Cerimonia di consegna della scuola in Senegal · al giornalismo ha riferito che ... servizio...

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EDITORIALE Notizie e informazioni del Comune di Trasaghis Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione Comunale di Trasaghis Autorizzazione Tribunale di Tolmezzo n. 89 del 27 febbraio 996 Convenzione Poste Italiane Spa / Regione F.V.G. del 23.06.2006 TAXE PERçUE 3300 TRASAGHIS (UD) TASSA RISCOSSA ITALY internet www.comune.trasaghis.ud.it e-mail [email protected] SOMMARIO DEL N. 3/2006 Il dibattito sul “paese degli scapoli” Cronaca dell’estate dai paesi Progetto di solidarietà Trasaghis - Senegal Inaugurata la pista forestale Amula-Cuvii Attività del Consiglio Comunale Si è dibattuto parecchio, ultimamente, sul binomio Trasaghis = paese degli scapoli. I dati riportati dai giornali sono un’evidente esagera- zione, poiché la presenza di elevate percentuali di persone non spo- sate rappresenta una condizione che si vive più in generale in tutta la fascia montana e pedemontana del Friuli. Esistono indubbiamente alte percentuali di persone non sposate, ma in tale dato confluiscono situazioni di libera scelta, stati di conviven- ze, accanto a situazioni dove, siamo d’accordo, tale condizione può essere valutata come problema. Si tratta di vedere con quali modalità sia possibile affrontare la que- stione, giacchè da noi non è nemmeno una novità la presenza di cop- pie miste, donne dell’Est europeo, dall’Africa e del Sud America, dal momento che le straniere qui sono già arrivate da anni, e senza agen- zie matrimoniali.Tutto è iniziato una ventina d’anni fa, quando anco- ra molti uomini di Trasaghis lavoravano proprio in quei paesi (Roma- nia, Polonia, Russia, stati africani…), inviati dalle grandi aziende friu- lane, come la Danieli, o nazionali. Lì hanno conosciuto le bellezze lo- cali, poi il passaparola ha fatto il resto. Ormai il legame multietnico, il gemellaggio sentimentale è fortissimo: tant’è che molte di queste ragazze venute da lontano parlano anche friulano. Le altre soluzioni prospettate in queste settimane (l’entrata in cam- po di un’agenzia matrimoniale o la “corriera di ragazze venute dal- l’est”, per esempio) rischiano di essere offensive, sia per la dignità delle donne, sia per la serietà degli uomini. L’ipotesi (una trovata pubblicitaria o un progetto reale?) ha provoca- to una miriade di commenti. Uno fra tutti: il celebre scrittore Car- lo Sgorlon l’ha paragonata a «una situazione umana ricorrente, dal ratto delle Sabine in poi», facendolo poi spingere in arrischiati para- goni secondo i quali «il destino di Trasaghis, quel senso di isolamen- to più psicologico che reale che attanaglia i suoi abitanti, è già scrit- to nel nome: un luogo al di là delle acque». A Sgorlon, a quanti con troppa facilità hanno ironizzato su queste te- matiche, chiediamo uno sforzo e un impegno: avvicinarsi con meno superficialità ai problemi e alle caratteristiche del Comune di Trasa- ghis, imparare a conoscerlo e poi ad apprezzarlo. Si potranno così scoprire le caratteristiche di un territorio che ha saputo superare con coraggio la dura prova del terremoto, che ha saputo vincere la “scommessa” della ricostruzione, che sta intelli- gentemente operando per valorizzare le caratteristiche ambientali, che sul piano della solidarietà ha ben poco da imparare (come può essere desunto anche dal progetto, ancora in corso, a favore di un villaggio del Senegal). Altro che paese di scapoli, frustrati e individualisti! Ivo Del Negro Sindaco di Trasaghis PAESE DEGLI SCAPOLI? NO, GRAZIE Cerimonia di consegna della scuola in Senegal

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editoriale

Notizie e informazioni del Comune di TrasaghisPeriodico quadrimestrale dell’Amministrazione Comunale di Trasaghis

Autorizzazione Tribunale di Tolmezzo n. 89 del 27 febbraio �996Convenzione Poste Italiane Spa / Regione F.V.G. del 23.06.2006

TAxe PeRçue 330�0 TRASAGhIS (uD)

TASSA RISCoSSA ITAly

internet www.comune.trasaghis.ud.ite-mail [email protected]

SommARIo Del n. 3/2006il dibattito sul “paese degli scapoli”Cronaca dell’estate dai paesiProgetto di solidarietà trasaghis - Senegalinaugurata la pista forestale amula-Cuviiattività del Consiglio Comunale

Si è dibattuto parecchio, ultimamente, sul binomio Trasaghis = paese degli scapoli. I dati riportati dai giornali sono un’evidente esagera-zione, poiché la presenza di elevate percentuali di persone non spo-sate rappresenta una condizione che si vive più in generale in tutta la fascia montana e pedemontana del Friuli.esistono indubbiamente alte percentuali di persone non sposate, ma in tale dato confluiscono situazioni di libera scelta, stati di conviven-ze, accanto a situazioni dove, siamo d’accordo, tale condizione può essere valutata come problema.Si tratta di vedere con quali modalità sia possibile affrontare la que-stione, giacchè da noi non è nemmeno una novità la presenza di cop-pie miste, donne dell’est europeo, dall’Africa e del Sud America, dal momento che le straniere qui sono già arrivate da anni, e senza agen-zie matrimoniali. Tutto è iniziato una ventina d’anni fa, quando anco-ra molti uomini di Trasaghis lavoravano proprio in quei paesi (Roma-nia, Polonia, Russia, stati africani…), inviati dalle grandi aziende friu-lane, come la Danieli, o nazionali. lì hanno conosciuto le bellezze lo-cali, poi il passaparola ha fatto il resto. ormai il legame multietnico, il gemellaggio sentimentale è fortissimo: tant’è che molte di queste ragazze venute da lontano parlano anche friulano.le altre soluzioni prospettate in queste settimane (l’entrata in cam-po di un’agenzia matrimoniale o la “corriera di ragazze venute dal-l’est”, per esempio) rischiano di essere offensive, sia per la dignità

delle donne, sia per la serietà degli uomini.l’ipotesi (una trovata pubblicitaria o un progetto reale?) ha provoca-to una miriade di commenti. uno fra tutti: il celebre scrittore Car-lo Sgorlon l’ha paragonata a «una situazione umana ricorrente, dal ratto delle Sabine in poi», facendolo poi spingere in arrischiati para-goni secondo i quali «il destino di Trasaghis, quel senso di isolamen-to più psicologico che reale che attanaglia i suoi abitanti, è già scrit-to nel nome: un luogo al di là delle acque».A Sgorlon, a quanti con troppa facilità hanno ironizzato su queste te-matiche, chiediamo uno sforzo e un impegno: avvicinarsi con meno superficialità ai problemi e alle caratteristiche del Comune di Trasa-ghis, imparare a conoscerlo e poi ad apprezzarlo.Si potranno così scoprire le caratteristiche di un territorio che ha saputo superare con coraggio la dura prova del terremoto, che ha saputo vincere la “scommessa” della ricostruzione, che sta intelli-gentemente operando per valorizzare le caratteristiche ambientali, che sul piano della solidarietà ha ben poco da imparare (come può essere desunto anche dal progetto, ancora in corso, a favore di un villaggio del Senegal).Altro che paese di scapoli, frustrati e individualisti!

Ivo Del negroSindaco di Trasaghis

PaeSe deGli SCaPoli? No, GraZie

Cerimonia di consegna della scuola in Senegal

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SPeCiale

traSaGHiS e Gli SCaPoli: CoMe e’ Nata la leGGeNda

“leggenda metropolitana” viene definita, al giorno d’oggi, una voce che si diffonde, al limite della verosimiglianza, quando nessuno, a un certo punto, è in grado di defi-nire chiaramente il confine tra realtà e fantasia. Vien da pensare a una leggenda metropolitana anche per il caso del “paese degli sca-poli” che tanto ha fatto parlare di sé ultimamente, anche se il contesto è prettamen-te paesano: un’idea, un pensiero in libertà che si è ingigantito a dismisura, sino a rim-balzare sulla stampa, in televisione, sugli organi di informazione a scala nazionale.Tutto è nato quasi per caso, da un’inchiesta che la giornalista Paola Treppo aveva effettuato a Trasaghis per il periodico “Alto Friuli”: una serie di interviste a perso-ne diverse del Comune che era poi uscita col significativo titolo “A Trasaghis si vi-ve proprio bene”.Tra i tanti intervistati, uno solo – uno sportivo ventinovenne – si lamentava che “tanti di noi sono scapoli e desiderano conoscere una compagna per condivide-re la propria vita”.Da questo breve accenno, la giornalista ha poi sviluppato e ampliato il tema, in una serie di articoli sul “Gazzettino” che hanno avuto estrema fortuna e sono stati più volte ripresi. Così, il 9 novembre, si è “scoperto” che “il paese ha un curioso e tormentato segreto”, poiché è diventato un angolo dove le donne sono scono-sciute: “dal banco del bar, dove sei servita da un uomo distinto, cortese e sorridente, fino alla sala freccette e all’area giornali, più defilata, solo uomini. Forse, pensi, è normale. le donne, per cultura e tradizione, non frequentano i locali pubblici. Preferiscono restare a casa. Ma poi i minu-ti passano, passa anche un’ora. Passa anche un pomeriggio e di gentil sesso neanche l’ombra. Se indossi una gonna e sei lì di passaggio, ti sen-ti osservata più che altrove. Sguardi dapprima schivi. Poi l’occhio si il-lumina e il coraggio, sfatando il mito del friulano chiuso e “orso”, pren-de il sopravvento. «Ma lei, signorina, da dove viene? Sa perché qui da noi di donne non ce ne sono tante»”. e via di seguito, con altre interviste all’inse-gna del «Gli uomini di Trasaghis ? Sono un po’ freddini, per dire la verità. Grandi lavorato-ri, per l’amor del cielo, quello bisogna dirlo. Ma per il resto son chiusi» e ancora: “La “spe-cie” maschile di Trasaghis potrebbe reagire a questa situazione ma spesso, per sfortuna o per timidezza, a volte per comodità, decide di restare a casa dei genitori a lungo, spes-so per sempre, senza sposarsi né fidanzarsi”. Poi, il giorno dopo, lo scoop: “chi non ha ancora la fidanzata e non è spostato l’opportunità offerta dalla pro loco Amici di Avasinis è veramente unica e imperdibile, un po’ il sogno di ogni maschio friulano: una corriera di belle e giovani donne ungheresi desiderose di formare una famiglia sposandosi e metten-do al mondo anche dei figli”. Il tempo dirà se tali iniziative saranno destinate ad avere sviluppi.Quello che qui importa sottolineare, è l’estrema “fortuna” avuta dalla notizia, ri-

presa da vari organi di informazione. Così l’Istituto De martino per la formazione al giornalismo ha riferito che “Nell’Italia sempre più mammona, che vede i suoi ma-schi rimanere a casa fino a 40 anni (perché vuoi mettere avere lavoro, casa, auto e fami-glia che ti culla…), c’è un paese che ha estremizzato questo fenomeno. Si chiama Trasa-ghis, si trova a nord di Udine, ha 2.500 abitanti tra cui circa il 70% di scapoli”. Analoga-mente, “la Stampa” di Torino ha dedicato un paginone all’argomento, descrivendo un paese dove “Emigranti e figli di emigranti che conoscono la fatica e non temono il la-voro e i sacrifici, uomini concreti che han saputo ricostruire presto e bene ciò che il terre-moto aveva raso al suolo, i maschi di Trasaghis, quando è stata l’ora di passare il Taglia-mento per andare a corteggiare una ragazza, hanno ceduto alla pigrizia e sono rimasti nelle loro case” e via così…

l’argomento ha naturalmente solleticato, su Internet, “il popolo dei Blog”, questi nuovi spazi di discussione dove si sono proposti dibattiti come “Voi che ne pensate? Vecchio e scapolo, è bello? “ o si è anche registrata la vibrata protesta di chi si è sen-tito offeso dal livello raggiunto dall’argomentazione: “Il Gazzettino del Friuli definisce Trasaghis (il mio paese) come un paese di “signorini”.. che han paura di sposarsi...un’eser-cito di scapoli che pensa solo al lavoro..che vive con la madre e che fa battute sul taglio di vino.. porca p…, tenetemi fermo che sto per esplodere...”ultimo elemento, l’interesse attirato dalle radio e dalle televisioni nazionali, da un servizio apparso su Rete quattro alle riprese effettuate in loco dalla troupe di “Co-stume e società” di Rai due…In sintesi, pare di poter concludere che, di fronte a un problema per certi versi rea-le, si sia calcata un po’ troppo la mano sul tono del sensazionalismo, si siano dati per scontati elementi che reali invece non erano.In sostanza: il Comune di Trasaghis crede di poter possedere ben altre credenziali per essere additata all’attenzione dell’opinione pubblica!Per una reale comprensione dei termini del problema, si propone una tabella (redatta dal Sindaco unitamente all’ufficio Anagrafe) relativa alla situazione dello Stato Civi-le dei residenti nel Comune nati tra il �956 ed il �98�, divisi tra maschi e femmine.Come si può facilmente notare, nei venticinque anni presi in esame i celibi, com-plessivamente, superano di poco il 50%, mentre le nubili sono il 35 %. Siamo quindi ben lontani dalle percentuali riportate dalla stampa!Va inoltre aggiunto che negli ultimi cinque anni a Trasaghis si sono celebrati tra i �2 ed i �5 matrimoni all’anno – in maggioranza di maschi – e che nello stesso periodo vi sono stati circa venti nuovi nati all’anno.Si può quindi concludere che il nostro Comune è in linea con gli altri Comuni di analoga consistenza e che anzi è sicuramente in una posizione migliore rispetto al-la maggior parte dei Comuni montani del Friuli.

m A S C h I Fe m m I n eAnno

nascita Celibi Coniugati Divorziati Vedovi Tot nubili Coniugate Divorziate Vedove Tot

1981 6 0 0 0 6 6 3 0 0 91980 �3 � 0 0 �4 7 3 0 0 �01979 9 � 0 0 �0 6 3 0 0 91978 20 2 0 0 22 �5 � � 0 �71977 �2 4 0 0 �6 �� 7 0 0 �81976 �0 � 0 0 �� 9 �0 0 0 �91975 �8 2 0 0 20 7 8 0 0 �51974 �3 7 0 0 20 �� 7 0 0 �81973 �5 �0 0 0 25 5 9 0 0 �41972 �4 8 0 0 22 �5 �0 0 0 251971 �4 5 0 0 �9 7 6 0 0 �31970 �3 6 � 0 20 9 �4 0 � 241969 �2 �5 � 0 28 8 �2 � 0 2�1968 �0 �4 � 0 25 4 �5 0 0 �91967 �3 3 0 0 �6 5 �4 2 0 2�1966 7 7 0 0 �4 2 �7 0 0 �91965 6 7 2 0 �5 2 �� 2 0 �51964 �� 8 0 0 �9 4 �4 0 0 �81963 9 �0 0 0 �9 4 �2 0 0 �61962 6 �5 0 0 2� 2 �7 0 2 2�1961 5 20 � 0 26 � 8 0 0 91960 8 �6 � 0 25 � �2 0 � �41959 5 �4 0 0 �9 2 �2 2 2 �81958 7 �� � 0 �9 � 9 0 0 �01957 5 �9 � 0 25 0 9 0 � �01956 �0 8 0 0 �8 3 �9 � 2 25Totale 271 214 9 0 494 147 262 9 9 427

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UN’eState ViVaCe, tra i FUoCHi d’artiFiCioSUl laGo e il laMPoNe di aVaSiNiS

Il più grande lago della regione, quello dei Tre Comuni, ha vissuto un’altra estate di successo, grazie soprattutto al positivo andamen-to meteorologico del mese di luglio quando, accanto alla costante presenza del “turismo giornaliero” sulle rive, si è registrato un con-siderevole aumento dei pernottamenti nei due campeggi. Agosto si è invece proposto in maniera più incerta, consentendo comunque di consolidare il successo della stagione estiva che ha avuto il suo apice lunedì �4 , alla vigilia di Ferragosto, a partire dalle 2�.30, con lo spet-tacolo di fuochi d’artificio sullo specchio del lago.lo spettacolo pirotecnico è stato proposto per l’ottavo anno con-secutivo dal Comune di Trasaghis sul lago dei Tre Comuni: una ma-nifestazione seguita da un interesse e un’attesa che è andata via via crescendo e che solo l’anno scorso non ha potuto attuarsi a cau-sa del maltempo.la manifestazione ha avuto dunque un rinnovato successo, con la pre-senza di migliaia di persone attirate dallo spettacolo dei fuochi, che sono stati ammirati lungo tutta la parte meridionale del lago, dalla riva occidentale, all’altezza dei campeggi, sin sulla riva orientale, dal-l’imbarcadero sino all’area dell’orto botanico, sotto Interneppo.la “regia” è ancora affidata agli operatori della “Pirotecnica mattio-ni” di Collalto, che hanno proposto un programma estremamente suggestivo e variegato, con l’alternarsi dei lanci dei bolidi multico-lori dalla riva, con decine e decine di effetti speciali, di giochi di lu-ce sull’acqua.I fuochi sul lago rientrano nel programma di “estate sul lago”, una serie di iniziative culturali, sportive e ricreative sul lago dei Tre Co-muni che sono state proposte dall’Amministrazione comunale di Tra-saghis con la collaborazione dell’Associazione “nautilago”, della Bi-blioteca Comunale di Trasaghis, della Cineteca del Friuli, della Comu-nità montana del Gemonese, della Pro loco di Alesso, della Pro lo-co “Amici di Avasinis” e della Provincia di udine. Accanto alle mol-teplici iniziative di “estate sul lago” un accenno particolare al rinno-vato successo della festa del lampone e del mirtillo di Avasinis, quel-la che gli organizzatori definiscono “la festa più amata dai friulgiulia-ni” e che ancora una volta ha visto le vie del paese affollarsi di un eccezionale afflusso di visitatori attirati dalla originale proposta di “molèas e cirigniculas”.Tra le manifestazioni che hanno caratterizzato la festa di quest’an-no, possono essere ricordate la riproposta della marcia non compe-titiva “Attraverso i sentieri del lampone e del mirtillo” (terzo Tro-feo manuel Revelant), la giornata dimostrativa dello sport per disa-bili (con le squadre di “hand bike” e della società “Basket e non so-lo”) e la mostra fotografica “Gente, feste e grotte di Avasinis” cura-ta da mario Trippari.

Fuochi sul lago

Affollata la festa di Avasinis

Turisti sul lago nello scorso luglioGruppo che ha partecipato al torneo di tennis per disabili ad Avasinis

CroNaCHe eStiVe

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aleSSo e aVaSiNiS iN FeStaPer i 50 aNNi di SaCerdoZio di PrÈ GJUlio

Domenica 30 luglio il Comune di Trasaghis e le parrocchie di Avasi-nis e di Alesso hanno salutato con affetto il loro parroco don Giu-lio Ziraldo che quest’anno festeggia il cinquantesimo dell’ordinazio-ne sacerdotale.Don Giulio è nato a Fagagna il 23 ottobre �93�, da una famiglia con-tadina. e’ entrato nel seminario di Castellerio il 3 novembre �943 (“al ere di lunis”, ricorda con puntiglio). ordinato sacerdote, ha cele-brato la sua prima messa a Fagagna l’8 luglio �956.ha prestato servizio come cappellano a San Giorgio di nogaro dal �956 al �96� e a Paderno dal �96� al �964. e’ stato quindi parro-co a Subit e Prossenicco dal ‘64 al ‘67 e poi a Treppo Grande dal ‘67 al ‘73.Dal �973 è parroco di Alesso (e parroco supplente a Interneppo) e dal �986, dopo la morte del fraterno amico don Paolo Varutti, an-che di Avasinis.In oltre un trentennio prè Gjulio si è caratterizzato, accanto a una se-ria attività pastorale, indirizzata in particolar modo ai giovani e agli ammalati, per un appassionato sostegno, anche all’interno del grup-po “Glesie furlane”, alla causa della friulanità, intesa come conoscen-za degli eventi storici e come salvaguardia e promozione del patri-monio linguistico della “marilenghe’.numerosi e puntuali sono stati inoltre gli interventi per la difesa del territorio e, negli anni del dopo terremoto, per la ricostruzione.una presenza senz’altro vivace (“vivarôse”, direbbe lui), la sua, con accenni a volte spicci e impulsivi, ma sempre dettati dall’amore “pe sô int”. All’affetto dei parrocchiani si è unito anche il pubblico riconoscimen-to da parte dell’amministrazione comunale che, per mezzo del sin-daco Ivo Del negro, nella giornata di domenica 30 luglio, al termi-ne delle Sante messe celebrate nelle due parrocchie (ad Avasinis al-le �0 e ad Alesso alle ��,�5) ha offerto a prè Gjulio una targa ricor-do in segno di ringraziamento per il suo modo di essere “di 50 agns in cà, predi intal mieç de sô int”; altri doni affettuosi sono stati conse-gnati al sacerdote anche dai parrocchiani di Alesso e Avasinis e dal-la Pro loco di Avasinis.Terminata la messa, nella mensa del Centro Studi di Alesso ha avuto infine luogo un rinfresco dove, in un momento conviviale, alla pre-senza anche dei compaesani di Fagagna e di numerosi sacerdoti della forania, è stato ulteriormente rinnovato l’affetto per don Giulio.

“iN riCUart di PieriNo”

Pietro Stefanutti “marescial” (morto lo scorso 2� agosto, all’età di 54 anni) ha dedicato buona parte della sua vita al corpo degli Alpini, all’im-pegno in parrocchia, al canto corale.l’Amministrazione comunale di Trasaghis, unitamente all’A.n.A., al-la Parrocchia, al Gruppo Corale di Alesso, ha proposto per il 25 no-vembre una serata per ricordarne l’impegno, a tre mesi della prematu-ra scomparsa.Dopo la S.messa celebrata dal Parroco don Giulio Ziraldo e gli interven-ti per ricordare Pieri (il Sindaco Ivo Del negro, il Presidente della Sezio-ne Ana di Gemona Dario D’Incà e Adelina Stefanutti in rappresentanza della Parrocchia), ha avuto luogo una serata Corale con il Gruppo Co-rale di Alesso, diretto dal maestro Sergio Vuerich e con il Coro A.n.A. del Gruppo Alpini di Gemona, diretto dal maestro Alberto Antonelli.Di Pieri sono stati ricordati in particolare l’amore per la lettura, il can-to e la musica, l’impegno per la riorganizzazione delle iniziative parroc-chiali ed il funzionamento della chiesa, l’attività di sprone per l’organiz-zazione dei corsi in lingua friulana.A suo ricordo, utilizzando i fondi raccolti in una sottoscrizione, è stato donato alla chiesa un quadro, opera di Floreano Franzil e ispirato a un di-pinto di nicolò Grassi, rappresentante il martirio di San Bartolomeo. A sinistra, Pietro Stefanutti durante la consegna del riconoscimento a don Giulio da parte del Sindaco

Alesso 30 luglio 2006 - Alla messa in occasione del 50° anniversario di sacerdozio di don Giulio Ziraldo (foto di Luigi Stefanutti)

Alesso 30 luglio 2006 - Nella sala mensa delle scuole per un rinfresco in occasione del 50° anniversario di sacerdozio di don Giulio Ziraldo

CroNaCa da aleSSo e aVaSiNiS

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Anche quest’anno numerose persone, domenica 3 settembre, so-no convenute a Peonis, alla salita dell’ancona dai Clapàz, il manufat-to religioso che la gente di Peonis ha costruito nel �829 dedican-dolo alla madonna del Rosario e rimesso a nuovo alcuni anni fa col lavoro degli alpini e dei volontari del luogo. Dopo la cerimonia di alcuni anni fa, che ha visto la simbolica “riconsegna” dell’edificio al-la popolazione, al termine di impegnative settimane di lavoro per far tornare all’antico splendore un manufatto consunto dal tempo e danneggiato dal terremoto, la manifestazione è ormai diventata un appuntamento tradizionale assai atteso (solitamente la celebra-zione ha luogo nella seconda domenica di settembre, ma quest’an-no è stata anticipata per la coincidenza della festa dei pensionati dell’Alto Friuli che, in tale data, si sarebbe tenuta a Buja). Il restau-ro del manufatto ed il riatto della strada rappresentano un eviden-te omaggio al senso religioso e alle fatiche della gente in un pas-sato ormai remoto, quando le donne, di ritorno dai pascoli e dagli stavoli delle montagne di Ledrania e di Pecol dai Zucs, proprio da-vanti all’ancona sostavano, per un momento, a pregare e a riposa-re, prima di riprendere l’ultimo tratto di strada che le avrebbe ri-portate in paese.Dopo il ritrovo alle �0.45 all’incrocio tra via Chiesa e via Bottecchia, percorsa la mulattiera che conduce davanti all’edicola religiosa, al-le ��.�5 vi è stata celebrata la Santa messa dal parroco don Fausto Quai (per il sacerdote, nominato lo scorso aprile parroco di Peo-nis, Trasaghis e Braulins, si è trattato della prima “salita” all’ancona). Successivamente ha preso la parola per un saluto il sindaco di Tra-saghis Ivo Del negro, davanti alla popolazione, ai membri dell’As-sociazione “Chei di Peonis” e alle rappresentanze dei gruppi alpini

della zona, per sottolineare la significatività della cerimonia, il rap-porto tra la gente ed il territorio e l’importanza dell’associazioni-smo e del volontariato. un breve saluto è stato portato anche dal poeta carnico Giorgio Deotto – che in tanti conoscono come in-faticabile organizzatore delle commemorazioni di Bottecchia – che si è soffermato sul significato della manifestazione, tra il senso del-la memoria e le prospettive per il futuro.la cerimonia si è chiusa con un rinfresco offerto ai convenuti dai volontari di Peonis.

Domenica �9 novembre Peonis ha invece festeggiato con particolare solennità la ricorrenza della madonna della Salute. Alle �0.30 è sta-ta celebrata da don Fausto Quai, nella Chiesa Parrocchiale, la San-ta messa, i cui canti liturgici sono stati eseguiti dalla Corale di Ales-so. nell’occasione è stata anche impartita la benedizione al quadro che un emigrante di Peonis, Giovanni Zuliani, ha inteso donare al-la chiesa in memoria della propria madre. Si tratta di un pregevole dipinto (un olio su tela delle dimensioni di 2x�,50 m) raffigurante il martirio di San Bartolomeo (cui è dedicata la chiesa parrocchiale) e che è stato eseguito dalla pittrice veneta Anna Zaramella d’este. Il dipinto inquadra la tradizionale iconografia del martirio del san-to all’interno della riproposizione dell’interno della vecchia chiesa del paese, quella distrutta dal terremoto.A conclusione della messa ha avuto luogo la tradizionale proces-sione della madonna (un’effigie caratteristica per il ricco abito in-dossato) attraverso un percorso lungo le vie di Peonis. A mezzogiorno la festa è proseguita con la degustazione delle fa-mose castagne di Peonis, accompagnate dalla ribolla, dalle torte di castagne e da altri prodotti tipici. nel pomeriggio, alle �5.30, presso il Centro Servizi, c’è stata la pre-sentazione del video “l’amôr… une volte”, promosso dalla Comu-nità montana del Gemonese e dall’A.S.S. n. 3 e costituito da una se-rie di videointerviste curate da luigi Stefanutti nei diversi Comuni del Gemonese e incentrate sulla ricostruzione del modo di vivere l’amore al tempo dei nonni. In serata, alle �8, l’estrazione dei premi gastronomici e, alle 20, del-la tombola.I festeggiamenti della madonna della Salute sono stati organizza-ti dall’associazione “Chei di Peonis” col patrocinio del Comune di Trasaghis e la collaborazione della Parrocchia di Peonis, della Co-munità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, del-l’A.S.S. n. 3 “Alto Friuli” – Servizio Sociale dei Comuni e della Ci-neteca del Friuli.

PeoNiS: aPPUNtaMeNtidall’aNCoNa dai ClaPÀZ alla MadoNNa della SalUte

CroNaCa da PeoNiS

Il nuovo dipinto per la Chiesa di Peonis

Messa alla Madonna dei Clapaz

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Si è rinnovato l’appuntamento con la Santa messa celebrata davanti alla millena-ria chiesetta di San michele dei Pagani, costruita sotto uno sperone del monte Brancot, qualche centinaio di metri sopra il paese di Braulins. la chiesetta, che alcuni studiosi ritengono sia stato un tempio precristiano poi riadattato in epoca longobarda, sorge a poca distanza da quello che era il ca-stello di Bragolino, un maniero medioevale abbattuto dalle truppe del Patriarca di Aquileja nel �336, durante le lotte feudali tra il capo della chiesa friulana ed il Conte di Gorizia.nella chiesetta, a ricordo dell’arte dei secoli passati, si conservano due affreschi, recentemente restaurati dalla gemonese michela Contessi: una trinità cinquecen-tesca nel catino dell’abside e, soprattutto, a lato, un’antica raffigurazione dell’ar-cangelo michele intento a reggere in mano la bilancia del giudizio delle anime.la chiesetta, più volte ristrutturata, in particolare dopo i terremoti del �928 e del �976, è oggetto di una particolare devozione da parte della gente di Braulins, che periodicamente, attraverso l’azione di volontari, ha curato la manutenzione dell’edificio religioso e del suggestivo sentiero che la raggiunge.Davanti alla chiesetta, venerdì 29 settembre, alle �5, don Fausto Quai, parroco di Braulins, Trasaghis e Peonis ha celebrato la Santa messa, davanti alla popolazio-ne di Braulins e degli affezionati che, da tutto il gemonese, vi giungono ogni an-no. Al termine della celebrazione ha preso la parola per un saluto il Sindaco di Trasaghis Ivo Del negro.e’ seguita la consegna dei lavori in argilla realizzati nel corso di “estate ragazzi 2006”, l’appuntamento estivo curato dalla parrocchia.Alle �7.30, nei locali adiacenti alla Chiesa Parrocchiale, a Braulins, la festa si è conclusa con un rinfresco offerto agli intervenuti da parte dell’Amministrazio-ne comunale e dei volontari.

I nipoti Anna, olivo e Beniamino, residenti a Braulins, in Via Ponte, salutano con affetto la zia orsola che ha festeggiato i �04 anni. orso-la De Cecco, nata a Braulins il 27 luglio �902, si è sposata il �8 dicembre �945 in municipio a Trasaghis con Berto Cividino di Casasola di majano. Rimasta vedova, si è trasferita al Cen-tro Anziani di majano nel �989.ha sempre lavorato presso le famiglie di con-tadini.Fino all’anno scorso, quando i nipoti andavano a trovarla, chiedeva sempre della sua casa e di-ceva di voler ritornare sul monte Brancot.

BraUliNS, UN ViaGGio tra Storiae leGGeNda Nella Salitaa SaN MiCHele dei PaGaNi

CroNaCa da BraUliNS e traSaGHiS

il CalCio FeMMiNile a traSaGHiS e’ UNa SPleNdida realta’

nell’ambito dell’attività dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Trasaghis, fin dal 200� è stata organizzata anche la squadra femmi-nile di calcio che milita nel campionato regionale di serie C.nei primi campionati, la squadra ha giocato senza particolari spunti; a partire dal campionato 2005-2006 le cose sono profondamente cambiate. Grazie all’inserimento di nuove giocatrici e di un nuo-vo allenatore, il sig. mauro Vissa di Talmassons, la squadra è sem-pre stata tra le prime e solo per un punto non ha ottenuto la promozione in serie B, essendosi clas-sificata seconda dopo la squadra di Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia.l’inizio dell’attuale campionato 2006-2007 è stato folgorante per la squadra del Trasaghis che, con un andamento eccezionale è saldamente in testa alla classifica. la squadra ha infatti vinto tutte le tredici partite disputate nel girone di andata; ha il miglio-re attacco (67 reti segnate) e la migliore difesa (so-lo 5 reti subite).Attorno alla squadra è nato un grande entusiasmo e, nella partita di domenica �0 dicembre (vinta per 2 a 0 contro il San Gottardo di udine) a sostenere la squadra sulle tribune del campo sportivo c’era-no quasi duecento persone.Si invitano caldamente gli sportivi del Comune di Trasaghis a stringersi attorno alle ragazze della squa- A.S.D. femminile Trasaghis

orSola de CeCCoHa CoMPiUto

104 aNNi

dra, allo staff tecnico (accanto all’allenatore mauro Vissa ci sono l’accompagnatore ufficiale oliviero Di Santolo ed il Presidente Darmo Gerussi) e a sostenere direttamente la squadra (le parti-te casalinghe si svolgono la domenica pomeriggio, alle �4.30) e il girone di ritorno inizierà domenica 2� gennaio 2007 verso il rag-giungimento del traguardo della promozione in Serie B.

Ivo Del negro

Orsola De Cecco nel giorno dei suoi 104 anni

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Seguendo una consolidata tradizione, l’Amministrazione comunale di Trasaghis, nell’intento di ricordare degnamente la Giornata dell’unità nazionale e delle Forze Armate, propone ogni anno la commemora-zione in una diversa frazione del Comune.Quest’anno la cerimonia, organizzata anche con la collaborazione del locale Gruppo dell’A.n.A., ha avuto luogo domenica 5 novembre a Trasaghis capoluogo, davanti al monumento ai caduti di Piazza uni-tà d’Italia.Il programma ha previsto innanzitutto il raduno davanti al municipio, la celebrazione di una Santa messa nella Chiesa Parrocchiale alle �0.30 e, infine, alle ��.�5, la cerimonia ufficiale presso il monumento ai caduti, con la deposizione di una corona d’alloro ed il discorso commemora-tivo tenuto dal Sindaco di Trasaghis Ivo Del negro; è intervenuta per un breve saluto anche l’assessore comunale di Griffen Annie Abram.Anche quest’anno la cerimonia ha assunto un particolare significato per la rinnovata presenza di una rappresentanza della “Kameradschaft-sbund” di Griffen, il Comune austriaco gemellato con Trasaghis: si trat-ta di una associazione di ex combattenti austriaci che, anche nella ri-correnza del 9�° anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale, si è unita ai militari ed ai civili friulani nel ricordo delle vittime di tutti i conflitti, sull’uno e sull’altro fronte. l’associazione austriaca “Kame-radschaftsbund”, presieduta da hans heinz Stachel, che aveva già pre-senziato alla cerimonia dello scorso anno ad Alesso, nel corso di una manifestazione tenutasi in luglio a Griffen ha inteso poi consegnare al Sindaco di Trasaghis Del negro e di riflesso all’intera comunità friu-lana, un riconoscimento ufficiale, la “Golden landesehrenkreuz”, per lo sforzo sostenuto nel ribadire i valori della pace e dell’amicizia nei rapporti tra comunità diverse: concetti tutti che sono stati riafferma-ti anche nella cerimonia di Trasaghis del 5 novembre.

traSaGHiS e GriFFeN

Gli aMiCi di GriFFeN di NUoVo a traSaGHiSPer la FeSta dell’iMMaColata

Proseguono le manifestazioni di amicizia tra il Comune di Trasaghis e Griffen, la cittadina carinziana gemellata col Comune ormai da venti-nove anni. Dopo la partecipazione di due comitive di Trasaghis alla fe-

sta patronale di Griffen, lo scorso luglio, e l’intervento di una delega-zione di ex combattenti austriaci alla festa delle Forze Armate a Tra-saghis, gli amici di Griffen sono venuti di nuovo in visita a Trasaghis ve-

nerdì 8 dicembre, in occasione della tradizionale festa dell’Imma-colata Concezione, una ricorrenza molto sentita in paese e per la quale il Comune, con la collaborazione della Parrocchia e del “Grop Trasagan”, ha organizzato una serie di manifestazioni. Al-le �0.30 vi è stata la celebrazione della Santa messa solenne, ce-lebrata dal Parroco don Fausto Quai e seguita dalla processio-ne per le vie del paese, con l’accompagnamento del complesso bandistico di Griffen. nel pomeriggio la delegazione di Griffen, guidata dal Sindaco Josef müller, si è trasferita a Raschiacco, per una visita all’Azienda vitivi-nicola Perabò; le manifestazioni promosse dal Comune di Trasa-ghis si sono spostate poi nella frazione di Alesso dove, alle �7.30 si è potuto visitare, nel Centro Servizi, un mercatino di oggetti natalizi allestito da volontari in collaborazione con la Parrocchia di Alesso; le offerte raccolte saranno destinate al mantenimento dei bambini ospiti dell’Asilo di minas novas in Brasile, una strut-tura che si regge grazie all’impegno di una religiosa italiana, suor Annamaria ortelli. Al termine, in piazza �° maggio, l’ ultima esibi-zione della banda di Griffen, seguita da una castagnata e dalla de-gustazione di ribolla per tutti gli intervenuti.Alla fine, i saluti alla delegazione di Griffen, con un affettuoso “mandi” ai prossimi incontri.Ospiti di Griffen al mercatino dell’8 dicembre

UNa deleGaZioNe di eX CoMBatteNti aUStriaCialla CoMMeMoraZioNe al MoNUMeNto di traSaGHiS

Commemorazione Caduti in guerra

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Domenica 8 ottobre si è svolta a Trasaghis la tradizionale festa del Dono, organizzata dalla sezione Afds Val del lago (che racco-glie i donatori di sangue dei Comuni di Trasaghis e Bordano).Il corteo, con moltissimi labari rappresentanti le sezioni con-sorelle, si è ritrovato presso la piazza 6 maggio alle �0 insieme alla Banda Filarmonica di madonna di Buia che lo ha accompa-gnato in chiesa per assistere alla Santa messa celebrata da don Fausto Quai e cantata dalla Corale di Alesso.Terminata la funzione religiosa, nella quale il celebrante non ha tralasciato di soffermarsi sull’importanza del dono e di ringra-ziare a nome della collettività tutti i donatori, è stato deposto un omaggio floreale ai caduti di tutte le guerre e alle vittime del terremoto del �976. Presso la Sala Consiliare, dopo i saluti da parte delle autorità, il presidente della Sezione Renato Stefanutti ha illustrato ai pre-senti l’attività svolta presentando alcune statistiche: ben �9 sono i nuovi donatori entrati a far parte della nostra grande famiglia che attualmente ne conta 284 di cui 262 attivi per un totale di 303 donazioni nell’anno 2005. Inoltre, il Presidente, ha comu-nicato di essersi recato a Venzone per il Congresso Regionale A.F.D.S., congresso che è stato voluto in questa cittadina per ricordare degnamente la ricorrenza del trentennale del terre-moto che ha distrutto molti comuni del Friuli. In questa occa-sione, le autorità hanno ricordato quel tragico evento che por-tò via mille persone e fece crollare migliaia di case, distruggen-do tanti paesi. Questi fatti ancora una volta hanno visto in pri-ma linea lo spirito generoso dei Portatori di Sangue; infatti non erano neppure cessate le tragiche scosse che si misero subito a disposizione dei centri di raccolta negli ospedali. molti di lo-ro divennero volontari nei soccorsi, e, poi, ebbero un ruolo de-cisivo nella ricostruzione. Renato Stefanutti ha continuato con l’informare i presenti che per celebrare degnamente il trenten-nale del sisma, la Sezione della Val del lago ha voluto organizza-re a Trasaghis, una seduta di Plasmaferesi alla quale hanno ade-rito ben 20 donatori sottoponendosi al prelievo per una rac-colta di �2 litri di plasma. Dopo questi dati statistici si è proce-duto con orgoglio a premiare 3 Donatori col distintivo d’oro: Denni De Cecco, Giovanni Stefanutti, edilio Toffoletto; 5 Do-natori col distintivo d’argento: mario Cucchiaro, nicolino Pic-co, Riccardo Stefanutti, Ivan Toffoletto, Andrea Zilli; 7 Donatori col distintivo di bronzo: Amedeo Cucchiaro, Alessio Piazza, Ful-vio Picco, Sabrina Picco, Gian Pietro Rossi, Giovanni Sant, Valter urban; 8 Donatori con i diplomi di benemerenza: eric Cucchia-ro, marco De Stefano, Renato Piazza, Alberto Picco, Claudio Picco, Giampaolo Stefanutti, Va-nessa Szimansky, Franco Zuliani. e’ stato osservato un minuto di raccoglimento per ricorda-re i Donatori che non sono più tra noi. Alla fine il Sindaco di Trasaghis, Ivo Del negro, anche a nome del collega di Bordano luigino Picco, ha portato il suo saluto e quello delle rispetti-ve Amministrazioni comunali manifestando soddisfazione e orgoglio per i risultati lusinghie-ri conseguiti dalla Sezione Val del lago. Anche il delegato di Zona, Aldo Calligaro portando i

saluti del Consiglio Pro-vinciale, si è congratulato per il lavoro svolto. Ter-minate le premiazioni e gli interventi delle auto-rità, la festa è continua-ta col rinfresco prepara-to dal “Grop trasagan” al quale va un sentito rin-graziamento, come pure alle amministrazioni co-munali di Trasaghis e Bor-dano per la collaborazio-ne offerta. Il Presidente e tutto il direttivo dan-no appuntamento a Peo-nis per la festa del Dono del 2007.

le positive esperienze maturate nell’espletamen-to degli impegni fino ad ora assunti fanno prevede-re, per il GRuPPo VolonTARI AuSeR di Trasa-ghis, il raggiungimento della autonomia nella gestio-ne dei servizi erogati.Il nostro Gruppo, come forse si ricorderà, opera su entrambi i fronti dell’associazionismo, quello so-cio-assistenziale con interventi di assistenza do-miciliare leggera (soprattutto ad anziani) attraver-so una convenzione stipulata con l’Amministrazio-ne Comunale di Trasaghis e quello ambientale con le attività di manutenzione e valorizzazione del si-to naturalistico dell’orto Botanico di Interneppo mediante la convenzione con la Comunità monta-na del Gemonese.Il nostro operato sul territorio è stato notevolmen-te apprezzato, tanto che le richieste di collabora-zione sono in continuo aumento in entrambi i ver-santi di impegno.Questo fa nascere due immediate necessità: au-mentare il numero dei soci nel volontariato attivo e portare il Gruppo verso una ulteriore evoluzio-ne, l’autonomia gestionale.Tutto ciò comporterà, per gli attuali responsabi-li dei diversi settori operativi, un sempre maggiore impegno per garantire competenza, professionali-tà e continuità.Abbiamo pertanto bisogno dell’appoggio e della collaborazione di tutti; abbiamo bisogno di accre-scere le nostre risorse umane e materiali. Dobbia-mo allargare la nostra visione territoriale e colla-borare per realizzare insieme idee e progetti con-divisi in tutti i territori della vallata attorno al lago.Auspichiamo un sempre più ampio avvicinamento dei giovani al mondo ed alla cultura del volontaria-to. Ad essi proponiamo di essere protagonisti sia in ambito socio-assistenziale sia nella gestione del ter-ritorio e della sostenibilità ambientale.Ci aspettiamo un impegno che abbia come base la centralità ed il valore della persona, con la cura ad essa, al suo ambiente ed alla qualità della sua vita.Ben consapevoli che il volontariato è fatica, giacché è servizio, è impegno di liberazione ed a volte rinun-cia a se stessi per occuparsi di altri o di altro, ma è anche scuola di vita che educa alla solidarietà e alla disponibilità a dare, non semplicemente e sporadi-camente qualcosa, ma se stessi, facendo scelte pre-ferenziali verso persone e situazioni in disagio, alla ricerca continua di un comportamento giusto, re-sponsabile e garante di continuità d’impegno.Chi si sente di condividere i nostri valori e le no-stre azioni si avvicini contattando:CAmPAnoTTo Anna, Referente per la Conven-zione con il Comune di TrasaghisCell: 333/7797�53;STeFAnuTTI nanni, Referente per la Convenzio-ne con la Comunità montanaCell: 347/7785�70;CoSTA maria evelina, membro del Direttivo – Re-ferente per Trasaghis,Cell: 347/�2�3679

Gruppo Volontari Auser Trasaghis

traSaGHiS Ha oSPitatola FeSta del doNo

aSSoCiaZioNiSMo e VoloNtariato

aUSer alto FriUli:i VoloNtari

di traSaGHiS VerSoil CoNSolidaMeNto

della aUtoGeStioNe

8 ottobre 2006 - Festa del Dono a Trasaghis

De Cecco Denni - Distintivo d’Oro Sezione Val del Lago

Stefanutti Giovanni - Distintivo d’Oro Val del Lago sezione AFDS

Toffoletto Edilio - Distintivo d’Oro Sezione Val del Lago

TRASAGHIS AIUTA LA NASCITA DI UNA SCUOLA IN SENEGAL

SpECIALE SENEGAL

Tra la fine di novembre e i primi di dicembre, nel corso di un apposi-to viaggio, sono state formalmente consegnate le prime tre aule del liceo di Niamone, un villaggio nella provincia di Casamance, nel sud del Senegal, vicino alla Guinea Bissau.L’iniziativa è stata avviata dal dott. Giovanni Lenardon, farmacista in Trasaghis e dalla sua famiglia per ricordare il figlio Alessandro (1�72-1��6), deceduto prematuramente in un incidente stradale. Alla fami-glia Lenardon si sono poi aggiunti i contributi dei cittadini e dell’Am-ministrazione comunale di Trasaghis: uno slancio di solidarietà che ha portato alla realizzazione concreta dell’edificio scolastico.La storia è iniziata lo scorso anno, quando i coniugi Lenardon ed il medico di base dott. Goi, durante una visita turistica nel nord del Se-negal, hanno conosciuto la guida Nouha Coly che vive a Dakar ma è originario di Niamone. Accertato lo stato di estremo bisogno nel quale versano le popolazioni di diversi villaggi senegalesi, era sorta la proposta di contribuire a realizzare un ambulatorio medico, che invece è stato poi realizzato dallo Stato; si è scelto quindi di contri-buire alla costruzione di una scuola. L’organizzazione scolastica del Senegal prevede sei anni di scuola elementare frequentata da tutti i bambini; al termine, un concorso a livello nazionale contente ai più meritevoli di frequentare il liceo a spese del governo senegalese. La mancanza di un liceo nel villaggio di Naimone costringe i ragazzi di quel territorio a spostarsi anche a 20 Km di distanza, con grossi di-sagi, sia per gli alunni, sia per le famiglie. Il liceo in Senegal dura sette anni e,. al termine, i più bravi possono frequentare l’Università o in patria (nelle tre sedi di Dakar, St. Louise, Zuigenschor) oppure, gra-zie al sostegno dell’Unione Europea, anche negli istituti universitari di Francia, Inghilterra, Spagna ed Italia. La guida turistica Nouha par-la correttamente l’italiano proprio perché ha frequentato l’univer-sità a Perugia.I fondi raccolti (� mila euro) sono stati trasferiti tramite banca in Se-negal; la guida Nouha ha verificato l’andamento dei lavori, tenendo costantemente informato, anche con una puntuale documentazione fotografica, il dott. Lenardon. L’aiuto di Trasaghis ha consentito la realizzazione delle prime tre au-le e dei servizi igienici (3 per i maschi e 3 per le femmine). Per la de-legazione friulana è stata una esperienza indimenticabile la festa che tutto il villaggio ha preparato il giorno della consegna ufficiale del-l’edificio scolastico. Le tre aule realizzate sono già in funzione, anche con la lavagna ed i banchi nuovi; mancano ancora gli intonaci ed i pa-vimenti sono al grezzo. Nel corso della cerimonia, svoltasi venerdì 1°

dicembre, è stata collocata una targa che ricorda il contributo pre-stato da Trasaghis. Hanno preso la parola il capo del villaggio El Ha-dji Nfally Coly, il presidente del comitato dei genitori Ba Moussa, la guida Nouha (che hanno espresso i ringraziamenti della comunità) ed il Sindaco di Trasaghis che è intervenuto per spiegare le motiva-zioni dell’iniziativa e preannunciare l’intenzione di portare a termi-ne il progetto di solidarietà.Dopo la visita in Senegal, è infatti intenzione del Comune di Trasaghis completare l’intervento, giungendo alla realizzazione di altre quat-tro aule, dell’Ufficio del Direttore, di un’aula informatica e della re-cinzione: il costo complessivo viene stimato in circa 30 mila euro. A questo proposito è già stato chiesto il sostegno al comitato locale della Croce Rossa Italiana della Val di Fassa (Trento) che ha già ma-nifestato la propria disponibilità; è stato interessato anche il Comu-ne austriaco di Griffen, gemellato con Trasaghis dopo l’aiuto presta-to nel dopo terremoto del 1�76. Riuscire a completare la struttura scolastica rappresenterebbe un ge-sto di grande solidarietà nei confronti di una comunità che ha estre-mo bisogno di aiuto.

Ivo Del Negro

Gli insegnanti del liceo con la delegazione di TrasaghisLa scuola

La targa

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Saranno indimenticabili per me i tre giorni del 30° trascorsi con voi.Ogni viso ha riempito il mio cuore di tanti, tanti ricordi. Ad alcuni visi, che nel ‘76avevano pochi anni, ho fatto fatica ad abbinare i nomi, ma immediatamente il cognome e le somiglianze mi hanno aperto le finestre della memoria.Il Vostro ed il “mio” Borgo, così ben ristrutturato e mantenuto in perfetto ordine, con il rispetto della natura, mi ha confermato che siete persone speciali e nelle difficoltà sa-pete rimboccarvi le maniche.In occasione del 30° avete saputo riunirvi per creare ed organizzare una elegante festa, tanto, tanto ricca di calore umano che mi ha commosso: non avete lasciato nulla al ca-so. Belle e significative le cerimonie in comune e la medaglia d’oro che mi è stata con-segnata. Ho ritenuto di passarla all’ associazione “Farsi Prossimo”, perché sono i volon-tari che mi hanno permesso durante questi anni di fare qualcosa con i campi di lavoro come alternativa alle ferie. Il servizio di volontariato è utile e lascia il segno, nella misu-ra in cui ha l’identità della gratuità ed attua il lavoro di squadra.La domenica 8 maggio, ad Oncedis, è stata un’emozione diversa: non trovo aggettivo adeguato per definirla nel suo insieme priva di ogni formalità. Il clou di quella giornata è stato, per me, la consegna della chiave del borgo. Il mio cuore è stato e sarà sempre aperto a Voi. Per qualunque cosa, e con i miei limiti, all’occorrenza sono sempre dispo-nibile per darvi una mano: PER ONCEDIS, CI SONO SEMPRE.Non posso tacere la mia riconoscenza a tutte le famiglie del Borgo ed ai giovani di al-lora. Dopo che Aldo Zanon mi ha passato il testimone di capo-tendopoli, Aldo, uomo di grande statura morale, che troppo presto ci ha lasciato per sempre, un grazie va al gen. Bonomini, al col. Jacovelli, al cap. Leronni ed ai “miei” cinque bravi ragazzi-militari: Michele, Renzo, Lino, Bianchetti e Paolo dei C.C. con il quale ho decollato il mio ser-vizio civile nel comune di Trasaghis. Grazie, a don Giulio per il suo ministero origina-le ma incisivo.Alla luce dei fatti, sono estremamente convinta che solo ventott’anni di Amministrazio-ne Comunale, portata avanti da un gruppo come quello di Ivo Del Negro, poteva ripri-stinare, programmare e riuscire in una così oculata ristrutturazione del paese, tenendo conto di tutto, ma soprattutto di ogni singola persona.

Quindi bravo Ivo, bravi gli abitanti di Oncedis, o meglio gli abitanti del “salotto del Friuli” come definito da Bonomini nel ‘76: preludio di come siete stati capaci e di come avete saputo organizzarvi. Tanto Vi è dovuto, perché, nonostante i miei limiti e difetti, ho mol-to ricevuto per quel poco che ho dato.L’incontro del trentesimo è stato per me una grande ricarica di umanità, importantestimolo per quando gli altri mi chiedono aiuto. A TUTTI ed ad ognuno, un GRAZIE speciale.

Mariapia Raineri-Pizzighettone

TERREmOTO E pROTEzIONE CIvILE

TrasferTa in sardegna della squadra di ProTezione Civile di Trasaghis

Durante l’estate anche la Squadra di Pro-tezione Civile del Comune di Trasaghis ha preso parte a una esercitazione predispo-sta dal Dipartimento Nazionale della Pro-tezione Civile.L’operazione, svoltasi in più fasi, è durata dal 14 luglio al 23 agosto ed ha previsto l’im-piego di forze coordinate di forze di vo-lontari in una area ad alto rischio per gli incendi boschivi quale la Gallura.I volontari della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, giunti in Sardegna, hanno ef-fettuato attività di prevenzione a presidio

del territorio, supportando le squadre locali. Nell’arco di tre turni, tra i volontari pro-venienti da varie zone del Friuli c’erano anche tre rappresentanti della Squadra di Pro-tezione Civile del Comune di Trasaghis: Luigino Vidoni (dal 14 al 28 luglio), Allis Di Bez (dal 26 luglio al 10 agosto) e Angelo Stefanutti (dall’8 al 23 agosto).

anChe a Trasaghis l’eCo del raduno nazionaledella ProTezione Civile

Domenica 17 settembre, a Gemona, a conclusione e suggello delle manifestazio-ni svoltesi in tutto il Friuli per ricordare il 30° anniversario del terremoto, si sono svolte due significative manifestazioni. Nella mattinata si è avuta una imponente sfilata lungo il ricostruito centro storico degli ol-tre 5000 volontari della Protezione Civile di tutte le regioni d’Italia, unitamente alle squadre di volontari della protezione civi-le del Friuli Venezia Giulia ed i rappresen-tanti delle diverse associazioni di volonta-riato nazionale. Alle 12, nella caserma Goi-Pantanali, i rappresentanti delle Squadre e

gli amministratori hanno avuto un incontro istituzionale con i vertici del Dipartimen-to nazionale della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio.Le Squadre di Protezione Civile del Comune di Trasaghis sono state presenti a tutte le manifestazioni organizzate.Nella giornata precedente la sfilata, diverse squadre provenienti da varie regioni d’Italia (in particolare da Marche, Basilicata, Umbria, Sicilia e Veneto) hanno visitato anche il Co-mune di Trasaghis: accompagnate dal Sindaco Ivo Del Negro, si sono spostate nelle di-verse frazioni a verificare direttamente la conclusione del processo di ricostruzione.

IL mIO ONCEDIS

Mariapia Raineri (a destra) con la gente della tendopoli di Oncedis, nell’estate 1976

a TrenT’anni dal TerremoTo, il grazie di TrasaghisDopo le cerimonie dello scorso 6 maggio, quando a Trasaghis sono ritornati nu-merosi quelli che, trent’anni fa, volontari, aiutarono il Comune a superare la pro-va del terremoto, quest’estate il sindaco Ivo Del Negro ha portato direttamente il saluto ed il rinnovato ringraziamento a quanti operarono nel 1�76. A titolo esem-plificativo, riproduciamo la pagina che il quotidiano “La Nazione” di Firenze ha de-dicato all’argomento.

Uomini e mezzi della Protezione Civile di Trasaghis in Sardegna (foto Angelo Stefanutti)

16 Settembre 2006 manifestazioni per il 30° anniversario del sisma

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TORNA IN FRIULI UNA COSACCA NATA AD ALESSO NEL 1945

STORIA E mEmORIA

Quando Giuliana Di Santolo, impie-gata all’ufficio anagrafe del Comune di Trasaghis, si è vista chiedere l’elen-co dei bambini cosacchi nati ad Ales-so nel 1�45 è rimasta molto perples-sa. Alle persone che le erano davan-ti (una donna sulla sessantina, un uo-mo e una ragazza) ha chiesto di at-tendere e si è messa rapidamente in contatto con Pieri Stefanutti e Decio Tomat, dei ricercatori di storia locale che al periodo dell’occupazione co-sacca nella zona hanno dedicato mo-stre e pubblicazioni.Così, in una sorta di tavolo di confron-

to, utilizzando fati-cosamente inglese, francese e spagno-lo, si è riusciti a defi-nire sufficientemen-te il quadro di riferi-mento.La donna, Walenty-na Havrosz, risiede in Canada da una cinquantina d’anni e per la prima volta ha fatto un viaggio in Europa, accom-pagnata dalla figlia

Shawna e dal fratellastro Tony, alla ricerca delle proprie radici. Sua madre, Lidia Havrosz (1�15-1��5) era infatti una bielorussa giunta in Friuli al seguito dei cosacchi. Proprio ad Alesso, il 13 marzo 1�45,

è nata Walentyna. Poi la madre con la figlia (col padre si sono persi i contatti, nel turbine degli ultimi giorni di guerra) ha seguito le vicen-de della ritirata russa in Austria: è riuscita a evitare il rimpatrio for-zato imposto dagli inglesi in quanto ha potuto vivere, quasi adottata da una famiglia austriaca, per una decina d’anni, nella zona di Villach e poi si è trasferita in Canada. La figlia di Walentyna sta ora accom-pagnando la madre in un viaggio alla ricerca delle radici: sono stati in Austria, rintracciando gli elenchi dei cosacchi negli accampamenti sul-la Drava e anche la casa nella quale hanno risieduto in Austria, e poi sono venuti in Friuli.Pieri Stefanutti e Decio Tomat hanno spiegato alle ospiti, nel loro breve soggiorno in Friuli, le caratteristiche dell’occupazione cosacca nei paesi del Comune di Trasaghis, con il forzato sfollamento della popolazione civile friulana e l’insediamento assai consistente di militari e famiglie al seguito (nella sola Alesso, ribattezzata dai cosacchi Novocerkassk, si era avuto lo stanziamento di più di cinquemila persone). Pressoché impossibile, quindi, ottenere dei dati più precisi, dal momento che non risultano essere state fatte registrazioni anagrafiche o documentarie. Walentyna, Shawna e Tony sono state comunque accompagnati sul-la piazza di Alesso, dove una targa fatta apporre dal Comune di Tra-saghis ricorda l’occupazione cosacca ed i sacrifici della popolazione; con una comprensibile emozione hanno potuto vedere direttamente i luoghi (seppur radicalmente mutati dopo il terremoto) che si richia-mano alle vicende del 1�45.Anche il sindaco Ivo Del Negro, nel donare loro copia delle pubblica-zioni edite dal Comune sul periodo della guerra, non ha mancato di sottolineare l’importanza di recuperare le radici attraverso una seria e documentata indagine.Il viaggio di Walentyna e dei suoi familiari è poi proseguito: hanno rag-giunto la Bielorussia per contattare un lontano parente ancora in gra-do di fornire qualche dettaglio sulla storia più remota della famiglia, in un percorso che, singolarmente, si è incrociato anche con le vicen-de friulane.

Walentyna da bambina in Austria

Giovedì 16 novembre, nella sala consiliare di Trasaghis, è stato pre-sentato il video “La memoria della Resistenza tra Arzino, Lago e Ta-gliamento”. Si tratta di un filmato promosso dall’Associazione Auser all’interno del progetto “Zone Libere e solidarietà” che, per la sua validità, ha ricevuto il sostegno finanziario della Regione Friuli Vene-zia Giulia.Il filmato, realizzato da Giacinto Jussa con la collaborazione di Pietro Bellina, Lorenzo Londero e Pieri Stefanutti, inizia presentando una pa-noramica dei luoghi maggiormente significativi dell’Alto Friuli (i cen-tri storici di Gemona e Venzone, i “paesi delle farfalle”, i laghi dei Tre Comuni e di Cornino…) per poi andare a “leggere” quali siano i se-gni rimasti sul territorio che rimandano alle dolorose vicende della seconda guerra mondiale. Queste vicende vengono poi ricostruite dall’intersecarsi di testimo-nianze dirette fornite da persone che vissero l’esperienza della lotta partigiana (Pietro Brollo, Enzo Chiapolino, Bruno Costantini, Giusep-pe Forgiarini, Ezio Bruno Londero, Domenico Molinaro, Ennio Pasco-li, Manlio Picco) o che la attraversarono dalla parte della popolazio-ne civile (Giovanni Cucchiaro, Olga Stefanutti). Ne emerge un qua-dro assai variegato che ricostruisce le motivazioni delle scelte di quei momenti difficili, le azioni dell’estate partigiana (i sabotaggi alla fer-rovia tra Artegna e Venzone, l’assalto alla polveriera di Osoppo…), i drammi dei rastrellamenti (soprattutto il raid a Trasaghis dell’estate ’44 che portò alla deportazione dei fratelli Feregotto) e degli eccidi

(Avasinis in primo luogo), l’avvio di iniziative di solidarietà.Il filmato viene diffuso nelle scuole e nei luoghi dove si sono svolte le vicende: nella presentazione di Trasaghis il video è stato introdot-to dal saluto del sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro e dagli interventi del presidente dell’Auser-Alto Friuli, Claudio Sangoi e di uno dei cu-ratori del filmato, Pieri Stefanutti.

LA mEmORIA DELLA RESISTENzA NEL RACCONTO DEI pROTAGONISTI

I protagonisti del video nella sala consiliare

Walentyna sulla piazza di Alesso

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I TRE COmUNI DEL LAGO HANNO RIBADITO LA CONTRARIETA’ AL pRELIEvO DELL’ACQUA

Quest’estate, profondo stupore ha suscitato la presa di posizione del Presi-dente della Camera di Commercio di Udine, ing. Valduga, a favore della realiz-zazione di una condotta di collegamento dallo scarico del Lago di Cavazzo (o dei Tre Comuni) al Consorzio Ledra – Tagliamento. Appena appresa la notizia, il Sindaco di Trasaghis ha prontamente ribadito la contrarietà delle popolazioni e dei Comuni rivieraschi; subito dopo si è avuta un’ulteriore, qualificata presa di posizione contraria al prelievo. Il sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro, assie-me ai colleghi di Cavazzo Dario Iuri e di Bordano Luigino Picco, ha infatti con-vocato per Lunedì 7 agosto, presso la sala consiliare del Municipio di Trasaghis, una riunione alla quale sono stati invitati la Provincia di Udine, le due Comunità Montane ed i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Tolmezzo. L’incontro è stato introdotto dal sindaco di Trasaghis Del Negro che ha riper-corso i 25 anni nei quali le popolazioni dei Comuni rivieraschi si sono ferma-mente e costantemente opposte all’ipotesi del prelievo e dal sindaco di Cavaz-zo Iuri che ha sottolineato come il ventilato prelievo vanificherebbe gli inter-venti attuati sul lago sul piano turistico e della qualità delle acque. L’Assessore Provinciale Enore Picco e il Consigliere dell’Ente Tutela Pesca Claudio Polano hanno rimarcato come sia in atto una sorta di “attacco” alle risorse ambien-tali dell’Alto Friuli, sottolineando la necessità di una attenta vigilanza. I consi-glieri regionali Virgilio Disetti, Renzo Petris e Patrizia Della Pietra hanno fat-to presente che nessuna richiesta di prelievo è stata formalmente presentata all’attenzione del Consiglio regionale e che comunque essa andrebbe sicura-mente bocciata, vista l’importanza di salvaguardare il Lago. Nell’incontro so-no anche intervenuti, sostenendo le ragioni dell’opposizione al prelievo, il sin-daco di Amaro Tomaciello per la Comunità Montana della Carnia, l’assessore Floreani per Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, i consiglieri comunali Buzzi per Bordano e Cucchiaro per la minoranza con-siliare di Trasaghis; era presente anche il presidente dell’Associazione sindaci del terremoto Franceschino Barazzutti

E’ stata un’occasione ulteriore per dibattere sul problema delle acque, del ri-sparmio energetico, della valorizzazione dei territori, alla ricerca di una solu-zione che cerchi di salvaguardare gli interessi delle parti in causa (e più di qual-cuno ha infatti già ripreso e riproposto la più volte dibattuta ipotesi del “By pass”, la condotta che, portando le acque di scarico della centrale di Sompla-go direttamente ai campi del Medio Friuli, senza immettersi nel Lago, assicu-rerebbe la soluzione del problema siccità e migliorerebbe le condizioni natu-rali del Lago).Al termine, il sindaco Ivo Del Negro ha distribuito a tutti i convenuti una co-pia del volume che raccoglie gli atti del convegno tecnico scientifico sul lago tenutosi ancora nel 1�87: una presa di posizione, è stato ricordato, che confer-ma, anche a distanza di vent’anni, le ragioni dell’opposizione al prelievo e della battaglia sostenuta dalle amministrazioni comunali rivierasche.

È stato recentemente approvato il progetto definitivo per la costru-zione della passerella sul calale emissario del lago dei Tre Comuni . Grazie a un contributo della Regione e all’accensione di un mutuo da parte del Comune di Trasaghis, sulle rive sud dello specchio d’ac-qua sarà presto allestito un cantiere per la realizzazione di una pas-serella pedonale lunga circa 70 metri. La spesa complessiva dell’ope-ra si aggira sui 450 mila euro, somma coperta da contributo per cir-ca il 60%. La struttura, in legno, permetterà di percorrere il sentiero del lago in modo più funzionale senza dover far rientro sulla strada asfaltata per passare dalla parte ovest a quella est, come succede oggi. I tempi di esecuzione dell’opera, che richiederà un’attenzione parti-colare vista la natura del sito di ancoraggio, tra la terra e l’acqua, di-penderanno anche dalle condizioni meteorologico e dalla data della effettiva indizione della gara d’appalto. È possibile comunque che il cantiere chiuda entro il prossimo anno. Il progetto mira a valorizza-re il sito naturale e a promuovere il turismo che, vista la temperatu-ra piuttosto mite, non è legato unicamente alla stagione estiva. «L’obiettivo – ha dichiarato il sindaco di Trasaghis, Ivo Del Negro al “Gazzettino”- è di portare a compimento la passeggiata attorno allo specchio d’acqua che ha una perimetro di percorrenza di circa dodici chi-lometri. Oggi il tracciato è aperto, non chiuso ad anello per la mancan-za di un tratto di circa 3000 metri dalla frazione di Somplago fino, all’in-circa, all’altezza della rimessa comunale per natanti gestita da Nautila-go . L’area è montagnosa e, fino a oggi, non ha consentito di realizzare un sentiero per le passeggiate. L’idea è di studiare un sistema di percorrenza alternativo, magari impie-gando la stessa strada asfaltata, che non è molto trafficata, grazie all’im-

piego di passerelle pedonali a ridosso della carreggiata; un sistema che consenta ai turisti di muoversi in tranquillità e in sicurezza. Così facendo, terminata la costruzione del ponte in legno, sarà possibile offrire un pro-dotto turistico completo, supportato da tutte le strutture di accoglienza e servizio già attive sulle rive dello specchio d’acqua: dai due camping, ai bar, alla scuola di vela».

AppROvATO IL pROGETTO DEFINITIvO pER LA pASSERELLASUL CANALE DEL LAGO

Vele sul lago - Luglio 2006

Schema della passerella

LAGO

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IL RIpOpOLAmENTO DEL TORRENTE pALÂR

Puntuali all’appuntamento, volontari e mezzi dell’Ente Tutela Pesca, assieme a un nutrito gruppo di pescatori di Trasaghis, hanno provveduto a seminare an-che nell’estate scorsa, in questo splendido ed incontaminato torrente, circa 5000 pezzi di trota fario. Le trotelle, di misura �-12 cm, provenienti dalla tro-ticoltura di Flambro, di proprietà regionale e gestita dall’Ente, sono giunte di buon mattino ad Alesso con un fuoristrada attrezzato e il primo lotto è sta-to immesso poco dopo nel Riul di Sivil, nel tratto compreso tra la pista fo-restale e la cascata. Il secondo lotto, più numeroso, ha trovato nuova dimora nel Rio Bianco, a valle dello stavolo di Noni. Infine alcune migliaia di queste, con un’immissione mirata, pozza dopo pozza, hanno provveduto a colonizza-re il Palar, a monte e a valle del guado degli stavoli omonimi. La bella giorna-ta, e il superbo paesaggio circostante, hanno contribuito a rendere meno pe-sante l’operazione di semina, che si è svolta in prevalenza con l’ausilio degli ittiozaini, che sono dei contenitori metallici spalleggiati, provvisti di bombola di ossigeno, per il trasporto del materiale ittico, fino a una certa taglia. Zaini pesanti, in quanto nel peso totale va aggiunta l’acqua necessaria alla soprav-vivenza dei salmonidi.Come ormai da anni, un grande aiuto è venuto dai pe-scatori della A.P.S. “ Val del Lago “, guidati dal Presidente Gianni Zilli, che co-me di consueto, è stato d’esempio e di sprone per i suoi affiliati. Da sottoli-neare anche la fattiva presenza di numerosi giovani, segno evidente di con-tinuità virtuosa in nome della tutela dell’ambiente, fra le lenze sportive del paese. La giornata si è conclusa davanti a una fumante pastasciutta, meritato premio dopo tanto sudore fra gli impervi sentieri dei monti.

Claudio Polano

E’ stata inaugurata la nuova pista forestale, realizzata dalla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Fer-ro e Val Canale, su delega del Comune di Trasaghis, che collega la malga Amula e la malga Cuvii, nel territorio comunale di Trasaghis. Si conclude così l’anello principale della viabilità forestale costruita attorno alla malga di monte Cuar e che interessa il bacino del torrente Leale.L’intervento, che ha avuto un costo complessivo di 248.828 euro, finanziato dalla Regione con i fondi euro-pei del piano di sviluppo rurale, ha portato alla realizzazione di un tratto stradale di 3 chilometri e 132 me-tri. Sono invece 120 gli ettari di superficie forestale interessata dalla nuova strada di servizio. Una superfi-cie caratterizzata dalla presenza di pini silvestri, faggi e, in prossimità dell’ex pascolo di malga Cuvii, di abe-ti rossi e bianchi.Il progetto è stato predisposto dal dott. forestale Carlo De Colle, che ha anche curato la direzione dei la-vori, con il coordinamento del servizio tecnico difesa del suolo e dell’ambiente della comunità montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale. L’esteso patrimonio forestale di proprietà del comune di Trasaghis,oltre 1600 ettari, risulta quindi adeguatamen-te servito, consentendo in tal modo di utilizzare anche produzioni legnose definite biomasse forestali in grado di produrre energia pulita, fattore questo importante sotto il profilo ambientale e della qualità della vita. Molti i voti noti all’inaugurazione della nuova pista: dal Procuratore della Repubblica di Tolmezzo, dott. Enri-co Cavalieri, all’Assessore provinciale alle Prealpi, Enore Picco, e ancora il direttore dell’Ispettorato delle Fo-reste, dott. Enrico Marinelli, oltre a numerosi amministratori locali. Dopo la celebrazione della santa Messa, officiata da don Giulio Ziraldo, parroco di Alesso ed Avasinis, il Pre-sidente della comunità montana del Gemonese, Ivo Del Negro ha ricordato la storia di quei posti, che 50 an-ni fa erano caratterizzati dalla presenza di malghe e pascoli e di tutte le attività ad essi connesse. Non sono voluti mancare all’appuntamento dell’inaugurazione neppure tutte quelle persone che su quei pascoli aveva-no trascorso le stagioni insieme al loro bestiame e che successivamente avevano operato nell’intensa azio-ne di rimboschimento portata avanti dalla forestale. “ Con la realizzazione di questo collegamento stradale – ha spiegato Del Negro, nella duplice veste di pre-sidente della Comunità Montana e di sindaco di Trasaghis – si completa la viabilità di servizio alle principali particelle boscate a funzione produttiva, turistico – ricreativa e a gestione speciale. La strada avrà un’esclu-siva funzione di servizio e per questo motivo verrà chiusa con una sbarra onde evitare accessi non autoriz-zati e mantenere così il più possibile il rispetto dell’ambiente e del territorio, che in questo ambito è parti-colarmente selvaggio e suggestivo.”

INAUGURATA LA pISTA FORESTALE TRA AmULA E I CUvII

Un gruppo dei partecipanti alla semina

I volontari trasportano le trote verso la semina

Messa a Malga Cuvii.

Un tratto della nuova pista

AmBIENTE

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ATTIvITà DEL CONSIGLIO COmUNALE

In apertura della seduta, il Sindaco Ivo Del Negro, interpre-tando il cordoglio dell’intero Consiglio, ha inteso comme-morare la figura e onorare la memoria della dipendente co-munale Lucia Costantini (deceduta lo scorso 14 settembre per il rapido decorso di una grave malattia) e del senato-re Bruno Lepre, indimenticato protagonista della vita politi-ca carnica. A entrambi il Consiglio comunale ha dedicato un minuto di raccoglimento. Il Consiglio ha poi preso atto, col voto favorevole della mag-gioranza e l’astensione della minoranza, della sostanziale rea-lizzazione dei programmi prefissati e del raggiungimen-to degli obiettivi fissati nella Relazione programmatica. Sem-pre a maggioranza, sono state approvate alcune modifiche al bilancio di previsione per consentire il finanziamento di alcuni capitoli di spesa riguardanti soprattutto interventi assistenziali, umanitari e sociali; é stato deciso altresì di uti-lizzare una quota dell’avanzo di amministrazione per contri-buire a sistemare e adeguare le infrastrutture della malga di monte Cuar, di proprietà comunale.All’unanimità é stata poi approvata la variante n.7 al Piano Regolatore comunale per consentire l’adozione del proget-to preliminare per la realizzazione della passerella sul ca-nale emissario del Lago dei Tre Comuni, completando così il sentiero paesaggistico S18 sul perimetro lacustre.Dopo aver accolto alcune osservazioni di carattere tecnico del Consigliere Enzo Vidoni, é stato adottato il progetto ese-cutivo esecutivo relativo alla manutenzione idraulica del rio Volpe a Trasaghis e del rio Peraria a Braulins. Dopo la ratifica, a maggioranza, di una delibera di Giunta re-lativa a variazioni di bilancio, la seduta si é chiusa con l’una-nime approvazione di un ordine del giorno contrario a ogni progetto di riforma delle circoscrizioni giudiziarie che do-vesse prevedere la soppressione del Tribunale di Tolmez-zo e con l’approvazione di uno schema di convenzione per la costituzione di una zona territoriale omogenea del Ge-monese, Canal del Ferro e Val Canale all’interno della co-stituenda Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) del Friuli Centrale.

Il Consiglio, nel corso della seduta, ha innanzitutto provve-duto ad approvare all’unanimità un’integrazione alla varian-te n. 7 del Piano Regolatore Generale comunale recepen-do le osservazioni del Servizio Regionale per la Pianificazio-ne Territoriale e consentendo così l’approvazione definitiva del progetto preliminare per la realizzazione di una passe-rella sull’emissario del Lago dei Tre Comuni a comple-tamento del sentiero turistico S18. Sempre all’unanimità è stata approvata anche la variante n. 8 al Piano degli Insedia-menti produttivi di Trasaghis capoluogo, sulla base della relazione predisposta dall’arch. Dri.Dopo aver provveduto all’approvazione della bozza di con-venzione con l’Auser volontariato Alto Friuli per il servizio di assistenza domiciliare leggera nel 2007 (per l’accom-pagnamento a visite mediche, il disbrigo di piccole pratiche, la consegna domiciliare di spesa e medicinali…), il Consiglio ha approvato a maggioranza alcuni assestamenti di Bilan-cio. Il Sindaco Ivo Del Negro ha segnalato che è stata ac-certata una differenza negativa tra maggiori e minori entra-te di 13 mila 500 euro, in gran parte dovuta alla riduzione del contributo regionale per il finanziamento delle conven-zioni per la gestione associata di alcuni servizi, con la con-seguente necessità (dopo sei anni consecutivi di quadro fi-nanziario positivo) di ricorrere all’avanzo di amministrazio-ne per il finanziamento delle spese correnti e prospettando quindi la necessità di adottare in futuro strategie atte a con-tenere le spese ed eventualmente ad aumentare le entrate attraverso l’aumento di alcune tariffe e riesaminando il qua-dro della fiscalità.Sempre a maggioranza, sono state approvate alcune variazio-ni di bilancio per la realizzazione di diversi interventi (qua-li la manutenzione straordinaria dei fabbricati comunali, del monumento ai caduti di Braulins, degli ambulatori comuna-li, della strada tra Alesso e Somplago) che saranno finanzia-te attraverso l’utilizzo di una quota dell’avanzo di ammini-strazione disponibile, mentre il rifacimento delle tribune del campo sportivo comunale sarà finanziato con l’assunzio-ne di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti. La seduta si è chiusa con la ratifica all’unanimità della dele-ga alla Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale per la gestione dei servizi relativi alla raccolta dei rifiuti solidi urbani.

SEDUTA DEL 25 SETTEmBRE 2006

SEDUTA DEL 20 NOvEmBRE

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Da oltre 16 anni il Servizio infermieristico domiciliare è attivo nel territorio del Distretto n. l Gemonese Val Canale e Canale del Ferro, con il fine di promuovere e mantenere la salute dei cittadini e in par-ticolare di garantire l’assistenza infermieristica alle persone con pro-blematiche sanitarie e assistenziali. L’infermiere domiciliare, in integrazione con gli altri operatori professio-nali presenti sul territorio permette di mantenere la persona malata nel suo ambiente di vita, sostiene la famiglia nella cura delle persone non autosufficienti e dei malati cronici.L’infermiere garantisce interventi tecnici assistenziali a fini diagnosti-ci e terapeutici ed interventi di educazione sanitaria;In accordo con le Amministrazioni Comunali, dal 31.10.2006 nei comu-ni di Trasaghis e Bordano il Servizio ha attivato un progetto sperimenta-le condiviso con i professionisti sociosanitari, operanti nei due comu-ni che, in linea con le Direttive regionali, propone l’infermiera di ri-ferimento per la comunità.L’infermiera di riferimento:• garantisce, oltre all'assistenza infermieristica domiciliare, l'apertura di un

ambulatorio a, cui possono accedere le persone Autonome; • fornisce interventi di educazione e informazione sanitaria per aumen-

tare la capacità di cura della persona e di chi la assiste; • informa il cittadino sulle modalità per l’accesso e la fruizione dei

Servizi offerti dall’Azienda Sanitaria; • contribuisce, in collaborazione con i medici di medicina generale, a

migliorare la qualità della vita dei malati cronici|, attivando nuovi programmi di controllo e monitoraggi periodici;

• contribuisce agli accertamenti previsti per le domande di inserimen-to nella Residenza Sanitaria Assistenziale e nelle case di riposo;

• approfondisce, assieme agli altri operatori del Distretto (assistente so-ciale, medico fisioterapista, operatore socio-sanitario), la conoscenza della comunità e tutte le risorse (associazioni di volontariato, vicinato, servizi comunali), per favorire e sostenere una cultura sanitaria volta al mantenimento della salute.

L’infermiera individuata per la comunità di Trasaghis è la sig.ra Rita patat, contattabile al n. 3494017949 ed è presente nei giorni di lune-dì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 08.00 alle 14.30, e nel giorno di gio-vedì dalle 14.00 alle 1�.30.L’attività ambulatoriale della sig.ra Rita patat viene svolta a peo-nis, il martedì, dalle h. 10.30 alle h. 11.00, presso l’ambulatorioa Trasaghis, il mercoledì, dalle 12.00 alle h. 13.00 presso l’ambu-latorio del mmG dott. maurizio Goi.

Dall’11 dicembre 2006 sono attivi, presso l’Azienda per i Servizi Sa-nitari n. 3 “Alto Friuli” alcuni sportelli dedicati all’attivazione della Carta Regionale dei Servizi (CRS), la card elettronica, dotata di un microprocessore che consentirà una nuova e veloce interazione tra il cittadino e la pubblica amministrazione. La CRS funzionerà infatti come tessera sanitaria per il riconoscimento degli assistiti alle pre-stazioni del Servizio Sanitario Nazionale, Tessera europea per l’assi-curazione malattia, codice fiscale.La Tessera CRS può essere attivata, dall’11 dicembre, per 18 settima-ne, presso l’Ospedale di Gemona, ingresso ambulatori, atrio del La-boratorio Analisi, dal LUNEDI’ al VENERDI’, dalle ore 11 alle 17.

La richiesta di attivazione verrà eseguita dietro la presentazione di un documento di identità valido e della Tessera già ricevuta al pro-prio domicilio.Per ulteriori informazioni: A.S.S. n. 3, tel. 0432-�8�1

UN NUOvO SERvIzIO NEL COmUNE DI TRASAGHIS:

L’INFERmIERA DEDICATA

LAUREATI

CARTA REGIONALE DEI SERvIzI

COmUNE INFORmA

Come tradizione, nell’ultimo numero, il Notiziario presenta i dati relativi alle persone che hanno conseguito la laurea nel corso dell’anno: un moti-vo di soddisfazione personale ma anche dell’intera comunità

ILARIA DELLA MEA nata a Gemona del Friuli il 28 maggio 1�7� residente a Trasaghis Fraz. Braulins, in via Del Piz n. 7Laureata il 28 aprile 2006 in Ingegneria Civi-le all’Università degli Studi di Udine, con una tesi dal titolo “Manti di copertura in materia-le naturale (scandole lignee e paglia): tradizione e innovazione”

FABIANA ZILLI nata a Gemona del Friuli il 22 ottobre 1�83 e residente a Trasaghis in Frazione di Ales-so Via Borgo Oncedis, si è laureata il 6 luglio 2006 in Conservazione dei beni Archivistici e Librari all’Università di Udine con una te-si dal titolo “Le carte professionali dell’Architet-to Aldo Nicoletti conservate nel centro di docu-mentazione su terremoto e beni culturali di Ven-zone – Ud.”

ENRICO DI DOI nato a Gemona del Friuli il 4 gennaio 1�84 Residente a Trasaghis Frazione Avasinis, Via Maggiore 21 Laureato il 26 luglio 2006 all’Università degli Studi di Udine Facoltà di Medicina e Chirur-gia, Corso di Laurea in Scienze Motorie con laurea sperimentale dal titolo “Osservazione e valutazione dell’incremento delle capacità coor-dinative in un gruppo di bambini”

AMBRA FRANZIL nata a Gemona del Friuli il 28 marzo 1�83 Residente a Trasaghis Fraz. Alesso in via Na-poleonica 7Laureata il 12 ottobre 2006 all’Università di Udine, Facoltà di Medicina e Chirurgia,Corso di Laurea in Scienze Motorie con una tesi dal titolo “Valutazione dello stress ossida-tivo in Atlete non professioniste”

THOMAS PIAZZA nato a San Daniele del Friuli il 10.08.1�84 Laureato a Udine il � novembre 2006 in In-gegneria Gestionale dell’Informazione con una tesi dal titolo “Verifica della vulnerabilità dei protocolli per reti Wireless mediante speri-mentazione di tecniche di attacco”.

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COmUNE INFORmA

Nati

FANTINO NICOLEdi IVAN e PICCO SIMONA, nata il 28/08/2006 a SAN DANIELE DEL FRIULI

mORIANTE GIORGIA di MAURIZIO e RIDOLFI BARBARA, nata il 15/0�/2006 a TOLMEZZO

STEFANUTTI GABRIELEdi R0BERT e DUCA ZILLI BARBARA, nato il 18/10/2006 a TOLMEZZO

TOmASINO LEONARDO NICOLO’di EROL e TURISINI LAURA, nato il 24/10/2006 a SAN DANIELE DEL F.

FONTANA mANUEL di DANIELE e COLLAVIZZA MONICA, nato il 22/11/2006 a SAN DANIELE DEL FRIULI

Matrimonii

CUCCHIARO IGOR E DE BIASIO ELISABETTACg. ad Artegna il 05.08.2006

mIGNOSI FRANCESCO E GUERCIO mARISACg. a Palermo il 14.08.2006

STEFANUTTI IvAN E mARCON mILENACg. a Bordano il 1�.10.2006

Deceduti

BRAULINESE Luciano(n. 22.07.1�22)m. a Trasaghis il 21.08.2006

DELLA BARTOLOmEA Norberto (n. il 24.02.1�54)m. a Gemona il 24.08.2006

DE CECCO Domenico(n. 04.04.1�18)m. a Trasaghis il 25.08.2006

COSTANTINI maria (n. 01.01.1�16)m. a Avignone il 31.08.2006

COSTANTINI Lucia (n. il 04.06.1�56)m. a Trasaghis il 14.0�.2006

DEL pIzzO martino (n. 12.12.1�37)m. in Lussemburgo il 03.10.2006)

CUCCHIARO Giuditta (n. 30.01.1�21)m. a Tolmezzo il 10.10.2006

FRANzIL Decio (n. 27.07.1�26)m. a Trasaghis il 03.11.2006

HUDOROvICH Lorenzo (n. 03.05.1�2�)m. a Gemona il 0�.11.2006

ANAGRAFE(dal 1° agosto al 30 novembre 2006)

Notizie e informazionidel Comune di Trasaghis

Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione

Comunale di Trasaghis N. 3 – 10 dicembre 2006

Autorizzazione del Tribunale di Tolmezzo n. 8� del 27 febbraio 1��6

Direttore responsabile: Ivo Del Negro

Direzione e redazione: Giunta Municipale

Coordinamento redazionale: Pieri Stefanutti

Hanno collaborato a questo numero: A.F.D.S. Val del Lago, AUSER volontariato, Biblioteca Comunale, Resi Forgiarini, Claudio Polano, Uffici comunali

Fotografie: Archivio Biblioteca Comunale di Trasaghis, Archivio Centro di Documentazione sul Territorio, Archivio Municipio di Trasaghis

Stampa: Tipografia Toniutti – Osoppo

Dal mese di Aprile del 2005 è in funzione un progetto della Provincia di Udine, di prestito fra le biblioteche. La Provincia di Udine si fa onere delle spese dei corrieri e garantisce l’arrivo dei libri nelle biblioteche in 48 ore. Attraverso la nostra biblioteca quindi si può accedere a tutti i volumi pre-senti nei cataloghi provinciali, che comprendono circa 4000 sedi biblioteca-rie. Il patrimonio complessivo è molto alto, più di 1 milione di schede, cioè di volumi. Per la consultazione dei titoli si può accedere al sito internet del Catalogo collettivo delle biblioteche del Friuli Venezia Giulia all’indirizzo : www.infoteca.it/bw4/opac.htmTutto questo si rivela un opportunità incredibile per gli studenti delle no-stre valli o per chi studia o legge per conto proprio, forse un piccolo aiuto per evitare i continui spostamenti e le difficoltà di questo tempo. Per la ri-chiesta dei libri, oltre agli orari di apertura, la biblioteca comunale offre la possibilità di prenotare i volumi desiderati tramite e-mail all’indirizzo : [email protected] questo nasce dal complesso lavoro di informatizzazione dei dati di ca-talogazione di tutto il complesso bibliotecario. Questo lavoro ha impegnato anche la nostra biblioteca in questi anni nella catalogazione di circa 13.000 volumi togliendo riviste e le videocassette, che costituiscono un vero e pro-prio patrimonio culturale per l’intera comunità. Augurandovi Buon Natale vi ricordo che da Gennaio presso la nostra bi-blioteca saranno presenti le ultime uscite letterarie e dvd, vi lascio per ulti-mo, un invito sincero a non perdere questa occasione per accedere al im-menso patrimonio librario provinciale, e anche ai libri presenti in bibliote-ca. Capire la vita richiede esperienza e cultura, diamoci il tempo per l’una e l’altra. Buone Feste

Il Presidente del Comitato di GestioneRenzo Stefanutti

La Biblioteca comunale, in piazza San Michele a Braulins, è aperta:il martedì dalle 18:00 alle 20:00 il sabato dalle 15:00 alle 19:00.e-mail: [email protected]

IL pRESTITO INTERBIBLIOTECARIO

Disegno di Luciano Boezio

Auguri

di Buone Feste

dall’Amministrazione

Comunale

di Trasaghis