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Percorsi diagnostico-terapeutici nelle patologie osteoarticolari. Percorso condiviso tra Specialista e Medico di Medicina Generale. Centro Medico Mantia - Via De Spuches, 22 - Palermo 08/06/2013 RAZIONALE Secondo l'Arthritis Foundation, con la dicitura "Artropatie" o "Malattie osteoarticolari," si includono circa 100 differenti patologie, che colpiscono le articolazioni e sono frequentemente causa di dolore e limitazione funzionale. Quelle di tipo cronico-evolutivo e a evoluzione potenzialmente invalidante, affliggono in Italia circa 5,5 milioni di persone, con la seguente distribuzione: Osteoartrosi (70%), Reumatismi extra-articolari (12,7%), Artrite reumatoide (7,4%), Spondilite anchilosante e altre spondiloenteso-artriti sieronegative (5,5%), Gotta e altre artropatie microcristalline (2%), Connettiviti (0,6%), Reumatismo articolare acuto o Malattia reumatica (0,01%), Altro (1,8%). L’artrosi rappresenta una delle principali patologie dell’età adulta e ha un importante impatto sulla qualità di vita dei pazienti; il principale bersaglio dell’artrosi è la cartilagine articolare con un successivo coinvolgimento dell’osso subcondrale e delle strutture periarticolari. È più frequente negli anziani con una leggera prevalenza nel sesso femminile e rappresenta, fra le sindromi dolorose, quella a più elevato costo sociale. Viene oggi considerata dai più come un gruppo eterogeneo di condizioni morbose, che finiscono con l'approdare ad un comune quadro istopatologico e radiografico. Il quadro clinico è fondamentalmente caratterizzato da dolore e limitazione funzionale che può evolvere verso la deformità con compromissione delle attività della vita quotidiana. L’artrosi si distingue in primaria e secondaria. La forma primaria riconosce una base genetica di predisposizione dell'individuo, su cui si inseriscono ulteriori fattori non chiaramente identificati; è più frequentemente localizzata alle mani e ha in genere, a riprova della base genetica, una trasmissione ereditaria da madre a figlia, con una penetranza incompleta nel sesso maschile. La forma secondaria è invece correlabile a chiari disequilibri dell’omeostasi articolare (eccesso ponderale, traumatismi articolari, pregresse fratture, deviazioni assiali, etc). Anche i reumatismi extra-articolari localizzati (tendiniti, borsiti,etc) hanno un importante impatto sulla qualità di vita dei pazienti; spesso posso essere spia di ulteriori sottostanti problematiche che il MMG deve assolutamente considerare al fine di poter correttamente effettuare il corretto inquadramento diagnostico e prescrivere gli accertamenti e la terapia ottimale. Il Corso ha lo scopo di sensibilizzare i MMG sulle problematiche connesse alle patologie a carico dell’apparato osteoarticolare, quali l’artrosi e le patologie muscolo-scheletriche che sono quadri

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Percorsi diagnostico-terapeutici nelle patologie osteoarticolari. Percorso condiviso tra Specialista e Medico di Medicina Generale.

Centro Medico Mantia - Via De Spuches, 22 - Palermo

08/06/2013

RAZIONALE Secondo l'Arthritis Foundation, con la dicitura "Artropatie" o "Malattie osteoarticolari," si includono circa 100 differenti patologie, che colpiscono le articolazioni e sono frequentemente causa di dolore e limitazione funzionale. Quelle di tipo cronico-evolutivo e a evoluzione potenzialmente invalidante, affliggono in Italia circa 5,5 milioni di persone, con la seguente distribuzione:

• Osteoartrosi (70%), • Reumatismi extra-articolari (12,7%), • Artrite reumatoide (7,4%), • Spondilite anchilosante e altre spondiloenteso-artriti sieronegative (5,5%), • Gotta e altre artropatie microcristalline (2%), • Connettiviti (0,6%), • Reumatismo articolare acuto o Malattia reumatica (0,01%), • Altro (1,8%).

L’artrosi rappresenta una delle principali patologie dell’età adulta e ha un importante impatto sulla qualità di vita dei pazienti; il principale bersaglio dell’artrosi è la cartilagine articolare con un successivo coinvolgimento dell’osso subcondrale e delle strutture periarticolari. È più frequente negli anziani con una leggera prevalenza nel sesso femminile e rappresenta, fra le sindromi dolorose, quella a più elevato costo sociale. Viene oggi considerata dai più come un gruppo eterogeneo di condizioni morbose, che finiscono con l'approdare ad un comune quadro istopatologico e radiografico. Il quadro clinico è fondamentalmente caratterizzato da dolore e limitazione funzionale che può evolvere verso la deformità con compromissione delle attività della vita quotidiana. L’artrosi si distingue in primaria e secondaria. La forma primaria riconosce una base genetica di predisposizione dell'individuo, su cui si inseriscono ulteriori fattori non chiaramente identificati; è più frequentemente localizzata alle mani e ha in genere, a riprova della base genetica, una trasmissione ereditaria da madre a figlia, con una penetranza incompleta nel sesso maschile. La forma secondaria è invece correlabile a chiari disequilibri dell’omeostasi articolare (eccesso ponderale, traumatismi articolari, pregresse fratture, deviazioni assiali, etc). Anche i reumatismi extra-articolari localizzati (tendiniti, borsiti,etc) hanno un importante impatto sulla qualità di vita dei pazienti; spesso posso essere spia di ulteriori sottostanti problematiche che il MMG deve assolutamente considerare al fine di poter correttamente effettuare il corretto inquadramento diagnostico e prescrivere gli accertamenti e la terapia ottimale. Il Corso ha lo scopo di sensibilizzare i MMG sulle problematiche connesse alle patologie a carico dell’apparato osteoarticolare, quali l’artrosi e le patologie muscolo-scheletriche che sono quadri

morbosi estremamente frequenti e cronici, a presentazione eterogenea, che gli stessi MMG si trovano quotidianamente a dover affrontare. L’elevata incidenza delle patologie osteoarticolari e delle loro complicanze, dovute anche all’aumento dell’età media della popolazione, impone un’attenzione sempre maggiore a queste patologie. Per tale motivo un’opportuna gestione è indispensabile nell’ottica della riduzione di incidenza delle gravi complicanze e del controllo nel tempo della loro evoluzione. Il Medico di Medicina Generale deve confrontarsi sempre più con le problematiche connesse a tale malattia e governarla. Il primo livello d'intervento si svolge presso l'ambulatorio del MMG ed è pertanto importante delineare le modalità del percorso diagnostico, clinico e terapeutico. Lo specialista rappresenta per il MMG il riferimento naturale per il completamento dell'iter diagnostico. Creare e affinare un rapporto tra MMG e Specialista rappresenta, pertanto, un obiettivo primario da perseguire al fine di migliorare lo stato di salute del cittadino utente. Un corso di aggiornamento teorico-pratico che migliori la conoscenza del MMG sull’appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici nelle patologie osteoarticolari è pertanto essenziale per migliorare lo stato di salute dei pazienti e conseguire l’ottimizzazione dei costi a carico della società e del sistema sanitario. In considerazione della notevole frequenza con cui negli studi medici si presentano pazienti che lamentano una patologia osteoarticolare si è scelto d’approfondire tale aspetto nell’ottica di migliorare la capacità diagnostica, clinica e terapeutica del MMG. In tal modo si intendono ridurre, nel contempo, sia le consulenze specialistiche sia la prescrizione di esami inutili e/o poco appropriati. L’obiettivo auspicabile è accorciare le liste di attesa negli ambulatori specialistici, evitare la spola dei pazienti in diverse strutture diminuendo la spesa sanitaria ma soprattutto aumentare l’appropriatezza nella gestione dei pazienti affetti da patologia osteoarticolare. Ci si propone pertanto di migliorare le competenze del MMG al fine di identificare i pazienti che presentino sintomi compatibili con la patologia osteoarticolare e di avviare un primo approccio diagnostico e il più idoneo percorso clinico-terapeutico. Il Corso avrà un approccio molto pratico che non partirà dal solito inquadramento sistematico presente nei trattati ma dai sintomi del paziente. Verranno quindi discussi in prima istanza i sintomi che devono sollevare nel medico il sospetto di una patologia osteoarticolare e la modalità e le circostanze della loro insorgenza. Nel vasto panorama delle scelte terapeutiche bisognerà tener conto dei risultati immediati e a distanza, delle complicanze, del costo e delle esigenze del paziente (correlate al tipo di vita, all’età, alla storia personale e familiare). Verranno poi discussi i principali esami da richiedere per accertare l’origine della patologia e valutare il grado di gravità e le conseguenti principali opzioni terapeutiche mediche e chirurgiche. L’evento formativo coinvolge Specialisti e MMG. Lo Specialista, in qualità di Relatore, viene ospitato presso l’ambulatorio dove si svolge l’evento. La tavola rotonda d’apertura, è un momento d’incontro e di confronto fra Specialista e MMG al fine di costruire un approccio condiviso al paziente con patologie osteoarticolari definendo esattamente i compiti delle parti. Successivamente, lo Specialista svolge, prima, la parte teorica, introduttiva, in cui vengono analizzati i meccanismi di base del danno osteoarticolare, la sintomatologia e la clinica dell’artrosi e delle patologie muscolo scheletriche e presenta, poi, dei casi clinici, coinvolgendo attivamente i partecipanti attraverso domande e la produzione di un rapporto finale.

Casi clinici presentati e discussi durante la sessione CASI CLINICI Prof. Lorenzo Cavagna CASO CLINICO n° 1 - Spalla C.M. 65 anni, maschio, forte fumatore dall’età di 14 anni, attualmente 20 sig/die. Da 3 settimane dolor alla spalla destra, continuo, con impotenza funzionale. Viene trattatato prima con FANS sistemici, senza beneficio. Ecograficamente si rilevano una borsite sub-acromion deltoidea e segni di tendinosi al sovraspinato di destra, in assenza di segni di rottura. Si procede ad infiltrazione locale con metilprednisolone + lidocaina senza beneficio. Nel contempo insorge tosse stizzosa, marcata. Obiettivamente ottusità alla percussione dell’apice polmonare destro; alla radiografia torace opacità apicale destra. Nel sospetto di una sindrome di Pancoast, esegue ulteriori accertamenti che portano all’identificazione di una neoplasia dell’apice polmonare, confermando pertanto il sospetto. Viene sottoposto ad intervento chirurgico di asportazione della neoplasia; è tuttora in follow-up. Regressione del dolore alla spalla dopo l’intervento CASO CLINICO n° 2 - Spalla B.G. 75 anni, femmina. Anamnesi negativa. Improvvisa comparsa di dolor e tumor alla spalla destra, con impotenza funzionale. Inizia trattamento con FANS senza beneficio; nel frattempo esegue ecografia locale con evidenza di marcata distensione della borsa subacromion deltoidea e del tendine del capo lungo del bicipite; presente anche versamento articolare. All’ecografia inoltre non evidenziabile la cuffia dei rotatori, come da rottura completa della medesima. Si esegue artrocentesi con evacuazione di 40 cc di liquido sinoviale francamente emorragico. Alla colorazione a fresco con rosso di alizarina evidenza di inclusioni con le caratteristiche dei cristalli di idrossiapatite. Diagnosi di spalle emorragica senile. Si programma lavaggio articolare di spalla; procedura eseguita senza problemi, con risoluzione del problema. Iniziata fisioterapia per recupero funzionale. CASO CLINICO n° 3 - Colonna G.G. 38 anni, femmina. Riferisce presenza da anni di dolore lombare mattutino con episodi di sciatica bilaterale. Nell’ultimo mese peggioramento dei sintomi, con marcati dolor alla colonna e peggioramento della sintomatologia sciatalgica. Un trial con steroide i.m. non porta ad alcun miglioramento. Alla radiografia del bacino si rilevano reperti come da sacroileite destra; indagando le caratteristiche della sciatalgia emerge che si interrompe al cavo popliteo e che mai in passato si era estesa sino al piede. Inizia trial con FANS in cronico che portano alla risoluzione del quadro. Conferma RM della sacroileite, evidenza di HLA B27 positività. Diagnosi: spondilite anchilosante. CASO CLINICO n° 4 - Ginocchio F.M. 42 anni, maschio. Eccesso ponderale (BMI 27). Svolge regolare attività fisica (calcio a 5 settimanalmente). Incomincia a lamentare dolor al ginocchio sinistro, lieve, che viene sottovalutato dal paziente. I dolori peggiorano e il paziente risulta limitato nelle deambulazione e nel carico. Dal punto di vista obiettivo, l’articolarità è mantenuta e non emergono segni di sofferenza legamentosa/meniscale. Dolor alla palpazione dell’inserzione dei tendini della zampa d’oca sin.

Conferma ecografica della distensione della borsa della zampa d’oca. Si esegue infiltrazione locale con metilprednisolone e lidocaina; si raccomanda riposo e calo ponderale. Risoluzione del problema CASI CLINICI Prof. Giovanni Iolascon CASO CLINICO n° 1 - Colonna G. V. maschio, 43 anni, camionista. Si presenta al nostro ambulatorio lamentando dolore in zona lombare con irradiazione nella regione posteriore della coscia e della gamba a destra. All’anamnesi il paziente riferisce dolore da tre settimane con difficoltà nel salire e scendere le scale, nel vestirsi e nello svolgere numerose attività della vita quotidiana. Il dolore si accentua in posizione seduta e dalla zona lombare si irradia al gluteo, nella faccia posteriore della coscia e della gamba fin sotto la pianta del piede a destra. All’ ispezione il rachide si presenta in leggera flessione con movimenti di flessione ed estensione attiva limitati e deviazione laterale della colonna lombare (scoliosi antalgica). Alla valutazione dei riflessi osteotendinei l’achilleo mostra iporiflessia. Sono presenti alterazioni della sensibilità con parestesie (formicolio) e ipostesie. Segno di Lasegue positivo. La manovra di Wasserman risulta negativa. Il programma terapeutico prevede un approccio non farmacologico (esercizio terapeutico, tutore) e farmacologico (antiflogistici/analgesici). CASO CLINICO n° 2 - Ginocchio E. L. maschio,67 anni,pensionato. Giunge in ambulatorio per un dolore al ginocchio destro in sede antero-mediale. All’ispezione è presente una deviazione dell’arto in varismo. Il paziente lamenta: dolore in sede mediale di tipo meccanico che si esacerba con il movimento e si riduce con il riposo; rigidità che migliora con il movimento; contratture dolorose post-attività. All’ E.O. si rileva pastosità del tessuto periarticolare, ballottolamento rotuleo con presenza di versamento. Si riscontra, inoltre, contrattura in flessione del ginocchio di 20° e limitazione della flessione. Alla mobilizzazione è rilevabile scroscio articolare. L’MMT evidenzia una riduzione della forza del quadricipite rispetto al controlaterale. Il programma terapeutico prevede un approccio non farmacologico (esercizio terapeutico, nutrizionale) e farmacologico (antiflogistici/analgesici). CASO CLINICO n° 3 - Anca A. C. donna, 66 anni, insegnante. BMI= 30. Da circa 20 gg lamenta dolore insistente a livello della faccia mediale del ginocchio sinistro con difficoltà nel salire le scale per riduzione di forza dell’arto inf. sinistro. La gonalgia non trova sollievo nonostante ripetute applicazioni di ghiaccio. All’E.O. si evidenzia ginocchio valgo bilaterale, arto inf. sinistro in lieve flessione, adduzione e rotazione esterna. Manovra di intra ed extrarotazioine dell’anca sx estremamente dolorosa con notevole riduzione del ROM. Il programma terapeutico prevede un approccio non farmacologico (esercizio terapeutico) e farmacologico (antiflogistici/analgesici). CASI CLINICI Prof.ssa Giulia Letizia Mauro CASO CLINICO n° 1 - Colonna G. L. è una donna di 58 anni, ipertesa in trattamento farmacologico ed in sovrappeso (BMI: 29), infermiera, senza precedenti patologici di rilievo. Riferisce una storia di episodi ricorrenti di

lombalgia da diversi anni, per cui esibisce esame radiografico rachide in toto, che evidenzia “spondilo-discoartrosi con osteofiti marginali e riduzione degli spazi intersomatici della cerniera lombo-sacrale”, eseguito tre anni prima. Da circa 4 mesi lamenta una riacutizzazione della sintomatologia algica, che migliora con il riposo, al rachide lombare con irradiazione agli arti inferiori maggiore a sinistra. All’esame obiettivo si rileva il ROM limitato e dolente ai medi gradi su tutti i piani dello spazio e la contrattura dei muscoli paravertebrali di grado moderato. Quindi si consiglia di eseguire un esame Rx rachide lombosacrale in 2 proiezioni, al fine di evidenziare una possibile progressione della patologia osteoartrosica. Si prescrive inoltre un trattamento farmacologico con FANS e miorilassanti associato, previa visita fisiatrica, ad un progetto-programma riabilitativo consistente in terapia fisica (TENS, laser, magnetoterapia) e rieducazione funzionale (esercizio terapeutico individuale). Le diverse strategie terapeutiche mirano ad ottenere un sinergismo d’azione per il reinserimento della paziente nelle attività di vita lavorativa e familiare. CASO CLINICO n° 2 - Ginocchio S.S. è un avvocato di 57 anni, fumatore e leggermente in sovrappeso, che lamenta dolore al ginocchio sinistro, con progressiva limitazione funzionale, riduzione dell’autonomia di marcia e grave difficoltà nel salire e scendere le scale. La sintomatologia algica si riduce fin quasi a scomparire durante le fasi di riposo, mentre al mattino, al risveglio, si presenta particolarmente intensa con rigidità che permane per circa 10-15 minuti. In anamnesi patologica remota il paziente riferisce che, a causa di una sintomatologia algica severa, persistente da diverso tempo e non responsiva a trattamento conservativo, all’età di 52 anni veniva sottoposto ad intervento di osteotomia tibiale di addizione per ginocchio varo. All’E.O. il ginocchio si presenta caldo e tumefatto; si rileva la presenza di dolore alla digitopressione sull’emirima mediale. Il ROM risulta completo ma dolente ai medi gradi sui piani dello spazio. I test per i legamenti crociati e collaterali e le prove meniscali si rivelano negativi. Si prescrive esame Rx-grafico del ginocchio sinistro sotto carico in due proiezioni al fine di valutare l’eventuale insorgenza di processi degenerativi e successivamente viene consigliata la terapia farmacologica in sinergismo con il trattamento riabilitativo. CASO CLINICO n° 3 - Anca M.B. è una donna di 60 anni in sovrappeso, insegnante di scuola materna. Da circa sette mesi lamenta insorgenza di intensa sintomatologia dolorosa a livello della regione inguinale sinistra, spesso irradiata al gluteo e al ginocchio omolaterale con progressiva limitazione funzionale e riduzione dell’autonomia di marcia (circa 250m); riferisce inoltre saltuaria assunzione di analgesici con scarso beneficio. Dunque si somministra scala di valutazione soggettiva per l’algia (VAS scale) che evidenzia come durante il riposo, il dolore si attenui fino a scomparire, mentre al risveglio appare più intenso in particolare nel passaggio dalla posizione seduta all’ortostatismo e durante i primi passi. Esibisce inoltre esame radiografico eseguito circa 3 anni prima, che mostra riduzione dell’interlinea articolare e osteofitosi marginale all’anca sinistra. All’E.O. si evidenzia, grazie all’utilizzo di test specifici, limitazione dolorosa dell’ampiezza dei movimenti sui tre piani dello spazio. Si richiede nuovo esame Rx grafico e visita specialistica che conferma la diagnosi di coxartrosi sinistra ed esclude altre ipotesi. Si prescrive pertanto, terapia farmacologica associata ad un progetto-programma riabilitativo individuale per la risoluzione del dolore e il ripristino della funzionalità articolare al fine di ottenere il recupero dell’autonomia nello svolgimento delle ADL. Una volta presentata la storia clinica del paziente, il caso clinico si sviluppa con una serie di domande (quali approfondimenti clinici, quale ipotesi diagnostica, quale trattamento adottare etc) le

cui risposte sono caratterizzate da elevati livelli di complessità e criticità decisionale. L’obiettivo didattico è quello di suscitare consapevolezza nei discenti di un percorso di analisi e diagnosi più in linea possibile con il quadro clinico del singolo paziente, facendo loro acquisire strumenti valutativi efficaci e performanti. In particolare in tutti i casi clinici si arriverà alla conclusione che il trattamento più idoneo non è mai uno solo ma una combinazione di più trattamenti diversi. Nell’ultima parte dell’evento, infine, lo specialista è a disposizione per la fase eminentemente pratica che si traduce nella visita specialistica di alcuni di pazienti, afferenti all’ambulatorio, precedentemente selezionati dai MMG tramite apposito questionario. L’evento fa parte del Progetto OSTEOS (OSTEoarticular pathOlogieS Management), progetto formativo a carattere nazionale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO

08.30-08.50 Le problematiche, le esigenze e il ruolo del Medico di Medicina Generale ROBERTO MANTIA

Tavola rotonda con dibattito tra esperti

08.50-09.10 Il dolore artrosico: diagnosi differenziale ROBERTO MANTIA

Relazione su tema preordinato

09.10-09.30 Artrosi: valutazione clinica e strumentale ROBERTO MANTIA

Relazione su tema preordinato

09.30-10.00 Artrosi: percorsi terapeutici ROBERTO MANTIA

Relazione su tema preordinato

10.00-10.30 Reumatismi extrarticolari localizzati ROBERTO MANTIA

Relazione su tema preordinato

10.30-11.30 Analisi e discussione di casi clinici ROBERTO MANTIA

Lavoro a piccoli gruppi su problemi e casi clinici con produzione di rapporto finale

12.30-15.30 Approccio clinico e funzionale: dall’analisi dei sintomi alla cura del paziente ROBERTO MANTIA

Esecuzione diretta di tutti i partecipanti di attività pratiche o teoriche. Spazio dedicato alla visita specialistica dei pazienti selezionati tramite apposito questionario e analisi dei risultati.

15.30-16.00 Test di verifica dell’apprendimento ROBERTO MANTIA

Verifica con questionario

C.V. RESPONSABILI SCIENTIFICI E RELATORI

LORENZO CAVAGNA Ricercatore confermato. Unità Operativa Complessa di Reumatologia. Università degli Studi e Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo – Pavia

Data di nascita 07/07/1970

ESPERIENZA LAVORATIVA • Date (da – a) 2002 a tuttora

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

Università degli Studi di Pavia, Corso Strada Nuova 65, Pavia

• Tipo di azienda o settore Università degli Studi; Cattedra di Reumatologia • Tipo di impiego Ricercatore confermato in reumatologia; convenzionato con

Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo (PV) • Principali mansioni e

responsabilità Responsabile clinico di: DH/MAC, ambulatorio farmaci biologici,

ambulatorio osteoporosi, ambulatorio lupus eritematoso sistemico, ambulatorio sindromi antisintetasiche. Responsabile presso la propria struttura delle attività di ricerca sul Lupus eritematoso sistemico, sulla miopatie infiammatorie idiopatiche, sull’ipertensione arteriosa polmonare e sull’interessamento interstiziale polmonare nelle connettiviti, in collaborazione con centri italiani e stranieri; collabora a ricerche sull’epidemiologia delle malattie reumatiche a livello nazionale. E’ titolare del corso Integrato “Aspetti medici dell'età anziana e medicina fisica riabilitativa”, dove insegna il modulo di Reumatologia Inoltre svolge attività di docenza in Reumatologia presso:

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome LORENZO CAVAGNA Indirizzo Telefono

Fax E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia; Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia; Corso di Laurea in Fisioterapia, Università di Pavia; Corso di Laurea Terapisti occupazionali, Università di Pavia Corso di Laurea Tecnici ortopedici, Università di Pavia

Partecipa in qualità di responsabile di corso alle commissioni istituite per gli esami di profitto del:

Corso di Laurea di Scienze Motorie, Università di Pavia; Partecipa alle commissioni istituite per gli esami di profitto del:

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia, Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia; Corso di Laurea in Fisioterapia, Università di Pavia; Corso di Laurea Terapisti occupazionali, Università di Pavia Corso di Laurea Tecnici ortopedici, Università di Pavia

Si occupa dell'attività di tipo seminariale del: Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia, Corso di Laurea di Scienze Motorie, Università di Pavia; Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia; Corso di Laurea in Fisioterapia, Università di Pavia; Corso di Laurea Terapisti occupazionali, Università di Pavia Corso di Laurea Tecnici ortopedici, Università di Pavia

Predispone tesi di Laurea presso: Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia, Corso di Laurea di Scienze Motorie, Università di Pavia;

Predispone tesi di Specializzazione presso: Scuola di Specializzazione in Reumatologia, Università di Pavia;

ISTRUZIONE E FORMAZIONE • Date (da – a) 1984-2002

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Diploma di maturità scientifica conseguito a Voghera nel 1989 Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Pavia in data 20/07/1995, con la votazione di 110/110 e lode Specializzazione in Reumatologia presso l'Università degli Studi di Milano in data 11/11/1999, con la votazione 70/70 e lode Titolare dall'1/4/2001 al 30/9/2002 della borsa di studio dell'IRCCS Policlinico San Matteo "Autotrapianto di cellule staminali periferiche nell'artrite reumatoide refrattaria alle terapie convenzionali"

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

Medicina e Chirurgia; reumatologia

• Qualifica conseguita Specializzazione in reumatologia • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

PRIMA LINGUA ITALIANO

ALTRE LINGUE

INGLESE E FRANCESE • Capacità di lettura OTTIME

• Capacità di scrittura BUONE • Capacità di espressione orale BUONE

TERIORI INFORMAZIONI AUTORE DI NUMEROSE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE SU RIVISTE RECENSITE

INTERNAZIONALI IN LINGUA INGLESE E INDICIZZATE (Pub MED, ISI, Web of Knowledge, Scopus); RELATORE A NUMEROSI CONGRESSI DI INTERESSE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. art. 76 del DPR 445/2000, le dichiarazioni mendaci, la

falsità negli atti e l’uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il

sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dalla Legge 196/03.

Pavia, 8 gennaio 2013 NOME E COGNOME (FIRMA)

__________________________________________ Lorenzo Cavagna

Articoli pubblicati su riviste indicizzate e con impact factor

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AP, Mazzaglia G. Epidemiology of gout and hyperuricemia in Italy during the years 2005-2009: a nationwide,

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17. Sulli A, Montecucco CM, Caporali R, Cavagna L, Montagna P, Capellino S, et al. Glucocorticoid effects on

adrenal steroids and cytokine responsiveness in polymyalgia rheumatica and elderly onset rheumatoid

arthritis. Ann N Y Acad Sci 2006;1069:307-14.

18. Albani G, Ravaglia S, Cavagna L, Caporali R, Montecucco C, Mauro A. Clinical and electrophysiological

valuation of peripheral neuropathy in rheumatoid arthritis [3]. J Peripher Nerv Sys 2006;11:174-5.

19. Scirè CA, Cavagna L, Perotti C, Bruschi E, Caporali R, Montecucco C. Diagnostic value of procalcitonin

measurement in febrile patients with systemic autoimmune diseases. Clin Exp Rheumatol 2006;24:123-8.

20. Caporali R, Bugatti S, Bruschi E, Cavagna L, Montecucco C. Autoantibodies to heterogeneous nuclear

ribonucleoproteins. Autoimmunity 2005;38:25-32.

21. Caporali R, Bugatti S, Rossi S, Cavagna L, Bogliolo L, Montecucco C. Rheumatoid arthritis in beta thalassemic

trait: Clinical, serologic and immunogenetic profile. Revue du Rhumatisme (Edition Francaise). 2004;71:203-7.

22. Caporali R, Bugatti S, Rossi S, Cavagna L, Bogliolo L, Montecucco C. Rheumatoid arthritis in beta-thalassemic

trait: Clinical, serologic and immunogenetic profile. Joint Bone Spine 2004;71:117-20.

23. Caporali R, Cavagna L, Bellosta M, Bogliolo L, Montecucco C. Inflammatory myopathy in a patient with

cutaneous findings of pityriasis rubra pilaris: A case of wong's dermatomyositis. Clin Rheumatol 2004;23:63-5.

24. Caramaschi P, Biasi D, Carletto A, Bambara LM, Montecucco C, Caporali R, Cavagna L. A case of adult onset

still's disease treated with infliximab. Clin Exp Rheumatol 2002;20:113.

25. Cavagna L, Caporali R, Epis O, Bobbio-Pallavicini F, Montecucco C. Infliximab in the treatment of adult still's

disease refractory to conventional therapy. Clin Exp Rheumatol 2001;19:329-32.

Articoli pubblicati su riviste senza impact factor ma indicizzate su Scopus e Web of Knowledge

1. Caporali R, Cavagna L, Montecucco C. Pain in arthritis Eur J Pain Supplements 2009;3:123-7.

2. Montecucco C, Cavagna L, Caporali R. Pain and rheumatology: An overview of the problem. Eur J Pain

Supplements 2009;3:105-9.

3. Caporali R, Cavagna L, Esposito C, Montecucco C. The microscopic polyangiitis. Progressi in Reumatologia

2004;5:257-64.

4. Rossi S, Caporali R, Cavagna L, Bugatti S, Montecucco C. Anti-neutrophil cytoplasmic antibodies (ANCA).

Progressi in Reumatologia 2004;5:364-72.

5. Cavagna L, Caporali R, Bobbio-Pallavicini F, Montecucco C. Cutaneous involvement in dermatomyositis.

Progressi in Reumatologia 2003;4:32-41.

6. Montecucco C, Caporali R, Cavagna L. Therapy of necrotizing arteritis. Progressi in Reumatologia

2002;3(SUPPL):127-9.

7. Cavagna L, Caporali R, Bogliolo L, Montecucco C. Cardiovascular involvement in rheumatoid arthritis.

Progressi in Reumatologia 2002;3:72-6.

8. Bobbio-Pallavicini F, Epis O, Cavagna L, Caporali R, Montecucco C. Compressive cervical myelopathy due to

massive periodontoid calcium pyrophosphate crystal deposition]. Reumatismo 2001;53:312-5.

9. Cavagna L, Rossi P, Bogliolo L, Antoniazzi E, Gelmi C, Caporali R, et al. Early electroretinografic changes in

elderly RA patients treated with hydroxychloroquine. Reumatismo 2002;54:226-31.

GIOVANNI IOLASCON Professore associato. Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche Seconda Università degli Studi di Napoli.

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome GIOVANNI IOLASCON Indirizzo Telefono

Fax E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana Data di nascita 05/11/1957 – AFRAGOLA (NA)

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) Dal 2000 • Lavoro o posizione ricoperti Professore di Medicina Fisica e Riabilitativa presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della

Seconda Università di Napoli (SUN) • Principali attività e responsabilità Docente nei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, Fisioterapia e Podologia della SUN

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

Seconda Università di Napoli- Viale Beneduce , Caserta

• Tipo di attività o settore

• Date (da – a) Dal 2000

• Lavoro o posizione ricoperti Professore di Medicina Fisica e Riabilitativa • Principali attività e responsabilità Docente nella Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia e nella Scuola di

Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa • Nome e indirizzo del datore di

lavoro Seconda Università di Napoli

• Tipo di attività o settore

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) 1987-1990

• Titolo della qualifica rilasciata Diploma di specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione Principali tematiche/competenze

professionali possedute

• Nome e tipo d'organizzazione Università di Napoli • Livello nella classificazione

nazionale

• Date (da – a) 1976-1982

• Titolo della qualifica rilasciata Laurea in Medicina e Chirurgia Principali tematiche/competenze

professionali possedute

• Nome e tipo d'organizzazione Università di Napoli • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

.

MADRELINGUA ITALIANO

ALTRE LINGUA

INGLESE • Capacità di lettura BUONO

• Capacità di scrittura ECCELLENTE • Capacità di espressione orale BUONO

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in

ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in

squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

ATTIVITÀ SOCIETARIA: SEGRETARIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI CHIRURGIA DELL’OSTEOPOROSI (SICOST) COMPONENTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL GRUPPO ITALIANO STUDIO BISFOSFONATI (GIBIS) COMPONENTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI RIABILITAZIONE NEUROLOGICA (SIRN) SOCIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DELL’OSTEOPOROSI, DELLE MALATTIE METABOLICHE E DEL METABOLISMO MINERALE (SIOMMMS) SOCIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (SIOT) SOCIO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE (SIMFER) SOCIO DELL’AMERICAN ACADEMY OF PHYSICAL MEDICINE AND REHABILITATION (ISPRM) SOCIO FONDATORE E TESORIERE DEL GRUPPO ITALIANO DI STUDIO IN ORTOPEDIA DELL'OSTEOPOROSI SEVERA (GISOOS) SOCIO FONDATORE E COMPONENTE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA E ORTOPEDIA (ORTOMED)

ULTERIORI INFORMAZIONI Bibliografia (elenco parziale): 200 tra articoli e abstracts pubblicati in riviste nazionali ed internazionali Capitoli in Libri: “Le fratture vertebrali da osteoporosi” “ La riabilitazione alla soglie del III millennio” “ Il Gomito” “Yearbook on Bisphophosnates” (Ed. 2005, 2006, 2007,2008, 2011)

ALLEGATI Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di

atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati

personali, secondo quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.

Napoli, 8 gennaio 2013 NOME E COGNOME (FIRMA)

-------------------------------- Giovanni Iolascon

GIULIA LETIZIA MAURO Professore Ordinario. U.O.C. di “Riabilitazione” - A.O.U.P. Paolo Giaccone – Palermo Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Odontoiatriche - Università degli Studi di Palermo

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome Giulia Letizia Mauro

Indirizzo Telefono

Fax E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana

Data di nascita 10 Febbraio 1959

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

Date (da – a) 16 Luglio 1983 Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Università degli Studi di Palermo, Facoltà di Medicina e Chirurgia

Qualifica conseguita Laurea in Medicina e Chirurgia Votazione 110/110 con Lode, tesi degna di menzione ed ammissione al "Premio

Albanese”

Data 1983 Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Ordine dei Medici

Qualifica conseguita Abilitazione all'esercizio della professione di Medico Chirurgo Votazione 120/120

Data 28 Febbraio 1984

Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Ordine dei Medici

Qualifica conseguita Iscrizione all’albo Numero

Date (da – a) 1986

Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Università degli studi di Napoli, I Facoltà di Medicina e Chirurgia

Qualifica conseguita Specializzazione in Fisioterapia Votazione 70/70 con Lode

Date (da – a) 1994

Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR)

Qualifica conseguita Dottore di Ricerca in Fisioterapia Data Sede

2000 Assessorato Regionale per la Sanità della Regione Siciliana

Corso “II Corso di Formazione ed aggiornamento in Etica e Management in Sanità”

Data Sede

2002 Assessorato Regionale per la Sanità della Regione Siciliana

Corso “Etica e Management in Sanità”

ESPERIENZE LAVORATIVE

Date (da – a) 1984 Nome e indirizzo del servizio Centre Hospitalier Regional et Universitaire de Saint Etienne

(France) – M.D. Gilles Bousquet Ruolo

Medico volontario Principali mansioni e

responsabilità Attività di ricerca ed assistenziale

Date (da – a) Dal 1 Gennaio 1989 a 31 Ottobre 1999

Nome e indirizzo del servizio Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Anatomiche - Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitazione – Università degli Studi di Palermo

Ruolo Funzionario Tecnico (ex Tecnico laureato)

Principali mansioni e responsabilità

Attività di ricerca, didattica ed assistenziale

Date (da – a) Dal 1 Novembre 1999 al 31 Ottobre 2002

Nome e indirizzo del servizio Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche - Sezione di Ortopedia e Traumatologia con Fisioterapia e Medicina dello Sport – Università degli Studi di Palermo

Ruolo Ricercatore di “Medicina Fisica e Riabilitativa” (MED/34) Principali mansioni e

responsabilità Attività di ricerca, didattica ed assistenziale

Date (da – a) Dal 1 Novembre 2002 al 31 Dicembre 2004

Nome e indirizzo del servizio Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche - Sezione di Ortopedia e Traumatologia con Fisioterapia e Medicina dello

Sport – Università degli Studi di Palermo Ruolo

Professore Associato di “Medicina Fisica e Riabilitativa” (MED/34) Principali mansioni e

responsabilità Attività di ricerca, didattica ed assistenziale

Date (da – a) 2002

Nome e indirizzo del servizio Assessorato della Salute Regione Siciliana Ruolo

Fisiatra Principali mansioni e

responsabilità In qualità di Specialista del gruppo di lavoro per la Medicina Fisica e

Riabilitativa ambulatoriale per la definizione dei L.E.A..

Date (da – a) Dal 1 Gennaio 2005 fino ad oggi Nome e indirizzo del servizio Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche –

Sezione di Ortopedia e Fisiatria – Università degli Studi di Palermo Ruolo

Professore Ordinario di “Medicina Fisica e Riabilitativa” (MED/34) Principali mansioni e

responsabilità Attività di ricerca, didattica ed assistenziale

Date (da – a) 2005 Nome e indirizzo del servizio CONI – Regione Sicilia

Ruolo Componente della commissione sanità

Principali mansioni e responsabilità

Date (da – a) Dal 2005 fino ad oggi

Nome e indirizzo del servizio Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche – Sezione di Ortopedia e Fisiatria – Università degli Studi di Palermo

Ruolo Direttore della Scuola di Specializzazione in “Medicina Fisica e Riabilitativa”

Principali mansioni e responsabilità

Coordinamento e gestione delle attività frontali e professionalizzanti della scuola

Date (da – a) Da Febbraio 2006 a Dicembre 2009

Nome e indirizzo del servizio Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche – Università degli Studi di Palermo

Ruolo Responsabile della sezione di Ortopedia e Fisiatria

Principali mansioni e responsabilità

Date (da – a) 2006

Nome e indirizzo del servizio A.O.U.P. Paolo Giaccone di Palermo Ruolo

Presidente Principali mansioni e Commissione giudicatrice al concorso pubblico per titoli ed esami per

responsabilità fisioterapisti (delibera del Direttore Amministrativo n.148 del 14/11/06)

Date (da – a) 2006/07 Nome e indirizzo del servizio Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Ruolo Componente della Commissione di Ammissione al Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia

Principali mansioni e responsabilità

Coordinamento e supervisione della prova di ammissione

Date (da – a) Dal 2007 fino ad oggi

Nome e indirizzo del servizio Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo Ruolo

Componente della commissione Esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico Chirurgo

Principali mansioni e responsabilità

Coordinamento e supervisione delle prove di ammissione

Date (da – a) Da Febbraio 2008 fino ad oggi Nome e indirizzo del servizio A.O.U.P. Paolo Giaccone di Palermo

(delibera della Direzione Generale n. 40 del 5 febbraio 2008 Ruolo

Responsabile dell’U.O.S. di “Fisiatria e Riabilitazione” Principali mansioni e

responsabilità Coordinamento medici specialisti, specializzandi e fisioterapisti con

raggiungimento e superamento degli obiettivi di produttività concordati con la Direzione Generale

Date (da – a) Dal 2009 fino ad oggi

Nome e indirizzo del servizio Comando Legione Carabinieri Sicilia Ruolo

Responsabile dell’ambulatorio specialistico di “Fisiatria” Principali mansioni e

responsabilità Visite Specialistiche

Date (da – a) Da Febbraio 2010

Nome e indirizzo del servizio Dipartimento Universitario di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche - Università degli Studi di Palermo

Ruolo Direttore Vicario

Principali mansioni e responsabilità

Date (da – a)

Da Maggio 2011 fino ad oggi

Nome e indirizzo del servizio A.O.U.P. “Paolo Giaccone” di Palermo (delibera della Direzione Generale n. 502 del 27 maggio 2011)

Ruolo Direttore dell’U.O.C. di “Riabilitazione” Principali mansioni e

responsabilità Coordinamento medici specialisti, specializzandi e fisioterapisti con

raggiungimento e superamento degli obiettivi di produttività concordati con la Direzione Generale

Date (da – a)

Da Aprile 2012 fino ad oggi Nome e indirizzo del servizio Ministero della Salute

Ruolo Componente del tavolo tecnico Di “Riabilitazione e Termalismo” Principali mansioni e

responsabilità

ATTIVITA’ DIDATTICA

Date (da – a) 1985/86-1986/87 Sede Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato per ciechi Florio –

Salamone Titolo materia

Elementi di Fisioterapia e Chinesiologia

Date (da – a) 1985/86 al 1996/97 Sede Scuola per Terapisti della Riabilitazione del Policlinico - Facoltà di Medicina

e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 1986/87 Sede Istituto di Psicologia Sperimentale e Sociale - Università degli Studi di

Palermo Titolo materia

Elementi di Ortopedia e Ginnastica Medica

Date (da – a) Dal 1993 fino ad oggi Sede Scuola di Specializzazione in Pediatria - Facoltà di Medicina e Chirurgia di

Palermo - Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 1995/96 al 2000/01 Sede Istituto Superiore di Educazione Fisica (I.S.E.F.) di Palermo

Titolo materia Chinesiologia e Rieducazione Funzionale

Date (da – a) 1997

Sede Solideur - Iniziativa Comunitaria Occupazione Horizon “Progetto Winhandy” – Agrigento

Date (da – a) 1995/96 fino al 1999/2000 Sede Diploma Universitario in Terapia della Riabilitazione della Neuro e

Psicomotricità dell'età evolutiva - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

Titolo materia Fisiopatologia dell’apparato locomotore

Date (da – a) 1999/2000

Sede Solideur - Iniziativa Comunitaria Occupazione Horizon “Progetto Winhandy” – Agrigento

Titolo materia Problematiche Sanitarie e Riabilitative dell’Handicap Fisico

Date (da – a) Dal 1999 fino ad oggi Sede Scuole di Specializzazione in Psichiatria, Ortopedia e Traumatologia, e

Medicina dello Sport - Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) Dal 1999 fino ad oggi

Sede Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) Dal 1998/99 al 1999/2000 Sede Diploma Universitario per Fisioterapista – Facoltà di Medicina e Chirurgia -

Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) Dal 1998/99 al 1999/2000 Sede Diploma Universitario in Infermiere - Facoltà di Medicina e Chirurgia -

Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) Dal 2000/01 fino ad oggi Sede Corso di Laurea Triennale in Fisioterapia - Facoltà di Medicina e Chirurgia -

Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) Dal 2000/01 fino al 2005/06 Sede Corso di Laurea Triennale in Infermiere - Facoltà di Medicina e Chirurgia -

Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 2001 Sede Corso Multidisciplinare per Operatori Musicali pro Disabili - Assessorato alle

Attività per la Persona, la Famiglia e la Comunità - Comune di Palermo Titolo materia

Tecniche Riabilitative

Date (da – a) Dal 2001/2002 fino ad oggi

Sede Facoltà di Scienze Motorie – Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 2002/03 fino ad oggi Sede Corso di Laurea Triennale in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica –

Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 2003 Sede Comando Legione Carabinieri Sicilia - Protocollo d’intesa tra la Facoltà di

Medicina e Chirurgia di Palermo e l’Arma dei Carabinieri Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 2002/03 Nome e indirizzo del servizio Istituto di Odontostomatologia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università

degli Studi di Palermo Ruolo

Componente del Collegio dei Docenti del “Dottorato di Ricerca” in “Ortognatodonzia Posturale” (XVII ciclo)

Principali mansioni e responsabilità

Date (da – a) 2003/04 - 2005/06

Nome e indirizzo del servizio Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo Ruolo

Componente del Collegio dei Docenti del “Dottorato di Ricerca” in “Biochimica clinica delle malattie metaboliche dell’osso” (XVIII e XX ciclo)

Principali mansioni e responsabilità

Date (da – a) Dal 2001/02 al 2004/05

Date (da – a) Dal 2000/01 fino al 2008/09 Sede Corso di Laurea Triennale in Terapia della Neuro e psicomotricità dell’età

evolutiva - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

Sede Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo - Polo didattico di Caltanissetta - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) Dal 2002/03 fino ad oggi

Sede Facoltà di Medicina e Chirurgia di Palermo - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Valutazione della disabilità

Date (da – a) Dal 2002/03 fino al 2005/06

Sede Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia di Caltanissetta - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Valutazione della disabilità

Date (da – a) Dal 2004 fino ad oggi

Date (da – a) 2003/2004 - 2004/05 - 2005/06 Sede Corso di Laurea Triennale in Terapia della Neuro e psicomotricità dell’età

evolutiva – Polo didattico di Trapani – Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 2003/2004 - 2004/05 - 2005/06 Sede Corso di Laurea Triennale in Infermiere – Polo didattico di Agrigento -

Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 2003/2004 - 2004/05 - 2005/06 Sede Corso di Laurea Triennale in Infermiere – Polo didattico di Trapani - Facoltà

di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) Dal 2004/05 fino ad oggi Sede Corso di Laurea in Dietistica - Corso di Laurea in Podologia - Facoltà di

Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo Titolo materia

Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) 2005/06 Sede Corso di Laurea Triennale in Infermiere - Ospedale Civico Palermo

(A.R.N.A.S.) - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

Sede Scuole di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Geriatria - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

Date (da – a) Dal 2007 fino ad oggi

Sede Scuola di Specializzazione in Neurologia - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Palermo

Titolo materia Medicina Fisica e Riabilitativa

ATTIVITA’ DI RICERCA

Data Sede

1987 Assessorato della Salute Regione Siciliana

Borsa di studio "La scoliosi - Indagini epidemiologiche, patogenetiche e clinico-diagnostiche; protocolli di terapia e prevenzione"

Data

Ruolo 2004

Tutor Progetto di ricerca M.I.U.R. ”Sinergismo tra il trattamento riabilitativo e farmacologico nelle pazienti

osteoporotiche in post-menopausa”

Data Sede

2004 A.O.U.P “P. Giaccone”

Sperimentazione clinica “LOOP - Lipidic Outcomes in Osteoporotic Patientis”

Data Sede

2004 Università degli Studi di Palermo

Programma di ricerca “ordinario” (ex quota 60%)

“Studio in ambito riabilitativo delle modificazioni della risposta propriocettiva in soggetti con coxartrosi”

Data Sede

2005 Università degli Studi di Palermo

Programma di ricerca “ordinario” (ex quota 60%)

“Progetto riabilitativo pre-operatorio per la riduzione dei tempi di recupero nelle artroprotesi d’anca”

Data Sede

2006 Università degli Studi di Palermo

Programma di ricerca “ordinario” (ex quota 60%)

“Programma di trattamento riabilitativo avanzato nell’instabilità legamentosa cronica dell’articolazione tibio-peroneo-astragalica”

Data Sede

2007 Università degli Studi di Palermo

Programma di ricerca “ordinario” (ex quota 60%)

“Razionale delle onde d’urto (E.S.W.T) nella fascite plantare con sperone calcaneare”

Data Sede

2007 A.O.U.P. “P. Giaccone” – Palermo

Sperimentazione clinica “Studio osservazionale di coorte per valutare il profilo basale di donne in post-menopausa trattate per l’osteoporosi secondo l’attuale pratica medica e l’adesione al trattamento e la tollerabilità in donne trattate con ranelato di stronzio durante un follow-up al lungo termine”

Data Sede

2008 A.O.U.P. “P. Giaccone” – Palermo

Sperimentazione clinica “Studio osservazionale BREAK – Osservatorio sulle fratture vertebrali”

Data Sede

2010 A.O.U.P. “P. Giaccone” – Palermo

Sperimentazione clinica “Studio FOCUS - Osservatorio sulle fratture vertebrali”

Data 2008 Sperimentazione clinica “TFRR – Teriparatide in Fractures Repair and Rheabilitation”

Data Sede

2010 A.O.U.P. “P. Giaccone” – Palermo

Sperimentazione clinica “Studio MOVE – Comparison of the Effects of Teriparatide with trhose of Risedronate on Lumbar Spine Bone Mineral Density in Men and Postmenopausal Woman with Low Bone Mass and a Recent Pertrochanteric Hip Fratcture”

APPARTENENZA A SOCIETÀ SCIENTIFICHE

Dal 1989 fino ad oggi Società Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (S.I.M.F.E.R.)

Dal 2001 fino ad oggi

Società Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS)

Dal 2009 fino ad oggi

Società “Mediterranean Society for Osteoporosis and other Skeletal Diseas” (MSOSD)

INCARICHI EDITORIALI

Dal 2004 Incarico Componente comitato scientifico Rivista Acta Medica Mediterranea

Dal 2005

Incarico Componente del Comitato Editoriale Rivista “Medicina dello Sport”

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della

carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi

ufficiali

PRIMA LINGUA Italiano

ALTRE LINGUE

Inglese Capacità di lettura Ottima

Capacità di scrittura Ottima Capacità di espressione orale Ottima

Francese

Capacità di lettura Buona Capacità di scrittura Buona

Capacità di espressione orale Buona

CONOSCENZE INFORMATICHE

Windows XP Word Power-Point Pubmed

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi

sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali, secondo

quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.

Palermo, 8 gennaio 2013 NOME E COGNOME (FIRMA)

-------------------------------- Giulia Letizia Mauro

GIORGIO CARLO MONTI Medico di Medicina Generale. Fondazione per la Ricerca SIMG. Animatore di formazione

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome MONTI GIORGIO CARLO Indirizzo Telefono

Fax Cell

E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana

Data di nascita 24 settembre 1954

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) Dal 1980 al 1985 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Policlinico S.Matteo di Pavia

• Tipo di azienda o settore Patologia Chirurgica II

• Tipo di impiego Attività di internato e tirocinio ospedaliero • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1982

• Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Medico di Medicina Generale convenzionato con il SSN • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1990

• Nome e indirizzo del datore di lavoro • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Docente ai Corsi di Formazione Permanente per la Medicina Generale, Docente ai Seminari di Formazione Specifica per la Medicina Generale,

Tutor di Medicina Generale • Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 1990 al 1993 • Nome e indirizzo del datore di lavoro

• Tipo di azienda o settore Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina Generale

• Tipo di impiego Attività di docenza presso la Scuola Lombarda per Animatori di Formazione e Ricercatori in Medicina Generale.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2000 al 2002 • Nome e indirizzo del datore di lavoro DAMS, Scuola di pubblica amministrazione con sede a Lucca.

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Docente corsi formativi per amministratori pubblici

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2001 ad oggi • Nome e indirizzo del datore di lavoro IReF-SDS

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Attività di docenza in Farmacoeconomia al Corso di Formazione

Manageriale per Dirigenti di Struttura Complessa dell’area di Sanità Pubblica organizzato dall’IREF e dall’Università di Brescia.

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Anni accademici 2002/2003, 2003/2004, 2004-2005 e 2005-2006 e 2006-2007

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Università degli Studi di Pavia • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Professore a contratto nel Corso Professionalizzante in Medicina Generale presso Università degli Studi Pavia

• Principali mansioni e responsabilità

• Date (da – a) Dal 2004 • Nome e indirizzo del datore di lavoro SDA Bocconi di Milano

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Attività di docenza al Master di Management Sanitario della

• Date (da – a) Dal 2003 al 2005

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali di Roma • Tipo di azienda o settore

• Tipo di impiego Membro gruppo di lavoro per la definizione di linee guida

• Date (da – a) Dal 1998 al 2006

• Nome e indirizzo del datore di lavoro Health Search, Istituto di ricerca della Società Italiana di Medicina Generale

• Tipo di impiego Presidente

• Date (da – a) Dal 2009 • Nome e indirizzo del datore di lavoro Fondazione del ricerca in Medicina Generale Simg

• Tipo di azienda o settore • Tipo di impiego Vicepresidente

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione 1973 Maturità Scientifica

1980 Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia 1986 Specializzazione in Chirurgia Generale presso l’Università di Pavia

• Principali materie / abilità professionali oggetto dello studio

• Qualifica conseguita Medico Chirurgo – Specialista in Chirurgia Generale • Livello nella classificazione

nazionale (se pertinente)

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI Acquisite nel corso della vita e della

carriera ma non necessariamente riconosciute da certificati e diplomi

ufficiali.

PRIMA LINGUA Inglese

• Capacità di lettura Buona

• Capacità di scrittura Buona • Capacità di espressione orale Buona

ALTRE LINGUE Francese

CAPACITÀ E COMPETENZE

RELAZIONALI Vivere e lavorare con altre persone, in

ambiente multiculturale, occupando posti in cui la comunicazione è importante e in situazioni in cui è essenziale lavorare in

squadra (ad es. cultura e sport), ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

ORGANIZZATIVE Ad es. coordinamento e amministrazione di persone, progetti, bilanci; sul posto di lavoro, in attività di volontariato (ad es.

cultura e sport), a casa, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE

TECNICHE Con computer, attrezzature specifiche,

macchinari, ecc.

CAPACITÀ E COMPETENZE ARTISTICHE

Musica, scrittura, disegno ecc.

ALTRE CAPACITÀ E COMPETENZE

Competenze non precedentemente indicate.

PATENTE O PATENTI

ULTERIORI INFORMAZIONI

ALLEGATI

Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell’art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti

falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Inoltre, il sottoscritto autorizza al trattamento dei dati personali,

secondo quanto previsto dalla Legge 675/96 del 31 dicembre 1996.

Voghera, 8 gennaio 2013 NOME E COGNOME (FIRMA)

----------------------------------- Giorgio Carlo Monti

ROBERTO MANTIA

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome MANTIA ROBERTO Indirizzo Telefono

Fax E-mail [email protected]

Nazionalità Italiana

Data di nascita 11/12/1960

ESPERIENZA LAVORATIVA

• Date (da – a) dal 2008 ad oggi • Nome e indirizzo del datore di

lavoro Professore a contratto di “Metodologia e radiologia clinica dei vari organi ed

apparati” (MED/36) della scuola di Specializzazione in radiodiagnostica • Tipo di impiego Docente

• Date (da – a) 2003 ad oggi

• Nome e indirizzo del datore di lavoro

Centro medico Mantia srl

• Tipo di impiego Direttore Tecnico del Centro Medico Mantia srl, Presidio Ambulatoriale di Recupero e Riabilitazione Funzionale

• Principali mansioni e responsabilità Direttore sanitario

• Date (da – a) 2003 ad oggi • Tipo di impiego Consulente ortopedico dell’Arma dei Carabinieri; Consulente ortopedico di

squadre di calcio e società sportive . • Principali mansioni e responsabilità Direttore sanitario

• Date (da – a) 1995 al 2002

• Tipo di impiego Dipendente presso la Ausl n.6 di Palermo POE E.Albanese • Principali mansioni e responsabilità Dirigente di I° livello nel reparto di Recupero e Rieducazione Funzionale

• Date (da – a) 1990 al 1994

• Tipo di impiego Medico libero professionista;

• Date (da – a) 1985 al 1989 • Tipo di impiego Dipendente del Centro di Massofisiokinesiterapia del Dott. Sergio Mantia

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

• Date (da – a) 1992

• Nome e tipo di istituto di istruzione o formazione

Università degli studi di Palermo

• Qualifica conseguita Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia con la votazione di 50/50

• Date (da – a) 1987 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Università degli studi di Palermo

• Qualifica conseguita Laurea in Medicina e Chirurgia con la votazione di 110/110 e lode

• Date (da – a) 1979 • Nome e tipo di istituto di istruzione

o formazione Diploma di maturità Classica conseguito presso il Liceo Classico Statale G. Meli

CAPACITÀ E COMPETENZE

PERSONALI .

MADRELINGUA ITALIANO

ALTRE LINGUA

INGLESE • Capacità di lettura BUONO

• Capacità di scrittura BUONO • Capacità di espressione orale BUONO

Corsi, Seminari e Congressi

Marsala 07/02/1988: I sussidi nell'esercizio terapeutico; Palermo 17/05/1988 :Il percorso riabilitativo nelle distrofie muscolari di Duchenne; Palermo 26,27,28/05/1989: La pratica psicomotoria ; Palermo 25,26,27/10/1990; 15,16,17/11/1990 :Esercizio terapeutico conoscitivo in riabilitazione; Palermo 27/10/1990 :Fare scienza riabilitando; Rimini 17,18,19,20/06/1993: Le catene cinetiche dell'arto superiore ed inferiore nella

riabilitazione sportiva; Palermo 09/07/1993: Corso di bendaggio dinamico ad immobilizzazione parziale nella

traumatologia dello sport; Palermo 26/03/1994: Un rapporto imperfetto Tavola rotonda con fisiologi,Neurologi e

Riabilitatori; Milano 14,15/05/1994: La lombalgia nello sportivo aspetti diagnostici-Metodi di trattamento; Rimini 16,17,18,19/06/1994: Il riconditioning dell'atleta; Enna 20/05/1995: Prima giornata siciliana di riabilitazione dopo chirurgia del ginocchio; Bologna 27,28/01/1996: Attualita' nel trattamento del LCA-aspetti di diagnosi,cura e

riabilitazione; Palermo 23/03/1996 : Corso di formazione interregionale di elettroterapia computerizzata; Palermo 06,07,08/06/1996 :Primo Congresso Mondiale di Posturologia ; Bologna 25,26/01/1997 :Attualita' nel trattamento dell'apparato estensore del ginocchio; Mazzara Del Vallo 23/02/1997: Attestato di competenza in osteopatia degli arti; Mazzara Del Vallo 21,22/05/1997: Scoliosi:tecniche a confronto; Montecatini Terme 23,24,25,26,27/09/1997: Congress on Reablitation applied to surgery in

sport medicine world conensus on isokinetic; Bologna 31/01 e 01/02/1998 :Attualita' nel trattamento dell'articolazione scapoloomerale; Bologna 13,14/03/1999 :Attualità nel trattamento delle condropatie di caviglia e ginocchio; Palermo 15/05/1999: L’arto inferiore in atletica. Leggera prevenzione-diagnosi precoce-

riabilitazione; Palermo 08,09/01/2000:Analisi osteopatica e posturologica della ATM; Palermo 21/01/2000: Il trattamento riabilitativo nelle lesioni cartilaginee del ginocchio; Palermo 20/01/2001: Il trattamento riabilitativo delle lesioni muscolari nello sportivo; Bologna 17,18/03/2001: New trands nella terapia dei menischi e dei legamenti del ginocchio; Bologna 13,14/04/2002: Il ritorno allo sport dopo la ricostruzione dell'LCa quando,come e

perche'; Milano 29,30/03/2003: Il trattamento delle lesioni cartilaginee nello sportivo; Bari 19,20,21/06/2003: Trattamento di patologie dei tessuti molli con onde d'urto: nostra

esperienza con generatore piezoelettrico; Sorrento 12,13,14/03/2004: Ossigeno-ozonoterapia paravertebrale ed esercizi assistiti in acqua

nel trattamento delle patologie discali della colonna vertebrale; Milano 24,25/04/2004 The riabilitation of sports Muscle and Tendon Iniures; Messina 08/05/2004 Patologia femororotulea e Riabilitazione; Roma 12/06/2004 Riabilitazione e Chirurgia della Spalla; Napoli dal 24 al 28/10/2004 89° Congresso Nazionale S.I.O.T. “I trapianti ossei ed i sostituti

dell’osso. Le deformità angolari e rotatorie degli arti inferiori; Assisi 19,21/11/2004 8th International Conference Orthopedic,Biomechanics,Sport

Rehabilitation; Bologna 09,10/04/2005 XIV International Congress on sports Rheabilitation and Traumatology-

“The Accelerated Rheabilitation of the Injured Athlete”; San Vito Lo Capo (TP)-12,15/05/2005- 4°congresso Mediterraneo di Medicina dello Sport-

Adattamenti Clinicofisiologici negli Sport Acquatici; Roma 25/2/2006-Il dolore artrosico: esperienze cliniche e terapeutiche a confronto; Trapani 18,21/05/2006-5° Congresso Mediterraneo di Medicina dello Sport-Nuove Acquisizioni

Cliniche e Riabilitative negli Sport Acquatici; Firenze 4-8/06/2006- XXXIV Congresso nazionale SIMFER- Movimento ed

Autonomia:valutazioni e tecniche; Roma 04/11/2006-L’artrosi del ginocchio nell’anziano; nuove evidenze terapeutiche; Messina 05/05/2007-La Riabilitazione delle lesioni muscolari nello sport; San benedetto del Tronto -10,13/10/2007-XXXV congresso nazionale SIMFER-I criteri di

appropriatezza in medicina Riabilitativa; Verona 8,9,10/05/2008 XXX Congresso nazionale Società italiana della caviglia e del piede Messina 17/05/2008 La riabilitazione delle patologie dello sport; Favignana 22,25/05/2008 VII congresso Mediterraneo di medicina dello sport “ Le nuove sfide

in medicina sportiva”; Palermo 31/05/2008 Docente al corso “Progetto near Percorso disgnostico- terapeutici in

medicina generale: neuropatie compressive e artropatie;

Palermo 19,20/06/2008 Relatore al corso “Approccio multidisciplinare alla patologia dell’arto superiore dello sportivo;

Palermo 13/06/2009 Docente al corso “Progetto near Percorso disgnostico- terapeutici in medicina generale: neuropatie compressive e artropatie;

Palermo 18, 27/05/2010 “Nuove tecniche di riabilitazione ortopedica”; Messina 08/05/2010 Congresso Kinecenter “ Artrosi protesi e riabilitazione”; Formello (RM) 28/03/2011 “I fattori di crescita: trattamento ad uso topico in ortopedia”; Messina 28/05/2011 “Tenoinopatie e protocolli riabilitativi”; Palermo 01/10/2011 Relatore al corso “Artrosi: nuovi orizzonti”; Palermo 12/05/2012: X Congresso Kinecenter “Impatto dell’innovativa Mo.Re Thecnology nel

trattamento con Acido Hyaluronico intrarticolare”;

Pubblicazioni • “Terapia dei conflitti disco-radicolari. Comparazione clinica tra ossigeno-ozonoterapia paravertebrale e trattamento combinato ossigeno-ozonoterapia ed Alanerv” - N.1 Gennaio 2006 ALFA WASSERMANN News&Views - Minerva Ortopedica e Traumatologica 2006 Aprile; 57(2): 57-63 Torino;

• Ruolo dell'ecografia ad alta risoluzione nella guida al trattamento della fascite plantare idiopatica con tecniche mini-invasive” F.Sorrentino, A.Iovane, A.Vetro, A.Vaccari, R.Mantia, M.Midiri, Radiol med (2008) 113;

• “Complicanza precoce delle lesioni muscolari dei calciatori trattati con ipertermia a trasferimento energetico resistivo capacitativo” - Vetro A, Iovane A, Di Gesù M, Mantia F, Mantia R (Palermo, Italy) Atti Convegno Internazionale Isokinetic 2011;

• “Platelet Rich Plasma (PRP) Injection and hydrokinesitherapy for Achilles Tendon Sprain: our experience” - R .Mantia, A.Vetro, M. Di Gesù, F. Mantia; Atti 11th Congress of European Federation for Research in Rehabilitation – Riva del Garda (26-28 Maggio 2011);

• “Nuovo approccio nel trattamento delle tendinopatie (commento)” - Commento all'articolo "Novel approach for the managment of thendinopathy" di N. Maffulli et Al.(J. Bone Joint Surg. Am. 2010 Nov 3) - M. Di Gesù - Medicina Multidisciplinare - Anno 6 - Numero Speciale - 2011;

• “Platelet Rich Plasma (PRP) Injection and hydrokinesitherapy for Achilles Tendon Sprain: our experience” - R .Mantia, A.Vetro, M. Di Gesù, F.Mantia – Atti del 6th ISPRM World Congress -San Juan (Portorico) Edizioni Minerva Medica – Torino 2011;

• “Isolated PCL injuries in young football players: new therapeutics approach with platet – rich plasma” - M. Di Gesù, A. Vetro, A. Iovane, M. Madiri, C. Caruso, R. Mantia - Atti del XXI International Conference on Sports Rehabilitation and traumatology Londra 2012– ed. Roy G.S. Della Villa S.- 2012;

Relazioni a convegni nazionali ed internazionali

• Congresso: L'arto inferiore in atletica. (Palermo) 1999 “ L'arto inferiore in atletica. Leggera prevenzione - diagnosi precoce – riabilitazione” R. Mantia, F. Mantia;

• II Convegno approcci multidisciplinari in medicina dello sport Palermo 2000 “Il trattamento riabilitativo nelle lesioni cartilaginee del ginocchio” R. Mantia, F. Mantia;

• III Convegno Approcci multidisciplinari in medicina dello sport (Palermo) 2001 “Il trattamento

riabilitativo delle lesioni muscolari nello sportivo” R. Mantia, F. Mantia, A. Iovane; • IV Congresso Nazionale della Società Italiana Terapia con Onde d'Urto (Bari) 2003

“Trattamento di patologie dei tessuti molli con onde d'urto: nostra esperienza con generatore piezoelettrico 19/20/21 giugno 2003” F. Mantia, A. Vetro, A. Iovane, R. Mantia;

• Congresso Internazionale Ossigeno-ozonoterapia: pratiche mediche tra certezze e prospettive terapeutiche (Sorrento) 2004 “Ossigeno-ozonoterapia paravertebrale ed esercizi assistiti in acqua nel trattamento delle patologie discali della colonna vertebrale 12/13/14 Marzo 2004” A. Vetro, F. Mantia, R. Mantia;

• Congresso Health Care Study Group (Cervia) 2004 “Casi clinici in riabilitazione. Caso clinico di paziente operata di release dei legamenti alari 24/25/ Settembre 2004” F. Mantia;

• Congresso Kinecenter 2005 “ La fisioterapia nelle lesioni della cuffia” - Messina; F. Mantia, A. Vetro, A. Iovane, R. Mantia;

• XVI Congresso Internazionale Isokinetic di Riabilitazione sportiva e Traumatologia 2007 “Conflitti discoradicolari in calciatori trattati con ozonoterapia paravertebrale e acido alfa-lipoico (Alanerv)” - 14-15 Aprile 2007 A. Vetro, F. Mantia, R. Mantia;

• Congresso Kinecenter "La riabilitazione delle lesioni muscolari nello sport" (Messina) 2007 “Complicanze delle lesioni muscolari e trattamento riabilitativo” F. Mantia, A. Vetro;

• Congresso Kinecenter "La riabilitazione delle lesioni muscolari nello sport" (Messina) 2007 “ Trattamento ecoguidato dell’ematoma post lesione muscolare” R.Mantia, F.Mantia, A.Vetro, A. Iovane, A.Vaccari;

• XXXV Congresso Nazionale SIMFER 2007 “Approccio Multidisciplinare ai conflitti Disco-Radicolari 10-13 Ottobre 2007” R.Mantia, A.Vetro;

• Congresso Nazionale Asa laser (Palermo) - 2007 dal N.D.Yag all'Hilt terapia” R.Mantia, F. Mantia, A. Vetro;

• Congresso Nazionale FIO (Bologna) – 2007 - Approccio Multidisciplinare ai conflitti Disco-Radicolari” R. Mantia, A.Vetro;

• Congresso Biella “Il trattamento delle capsuliti di spalla in Idrokinesiterapia” C.Carbone, F. Falcone, F. Mantia, A.Vetro, M. Di Gesù, R. Mantia”;

• V Incontro SIMFER Siculo-Calabro - Terme Vigliatore (ME) 2009 “Nuove risorse strumentali e tecnologiche Hilt Therapy” F. Mantia;

• Congresso Kinecenter 2009 – Messina “Fratture dell'arto inferiore-trattamento riabilitativo: Case Report”F. Mantia, A. Vetro, R. Mantia;

• IV Congresso nazionale SIRAS – Pavia 2010 “Terapia Robotica e stimolazione elettrica transcranica a corrente continua nel recupero del deficit motorio dell'arto superiore in pazienti con esiti di ictus cerebri - dati preliminari” M. Di Gesù, F. Romaguera, C. Mancinelli, B .Patritti, F. Fregni, P. Bonato, D. De Cicco;

• Congresso Kinecenter 2010 – Messina “Infiltrazioni con fattori di crescita” R.Mantia, A.Vetro, A. Iovane, F. Mantia;

• 11th Congress of European Federation for Research in Rehabilitation – Riva del Garda (26-28 Maggio 2011) “Platelet Rich Plasma (PRP) Injection and hydrokinesitherapy for Achilles Tendon Sprain: our experience” R .Mantia, A.Vetro, M. Di Gesù, F.Mantia;

• VI Riunione “Chiari & Scoliosis & Syringomyelia Foundation” rivolta ai pazienti – Palermo (17 maggio 2011) – F. Mantia;

• 6th ISPRM World Congress -San Juan (Portorico) – (12/16 Giugno 2011) “Platelet Rich Plasma (PRP) Injection and hydrokinesitherapy for Achilles Tendon Sprain: our experience” R .Mantia, A. Vetro, M. Di Gesu', F. Mantia;

• Congresso Kinecenter 2011 – Messina “Riabilitazione conservativa e postchirurgica delle Tendinopatie achillee” R .Mantia, A.Vetro, M. Di Gesù, F. Mantia;

• Convegno Internazionale Isokinetic 2011 “Complicanza precoce delle lesioni muscolari dei calciatori trattati con ipertermia a trasferimento energetico resistivo capacitativo” Vetro A, Iovane A, Di Gesù M, Mantia F, Mantia R (Palermo, Italy);

• XXI Congresso Internazionale di Riabilitazione sportiva e Traumatologia (Isokinetic)- Stamford Bridge Stadium (Chelsea FC) – Londra (21 aprile 2012) - Isolated PCL Injuries in young Football players: new Therapeutic Approach with platelet-rich plasma – M. Di Gesù, A.Vetro, F. Mantia, A. Iovane, A. Midiri,C. Caruso, R. Mantia;

• X Convegno Kinecenter 2012 “Propriocezione e Controllo Neuromuscolare nella stabilità muscolare” – Messina (16 maggio)- “Impatto dell’innovativa Mo.Re Thecnology nel trattamento con Acido Hyaluronico intrarticolare”R .Mantia, A.Vetro, M. Di Gesù;

• Multi-faceted benefits of rehabilitation in adults affected by severe haemophilia: a case report” – C. Brucato, A.Vetro, M. Di Gesù, F.Mantia, F. Arcuri, R. Mantia, poster presentato al 40° Congresso Nazionale SIMFER “La Medicina Riabilitativa nell’Area del Mediterraneo: Strategie ed Esperienze”,

Sorrento, 21-25 Ottobre 2012; • VII Riunione Chiari & Scoliosis & Syringomyelia Foundation – Bari “2010 – 2013. Patologia del

Filum Terminale, Esperienze e Prospettive 16 febbraio 2013

ALLEGATI Il sottoscritto di riserva di esibire su richiesta gli allegati di riferimento. Si autorizza il trattamento dei dati personali nel rispetto di quanto stabilito dalla legge 675/’96 sulla tutela dei dati personali. N.B.: Il presente C.V. intende avere valore di autocertificazione, ai sensi delle normative vigenti, per quanto sopra dichiarato. Palermo, 07/03/2013 In fede, Dr.Roberto Mantia

ABSTRACT

IL DOLORE ARTROSICO: DIAGNOSI DIFFERENZIALE LORENZO CAVAGNA

Unità Operativa Complessa di Reumatologia. Università degli Studi e Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo – Pavia

L’artrosi è una malattia degenerativa dell’articolazione il cui primo bersaglio è rappresentato dalla cartilagine articolare, cui segue un interessamento dell’osso subcondrale. Clinicamente è caratterizzata dalla presenza di un dolore di tipo meccanico, dalla presenza di tumefazioni ossee (disassamenti, osteofiti), scrosci articolari e limitazione funzionale. Il dolore meccanico, tipico dell’artrosi, è caratterizzato dalla presenza di un dolore che aumenta con il carico e si attenua con il riposo; si associa inoltre alla presenza di una rigidità mattutina di breve durata, massimo dieci minuti. L’identificazione delle caratteristiche del dolore è fondamentale per il corretto inquadramento del paziente con patologie osteo-articolari; in particolare la differenziazione principale deve essere fatta tra dolore meccanico, le cui caratteristiche sono sovra elencate, e infiammatorio; quest’ultimo è tipico delle artriti in generale e dell’artrite reumatoide in particolare. Le caratteristiche del dolore infiammatorio sono opposte rispetto a quelle del dolore meccanico: è caratterizzato, infatti, da un dolore maggiore a riposo, che migliora con il movimento e si associa a una rigidità mattutina protratta, superiore ai trenta minuti. E’ importante segnalare che anche se l’artrosi è prettamente una patologia degenerativa, non è escluso il possibile interessamento della membrana sinoviale articolare, con lieve-modesta infiammazione (sinovite limitata); questa modesta infiammazione, assolutamente da NON confondere con quella dell’artrite reumatoide, è fondamentalmente la causa della comparsa di versamento articolare in corso di artrosi (esempio tipico: il versamento delle gonartrosi). In una situazione del genere è fondamentale l’effettuazione di un’artrocentesi con esame del liquido sinoviale; il liquido sinoviale dell’artrosi ha, infatti, una viscosità conservata ed è caratterizzato dalla presenza di poche cellule, mentre quello dell’artrite ha una viscosità ridotta, effetto della maggiore infiammazione locale, e una cellularità aumentata (leucociti). Altra caratteristica da valutare durante l’esame microscopico del liquido sinoviale è la presenza di cristalli o di urato monosodico o di pirofosfato di calcio, al fine di escludere eventuali artriti microcristalline, che non solo possono entrare in diagnostica differenziale, ma anche complicare il decorso di un’artrosi. Altro dato da rilevare è come il riscontro di un’artrosi radiologica non sia di per sé sufficiente a etichettare un paziente con dolore articolare; infatti, non sempre l’artrosi, anche se radiologicamente evidente, è causa di dolore, essendo possibile una dissociazione tra entità del danno radiologico e intensità del sintomo. D’altra parte artrosi radiologicamente quasi irrilevanti possono essere causa di un’importante sintomatologia dolorosa. Non è infrequente poi che il dolore artrosico possa essere irradiato. La (spondilo)artrosi, infatti, è tra le possibili cause di cervicobrachialgie e lombosciatalgie, per riduzione delle dimensioni dei forami di coniugazione, entrando quindi a pieno diritto nella diagnostica differenziale delle radicolopatie. D’altronde un dolore al ginocchio può anche essere sotteso da una coxartrosi, a indicare ulteriormente la complessità della valutazione dei pazienti artrosici. Nell’ambito della diagnostica differenziale del dolore artrosico bisogno inoltre tenere conto della localizzazione del dolore. Se, infatti, colonna cervicale e lombare, anche, ginocchia, interfalangee prossimali e distali delle mani e articolazione trapezio-metacarpale sono frequentemente colpite dall’artrosi, altre localizzazioni come le spalle, le metacarpo-falangee, i polsi, e le tibio-tarsiche sono colpite in minor misura, dimostrando in alcuni casi un tropismo particolare per altre condizioni morbose che entrano in diagnostica differenziale con l’artrosi (metacarpo-falangee e polsi per l’artrite reumatoide, tibio-tarsiche per le spondiloartriti sieronegative e le artriti microcristalline, etc.).

In conclusione la diagnostica differenziale dell’artrosi implica una conoscenza approfondita delle varie problematiche osteoarticolari algiche, al fine di poter ottimizzare l’approccio terapeutico dei pazienti e ridurre l’impatto sociale di queste problematiche.

ARTROSI: VALUTAZIONE CLINICA E STRUMENTALE

GIULIA LETIZIA MAURO U.O.C. di “Riabilitazione” - A.O.U.P. Paolo Giaccone – Palermo

Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Oncologiche e Odontoiatriche - Università degli Studi di Palermo

La diagnosi della patologia osteoartrosica si fonda sulla combinata presenza di valutazioni cliniche e radiologiche della malattia. Infatti, all’esame anamnestico il paziente riferisce sintomatologia algica di tipo meccanico e di variabile intensità con limitazione funzionale progressiva associata a rigidità mattutina (inferiore ai 30 minuti). Nelle fasi iniziali il dolore è di lieve entità ed incostante, assumendo con il progredire della patologia carattere ingravescente; in realtà migliora con il riposo e peggiora sottocarico. E’ definito dolore a “tre tempi” poiché è presente al mattino, si riduce nel corso della giornata ed aumenta la sera scomparendo di notte; nelle fasi avanzate, può diventare subcontinuo o continuo e persistere anche nelle ore di riposo o notturne. La limitazione funzionale è inizialmente legata al meccanismo antalgico di contrattura muscolare, conseguenza di una vera e propria reazione di difesa; solo nelle fasi avanzate diventa di tipo meccanico con alterazione del profilo anatomico dei capi articolari. L’evoluzione del processo può determinare perdita di congruenza dei capi ossei e deformità con netta riduzione del ROM articolare sino alla rigidità nelle forme più severe. Per la quantizzazione dell’algia e della disabilità funzionale esistono diverse scale di valutazione, facilmente comprensibili e riproducibili: fra queste la scala VAS (Visual Analogic Scale) e il Barthel Index. La prima è una rappresentazione soggettiva visiva dell’ampiezza del dolore; la seconda invece, fornisce un punteggio indicativo delle capacità del paziente di essere indipendente in tutte le attività della vita quotidiana. Segni obiettivi dell’osteoartrosi, soprattutto in fase avanzata e/o nella riacutizzazione, sono in sede articolare il calore e la tumefazione generalmente di consistenza dura (lignea). Inoltre, nel tentativo di stabilire una maggior superficie di contatto tra i capi articolari, il tessuto osseo, interessato da processi erosivi e irritativi cronici, produce osteofiti nelle zone di non contatto. E’ possibile percepire anche crepitii e scrosci alla mobilizzazione, mentre il versamento endoarticolare è raramente presente. La valutazione strumentale si basa sulla radiografia tradizionale e soltanto nei casi dubbi su esami di secondo livello come TC, RMN, ecografia e scintigrafia ossea. L’esame rx-grafico mantiene un valore fondamentale non solo nella diagnosi ma anche nella stadiazione e quindi nell’evoluzione dell’osteoartrosi; esso infatti, consente di visualizzare la riduzione della rima articolare e l’alterazione dell’osso subcondrale con aree di sclerosi e presenza di geodi o pseudocisti; tipico è inoltre il riscontro di osteofitosi dei margini articolari. La classificazione radiografica di più comune utilizzo considera la stadiazione di Kellgren-Lawrence che prevede quattro stadi evolutivi della patologia. La TC permette di valutare morfologia e qualità dell’osso e nella forma iniziale di artrosi (condropatia) evidenzia alterazioni minime delle superfici cartilaginee; tra i vantaggi principali si annovera la possibilità di ottenere la ricostruzione dei diversi segmenti ossei eliminando tutti gli altri tessuti che ad essi si sovrappongono, con un’ottimale visualizzazione. La RMN costituisce la metodica più idonea per il riconoscimento e per la valutazione quantitativa della compromissione articolare ed extra articolare. Infatti consente di ottenere informazioni sull’entità del danno cartilagineo, sul trofismo osseo e su eventuali alterazioni associate delle parti viciniori. Infine l’ETG, la scintigrafia ossea e l’artroscopia diagnostica, insieme alla valutazione ematochimica (VES, PCR, emocromo, uricemia, etc.) risultano utili soprattutto per la diagnosi differenziale.

Risulta evidente come la diagnosi precoce e l’ottimale pianificazione terapeutica possano condurre ad una risoluzione del dolore, ad un miglioramento delle funzioni articolari e più in generale delle attività di vita quotidiana.

ARTROSI: PERCORSI TERAPEUTICI

GIOVANNI IOLASCON Dipartimento Multidisciplinare di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche

Seconda Università degli Studi di Napoli.

L’Osteoartrosi è una malattia articolare cronica caratterizzata da lesione e perdita graduale della cartilagine articolare con formazione reattiva di tessuto osseo a livello subcondrale e dei margini articolari, che può colpire qualsiasi articolazione, ma che interessa soprattutto le mani, le ginocchia, le anche e la colonna vertebrale. La sintomatologia è caratterizzata da dolore, rigidità, perdita della normale mobilità articolare e deformazione articolare. Fattori di rischio sono la familiarità, l’obesità e l’attività lavorativa. L’osteoartrosi (OA) è senza alcun dubbio la malattia cronica di più frequente riscontro nella popolazione e rappresenta la causa più comune di disabilità nell’anziano (1, 2). Negli USA è stato calcolato che nel 2020 i soggetti in età > 65 anni rappresenteranno il 22% della popolazione, per cui il costo presumibile dell’OA, potrà essere stimato nell’ordine di 100 miliardi di dollari (3). In Italia, secondo indagini epidemiologiche, risulterebbero affetti da OA sintomatica circa 4.000.000 di soggetti. La spesa globale annua pro capite è di circa 455 Euro, a cui contribuiscono con 293 Euro le spese per la terapia, con 122 Euro le spese per la diagnostica e con 44 Euro le spese destinate alla prevenzione ed alla cura della gastropatia (4). È inoltre stato osservato come nei Paesi economicamente più evoluti, inclusa l’Italia, il 10-20% di tutte le visite ambulatoriali svolte dai Medici di Medicina Generale (MMG) vengono dedicate ad affezioni reumatiche, nella stragrande maggioranza rappresentate dall’artrosi, dalla lombalgia e dai reumatismi extra-articolari (5,6). La frequenza della gonartrosi sintomatica in Italia riflette quella riscontrata in altri Paesi (7), confermando l’importanza di quest’affezione nell’ambito dell’OA, proprio per il suo carattere di gravità. Un recente studio condotto in Italia, dimostra come sia notevole l’onere socioeconomico delle artroplastiche totali di ginocchio e anca dovute ad OA (8). Allo scopo di fornire degli strumenti idonei per un approccio ottimale al trattamento dell’OA, le società scientifiche internazionali hanno proposto delle linee guida o raccomandazioni, fra le quali le più note e le più considerate sono quelle dell’EULAR (European League Aigainst Rheumatism), dell’American College of Rheumatology (10) e dell’American Academy of Orthopaedic Surgeons (AAOS). Bibliografia 1. Yelin E, Callahan LF, for the National Arthritis Data Work Group. The economic cost and social and psychological impact of musculoskeletal conditions. Arthritis Rheum 1995; 38: 1351-62. 2. Verbrugge LM, Patrick DL. Seven chronic conditions: their impact on US adults’ activity levels and use of medical services. Am J Public 1995; 85: 173-82. 3. Elders MJ. The increasing impact of arthritis on Public Health. J Rheumatol 2000; 27: 6-8. 4. Leardini G, Mascia MT, Stisi S, Sandri G, Franceschini M. Sanitary costs of osteoarthritis Reumatismo 2001; 53: 316-22. 5. Rasker JJ. Rheumatology in general practice. Br J Rheumatol 1996; 34: 494-7. 6. Stucki G. Specialist management: needs and benefits. Baillère’s Clin Rheumatol 1997; 1: 97-107. 7. Corti MC, Rigon C. Epidemiology of osteoarthritis: prevalence, risk factors and functional impact. Aging Clin Exp Res 2003; 15: 359-63. 8. Piscitelli P., Iolascon G., Di Tanna G.,Socioeconomic burden of total joint arthroplasty for symptomatic hip and knee osteoarthritis in the Italian population: A 5-years analysis based on hospitalization records. Arth Care & Res. Sep 2012; 64-9:1320-1327. 9. American College of Rheumatology Subcommittee on Osteoarthritis Guidelines. Recommendations for the medical management of osteoarthritis of the hip and knee. Arthritis Rheum 2000; 43: 1905-15.

REUMATISMI EXTRARTICOLARI LOCALIZZATI LORENZO CAVAGNA

Unità Operativa Complessa di Reumatologia. Università degli Studi e Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo – Pavia

Con il termine di reumatismi extra-articolari si intende un ampio gruppo di malattie infiammatorie e/o degenerative delle strutture periarticolari (tendini, borse sierose, fasce, entesi, etc.). Dal punto di vista classificativo si distinguono in localizzati e diffusi. Se il prototipo dei reumatismi extrarticolari diffusi è la fibromialgia, nell’ambito di quelli localizzati si possono riconoscere diverse forme, in relazione alla struttura interessata. Potremmo quindi riconoscere tendiniti, come ad esempio l’epicondilite (o gomito del tennista), la periartrite scapolo-omerale e la tendinite del capo lungo del bicipite, borsiti, come ad esempio la borsite olecranica, la prerotulea, la sottoacromiale e la retrocalcaneare, fasciti come quella plantare e di Dupuytren, entesiti come quella achillea, rotulea e calcaneare, sindromi da intrappolamento come ad esempio la sindrome del tunnel carpale, la sindrome del canale di Guyon e la sindrome del tunnel tarsale. Ognuna di queste problematiche si presenta in maniera peculiare, con caratteristiche diverse per quanto riguarda non solo (e ovviamente) la localizzazione del dolore, ma anche per il tipo (esempio neuropatico nelle sindromi compressive, etc.) e l’irradiazione del dolore (esempio tendinite del capo lungo del bicipite verso il ventre muscolare del medesimo muscolo, oppure ancora la sindrome del tunnel carpale con irradiazione del dolore nel territorio di innervazione del medesimo). Oltretutto i reumatismi extra-articolari localizzati sono descritti in associazione a molteplici altre condizioni morbose extra-articolari, alcune delle quali devono assolutamente essere tenute in considerazione. L’esempio più clamoroso è rappresentato dalla sindrome del tunnel carpale; non è, infatti, raro che essa sia la manifestazione di esordio di un’artrite in generale e in particolare di un’artrite reumatoide. Tale sospetto deve essere tenuto in particolare considerazione quando la problematica è bilaterale. Altra condizione che può sottendere a un’artrite (reumatoide) è la presenza di dita a scatto. D’altra parte l’entesite achillea e calcaneare sono una delle principali manifestazioni delle spondiloentesoartriti sieronegative, rappresentate fondamentalmente dalla spondilite anchilosante e dalla (spondilo)artropatia psoriasica. Anche la gotta e le altre artropatie microcristalline si possono associare a problematiche extra-articolari, rappresentate in particolare dalle borsiti; non è raro, infatti, che una diagnosi di artropatia microcristallina sia fatta sull’analisi microscopica del liquido sinoviale evacuato da una borsa sierosa (olecranica in particolare). Altre condizioni particolari di cui bisogna tenere conto sono rappresentate, ad esempio, dalla sindrome di Pancoast; questa è legata alla presenza di processi espansivi a livello dell’apice polmonare con conseguente irritazione del plesso brachiale. Non è raro che in condizioni similari il paziente possa riferire un dolore alla spalla omolaterale, entrando spesso in diagnostica differenziale con una periartrite scapolo-omerale. Senza dimenticare che anche un infarto miocardico può dare un dolore irradiato all’arto superiore sinistro, non così infrequentemente localizzato alla spalla. Tutto questo suggerisce l’importanza di diagnosticare con precisione e calare nella situazione clinico adeguato i reumatismi extra-articolari localizzati. L’esame obiettivo in tal senso è fondamentale. Esistono apposite manovre semeiologiche che possono permettere un rapido inquadramento del problema. Ad esempio una manovra dell’arco doloroso positiva (dolore tra i 60 ed i 120 ° di escursione della spalla) è indicativa di una tendinopatia del sovraspinato, mentre l’incapacità di mantenere l’arto superiore abdotto a 90° contro resistenza (segno dell’arto cadente) è fortemente suggestivo per una rottura completa della cuffia dei rotatori. Il segno di Tinel (comparsa di dolore lungo il territorio di innervazione del nervo in sede di intrappolamento) e quello di Phalen (comparsa di dolore lungo il territorio di innervazione del nervo mediano dopo flessione forzata del polso), anche se aspecifici, possono essere indicatori della presenza di una sindrome del tunnel carpale.