Centro Studi C.N.I. - 14 marzo 2014 · si è arrivati alla cifra finale. Ecco per-ché per le...

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Centro Studi C.N.I. - 14 marzo 2014

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Centro Studi C.N.I. - 14 marzo 2014

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Centro Studi C.N.I. - 14 marzo 2014

Pagina I

RPT

Gare, parametri inapplicati e requisiti troppo rigidiItalia Oggi 14/03/14 P. 30 1

PUBBLICITÀ E PROFESSIONISTI

Sanzionato lo spot che è ingannevoleSole 24 Ore 14/03/14 P. 23 Marina Castellaneta 2

CASSA GEOMETRI

Fondo rotativo per i professionistiSole 24 Ore 14/03/14 P. 8 Federica Micardi 3

GOVERNO RENZI

Renzi's medicine will not cure ItalyFinancial Times 14/03/14 P. 8 4

ILVA

Ilva, migliora la qualità dell'ariaSole 24 Ore 14/03/14 P. 37 Domenico Palmiotti 5

SOCIETÀ DI INGEGNERIA

Maire Tecnimont torna all'utile e si rifocalizza sul core businessSole 24 Ore 14/03/14 P. 27 Giovanni Vegezzi 6

AGEVOLAZIONI FISCALI

Studi senza agevolazioniItalia Oggi 14/03/14 P. 31 7

PARAMETRI FORENSI

Compensi raddoppiatiItalia Oggi 14/03/14 P. 27 Gabriele Ventura 9

AVVOCATI

Avvocati con la pennaItalia Oggi 14/03/14 P. 29 Marzia Paolucci 10

COMMERCIALISTI

Pressing sulle elezioniItalia Oggi 14/03/14 P. 29 11

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Gare, parametri iiiapplicati e requisiti troppo rigidiI parametri ci sono, ma in pochi li appli-cano. E perciò le gare di progettazionebandite dalle pubbliche amministra-zione sono quasi tutte irregolari. E irequisiti necessari per parteciparvi?Impossibili da rispettare per i giovaniprofessionisti o per i titolari di piccolistudi, così come impossibile è determi-nare il costo del personale da sottrarreal ribasso d'asta. Perché ogni stazioneappaltante fa storia a sé. Sono soloalcune delle criticità che la Rete delleprofessioni tecniche (architetti, dottoriagronomi e forestali, chimici, geologi,geometri, ingegneri, periti agrari, peritiindustriali, tecnologi alimentari) ha evi-denziato nel corso dell'audizione davan-ti all'Autorità di vigilanza sui contrattipubblici con la richiesta di intervenirecon opportuni correttivi. Il tutto allaluce della revisione delle Linee guidaper l'affidamento dei servizi attinentiall'architettura e all'ingegneria (dpr5 ottobre 2010, n. 207) a cui l'autoritàsta lavorando. Diversi quindi i nodi dasciogliere per la Rete delle professionitecniche. Uno dei principali è quello diribadire inequivocabilmente «l'obbliga-torietà» del rispetto dei parametri con-tenuti nel recente decreto del ministerodella giustizia (n. 143113), emanato dopoche il decreto legge sulle liberalizzazioni(1112) aveva cancellato ogni riferimentotariffario, privando le stazioni appaltan-ti di regole per calcolare gli importi e perdeterminare, di conseguenza, le corretteprocedure per l'affidamento. La speran-za era, quindi, che con l'entrata in vigo-

re di questo provvedimento l'offerta eco-nomicamente più vantaggiosa avrebbesmesso di essere l'unico criterio per ag-giudicarsi i servizi. Ma così non è stato.Perché di fatto, secondo il monitoraggioeffettuato dal Consiglio nazionale degliingegneri solo un bando su dieci rispettai criteri previsti e anche quando fa riferi-mento al decreto in questione nel calcolodegli importi da porre a base di gara,non indica mai i vari passaggi con cuisi è arrivati alla cifra finale. Ecco per-ché per le professioni tecniche, le nuovelinee guida, tra le altre cose, dovrannoribadirne l'obbligatorietà, sottolinean-do nello stesso tempo che nell'utilizzodel criterio dell'offerta economicamentepiù vantaggiosa, per la soglia dei ribassi«la percentuale deve essere fissata nelbando in relazione alla tipologia dell'in-tervento». Le professioni tecniche poi, siaugurano che queste contribuiscano asuperare alcuni dubbi sul possesso deirequisiti per partecipare alle gare eduna serie di contraddizioni legislativeche finiscono per chiudere il mercato aigiovani e a chi non è titolare di struttureprofessionali di notevolidimensioni, con grandifatturati e con numerosidipendenti. Si tratta inquesto caso di superarei vincoli imposti dall'art.263 del Regolamento diattuazione del codice deicontratti (dpr 207/10), ilquale prevede che le sta-zioni appaltanti, redigen-

do il bando per gli affidamenti di servizidi architettura e di ingegneria, fissinotra i requisiti tecnico-economici neces-sari per partecipare alla gara, non soloil fatturato che il concorrente deve di-mostrare di avere maturato negli ultimicinque anni (da due a quattro volte l'im-porto del servizio oggetto della gara), maanche il personale tecnico (dipendenti oconsulenti stabili) di cui il concorrentedeve dimostrare di avere fruito negli ul-timi tre anni (da due a tre volte il nume-ro stimato nel bando). Dunque requisitiin evidente contrasto con i principi basi-lari, non solo comunitari ma anche dellostesso Codice dei contratti. In tal sensola Rete delle professioni tecniche chie-de che in sede di rielaborazione dellelinee guida per l'affidamento dei serviziattinenti l'architettura e l'ingegneria,si proceda a rivedere l'effettiva portatadelle disposizioni del regolamento suirequisiti speciali discriminatori, tassa-tivamente richiesti nell'affidamento ditali servizi. Infine all'Autorità di vigi-lanza si chiede di chiarire in manierainequivocabile come deve essere fatto

Pagina a curaDELL'UFFICIO STAMPA

DEL CONSIGLIO NAZIONALE

E DELL'ENTE DI PREVIDENZA

DEI PERITI INDUSTRIALI

E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI

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lo scorporo del costo delpersonale negli affida-menti dei servizi di in-gegneria e architettura,specificando nello stessotempo che pure i corri-spettivi relativi alle atti-vità professionali desti-nate alla sicurezza nondebbano essere soggettia ribasso d'asta.

Rpt Pagina 1

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Anche se non c'è la comparazione

Sanzionato lo spotche è ingannevoleMarina Castellaneta

Una pubblicità inganne-vole deve essere sanzionataanche nei casi in cui negli spotpubblicitari siano assenti ele-menti che possano costituireunaviolazione delle regole sul-lapubblicitàcomparativa. So-lo in questo modo è assicuratala tutela dei professionisti dadue infrazioni autonome: quel-le derivanti dalla pubblicità in-gannevole e quelle provocatedalle pubblicità illegittime nel-la comparazione. Lo ha stabili-to la Corte di giustizia Ue, inuna sentenza targata Italia de-positata ieri (causa C-52/13).Gli eurogiudici hanno, di fatto,dato ragione all'Autorità ga-rante della concorrenza e delmercato che aveva applicatouna sanzione pecuniaria diloomila euro nei confronti diPosteshop. L'azienda aveva dif-fuso materiale pubblicitarioconsiderato dall'Autorità ga-rante ingannevole. Posteshopaveva impugnato la decisionedinanzi al Tar Lazio e poi alConsiglio di Stato che ha chia-mato in aiuto i giudici Ue perlacorretta interpretazione delladirettiva 2006/114 sullapubbli-cità ingannevole-comparati-va. Per l'azienda, la sanzione,decisa in base al Dlgs 145/2007,

poteva essere applicata solo sela pubblicità, oltre a essere in-gannevole, fosse stata anche il-legittimamente comparativa.Questo perché il dato letteraledella direttiva nella versioneitaliana fa riferimento al divie-to di "pubblicità ingannevole eillegittimamente comparati-va. Una lettura limitata per latutela dei professionisti che laCorte di giustizia ha respinto.Prima di tutto, l'interpretazio-ne di una norma Ue va fatta inbase al diritto dell'Unione te-nendo conto delle finalità del-la direttiva. Che è quella di tute-lare i professionisti dalla pub-blicità ingannevole e «stabili-re le condizioni di liceità dellapubblicità comparativa». Deltutto in linea con la direttiva,quindi, l'intervento delle auto-rità nazionali che sanzionanola pubblicità ingannevole an-che quando non ha elementidi illegittimità sotto il profilodi quella comparativa. Tantopiù che la direttiva ha due nor-me per le due fattispecie cheperseguono "logiche diverse".Giusto quindi sanzionare unapubblicità ingannevole anchese non è «al contempo unapubblicità illegittimamentecomparativa».

El RI PRO OUZIONE RISERVATA

Pubblicità e professionisti Pagina 2

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7 ► '. Stanziati tremi [io n i pera nticipa rei pagamenti della Pa

Fondo rotativo per i professionistiFederica Micardi

La Cassa di previdenza e as-sistenza dei geometri ha stanzia-to un fondo di tre milioni di europer anticipare i pagamenti dellapubblica amministrazione aiprofessionisti iscritti alla Cipag.

La Cipag, in pratica, per con-sentire alle pubbliche ammini-strazioni di avviare una serie dilavori "fermi" a causa dei vinco-li di spesa degli enti locali ha stu-diato un modo per anticipare aigeometri incaricati le parcelledei futuri incarichi. «In questomodo creiamo lavoro per i colle-ghi e diamo uno stimolo al fede-ralismo demaniale - spiega il

presidente Cipag Fausto Ama-dasi - che richiede, come primopassaggio per l'eventuale trasfe-rimento gratuito degli immobilidemaniali ai comuni, che questiimmobili vengano censiti e acca-tastati». I comuni potranno poidecidere se mantenere la pro-prietà di questi beni o se metter-li sul mercato. Al momento ci so-no 1.267 comuni che si sono det-ti interessati a 9.367 aree o im-mobili del demanio e sono unaventina i comuni che si stannoaccordando con laCipagpersta-bilire gli estremi della conven-zione per l'uso fondo.

Saranno finanziati gli incari-

chi sotto soglia (che non hannobisogno della gara d'appalto)che vengono ripartiti su più ge-ometri professionisti. Si trattadi un fondo rotativo con il qua-le si anticipano le spese neces-sarie per finanziare le attivitàdi due diligence (analisi dellecondizioni di un immobile o diun'area), di regolarizzazioneamministrativa, di stima degliinterventi, eccetera.

Il fondo, potrebbe diventarepiù ricco: «Siamo aperti ad altripartnerfinanziatori - dice Ama-dasi - come ad esempio le fonda-zioni presenti sul territorio».

5 RI PR ODD ZIONE RIO VAIA

Cassa Geometri Pagina 3

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Renzi's medicinewill not cure ItalyA tax cutfor low earners will not boost competitiveness

Since Matteo Renzi became Italy'sprime minister last month, therehas been much curiosity over hiseconomic plans. The hope was thatthe young leader of the leftwingDemocratic party could injectsome of his dynamism into Italy'ssputtering economy. While growthhas finally returned, the outlookremains fragile. Unemployment isstuck above 12 per cent and indus-trial production is 25 per centbelow its pre-crisis level. Twoyears of recession have badly hitthe banks, which are strugglingunder a pile of bad loans.

On Wednesday the prime minis-ter unveiled his recipe for Italy. Itincludes €lObn in tax cuts targetedat the least well off, as well as a10 per cent reduction in regionalbusiness taxes. The exact detailsbehind these measures still need tobe approved by the government,let alone be passed by parliament.Yet the prime minister has com-mitted to begin implementingthem by the end of April. Back-tracking on his plan would be aheavy blow to his credibility as apolitician who gets things done.

Mr Renzi aims to fund some ofhis giveaways through a combina-tion of spending cuts and highertaxes on capital income. Thismakes sense. Italy's public admin-istration is notoriously inefficient.There is much fat to be trimmedwithout affecting the quality ofservices. Taxes on investmentincome in Italy are generous byEuropean standards. That theextra revenue levied on savingswill be used to give some breath-ing space, to businesses shouldhelp to boost growth.

This cash, however, will onlyfund a portion of the promises thatMr Renzi has made. He has ear-marked €7bn of spending cuts, butas a senior civil servant has madeclear this week, it will be hard tosqueeze more than Mn out of thesystem. True, thanks to the sharpreduction in interest rates, the Ital-ian treasury may be able to fundits debt more cheaply than it hadplanned. This would free some

resources. But, as the prime minis-ter conceded on Wednesday, someof the funds needed will have tocome through extra borrowing.

The idea that Italy wants to pushabove the deficit target agreedwith the EU - 2.6 per cent ofnational income - will send shiversdown the spine of policy makers inBrussels and Berlin. Italy shouldtry to cut its €2tn public debt, notadd to it. Yet were Mr Renzi'smeasures able to jump-start theeconomy, the fiscal outlook wouldimprove too. The central questionis how he will spend the money 'that he intends to borrow.

Cutting income tax for low earn-ers makes good political sense. AsMr Renzi shamelessly admitted,this should boost his Democraticparty in the elections for the Euro-pean parliament in May. But it willdo little to solve Italy's competi-tiveness crisis. Economists believethat about one-third of the extraincome will be spent on imports.Some may be saved. It would havebeen better to concentrate the lim-ited firepower to help businesses,cutting the taxes they pay moredeeply. This would allow them toprice their goods abroad morecheaply and hire more workers.

Mr Renzi has to find other waysto make Italy more competitive.One is to reform the labour mar-ket, which gives excessive protec-tion to powerful insiders at theexpense of the young. On Wednes-day, alongside his fiscal plans, MrRenzi announced changes to therules governing apprenticeshipsand short-term contracts. Theseshould make it easier for compa-nies to hire. But the prime minis-ter should go further, for exampleincreasing the flexibility compa-nies have to set their own wagesrather than having to rely oncountrywide agreements.

A strong drive to reform thelabour market would make it eas-ier for Italy's EU allies to agree toextra borrowing. It would alsoshow that Mr Renzi cares aboutfixing Italy's economy as much aswinning votes.

Governo Renzi Pagina 4

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L'Arpa: nei 2013 i l valore del benzoapirene nel quartiere Tamburi è stato tra i più bassi d' Italia, quasi nullo

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Regredisce anche il 1- Oggi il piano ambientale Consiglio dei ministri

Domenico PalmiottiTARANTO

«Il valore del benzoapirenenel quartiere Tamburi di Tarantoè stato nel 2013 uno dei più bassid'Italia. Praticamente nullo».Giorgio Assennato, direttore ge-nerale dell'Agenzia regionale perla protezione ambientale della Pu-glia (Arpa), indica il dato medioannuale di 0,17 nanogrammi permetro cubo d'aria nel rione di Ta-ranto più vicino all'Ilva come se-gno dell'evidente miglioramentoambientale. Un dato tanto piùconfortante, rileva, se si conside-ra che ilbenzoapirene è uno degliinquinanti più pericolosi in quan-to associato al cancro. «Nel quar-tiere Tamburi - spiega Assennato- monitoriamo le emissioni diben-zoapirene dal2009 con la centrali-na inst allata in via Mac chiavelli al-la quale, da marzo 2013, se ne è ag-giunta un'altra nell'area dellascuola Deledda. Ebbene, le due ri-

levazioni sono sostanzialmentesovrapponibili e portano alla stes-sa conclusione: 0,17 nanogrammicome dato medio annuale a fron-te di un valore limite di un nano-grammo. Adesso abbiamo il qua-dro per tutto il 2013. Lievementepiù alto, 0,23 nanogrammi- ma sia-mo sempre sotto il valore limite -,è il dato dibenzoapirene registra-to dalla centralina di Talsano,dall'altra parte della città rispettoall'Ilva. t un aumento sostanzial-mente dovuto ad alcuni episodispecifici di combustione verifica-tisi a novembre, altrimenti anchequi ci sarebbe un'omogeneità coni dati del quartiere Tamburi». As-sennato aggiunge che anchePmio e Pm 2,5, altri inquinanti, so-no regrediti «mentre un lieve au-mento, sul quale indagheremo, siregistra per il benzene. Siamo pe-rò sotto il valore limite di 5 micro-grammi per metro cubo d'aria».

«Certo, so bene che questi datisul benzoapirene sono la conse-guenza di un'Ilva che marcia a pas-so ridotto e che soprattutto haspento sei batterie su dieci dellecokerie. t evidente che il rischio

di avere di nuovo emissioni più al-te c'è tutto qualora si dovesse tor-nare al passato. Ma questo - diceAssennato - ci deve spingere a la-vorare sull'Aia, sulle misure am-bientali e sul miglioramento degliimpianti e delle tecnologie pro-prio per ridurre in modo struttu-rale le fonti nocive». Ed è iscrittoall'ordine del giorno della sedutadel Consiglio dei ministri di oggi

Inchiesta della Procuradi Milano sui contributiper l'export: chiesto giudizioimmediato per Emilioe Fabio Riva per truffa...........................................................................

l'approvazione del Dpcm relati-vo al piano ambientale dell'Ilva.Piano che indica gli interventida farsi ridefinendone i tempi ri-spetto all'Aia di ottobre 2012, esoprattutto precede la presenta-zione del piano industriale daparte del commissario EnricoBondi così come stabiliscono le

leggi 89 del 2013 e 6 del 2014.All'Ilva intanto, nell'ambito

del programma di bonifica dellafabbrica, sono cominciati i caro-taggi nella zona degli sporgentiportuali in vista della successivacaratterizzazione ambientale. Inattività anche la prima delle ottobenne chiuse ecologichenell'area portuale prescrittedall'Aia (investimento di 13,691milioni) alfine del contenimentodelle polveri. Avviato, inoltre, loscavo relativo al cantiere per lacopertura di uno dei parchi mine-rali, quello dell'agglomerato.

Intanto i pm di Milano StefanoCivardi e Mauro Clerici hanno fat-to richiesta di giudizio immedia-to per Emilio Riva, il figlio Fabio,e altre due persone, accusate di as-sociazione per delinquere e truffaaggravata in relazione a dei finan-ziamenti pubblici ricevuti dall'Il-va di Taranto. La truffa contesta-ta ammonta a 100 milioni di euro.Secondo l'ipotesi accusatoria, l'Il-va avrebbe ricevuto dei contribui-ti pubblici per favorire l'exportsenza averne il diritto.

ORI PRO O UZIO NE RISERVATA

ILVA Pagina 5

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Ricavi in calo ma margini in rialzo - Previsioni 2014 positive

Maire Tecnimont torna all'utilee si rifocalizza sul core businessGiovanni VegezziMILANO

Maire Tecnimont torna

all'utile. Il gruppo di ingegne-

ria riprende il cammino della

redditività interrotto dal profit

warning lanciato nel primo tri-

mestre 2011, e chiude il 2013 con

un risultato netto di 17,3 milio-

ni di euro, rispetto alla perdita

di 207,6 milioni registrata nel

2012. Il ritorno in numeri neri

anche di Ebitda ed Ebit, rispet-

tivamente arrivati a 116,1 milio-

ni da -159,2 milioni e a 9o milio-

ni da -187,4 milioni, è stato rag-

giunto grazie alla rifocalizza-

zione sul core business e a pro-

getti ad alta marginalità a fron-

te di volumi inferiori.

Così il gruppo spiega anchela flessione del24,3%io dei rica-vi, pari a 1,65 miliardi circa.«La dinamica dei ricavi non ciemoziona, perché ivolumiperi volumi sono stati una malat-tia di questa industria. Irisulta-ti del 2013 riflettono un diversomix di prodotti - spiega a Il So-le 24 Ore l'a.d. del gruppo Pier-roberto Folgiero subentratonel ruolo a Fabrizio Di Amatoche è rimasto presidente eazionista di riferimento -. Sia-mo selettivi e guardiamo allamarginalità, ma in futuro il ri-posizionamento in corso ci ri-porterà verso una crescita delgiro d'affari, sempre con selet-tività nelle commesse e atten-zione ai margini».

E se la posizione finanziaria

Il neo a .d. Pierroberto Folgiero

Utile nettoRispetto alla perdita da 207,6milioni del 2012, nel 2013Maire Tecnimont ha chiusocon un utile di 17,3 milioni.

EbitdaL'Ebitda sale a 116,1 milioni,dai -159,2 del 2012.

Il fatturatoI ricavi scendono del 24,3% a1,65 miliardi circa.

La posizione finanziariaNegativa per 305 milioni: 78in più rispetto al2012.

netta al 31 dicembre è negativaper 305 milioni - con un incre-mento di 78,8 milioni rispetto afine 2012 a causa di «dinamichecontabili» legate all'uscita daalcuni consorzi (fra cui MetroCopenhagen) - Maire prevedecomunque per il 2014 il mante-nimento di un amarginalitàpo-sitiva. Un risultato trainato so-prattutto delle attività petrol-chimiche. «Ci siamo dati un pe-riodo di tempo di 3 anni e il pri-mo, il più delicato, lo abbiamoconcluso dando un chiaro se-gnale di discontinuità: nel 2014vogliamo consolidare quelloche abbiamo fatto, mentre il2015 sarà l'esercizio in cui an-dremo a regime» aggiunge Fol-giero illustrando i frutti di unpercorso il cui passaggio chia-ve è avvenuto la scorsa estate,con la ristrutturazione di 307milioni di debiti e l'iniezionedi 50 milioni di nuova finanza.Una ricapitalizzazione che hasancito anche l'ingresso degliarabi diArdeco, con il 1o%.

«Il riposizionamento intan-to sta creando valore. L'aumen-to di capitale della scorsa esta-te è stato realizzato a 0,5 euro,mentre oggi il titolo supera gli1,8 - conclude l'a.d. -. Insiemealle recenti commesse ottenu-te in Camerun, Santo Domin-go e Russia, credo che questodimostri come Maire abbiacreato e possa creare valoreper gli investitori».

ORI PRO O U ZIO NE RISERVATA

Società di ingegneria Pagina 6

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Dura presa di posizione dellAncl nei confronti dell'Istituto previdenziale

Studi senza agevolazioniL' -W 0l ®

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ubblichiamo la let-tera del presidentedell'Ancl inviata alcommissario dell'In-

ps, Vittorio Conti, al diret-tore generale Inps, MauroNori, e per conoscenza alministro del lavoro e del-le politiche sociali e alsegretario generale PaoloPennesi per chiedere chia-rimenti in materia di age-volazioni contributive.

Con il messaggio n. 2761del 21 febbraio 2014, codestoIstituto previdenziale disco-nosce le agevolazioni contri-butive in caso di assunzionedi lavoratori licenziati da da-tori di lavoro che non eserci-tano attività di impresa, conparticolare riferimento aglistudi professionali. Affermail predetto messaggio: «Chei datori di lavoro che assu-mono lavoratori licenziati dasoggetti che non esercitino at-tività d'impresa - in particola-re si tratta di studi professio-nali - non possono usufruire

dei benefici contributivi inoggetto. L'applicazione degliincentivi all'assunzione pre-visti dalla legge 223/1991 èsubordinata alla qualità diimprenditore del datore dilavoro che effettua il licen-ziamento ed è quindi esclusanel caso in cui tale condizionenon sussista».

Sarà già noto alle Ss.Ll. ildisappunto generale e fermoche tale posizione ha riscon-trato nell'ambito delle cate-gorie professionali, da questoSindacato, da Confprofessionie altri soggetti interessati.

Resta di difficile compren-sione ed evidentemente buro-craticamente arrogante comepossa l'Istituto adottare unacosì delicata risoluzione, incontrasto con quanto affer-mato dal Ministero del lavoronell'interpello 10/2011, ovve-ro in contrasto ed in evidentediscordanza con il medesimoMinistero quale organo vigi-lante sull'Inps.

Non entrando, comunque,oltre in questa sede nel merito,

si ritiene tuttavia dover com-prendere l'effettiva esistenzadel documento in oggetto, te-nuto conto che ad oggi - purse datato 21 febbraio 2014 -il messaggio non è compresonell'elenco ufficiale pubblicatosul sito istituzionale Inps.

Vogliano pertanto le Ss.Ll.dare certezza all'effettiva ado-zione del messaggio, motivareconseguentemente l'omessapubblicazione e in ogni caso,procedere ad annullare taliistruzioni, allineandosi allainterpretazione ministeriale,meglio orientata agli attualiindirizzi comunitari.

Il presidente nazionaleFrancesco Longobardi

Pagina a cura

DELL'UFFICIO STAMPA

E RELAZIONI ESTERNE

DELL'ANCL,

ASSOCIAZIONE NAZIONALE

CONSULENTI DEL LAVORO

Tel: 06 /5415742www.anclsu.com

Agevolazioni fiscali Pagina 7

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Destini comuniNon avrei mai pensato, io attempato ma fascinoso me-gadirigente d'azienda, di dovermi recare presso l'ufficiodi collocamento per mettere riparo alla mia disoccupa-zione a seguito di licenziamento. Egregio signore, mi fal'impiegata per niente fascinosa ma simile a un faldonedi carte mangiucchiate, a lei non tocca niente, né disoc-cupazione, né mobilità, né cassaintegrazione. Perché lei è undirigente: già per i disoccu-pati normali no c'è trippaper gatti, figurarsi perlei. E venuto qui a farmiperdere tempo, con tuttii certificati di disponi-bilità che c'ho da fare equella coda che neanchelo sportello dei pagamen-ti del totocalcio si sogna?Ahh, è così? Gli dico: ma iovado in fondo, caro lei, moltoin fondo sinanche alla Corte digiustizia europea. C'è voluto qualcheanno, tant'è che mi ritrovo barcollante nella mia casa diriposo per ex dirigenti. Una struttura studiata appostadove comandano tutti, e nessuno, poi, alla fine, esegue. Ma

mi piace lo stesso: tutti citeniamo in allenamento

in attesa di ricollocazio-ne. Orbene, la Corte digiustizia ha condannatol'Italia perché «avendoescluso, mediante l'arti-colo 4, paragrafo 9, dellalegge del 23 luglio 1991,n. 223, recante norme inmateria di cassa integra-zione, mobilità, tratta-menti di disoccupazione,attuazione di direttivedella Comunità euro-pea, avviamento al lavo-ro e altre disposizioni inmateria di mercato dellavoro, la categoria dei«dirigenti» dall'ambito diapplicazione della proce-dura prevista dall'artico-lo 2 della direttiva 981591Ce del Consiglio, del 20luglio 1998, concernenteil ravvicinamento dellelegislazioni degli statimembri in materia dilicenziamenti collettivi,la Repubblica italiana èvenuta meno agli obbli-ghi ad essa incombentiin forza dell'articolo 1,paragrafi 1 e 2, di taledirettiva» (causa C-596-12). Quando torno cartealla mano all'ufficio dicollocamento, non ritrovopiù l'impiegata per nien-te fascinosa ma simile aun faldone di carte man-giucchiate. Mi dicono cheè in pensione, in una casadi riposo per affetti dasindrome da mancanzadi coda. Me ne dispiacetanto. Neanche la soddi-sfazione di fargli leggerele carte. Ma mi dicono chein quella casa di cura, simettono tutti in coda, inattesa, speranzosa di ri-collocazione.

Renzo La Costa

Agevolazioni fiscali Pagina 8

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AVTIOCATl/E questo il primo effetto dei nuovi pavan?etviforensi

Compensi raddoppiatidifesa ï giudizio costerafino al® , 190% i i®_PU

DI GABRIELE VENTURA

ompensi più cheraddoppiati per gliavvocati con i nuoviparametri forensi.

Confrontando infatti i valoridel dm 140/2012 con quellicontenuti nelle tabelle delregolamento appena emana-to dal ministro della giusti-zia, Andrea Orlando, in fasedi pubblicazione in GazzettaUfficiale, la differenza è piùche evidente. Il Consiglio na-zionale forense ha pubblicatosul proprio sito un raffrontoesemplificativo, prendendo inconsiderazione un giudizio or-dinario e sommario di cogni-

Giudizi ordinari e sommari di cognizioneValore causa: 15.000 euro

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Istruttoria/550 1 600 +190 9%trattazione .

1.620

,

+131,4°%-------------------------------------- ----- ---------------------------------------Totale 12.100 4.835 +130,2%

zione, per una causa di valore 300 a 740 euro, con un au- giudice, con il dm 140/2012,pari a 15 mila euro. Andando mento del 146,7%. Ancora avrebbe dovuto liquidare, inper fasi processuali, quella più elevata la differenza per media 2.100 curo. Con il dmdi studio della controversia, la fase istruttoria, che sale Orlando il 130,2% in più, ov-con il dm ;------- __-------------- __-------------- __-------------- _-------------- _-------------- _-------------- ; vero 4.835 euro. SeOrlando, èliquidata dalgiudice conun compen-so superiore

------------------------------------------------------------------------------------------------------

del 59,1% rispetto al vecchiodecreto parametri. La faseintroduttiva passa invece da

invece prendiamouna causa da 75mila euro, vedia-mo che per la fasedi studio il com-

da 550 euro a 1.600. Mentre penso passa da 1.900 a 2.430quella decisionale passa da curo, per quella introduttiva700 a 1.620 euro. In totale, il da mille euro a 1.550. Net-

ta la differenza per la faseistruttoria, che sale da duemila a 5.400 curo, mentrela fase decisoria passa da2.600 a 4.050 euro. Andandoa vedere il totale, con il dmparametri il giudice avreb-be dovuto liquidare un com-penso intorno ai 7.500 euro.Con il dm Orlando si sale a13.430 euro, praticamente ildoppio.

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Parametri forensi Pagina 9

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Sondaggio Ipsos rivela anche uno scarso tasso di soddisfazione dei legali

Avvocati con la pennaï ® utilizza alcuna tecnologiaDI MARZIA PAOLUCCI

nformatizzazione degli av-vocati: su 170 mila iscrittia Cassa forense il 59% di-chiara di non aver utilizzato

neppure una volta il processocivile telematico, a cominciare

dalla semplice consultazionedei registri di cancelleria viaPolis Web. Eppure il 68% diloro ritiene l'Ict un investimen-to, promuove nel 52% dei casile udienze in videoconferenzae considera nel 73% dei casiriduzione dei tempi e velocitàcome i maggiori vantaggi delpct. Sono solo alcuni dei dati delsondaggio Ipsos presentato ieria Roma presso la sede di Cassaforense da Nando Pagnoncelli,presidente Ipsos che l'ha realiz-zato su commissione di Assosof-tware, l'Associazione nazionaledi produttori di software gestio-nale e fiscale in collaborazionecon Cassa nazionale forense eMinistero della giustizia.

Il sondaggio. Diviso per aree- percezione della situazione dicrisi attuale e del livello di pre-occupazione per l'andamento

Molto soddisfatto

Abbastanza soddisfatto

Non sa

Poco soddisfatto

Per niente soddisfatto

dell'attività di studio, dota-

zioni tecnologiche e atteggia-menti individuali rispetto allatecnologia, digitale in partico-lare, collegata alla professio-ne, conoscenza del pct e delleprospettive in relazione allenovità che introduce - il son-daggio conta 6.551 intervistecomplete dei legali iscritti allaCassa. Per Pagnoncelli, «non c'èun'elevata soddisfazione per lapropria attività ma di positivoc'è la consapevolezza che lacategoria necessiti di profonderiforme nell'interesse del paesee la propensione a considerarele spese per la nuova tecnolo-

22%

gia come mvestnnenti e non piùcome un costo». Un dato nega-tivo, rileva però a ItaliaOggi, èquello di «un'Italia divisa in duedove Nord e Sud non hanno solodotazioni tecnologiche diversema anche attitudini diverse edè un peccato perché sono areeche potrebbero crescere ancheattraverso una modernizzazio-ne della loro attività».

L'informatizzazione neidati del ministero . «Non sipossono fare le nozze con i fichisecchi», ha detto ieri DanielaIntravaia, direttore generaledella direzione generale per i

sistemi informativi A del Mini-stero della giustizia, presenteal convegno, a commento dellaprogressiva riduzione del bilan-cio di spesa per la direzione dicui è responsabile. La dirigentedenuncia «una progressiva ri-duzione del bilancio Dgsia dal2001 al 2013 da 200 a 92 milio-ni per anno, sceso ancora per il2014 a 71 milioni circa, ben aldi sotto del minimo dello scorsoanno a cui chiedo che almenosi torni», spiega a ItaliaOggi. Alprimo marzo 2014, la Dgsia delDipartimento organizzazionegiudiziaria del Ministero, regi-stra «363.573 depositi da partedi avvocati e professionisti dicui 198.934 solo da parte deilegali e 745.217 atti nativi di-gitali depositati dai magistrati,tutti dati degli ultimi 12 mesi.E ancora: 12.327.319 comuni-cazioni telematiche per tuttii tribunali e le Corti d'appelloper un risparmio complessivo di40 milioni negli ultimi 12 mesi,con 2.500.000 accessi al giornoai registri di cancelleria e 115mila download delle app mobileper iFhoneliPad e Android con-sultabili informa anonima».

Avvocati Pagina 10

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COMMERCIALISTI`

Pressingsulle

elezioniIl Ministero della giusti-

zia fissi immediatamente lenuove elezioni per ii rinno-vo del vertice del Consiglionazionale dei dottori com-mercialisti e degli esper-ti contabili. È questo ilmessaggio dell'incontro,tenutosi ieri a Roma, trai componenti della Lista«Insieme per la Professio-ne» e i rappresentanti dinumerosissimi Ordini ter-ritoriali. A tal fine , gli or»divi sostenitori della Lista,nel rinnovare la fiducia aGerardo Longobardi, han-no conferito al medesimoampio mandato affinchéincontri Massimo Mianie gli altri esponenti del-la Lista «Vivere la Pro-fessione» per individuareogni iniziativa utile (iviincluso il ritiro di tuttele candidature) a che ilMinistero della Giusti-zia proceda a indire conimmediatezza le elezionidel vertice nazionale del-la categoria dei commer-cialisti.

Commercialisti Pagina 11