost-mortem. L’arte, invece, ha bisogno di nutrirsi diuna continua linfa vitale e di poter mettere sul podionon più solo i grandi del Novecento, ma anche i talen-tuosi del 2000. Tanti giovani e meno giovani, attivi nelmondo capitolino, meriterebbero il loro “posto al sole”che sebbene non possa consentire l’immediato ingressonella storia, può comunque offrire il destro per entrarenel mercato dell’arte. In questo senso, sarebbe fonda-

mentale il supporto delle gallerie d’arte e non soltantole principali, come quelle di Via Margutta, ma anche lemeno importanti, che dovrebbero impegnarsi in unapromozione costante ed efficace degli emergenti meri-tevoli. L’ambiente artistico di Roma, quindi, necessita diuna maggiore integrazione con la funzione commerciale,che può essere incentivata da eventi importanti, comemostre-mercato, premiazioni ed eventi in spazi istitu-zionali, ad esempio. In questo modo di compierebbe unpasso avanti per fare uscire gli artisti dall’ombra e perdare loro la possibilità di acquisire visibilità.

Ambiente artistico romano: troppi i mostri del passato, troppo pochi quel del presente

19Focus: Ambientewww.neapolisroma.it

Di studi che dimostrano la dannosità di questa o quellasostanza presente in alimenti che con assoluta tran-quillità ingeriamo ogni giorno ne vengono pubblicatidozzine all’anno; eppure, sorprendentemente, della pe-ricolosità potenziale dei cibi ce ne ricordiamo soltanto inconcomitanza di bombe mediatiche (dall’eco a volteanche eccessiva) chiamate una volta Aviaria, una voltaDiossina e un’altra Mozzarella Blu. Va bene che c’è crisi,ma va detto con onestà: quando facciamo spesa guar-diamo troppo al prezzo e poco all’etichetta, incoscienti(o noncuranti) dei rischi per la salute a cui a lungo ter-mine può portare un’alimentazione non ragionata e low-cost.Le carni, soprattutto quelle rosse, se consumate tutti igiorni sono già per natura dannose; ma ancora di più losono quelle a basso costo se prodotte in allevamenti in-tensivi che per aumentare la produttività fanno uso disostanze anche illegali come tirestatici, e ormoni dellacrescita, le quali possono contribuire all’insorgere nel-l’uomo di patologie cardiache, renali e tumorali; non chealtre sostanze legali somministrate al bestiame dagli al-levatori siano benefiche: cortisonici, antibiotici, metallipesanti e altri elementi chimici mischiati ai mangimi.Senza dilungarsi in un elenco infinito di prodotti “a ri-schio”, basti dire che come dimostrò uno studio europeodel WWF di qualche anno fa sono pochissimi i prodotti

in commercio che non contengono residui di sostanzetossiche (pesticidi, coloranti, conservanti, ecc.), le qualinon hanno effetti immediati sulla salute ma potrebberoaverne a lungo termine, oltre ad essere con certezzapericolosi per neonati e in gravidanza.Non c’è modo di salvarsi (se non smettere di nutrirsi),ma si possono sicuramente limitare alcuni rischi consu-mando carne in quantità minore ma di qualità mag-giore, integrando la dieta con proteine vegetali(legumi); preferendo pesce di piccola taglia, perchémeno recettivo verso le sostanze tossiche; abbondandocon frutta e verdura, privilegiando quella di stagione ea km zero; consumando cereali integrali (pasta, riso,ecc.) e, infine, leggendo sempre le etichette, evitandoquelle contenenti troppi ingredienti e troppe sigle in-comprensibili. Sono semplici abitudini da portare al su-permercato insieme alla busta ecologica, note anche albuon senso ma chissà perché tanto difficili da adottare.

di Viviana Vannucci

Accanto alle grandi e prestigiose mostre che pullu-lano a Roma, quanti altri eventi espositivi di medioo minor calibro trovano il loro piccolo spazio nel-l’ambiente culturale romano? Quanti artisti emer-genti, alcuni dei quali di talento, riescono a ritagliarsila loro nicchia nella Capitale, senza per questo di-ventare astri nascenti? Sebbene non si possa dareuna risposta certa a queste domante, è evidente cheil problema sussiste: troppi nomi noti dei maestri delpassato e troppi pochi quelli del presente! Se da un

Page 22: nea Polis Rome Italy

Il viaggio nella Tunisia libera di Laura Napoli

22 Uomini ed Aziendewww.neapolisroma.it

I soliti romani… quante volte abbiamo sentitoquest’affermazione nella nostra città ed in tuttaItalia, per etichettare persone che hanno com-messo un’azione presuntuosa o anche peggio?

I clichè sono sempre duri a morire, soprattutto quandonon si fa nulla per smentirli. Ma se un fondo di veritàè di sicura esistenza, è altrettanto giusto sottolineareche gli stereotipi non rappresentano mai una popola-zione intera. In questo caso, c’è una base di superficialità ed igno-ranza a credere che solo nei romani ci siano ‘le bruttepersone’: state pur certi che esiste anche il cafone fin-landese, quello tirolese e via discorrendo. La differenza la faranno un ‘aoh’ o un’altra espressionecolorita, ma quello che verrà percepito come gesto diprepotenza a Roma, ha il suo corrispondente anche aMosca o Los Angeles.Un’antropologia culturale che trova gli individui traco-tanti o arroganti in tutte le società, non vuole esserecerto una giustificazione per nessuno ne tanto menoper i romani, ma solo una constatazione che la cattivaeducazione è un po’ ovunque. Poi c’è la realtà indiscutibile di una tipicità romanafatta di gesti quotidiani, che definire ‘antipatici’ è unasottovalutazione, e sapere che esistono anche in altreparti di Italia e del mondo non è certo un sollievo. E’ innegabile che socialmente ogni contesto influenzala persona e che psicologicamente e sociologicamenteè altrettanto banale affermarlo, ma se esperimenti suesperimenti (alcuni anche moralmente discutibili) teo-rizzano da sempre sui comportamenti umani, significache alcune reazioni antropiche rimangono ancora par-zialmente oscure ed imprevedibili.Armarsi di buona pazienza e cercare di migliorare al-cune devianze non è un compito semplice: dove le isti-tuzioni falliscono, deve subentrare il senso civico e unasensibilità culturale che può nascere solo dalla gentestessa. La fiducia nella classe politica e nella società è,

giustamente, ai minimi storici, ed aspettarsi un inter-vento sovrano è come attendere la manna dal cielo.Sarà quindi questo il momento in cui si fa grande l’in-telligenza degli individui, sarà qui che un’associazionedi quartiere dovrà sostituirsi allo Stato, che una biblio-teca dovrà prendere il posto della scuola, che Nea Polisconvinca un giovane zotico di una comitiva sbandata anon buttare una cartaccia in terra. Il numero della rivista che avete in mano parla di am-biente: vi siete resi conto di com’è cambiataRoma negli ultimi decenni anche in questosenso? Di quante ‘vite’ ha vissuto il ‘gatto’ Roma?Sono stati raggiunti alti livelli di inciviltà ma anche dicristallina educazione, un’alternanza di villania e cor-tesia che si concretizza in un sacchetto di plastica la-sciato nel parco, ma anche in una giornata studio inun’oasi verde.I gruppi di giovani e non, possono essere veicoli incre-dibili di valori positivi anziché masse informi di mes-saggi sbagliati: nelle compagnie di amici capita spessodi vedere alcuni drammi che diventano viatici di cam-biamenti per chi aveva intrapreso strade fallimentari evale sempre la pena chiedersi perché si debba atten-dere una brutta esperienza per cambiare. Quandomanca la società e si fa leva sulle proprie forze, doveci si rifugia? Le certezze sono sempre là, nelle personea cui si vuole bene e dove c’è reciproca forza, dagliamici alla famiglia, ad anche una sola persona cara concui si può fare gruppo. Qua c’entra poco la romanità, ma una realtà grandecome quella della Capitale, amplifica senz’altro ognitipo di situazione. Ma se dobbiamo scrivere di stereo-tipi, allora diciamo anche qualcosa di positivo, del‘cuore’ dei romani, pronti ad aiutarti in ogni situazione,ad essere un ‘fratello’ non appena conosciuto, ad unadisponibilità a volte imbarazzante… altro che volgarità!Ma non siamo così presuntuosi e sappiamo che ci sonoaltrettante persone amichevoli torinesi, londinesi o ca-nadesi…. Lorenzo Sigillo (sociologo ANG)

i soliti romani: stereotipi del mondo

Società & RelazioniMaggio 2012

Page 23: nea Polis Rome Italy

Il viaggio nella Tunisia libera di Laura Napoli

23Tunisia: Viaggi Impossibiliwww.neapolisroma.it

« E’ un tuffo nella storia quello che si fa oggi in Tunisia– a parlare è Francesca Russo, antropologa italiana re-sidente a Tunisi, nonche’ una delle autrici del libro «Non Ho Piu Paura, Tunisi Diario di una rivolu-zione (ed Gremese) » . Per lei, come per molti la Tunisia è un nuovo paese. Nel suo libro ha raccontato quei 30 giorni che hannodato vita ad un cambiamento insaspettato, incipitdella primavera araba, giorni raccontati attraverso gliocchi dei protagonisti dai bloggers ai familiari di vittime,un’opera unica nel suo genere. Un racconto che conti-nua con il suo blog italianidicartagine.blogspot.com. «E’ un paese in continua effervescenza, dove si si re-spira libertà in tutte le sue forme, un’esplosione dinuove forme artistiche, concerti, un terreno fertile all’incontro ed alla conoscenza dell’altro. La Tunisia di oggi è da scoprire, da assaporare!» «La Tunisia post-rivoluzionaria è paese rinnovato, piùaperto. Non c’è più la censura, i Tunisini sono orgogliosidella loro vittoria e ne parlano senza paure, sono apertie disposti a raccontare il proprio vissuto. Questo rendequalsiasi viaggio nel paese un’esperienza indimentica-bile, non solo il mare della costa, ma anche storia e cul-tura. Oggi piu che mai, il turista puo viaggiareliberamente in zone una volta mai batttute dai circuiticlassici (vedi foto paesaggio nelle vicinanze di Tatao-uine). C’è addirittura chi propone il circuito della rivolu-zione ». Dalle montagne di ain dran e le kef alle oasi edil lago salato di tozeur fino ai Khars di tataouine e diro-uet, tutti luoghi attrezzati per ogni forma di turismo, dal

grande albergo alla grotta troglodita. «Ma è soprat-tutto la gente a fare la differenza, vogliono rassicurarelo straniero e farlo sentire benvenuto – ricorda Fran-cesca - I Salfisti esistono ma sono una minoranza, nes-suno li considera un pericolo nè un problema. «La vera sfida è la ripresa economica e la diminuzionedi una disoccupazione dei livelli altissimi. – affermaEmanuele Santi, Economista Italiano e specialistadella Tunisia presso la Banca Africana di Sviluppo – «Il turismo in particolare può dare una boccata di ossi-geno importante. Il settore conta per il 7% del PIL delpaese e occupa direttamente 90,000 persone ». Nel2011 il turismo ha avuto un grande crollo, perdendo il30% dei suoi ricavi e oltre 3000 posti di lavoro. «La ri-presa del turismo è essenziale quest’anno per dare unarisposta alle tante attese di una popolazione che haacquistato a libertà, ma che vive una transizione eco-nomica molto difficile»

Un paese che offre sole, mare cristallino, cucina medi-terranea ed incredibili siti archeologici, una popolazioneaperta e cordiale, non merita di essere ricordata soloper essere il porto iniziale di un viaggio incognito versoLampedusa – continua Francesca - . E dopo aver cac-ciato un dittatore ed essere la nuova fucina di speri-mentazione di un nuovo tipo di democrazia dai profumiislamici, non resta che ricordare Claude Levi Straussquando diceva “io sono il luogo in cui è accaduto qual-cosa” ed aggiungere : Quest’estate vieni e respiracon noi “history in the making”.

Page 24: nea Polis Rome Italy

PER LA TUA PUBBLICITA’CHIAMA IL 348.5766821

[email protected]

Salute&BenessereMaggio 2012

Dimmi che smalto usi e ti dirò chi sei...Non é solo un caso, se usi lo smalto rosso o verde. Enon lo fai neanche perché stai seguendo la moda. Latua scelta dipende più dalla tua personalità che dai tuoigusti. La verità é che la manicure dipende anche dal tuostato d’animo. I colori rispecchiano il tuo umore, mavale anche il contrario, in base al colore che usi cam-bierà il tuo stato d’animo. Non c'è bisogno di un indo-vino per sapere di che pasta è fatta una donna. Da oggi basterà sbirciare la sua manicure.Arancio. I colori degli agrumi sono energetici e antistanchezza: rappresentano una frenata brusca se lostress incalza, elogiano la lentezza. Giallo mimosa. Come colore del plesso solare, rap-presenta la voglia di affermazione e riconoscimento. Chilo indossa oggi non è solo un trend setter, ma emotiva-mente anche una persona competitiva, brillante, effi-ciente ed effervescente. Attenzione però al delirio dionnipotenza. Rosso Mela. La variante di quest’anno ci riporta a unafemminilità tutta da mangiare. Rappresenta dinamismo,adrenalina pura, tensione, velocità e golose tentazioni.Chi la usa coglie l’attimo, crede nel mordi e fuggi e havoglia di avventura. Turchese. Per chi ha voglia di spensieratezza e di li-bertà. Lo indossano donne romantiche, disponibili aldialogo e al divertimento.

Rosa pastello e bianco latte. I toni lattiginosi sim-bolicamente rappresentano la sposa, la disponibilità aun nuovo modo di essere veri. Sincerità, innocenza, fi-ducia e rifiuto dei conflitti. Colori metallizzati. Il grigio indica un territorio liberoe neutrale o muro di confine. È un colore diplomatico ein qualche modo distante. Ma declinato nei toni argen-tati assume un'altra connotazione, quella del sogno adocchi aperti e di una sensibilità emotiva particolare.A parte i gusti personali dettati dal carattere di ognunadi noi la tendenza di questa estate è di avere mani co-lorate con tonalità pastello che siano allo stesso tempo

vivaci e che richiamino i colori del sole e del mare. Tornala media lunghezza con forma squadrata o ovale si con-ferma la scelta più trendy e i nail patch sono semprecool e permettono di avere unghie perfettamente de-corate in pochi istanti. L.Napoli

In fatto di ultima tendenza le mani saranno decorate con Ombrè che è

la decorazione unghie adatta a primavera.

Non so quante di noi oseranno dipingere le unghie se-guendo questa nuova tendenza. Sono due le variantipossibili di questo tipo di manicure, entrambe sono piut-tosto semplici da realizzare, ma perchè l’effetto sia pia-cevole da vedere è necessario avere unghie e manicurate. Vediamo insieme come realizzare questa decorazioneunghie.Realizzare l’effetto Ombrè nails è molto semplice, ma ilrisultato finale è di grande effetto. La manicure Ombrèconsiste nel “dipingere” ogni unghia della mano con unatonalità diversa delle stesso colore in modo da creareuna sfumatura graduale che va dal chiaro allo scuro. Per realizzare questo tipo di manicure è sufficiente sce-gliere uno smalto, potete sbizzarrirvi con le differenti to-nalità, e scurirlo o schiarirlo unghia dopo unghia inmodo da ottenere un perfetto gradiente di colore.

Un altro possibile modo di realizzare la manicure Ombrèconsiste nel creare una sfumatura di colore mixando uncolore scuro e uno chiaro su ogni unghia. Se nel realiz-zare la french manicure è necessaria una precisione chi-rurgica per creare una perfetta lunetta ben definita,l’Ombrè nails punta sul creare un passaggio graduale enon netto da un colore chiaro ad uno più scuro in mododa ottenere una sfumatura. Il modo più semplice perottenere quest’effetto consiste nell’applicare una pas-

Page 25: nea Polis Rome Italy

Richiedi la Nostra Card, avrai ulteriori sconti e possibilità di accumulare punti.I punti di permetteranno di usufruire di sconti e di tutti i nostri servizi.

Dimmi che smalto usi e ti dirò chi sei...

sata molto generosa di smalto chiaro alla base, o sullapunta, dell’unghia, e nel fare lo stesso nella parte op-posta con un colore scuro. Applicando una goccia ge-nerosa di smalto si creare automaticamente unasfumatura nel punto in cui i due colori entrano in con-tatto

Adesso non so quante di noi si metteranno lo smalto se-guendo la manicure Ombrè, anche perché risulta leg-germente stonata. In quanto vari colori messi insiemetrasmettono l’idea del disordinato. A parte questo c’èanche un altro problema, non è eccessivamente consu-mista la scelta della nuova tendenza? Bisogna acquistarealmeno 5 smalti di diverse tonalità, come ad esempiocinque tonalità di blu. Ed in tempi di crisi, sembra unpochino azzardata. Meglio utilizzare il classico rosso chenon tramonta mai. L. Napoli

Quando è nato lo smalto per unghie?Non si conosce con precisione la data della diffusionedello smalto come oggetto decorativo per le unghie delledonne. Quello che sappiamo è che lo smalto per unghieè stato creato all'incirca nel 3000 a.C. forse i cinesi oforse dagli antichi Egizi furono i primi ad utilizzare, se-condo l'uso moderno. I cinesi usavano dei colori laccati,

prodotti da una combinazione di gomma arabica, al-bume d'uovo, gelatina e cera d'api, ma usano anche deicomposti a base di rosa, orchidea ed altri petali misti adallume. Queste ultime misture vegetali si utilizzano dopopoche ore o durante la notte, ed hanno una gamma dicolori che vanno dal rosa al rosso. Gli antichi Egizi uti-lizzavano un tipo di henné per dipingersi le unghie, ilcolore era rosso o bruno-rossastro (l'henné, ora usato intutto il mondo come tinta per capelli, è tutt'oggi utiliz-zato da alcuni popoli per dipingersi le unghie). Durantela dinastia Chou Bait Ain Cho nel 600 a.C., i nobili cinesiusavano smalti dorati e argentati, mentre un mano-scritto cita che la dinastia Ming prediligeva i colori rossie neri... Gli Egizi, invece, preferivano il rosso. Nefertiti,moglie di Akhenaton dipingeva la sua parrucca e le un-ghie di rosso, mentre Cleopatra utilizzava un rosso scurotendente al bordeaux. Gli Incas usavano dipingersi leunghie con motivi aviformi. Dal XIX secolo si usa unamiscela di oli rossi scelti e raffinati per la produzione dismalti per unghie. Il secolo successivo si utilizzerannodelle polveri e creme colorate per le loro unghie.Quando fu inventata l'automobile, lo smalto per unghieincominciò ad essere ispirato allo smalto per la carroz-zeria della macchine stesse. Lo smalto per unghie èmolto diffuso e amato dalle donne di tutto il mondo, perla vasta gamma di colori e particolarità. L. Napoli

Salute & Benesserewww.neapolisroma.it 25

Evolution Group: via dei savorelli, 38A/4000164 Roma Tel: + 39 06 66 03 24 81

Page 26: nea Polis Rome Italy

Come stabilisce il Cod. Civ. ed alla luce delle ultime mo-difiche normative in materia di condominio, all’ammini-stratore di condominio è affidata una complessa serie dicompiti e responsabilità, che spaziano dalla contabilità,agli appalti per le manutenzioni, ai rapporti di lavoro condipendenti, ai contratti con i fornitori e, non da ultimo,alle responsabilità verso i condomini e verso i terzi. I criteri ai quali la sua condotta si deve ispirare sonoquelli di diligenza, perizia, correttezza e buona fede. Tut-tavia, i condòmini sono spesso scontenti del proprio am-ministratore, per molteplici motivi; a volte è irreperibile,altre volte troppo caro, altre ancora lascia i condominispesso all’oscuro delle modalità e delle decisioni che l’as-semblea adotta, potendo approvare questi solo il bilan-cio preventivo e consuntivo ma globalmente e quasi perquieto vivere, senza esser messi realmente a diretta co-noscenza di quella che è la vera attività del condominio. È l’uovo di Colombo: questi problemi possono essere in-vece facilmente superati se finalmente si sceglie di av-valersi delle nuove tecnologie. Nell’era delle immagini, dei social network e delle infor-mazioni ultim’ora sugli smart phone e sui tablets, nonha più senso che le informazioni sullo stabile debbanorestare in copia cartacea sugli scaffali polverosi dell’am-ministratore condominiale, che sì ha il dovere di esibirlia richiesta, scambio che poi raramente accade, quandoinvece quelle stesse informazioni possono essere postea conoscenza direttamente e “democraticamente” di tuttii proprietari/abitanti dello stabile per mezzo di una sem-plice e-mail. È in quest’ottica che, prendendo spuntodalle esperienze già riuscite di città del nord Italia, Ger-mana Burgarella, giovane amministratrice di condomi-nio ed imprenditrice romana, ha ideato un sistemainformatizzato di contabilità che permette di abbatteresensibilmente i costi del condominio tramite sistemi di

contabilità on line, a cui ha dato il nome di Condofacile(www.condofacile.com).Il condomino, in questi casi, oltre a risparmiare su quelliche sono i costi medi dell’amministrazione, e che invecein quelle on-line sono molto più competitivi, ottieneanche la massima trasparenza, ricevendo copia scansio-nata sulla propria e-mail delle ricevute di pagamentodelle spese del condominio, come dichiara la Dott.ssaBurgarella: " la piattaforma creata consente ai singolicondomini e/o proprietari di collegarsi ed accedere al si-stema attraverso una password personale precedente-mente consegnata, potranno quindi consultare tutte ledocumentazioni contabili del condominio: fatture versa-menti debiti, quadratura cassa condominiale cassa contointestato al condominio. Potranno inoltre leggere rego-lamenti di condominio, polizze assicurative e tutti i do-cumenti amministrativi dello stabile”. In questo modo,l'amministratore “in carne ed ossa” (figura che assolu-tamente rimane!) partecipa alle riunioni di condominio,è a disposizione dei condòmini ed è in grado di curaremeglio i rapporti con questi ed informarli dettagliata-mente sulla sua attività. Ma come si revoca l’incarico all’amministratore?Secondo le norme che regolano la materia, la nominadell'amministratore è dell'assemblea: la delibera deveessere assunta con la maggioranza dei voti degli inter-venuti all'assemblea con la doppia maggioranza di unterzo dei partecipanti al condominio, che rappresentinoalmeno la metà del valore dell'edificio. Se si è scontentidella “vecchia” amministrazione, il passaggio a quella in-formatizzata, sicuramente auspicabile sia per la mag-giore trasparenza che per i costi competitivi, può essereun’idea per migliorare la qualità del rapporto tra il con-dominio ed i suoi protagonisti. Email: [email protected]

FOCUS DEL MESEGennaio 2011

L’amministratore del futuro Avv. Valentina Sanzone L’amministratore è irreperibile, costoso e poco chiaro?

Arriva il condominio on-line

ProfessionistiMaggio 2012

Per questo ed altri problemi condominiali Nèa Polis apre uno sportello di CONSULENZA GIURIDICA GRATUITA Tutti i martedì pomeriggio (previo appuntamento) presso la sede dell’Associazione. informazioni: Valentina Sanzone – 06.45444639 / 338.1351579

Annullabilità e Nullità di una delibera assembleareIl difetto di convocazionedell’Assemblea condominale .

Page 27: nea Polis Rome Italy

.FOCUS DEL MESEGennaio 2011 ProfessionistiCondominioMaggio 2012

Annullabilità e Nullità di una delibera assembleareIl difetto di convocazionedell’Assemblea condominale .

L’approfondimento di questa mese è dedi-cato alle conseguenze in caso di omissionedell’avviso di convocazione. Gli articoli 1136 e 1137 del codice civile si limitano astabilire che l’assemblea non può deliberare se tutti icondomini non sono stati regolarmente invitati alla riu-nione. Tali articoli inoltre prevedono il diritto di impu-gnare le delibere assembleari senza specificare nulla inmerito alle singole cause di invalidità e al tipo di pato-logia che da esse deriva.

La giurisprudenza ha successivamente elaborato inmodo più chiaro i casi di annullabilità e nullità di unadelibera assembleare.

Teoria della nullità: Secondo un orientamento la san-zione da ricondurre alla delibera presa senza avere con-vocato tutti i condomini coincide con la radicale nullità,sulla base di una interpretazione restrittiva dell’art.1136, comma 6 del codice civile. La presenza del con-domino che non ha ricevuto l’avviso sana la nullità. Sela delibera è considerata nulla, ciascun condomino puòimpugnare in qualsiasi momento tale delibera.

Teoria dell’annullabilità.Secondo un altro orientamento, la mancata comunica-zione dell’avviso dell’assemblea ad uno o più condominidetermina l’annullabilità della delibera. Ciò significa chela delibera per essere dichiarata invalida deve essereimpugnata entro trenta giorni da quando il condominoha avuto notizia dell’assemblea e decorso il termine perimpugnare, la delibera diventa definitivamente validaed efficace nei confronti di tutti i partecipanti. L’omessaconvocazione di un condomino si fa rientrare nella con-trarietà alla legge o al regolamento di cui al secondocomma dell’art. 1137 c.c. Tale tesi è stata accolta dallesezioni unite della corte di Cassazione che hanno risolto

il contrasto giurisprudenziale in questo ambito. Pertanto, la teoria dell’annullabilità è quella pre-valente. Del resto la nullità deve essere intesacome istituto di carattere eccezionale, operantesolo per i vizi di maggiore gravità e deve essere espres-samente prevista dal legislatore. Sono da ritenersi nullele delibere prive degli elementi essenziali, quelle conoggetto impossibile o illecito, oppure quelle che deci-dono su ambiti che non possono essere di competenzaassembleare, perché riguardano diritti individuali.

Difetto di voto. Se a un condomino che aveva il dirittodi voto è stato impedito di esercitare tale diritto, la de-libera è radicalmente nulla e la nullità può essere fattavalere da ogni condomino, anche se presente ed anchese aveva votato favorevolmente. Non viene consideratovalido il voto del condomino che si allontana e dichiaradi rimettersi alla volontà della maggioranza.

Avviso di convocazione.L’avviso di convocazione deve essere recapitato a tuttii condomini almeno cinque giorni prima. Questo ter-mine decorre dal giorno successivo alla ricezione del-l’avviso e comprende il giorno fissato per l’assemblea.L’avviso deve contenere l’indicazione del luogo, delladata e dell’ora in cui si terrà l’assemblea in prima ed inseconda convocazione, nonché gli ordini del giorno,ossia i singoli punti sui quali i partecipanti sono chia-mati a deliberare. In caso di ordine del giorno incom-pleto la delibera è annullabile. In caso di coniugicomproprietari è sufficiente la convocazione di uno perfar presumere la conoscenza anche dell’altra parte, ameno che i comproprietari abbiano residenze diverse ocomunque nelle ipotesi di separazione matrimoniale.Dr. Valerio De Mattheis - Amministratore Immobiliare Per Informazioni e consulenze: [email protected] - cell. 3930800800

Page 28: nea Polis Rome Italy

La storia dei teschi di cristallo, poiché racchiude unabuona dose di indeterminazione e di mistero, viene ri-portata spesso dai media e si può leggere sopratuttosu riviste specializzate e, ovviamente, su internet. Tuttavia il racconto, mentre riporta fedelmente le no-tizie storiche acclarate, quasi mai approfondisce alcunirilevanti aspetti archeologici legati al ritrovamento deiteschi, né tantomeno evidenzia le possibili connessionidi queste scoperte con altri avvenimenti egualmentesconcertanti. Intanto la storia è la seguente.

Il Conto Lungo del calendario Maya è iniziato il 13agosto 3114 a.C. e terminerà il 21 dicembre 2012.Secondo una leggenda, in prossimità di questa datasaranno stati ritrovati tredici teschi di cristallo che, unavolta riuniti, trasmetteranno alla razza umana tutte leconoscenze necessarie per dare inizio ad una nuovaera, più evoluta e spirituale. Attualmente i teschi rinvenuti sono undici e posseg-gono molte caratteristiche comuni. Anzitutto il loro ri-trovamente è avvenuto principalmente negli scavi delMessico e del Perù o comunque del sudamerica, poisono tutti lavorati nel quarzo o nel cristallo di rocca edatati a circa 10.000 anni fa. Sono conosciuti convari nomi. ma alcuni di essi non sono autentici e, pa-radossalmente, la contraffazione è stata rilevata attra-verso il sistema di levigazione: quelli autentici sono piùperfetti di quelli prodotti con le tecniche odierne. Il teschio di Mitchell-Hedges è quello più miste-rioso e studiato. E' l'unico, infatti, che si presenta conla mandibola mobile, completamente levigato, e condue prismi incastonati al posto degli occhi. La sua da-tazione è incerta, come pure il reale luogo di ritrova-mento. Per la nostra scienza sarebbero occorsi 300anni per produrlo. Secondo la medium Advise Car-rel questo teschio rappresenta uno strumento di co-noscenze programmato da una civiltà molto avanzata

del passato e dovrebbe servire, una volta collegato aglialtri teschi, a canalizzare per via telepatica un si-stema di informazioni per aiutare la razza umana aprogredire. Questa canalizzazione, che prende ilnome di risonanza morfica, quasi certamente giocaun ruolo determinante nell'evoluzione umana. La circostanza che questi teschi siano lavorati nelquarzo o nel cristallo assume particolare rilevanza inquanto è stato ormai accertato che il processo di riso-nanza morfica possa svilupparsi anche con il mondodel non vivente, come ad esempio i cristalli. E' statoaccertato, infatti, che alcune sostanze chimiche cri-stallizzano con molta difficoltà ma, appena un labora-torio riesce a sviluppare tale processo, come d'incantole stesse sostanze cristallizzano anche negli altri labo-ratori: per risonanza morfica. Questo può dare un senso alla leggenda Maya dei te-schi misteriosi. Ma c'è anche dell'altro.Alla fine degli studi e della conta, per completare ilConto Lungo dei Maya mancano due teschi. Ma ancheil monaco San Malachia, vissuto nel 1500, autore di al-cune rilevanti profezie, ritiene che manchino solo duePapi per l'inizio di una nuova Era. Il Papa attuale, SuaSantità Benedetto XVI, al quale auguriamo lungavita, viene indicato da Malachia (almeno secondo leinterpretazioni) con il motto “De Gloria Olivae”, e ilsuo successore sarà invece denominato “Petrus Se-cundus”. Analogamente nella Basilica di San Paolofuori le Mura esiste un lungo corridoio che riporta leicone di tutti i Papi sinora eletti dall'inizio della Chiesa.Solo due icone sono ancora vuote, poi termina la rap-presentazione dei Papi. Evidentemente tutto ciò è mi-sterioso. Si tratta di coincidenze strane, ma significative:all'appello di una nuova Era mancano infatti due te-schi, due Papi, due icone. Comunque, se l'umanitàdeve andare incontro a tempi nuovi speriamo solo chesiano forieri di pace e di nuova fratellanza tra i popoli.

.28

neaCulturaMaggio 2012

La leggenda Maya: Teschi misteriosi di Carlo Famiglietti

una possibile verità tra storia e leggenda

Page 29: nea Polis Rome Italy

"Ristabbanna" è il primo lungometraggio dei registi GianniCardillo e Daniele De Plano, e l'ultimo di Ben Gazzara, voltodi oltre cinquanta film, diretto da Cassavetes, Kazan, Pre-minger, Bogdanovich, i fratelli Cohen, Von Trier, Spike Lee.Film girato interamente in Sicilia, accompagnato da una fo-tografia incantevole, premiato a Roma, a Shangai, in India,"Ristabbanna" sarà distribuito in Italia dal circuito Indici-nema nei prossimi mesi.Ben Gazzara era uno di quei rari attori capaci di imperso-nare l'uomo qualunque e investirlo all'improvviso di un'in-tensità eroica, di una voracità animale o di una nobiletenerezza. Sentiamo i due registi cosa hanno da dirci su dilui.Consapevoli della sua malattia, così come delle sueorigini (i luoghi del film), si può dire che gli aveteofferto un ruolo perfetto. Come vi ha ricambiati?CARDILLO: è stato un incontro magico, per tanti motivi.Ben ci ha raccontato che suo padre, siciliano, prima di emi-grare negli USA faceva il salinaro ma lui non aveva mai vistole saline in vita sua, per cui interpretare il ruolo di un ex sa-linaro che vive sulle saline è stata la chiusura di un cerchio.Altro aspetto 'magico' è stato dato dal fatto che nelle scenein cui c'è Ben nel film avrebbe dovuto essere inverno, in-vece noi abbiamo girato in ottobre e in Sicilia è ancora quasiestate, ma quando è arrivato lui, e solo per tutta la setti-mana delle riprese con lui, è arrivato l'inverno in anticipo,poi è tornata l'estate quando è ripartito. Aneddoti a parte,ci ha regalato emozioni, enorme professionalità e la possi-bilità, dirigendo lui, di sentirci per la prima (e speriamo nonl'ultima) volta in contatto con il grande cinema. La cosa piùbella è forse che ci ha fatto sentire alla sua altezza, trat-tandoci al pari dei mostri sacri che lo hanno diretto nellasua carriera.DE PLANO: Gazzara ci ha dato l'opportunità di crescere inun attimo. La prima scena che abbiamo girato è quella incui il bambino riconsegna la telecamera al vecchio nonno diRosina. La camera doveva dunque inquadrare la mano delbambino che bussa alla porta e il volto del vecchio - Gaz-zara , appunto - quando la apre. Al primo ciak - che poi ab-

biamo scelto come il migliore - Gazzara fece questa sem-plice azione con una naturalezza tale che il suo sguardoriempì tutta la scena per quanto era colmo di espressività.In quel momento capii cosa significava trovarsi di fronteun grande attore. E un po' mi commossi.

Siete a un cocktail. Venite presentati a un grandeproduttore hollywoodiano: cosa dite o fate?CARDILLO: Cerco di conoscerlo come persona. Solo inseguito, se constato che c'è una comunicazione sponta-nea, fluida, empatica... comincio a capire cosa potrebbepiacergli, se la direzione in cui sto andando col mio lavoropotrebbe interessarlo. Solo allora gli chiedo se posso fargliavere qualcuno dei miei progetti.DE PLANO: Cercherei di fargli capire, come fanno BenGazzara e il piccolo Niccolò nel film, che il cinema si puòfare anche in Sicilia e che se avesse qualche dollaro daspendere, io e il mio co.co.co. Cardillo, avremmo giustogiusto quei due o tre progetti da proporgli ambientati inquella terra straordinaria. In seconda battuta potrei accet-tare la sua proposta di farmi girare il sequel di Batman.

Quali sono i vostri prossimi progetti e, viceversa, senon eravate dei registi, cosa stavate facendo in que-sto momento?CARDILLO: Di progetti ne abbiamo molti, alcuni ancora aquattro mani altri individuali, ma non ne parlo per riserva-tezza e scaramanzia, anche perché purtroppo bisogna por-tare avanti dieci progetti per,forse, realizzarne uno. se nonfossi un regista... non so proprio cosa farei. Amo cucinare,quindi forse farei il cuoco. o più probabilmente farei quelloche sto cercando di fare adesso, scrivere un romanzo eviaggiare molto.DE PLANO: Tanti progetti: opere liriche (sono regista diOpera), Televisione (collaboro con Prima della Prima e LaMusica di Rai Tre) ma soprattutto subito un altro film. Vor-rei affrontare un tema sociale come la disoccupazione,farmi portavoce di un malessere generalizzato, vorrei gi-rare un film con un taglio documentaristico.

neaCinemaMaggio 2012

Ristabbanna: la Sicilia interpretata dal grande Ben GazzaraTra poco uscirà una delle ultime fatiche dell’attore americano morto pochi mesi fa.

I due registi raccontano com’è stato lavorare con luidi Laura Andina (Responsabile Produzione Cinematografica)

www.neapolisroma.it

La leggenda Maya: Teschi misteriosi di Carlo Famiglietti

una possibile verità tra storia e leggenda

Page 30: nea Polis Rome Italy

dove trovo la Rivista?nel Focus di Giugno

si parlerà di...SPORTSPORT......

AURELIOAURELIO

PRATIPRATI

TRATRASTEVERE

CENTROCENTROSTORICOSTORICO

BRAVETTABRAVETTA

MONTEVERDEMONTEVERDE

PER LA TUA PUBBLICITA’

CHIAMA IL 348.576682106.94368579

[email protected]

.30

La rivista online la trovi sul sito:

www.neapolisroma.it

Sponsored by

Page 31: nea Polis Rome Italy

nel Focus di Giugnosi parlerà di...SPORTSPORT......

Page 32: nea Polis Rome Italy