#CementoArmato

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Mensile di Approfondimento della Valdinievole e di Pistoia a Diffusione Gratuita Anno 3 - Numero 30 - Giugno 2012 Iscrizione Tribunale di Pistoia n.9/2009 del 14 maggio 2009 Rischio sismico: sono sicuri i palazzi a Pistoia e in Valdinievole? TERREMOTO Intervista ad un ex calciatore: “Condanne severe per dare credibilità allo sport” CALCIOSCOMMESSE La splendida stagione della Tesi Group mese per mese fino ai playoff BASKET Tutti i profili degli indagati e il loro ruolo nel Club degli appalti #CEMENTO ARMATO

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Il Giullare - 30

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Mensile di Approfondimento della Valdinievole e di Pistoia a Diffusione Gratuita

Anno 3 - Numero 30 - Giugno 2012

Iscrizione Tribunale di Pistoia n.9/2009 del 14 maggio 2009

Rischio sismico: sono sicuri i palazzi a Pistoia e in Valdinievole?

TERREMOTO

Intervista ad un ex calciatore: “Condanne severe per dare credibilità allo sport”

CALCIOSCOMMESSE

La splendida stagione della Tesi Group meseper mese fi no ai playoff

BASKET

Tutti i profi li degli indagati e il loro ruolo nel Club degli appalti

#CEMENTOARMATO

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DIRETTORE RESPONSABILEAndrea Spadoni - [email protected] REDATTOREDiletta Severi - [email protected] GrazziniJacqueline Monica MagiLorenzo BenedettiSimeone ClamoriAntonio PileggiFederico LiberatiAntonella GramignaMaikol CottiniIlaria MichelucciHANNO COLLABORATOMaurizio CarraraAlessio BertiVeronica MessinaFOTOGRAFIACristiano Bianchi - [email protected] Losco (Arte Fotografica) GRAFICA E IMPAGINAZIONEEva Bugiani - [email protected] Arti Grafiche - Signa (Firenze)SOCIETÀ EDITRICEIl Giullare Editore srlCONSULENZA LEGALEDott.Giuseppe VanitàSALES MANAGEMENTWebtitude

Iscrizione Tribunale di Pistoia n°9/2009 del 14 maggio 2009Redazione de “Il Giullare”Via Franchetti 11 - 51100 Pistoiaemail: [email protected]

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A Montecatini

Acque termalie verdi silenzirelax e naturarisveglio dei sensi

Colline di sfondoè l’Italia che piaceturisti dal mondoin un’oasi di pace

Percorsi nel verdelimoni e terrecottevetrine del corsoper far mezzanotte

Poi chiude il centroe tutti a mignotte.

l’allegatodi Alessio Berti

Grande party al Beach Clubper i 35 anni di Spadoni

Sabato 9 giugno, al Beach Club di Montignoso (Massa) si è fe-steggiato il compleanno del nostro direttore Andrea Spadoni. Alla serata, organizzata in collaborazione con Luca Casadei, agenzia di Milano del mondo dello spettacolo, hanno partecipato tanti nostri amici e ospiti, tra i quali alcuni personaggi del programma di Uomini e Donne e dell’ultima edizione del Grande fratello.

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E’ calda l’aria a Pistoia e in Valdinievole in questo giugno

che sa di prologo di un’estate torrida. Prima la vicenda

di Massa, dell’Asl, con le manette che si sono chiuse

ai polsi del dirigente dell’azienda sanitaria Scarafuggi.

Poi, in un susseguirsi di scandali, è arrivata l’inchiesta

“Untouchables” che pare aver scardinato un “sistema”

di lavoro ormai oliato in tanti anni di accordi illeciti tra

aziende e dirigenti pubblici e che permetteva a tutti co-

loro che oggi risultano indagati (12 persone sono in

carcere e 11 agli arresti domiciliari) ingenti profitti. Ov-

viamente, come leggerete all’interno del giornale, non

vogliamo fare processi anticipati. Non vogliamo far par-

te di quella categoria di giornalisti/giustizieri. Aspettia-

mo il corso dei vari gradi di giudizio. Ma non possiamo

non tenere conto di ciò che gli inquirenti hanno portato

alla luce. Detto ciò, se tutto questo lo possiamo de-

finire un terremoto giudiziario, almeno speriamo che

restino in piedi solo gli onesti. Buona lettura.

IL DIRETTOREAndrea Spadoni

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#L’Opinione

#GoodMorningMontecatini

#ViaggioNeiPartiti

#Dialoghi

#L’IsolaCheNonC’è

#LaBand

#LaTerraTrema

#IlCaso

#SOSGiullare

#BreviDiCronaca

#Giustizia

#Fenomeni#SignoriDellaNotte#PiattoRicco#Benessere#BreviDiSport#LaSquadra#Calcio#Flash#LoSportInCrisi#IlMiracolo#Euro2012#LuglioPistoiese

#Eventi&Personaggi

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in questo numero06.2012

Ricominciamodagli onesti

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Andrea Spadoni

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L’INCHIESTA

Le manette scattano la mattina all’alba di lunedì 11 giugno. I polsi sono quelli di funzionari pubblici pistoiesi e imprenditori del settore dell’edilizia. Undici persone in totale, più altri dodici lasciati a casa ai domiciliari per un numero complessivo di 23 arrestati, su ordinan-ze emesse dal Gip del tribunale di Pistoia, Roberto Tredici. Le imputazioni sono pesantis-sime: associazione per delinquere, turbativa d’asta, concussione e corruzione. E’ questo il risultato dell’operazione “Untouchables” coordinata dal sostituto procuratore Francesco Sottosanti che ha scoperto come con questo “sistema” – secondo l’accusa - si riusciva-no a falsare le aste in modo da assegnare gli appalti a un numero ristretto di aziende.

Roberto Riccomi, 58 anni, nato a Buggiano. Figlio dell’ex sindaco di Montecatini, Lenio, è l’unico politico coinvolto nella vicenda, pur non avendo nessun incarico istituzio-nale. Rappresentante regionale del Psi. In sede di inter-rogatorio si difende: “Si limitava a dare consigli e opinioni su tutte le questioni politiche – dichiara il suo avvocato Gianluca Lomi - non solo sugli appalti. Non essendo un funzionario, né un incaricato di alcun ufficio, e non avendo cariche elettive, non poteva pilotare gli appalti”. Marcello Evangelisti, 62 anni, nato a Pistoia. E’ dirigente del Comu-ne di Pistoia del servizio di Lavori Pubblici. E’ lui che, as-sieme al club, viene accusato di pilotare le gare in modo da favorire un ristretto gruppo di impreditori. Dopo l’arre-sto, ha deciso di non rispondere alle domande del Gip, ma ha dichiarato: “ho fatto solo l’interesse della città”. Paolo Mazzoni, 65 ani, nato a Pistoia. Ex dirigente della Provincia di Pistoia in pensione, attualmente direttore dei lavori del cantiere per la costruzione della piscina termale alle Leopoldine (affidati, come si sa, alla Cmsa), e respon-sabile della stazione appaltante dei Mondiali di ciclismo 2013. Giordano Rosi, 65 anni, nato a Pescia (Pistoia), è socio accomandante della Aces di Rosi Leopoldo, solida azienda pesciatina. Rosi ha anche la carica di consigliere in Pistoiambiente, la società proprietaria della discarica di Fosso del Cassero, al centro delle polemiche per i viaggi pagati a diversi amministratori comunali. Roberto Vesco-vi, 68 anni, nato a Lamporecchio (Pistoia) è un altro big dell’edilizia. Titolare dell’azienda omonima nonchè socio (come Rosi) della Pistoiambiente. Paolo Conti, 63 anni, nato a Montecatini Terme è presidente della Cmsa. (Coo-perativa Muratori sterratori e affini) di Montecatini. Impresa impegnata nella realizzazione della nuova questura-pre-fettura nell’area ex Breda (e titolare anche del recupero

dell’ex cattedrale, nella stessa area, operazione quest’ul-tima tra quelle sotto esame nell’inchiesta), del nuovo sta-bilimento delle Leopoldine e della nuova sede dell’Aias a San Biagio. Franco Fambrini, 55 anni, nato a Pescia (Pi-stoia) è il direttore generale del Consorzio di bonifica del Padule di Fucecchio.Mauro Filoni, 52 anni, nato a San Marcello è funziona-rio al Comune di Piteglio. Angiolo Orsi Spadoni, 51 anni, nato a Montecatini Terme è dirigente dell’azienda Orsi Ilio Srl. Roberto Mannelli, 56 anni, nato a Bagno a Ripoli (Fi) è titolare della Mannelli spa. Riccardo Ponticelli, 58 anni, nato a Pistoia, insieme al fratello, è titolare della Athos Ponticelli. Michele Vescovi, 45 anni, amministratore del-egato della Vescovi Renzo spa, nonchè socio di Pistoiam-biente, come Giordano Rosi e Roberto Vescovi.

Cristian Giovanni e Carlo Alberto Diddi fanno entrambi capo alla Diddi Carlo Alberto sas di Pistoia, azienda che si occupa di costruzioni edili stradali e di restauri monu-mentali. Sono marito e moglie Amos Chelucci e Patrizia Natalini, 61 anni lui e 55 lei, uniti dalla qualità di soci nella ditta Chelucci Costruzioni edili e stradali di Pistoia. Ric-cardo Vespignani, 53 anni, pistoiese, è un altro grosso nome dell’edilizia provinciale, con la sua Fratelli Vespig-nani, la Vespignani srl, il Gruppo Edile Arcadia srl. Ales-sandro Ponticelli, 53 anni, pistoiese, è socio della Athos Ponticelli. Francesco Flori è tra gli eredi dell’azienda di famiglia A. Flori & C. snc di Pistoia. Vincenzo Guarino, 45 anni, di Prato, titolare della Endiasfalti. Paolo Tondi-ni, 53 anni, pistoiese. Riccardo Gaddi, pisano, 54 anni, ingegnere, massimo dirigente della Provincia di Lucca e capo dell’ufficio tecnico provinciale. Stefano Meoni, 53 anni, pistoiese, responsabile dell’unità operativa viabilità dell’amministrazione comunale.

E il loro ruolo nel “Club”L’elenco completo degli indagati

IN CARCERE

ARRESTI DOMICILIARI

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“Un vero e proprio club degli appalti”, così il procuratore facente funzione di Pistoia, Giu-seppe Grieco, aveva definito l’associazione per delinquere. Gli investigatori infatti hanno accertato che tra funzionari pubblici e imprenditori ci sarebbe stato un rapporto molto stretto, che andava al di fuori delle questioni lavorative. “L’associazione – ha proseguito il dottor Grieco – era capace di far nominare uomini di fiducia in commissioni e anche in ambiti politici, per garantire l’aggiudicazione di gare e appalti pubblici al ristretto numero di imprenditori locali, con una corruzione caratterizzata da pagamento di somme di denaro, favori di vario genere e utilità che venivano garantite ai pubblici amministratori”.

LE INDAGINI

Gl investigatori (all’indagine, oltre ai poliziotti della squadra mobile di Pistoia, hanno collaborato gli agenti della Direzione centrale polizia di prevenzi-one, delle Digos delle questure di Firenze, Prato, Lucca, Pisa, Massa e del Reparto prevenzione cri-mine Toscana) hanno svolto un lavoro certosino, facendo approfondite verifiche sui lavori dal 2006 al 2011 per un totale di 50 milioni di euro. In parti-colare è stata conteggiata una statistica dei volumi

di affari conseguiti con tali appalti. Secondo gli in-quirenti, l’impresa che si è aggiudicata il maggior numero di gare è la “Vescovi Renzo Spa” (10 milioni di Euro), a seguire la “Rosi Leopoldo” (7 milioni e 300 mila euro) e quindi la Cmsa (7 miliori e 270 mila euro). A notevole distanza figurato la “Diddi Carlo Alberto Sas” (3 milioni e 77 mila euro) e la “Orsi Ilio srl” (3 milioni e 28 mila euro). Facendo il totale del valore di tali lavori, si raggiunge una cifra di addirit-tura 30 milioni (il 60 per cento del totale degli appalti sul territorio nel quinquennio in questione).

COME SI DIVIDEVANO I LAVORI

FEDERICA FRATONI

“Non ci saranno ripercussioni sulla conclusione di importanti progetti”“Si tratta di una vicenda che ci turba profondamente e insieme desta forte preoccupazione. Abbiamo piena fiducia nell’attento e scrupoloso lavoro della magistratura, offrendo la massi-ma collaborazione e trasparenza per la conclusione delle indagini in corso, affinchè si possa al più presto far luce sui reati e sulle responsabilità imputate. “Ci auguriamo che la vicenda non abbia ripercussioni sulla conclusione di importanti progetti in via di realizzazione - prosegue - e, soprattutto, sulle tante realtà occupazionali delle aziende interessate”.

SAMUELE BERTINELLI

“Esisteva già un’indagine interna. Abbiamo iniziato a ricostruire l’intero quadro degli appalti che le imprese interessate dall’inchiesta si sono aggiudicati. Sono in tutto 18 i lavori aperti in questo momento, consegneremo questo nostro lavoro di ricognizione alla Procura della Repubblica”.

Tra i nomi che provoca maggiore preoccupazione c’è Paolo Mazzoni, direttore dei lavori del cantiere per la costruzione della piscina termale alle Leopoldine (affidati alla Cmsa), e re-sponsabile della stazione appaltante dei Mondiali di ciclismo 2013. È possibile - ha chiesto il Tirreno a Giuseppe Bellandi - che questa inchiesta possa ritardare ulteriormente la riapertura del cantiere? «Le istituzioni e le imprese - ha risposto il Sindaco - sono una cosa; gli uomini che ne fanno parte, un’altra. Nessuno è insostituibile. La Provincia, sui Mondiali, farà i suoi passi, e alle Leopoldine ci sarà un passaggio di consegne per la direzione dei lavori. In questi 15 mesi di chiusura forzata del cantiere il direttore aveva comunque continuato a lavorare con i tecnici dello staff di Fuksas».

GIUSEPPE BELLANDI

Cosa accadrà al cantiere delle Leopoldine e ai mondiali di ciclismo?

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I fatti li conosciamo: la Comunità montana e le rube-

rie interne all’Ente; la promessa mancata della nuova

questura di Pistoia; l’alba rossa dell’11 giugno appena

trascorso e i suoi 23 arresti cautelari. A prima vista,

si direbbero “normali” fatti di cronaca, neppure troppo

diversi, in realtà, da quelli che, più o meno, in tante parti

d’Italia riempiono giorno giorno le pagine della stampa

locale. Ma sollevando un po’ di più lo sguardo da terra,

interrogandoci su quale mai potrà essere la sottile linea

di congiunzione tra questi significativi eventi, possiamo,

forse, provare ad abbozzare una risposta più singola-

re, avida di senso. Ci sono molte accezioni, infatti, cui

fare riferimento quando parliamo di corruzione: essa,

per esempio, può riguardare l’amministrazione dei beni

pubblici (e in particolare del nostro denaro); oppure

può riguardare lo spirito, il costume, la carne; oppure,

ancora, può entrare nell’intimo delle nostre vite, del no-

stro stesso modo di pensare, e manifestarsi in una for-

ma ancora più sottile: quella della corruzione della re-

altà, di come osservarla, di come comportarsi di fronte

ad essa. Da questo particolare punto di vista, i tre fatti

da cui ci siamo mossi sono, intanto, legati insieme dalla

sorprendente risposta con cui la politica locale ha detto

ad alta voce: “Non c’entro nulla con tutto questo: io

non sono responsabile”. Probabilmente, ci sarà pure

un fondo di verità: ma se l’Italia è costantemente in ri-

basso in tutte le classifiche internazionali che cercano

di misurare l’articolato rapporto tra sviluppo economi-

co e corruzione, forse qualche – piccola o grande – re-

sponsabilità anche della nostra classe politica ci dovrà

pur essere. O stiamo vivendo, forse, in un’isola felice?

Il silenzio e il far finta di non vedere anche da parte

di chi ha un forte interesse in gioco (e non so perché

ma mi vengono in mente la mancata realizzazione della

questura di Pistoia e la Cooperativa Sterratori, Muratori

e Affini…) non è sintomo di buone maniere, ma di un

modo allusivo - e perdente - di cercare di non compro-

mettere la realtà (e coloro che pretendano di esserne il

perenne governo), in attesa, probabilmente, di ricevere

una qualche forma di compensazione che, prima o poi,

dovrà pur arrivare. Così, però, si è destinati a perdere

sempre. Perché a furia di corrompere la realtà, di dire

che nessuno dei controllori ha mai sbagliato nemmeno

una volta e che, in fondo, è meglio nutrire paternamen-

te le imprese locali, invece di aiutarle a diventare più

competitive, autonome e aperte al mercato, si finisce

per ritrovarsi compromessi con una storia (soprattutto

economica) i cui numeri sono, a dir poco, impietosi.

Perché il problema della corruzione è soprattutto que-

sto: nascondere la realtà e fare come se tutto andasse

sempre bene. Poi possiamo anche rasserenarci pen-

sando che domani è un altro giorno e che i mondiali di

ciclismo ci saranno davvero.

Ma alla fine, forse, aveva ragione Balzac, quando dice-

va, con lungimiranza, che “la corruzione è soprattutto

l’arma della mediocrità”.

La sottilelinea rossa

di Veronica MessinaGiornallista

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Stiamo vivendo un periodo di profonda crisi e incertezza economica. Qual è il punto di vista di una Banca locale di piccole dimensioni come la vostra?Penso che abbiamo vissuto un quindicennio di allegra follia, du-rante il quale l’apparire ha prevalso sull’essere, un po’ in tutti i settori. In quello economico abbiamo tutti creduto alla favola della crescita illimitata, al campo dei miracoli della finanza crea-tiva e dei derivati che rendevano le risorse praticamente infinite, per poi svegliarci di colpo rendendosi conto, anche dolorosa-mente, che le risorse sono limitate e vanno gestite con accor-tezza. Credo però che questa crisi, come tutte le cose umane, abbia anche un risvolto positivo e possa essere individuato nel fatto che essa ci spinge a ritornare all’essenza della cose. Per quanto riguarda il mondo delle Banche di Credito Cooperativo che, purtroppo, non è stato immune da alcuni eccessi, questo significa riscoprire la ragion d’essere della loro esistenza, quella contenuta negli Statuti, dove sta scritto che lo scopo della Bcc è “il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli appartenenti alle comunità locali” e ancora “la crescita del territorio nel quale opera”. E’ quello che la Banca di Pescia ha sempre cercato di fare in maniera coerente.Contribuite, infatti, a molte iniziative culturali e sociali del territorio.La nostra banca con la chiusura del bilancio 2011 ha potuto stanziare, per scopi di beneficienza e mutualità, 60mila euro. E’ vero che tutto serve, ma sareb-be velleitario pretendere di fare “crescita del territorio” solamente con una somma del genere. In realtà, perseguiamo il no-stro scopo soprattutto con l’attività di intermediazione creditizia: i nostri sportelli raccolgono dai clienti risparmi per circa 320 milioni di euro che per il 90% reimpiegano con prestiti alla clientela. Ri-sparmi locali che finanziano attività produttive locali.Una somma già più rilevante.Ma pur sempre limitata. Abbiamo la responsabilità di indirizzare risorse, inevitabilmente limitate, in impieghi produttivi: se riuscia-mo a farlo bene, i soldi prestati, dopo aver “oliato” il ciclo econo-mico, vengono rimborsati regolarmente e possono essere usati per nuove iniziative, generando un circolo virtuoso che contri-buisce alla crescita e all’arricchimento del nostro territorio. Se lo facciamo male, finanziando iniziative sbagliate, prestando soldi in maniera scriteriata, il rimborso non avviene, il circolo virtuoso si interrompe e noi diventiamo una concausa dell’impoverimento della nostra comunità. E’ proprio perché sentiamo pienamente questa responsabilità che, anche in periodi più “allegri” dal punto di vista economico, abbiamo sempre adottato una politica di attenzione e di frazionamento nella concessione del credito.Riassumendo: finanziamenti ben ponderati da destinare a piccoli operatori economici. Ma non si rischia di perde-re l’occasione di finanziare crescite importanti di buone

aziende che fanno la ricchezza di un territorio, e limitare il vostro stesso sviluppo di banca?Quest’anno ricorre il 50° anniversario della nostra fondazione. In occasione dell’assemblea annuale abbiamo premiato soci fondatori, ex-dipendenti, ex-amministratori e durante la cerimo-nia abbiamo rievocato parte della nostra storia. Anche la nostra banca, come tutte le Casse Rurali, è nata dall’ iniziativa di un gruppo di piccoli operatori economici, artigiani, agricoltori, che mal tolleravano la trascuratezza, la scarsa attenzione con le quali le grandi banche guardavano a loro ed al loro territorio. Oggi, pur in un contesto profondamente diverso, non mi sembra che que-sto aspetto sia molto cambiato: i piccoli operatori continuano a lamentare una insoddisfacente relazione con la grandi banche. D’altra parte in un tessuto economico estremamente parcelliz-zato (oltre il 95% delle nostre imprese fattura meno di 5milioni di euro), mi sembra che ancora una banca come la nostra abbia margini per operare. E’ ovvio che se la struttura della nostra eco-nomia dovesse evolversi in una realtà fatta di soggetti media-mente più grandi e strutturati, verrebbe meno la stessa ragion

d’essere di banche come le nostre, che dovrebbero probabilmente trasformarsi a loro volta, ingrandendosi. Ma ora tut-to ciò non sembra alle viste e noi con-tinuiamo a credere nel nostro modo di operare. Penso che un’impresa, che “da piccola” ha operato con noi, che abbiamo aiutato a crescere ed ingran-dirsi e che ora ha esigenze finanziarie necessariamente commisurate alla sua accresciuta dimensione, debba essere per forza di cose “condivisa” con altre

banche. Non possiamo continuare ad essere la sua banca di riferimento. Il rischio troppo concentrato potrebbe pregiudicare il nostro equilibrio e quindi la nostra capacità futura di svolgere responsabilmente quel ruolo che il nostro Statuto ci assegna.Quasi un ruolo da “vivaio” in cui la banca accompagna l’impresa in una fase del suo sviluppo e contribuisce a lanciarla.O da insegnante della scuola primaria, se preferisce. Un ruo-lo del quale siamo fieri e dal quale non ci sentiamo sminuiti o limitati. Comunque una banca “di popolo”. Va infatti precisato che abbiamo moltissimi clienti che non sono destinati per forza a diventare grandi aziende, ma che continuano a impegnarsi per portare avanti la loro attività o i loro progetti rimanendo picco-li. Siamo consapevoli che la nostra “mission” è essere la loro banca di riferimento. Laddove, nel nostro mondo, si è smarrita questa consapevolezza e ci si è “montati la testa” credendosi grandi banchieri, sono cominciati i problemi. Penso invece che se noi, come ogni soggetto economico che opera nella nostra realtà, sapremo interpretare il nostro ruolo con coerenza, non mancheremo di contribuire alla rinascita di un paese che ha an-cora risorse umane ed imprenditoriali sufficienti per farcela.

Credito Cooperativo:la coerenza del proprio ruolo

MANOLO BIANUCCI

P10 #BancaDiPescia

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Ilaria Michelucci

Simeone Clamori

P11 #GoodMorningMontecatini

Ecco che ci risiamo, i mandatari di turno, illuminati da

luce divina, diventano eruditi, come per magia, nella

complessa materia dell’ingegneria del traffico e di pro-

fonda competenza nell’arte dell’ingegneria urbanistica.

La storia si ripete, sogniamo una Montecatini pedona-

lizzata, al passo con le tendenze delle città più mo-

derne ed evolute della nostra, ma soprattutto allinea-

ta con le necessità strutturali di una località che deve

necessariamente ritrovare un’armonia organica, per

legittimarsi nuovamente a pieno titolo nel mercato del

benessere. Alla fine però il risultato è sempre il solito:

le categorie contestano, i residenti si alterano, e così i

mandatari procedono senza condividere con i propri

mandanti cambi radicali alle abitudini e alle necessità

di coloro che li hanno eletti. E la democrazia soffre di

crisi d’identità.

Le poche amministrazioni che riescono a lasciare un

segno tangibile della storia di una città sono quelle che

hanno il coraggio e le capacità, sì di adottare scelte

coraggiose, ma contestualmente, dimostrare di avere

la competenza, l’umiltà e la lungimiranza di predisporre

tutti gli elementi necessari per consentire ai loro man-

danti di percepire, nel brevissimo periodo, la valenza

delle scelte adottate, a discapito delle inevitabili pro-

teste di rito, ripristinando in poco tempo l’armonia tra

mandanti e mandatari.

Prima di intraprendere un percorso così traumatico,

ma tanto necessario quanto propedeutico per il futu-

ro della nostra economia e della nostra qualità di vita,

bisogna necessariamente porsi una serie di domande

ed essere certi di avere trovato tutte le soluzioni alter-

native possibili, perché un tale cambiamento così radi-

cale sia rapidamente metabolizzato tanto dai residenti

quanto dagli operatori economici. Un centro cittadino

e un’area termale, completamente pedonalizzati, rap-

presenterebbero, senza alcuna ombra di dubbio, un

grande salto di qualità, che abbinato alla nostra unicità

architettonica, darebbero indiscutibilmente un notevole

impulso alla nostra economia. Tale cambiamento tra-

sformerebbe Montecatini Terme, di fatto, in un poten-

ziale laboratorio e una piattaforma urbana ideale per

tutte le aziende italiane ed estere che vorrebbero pre-

sentare e testare le tendenze e le innovazioni tecnolo-

giche nell’ambito dei trasporti, dell’eco-compatibilità e

del benessere. Un importante elemento aggiuntivo sul

nostro score di località turistica.

Ma passiamo alla valutazione dei singoli elementi da

considerare, nella prospettiva, di una chiusura totale.

Sì, totale perché la pedonalizzazione intesa nel suo

vero significato non ammette eccezione alcuna, senza

ovviamente considerare le forze dell’ordine, i servizi di

pronto intervento ed un sistema di trasporto pubblico a

propulsione alternativa.

L’eterna saga della pEDoNALIzzAzIoNE

del centro e del traffico cittadino

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Andrea Spadoni

P12 #ViaggioNeiPartiti

IL CRoLLo DEL pDL IN ITALIA

Roma, dodici novembre 2011, ore 21.42, pa-lazzo del Quirinale: Silvio Berlusconi non è più il presidente del Consiglio. Ha consegnato le sue dimissioni nelle mani del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Un atto formale che segna al tempo stesso la fine del berlusconismo (18 anni), dell’e-sperienza governativa più longeva dal secondo

el 2007 lo schieramento di centro-destra, rappresentato dal candidato a sindaco Alessandro Capecchi, aveva obbligato

Renzo Berti al ballottaggio. Il risultato era stato quasi un record inaspettato e le elezioni amministrative nel capo-luogo della nostra provincia erano state in bilico fino all’ulti-mo. Il centro sinistra infatti aveva vinto, ma con uno scarto risicato. Berti, appoggiato dall’Ulivo, Comunisti Italiani, Unità so-cialista, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, Udeur Popolari e Pensionati, si era infatti confermato alla guida del comune con il 53.30 per cento (23.590 voti assoluti) e Capecchi (appoggiato da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc e Lega Nord), aveva conquistato addirittura il 46.70 per cento (20.646 voti assoluti). Quest’anno, alla tornata elettorale di inizio maggio, il quadro è cambiato radical-mente e, voti alla mano, sorprende (e non poco) il crollo del Popolo della Libertà, giunto secondo con solo il 16.40 per cento (6.469 voti). Cosa è successo, quindi, al centro-destra? Lo chiediamo al coordinatore provinciale del Pdl, Alberto Lapenna, che incontriamo nella sede di Montecatini Terme. “A queste ul-time elezioni il quadro politico era molto diverso – afferma – il Pdl si è presentato da solo alle elezioni, con il suo simbo-lo, senza l’appoggio di Udc e Lega che hanno presentato candidati a sindaco e liste differenti. E valutando i risultati elettorali degli altri comuni d’Italia, si può dire che a Pistoia, il Popolo della Libertà, ha tenuto. Abbiamo lavorato bene grazie all’impegno di Anna Maria Celesti che si è messa in

gioco con la propria persona, dimostrando serietà e grazie anche a una lista di qualità che alla fine ci ha permesso di conquistare sei seggi in Consiglio Comunale”.In più c’è da tener conto che quasi il 50 per cento degli elettori, a Pistoia, non è andato a votare“Questo è un brutto segnale di disaffezione alla politica e ai partiti. E la maggior parte di queste persone sono il ceto medio, i liberi professionisti, insomma coloro che avevano creduto nei valori liberali che Berlusconi aveva trasmesso con Forza Italia, a partire dal ’94, con la sua discesa in campo. Credo che si tratti di un elettorato che possiamo recuperare e che, purtroppo, sta soffrendo questo clima di crisi generale che si respira nel nostro paese”.E’ innegabile che, dopo la caduta del governo Ber-lusconi, ci sia stata una netta flessione dei consensi da parte dell’area di centro-destra.“Stiamo pagando anche l’attacco mediatico che è stato fatto a Berlusconi e la fine dell’alleanza con Fini che ha messo in difficoltà il governo nel portare a termine le rifor-me che si era prefissato, perché era debole nei numeri. Però, diciamo la verità, non è stato solo il Pdl a perdere consensi, ma lo stesso è accaduto al Partito Democratico e in particolare al Terzo Polo che, sia a Pistoia, sia a livello nazionale, è stato un flop totale”. Nel frattempo, però, c’è l’ascesa dei “Grillini”“E’ un fenomeno da non sottovalutare. Beppe Grillo ha saputo cavalcare il malcontento, toccando temi molto sensibili, in particolare ha riscosso successo il suo attac-co alla “Casta” della politica e ha rubato consensi un po’

Sì alle primarie di partito”“Recupereremo l’elettorato perso

N

PARLA LAPENNA, COORDINATORE PROVINCIALE

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dopoguerra ad oggi (1284 giorni) e, soprattutto, della Seconda Repubblica. Viene nominato premier Mario Monti che dovrà costruire un governo tecnico di emergenza. I consensi del Pdl crollano ovunque anche per gli scandali portati alla luce dai media. Alle elezioni amministrative di maggio il partito di Alfano scende anche sotto il 18 per cento.

Sì alle primarie di partito”PARLA LAPENNA, COORDINATORE PROVINCIALE

ovunque, in particolare a partiti come l’Italia dei Valori che

appare in crollo vertiginoso”.

Qual è quindi, secondo lei, la strategia per il rilancio

del Pdl, sia a livello locale, sia nazionale?

“Sono convinto che la riscossa parta proprio dal territorio

con il lavoro dei tanti militanti che si ritrovano nelle nostre

sedi, sono presenti e promuovono il nostro messaggio

anche attraverso i nuovi strumenti che il web ci mette a

disposizione (Facebook, Twitter) e comunicano con i citta-

dini di riferimento. A coloro che si qualicano come “format-

tatori” ripeto quello che ha già espresso il nostro segretario

Angelino Alfano: saranno le elezioni primarie a decidere

le leadership del partito ed emergerà chi se lo sarà meri-

tato. Anche a Pistoia, per la prima volta, alcuni mesi fa, il

congresso si è espresso e democraticamente sono stato

confermato io alla guida del partito. Oggi siamo sempre

qui e stiamo lavorando sodo a disposizione dei cittadini,

per essere un punto di riferimento per tutti”.

Lei che è stato tanti anni amministratore di Monte-

catini, cosa pensa della polemica che si respira so-

prattutto in città, in particolare per la chiusura delle

strade del centro?

“Quello che emerge è che l’amministrazione ha perso di

vista la vera identità della citta: Montecatini significa Ter-

me. Per questo credo che tutte le energie intanto vadano

spese per rilanciare il termalismo in città, portare turisti e

quindi, in poche parole, far partire le Leopoldine. Dopodi-

ché si può pensare a qualsiasi altra iniziativa: isole pedo-

nali, ztl o Miss Italia che è costata tantissimo e, per ora, è

risultata un fallimento. Fare tutto questo ora, in un periodo

di profonda crisi, si rischia di mettere in crisi molte attività

e quindi famiglie”.

Il nostro viaggio nei partiti iniziato con l’intervista al coordinatore provinciale del Pdl Alberto Lapenna, proseguirà anche sul pros-simo numero de IL GIULLARE, dove incontreremo il segretario regionale dell’Udc, l’avvocato Marco Baldassarri di Pistoia.

SUL PROSSIMO NUMERO

Page 14: #CementoArmato

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Page 15: #CementoArmato

di Jacqueline Monica MagiGiudice Penale

Tribunale di Prato

Scrivete a Jacqueline Monica Magiall’indirizzo email [email protected]

Sono sempre più convinta che la base di una de-mocrazia reale sia la cultura, poiché senza la capa-cità critica di interpretare gli eventi non vi è possibili-tà di giudizio autonomo e senza autonomo giudizio di ogni cittadino non vi può essere democrazia, che è appunto il potere del popolo, composto da ogni singola entità. Pare un concetto utopico che ogni singolo cittadino partecipi attivamente alla politica, ma è il vero concetto di democrazia. Si intende per

“politica” la partecipazione alla gestione della “po-lis”, cioè della città-stato, gestione del bene comu-ne che nulla ha a che fare con i partiti, ma con cui si è fatto in modo che si confondesse, al fine di far scappare i cittadini dalla politica e far si che quando mancano i gatti i topi ballino.

L’ITALIA

MATURERÀ?

IL CONCETTO DI CULTURA CUI MI RIFERISCO, PER AGIRE COME CITTADINI ATTIVI, NON È QUELLO NOzIONISTICO E SCOLASTICO DI CUI È STATA INTRISA LA SCUOLA ITALIANA FINORA (VOLUTAMENTE?), MA QUELLO DI CAPACITà DI ANALIzzARE, RIFLETTERE E RA-GIONARE SUI FATTI AL FINE DI PRENDERE DELLE DECISIONI. OVVIAMENTE MI SI POTRà OBIETTARE CHE NON TUTTI HANNO INTERESSE A GESTIRE LA COSA PUBBLICA, MA AL-LORA QUESTI DOVREBBERO RITIRARSI DALLA VITA COMUNE E LASCIARE FARE A CHI SE NE VUOLE OCCUPARE, SENzA AVERE PERò ALCUN DIRITTO SULLA COSA PUBBLI-CA, NEANChE QUELLO DI VOTO (TANTOMENO QUELLO DI LAMENTARSI) POIChé hANNO RINUNCIATO ALLA “POLIS”TICA DIVENTANDO “IDIOS”TI CIOÈ “IDIOTI”, OVVERO COLORO CHE SI RITIRANO AL PRIVATO, OCCUPANDOSI SOLO DI QUELLO.

QUANDO

A questo punto, basta che ognuno di interroghi sull’esistenza di queste condizioni per capire se in Italia adesso ci sia un sistema di democrazia reale o meno.Sicuramente per realizzare appieno la democrazia reale occorre che la famiglia e la scuola formino i cittadini, insegnando loro a riflettere. Compito que-sto, che spetta anche ai mezzi di comunicazione di massa.Chi scrive sui giornali o realizza programmi televisivi dovrebbe rendersi conto della responsabilità che ha, in campo non solo informativo ma anche formativo, poiché porta notizie e informazioni che vanno a co-stituire un patrimonio di conoscenze per i lettori. Per questo sarebbe opportuno che la categoria dei gior-nalisti iniziasse ad avere una formazione che permet-ta di capire e scrivere correttamente quanto avvie-ne. Leggo, invece, sempre meno notizie sui giornali, ma soprattutto molte più notizie distorte non so per quale motivo, se disinformazione di chi scrive, voluta distorsione o meri motivi di editing. Rimane il fatto che leggo notizie inesatte ed improbabili cui conse-guono addirittura dibattiti e gruppi su Facebook, il tutto senza che nessuno si prenda neanche la briga di appurare l’esattezza delle notizie. Vi riassumo al-

cune delle più eclatanti assurdità lette ultimamente. “Assolta con formula piena”, mentre la sentenza era stata data con il secondo comma dell’art. 530 codi-ce di procedura penale, ovvero con l’insufficienza di prove per la prova dell’elemento soggettivo del rea-to, il dolo. Quindi non solo non è formula piena, ma dubitativa, ma anche non ampia quanto può essere quella “Il fatto non sussiste”. Ovviamente chi legge di questa assoluzione penserà che il giudice non ha buon senso o capacità di giudizio: ma non sa che il suo pensiero non ha alcun senso perché la real-tà riportata nella notizia non è la realtà. Altra notizia accampa una pena di svariati anni di galera per un singolo caso di spaccio di minimo valore. Chi legge non può che pensare ad un giudice incompetente o “giustiziere”, ma non è stato messo in grado di an-dare oltre e sapere che si parla di un processo ad un soggetto particolarmente pericoloso e plurirecidivo. Salvo poi chiedere pene più severe in casi che non le necessitano affatto. Sono due semplici esempi di una continua disinformazione che non giova ai citta-dini, alla loro crescita culturale e quindi non giova alla Nazione, alla sua crescita sociale e civile.A quando la responsabilità di scrivere cose esatte?

Page 16: #CementoArmato

P16 #L’IsolaCheNonC’è

Diletta Severi

o incontriamo sul luogo del “fattaccio”, quello che lo ha fatto balzare sulle pagine della cronaca cit-tadina. Nicola Guelfi (nella foto), titolare dell’hotel

Nizza Et Suisse, elegante albergo nel cuore di Viale Verdi a Montecatini Terme, si dichiara molto stupito di questo cla-more mediatico. L’antefatto: durante il ponte del 2 Giugno, a Montecatini si svolge la nuova edizione di Time Out, il Fe-stival della cultura sportiva. Davanti l’Hotel Nizza, si sistema (autorizzata dall’Amministrazione Comunale) la rock band “The Black Coins”. “Il venerdì ho chiesto ai ragazzi – spiega Guelfi – che si tenesse un volume della musica basso. Ed, infatti, ho avuto solo una lamentela dai miei ospiti. Sabato, invece, il volume è rimasto alto per tutto il pomeriggio, e le lamentele sono aumentate. In più, uno dei componenti del gruppo si esibiva a torso nudo. Ho provato, allora, a chiamare i vigili ma non ho ricevuto risposta alcuna. La situazione è degenerata la domenica mattina, quando il li-vello della musica risultava, non solo a detta mia ma anche di altre persone presenti, effettivamente alto. Arrivata una volante della polizia, che a sua volta aveva chiamato i vigili del fuoco per fare i controlli del caso, il gruppo ha smesso di suonare”. Rilevazioni del suono non ne sono stati fatte, per il resto è tutto sembrato a norma. Eppure, la polemica è scoppiata: “Ho semplicemente chiesto che venisse ab-bassata la musica, non che cessasse. Né tantomeno che

sospendessero la manifestazione, come hanno insinua-

to sui giornali. I bambini hanno continuato a giocare fino

alle 20 della domenica sera. Ben vengono manifestazioni

come Time Out – continua - ma fatte nelle location op-

portune: la Pineta, ad esempio”. L’occasione è ghiotta per

parlare anche di altro, però: “L’Amministrazione Comunale

– si sfoga Guelfi - aveva promesso che la chiusura di Viale

Verdi sarebbe stata strategica per il rilancio delle Leopoldi-

ne e funzionale per trasformare questa zona in un salotto

buono della città. Mi sembra che queste promesse siano

state ampiamente disattese. E non lo dico io, lo dicono i

fatti. E i numeri drammatici del commercio in questi 200

metri di strada, testimoniano come la chiusura sia stato

una scelta insensata. Montecatini è piena di problemi, ma

ho la sensazione che si pensi soltanto ad aprire e chiudere

le strade. Non è il momento ora, ad esempio, di pedona-

lizzare Piazza del Popolo, tagliando posti auto e dividendo

in due la città. Prima si deve riqualificare le aree, poi, al

limite chiuderle al traffico. Montecatini è una città turistica

e così deve essere concepita: invece, mi sembra che gli

interventi siano fatti a caso, senza studi seri e veramente

rivolti al benessere della città”. E a giudicare dai commenti

che invadono la bacheca Facebook del Comune di Mon-

tecatini Terme, Nicola Guelfi non è il solo a pensarla così.

L

foto di Pierluigi Losco

“Qualcuno ci spieghi la chiusura di Viale Verdi e piazza del popolo”

Page 17: #CementoArmato

A Montecatini è aperta polemica per l’isola pedonale di Piazza del Popolo. Le pro-teste sono anche più feroci rispetto allo scorso anno, quando l’amministrazione de-cise di dare il via alla ztl. Abbiamo raccolto dalle pagine di Facebook solo l’opinione dell’ex assessore, l’architetto Andrea Gabbani che, comunque, è diffusa anche tra i commercianti del centro. Dall’altra parte, l’amministrazione è convinta che questa sia uno dei passi determinanti per il rilancio della città, secondo quanto promesso nel programma elettorale di Bellandi.

l titolo di questo pezzo è provocatorio: non voglio as-solutamente avere la presunzione di sostituirmi a chi la cosa pubblica la gestisce per lavoro (o per passio-

ne?), ma solo giocare a fare il primo cittadino di quella che da trent’anni è la mia città. Non ho competenze, non leggo bilanci, non sono mai stata seduta in Consiglio, ma faccio colazione in Viale IV Novembre, ho il calzolaio in Via Mar-ruota, negozi di fiducia in Corso Roma, la palestra in Piazza Italia, faccio la spesa al Mercato Coperto, mangio il gelato in Viale Verdi e prendo il treno dalla Stazione Centrale. Vedo, sento e vivo quello che sta succedendo a Montecatini. E allora, mettiamo caso fossi investita di questo prestigioso ruolo, quali sarebbero le mie priorità? Difficile individuare le urgenze: son talmente tante che sembrano tutte primi, in-dispensabili passi. Allora faccio questo ulteriore gioco: se fossi un turista, cosa mi aspetterei di trovare a Montecati-ni? Rispondere, in questo caso, è più facile: vorrei ordine, cura e sicurezza. Quindi, in primis, valorizzerei tutte le vie d’accesso alla città. Metterei l’acqua nella fontana in Piazza Italia e belle piante a corredo. Impianterei lampioni di design (magari disegnati da artisti locali), curerei le aiuole, imporrei ai proprietari dei fondi e delle attività sfitte di mantenerle de-corose, pena salate multe. Non avrei bisogno di allontanare forzatamente le prostitute che lavorano su Corso Matteotti: cambierebbero zona da sole, perché è il degrado che attira degrado. Realizzerei la rotonda all’uscita dell’autostrada, e a chi decide di arrivare in città da Via Ugo Foscolo regalerei un viale con un curato arredo urbano, che ospita sulla de-stra un’area commerciale (i parcheggi già ci sono: perché non spostare qui le varie catene di negozi low cost – anzi-ché in centro – e creare una cittadella dello shopping?) e sulla sinistra il PalaSpecchiaSol sede delle prestigiose finali di Miss Italia. In quelle serate, Montecatini è in diretta nazio-nale: non sarebbe il caso di rifare il trucco anche al Palaz-zetto? Asfalterei quel parcheggio che al primo temporale

diventa una palude, pianterei alberi e piante (è un dato di

fatto che Montecatini sia equamente distante da Pescia,

città dei fiori, e Pistoia, capitale del vivaismo) e soprattutto

ripopolerei la colonna in metallo che dovrebbe ospitare le

pubblicità degli sponsor. D’altronde, se non si investe, non

si può pensare di avere un ritorno. Così come è impensa-

bile lasciare desolatamente vuoto un cartellone di pubbli-

cità all’ingresso del centro: perché i commercianti non si

autotassano ed affittano una porzione di spazio? L’unione

fa la forza: per questo le associazioni dovrebbero essere

una per categoria (albergatori, commercianti, ristoratori,

operatori del divertimento). Divisi per praticità, uniti negli in-

tenti. Montecatini è troppo piccola per convivere con lotte

intestine. Via Del Salsero e Via Marruota (o comunque tutta

la zona del Sottoverga) devono avere la stessa dignità del

centro: valorizzerei l’arredo urbano, creando spazi verdi e di

aggregazione. Va da sé, che se riqualificata, la zona diven-

terebbe appetibile anche dal punto di vista commerciale.

(Ri)Creare attaccamento intorno allo sport cittadino (Pistoia

Basket docet), ripopolando il Palazzetto, l’Ippodromo e lo

Stadio (strutture da sfruttare anche per concerti). Incontre-

rei imprenditori e spronerei loro a credere nella città: come

contropartita garantirei servizi e strutture ben tenute. Girerei

per l’Italia e trarrei consigli utili dalle altre città che, come

la nostra, hanno la vocazione del benessere e del terma-

lismo. Perché guardando, si impara. Via Manin e Via Toti

devono cambiare volto: esteticamente, sono necessari in-

terventi di profondo restyling (a partire, con urgenza, dalla

Stazione Centrale), funzionalmente riporterei in città il Pron-

to Soccorso, creando un piccolo distretto sanitario. Mille e

più le idee che avrei. E non ho parlato di stabilimenti termali,

Leopoldine, pineta e pedonalizzazioni. La polvere va spaz-

zata, non nascosta sotto il tappeto.

i

Se fossi io il Sindaco

Page 18: #CementoArmato

Il silenzio li ha resi protagonisti dell’ultima edizione di Time Out, Festival della Cultura Sportiva a Montecatini Terme. Un paradosso per un complesso musicale: ma è andata proprio così ai “The Black Coins”, band pe-sciatina che ha dovuto sospendere la propria esibizione prima del previsto, dopo la nascita di aspre polemiche. Il gruppo, creato nel 2011, è formato da 5 componenti, tra i 20 e i 28 anni, che condividono la grande passio-ne per il rock, alternata allo studio e al lavoro. Dopo la recente fonda-zione, la chiamata per la tre giorni di festival era la gran-de occasione per muovere i primi passi davanti ad un pubblico piuttosto numeroso. “Siamo stati invitati – rac-conta il bassista Matteo – a fare da accompagnamen-to a delle esibizioni di taekwondo, con l’accordo di suo-nare in ogni giorno della manifestazio-ne”. “Ci siamo esibiti – continua il chitarrista Francesco – nel pomeriggio del 1 e del 2 Giugno, senza che si cre-assero problemi ed attirando un ottimo numero di spet-tatori. La discordia è nata la domenica mattina, intorno alle 11. La postazione si trovava davanti all’hotel “Nizza et Suisse” ed io, che in un albergo ci lavoro, posso ca-pire certe esigenze. Per cui abbiamo abbassato il volu-me delle casse rispetto ai giorni precedenti, tenendole orientate verso la strada così da dare il minor fastidio possibile”. “Abbiamo cominciato lo show – dice la can-tante Clara – ed interpretato il nostro singolo “Philopho-bia”, quando la polizia municipale ci ha chiesto, viste le lamentele del proprietario dell’albergo, di abbassare ul-teriormente il volume, che però era già al minimo. Nes-suno ci ha minacciato o costretto a smettere di suona-re, ma era chiaro che non si poteva più continuare. Noi ci siamo fermati, l’esibizione dei ragazzi del taekwondo è continuata, ma la maggior parte delle persone hanno lasciato la zona. Tengo a sottolineare però che la po-stazione dell’esibizione non è stata scelta da noi che ci siamo limitati a posizionarci dove indicato. Sono rima-

sta molto amareggiata nel leggere, i giorni seguenti, un

commento dello stesso proprietario dell’albergo, che ci

ha definito “gruppo che si esprimeva sguaiatamente e

volgarmente”, cosa assolutamente falsa”. Ad alimenta-re le polemiche è stata la performance del batterista Federico, che il giorno precedente ha suonato il suo strumento a torso nudo: “Non sapevo – spiega lui – che

un’ordinanza del sindaco impedisse di stare senza ma-

glietta, in più la batteria richiede un grande sforzo fisico

e così potevo es-

sere più libero. Do-

menica mi hanno

avvisato di questo,

ho chiesto scusa,

e l’ho indossata

di nuovo. Sentirmi

dare del maledu-

cato da persone

che nemmeno mi

conoscono per

un motivo così mi

ha infastidito mol-

to”. A prendere la parola è il quinto membro, il chitarri-sta Tiziano, che ci

racconta la chiamata e l’arrivo dei Vigili del fuoco per fare dei controlli sull’impianto: “L’attacco della corrente

ci è stato dato dagli organizzatori, noi abbiamo portato

solo il nostro materiale come gli strumenti e le casse.

Comunque, dopo la supervisione, è stato constatato

come tutto fosse a norma. Per poter portare a Mon-

tecatini l’occorrente per suonare abbiamo fatto molti

viaggi da Pescia, montare e smontare tutto non è cosa

semplice. Nonostante ci siamo esibiti gratuitamente

e Francesco abbia preso un giorno di ferie, vedersi

negare il diritto di continuare ad esibirci ci ha lasciato

amareggiati”. Di tutta questa querelle, i “Black Coins” cercano comunque di prendere solo i lati positivi, come una notorietà inaspettata che non può che far bene. Non hanno voglia di alimentare ulteriormente questa polemica, e lo fanno capire spiegando cosa farebbero in caso di chiamata anche per la prossima edizione del Time Out: “Ovviamente – affermano – diremmo di si,

magari informandoci meglio su ogni minimo dettaglio

per evitare altre spiacevoli sorprese”.

Lorenzo Benedetti

“Nessuno ci ha costretto ad abbandonare il palco Il volume era al minimo, non potevamo continuare”

P18 #LaBand

foto di Pierluigi Losco

Page 19: #CementoArmato

Se tremasse anche la nostra terra?

se un terremoto come quello emiliano – dove le zone colpite presentavano lo stesso tasso di rischio di gran parte del territorio toscano – colpisse uno dei nostri

centri storici? I danni – e la conta delle vittime – potreb-bero essere assai più gravi di quelli registrati nel territorio

padano perché il 75% del patrimonio edilizio in Toscana è costruito senza criteri antisismici. Negli ultimi anni, la regione Toscana ha avviato un censimento del patrimonio pubblico di importanza “strategica” (scuole, caserme, ospedali) nelle zone a rischio ed è risultato che

su 1500 edifici da controllare e mettere a norma, 900 sono sta-ti visionati e altri 400 ancora da verificare. Dei 287 comuni to-scani sono 182 quelli conside-rati a rischio sismico. La Toscana, con

DGR 604 del 16/06/2003, ha classificato le zone sismi-che del suo territorio da 1 a 4, con pericolosità decre-scente: la Valdinievole risulta in zona 3 (bassa) il pistoiese (Abetone, Cutigliano, Piteglio, Sambuca e San Marcello) in zona 2 (media) mentre particolare classificazione si ha per Serravalle Pistoiese, Quarrata, Agliana, Larciano e Lamporecchio che si trovano in zona 3S, ovvero in zona di bassa sismicità ma con una particolare situazione ge-ologica che potrebbe causare gravi eventi calamitosi. Per quanto riguarda la diversità di classificazione tra il Pistoiese e la Valdinievole, essa dipende dalla distanza dalle faglie individuate principalmente nell’Appennino Parmense, Mugello e Senese, oltre che dalla conforma-zione strutturale profonda del terreno (ove profonda si intende oltre i 300ml). Per quanto riguarda la realizzazio-ne di edifici che rispettino i parametri antisismici, sono le NTC (norme tecniche per le costruzioni) che disciplinano il modo di costruire nelle varie zone di appartenenza. “Gli edifici antisismici – ci spiega l’architetto Andrea Gabbani - sono in genere costruiti a telaio in acciaio o cemento armato anche se oggi l’ultima tendenza risulta essere

E

Page 20: #CementoArmato

Diletta Severi

P20 #LaTerraTrema

LA TERRA TREMA

Tra i terremoti più forti e disastrosi che hanno scosso l’Italia, ricordiamo quello in Val di Noto (11 gennaio 1693), magnitudo 7.41 che causò 60.000 morti. 40.000 vittime in più in quello del 28 dicembre 1908 a Reggio Calabria e Messina, magnitudo 7.24. Tristemente famoso il terremoto dell’Irpinia (23 Novembre 1980) che con 6.89 gradi di magnitudo provocò 2.914 morti.

il legno, essendo questo elastico, e più prestante anche

a livello energetico, ha un costo certo e tempi estrema-

mente rapidi per la realizzazione. Secondo la legge, anche

una casa in muratura può essere antisismica, a patto che

si adottino i giusti criteri progettuali. Molto dipende dalla

tecnica di costruzione e dalla qualità dei materiali impiega-

ti. Se si usano buone malte, ad esempio quelle fatte con

calcio e pozzolana e non con il fango - come è succes-

so per alcuni edifici crollati in Abruzzo - e se si adottano

spessori forti, la casa in muratura non crolla. Resiste bene

anche un edificio fatto con pietre da taglio, meglio ancora

se connesse con morsature di rame”. Per quanto riguarda il nostro territorio le strutture sensibili – scuole, ospedali, edifici pubblici - risultano, ad oggi, assolutamente a rischio sismico essendo tutte di costruzione remota e antece-dente alla normativa attuale (datata 1982). “A Montecatini - continua l’architetto Gabbani - la scuola di più recente

costruzione risulta essere la Merlini Lorenzini inaugurata

dalla mia generazione con le scuole elementari nei primi

anni ’70: l’unico intervento di adeguamento di un certo

rilievo risulta essere l’inserimento di catene (collegamenti

orizzontali) fatto dalla giunta Severi alla Scuola Media Chini

in seguito ad evidenti lesioni che si erano verificate nel cor-

po aggiunto, in un secondo tempo, su Viale Bicchierai”. E per quanto riguarda Pistoia, invece? “Una considerazione

sul nuovo ospedale di Pistoia, struttura soggetta alla più

rigida normativa antisismica costruita, però, senza l’inse-

rimento di isolatori e sulla quale incombe il dubbio sulla

giusta locazione. Esistono fronti contrapposti, ma più di

un geologo ha già asserito, prima e durante la realizzazio-

ne dell’opera, che questa sia stata allocata in una zona a

rischio idrogeologico su un substrato sabbioso, una zona

golenale dell’Ombrone a rischio subsidenza, cioè abbas-

samento del piano di campagna dovuto allo sfruttamento

delle falde acquifere. Zona, inoltre, dove in caso di sisma il

terreno sarebbe soggetto al cosiddetto fenomeno della “li-

quefazione” evento molto raro sul nostro territorio ma che

abbiamo già visto recentemente in Emilia”.

I terremoti sono gli eventi naturali più potenti sulla terra: possono rilasciare in pochi secondi un’energia superiore a migliaia di bombe atomiche. Basti pensare che un terre-moto riesce a spostare volumi di roccia di centinaia di chi-lometri cubi. Un edificio localizzato in una regione ad alto pericolo sismico è a più basso rischio se esso è costruito secondo i principi dell’ingegneria sismica. D’altra parte, un edificio in mattoni localizzato in una regione con una storia di minore sismicità, su un terreno soggetto a frane, può essere a più alto rischio. Si può quindi definire il rischio sismico come il prodotto della probabilità di occorrenza dell’evento sismico e il livello atteso di scuotimento del suolo. Il rischio sismico può essere ridotto da programmi attivi che migliorano la risposta dell’emergenza e delle in-frastrutture di base.

Cosa sono i terremoti

Page 21: #CementoArmato

Il terremoto de L’Aquila è, al momento, il più grave ter-remoto, per intensità e conseguenze, del XXI secolo in Italia. Il sisma è stato registrato in tutta la sua violenza alle ore 3:32 della notte tra domenica 5 e lunedì 6 aprile 2009. Nel complesso sono state accertate 308 vittime, più di mille feriti e circa 65.000 sfollati in tutta la zona. Ancora oggi, l’Abruzzo sta pagando le conse-guenze catastrofiche di questa tragedia.

L’attività è iniziata dalle prime ore successive al forte ter-remoto che ha colpito la provincia di Modena. Sono par-tite in contemporanea alla volta del campo della Regione Toscana di S. Possidonio nei pressi di Mirandola (MO), le misericordie di Montecatini per il servizio di segreteria regionale, Gello con un fuoristrada attrezzato per la distri-buzione di bevande calde e generi di conforto agli sfollati, Quarrata con un camper attrezzato a sala operativa e un fuoristrada, Uzzano con tende e logistica di campo. Nei giorni successivi sono state impiegate (sempre nel cam-po regionale toscano) le Misericordie di Quarrata con una torre faro trainata da un fuoristrada, Monsummano Terme con personale di segreteria e Pistoia con un fuoristrada. Nei giorni successivi è stato disposto l’allestimento del campo nazionale delle Misericordia d’Italia, gestito dall’U-GEM (Ufficio Gestione Emergenze di Massa – organo di protezione civile delle Misericordie d’Italia), per il montag-gio del quale è stata inviata in supporto la Misericordia di Monsummano. Attualmente a S.Felice sul Panaro, stanno operando le squadre e i mezzi delle misericordie di Pistoia e Quarrata.

La Toscana insoccorso dell’Emilia

Sapete cosa fare in caso di terremoto? Lo abbiamo chie-sto a Dario Parrini, responsabile del Nucleo Mobile Prote-zione Civile della Misericordia di PistoiaSe siamo in casa Raggiungere con calma muri portanti o architravi, cercan-do di addossarsi alle pareti. Se possibile accovacciarsi sotto un tavolo robusto o un letto per ripararsi da even-tuali oggetti in caduta. Ripararsi la testa con cuscini, in-dumenti od altro. Durante la scossa non si deve tentare di abbandonare la casa perché correremmo il rischio di essere travolti da cornicioni, balconi, comignoli, coperture dei tetti. Durante la scossa non accendere fiamme libere.Se siamo all’aperto in un centro abitato Se si è all’aperto, restarci. Allontanarsi dalle costruzioni e dirigersi verso uno spazio aperto (piazze, giardini pubblici, ampi cortili, campo sportivo), evitando vie strette.Se siamo in zone extraurbane Non percorrere sentieri ripidi, allontanarsi da argini, dighe, ponti, non avvicinarsi ad animali visibilmente spaventati.Se siamo in auto Arrestare il veicolo il più presto possibile e parcheggiare in uno spazio aperto. L’abitacolo della vettura costituisce un riparo sicuro: restare in auto fino a quando le scosse non si esauriscono.Se siamo a scuola La scuola dovrebbe essere dotata di un Piano di Eva-cuazione che stabilisca norme di comportamento e guidi periodiche esercitazioni. Rifugiarsi sotto il banco e pro-teggersi la testa con la cartella o lo zaino. Non appena terminata la scossa gli insegnanti devono guidare ordi-natamente gli alunni all’esterno dell’edificio in zona sicura secondo la pianificazione predisposta in proposito: se si agisce in modo ordinato una scuola può essere evacuata in soli due minuti. Se siamo in luoghi di pubblico accesso (uffici, cinemato-grafi, teatri, discoteche, ecc.) Non usare ascensori, non spingere gli altri verso l’uscita, non precipitarsi per le scale. Se possibile, aiutare chi cade o chi è ferito o è portatore di handicap. Utilizzare le uscite di sicurezza.

Cosa farein caso di terremoto

Page 22: #CementoArmato

P22 #IlCaso

Veronica Messina

i può raccontare questa storia in molti modi. Attraverso la voce delle istituzioni locali che gridano al “tradimento” dello Stato, ma re-

stano inchiodate alla realtà impietosa dei documenti, che già da tempo hanno indicato la nuda verità dei fatti: non ci sono – e non ci sono mai stati - i fondi per una nuova Questura a Pistoia. E non c’era nemmeno un contratto: soltanto una promessa, condizionata e mai confermata. Oppure, si può scegliere di raccontare questa storia, par-tendo da ciò che non si vede, da chi, nonostante tutto, ce la mette tutta per fare dignitosamente il proprio mestiere. La terra trema in Emilia. Ma le scosse più forti si avverto-no anche in Toscana, anche a Pistoia. E l’ultima scossa che aumenta la paura di tutti, fa oscillare paurosamente anche i piani del vecchio edificio di Via Macallè 23, dove ogni giorno decine e decine di agenti si recano al lavoro in condizioni disagiate, ma ligi al loro dovere.Il 28 maggio è una mattina come altre. Il terremoto arriva all’improvviso e X.Y (le iniziali sono di fantasia per tutelare la privacy dell’a-gente di polizia), si trova nel suo ufficio, ad uno dei piani alti di quella vecchia Questura. Sono tanti secondi, un tempo che non si misura solo con l’orologio. Devi fare una scel-ta quasi senza pensare: cercare riparo o non fare niente.

Un breve scambio di occhiate con il compagno di stanza, mentre il pavimento si muove e non ti senti più al sicuro.- “Usciamo?” “Scendiamo giù dalle scale?”.- “Se scendiamo giù dalle scale, moriamo lo stesso. Quelle scale non sono sicure”.- “Restiamo”.Non sai se lo fai per incoscienza o per fatalismo. Perché in fondo le probabilità di scamparla sono più o meno lo stesse.X.Y. resta al suo posto. E così il compagno di stanza.Il terremoto passa. E l’edificio resta in piedi. Almeno per ora. Ma la realtà è che in ogni momento potrebbe torna-re. E questa volta la buona sorte potrebbe essere meno buona. A Pistoia è propio così: ogni giorno gli agenti sono chiamati a lavorare in uno stabile sempre più vecchio e sempre meno sicuro. Loro non possono rifiutarsi di en-trare in servizio. Il mondo intorno, invece, resta a guarda-re. Forse, qualcuna delle imprese edili che di questi tempi sono messe in discussione in città ha da qualche parte un immobile dove poter alloggiare, anche solo temporanea-mente, la Questura di Pistoia. Ci vorrebbe almeno un po’ di buona volontà, e qualche parola in meno. Ci proviamo?

STerremoto: un giorno che non finisce mai

IL CLAMoRoSo CASo QUESTURA

affitto annui massimi (840.000 euro per la Questura e Polstrada, 520.000 euro per la Prefettura). Dopo 12 mesi, l’accordo con la CSMA non c’è ancora, perciò il termine viene prorogato più volte, fino al novembre 2009, quando si arriva ad un accordo e ad un nuovo verbale di intesa che prevede un affitto annuo di 746.000 euro per la Questura e di 477.000 euro per la Prefettu-ra. Nel frattempo si è aperta una vertenza tra Comune e CMSA sugli oneri di urbanizzazione: la Cooperativa Muratori e Sterra-tori ritiene che gli oneri non siano dovuti per un edificio usato per uffici pubblici. Sulla questione la CMSA ha fatto ricorso al TAR (RG 2047/2009 Sez III) e ha perso. Nell’intesa tra le parti si specificava anche che, in futuro, se Questura o Prefettura – o entrambe – avessero dovuto lasciare quelle sedi, il Comune di Pistoia avrebbe predisposto nuove destinazioni d’uso per l’edi-ficio. Questo ovviamente perché il proprietario dell’edificio – la CSMA– voleva la garanzia di poter usare quella proprietà per altri utilizzi. E questa clausola sarebbe evidentemente applica-bile nel caso che il Ministero degli Interni rimanesse sulla sua posizione attuale di non trasferire la Questura nell’ex Breda. In questo caso la CMSA, che si troverebbe questo grosso edifi-cio sulle spalle (almeno per la parte che riguarda la Questura), potrebbe chiedere al Comune di cambiare la destinazione d’u-so, che attualmente è “Attrezzature pubbliche-Commerciale-Residenziale”, ma con superfici minime per le ultime due voci. Tale cambiamento di destinazione d’uso potrebbe significare un aumento di valore di mercato dell’edificio, aumento sufficiente a coprire anche i costi per la necessaria ristrutturazione. Comun-que, la realtà, è che al momento i lavori alla nuova quetura di Pistoia, sono fermi. E questo è il vero problema.

La vicenda della nuova sede della Questura e della Prefettura di Pistoia ha una storia lunga 15 anni, fino al colpo di scena di pochi giorni fa, quando il Ministero degli Interni ha comunicato che non potrà pagare l’affitto dei locali in via di completamento nella zona ex Breda. Il primo protocollo d’intesa stipulato tra la Prefettura e il Comune è del gennaio del 1997. Si stabili-sce un’asta per assegnare i lavori, ponendo una base di lire 2.200.000.000, incluso il terreno delle Ferrovie. Il bando preve-de la realizzazione di un edificio di 4 piani (di cui uno interrato) per complessivi 13.200mq, di cui 1.300mq residenziali e com-merciali. La gara d’asta è vinta dalla CMSA che inizia a prepa-rare il progetto. Nel 2003, però, il Ministero degli Interni comuni-ca di non poter pagare l’affitto stabilito dai tecnici del Comune di Pistoia. Primo ostacolo superato nel novembre 2005 dalla decisione di trasferire in quell’edificio anche la Prefettura, divi-dendo così gli spazi e il costo di locazione tra i due enti statali. Nel novembre 2006 si firma il protocollo di intesa tra Comune di Pistoia, Polizia, Prefettura e CMSA, che indica i canoni di

Page 23: #CementoArmato

Da 35 anni “El Vaquero” è sinonimo di alta moda ed eleganza. Marchio che si lega alle calzature donna e uomo, ma anche agli accessori, tutto creato dal talentuoso e alternativo designer Valerio Giuntoli. “El Vaquero” è un marchio amato dalle star di tut-to il mondo e oggi torna anche in Valdinievole con una proposta importante per chi ama questo ge-nere di calzatura. In via di Falciano, 36 a Buggiano, nel bellissimo complesso agrituristico de “Gli Amici del Colle” è nato infatti “El Vaquero – concept sto-re”. Qui si possono trovare i migliori modelli delle collezioni del prestigioso marchio di calzature e oc-casioni che non puoi perdere, a prezzi veramente

vantaggiosi. In sintesi, “El Vaquero – concept store” è il primo vero design-outlet della calzatura di altis-simo livello. El Vaquero lo trovi anche:Girardengo - Montecatini TermeLuisaviaroma - FirenzeMerchedeh - Montecarlo (Principato di Monaco) Sono state allestite vetrine espositiveTerme Grotta Giusti - MonsummanoSalone di bellezza Luca Piattelli - Chiesina Uzzanese

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Page 24: #CementoArmato

Ad un passo dalla città, un angolo di paradiso che non ti aspetti. L’Agriturismo Amedea, sorge qui, in zona San Giorgio, ai piedi della montagna pistoiese, tra oliveti e vi-gneti, eppure a solo 5km da Piazza del Duomo. Amedea è una seicentesca casa padronale dell’antico casato Breschi, vecchia famiglia fiorentina che qui veniva a soggiornare per sfuggire alla calura estiva. La ristruttu-razione, avvenuta nel rispetto dello stile rurale delle cam-pagne pistoiesi, ha avuto cura dei minimi dettagli: sono nati, così, cinque bilocali (ognuno col proprio nome) dotati di soggiorno-cucina, camera da letto e bagno. 357mq di casa ed 8 ettari di verde (considerando giardino, semina-ture, vigneti ed oliveti), zona piscina con solarium, parco giochi per bambini, internet point, e il vecchio fienile, in-dipendente dell’agriturismo, completamente ristrutturato

Agriturismo Amedea

Agriturismo Amedeavia Fornace di San Giorgio N°1 51100 PistoiaTel / Fax. +39 0573.400945 Mob. +39 339.6279959 - +39 339.1844224www.agriturismoamedea.it email: [email protected] Per raggiungere l’Agriturismo Amedea: usciti al casello di Pistoia prendere a sinistra il raccordo in direzione Bologna, uscire a “Pistoia Viale Europa”. Al primo svincolo girare a destra e alla rotonda prendere la prima uscita a destra. Al semaforo girare di nuovo a destra e procedere per circa un chilometro e mezzo. Passato il ponte prendere la seconda strada a destra. Vi trovate in Via San Giorgio; procedete per circa 500 metri e poi prendete la piccola strada che trovate sulla sinistra Via Fornace di San Giorgio. Prosegui-te avanti e in fondo alla discesa troverete il cancello d’in-gresso dell’Agriturismo sulla destra.

per ospitare eventi, meeting, piccoli convegni, cerimonie e compleanni.L’Agriturismo Amedea offre una colazione ricca e genui-na, preparata secondo la tradizione locale con prodotti di origine toscana. Servita nella sala interna oppure nei giar-dini esterni, affacciati sul rigoglioso paesaggio collinare, è preparata personalmente dalla famiglia Giambi, proprietari dell’agriturismo. Si servono pane fresco, biscotti e torte fatti in casa da accompagnare con le gustose marmellate preparate con cura dalle nonne.L’Agriturismo Amedea regala la possibilità di vivere sog-giorni a contatto con la natura, tra passeggiate lungo l’Ombrone, escursioni a cavallo, degustazioni di vino e olio di produzione propria. Un tuffo in un tempo più lento, in un mondo più sobrio.

Page 25: #CementoArmato

E’ tempo di Imu, ed è tempo anche di una nuo-

va puntata di “Sos Giullare”, dedicata a risolvere

problemi concreti dei nostri lettori, attraverso l’in-

a cura di Diletta Severi

Gentile Signora,

purtroppo questo argomento sta spaventando molti

cittadini anche a seguito di notizie poco rassicuranti

relative agli importi di questa imposta. I casi che pos-

sono verificarsi sono numerosi e risulta quasi impos-

sibile delineare tutte le varie casistiche. Deve distin-

guere, innanzitutto, tra prima casa – dove cioè ha la

residenza anagrafica - e seconda casa: nel primo caso

l’aliquota è del 4 per mille sulla rendita rivalutata. Dal

risultato, vanno detratte 200 euro per ogni abitazione e

50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni. In questo

caso deve essere poco preoccupata perché, rispetto a

quanto pagava di ICI, può succedere di pagare anche

meno. I problemi sorgono su seconda casa, immobili

commerciali e industriali dove l’aliquota è il 7,6 per mil-

le e non ci sono detrazioni, e in questo caso l’imposta

può anche raddoppiare. L’Imu si paga in due rate: la

prima, il 50 per cento, la seconda il residuo. È stata

data la possibilità anche di dividere la prima rata in due

per facilitare il contribuente. Tenga conto, comunque,

che i comuni possono deliberare aumenti, riduzioni e

agevolazioni entro il prossimo 30 Settembre che influ-

iranno sul valore della seconda rata, quindi la invito a

recarsi presso un professionista per evitare di incorrere

in errori di calcolo che, soprattutto fino a quando l’im-

posta non sarà a regime, saranno probabili.

Quanto ci costi?IMU

foto di Pierluigi Losco

sono proprietaria di una piccola casa con garage

e di una seconda casa ereditata dai miei genitori.

Sono molto preoccupata per il pagamento dell’I-

mu. Potete darmi qualche chiarimento?

Enrica - via mail

Alessandro FiaschiCommercialista iscritto all’Ordine di Pistoia e revisore contabile, ha lo studio in Viale Bicchierai, a Montecatini Terme.

tervento di competenti professionalità. E come

prevedibile, fioccano i dubbi su questa contro-

versa ed odiata nuova imposta.

Page 26: #CementoArmato

E’ iniziata lo scorso 18 giugno l’ esperienza di un gruppo di ragazzi dell’Istituto Alberghiero F. Martini di Montecatini Terme presso l’Ufficio Informazioni Turistiche di Viale Verdi. Per tutto il periodo estivo, infatti, i giovani si alterneranno al bancone infor-mazioni, con la guida del personale dell’ufficio, sperimentando così tutta la gamma di richieste, osservazioni e problematiche che i turisti quotidianamente pongono agli addetti. L’iniziativa nasce da un accordo siglato tra la Provincia di Pistoia e l’Isti-tuto Alberghiero di Montecatini Terme, con la duplice finalità di arricchire il bagaglio formativo degli studenti, attraverso l’espe-rienza diretta sul campo, e di rafforzare il servizio in un periodo di alta affluenza come quello estivo, soprattutto da parte dei turisti stranieri. Per affrontare questa nuova esperienza, i ragaz-zi dell’Istituto hanno svolto un’apposita fase di formazione pro-pedeutica, da lunedì 11 a venerdì 15 giugno, presso la sede del Palazzo del Turismo con il personale in servizio, per acquistare familiarità con i vari aspetti del lavoro che da oggi li attende.

E’ nato il “113” per le persone sorde. L’iniziativa è della Que-stura di Pistoia che ha immediatamente accolto e fatta pro-pria la richiesta formulata dall’Ente Nazionale Sordi di istituire il “113” per audiolesi, un numero di pronto intervento dedicato ai sordi. Nello specifico la Questura di Pistoia, ha realizzato un dedicato canale di comunicazione mediante SMS, raggiungi-bile al numero 3346907745. Il servizio, rivolto alla provincia di Pistoia, consente di comunicare con gli operatori della Cen-trale Operativa Telecomunicazioni della Questura, che prov-vederanno ad assicurare al richiedente il soccorso necessario (pronto intervento, 115 Vigili del Fuoco, 118 Assistenza Sa-nitaria). Qualora la richiesta di intervento sia proveniente da località della provincia lontane dal capoluogo, la sala operati-va provvederà ad attivare tempestivamente la Forza di Polizia più vicina al luogo dell’emergenza. Considerata la particolarità degli sms, che non consentono una comunicazione conte-stuale, si raccomanda alle persone che avessero necessità di utilizzare il servizio, di inviare un testo quanto più preciso possibile, eventualmente avvalendosi di modelli predefiniti memorizzati sul proprio telefono, indicando necessariamente: le generalità del richiedente, il tipo di intervento richiesto, l’indi-rizzo esatto del luogo ove deve essere effettuato l’intervento, ogni altra informazione utile. A tal proposito, per agevolare la comunicazione, si sta predisponendo un apposito opuscolo che verrà a breve distribuito gratuitamente ai soci ENS della provincia.

La Questura istituisce il “113”per le persone sorde

I ragazzi dell’alberghiero “Martini”al lavoro all’Ufficio del Turismo

Page 27: #CementoArmato
Page 28: #CementoArmato
Page 29: #CementoArmato

P29 #Ecomobility

Si è da poco conclusa la quinta edizione di Ecomobility e

insieme ai miei collaboratori abbiamo già avviato l’analisi di

quello che è stata la manifestazione di quest’anno per far sì

che Ecomobility 2013 possa continuare a crescere e con-

solidarsi come appuntamento di grande valore, capace di

catturare attenzione e gradimento.

Ritengo che il clima respirato nei tre giorni di manifestazio-

ne sia elemento di grande importanza, misura del fatto che

siamo sulla giusta strada: collaboratori, espositori, tecnici,

sponsor, commercianti e, più in generale, tutto il mondo

che ha ruotato intorno ad “Ecolandia”, hanno mostrato un

approccio positivo al contesto. Un contesto capace anche

di emozionare.

Quello che mi fa piacere sottolineare è che, alla fine, la mi-

sura e la forza dei progetti si definiscono soprattutto attra-

verso il valore e l’affidabilità di chi vi partecipa attivamente.

Ed è proprio per questo che desidero esprimere i miei più

sinceri ringraziamenti per la fiducia che i nostri partners ci

hanno accordato, arricchendo, attraverso la loro qualifica-

ta partecipazione, Ecomobility 2012.

Siamo sempre pronti a recepire suggerimenti e tutto quello

che potrà essere utile a far crescere un lavoro che parte

da Aci, ma vuole, e deve, diventare un patrimonio di tutti.

Soprattutto di coloro che credono che Ecomobility possa

rappresentare un momento di crescita anche della propria

immagine.

Pasquale Amoroso

Lettera apertadel DirettoreAci Club pistoia

“Nelle foto alcuni momenti significativi dell’edizione 2012 di Ecomobility

Page 30: #CementoArmato

Andrea Spadoni

Avevano minacciato di incatenarsi davanti al Tribunale, i due gestori della stazione di servizio di Serravalle Pistoiese sulla A11 Firenze Mare, Franco Marziale e Rolando Bettazzi. La Shell Italia Spa, fornitrice dei carburanti, da oltre due anni aveva cessato di procedere al rimborso dei cali di carburan-te col pretesto che non sarebbero state rispettate le formali procedure di segnalazione, anche se erano quelle seguite in oltre 20 anni di fornitura, mettendo a serio rischio la conser-vazione del posto di lavoro dei dipendenti, se non la stessa sopravvivenza dell’azienda. Dopo quattro anni di causa il Tribunale di Pistoia ha accolto integralmente le domande dei gestori della stazione di servizio di Serravalle Pisoiese, assistiti dall’Avv. Alfonso Leccese e con la consulenza del tecnico di parte, il commercialista Michele Gallicchio, con-dannando Shell Italia Spa al pagamento di oltre 135.000 euro, nonche’ interessi di mora e spese legali. “Il Giudice

ha riconosciuto la piena fondatezza della pretesa dei miei assistiti e la assoluta pretestuosita’ delle eccezioni della Shell Italia spa che si trincerava dietro presunte inosservan-ze delle procedure”- riferisce l’Avv. Leccese - “Abbiamo al contrario dimostrato in giudizio che le modalita’ di segna-lazione sono le stesse seguite in oltre 20 anni di rapporto e che comunque le eccezioni del fornitore petrolifero oltre che infondate sono state avanzate tardivamente in giudi-zio”. Ragion per cui il Tribunale ha ritenuto la causa matura per la decisione senza bisogno di ulteriore istruttoria ed ha condannato la Shell Italia Spa all’integrale rimborso dei cali registrati nonche’ alla refusione delle spese di lite. Un grosso respiro di sollievo per i due gestori, che si sono anche tolti la non piccola soddisfazione di averla avuta vinta nonostante le ostilita’ ed i pretesti del gigante petrolifero. (A volte) Davide batte Golia.

Clamorosa sentenza a favore di due benzinai La Shell deve rimborsare i cali di carburante

L’avvocato Alfonso Leccese con il commercialista Michele Gallicchio e i due clienti

Page 31: #CementoArmato

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Page 32: #CementoArmato

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Page 33: #CementoArmato

C’è un giorno nella vita di ognuno in cui nasce un’idea. Non sai come o dove possa succedere, ma quando ti si presenta non puoi che coglierla al volo. Così hanno fatto Federico Lorenzi e Francesco Matteoni, trentenni, entrambi originari di Chiesina Uzzanese. Si trovavano in aeroporto per un viaggio con una compagnia aerea che accetta solo un baglio a mano a persona. Allora ecco l’illuminazione: “Ci vorrebbe una borsa che cambia dimensione a seconda delle esigenze”, la “Bag 2.0” marchiata Merry Autumn. Questo modello, unico nel suo genere, è composto da due facce laterali contornate da cerniere alle quali unire delle fasce che permettono di aumentarne la grandezza a piacimento. “Il 23 Settembre 2008 è nata la Bag 2.0. – racconta Federico – Era il primo giorno di autunno e da lì deriva il nome del nostro brand. Riuscire ad avere il proto-tipo è stata una vera impresa, dal momento che nessuna ditta era disposta a produrlo, perché ritenuta una perdita di tempo. Ora le cose sono cambiate e, dopo aver ideato nuovi prodotti come una linea di portafogli, siamo presenti in 20 punti vendita sparsi per l’Italia e stiamo lavorando per ampliare la distribuzione in Olanda, Regno Unito e Stati Uni-ti”. Francesco e Federico si spartiscono i compiti in azienda, col primo che che cura gli aspetti di pubblicità e marketing e il secondo, dopo aver studiato all’istituto “Polimoda”, a fare da designer. L’ampliamento dell’azienda è arrivato no-nostante il periodo di crisi che sta investendo l’Italia, come è stato possibile? “Nei negozi – continua – si vedono sem-pre gli stessi prodotti e lo spazio per i nuovi è in continua diminuzione, vuoi per la mentalità conservatrice del paese, vuoi per il rischio che comporta un nuovo investimento. Per questo l’azienda Merry Autumn preferisce investire nel mer-cato estero, nella comunicazione via internet e nelle vendite online. In questo modo possiamo ricevere in maniera diret-ta le opinioni dei nostri acquirenti ed instaurare con loro un rapporto duraturo. I numeri ci stanno dando ragione con le numerose spedizioni che effettuiamo in tutto il mondo ed i più di 18000 followers su Twitter”. Forti di questa grande esperienza che sta portando loro fortuna, arriva il consiglio

a chiunque voglia intraprendere questa strada nel campo della moda: “O hai tanti soldi o hai tanta passione – confes-sa Federico – e l’idea innovativa è solo il punto di partenza. Per arrivare all’approvazione del pubblico c’è un lavoro mol-to importante, che ha come snodo decisivo la ricerca del canale distributivo. È inevitabile cominciare cercando spa-zio tra quelli più tradizionali, ma se non ne trovate è inutile insistere senza risultati. Io consiglio di cercarne di innovativi e, se non esistono, inventateli voi”. Merry Autumn è il brand che esporta in tutto il mondo il “Made in Valdinievole”, con stile ed eleganza unici. Ma la creatività del duo “autunna-le” è ben lontana dall’essersi esaurita. “Abbiamo in fase di progettazione – conclude Federico – la borsa da viaggio, la shopping bag e la cintura”.

P33 #Fenomeni

Nasce a Chiesina “Bag 2.0”, la borsa che fa tendenza“Merry Autumn” un giovane brand, ma di successo

Lorenzo Benedetti

Page 34: #CementoArmato

Andrea Spadoni

e cerchi Fabio Madiai, sai sempre dove tro-varlo. Basta aprire le porte del “Lidò” anche in pieno giorno e lo incontri un una delle sale del locale. Spesso da solo, sommerso di fo-

gli e disegni. Quello è il suo laboratorio, l’angolo da dove sprigiona le idee che poi, di notte, devono trasformarsi in un’orchestra perfetta. Ci accoglie con il suo solito entu-siasmo che, in pochi minuti, cattura la nostra attenzione e quasi ci travolge. Con Fabio parliamo di discoteche e vita notturna in un mondo anticonvenzionale, con il concetto vero dell’arte e delle emozioni. Raramente snoccioliamo nu-meri e termini come tavoli, consumazioni. Lo facciamo noi per primi, spiegando che di fronte abbiamo l’uomo che ha rivoluzionato le storiche Panteraie trasformandole, in quattro anni, in uno dei top club d’Italia, sia per proposta artistica, sia per gli ingressi settimanali da record. Fabio Madiai, infatti, prima di un organizzatore – preferisce farsi chiamare coordi-natore artistico e non “direttore” perché, secondo lui, “l’arte non si può dirigere” - è un designer e infatti sempre lui si è occupato anche dell’intero restyling del locale.Perché, quattro anni fa, hai deciso di scommettere su Le Panteraie di Montecatini?“Perché, secondo me, il contenitore era ideale. Le Pantera-ie, dopo dodici anni, avevano fatto il suo percorso naturale e io, immediatamente, ho immaginato una possibile evolu-zione: il Lidò, un nome dal tono dichiaratamente d’oltralpe, derivante dal primo vero nome: Lido di Montecatini”Come hai messo in pratica questa idea?“Ho immaginato il locale completamente nudo, quindi ho pensato come i pieni, avrebbero incontrato i vuoti. Perché la discoteca “è il tuo spettacolo” e deve dare la possibilità alle persone di ricercare il proprio stato emozionale, secon-do dove è posizionato il proprio corpo. Si può essere in alto, e quindi in vista, oppure su un piano più basso, per un mo-mento riservato. E’ nata così l’arena del Lidò. Poi, come è noto, per il design e l’arredamento, ho fatto la scelta di ispi-rarmi ai cromatismi dello stilista fiorentino Emilio Pucci. Oggi, questo locale ha sconfitto il tempo, ed è un esempio di stile in tutta Italia. Sono riuscito in questo progetto anche gra-zie agli investimenti importanti che sono stati fatti, al pieno

appoggio della famiglia Bertini e del reparto amministrativo dell’azienda”.Questo tuo succcesso a Montecatini, non è il primo di riscuoti nella carriera“In effetti ho raccolto tante soddisfazioni: Il Fusion Bar il pri-mo aperivo Lounge a Firenze, sviluppato nella hall dell’hotel Gallery al Ponte Vecchio. Successo nazionale grazie alla Famiglia Ferragamo. La Fornace a Montelupo fiorentino, un vero e proprio pic-nic lounge/dance, dentro e sul prato di una vecchia fornace medicea. Il Costes a Firenze, la pri-ma vera discoteca ipertecnologica con fibre ottiche e video a testa ruotante. L’Aquarama a Vinci, il primo esempio di discoteca con ristorante top class affidato al grande chef Daniele Pescatore, e poi l’AquaramaMare il primo locale in assoluto a lanciare la moda dell’Aperi/Beach in Versilia. La Bussola di Focette, restyling commissinato dalla famiglia Guidi, ma anche il Beach Club a Cinquale dove ho curato il design del locale e la fase di lancio, ma soprattutto devo dire una grande soddisfazione nell’aver visto per primo il successo del locale, contrariamente al progetto iniziale, con il DJ posizionato verso il mare, verso il tramonto. Un succes-so clamoroso. Credo, però, che Montecatini sia una piazza perfetta per creare un’attività di intrattenimento nazionale, unica nel suo genere e molto ricettiva per la posizione geo-grafica, a metà tra Firenze e la Versilia”.Si dice che il mondo della discoteca sia in crisi, ma da come ne parli non sembrerebbe“Infatti io non ci credo alla crisi di questo settore. C’è un cambiamento, questo sì. Chi esce oggi guarda molto al portafogli e se la discoteca non trasmette una emozione forte, perde la sua unicità. Oggi molti pub e bar allestiscono una consolle, aggiungono due casse e fanno ballare o sbal-lettare la gente. Per questo la discoteca, che è una struttura molto più costosa, si deve continuamente evolvere e offrire qualcosa di molto forte che sia in linea con le tendenze dei giovani e non possa essere emulato”.Appunto. Proprio per questi motivi, quale pensi sia il futuro del mondo della notte?“Oggi i giovani apprendono tutto e subito. Il web li mette e conoscenza di quello che accade nel mondo, di ciò che

S

“I SIGNORI DELLA NOTTE” È UN NUOVO SPAzIO DE IL GIULLARE DEDICATO A QUELLE PERSONE CHE ACCENDONO LA

VITA QUANDO SI SPENGONO LE LUCI DEL GIORNO. SARà UN PERCORSO ChE RACCONTERà I PERSONAGGI, GLI AD-

DETTI AI LAVORI E I NOMI PIù IN VOGA DEL MONDO DELLE DISCOTECHE E DEL CLUBBING DELLA NOSTRA PROVINCIA.

I signori della notte

Ma è necessaria una evoluzione”“Le discoteche non sono in crisi

P34 #ISignoriDellaNotte

Page 35: #CementoArmato

Su Il Giullare, edizione di luglio, pubblicheremo l’intervista a Gian-ni Spicciani e Sergio Puccinelli, i veri artefici del successo della discoteca “Bella Vita” che da molti anni è ormai un punto di rife-rimento per tanti ragazzi provenienti da ogni parte della Toscana.

NEL PROSSIMO NUMERO

provoca tendenze, che li emoziona e li aggrega. Infatti, il Lidò, dopo 4 anni, a cominciare dalla prossima stagione invernale, subirà una terza forte evoluzione, e credo proprio proprio la più travolgente da quando è stato inaugurato”. (Madiai, durante l’intervista non si sbilancia per non rivelarci ciò che sta pianificando, ma da quello che si capisce, di sicuro ci sarà un grande colpo di scena). Sui giovani di oggi, invece, cosa pensi? Spesso ven-gono etichettati come “sbandati” e privi di valori“Non è vero. Lavorando a contatto con loro tutti i giorni, mi fa piacere sottolineare che trovo questa generazione mol-to vivace e interessante, anche se giustamente confusa. E’ una porzione intelligente ed evoluta della nostra società, che sa adattarsi e organizzarsi. Ad esempio, da quando i controlli sull’alcool sono diventati molto severi, è sempre più frequente trovare ragazzi che dicono: “io stasera non bevo, è il mio turno per guidare”. Sai, quindi, qual è il vero problema: che i politici e questa classe dirigente parlano tutta un’altra lingua. Bisogna capirli i giovani, pensare che sono nati in un momento capriccioso della storia, in cui son crollate le regole industriali e quelle post/industriali della new economy, perlomeno in Europa. Stiamo lasciando loro una società gravemente malata, senza dare accenni di soluzio-ni concrete. Spesso alcuni giovani con cui lavoro a stretto contatto, mi guardano con occhi lucidi cercando di capire cosa realmente stia succedendo e il perché di tutta que-sta decadenza. Non nascondo che più volte mi son trovato in difficoltà nel dare risposte. Li guardo sorrido e lancio un consiglio: anziché votare Beppe Grillo, prendete un aereo, andate in Brasile, ma non da turisti. Poi qualcuno (senza fare nomi), ha seguito il mio consiglio. Da quel giorno ho cambiato linea per non far danni”.

Negli anni in cui a hollywood si decreta il mito di Marilyn Monroe a Montecatini si costituisce la S.A.I.M Società Anonima Incremento Montecatini, nata per creare un luo-go dove poter riunire le persone per avvenimenti culturali, sportivi e mondani in una città dove la mondanità è già di casa grazie agli spettacoli che si tengono al Gambrinus e al Kursaal. Viene scelto il luogo più bello e panoramico della città, e lì collocato in una stupenda cornice di verde, da dove si schiude la visone della città in un incomparabile paesaggio circostante, creato un punto di ritrovo diurno costruendo una piscina, al tempo olimpionica, immersa tra gli olivi e i pini. Era il mese di luglio del 1956 e così na-sceva il mito dall’epiteto che continua fino ai giorni nostri di Lido di Montecatini. La solenne inaugurazione dell’allora “Dancing” ha luogo il 3 settembre 1956 alla presenza di numerosi ospiti italiani e stranieri e dell’Onorevole Giulio Andreotti allora Ministro delle Finanze. Alcuni personaggi e artisti che hanno trascorso qui le loro serate : Fred Bu-scaglione, Domenico Modugno, Mike Buongiorno, Sofia Loren, Corrado, Enzo Tortora, Giorgio de Chirico, Pippo Baudo, Franco zeffirelli.

LA SToRIA

Page 36: #CementoArmato

LA RICETTA

1 Spicchio d’aglio 30gr Pomodoro Dattarino70gr Pesce Misto (triglie, code di rospo, pagello, mormora, branzino)80gr PaccheriOlio Extra Vergine, Peperoncino, Pepe Bianco, Prezzemolo, Sale q.b.

In una padella dai bordi alti,

versare olio ed aglio ben

tritato, lasciando legger-

mente soffriggere.

//

Nel frattempo, in una pentola con acqua messa a bollire prima della preparazione del condimento, far cuocere i paccheri (tempo di cottura 5 minuti, se la parta è fresca). Aggiungere il pesce e lascia-re cuocere per due minuti, aggiungere una punta di peperoncino, pepe bianco e sale q.b. Una volta pronto il pesce (2/3 minuti circa di cottura), unire la pasta al sugo, far saltare in padella ed aggiun-gere pomodoro a crudo e prezzemolo. Servire su un ampio piatto da portata ed abbinare vini bianchi Antinori.

per 1 persona

Il piatto proposto dallo chef Graziano Corradossi – insieme al fratello Loris, responsabile di sala, titolare dell’omonimo ristorante pistoiese – è tipico della tradizione culinaria versiliese: è di facile e veloce preparazione, ideale per esaltare la freschezza del pesce. Il Ristorante Corradossi apre a Pistoia nel 1978: entra, di diritto, quindi, nella lista dei locali storici e più blasonati della città. Da sempre apprezzato per la ricercatezza dei prodotti – funghi e tartufo – e per la loro freschezza, è il locale adatto per chi ama il buon pesce e la buona carne. Ampia carta dei vini. Prendi nota: giardino estivo, sala per riunioni, pranzi d’affari, cerimonie private. Aperto tutti i giorni a pranzo e cena. Chiuso la domenica. E’ gradita la prenotazione.

INGREDIENTI

PREP

ARAZ

IONE

RISTORANTE CORRADOSSI - Viale Attilio Frosini, 112 - 51100 - Pistoia (PT) - Telefono 0573.25683

P36 #PiattoRicco

foto di Pierluigi Losco

paccheri alla Trabaccolara

Diletta Severi

Page 37: #CementoArmato

LA RICETTA

ECOMOBILITY BENESSERE RADIO BRU-NO STILE DI VITA YOGA MUSICA ESTATE ACQUA VITA SALUTE BENDAGGIO GAS-TRICO VITA MENTE E CORPO EMOZIONI

I temi trattati sono stati esposti in una carrellata “sa-

lutare” dal Dr Giovanni Cozzolino (socioterapeuta,

psicologo sociale), dal Dr Antonio Allegretta (psico-

logo, hypnoterapeuta), dalla D.ssa Emma Balsimelli

(biotecnologa, nutrizionista), dalla Counselor Olistica

Sabrina Cecconi, da Ezio Cecchini (insegnante di

Yoga) e dalla sottoscritta. Il dibattito è stato condotto

da Diletta Severi. Mi è stato chiesto cos’è il Ben-es-

sere, “uno stile di vita” ho risposto. E’ il modo miglio-

re per affrontare la nostra vita, il nostro quotidiano. Lo

ripeterò fino alla fine dei giorni: non esiste una ricetta

preconfezionata, esiste solo la possibilità per ognu-

no di noi, di trovare la propria strada, quella che fa

bene e che fa star bene. Nei miei articoli premo mol-

te volte l’acceleratore sul concetto di salute che si

stacca, ma non di-stacca, dall’area sanitaria, perché

noi siamo al centro dell’universo, noi siamo quelli che

scegliamo di Star-bene. Siamo la somma dei nostri

pensieri. Ed è per questo che il Dr. Cozzolino spiega:

”Si parte dalla famiglia, con la riappropriazione del

suo ruolo fondamentale, per insegnare un corretto

stile di vita ai figli. Perché si parte dalla base, non dal-

la cima, per fermare quel circolo vizioso che è la diffi-

coltà alla vita”. Annuncia, a tal proposito, che partirà

un bellissimo progetto nella nostra zona che coin-

volgerà scuola e genitori. Il Dr. Allegretta ci ha, poi,

parlato, dell’ ipnosi, innovativo metodo che consente

uno stacco dall’ansia quotidiana e che consente di

trovare miglioramenti anche per quanto riguarda il

problema dell’obesità. Esiste, infatti, un metodo che

ha importato dall’Inghilterra – hypnoband – che con-

siste in una sorta di “bendaggio grastrico” ma solo

mentale e quindi indolore. La D.ssa Balsimelli, esper-

ta di alimentazione, ha poi dimostrato con volontari,

che si sono prestati ad un esame non invasivo per

capire e leggere la propria salute cellulare attraverso

un macchinario, che non beviamo abbastanza ac-

qua. ”Ricordiamo: se non beviamo abbastanza sof-

fochiamo quel processo chiamato metabolismo”.

Sabrina Cecconi, counselor olistico, non è un tera-

pista, non fa diagnosi e non cura malattie fisiche o

psichiche. Facilita il benessere e l’evoluzione globale.

“La musica cosa ci trasmette? Qual è la sensazione?

Cosa ci ricorda?” Esperimento che abbiamo prova-

to insieme a lei, in viale Verdi, assieme alle centina-

ia di persone che per un attimo si sono fermate ad

ascoltare il proprio corpo e le proprie emozioni. “Do-

vremmo farlo più spesso” dice Sabrina, che opera a

Firenze presso il Centro Kirone.

Lo Yoga, infine, aiuta a trovare un equilibrio interiore

e a rilassare mente e corpo. Questo è stato detto

da Ezio Cecchini, esperto insegnante della disciplina

orientale, e sappiamo bene quanto sia necessario il

processo di unione tra i due ambiti, l’uno senza l’altro

crea distonie. Ognuno di noi è un essere unico, que-

sta unicità arricchisce l’intera esistenza. Non è mai

tardi per seguire la propria strada, a volte basta poco

per nutrire il nostro essere ma nessuno può farlo al

nostro posto, a noi spetta la responsabilità e la libertà

di vivere e realizzare la nostra autenticità.

Buona estate a tutti!

//Bella domenica, quella passa-ta a parlare di Ben-essere sul Truck di Radio Bruno. Una bella e preziosa opportunità dataci da Ecomobility.

Dott.ssa Antonella GramignaSpecializzata in Orientamento ePromozione dellaSalutee-mail: [email protected]

Antonella Gramigna

Volersi beneper stare meglio

P37 #Benessere

Page 38: #CementoArmato

Sono tornate solo da qualche giorno e gia’ lavorano

in sala da ballo con tanta determinazione e spirito di

sacrificio le allieve della scuola hdemia Krilu’ di Pieve

a Nievole, diretta da Cristina Lucaccini. Dopo aver

superato varie selezioni in italia si sono classificate

al gala’ finale, tenutosi a Pula in Croazia, entrambi i

Hdemia Krilu’: un anno da ricordaregruppi portati dalla scuola: la coreografia di modern

o di Martina Guarguaglini in collaborazione con Mara

Sardi “Trion” e la coreografia di neoclassico di Luca

Tonini “Anime”. Quest’ultima si e’ meritatamente ag-

giudicata il 3° posto,vincendo cosi’ la prestigiosa me-

daglia di bronzo al “2° World Championship of Dan-

ce” organizzato dall’International Dance Federation.

E’ stata una grande gioia per la scuola, le allieve ed

i loro genitori. Un anno veramente di grandi soddi-

sfazioni: infatti le stesse allieve si sono aggiudicate il

1° posto al concorso di Chiavari con la coreografia

“Colpa tua” di Mara Sardi. Nelle prossime settimane

le ragazze parteciperanno alle semifinali del concorso

internazionale “Danzasi non solo jazz 2012” che si

terra’ a Cesenatico il 24 giugno con la coreografia di

Mara Sardi. Per concludere questa estate strepitosa,

saranno alla finale italiana a Iesolo domenica 8 luglio

di nuovo con “Anime” di Luca Tonini che le ha rese

campionesse.

Il Montecatini Murialdo ha organizzato una trasferta per la categoria Pulcini anno 2002, per partecipare ad un torneo di calcio che si è svolto a Cervia, dal 01 al 03 giugno 2012. E’ stato un momento importante sia per i bambini, sia per i genitori che si sono ritrovati insieme e hanno passato una gita molto bella che li ha resi felici. Il Montecatini Murialdo è interamente costituito da persone che prestano la loro opera ed il loro tempo in maniera volontaria e gratuita. La società ringrazia gli allenatori che, oltre a dimostrarsi validi da un punto di vista tecnico, in queste occasioni si dimostrano anche punti di riferimento morale per i nostri ragazzi, facendoli diventare piano piano prima uomini e poi atleti. “Vorremmo che chi ci legge - affermano dalla sede della società - fosse stimolato ad individuare in occasioni come questa un mo-mento di crescita, amicizia e divertimento con l’augurio che in tanti riescano a provare belle sensazioni così come abbiamo fatto noi in questa tre giorni in Romagna”.

Tre giorni di sport e amicizia

Page 39: #CementoArmato

Falegnameriavia Chiusa Galli, 1035/A51028 S. Marcello P.se, Fraz. SpignanaTel. e Fax 0573 677934

Legnoinfissi - Magazzinovia L. Galvani, 1S. Agostino, PistoiaTel. 0573 934523

L’Hang Over United nasce nella primavera del 2009, da un gruppo di amici che abitualmente si ritrovavano al bar Mon-techiaro di Pistoia. Iscritti al primo torneo locale di calcio a 5, e scelto il “Carbonizzo” (centro sportivo di Montale) per le partite casalinghe, è iniziata l’avventura che ha portato la squadra a raggiungere tanti successi, in particolare in questa stagione che si è appena conclu-sa. Proprio quest’anno il progetto è diventato più importante. Di-venuti prima gestori di un centro sportivo e costituita, addirittura, una lega calcio amatoriale affilia-ta all’Aics, legata all’associazione sportiva “T-Rio”, l’Hang Over Uni-ted si presenta come una squa-dra forte, anche grazie all’aiuto dei due sponsors, “Michi Wine Bar” e “Studio dentistico Ginan-ni”, che hanno deciso di legare il proprio nome e avvicinarsi a un progetto giovane, simpatico, ma anche molto serio che, senza dubbio, porterà a tutti una discreta visibilità sportiva. La rosa della squadra è composta da Michele Noli, Iacopo Bindi (portiere) Andrea Bindi, Leo-nardo Casciaro, Francesco Cantini, Gianluca Cappellini (di-fensori), Alessandro Sala, Mario Carrara (capitano), Claudio Ginanni, Alberto Bini, Pierluigi Della Monica, Guido Pisane-schi (attaccanti), Pietro Pisaneschi (allenatore) e Francesco Feniello (dirigente accompagnatore). Presidente è Mario

Carrara, ma la squadra ha una gerarchia molto democratica

ed è forse questo il segreto dei successi raggiunti. Questo

ultimo campionato di calcio a 5, infatti, l’hang Over United,

lo ha chiuso al primo posto con sei punti di vantaggio sulla

secoda squadra classificata. In più ha conquistato i titoli di

miglior attacco e migliore difesa. Grazie a questo primato, la

squadra è stata promossa in se-

rie B provinciale e, nonostante il

clima spesso goliardico, quando

i ragazzi scendevano in campo,

hanno sempre dato il meglio per

ringraziare i tanti amici che segui-

vano le partite e le aziende che

hanno finanziato la squadra. E i

traguardi da raggiungere, infatti,

sono ancora molti: l’Hang Over

United è atteso ancora a grandi

sfide nella Coppa di Lega dove

sono raggruppate le quattro migliori squadre della provincia.

“Siamo molto orgogliosi di ciò che abbiamo fatto, ma anche

sorpresi poiché andavamo ad affrontare squadre che hanno

partecipato a questi campionati già varie volte – afferma il

presidente Mario Carrara – e altre presentavano giocatori di

alto livello. Noi, però, abbiamo creato un bel gruppo affiatato

e ben organizzato che oggi come oggi non si pone limiti.

Oggi il torneo di calcetto provinciale domani chi lo sa”.

Hang over United: simpatici e vincentiErano “quattro amici al bar”, oggi sono in serie B

Page 40: #CementoArmato

o incontriamo al Grand Hotel du Park et Regina, nel cuore dell’area termale di Montecatini. Gode di un momento di relax, dopo aver giocato, a

Madrid, un torneo internazionale per i vecchi campioni del calcio. Parliamo di Francesco Colonnese, ormai monteca-tinese di adozione, oggi opinionista fisso nelle trasmissioni di Mediaset Premium e prima difensore arcigno, grintoso e di grandissime qualità, che ha indossato tantissime ma-glie di squadre importanti, tra le quali Napoli, Inter, Siena e Lecce. E’ con i nerazzurri di Moratti che, però, ha toccato i massimi livelli della sua carriera, tra il 1997 e il 2000. “Cic-cio”, potentino di origine, era infatti un vero idolo per la tifo-seria milanese. “Sono state stagioni molto belle – racconta Colonnese – tanto che sono rimasto legato all’Inter, sia per i rapporti che ho con la società, sia come tifoso. Pensa, anche mio figlio Lorenzo ama i colori nerazzurri”. In effetti l’Inter di quel periodo era una squadra eccezionale“Sì, eravamo veramente forti. Insieme a me c’erano cam-pioni di primissimo livello. Oltre a Ronaldo che, ovviamen-te, era la nostra punta di diamante, c’erano Pagliuca, Djorkaeff, Roberto Baggio, Zanetti, Simeone, Zamorano, Moriero. Alla fine della stagione 97/98, abbiamo vinto la Coppa Uefa, ma quello che non ci andò giù fu il campio-nato che si aggiudicò la Juventus. Ancora oggi, quando con la mente torno lì, penso a un’annata dove qualcosa ci era stato tolto. Era il sentimento diffuso nel nostro spo-gliatoio. Diciamo che su quel campionato non si è mai indagato, ma sono rimasti molti dubbi irrisolti: il rigore non concesso a noi per il clamoroso fallo di Iuliano su Ronaldo in primis, ma anche altri episodi sono ancora nella mente di tutti gli interisti”. Proprio in queste settimane il mondo del calcio ita-liano è macchiato dallo scandalo del calcioscom-messe. Qual è la tua opinione su questi gravissimi fatti che hanno sporcato il nostro sport preferito?“E’ una storia veramente brutta e fa soffrire chi, come me, è da tanti anni nel settore e ama lo sport e la competizione seria. Questi episodi fanno male a tutti e hanno dei risvolti molto gravi, perché non si è solo trattato di fare accordi

tra giocatori, ma, a quanto emerso dalle indagini, c’erano collegamenti con la malavita, c’erano brogli veri, pressione sui giocatori, passaggio di soldi. L’unica speranza, in que-sto momento, è che si facciano pagare, con pene molto severe, tutte le persone che verranno ritenute responsabili. I giudici, sia sportivi, sia penali, devono dare una scossa importante al mondo del calcio che solo in questo modo, con sentenze esemplari, può riacquistare credibilità”.Questo clima influirà negativamente anche sulla performance dell’Italia agli Europei in Polonia? (L’intervista a Francesco Colonnese è stata raccolta prima dell’inizio del torneo internazionale di calcio).“Nel 2006 la Nazionale di calcio arrivò al mondiale con il peso della prima indagine sul calcio scommesse e, pro-babilmente, tale pressione fece bene al gruppo che, tutto unito, riuscì nell’impresa di conquistare il titolo. Oggi vedo un clima diverso attorno alla formazione di Prandelli e, per questo, credo che sarà un Europeo molto difficile per gli azzurri anche se abbiamo i numeri per far bene”.Sotto il profilo tecnico cosa manca alla squadra?“E’ ovvio che le assenze di Giuseppe Rossi e Barzagli sono molto pesanti. E poi, in attacco, Balotelli è ancora un enigma. Diciamo che le qualità ci sono, ma è una squadra che soffre il trend negativo del calcio italiano”.Infatti anche i grandi club (Milan, Inter, Juventus), in Europa, non emergono più come in passato“Le società hanno meno soldi e gli stranieri che arrivano non sono sempre campioni, come invece accadeva in passato. Sugli italiani, inoltre, si investe poco. Si deve tor-nare a insegnare calcio nei vivai e dare fiducia ai giovani. L’Italia, notoriamente terra di difensori, oggi è carente in questi ruoli: non vedo più campioni come Baresi e Canna-varo, significa che non ci si prepara più a fondo e si sono perse le nostre tradizioni calcistiche. Una possibilità po-trebbe essere quella di iniziare davvero dai bambini a inse-gnare i ruoli e fare allenamenti divisi per settori del campo. Così potremmo veder nascere i nuovi campioni del futuro. Perché l’Italia è la patria del calcio e deve tornare a essere al top nel mondo”.

Andrea Spadoni

P40 #Calcio

L

ABBIAMO INCONTRATO L’EX DIFENSORE DI INTER, NAPOLI E LAzIO CHE OGGI VIVE A MONTECATINI CON LA PROPRIA FA-

MIGLIA. “L’ITALIA AGLI EUROPEI? PESERANNO LE ASSENzE DI GIUSEPPE ROSSI E BARzAGLI, MA LA SQUADRA DI PRAN-

DELLI HA LE CARTE IN REGOLA PER FAR BENE. BALOTELLI PUò DIVENTARE UN CAMPIONE, MA È ANCORA UN ENIGMA”.

A TU PER TU CON CICCIO”COLONNESE

Si torni a insegnare calcio nei vivai”“Condanne esemplari a chi falsa lo sport

Page 41: #CementoArmato

Chi èFrancesco Colonnese, nato a Potenza il 10 agosto del 1971, è un ex calciatore professionista. Inizia la sua carriera nel Potenza, dove gioca dal 1989 al 1991, per poi passare prima al Giarre Calcio e poi alla Cremone-se, dove colleziona 66 presenze approdando in serie A nella stagione 1993-1994. Nella stagione 1994-1995 viene acquistato dalla Roma di Carlo Mazzone, dove gioca 5 gare. Successivamente veste stabilmente la

maglia da titolare nel Napoli e, a partire dalla stagione 1997-1998, nell’Inter, con cui vince la coppa Uefa. Dal 2000 al 2004 milita nella Lazio e, dal 2004 al 2006 nel Siena. Attualmente è uno degli opinionisti di punta delle trasmissioni sportive di Mediaset Premium. Vive a Montecatini ed è sposato con Monica Natali, figlia del noto giocatore e poi manager di basket, Gino Natali. hanno un figlio: Lorenzo.

La Commissione disciplinare nazionale, presieduta da Ser-

gio Artico, in merito al processo di primo grado sul calcio

scommesse ha emesso una serie di sanzioni nei confronti

di 21 società e 52 tesserati. L’Atlanta è stata penalizzata di

due punti, da scontarsi nella stagione sportiva 2012/2013,

così come il Pescara, che dopo aver ottenuto la promozio-

ne in Serie A, inizierà il campionato con un -2. Albinoleffe

penalizzata in classifica di 15 punti, Ancona penalizzata

di 8 punti, Empoli 1 punto. Novara pe-

nalizzato di 4 punti con un’ammenda di

35.000 euro; penalizzazione di 2 punti

per il Padova. Penalizzazione di 11 punti

con ammenda di 70.000 euro per il Pia-

cenza; 1 punto per il Ravenna, 4 punti di

penalizzazione alla Reggina. Sampdoria

e Siena dovranno pagare un’ammenda

di 50.000 euro. Sei punti in meno an-

che per il Grosseto, due per il Modena,

uno per Cremonese, Ascoli e Frosinone.

Solo una multa di 15000 euro invece per

il Livorno. Squalificati per 5 anni: Mario

Cassano, Luigi Sartor, Alessandro zamperini e Nicola San-

toni. Quattro anni per Roberto Colacone, Salvatore Ma-

stronunzio e Marco Paoloni. Tre anni e sei mesi a Federico

Cossato, Alberto Fontana, Daniele Vantaggiato e Nicola

Ventola. Tre anni a Filippo Cristante e Vincenzo Italiano. La

commissione ha inoltre sanzionato Alberto Comazzi, Luca

Fiuzzi, Cesare Rickler, Mirko Stefani con una squalifica a 4

anni; Franco De Falco, Riccardo Fissore, Andrea Iaconi, a

3 anni e 9 mesi; Andrea Alberti, Davide

Caremi, Vincenzo Iacopino, Thomas

herve Job Iyoch, Mattia Serafini, con

una squalifica di 3 anni e 6 mesi; Giu-

seppe Magalini, Gianni Rosati a 3 anni

e 3 mesi; Nicola Ferrari, Ruben Garli-

ni, Gianluca Nicco, a 3 anni; Edoardo

Catinali con una squalifica per 9 mesi.

I calciatori Mirko Bellodi, Cristiano Doni

e Tomas Locatelli sono stati squalificati

per due anni. Tra gli indagati risulta an-

che l’allenatore della Juventus campio-

ne d’Italia, Antonio Conte.

CALCIoSCoMMESSE: Tutte le sentenze in primo grado

Page 42: #CementoArmato
Page 43: #CementoArmato

Si terrà, tra il 30 Giugno e il 1 Luglio, la 28^ edizione del

Rally Della Valdinievole, valido per il Challenge 6^zona

(Toscana), il Trofeo Aci Lucca e il campionato sociale ACI

Pistoia. Grandi Novità si preannunciano nell’edizione 2012

della gara locale: inanzitutto, dopo 27 anni, il quartier ge-

nerale della gara si sposterà da Montecatini a Larciano,

la cui amministrazione locale, sostenuta dalla Pro Loco e

dalla scuderia Jolly Racing Team, ha dimostrato interes-

se e collaborazione per l’evento. E’ stato istituito, inoltre,

il trofeo dedicato a Franco Ballerini, deceduto due anni fa

proprio nel Rally Ronde di Larciano, che sarà assegnato

al copilota più giovane dell’equipaggio che avrà fatto se-

gnare il miglior tempo sulla prova speciale di apertura. Per

quanto riguarda le prove speciali, gli organizzatori hanno

guardato alla tradizione proponendo sei tratti cronometri-

ci molto interessanti: dalla PS iniziale, “Larciano”, prologo

che si disputerà nella serata di Sabato 30, si passerà, il

giorno successivo, sulla storica “Buggiano”, che dopo 15

anni ripropone la sua classica conformazione, per poi tor-

nare nel paese sede del quartier generale, e salire di nuo-

vo per “Lanciole”, concludendo con “Avaglio”. I partners

della gara saranno la Discoteca Don Carlos e l’industria

dolciaria Bianco Forno, che non faranno mancare il loro

sostegno. Ci sarà anche un gemmellaggio in “rosa”: l’or-

ganizzatore del Giro d’Italia Femminile, infatti, ha spostato

la tappa di Domenica 1 Luglio a Lunedi 2, cosi da evitare

problemi alla viabilità del Rally. Saranno presenti, quindi,

alla partenza della corsa molte protagoniste del ciclismo

mondiale. Insomma gli ingredienti per una gara “con i fioc-

chi” ci sono tutti, ora tocca ai piloti dare spettacolo, così

come fece Max Danesi, in coppia con Rosignoli, vincitore

dell’edizione 2011, protagonisti di una lotta sul filo dei se-

condi con il duo De Micheli-Michi.

Maicol Cottini

Con l’arrivo del caldo afoso gli anziani risultano più fragili.

Il Comune di Pistoia, come ogni anno, mette a disposi-

zione una serie di servizi utili, da un numero verde per

le urgenze, ai ventilatori, dal servizio di spesa ai pasti a

domicilio. E’ a disposizione il servizio “Sos sociale” con

il numero verde 800-986060 attivo da lunedì a domeni-

ca, dalle 8 alle 20, al quale possono rivolgersi anziani o

familiari per segnalare qualsiasi tipo di difficoltà. Gli ope-

ratori telefonano, una o più volte al giorno, alle persone

individuate e segnalate dai medici di medicina generale

o dai servizi socio-sanitari. Se manca acqua, luce e gas.

In questo caso gli anziani possono telefonare a PistoiaIn-

forma all’800-012146. Saranno gli operatori a chiamare i

tecnici di Publiacqua, Toscanaenergia e Enel per riparare

l’eventuale guasto. Gli anziani che desiderano attivare

il servizio di consegna del pasto o della spesa a casa,

devono chiamare l’assessorato alle politiche sociali allo

0573-371400, da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 11.30,

martedì e giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30. Per fa-

vorire le opportunità di incontro e di relazione, saranno

in funzione i due spazi di socializzazione. “L’Angolo” alle

Fornaci è aperto mercoledì e venerdì dalle ore 16.30 alle

ore 18.30, “Lo spazio” di Via dei Cancellieri è aperto gio-

vedì con lo stesso orario. I locali sono climatizzati ed i

pomeriggi sono animati con attività ricreative, di anima-

zione e di svago. C’è inoltre la possibilità di avere gratu-

itamente i ventilatori a casa forniti dal Comune, fino ad

esaurimento delle scorte. Per richiederli bisogna essere

ultrasettantacinquenni, abitare da soli o in coppia, non

avere familiari conviventi e una situazione socioeconomi-

ca di svantaggio. Per informazioni è possibile telefonare

allo 0573-371400.

Ecco come gli anziani possono combattere il caldo

Il Rally della Valdinievoleal via a Larciano

P43 #PilloleDiSport

Page 44: #CementoArmato

n tempi di ristrettezze economiche e di crisi globale, era quasi scontato che anche il mondo del calcio, dilettantistico in questo caso, pagasse dazio. Infatti,

la Valdinievole, da sempre terra fiorente e florida in ambito “pedatorio”, ha vissuto senza dubbio la peggior annata sotto il profilo dei risultati dalla riforma dei campionati. Nu-meri che parlano delle retrocessioni del Ponte Buggianese (dalla Promozione alla prima categoria), del Chiesina (dalla prima alla seconda) e della Vergine dei Pini (dalla seconda alla terza). Come se non bastasse poi, dopo cinque anni onorati da buoni risultati, i Veterani Montecatini, nonostan-

te la salvezza conquistata con largo anticipo, hanno deciso di chiudere i battenti, stanchi di sforzi e sacrifici. Al di là del Serravalle, le cose non migliorano di certo perché il Quar-rata, costruito per non soffrire, lascia l’Eccellenza, mentre in seconda categoria, la decaduta Aglianese si è salvata ai playoff, a discapito però dell’ “Amici Miei Agliana”. Tanti fallimenti, figli di storie profondamente diverse, che però fanno riflettere sul futuro del football di casa nostra.

Nella desolazione generale spicca, quale giglio nel panta-no, l’esaltante annata della Larcianese, club che ha saputo investire le poche risorse a disposizione su un allenato-re vincente come Paolo Tognarelli, esperto condottiero

dell’hinterland pisano, autore del miracolo Forcoli e recen-temente principale artefice dei successi della Pro Livorno. Ha deciso di scendere di categoria, sposando il progetto di una società sana, che, archiviati i fasti dell’era del patron Anselmo Fagni, ha dimostrato di saper far calcio pur sen-za grandi mezzi. Un mix semplice , composto dall’espe-rienza del paterno trainer Tognarelli e l’esuberanza di un gruppo giovane quanto fortemente motivato. E’ arrivata la coppa Italia di Promozione, a cui hanno fatto seguito dei playoff regionali da urlo fino al trionfo sul Seravezza, sodalizio che non aveva certo badato a spese, per lo stra-

meritato ritorno in Eccellenza. Da prendere ad esempio.

Giocare bene a volte non è sufficiente. Bisogna mettere la palla nella rete avversaria. Ne sa qualcosa il Ponte Buggia-nese del presidente Graziano Toci, forgiato discretamente dal trainer livornese Gufoni, ma decisamente spuntato. Lo spareggio salvezza col modesto Barga sembrava alla portata della truppa biancorossa, ma così non è stato. La retrocessione in Prima categoria, non sarebbe di per sé drammatica. Semmai le preoccupazione del club, dal bi-lancio sano e solido, riguardano soprattutto la questione degli impianti sportivi ed i relativi costi, giudicati piuttosto

Roberto Grazzini

P44 #LoSportInCrisi

I

ANCHE ILPALLONE DI CASA NOSTRA SUBISCE GLI EFFETTI DELLA CRISI. TANTE SCONFITTE E RETROCESSIONI PER LE

FORMAzIONI DELLA VALDINIEVOLE E DI PISTOIA. IL PONTE BUGGIANESE SCENDE IN PRIMA CATEGORIA, IL CHIESINA

IN SECONDA E LA VERGINE IN TERzA. RETROCEDE ANCHE IL QUARRATA. I “VETERANI” INVECE CHIUDONO I BATTENTI.

Esultano solo i viola di LarcianoL’anno nero del calcio dilettanti

L’ECCEzIONE DELLA LARCIANESE

I DUBBI DEL PRESIDENTE TOCI

Page 45: #CementoArmato

elevati dalla dirigenza pontigiana.

Fra tutte è probabilmente più indolore. Da sempre Pierlu-igi Carmignani, massimo esponente della società grana-ta, non fa mai economicamente il passo più lungo della gamba, mettendo in conto gli inconvenienti del mestiere. L’altalena fra prima e seconda categoria del Chiesina è all’ordine del giorno. Basta saperla accettare e non dare la colpa agli allenatori. Sotto questo aspetto, Carmignani, uomo di sport e di grandi doti umane può dare lezioni a tutti. Chi inizia la stagione, la finisce, nel bene o nel male. Così come non stupisce che Casucci, una delle bandiere, sia alla 15esima stagione in granata. Una famiglia, nella gioia appunto, o nel dolore.

Era una delle fedelissime della seconda categoria ma, pur lottando fino in fondo, non ce l’ha fatta a evitare la retro-cessione. Ha provato a cambiare manico (Emiliano Tara-busi, in veste di allenatore-giocatore, al posto del sollevato Federico Barni) però non è bastato, nonostante la cater-

va di reti siglate dal bomber evergreen. Soldi ce n’erano pochi e la rosa (tecnicamente parlando) non era eccelsa, anche se, lo ripetiamo, la squadra ce l’ha messa tutta.

Chi ha tolto le gambe da questo tsunami, non vive comun-que giorni particolarmente felici. Il Borgo, reduce da un uno strepitoso campionato al debutto tra i professionisti, sarà costretto a giocare le gare interne allo stadio di Lucca perché la Lega Pro non rinnoverà la deroga al “Benedetti” a causa dei mancati lavori per la realizzazione all’impianto dI illuminazione. A Montecatini, invece, il direttore genera-le Ennio Pollastrini ha chiesto aiuto alle forze economiche locali per sostenere il glorioso sodalizio biancoceleste. Ri-dimensionamento, fairplay economico, valorizzazione dei giovani e dei giocatori del posto sono invece i giusti diktat del presidente del Monsummano Bardelli, per un budget rivisto e corretto, da spendere oculatamente. Insomma si va verso un calcio a gestione familiare, con dirigenti come diligenti massaie, bravi a fare la spesa e a far crescere i prodotti migliori nell’orto di casa.

L’ALTALENA DEL CHIESINA

VERGINE DEI PINI, FINE DI UN CICLO?

ORIzzONTI TEMPESTOSI C

Abbiamo pubblicato questa foto della formazione al completo della squadra dei “Veterani” Montecatini che è la stessa che avevamo inserito sul nostro giornale nell’edizione che precedeva le festività natalizie. La squadra nata nella città termale, in cinque anni di attività, è stata un esempio felice del nostro calcio. Nato tutto al tavolo di un bar tra amcii, era diventato quasi un sogno. Per questo ci piacevano e, a loro volta, i “Veterani”, erano diventati anche amcii de “Il Giul-lare”. Lo spirito, quello messo in piedi dalla società formata intera-mente da ex calciatori, era quello giusto. Uguale al nostro. E dopo il

campionato vinto in terza categoria e le varie salvezze raggiunte in seconda, ci si aspettava che questo piccolo sogno potesse continu-are e magari diventare sempre più grande. Invece no. Gli impegni e le difficoltà organizzative ed economiche, forse, sono state troppe. Così “I VeteranI”, conclusa la stagione 2011/2012, hanno deciso di chiudere per sempre. Ci dispiace e ringraziamo tutti per l’amicizia e l’attenzione sempre rivolta al “Il Giullare”. E per questo ci piace immortalare di nuovo questi ragazzi così: felici e al campo sportivo, mentre in modo simpatico posavano per il nostro fotografo.

Page 46: #CementoArmato

Al cronometro mancano una manciata di secondi alla fine, la partita è segnata e il sogno è svanito. I quattromila ti-fosi del PalaCarrara però sono in piedi ad applaudire la squadra. A nessuno importa dei festeggiamenti di Brindisi che ritrova la serie A, anzi, nessuno si accorge che stanno esultando, perché gli occhi sono tutti puntati sui magnifici sette di Paolo Moretti che hanno regalato alla Pistoia dei canestri una stagione memorabile.Nomi come Donte Mathis, Bobby Jones, Francesco Tuci, Fiorello Toppo, Giacomo Galanda, Dwight hardy, France-sco Evotti, Lorenzo Saccaggi, Giacomo Gurini, Jonathan Tavernari, Francesco Della Torre, Tommaso Della Rosa, Federico Grillini, rimarranno scolpiti nel cuore di ogni tifoso biancorosso. E, più di ogni altro, quello di Paolo Moretti che è già di diritto nella storia di questa società.EUFORIA ALLA PRESENTAzIONEUna stagione nata il 19 agosto, giorno del raduno, con il palazzetto pieno di gente che già lasciava intuire che qual-cosa stava cambiando. Poi la presentazione della squa-dra alla sede della Giorgio Tesi Group faceva tornare con la mente ai vecchi fasti. Un tempo passato, quindi, non più tanto lontano in una città che stava tornando a vivere quell’atmosfera che aveva fatto di Pistoia una della piazze importanti del basket italiano e dei suoi tifosi il pubblico più bello d’Italia.Ma nessuno poteva pensare di contendersi il campionato fino all’ultima partita. Non lo pensavano soprattutto i guru del basket italiano, i cosiddetti intenditori, che avevano pronosticato Pistoia fra le squadre in lotta per la salvezza

e, forse, più a rischio. Voci che si sono perse nel tempo o che poi, come accade spesso, si sono accodate a quelle di chi, invece, in questa squadra ci ha sempre creduto.IL CAMPIONATOIl campionato inizia e la piccola Pistoia dà l’impressione di avere tutte le carte in regola per diventare una splendida realtà. La squadra vince partita dopo partita, così qualcu-no inizia ad accorgersi di Moretti e dei suoi ragazzi: grup-po granitico, splendido e fatto di uomini ancora prima che di grandi giocatori. Come in ogni bella favola, però, i cattivi non mancano mai ad intralciare il cammino ed ecco che Pistoia si trova a dover affrontare le prime dure prove. La svolta arriva in occasione della partita contro Forlì, facile sulla carta per i biancorossi e infatti è così almeno all’inizio. Una banale azione di attacco con Mathis in penetrazione a canestro si trasforma in incubo. Il play texano cade a terra, i legamenti del ginocchio destro saltano e per lui si parla di stagione finita. Pistoia non ha più il suo play titolare e Moretti deve affidarsi al giovane Saccaggi che fino a quel momento aveva giocato solo pochi minuti.LA SCOPERTA DI SACCAGGIUna bella responsabilità per un ragazzino di 19 anni, ma Lorenzo da buon massese non si scrolla e prende per mano la squadra. Pistoia, ma non solo, scopre un gran-de giocatore. Il problema rimane, la squadra già corta in partenza adesso è senza un giocatore. Tutti si aspettano l’arrivo di un play per sostituire l’infortunato Mathis e, in-vece, con una mossa a sorpresa, la società decide di ta-gliare Yango, un lungo, e al suo posto prendere Jonathan

Maurizio Innocenti

P46 #IlMiracolo

I BIANCOROSSI DI PISTOIA SONO USCITI SCONFITTI DI DUE PUNTI DALLA SFIDA CON BRINDISI, NELLA GARA 4 DEI PLAY-

OFF PER LA SERIE A. FINO ALL’ULTIMO I GIOCATORI HANNO LOTTATO PORTANDO A COMPIMENTO UNA STAGIONE ME-

RAVIGLIOSA E, FORSE, IRRIPETIBILE. SPETTACOLO DEI TIFOSI IN UN PALACARRARA GREMITO COME AI TEMPI MIGLIORI.

La stagione è da incorniciareGiorgio Tesi, quel sogno sfiorato

foto di Marta Colombo

Page 47: #CementoArmato

Tavernari, ala italo-brasiliana. La squadra cambia faccia e assetto, ma il risultato è sempre lo stesso: Pistoia continua a vincere e si porta in testa al campionato. I guai, però, non sono finiti. Per una svista societaria (un pagamento di po-che migliaia di euro che arriva con qualche giorno di ritardo) Pistoia subisce la penalizzazione di due punti in classifica che si rivela fondamentale per le sorti della squadra. La Tesi Group, infatti, perde la testa della classifica e pure il secon-do posto che aveva meritato sul campo.I PLAYOFFNella griglia playoff Pistoia parte come terza forza e incon-tra prima Veroli e poi Scafati. Al primo turno vince per 3-1, al secondo per 3-2 e si aprono le porte della finale. L’avver-sario è Brindisi, una corrazzata che ha speso fior di milioni di euro. I biancorossi appaiano stanchi e perdono le prime due gare. La serie si sposta a Pistoia e la Tesi Group vin-ce gara 3 in un PalaCarrara gremito fino all’inverosimile. Si riaccende la speranza. In gara 4 Pistoia ci prova, ma gli avversari hanno forse una marcia in più e alla fine riescono a spuntarla. Le lacrime su volti dei giocatori sono asciu-gate dagli applausi e dall’abbraccio dei tifosi che incita-no la squadra e ringraziano tutti per la stagione fantastica che hanno saputo regalare a tutti quelli che amano i colori biancorossi. E che sanno cosa vuol dire sognare ed emo-zionarsi con questo sport.

Premetto: di basket non me ne intendo. Anzi, non cono-sco nemmeno le regole del gioco. Mi era capitato solo tanti anni fa, quando ancora facevo parte della redazione de “La Nazione” di Montecatini, di seguire un derby tra Pistoia e Montecatini. Era la partita di cartello del cam-pionato di B1, un ritorno al passato per una domenica. Ricordo che vinsero i rossoblù, nonostante lo score da record di Bonaccorsi, star dei biancorossi. Era un’epoca diversa, nella quale i termali gustavano ancora il sapore di questo affascinante sport. Oggi, però, sono qui a raccon-tarvi la mia serata sulle tribune del PalaCarrara, mentre sul parquet si scontravano Pistoia e Brindisi per Gara 4 del playoff, decisiva per salire in serie A. Sicuramente una serata speciale che in alcuni momenti, nonostante il mio tendente cinismo, mi ha fatto sentire i brividi sulla pelle. Merito tutto della tifoseria Pistoiese che ha trasformato il palazzetto in una bolgia festosa, nonostante il risulta-to sportivo, alla fine, abbia premiato i pugliesi. Pistoia ha vinto comunque, perché, per una sera, tutta la città ha tifato gli stessi colori e si è riunita, dimenticando tutto. Ed è proprio questo il segreto per raggiungere grandi risultati, in ogni settore. Tutto questo manca ai “rivali” di Monteca-tini, che non hanno più una squadra di basket competiti-va, una società di calcio dignitosa. Non hanno, insomma, una bandiera da sventolare e amare. E senza una identità, un simbolo di appartenenza, una coesione tra i cittadini, il rilancio, probabilmente, resterà solo una illusione.

Il segreto di fare il tifoper la stessa bandiera

di Andrea Spadoni

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Costruzione di 14 villette e 20 appartamenti di varie metrature in Pistoia Via S. AlessioTutti gli edifici sono realizzati in “Classe energetica A”

Il percorso per certificare la classe A inizia in fase progettuale proseguendo con un’accurata scelta dei materiali e delle tecniche costruttive per concludersi con l’attestazione del documento sull’ACE che per legge deve accompagnare gli atti di vendita

Prima della partenza per gli Europei 2012, i giocatori della nazionale irlandese sono stati in ritiro a Montecatini Ter-me e si sono allenati presso la palestra Active Gym, in Piazza Italia. Con loro, anche il CT Giovanni Trapattoni e il suo vice Marco Tardelli. “E’ stato un onore ed un privile-gio – ci spiega Leonardo Iozzelli, uno dei proprietari della palestra, insieme a Matteo Finizzola e Alessandro Niccolai - ospitare la Nazionale Irlandese, ma ancor più avere fra

Trapattoni ed Irlanda in ritiro all’Active Gym

noi Marco Tardelli, campione del mondo ’82, e un mito come il Trap che rappresenta il calcio, lo sport e la cul-tura italiana nel mondo, la parte bella del nostro Paese”. Continua Matteo: “A pochi giorni dall’esordio Europeo i giocatori hanno effettuato un lavoro di “rifinitura” incentra-to sulla rapidità e sull’allenamento del “core” con una serie di esercizi che consentono di ottimizzare il gesto atletico riducendo al tempo stesso il rischio di infortunio. Spero che per Montecatini diventi un abitudine ospitare squadre e atleti di alto livello, perché lo sport in tutti in suoi aspetti può essere un’ottima opportunità per tutta la città”. Tutti e tre i soci, hanno, poi, voluto rinnovare la loro disponibilità all’Amministrazione: “La nostra palestra è sempre pronta per ospitare questi eventi.”

Page 49: #CementoArmato

P49 #LuglioPistoiese

Giostradell’orso

Le novità della

Il programma delle manifestazioni, organizzato dal comi-tato cittadino “Giostra dell’Orso”, sta per entrare nel vivo. Sono tre gli appuntamenti chiave prima della grande rievocazione del 25 Luglio prossimo: appuntamenti che riguarderanno il calcio, il basket e la buona cucina.Palio calcistico. Oramai una consuetudine tra gli eventi che anticipano la Giostra dell’Orso, nel corso degli anni, il Palio Calcistico ha riscosso un successo davvero im-portante, anche per la sua location finale, ovvero lo stadio “Marcello Melani” di via delle Olimpiadi a Pistoia. Per te-nere ancora più vicino ai rioni questa competizione, ora-mai da qualche anno sono stati individuati quattro campi, uno per ogni parte della città, dove si disputano le partite di calcio: Bonelle (Drago), Pi-stoia Ovest (Grifone), Fornaci (Leon d’Oro), Breda (Cervo Bianco). Per l’edizione 2012, inoltre, essendo un anno pari, oltre ai consueti tornei che vedono protagonisti in campo le categorie “Allievi” e “Giovanissimi”, c’è anche il palio “seniores”, quello più atteso dalla città perché vede in campo giocatori che, durante l’anno calcistico, si sfidano nei campionati provinciali (e non solo) e conosciu-tissimi dagli appassionati. Il torneo ha preso il via lo scorso 19 giugno e si concluderà, con le finali, il 5 luglio mentre la sera seguente ci saranno le premiazioni in piazza Duomo durante il “Convivio sotto le stelle”.Palio di basket. E’ la grande novità del programma della “Giostra dell’Orso” in questo 2012 perché, a 30 anni dall’ul-tima edizione, rinasce il Palio dei Rioni del basket. Il 2 e 3 luglio il centro della città sarà teatro di due serate di grande basket con protagonisti i cestisti e gli appassionati di que-sto sport. Deus ex machina dell’evento, Giacomo Galanda che con la sua BGT Company, unitamente a Comune e Giorgio Tesi Group, ha deciso di dare un ulteriore contri-buto alla valorizzazione delle tradizioni pistoiesi. Per i fan

della palla a spicchi sarà l’occasione per assistere a quat-tro incontri di pallacanestro in un palcoscenico suggestivo come piazza del Duomo che in entrambe le serate sarà animata da una sorta di “cittadella” delle aziende amiche dell’iniziativa. Le partite si svolgeranno alle 20 e alle 22 con quattro tempi da 10 minuti e saranno vivacizzate da spet-tacoli e gare durante gli intervalli. In piazza saranno posati un parquet e dei canestri professionali e il campo, adegua-tamente illuminato, sarà disposto con il lato lungo a fianco della tribuna, lato Tribunale, già presente per le manifesta-zioni del Pistoia Festival. Le regole per la partecipazione e la selezione dei giocatori prevedono: roster al massimo

di 15 giocatori per rione, se ci si schiera per uno dei rioni bisogna essere nati, risieduti e vissuti in tale rione e vi ci si lega indissolubilmente anche per gli anni a seguire, possi-bilità di schierare 2 “stranieri” per squadra cioè che non risiedono nello stesso rione, età compresa fra i 16 ed i 99 anni.Convivio sotto le stelle. Si tratta di un appuntamento classico nel panorama degli

eventi collaterali alla Giostra. Si terrà venerdì 6 luglio a par-tire dalle ore 20.30 in piazza Duomo a Pistoia. E’ l’occa-sione per ricordare come ci si preparava, un tempo, allo spettacolo del 25 luglio, assaporando tutti insieme (senza nessuna distinzione di rione) il buon cibo della cucina tra-dizionale pistoiese. Per l’edizione 2012, durante la serata ci saranno le premiazioni del Palio calcistico dei rioni e le esibizioni di alcune scuole di ballo. Come sempre, sarà una notte da tutto esaurito in piazza del Duomo dove Pistoia farà vedere quanto tiene alle manifestazioni legate alla Gio-stra dell’Orso.

MoltoChic Marketing&CUfficio Stampa “Giostra dell’Orso”

2012

Il programma1 Luglio: Sfilata storica

2/3 Luglio: Palio dei Rioni di Basket

6 Luglio: Convivio sotto le stelle

22 Luglio: Prove Giostra dell’ Orso

23 Luglio: Prove Giostra dell’ Orso

25 Luglio: Giostra dell’ Orso

Page 50: #CementoArmato

P50 #Eventi&Personaggi

Spettacolo e solidarietàall’Autocarrozzeria EmmedueCome ogni volta, l’evento che sabato 23 giugno si è effettuato all’Autocarrozzeria Emmedue, in

via delle Padulette a Buggiano, è un grandissimo successo. Centinaia di persone, amici dell’a-

zienda, si sono potuti godere una serata piacevole e ricca di momenti di spettacoli di alto livello.

L’ospite speciale della manifestazione, amico di Giovanni Muzzica e Domenico Muselli, titolari

dell’autocarrozzeria, è stato Franco Oppini, attore e showman, ex componente dei “Gatti di vi-

colo miracoli”, che ha proposto il suo spettacolo: “Eppur mi son scordato di te…”. In più ci sono

state altre performance di magia, musica e giochi per bambini e con un apericena offerto a tutti

dai titolari. Nel corso dell’evento è stato possibile lasciare una donazione per la Caritas, attraverso

la Parrocchia di Santa Maria in Selva a Buggiano. E alla fine, tra tutti i partecipanti, è stato anche

estratto un Ipad in regalo.

LoCALI

Orari Terme di Montecatiniin vigore dal 18 giugno 2012Terme TettuccioCura idropinica: dal lunedì’ alla domenica 8,00 – 19,00Ingresso per visita: dal lunedì alla domenica 11,00 – 19,00Terme La SaluteCura idropinicadal lunedì alla domenica 7,30 – 12,00 / 16,00 alle 19,00Terme ExcelsiorInfopointdal lunedì al sabato 8,30 - 19,00 - domenica 8,30 - 13,30Centro Benesseredal lunedì al sabato 10,00 – 19,00 - domenica 9,00 – 13,00Terme RediBiglietteria e Accettazione cureda domenica a venerdì 8,00 – 12,00/16,00 – 18,30 Sabato 8,00 – 12,00Reparto fango-balneoterapia – massoterapiadal lunedì al sabato 7,30 – 12,30 / 16,00 – 19,00 Reparto inalatoriodal lunedì al venerdì 7,30 – 12,00 / 16,00 – 19,00sabato 7,30 – 12,00Per info: 0572 7781 - email: [email protected]

Anche quest’anno ripartono le imperdibili notti d’esta-te organizzate da Grotta Giusti Resort Golf & Spa. Dal 15 giugno al 21 settembre, tutti i venerdì dalle 20.00 a mezzanotte, apertura straordinaria della piscina termale per un aperitivo “sotto le stelle”. Un modo informale, easy-chic, per trascorre una piacevole serata estiva da soli, in coppia o con gli amici. Tra una nuotata e l’al-tra nella piscina termale dalle tante proprietà curative, una sosta relax in accappatoio e ciabattine alla lounge del Bioaquam Café per degustare uno dei tanti cocktail preparati da Francesco Iglio, barman del resort pluri-premiato anche a livello internazionale. Il costo della serata è di Euro 25 a persona comprensivo di aperitivo e accesso alla piscina termale. 10% di sconto sull’in-gresso per chi prenota on-line: http://www.grottagiu-stispa.com/ita/aperispa.htm. E se qualcuno preferisce dedicarsi solo a al nuoto senza “libagioni”, l’ingresso in vasca dalle ore 22.00 alle ore 24.00 costa Euro 15 a persona. Per tutto il mese di luglio possibilità di preno-tare massaggi a bordo piscina.

ApERI”SpA” SoTTo LE STELLENella bellissima “Grotta Giusti”

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Il 30 Giugno, Pescia non va a dormire. Si terrà, infatti, l’attesa “Nottambula”, ovvero la notte più lunga dell’e-steta pesciatina L’evento, che nasce con l’intento di far rivivere la città e rappresenta anche una vetrina per il turismo e per tutti coloro che non vivono a Pescia, interesserà tutto il centro storico della città e in parti-colare: piazza Mazzini, piazza del Grano, Borgo della Vittoria, i giardini di fronte al liceo Lorenzini, la zona del Duomo, il rione San Francesco e il lungo fiume. Pre-vista l’apertura fino a tarda notte di tutti i negozi, dei bar e dei ristoranti, oltre alla presenza di vari stand con punti ristoro. Ad animare la serata non mancherà poi la musica, dislocata in oltre 10 punti strategici. La notte del 30 giugno riserverà molti altri appuntamenti a tutti coloro che vorranno parteciparvi: spettacoli teatrali e di danza, esibizioni sportive, giocolieri e mangiafuoco. Avrà un suo spazio anche l’arte grazie alla realizzazio-ne di mostre fotografiche e di pittura. Infine rimarranno aperte alcune strutture storiche cittadine in modo che le persone possano visitarle.

Chi dorme non piglia pescia

L’Associazione Culturidea nasce a Pistoia nel 2000 in favore del Terzo e Quarto Mondo. Inizia, da subito, la collaborazione stabile con i Salesiani in Sierra Leone e i Comboniani in Congo per la fornitura di materiale sportivo e didattico per i bambini abbandonati delle foreste africane. Nel 2010 prende la decisione di re-alizzare una scuola di prima alfabetizzazione: grazie ai numerosi eventi di solidarietà realizzati, e grazie alle tante Scuole di danza del territorio, adesso in Congo la scuola è in costruzione. Ma i progetti da realizzare non sono finiti: per questo l’Associazione vi aspetta dal 29 Giugno al 1 Luglio per la VI Edizione del “Fe-stival della Musica e delle Arti” presso Villa Renatico Martini a Monsummano.

La scuola Padre VittorioAgostini diventa realtà

E’ stata inaugurata lunedì 18 giugno la mostra personale di

Gabriela Mocanu dal titolo “L’Arte è Ricchezza”, visitabile fino

a mercoledì 18 luglio presso l’Opificio Jm di Prato, l’esclusivo

e raffinato store di Piazza S.Marco. Gabriela Mocanu, artista di

origine romena, ma residente da anni a Montecatini, presenta

una pittura inedita, in cui tutto è simbolo: dall’uovo espressione

dal caos primigenio, alla potenza del corpo femminile, ai fiori di

solare ispirazione, all’armonia dell’universo. Una produzione che

fa i conti con la memoria, la storia e il tempo, per far emerge-

re frammenti di immagini interiori. Quella di Gabriela Mocanu si

configura come l’arte degli stati d’animo.

Gabriela Mocanuespone all’Opificio

EVENTI

La manifestazione si è svolta alla Chiesa di San Jacopo in Campo di Firenze con un grande successo di pubbli-co. Madrina della manifestazione, l’attrice Anna Rita Del Piano. “Film Spray”, è nato da un’idea di Fabrizio Guar-

ducci e organizzato dall’Istituto Lorenzo de’ Medici sotto la direzio-ne artistica di Marcello zeppi. Nella sezione delle opere italiane vie-ne premiata Roberta Mucci, produttore ese-cutivo del film “Attimi di Fuga”, diretto dal regi-sta Umberto Innocenzi. hanno fatto parte del

cast artistico grandi nomi del cinema italiano tra i qua-li Giancarlo Giannini, Silvia De Santis, Nicola Canonico, Paolo Fiorino, Patrizia Lazzarini, Giuseppe Salustri, Greta Polki, Veronika Russo, Emanuele Salustri. Roberta Muc-ci, per il bellissimo premio inaspettato, ringrazia il direttore Artistico Marcello zeppi e il presidente del Festival Fabri-zio Guarducci. “Film Spray” è un festival importante e in-dispensabile per chi lavora nel settore cinematografico. Ci sono molti film in Italia che vengono prodotti con tanti sacrifici e non riescono ad approdare nelle sale cinema-tografiche e questa è una grande occasione.

Premio “Spray Cinema”per Roberta Mucci

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