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Centro Studi C.N.I. - 21 ottobre 2014

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Centro Studi C.N.I. - 21 ottobre 2014

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 21 ottobre 2014

Pagina I

CNI

Promozione della sicurezza: accordo quadro firmato con InailSole 24 Ore 21/10/14 P. 44 1

REGOLAMENTO EDILIZIO

Regolamento unico edilizio al viaItalia Oggi 21/10/14 P. 22 2

FONDI EUROPEI

Fondi Ue ai professionisti ancora solo sulla cartaSole 24 Ore 21/10/14 P. 45 Susanna Pisano 3

MANUTENZIONE ORDINARIA E MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Manutenzione fuori dai patti dell'UnioneSole 24 Ore 21/10/14 P. 28 Paolo Buzzetti 4

SBLOCCA ITALIA

Iva al 4% sui lavori in casaSole 24 Ore 21/10/14 P. 6 Mauro Salerno,Giorgio Santini

5

FONDI EUROPEI

Fondi Ue, riprogrammazioni per un miliardoSole 24 Ore 21/10/14 P. 2 Giorgio Santilli 7

SAIE

Al Saie tre pilastri per l'edilizia tecnologia, risparmio, sostenibilitàStampa 21/10/14 P. 34 Franco Giubilei 8

PREVIDENZA PROFESSIONISTI

Tassazione al 26%, alle Casse il sostegno dei professionistiItalia Oggi 21/10/14 P. 26 10

DEBITI PA

Debiti p.a., compensazioni in bilico per i professionistiItalia Oggi 21/10/14 P. 28 Matteo Barbero 11

SAIE

Quattro giorni fra idee e proposte per costruire le città del futuroStampa 21/10/14 P. 34 12

BREVETTI

Redditi da brevetti, sconto fiscale «ridotto» per i primi due anniSole 24 Ore 21/10/14 P. 2 13

ILVA

Ilva, pressing sui fondi dei RivaSole 24 Ore 21/10/14 P. 14 Domenico Palmiotti 14

CENTRALI UNICHE

Centrali uniche, soglia a 200 milioniSole 24 Ore 21/10/14 P. 41 15

UNIVERSITÀ

UN TERZO DELLE MATRICOLE LASCIA AL 1° ANNOItalia Oggi 21/10/14 P. 34 Emanuela Micucci 16

COMMERCIALISTI

Cassa commercialisti e Sole 24 Ore: accordo sull'accesso alla Business classSole 24 Ore 21/10/14 P. 44 17

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 21 ottobre 2014

Pagina II

AVVOCATI

Avvocati, dal 15 dicembre il nuovo codice deontologicoSole 24 Ore 21/10/14 P. 46 18

Promozione dea sicurezzaaccordo quadro firmato con InailL'Inail e il Consiglio nazionaledegli ingegneri (Cni) hannosottoscritto ieri a Roma unaccordo quadro per diffonderela cultura della sicurezza. Laconvenzione è stata siglatanell'ambito della «Secondagiornata nazionaledell'ingegneria dellasicurezza». Inbase aldocumento sono previsti studie analisi volti alla riduzionesistemica degli eventiinfortunistici e delle malattie

professionali con l'obiettivo difornire risposte integrate e diqualità ai bisogni di salute esicurezza sul lavoro.Inail e Cni svolgerannocongiuntamente lapianificazione, laprogrammazione el'organizzazione generale deipiani di attività attraverso unComitato paritetico diCoordinamento composto datre rappresentanti di ciascunaparte.

CNI Pagina 1

o ioo oi o oo/oooioo ooi//o oo ooo/ioi9 oo/i9ooi i ioi o i9o o9ioo9ooi/ooo//oo/oi i o9ooi/oo9

Regolamento unico edilizio al viaAl via il regolamento unico edilizio; nelle

manutenzioni straordinarie con la comuni-cazione di inizio lavori sarà necessario l'ela-borato progettuale del professionista e la com-patibilità antisismica e energetica; previstoun contributo straordinario per gli oneri diurbanizzazione per le varianti urbanistiche;limiti alle concessionarie autostradali e all'inhouse per gli interventi nel settore del rischioidrogeologico. Sono queste alcune delle mo-difiche apportate al decreto legge 13312014(Sblocca Italia) dalla commissione ambientee territorio della camera che sabato ha licen-ziato il testo da ieri all'esame dell'Aula. Frale diverse novità spicca la reintroduzione (erainfatti in una delle bozze iniziali del decretolegge) del cosiddetto regolamento unico edili-zio, che dovrebbe mettere fine a più di 8000 re-golamenti comunali diversi uno dall'altro. Ladisposizione approvata prevede che il governo,le regioni e le autonomie locali, concludano insede di Conferenza unificata accordi o inteseper l'adozione di ai sensi dell'articolo 8 dellalegge 5 giugno 2003 di uno schema di rego-lamento edilizio-tipo al fine di semplificaree uniformare gli adempimenti. Gli accordi,secondo un rinvio di rango costituzionale, co-stituiranno livello essenziale delle prestazioni,concernenti la tutela della concorrenza e i di-ritti civili e sociali che devono essere garantitisu tutto il territorio nazionale. Il regolamentoedilizio-tipo dovrà essere adottato nei terminifissati con i suddetti accordi.

Per quel che concerne l'edilizia privata vieneprevisto, per gli interventi di manutenzionestraordinaria per i quali si può procedere concomunicazione di inizio lavori (sale da 258 a1.000 euro la sanzione per mancata comuni-cazione), che il professionista incaricato attestiche le modifiche da apportare siano in lineacon le norme sul rendimento energetico e anti-sismiche e produca gli «elaborati progettuali».Con una modifica all'articolo 26 la Commis-sione ambiente ha anche introdotto una normache agevola l'approvazione di alcuni interven-ti di valorizzazione urbana. In particolare si

prevede che avranno priorità divalutazione, fra gli interven-

ti oggetto di accordi di pro-gramma per il recuperodi immobili demanialiinutilizzati, i progetti di

recupero di immobili a fini di edilizia residen-zialepubblica, da destinare a nuclei familiariutilmente collocati nelle graduatorie comunaliper l'accesso ad alloggi di edilizia economica epopolare e a nuclei sottoposti a provvedimentidi rilascio per morosità incolpevole, nonchégli immobili da destinare ad auto recupero,affidati a cooperative composte esclusivamen-te da soggetti aventi è requisiti per l'accessoall'edilizia residenziale pubblica. Da segnala-re è anche la norma per il calcolo degli oneridi urbanizzazione relativi alle varianti urba-nistiche per interventi su aree o immobili invariante urbanistica, in deroga o con cambiodi destinazione d'uso. La norma precisa cheil maggior valorem calcolato dall'amministra-zione comunale, dovrà essere suddiviso inmisura non inferiore al 50% tra il comune ela parte privata. Sarà poi il privato a erogareal comune l'importo, sotto forma di contributostraordinario, che attesta l'interesse pubblico,in versamento finanziario, vincolato a spe-cifico centro di costo per la realizzazione diopere pubbliche e servizi da realizzare nelcontesto in cui ricade l'intervento, cessionedi aree o immobili da destinare a servizidi pubblica utilità , edilizia residenzialesociale od opere pubbliche

Per gli interventi in materia di rischioidrogeologico una importante modificaall'articolo 9 riguarda gli affidamentiche le regioni potranno effettuare per laprogettazione e l'esecuzione degli inter-venti. Le convenzioni potranno essere si-glate anche con «tutti i soggetti pubblicie privati, nel rispetto delle procedure adevidenza pubblica prescritte dal codi-ce di cui al decreto legislativo 12 aprile2006, n. 163». Controparti delle Regioninon saranno quindi soltanto le società inhouse, bensì anche tutti gli altri soggettipubblici e privati. Infine viene riformula-ta la disposizione sugli investimenti delleconcessionarie autostradali, con l'obbligoperle concessionarie di elaborare le propo-ste di modifica e il nuovo piano economicofinanziario entro fine 2014, da inviare alministero delle infrastrutture (con pareredell'Authority dei trasporti di Torino e dellacommissioni parlamentari) e sul quale saràdecisivo il parere della Unione europea.

Andrea Mascolini

Regolamento edilizio Pagina 2

Fondi Ue ai professionistiancora solo sulla cartadi Susanna Pisano

alla scorsa primavera ilmondo delle professio-ni italiano è stato scosso

dalla notizia che finalmente iprofessionisti possono aver ac-

cesso alle risorse messe a dispo-sizione dell'Unione europea

per le Pmi, sia attraverso i pro-grammi a gestione diretta, siaattraverso la programmazione

dei Fondi strutturali per il

2014/2020. La verità è che non

esistono finanziamenti euro-

pei "a pioggia" per i liberi pro-

fessionisti, bensì la possibilità

di accesso alla progettualità

deiprogrammi e dei fondi euro-

pei come benefìciari.

Il gruppo di lavoro europeosulle libere professioni, previ-sto dal Piano d'azione per l'im-prenditorialità 2020 dell'Ue, alquale ha partecipato il presi-dente Confprofessioni Gaeta-no Stella, ha lavorato con ilcommissario all'Industria An-tonio Tajani, per definire le li-nee guida per le libere profes-sioni di cui attendiamo la pub-blicazione. A livello europeo siè quindi chiarito che le risorsedestinate alle Pmi, per favorir-ne crescita, sviluppo, ricerca,innovazione e occupazione, de-vono poter essere fruite anchedai professionisti. E ciò nonper una sterile equiparazionedei professionisti alle imprese,concetto inviso a sostanzioseparti del professionismo italia-no, ria per valorizzare le speci-ficità delle professioni.

La nozione di impresa, conia-ta dai Trattati e dalla Corte digiustizia , è estremamente am-pia e volutamente elastica,mentre la distinzione giuridicatra impresa e prestazione pro-fessionale è un distinguo tuttoitaliano che non trova corri-spondenza nella legislazione dialtri Stati né nel diritto euro-

peo. Ebbene questa impostazio-ne e la querelle che ne è seguitaha fatto sì che i professionistiitaliani siano sempre rimastiestranei alle risorse di prove-nienza europea ,e non solo.

In aprile Tajani ha scritto al

sottosegretario alla presidenzadel Consiglio, Graziono Delrio,

che «i liberi professionisti pos-

sono essere beneficiari anche

di fondi strutturali e spero quin-

di che l'Italia sappia riconosce-re il loro ruolo nell'ambito della

conclusione degli accordi di

partenariato per il periodo fi-

nanziario 2014-2020».Tuttavia , i professionisti

non sono stati chiamati ai tavo-li di partenariato, né nazionalené regionali per condividere eorientare la programmazione2014/2020 ; la regolamentazio-ne interna e datata sull 'uso e lagestione dei Fondi strutturali

Troppe rigidità

criticità da superareCome se gna lato sul Sole î4Ore deU'l ottobre scorsonell'ambito della settimanaeuropea delle Pmi di Napolisi e sottolineato che perfacilitare faci-,5s Ci fondii le dei professionistiilGoverno deve adeguar sìalla Uenell'alfinerali dalpunto di vista ecor on coalle imprese

non consentirebbe, secondol'accezione comune data dalleautorità di gestione , una inter-pretazione che ampli l'ambitodei destinatari delle risorseper le Pmi limitandoli alle im-prese regolate dall'articolo2082 del Codice civile.

E così se il Governo non in-terverrà tempestivamente perdare disposizioni univoche ibandi continueranno a richie-dere ai beneficiari l'iscrizionealla Camera di commercio chenon è prevista per i liberi pro-fessionisti ed anzi per molti èaddiritturavietata, escludendo-li di fatto dai relativi benefici.Le società di professionisti, es-sendo comunque iscritte inuna sezione speciale delle Cdc,non troverebbero ostacoli.

Il rischio è che sfumino ivan-

taggi sul fronte dell'accesso al

credito e aimercati, dell'innova-

zione tecnologica , l'accesso ai

programmi comunitari come

Easi, Cosme, Horizon 2020 o lerisorse comunitarie alle quali iprofessionisti possono avere

accesso allocate nell'Accordo

di partenariato 2014/2020:

nell'OT 3 (promuovere la com-

petitività delle Pmi)

4.017.702.790 euro del Fesr;

nell'OT8 (promuovere l'occu-

pazione eccetera)

3.938.680.365 euro del Fse;

nell'OT io ( investire nell'istru-

zione e formazione professio-

nale) 854.217.726 euro del Fesr e

3.273321.766 euro del Fse.

Se si considera che altrettan-ti importi devono essere alloca-ti come cofinanziamento a li-vello nazionale e regionale sicomprende che siamo di frontea una sfida senza precedentiper il mondo dei professionistiche deve attrezzarsi per non ri-manerne tagliato fuori.

Coordinatrice Desk europeo

Confprofess ioni

ORI PRO D OZIO NE RISERVATA

Fondi europei Pagina 3

DOPOGENOVA

Manutenzionefuori dai pattidell'Unionedi Paolo Buzzetti

aro Direttore,un grande piano di messa in sicu-rezza del nostro territorio èneces-sario e urgente per restitu ire al Pa-

ese lafiducianelle istituzioni enella capaci-tà del tessuto imprenditoriale di fare coseutili per l'intera collettività.

Che il nostro Paese stesse deperendoogni giorno di più per l'assenza di un pro-grammanazionale di manutenzione noi im-prenditori delle costruzioni, che viviamo acontatto ogni giorno con il territorio, ce neeravamo accorti già nel 2009. Grazie allaforza del nostro sistema associativo con leoltre loo sezioni provinciali e regionali cen-simmo quasi duemila progetti di piccole emedie opere sul territorio (tra cuila scoper-tura delBisagno) che giacevano nei cassettidell'amministrazione per carenza di risor-se, ma anche per inerzia decisionale.Quell'anno grazie anche alla nostra insi-stenza il Governo stanziò oltre 2 miliardiper un programma nazionale di riduzionedel rischio idrogeologico. Ma molto poco,da allora, è stato trasformato in cantieri.

Le ragioni di questo immobilismo sononumerose: abbandono della manutenzio-ne ordinaria, costruzioni abusive, sman-tellamento del sistema dei controlli cheprima era di competenza nazionale e chepoi è stato suddiviso tra mille realtà chenon dialogano traloro, una catena decisio-nale inceppata dalle troppe sovrapposi-zioni di competenze e dalle possibili ritor-sioni che si possono abbattere sull'ammi-nistratore che deve decidere.

Come reagire a questo quadro desolan-te? Cominciando ognuno a fare la propriaparte. Con questa convinzione insieme aiprofessionisti della filiera, agli ambientali-stie amolti esponenti della società civile ab-biamo cercato di suggerire soluzioni e pro-poste concrete per superare lo stallo. A co-minciare dalla necessità di ripristinare unacabina di regia nazionale sugliinterventi diprevenzione, offrendo il nostro supportoper monitorare i lavori e le risorse stanzia-te. Proponendo metodi di gara trasparenti,senza deroghe e scorciatoie alle leggi ordi-narie, perché siamo sempre più convintiche in un Paese che funziona è la regolache fa l'eccezione e non il contrario. Per-ché correre è giusto negli uffici che ci met-tono anni per dare autorizzazioni, ma poinei cantieri bisogna fare le cose per beneper assicurare opere di qualità e a costi con-tenuti. Temi sui quali abbiamo anche con-

diviso un'azione comune con le Federazio-ni di imprese francesi e tedesche per chie-dere un programma di investimenti serio econsistente per i prossimi anni.

Risorse adeguate, regia nazionale, me-todi di gara trasparenti, tutela del territo-rio. Questi ipunti delpiano dimanutenzio-ne del Paese che afebbraio dell'anno scor-so abbiamo lanciato coni consigli naziona-le degli architetti, dei geologi e Legam-biente con i quali abbiamo realizzato unweb documentario di proposte e denun-ce, sdissestoitalia, che è punto di riferi-mento per chi si occupa di contrasto ai fe-nomeni di dissesto idrogeologico.

Riconosciamo al Governo di aver datoall'emergenza dissesto la giusta attenzionee la creazione dell'ottima unità di missioneguidatadaErasmno D'Angeli s, che sta facen-do un valido lavoro di ricognizione delle ri-sorse e dei lavori in corso, va nella direzio-ne che noi auspicavamo. Ma per partire dav-vero e mettere fine a questa vergogna pos-siamo e dobbiamo fare qualcosa in più.

Certo i vincoli europei e la sacrosantaopera di risanamento dei conti che gli ul-timi governi stanno mettendo in atto nonci lascia molti margini di intervento. Masiamo sicuri che proporre per questi in-terventi un coraggioso piano di sfera-mento del patto di stabilità e se non bastadel fantomatico 3%io civerrebbe negato an-che in Europa?

Il costo complessivo dal Dopoguerra aoggi dei danni provocati dalle calamità na-turali è di oltre 242 miliardi di euro. Ognianno per riparare ai danni si spendono 3,5miliardi che l'Europa ci permette di nonconteggiare ai fini del patto di stabilità. Lostesso fa il Governo nazionale col Patto distabilità interno. E se invece di aspettare al-tri morti e altri danni non decidessimo dispendere la stessa cifra in prevenzione,escludendola dai vincoli prestabiliti. Dav-vero qualcuno riuscirebbe a sostenere cheè meglio escludere io miliardi dopo piutto-sto che 1 prima? Sulla capacità di un Paesedi salvaguardare la vita dei cittadini oltreche tutelare bellezze e paesaggio si gioca lacredibiità. Finché non avremo dato miglio-re prova di noi stessi in questo senso noncredo che basterà rispettare unvincolo nu-mericoper tornare a essere quel grande Pa-ese che siamo sempre stati e che ora fati-chiamo ariconoscere.

Paulo Buzzetti è presidente delPAnce

CE RIVRO UUIlO NE RISERVATA

Manutenzione ordinaria e Pagina 4

Per la deduzione al 20% su acquisto di abitazionisalta il vincolo di destinazione all'affitto

Bruxelles pronta ad aprire una procedurad'infi azione in caso di proroghe di concessioni

Ivaal4% sui lavori in casaL'ulteriore incentivo al recupero edilizio entra nello «sblocca-Italia» alla Camera

Mauro SalernoGiorgio SantilliROMA

- Sorpresa nello sblocca-Ita-lia. Chi fa lavori in casa utilizzar-do ibonus fiscali del5o0io (ristrut-turazioni) e del65%,0 (efficienta-mento energetico) pagherà l'Ivaal 400 anziché all'attuale io percento. L'ulteriore spinta all'attivi-tà del recupero edilizio (eall'emersione del "nero") è con-tenuta infatti nel testo del decre-to legge approvato dalla commis-sione Ambiente della Camera eora all'esame dell'Aula di Monte-citorio. Per trovare la coperturafinanziaria all'incentivo la com-missione ha aumentato a largamaggioranza l'Iva sulla venditadelle nuove costruzioni dal 4 alionio. La commissione Ambienteha inoltre eliminato uno dei vin-coli all'incentivo fiscale per aiuta-re la cessione del patrimonio in-venduto dei costruttori: resta ladeduzione Irpef del2000 sulprez-zo dell'immobile (fino a un tettodi spesa di 30omila curo) per chiacquista un immobile nuovo opesantemente ristrutturato daun costruttore, ma l'agevolazio-ne non è più vincolata alla cessio-ne in affitto a canone concordatodell'abitazione per almeno ottoanni. La nuova deduzione - presaa prestito da unalegge sperimen-

La norma approvata dallacommissione Ambiente deveavere l'ok della commissioneBilancio. Forse giovedìsi parte con il voto in Aula...........................................................................

tata inFrancia -cambia quindi to-talmente pelle e varrà anche perl'acquisto della prima casa.

Il testo dello sblocca-Italia è ar-rivato ieri nell'Aula di Monteci-torio dove aspetta il parere dellacommissione Bilancio sulle co-perture. «Conto che la commis-sione Bilancio dia il via libera allariduzione dell'Iva per il recupe-

ro edilizio - dice la relatrice delprovvedimento, Chiara Braga(Pd) -ma è altrettanto importan-te che siano salvaguardate misu-re come la proroga dello stato dicalamitàperle zone colpite, le ri-sorse destinate al fondo perle ca-lamità naturali, le misure per ilpatto di stabilità dei comuni e difinanza regionale».

L'emendamento sull'Iva al 4%è stato presentato dal grillino Da-vide Crippa ma sulle politicheper il rilancio dell'attività di recu-pero edilizio la commissione pre-sieduta da Ermete Realacci haspesso votato all'unanimità, an-che quando si è trattato di chiede-re la proroga dei due bonus fisca-li del 5o% e del65%io (che effettiva-mente in legge di stabilità sonostati prolungati al massimo livel-lo fino alla fine del 2015).

Intanto dello sblocca-Italia sioccupa anche la Dg Mercato in-terno della commissione Ue cheha messo sotto i riflettori l'artico-lo 5 sulle autostrade. L'Italia ri-schia una procedura di infrazio-ne: la lettera apre infatti la pre-procedura Eu-Pilot, chiedendoalle autorità italiane di fornire ap-profondimenti su determinatequestioni per decidere l'e sito del-laprocedura.

La nonna del decreto origina-rio prevede che, a fronte di fu-sioni tra concessionarie o razio-nalizzazioni di reti, si possa ade-guare il termine di scadenza ditutte le concessioni a quellopiù lungo fra quelli delle socie-tà interessate.

Una proroga implicita che hasuscitato prima laperplessità del-la commissione Ambiente dellaCamera c ora anche di Bruxelles.La commissione Ambiente dellaCamera aveva infatti già modifi-cato l'articolo prevedendo co-munque un parere vincolantedella Ue ai fini dell'operativitàdella norma, oltre che il pareredelNars e dell'Autorità di regola-zione dei trasporti, che peraltrogià si era espressa criticamentein audizione per voce del presi-dente Andrea Camanzi.

«La disposizione legislativa inquestione - scrive Bruxelles -sembra consentire la realizzazio-ne di significative modifiche acontratti di concessione esisten-ti riguardanti, in particolare, i la-vori da realizzare nell'ambitodel rapporto concessorio e il li-vello delle tariffe». La commis-sione vuole valutare se «modifi-che contrattuali effettuate sullabase di questa disposizione legi-slativa» possano portare a «pro-roghe signficative della durata diconcessioni esistenti».

La Dg Mercato interno ricor-da, in particolare, che «la Cortedi giustizia ha statuito che al finedi assicurare la trasparenza delleprocedure e la parità di tratta-mento degli offerenti, modificheapportate alle disposizioni di uncontratto pubblico in corso diva-lidità costituiscono una nuovaaggiudicazione quando presenti-no caratteristiche sostanzial-mente diverse rispetto a quelledel contratto iniziale».

© RIPR.ODOZI ONE RISERVATA

Sblocca Italia Pagina 5

Le modifiche allo sblocca -Italia

Riduzione Iva dal 10 al 4%Un emendamento approvatodalla commissione Ambientedella Camera prevede lariduzione dell'Iva per i lavoriinterni alle abitazioni chepossono usufruire già deicrediti di imposta del 50%(recupero edilizio) e del 65%(efficientamento energetico)

Frenata da commissione e ileLa commissione Ambiente haprevisto chele fusioni fraconcessionarie (e conseguentiproroghe dei termini discadenza delle concessioni)possano avvenire solo con il sidi Bruxelles. E ieri lacommissione Ue ha aperto unapre-procedura di infrazione

Iva maggiorata per venditaPercompensare la riduzionedell'Iva sui lavori in casaviene previsto un aumentodella stessa imposta perl'acquisto di nuovecostruzioni direttamentedall'impresa di costruzioni:l'aliquota crescerebbe dal 4 al10 percento

Norme straordinarieGli appalti per lavori urgenti didifesa del suolo individuati daPalazzo Chigi non sarannosubito congelati in caso diricorso al Tar con richiesta disospensiva. Il giudice nelconcedere la sospensiva dovràvalutare anche gli aspetti ditutela dell'incolumità pubblica

Deduzione 20% meno vincoliEliminato il vincolo più pesanteper la deduzione Irpef del 20%sul prezzo di acquisto di unacasa (fino a un tetto di spesa di300mila euro) da uncostruttore: non è piùnecessario dare in affittol'abitazione per gli otto annisuccessivi a canone concordato

semplificazioni modificateNumerosi emendamentiall'articolo 17 sullesemplificazioni urbanisticheed edilizie. Sale da 258 a1.000 euro la sanzionepecunaria perla mancatapresentazione della Cil(comunicazione inizio lavori) odella Cil asseverata

Sblocca Italia Pagina 6

Il governo riprova ad accelerare la spesa delle risorse europee per evitare di perdere a fine 2015 parte dei 20 miliardi ancora da spendere

Fondi Ue, riprogrGiorgio SantiniROMA

Arriva con la legge di stabi-lità un altro miliardo di euro diriprogrammazione dei fondieuropei 2007-2013, utilizzandorisorse non utilizzate del Pia-no azione coesione (che giàaveva la funzione di riprogram-mare risorse non spese) e delFondo sviluppo coesione(Fsc). L'obiettivo del sottose-gretario alla presidenza delConsiglio, Graziano Delrio,che ha la delegaper ifondiUe ei fondi nazionali collegati, è dievitare la perdita di risorse eu-ropee per i ritardi di spesa del-le amministrazioni titolari deiprogetti. Per il ciclo 2007-2013la tagliola contabile scatterà il31 dicembre 2015 e all'Italiamancano da spendere ancorapoco meno di 20 miliardi.

Battaglia in legge di stabilitàanche per la gestione del Fsc,l'ex Fas (Fondo aree sottoutiliz-zate), che vale 54 miliardi finoal 202o e finora è rimasto sottolo stretto controllo del ministe-ro dell'Economia e della Ragio-neria: è il Mef, al di là della teo-rica programmazione di lungoperiodo, a definire i flussi dicassa con una pianificazione

mazioni per un miliardoche spesso è dibreve e brevissi-mo periodo, anche per far fron-te a urgenze di varia natura. Ècosì da quando l'attuale Fsc sichiamava appunto Fas e veni-va impiegato dal Mef per le vo-ci di spesa più svariate, comeun bancomat per le emergen-ze, spesso in nessun rapportocon la doppia missione ufficia-le dello sviluppo degli investi-menti e della riduzione del gapfra Sud e Centro-Nord.

Ci aveva provato l'ex mini-stro per la Coesione territoria-le, Carlo Trigilia, a sfilare ilFsc al Mef e ci era quasi riusci-to, almeno sulla carta: nella leg-ge di stabilità 2014 erano previ-sti una priorità per destinare lerisorse al finanziamento delleinfrastrutture e un piano con-

Delrio ha proposto iltrasferimento a Palazzo Chigidella competenza sul Fondosviluppo coesione per il Sud,altolà secco dalla Ragioneria

diviso nel governo per la pro-grammazione dell'8o% delle ri-sorse del Fsc, lasciando al Mefsolo il 2o% del fondo per copri-re le esigenze più diverse. Pec-cato che quel programma diutilizzo delle risorse Fsc nonsia mai arrivato al Cipe cheavrebbe dovuto approvarlo en-tro lo scorso marzo. Scompar-so, dissolto nel nulla.

Anche Delrio si è subito ac-corto che la cassaforte del Fscè di fondamentale importan-za per la programmazionestrategica: già nella seduta del30 giugno, il Cipe ha revocato1,34 miliardi a programmi confondi Fsc in ritardo di attua-zione, riassegnadoli in granparte all'edilizia scolastica(510 milioni per opere imme-

Fondo sviluppo coesioneÈ un fondo chesi affianca ai

fondi strutturali Ue e ai relativicofinanziamenti nazionali nellaprogrammazione strategica perla coesione territoriale e sociale.

La stabilità 2014La legge di stabilità 2014

quantificava in 54 miliardil'entità del Fsc rinviando la suapianificazione a un pianoproposto dal ministro perlacoesione territoriale e approvatodal Cipe entro marzo 2015. I1piano non è mai arrivato al Cipe

li Faszn Già da quandoil Fsc era Fas(Fondo areesottoutilizzate) adefinire le reali risorse concretedi cassa era il Mef. Iltrasferimento della competenzanon è mai riuscito

diatamente cantierabili).Con la legge di stabilità che

oggi arriva al Quirinale, Delrioha provato nuovamente a spo-stare il baricentro della pro-grammazione del Fsc dal Mefa Palazzo Chigi e ha propostoun pacchetto di misure utili aquesto scopo.

Ma il parere della Ragioneriaè stato un altolà secco: il trasfe-rimento dei fondi comporte-rebbe deroghe alle regole dicontabilità generale dello Statocon difficoltà di controllo delleprocedure di spesa e deglieffet-ti sui saldidi spesa. L'ultimabat-taglia sul testo finale della leg-ge di stabilità, prima di prende-re la via del Quirinale, è proba-bilmente questa.

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Fondi europei Pagina 7

Salone di Bologna alia 5 0,, edizione

Al Saie tre pilastri per l'ediliziatecnologia, risparmio, sostenibilitá

9ti FRANCO GIUBILEIBOLOGNA

Saie, il Salone dell'Edilizia, sipresenta all'edizione nume-ro 50 con l'obiettivo dichia-rato di favorire l'integrazio-ne fra i protagonisti del set-tore, pubblici e privati, e conun occhio particolarmenteattento alle innovazioni tec-nologiche di prodotto e diprocesso del costruire soste-nibile. «Da cinquant'anni ilSaie costituisce l'appunta-mento dove gli attori della fi-liera lunga delle costruzionisi confrontano con l'innova-zione e le tecnologie - spiegaDuccio Campagnoli, presi-dente di Bologna Fiere - . Maicome in questo momento co-sì difficile la nostra fiera puòdare un contributo impor-tante agli operatori dell'edili-zia, offrendo soluzioni con-crete e risposte innovativealle esigenze di un mercatoin profonda trasformazioneche richiede aggiornamentocontinuo e massima atten-zione alla proposta tecnolo-gica». Particolarmente si-gnificativa la presenza al Sa-lone di 20 fra centri di ricer-ca e laboratori universitari.

Quanto alla struttura diSaie 2014, gli espositori sonostati dislocati fra i padiglionidella fiera secondo la logicadei cluster, cioè per identitàtematiche, invece che persettori merceologici. Sonostate focalizzate le varie fasiche compongono il sistema:dalla pianificazione territo-riale ed urbanistica alla pro-gettazione, dalla definizionemetodologica alla realizza-zione e gestione delle opere.Gli spazi del Saie dunque so-no stati divisi fra project, ur-ban space, costruire sosteni-bile, tecnologie eco-perfor-manti e cantiere, ognuno conun programma specifico. Ve-diamoli uno a uno.

Project. Al Saie è presen-te tradizionalmente la piùgrande esposizione di sof-tware dell'edilizia, con unpercorso di analisi e discus-sione sulle più recenti inno-

vazioni collegate al progetto:BIM, laserscan tridimensiona-le, progettazione 4D e 5D,stampanti tridimensionali,uso dei droni. All'area espositi-va fa riscontro un ricco pro-gramma di incontri, che ri-sponde alle esigenze dello svi-luppo della progettazione de-gli ultimi anni, dettate sia dal-l'innovazione tecnologica deglistrumenti a disposizione cheda un insieme di cambiamenti:l'evoluzione smart degli edifi-ci, l'integrazione tra le diversediscipline tecniche, l'esigenzadi ridurre i consumi energeticie di una maggiore biocompati-bilità, la necessità di migliora-re le performance di sicurezza.

Urban Space. E' il clusterdedicato a chi pianifica, ammi-nistra e realizza le nuove poli-tiche di riqualificazione urba-na per un ambiente costruitosostenibile, le smart cities e ilpaesaggio. E' dunque il luogodella fiera ove trovare espe-rienze, tecnologie e sistemi de-dicati alla infrastrutturazioneintelligente dei servizi, alletecnologie di controllo, ai si-stemi innovativi di riqualifica-

zione del costruito, ivi compre-se le infrastrutture sportive.Evento Speciale di Urban Spa-ce Saie Sport & Technologies,il salone biennale dedicato allestrutture, ai sistemi e ai mate-riali innovativi utilizzati negliimpianti sportivi, in modo dacreare un punto di incontro trail mondo dello sport e le azien-de che lavorano nel settore.

Costruire Sostenibile. E' ilcluster che ospita chi progettae costruisce in linea con i crite-ri di sostenibilità e con l'obiet-tivo di ridurre le emissioni diCO2, mostrando prodotti, ma-teriali, sistemi e tecnologieecocompatibili e a basso im-patto ambientale. La "nuovaedilizia" dovrà essere sicura,

efficiente e ad alta qualitàabitativa: in questo quadro,Saie Costruire Sostenibile di-venta la piazza dell'edilizia in-telligente che interpreta lesfide dell'efficienza energeti-ca e della sostenibilità, dovesi incontrano novità tecnichee culturali. L'iniziativa cen-trale è Green Habitat, con lapresentazione e la rappresen-tazione di eccellenze, tecnolo-gie e materiali volte all'effi-cienza energetica e alla quali-tà della "nuova edilizia".

Tecnologie Eco-Perfor-manti . Qui le aziende esposi-trici presentano i materiali piùavanzati e i sistemi che offrononuove alternative al progetti-sta, mettendo anche a disposi-zione - all'interno di forum edarene dedicate - il bagaglio diconoscenze necessarie per uncorretto impiego di tecnologiesempre più innovative: dai ma-teriali che consentono il mas-simo risparmio di risorseenergetiche alle tecnologie che

SAIE Pagina 8

fieraA Bologna

il Saie,Salone

dell'Edilizia,è aperto

dal 22 al 25ottobre: i

padiglionisono divisi

aer "cluster",cioè peridentità

tematiche

riducono le operazioni di ma-nutenzione, fino ai sistemi ingrado di assorbire agenti in-quinanti. Saranno anche ap-profondite tematiche di gran-de interesse per la sicurezzadel Paese, come l'idrogeologiae la sismica.

Cantiere. E' il cluster riser-vato alle imprese e agli opera-tori specializzati che sannotrasformare il progetto in ope-ra compiuta, lungo un itinera-rio dedicato alle attrezzature,alle macchine, ai sistemi e alletecnologie moderne per ope-

rare nell'ambiente costruito.Due i percorsi principali che siintegrano l'un l'altro: R comeCantieRe, il nuovo modo diconcepire l'edilizia low impact,e Saie Precast Technologies, ilsalone dedicato ai Sistemi, at-trezzature e macchine per laprefabbricazione che tornanoa SAIE 2014 nel momento incui queste tecnologie vengonorivalutate in tutto il mondo co-me sistemi moderni in gradodi controllare e ridurre i costi,la produzione di residui non-ché i rischi legati alla sicurezzadi cantiere.

SAIE Pagina 9

Tassazione al 26%, alle Casseil sostegno dei pro/essíonUtì

Dopo i vertici delle Casse anche i rappresentanti dei pro-fessionisti dicono no all'aumento (dal 20 al 26%) dellatassazione sulle rendite maturate dagli investimenti deirisparmi previdenziali . Così come previsto dal ddl Stabi-lità. L'Unione giovani dottori commercialisti ed esperticontabili guidata dal neo presidente Fazio Segantini, neldirsi preoccupata per questo disegno governativo, sotto-linea che «questa tassazione aggrava l'iniquità in dannodelle giovani generazioni, prima ancora che appesantiregli equilibri finanziari della casse di previdenza, proprioperché mina alle fondamenta i sistemi contributivi che ca-ratterizzano le pensioni delle giovani generazioni». «Conl'aumento delle imposte», aggiunge il presidente dell'As-sociazione nazionale avvocati italiani Maurizio De Tilla,«le pensioni diminuiranno e verrà pregiudicato il program-ma avanzato di welfare. Tatto ciò in controtendenza conl'Europa perché il nostro è l'unico paese europeo che fapagare le tasse sulla previdenza obbligatoria. Le Cassefaranno bene a non investire più in titoli di stato e a to-gliere qualsiasi investimento (già rischioso) dalle operee infrastrutture pubbliche». Sul piede di guerra anche ichimici. Quella dell'esecutivo, afferma Armando Zingales,presidente del Consiglio nazionale di categoria «è unadecisione gravissima che ancora una volta va a discapitodei liberi professionisti, a dimostrazione di quanto questopaese sia incapace di valorizzare e preservare adeguata-mente le proprie maestranze».

Previdenza professionisti Pagina 10

V-VDebiti p.a., compensazioniin bilico per professionistiImprese sì , professionisti forse. Qualche incertezza c'èsull'ambito di applicazione del decreto del Mef che hariaperto la possibilità di compensare i crediti commercialiverso le pubbliche amministrazioni con le cartelle esatto-riali. Il titolo del provvedimento (pubblicato in G. U. n. 236il 10 ottobre scorso) si riferisce , infatti , sia alle impresesia ai professionisti che siano titolari di crediti non pre-scritti , certi , liquidi ed esigibili , nei confronti di uno deisoggetti previsti dall'art. 1, comma 2, del dlgs 16512001,consentendo loro di utilizzare tali crediti compensandolicon le proprie pendenze fiscali (si vedaltaliaOggi dell'11ottobre 2014). Il tutto , purché i crediti siano stati certifi-cati attraverso la piattaforma elettronica, la cartella dacompensare sia stata notificata entro il 31 marzi 2014 ela somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari all'impor-to dei crediti medesimi. Thttavia, l'art. 1 richiama solole imprese , come del resto l 'art. 12, comma 7-bis, del dl14512013 (Destinazione Italia) che ha riproposto a livellolegislativo la misura (già prevista in precedenza dal dl35/2013 per le cartelle notificate entro il 31 dicembre2012). Nessun dubbio sussiste per i professionisti cheoperano attraverso la forma societaria , ma non è possibileassicurare la stessa cosa per quelli che agiscono come sin-goli. La risposta dovrebbe essere affermativa , anche allaluce dell'orientamento dell'Antitrust che considera i liberiprofessionisti alla stregua di imprese. A rafforzare taletesi, può essere richiamata la circostanza per cui tutte lenorme fanno riferimento , come contropartita della com-pensazione con i debiti verso il fisco , oltre che ai crediti,per somministrazioni , forniture e appalti , anche a quelliper prestazioni professionali . Sarebbe , però , necessarioun chiarimento dati i tempi stretti : la compensazione,infatti, è ammessa solo fino al 31 dicembre 2014.

Matteo Barbero

Debiti Pa Pagina 11

Quattro giorni fra idee e proposteper costruire le città del futuro

«Una piattaforma a sostegnodi un'agenda di "cose da fare"che sottoporremo al Governoe ai rappresentanti delle isti-tuzioni, delle forze politiche edel sistema delle costruzioniin un vero e proprio Forum dieccellenza che attraverseràl'intera manifestazione. Perquattro giorni a Bologna simetteranno a fuoco i nodi dasciogliere e le soluzioni perfar ripartire l'edilizia e l'eco-nomia». Così Duccio Campa-gnoli, presidente di BolognaFiere, presenta uno dei mo-menti centrali di Saie 2014, ilForum "Costruiamo le cittàdel futuro!", sei grandi eventidurante i quali politici, am-ministratori, imprenditori e

ricercatori saranno coinvoltiin una riflessione comune e sa-ranno chiamati a proporre so-luzioni e idee innovative conl'obiettivo di incrementare re-almente la qualità della vita deicittadini, coinvolgendo l'interafiliera del mondo delle costru-zioni nel segno della riparten-za. I protagonisti di questi ap-puntamenti di confronto e ap-profondimento saranno i prin-cipali imprenditori e profes-sionisti dell'industria delle co-struzioni riuniti nelle associa-zioni di riferimento: in partico-lare l'Ance, Associazione na-zionale costruttori edili, gli or-dini professionali degli archi-tetti, ingegneri, geologi e geo-metri, insieme all'Osservato-

rio Anci per le Smart City, par-teciperanno all'inaugurazioneper portare le istanze del rilan-cio e dello sviluppo delle co-struzioni al governo. Fra i temiall'ordine del giorno vi sono i 5miliardi di euro di investimen-to nelle città italiane, previstidalla programmazione euro-pea 2014-2020 e dal cofinan-ziamento nazionale: un'oppor-tunità estremamente concretaper rilanciare il settore ediliziodel Paese e per far evolvere inpolitiche organiche di gestionedel territorio le tante idee, pro-getti e singole iniziative nate inquesti anni. Il Forum rappre-senta un ponte ideale fra Saie2014 e Smart City Exhibition,la manifestazione italiana de-

dicata al tema delle città intel-ligenti che si svolge in paralle-lo, giunta alla terza edizione.«Cinquant'anni fa Saie nasce-va in un contesto in cui l'edili-zia diventava industria - ag-giunge il presidente di BolognaFiere - Negli anni ha saputo ac-compagnare il mercato e rac-contarne la trasformazione,restando il principale luogo diconfronto e approfondimento,sia per gli aspetti scientifici etecnologici che per la dimen-sione economica. Oggi il Salo-ne si pone anche come luogo dinetworking per tutti coloroche hanno un ruolo attivo nellaprogettazione tecnica, nellapolitica sociale e nella culturadell'innovazione per il territo-rio e le nuove città».

ConfrontoDibattiti per

cercare stradeper far

ripartireedilizia edeconomia

SAIE Pagina 12

Le mìsure per [E ' i Lo sgravio quinquennale entrane [lamanovra - Confermato il bonus ricerca

Redditi da brevetti, sconto fiscale«ridotto» per i primi due anniROMA

wa, Defiscalizzazione dei red-

diti da brevetti per 5 anni: la mi-

sura, dopo lunghe valutazioni

con la Ragioneria dello Stato,

passa il vaglio finale ed entra

nella legge di stabilità. Confer-

mato il credito d'imposta quin-

quennale per investimenti e as-

sunzioni legate alla ricerca. An-

cora da verificare invece, con

relativa valutazione "politica",

l'inserimento nella legge di un

Fondo per gli investimenti nel

settore culturale.

Per quanto riguarda il "pa-tent box" su brevetti e altri be-ni immateriali, l'obiettivo è in-centivare il mantenimento ol'attrazione di investimenti ininnovazione, soprattutto da

parte delle multinazionali. Vaanche detto che il risultato fina-le è un po' inferiore alle attesedegli ispiratori, sia perché lo"sconto" fiscale nei primi dueanni è limitato (al 30 e 40 percento per passare solo succes-sivamente al 5o) sia perché laplatea dei beni immateriali in-clude solo parzialmente la cate-goria dei marchi.

Ecco, comunque, nel detta-

ANCORASOTT- -- —_Nel testo compare un Fondoper investimenti nel settoreculturale che dal 2016attingerebbe al 3% dellerisorse per le infrastrutture

glio la norma. Le imprese pos-sono optare per un regime spe-ciale che ha durata di 5 anni re-lativamente ai «redditi deri-vanti dall'utilizzo di operedell'ingegno, da brevetti indu-striali, da marchi d'impresa fun-zionalmente equivalenti aibre-vetti, nonché da processi, for-mule e informazioni relative aesperienze acquisite nel cam-po industriale, commerciale oscientifico giuridicamente tu-telabili». L'esclusione dal red-dito complessivo è del 30 percento nel primo periodo di im-posta (2015), del 4o nel secon-do e del 5o nei successivi tre. Incaso di utilizzo diretto dei beniè necessario che l'impresa defi-nisca preventivamente un ac-

cordo di ruling internazionalecon l'amministrazione fiscale.

È inoltre previsto uno stret-to legame con l'attività di ricer-ca, obbligatoria perle aziendeche vogliono accedere albene-ficio. La quota di reddito age-volabile è determinata sullaba-se del rapporto tra i costi di at-tività di ricerca e sviluppo so-stenuti per il mantenimento elo sviluppo del bene immate-riale e i costi complessivi so-stenuti per produrlo.

Come detto, nel testo compa-re anche un Fondo per la tuteladel patrimonio culturale, anco-ra sotto esame (sia come carat-teristiche sia come dotazionedi partenza). Ad ogni modo ilFondo avrebbe una duratatriennale (2015-2017) e, dal2016, verrebbe alimentato conuna quota pari al 3 per centodelle risorse destinate annual-mente dallalegge di stabilita' al-le infrastrutture.

C.Fo.

© RIPROOUZION ERI,, RVATA

Brevetti Pagina 13

Audizione del commissario Gnudi in Parlamento: senza il dissequestro degli 1,2 miliardi l'Aia è a rischio

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essinz sui ron«Abbiamo ottimo piano

Domenico PalmiottiTARANTO

«Il tempo a disposizioneper Taranto non è infinito. Fradieci anni i soldi non mi servo-no perchè l'Autorizzazione in-tegrata ambientale dà tempistretti». Il commissario dell'Il-va, Piero Gnudi, scandisce lefrasi davanti alla commissioneparlamentare di inchiesta sulciclo dei rifiuti, presieduta daAlessandro Bratti del Pd, cheieri pomeriggio lo ha ascoltatoinsieme al sub commissarioCorrado Carrubba.

Nelle parole di Gnudi c'è ilprincipale problema che oggiriguarda l'Ilva: accedere rapi-damente alle risorse (1,2 miliar-di) che la magistratura di Mila-no ha sequestrato ad Emilio eAdriano Riva per presunti rea-ti fiscali e valutari. Soldi chepossono fare la differenza, so-prattutto sul piano del risana-mento ambientale, e imprime-re un diverso corso alla vicen-da dell'Ilva. L'azienda, che at-traverso i suoi avvocati ha pre-sentato un'istanza specifica inbase alla legge, ora attende cheil gip di Milano, Fabrizio D'Ar-cangelo, si pronunci. Il fattoche il gip, al termine dell'udien-za di venerdì scorso, non abbiasubito rigettato la richiestadell'azienda è interpretato confiducia dall'Ilva.

«C'è speranza ma non sicu-rezza che si potrà prendere ildenaro dai Riva» rileva il com-missario. L'avvocato di Adria-no Riva, l'unico rimasto dellapartita essendo il fratello Emi-lio morto lo scorso fine aprile,vi si oppone invece nettamen-te e parla dinorma incostituzio-nale, mentre sul tema non han-no preso posizione ipm che la-sciano al gip decidere. «Seavremo quei soldi - dice Gnudiai parlamentari - buona partedeiproblemi diAia dell'Ilva po-tranno dirsi risolti. Abbiamo in-fatti un ottimo piano ambienta-le ma non dice però dove pren-dere le risorse necessarie. E al-lora o i soldi vengono da dove

. ie t e ma non dice dove prendere le rísorse»noi abbiamo indicato, oppurec'è da trovare un altro modoper finanziarie l'Aia». Aggiun-ge in proposito il sub commis-sario Carrubba: «La situazionenon è per niente facile. A Ta-ranto tutto è complicato» emancando i fondi, l'Aia è«un'operazione impossibile«.Ecco perchè, insiste Carrubba,«bisogna accedere a risorsestraordinarie».

Gnudi conferma poi che cisono tre gruppi industriali in"due diligence" (Arcelor Mit-tal con Marcegaglia, Jindal eArvedi) e che i paletti posti ri-guardano la riduzione delleemissioni inquinanti dello sta-bilimento e la tutela dei postidi lavoro. «Possiamo discuteresulle soluzioni tecniche, ma ri-durre l'impatto emissivo nonpuò assolutamente essere mes-so in discussione» dice Gnudi,che cita, ad esempio, quantofatto a Sassuolo, in Emilia, do-ve il polo della ceramica ha af-frontato e risolto i problemiambientali.

Gnudi allontana poi l'ipotesiche la vendita dell'Ilva porti alridimensionamento della pro-duzione e alla successiva chiu-sura dello stabilimento di Ta-ranto. «I tecnici stranieri chehanno visitato gli impianti- sot-tolinea il commissario - hannotutti confermato che si tratta diun complesso industriale effi-ciente. Vi pare possibile, allo-ra, che chi compra, sacrifichipoi lo stabilimento miglioreche c'è in Europa? Se dovràchiudere, sarà l'ultimo».

I parlamentari chiedono aGnudi anche chiarimenti inrapporto all'Autorizzazione in-tegrata ambientale. Se questapresuppone investimenti per1,8 miliardi e l'azienda sostienedi aver speso 583,208 milioni,com'è possibile che il 75 percento delle prescrizioni Aia siagià stato rispettato? «L'Aia - ri-sponde il commissario - non èfatta solo di rifacimenti di im-piantima anche diprescrizioni

gestionali. Siamo partiti da que-ste ultime».

Taranto in bilico, dunque, inattesa del parere delgip di Mila-no. Ma lo è anche Genova doveieri si sono diffuse nuove pre-occupazioni sulla possibilitàche l'azienda, a metà novem-bre, non possa pagare gli sti-pendi di ottobre proprio per-chè non ha più liquidità e le ban-che non hanno corrisposto laseconda rata (altri 125 milioni)del prestito ponte da 250 con-trattato a metà settembre. In re-altà, se ilgip non dovesse sbloc-care le risorse non solo gli sti-pendi sarebbero a rischio madiverrebbe più concreta anchela possibilità che l'Ilva vada inamministrazione straordina-ria con la legge Marzano. Te-ma, questo, che ieri non sareb-be stato toccato dal commissa-rio nell'audizione ma che è co-munque sul tappeto. Nel nove-ro delle possibilità. Appena sa-bato scorso, il commissarioaveva detto: «Per adesso è soloun'ipotesi, vediamo come evol-ve la situazione».

Acciaieria nel mirino . L'I[va di Taranto

ILVA Pagina 14

In arrivo i decreti attuativi sulle nuove regole

Centrali uniche, soglia a 200 milioniPer entrare a far parte dei

«soggetti aggregatori», via ob-bligata per gli acquisti di benie servizi da parte dei Comuninon capoluogo a partire dal 1°gennaio prossimo, occorreràdimostrare di aver pubblica-to, negli ultimi tre anni, bandicon importi di base superiorialla soglia comunitaria(2o4mila euro) per almeno200 milioni di euro, senza maiscendere sotto a un ritmo da5o milioni all'anno. Se rispon-dono a questi requisiti, potran-no aspirare al ruolo di «sogget-ti aggregatori» anche le Pro-vince e le Città metropolitane,le associazioni, unioni, consor-zi e convenzioni tra enti loca-li: nel caso di Città metropoli-tane e Province, la verifica delvalore dei bandi nell'ultimotriennio riguarderà gli enti lo-cali che fanno parte dell'areaterritoriale dell'ente attuale.

A stabilire i requisiti per lecentrali uniche di committen-za è il Dpcm attuativo delle

nuove regole, scritte all'artico-lo 9, comma 2 del decreto66/2014. Il provvedimento hacompletato l'esame in Confe-renza Stato-Città ed è in corsodi emanazione, insieme a unDpcm parallelo che istituisce

Fissato il limite minimonei bandi degli ultimi tre anniperi «soggetti aggregatori»a cui si dovranno rivolgerele località non capoluogo...........................................................................

il «tavolo tecnico dei soggettiaggregatori», coordinato dalministero dell'Economia e for-mato anche dai rappresentan-ti di Palazzo Chigi, Anci, Upi eRegioni, oltre che da un com-ponente per ciascun soggettoaggregatore compresonell'elenco definitivo.

I due provvedimenti sono iltassello essenziale per prova-

re a far partire davvero la cen-tralizzazione degli acquisti (ilpassaggio «da 32mila centralidi committenza a 35», per ri-cordare la parola d'ordine delcommissario alla spendingre-view, Carlo Cottarelli), previ-sta fin dal decreto «Salva-Ita-lia» di fine 2011 e poi costante-mente prorogata proprio per-ché non era stato preparato ilterreno per l'attuazione. Inquesto quadro, il decreto Ir-pef di aprile aveva tentatoun'accelerazione che aveva fi-nito per bloccare il sistema de-gli appalti, sfociando quindinell'ennesimo rinvio (artico-lo 23-ter del Dl 90/2014) cheha spostato alt ° gennaio il de-butto dei nuovi obblighi pergli acquisti di beni e servizi eal l 'luglio la centralizzazionedegli appalti di lavori. Una gui-da operativa, disponibile sulsito dell'Anci, indica agli entilocali tutte le scelte operativepossibili a seconda dei vari ti-pi di acquisti.

L'emanazione del Dpcm èattesa a breve, anche perchédopo questo primo passo l'Au-torità nazionale anticorruzio-ne dovrà indicare in un pro-prio provvedimento le modali-tà operative per presentare larichiesta di far parte dell'elen-co: a questo punto, gli aspiran-ti «soggetti aggregatori»avranno 45 giorni di tempoper bussare alle porte dell'Au-torità e chiedere si essere inse-riti in elenco. Verificate le do-mande, l'Anac stilerà l'elencodei soggetti aggregatori, se-condo un ordine decrescentein base al valore complessivodei bandi realizzati da ciascu-no nel triennio di riferimento,fino ad arrivare al numeromassimo di 35. Per partire dav-vero entro il 1°gennaio, comeprevede il calendario attualeper quel che riguarda gli acqui-sti di beni e servizi, i tempi, in-somma, sono stretti.

G.Tr.0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Centrali uniche Pagina 15

Per AlmaLa ea con il «3+2» si verificano meno abbandoni e si ottiene più regolarità negli studi

UN TERZO DELLE MATRICOLE LASCIA AL lo ANNO

Secondo i dati di Unioncamere Si cercano economisti e ingegneriDI EMANUELA MICUCCI

Già dopo il primo anno. Quasi un ter-zo degli studenti immatricolati la-

scia l'università o cambia corso di studiodopo solo 12 mesi. «Un dato che indicale difficoltà del passaggio dalle scuolesuperiori all'università», spiega 1'Anvur,l'Agenzia nazionale per la valutazionedel sistema universitario e della ricer-ca, nel primo rapporto biennale sullostato del sistemadell' universitàe della ricerca.«Ciò è dovutoall' inefficaciadell'orientamentoformativo, a defi-cit di preparazio-ne degli studenti,alla debolezza deltutoraggio per gliimmatricolati». Idati sulla disper-sione, sulla rego-larità degli studi esul tempo medioper laurearsi mo-strano, inoltre, una scarsa efficienza delsistema che comporta costi sicuramenteelevati a livello generale, come il ritardonell'ingresso nel mondo del lavoro. Tut-tavia, il XII Profilo dei laureati italianidi AlmaLaurea mostra una riduzionedegli abbandoni al primo anno, passatidal 19,3% del 2011 al 17,7% nel 2007.E una maggiore regolarità degli studi:

«si quadruplicano, infatti, i laureati incorso, che erano il 9,5% nel 2001 e chesono lievitati fino al 39,25 del 2009»,spiega Andrea Cammelli, direttore diAlmaLaurea. Il rapporto dell'Anvurregistra anche l'aumento del numero dilaureati negli ultimi anni: tra il 1993 eil 2013 la quota è salita dal 5,5% dellapopolazione italiana in età da lavoroal 12,7% e tra i giovani 25-34enni si èpassati dal 17,15 al 22,3%. Si va verso

l'università «dimassa». Tuttavia,in Italia è ancorauno dei Paesi conil minor numerodi laureati, an-che tra i giovani.«Un ritardo chedipende in granparte da un bas-so tasso d'iscri-zioni tra gli over25enni e dalladifficoltà a lau-rearsi». Infatti,quasi il 40% dichi si iscrive a un

corso di laurea triennale non concludegli studi. Pesa poi una differenza congli altri Paesi: la mancanza in Italia diun'offerta di corsi universitari a caratte-re professionalizzante. che nella mediaeuropea pesa circa il 25% sul totale deilaureati. Ed esiste, una frattura evidentetra atenei del Nord e quelli del Centro-sud per numero di studenti fuori-corso,

durata media degli studi e abbandoniprecoci, «dovuto in parte alle differen-ze nella formazione pre-universitariaben documentate dai rapporti Invalsi ePisa. Laurearsi però conviene. La lau-rea, infatti, continua a offrire miglioriopportunità occupazionali e redditualirispetto al solo diploma di maturità. An-che nella crisi che ha colpito duramentei più giovani: effetti peggiori riguardanochi ha un livello d'istruzione più basso.La conferma arriva dalle previsioni diassunzioni nel 2014 delle imprese regi-strate dal Sistema informativo Excelsiordi Unioncamere e ministero del lavo-ro. Sono infatti 66.600 le assunzioni dilaureti previste, il 10,9% del totale, conun incremento di 2.500 unità rispetto al2013. «Economisti e ingegneri elettroni-ci e dell'informazione si confermano an-che quest'anno al vertice della domandadi profili di laureati espressa dalle im-prese», illustra Ferruccio Dardanello,presidente di Unioncamere: 18.800 leassunzioni stagionali e non stagionalidei primi, 8.400 quelle dei secondi. I di-versi indirizzi di ingegneria, sommati traloro, arrivano però quasi a intaccare ilprimato dei dottori in economia, con leloro 18.400 assunzioni complessive pre-viste. All'indirizzo elettronico e dell'in-formazione, si aggiungono i 5.300 postidi lavoro per gli ingegneri industriali (alterzo posto in classifica), 1.500 ai colle-ghi civili e ambientali e 3.200 a quelli dialtri indirizzi. Quarto e quinto posto peri laureati nelle materie dell' insegnamen-to della formazione (5.200), seguiti dalgruppo sanitario-paramedico (4.900).(riproduzione riservata)

Università Pagina 16

Cassa commercialisti e Sole 24 Ore:accordo sull'accesso alla Business classLa Cassa di Previdenza deiDottori Commercialistipotenzia gli interventi asostegno dei propri iscritti, inparticolare dei giovani che siavviano alla professione,siglando un accordo con IlSole 24 Ore che consentirà aigovani under-35 l'accessogratuito per un triennio allapiattaforma «Business ClassCommercialisti Digital». Glialtri iscritti potranno goderedi condizioni agevolate. Lapiattaforma include, tral'altro, una sezione per laformazione accreditata,l'edizione digitale delquotidiano, il Quotidiano delFisco, dossier, guide, ebook,oltre all'archivio storico delgiornale. «Questa iniziativa -commenta il Presidente della

Cassa, Renzo Guffanti -rappresenta uno strumentoulteriore, crediamo, di grandevalore professionale, messo adisposizione dei nostriiscritti, specie i più giovaniche si trovano a sostenereelevati costi di startup.L'iniziativa rientra nelpercorso di potenziamentodel sostegno alla professione,di cui la formazione è unacomponente fondamentale.La Cassa è impegnata arafforzare il welfare dicategoria ed è in attesa daparte dei ministeri vigilantidel via libera alle modificheregolamentari che leconsentiranno di avereulteriori leve per assistere inostri associati, specie in unafase difficile come l'attuale».

Commercialisti Pagina 17

. Regole di condotta pubblicate in «Gazzetta»

Avvocati, dai 15 dicembreil nuovo codice deontologicoMILANO

Conto alla rovescia per

il debutto del nuovo codicedeontologico forense. Sul-la «Gazzetta ufficiale» n.241 è stato pubblicato il te-sto con le regole di condot-ta cui dovranno uniformar-si gli avvocati iscritti all'Al-bo. La redazione del Codi-ce era prevista sulla basedella legge di riforma del-l'ordinamento professiona-le, la n. 247 del 2012. La disci-plina entrerà in vigore ilprossimo 15 dicembre e do-vrà essere applicata dainuovi organismi disciplina-ri, i consigli distrettuali didisciplina, che sono già sta-ti costituiti e diventerannooperativi a partire dal i'gennaio 2015. La normatransitoria prevede l'appli-cazione anche ai procedi-menti disciplinari in corso,a patto che le nuove normesiano più favorevoli al lega-le «sotto indagine».

Tra i punti qualificantidel nuovo impianto c'è in-nanzitutto una tendenzialetipizzazione degli illeciti di-sciplinari con la previsionedella sanzione declinata nelminimo e nel massimo; unamaggior grado di comple-tezza delle norme deontolo-giche di riferimento, tra lequali sono ricomprese an-che quelle sparse in diversefonti legislative; la previsio-ne di due nuovi titoli, il IV(Doveri dell'avvocato nelprocesso) e il V (Doveriver-so le Istituzioni forensi). Ilprimo è suggerito dalla tipi-cità della funzione difensi-va; il secondo è elemento dirafforzamento del rapportotra iscritti e Istituzioni rap-presentative.

G.Ne.O E] PRO O UZTONE RISERVATA

I punti chiave

Viene scandito il momentodella nascita del rapportoprofessionale con la liberapattuizione del compenso(anche misurato con modalitàdiverse, salvo il divieto dipatto di quota lite) e con inuovi obblighi informativi,quali: prevedibile duratacausa, preventivo scritto serichiesto, estremi della polizzaassicurativa, possibilità diavvalersi della mediazione e ditutti gli altri sistemi alternativiprevisti per legge e delpatrocinio a spese dello Stato.

In generale si rafforza ilrapporto di colleganza anchecon i collaboratori di studio.L'avvocato dovrà favorirne lacrescita formativa,compensandone in manieraadeguata la collaborazione,tenendo conto dell'utilizzo deiservizi e delle strutture dellostudio. Ai praticanti dovràassicurare l'effettività e laproficuità della pratica forensee, fermo l'obbligo del rimborsodelle spese, riconoscergli,dopo il primo semestre dipratica, un compensoadeguato.

Non sono ammesseinformazioni comparative néequivoche, ingannevoli,denigratorie, suggestive o checontengano riferimenti a titoli,funzioni o incarichi noninerenti l'attivitàprofessionale né l'indicazionedi nominativi di professionistinon direttamente oorganicamente collegati con lostudio dell'avvocato.L'informazione è ammessa conogni mezzo, ma il sito webdeve avere dominio propriosenza re-indirizzamento.

Nel caso di processi con piùparti l'avvocato deve astenersidall'assumere la difesa di piùindagati/imputati che abbianoreso dichiarazioni accusatorienei confronti di altriindagati/imputati nelmedesimo processo erinunciare al mandato se hanotizia di prove o documentifalsi prodotti in giudizio dallaparte assistita. Massimadignità e reciproco rispetto neirapporti con i magistrati, maanche con arbitri, conciliatori,mediatori e periti e consulentitecnici.

Avvocati Pagina 18