Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio...

17
Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014

Transcript of Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio...

Page 1: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014

Page 2: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014

Pagina I

FINANZIAMENTI UE

Bandi Ue, studi emarginatiSole 24 Ore 17/09/14 P. 42 Flavia Landolfi 1

FISCO E PROFESSIONISTI

I professionisti chiedono tempi certiSole 24 Ore 17/09/14 P. 37 2

ANAC

Anac rivede la banca dati sulle gareSole 24 Ore 17/09/14 P. 14 Mauro Salerno 3

SBLOCCA ITALIA

Pagamenti fuori dal patto per le incompiute segnalate a giugnoSole 24 Ore 17/09/14 P. 38 4

Commissari e revoche: tagliola di Palazzo Chigi sui fondi europeiSole 24 Ore 17/09/14 P. 38 Giuseppe Latour 5

Metrò, ferrovie e strade: ripartono le grandi opereSole 24 Ore 17/09/14 P. 38 Alessandro Arona 6

Al 30 settembre le intese tra Regioni per scambiare quote del patto di stabilitàSole 24 Ore 17/09/14 P. 39 8

Scuole e dissesto, appalti senza gara per le opere urgenti fino a 5,2 milioniSole 24 Ore 17/09/14 P. 39 9

Cassa depositi, 15 miliardi in più per finanziare i progetti di reteSole 24 Ore 17/09/14 P. 39 10

Le autorità d'ambito vengono sostituite dai nuovi «enti di Governo»Sole 24 Ore 17/09/14 P. 39 11

Sblocca Italia, sì ma con le riformeItalia Oggi 17/09/14 P. 34 Angelica Ratti 12

SPENDING REVIEW

Centrali di appalto, pronto il decreto per il «club dei 35»Sole 24 Ore 17/09/14 P. 14 Massimo Frontera 14

PROFESSIONI SANITARIE

Le sanitarie tentano lo sprintItalia Oggi 17/09/14 P. 28 Benedetta Pacelli 15

Page 3: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

ntí. Ordini poco coinvolti nella programmazione2014-2020

40 40Bandi Ue, studi emarginatiFlavia Landolfi

Professionisti grandi as-senti al tavolo degli accordi dipartenariato.

Esclusi dal tavolo della pro-grammnazione deifondi struttu-rali europei i professionisti pos-sono fare poco per alzare l'asti-cella della partecipazione ita-liana ai bandi Ue.

L'allarme arriva dal conve-gno «Fondi Ue 2014-2020 e fi-nanziamenti internazionali», or-ganizzato ieri a Roma da Fasi.biz (Funding aid strategies inve-stments).Il coro è aunavoce so-la: senza il coinvolgimento dellecategorie professionali nellaprogrammazione ma anche nel-la definizione dei bandi, comn-mercialisti, ingegneri e architet-ti non sono messi nelle condizio-ni di aiutare le imprese. E tanto-meno digiocare al meglio la par-tita della riforma Ue, quella che

li eleva allo status di aziende ve-re e proprie, destinatari a lorovolta di finanziamenti Ue.

I numeri snocciolati dal cen-tro studi del Consiglio degli inge-gneri fanno paura: quasi la metàdegli iscritti non ha mai sentitoparlare di fondi strutturali. «Sia-mo considerati Pmi - tuona Mas-similiano Pittau, direttore delcentro studi-ma esclusi daitavo-li decisionali. Nella programma-zione a livello centrale, su 300 at-tori economici sono stati coin-volti solo due ordini professiona-li, in quella regionale solo ïl Vene-to ha chiamato il Cup».

Anche i commercialisti la-mentano assenza di informazio-ni e Antonio Repaci, del Consi-glio nazionale dell'ordine metteil dito nella piaga: «C'è un pro-blema di informazione», dice,raccontando il caso del bandoper Gioia Tauro andato deserto

e di 5o milioni non spesi.Gli fa eco Christian Rocchi,

omologo del Consiglio degli ar-chitetti, che invocaun tavolo per-manente, mentre Federico DeStasio, vice presidente dell'An-doc (commercialisti), indica neifondi europei «un'opportunitàda cogliere al meglio» in un peri-odo «non di crisi, ma di cambia-mento epocale». La nuova pro-grammazione di opportunità neha per tutti con gli 8o miliardi diHorizon 2020, 2,5 miliardi di Co-sme, 148 miliardi di Erasmusplus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione.La sfida, però, è d i migliorare nel-la spesa. A cominciare dai fondistrutturali: «Dei 21,2 miliardi as-segnati all'Italia dal Fesr nel2007-2013 il nostro Paese ha spe-so solo il59%io delle risorse».

CA RIP RODDZIONE RISERVATA

Finanziamenti UE Pagina 1

Page 4: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

' . Vertice al ministero dell'Economia -Co m merci a hsti al tavolo tecnico

I professionisti chiedono tempi certiROMA

Caf e professionisti abilita-ti pronti a svolgere il ruolo nellarivoluzione degli adempimentifiscali con l'arrivo della dichiara-zione precompilata. Ma chiedo-no tempi certi. E lo hanno fattoieri direttamente incontrando ilviceministro all'Economia, Lui-gi Casero. «Come imprese abbia-mo bisogno di certezze per piani-ficare la nostra attività», ha spie-gato il presidente della Consultadei Caf, Valeriano Canepari. Eper rassicurare Caf e professio-nisti lo stesso Casero haprecisa-to che è in corso l'istruttoria perportare al prossimo Consigliodei ministri il decreto attuativodella delega fiscale sulla dichia-razione precompilata e sullesemplificazioni fiscali, rivisto ecorretto sulla base delle osserva-

zioni e dei pareri delle Commis-sioni parlamentari (si veda Il So-le 24 Ore del io settembre).«Dall'emanazione del decretoattuativo - ha spiegato Canepari- discende poi l'altro provvedi-mento sui compensi che saran-no rivisti con un apposito prov-vedimento del Mef». E se saran-no rispettati i tempi indicati daCasero, ovvero che l'emanazio-ne del decreto attuativo arriveràper metà ottobre, «entro novem-bre arriveranno inuovi compen-si che, ha aggiunto Canepari, ciconsentiranno di andare a ricon-trattare con le assicurazioni lanostra attività che, con la pre-compilata, sarà destinata ad au-mentare sia in termini di lavoroma soprattutto in termini di re-sponsabilità».

All'incontro ha preso parte an-

che una delegazione del Consi-glio nazionale dei commerciali-sti (Cndcec) guidata dal neopre-sidente Gerardo Longobardi. Lacategoria è stata invitata a parte-cipare al tavolo tecnico sulla de-lega fiscale.

Oltre a esprimere la soddisfa-zione per quest'invito, Longo-bardi ha sottolineato le criticitàdella norma che addossa ai pro-fessionisti la responsabilità perimposte, sanzioni e interessi. Ilpresidente ne ha chiesto l'elimi-nazione sottolineando «il pale-se contrasto con il principio co-stituzionale di capacità contribu-tiva e le notevoli difficoltà che siincontrerebbero per la copertu-ra assicurativa obbligatoria».

M. Mo.G. Par.

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Fisco e professionisti Pagina 2

Page 5: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

. Per Corradino il sistema non funziona, da semplificare gli obblighi per le imprese

Anac rivede la banca dati sulle gareL'Authority aumenterà gli interventi di indirizzo e di vigilanza

Mauro SalernoROMA

È sopravvissuta allo SbloccaItalia, ma il destino della bancadati dei requisiti messa in piedidall'Autorità contratti pubblici,soppressa e sostituita dall'Anacguidata da Raffaele Cantone,sembra comunque segnato. Nel-la prima versione del decreto133/2014 era previsto un nuovoslittamento (il quarto) dell'obbli-go diverificare irequisiti deipar-tecipanti alle gare attraverso il si-stema Avcpass, entrato in vigoreil primo luglio. Una misura elimi-nata dal testo andato in Gazzettail 12 settembre che però potrebberiemergere durante l'esame par-lamentare del decreto. A ricono-scere che il sistema non è esentedalla criticità segnalate a più ri-prese dalle stazioni appaltanti edalle imprese sono infatti ormaianche i nuovi vertici dell'Anac.«Bisogna assolutamente rimet-terci mano - dice Michele Corra-dino, consigliere Anac con dele-

ga sugli appalti -. Dobbiamo capi-re perché non sta funzionando eandare verso un obiettivo chiaro.L'Avcpass è buono nella sua filo-sofia, cioè la semplificazione del-le procedure . Ma la sua realizza-zione concreta nuova . Se dobbia-mo costringere le imprese a chia-mare un consulente per capire co-me partecipare alla gare, faccia-

Tra gli obiettivila valorizzazionedel patrimonio di datimai sfruttato a fondoper arginare la corruzione...........................................................................

mo un danno al mercato».Per Corradino, che ha preso in

mano anche la riorganizzazionedella vecchia Autorità, la revisio-ne dell'Avcpass, mai decollatotanto che l'obbligo è spesso disat-teso, è uno dei passaggi necessari

a costruire il ruolo dell'Anac nel

campo degli appalti. Con due di-

rettrici. Primo, appunto, la sem-

plificazione. «Vessiamo ancora

gli imprenditori e le Pa con una

serie di vincoli e richieste inutili.

Non possiamo più chiedere dati

e autorizzazioni per questioni

nonproduttive». Secondo, lalot-

ta alla corruzione. «Vogliamo fa-

re da guida al mercato, ma senza

dimenticare che ci chiamiamo

Autorità nazionale anticorruzio-

ne.». L'idea è di valorizzare

l'enorme patrimonio di dati sul si-

stema degli appalti, mai sfruttato

a fondo dall'organo di vigilanza.

«Bisogna creare dei modelli, an-

che statistici, capaci di far emer-

gere i punti in cui si annidano le

anomalie del mercato, anche

sfruttando la nuova norma che

impone di comunicare le varian-

ti». E agendo anche sulla Pa. «Nel-

la lotta alla corruzione - segnala

Corradino - non possiamo fer-

marci agli appalti. La discreziona-

lità è la base del sistema corretti-

vo. Anche qui si possono creare

strumenti per evidenziare le ano-

malie, segnalando ad esempio gli

uffici che a un esame statistico ri-

sultano in cronico ritardo sul rila-

scio dei provvedimenti, pur sen-

za soffrire di problemi di organi-

co».

L'Anac punta a recuperare unruolo anche nel processo di rifor-ma del codice, quantomeno sugliaspetti che la riguardano più davicino come lavigilanza. Sul pun-to è stata istituita una commissio-ne ad hoc, insediata proprio inquesti giorni. E si riapre il temadella qualificazione al mercatodei lavori pubblici, ora estito tra-mite società private. «E una scel-ta che spetta al legislatore - chiu-de Corradino - Sappiamo peròqual è l'opinione del presidenteCantone, espressa in sedi ufficia-li. Io posso dire da magistrato chei controlli privati non hanno maifunzionato. Laterzietà è essenzia-le e può darla solo lo Stato».

L'Avcpass identifica la bancadati dei requisiti, messa in piedidalla vecchia Autorità di vigilanzasui contratti pubblici su input, daultimo, del decretosemplificazioni del GovernoMonti. L'obiettivo sarebbe quellodi concentrare in unico puntole richieste di documenti(dall'antimafia alla regolaritàfiscale) che gli enti appaltantidevono ottenere dalle altreamministrazioni per comprovareil possesso dei requisiti dichiaratidalle imprese in gara. Dopo trerinvii, l'obbligo (senza sanzione)di usare ilsistema Avcpassè in vigore dal primo luglio

anac Pagina 3

Page 6: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

Pagamentiori al patto

per le incompiutesegnalate a giugno

igamenti fuori dal patto per ultimare leincompiute segnalate dai sindaci aRenzi lo scorso giugno. È quanto

prevede l'articolo 4 del decreto SbloccaItalia, che insieme alle misure per accelerarela realizzazione dei cantieri rimasti in mezzoal guado concede agli enti locali nuovi spazifinanziari per 300 milioni utili a saldare debiticon le imprese e assegna altri 250 milioni allaricostruzione privata in Abruzzo.

Incompiute. Per portare a termine leopere segnalate tra il2 e 1115 giugno sonoprevisti anche snellimenti procedurali.Innanzitutto, sarà possibile riconvocare laConferenza di servizi (anche se già definita) inmodo da superare l'empasse, con 11dimezzamento dei tempi ordinari. E saràsempre possibile per i Comuni ricorrere allacabina di regia di Palazzo Chigi per sbrogliarela situazione. Inoltre i pagamenti delle operesegnalate potranno essere esclusi dal patto distabilità (fino a25o milioni) a seguito diun'istruttoria a cura della presidenza delConsiglio. L'istruttoria dovrà essere conclusaentro 30 giorni dall'entrata in vigore deldecreto (dunque entro 1113 ottobre),accertando il rispetto di tre condizioni. Laprima è che le opere siano state incluse nelpiano triennale dell'ente. La seconda è che ipagamenti riguardino opere realizzate, incorso di realizzazione o immediatamentecantierabili. L'ultima condizione è che ïl saldodelle fatture avvenga antro 11311 dicembre 2014.Sarà poiun decreto (Dpcm) da emanare entro15 giorni dalla conclusione dell'istruttoria aindividuare i comuni che beneficianodall'esclusione dal patto e per quali importi.

Pagamenti. Il decreto riconoscel'esclusione dal patto anche per i pagamenti inconto capitale, dunque per investimenti,eseguiti dagli enti locali dopo l'entrata invigore del decreto 1133/20114 (113 settembre).L'esclusione opera fino aun massimo di3oomilioni e vale per gli an ni 2014 (200 milioni) e20115 (loo milioni). L'esclusione si applica apagamenti «certi liquidi ed esigibili» alla datadel 31 dicembre 2013. Inoltre il pagamentodeve riferirsi a fatture o richieste dipagamento emesse (e riconosciute) primadella stessa data. L'esclusione prevista per Il

20114 è riservata per 5o milioni ai pagamenti deidebiti delle Regioni che beneficiano di entrateda estrazione degli idrocarburi, indicazioneche indirizza lo sguardo verso la Basilicata.Perla distribuzione degli altri 25o milioni (1150milioni per 112014 e 100 milioni per il 2015) glienti locali dovranno prenotare lo «spazio» sulsito «certificazione crediti» della Ragioneria,entro 1130 settembre per il 2014 ed entro ilprossimo 28 febbraio per il 2o15. L'ultimanovità rigu arda la possibilità per gli enti localìdi utilizzare lo spazio finanziario di unmiliardo (85o milioni) peri Comuni e 150 (perle Province), concesso in deroga al patto dallalegge 183/2011, per pagamenti in conto capitalerelativi a tutto ï120>4, invece che ai soli primisei mesi dell'anno.

Abruzzo . Viene rifmanziata con 250 milioniper il 2014 l'autorizzazione di spesa per laconcessione dei contributi pubblici allaricostruzione privata in Abruzzo.

Mau.S.©MUR 0DN NONE RISERVATA

Sblocca Italia Pagina 4

Page 7: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

Commissarie revoche: taglioladi Palazzo Chigisui fondi europei

F"lotere assoluto a Palazzo Chigi suifondi europei. È scritto con questospirito il nuovo articolo 12 del decreto

sblocca Italia. Il presidente del Consigliopotrà avvalersi di strutture di supporto,come la nuova agenzia per la Coesione, permettere sotto la lente la spesa del denaroche arriva da Bruxelles. E, nel caso in cui leamministrazioni non facciano il propriodovere, avrà un ampio ventaglio di poteriper rimettere in circolazione le risorse cherischiano di restare bloccate.

Rispetto alle prime versioni del decreto, ipoteri del presidente del Consiglio si sonoampliati in maniera consistente. L'obiettivoè evitare che si ripeta quello che è successonel corso dell'ultima programmazione2007-2013, quando l'Italia è stata costretta ainseguire obiettivi di spesa che non haquasi mai centrato. «Al fine di nonincorrere nelle sanzioni previstedall'ordinamento dell'Unione europea, incaso di inerzia, ritardo o inadempimentodelle amministrazioni pubblicheresponsabili dell'attuazione di piani,programmi ed interventi cofinanziatidall'Ue», Palazzo Chigi potrà intervenire.Basterà che si inceppi un qualsiasi anellodella catena di spesa del denarocomunitario.

A monte di queste prerogative, vieneattribuito al presidente del Consiglio unpotere di monitoraggio. Avvalendosi delleamministrazioni dotate di specificacompetenza tecnica, come la nuovaagenzia per la Coesione, potrà accertare ilrispetto della tempistica e degli obiettividei piani, dei programmi e degli interventifinanziati dall'Unione europea. Nei casi incui ci siano problemi, potrà intervenire.

La prima alternativa si richiama a quantoprevisto dal decreto 69/2013. Palazzo Chigipotrà fissare un termine perché le Paagiscano e, in caso di mancatoadeguamento, nominare un commissario,con il compito di curare tutte le attività dicompetenza delle amministrazioni

inadempienti. In alternativa, sarà possibilemettere in moto una macchina in grado diredistribuire i soldi. Il presidente, in questocaso, propone al Cipe il definanziamento ela riprogrammazione delle risorse nonimpegnate. Il denaro, addirittura, potràessere sottratto all'amministrazione chenon lo utilizza, «prevedendonel'attribuzione ad altro livello di governo».In base a questa formulazione, saràpossibile spostare, ad esempio, soldi da unaRegione al Governo.

In chiave europea, completa il quadrol'articolo 14, che disciplina il cosiddetto«overdesign».Il testo stabilisce che «nonpossono essere richieste modifiche deiprogetti delle opere pubbliche rispondentia standard tecnici che prescrivano livelli disicurezza superiori a quelli minimi definitidal diritto europeo e prescritti dagli organicomunitari». Chi vuole progetti cheincludano appesantimenti rispetto ai livelliminimi richiesti dall'Ue, dovrà giustificare itempi e i costi dell'operazione.

Giuseppe LatourO RIPRODUZIONE RISERVATA

Sblocca Italia Pagina 5

Page 8: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

Metrò, ferrovie e strade:ripartono le grandi opereStanziate risorse per 4 miliardi con le indicazioni di tlera 111tà»

Alessandro Arona

Nuove risorse per 3,9 miliardi di euro, dauna parte, e procedure speciali e incentivi fi-scali dall'altra. Il pacchetto infrastrutturedel decreto legge 12 settembre 2014, n.133 è unpo' "il cuore originario" dello Sblocca Italia:l'utilizzo dei cantieri e dell'edilizia per dareuna spinta rapida all'economia.

Laprima sfida è dunque sui tempi. L'artico-10 3, quello che stanzia 3.890 milioni di europer una lista di opere indicata già in dettaglionel testo, stabilisce le date massime di cantie-rabilità, pena la revoca dei fondi. Per quattro

iSi allarga il campo di azionedel credito d'imposta Ires e Irapche è possibile riconoscereper spingere le infrastrutturein project financing

opere (passante ferroviario di Torino, sche-ma idrico Basento-Bradano, A4 Venezia-Tri-este, soppressione passaggi a livello sulla Bo-logna-Lecce, metropolitana C di Roma) ilavo-ri dovranno partire entro il 31 dicembre 2014;per altri due gruppi si fissano le date massimedel 30 giugno e 31 agosto dell'anno prossimo.

Tempi stretti, dunque. Contutti i3,9 miliar-di si possono subito pubblicare bandi di garae firmare contratti, ma la "cassa" è molto spo-stata negli anni: solo 455 milioni (il 12% del to-tale) sono spendibili nei primi tre anni,2014-2016, mentre il restante 88%, 3-435 milio-

ni, è spendibile dal2o17 al2o2o.llministro del-le Infrastrutture Maurizio Lupi assicura che«è del tutto normale che le infrastrutture fac-ciano poca cassa i primi anni, mai cantieri de-vono essere aperti tutti entro 1131 agosto pros-simo, e le risorse per portarli avanti ci sono».Questi numeri attesterebbero però che è im-possibile (o quasi) "fare Pii" nel breve termi-ne con le infrastrutture.

L'articolo 3 affida a uno o più decreti Lupi-Padoan il compito di assegnare le risorse,mala Relazione tecnica del governo giàindi-ca le cifre. Alle 29 opere citate andrebberodunque 2.950 milioni, con i restanti 900 aquattro piani di piccoli interventi: 300 allemanutenzioni Anas, 500 ai piccoli Comuni(lettera di Renzi e 6mila Campanili) e ioomi-lioni ai Provveditorati.

Spiccano poile tratte ad alta capacitàferro-viaria Terzo Valico (200 milioni), Brennero(270), Verona-Padova (90), la Colosseo-Ve-nezia delmetrò C di Roma (155), il Quadrilate-ro Marche-Umbria (120), lavariante Tremez-zina sulla Ss 340 Regina (210), la ferrovia Luc-ca-Pistoia (215), la tramvia di Firenze (ioo),due tratte della Salerno-Reggio Calabria per419 milioni (la tabella completa sul Sole 24Ore del12 settembre).

Un effetto sblocca-cantieri importante èpoi affidato anche all'articolo 1, che nominal'Ad diFs, Michele Ella, commissario straordi-nario per accelerare le due tratte ferroviarieNapoli-Bari (già finanziata per 2,9 miliardi) eMessina-Catania-Palermo (24miliardidispo-nibili). Il decreto fissa il31 ottobre 2015 comeobiettivo per far partire i primi cantieri.

L'articolo 2 detta norme di fatto pensate

per l'autostrada Orte-Mestre in project finan-cing, con l'obiettivo di superare i rilievi dellaCorte dei Conti e riapprovare la delibera Ci-pe del novembre 2013 che consente di avviareil bando con la defiscalizzazione. I tempi deicantieri saranno comunque incerti e lunghi.

L'articolo n allarga il raggio d'azione del

credito d'imposta Ires e Irap che il Cipe può

assegnare per spingere le infrastrutture in

project financing, da un minimo di valore

dell'opera di2oo milioni di euro a soli 5o mi-

lioni, e non solo per le infrastrutture strategi-

che. La misura era nel D1 179/2012, e non è

mai stata applicata.

Stesso discorso per i project bond, scontifiscali (12,5% sugli interessi anziché l'attuale26° ) per le obbligazioni di progetto dei Ppp,misura anch'essa del governo Monti mai uti-lizzata. Ora si elimina la scadenza del 30 giu-gno 2015, si ammette la garanzia anche per lafase post-costruzione, si estende il privilegioanche sul ri-finanziamento.

In materia di autostrade, all'articolo 5, il de-creto ammette la possibilità di rinegoziare leconcessioni (entro i131 agosto 2015) -previa in-tesaconlaCommissione europea- conl'allun-gamento della concessione in cambio di nuo-ve opere o comunque la certezza che si realiz-zino quelle già previste. Il governo prevede losblocco di opere per 1o miliardi di euro, maparliamo di un arco temporale di oltre 1o anni,e un avvio graduale a partire dalla fine dal2o15.

Norma-provvedimento, infine, all'artico-lo 16, con deroghe ad hoc per facilitare l'inve-stimento della Qatar Foundation per il nuo-vo ospedale di Olbia.

Sblocca Italia Pagina 6

Page 9: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

SUL. SOL.E ®IDOMANI

Le misure sulla giustizia civile:dal taglio dell'arretratoalle procedure esecutive

Sul Sole 24 Ore di domani ci saranno duepagine di guida al decreto legge sullaGiustizia

5 l JIS.com

Il testo completo del decretospiegato articolo per articolo

Sul sito web del Sole 24 Ore il testointegrale del decreto legge 133/2014 con icommenti degli esperti articolo per articolo...............................................................................................www.ilso[e24ore.com

Sblocca Italia Pagina 7

Page 10: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

30 settembrele intese tra Reo-ioni

per scambiare quotedel patto di stabilita

riti locali nel mirino del governo: il D1133/2014 prevede due articoli, i142(dedicato alle Regioni) ei143 (ai

Comuni). Anzitutto viene anticipato di unmese, al 30 settembre, il termine entro cui laConferenza Stato-Regioni deve approvare ipiani di ripartizione tra le singoleamministrazioni dei tagli di 750 milioni di

euro all'anno stabiliti a partire dal 2o14 dal Dl

66/2014. Si dà poi attuazione all'intesa

raggiunta tra Stato e Regioni nella Conferenza

unificata del 29 maggio dell'aumento di 500

milioni di euro del concorso delle regioni al

patto di stabilità. Viene spostato al 30 settembre

il termine entro cui le Regioni possono

scambiarsi quote del patto di stabilità: è questa

una possibilità che aumenta gli spazi di

flessibilità finanziari senza produrre risultati

negativi sul fabbisogno complessivo. Vengono

spostati, sempre al 30 settembre, i termini entro

cui Comuni e province devono dare

comunicazione della previsione del totale dei

pagamenti dell'anno ed entro cui le Regioni

devono effettivamente versare allo Stato il

taglio di 56o milioni stabilito dalla legge

14112013-L'articolo 43 è invece dedicato al Fondo di

rotazione per la stabilità finanziaria degli entilocali che hanno dichiarato il «predissesto».Queste amministrazioni possono utilizzare ilFondo per ripianare il disavanzo diamministrazione e per riconoscere e pagare idebiti fuori bilancio. Molto importante èanche la regola che è dettata aifini dellainclusione nel patto di stabilità di questerisorse: ciò avviene entro il tetto complessivodiioo milioni di euro per il 2014 e di 18o perognuno degli anni dal 2o15 al 2020. Laimputazione di tali somme ai singoli enti saràdisposta con un decreto dell'Interno sullabase della quantità di risorse erogate. Gli entiche utilizzano questo strumento sonoimpegnati a farsi carico direttamente delleeventuali diminuzioni che si determinano nelFondo rispetto all'anno precedente.

Gli ultimi due commi prevedono laimmediata erogazione di anticipazioni aicomuni da parte del Fondo di solidarietà,per evitare di dovere ricorrere adanticipazione di tesoreria.

Arturo Bianco

Articolo 42Entro il 30 settembre la Stato-Regioni

ripartisce tra le Regioni i tagli di 750 milioniSi dà attuazione all'intesa del 29 maggio

dell'aumento di 500 milioni di euro delconcorso delle Regioni al patto di stabilità

Entro il 30 settembre le Regioni possonoscambiarsi quote del patto di stabilità

Articolo 43a Gli enti locali in °predissesto" possonoutilizzare il Fondo di rotazione per ripianare ildisavanzo e pagare i debiti fuori bilancio

Immediata erogazione di anticipazioni delFondo di solidarietà ai comuni, per evitareanticipazione di tesoreria

CI', RIVRODDZIO ME RISERVATA

Sblocca Italia Pagina 8

Page 11: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

Scuole e dissesto,appalti senza garaper le opere urgentifino a 5,2 milioni

I- iente gare fino a5,2 milioni per gli

interventi urgenti dimessa inquintuplicato rispetto al valore normale diçomila euro. Come dire che la maggioranzadegli interventi urgenti inseriti nelprogramma straordinario di manutenzionescolastica (che include interventi in oltre2omila edifici) verranno affidati senza alcunricorso alla concorrenza.

Tra le deroghe alle procedure ordinarieper agevolare l'assegnazione degli appaltiurgenti figurano poi anche la possibilità diassegnare il contratto senza aspettare icanonici 35 giorni dall'aggiudicazione (ilcosiddetto «stand still») e scavalcandoanche il caso di ricorso al Tar. I lavori diestrema urgenza potranno poi anche essereaffidati senza richiesta di garanzia a corredodell'offerta, pubblicando unbando solo sulsito web della stazione appaltante, senzapassare perla Gazzetta Ufficiale (anche perle opere oltre 5oomila curo) e dimezzando itempi di ricezione delle offerte.

Mauro SalernoO R I PROD OZ IO NI RISERVATA

sicurezza delle scuole , delle opereanti-dissesto idrogeologico, di prevenzionedel rischio sismico, di tutela dell'ambiente edel patrimonio culturale. In attesa dellariscrittura del codice degli appalti, dopol'Expo e Pompei, anche il decreto SbloccaItalia allunga l'elenco delle deroghe alleprocedure ordinarie per l'affidamento deilavori pubblici . Con l'obiettivo divelocizzare i principali programmi diinvestimento nell'edilizia su cui si èimpegnato il Governo negli ultimi mesi(manutenzione delle scuole e prevenzionedelle calamità) il decreto 133/2014 prevedeuna serie di misure di forte accelerazione perle situazioni di «estrema urgenza».Un'ipotesi in realtà già prevista dal codice(articolo 57), ma solo per «circostanzeimprevedibili» e «non imputabili» allestazioni appaltanti. Ora, invece, si allarganomolto le maglie. Per assegnare il «patentino»di opera urgente basteràun'autocertificazione dell'ente che dichiari«come indifferibili gli interventi anche suimpianti, arredi e dotazioni funzionali». Ilresto viene da sé. Con una serie di modificheal codice vengono infatti fatti cadere tuttauna serie di paletti posti a tutela dellaconcorrenza. Innanzitutto, viene elevatafinoalla soglia comunitaria (5,186 milioni) lapossibilità di affidare i contratti a trattativaprivata (procedura negoziata senzabando)invitando un minimo di tre imprese. Unaprocedura che in casi normali è attivabilesolo per le opere fino a un milione di euro econ invito rivolto a un minimo di 1o soggetti(cinque sotto i 5oomila euro). Elevato anchedal 20%io al 3o°io l'importo dei lavori chel'impresa scelta senza gara potrà affidare insubappalto. Per le scuole, dove nellamaggioranza dei casi sono inballo lavori dipiccola manutenzione, una novità ancora piùdirompente è la possibilità concessa alfunzionario che svolge il ruolo diresponsabile del procedimento (solitamenteil preside) di affidare in via fiduciaria diretta-cioè senza alcuna consultazione di mercato -lavori fino a2oomila euro: importo

Sblocca Italia Pagina 9

Page 12: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

Cassa depositi,15 ili di in piùper finanziarei progetti di rete

1 plafond di investimenti che Cassadepositi e prestiti potrà indirizzare aprogetti di sviluppo in Italia passa da

8o a 95 miliardi. La relazione tecnicaall'articolo 1o del Dl 133/2014 quantifica inquesti termini il potenziamento del raggiod'azione di Via Goito, consentendo un piùmassiccio intervento soprattutto asostegno di opere infrastrutturali, e inparticolare di reti di telecomunicazione.

Il cuore della novità sta nella possibilitàdi intervento, con garanzia dello Stato,anche in iniziative promosse da privatiper obiettivi di pubblica utilità.

Gran parte di questa accresciutapotenzialità riguarda la «gestioneseparata», cioè quella con garanzia delloStato. Viene inoltre ampliata la possibilitàdi investire le risorse della gestioneordinaria (non assistita da garanzia delloStato) e di aumentare le iniziative asostegno del sistema Paese con garanziadello Stato sulle esposizioni di Cdp.

Le novità richiedono misure attuative.

Grazie a queste modifiche il piano

industriale di Cdp 2013-2015 consentirà di

movimentare risorse sensibilmente

superiori ai 70 miliardi movimentati dal

precedente piano industriale 2010-2012.I1

consuntivo del precedente triennio

operativo di Cdp era stato comunicato nel

maggio scorso dallo stesso presidente,

Franco Bassanini, nel corso di

un'audizione in Parlamento. Resta da

capire come sarà l'articolazione delle

misure tra i vari tipi di impiego all'interno

del piano industriale.

Più in dettaglio, per quanto riguarda lagestione separata, si consentonoinvestimenti con garanzia dello Statoanche a iniziative promosse da «soggettiprivati per il compimento di operazioninei settori di interesse generale», a pattodi tenere conto della «sostenibilitàeconomico-finanziaria di ciascunaoperazione». Contestualmente siinterviene anche sul fronte della garanzia

statale alle iniziative della gestioneseparata, di fatto consentendo a Cdp diliberare più risorse. La garanzia delloStato resta onerosa e, soprattutto, deveessere «compatibile con la normativaeuropea in materia di garanzie oneroseconcesse dallo Stato».

Questa novità non è peròimmediatamente operativa. Serve infattiun Dm Economia per definire «i settori diintervento nonché i criteri e i limiti delleoperazioni dei soggetti privati e i relativisettori di intervento». Saranno necessarieinoltre «una o più convenzioni» Mef-Cdpper disciplinare «criteri e le modalitàoperative, la durata e la remunerazionedella predetta garanzia» statale.

Infine, come sintetizzato dalla relazionetecnica, il Dl «estende il regime diesenzione della ritenuta sugli interessi esugli altri proventi corrisposti a fronte difinanziamenti a medio e lungo termineconcessi alle imprese» da banche e istitutidi promozione dello sviluppo.

Massimo FronteraRIPRODUZIONE RISERVATA

Sblocca Italia Pagina 10

Page 13: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

Le autorità d'arnNtovengono sostituitedai nuovi«enti di Governo»

1 D1133/2014 «Sblocca Italia» intervienesu molti fronti di natura ambientale edenergetica; infatti, per il servizio idrico

integrato le soppresse Autorità d'ambitosono ora sostituite dagli «enti di governodell'ambito» e contro il rischioidrogeologico è prevista la revoca dei fondinon impegnati (articolo 7). Un Dpr metteràordine nelle terre e rocce di scavo in base aquattro principi e criteri direttivi, tra i qualispicca il «divieto di introdurre livelli diregolazione superiori a quelli minimiprevisti dall'ordinamento europeo»(articolo 8). In materia di bonifiche arrivanole «aree di rilevante interesse nazionale» eviene stabilito che le norme in materiaattengono alla legislazione esclusiva delloStato sulla tutela dell'ambiente e livelliessenziali delle prestazioni. Le aree sonoindividuate dal Consiglio dei ministri e perognuna sarà nominato un commissariostraordinario e soggetto attuatone per ilrisanamento ambientale e la riqualificazioneurbana che agirà in deroga agli articoli 252 e252-bis del Codice ambientale. La prima diqueste è individuata nel comprensorioBagnoli-Coroglio, in ragione dell' «estremodegrado ambientale».

Per le bonifiche si introducono numerosesemplificazioni rispetto alla disciplina del«Codice degli appalti» e nuove regole perrealizzare interventi per la sicurezza sullavoro e la manutenzione di impianti einfrastrutture (articoli 33 e 34). Gli impiantiper il recupero energetico dei rifiutidiventano, finalmente, infrastrutture einsediamenti strategici di preminenteinteresse nazionale ai fini della tutela dellasalute e dell'ambiente. Gli impianti oradevono essere autorizzati a saturazione delcarico termico, in armonia con Dlgs 46/2014.Entro i prossimi 6o giorni le autoritàcompetenti devono adeguare le Aia degliimpianti esistenti (articolo 35).

In materia più strettamente energetica,invece, in caso di aumento delle estrazionipetrolifere per il triennio 2015-2018 superioria quelle del 2013, sono individuate lecondizioni per l'uscita dal patto di stabilitàdei diritti pagati alle regioni ove si ricercanoidrocarburi. Il limite di esclusione dal pattodi stabilità sarà definito con la legge distabilità 2015. Per aumentare la sicurezzadelle forniture di gas, i gasdotti diimportazione di gas dall'estero, i terminali dirigassificazione di gas naturale liquefatto(Gnl), gli stoccaggi di gas naturale e leinfrastrutture della rete nazionale ditrasporto del gas naturale sono opere diinteresse strategico, costituiscono unapriorità nazionale e rivestono il carattere dipubblica utilità e di opere indifferibili eurgenti ai sensi del Dpr 327/2001. Gliimpianti della rete nazionale dei gasdotti,con potenza termica di almeno 5o Mw sonosoggetti ad Aia (Autorizzazione integrataambientale). I procedimenti di Via relativi aricerca di idrocarburi pendenti al 12settembre 2014 passano al ministerodell'Ambiente al quale la Regione devetrasmettere gli atti.

Paola Ficco0 RIPRODUZIONE RISERVATA

Sblocca Italia Pagina 11

Page 14: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

Tipresídeiite dellllniem,1?ino Piacentini, chiede al governo politiche per il recupero urbalio

Stil«; Italia, sì ma con le rifo eI sindacati devono ripensare la strnttara del costo del lavoro

DI ANGELICA RATTI

o «Sblocca Italia» puòessere un primo passopositivo per rimette-

._re in moto il motoredell'economia del Paese, madi certo non è sufficiente. Ser-ve più coraggio, in generale.E in particolare, per l'ediliziail governo deve ampliare lasemplificazione e la sburo-cratizzazione per tutti i tipidi appalti. Anche i sindacatidovranno fare la loro partedopo che hanno lamentatol'inadeguatezza dello «Sbloc-ca Italia», che pure contienenorme importanti per la sem-plificazione normativa e lasburocratizzazione. L'appello«ad andare avanti con le ri-forme» arriva da Dino Piacen-tini, presidente dell'Aniem,l'associazione nazionale im-prese edili manifatturiere.

Domanda . Presidente, inquesta fine estate il temaprincipe è stato lo «Sbloc-ca Italia» che ha introdot-to delle novità nel settoredelle costruzioni, lei comelo valuta?

Risposta . Come abbiamosegnalato già a fine agosto, ilprovvedimento sicuramenteha un approccio condivisibi-le orientato a favorire unaripresa delle attività pro-duttive: accelerazione degliinterventi infrastrutturali,sblocco di opere già finanzia-te, interventi di snellimentodelle procedure. Ma, accantoa elementi positivi che sicu-ramente pongono le giustebasi per ulteriori interventifuturi, si deve segnalare chegli interventi più significati-vi riguardano infrastrutturedi grande portata, mentrebisognerebbe dare maggiorrisalto, al fine di consentireuna più veloce crescita, anchea livello occupazionale, a unaseria programmazione di ope-re piccole e medie, diffuse sututto il territorio, immediata-mente cantierabili.

D. Mi spieghi meglio.R. Partirei dai titoli prin-

cipali del provvedimento. In-nanzitutto le procedure piùsnelle per le grandi opere: ilprincipio per il quale si sbloccala cantierabilità per le grandiopere è sicuramente un princi-pio condivisibile nella misurain cui può rappresentare unelemento di choc del settore:semplificare i processi au-torizzativi è uno dei grandifreni all'attività economica diquesto Paese, tempi e proce-dure asfissianti. Quindi, se loscopo è quello di voler snellirele procedure non si può nonessere d'accordo: il commis-sario straordinario potràapprovare direttamente iprogetti, senza la trafiladella legge Obiettivo, conuna Conferenza dei servi-zi iper semplificata, tutti ele-menti che Aniem auspica dadiverso tempo. Stesso discorsoper gli interventi urgenti. Di-verso invece è il ragionamentosull'affidamento dei lavori chedeve restare aperto alla libe-ra concorrenza. Altro elemen-to certamente apprezzabileall'interno del provvedimentoè l'ulteriore defiscalizzazionedel project financing che rap-presenta uno degli elementidi incentivazione concreta. Misembra importante evidenzia-re che la crisi ha incentivato ilricorso a questo strumento, ba-sta riflettere sul fatto che nelperiodo gennaio 2009-agosto2011 l'incidenza percentualedegli importi relativi alla fi-nanza di progetto sul totaledelle opere pubbliche appalta-te è salito al 40%. Ma va resoeffettivamente utilizzabile,gli operatori imprenditorialie finanziari vanno messi nel-le condizioni di lavorare contempi certi e con costi soste-nibili. Per concludere, alcunesemplificazioni che sono stateintrodotte vorremmo che fos-sero estese a tutte le tipologiedi appalti allo scopo di abban-donare, finalmente, questo ap-proccio culturale e legislativoiper burocratizzato.

D. E gli elementi di cri-ticità?

R. Sempre sul grande temadella sburocratizzazione vor-rei evidenziare tre elementi:innanzitutto lo stralcio delladisposizione dello Sbloccacantieri minori che consen-tiva una procedura semplifi-cata per l'affidamento dei la-vori; quella sul Regolamentoedilizio unico standard che senon eliminata avrebbe con-sentito un'omogeneizzazionedelle farraginose norma-tive territoriali chetroppo spessodeterminanodifferenze si-gnificative dioneri per gliimprendito-ri in base alterritorio incui operano;e quella sul-la limitazionetemporale delpotere di auto-tutela dellapubblica amministrazioneper Dia e Scia che dava cer-tezza soprattutto ai progettidei lavori in casa (prima erastato ipotizzato un termine di6 mesi-1 anno).

D. Sul piano delle regolecome valuta l'ampliamen-to a trattativa privata perle opere di emergenza finoa 5,2 milioni?

R. La valutazione è sostan-zialmente positiva: la novitàè la possibilità per le scuole,dove nella maggioranza deicasi sono lavori di picco-la manutenzione, concessaal funzionario che svolgeil ruolo di responsabile delprocedimento (solitamenteil preside) di affidare in viafiduciaria diretta, cioè senzaalcuna consultazione di mer-cato, lavori fino a 200 milaeuro: importo quintuplicatorispetto al valore normaledi 40 mila euro. Come direche la maggioranza degli in-terventi urgenti inseriti nelprogramma straordinario dimanutenzione scolastica (cheinclude interventi in oltre 20

mila edifici) avrà una corsiapreferenziale e accelerata. Unelemento importante è l'eleva-mento fino alla soglia comu-nitaria, 5,2 milioni appunto,della possibilità di ricorrerealla trattativa privata, cioèad una procedura negoziatasenza bando per gli interven-ti urgenti di manutenzionedelle scuole, ma anche delleopere anti-dissesto idrogeolo-gico e prevenzione del rischiosismico. E gli interventi perarginare il problema idroge-ologico, in Italia, sono molti econsequenzialmente «aprono»un nuova opportunità per leaziende del settore. L'impor-tante è circoscrivere queste

procedure ai casi di ef-fettiva urgenza, altri-

menti, è evidente, sirischia di sottrar-re alla concor-renza una parteimportante de-gli affidamen-ti, in una fase,peraltro, già re-cessiva che pe-nalizza partico-

larmen-

Sblocca Italia Pagina 12

Page 15: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

te le pini.

D. Si parla di 4 miliar-di stanziati , ma l'88% diquesti saranno disponi-bili solo dopo il 2016. Esufficiente per l 'auspicatochoc al settore?

R. È evidente che guardan-do la cosa esclusivamente dalnostro osservatorio, senzatener conto della situazionegenerale del sistema Paese,dovrei dire di no, non è suf-ficiente. Ma possiamo accet-tarlo, per un periodo di tempotemporaneo, perché ci è statodetto che tutte le procedureverranno snellite in manierasostanziale. Questo porta adagevolare e rendere effettivol'entrata di capitale priva-to nelle infrastrutture chesono necessariamente gran-di opere. Se la situazione delPaese è quella che tutti noiconosciamo e viviamo quoti-dianamente e i segnali dellaripresa ancora non sembranoarrivare, l'effetto choc ci puòessere solo se tutti ci compor-tiamo in maniera ragionevo-le. Da parte nostra, quindi,ci accontentiamo per il 2015anche solo del 12% a condizio-ne che sia effettivo il processodi sburocratizzazione, che sifavorisca l'entrata dei capi-tali privati, che si diano cer-tezza agli operatori: tanto pertornare al delicato tema delfinanziamento privato delleopere è inammissibile che sidebbano aspettare anni peravere il via libera. Se il prezzoda pagare è aspettare il 2016perché si vada a regime, è unsacrificio che le piccole e me-die imprese cercheranno difare consapevoli che lo statonon può fare di più. Ma quel-lo che chiediamo e su cui nonsiamo disposti a transare èdal punto di vista normativo,delle procedure autorizzativeanche nei piccoli lavori: anchein questo settore bisogna su-perare la cultura dell'emer-genza e del sospetto che ciporta da decenni a costruirenorme, regolamenti e proce-dure talmente complicati daingessare il settore senza pe-raltro risolvere nulla in ter-mini di moralizzazione.

D. Nel programma delgoverno Renzi per i

prossimi 1.000 giorni,quali sono le accelera-zioni auspicabili?

R. Noi auspichiamopiù coraggio ancorasul fronte della moder-nizzazione del Paese.Politiche industriali

che guardino condecisione alle prio-rità del Paese, mi

riferisco, ad

esempio, al grande tema dellariqualificazione delle nostrecittà per il quale non basta solouna politica di incentivazionefiscale, ma occorre un'azioneselettiva che consenta, comeavviene nel resto del mondo,anche di sostituire compartiedili irrimediabilmente degra-dati ed energivori con ediliziamoderna e sostenibile. Non sitratta di un'utopia, lo ripetia-mo, si può e si deve fare uti-lizzando anche in questo casorisorse private, anche perchénon avremmo più il tema del-la speculazione sui terreni. Èquesto il futuro dell'edilizianelle città, anche perché lospazio non è infinito ed è chia-ro che la priorità sarà semprepiù quella di riqualificare dovel'uomo ha già costruito, spessomale.

Sul tema delle regole, ci at-tende una fase molto delicatache è quella della riscritturadel Codice appalti. Abbiamoapprezzato le dichiarazionidel premier Renzi che ha po-sto dei paletti su questo gran-de progetto di riforma, avvi-cinarci all'Europa ed alle suedirettive, liberarci di tutti que-gli oneri e quelle eccezioni che

snaturano sempre le nostreleggi di recepimento. Sempli-ficare le regola in questo sensovorrebbe dire dare una scossapositiva al settore.

Infine, torno su un temache ci sta molto a cuore, ilcosto del lavoro. Dobbiamotornare a dare dignità e va-lore al lavoro edile. Per farlodobbiamo garantire stipendidignitosi alle maestranze,renderlo attraente anche per inostri giovani. Occorre quindiliberarci da tutti quegli oneriimpropri e quelle gestioni il-logiche e insensate che anco-ra appesantiscono i costi perl'imprenditore senza arreca-re vantaggi ai lavoratori. Unesempio per tutti è l'esigenzanon più rinviabile di allegge-rire i costi della bilateralità inedilizia attraverso un proget-to di accorpamento unitariodelle casse edili.

Nei giorni scorsi i sindacatihanno evidenziato i dati al-larmanti sulla perdita di ad-detti negli ultimi 7 anni (cir-ca il 50%) e hanno lamentatol'inadeguatezza dello « SbolccaItalia»: forse sarebbe il caso diiniziare a valutare anche laresponsabilità e le potenzia-lità di intervento anche daparte delle organizzazioni deilavoratori. Un po' di coraggioanche lì non guasterebbe.

© Riproduzione riservata

Pagina a cura

DI ANIEMASSOCIAZIONE

NAZIONALE IMPRESEEDILI IFATTURIERE

TEL. 06197279855UFFIC [email protected]

V4 WW.ANIEM.IT

Sblocca Italia Pagina 13

Page 16: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

. I requisiti degli aggregatori

Centrali di appalto,pronto il decretoper il «club dei 35»Massimo FronteraROMA

Il Governo ha definito i cri-teri operativi per attuare unadelle più rivoluzionarie inizia-tive di riforma sistemica degliappalti pubblici: la sostituzio-ne delle decine di migliaia distazioni appaltanti esistenticon solo 35 grandi centrali dicommittenza. In questi giorniè stato trasmesso a Regioni eComuni la bozza di Dpcm (diconcerto con l'Economia) coni criteri per selezionare le sta-zioni appaltanti, in attuazionedel Dl n.66/2914 (cosiddetto Ir-pef). Solo chi ha mandato in ga-ra beni e servizi soprasogliaper almeno 260 milioni nell'ul-timo triennio, e per almeno 50milioni per ciascun anno del tri-ennio, potrà concorrere per en-trare nella lista dei 35 «soggettiaggregatori».

L'iscrizione andrà fatta in ba-se a una procedura a curadell'Anac, l'assegnazione saràin base ai valori di appalto.

Tra i soggetti ammessi a fareingresso in questo "club" ilDpcm ammette le due seguenticategorie di enti: le «città metro-politane istituite ai sensi del leg-ge 7 aprile 2014, n. 56 e del decre-to legislativo 17 settembre 2010,n.156 e le province» e le «asso-ciazioni, unioni e consorzi di en-ti locali comunque denomina-ti» (ai sensi delDlgs 267/2000).

Più esattamente, ai fini delcalcolo dell'ammontare, i pre-detti soggetti «devono avere av-viato, nei tre anni solari prece-denti la richiesta procedure perl'acquisizione di beni e servizidi importo a base di gara pari osuperiore alla soglia comunita-ria, il cui valore complessivo siasuperiore a 260.000.000 curonel triennio e comunque con unvalore minimo di 5o.ooo.ooo cu-

ro per ciascun anno». Il bacinodi riferimento perle cittàmetro-politane include tutti gli enti lo-cali entro il perimetro dellapro-vincia. Per quanto riguarda glienti locali in forma aggregatapesa il valore di ciascun enteche fa parte dell'associazione(o unione o consorzio).

La valutazione ricorda unavera e propria gara, precedutada una fase istruttoria di due me-si, che si contano dall'entrata invigore del Dpcm: entro i primi30 giorni l'Anac dovrà delibera-re le procedure per l'iscrizione;entro i successivi 30 giorni i sog-

iIl ruolo di supercommittenteriservato agli enti che hannomandato in gara benie servizi per 260 milioninegli ultimi tre anni...........................................................................

getti interessati chiedono l'iscri-zione applicando in base alle in-dicazioni dell'Anac. Nel casodelle città metropolitane nonformalmente costituite la ri-chiesta di iscrizione viene tra-smessa dalla Provincia.

Segue la "gara". L'Anac veri-fica i requisiti interrogando labanca dati nazionale dei con-tratti pubblici. Poi stila una gra-duatoria in base al valore degliimporti mandati in gara: la listaavrà un «ordine decrescentebasato sul più alto valore com-plessivo delle procedure avvia-te (...) fino al raggiungimentodel numero massimo comples-sivo dei soggetti aggregatori».La "graduatoria" si riapre ognitre anni, con la verifica dei sog-getti inclusi nell'elenco e diquelli esclusi.

T RI PRO DOZ]ONE RISERVATA

Spending review Pagina 14

Page 17: Centro Studi C.N.I. - 17 settembre 2014...sme, 148 miliardi di Erasmus plus, ha ricordato Lucio Battistot-ti, direttore della rappresentan-za in Italia della Commissione. La sfida,

sanitarie tentano lo sprint

La riforma sarà stralciata dal ddl Lorenzin

a riforma delle professioni sanita-rie sarà stralciata dal ddl Lorenzin.

'iter del disegno di legge n. 1324con cui il ministro della salute pun-

ta a riformare diversi capitoli del Sistemasanitario nazionale, dunque si sdoppierà: inprima istanza la riforma delle professionisanitarie, poi il resto del provvedimento.La proposta, come ha spie-gato a ItaliaOggi EmiliaGrazia De Biasi, relatricedel provvedimento e presi-dente della Commissioneigiene e sanità del Senato,sarebbe legata alla volontàdi semplificarne l'iter, acce-lerando l'approvazione di unriconoscimento giuridico cherisale a 20 anni fa. Vent'an-ni, celebrati ieri a Roma inoccasione di un convegno inmateria organizzato dal Co-naps (il coordinamento chele riunisce tutte) «Dai profiliprofessionali alle professionisanitarie», da quando è statocostituito il profilo di ognu-na di queste categorie pro-fessionali. E ora si spera siala volta buona. Il ddl, infatti, intervieneproprio sulle 21 professioni, affini ma re-golamentate in modo diverso. Infermieri,ostetriche e tecnici sanitari di radiologiamedica già aggregate in collegi provincialie federazioni nazionali, le altre costituite inassociazioni. Per le prime, quindi, si trattadi trasformarle in ordini, per le seconde,di dargli una rappresentanza istituzionale.Ed è ora, ha detto il presidente del ConapsAntonio Bortone, «che il mondo politico siassuma la responsabilità in questo settorepartendo dalla formazione e formando pro-fessionisti più competenti».

Domanda. De Biasi , a che punto è ilprovvedimento?

Risposta. Stiamo discutendo sugli emen-

damenti con l'obiettivo di far approvare iltesto in Aula entro l'anno. Per accelerare,comunque, abbiamo previsto lo stralciodella parte che riguarda le professioni sa-nitarie.

D. In che modo?R. Con un emendamento finale stralce-

remo la parte che riguarda le professionisanitarie. Ne usciranno l'art.9 sugli enti vigilati dal mini-stero e gli articoli successivial 10 che saranno discussi inseguito.

D. Lo stralcio non risolvecomunque le polemiche sulriconoscimento di altri pro-fili, tipo quello dell 'osteo-pata, inseriti con alcuniemendamenti che hannofatto discutere.

R. Arriveremo a una so-luzione condivisa. Ma certonon con una guerra di prin-cipi. Bisogna riconoscere iproblemi e cercare di risol-verli. Penso per esempio chela professione di osteopatavada riconosciuta.

D. Più che una guerra diprincipi la polemica punta il dito sul temadella formazione, profondamente diffe-rente, per esempio, quella degli osteopatirispetto al percorso degli altri 21 profili.Non crede che questo ragionamento siafondato?

R. Questo è un problema reale di cui di-scuteremo, perché il tema dell'equipollen-za nel nostro paese resta un nodo sempredifficile da sciogliere. Su questo è giustoragionare, ma non su questioni di principioo sulla conservazione pura dell'esistente.

D. Possiamo quindi dire che questa siala volta buona per la riforma ?

R. Lo spero, certo posso dire che da partemia ce la metterò tutta.

Benedetta Pacelli

Professioni sanitarie Pagina 15