Innîotocicletta daighiagciai -...

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t{ Due motociclisriin sello er 4l Innîotocicletta daighiagciai boÈaliairoveffi deseÉiafricani QUESTO prARrO È INTEREISANTE PERCHÉ NON È LA SOLTTA CRONT9TOnIA Dt AWENTnE D! VIAGGIO, È TNVECE UNA TNDAGINE SUt-t"C DTFFTCOLTA IECN|CHE, ORGANIZZATIVE E FISIOLOGICHE CHE I MEZZIE GU UOMINI POSSONO INCONIRARE DURANIERAID DI QUESTO TERRIBTII GENENF. Servizio di Paolo Roasendae Paolo Oliaro La nosna interhinabile .llascìnante atventuÀ è .óninciata qui: a Capo Notd. C it 3 ottotrc 197J, uha sptendÚla Erchara di 6a,il tetmometrc è ueualnente d, pa'ec.hi Btadi so o to 2e,6. Oata td dùral'a dr rca,a,e foireniamenià drlia po-sizrone .tet sote úM hec.ia ben visihile ìndrca la direziónè del Notd, noì andremo esairamenrene/ senso ooDosro. sriamo Pet iniziate il Ptiúó dei 25.131 chiloúetri tlel viaggio che cì potretà attwe\o sedi.i diye5i paesi dett,EurcDa e dett,Atti TI lJue tiovani studenti universitari torinesi, Paolo Roa- < Abbiamo intiapteso il virgglo * rticc paolo senda di 23 anni, iscritto alla facoìtà di economia e senda - perchéci piacciono le iwcntute motociclis commercio, e Paolo Oliaro di 22 anni, iscritto alla di questogenere. Sapevamo già pribr di Frtire ch€, facoltà di le88e, hanno compiuto una straordìnarìa cialmente il lungo tratto africanó chc ettiaversai gra maratona su due Cilera-125 modello Arcorer sono par- deserti,sarebbe siato molto duro, rneh. pcricoloso, I titi da Capo Nord, in Norvetia, all'estremità dell'Euro- ché, durarte tutti i 25.000 chilonetrl, .6solutamente pa, e hanno rattiunto, dopo 41 giornì effettivi di suno ci he assisliro îecnicamente r. viattio, Città del Capo, punta elrema dell'Africa. Per coloro che amdno la motocicletta, ìa ìac( I t. i' I' ft'

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Due motociclisri in sello er 4l

InnîotociclettadaighiagciaiboÈaliairoveffideseÉiafricaniQUESTO prARrO È INTEREISANTE PERCHÉ NON È LA SOLTTA CRONT9TOnIADt AWENTnE D! VIAGGIO, È TNVECE UNA TNDAGINE SUt-t"C DTFFTCOLTA IECN|CHE,ORGANIZZATIVE E FISIOLOGICHE CHE I MEZZI E GU UOMINIPOSSONO INCONIRARE DURANIE RAID DI QUESTO TERRIBTII GENENF.Servizio di Paolo Roasenda e Paolo Oliaro

La nosna interhinabile .llascìnante atventuÀ è .óninciata qui: a Capo Notd. C it 3 ottotrc 197J, uha sptendÚla Erchara di6a,il tetmometrc è ueualnente d, pa'ec.hi Btadi so o to 2e,6. Oata td dùral'a dr rca,a,e foireniamenià drlia po-sizrone.tet sote úM hec.ia ben visihile ìndrca la direziónè del Notd, noì andremo esairamenre ne/ senso ooDosro.sriamo Pet iniziate il Ptiúó dei 25.131 chiloúetri tlel viaggio che cì potretà attwe\o sedi.i diye5i paesi dett,EurcDa e dett,Atti

TIlJue tiovani studenti universitari torinesi, Paolo Roa- < Abbiamo intiapteso il virgglo * rticc paolosenda di 23 anni, iscritto alla facoìtà di economia e senda - perché ci piacciono le iwcntute motocicliscommercio, e Paolo Oliaro di 22 anni, iscritto alla di questo genere. Sapevamo già pribr di Frtire ch€,facoltà di le88e, hanno compiuto una straordìnarìa cialmente il lungo tratto africanó chc ettiaversa i gramaratona su due Cilera-125 modello Arcorer sono par- deserti, sarebbe siato molto duro, rneh. pcricoloso, Ititi da Capo Nord, in Norvetia, all'estremità dell'Euro- ché, durarte tutti i 25.000 chilonetrl, .6solutamentepa, e hanno rattiunto, dopo 41 giornì effettivi di suno ci he assisliro îecnicamente r.v iat t io, Cit tà del Capo, punta elrema del l 'Afr ica. Per coloro che amdno la motociclet ta, ìa ìac(

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Ros.itichc' sPe-!andi

per'

ord o Cinà del Co

dìchiarazione del giovane Roasenda è più che suff i_c i e n l e p e r s p i e e a r À i m o l i \ i c h e h a n n o s p i n l o l u i e i ìsuo amìco Paolò a meltersi in sel la per la inlerminabi lemaratona. E ora diamo la Parola ài due prota8onist i /che vi raccontano le vicende più interessant i del lorolunto viaggio per i due cont inenl i - LeEEete questo ser-vir iò (onsiderando coprartut lo ld parte or8anizzal i la erecnica, perché lo pubbl i ( hiamo dpPUnlo al lo s(opo dl

informdre e di spieqare qual i 'ono le di f f icol là chedebbono supe'aré gl i uomini e i 'nolorr i . :mprcse delsenere. Voql ia-no con(ludere quesla b-cle nold coni n a n o t i z i a i i d u e S i o v d n i . p r i m a d i i n ' r a o ' c n d e r e I r m 'presa, hanno frequentato un corso lecnÌco - duratoi .rna sett imana - àl la Piagt io di Pontedera, dove hannoacduisi to Ie necessarie coqnìzioni sul funzionamenlo esul ia r iparazione dei motór i .

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In motocicletta.lai ghiacciai boreali ai mnti deseÉi africeni

paesaEEio afrr<ano e ra{u ar(hedt d6rcf che si ptotùh|ana è petdtta

o n.cnro e doLe semòra t/ frondo noó abbtahai ljne,. Ma guerlo è un paesa88io

c^e nan da nehtueno un idexapprcsenativa detle ditîìcattà che sj

ln.onttaÒa infece nal ven deseno. sutrtt.nì .one quero, trc1ùenri in funisìa,

ta mÒto ma..ia bene e Det noi.tutlò si na\sune net .oht.ó ate

Stotnatùente te ma(hine pet vedete

ta pa e p tú tpùrh ; te d . t v ràBEt .

* P3 l iamo rn re rco dd L in , rc pe . Cop(nhre ln Os lo ! !n l r nuru In NorveerdI r temp. r . lu ra è !u i j .6 g r rd i sopra zc ìo .Un nrc .L rn i (o dc l l N lv lo^pcrd i t . r p r .Lee ionorvecescr J Osto c r \ ' . í , rh . pc , ; ; i .\ , J ' c r Crpo NÒrd . . " fo 'L ru . t j i toù . r ,

.M.n t re c i i vyac in i .n ro . t Crpo ì r m.c!h rnr ron l r moru . | ' r rnu J . rn rpr r p i i r

Ì , \ u p r 1 / i , r ! n m f r r r , !

lenranenrc Dùr . r re la no l le bùchìamo unagonnra de l r . ! ino . A l l ! remFcú lùra d j IOar.d, sotlo zero .rfrbj.rl. è ve.ahenle

Lo squall idoCapo Nord, A l l i ' i l n l9 I ha8he lu pcr Capo No|d

' ruPo r !e fs De 'L ! rso !e r7 .L

Ie ramarc i 2 .200 ch i lomrù t J i auro . t_o s .cnanó è incsnrcvo le , p r ivo rompt . lamenrùdr re8c l .z ionc . UnJ vo tp . , r t r ! r .6 ! l rn rada davant i a nó i

N o n L ò n r \ c . c e s o ù u n p o J i q h r r ! .c io su l la s l r . rdJ . F . r tRJJo a i sunu_Lf () g radr so(o zero . A l te dod jc i s r r r i ch i rmo

!h i lo c r r i .hc c i sepr rJ f ! do Crpu Nord .L . s r . . (a c s rer ra r r . con p l rcchc d i t sh t t .ó .

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].mo ultiùaro la pima p.tíe del vìa$io, 12 p.^e*mplice, l. pit <omoda rcnottante il he.l.lo Parito, c.intn le dal Nord. Stamo à Cenova, iì attee di salp.rc

fuaisi. Las.ercno |Ewopa pd n$ìuntetennèntè aî ano è viverc la ù^e Diù altascinante deíe nostÈtún. @ti.o dele nostte noto e h chiara s.ittz

| ìndica ìl ústÌo pÌoSrenma ti.hiam.no h cutiosiràquúti .i ve<tono. Le moto soao parlicol.tnente .t|Jezetè

soPo.liare I'inpe9na'va imprcs': .!ue tÀni<he'lefient2ti da die.i litri, un.@tèhitorc per i pezù di ri@mbiohzto sopa il sèóatoio, @o srrumento surylemqrarcIa teúpeàtuà delfolìo, n patgambe, Ia se . ac.oftìatz,

'oènatì.ì da Íuori-sta.la, úa tznica oostetiorcventi líttí, una pompa a pedale pet Sodfìare te 'onne..rrìco postetio.e fa spaverao, tr, l'altro li soto stiear, sac.o

iúe pe. lacqua. un tac.o pieno .li viveti,pet il prcnto so<@6o, una tura le&geta pèt la pio$ia.

e .hilomet.ì sotto il sole. su strade e o,ire

pisr. che poda ne, Ni6er con 1.100 .hilomertì di dqedo,

lndi@ Ie disl.n,e chìlometrich. per rocalità anche lonlant$ime,@me Nqeti o additittuÌa Pares che è a pii) di 5.600 chilomèùì.SuDe.ara-Tananrr$e(. doDo 25 .hiloúèt;i è.<o - foto C - legandi mohre9nè dèll'Ho'BBAt dìtadaÉi mqtue l'altitudine

to man.ano 45 chìlomerrì pèt ht$unFrc famanhssetinqedìbilmenre e..o un <iDDo - loto I - che

ha tolt'ùro il nonè ^ al$tina nel SahaÌa, pet.iÒ è anche postodi húîièr.- A famannssèî si ladno eli ! imi riÍoúimenrlali acoua e dì caúulante Dùút .!f altrontate la teribile

É i,dúendoai- Iaranrsèt è a 1390 netù sul lìveno del úarcèd è l'ultima lo.alità - la .hiamano .íttà, ma di cíttàl - IL PERCORSO

Nella ortina vedian; per@Fo:(25.131 chilomelí) cdpiurods Paolo Roasend! e da Paolo olisrc, i due notociclisti tditsi,Darriri d. C.po Nord ir Nonegia, blnno ÉSgiunb Cirlà del Cs-!o, in Sud AÍiiq. aunveFendo i 6eg!úti pa*i: Nonegia, Fin-Iandia, Svsia, Gèmania, Svizzeú, It.li., Túìsia, Algeria, Ni8pr,Nisèria, Cameru!, Congo B@aville, Teritorio di cabinda, AD.gola, South West Africa e South Afriq. Gli stati attFv.sati irrot,l€ $nó sr!6 sedici. di cúi sei drcoei e di@i atricanì.

l.'.' moto - abbiano gia riempito le tatiche tezione, loo shapiohbo, e il mare, Seli.lo únie" @prim.rúbrio, pssamontlgna, e q_laterali - per il elln peÉo posledorc; si gui- solo a gurdarlo. s .irtesnle: e abbimo frcdd! lo stess.a-o -" itott i"ri*. Faccitmo le lolo di pramnalica e tomi!_ Al buio psiamo poi um galleria nolo

Nel Domericlio det 2E scr|mbre lrrivi& mo. indi€lro, fino.!l Lr.8herb. Sbarctuúo r@8, 5r€ralr' turla 3 cuner s sr sPensùo,.1 .,__... dEll'kol. alle *dici. È rià buio. Siamo i Iari. siaDo frhli: è piena di buche e o8ni

vesdri. anzi imbottiri: io'indNo: cdza- ssondo rischimo di csdere Alle vótìqurxúo. ue ù.:TI'" *':," venoono colo !rlo. rúra @mpter', siubbotlo di pe! s;iviùo a Lak*tv.erlohne e rrat@boirr o! madia. Dùlalooi. ;adieita. oacliona a llriomo doDo in@mincia a Diovercr Decspo Nord, m! è chiús.. cè, poi, una b,-pii, a;@n il . Barb;ur,; duelalze di simò Is trcniieÉ @r Ir Fintandia e p.rfrcccia che i'dica il Nord, úr! r€te di prc lana. stivali. coprhriyali, ganti r mano srradasf,arc tempo viagsiaho gran parc

ossibiii, con sele ihsoppotlabile, sena ircont.are anid,. È il paurcso dètefto al$ino, ìl desedo cheìt suo teÌibile ías.ino ha úttuìto lorse /. partè piÙ$nle del D6rrc fun8hissimo via$io .ome /afthve6anenloeoíè di Attk - Iòto A - .hè .o o rà ln-klah

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ln motocicletta .lai ghiacciai borcali ai roventi deserti africanid.ll. no(c cd a..ì!iamo ad Haparands, cheù il conlinc con ia Svezia. continuanentesorlo la pioffia. Abbianìo l acqua e il freddol iù denr ro le ossa. Abb ian ìo g ià percorsoclrcà 800 chiiomer.i in ùn siórno e mezzo.

A l le sc i r ipar r iamo e E l id ìamo, so(o lap ioge i . , f ino a l le due d i no t tc . f ino aCavli. pcr alki 900 chìiomerri. La tenrpc,r i tu ra dc l lo l io dc l n ro to re , che a Capo Nordosc i l lnva I r ! i I t e i 20 grad i . .de$o ar ivalìno a .10. ma è insufficicnte. e la resa deln ìo ror€ è moì ro bassa, .ón p .end. p i i r d i6.000 6.t00 giri.

Si spacca il cavalletto larerah a ruui cdue. per il pcso- e pù.troppo ne dovremol r re ! meno pcr tù l 'o i l y iagg io ,

A l n rar ino s i r ipar re . Abb iamo i l t ra€heto alle 20 r Corebóre. Sbarchiamo l,

F r p iu c l ldo . La tcmperar !È de ì l o l io de lnrolore si aEgira dai .10 ai 60 8radi. ll mororc adesso gira dai 7.800 agli 8.200 giri eproced i rmo a lna ve loc i tà d i c i rca 100 ch ìlÒner r i . l l o ra Dopo 1 i0 ch i lomct r i Pao lobuca: in t n inù l i la r lo la è canb ia ta . lacamcra dara è sor i tu i ta . A l le l9 a r iv iamo a Gót l ingcn. S i îmo s îanch i e .nd iamo

Cl r l z iàmo 3 l l c 5 Ce nebb ia . AspcLr iJ .mo f ino J Ì le q e p r rL iomo lo 5 rer lo eon laiebb ja . che c i seeu i rà f i ro a l le l l . Ar r i v ia -nÒ n l lauros t rad3 d i B . rna a l le 18 . A Pao lopar rono cor t inu .mente rù l le l c Iamp.d ine .pcrché essendo la ù1oto privà di bauc-r ie - har , che s i b ruc i lna ìa rpad ina , chelù l l c le a l l rc p î . rono. Ce.ch iamo d i me ere

Sul gelidoSan Bernardo

Allù 20 riÈ.rriaho. A'rravesìamo il selidÒ s.n BÙn;rdo e ariviano ad Aos'a.lui-drndo ininrerrouamcnle- alle ùe e nezzodcl nrarino. Dormiano un ora e mezzo alhs l rz ionc d i sc .v iz io Ag ip d i Sa in t V i rcenrRiparliamo, e sorto la pioggia e nella neb.bia .riviamo a Cenova allc dieci e r.enra.dopo 26 orc di guìda. qùasi consecutivè.D., Capo Nord abbiamo percorso 4.200

A Cenova ci imba.chiamo per Tunisi. Du-.anre la navi8azionc tacciano alcuni adar-ramenli aUe mÒto. Rienpiamo di gra$oI crÙno del moto.e pÈr i Euadi e la sabbia,c dccidiamo di fissare le qùaftlo shirbe d acqùa da sei e dodici litri sui paragambe,

Sul lraehetto conosciamo Ca.uso, chc conh sua Opel va îino , Tananra$er.

Allc sei sblrchiamo a Tlnisi, cambianoi soldi. sdoganiarro e andiamo a fafe ben.z ina . Ard iano da Ka i .o lan a Nef ta .

Prini p.oblcmi: la sbaù! per svirare ra-pidamcnte la ruota poreriore. quando l'am,mortizzatore è i fondó corsa, sbaue conrrola ranica di sinirra: tutre e d!e perlorare.Facciamo dúe applicazioni di acciaio liqui-dÒ, che poi .isulreranno inùtiìi. lnconl.ia-mo caruso. che lvevs fa o ln,aìrra sÎrcdà

Dormiamosulla sabbia

Allc l9 siano a 20 chilomehi dàl confinecon lA lEer ia . È nor re e nón cè p i i , as fa l ro

cd essendoc i s ,bb ia . t ! t i ch ianro un pocoad arrivare rl poro di lrcntiera. Lì. Paoloè nconosc i ! ro da i dogan ier i che lÒ .hbràc-c iano: è o rnr i a l la sua sc l | ìn rna (úvena l .,Je ì sahsr t r . Focc Jho lc due doqrnr .

E n t r J m o i n A p e r J c d o i r ì i r m o s u asabb ia . A l na t t ino s i lno ad E l .O!ed . pas

Sìano nc Ì d*e fó d i d !ne . ma la r radaè b lona ed as la l t { ta , ma è spessÒ inondar !da l l c dare . Qu ind ì sbar id i rmo sÒvenrc ronic moro. Qli gìi spazzaneve sono usati De.rog ì iù€ la úbb ia da l le n rade

Usciano a lare un picrùlo eiro frr ledunc È no l to d ivèr .nh

Al le 15 .10 s iamo a Q! , re ì ! . A l l c l8 èbu 'o . na cont inu i rmo f ino a l le 20 ar ivando a l b i ! io pcr charda in . D i qu i in iz iail vero Sahzra

iVans iamo c l rne in sca to la c co t taud iamole p ìc .oh bnnd ine che c ì e r lv lmo Dor la l id ic t ro . C i sv .s l iaúo a t t i ìba a ca !s i d r l l cnosche (chc non ci lascerafno nràj dormire

A l le 1 l s ìamo a E l ,co lca . Con inc i .no abcrc e a sc.rire it c.tdo. È motro divcnov iaEe iare in moro chc in n rocch ina : s isenre d i p i i r i l ca Ìdo e la r i ! p rosc iùs ! mo lro d i p iù ' . Ne l Suham non s i suda. s i eva-pora. Cerchinmo !n s.ldalore per Ic (ani,

scnza ossiscno. Andiamol l lArnée dove t lov iano ch i mot ro penr i t .mcnre ce le sa lda , s ia pure na le . nen l .e c ioffrono dell'acqù! g.iara. Deto djE chel ac<ìua d i E ICó ler è eccez ion . le

. A l le 14 r ipan iamo pù lnsa lah . La r radaqa l remenda ora è ,s f , l r r ra

Rienp iamo lan ichc e sh i .bc c . dopo.versuperaro i l p la reau de Tadena i r . a f j v iamo

Facc iamo benz ina e àndìamo a manqtarein un risroranrc loc!le. dove jl padroie cieccÒnr r che una moro BMW ce Ih ! fa r raad a..ivare , Tamanra$et dopo dle lenla-r i v i , nenr re due Honda che face !ùno unv iaeSio pubb l ic i ra r io , hanro do l r lo .n !ncrare dópo rumeros i insabb i .menr i . C i

A 65 gradial sole

Fa ca ldo . C i saranno 6 t s rad i r lla D is l . è r ! l la insabb i ! ra , Pao lo cad.vo la . i o t e vo l r e . Non r ì usc i lmo ! f ! J rcap i re come prende ie q les t i banch i dbia. Ì yoli si susscsuono.

F ìn i la Ìa sabh ia in iz i r i l f .mì8era to . :onduléc ': è lrcmendo. SupÙa i t0 !::mcf i . la ho lÒ è r ! t la ùn sÒbba lzo . r :v ib ra ! non l in i rc . F is icamcnrc " renr lla hocianrÒ Proccdiamo I .10.60 chilom

Dopo 100 ch i lomel r i sp3cco i l po i : rgaFI i . che è sa ldaro su1 r . la io . M i sp c ie c r . t lo d r ayer ro l lo r l rc lJ ro . Pcr t ! L rCa iu$ c l aveÉ ràgg iunr i e c l i cedo :u :

Ma Jn lhe l o , LJ Ope (un r i nc J . L p . r , l li pczz ì . In iz ia l . sere e la fanchezza. I l rn iÒndr l i c fa r in t ronarc la les ra È r imb.c i l l i . :Dopu l iU !h lomcr r i l r cv r .Lmu deEL i JUrccr i ldmi . Non r ra88r rno d ' e r l rnu pJ i tca ldo Sub i to dopo c i fe rmiamo ! i ch ; n .so l rÒ una spec ie d i p i .n r , . a l lombm. r :D . :r .ndo Caruso che er ! r imaro i r ìd iè r ro

La se te s i fa senr i re . Avrò s ià bcvúr ! iol i t i dacqua. ma ho ancom sJc . pur p r . - .dehdu unr p .s l 'e l '1 d i $ lc o rnr io rJ . r - :

Poco dopo ripartiamo per .ilerma.cì rlt.14 ne l loas i d i Tad jemoùt . Cè lna spcc j .d i vasca p iena dacqua. Non nc poss iam:p i i r . Non pens .ndo a l l .meba e ad a tùd .Èse. c i búr r iamo der r .o ver i r i . Che soder .Ricorderò. peiso. pc. lunEo lcmpo qur!.

Ci riposia.ro. Mì gùardo lr moto. Son.scoràg8iaro. Nlj sembr. da bùÍarc vìa. 'bu l lon i sono quas i rù t i sa l t . r i Pare che : ls r ia d is in regrando. C. ruso ha ta march ìn ;. pezz i . Non yuo le p l i r con l inu . rc . No:si.mo in grandi dilficolrà perrhé io nonposso cancarc la noro ed ho bìsosno diqua lcu .o che l raspo l l i la mia roba e la mt ttan ica pos l . r io re t inÒ ! Taoanrase l . Lunsola p r la non passa nessùno. n ìa ne l loas i nons iano so l i Donn€ rua .eg r iempiono d ! rqua le lo ro eh i rbe d i pe l le d i capra css ic .

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:a rJ c ( r r i . rno I lo ro mulL Sono d i una be l_lezzJ e ficrezzù

LÀ noue, rravollì. dormiaDo vestfr, per

k rJ ( le b randrnc le cbh iomo 8 i i bur t i rc' i J For iL peso l . L !n8o lb p rs la conr rnua, a

A l m:L t rno con raoroJ( i iúmo dL cerca is J i a83 iu t . re anche a

Nel desero divenli plovetto meccanico:iEpLunrcnro , (cmbio , mJf mi r rs smmor l i z -z r ':ù r i - Inc rcd ib i le la macch ina lunz ionn uc ': d 'amo d i r ip t r r i rc rnsLeme d i no l rc pcrch iJ i ! ro rno e Inposs ib i le muo!e ts i per i l c0 l 'Jo . Bene Jnchc perch i ( ! l0 lunJ P iena:he illùnina in Palte la Prsl. _ .

Dorniamo Per lcrra, senìP'8li $orpioni, na non cc ne cúriano: sraDo

Éipar r iamo a l la lba de l le t s i v iass id ar . *ó auo.o Poo lo spJc la închc i l suo;odrbap.c l , Lc ,Jn i !hc s i bucanÒ ru t tcia ,emteà lum i , lL 70 s rd , l i c l sú lc Abb ia

ln un paesaggio lunareAi r iv iamo a ' ram a l le 15 . s lanch i nor t i

Dobbiamo lróvare cùalcuro che ci porlì la6nica Doslerìorc e il sscco tino ad Agadez.oerché così ca.ichi abbìano paúrt di nonLrceta. Non cè ne$uno che parra Aspetr.reno quallro gionìi Paolo la sÙ. .staúale, si scnle morire, non nesc. a resprra'rÈ e non ci vcde Più: ha un atlacco dlnatarià- Si rienpie di chinino È proprroduro questo v1ag8'Ò.

Ne i p io rn i d i a l re r m. l l iano s pos lo lemoro . aè sbb 'J daDpedutLo smonr ismo i lcarburatore, chc però è pùlìlo Le noto sÓ'no in condizioni nrisliorì di qúello che

Andiano a farci eldare ponabaSagli e tr'niche. Le dùe poreriori da venti litri lebu t re renró v iJ perché non s i po$ono Pruú ldare . fnLonr r i . ro dcs l i , rJ lún i C ì o l r ro 'no una sDachet la l ! c e r l Jnnu !ederc l€ho, r io l i c d i : coua d i F \ ian ch ,usc c s is i Ìlo rc . ;o tu 'e cÒi sbb ia denr ro Pou lo adc$or " mÀi t io . tn cJmbiu o mi senro debo le .lnche per il fallo ch. dì carnc ne nang'o

I documenti necessarie i quattrini

Per intaprendcre un via8gio comeqúelìo di Roasenda e Oliaro sono nece$ari i seguenti doc!meniì: pa$aporlo

con iv is r i d i tù l le le naz ion i s i r i caneanraversate, cerrilicati di vaccinrzìoneconùó i l co le ra . l ! tebbrc s ia l la e i l va iolo; parente inrernazionale; ca.net de pat

Le monele che bisogna Portarsi inAfrico sono il tranco frarcesc (per q!an_

ro r iguarda g ì i s ta t i che sono s ta t i co lo_nizzati dllla Francia come I Aleeria. laî ln is ia . i l N i8er , i l Canerun e i l CongoBrazzaviUe) e pcr tulti 8lì ahri paesi

afraversati. il dollaro americano

lpersonatg idell'awentura

I due mÒtociclìsli, che hanno conpiú'ro il viag8io da cupo Nord a Citlà deìCaDo. non sono núovi a imprese dì que-ro lenerer infalti enlranbi hanno 8iàpcrcòrso ùigliaia e nigliaia di chilomehi si2 in noto sia in auto fon solo rnEuropa, úa anchc in alili conlinenri

Ì ia i rec ,panL i a l l impEsa sono Pao loRosÈnda,2 l ann l , lo r inese, rudente dLlacolrà di economie e con,mercior Paoloolia.o, 22 anni, lorinese, rúdente delle

Sólitànente Olia.o !iaggia da solo:quero è dunque il plino raid che i dúÈuniversilari torinesì hanno conpiuto in_sieme. Conrano però di organizzare prùsro una rlova inpresa di questo Sencrc

tn ph nco . t t p ú n 'e tes tar ' i (e r ramenre quer io !on t tu {c8 i ì e ' tna to P iu np te* î

I ru ;ep a . t " rm- r re ro , rJ 'ù tvcna unà popa l " t ra1" sede ' tà t id tone tes ro^hnÓt . ; ; ; ^or " d i 4 "4 , , e q /od l .e t tp ró^ tàEF" de t tAù pnr . ' rLsa de l rF ronrhuetazz 'e ,anDvte dàEt d rab ; . t túare+ ( i Ia \ /o ,darono;n poooto nonaoe,'n*ro utà ancu óep'. U.à tanrylia d"úùeq - Ioto ^ - t àbbiaío i4'oottaLa

;;;í;; ;;";;."; d '"'it'66io t u'ttZs6' del \rE;' ono ut't d úpà'ne rutre dPrlo reio.o to te . r \on t rè : ta re vcsr j der re donne 'ono <qètghnt ' Pero h 'o iÓ Ú4EEi nsc"mdoun . rc ta r . do 'e J \P 'Ùt r un r rdor r i \ r ' fo pen lo ra

,ade: ,o 'hé /o 'a (conró r ' "p^od jo F un po dr renua lo 4à quanda e ̂ 'adu ta d t a rho ' tè t '

dtttì ofit cone qùp\fe dalvero 4t ttemàvana^on eta oet nqat" t,a.aúr|,o \ano )u//J du,;\tmd P;sta rhP ttc t4 LiÚetldn Poiaad Att,t .t,etrc dt not abb; ,htlaúet, nè tdnti so^o2À-^ ai i*-,.. € /a moto è i' evlde^te dittìcahà: dnche con ta tuoto z lohe

e impo.vbre e !J d .p t in "èbbznPoto t t dP<et to ran r 'herza b t 'o84a e$ereF ta dú tP l td d : qùP\ ' r ' fa nor túPatn i .P úÓn 'n ' nc an tnar

.oÀ" ' . . , - " " ; , on ,o p 'n ' d t nqg iunePte Ar t \ ta à t à \ \d d i un tàn î tè ro

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In moúocicletta dai ghiacciai boreali ai roventi deseÉi africani

I r icambi portati nel viaggioPaolo ()1krc e Paolo Roasend. hlnno portalo net toro

Í488rù ra scg len te a t r .ez2a lu ra meccan ica : una resra , un c j l ìndro e un p610n. : !n vo lano: una bob i ia r i i t t r i de l i r ia . d . tlb l io , dc l la be fz inar a lcune canìere d 'a r ia : ùna po pa per aon.

r i r e / z r r r ' c p e ' r i p " - d r t . ' d . e . a 1 n h . d . d r ( . rr _ - . r L f . c J l ' - l d i o . L . J . \ c , , . " , . . , . , u

D o r r . b a , i , F . . r ' . o l r , o n r - r , o , c . e . . o : r l c e h i r b e. r ' . q r c . i d s . r 1 . j r , i t : r . f r . r r - . u t p . . 1 s . m b , . ( . n . i n ; i , d ,rd8pr óer ruÒ e : du p ,g ,on i duc' r n r l n r d o l l J . ' I I r : l " n , p , o l e! l l rezz i p . . po ter smonr , .e p r ! t i c !n rcnre lÙ l ta l ! , ìo r ! i c .v j.omrnd i r d ls rh l f r i z ronc : candc l r

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Troviaúo una famislia di cacciatoriche scende ad Agade2. Accettano

Ff la rc i la benz ina e i sacch i .Fúaìmenre r ipa iamo. Non,bb i .mo prc

ri di henzina, perché v€niamo a saperellì'Assomaka ci si può riforni.e di slra-

RieDpiamo comúnqle le taniche la-

l, pista è u! lorme.lo: pièlre e t6leúrlée di l0 cènlinelri.n paesaggio che ci cnconda è lunsre-*mb.a di vedere l. úo.te davanti a lei

c è traccia di vila. Sabbia. sa$i. pietrecce: spellacolo che ri incute un sacro

per il desero. Fa molto caldÒ.e.anno 75 8.adi al soìe. Cerchiano diBirre fuori phrc per evil.re il tóle on-&. lVa c i s i insabb io p i i ' fac i lmen le . Io

dle volre. Perdo tutta I'acqu.. Siamo'.cqúa e dobbiamo arivare per foÉa adGùezzan, che è il poro di confine doye

Ho psurs e sono slanco. Ho rotlo lin'ro delle llci e al calare della notre

iano ancora l0 chìlomehi dal contine.r cè neanche la luna. Cerco di rare

a Paolo. D. a volte non riescoe . vèdere lE pista: c'è sahbìa, la

Peldo con'.tto con Psolo e devo lemarDele quindi tornare a cercarni, farmie proseauirè. E cosi per due ore. Ab') sele da impazzire e dobbiamo arriAlle 22 arriviamo. Non ne polelo piir.o la moto per terra e hi butlo rel

S€mbro impaz2ito. Bevo lanlissinsAdesso sto ve.amenré malé. None la rotte nor chiudo occhio.

Ripsrliamo il úàlrino per lA$omaka, cheè il poro di lrontieú deì Niger. a 20 chì-Iomelri. E in quera zona che sì suppone sisiano persi, una settimana pr'ma, quattro ita.liani dei quali poi si sóno ritrovati i cEda'veri- Siano debolissini e senza forze: ciinsabbiamo sempic. Paolo cade lna volta.

Seteda impazzireAi . i v iamo aUA$onaka. Cè acqua. Conr inúo a beie. ma ro vèramenre male. Mimello all onbrs a riposare. Sono due eiorniche non mansiamo. Ci sono due ruristifrancesi che ci ofliono del .iso. Mi viene davomnare, ma mi sforzo di nansiarlo- Forsesto neglio. Dormicchio.

Alle 14 riparriàmo, dopo aver farro il pie-no di benzina. La phra romale per Asa-dez non si fa più1. O.a, per di piir, è allaSalaper le piosSe di a8osro e non ci sono le bali'ses . B isoSna, qù ind i , r fdare ad Ar l i l .

La pista no. esistè, ma ogni chilometroci sono ìe baliss- Su qúesta pista, primache lo$e balizz.ts, sono morti tre francesi.anbi di Paolo. perché si erano persi. suqùera pista il miraggio è conlinuo. Vedot!rt intorno, a causa dell eyaporazione, com€ùn inmenso mare, ed il calore lrasforma pìc'coli cespueli in slberi. Capna, quindi. disegune delle b.lises ìnmaeinarie e cosi cisi allontana dalla pista, anche per alcuni chi-lometri. Ouando uno se ne accorye, è Biàpassaio moho lenpo. se non c è vento únotorna súlle polde tracce. ma se il ventoIe ha caDcellate ci si perde.

Ci sono 210 chilometri per Arlir. Ci sono

delle dune di 500-1000 mclri da sup$are. Vienrriamo a 80 cbilomelri allora- A volte laruola anieriore perde aderenza, e si vola,ci sì insabbia. Ci si aiùta vicendèvolúenre.ma ogni yolla si perde almeno mezzora.Ci ferni.úo alle 18. È buio, omaì.

Pariamo all'alha. Tra camúelli mórti. ab-bandonati <lalle carovane, e insabbiaúenri.aùiviano alle 9 sd Arlir. Focciamo riroini.mento d'acqua e dì henzina e dopo eser.irelriscrali alìa sede di !nà socielà Í.anceseper l !r.nio, alle 13 ripartiamo per Ag.dez.

La pista è abbafanza bella. Fa peròmoÌlo caldo, Aúivhno ad Asadez in 4 ore.Rimertiano un po' in sesto le nóro. Faccis-no risaldare iì porlabagagìi e lc laniche.

Con le dunein discesa

Si .iparle la sera per Tanoùr. che è I ul-tima pdrte del deserro, I camionisti ci dico.no che la pist! è tremenda perché ci sono Iedune portale dal vento, dicono che non ce ìarsremo a pa$are. Paolo, invece. con Ia suaespe.ienza, dice che dov.eno fa.cela, perché le dune dovrenmo averle in discesa.

Stiamo per partne, quando Paolo búca.Dobbiamo riDarare la lonma, ed è !ià sera.Qu,nd i so l rsnro usc i . ;o Ja l paese;er fe r .

Riparliamo all alba. All'inizio la phra èbuora, poco dopo però c'è tenp€sta di s.bbia e nor vediamo nienre. Riusciano a noninsúbbiarci, al linile, pcr piìi vollc. Ma adún cerlo punlo, sento ún rumore fore die'tro. Mi ferno, Ho il cerchione poreriorerolto. Devo ayer preso una pìelra, che mi

Ci sono anche incoît.i cutiosi du.ante la lunÈa awentuta, ecco cone Paolo niha 5otptesa - tolo A- alle prcse con uh siùpaticos.imDa^zé. lncontti con auesri anihali són; abbastanza freqùen!,, roprrltùllo se (, , addenxa nelle lorcste equarótiali.Anche nel Cadercun, tuttavja, nón man.ano passaqti dtftt.ili cone ci è a..a.lub - róIÒ C - dur.óre l'antave6anentod e l a s a v a n a e r b o s a . A v o l t e c a p i r a h o d e l l e s o a r c s e a o m è a < c a d , l o a P a a l o i h p e { a t o i o u h W a d o - l o r o B - c à e è / i s ù / t a l opiit ptolondo del prev,sto. Qua/càe momento dt nposo. .omunque, non é maocalo came nottà Paoto da me sotpteso,n p,eoa d^fen)ione nel bel me7Ìo dellà \rv,na e.bosr att?vet\dta oetCanetoú^ metidionate.

I

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In motòcicletta rlai ghiacciai boreeli ai rorenti deseÉi africani

ha s!,rto il cerchio. a uno a lno sono par-titi lulti i iaggi senza che me ne accorge$i.Sorto ìa tempera di sabbia. to!ìiamo hruota e cambiamo 35 rassi.

Abb iamo ìa sabh ia che c i en l ra da tú r tele parli. Dopo he ore dì lavorc, e disole checi ha fúso iì cerveuo, ripartiamo. La phradiventa t.enenda- Ci ìnsabbiaúo piùL volre,cadiamo. Non possiano neppure uscire dipnla pe.ché, ollre al pericolo di perderci,è tù t lo p ieno d i sp inc . c cè r i sch io d i

Alle due incontriamo degli oland*i checi olrrono deì catfè. Dopo molta farica,alle 17. ci lermiamo a 70 chilomeùi daTanout. Dobbirno razionare I'acqúa, per'ché nelle cadute ne abbiamo pe6a úolra.Mangiamo una scatoìetra di carne e ci con,

cediano qusttró bicchierini d.cq!a a resta- A sera a$nliamo un canion che pa$ae sì ì.sabbia proprio davanti a noì.

Aì mìo cerchione srorro riconinciaro aparlire i raggi. Ne abbiaúo piir dieci di ri.canbio. Dobbiamo arrivsre a Kano. a l0!chilomelri, dove sapp'amo di tiovare i pezzidi ricanbio. Non ci aúivo. A l0 chilometrida Zinder spacco in dúe il cerchione. Midevo fermare. Io aspelto sotto il solc co-cente, .ienpendoni di spine, Paolo che èandato a ZinderNe ferúo io uno che pasa. Caccio ls notosopra e la rrasporto fino a Zinder. Siaúosfinli. Ci buttiamo in albergo. Bistecche cacque Perier: che sogno. linalmenie dor

Paolo parte per Kano per spedirmi un

cerchione nùovo. lo asperro. Ms dopo pocheore Paolo è di nlovo qui. Ha bucato e haspaccato i raggi deua sla ruora. Prendiamoquindi lurti i raegi buoni rimari al nio cer.chione è Ìi mettiano nel suo. Alla linceliene msnca solo uno. Ripariamo la eom.na. Sono le 15 . Pao lo r ipar tc . Spq i .mo l

I gentilissiminigeriani

Dopo ùna seninana di attesa. ricevo untelegranna da Paólo: non ci sono i pezzìdi ricambio. Dovremo sce.dere in camionfino a Lasos. Ormai si!úo enrrati in Africa.il deseÍo è scomparso. Siano pa$ati dllhsavana alìa foresra I ìocali q!ì sono ovlnque een l i l i ss imi , sopra Iur to F l i ab i ran l i dc l

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del s.hatu è anche latto dt Ébbia, a ùatr, è sabóÉtame,re inconsistenle e allora la moto lati.a ad avanzarc.

a Paolo e a me e .apttalo soven(e di dove.e,nate rl tòle ondulèe, che è L pisrà deserrrca, petchéa..enruato- Alloà ci siamo xóvati nella sabbia

íarciato così. Peò, è anche ac.aduio .he melttrenela sabb,a si so//evasse come una Íumata

poi andala ingandendosi, se7nó sicuto .li insabbiamentoouale ooì si laticava a venn fuoti. Dierrc, rcstavasoedà di scia, che i] Nìno ventó si.utatuente aqà sobitos.otupaùte znnulando t/ nostro passr8Sio.

vNa, tisonan@ di mille tnani runori,

Niser, che penso sianÒ rrs ìe r.zze piùLslrè di tu s l'Af.ica.

A Lagos rimelliamo a poslo i cerchioni. vediamo con piacerc che eruppo notore,ammorlizzalore e tel.ió sono anco.a perfeiti: siamo quindi in g.ado di ripartire.

Ci awiamo veno il confine della Niseria.ol Canerum. La strada, all'inizio, è abbaranza buon.: è .sfahsta, senonché a man. mano che ci si allonrana ds Lagos i bùchidiventano più Drofondi. e Ie noro ne risenrono di Dii ch; se ìa rrada losse sterrata.Ottèniàno sempre ospnalità da parte diimprese di corruz'one ilaliane che incon'triamo lunso la f.ad.- Arivàri a 100 chilcn€tri dal confine lasfalro finisce. Abbiamoarlraversalo BeDin.ed-Enúgú. La pista è mollo brulra e siamo forse tra i primi ad attra-versare quera zona dopo Ia stagione delle

D,orsie. Sismo ormai in nEzzÒ alla foreraaè fanso e nebbú. Prosesu iamo con d i f f i .coltà. Spellacolo altascinanle sono le faFfalle: a misìiaia, di tutti i coìori, pare che

Pa$iamo la frontiera di Ekok, súperiaóo, l Dae* d i Man iér r c i avv ismo vesoKumba. dove r i cominc ia I i la l to che peròprarìcamente è inesisteóte. Viaggiare li sc

Spacco la marmirta alÌ atlrccatùra del te-Iaio- Passiamo Tombeì. dovc lalalto mis l io ra . Ar rva t i a Doua la dec id iamo d i PGsegurre per Yaoundé, per senlire dall ambasc ia i r d l ra l ia quaìe r radr p rendere perprcseguire il viaggio.

R ipsd iaúo dc Dour la dopo aver p resoun caffè alì'Alitaìia e avcr sapuro che Bagheri. che conpiv. il noslro stesso via8gio

co. una Alfelra, non e.a solo, ma avevalna macchida d'appoggio.

Fino ad Edea la sùada è abbastanza buó.na, dopo, essendo appcna Iiniîa la slagionedelìe pioesie, è rutta ùn bùco, con osniranto del fangó- La rùota posleriore diPaolo si stor.e e cominciaro a partire irag8i. Li sosriluiano e a slento. a ser!.aÚiviano ad Yaoundé.

Le grossedifficoltà doganali

A Yaoundé, lìnbariara non ci dà buene notizie: dallo Zahe alìUsanda Ie rron.rieÉ sono chiuse. Non possiamo pasaredalla Rwanda perché non abbiamo il vistoe qui non ci sono rappresentanze diplomariche. Enfare in Gdboó è anche !n pro-

Le molociclette usate per il viaggioe il consumo di olio e benzina

Paolo Roasenda e Paolo Oli.ú, i due giovani sludenli lori_nesiche hanno rdgsiurro in molociclerla Citlà dèl Capo parendodà Capo Nord, hanno usab per il loro vi.ggio due Gilera 125modetlo Arcoe- Si lratta di dúe macchìne di scrie, alle qualiperò soro rali farti alclni adattamenti e aggiùnte e croè: unindicatore deììa lemperatura dellolio; psraganbe; motore dc'compresso d! ll a l0 pe. poler ùsare anche bcnzina a bassonúúe.o ottano; un cassettino di alluminio sul serbatoio percontene€ i pezzì di ricafrbio; sella accorciala per consentire più,Daz io a l Dónabar l i . due . r ra rch i f t$ i per duc ran ichc da J iec lt i r r i c io "c r ina : u ;po f labasas l i q ldaro d l re ld io : un f , IÙo Jc lla r ia e ún l ih rc de Ì la benz in . agEiùr lo i i ragSi de l le r loLc r inforzali: pncunìatici artisliali Ceàl J.50x 18.

All inizio dcl raid i nolori delle dle Giìera sono ralipiombali da un notàio in modo da evitarc osni po$ibilità diinrerventi meccanici durante il viaSgio.

Nci 2t.lll chilón€lri, percorsi ir 4l giofni ctfeltivi di vìae-gio (allre 20 gioróate circa sono slate perse per morivi doeanalic blrocrarìci). alìa media di 610 chiìomehi pcrcorsi qùotidia'namente. le dle moto hanno consumalo lna mcdia di cìnqueln.i di benzina (anchc a 70 nume.o ortano) osni 100 chilometri.per un lorale di 1.415 liÎri compìe$ivi. Loìio è sralo sostrtlrto,prùdenzialmenre. ogDi 1.000 chilonetri, anche se iÌ consumo

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tn motockletta dai ghiacciai borcali ai rcventi deserti ficaniblema, perché lambasci.ta impiega ún me-se a rilasciarcì ì visti. Tlro lo Zaíe nonpossiamo percor.erlo per nancanza di .u-ronomia di benzina. Unica soluzione è ror'nare a Dóual., per cerca.e úna nave chescenda 3 Lúanda. Ma anche questó è ùnproblena di diflicile soluzióne perché lenavi danno f.lse d€srinazioni, a causa deirappo.ti che ci sono fra i pa€si deìl Afiicanera e i paesi ancora colonie.

Rilomiamo a Douala dopo dver riparaloicerch ion i e . iúsc i .mo a ta rc i imharca .esu d i sna nave redesca, i l "Ned€dand, ,che scende fino s Poinre Noire, ìn CongoBrazzaville. Noi però non abbiamo il visto,speriaDo lo stesso di eblrare. Dopo duegiorni di nayieuione sbarchismo.

menle olferaci dal Porogallo. sincera'mente preferi.mo imbarcarci.

La nayiglzione. snche se b.eve, è moltoinreressete. Plssiamo davanri alle foci delloZa|rc: I'acqta del mare è dolce e marroneper trenta miglia. Peschiano dei tonni esiamo speso dccoúpaenlri dai delfini.

Un colpo è staro l'aùivo a Luanda: dopomolto lempo ùas@rso iD ALica. vedereaftsa ci viene rilasciato ìl visto e ci awia-mo quindi per Cabinda.

lo romlo il lilo della frizione e Paolo ilIilo dell'acceleraiore e dopo due ore di slra-da, un po' asfaltata e un po' no. aftiviamo.Qúi posiano scesliere lra due soluzioni:davarii agli occhi una città conpletanenle

Il p.esaggio qui r. di ruovo caúbiaÈdo. Drlla forera entriamo in savana e cistìaúo ayvicinando ai deserti del súd.

Dopo aver passaro cento chilomehi direftaro, al confine, ci avviamo ve6o win4hoek. Da lì incomi'cia il des€rto- Ma norè il Sahara. Oui cè asfaho, beú2ina e Coc.Col.. Si soffre lo sreso il caldo: sopratturtonoi, che dobbiamo continuamenie fermarci

Atlravesiamo il fiune OraDge, ch€ passain mezzo al deserto, Ci buttiamo denko:ùn basm meravislioso. Acqnon sporca perché Ia corrente è fortissima.Intorno al fiume d'eci mebi di vesetazicne nolro fitla, poi il dese.to.

Ciuà del Capo, Capetown: pet guantl Sioni questo ^óne aveva PoPolaro i nostri sogni inqùièti, Pet quanti Eiotni quesra metao eta senbnta ne(ptu^Eib'1e, nve.e, ecco Capetowh sono di noi. Quando l'abbiamo visra, Paolo e io, ci siamo messia caht rc,. lJd]aÈZoné ihpazziri, e un po .lovevamo 6te.e matli dópo tùde /e pe.tpezte superate. Siamo su/la slradapanoamica cÍ,e sowasî. Cittd del Capo. tl nòstÌo vÈEíio è li^tto, É stato u^ vtatgio i.co ú awentute. tiLro di espetiehze.Abbdno aruro ahche un bo d ilottuna na abbtamo aeuro soDtattulto dette moro sempte àtattet?a detta situa?iooe.È stato un viat$o in.tin;nricabile pet me, na anche pet Paólo che pùte inptese simiti ne aveva 8ià comPiute-

ll prohleú. è o.a enrraE a Cabinda, teÈiitorio portoshese dove úfficialmeóre leIrontiere sono chiuse.

Ci dicono che riusciremo ad olieDere ilpeme$o dello Staio Maggiorc sollanlo depo ura seltimana, Decidiamo di tentareusualmente il pa$ag8io della fronrier.. Ol-tre . tuno non abbiamo neanche il yisto

Àplera ottenùto il visto per Congo Brazzaville ci .vviaf,o veBo il confine di Ma$sabi. La rrada è asf.ltara e buona. Pa$ia-mo serza problemi llcùni posti di blócco

Alla doean. dell Aneola richiedono il vi-ro via radio a Luanda. Dopo un siorno dio ìmbarcarci pe. Luanda o attraveGare lazona dei rihelli con scorta amata. sentiì-

eúrcpea dà veramente uD senso di comple-to rienho nella nomaliîà e neìlo slessolempo il f.tîo spaventa.

Siamo óm,i nell'Africa bianca. Dìaúouna regist.ata alle Doto. e riparliÉmo. Ormai non esistono piùr prohlemi di piste. ètutto asfallo fino a Cape Town.

Asfalto, benzina, coca ColaMa le nostrc disawenture

cora finite! Il cerchione di Paolo è storto ei r€ggi continu.no a rompeÉi. Contìnu'aDoa fermarci. a sostitúire e cenkare la ruota:non serve. Dobbiamo conlinuae a sisre-mare raggi non adatli alla ruota- Dopo tregiorni di difficoltà, e dopo ave. passatoDonso, Nova Lisboa e Sadabandeira. ari-viamo 3Ì cónfine cóÌ Sud Alrica.

Omai siamo quasi arivali. Pa$iamoKeehanshop, Springbock e Bitterfontein,siano effeltivaúeúte arrìvali, ú.ncano solo4{0 chilometri. Da qlesro momento in poiincomir.io a sognare- Mi sento sus fine delyiaggio, E quando da ìontaro ci appa.eCape Town cantiamo e liliano dalla gioia.Il nio conlachilonetri scsna 25-l3l chilemetri; sono tarii. E ìi abbiamo percoBi in4l siorni ettelivi alla media di ó10 chilcmerri al giomo. ce l'abbiamo faÍa, Lemoto ci hanno porlato fino qui. P.oblemìce ne sono stali, e moìti, na non essen-ziali, bensì caúsati dalle piste veramente in-feúali. Ma ìl noio.e, il canbio, sli ammortizz.tori ed il telaio hanno retto benissimo,La prova è slata vèraúenle dura anche perle hÒto. Adesso. però. rútto è finito.