Centro Studi C.N.I. 5 gennaio 2017 · che l'edilizia sanitaria con 512 bandi (-26%) per 751 milioni...

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Centro Studi C.N.I. 5 gennaio 2017

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. 5 gennaio 2017

Pagina I

APPALTI

Appalti 2016: frenata, poi ripresaSole 24 Ore 05/01/17 P. 7 Alessandro Lerbini 1

CODICE APPALTI

Nelle gare condotte morali non innescano l'espulsioneItalia Oggi 05/01/17 P. 29 Andrea Scotto 3

DIPENDENTI STUDI PROFESSIONALI

Sisma, ammortizzatori garantitiItalia Oggi 05/01/17 P. 30 Daniele Cirioli 4

ILVA

Il mini-rimbalzo dell'acciaioSole 24 Ore 05/01/17 P. 8 Matteo Meneghello 5

INFRASTRUTTURE

Infrastrutture, la crescita è attesa quest'annoSole 24 Ore 05/01/17 P. 7 Alessandro Arona 6

POLIZZE PROFESSIONALI

Il danno da erroreSole 24 Ore 05/01/17 P. 37 7

Gli avvocatiSole 24 Ore 05/01/17 P. 37 Filippo Martini 8

La polizzaSole 24 Ore 05/01/17 P. 37 12

RESTAURATORI

I restauratori scendano in guerra con RomaItalia Oggi 05/01/17 P. 8 Gaetano Costa 13

SICUREZZA NELLE SCUOLE

Stabilità delle scuole, il mistero dei tecnici russiCorriere Della Sera Roma 05/01/17 P. 2 14

OPERE SPECIALISTICHE

Opere specialistiche Elenco docItalia Oggi 05/01/17 P. 28 15

AZIENDA FARMACEUTICA

Lo scatto della farmaceuticaSole 24 Ore 05/01/17 P. 14 Roberto Turno 16

Le stime Cresme sullo scorso anno rilevano un calo sia nel numero dei bandi (- 12,3%) sia negli importi (-29,3%)

Appalti 2016: frenata, poi ripresaDati in recupero nella seconda metà dell'anno - Spesa degli enti locali salita del 6 %

Alessandro Lerbini

ROMA

Codice appalti, accordi qua-dro e Anas sono i protagonistidel mercato dei lavori pubblicidel 2016.I dati "ufficiosi" del set-tore, aggiornati al 23 dicembredall'osservatorio Cresme Euro-pa Servizi, evidenziano flessio-ni sia per il numero dei bandi(-12,3"i") che per i valori delleopere (-29,39/ò)-

L'entrata in vigore del nuovocodice appalti, avvenuta il 18aprile, ha fatto da spartiacqueper le stazioni appaltanti. Primadi quella data, infatti, si è regi-strato uno sprint dell'appalto in-tegrato, procedura non più am-messa (tranne in rari casi) permandare in gara lavori (con an-nessa progettazione). La corsaallo "svuota-cassetti" degli entiha portato a un'impennata delmercato ad aprile (2,717 miliardidi opere, concentrate soprattut-to nei primi 17 giorni del mese,contro 1,7 miliardi di aprile del2015) e al crollo dimaggio dove sisono registrate opere per soli273 milioni (-84%). A partire daimesi successivi il mercato si èallineato a quello rilevato negliultimi anni, ma alla fine il saldosarà comunque negativo.

Nel 2016, esclusa l'ultimasettimana dell'anno dove co-munque va segnalato il corpo-so pacchetto bandi dell'Anasda 670 milioni, sono stati pro-mossi 16.402 appalti di lavori(-12,3%) per 18,415 miliardi(-29,3°1,). Le amministrazionicomunali si confermano alpri-mo posto tra le stazioni appal-tanti - nonostante l'impasse difine aprile-maggio - con 9.954bandi (-14%) per 4,48.5 miliardi(-29,9%). Seguono le aziendespeciali con 1.282 gare (-6,6%)per2,991miliardi (-9%), l'Anasche rimane invariato con il nu-mero di avvisi (616, -o,6%) mache aumenta gli importi (1,585miliardi, +6o,9%), le Ferroviecon 144 opere (-34,8%) per1,556 miliardi (-57,7%).

Tra gli altri enti, in ribasso an-che l'edilizia sanitaria con 512bandi (-26%) per 751 milioni(-38%) e l'edilizia residenzialecon 335 gare (-19%) per 277 mi-lioni (-37%).

«Il rallentamento c'è stato -afferma il direttore del Cresme,Lorenzo Bellicini -ma interminidi investimenti il 2o16 è stato unanno positivo per le costruzionicon la spesa degli enti locali cheè aumentata del 6%,. Nella se-conda parte dell'anno la cadutaha rallentato e se allarghiamol'analisi del mercato al partena-riato pubblico-privato e allaconcessione di servizi i numeridiventano positivi. Inoltre ilboom della progettazione regi-strato quest'anno porterà un ef-fetto benefico al settore dei la-vori pubblici nel 2017».

Tornando all'anticipazione

del monito raggio, i bandi oltre

i 5o milioni sono stati 40

(-49%) per 6,7 miliardi (-30"%o).

In calo tutte le altri classi con

l'eccezione dei lavori più pic-

coli fino a 15omila euro (+6,6%

per gli importi).

Discorso a parte lo merita laprocedura di accordo quadrocon l'Anas in prima linea nelpromuovere questa tipologia dibandi. Complessivamente sonostati promossi 517 appalti per1,801 miliardi (di cui 1,2 miliardi

Bellicini: il rallentamento c'èstato ma in termini diinvestimenti i l 2016 è stato unanno positivo. Boom dellaprogettazione segnaleincoraggiante peri12017

Anas),pari aun incremento a123dicembre del 13,6% del numeroe una flessione del 13,5%, per i va-lori che sarà limata dall'ultimopacchetto di opere stradali da464 milioni. L'accordo quadro -introdotto dal Codice appalti- èuno strumento di contrattazio-ne che stabilisce le regole relati-ve ad appalti da aggiudicare du-rante un periodo massimo diquattro anni. Viene utilizzatosoprattutto per interventi dimanutenzione. Per le ammini-strazioni pubbliche i vantaggiderivano da una maggiore ga-ranzia attraverso la possibilitàdi invitare imprese pre-selezio-nate, un miglior rapporto quali-tà-prezzo associato, massimatempestività nel momento incui si manifesta il bisogno senzadover espletare ogni volta unanuova gara di appalto.

A livello regionale, la Lom-

bardia non conosce crisi e con-

quista il primo posto con 3.100

bandi (+18,8%,)per2,996miliar-

di di lavori (+25,2%). 111 crescita

anche l'Emilia Romagna con

i.o16appalti (+5,2%)per2miliar-

di (+16,4%). Seguono la Campa-

L'accordo quadro è unaformula che permette diselezionare in anticipo uno o piùoperatori a cui assegnare unaserie di interventi a un prezzopredefinito in un lasso di tempoche non può superare i quattroanni. Il sistema è utilizzatosoprattutto per assegnareservizi o interventi dimanutenzione. Il nuovo codiceappalti ha esteso la possibilità diutlizzare gli accordi quadroanche peri servizi diprogettazione.

nia con 1.225 avvisi (-39%) per1,846 miliardi (-23%), la Tosca-na con 1.175 bandi (+15%) per 1,4miliardi (+31o1,), il Veneto con1.308 appalti (+26%) per 1,362miliardi (+33°io), la Sicilia con1.035 opere (-35%) per 1,112 mi-liardi (+22%) e il Lazio che hamantenuto lo stesso numero dibandi (847,+o,5%%o) maha dimez-zato i valori degli interventi(1,09 miliardi, -53010-

Tra i bandi più rilevanti pro-mossi nel 2o16, vanno segnalati idue blocchi di appalti indetti daInfratel (da 6 e 5lottiperunvalo-re complessivo di 2,66 miliardi)perla concessione di costruzio-ne e gestione di una infrastrut-tura passiva a banda ultralarganelle aree bianche in diverse re-gioni italiane. Le gare prevedo-no la progettazione, realizza-zione, manutenzione e gestionedi una rete passiva e attiva di ac-cesso in modalità wholesale,che consenta agli operatori ditelecomunicazione di fornireservizi agli utenti finali a 100Mbps o comunque non al di sot-to dei 30 Mbps. La rete sarà datain concessione per 20 anni e ri-marrà di proprietà pubblica.

Appalti Pagina 1

L'osservatorio appalti

NUMERO E IMPORTO DEI BANDI DI GARA PUBBLICATI PER CLASSI DI IMPORTO*Anno 2016

CLASSE DI IMPORTO NUMERO VAR .% IMPORTO IN MILIONI DI EURO VAR.%

Importonon segnalato

Fino a150.000

Da 150.001a 500.000

Da 500.001a 1.000.000

Da 1.000.001a 5.000.000

Da 5.000.001a 15.000.000

Da 15.000.001a 50.000.000

lI7C

V15.7 V 2€3,11

T-37,t; V-36.1

v 1s1,0 T- 1 N.1)

v 33. V ,3i).iì

Oltre Y 750.000.000

TOTALE

NUMERO E IMPORTO DEI BANDI DI GARA PUBBLICATI PER MESI*Anno 2016. Importi in milioni di euro

Numero Importo VAR.%

3.000.....................

2.500

1, 717 43

2.0....0...0...... I ...e ......... ..........:..... ...................

1.500 d TOTALE

1.000

500

0

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

(*) Dati a[23 dicembre 2016 al netto delle concessioni di servizi perii servizio ci distribuzione del gas e senza Pimporto dei servizi delle

altre concessioni di servizi, che prevedono anche lavori, di importo superiore a 50 milioni ci euro Fonte: Cresme Europa Servizi

Appalti Pagina 2

Nelle gare condotte moralinon innescano 1 espulsioneNel nuovo codice degli appalti (decreto legislativo n. 50del 2016) le condotte in grado di incidere sulla moralitàprofessionale non fanno scattare in modo automaticol'espulsione dalla gara : ciò in quanto sussiste una sferadi discrezionalità della pubblica amministrazione ed èprevisto un meccanismo riabilitativo (cosiddetto selfcleaning) che consente all'operatore economico di di-mostrare la propria affidabilità nonostante l'esistenzadi un motivo di esclusione . Lo ha stabilito il Tribunaleamministrativo regionale di Salerno con la sentenzanumero 10 depositata il 2 gennaio 2017. La vicendatrae spunto dall 'esclusione da una procedura ristrettaa causa di una sanzione applicata dall 'Antitrust percomportamento anticoncorrenziale . In primo luogo ilcollegio ha sancito che tale ipotesi non rientra astrat-tamente tra le cause di esclusione tassative previstedall'articolo 80, comma 5 , lett. c) del decreto legislati-vo numero 50 del 2016 . In secondo luogo e in linea piùgenerale i giudici hanno sottolineato, con riferimentoai requisiti morali di partecipazione e pur in presenzadi una disciplina normativa che detta ipotesi tassati-ve, che, anche nell'ottica del nuovo codice, «persistein capo alla stazione appaltante un coefficiente di di-screzionalità (cosiddetta monobasica), che comportal'esatta riconduzione della fattispecie astratta con-templata dalla norma (grave illecito professionale) aquella concretamente manifestata nella singola gara».In terzo luogo il Tar ha rimarcato che la stazione ap-paltante ha illegittimamente allontanato la ditta sullamera irrogazione della sanzione (e sulla esecutivitàdella pronuncia del giudice amministrativo che ne haverificato la legittimità ), senza operare alcuna va-lutazione circa la effettiva incidenza del compor-tamento sanzionato sulla moralità professionale.Infine il consesso salernitano ha puntualizzato chein base al novello disegno normativo « l'esclusionepuò essere disposta soltanto dopo che sia stata dataall'operatore economico la possibilità di dimostrare

la sua affidabilità no-nostante l'esistenza di

I un motivo di estromis-sione».

Andrea Scottn-O Riproduzione riseruata-

Codice appalti Pagina 3

I chiczrirrceuti dell'Inps raellcz circolare n. 235 sulle uoritù introdotte cou il (ll 189/2016

Sisma , ammortizzatori garantitiAnche per i dipendenti degli studi professionali 124,5 ln

DI DANIELE CIRIOLI

mmortizzatori in derogaai dipendenti di studiprofessionali operantinei comuni interessati

dagli eventi sismici del 2016. Nellimite di 124,5 milioni di euro,infatti, è prevista l'erogazione diun'indennità pari al trattamen-to massimo d'integrazione sala-riale più contributi figurativi afavore dei lavoratori dipendentida aziende e non, impossibilitatia prestare attività lavorativa o arecarsi a lavoro. Lo precisa l'In-ps nella circolare n. 235/2016, incui illustra le principali novitàdelle misure introdotte dal dl n.189/2016 (convertito dalla leggen. 229/2016).

Sisma del 2016 . I chiari-menti riguardano, in particola-re, le misure introdotte dall'art.45 del dl n. 189/2016, al fine didisciplinare gli interventi di ri-costruzione, assistenza e ripresaeconomica nei territori delle re-gioni Lazio, Abruzzo, Marche eUmbria, colpiti dai fenomeni disisma del 24 agosto, del 26 e 30ottobre 2016 (i territori interes-sati sono quelli ricompresi neicomuni indicati negli allegati 1e 2 del dl n. 189/2016).

Deroga termini delle do-mande. Relativamente ai trat-tamenti di Cigo, l'Ines spiegache, dal 24 agosto 2016 ovvero26 ottobre 2016, i datori di la-voro che fanno istanza di Cigosono dispensati dall'obbligodell'osservanza del limite di 15giorni. Inoltre, valgono gli ordi-nari criteri per la competenzaterritoriale delle sedi Inps cuipresentare domanda (si vedatabella). La deroga sui terminii iguarda anche la presentazio-ne delle istanze di Cigo per il

settore agricolo (di cui all'art. 15legge n. 457/1972).

Deroga procedure sinda-cali. Sempre in conseguenza deisuddetti eventi sismici, i datoridi lavoro che presentino doman-da di Cigo sono dispensati anchedall'obbligo dell'osservanza delprocedimento d'informazione econsultazione sindacale (art. 14del dlgs n. 148/2015).

Pagamenti diretti. Ordina-riamente, nei casi di documen-tate difficoltà finanziarie la sedeInps competente può autoriz-zare, su richiesta dell'azienda,il pagamento diretto della Cigo

ai dipendenti che ne hannodiritto. L'autorizzazione sibasa sull'analisi dell'indice diliquidità che deve risultare divalore inferiore all'unità. L'In-ps spiega che i datori di lavoroche, in conseguenza del sisma,facciano richiesta di pagamentodiretto, qualora impossibilitati apresentare la documentazioneattestante le gravi difficoltà fi-nanziare in cui versano, hannola possibilità di dichiarare nellarelazione tecnica questa impos-sibilità, nonché la difficoltà adanticipare i trattamenti d'in-tegrazione ai dipendenti. Tale

dichiarazione, esclusivamentein tali casi, è idonea, di per sé,a ottenere il pagamento direttodella prestazione.

Ammortizzatori in dero-ga. L'Inps, ancora, spiega cheil comma 1 dell'art. 45 prevede,nel limite di 124,5 milioni digiuro per il 2016, l'erogazionedi un'indennità pari al tratta-mento massimo d'integrazionesalai iale con relativa contribu-zione figurativa, a decorrere dal24 agosto ovvero dal 26 ottobre2016 in favore: dei lavoratoridel settore privato, compresoquello agricolo, impossibilitatia prestare l'attività lavorativa,in tutto o in parte, a seguitodell'evento sismico, dipendentida aziende operanti in uno deicomuni per i quali non trovanoapplicazione le vigenti dispo-sizioni in materia di ammor-tizzatori sociali in costanza dirapporto di lavoro; degli stes-si lavoratori (di cui al puntoprecedente) impossibilitati arecarsi al lavoro, anche perchéimpegnati nella cura dei fami-liai i con loro conviventi, per in-fortunio o malattia conseguenteall'evento sismico.

• Se l'unità produttiva è ubicata nella stessa provincia d'iscrizione dell'azienda,la sede Inps competente a ricevere la domanda è quella presso cui è iscrittal'azienda

• Se l'unità produttiva è ubicata in una provincia diversa da quella dove èiscritta l'azienda, la sede Inps competente a ricevere la domanda è quelladell'unità produttiva

• Se il cantiere non è qualificabile come unità produttiva, la sede Inpscompetente a ricevere la domanda è quella presso cui è iscritta l'azienda

Dipendenti studi professionali Pagina 4

ul nirimbalzo dell'acciaioEffetto Ilva: nel 2016 recuperato più di un milione di tonnellate di produzione

Matteo Meneghello

noA conti fatti non può essereconsiderato un anno di ripresa,ma almeno il 2016 ha fatto segna-re, per l'acciaio italiano, l'arrestodi una spirale di caduta che dura-vada tre anni.I12015, sulpiano del-la produzione, è stato un annushorribilis per la siderurgia nazio-nale, che ha toccato il punto piùbasso degli ultimi anni, con pocopiù di 22 milioni di tonnellate pro-dotte. Un livello produttivo cheha sancito la duplice difficoltàdell'Italia, conilunghi afflitti dallaperdurante difficoltà del mercatodell'edilizia (e con il progressivorischio-abbandono daparte di at-tori importanti dello scenario co-me il gruppo Lucchini) e con i pia-ni zavorrati dall'andamento a sin-ghiozzo dell'attore principaledello scenario siderurgico nazio-nale,vale adireilgruppollva.Sen-za contare le difficoltà dello sce-nario globale.

Il 2016 sta andando in archiviocon unrecupero di almeno unmi-lione di tonnellate (21,5 milioniprodotti a novembre, +4,9% sullostesso periodo dell'anno scorso)dettato proprio dal parziale rialli-neamento degli impianti pugliesisu unbattente produttivo di quasinormalità (il dossier Ilva dovreb-be nei prossimi mesi sbloccarsi,con la cessione del gruppo com-missariato a un operatore priva-to). Un mini-rimbalzo nei volumiche appare, nelvecchio continen-te, un'anomalia tutta italiana e che

L'Ue resta in sofferenza,appesantita dalle difficoltàdi Francia, Germania e UkNel resto del mondo cresconoAsia, Medio Oriente ed ex Csi

ne rivela l'inconsistenza struttu-rale, nonostante il recupero deiprezzi nell'ultima parte dell'anno.

Guardando al resto del mondo,sono solo i paesi emergenti a con-tinuare a spingere gli impianti almassimo, mentre l'Europa e le si-derurgie occidentali sono costret-te atirare il freno. Inumeri di Wor-ldsteel aggiornati a novembreconsentono di tracciare un bilan-cio ormai quasi definitivo sull'an-damento dell'ultimo anno. Il pri-mo dato che emerge con chiarez-zaè ilrecupero dell'outputglobaledelle posizioni perse l'anno scor-so. La frenata dell'anno scorso(nel 2015 la produzione mondialeha subitounabattutad'arresto chenon si osservava dal 2009, soprat-tutto a causa del rallentamentodellaCina) sembra ormai solounaparentesi: dopo un inizio anno sul-lo stesso tono de12o15,nella secon-da parte l a C ina è tornata a p r o dur-re, e nel solo mese di novembre hamesso a terra oltre 66 milioni ditonnellate di acciaio (+5oa),conuntotale nei primi n mesi che ormaisfiora i74omilioni. Spinge sull'ac-celeratore anche l'India, terzoproduttore mondiale: nell'ultimomese ha prodotto più di 8 milionidi tonnellate (+10,7%) per un tota-le di 117,5 milioni dainizio anno. So-stanzialmente invariata, invece, laproduzione giapponese (-o,5°Ánei primi il mesi, circa 96 milionidi t oonellate ), mentre la C orea delSud perde circa un milione di ton-nellate per un totale di 63 milioni.

Oltre all'Asia, dove sono con-centrate cinque delle dieci princi-pali industrie siderurgiche nazio-nali, nel resto del mondo cresceanche l'area araba (spinta dal-l'Iran) e i paesi extra Ue, trainatidall a Turchia (ottavo produttoremondiale), mentre l' ex C si restainequilibrio con la Russia e conil re-cupero dell'Ucraina, che scalzal'Italia dalla decima posizione inassoluto trai produttori.

A soffrire restala solaUe, che inn mesi perde quasi 5,5 milioni ditonnellate (ne aveva persi altri trenel 2015). spintaverso il basso dal-le difficoltà del Regno Unito (col-pita dal dumping cinese, l'outputcaladaio a7milioni di tonnellate),della Francia e della Germania.

Ora resta da capire se le ultimeiniziative dell'Ue contro le impor-tazioni dialcuniprodotticinesi di-spiegheranno effetti nell'anno incorso. Il temalegato all'azione an-tidumping cinese (a sua volta le-gato al laso-vracapacità produttivaglobale) e la eventuale concessio-ne del Mes aPechino hanno riem-pito il dibattito sul futuro dell'ac-ciaio europeo lungo tutto il2o16.

Tonnellate prodotte in ItaliaA novembre dell'anno scorso asiderurgia italiana ha prodottocomplessivamente 21,5milioni di tonnellate di acciaio,recuperando il4,9 per centorispetto al livello produttivoarchiviato nello stesso periododell'anno precedente. Lamaggior parte di questorecupero, pari a circa unmilione di tonnellate, è legatoal recupero produttivo degliimpianti dell'Ilva

Tonnellate prodotte dalla CinaNello stesso periodo leindustrie siderurgiche cinesihanno prodotto circa 740milioni di tonnellate,riportando i volumi produttivisugli stessi livelli dell'annoprecedente, dopo un avvio inleggera frenata

Nelle scorse settimane Il Parla-

mento di Strasburgo ha approva-

to (con il solo voto contrario del-

l'Italia) una risoluzione che «mo-

dernizza» le difese commerciali

comunitarie. Una scelta che l'Ita-

liahagiudicatoinsufficiente,poco

efficace e poco ambiziosa. «Non è

certo una sconfitta dell'Italia, del

suo Governo o di Federacciai, che

hanno condotto una battaglia di

principio con coerenza e determi-

nazione, è la sconfitta dell'Europa

della manifattura» ha commenta-

to a questo proposito Antonio

Gozzi, presidente di Federacciai.

«Si tratta- ha detto - di unprovve-

dimento al ribasso che penalizza

ulteriormente, a livello continen-

tale,non solol'acciaio, ma molti al-

tri settori manifatturieri, accele-

rando un processo di deindustria-

lizzazione di settori portanti del-

l'economia europea, con la

conseguenza di un impoverimen-

to complessivo delle comunità, e

quindi una alimentazione di quel-

le tensioni sociali che, sempre più,

rischiano di trovare una risposta

politica nei populi smi».

0 RIVRO DD IIONE RISERVATA

ILVA Pagina 5

Spesa reale quasi dimezzata dal 2007. Nel 2016 ripresa modesta (1-2%), ma nei mesi scorsi i l governo ha messo in campo piani e risorse peri m posta reil rilancio

I r, la crescita ' attesca quest'annoAlessandro Arona

Il 2017 sarà l'anno decisivoper capire se la spinta agli inve-stimenti pubblici messa in cam-po daigoverni RenzieGentiloniprodurrà davvero i risultati spe-rati in termini di spesa effettiva.

L'ufficio studi dell'Ance(punto di riferimento da anni suquesto tema) ha fatto sapere neigiorni scorsi che la legge di bi-lancio 2017 ha aumentato del23,4%ro (rispetto al 2o16) le risor-se statali impegnatili perquest'anno per le infrastruttu-re, arrivando a 16,8 miliardi, do-po che già lo scorso anno si eraregistrato un aumento del 9,2%in valori reali, dopo annidi calo.

Il crollo degli anni scorsi darecuperare è tuttavia rilevante,e i dati previsionali sul 2016 se-gnalano per l'anno appena chiu-so un (probabile) modesto in-cremento. Dal 2007 al 2015 laspesa effettiva per opere pub-bliche è scesa inItalia del47% invalori reali (elaborazione Ancesu dati Istat), scendendo a 24,5miliardi di euro.

Nel 2o16 il Cresme ha previ-sto (nella congiunturale di ot-tobre) una prima inversione di

L'Ance:23%di risorse in piùperle infrastrutture nella leggeappena approvata. Piani Rfiper19 miliardi, sbloccati PattiperilSud e Fsc per28 miliardi.............................................................................

tendenza, con gli investimentieffettivi per opere pubbliche increscita reale del 2,3%io sullenuove opere e 2,7%io sulla manu-tenzione straordinaria. «Nelbiennio 2014-2015 - spiegava il

direttore Cresme, Lorenzo Bel-licini - l'importo dei lavori mes-si ingara è cresciuto de146,8°o ele aggiudicazioni sono cresciu-te del 16,1%. Aldilà del calo 2016questo sta già producendo ef-fetti reali sui cantieri e ancorpiù questi si vedranno nel2017». Per quest'anno il Cre-sme prevede ila%,o reale di cre-scita, e circa il 4% nel 2018.

Le stime Ance sono invecepiù prudenti sul 2016, solo, 0,4%reale, spostando la crescita al2017. Si tratta comunque di pic-coli numeri rispetto al -47°% de-gli anni scorsi.

Anche un indicatore più am-

pio, gli investimenti fissi lordi

pubblici, segnala lo stesso

trend: dal 3% rispetto al Pil ne-

glianni2001-2010 (conunpicco

del3,4%io nel 2009), il dato è sce-

so al 2,1% nel 2014, nonostante il

calo del Pil delloo0 circa, per ri-

salire al 2,2% nel 2015. L'ultimo

Def del governo prevedeva un

dato stabile per il 2016, a 36,7

miliardi di curo, sempre al2,2°o

sul Pil, con aumento previsto

per i prossimi anni: +3,6°c nel

2017, +3° nel 2018, risalendo a

oltre 40 miliardi di euro.

Il governo Renzi ha messo in

campo molte misure che do-

vrebbero in effetti aumentare

cantieri e investimenti dal 2017

in poi. Sia sul fronte infrastrut-

turale in senso stretto che su

quello delle politiche di coesio-

ne (fondi strutturali eFsc).Ilno-

do è sempre quello degli intoppi

in fase attuativa, come spesspo

accade nei lavori pubblici e co-

me dimostra da ultimo lavicen-

da della realizzazione dei depu-

ratori in risposta alle infrazioni

Ue, dove gli 1,8 miliardi della de-

libera Cipe 2012 sono ancora in

gran parte fermi, nonostante i

commissari dello Sblocca-Italia2014, e dunque ora il gvernoGentiloni tenta la strada delcommissario unico nazionale(decreto legge Sud 243/2016, inGazzetta ilio dicembre).

Comunque la carne al fuoco èmolta. Il ministro delle Infra-strutture Graziano Delrio hafatto finanziare e sbloccato pia-ni di investimento ferroviariper 19 miliardi di euro, e già nel2016 Rfi ha aumentato la spesada3,6 a4miliardi di euro. E ilpia-no decennale Anas prevede larisalita degli investimenti da 1,7a tre miliardi in pochi anni, e il+6ooo nell'importo dei bandipubblicati quest'anno va inquella direzione.

Poi c'è la complessa opera-zione dei "Patti per il Sud", fir-mati nei mesi scorsi e a cui il Ci-pe ha dato ad agosto la benzinadi 13,4 miliardi di euro di finan-ziamenti, con i fondi Fsc 2014-20. Risorse che sono state pro-grammate anche per la partenazionale, con i programmioperativi approvati dal Cipe il l°dicembre (Infrastrutture 11,5miliardi, ambiente 1,85, svilup-po produttivo 1,4, politicheagricole 400 milioni). La leggedi bilancio, per consentire di"correre", ha aumentato le ri-sorse Fas 2017 da 2,8 a 3,47 mi-liardi, nel 2018 da 3,1 a 3,9.

Poi ci sono i programmi euro-pei 2014-20 in fase di avvio.L'Agenzia della coesione (altranovità con il suo ruolo di soste-gno e monitoraggio nell'attua-zione deiprogrammi dellevarieamministrazioni) fa sapere chesolo per Fesr, Fse e Azione Gio-vani (51 miliardi di euro) nel2016 sono già stati pubblicatibandi per il 30%, del valore.

©RTRODOZ]ONE R]SERVATA

Infrastrutture Pagina 6

Il danno erroreeIn quali occasioni e quando sipuò imputare ad un avvocato ildanno da errore professionale?L'avvocato svolge unaprofessione intellettuale cheè caratterizzata da unaobbligazione di mezzi e nondi risultato. Per obbligazionedi mezzi si intende che ilprofessionista deve mettere adisposizione la sua migliorconoscenza tecnica giuridicae la sua organizzazione perlamiglior tutela degli interessi alui affidati dal cliente. Nondeve sempre garantire ilrisultato positivo della lite,che potrebbe non essereraggiunto. Certamentel'avvocato deve assicurare lamiglior difesa possibile sullabase delle conoscenzetecniche che si devonopretendere da unprofessionista qualificato.Tuttavia la responsabilitàdell'avvocato, secondo lagiurisprudenza, sussiste nonsolo se illegale abbia erratotecnicamente, ma anchequando sia possibilepresumere che, ovel'avvocato avesse posto inessere l'azione corretta, ilcliente ne avrebbe avuto unprobabile beneficio,nell'ottica dell'interesseaffidato al legale

Polizze professionali Pagina 7

C'AS%4. FISCO, l'€;NSl(

Titolari di studio,parte la corsaalla polizza ad hoc

PAGINAA CURA DI

Filippo Martini

Nel corso dell'anno 2017 en-trerà in vigore l'obbligo per gliavvocati di assicurare la re-sponsabilità per i danni arreca-ti a terzi nell'esercizio dellapro-fessione.

Già l'articolo 12 della legge n.247 del 31 dicembre 2012 («Nuo-va disciplina dell'ordinamentodella professione forense»)aveva disposto l'onere a caricodell'esercente laprofessione fo-rense, di contrarre idonee co-perture assicurative, nel caso incui l'attività prestata arrecassedanni a terzi. Obbligo da assol-vere, a pena di provvedimentidisciplinari da parte del proprioOrdine professionale.

Il contenuto di tale obbligo èstato di recente regolato dal Dm22 settembre 2016 che, all'artico-lo 1, prevede l'oggetto della co-pertura obbligatoria che il pro-fessionista forense sarà tenuto astipulare agaranzia dei danni in-volontariamente causati aclienti e aterzi (compresi i colla-boratori). L'avvocato avrà l'ob-bligo di stipulare afardata dall'uottobre 2017 una polizza assicu-rativa che garantisca:

la copertura dellaresponsabi-lità civile dell'avvocato (ancheper colpa grave) per tutti i danni

che dovesse colposamente cau-sare a terzi nello svolgimentodell'attività professionale;

la responsabilità per qualsiasitipo di danno: patrimoniale, nonpatrimoniale, indiretto, perma-nente, temporaneo, futuro;

la responsabilità per i pregiu-dizi causati, oltre ai clienti, an-che a terzi.

Il Dm dispone che «l'assicu-razione deve prevedere altresìla copertura perla responsabili-tà civile derivante da fatti colpo-si o dolosi dei collaboratori, pra-ticanti, dipendenti, sostitutiprocessuali». La garanzia dovràdunque comprendere l'ipotesiche, per colpa di un collaborato-re, il titolare dello studio e delcontratto assicurativo subiscauna azione di danni da parte diun cliente, odi terzi.

Appare escluso, invece, chenella copertura minima obbli-gatoria possa essere ricompre-sa la responsabilità personaledel collaboratore, normal-mente strutturato all'internodell'organizzazione dello stu-dio legale.

La legge prevede anche che iltitolare dello studio stipuli unapolizza per gli infortuni a favoredegli avvocati e dei loro collabo-ratori, praticanti e dipendenti,per i qualinon sia operante la co-

pertura assicurativa obbligato-ria Inail. Il prestatore d'operasoggetto all'onere di legge èdunque il titolare dello studio,sia egli singolo avvocato, oppu-re una associazione legale pro-fessionale.

Va detto che l'obbligo di co-pertura assicurativa è unilatera-le, cioè posto acarico del solo ti-tolare dello studio. L'assenza diun obbligo a contrarre in capoalle imprese che operano nel ra-mo della Rc professionale, sbi-lancia il rapporto tra assicurato-re e professionista, lasciandoquest'ultimo davanti ad un one-re da assolvere con una offertadi mercato che potrà anche es-sere, in certi settori, carente o li-mitata, se non gravosa sul pianoeconomico.

Quello previsto dal decretocostituisce una indicazione mi-nima obbligatoria del contenu-to della polizza, la stessa dovràpoi essere dal singolo assicura-to meglio calibrata, in ragionedella reale natura della attivitàprestata e del volume di affarigestiti per conto della propriaclientela.

Le polizze assicurative stipu-late prima dell'1i ottobre 2017dovranno essere adeguate alledisposizioni in esso dettate.

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1: 1.1 NOY i"l'i\ 1) I:1. 2017

Polizze professionali Pagina 8

Portata economicae garanzieorientano la scelta

w. Nell'assolvere al proprio ob-bligo assicurativo , l'avvocatodovrà sc egliere sul m ercato, tra lepolizze disponibili, quella checontenga, da una parte, le garan-zie minime previste dal Dm 22settembre 2016 e, dall'altra, chemeglio si adatti al tipo di profes-sione svolta ed alla portata eco-nomica degli interessi dellaclientela tutelati.

Il Dm che ha delineato l'obbli-go assicurativo per gli avvocaticontiene indicazioni ampie circala p ortata d el le attività che tipica-mente denotano la professioneforense, nonché dei danni (diret-ti, indiretti e futuri) che dovran-no essere assicurati (articolo D.Anche con riguardo alla duratanel tempo della polizza, il decretocontiene importanti condizioniminime di assicurazione.

Ove la polizza sia regolata(quanto al regime temporale)dalla cosiddetta clausola claimsmade, la stessa dovrà prevedereuna retroattività illimitata (an-che a favore degli eredi in caso didecesso del professionista) eduna "ultrattività almeno decen-nale", in caso di cessazione dellaattività. Questa clausola lega lainsorgenza del sinistro (e quindil'attivazione della polizza), non

al momento in cui l'assicuratocommette materialmente l'erro-re professionale, ma a quello incui per la prima volta il cliente o ilterzo danneggiato chiedano ma-terialmente il risarcimento delpregiudizio subito. Se la polizza,dunque, viene attivata solo nelmomento in cui il danneggiato,resosi conto del danno subito,chieda conto per laprima voltaallegale del proprioillecito,vadaséche il fatto generatore del danno(l'errore professionale) ben pos-sa essere stato commesso anchemolti anni prima.

Le polizze oggi in circolazionedelimitano proprio questa re-troattività ad un numero di anniche è direttamente proporziona-le al costo della stessa polizza: piùè ampio questo spazio tempora-le, maggiore sarà il prezzo da pa-gare per la copertura. Il costo diuna assicurazione, infatti, si basaprincipalmente sulla ampiezzaanche temporale del rischio as-sunto dalla impresa. Sulla legitti-mità di questa delimitazionetemporale si è di recente espres-sa anche la C ass azione con lasen-tenza 914o del 6 maggio 2016 resaa Sezioni Unite, in cui ha dato unachiara indicazione di preferire

proprio una retroattività illimita-ta.A tale precetto sembra dunquelegarsi la previsione del legislato-re delegato, che all'articolo 2 deldecreto impone l'obbligo di pre-vedere la retroattività senza limi-ti della polizza. Lo stesso articolo2, peraltro, introduce il divietoper l'assicuratore di recedere dalcontratto in caso di sinistro, co-me normalmente oggi avviene.

Anche il capitolo dei massima-li minimi di legge che dovrannoessere previsti dalle prossimepolizze assicurative è norma dirilevante portata. L'articolo 3 delDm fornisce una tabella che im-pone l'importo minimo di coper-tura, per sinistro e per anno assi-curativo, proporzionato al volu-me di affari dello studio (fattura-to) ed al numero di professionistiche compongono la struttura as-sicurata. Si vacosì dallo studio in-dividuale con un fatturato annuodi 30.000 euro (che dovrà con-trarre unapolizza con massimaledialmeno35o.000euro),sinoallostudio associato con più di dieciaddetti che dovrà stipulare unapolizza con un massimale di al-meno cinque milioni di euro persinistro e di dieci milioni per an-no assicurativo.

Tutte le variabili legate al tem-po della polizza ed alla esposizio-ne massima patrimoniale dellaimpresa assicuratrice, costitui-scono variabili di calcolo che in-cidono sul costo della polizza.

Variabili ed aggiunte

01 1 LE VARIABILITutte le variabili legate altempo della polizza ed allaesposizione massimapatrimoniale dell'impresaassicuratrice, costituisconovariabili di calcolo cheincidono su l costo della polizza

02 1 EVENTUALI AGGIUNTESe quello previsto nel decretoè il contenuto minimo dellepolizze, nulla esclude che lapolizza possa prevedereestensioni (da negoziare almomento della stipula), comela previsione di una coperturaanche a favore dellaresponsabilità personale deiprofessionisti collaboratori,inquadrati nello studio deltitolare

Polizze professionali Pagina 9

Da quest'annoprove scrittecon più controlli

Nel corso del 2017 entreran-no in vigore novità importantinelle procedure e nelle modalitàper lo svolgimento dell'esame diStato per l'abilitazione all'eser-cizio dellaprofessione forense eper la valutazione delle provescritte e orali che gli aspiranti av-vocati dovranno sostenere.

Per la sessione 2017 dell'esa-me di avvocato diverrà applica-bile la nuova disciplina contenu-ta nel Decreto ministero Giusti-zia 48 del 25 febbraio 2016, ema-nato in attuazione della leggesulla riforma forense (legge 247del 31 dicembre 2012).

Il testo del provvedimento ri-porta numerose novità che sonovolte innanzitutto a garantireprocedure di svolgimento rego-lare delle prove di esame, intro-ducendo forme di controllo pre-ventivo del materiale ammessoalla sede delle prove e adottandostrumenti tecnologici tali da ren-dere meno agevole l'accesso asupporti vietati dalla legge. Cosìvengono resi più rigidi i controllipreliminari alle prove scritte, perevitare l'ingresso di materialenon consentito, come strumentiinformatici, imponendo persinola schermatura delle aule d'esameel'inoltro delle tracce d'esameviaposta elettronica crittografata.

Novità importanti riguardanoanche lo svolgimento delle pro-ve scritte ed orali. Quanto allaprova scritta, la stessa si svolgeràsempre nell'arco di tre giornate.Al candidato saranno sottopostitre temi da svolgere: nelle primedue sarà richiesto di sviluppareun parere motivato in relazionead un caso concreto, affrontan-

do gli eventualiprofili di interdi-sciplinarietà, approfondendo ifondamenti teorici degli istitutigiuridici trattati ed accennandoagli orientamenti giurispruden-ziali che concorrono a delinear-ne la struttura essenziale.

Con la terza prova il candida-to è chiamato a dimostrare la co-noscenza del diritto processua-le, la sua applicazione pratica, letecniche di redazione dell'atto,nonché la specifica capacità diversare nell'atto conoscenzegenerali di diritto sostanziale,unitamente alla dimostrazionedi una adeguata capacità argo-mentativa.

Una novità assai rilevante inquesta prova è il divieto tassati-vo di consultare (come avvenu-to sino ad ora) in sede di esame, icodici annotati con giurispru-

Cosa cambia

I I CONTROLLIPiú rigid i i eoritrolli preliminarialle prove scritte, perevitarel'irigresso di materiale nonconsentito, come ¡gli strumentiinformata. Prevista lasclwrmatura delle a ile•d'esazne e Cincltrc delle tracced'esai-rie via posta elettronicacrittooraf_ ta

LE PROVELa prova scritta si syvolge•rànell'arco di t "e giornate. Alcandidato saranno sottopostitre temei da svolgere. Lina novitàrilevante e il divietotasativo diceusriltare i codici annotati congiurisprudenza. L'aspiranteavvocato potra esaminai"e lototesti di legge stampati P.puhhlicati a cura di uri editore

denza. L'aspirante avvocato po-trà esaminare solo testi di leggestampati e pubblicati a cura di uneditore, incluso l'Istituto Poli-grafico e Zecca dello Stato.

La novità è fonte di preoccu-pazione per gli aspiranti avvoca-ti che saranno chiamati per pri-mi nel 2017 a cimentarsi con laprova scritta. In verità la ratiodella disposizione è volta aprivi-legiare l'emersione del ragiona-mento giuridico del candidato inluogo di una ricerca (talvolta in-congrua o imprecisa rispetto altema assegnato) della sentenzapiù "vicina" all'argomentod'esame. La valutazione dellaprova scritta deve essere incen-trata, infatti, sulla verifica dellacoerenza dell'elaborato conilte-ma assegnato, sulla conoscenzada parte del candidato degliorientamenti giurisprudenziali,che concorrono a delineare lastruttura essenziale degli istitutigiuridici, e sulla corretta appli-cazione delle regole processuali.

Quanto alla prova orale, la no-vità più rilevante consiste nellascelta delle domande da sotto-porre al candidato, che non sa-ranno più a discrezione delcommissario esaminatore, ben-sì saranno estratte, alla presen-za del candidato, con modalitàinformatiche tra quelle conte-nute in un apposito database ali-mentato inprece denza dai com-missari stessi.

® RIPRO DD IlON E RISERVATA

Polizze professionali Pagina 10

In sintesi

/i///oi /,Dall'11 ottobre 2017 per gliavvocati scatta l'obbligo dicontrarre una polizzaassicurativa che copra laresponsabilità danni arrecati aterzi nell'esercizio dellaprofessione. Tale obbligo èstato di recente regolato dalDm 22 settembre 2016.Il prestatore d'opera soggettoa[l'onere di legge è il titolaredello studio, se singoloavvocato, oppure unaassociazione legateprofessionale

La polizzaoPerché se la polizza perla Rcprofessionale dell'avvocatocontiene una clausolacosiddetta claims mode, è cosìimportante che la stessapreveda anche una retroattivitàlunga di validità temporale?Perchè la clausola claimsmade considera sinistro non ilfatto storico, e quindi l'erroreprofessionale, bensì ilmomento in cui ildanneggiato decida dichiedere i danni alresponsabile. In questo modolanrima richiesta danni

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La polizza assicurativa dovràgarantire:

la copertura dellaresponsabilità civiledell'avvocato (anche per colpagrave), per tutti i danni chedovesse colposamentecausare a terzi nellosvolgimento dell'attivitàprofessionale;

la responsabilità perqua [si asi tipo di danno;

la responsabilità per ipregiudizi causati, oltre aiclienti, anche a terzi

potrebbe intervenire anchemolti anni dopo il momentoin cui l'avvocato commettematerialmente l'errore.Si pensi a quello determinatoda una tardiva iscrizione aruolo di un giudizio diappello, le cui conseguenze(inammissibilità delladomanda) si sianomaterializzate solo dopomolti anni con lapubblicazione della sentenza.In questo caso, se la polizzaprevedesse unaretroattivitànon congrua, il sinistro nonsarebbe in copertura

Il decreto contiene importanticondizioni minime diassicurazione.Se la polizza èregolata dalla cosiddettaclausola claims made, la stessadovrà prevedere una retroattivitàillimitata ed una ultrattivitàa [meno decennale, in caso dicessazione della attività. Unata bella del Dm impone l'importominimo di copertura, per sinistroe per a nno assicurativo,proporzionato a [volume di affaridello studio ed al nu mero diprofessionisti chevi lavorano

Ilda o erroreeIn quali occasioni e quandosipuò imputare ad un avvocato ildanno da errore professionale?L'avvocato svolge unaprofessione intellettuale cheè caratterizzata da unaobbligazione di mezzi e nondi risultato. Per obbligazionedi mezzi si intende che ilprofessionista deve mettere adisposizione la sua migliorconoscenza tecnica giuridicae la sua organizzazione per lamiglior tutela degli interessi alui affidati dal cliente. Nondeve sempre garantire ilrisultato positivo della lite,che potrebbe non essere

raggiunto. Certamentel'avvocato deve assicurare lamiglior difesa possibile sullabase delle conoscenzetecniche che si devonopretendere da unprofessionista qualificato.Tuttavia la responsabilitàdell'avvocato, secondo lagiurisprudenza, sussiste nonsolo se illegale abbia erratotecnicamente, ma anchequando sia possibilepresumere che, ovel'avvocato avesse posto inessere l'azione corretta, ilcliente ne avrebbe avuto unprobabile beneficio,nell'ottica dell'interesseaffidato al legale

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La polizzaoPerché se la polizza perla Rcprofessionale dell'avvocatocontiene una clausolacosiddetta claims mode, è cosìimportante che la stessapreveda anche una retroattivitàlunga di validità temporale?Perchêla clausola claimsmade considera sinistro non ilfatto storico, e quindi l'erroreprofessionale, bensì ilmomento in cui ildanneggiato decida dichiedere i danni alresponsabile. In questo modola prima richiesta dannipotrebbe intervenire anchemolti anni dopo il momentoin cui l'avvocato commettematerialmente l'errore.Si pensi a quello determinatoda una tardiva iscrizione aruolo di un giudizio diappello, le cui conseguenze(inammissibilità delladomanda) si sianomaterializzate solo dopomolti anni con lapubblicazione della sentenza.In questo caso, se la polizzaprevedesse unaretroattivitànon congrua, il sinistro nonsarebbe in copertura

Polizze professionali Pagina 12

I restauratori*esta rat ri scendano in guerra con o aLa protesta parte da Firenze e arriva direttarnente a Franceschini

DI GAETANO COSTA

la guerra dei restauratori. Par-te da Firenze e arriva al mini-

V-I stro dei Beni culturali, DarioFranceschini . A protestare,

con tanto di ricorso in tribunale, sonogli artigiani senza titoli specifici chelamentano di essere stati esclusi daglielenchi ufficiali stilati dal ministero. Laconseguenza, secondo i restauratori, èche i musei, per esempio quello degliUffizi, non li chiamano più per lavoraresulle opere d'arte. Sul caso è intervenu-to anche il Pd, col consigliere fiorentinoCecilia Del Re che ha affrontato l'ar-gomento in Consiglio comunale.

La Confederazione nazionale dell'ar-tigianato (Cna) di Firenze, insieme conaltre associazioni del settore, ha pre-sentato ricorso al Tar contro la lista delministero dei Beni culturali che com-

prende esclusivamente professionistiriconosciuti tali solo grazie ai titoli, peresempio il diploma all'Opificio dellepietre dure, che si trova nel capoluogotoscano, o quello dell'Istituto centraleper il restauro, che ha sede a Roma.

L'elenco, in realtà, serviva perun concorso specifico indetto dal mi-nistero, ma ha comunque creato unasorta di filtro rispetto alla maggioranzadei professionisti del settore. Nel data-base di Roma figurano 858 restaura-tori, mentre, a livello nazionale, sonocirca l0mila. Secondo il Cna, dal 2016i musei statali si rivolgerebbero soloai restauratori indicati nell'elenco delministero, lasciando perdere gli altri.«Vogliamo difendere gli interessi deinostri associati: quando non veniamoascoltati, si passa alle maniere forti», haspiegato al Corriere fiorentino il presi-dente del Cna locale, Andrea Calistri.

«Stiamo lavorando sul G7 della cultu-ra, speriamo che quello dei restauratorisia uno dei temi da mettere sul piatto».Per l'associazione degli artigiani, anchegli Uffizi avrebbero sottoscritto un ac-cordo con l'Opificio di Firenze volto adare lavoro solo ai diplomati in scuolericonosciute dal ministero.

Il direttore delle Gallerie degliUffizi , Eike Schmidt , ha precisatoche «temporaneamente ci avvalliamodall'elenco dell'Opificio», che è differen-te da quello del ministero. «Poi faremouna nostra lista. Ci auguriamo cheRoma risolva questo problema. Noi,però, invece di andare a trattativa pri-vata, mettiamo tutto a bando, per averetrasparenza e per dare la possibilità achiunque di lavorare».

Non tutti i restauratori , comun-que, ce l'hanno coi Beni cultura-li. «Non è assolutamente vero che i

restauratori fuori dagli elenchi nonpossano essere chiamati per restauripubblici», ha sottolineato la rappre-sentante dell'Associazione restauratoriitaliani, Laura Lucioli . «Restano lenorme transitorie e, sino a che usciràil bando con l'elenco definitivo, sono anorma tutti coloro che posseggono i re-quisiti secondo l'articolo 182 del codicedei Beni culturali, come ce l'avevanodieci anni fa o lo scorso anno». Il di-rettore dell'Opificio di Firenze, MarcoCiatti , concorda: «Nel nostro elenco cisono anche restauratori non presentinell'elenco ministeriale». I legali delCna, però, vanno avanti col ricorso alTar. «Ci risulta che altri enti, in bandidi gara, abbiano messo come condizio-ne l'appartenenza a quell'elenco», hadetto l'avvocato Andrea Gironi. Laguerra dei restauratori prosegue.

JRiproduzione riservata

Restauratori Pagina 13

Stabilità delle scuole, il mistero dei tecnici mssiNiente verifica sugli immobili dopo il terremoto di Amatrice: avrebbe dovuto curarla la società straniera, volatilizzata

E i russi? Se lo chiedono alMunicipio IV sulla via Tiburti-na, più di tutti gli occupantidel Dipartimento razionalizza-zione della spesa che lavoranoda settimane guardando consospetto le crepe sulle paretidei locali che li ospitano. Mase lo chiedono soprattutto igenitori dei ragazzi che lunedìprossimo dovranno rientrarein una delle 145 scuole del ter-ritorio (dai nidi alle seconda-rie, compresi circoli e istitutididattici) anche se agli edificimanca il certificato di stabilità.Quello dovevano produrlo Ro-man Durnev e Alexander Ro-manov, cioè deputy head e dgdella Emercom of Russia, enteche si occupa di difesa civile egestione delle emergenze eche ha fornito consulenze an-che ai comuni colpiti dal si-sma del 24 agosto. Ma i russisono svaniti nel nulla.

Scrive Patrizia Di Noia, re-sponsabile della Direzione tec-nica del Municipio, nella notaprotocollata il 3o dicembre: «Aquesto ufficio era stato comu-nicato da parte dell'assessora-to ai LLPP del Municipio che leelaborazioni effettuate dalle

misurazioni delle due squadredi specialisti russi sarebberopervenute entro il 31 dicem-bre; questo ufficio non ha po-tuto effettuare valutazionedelle risultanze, di conseguen-za elaborerà detti dati non ap-pena perverranno». Nessunreport russo, insomma, e nes-suna analisi del rischio.

Eppure il problema era statoaffrontato di petto. A fine ago-sto, poco prima che riaprisse-ro le scuole, molti genitoriavevano stimolato il Munici-pio a fare una ricognizionedelle lesioni sospette sui muridegli edifici scolastici. Certo,la paura impediva di distin-guere la crepa vecchia da quel-la nuova. Ma l'assessore muni-cipale ai Lavori Pubblici, Ales-sandro Pirrone, si era subitoattivato agganciando i peritirussi che già operavano suiluoghi del sisma in base all'Ac-cordo bilaterale del 1993. L'8settembre Pirrone e Durnevavevano addirittura siglato unprotocollo d'intesa in versionedoppia, italiano e cirillico, cheformalizzava la collaborazionea titolo gratuito con scadenza

a sette giorni. «Preso atto dellacomplessità della situazionedi rischio nonché dell'impos-sibilità, da parte della dotazio-ne organica in servizio, di ga-rantire l'attività specialistica- così nelle carte protocollateil 12 settembre -, l'accordo èfinalizzato a: valutazione in-frastrutture, misurazioni dina-miche e geofisiche con siste-ma Grunt Building, valutazio-ne resistenza sismica, racco-mandazione sulla stabilità».Alla fine niente è stato fatto.

C'è anche stato un altro si-sma, a fine ottobre, che po-trebbe aver creato ulterioridanni alle scuole. Tanto che suindicazione del Campidoglio idirigenti scolastici sono statichiamati a dare una controlla-ta «visiva» alle strutture. Cosìil report dei russi potrebbe es-sere già vecchio prima di arri-vare, se mai arriverà, negli uffi-ci comunali. Oggi nessuno sache fine abbiano fatto Durneve Romanov. La storia è metafi-sica, ma ha un inquietante ag-gancio alla realtà: chi può direse queste scuole sono sicure?

Andrea Arzilli0 RIPRODUZIONE RISERVATA

I danniA sinistra, la scuola di Amatrice,sopra, l'accordo con la ditta russa

Istitutiscolastici nelMunicipio IVdai nidi allesecondarie

ScadenzaII reportrusso eraatteso asettembre

Sicurezza nelle scuole Pagina 14

DECRETO IN G.U.'

OperespecialisticheElenco doc

Individuate le operesuperspecialistiche perle quali sono necessa-ri lavori o componentidi notevole contenutotecnologico o di rilevan-te complessità tecnica,quali strutture, impiantie opere speciali, nonchéi requisiti di specializza-zione richiesti per la loroesecuzione. Per questeopere non è ammessol'avvalimento qualora ilvalore dell'opera superiil 10% dell'importo tota-le dei lavori, e, ai sensidell'articolo 105 comma 5del nuovo Codice dei con-tratti, non è consentito ilsubappalto oltre il 30%del valore delle opere. Aprovvedere è il decreto10 novembre 2016, n. 248«Regolamento recante in-dividuazione delle opereper le quali sono neces-sari lavori o componentidi notevole contenutotecnologico o di rilevan-te complessità tecnica edei requisiti di specializ-zazione richiesti per L.loro esecuzione, ai sensidell'articolo 89, comma11, del decreto legislati-vo 18 aprile 2016, n. 50»,pubblicato sulla GazzettaUfficiale n.3 del 4 gennaio2017 e in vigore dal 19 gen-naio prossimo. Il decreto(si veda ItaliaOggi del 30novembre 2016) confermal'elenco previgente, preve-dendone inoltre l'integra-zione con l'inserimentodella categoria Os 12-B(Barriere paramassi, fer-maneve e simili) e Os 32(Strutture in legno). Ciòin presenza di due esigen-

ze specifiche: garantirel'adeguata competenzaell'esecuzione di opere

che hanno un particolareimpatto sull'incolumità, esalute pubblica e garantirela concorrenza nel mercatodegli appalti e dunque l'ac-

delle imprese, anchein considerazione dei prin-cipi del Une. Sono stati,inoltre, aggiornati i requi-siti di specializzazionehe devono possedere gli

operatori economici perl'esecuzione delle opere.Il decreto non intervienesul sistema di qualifica-zione e pertanto resta

a, ai fini della dimo-razione dei requisiti

richiesti per l'esecuzio-ne, la vigente disciplinasulla qualificazione finoall'adozione delle lineeguida di cui all'articolo83 del codice.

10War

Opere specialistiche Pagina 15

Il settore è in ottima salute: la produzione supera i 30 miliardi (nuovo record), l'export corre e l'occupazione cresce

Lo Scatto della farmas.,icutíeaLa spesa in innovazione per addetto vale tre volte la media degli altri comparti

Roberto Turno

ROMA

La produzione che macinaun nuovo record, l'export chevola sempre più in alto. E l'occu-pazione che tira, gli investimen-ti in R&S che mantengono unpromettente primato, l'interna-zionalizzazione delle imprese acapitale nazionale seconda soloall'auto per il rapporto tra fattu-rato all'estero e fatturato totale.La farmaceutica del made inItaly archivia un 2016 di successie sipreparaaun2o17 che potreb-be riservare nuove sorprese.Positive. Contando sempre piùper l'immediato futuro su quellarivoluzione 4.o di cui in Italia,ma non solo, si sente la puntaavanzata. Una scommessa giàfatta da tempo, che la manovra2017 dovrebbe consolidare gra-zie alla base di incentivi rivoltiall'innovazione.

E decisamente in salute l'in-dustria della salute per eccel-lenza, la farmaceutica. «Si, cre-do che siamo inbuona salute, al-meno per produzione ricerca.Abbiamo, diciamo così, un pic-colo raffreddore, che è la gover-nance e l'iniquo payback che co-stringe nostre imprese a ripianida centinaia di milioni. Speria-mo che non diventi un'influen-za. Allora sì che ne vedremmodelle belle in termini di investi-menti e sviluppo», ammette (epromette) il presidente di Far-mindustria, Massimo Scaccaba-rozzi. Convinto che «per noi il4.o è ormai unanormalità». Conaziende che producono in solu-zione dicontinuitàconapparec-chiature che sono innovativenon solo in Italia, ma nel mondo.Macchinari, tra l'altro, prodottiin Italia. Un doppio successoper l'intera filiera.

Il pre-consuntivo 2016 di Far-mindustria confeziona intantouna somma di "segni più". A co-minciare dalla produzione chesfonda ormai i 30 miliardi conuna crescita a ottobre (su ottobre

2015) del 5,3°1° e una media del+2,3% in dieci mesi, il miglioredella media in tutti i settori: macon ordini ancora in crescitanel-l'ultimo bimestre dell'anno per il«solido incremento delle vendi-te all'estero». Soprattutto per-ché afare la parte del leone conti-nua a essere l'export, che schizzaverso i 21,3 miliardi, ma anchepiù, con il6,8% da gennaio a otto-bre scorsi. Nell'export il pharmacresce di più nell'intero panora-ma industriale italiano, ben piùdella Germania (al +2%) e rispet-to allamediaUe.

Intanto l'occupazione non de-flette, anzi fa segnare +1°A, a quota64mila (indotto escluso). Men-tre il valore aggiunto per addetto

Si stima che tra cinque annisarà pienamente digitalizzatooltre j[70% delle imprese, sianei processi produttivi sianella ricerca delle terapie

Il payback è il ripiano dellaspesa farmaceutica che superal'asticella del budget fissato perogni esercizio finanziario del Ssn.Nel caso della spesa in farnacia, ilripiano è a carico dell'interafiliera produttiva e distributivadel farmaco, ormai sottocontrollo. La quotapreponderante riguarda il rossodi quella in ospedale, divisa fifty-fifty tra industrie e regioni: nel2015 il buco totale è stato di 1,53mld, nei primi otto mesi del 2016aveva già superato 1,28 mld.

-altro indice della produttività- èpari al+140%rispetto allamedia.

Altro fiore all'occhiello, se-condo le stime di pre-consunti-vo, è l'innovazione, naturalmen-te.In questo caso laspesaininno-vazione per addetto vale tre vol-te quellamedia degli altri settori.Ilpharmatral'altro investe più ditutti nel sistema nazionale di ri-cerca (700milioninegli studi cli-nici), con un incremento del 95°i°negli ultimi cinque anni nella ri-cerca esterna. La rincorsa ad ap-plicare prima di altriPaesiilnuo-vo regolamento Ue sulla ricercain vigore dal 2o18, tra l'altro, po-trebbe rendere ancora più attra-ente il mercato italiano: «Abbia-mo la possibilità concreta di di-ventare un hub europeo», è lasperanza di Scaccabarozzi. Gliinvestimenti in R&S, d'altra par-te, sono cresciuti inbreve tempodel 16°A, e l'attuale quota di mer-cato è del19%, sempre in aumen-to.Ilvalore complessivo del piat-to al mondo è di 100 miliardi.

In tutto questo gli investi-menti diBigPharma sono deter-minanti: trascinano la farmacu-tica made inItaly alprimo postodel settore manifatturiero, col12% del totale e il 6o% delvaloreindustriale del settore, controuna media del 20%. Ma anche leitaliane non sono da meno; nel-l'ultimo anno hanno accresciu-to la ricerca del 25%, e una di lo-ro, la Chiesi, è nella top 3 delleimprese manifatturiere perspese in R&S, soltanto dopoFiat e Finmeccanica.

Poi c'è l'Ict, l'innovazione,quel 4.0 che è la prima sfida davincere. Smart factory, inter-net delle cose, big data, non so-no delle sconosciute per ilpharma. Si stima che tra 5 annisarà pienamente digitalizzatooltre il 70% delle imprese , sianei processi produttivi che nel-la ricerca e nella gestione delleterapie. E poi? Poi toccherà al5.0. Magari in anticipo.

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Il valore della produzione s Il valore delle esportazioni € Il numero degli addettiL'incremento sull'anno s' L'incremento sull'anno i Nel 2016 il numero degli addetti èprecedente è del 2,5-2,7% precedente è del 6,8-7% € cresciuto di 5mila unità

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