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16° Congresso Nazionale Uva da Tavola - 12ª Edizione Internazionale Assegnazione della “ Targa Bacca d’ Oro” all’Azienda Agricola Romanazzi di Castellaneta Marina (Taranto) e delle “ Targhe d’Argento” ai viticoltori Pietro Petruzzellis e Trifone Cafarchia di Adelfia (Bari) Venerdì 1° febbraio 2013 - Ore 16,00 Centro Congressi “ Grand’ Hotel D’Aragona” Conversano (Bari) - Via San Donato,5 Tel. 080. 4952344 –www.grand’hoteldaragona.it Sala e partecipanti ai lavori congressuali Situazione produttiva e di commercializzazione dell’uva da tavola italiana nel 2012 La commercializzazione della produzione italiana di uva da tavola durante il periodo maggio (Sicilia) - ottobre è stata caratterizzata da elevato contenuto di zuccheri, intensa colorazione tendente al giallo, sanità del prodotto con ridotta necessità di eseguire trattamenti fitoiatrici. Ciò per l’andamento climatico sfavorevole ai parassiti della vite per assenza di pioggia, umidità bassa e temperature elevate. La gradevolezza delle uve è stata apprezzata dal consumatore italiano ed estero e ciò ha consentito di aumentare i consumi interni e consolidare le esportazioni italiane in Europa, in particolare la Germania, il più importante acquirente di uva italiana, dell’America del Nord e del Medio Oriente. L’ andamento climatico dalla fine di ottobre, rispetto agli altri mesi è stato particolarmente avverso per la produzione di uva da tavola, prima in Sicilia tra le province di Agrigento e Caltanisetta in particolare nella zona di Canicattì e paesi limitrofi dove è coltivata prevalentemente la varietà Italia e successivamente in Puglia. Il perdurare di caldo umido, piogge, nebbia, temperature elevate superiori di 10 °C rispetto alla media degli altri anni, hanno provocato lo sviluppo di muffe e marciumi sui grappoli. La risposta produttiva e qualitativa di nuove varietà uva da tavola senza semi ottenute in California e coltivate in alcuni vigneti della Puglia e Sicilia è stata è stata positiva e confermano le indicazioni delle Società possessori del brevetto vegetale.

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16° Congresso Nazionale Uva da Tavola - 12ª Edizione Internazionale

Assegnazione della “ Targa Bacca d’ Oro” all’Azienda Agricola Romanazzi di Castellaneta Marina

(Taranto) e delle “ Targhe d’Argento” ai viticoltori Pietro Petruzzellis e Trifone Cafarchia di

Adelfia (Bari)

Venerdì 1° febbraio 2013 - Ore 16,00

Centro Congressi “ Grand’ Hotel D’Aragona” Conversano (Bari) - Via San Donato,5

Tel. 080. 4952344 –www.grand’hoteldaragona.it

Sala e partecipanti ai lavori congressuali

Situazione produttiva e di commercializzazione dell’uva da tavola italiana nel 2012

La commercializzazione della produzione italiana di uva da tavola durante il periodo maggio

(Sicilia) - ottobre è stata caratterizzata da elevato contenuto di zuccheri, intensa colorazione

tendente al giallo, sanità del prodotto con ridotta necessità di eseguire trattamenti fitoiatrici. Ciò per

l’andamento climatico sfavorevole ai parassiti della vite per assenza di pioggia, umidità bassa e

temperature elevate. La gradevolezza delle uve è stata apprezzata dal consumatore italiano ed estero

e ciò ha consentito di aumentare i consumi interni e consolidare le esportazioni italiane in Europa,

in particolare la Germania, il più importante acquirente di uva italiana, dell’America del Nord e del

Medio Oriente. L’ andamento climatico dalla fine di ottobre, rispetto agli altri mesi è stato

particolarmente avverso per la produzione di uva da tavola, prima in Sicilia tra le province di

Agrigento e Caltanisetta in particolare nella zona di Canicattì e paesi limitrofi dove è coltivata

prevalentemente la varietà Italia e successivamente in Puglia. Il perdurare di caldo umido, piogge,

nebbia, temperature elevate superiori di 10 °C rispetto alla media degli altri anni, hanno provocato

lo sviluppo di muffe e marciumi sui grappoli. La risposta produttiva e qualitativa di nuove varietà

uva da tavola senza semi ottenute in California e coltivate in alcuni vigneti della Puglia e Sicilia è

stata è stata positiva e confermano le indicazioni delle Società possessori del brevetto vegetale.

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Infatti le nuove varietà hanno confermato avere elevata e costante produttività superiore a 300 q/ha,

ottima presentabilità dei grappoli con ridotta necessità di eseguire il diradamento delle bacche,

apirenia, acino sodo con aromi e sapori intensi. In alcune varietà durante il mese di settembre i

valori di zuccheri hanno superano 20° Brix.

Il Congresso nazionale sull’uva da tavola è l’appuntamento annuale di divulgazione per trasferire ai

produttori di uva da tavola i risultati delle ricerche, le innovazioni proposte dalle Società che

producono i mezzi e i prodotti per la coltivazione dei vigneti e per assegnare le targhe quale

riconoscimento per aver contribuito significativamente al progresso economico ed occupazionale

delle zone di coltivazione dell’uva da tavola.

Di seguito vengono riportati cenni su alcuni argomenti che verranno trattati durante i lavori

congressuali.

Quale varietà scegliere per i nuovi impianti di vigneti per l’uva da tavola? le proposte

del ricercatore Mario Colapietra

Il viticoltore quando deve realizzare un nuovo impianto di vigneto per la produzione di uva da

tavola si pone un problema di difficile risoluzione: quale varietà scegliere per un nuovo impianto

che dovrà produrre per 15-20 anni. Dalla scelta varietale infatti dipenderà gran parte del reddito

che varierà in funzione della produttività, della presenza o assenza di semi, della presentabilità dei

grappoli, dell’epoca di maturazione, del gradimento dei consumatori, dei costi colturali, delle

proposte di coltivazione di varietà con caratteristiche migliori.

E’ nota la richiesta dei consumatori di tutto il mondo di uve senza semi per il consumo fresco.

Attualmente sono in sperimentazione e in alcuni casi in coltivazione, numerose novità varietali di

uve da tavola senza semi. Le nuove costituzioni sono ottenute in California e sono caratterizzate da

elevata produttività, ottima presentabilità dei grappoli, apirenia, bel colore, acino sodo con aromi e

sapore intenso, elevato contenuto di zuccheri, uniformità di sviluppo degli acini e dei grappoli,

ridotta necessità di esecuzione del diradamento. A differenza di quanto avviene per le varietà Italia,

Regina, Pizzutello, Baresana, Michele Palieri, Matilde, Victoria, Cardinal per la cui coltivazione

non è prevista nessuna royalty, le nuove proposte sono tutte varietà brevettate.

Le condizioni richieste dai possessori di ” brevetto vegetale” sono ritenute limitative della libertà

di scelta dell’imprenditore a produrre e a commercializzare i prodotti ottenuti nella sua azienda

assumendosi totalmente i relativi rischi. In pratica si riconosce il diritto delle società ad esigere

quanto gli spetta (royalty) per la costituzione e proprietà delle varietà, ma di adempiere una sola

volta e senza che le società possano interferire e condizionare la “libertà” del produttore a gestire le

fasi della produzione e della commercializzazione.

Sulla coltivazione esclusiva delle varietà senza semi, non tutti i produttori e addetti alla

commercializzazione condividono questa scelta. Infatti i nuovi impianti di vigneti vengono

realizzati anche con le varietà con semi Italia, Red Globe, Victoria, Michele Palieri, Black Magic. I

mercati di Milano, Torino, Venezia-Mestre, Firenze, Padova , Bologna, ancora richiedono le varietà

autoctone con semi caratterizzate da sapori e aromi straordinari. In alcune zone di coltivazione

dell’uva da tavola vi sono ancora realtà produttive interessanti costituite dalla coltivazione delle

varietà a bacca bianca con semi Pizzutello, Regina e Baresana. Rappresentano ancora la maggiore

risorsa occupazionale ed economica di alcuni territori meridionali. A seconda delle finalità

produttive e di commercializzazione, il viticoltore può scegliere tra le varietà tradizionale con semi,

tra le più coltivate con semi e senza e tra le nuove proposte senza semi riportate di seguito.

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1 - Le varietà tradizionali

Pizzutello Baresana Regina

2 - Le varietà più coltivate

Italia Victoria Red Globe

Sugraone seedless Crimson seedless Regal seedless

3 - Le nuove varietà senza semi

Sophia seedless Midnight seedless Arra 11 seedless

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Nuove proposte innovative per la frutticoltura meridionale

Per la prima volta durante il Congresso si parlerà anche della frutticoltura meridionale con una relazione di

Luigi Catalano del Consorzio Vivaistico Pugliese. Molte aziende produttrici di uva da tavola coltivano anche

altre specie frutticole, tra cui: ciliegio, albicocco, pesco, percoco, clementino, arancio, actinidia, ecc. e

hanno proposto anche per queste colture l’aggiornamento varietale e delle tecniche colturali, previlegiando

quelle ecocompatibili e con costi colturali più bassi. Saranno illustrate anche le novità sui sistemi di

allevamento basso in strutture protette con film di plastica per proteggere il prodotto dalle avversità

atmosferiche e di consentire un anticipo dell’epoca di maturazione o di prolungare la permanenza dei

prodotti sulla pianta per commercializzarli in momenti più favorevoli. Esempi di nuovi sistemi innovativi di

coltivazioni sono riportati di seguito e che saranno illustrati durante i lavori congressuali.

Nella foto del 27 maggio 2012, un ciliegeto della varietà “Giorgia” allevato a vaso libero basso, coperto con

tessuto retinato di polietilene a bassa densità per proteggerlo dalla pioggia. Tutte le operazioni di copertura

della struttura e della raccolta vengono svolte senza l’ausilio delle scale

Raccolta di albicocche della varietà Ninfa. Il sistema di allevamento e l’altezza delle piante consente di

effettuare agevolmente la raccolta in quanto la zona produttiva non supera i 3 metri di altezza. Se

necessario, per la fruttificazione più altaè utile utilizzare uno sgabello di altezza di circa 40 cm. L’impianto

è realizzato con sesto di 2,40 x 4.80 m con 866 piante per ettaro. La struttura interna è realizzata in pali in

cemento precompresso alti 3,30 m dal suolo, aventi alla sommità i copripali in polietilene su cui vengono

poggiati i teli di plastica.

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Innovazione per i vigneti per la produzione di uva da tavola: subirrigazione e

fertirrigazione. Innovazione proposta da Salvatore Scicchitano della società Irritec S.p.A

Quasi tutti i vigneti sono irrigati con ali adacquatrici sostenute dalla struttura del tendone. L’acqua fuoriesce

dai gocciolatori di diversa portata e bagna una zona di terreno. Con l’innovazione che sarà proposta durante

i lavori congressuali l’impianto è per subirrigazione e la distribuzione dell’ acqua avviene nel terreno alla

profondità di circa 30 cm. Dai gocciolatori fuoriesce l’acqua che può contenere anche i fertilizzanti

idrosolubili. Tra i vantaggi si ha una maggiore efficienza dell’acqua irrigua e dei fertilizzanti perché

distribuita in prossimità delle radici, maggior durata dell’impianto e senza occludere i gocciolatori.

Attrezzatura utilizzata per disporre nel terreno, alla profondità di circa 30 cm; l’impianto irriguo per

subirrigazione

Un nuovo sistema di copertura del vigneto per una migliore funzionalità delle attività

fisiologiche della vite per la produzione di uva da tavola. Innovazione proposta da Nico

Difino di Aniplast

L’ innovazione proposta è impiegabile in tutti i vigneti coperti con plastica e consiste nell’ utilizzare un

nuovo sistema di copertura per abbassare le temperature nella zona più alta del vigneto. Ciò senza ridurre

l’efficacia della copertura per anticipare o ritardare la maturazione. Non si utilizza più un solo telo per

coprire il filare di vite ma si si divide in due parti lasciando al colmo uno spazio di circa 5 cm per far

defluire l’aria più calda. Lo spazio tra i teli contigui (Foto) è coperto con una striscia di rete in polietilene,

per evitare che la grandine possa infiltrarsi e provocare danni ai grappoli. La chiusura dei teli avviene con

placchette scorrevoli in plastica di facile applicazione, in sostituzione dei legacci in polietilene, con una

riduzione del 50% del tempo necessario per la legatura. Si evita scottature delle foglie provocate dalle

temperature elevate che si sviluppano nella zona più alta del filare coperto con film intero di polietilene.

Vigneto coperto con film di polietilene diviso in due parti

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Effetti dell’applicazione del Sitofex per migliorare la qualità dell’uva da tavola.

Innovazione proposta da Giovanni Papa della Società AlzChem

Sono stati studiati gli effetti su numerose varietà di uva da tavola, delle applicazioni del

fitoregolatore di crescita la citochinina di sintesi forchlorfenuron (CPPU) universalmente conosciuta

con il nome commerciale di Sitofex®

prodotta e commercializzata dalla Società AlzChem Trosberg

GmbH (Germania). Con la sua applicazione si è ottenuto la moltiplicazione e distensione cellulare

delle bacche di uva con l’ aumento delle dimensioni dell’ acino e della qualità dell’uva.

L’applicazione del Sitofex è avvenuta con bacche di diametro medio di 12 mm distribuito con un

atomizzatore con l’accortezza di bagnare i grappoli

L’ importanza dei sistemi a minime energie: dal concetto alla proposta per la

fertilizzazione razionale dell' uva da tavola. Innovazione proposta da Giovanni Miglio

della Società Vegetable Linea Agricoltura

La fertilizzazione dell’uva da tavola è proposta con specialità nutrizionali innovative, basate sul

brevetto di formulazione Thick Potency costituito da amminoacidi, vitamine, mono e disaccaridi

bioattivatore fisiologico organico. Attiva il metabolismo delle piante, potere veicolante e sinergia di

assimilazione dei nutrienti impiegati in miscela,induzione alla fertilità fiorale ed elevato tasso

d’impollinazione, produzione di fitoalessine per le difese endogene (malattie fungine),resistenza

alla siccità, sbalzi termici, asfissia etc. moltiplicazione cellulare, ingrossamento frutti, aumento del

contenuto di zuccheri nei frutti.

I fertilizzanti Vegetable Erre 3 e Stimack contenente Thick Potency, bioattivatore fisiologico organico

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Nuova rivista sulla viticoltura da tavola

Durante i lavori congressuali sarà presentato il n. 1 della rivista di informazione tecnico scientifica sulla

viticoltura da tavola. Il direttore responsabile è Domenico Zagaria, in redazione Mirko Sgaramella. Gli

argomenti trattati riguardano i teli di copertura, calciocianamide, confusione sessuale, planococco.

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Cidely: nuovo antioidico per l’uva da tavola. Innovazione proposta da Teodoro Membola

della Società Syngenta Crop Protection

Nuovo antioidico della Società Syngenta Crop Protection con

meccanismo di azione unico e originale per vite e melo

Cidely è un innovativo antioidico per vite e melo in formulazione emulsione acquosa, a base della

nuova sostanza attiva Cyflufenamid. E’ dotato di un meccanismo di azione diverso da quello di tutti

gli altri antioidici presen in commercio con i quali non manifesta resistenza incrociata. Cidely

agisce inibendo lo sviluppo del micelio, la formazione degli austori e la sporulazione dell’oidio e

manifesta inoltre un’elevata attività preventiva, unita ad una buona curatività. Una volta distribuito

sulle piante, aderisce tenacemente alle cere degli organi vegetali, caratteristica che conferisce al

prodotto un’elevata resistenza al dilavamento e una lunga persistenza di azione; presenta inoltre

un’ottima ridistribuzione in fase di vapore. L’antioidico è caratterizzato da un’ottima selettività

sugli artropodi utili e da un favorevole profilo tossicologico e ambientale.

Altre relazioni riguarderanno:

L’uva da tavola secondo il censimentodell’agricoltura del 2010;

Consumi dell’uva da tavola nel 2010;

Bilancio fitisanitario nel 2012;

Commercializzazione dell’uva da tavola;

Piano d’azione nazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

In attesa di incontrarci un cordiale saluto.

Il Presidente del Congresso Nazionale sull’Uva da Tavola Dott. Mario Colapietra

Informazioni: telefono 339-6383200 - [email protected]