Chesterton, Dickson Carr o Ellery Queen. - Sarezzo...In tale contesto, il giudice Albertano si...

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  • Albertano da Brescia - giudice, filosofo, letterato, politico, diplomatico, militare - compone, nel 1246, un trattato, che intitola Liber consolationis et consilii. Lo scritto riscuote da subito un successo straordinario, successo che perdurerà fino a tutto il XV secolo, e anche dopo. Il padre della letteratura inglese, Geoffrey Chaucer, ne ri-caverà uno dei suoi celeberrimi Racconti di Canterbury. E un illustre studioso come Santino Caramella è giunto a ipotizzare che l’opera abbia esercitato un influsso persino sulla Divina Commedia.Un trattato, si diceva. Ma - insieme - il racconto di un delitto, ideato e compiuto con modalità talmente arzigogolate, inconsuete, stravaganti da far impallidire i casi di Chesterton, Dickson Carr o Ellery Queen.Nel romanzo "Il giudice Albertano e il caso della fanciulla che sembrava in croce", Enrico Giustacchini ha immaginato che il delitto raccontato nel Liber consolationis non fosse un delitto simbolico, bensì un delitto accaduto per davvero, alla vigilia dell’arrivo a Brescia delle truppe di Federico II e dell’assedio poi eroicamente so-stenuto dalla città. Ha immaginato che Albertano non fosse stato solo un testimone, ma - nella sua veste di giudice - l’autore dell’indagine.Il risultato è un giallo appassionante, ricco di rimandi alla storia e alla cultura del tempo, specchio fedele e documentatissimo di un’epoca oscura e luminosa insieme, dove si intrecciano eresie, esperimenti alchemici, vicende d’amore e di guerra.In tale contesto, il giudice Albertano si comporta come un perfetto Sherlock Holmes ante litteram, mettendo tutta l’intelligenza, l’acume, la logica rigorosa di cui è ca-pace al servizio di un’indagine che condurrà infine alla sorprendente soluzione di quello che appariva, a ogni effetto, un delitto “impossibile”.

    Enrico Giustacchini, critico, giornalista e narratore, è stato a lungo vicedirettore di Stile arte. Ha collaborato inoltre alla pagina culturale di Oggi e del Corriere della Sera. Attualmente scrive per il Giornale di Brescia.Studioso dei rapporti tra arte e moda, ha pubblicato numerosi saggi sull’argomento, due dei quali - dedicati al “tonalismo” di Ottavio Missoni - raccolti in volume.Ha condotto per diversi anni, al fianco di Gualtiero Marchesi, una ricerca sulle autonome potenzialità espressive della forma nell’alta cucina; da critico, ha curato il catalogo dell’attività di importanti pittori e ha realizzato i testi interpretativi di Bellezza eterna, straordinario e anticonvenzionale omaggio di Alda Merini e Mimmo Rotella a Marilyn Monroe.Notevoli consensi ha riscosso il libro Permette, maestro?, venticinque interviste ai protagonisti dell’arte internazionale, da Botero a Rauschenberg, da Oppenheim a Yoko Ono.Questo è il suo quarto romanzo, preceduto da La settimana dello stupore, Il quattordicesimo verso del sonetto (illustrato da Omar Galliani) e L’uomo che uccise Gesù Bambino.Dopo il successo de Il caso della fanciulla che sembrava in croce, sta preparando un nuovo giallo di ambientazione medievale, sempre con protagonista il giudice Albertano.