CEPPA, Leonardo. Dialettica Dell'Illuminismo e Opinione Pubblica_I Modelli Di Habermas e Koselleck

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Fondazione Istituto Gramsci Dialettica dell'Illuminismo e opinione pubblica: I modelli di Habermas e Koselleck Author(s): Leonardo Ceppa Reviewed work(s): Source: Studi Storici, Anno 25, No. 2, I periodici d'"ancien régime" come problema storiografico (Apr. - Jun., 1984), pp. 343-352 Published by: Fondazione Istituto Gramsci Stable URL: http://www.jstor.org/stable/20565225 . Accessed: 28/01/2013 21:54 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Fondazione Istituto Gramsci is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Studi Storici. http://www.jstor.org This content downloaded on Mon, 28 Jan 2013 21:54:31 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions

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Fondazione Istituto Gramsci

Dialettica dell'Illuminismo e opinione pubblica: I modelli di Habermas e KoselleckAuthor(s): Leonardo CeppaReviewed work(s):Source: Studi Storici, Anno 25, No. 2, I periodici d'"ancien régime" come problemastoriografico (Apr. - Jun., 1984), pp. 343-352Published by: Fondazione Istituto GramsciStable URL: http://www.jstor.org/stable/20565225 .

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DIALETTICA DELL'ILLUMINISMO E OPINIONE PUBBLICA: I MODELLI DI HABERMAS E KOSELLECK

Leonardo Ceppa

In Storia e critica dell'opinione pubblica' Habermas ci ha offerto, com'e noto, una suggestiva ricostruzione storica del concetto borghese della po litica. II modello, da lui disegnato, della metamorfosi strutturale della sfera pubblica ha finito per rivelarsi un fecondo strumento interpretativo nei settori piu diversi della ricerca storiografica e sociologica. La radice etimologica di Oetfentlichkeit, sfera pubblica, rimanda all'apertura, all'ac cessibilita, al rischiaramento che caratterizzarono, nel secolo XVIII, i processi di liberalizzazione del potere assoluto. Illuminismo fu sostan zialmente <<pubblicita >>: Habermas ha avuto il merito di dare sviluppo analitico a questa costellazione semantica. Qui il lettore italiano incappa in qualche difficolta, che il traduttore spesso non puo risolvergli. II termine pubblicita confonde infatti i livelli che Habermas intende disar ticolare: Oeffentlichkeit come strategia politica dell'emancipazione, Pu blizitit come il suo momento di trasparenza, accesso, disponibilita, e in fine Werbung come reclame, ossia come quella divulgazione dei pro dotti commerciali che nei mass-media del capitalismo maturo capovolge il rischiaramento illuministico in forme inedite di manipolazione e per suasione occulta. L'indagine di Habermas si limita al modello liberale della sfera pubblica, che aveva per destinatario un pubblico di privati raziocinanti, istruiti, proprietari di merce. Vengono consapevolmente tralasciati sia i modelli plebei, illetterati e anarchici della sfera pubblica contadina 2 sia i modelli plebiscitari e acclamativi - che Habermas definisce < postletterari >> delle dittature contemporanee. Cio che li accomuna e la mancanza della na tura colta, letterariamente e individualisticamente plasmata, delle masse popolari che sono oggetto della politica. Queste ultime - nelle dittature contemporanee come nei movimenti rivoluzionari presocialisti - non

1 Titolo originale, Strukturwandel der Oeffentlichkeit. Untersuchungen zu einer

Kategorie der b?rgerlichen Gesellschaft, Neuwied-Berlin, 1962 (trad. it. di A. Illu

minati, F. Masini e W. Perretta, Bari, 1971). 2 O. Negt e A. Kluge, in S fera pubblica ed esperienza (1972), Milano, 1979, hanno cercato di trasporre

? nello spirito del '68 ? lo schema di Habermas alio studio della Oeffentlichkeit proletaria, ipotizzata operaisticamente come alternativa a quella borghese-liberale.

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possono costituirsi come pubblico << critico >, cioe come quella istanza individualistica e insieme intersoggettiva di emancipazione che era la so stanza stessa della Oeffentlichkeit borghese (pp. 8-9). L'analisi habermasiana della sfera pubblica liberale si presenta come un esempio significativo, insieme al libro di Reinhart Koselleck Critica illu

ministica e crisi della societd borghese3, di una storiografia concettuale e strutturale che ha avuto successo nella Germania federale del dopo guerra 4. II gusto di un'astrazione formale e definitoria di impianto giuri dico, che fa emergere i tipi ideali da un'attenta ricognizione storico-ma terialistica della societa, sembra ricollegare questo modello di ricerca sto riografica alla grande lezione di Max Weber. Nell'analisi del rapporto Stato-societa, Habermas si colloca, per cosi dire, a meta strada tra l'im postazione idealistica di Meinecke e Tonnies da un lato, e quella, orto dossamente marxiana, di autori come Lukacs, Grossmann, Borkenau o Kofler dall'altro. Dunque egli non intende dedurre marxisticamente la sfera politica quale semplice sovrastruttura della dinamica economica. Per versi opposti, gli e egualmente estraneo l'approccio psicologico con cui Tonnies, ad esempio, aveva ricondotto l'opinione pubblica all'aggrega zione accidentale delle opinioni di gruppo nell'ambito della c< volonta arbitraria >> della societa5 . I tipi ideali disegnati da Habermas non ap partengono alla sociologia formale e funzionalistica, in quanto esibiscono radici storiche che affondano nella struttura materiale e antagonistica della societa. D'altro canto, essi non appartengono neppure alla ricerca storio grafica di tipo idiografico ed empiristico, giacche si collocano ? a un Ii vello di generalita in cui processi e accadimenti irripetibili possono essere citati solo a titolo d'esempio, cioe interpretati come esempi di uno svi luppo sociale che oltrepassa il caso singolo ? (p. 8). La sfera pubblica borghese presuppone quella scissione tra pubblico e privato che e ancora sconosciuta alla sfera pubblica medioevale. In pagine indimenticabili Habermas illustra il carattere rappresentativo della so cieta feudale, dove la Oe/jentlichkeit non si costituisce come sfera pub

3 Titolo originale, Kritik und Krise. Ein Beitrag zur Pathog?ne der b?rgerlichen Welt, Freiburg-M?nchen, 1959 (trad. it. di G. Panzieri, messa a punto redazionale di

V. Polacchini, Bologna, 1972). 4 Cfr. la voce Begriffsgeschichte in Historisches W?rterbuch der Philosophie, hrsg. von J. Ritter, Darmstadt, 1971, vol. I, pp. 788-808. L'op?ra pi? ambiziosa degli storici della Begriffsgeschichte ? costituita dai Geschichtliche Grundbegriffe. Histo risches Lexicon zur politisch-sozialen Sprache in Deutschland, hrsg von O. Brunner,

W. Konze e R. Koselleck, Stuttgart, 1972 sgg., 4 voll. Cfr. E. Tortarolo, Sul

linguaggio della storiografia illuministica, in ? Studi Storici ?, a. 24, 1983, pp. 37-53; cfr. anche G. Marramao, Potere e secolarizzazione, Roma, 1983, pp. 47 sgg. 5 In Kritik der ?ffentlichen Meinung, Berlin, 1922, T?nnies riconduce Popinione pubblica a quel concetto di societ? che ? per lui alternativo al concetto di comunit?.

Se la volont? sostanziale che anima la comunit? ? di carattere sentimentale, e d?

origine ai legami della fede, del costume e della religione, la volont? arbitraria che

istituisce la societ? ? invece di carattere razionale. Essa si manifesta nei contratti, nelle convenzioni, nella legislazione e ? infine ?

nell'opinione pubblica quale

soggetto collettivo del giudizio politico.

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blica contrapposta al privato, bensi come esibizione mondana di uno status symbol, presenza vicaria del potere, incarnazione del carisma. Ancora nel teatro di Shakespeare i monarchi si apostrofano col nome della nazione:

Francia, Inghilterra! Nel Reichstag tedesco, fino al 1806, principi e vescovi non si riuniscono come delegati incaricati dalle loro citta, bensi come epifani a o transustanziazione specifica dell'autorita. Essi << sono * il Land, << rappresentano il loro dominio non per il popolo, ma davanti ad esso ? (p. 18). Di qui l'importanza dell'etichetta e del cerimoniale, che sono la maniera in cui si dispiega in pubblico la sostanza del potere come grandeur. L'intimita borghese non esiste ancora. II letto del re vale come baraccone da fiera, come palcoscenico quotidiano del lever e coucher (p. 22). La Oe//entlichkeit rappresentativa delle potenze feudali - di cui soprav vivono tracce nella pompa liturgica dell'Accademia di Francia, del Va ticano romano, della monarchia inglese - si disgrega nella polarizzazione di elementi privati da un lato e di elementi pubblici dall'altro. Con la Riforma protestante, il rapporto all'autorita divina diventa una faccenda privata del fedele, contrapposta all'ufficialita della Chiesa esteriore. Nel principato, il bilancio pubblico viene alla fine separato dal patrimonio pri vato del sovrano, mentre burocrazia, esercito e magistratura si oggetti vano nei confronti della corte, che diventa una sfera tendenzialmente pri vata. Infine, nella struttura dei ceti e delle corporazioni si disarticolano gli elementi da cui trae origine la polarizzazione tra potere politico-parla mentare, da un lato, e societa civile, dall'altro (p. 23). In tale processo cambia il concetto stesso di borghesia. Habermas sotto linea come i vecchi borghesi rappresentassero le peuple, i ceti degli arti giani e bottegai, legati da un giuramento di consociazione alla comunita cittadina, mentre i nuovi borghesi sono la bourgeoisie, cioe capitalisti, banchieri, professionisti colti, assolutamente svincolati dagli obblighi di residenza, dal lavoro manuale e dalla vendita al banco (p. 36). In questo pubblico intraprendente di privati, la cui cultura non si lascia piu inte grare a quella nobiliare della corte e del languente barocco, trova origine una forma inedita di Oe//entlichkeit. Contrapponendosi allo Stato, la so cieta borghese si radica nelle due fondamentali sfere del privato: quella del bourgeois, proprietario di merci e attore della scena mercantile, e quella dell'homme, padre di famiglia e garante delle nuove forme, sen timentali e psicologiche, della soggettivita privata. La sfera pubblica borghese e il campo di tensione, strutturato in forme politiche e lette rarie, che collega questa privatezza della razionalita critica alla sfera del potere politico. La funzione rivoluzionaria della nuova Oeftentlichkeit consiste nella sua antitesi al potere assoluto. Qui bisogna stare attenti: si tratta di una contestazione che non e mai esplicita, ma solo indiretta. Per un verso i borghesi non hanno un immediato potere politico. << II potere decisionale di diritto privato sulla proprieta rispondente a funzioni capitalistiche e appunto impolitico. I borghesi sono privati; come tali non dominano

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(sie herrschen nicht) *, ma piuttosto << si sottraggono al principio del do minio vigente >> (p. 42). Per un altro verso, essi si confrontano con il potere assoluto attraverso l'inedita modalita di un'argomentazione pubbli ca e razionale, che finisce per scalzare o modificare profondamente il dominio stesso. Nel momento in cui, con la rivoluzione francese, la cri tica del potere avanzata dai privati borghesi fini per diventare una mi naccia reale di eversione, si scopri che l'intera struttura feudale-rappre sentativa dell'assolutismo era gia stata svuotata dall'interno. Lo splendore politico della grandeur nobiliare era stato minato dalla sotterranea cri tica emergente dagli ambiti della soggettivita privata: economia mercantile da un lato e moderna sensibilita culturale dall'altro. Questo schema concettuale si ricollega per molti versi a quello elabo rato da Koselleck in Critica illuministica e crisi della societa borghese, un testo che, come abbiamo detto, usci in Germania nel 1959, tre anni prima del saggio di Habermas. t sorprendente scoprire che le pagine haberma siane sulla nuova Oeflentlichkeit borghese diventano ancora piu per spicue, se vengono riferite alla tesi fondamentale con cui Koselleck, da parte sua, aveva interpretato la dialettica dell'Illuminismo. Cerchiamo di riassumere brevemente questa tesi, giacche essa si rivela come una griglia teorica capace di sintetizzare il << tipo ideale ? con cui Habermas raccoglie una serie sterminata di reperti. Il primo nesso costruito da Koselleck e la dialettica di assolutismo e Illu

minismo. Le guerre di religione furono stroncate dallo Stato assoluto tra mite la concentrazione di tutta la responsabilita politica nelle mani del sovrano e la corrispondente espulsione della responsabilita morale nella sfera extrapolitica della coscienza privata. Ma gia in Hobbes, osserva Koselleck, << lo spazio morale interno posto al di fuori dello Stato [...] significo un focolaio di disordine, che fin dall'origine fu peculiare del sistema assolutistico >> (p. 39). Nasce cosi un circolo strano. L'auto nomia morale si riconosce, per un verso, come prodotto della stabilita politica assicurata dal sovrano, cioe come il risultato della pregiudiziale separazione di governo pubblico e coscienza privata, e tuttavia, per un altro verso, essa non puo accettare tale presupposto, giacche le sue istanze universalistiche non si lasciano costringere dentro l'ambito del foro interiore.

Giungiamo cosi al secondo, e fondamentale, nesso costruito da Koselleck: quello tra Illuminismo e rivoluzione, critica morale e crisi politica. Lo spazio privato interno non puo non allargarsi, non investire cioe progres sivamente la sfera pubblica. A differenza di Hobbes, Locke comincia a dare peso politico allo spazio interiore della coscienza: la legge morale si fa valere attraverso la pressione dell'opinione pubblica (p. 75). Tuttavia rimane tipico della critica illuministica - cosi per Koselleck come poi per

Habermas - la maniera indiretta, cioe morale ed extrapolitica, con cui essa aggredisce il potere assoluto. L'ambito privato della critica, dove la coscienza morale accetta d'essere confinata per salvaguardare la propria autonomia, caratterizza sia la Republique des lettres sia le logge segrete

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O Estado absolutista tira de si a responsabilidade moral e passa para a consciência privada!!! Por um lado 1) o indivíduo reconhece que sua autonomia moral só é possível a partir da estabilidade política assegurada pelo soberano, o que, prejudicialmente, separa o governo público e a consciência privada; mas por outro lado 2) não aceita tal pressuposto, já que sua instância universalista não pode ficar restrita a um foro interno.
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A crise está no fato que o espaço privado (autonomia moral individual) não podia se expandir, não podia inverstir-se sobre a esfera pública. A esfera privada da crítica, onde a consciência moral aceitou ser confinada para salvaguardar-se da própria autonomia, caracteriza a República das Letras,que se manteve secreta na maçonaria
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della massoneria. II teatro politico di Lessing e di Schiller rappresenta, agli occhi di Koselleck, un tentativo di mediazione tra la sfera privata e la sfera pubblica, tra l'autoprotezione del segreto e la pretesa implicita del dominio, una ricerca metaforica di collegamento tra il mondo in terno e quello esterno. II palcoscenico diventa la sede di una giurisdi zione morale che tende a trasformarsi in fatto politico (p. 117). In ter

mini non dissimili, possiamo qui aggiungere, Habermas interpreter" il Meister di Goethe. La sua missione teatrale esprimerebbe la nostalgica ricerca di una nuova Oelfentlichkeit rappresentativa, analoga a quella carat terizzante la societa nobiliare, e il romantico rifiuto dell'economicismo borghese 6, La tesi centrale di Koselleck sta nella denuncia di una ipocrisia. L'Illu minismo presume di superare lo iato esistente tra morale e politica non in termini esplicitamente politici, bensi attraverso la costruzione idea listica del futuro, garantita da una filosofia della storia che e in realta teologia mascherata. Koselleck si rifa alle note tesi di L6with sulla seco larizzazione one nella filosofia mondana del progresso '. Gli esiti politici e decisionali della scissione tra morale e politica vengono rimossi dalla coscienza borghese. Cio non fa che acuire la crisi e poten ziarne gli effetti devastanti. ? Da un punto di vista morale, il re deve regnare in nome della morale, cioe della societa; ma che da un punto di vista politico la societa voglia comandare in nome del re non viene detto, ne puo essere detto, perche la societa e infatti puramente mo rale? (p. 191). II dualismo morale, che l'assolutismo aveva escogitato come soluzione alle guerre di religione, finisce per far precipitare di nuovo il secolo illu

minato nella guerra civile e nella rivoluzione. < Subordinare la coscienza all'imperativo politico non significa piu' per Turgot, come gia per Hobbes, impedire la guerra civile, ma esattamente l'inverso: significa proprio so stenerla > (p. 199). In Rousseau la crisi viene ormai riconosciuta come tale, cioe come rivoluzione permanente che si sottrae alla pianificazione rassicurante. Il paradosso della volonte' ge.nerale sta nel suo supporsi li bera senza nessuno che la possa di fatto realizzare. << Non delegabile, non rappresentabile, la volonta supposta sovrana scompare nell'invisibile. L'identita tra lo Stato e la societa [...] e condannata a priori a rimanere un mistero ? (p. 206). Come rivoluzione permanente o dittatura totale, la volonte genetrale rappresenterebbe l'identita utopistica tra morale bor ghese e decisione sovrana, tra privato e pubblico, tra coscienza e Stato.

Ma si tratterebbe pur sempre, secondo Koselleck, di una conciliazione ricattatoria e terroristica, compiuta a spese della liberta personale. Rousseau - quale << primo realizzatore dell'Illuminismo? (p. 210) - for nisce le coordinate della crisi spirituale contemporanea, che nasce dalla

6 J. Habermas, Storia e critica dell'opinione pubblica, cit., pp. 23-26.

7 K. L?with, Significato e fine della storia. I presupposti teolog?a della filosof?a della storia (1949), Milano, 1963.

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O Iluminismo presumiu superar o iato existente entre a moral e a política não em termos políticos, mas através de uma construção idealística do futuro, garantida por uma filosofia da história que era na verdade uma teologia mascarada. Trata-se da secularização da redenção na filosofia mundana no progresso, ou seja, a redenção estava na história, no futuro.
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Publico usado como Estado e privado como consciência
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mancata soluzione del dualismo morale. La volonta generale, proclamando realmente esistente l'imperativo morale, e costretta farsi valere col ter rore e l'ideologia. La rivoluzione ?partorisce sempre dal suo seno la dittatura per onorare la cambiale scoperta?> (p. 210). II saggio di Ko selleck si conclude coinvolgendo l'epoca contemporanea. ? L'utopia come risposta all'Assolutismo inaugura cosi il processo dell'eta moderna [...]. La guerra civile, sotto la cui legge oggi ancora viviamo, viene minimiz zata da una filosofia della storia per la quale la decisione politica perse guita rappresento soltanto la fine prevedibile e inevitabile di un pro cesso morale posto al di sopra della politica >> (p. 228). I due nessi logici studiati da Koselleck - secondo i quali l'assolutismo genera l'Illuminismo, ma l'Illuminismo produce il crollo dell'ancien re gime - diventano uno degli schemi principali dell'analisi di Habermas. In Storia e critica dell'opinione pubblica, egli puo cosi ricondurre a un

medesimo modello interpretativo una serie sterminata di processi e fe nomeni: la stampa periodica, i generi letterari, la commercializzazione dei prodotti artistici, il salotto, l'intimita familiare, l'emancipazione psi cologica e professionale, la liberalizzazione del mercato, lo Stato di di rtto, l'opinione pubblica e cosi via. Puo essere opportuno, in questa sede, far cenno per sommi capi alle pagine dedicate da Habermas allo sviluppo della stampa periodica. Questa si afferma, come circolazione isti tuzionale delle notizie, in parallelo alla circolazione delle merci.

Habermas individua la nascita dei moderni servizi postali e giornalistici nella modalita pubblica di una comunicazione sociale che si differenzia progressivamente dalla natura riservata e protocollare delle informazioni diplomatiche. Mentre i primi corrispondenti commerciali ?non avevano alcun interesse a che il loro materiale diventasse pubblico (p. 33), I'am pliamento del mercato internazionale, alla fine del Seicento, finisce per sollecitare una divulgazione sistematica di quelle informazioni che diven tano indispensabili al traffico delle merci. Anche lo Stato, da parte sua, passa da un uso rappresentativo e proclamativo della stampa a un suo impiego istituzionale e amministrativo. Con il primo si esibivano al pubblico le solennita della corte, con il secondo si trasmettono dispo sizioni interne al nuovo ceto dei burocrati e dei funzionari.

Come privato, il borghese e due cose in una: soggetto del dibattito let terario e soggetto del dibattito politico, bomme e bourgeois. ? I compo

nenti di queste due specie di pubblico non sempre coincidono perfetta mente: donne e dipendenti sono esclusi dalla dimensione pubblica poli tica, sia giuridicamente che di fatto; le lettrici, e anche gli studenti e i servitori, invece, spesso partecipano a quella letteraria in misura anche

maggiore dei proprietari privati e degli stessi capifamiglia >> (p. 73). Una epistolografa come Rahel von Varnhagen, di origine ebrea, riceveva nella sua soffitta i nobili berlinesi, ma non avrebbe potuto essere ammessa a corte 8.

8 Su questa straordinaria figura dell'emancipazione femminile (1771-1833) si veda,

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A crise política veio através de uma separação da moral da política.
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O burguês, privado, era dois em um: sujeito do debate literário e do debate político.
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Alla nascita del giornalismo politico del Sei e Settecento sono dedicate pa gine preziose e difficilmente riassumibili (pp. 75-93). Nel Regno Unito fu l'opposizione dei tories guidati da Bolingbroke a fondare una stampa politica autonoma, nuova forza ideologica (fourth Estate) in grado di creare e dirigere l'opinione pubblica. II <? Craftsman >> e il < Gentleman's

Magazine >, cui si contrappone presto (da parte whig) il ? London Ma gazine >, cominciano a fornire resoconti sui dibattiti parlamentari, fino allora inaccessibili al pubblico. Habermas ricorda che solo nel 1803 i gior nalisti ebbero accesso in galleria e solo nel 1834 furono istituite in Inghilterra le tribune per i cronisti parlamentari (p. 80) 9. La situazione francese e tedesca e certo piu arretrata. Con parole che ricordano ancora

Koselleck, Habermas afferma che << soltanto nella fase di pubblicazione del l'Enciclopedia l'intenzione morale dei "filosofi" si allarga, almeno indi rettamente, sino a diventare politica >> (p. 87). Senonche la rivoluzione crea poi in Francia, quasi da un giorno all'altro, cio che in Inghilterra aveva avuto bisogno di una secolare evoluzione. In Germania - se si esclude l'Hannover, unito all'Inghilterra dal 1714 al 1837 - la repres sione della pubblicistica politica fiorita dopo la rivoluzione francese e il segno di quella persistente arretratezza storica su cui si appuntera la sferzante ironia del giovane Marx. Sulla base di una antropologia pessimistica, Bolingbroke fonda in Inghil terra una vera e propria teoria dell'opposizione politica, destinata a sfo ciare nella moderna teoria dell'opinione pubblica. II sense of the people

che ha per lui sempre ragione contro il court-party corrotto - di venta progressivamente common voice e public spirit: istanza critica di una ragione morale che fa tremare i potenti. Alle pagine dedicate al topos dell'opinione pubblica liberale (111-126) segue la trattazione del prin cipio kantiano della Publizitat e del suo sviluppo dialettico nelle teorie politiche di Hegel e di Marx (127-155). Con John Stuart Mill e Alexis de Tocqueville -improvvisamente - la funzione dell'opinione pubblica sembra capovolgersi. Da istanza critica diventa conformismo dilagante, spirito di sopraffazione e pregiudizio. II problema diventa adesso come difendersi dalla tirannia della maggioranza. Se per Marx la disalienazione sociale poteva estinguere lo Stato, ripristi nando l'essenza comunitaria della specie, per Tocqueville sono proprio queste premesse illuministico-metafisiche della dialettica ad essere poste in questione. L'ordre naturel che Marx aveva ereditato, dialettizzandolo, dai fisiocratici appare ora come l'insostenibile postulato di una filosofia ottimistica del progresso (pp. 156-157 e 168). In Tocqueville ritroviamo quindi, con funzione politica rovesciata, la stessa antropologia pessimi

oltre alla monograf?a di H. Arendt, Rabel Varnhagen, M?nchen, 1959, il recente

saggio di U. Isselstein, Un'amicizia rom?ntica mancata: Rabel Levin Varnhagen e

Clemens Brentano, in C. Cases (a cura di), Ricerche di identit?, Torino (di imminente

pubblicazione). 9 Alla nascita dell'opinione pubblica in Inghilterra ? dedicato il numero monogr?fico di ? Quaderni storici ?, XIV, 1979, 42.

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Ver Publizitat de Kant
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Marx
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stica di Bolingbroke. Per Tocqueville il momento pedagogico e didattico della stampa non e piu sufficiente a educare le masse: la rappresentanza politica deve poggiare di nuovo sulla gerarchia sociale, sull'educazione di elite, su una aristocrazia meritocratica dello spirito.

Ha cosi inizio la seconda parte del saggio di Habermas, dedicata alla pa rabola discendente della sfera pubblica, cioe alla metamorfosi funzionale che la trasforma da istanza critica a istanza manipolata. I mutamenti struttu rali sono complessi e si richiamano alle analisi francofortesi dello Stato auto ritario. Secondo Habermas, per un verso lo Stato si socializza, intervenendo direttamente nella gestione economica della societa, per l'altro la societa si statalizza, cioe attribuisce potere legislativo e politico a gruppi privati di pressione (partiti, sindacati). Ma la pubblicizzazione del diritto privato e la privatizzazione del diritto pubblico sopprimono quella rigorosa se parazione di Stato e societa su cui poggiava la forza dirompente della Oef/entlichkeit liberale in lotta con l'ancien regime. Qui la storia del mer cato giornalistico non si sottrae al trend generale. Nella stampa di opi nione, fino agli anni Trenta del XIX secolo, le idee prevalgono sugli affari, la politica sulla redditivita. Essa vale come veicolo e amplificatore del dibattito critico, piu che come medium del consumo sociale. Succes sivamente pero la stampa commerciale subordina sempre pi la sua fun zione critica alla ricerca del profitto. Essa diventa politicamente manipo labile nella misura in cui, uscita dalla sua eroica fase pionieristica, presup pone ingenti investimenti di capitale per il rinnovamento dei macchinari tecnici e degli apparati organizzativi (pp. 201-204 e 217-233).

Nella misura in cui Stato e societa si compenetrano, la sfera privata del l'individualismo liberale si disgrega nelle dimensioni polarizzate della pseudo-intimita familiare e della socialita politicizzata del lavoro di fabS brica. II carattere critico, non meramente passivo e consumistico, della vecchia Oef/entlichkeit letteraria era dovuto al distacco esistente tra il momento privato dell'appropriazione (l'esercizio individuale della let tura) e il momento pubblico della discussione. Quest'ultima aveva luogo in aree che - come il salotto, il circolo di lettura, il periodico critico - non erano ancora direttamente gestite dal potere statale. Oggi, la stessa consuetudine allo scambio epistolare, in cui si elaboravano riflessivamente esperienze private, viene soppiantata dalla rubrica delle lettere in reda zione o dalle telefonate << in diretta )>, dove si verifica una sorta di << di sintimizzazione >>, di pubblicizzazione immediata della vita privata. # II rapporto originario della sfera intima con la pubblicita letteraria si ro vescia: tendenzialmente l'intimita riferita al pubblico cede il posto a una reificazione riferita all'intimita >> (p. 206). Il dibattito viene cosi sosti tuito dal consumo collettivo di una cultura di massa che funziona come spettacolo. In sede giuridica, per esempio, il vecchio concetto della legge implicava il momento della universalita e della verita. Oggi invece la differenza tra norma universale e decreto amministrativo (che vale per una situazione

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Pretensões de verdade daquilo que é tornado público. Se não for publicado, tornado público, não é possível que algo seja verdadeiro. É como se fosse uma pré-condição.
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351 Dialettica dell'Illuminismo e opinione pubblica

specifica) diventa sempre pitu sfuriata1O. E anche la verita della norma -come imparzialita del dibattito e razionalita che costringe tutti e ciascuno al consenso - viene rimossa dalla consapevolezza cinica della norma quale compromesso stipulato in segreto e riflettente un deter minato rapporto di forze. La proposta politica di Habermas, che si allontana qui dal pessimismo dei suoi maestri francofortesi, consiste nel rivendicare l'esigenza di ri pristinare, in forme nuove, la vecchia potenza critica della Oeffentlichkeit liberale. Si tratta di contrapporre al condizionamento di partiti, sindacati e mass-media l'esercizio di un rafforzato dibattito (o controllo demo cratico) all'interno dei singoli settori della societa civile. La tesi di Habermas, a questo proposito, e che l'innesco di processi culturali di co municazione e di dialogo libero dal dominio (herrschaftsfrei) renda pos sibile e rovesciare le dimensioni plebiscitarie di una sfera pubblica acclama tiva e manipolata nelle dimensioni critiche di una nuova sfera emancipa toria (pp. 248-251 e 274 sgg.). Non per caso questo libro divenne una

Bibbia del Sessantotto tedesco, inducendo il movimento degli studenti al tentativo di rifondare la cultura accademica nei cosiddetti controcorsi e universita critiche ".

Ma a questo punto siamo gia andati oltre l'analisi del modello illumini stico in Koselleck e Habermas. Avviandoci alla conclusione, possiamo ora cercare di misurare anche la distanza che, al di la delle somiglianze, finisce per separare le loro personalita teoriche. Se si considera globalmente la loro biografia intellettuale - Koselleck e nato nel 1923, Habermas nel 1929 - ci si accorge che il loro approccio analogo alla << dialettica del l'Illuminismo >> s'inserisce in strategie teoriche tuttora aperte e difficil

mente paragonabili. Mentre per Koselleck l'emancipazione illuministica da immediatamente origine alla crisi politica contemporanea - un << errato rapporto >> tra l'utopia del progresso morale e la politica (p. 16), - per

Habermas l'Illuminismo rappresenta un ideale della ragione critico-indivi dualistica che si tratterebbe di ripristinare.

10 J. Habermas, Storia e critica dell'opinione pubblica, cit, p. 213. Alia riga 21

c'? pero un errore di traduzione che capovolge il senso. Invece che ? lasciare uno

spazio in materia legislativa a speciali interessi ? bisogna leggere ? escludere dalla materia legislativa situazioni d'int?ress? specifico ?. Colg? Poccasione per segnalare qualche altra ? svista ? grave. Pag. 214, riga 10, invece di ? pu? essere poco pi? che ?,

leggasi ? non si limita pi? alia ?; pag. 236, righe 20/21 e 24, invece di ? tarif fe doganali ? e ? norme tariffarie ? leggasi, rispettivamente, ? contratti di lavoro ? e ? norme contrattuali ?; pag. 174, quint'ultima riga, invece di ? smascherano lo scambio

equivalente della struttura ?, leggasi ? mascherano con il velo dello scambio equivalente la struttura?. 11 Cfr. Aa.Vv, Kritische Universit?t, Padova, 1968; C. Don?lo (a cura di), Per la critica dell'universita, Torino, 1971; G. Backhaus (a cura di), Kursbuch: l'oppo sizione extraparlamentare, Milano, 1969; U. Bergmann-R. Dutschke e altri, La ribellione degli studenti, Milano, 1968. Nei 1961 Habermas era stato coautore

? assieme a von Friedeburg, Oehler e Weltz ? di Student und Politik. Eine sozio

logische Untersuchung zum politischen Bewusstsein Frankfurter Studenten, Neuwied

Berlin.

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Importante - Resumo
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352 Leonardo Ceppa

Cosi Koselleck si spingera, nelle sue ricerche successive, ad analizzare la << temporalizzazione > della storia, cioe quell'effetto sorprendente di ac celerazione nella percezione intellettuale del tempo, in cui sembra ulte riormente concretizzarsi il concetto di crisi come effetto del rischiara

mento illuministico 12, In Habermas, invece, l'idea illuministica dell'egua glianza guidera il tentativo di costruire una teoria ermeneutica della co municazione, dove la reciprocita delle condizioni materiali e il postulato della verita come consenso intersoggettivo intendono esplicitamente va lere sul piano di un'etica trascendentale 13, Abbastanza paradossale e tut tavia il fatto che, in entrambi, la fecondita storiografica del loro con cetto di Illuminismo derivi da una pronunciata intenzione speculativa, dove la ricerca del senso delle nostre radici passate sembra muovere dalla consapevolezza politica dei problemi attuali.

12 R. Koselleck, Vergangene Zukunft. Zur Semantik geschichtlicher Zeiten, Frank

furt/Main, 1979. L'immagine del tempo coltivata ?aSJtancien r?gime rifletteva la sta

bilit? metaf?sica della storia, l'omogeneit? di passato e futuro, la progettabilit? e prevedibilit? dell'azione politica. La nuova immagine del tempo rispecchia in

vece l'incalzante minaccia del futuro quale crisi complessa e ingovernabile. 13

J. Habermas, Theorie des kommunikativen Handelns, 2 voll, Frankfurt/Main, 1981.

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