CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Bilancio di responsabilità sociale 2009

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Il prodotto è frutto del processo di rendicontazione sociale realizzato da CEFAL al fine di migliorare il proprio intervento socio-formativo.

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Bilancio di responsabilità sociale 2009

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Documento redatto in collaborazione con:

Cides Centro Internazionale Dell’Economia Sociale, Consorzio di Cooperative Sociali

Sede Legale: Sede operativa: Via Lame, 118 Via Cervellati, 1/G.H.I.L. 40122 – Bologna 40122 – Bologna

Tel. +39 051 552876 / Fax. +39 051 555421

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INDICE

1. INTRODUZIONE 5

1.1 Lettera della Presidente 5

1.2 Guida alla Lettura 7

2. IDENTITA’ 9

2.1 La Missione 9

2.2 I Valori di riferimento 10

2.3 Le Radici del CEFAL 11

2.4 Le Aree di intervento 12

2.5 Sedi e Adempimenti normativi 16

3. RISULTATI ECONOMICI 21

3.1 Calcolo del Valore Aggiunto 21

3.2 Ripartizione del Valore Aggiunto 22

4. RELAZIONE SOCIALE 23

4.1 Mappa dei Portatori di interesse 23

4.2 Risorse umane 24

4.3 Relazioni di Rete 28

4.4 Risultati raggiunti nei settori di intervento 33

4.5 Eventi 48

4.6 Principali indicatori di qualità e Obiettivi raggiunti 50

4.7 Obiettivi futuri 52

INDICE DELLE TABELLE 53

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1. INTRODUZIONE

1.1 Lettera della Presidente

Negli ultimi anni il tema della responsabilità sociale ha assunto, anche nella nostra Regione, un ruolo

centrale nel dibattito tra mondo imprenditoriale, Istituzioni Politiche e interlocutori sociali, al cui centro

occupa una posizione di rilievo il mondo della formazione.

Nonostante la grave congiuntura che interessa l’intero mercato del lavoro e che mette in difficoltà i

nostri maggiori interlocutori, siamo riusciti a mantenere fede agli impegni presi e a dare risposte

efficaci ai problemi che si sono presentati.

CEFAL si caratterizza per la varietà offerta di percorsi di formazione professionale attraverso i quali dà

un importante contributo allo sviluppo del tessuto sociale ed economico in cui, come ente di

formazione, è inserito.

Trovandoci in una posizione privilegiata tra formazione del capitale umano e mondo del lavoro, dal

2009 abbiamo voluto perfezionare il nostro impegno verso la rendicontazione delle attività svolte, non

solo da un punto di vista meramente economico, bensì perfezionando un percorso di responsabilità

sociale già avviato. Negli anni precedenti, infatti, ci eravamo impegnati nella redazione di un

documento sociale, orientato principalmente alla presentazione dei servizi formativi erogati, nel 2009

invece è stato fatto un importante passo avanti sia nell’analisi dei processi organizzativi interni, che

delle relazioni con i soggetti del territorio, con i quali interagiamo quotidianamente.

Dopo aver rinnovato la certificazione UNI-ISO per la qualità della formazione da noi offerta, abbiamo

potuto stringere rapporti di collaborazione sempre più stretti, tanto che dal 2010 sarà possibile contare

su un impegno che, come CEFAL, ci porta a rispondere alla nostra mission ad un livello regionale.

Riuscire, dunque, ad avvalerci degli strumenti necessari per mantenere rapporti trasparenti con tutti i

portatori di interesse e, allo stesso tempo, per sviluppare circoli virtuosi volti al miglioramento continuo

delle attività in un’ottica della qualità, emerge come un obiettivo fondamentale e stimolante.

La centralità della persona, che caratterizza in nostro operato, e l’attenzione verso i cambiamenti, che

segnano la realtà attuale del mondo lavorativo e non, ci portano a credere sempre di più

nell’importanza di mantenere rapporti di fiducia, supportati dal concreto valore economico e sociale

del lavoro svolto.

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“…per rispondere alle esigenze e alla dignità di chi lavora, e ai bisogni della società, esistono vari tipi

di imprese, ben oltre la sola distinzione tra « privato » e « pubblico ». Ognuna richiede ed esprime una

capacità imprenditoriale specifica. Al fine di realizzare un'economia che nel prossimo futuro sappia

porsi al servizio del bene comune nazionale e mondiale, è opportuno tenere conto di questo

significato esteso di imprenditorialità. Questa concezione più ampia favorisce lo scambio e la

formazione reciproca tra le diverse tipologie di imprenditorialità, con travaso di competenze dal mondo

non profit a quello profit e viceversa, da quello pubblico a quello proprio della società civile”.

Capitolo Terzo - FRATERNITÀ, SVILUPPO ECONOMICO E SOCIETÀ CIVILE - Punto 41

BENEDETTO XVI ENCICLICA CARITAS IN VERITATE

In quanto Ente di formazione, e quindi punto di snodo di un network costituito da mondi imprenditoriali

diversi ma complementari, vogliamo, anche con la presentazione del documento che segue, compiere

uno sforzo in più non solo per aumentare la qualità dei servizi di cui ci occupiamo ma anche per

stringere relazioni sempre più trasparenti basate sulla fiducia reciproca

Maria Teresa Castaldi

Presidente CEFAL

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1.2 Guida alla Lettura

Il seguente documento è frutto di un processo di rendicontazione sociale che il CEFAL ha voluto

orientare e redigere, non solo in risposta al D. Lgs. 155/06 in materia di bilancio sociale, altresì per la

ben più importante finalità di migliorare in modo complessivo il proprio intervento socio-formativo ed

economico. Non solo, avviare un processo di rendicontazione sociale ha innescato in CEFAL un ciclo

virtuoso di gestione organizzativa che pone come obiettivi:

La trasparenza delle azioni e dei risultati (accountability);

La cura delle relazioni e dei rapporti con tutti i soggetti portatori di interesse (governance);

Uno sguardo costante e attento alle dinamiche organizzative interne (management);

I Principi che sostanziano il Bilancio Sociale qui esposto sono essenzialmente schematizzati di

seguito:

la coerenza: la quale mette in luce non solo gli obiettivi e i risultati conseguiti sul piano

economico ma a coniuga l’impatto meramente contabile con i risultati sociali, tradotti dalla

lettura dei risultati apprezzabili sui vari stakeholders;

la completezza: per la quale ogni riferimento e ogni dato numerico vengono supportati da

una descrizione qualitativa che riesca a presentare chiaramente il contesto e i settori nei

quale si inseriscono le attività del CEFAL;

la rilevanza: affinché tutti gli stakeholders possano avere accesso alle informazioni di

interesse, viene qui seguita la traccia segnata dalla mission e dalle politiche di qualità che

CEFAL rende pubbliche. In riferimento all’ispirazione e agli obiettivi prefissati ognuno potrà

trovare le informazioni necessarie per aumentare le possibilità di valutazione;

la partecipazione: in modo che il processo possa, nel corso degli anni coinvolgere tutti gli

stakehoders al fine di dare spazio ed efficacia alle loro voci. Chi è portatore di interesse

rappresenta la reale ricchezza dell’organizzazione e la sua partecipazione è obbligatoria in

un ente in salute.

La struttura del documento fa riferimento agli standard studiati dal GBS (Gruppo di Studio sul Bilancio

Sociale) e include, oltre alla parte introduttiva, le sezioni Identità, Risultati Economici e Relazione

Sociale.

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Nell’Identità si espone la Mission e si descrivono i campi di intervento in cui opera il CEFAL, nonché

la Storia, i Valori e le Politiche della Qualità, in modo da offrire gli elementi necessari affinché i lettori

possono cogliere i tratti peculiari dell’Ente.

Nella sezione Risultati Economici illustreremo il quadro delle performance economiche realizzate.

Infine, tratteremo la Relazione Sociale, capitolo nel quale analizzeremo dettagliatamente i risvolti che

le attività realizzate hanno nel sistema sociale nel quale l’ente opera, evidenziando i risultati raggiunti

coerentemente alle politiche preposte.

Il ruolo svolto dall’Ufficio Ricerca, Innovazione e Comunicazione, recentemente rinnovato dal

Consiglio d’Amministrazione, è centrale per diffondere i principi del Responsabilità Sociale d’Impresa

all’interno del CEFAL, tanto da favorire la partecipazione del personale e degli altri portatori di

interesse verso la realizzazione di un documento sociale completo e trasparente.

Il sistema di rendicontazione sociale poggia le sue radici sui sistemi di gestione e di comunicazione

che l’impresa ha già messo in campo in passato. Il valore del Bilancio Sociale qui esposto comprende

anche il frutto della consuetudine che l’ente rinnova periodicamente, preparando i rapporti annuali

sulle attività svolte.

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2. IDENTITA’

2.1 La Missione

CEFAL (Consorzio Europeo per la Formazione e l’Addestramento dei Lavoratori) è una Società

Cooperativa di Formazione Professionale, accreditata presso la Regione Emilia Romagna,

promossa dal Movimento Cristiano Lavoratori ed aderente alla Confederazione Cooperative Italiane.

CEFAL è un ente di formazione conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2000 di cui ha

rinnovato la certificazione il 29/06/2009 ad opera dell’Organismo TÜV Italia s.r.l.; il certificato è valido

per i seguenti campi di applicazione:

progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionale superiore, continua

e permanente, per utenze speciali e per l’obbligo formativo, servizi di orientamento,

servizi di consulenza per i servizi formativi;

progettazione ed erogazione di servizi socio-educativi in regime diurno (strutture

protette) rivolte a persone con disabilità;

erogazione del servizio di sostegno integrato inserimento lavorativo per persone con

disabilità (EA 37, 38f).

Come recita l’Art. 3 dello Statuto “La cooperativa, retta e disciplinata secondo il principio della

mutualità senza fini di speculazione privata, si propone di attuare i propri fini statuari sulla base del

pensiero sociale cristiano[…]”caratterizzando il proprio operato secondo le seguenti specifiche:

CEFAL si impegna nel campo della formazione professionale per offrire risposte adeguate ai bisogni educativi e di crescita delle persone integrando innovazioni pedagogiche e obiettivi formativi in modo da rispondere ai cambiamenti sociali e alle richieste dei soggetti del territorio.

CEFAL si avvale di un orientamento che tiene conto delle molteplici esigenze delle persone ritenuto fondamentale per stimolare l’integrità dell’individuo, non solo sotto l’aspetto economico, ma anche rispetto alle diverse sfere dell’esistenza. CEFAL abbraccia questa prospettiva come punto di forza che soggiace alle sue attività

“[…]per rispondere meglio ai propri fini sociali [...]”, CEFAL rivolge le proprie attività alla ricerca e alla promozione di occasioni di lavoro sia favorendo la crescita di nuove imprenditorialità tra i giovani che sviluppando percorsi d’inserimento lavorativo per garantire a tutti la partecipazione attiva e autonoma nella società.

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2.2 I Valori di riferimento

I fondamenti culturali e valoriali che guidano tutte le iniziative del CEFAL fanno riferimento, in primo

luogo, alla Dottrina Sociale della Chiesa, ed in particolare nel modo di concepire la Persona ed il

Lavoro.

Il Lavoro ha per CEFAL una duplice valenza: individuale e collettiva. Da un lato è strumento per

la realizzazione della persona, dall’altro è un contributo al miglioramento dell’economia e della

società.

La Persona: il CEFAL ispira le proprie azioni a una visione integrale della Persona, delle sue

esigenze, dei suoi diritti, delle sue potenzialità, nella ferma convinzione che qualsiasi uomo o

donna sia in primo luogo un soggetto portatore di risorse le quali, attraverso specifici percorsi di

formazione, d’accompagnamento e di sostegno, possono svilupparsi e apportare contributi

sempre più positivi alla comunità.

Ogni individuo è libero di intraprendere la strada che predilige purché dotato di una cassetta degli

attrezzi che contenga concetti, esperienze, metodi e modelli, dei quali si possa avvalere di fronte alle

difficoltà e alle possibilità della vita.

Riconfermati nella Lettera Enciclica “CARITAS IN VERITATE” firmata

da papa Benedetto XVI il 29 giugno 2009, i valori della persona e del

lavoro trovano ancor più attualità coniugati con l’orientamento alla

libertà e alla responsabilità della Chiesa. “La vocazione è un appello

che richiede una risposta libera e responsabile. Lo sviluppo umano

integrale suppone la libertà responsabile della persona e dei popoli:

nessuna struttura può garantire tale sviluppo al di fuori e al di sopra

della responsabilità umana.”

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2.3 Le Radici del CEFAL

L’esperienza di CEFAL ha inizio 38 anni fa, nel 1972. Nel tempo essa si è sviluppata, aggregando

competenze e risorse, fino ad assumere, dal 1° gennaio 2009, l’attuale configurazione di Ente

Regionale di Formazione del Movimento Cristiano Lavoratori dell’Emilia Romagna.

Questo processo di aggregazione ha fatto progressivamente convergere in CEFAL i percorsi

precedentemente avviati da CEFA/A (Centro Europeo Formazione Agraria), EFAL (Ente di

Formazione Avviamento Lavoratori), Faenza Formazione e Fondazione Galassini.

Attualmente CEFAL si configura come Ente di

Formazione riconosciuto a livello regionale in

funzione dei risultati ottenuti durante la

maturazione di un processo di consolidamento

che la struttura ha raggiunto.

Fin dagli albori, CEFAL mirava a diventare un

punto di riferimento regionale per tutti quegli

attori istituzionali impegnati nell’inserimento

lavorativo dei soggetti in difficoltà e svantaggiati,

creando e sviluppando le condizioni affinché i

rapporti con il mondo delle imprese potessero

generare benessere e attivare circoli virtuosi

orientati al continuo miglioramento.

Per arrivare all’attuale strutturazione, CEFAL ha intrapreso un percorso che è stato sostenuto anche

dal finanziamento da parte della Regione Emilia Romagna di un progetto di “Ristrutturazione e

riorganizzazione dell’Ente regionale MCL CEFAL per la formazione professionale” con fondi del 2007

al fine di aggregare in CEFAL le risorse delle opere MCL dedicate alla formazione in regione.

Rinnovare continuamente l’impegno perché le persone più deboli possano trovare la giusta

realizzazione nel lavoro prende impulso dal principio enunciato dall’Enciclica Laborem Exercens (14

Settembre 1981) di Giovanni Paolo II che sostiene: “Il lavoro è una delle caratteristiche che

distinguono l’uomo” ricorrente anche nella Costituzione del nostro paese all’Art. 4 “La Repubblica

riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro […] e ogni cittadino ha il diritto di svolgere, secondo le

proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione concorde al progresso materiale e

spirituale della società […]”.

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CEFAL attinge nutrimento da queste radici,

religiose e laiche, per rafforzare, con sempre

maggior determinazione, il proprio mandato e

riuscire a consegnare, anche nelle mani dei

soggetti in difficoltà, gli strumenti per

affermarsi come persone e come cittadini,

verso la costruzione del benessere proprio e

della società in un’ottica di valorizzazione del

“Bene Comune”.1

L’attenzione verso un’offerta specializzata e collegata in filiera attraverso puntuali aggiornamenti

permette un apporto formativo qualificato e qualificante, divenuto necessario per l’accesso al sistema

produttivo.

Ciò è facilitato dall’accuratezza posta nel curare e gestire un sistema di relazioni fruttuoso e

trasparente con gli altri enti, Istituzioni e associazioni dislocate sul territorio regionale, nazionale e,

recentemente, internazionale, in modo da contare su vivaci sinergie e fertili partenariati.

2.4 Le Aree di intervento

CEFAL concretizza il proprio impegno su diverse aree in modo da mettere in pratica, all’interno della

propria struttura, tutte le caratteristiche operative dell’Ente: la formazione per l’adempimento del

diritto/dovere di istruzione e formazione,gli interventi in area sociale e i servizi di formazione e

consulenza per le imprese.

60%

35%

5%

A. Formazione per l'adem-pimento del diritto/dovere di istruzione-formazione

B. Interventi in area sociale

C. Servizi di formazione e consulenza per le imprese e lo sviluppo locale

1 Stefano Zamagni definisce il “bene comune” confrontandolo con il “bene totale” e, per l’altro verso, tra bene comune e interesse generale. Mentre il bene totale è una somma di beni individuali, il bene comune è piuttosto il prodotto degli stessi. Il bene comune è dunque il bene della relazione stessa fra persone, tenendo presente che la relazione delle persone è intesa come bene per tutti coloro che vi partecipano. Tratto da: Comitato Scientifico e Organizzatore delle settimane sociali dei Cattolici Italiani, Pisa Pistoia 17-21 ottobre 2007, Relazione “BENE COMUNE NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE”;

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A. Formazione per l’adempimento del diritto / dovere di istruzione - formazione

La legge regionale 12/2003 ha stabilito le possibili modalità di assolvimento del diritto/dovere di

istruzione e formazione secondo diverse modalità:

percorsi integrati: sono percorsi progettati e realizzati in maniera congiunta tra istruzione e

formazione (comunemente indicati anche come OFI: Obbligo Formativo Integrato). Nell’ambito del

normale orario scolastico, una parte di ore viene svolta in collaborazione con il Centro di

Formazione Professionale (CFP) sulla base di unità di competenza definite insieme tra il personale

della scuola e del centro formativo, facendo riferimento al sistema nazionale delle qualifiche;

corsi per l’assolvimento dell’obbligo formativo nella formazione professionale: hanno una durata di

due anni, con un monte ore di circa 900 ore/anno (ripartite indicativamente in 585 presso il CFP e

315 di stage) e prevedono un esame finale con il quale viene rilasciata una qualifica regionale2;

sono anche indicati come percorsi OF (Obbligo Formativo);

apprendistato nel diritto/dovere di istruzione e formazione: è un rapporto di lavoro volto a favorire

l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, fornendo loro la possibilità di acquisire una

professionalità specifica direttamente all’interno di un’impresa.

I destinatari

La normativa italiana sancisce l’obbligo di istruzione fino ai 16 anni e il diritto beneficiare di

percorsi formativi aperti a tutti i giovani fino al compimento dei 18 anni.

2 I progetti finanziati nel 2009 hanno durata, in virtù di un cambiamento nelle direttive attuative regionali, di 1000 ore / anno delle quali 350 di stage.

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B. Interventi in area sociale

Il settore “interventi in area sociale” di CEFAL raggruppa tutte le iniziative rivolte a persone

diversamente abili o in situazione di svantaggio sociale, attraverso interventi di orientamento,

formazione, transizione al lavoro.

Inoltre CEFAL, attraverso specifici progetti formativi, interviene con corsi di aggiornamento o corsi

professionali per gli operatori coinvolti nella rete dei servizi che si occupano, a diverso titolo, di

persone in situazione di svantaggio.

I destinatari

Al variare delle caratteristiche delle persone in difficoltà e all’evolvere dei loro bisogni, il settore ha

sviluppato attività, servizi, modelli di intervento rivolti a diverse tipologie di persone con bisogni

speciali:

diversamente abili;

in esecuzione penale/sottoposte a provvedimenti giudiziari;

straniere che si trovano sul territorio italiano, compresi richiedenti asilo e rifugiati;

Rom e Sinti;

con problemi di salute mentale;

con problemi di tossicodipendenza/abuso da sostanze psicotrope;

in condizioni di disagio sociale legato a fenomeni di “nuove povertà”.

Come ricordato, gli interventi formativi sono progettati anche per diversi gruppi di operatori che

lavorano con i soggetti di cui sopra:

operatori dei servizi sociali;

operatori del sistema della giustizia;

volontari;

operatori dei servizi di salute mentale;

operatori comunali;

mediatori linguistico-culturali;

operatori socio-assistenziali;

insegnanti.

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C. Servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale

Il settore si occupa di interventi di promozione delle risorse umane in risposta ad esigenze di sviluppo

manifestate da imprese, Istituzioni, servizi del territorio, con particolare riferimento al livello

locale/regionale, ma anche trans-regionale o transnazionale, nell’ambito di azioni finanziate da

strumenti nazionali od europei di cooperazione.

I destinatari e le tipologie di percorsi:

Rientrano in questo settore diverse tipologie di intervento:

percorsi personalizzati per la formazione di lavoratori provenienti da aziende in crisi interessati da

ammortizzatori sociali (di durata di norma compresa tra 50 e 300 ore) o a rischio di esclusione dal

mercato del lavoro;

percorsi di formazione superiore, rivolti a persone in possesso di qualifica professionale, diploma o

laurea, per l’acquisizione di qualifiche di “approfondimento / specializzazione”;

percorsi di formazione, di norma di breve-media durata (16-90 ore), ad accesso individuale per la

formazione lungo l’intero arco della vita, rivolti a persone occupate (formazione continua) o a

persone adulte in qualunque condizione occupazionale (formazione permanente) per adeguare la

propria professionalità alle richieste del mercato del lavoro;

percorsi di formazione aziendale (o interaziendale) su richiesta di singole aziende, organizzazioni,

gruppi/reti/partnership, di norma private, per rispondere ad esigenze di innovazione, riconversione,

specializzazione, rafforzamento del personale (anche attraverso i fondi paritetici interprofessionali

per la formazione continua);

percorsi di accompagnamento alla creazione/sviluppo di impresa, soprattutto nell’ambito

dell’economia sociale;

iniziative complesse per il rafforzamento e lo sviluppo del sistema di istruzione-formazione e

transizione al lavoro rivolto, in modo particolare, agli operatori del terzo settore, anche attraverso

reti interistituzionali pubblico – private; questo ambito comprende anche attività di cooperazione

internazionale per il capacity building e lo sviluppo locale.

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2.5 Sedi e Adempimenti normativi Il CEFAL, la cui sede legale è ubicata in Via Lame 118 a Bologna, conta su tre sedi operative

dislocate sul territorio regionale, ognuna delle quali è funzionale ai fabbisogni formativi della

popolazione emiliano-romagnola:

Sede operativa di Bologna "S.Ruffillo”

Via Nazionale Toscana, 1

40068 - S. Lazzaro di Savena (BO);

Sede operativa di Villa S.Martino di Lugo (RA)

Via Provinciale Bagnara, 30 - 48022

Villa San Martino di Lugo (RA)

Sede operativa di Faenza (RA)

Via Severoli, 12 - 48018

Faenza (RA)

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Tab. 1 Dotazioni tecniche delle Sedi operative

Il Centro S.Ruffillo a

Bologna Villa S.Martino di

Lugo Faenza,

Via Severoli, 12

Struttura (mq) 3.000 1.000 460

Aule didattiche 9 5 5

Aula di informatica

2

1 aula per disegno tecnico CAD

1 Multimediale

1

Laboratori

2 di elettronica

1 di vetrinistica

1 di cucina

Disponibilità di attrezzature per attività di:

• elettronica

• sartoria

• pneumatica

• cucina

1 biblioteca

1 di vetrinistica

Officina 1 officina dotata di reparto

saldatura

Sala riunioni 1 sala riunioni

(da 16 posti)

1 sala riunioni

(da 12 posti) 1 sala riunioni

Sala mensa RISTOFAST - “Bar’n’Out” Mensa per 120 coperti Bar circolo MCL

Sala ricreativa Sala ricreativa per gli allievi 1 sala con veranda Bar circolo MCL

Sala convegni 1 Sala convegni

Ospitalità 7 posti presso la foresteria InOut

Parco Ampio parco e serra per attività di

formazione Campo sportivo attrezzato e

giardino

Parcheggio Ampio e gratuito Ampio e gratuito

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CEFAL si pone come obiettivo l’adempimento degli adeguamenti previsti dal Decreto Legislativo

81/2008, ed in particolare degli articoli 17 e 28 dello stesso decreto. A tal fine il Datore di Lavoro, in

relazione alla natura dell'attività svolta dalla propria azienda, valuta i rischi per la sicurezza e per la

salute dei lavoratori attraverso un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) emesso il 10/12/2008

con validità di due anni.

Dall’esito di tale documento, che tiene conto delle caratteristiche delle strutture aziendali, sono stati

stabiliti un organigramma del Servizio Benessere e Protezione e una squadra di emergenza.

Tab. 2 Decreti e normative in materia di Valutazione dei Rischi

Decreto Descrizione

Decreto Ministeriale 10/3/98 Norma per la valutazione del rischio incendio e gestione delle

emergenze incendio ed evacuazione

Decreto Legislativo 388/03 Regolamento sul pronto soccorso aziendale

Decreto Legislativo 151/01 Tutela delle lavoratrici in stato di gravidanza

Accordo europeo 8 ottobre

2004 Stress lavoro correlato

Organigramma del Servizio di Prevenzione e Protezione

Il Servizio di Prevenzione e Protezione si occupa prevalentemente di monitorare e migliorare le

condizioni di lavoro del personale portando avanti un impegno quotidiano volto alla tutela della

sicurezza, non solo materiale ma anche relazionale.

Servizio di Prevenzione

e Protezione

Legale Rappresentante (L.R.)

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.)

Medico Competente (M.C.)

Responsabile del SPP (R.S.P.P.)

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I soggetti preposti sono incaricati anche di segnalare eventuali problematiche

dovute a stress sul lavoro e fornire le modalità da seguire per risolverle

coinvolgendo se necessario, professionisti, psicologi o consulenti

dell’organizzazione aziendale. Lo stress è un problema di vasta portata e spesso

erroneamente sottovalutato. Ottemperare all’obbligo di legge sulla sua

valutazione e prevenzione contribuisce significativamente al benessere sia in

termini economici sia in termini “ambientali”.

Nel rispetto del DVR, il Servizio di Prevenzione e Protezione è incaricato di

aggiornare le conoscenze del personale organizzando corsi di formazione

inerenti i temi della sicurezza.

A tal proposito, CEFAL nel 2009 ha aderito a un progetto di formazione per la

sicurezza promosso dall’associazione nazionale SCF di cui è membro, per il

quale è stato richiesto e ottenuto il finanziamento dal Fondo Paritetico

Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua negli Enti Religiosi FONDER.

Inoltre, è compito delle figure preposte monitorare lo stato degli apparecchi per le emergenze

antincendio e sismiche.

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3. RISULTATI ECONOMICI

3.1 Calcolo del Valore Aggiunto La produzione e distribuzione del valore aggiunto rappresenta il principale tramite di relazione con il

bilancio di esercizio. La riclassificazione del Conto economico a valore aggiunto prevede la

rielaborazione dei dati di bilancio relativi al periodo di rendicontazione, in modo da evidenziare la

ricchezza prodotta e distribuita dall’Ente ai propri stakeholder.

Da un punto di vista pratico tale grandezza è misurata attraverso la differenza tra il valore

economico generato dall’azienda ed i costi sostenuti per l’acquisizione di beni e servizi.

Tra il 2008 e il 2009 si evidenzia un consistente aumento del valore della produzione (circa +73%).

Questa performance è stata raggiunta grazie soprattutto alle attività realizzate in provincia di

Ravenna, ma anche per un aumento consistente in provincia di Bologna delle attività svolte

nell’area formazione per l’adempimento del diritto / dovere di istruzione e nell’ambito degli interventi

in area sociale.

Tale risultato scaturisce inoltre da attente strategie di utilizzo delle risorse attraverso gli strumenti di

pianificazione e controllo di gestione applicate a tutte le sedi in maniera integrata attraverso

un’efficace ed efficiente collaborazione tra la direzione e l’amministrazione.

ESERCIZI VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

2009 2008 Delta %

A) Valore della produzione

Ricavi delle vendite e delle prestazioni € 2.627.794 € 1.949.411

Variazione dei lavori in corso su ordinazione € 1.336.796 € 260.095

Altri ricavi e proventi € 177.573 € 191.402

Ricavi della produzione tipica € 4.142.163 € 2.400.908 72,52%

B) Costi intermedi della produzione

Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci € 122.251 € 67.295

Costi per servizi € 2.175.300 € 1.106.107

Costi per godimento di beni di terzi € 311.959 € 254.440

Oneri diversi di gestione € 5.043 € 59.113

Totale costi intermedi € 2.614.553 € 1.486.955 75,83%

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO € 1.527.610 € 913.953 67,14%

C) Componenti accessori e straordinari

Saldo componenti accessori € 14 € 64

Saldo componenti straordinari -€ 3.697 -€ 6.395

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO € 1.523.927 € 907.622 67,90%

Ammortamenti della gestione per gruppi omogenei di beni -€ 100.650 -€ 75.111

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO € 1.423.277 € 832.511 70,96%

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3.2 Ripartizione del Valore Aggiunto

PROSPETTO DI RIPARTO DEL VALORE AGGIUNTO

2009 2008

a) Remunerazione del personale

Personale € 1.289.433 € 715.944 Remunerazioni dirette € 939.710 € 520.731

Remunerazioni indirette € 349.723 € 195.213

Compensi ad amministratori e sindaci € 35.659 € 35.603 Tot. € 1.325.092 € 751.547

b) Remunerazione della Pubblica Amministrazione

Imposte dirette € 3.123 € 10.000 Imposte indirette € 11.714 € 7.202 Tot. € 14.927 € 17.202

c) Remunerazione del capitale di credito

Tot. € 20.160 € 38.727

d) Remunerazione dell’azienda

Utile esercizio € 3.206 € 90

f) Associazioni sindacali e di categoria € 7.516 € 5.815

g) Allievi € 52.376 € 19.130

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO € 1.423.277 € 832.511

Il dettaglio della distribuzione del valore aggiunto agli stakeholder ci mostra come:

Personale: 90,6%, di cui il 73% in remunerazioni dirette (salari e stipendi) e il 27% in

remunerazioni indirette (oneri sociali, costi per la sicurezza e la salute, formazione);

Compensi ad amministratori e sindaci: 2,51%;

Pubblica Amministrazione: 0,82%, valore comprensivo delle imposte dirette ed indirette;

Capitale di credito: 1,42%, comprensivo della remunerazione dei fornitori di capitale di breve e

lungo termine;

Azienda: 0,45%, da intendersi quale utile di esercizio;

Associazioni sindacali e di categoria: 0,53%;

Allievi: 3,68%; valore comprensivo delle Borse lavoro e indennità di frequenza allievi, delle visite

didattiche, del trasporto allievi;

Dis tribuz ione del VA 2009

90,60%

2,51%

0,82%

1,42% 0,45% 0,53%

3,68%pers onale dipendente

c ompens i ad

amminis tratori e

s indac ipubblic a

amminis traz ione

c apitale di credito

az ienda

as s oc iaz ioni s indac ali

e di c ategoria

allievi

Page 23: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

23

4. RELAZIONE SOCIALE

4.1 Mappa dei Portatori di interesse Nella seguente riproduzione grafica sono riportati i portatori di interesse che a diverso titolo sono

implicati nelle attività svolte dal CEFAL. Per stakeholder si intendono i soggetti che traggono in

qualche modo beneficio dalle attività dell’ente, le caratteristiche dei quali possono essere diverse

trovando comunque un riferimento comune rispetto ai gradi di coinvolgimento con l’ente.

Il grafico di seguito rappresenta le tipologie di relazioni instaurate diversificandole per intensità.

La varietà di soggetti, di tipologia dei loro ruoli e delle loro funzioni, mettono in luce l’ampiezza delle

aree nelle quali CEFAL opera, coinvolgendo energie e risorse per invertirle in capacità e conoscenze

da reintrodurre nel tessuto sociale.

Enti pubblici

Partner di sviluppo e innovazione

Comunità locale

Istituti di credito

Parrocchie

Giovani soggetti a

diritto/dovere allo studio

Enti di certificazione

Qualità

Imprenditori e liberi professionisti Le risorse

umane ed i collaboratori Imprese del

territorio

Giovani e adulti in situazione di

svantaggio

Persone a bassa qualifica

Fornitori di materiali e servizi occasionali

Page 24: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

24

4.2 Risorse umane

La riorganizzazione delle sedi e del personale, alla luce della strutturazione di CEFAL a livello

regionale, ha spinto l’organizzazione a valorizzare le peculiarità strutturali e geografiche laddove il

CEFAL opera. Ad oggi il CEFAL è strutturato secondo il seguente organigramma:

Settore Diritto Dovere Settore Sociale Settore Servizi per le Imprese

1 Struttura Lavorativa Protetta 2 Servizio Sostegno Integrato Inserimento Lavorativo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE

DIRETTORE

Segreteria di Direzione Ricerca, Innovazione e

Comunicazione

Certificazione Qualità

Sicurezza acquisti e Servizi Generali

Addetto Servizi Generali

Amministrazione, Finanza e Controllo

Segreteria Gestionale

Add. Segr.Gest.

Add. Contabil.

Add. Rendic.

Add. Uff. Person.

Coord. Terr. RA

Resp. Settore Sede

Resp. Settore RA

Resp. Settore Sede

Resp. Settore RA

Resp. Settore

Resp. Progett. e Sviluppo

Resp. Progett. e Sviluppo

Resp. Progett. e Sviluppo

Resp. di Progetto

Resp. di Progetto

Resp. di Progetto

Resp. SLP

1

Resp. SIIL

2

Resp. di Progetto

Tutor Operatori

Specialistici

Tutor Operatori

Specialistici

Formatori

Formatori Operatori

Specialistici

Formatori Operatori

Specialistici

Formatori Operatori

Specialistici

Formatori Operatori

Specialistici Formatori

Page 25: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

25

Tab. 3 Distribuzione del personale per sede

SEDE PERSONALE

Sede operativa di Bologna 14

Sede operativa di Villa S.Martino di Lugo 8

Sede operativa di Faenza 2

Distaccati / in aspettativa 9

Tot. 33

La suddivisione del personale rispecchia le qualità delle tre sedi rispetto alle specificità dell’offerta

formativa, del lavoro di progettazione e di implementazione dei corsi.

Tab. 4 Genere e Ruoli del personale

Nella sede di Bologna le collaborazioni a progetto e le convenzioni con altri soggetti formativi o della

cooperazione sono principalmente impiegate nell’ambito di attività di tipo socio-formativo, soprattutto

in progetti svolti nelle carceri o con utenze speciali, ma anche a supporto degli interventi rivolti ai

giovani in diritto – dovere di istruzione e formazione.

Nella sede di Lugo la peculiarità che contraddistingue l’operatività del CEFAL è rappresentata da una

forte specializzazione nelle progettualità indirizzate al sostegno e all’empowerment di soggetti disabili.

Ruolo M F

Direttore 1

Responsabile amministrativo 1

Responsabili di Area 1 5

Settore amministrativo e Segreteria gestionale e di direzione

1 3

Referenti Logistica 2

Coordinatori, Formatori e Tutor 6 4

Distaccati presso altri enti o in aspettativa 4 5

Tot. 16 17

Page 26: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

26

Tab. 5 Gruppi di lavoro3

DIRITTO / DOVERE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

BOLOGNA

SOCIALE

BOLOGNA

• Adia Mele (Responsabile OF)

• Patrizia Loria (Responsabile OFI)

• Silvano Nanni (Responsabile di Progetto)

• Costanza Curti (Responsabile di Progetto)

• Stefania Pigozzi (Responsabile di Progetto)

• Federico Lambertini (Responsabile di Progetto)

• Chiara Xilo (Tutor)

• Vincenzo Pulerà (Tutor)

• Claudia Parisini (Tutor)

• Tiziana Landuzzi (Formatore / Tutor)

• Marta Mantovani (Operatore specialistico)

• Andrea De Luca (Operatore specialistico)

• Giacomo Sarti (Responsabile di Settore)

• Maria Grazia D’Alessandro (Responsabile Progettazione e Sviluppo / Responsabile di Progetto)

• Emore Rubini (Responsabile di Progetto)

• Daniela Farini (Responsabile di Progetto)

• Stefano Cuppini (Responsabile di Progetto)

• Roberta Gregorini (Responsabile di Progetto)

• Chiara Barbieri (Responsabile di Progetto)

• Micaela Mariani (Operatore specialistico)

• Ilario de Gaetanis (Operatore specialistico)

DIRITTO / DOVERE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

SEDI IN PROVINCIA DI RAVENNA

SOCIALE

SEDI IN PROVINCIA DI RAVENNA

• Stefania Visani (Responsabile di Settore / Responsabile di Progetto)

• Mario Amadei (Responsabile di Progetto)

• Simona Ranieri (Tutor)

• Raffaella Panzavolta (Tutor)

• Fabio Casadio (Tutor / Formatore)

• Francesca Panciatichi (Tutor / Formatore)

• Alessandra Zaccarini (Formatore)

• Anna Maria Dalmonte (Responsabile di Settore / Coordinatore territoriale)

• Federica Ragazzini (Responsabile SIIL / Operatore specialistico)

• Fulvia Ricci Mingani (Responsabile Struttura Lavorativa Protetta / Operatore specialistico)

• Giuseppe Alberuzzi (Operatore specialistico)

• Alessandra Zaccarini (Operatore specialistico)

• Maria Fussi (Operatore specialistico)

• Domenica Tamburini (Operatore specialistico)

• Giovanna Mazzotti (Operatore specialistico)

• Claudia Peppi (Operatore specialistico)

• Sara Sartoni (Operatore specialistico)

• Giulia Galegati (Operatore specialistico)

SERVIZI PER LE IMPRESE

• Flavio Venturi (Responsabile di Settore)

• Fabio Casadio (Responsabile di Progetto)

• Luca Finelli (Operatore specialistico)

3 In corsivo i collaboratori

Page 27: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

27

DIREZIONE E SERVIZI CENTRALI

• Flavio Venturi (Direttore)

• Luigia Dal Cero (Segreteria di Direzione)

• Lorena Sassi (Responsabile Ricerca, Innovazione e Comunicazione)

• Diego Turchi (Responsabile Sicurezza e Referente Acquisti e Servizi Generali)

• Lidio Dian (Addetto Servizi Generali)

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO; SEGRETERIA GESTIONALE

• Stefano Tumiati (Responsabile Amministrativo)

• Silvia Rimondini (Contabilità Generale e Pagamenti)

• Rita Cocchi (Rendicontazione e Contabilità Analitica)

• Simona Maiorano (Amministrazione del Personale)

• William Baccolini (Capo Ufficio Segreteria Gestionale)

• Mariagrazia Farinelli (Segreteria Gestionale)

CEFAL nel 2009 ha dedicato un considerevole impegno nell’analisi organizzativa dell’ente, anche in

relazione ai necessari adeguamenti in virtù dell’aggregazione delle nuove sedi e del personale ad

esse adibito. In tale percorso, preceduto da un’azione di formazione del personale sui temi

dell’organizzazione del lavoro, è stato l’inizio di una rivisitazione delle logiche collaborative all’interno

del CEFAL.

Page 28: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

28

4.3 Relazioni di Rete La formazione coinvolge il tessuto sociale circostante in tutte le sue strutture e forme, a partire dalle

famiglie, come ad esempio quelle dei disabili o dei giovani che si trovano in situazioni di disagio.

La formazione è un processo che responsabilizza la persona e si fonda su di una serie di legami con il

contesto di riferimento: le imprese, le istituzioni pubbliche, i soggetti della società civile.

Tra i bisogni e le risorse, il motore

dell’innovazione che caratterizza i processi

formativi deve tener conto delle opportunità, delle

sfide e dei problemi presenti sul territorio.

Il CEFAL è da sempre impegnato nella

partecipazione all’attivazione di nuove reti

territoriali, attraverso le quali influire sul

miglioramento dei contenuti e delle competenze

in campo.

Allo stesso tempo, garantisce una fitta gamma di

possibilità e contatti capaci di consolidare

l’operato e sviluppare quotidianamente il mandato che il CEFAL, come ente di formazione regionale,

si è prefissato.

La “dimensione europea” delle iniziative, che il CEFAL considera come uno dei suoi orientamenti

guida, si concretizza attraverso la promozione delle risorse umane in un’ottica più ampia, favorita dal

confronto con le diverse realtà europee.

Tale fonte di ricchezza, sia per le persone e che per le organizzazioni della società civile, situa il

CEFAL in un percorso verso la creazione di una società della conoscenza inclusiva e multiculturale.

Coerentemente con tale direzione CEFAL interpreta le attività transnazionali, che sta sviluppando da

anni, non più come un suo settore specifico ma come espressione degli altri settori di intervento: la

partecipazione a Reti europee e l’utilizzo di strumenti ivi forniti risulta come il naturale compimento di

un processo di maturazione del CEFAL frutto del rafforzamento delle attività svolte e del loro impatto.

Page 29: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

29

Le reti di cui il CEFAL è parte

Il CEFAL, nel suo percorso che da anni lo caratterizza come uno dei principali soggetti che si

occupano di formazione professionale in Emilia-Romagna, ha stretto una serie di contati e rapporti

privilegiati che si articolano su vari livelli.

LIVELLO REGIONALE

CEFAL è associato con MCL, Il Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) è

un’associazione “non profit” di promozione sociale, nata nel 1972, che fonda la

propria azione sul messaggio evangelico.

CEFAL è associato ad AECA, Associazione Emiliano-Romagnola dei Centri

Autonomi di Formazione Professionale, finalizzate alla creazione di sinergie per

promuovere l’integrazione e lo scambio di buone prassi tra gli Enti soci.

CEFAL ha promosso, attraverso un progetto di Iniziativa Comunitaria

Occupazione, la creazione nel 1998 della Cooperativa sociale It2, che si connota

come “impresa di transizione” facendo riferimento al modello francese delle

“entreprise d’insertion”.

Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura, costituito a Bologna il 23

settembre del 1972, ONG che opera in diversi Paesi in via di sviluppo quali:

Albania, Marocco, Kenya, Bosnia, Tanzania, Guatemala, Argentina, Somali.

Occupandosi di programmi di sviluppo integrato, con particolare attenzione ai

settori dell’Agricoltura, Promozione sociale, Educazione, Formazione

professionale, Sanità.

Centro Internazionale Dell’Economia Sociale – attivo dal 1995, è un Consorzio di

cooperative sociali che si occupa di promozione dell’economia sociale attraverso

una serie di attività che comprendono studi, ricerche, assistenza tecnica allo

sviluppo di impresa sociale.

Cooperativa sociale di tipo A, costituita nel 1983, offre servizi socio-assistenziali

educativi ed è fortemente specializzata nell’assistenza domiciliare agli anziani non

autosufficienti e nella gestione di strutture per anziani

2

Page 30: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

30

Consorzio Provinciale Abitazioni Lavoratori Cristiani, composto da Cooperative

edificatrici associatesi per potere assegnare una casa anche a coloro che non

riescono ad acquisirne una alle condizioni di libero mercato.

Il Consorzio venne costituito il 5 Giugno 1972 tra un gruppo di cooperative socie

di Copalc insieme ai Consorzi di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna e Parma in

un periodo particolare per il comparto dell'edilizia e per la cooperazione.

La Cooperativa agricola Motta & Bosco, costituitasi nel 1954, oggi è proprietaria e

conduttrice diretta di un'azienda agricola di circa 580 ettari e aderisce alla

"Confederazione Cooperative Italiane"

LIVELLO NAZIONALE

CEFAL è associato a Scuola Centrale Formazione,

associazione nazionale di Enti di formazione riconosciuta ai

sensi della legge 40/87. Scuola Centrale di Formazione ha

circa 40 enti soci in 100 sedi distribuite in 9 regioni italiane per

un totale di circa 2000 dipendenti.

CEFAL è associato a CONFAP, Confederazione Nazionale

Formazione Aggiornamento Professionale, costituita nel 1974

su iniziativa delle CEI, allo scopo di offrire un riferimento

organico ed unitario agli Enti di formazione professionale di

ispirazione cristiana nel loro servizio formativo rivolto ai giovani

ed utenti nell’ambito dell’Orientamento e della Formazione al

lavoro e sul lavoro.

Page 31: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

31

CEFAL è associato a CONFCOOPERATIVE, Confederazione

Cooperative Italiane, organizzazione giuridicamente

riconosciuta di rappresentanza, assistenza e tutela del

movimento cooperativo e delle imprese che traggono

ispirazione dai principi e dalle tradizione della Dottrina Sociale

della Chiesa.

CEFAL è membro del Consorzio OPEN (Offenders Pathways

to Employment National Network), organismo di secondo

livello finalizzato a promuovere lo sviluppo ed il miglioramento

di metodi e sistemi per favorire l'inserimento/reinserimento

socio-lavorativo di minori ed adulti autori di reato. Il Consorzio

raggruppa le maggiori organizzazioni che, a livello nazionale e

regionale, promuovono e gestiscono interventi di formazione e

inclusione sociale e lavorativa per detenuti ed ex-detenuti.

LIVELLO EUROPEO

CEFAL è membro di YES Forum (Youth and European Social Work Forum),

rete di organizzazioni ufficialmente riconosciute di 13 diversi paesi dell’UE, che

condividono l’impegno per l’inclusione sociale e la partecipazione attiva dei

bambini e dei giovani con esperienze di svantaggio ed esclusione.

Attraverso l’associazione nazionale Scuola Centrale Formazione, CEFAL è

collegato a CEC (Comité Européen de Coordination), rete europea costituita da

16 associazioni di diversa natura che operano nel circuito del Terzo Settore,

rappresentano complessivamente circa 500 organizzazioni in 9 stati membri

dell’UE.

http://www.openconsorzio.org/

Page 32: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

32

I PARTNER ISTITUZIONALI E TECNICI

Tab. 6 Partner di progetto

PARTNER

Regione Emilia Romagna

Provincia di Bologna

Provincia di Ravenna

Comune di Bologna

Unione dei Comuni della Bassa Romagna

Uffici di Piano Distretto Pianura Est

Uffici di Piano Distretto Pianura Ovest

AUSL Bologna

AUSL Lugo, Ravenna

Caritas Diocesi di Bologna

Centri di Formazione Professionale Locali e Regionali

Facoltà di Scienze della Formazione Università di Bologna

IRES

Partner Regionali

Federazioni, Consorzi e Coop Sociali Locali

HERA S.p.A.

ISFOL

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Opera Don Calabria

CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)

AGESOL Onlus

CFPP Casa di Carità Onlus

Partner Nazionali

Associazione Famiglie Rurali Sinistra Piave, S.Giacomo di Veglia (TV)

COMGIIT A.C. La Paz, Publa Pue (Mèxico)

ESMOVIA, Valencia (Spagna)

European Consulting LTD, (Malta)

Barka Foundation (Polonia)

EPATV, Vila Verde (Portugal)

Lycée Professionnel François Rabelais, Brassac Les Mines (Francia)

Regione Istria (Croazia)

Dipartimenti d Economia e Turismo di Pola (Croazia)

Etcharry Formation Developpement, (Francia)

Fundacia de Volontari Somaschi, (Romania)

Agentura Podporovaneho Z.S. ONG (Slovacchia)

AID Actions Intégrées de Développement (Belgio)

Training Education & Developement (Danimarca)

Partner Internazionali

Ustredie Prace, Ministero del Lavoro (Slovacchia)

Page 33: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

33

4.4 Risultati raggiunti nei settori di intervento

In questo paragrafo l’attenzione è posta su vari indicatori che permettono di comunicare la dimensione

dell’impatto sociale che hanno avuto le attività del CEFAL nel corso del 2009. Il valore numerico di per

sé considerato come un dato freddo, riesce a consegnare al lettore una prima misura del lavoro svolto

nelle varie aree di intervento nel rispetto delle tre dimensioni tipiche dell’operato del CEFAL

Ricordiamo le tre Aree di intervento del CEFAL, già presentate nella sezione “Identità” del presente

Bilancio Sociale, sono:

formazione per l’adempimento del diritto/dovere di istruzione - formazione: suddivisi in

percorsi di formazione e percorsi integrati di formazione e istruzione;

interventi in area sociale: rivolti sia a persone in situazione di svantaggio sociale, attraverso

interventi di formazione e di transizione al lavoro, sia ad operatori coinvolti nella rete dei servizi;

servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale: formazione superiore

ed Alta Formazione per attività del Settore pubblico e privato.

Nel 2009 hanno beneficiato di azioni FORMATIVE CORSUALI erogate da CEFAL complessivamente

oltre 1.100 persone, di cui circa l’85% erano giovani soggetti al diritto/dovere di istruzione e formazione

e il restante 15% adulti. Tra questi ultimi, oltre 110 erano soggetti in difficoltà rispetto all’accesso al

lavoro (per condizioni di svantaggio di varia natura o comunque in carico ai servizi per l’impiego).

Nel 2009 -2010 si evidenzia un sensibile incremento del numero di beneficiari ai corsi per l’assolvimento

del diritto dovere nella formazione rispetto all’anno formativo 2008-2010: da 301 a 380 ragazzi (+26%).

Tra i beneficiari complessivi delle azioni corsuali, circa il 36% sono stranieri.

Il monte ore dei corsi CONCLUSI4 nel 2009 è stato complessivamente di oltre 20.000 ore corso.

Ad esse vanno sommate le attività laboratoriali e i servizi di accompagnamento / orientamento /

supporto all’inserimento lavorativo, nonché i progetti di sistema e le attività seminariali per operatori, cui

hanno partecipato complessivamente oltre 1.200 persone (di cui circa 370 giovani e 870 adulti).

4 In questa stima sono conteggiati i corsi OF e OFI per l’anno formativo 2008-2009 ma non quelli per l’anno formativo 2009-2010

Page 34: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

34

Area formazione per l’adempimento del diritto/dovere di istruzione - formazione

Il Settore si occupa della formazione iniziale per i giovani tra i 15 e i 18 anni. CEFAL eroga tali servizi

da più di vent’anni. Durante lo sviluppo della struttura ha acquisito e perfezionando procedure e

metodologie didattiche idonee a trovare risposta alle mutevoli esigenze dei giovani, riuscendo a

adeguare la propria offerta formativa in sintonia con i cambiamenti legislativi intercorsi.

Assolvimento del diritto / dovere nella formazione professionale (“Obbligo Formativo”):

beneficiari annualità Ore corso

OF 2008-2009 301 16 14.400

OF 2009 – 2010 380 20 19.000

Operatore del Punto Vendita 2008-2009

Operatore del Punto Vendita 2009-2010

Installatore e manutentore impianti elettrici 2008-2009

Installatore e manutentore impianti elettrici 2009-2010

Operatore amministrativo-segretariale 2008-2009

Operatore amministrativo-segretariale 2009-2010

Operatore della ristorazione 2008-2009

Operatore della ristorazione 2009-2010

Costruttore su macchine utensili 2008-2009

Costruttore su macchine utensili 2009-2010

0 20 40 60 80 100 120 140

19

33

40

36

35

37

22

18

36

37

15

13

35

43

17

33

23

36

19

40

20

42

32

I° anno Faenza I° anno Bologna I° anno Villa S.Mart. II° anno Faenza II° anno Bologna II° anno Villa S.Mart.

Page 35: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

35

Tab. 7 Corsi OF conclusi (Anno formativo 2008-2009)

Allievi a termine

Operatore del Punto Vendita

Installatore e manutentore

impianti elettrici

Operatore amministrativo-segretariale

Operatore della

ristorazione

Costruttore su macchine utensili

Totale

allievi

I° anno 19 Faenza

40 Bologna 35 Bologna 22 Bologna 36 Bologna 40 Lugo 192

II° anno 15 Faenza

35 Bologna 17 Bologna 42 Lugo

109

Totale 109 52 22 36 82 301

Annualità Operatore del Punto Vendita

Installatore e manutentore

impianti elettrici

Operatore amministrativo-segretariale

Operatore della

ristorazione

Costruttore su macchine utensili

Totale

allievi

Bologna: 2 I° anno

(900 ore) Faenza: 1

Bologna: 2 Bologna: 1 Bologna: 2 Lugo: 2 10

Bologna: 2 II° anno

(900 ore) Faenza: 1

Bologna: 1 - - Lugo: 2 6

Totale 6 3 1 2 4 16

Totale ore corso 14.400

Tab. 8 Corsi OF in attuazione (Anno formativo 2009-2010)

Frequentanti Operatore del Punto Vendita

Installatore e manutentore

impianti elettrici

Operatore amministrativo-segretariale

Operatore della

ristorazione

Costruttore su macchine utensili

Totale

I° anno

(1000 ore a corso)

33 Faenza

36 Bologna

19 Lugo

37 Bologna 18 Bologna 37 Bologna 20 Lugo 200

II° anno

(900 ore a corso)

13 Faenza

43 Bologna 33 Bologna 23 Bologna 36 Bologna 32 Lugo 180

125 89 41 73 52 380

Page 36: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

36

Annualità Operatore del Punto Vendita

Installatore e manutentore

impianti elettrici

Operatore amministrativo-segretariale

Operatore della

ristorazione

Costruttore su macchine utensili

Totale

allievi

Bologna: 2 Bologna: 2 I° anno

(1000 ore) Faenza: 1 Lugo: 1

Bologna: 1 Bologna: 2 Lugo: 1 10

Bologna: 2 II° anno

(900 ore) Faenza: 1

Bologna: 2 Bologna: 1 Bologna: 2 Lugo: 2 10

Totale 6 5 2 4 3 20

Totale ore corso 19.000

Assolvimento del diritto / dovere in percorsi integrati tra istruzione e formazione professionale

(“Obbligo Formativo Integrato”):

Operatore Magazzino Merci 2008-2009

Operatore Magazzino Merci 2009 – 2010

Operatore Amministrativo Segretariale 2008-2009

Operatore Amministrativo Segretariale 2009 - 2010

Costruttore su Macchine Utensili 2008 – 2009

Costruttore su Macchine Utensili 2009-2010

0 20 40 60 80 100 120 140 160

63

75

60

67

19

18

19

13

55

47

56

43

39

55

I ° anno Bologna I° anno Monghidoro (BO) I ° anno Lugo II ° anno Bologna

II° anno Monghidoro (BO) II ° anno Lugo III° anno Lugo

Page 37: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

37

beneficiari annualità Ore corso

OFI 2008-2009 311 16 4.275

OFI 2009 – 2010 318 15 3.990

Nelle seguenti tabelle sono contrassegnate in azzurro le attività che fanno riferimento alla provincia di

Bologna; in verde quelle che fanno riferimento alla provincia di Ravenna.

Tab. 9 Corsi OFI conclusi (Anno Scolastico 2008-2009)

Tab. 10 Corsi OFI in attuazione (Anno Scolastico 2009-2010)

N° Corsi N° Studenti Tot

Ore per corso

Percorsi integrati nell’Istruzione - Operatore Magazzino

Merci - IPC MANFREDI- ITC TANARI (Bologna)

3 Ii anni + 3 IIi anni

6 142 233 per i Ii anni

247 per i IIi anni

Percorsi integrati nell’Istruzione - Operatore

Amministrativo Segretariale - IPC MANFREDI- ITC TANARI (Monghidoro)

1 I°anno + 1 II° anno

2 31 233 per i Ii anni

247 per i IIi anni

Percorsi integrati nell’Istruzione - Montatore Meccanico di Sistemi – IPS Manfredi – Lugo

2 Ii anni + 2 IIi anni + 3 IIIi anni 7 145

285, di cui stage 40 per i Ii anni

300, di cui 80 stage per i II e IIIi anni

Tot. 15 318 3.990

N° Corsi Realizzati

N° Studenti Tot

Ore per corso

Percorsi integrati nell’Istruzione - Operatore Magazzino

merci - IPC MANFREDI- ITC TANARI (Bologna)

3 Ii anni + 3 IIi anni

6 123 233 per i Ii anni

247 per i IIi anni

Percorsi integrati nell’Istruzione - Operatore Amministrativo Segretariale - IPC MANFREDI - ITC TANARI (Monghidoro – BO)

1 I°anno + 1 II° anno

2 38 233 per i 1i anni

247 per i IIi anni

Percorsi integrati nell’Istruzione - Montatore Meccanico di Sistemi – IPS Manfredi – Lugo

3 Ii anni + 3 IIi anni + 2 IIIi anni)

8 150

285, di cui stage 40 per i Ii anni

300, di cui 80 stage per i II e IIIi anni

Tot. 16 311 4.275

Page 38: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

38

Interventi in Area Sociale

L’Area Sociale è un settore che ha cominciato a connotarsi dalla fine degli anni ’80, il quale, in

coerenza con i principi ispiratori dell’Ente, ha indirizzato il proprio impegno verso la formazione dei

soggetti che sul territorio manifestavano fabbisogni speciali cui un intervento mirato e specifico poteva

ridurre il rischio di emarginazione.

Tab. 11 Area Sociale: azioni svolte5 nel 2009

Beneficiari Interventi realizzati

Note

Formazione per persone svantaggiate

6

52 8 1.580 ore corso

Formazione per persone disoccupate / inoccupate in carico ai servizi per l’impiego

62 9 490 ore corso

Azioni di accompagnamento / laboratori intersettoriali

369 5 progetti Oltre 20.000 ore attività allievo

Servizi di informazione, orientamento e inserimento socio-occupazionali

544 4 progetti Oltre 1.190 colloqui

33 assunzioni

Attività seminariali per operatori 330 6 /

Formazione operatori (mediatori culturali)

207 1

1.377 33

5 Comprendono tutte le azioni che hanno interessato il 2009 (anche solo per parte della loro durata complessiva) 6 Comprese: persone diversamente abili o in esecuzione penale o in carico ai servizi sociali, AUSL, SERT, DSM … 7Per 20 beneficiari il percorso, avviato nel 2009, si svolge sostanzialmente nel 2010

Page 39: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Tab. 12 Interventi formativi in Area sociale 2009

Percorsi realizzati

N° partecipanti complessivi

Monte ore formazione complessivo8

Periodo di svolgimento

Percorsi professionalizzanti per l’inclusione socio-lavorativa di persone detenute – prog. 2007

Si tratta di un’attività non corsuale tramite cui sono stati realizzati all’interno della Casa Circondariale di Bologna complessivamente 6 percorsi professionalizzanti nei seguenti ambiti, di cui 3 hanno interessato il 2009: Falegnameria, Sartoria e Ricamo, Pretrattamento RAEE - Rifiuti

3 21

1 percorso da 170 ore

+ 1 percorso da 160 ore

+ 1 percorso da 50 ore

2008-2009

Percorsi integrati per l'inclusione socio-lavorativa di persone detenute – prog. 2008

Si tratta di un’attività non corsuale tramite cui si realizzano all’interno della Casa Circondariale di Bologna complessivamente 7 percorsi professionalizzanti, di cui 2 hanno interessato il 2009, nei seguenti ambiti: Ristorazione, Pulizie e lavanderia.

2 10

1 percorso da 200 ore

+ 1 percorso da 50 ore

2009-2010

Percorsi personalizzati di transizione al lavoro

Si tratta di un’attività non corsuale tramite cui si realizzano 3 percorsi professionalizzanti per persone con svantaggio sociale (tossicodipendenti o con problemi di salute mentale), di cui 2 hanno interessato il 2009 nei seguenti ambiti: Installazione/manutenzione di impianti fotovoltaici; Installazione/manutenzione di impianti solari

2 10

400 ore di

formazione

(200 a percorso, per metà costituito da

stage) + circa 300 ore di orientamento e

accompagnamento al lavoro

2009 - 2010

Formazione personalizzata per gli utenti dei Centri per l’Impiego Provinciali

Si tratta di un’attività modulare basata su unità di competenze tramite cui sono stati realizzati in raccordo con un partenariato coordinato da FUTURA complessivamente 8 percorsi nei seguenti ambiti: Ristorazione, Informatica per l’ufficio, Vendite, Amministrazione

8 50 240

(durata di ciascun percorso: 30 ore)

20099

Approccio integrato territoriale per la formazione iniziale di disoccupati/inoccupati – percorso per OPERATORE MECCANICO CON COMPETENZE DI SALDATURA

1 12 250 2009

PIT STOP: Azioni di rafforzamento per facilitare l'inserimento lavorativo – Anno 2009

Si tratta di un’attività non corsuale tramite cui si realizzano percorsi professionalizzanti per persone disabili/portatori di handicap fisici e/o mentali

1 11 350 ore, di cui 200 di stage 2009-2010

Tot 17 114 1.870

8 Il monte ore si riferisce alle durate previste per l’intera durata dei progetti nel loro complesso 9 1 percorso si è concluso nel febbraio 2010

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Tab. 13 Azioni di accompagnamento e laboratori intersettoriali

Progetto N° beneficiari Servizi Note

AZIONI DI ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO IN INTEGRAZIONE CON SCUOLA FORMAZIONE LAVORO (“Progetto ANTIDISPERSIONE PROVINCIALE”)

98

• Laboratori di orientamento e formazione • Colloqui orientativi • Visite a Scuole/Centri di Formazione

Professionale • Esperienze laboratoriali • Accompagnamento ai servizi del territorio

(in particolare Servizi per l’Impiego) • Alternanza Scuola Lavoro

Sono state erogate 3455,75 ore di consulenza/ docenza/ tutoraggio. Gli utenti che hanno partecipato al progetto hanno svolto in totale 5111,50 ore

Gestione di un centro di aggregazione per minori pre adolescenti

10

nell’ambito territoriale del quartiere Savena (progetto “S.Ruffillo”)

10 all’anno

• Percorsi individualizzati e attività di sostegno e orientamento scolastico

• Attività ricreative, valorizzate nella loro valenza educativa

• Attività di laboratorio diverse ogni mese: cucina, informatica, giardinaggio, bricolage fotografia ecc.

• Momenti di socializzazione • Attività tese all’interazione con l’ambiente

esterno (gite, visite guidate ed itinerari didattici, allestimento di “ateliers”...)

• Incontri con le famiglie • Colloqui con i referenti scolastici • Fornitura del pasto per 4 giorni alla

settimana

Gli utenti fruiscono del servizio continuativamente, dal lunedì al giovedì dalle 13:30 alle 17:30, per tutta la durata dell’anno scolastico; nel periodo estivo le ore aumentano fino a coprire 8 ore al giorno. Monte ore attività allievo: oltre 6.000 ore

Progetti SEIPIU’ in collaborazione con gli Istituti Statali di Istruzione Superiore E.Mattei e J.M.Keynes finanziati dalla Fondazione del Monte

30 allievi stranieri

35 allievi italiani e stranieri

• Interventi di formazione lingua italiana L2 per studenti non italofoni

• Consulenze ai docenti sulla didattica interculturale

• Interventi di mediazione linguistico culturale

• Laboratori per il contrasto alle discriminazioni e la valorizzazione delle differenze

• 170 ore di consulenza

• 270 ore di L2 • 60 ore di

laboratorio • 60 ore di

mediazione

DIDATTICHE ALTER-NATIVE

27 allievi stranieri con

gravi difficoltà linguistiche

60 allievi coinvolti nei laboratori di

contrasto della discriminazione

• Comitato di Pilotaggio (attività di ricerca-analisi, monitoraggio, valutazione)

• Accoglienza e assistenza degli alunni stranieri (protocollo di accoglienza, commissione intercultura, valutazione competenze, mediazione linguistico-culturale, prima alfabetizzazione)

• Italiano come lingua seconda e supporto alla lingua dello studio (banca-ore di italiano L2, percorsi personalizzati, linguaggi disciplinari, facilitazione dei testi didattici)

• Coinvolgimento di genitori e famiglie (utilizzo di mediatori linguistico-culturali nella relazione scuola/famiglia, traduzione comunicazioni)

• Interventi di sensibilizzazione finalizzati al contrasto di fenomeni di discriminazione (laboratori finalizzati al contrasto di fenomeni e meccanismi di discriminazione ed alla valorizzazione delle differenze)

• mappatura su un campione significativo di scuole (65 su 120 totali) delle risorse e misure per la didattica interculturale e creazione di un database

• preparazione all’esame di licenza media inferiore di un gruppo di 8 ragazzi stranieri con gravi difficoltà linguistiche

• Incontri con famiglie e orientamento alla scelta della scuola superiore

10 Minori preadolescenti segnalati dall’Amministrazione Comunale, provenienti da famiglie multi problematiche, carenti nell’esercizio di funzioni educative, con provvedimenti dell’autorità giudiziaria e che presentano problematiche comportamentali. Il servizio copre, con presenza costante del personale dedicato il periodo di frequenza scolastica; offre attività ricreative e sostegno allo studio fino al termine dell’anno scolastico per consentire la socializzazione, l’integrazione nonché il supporto necessario ai beneficiari che devono sostenere l’esame di terza media.

Page 41: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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BERSAGLIO MOBILE

69 allievi rom e sinti;

40 allievi italiani coinvolti

nelle attività laboratoriali

• Comitato di Pilotaggio (attività di ricerca-analisi, monitoraggio, valutazione)

• Sportello Metropolitano Scuola-Famiglia • Italiano come L2 e supporto alla lingua

dello studio • recupero e sostegno extrascolastico • inserimenti guidati e mediati nel gruppo-

classe • orientamento e laboratori esperienziali • attività ricreative e culturali • percorsi di orientamento socio-linguistico

rivolti alle famiglie • percorsi formativi rivolti a docenti

• 40 docenti beneficiari delle azioni di formazione formatori

Hanno beneficiato del progetto anche:

• 31 famiglie • 70 docenti

Tab. 14 Servizi socio occupazionali realizzati nel 2009

N° utenti in

carico Servizi Note

Struttura Lavorativa Protetta

26 Disabili giovani / adulti medio - gravi

all’anno

L’ambito di intervento prioritario è a carattere lavorativo - occupazionale.

La Struttura ha l’obiettivo di favorire attività atte a recuperare le disabilità degli utenti ed a mantenere le capacità residue oltre che a favorire un’integrazione sociale.

Gli operatori sono impegnati ad una progettazione individualizzata, che tiene conto delle autonomie personali, rapporti interpersonali, le relazioni, gli interessi, i fattori gratificanti e quelli scatenanti.

Per ogni utente oltre agli obiettivi generali della struttura, vengono stabiliti gli obiettivi personali a breve, medio e lungo termine e le strategie da adottare per raggiungere tali obiettivi.

Vengono fatte verifiche in itinere tra il gruppo di operatori, con i referenti dei servizi territoriali e con le famiglie, per valutare e condividere il percorso educativo/riabilitativo e le eventuali modifiche da effettuare.

È previsto inoltre un supporto psicologico individuale e di gruppo agli utenti, alle famiglie e all’equipe degli operatori.

Parallelamente all’attività lavorativa occupazionale vi sono attività ludico - manipolative e ricreative.

Agli utenti è garantito anche un servizio di trasporto e accompagnamento e un servizio mensa, come da richiesta dal Servizio Sociale per rispondere maggiormente ai bisogni delle famiglie.

Nel 2009 il servizio è stato arricchito con nuove attività di tipo ludico-sportivo come il Progetto Vela, il Progetto Sport, ecc.

Dall’esperienza con il Progetto Vela è nata l’idea di progetto “Oltre Vela” candidato sul bando per la cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia.

La struttura svolge attività di assemblaggio e confezionamento per conto terzi con aziende del territorio che operano nei seguenti settori:

• antennistica,

• componentistica nautica,

• impiantistica elettrica,

• irrigazione e servizi alle strutture ricettive e alberghiere

• preparazione di materiali connessi al mondo del collezionismo.

La Struttura Lavorativa Protetta è attiva dal 1980.

La struttura attualmente è convenzionata con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna con una retta mensile ad utente.

Page 42: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Tab. 15 Servizi di inserimento socio-occupazionale realizzati nel 2009

N° utenti in

carico Servizi Note

Servizio SIIL Sostegno Integrato Inserimento Lavorativo - Azioni integrate per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro delle persone con disabilità

90, di cui 36 nuove prese in carico

• interventi di informazione e orientamento • promozione e realizzazione di tirocini • realizzazione di percorsi individualizzati mirati

al raggiungimento del ruolo lavorativo e delle competenze professionali

• promozione presso le imprese delle opportunità di stipulare convenzioni per l’integrazione lavorativa previste dalla L.68/99

• consulenza alle imprese per l’individuazione delle mansioni e delle posizioni lavorative per persone disabili o svantaggiate.

Per la realizzazione dei percorsi d’inserimento in azienda si utilizzano i seguenti strumenti di mediazione: • Progetti osservativi/formativi • Progetti di mediazione all’occupazione • Progetti di sostegno all’occupazione • Progetti socio riabilitativi

N° colloqui effettuati: 324

N° Assunzioni mediate: 18

N° aziende con cui si è lavorato: 90

Progetti di inclusione sociale. Programma PARI - percorsi di per l’inserimento formazione lavorativo

7 • Abbinamento utente – azienda • Formazione personalizzata • Sostegno all’inserimento e monitoraggio

N° assunzioni: 6

Servizio per la facilitazione dell’inserimento lavorativo dei detenuti, condannati in esecuzione penale esterna, beneficiari di indulto ed ex detenuti

421 nel 2009

• Colloqui informativi su risorse formative e lavorative

• Colloqui informativi • Definizione profilo occupazionale • Colloquio motivazionale • Assistenza elaborazione CV • Consulenza motivazionale specialistica • Orientamento di gruppo • Accompagnamento • Raccolta Disponibilità inserimento Azienda • Tirocinio Formativo/Borsa Lavoro • Supporto alla transizione al lavoro

(Assunzione)

2734,5 ore di servizio erogato nel 2009

9 assunzioni

20 Borse Lavoro / Tirocinii Formativi

869 colloqui

Tab. 16 Formazione operatori in area sociale

Percorsi realizzati

N° partecipanti complessivi

Monte ore formazione

complessivo

Periodo di svolgimento

“Territorio ed Esecuzione Penale: formazione congiunta degli operatori territoriali e dell’amministrazione penitenziaria” in collaborazione con la coop.soc. It2 (titolare del progetto)

6 seminari tematici

33011 presenze 48 ore seminario

Dic. 2008-Dic. 2009

Formazione di qualificazione/riqualificazione per mediatore culturale 1 20

300, di cui 100 di stage

2009 (avvio) -2010

Totali 7 350 348

11 numero di registrazioni partecipanti ad area tematica

Page 43: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Area Servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale

CEFAL eroga servizi formativi, di consulenza o assistenza tecnica in questo ambito adeguando, in

funzione delle specificità storiche, la propria offerta a uno scenario di riferimento che si è

progressivamente allargato da un contesto locale ad una dimensione regionale e di cooperazione

internazionale, sia con altri Paesi dell’Unione Europea sia con sia con Paesi dell’Est Europa, Balcani,

Sud del Mediterraneo, fino a spingersi oltreoceano.

Tab. 17 Servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale

beneficiari Interventi realizzati Monte ore corso

Qualificazione e riqualificazione Operatori Socio Sanitari

47 2 1.500

GRAMAS 40 2 920

87 4 2.420

Tab. 18 Corsi nel settore formazione e servizi per le imprese e sviluppo locale

Attività N°

partecipanti N°ore Periodo di

svolgimento

Riqualificare il lavoro nel settore socio-sanitario 1 22 500 di cui 200 stage

2008 (avvio) - 2009

Operatore socio-sanitario (OSS) 1 25 1000 di cui 450 di stage

2009 (avvio) - 2010

GRAMAS – Messico: Interventi di formazione per italiani residenti in Messico (Avviso 1/2007 Ministero del lavoro)

2 40 460 per

corso, di cui 160 di stage

2009 (avvio) - 2010

Tot 4 87 2420

Page 44: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Progetti innovativi ed iniziative trasversali alle tre Aree

Tab. 19 Attività innovative

Progetto Canale di

finanziamento Obiettivi Caratteristiche innovative

CORECOM

CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni) Regione Emilia-Romagna

Offrire opportunità di integrazione di persone in esecuzione penale in collaborazione con il Provveditorato Regionale all’Amministrazione Penitenziaria (PRAP) nell’ambito di attività di monitoraggio dell’emittenza televisiva locale.

Il progetto è promosso congiuntamente da CEFAL, CORECOM e PRAP e finanziato attraverso le risorse regionali per l’attuazione di funzioni di governo, garanzia e controllo nel settore della comunicazione delegate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e dal Ministero delle Comunicazioni

Bersaglio mobile

Ministero del Lavoro - Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati

Accogliere gli alunni appartenenti alle comunità Rom e Sinti

Il progetto è promosso da CEFA in collaborazione con CEFAL ed è sostenuto dal Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati per supportare con competenze specialistiche e coordinare le Istituzioni scolastiche del territorio di Bologna nell’accoglienza di alunni Rom e Sinti

Didattiche Alter-Native

Ministero del Lavoro - Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati

Accogliere gli alunni stranieri Il progetto è promosso da CEFA in collaborazione con CEFAL ed è sostenuto dal Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati per supportare con competenze specialistiche le singole scuole e la commissione provinciale per la valutazione in ingresso dell’allievo straniero

Fotovoltaico e Solare in collaborazione con il SERT e DSM di S. Lazzaro di Savena

Provincia di Bologna

Aumentare le chances occupazionali di utenti in carico al Servizio tossicodipendenze ed al Centro di Salute Mentale del Distretto di San Lazzaro di Savena attraverso percorsi personalizzati

Il progetto sperimenta un sistema di rete tra soggetti diversi (formazione professionale, servizi sociali, servizi sanitari, servizi di ricerca attiva del lavoro, enti preposti alle politiche di programmazione socio-sanitaria, cooperazione sociale, aziende…)

Progetto ANTI-DISPERSIONE finanziato dalla Provincia di Bologna (2009)

Provincia di Bologna

Sostenere il processo di auto-orientamento del giovane fino alla individuazione del contesto scolastico e/o formativo idoneo all’esercizio del Diritto Dovere all’Istruzione e alla Formazione

Favorire la permanenza dello studente all’interno dell’istituzione scolastica prevenendo eventuali abbandoni

Il progetto è coordinato a livello provinciale da un partenariato composto da CEFAL, CIOFS/ ER, FOMAL, FORMAGIOVANI, CNOS/FAP

Il percorso si attiva a fronte di una segnalazione dell’istituzione scolastica.

Il percorso viene concordato tra l’ente gestore del progetto e l’Istituto Scolastico e formalizzato mediante la firma congiunta (operatore CFP, referente scuola, studente, famiglia) di un Patto Formativo con durata e articolazione variabile a seconda del bisogno individuato.

Progetto ANTI-DISPERSIONE finanziato dalla Provincia di Bologna (2010)

Provincia di Bologna

Prevenire la dispersione scolastica di giovani (minori) adolescenti seguiti dai Servizi Sociali territoriali (con particolare riferimento ai minori stranieri non accompagnati e ai minori in carico al Centro di Giustizia Minorile), che hanno maggiori difficoltà nel permanere nei contesti educativi e formativi e che rischiano un inserimento lavorativo precoce e dequalificato.

Il progetto è coordinato a livello provinciale da un partenariato composto CEFAL, IAL CISL Emilia Romagna, CNOS/FAP Emilia-Romagna C.I.O.F.S. - F.P. EMILIA ROMAGNA, FOMAL, FORMAGIOVANI, Centro Accoglienza La Rupe

Il percorso si attiva a fronte di una segnalazione da parte dei Servizi Territoriali.

Page 45: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Progetto VELA MAESTRA

Fondazione TENDER to NAVE ITALIA ONLUS (TtNI)

Inserire nella programmazione didattico/educativa del Cefal per i giovani un’esperienza formativa collegata al mare ed alla navigazione che perfezioni capacità organizzative, relazionali e collaborative

Il progetto nasce dall’idea che il mare possa essere una scuola di vita per i giovani che, nella fase conclusiva del proprio percorso scolastico/formativo, si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro, assumendo le responsabilità proprie di ogni persona adulta nei confronti della società civile.

Tab. 20 Attività innovative internazionali cui CEFAL partecipa come capofila o partner12

Progetto Programma Obiettivi Attività Paesi

Progetto TEMPUS TRE – The Road to Europe

Capofila: Università di Ferrara

TEMPUS III

DG Istruzione e Cultura della CE:

Cooperazione internazionale nell’area dell’Istruzione e Formazione Superiore

Collegare Università, Formazione e Enti locali (Regioni, Province, Comuni) da sponde opposte dell’adriatico, dotando questa rete “transfrontaliera” di risorse, competenze e strumenti per rafforzare la capacità di programmazione strategica e per la valutazione dei risultati degli interventi promossi dagli enti locali e regionali

Visite di studio in Italia e Croazia

Formazione staff accademici

Seminari aperti al pubblico

Rafforzamento / consolidamento di relazioni di partenariato tra istituzioni

Attività di diffusione

Croazia

Svezia

Progetto Leonardo TOI “Il ciclo del riciclo”

Lifelong Learning Programme

Misura: Leonardo da Vinci - Trasferimento di Innovazione

Trasferire l’innovazione sviluppata in Belgio e Francia per la promozione dell’inclusione sociale delle persone svantaggiate attraverso l’economia sociale nel settore del riciclaggio dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)

Formazione degli operatori; Visite di studio

Assistenza al trasferimento di innovazione da parte delle equipe belghe

Elaborazione di un piano di sviluppo della rete RAEE in Emilia Romagna collegata alle reti Europee

Francia

Belgio

Malta

Polonia

Progetto Leonardo TOI “COMPARES”

Capofila: Association pour la Formation en Milieu Rural - Etcharry Formation Developpement

Lifelong Learning Programme

Misura: Leonardo da Vinci - Trasferimento di Innovazione

Trasferimento di strumenti pedagogici rivolti ai formatori e ai discenti del settore sociale: • Iscrivere le capacità e le

competenze della condivisione, del lavoro in rete e in partenariato nei percorsi di formazione degli operatori del sociale;

• alternanza e formazione in situazione per consentire una acquisizione applicabile da parte degli operatori del sociale di queste modalità specifiche di partenariato nell’esercizio professionale

Definizione di una carta delle competenze;

Produzione di strumenti: moduli di formazione aperta multi-attore

Sviluppo di una prassi di formazione-azione;

Adattamento continuo delle pratiche professionali

Francia

Slovacchia

Progetto Leonardo Multilaterale “Towards an European Network for Social Inclusion”

Lifelong Learning Programme

Misura: Leonardo da Vinci - Partenariato multilaterale

Condividere e preparare le migliori condizioni per sviluppare una futura iniziativa multilaterale di networking e trasferimento delle buone prassi “sul campo”. Le attività sono finalizzate a promuovere la formazione, l’inserimento e la stabilità lavorativa di giovani e adulti detenuti o ex detenuti, secondo una metodologia di “approccio formativo integrato”.

3 visite internazionali;

Elaborazione degli strumenti prodotti;

Produzione di un CD rom di raccolta documentale;

Francia

Slovacchia

12 Ove non diversamente specificato, CEFAL è capofila del progetto

Page 46: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Progetto

Gra.MAS –Messico: GRAppa MobiliArte e S-chec Chipilo

Ministero del Lavoro

Interventi per la formazione degli italiani residenti in paesi non appartenenti all’UE

Rafforzamento delle competenze di lavoratori italiani residenti in Messico impegnati nelle aziende del settore del legno per l’arredamento e dell’agro-alimentare per la trasformazione del latte

Consolidamento delle reti formali ed informali di relazione tra gli italiani residenti in Messico e le loro comunità di origine in patria

Workshop di promozione

Corsi per i profili professionali specifici nel settore falegnameria e caseario (460 ore di corso per ciascun profilo, incluse 80 ore di visita in Italia)

Seminario di disseminazione in Italia e convegno conclusivo in Messico.

Messico

Progetto “MORE”

Capofila: FOMAL

Lifelong Learning Programme

Misura: Leonardo da Vinci – mobilità per i giovani in formazione iniziale (IVT)

Realizzazione di esperienze di mobilità per l’avvicinamento al mondo del lavoro, laboratori, visite guidate.

47 tirocini all’estero, di cui 27 riservati ai ragazzi dei corsi OF CEFAL

Spagna

Portogallo

Francia

Progetto Leonardo TOI EFT Entreprise de Formation par le Travail:

Impresa di formazione attraverso il lavoro

Capofila: Istituzione G.F.Minguzzi della Provincia di Bologna

Lifelong Learning Programme

Misura: Leonardo da Vinci - Trasferimento d’innovazione

Trasferire il modello belga delle EFT (Entreprise de Formation par le Travail).

L'EFT è una "impresa di formazione attraverso il lavoro" che eroga percorsi di formazione personalizzati alternando apprendimento non-formale in contesto produttivo (per il 60-80% del monte ore) e formazione teorica. La pedagogia dell’EFT si basa sulla produzione di beni e servizi, che essa è autorizzata a commercializzare in maniera remunerata nei limiti strettamente necessari alla realizzazione dei suoi obiettivi sociali. Lo status del beneficiario della formazione in EFT è quello di persona in formazione (stagiaire), non di lavoratore, ma l'EFT è una impresa con dei clienti "veri".

Aggiornamento operatori

Sperimentazione delle competenze apprese dagli operatori attraverso: * messa a punto modello di impresa di formazione attraverso il lavoro adattata al contesto locale, * adattamento strumenti operativi * sperimentazione del modello su un campione di beneficiari

Sostegno dell'innovazione attraverso azioni di networking europeo, nazionale e locale

Valorizzazione dei risultati e promozione effetto moltiplicatore

Belgio

Francia

Spagna

Grundtvig Partenariato di Apprendimento - Network for SSIG

Lifelong Learning Programme

Misura: Grundtvig Partenariato di Apprendimento

Sviluppare una rete di cooperazione delle strutture dedicate ai servizi sociali d’interesse generale (servizi alla persona, assistenza domiciliare, ecc.)

Nutrire le riflessioni e le azioni dei partner per sostenere, sui loro territori di intervento, la strutturazione dell’offerta di servizi e la professionalizzazione dei soggetti interessati;

Scambiare gli strumenti esistenti e svilupparne di nuovi.

Incontri internazionali;

Visite di scambio per interagire con i professionisti del settore;

Gruppi di lavoro per formalizzare le collaborazioni in rete

Francia

Spagna

Grecia

Polonia

Page 47: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

47

Progetto “Oltre Vela”

Cooperazione Transfrontaliera

Italia-Slovenia 2007-2013

Progetti standard

Priorità 3: Integrazione sociale.

Promuovere l’integrazione delle persone diversamente abili attraverso lo sport integrato, con una sperimentazione specifica sulla VELA, come elemento di educazione e reinserimento sociale

Promuovere le strutture sportive come luoghi di sviluppo di competenze professionalizzanti e di esperienze di lavoro per diversamente abili

Promozione di partenariati pubblico per lo sviluppo in senso inclusivo delle strutture sportive e del turismo ad esse collegato.

Formazione operatori

Implementazione e sperimentazione modelli di formazione attraverso la vela e formazione professionalizzante

Ideazione e promozione di un pacchetto turistico transfrontaliero inclusivo

Adattamento imbarcazioni e promozione di partenariati transfrontalieri per l’utilizzo congiunto delle infrastrutture dello sport velico.

Slovenia

Progetto SAVE

Solar is Alternative photoVoltaic Energy

Il solare è l’energia alternative fotovoltaica

Capofila: Opera Villaggio del Fanciullo

Cooperazione Transfrontaliera

Italia-Slovenia 2007-2013

Progetti standard

Priorità 1: Ambiente, trasporti ed integrazione territoriale sostenibile

Diffusione, ricerca e formazione tecnica finalizzata alla produzione di energia rinnovabile mediante la tecnologia del fotovoltaico

Sensibilizzazione dei potenziali utenti e informazione di supporto all’accesso ad incentivi e/o bonus previsti da autorità competenti

Formazione di figure professionali afferenti al settore che si sviluppano a più livelli

Scambio di informazioni fra gli enti di ricerca per il miglioramento dell’efficienza degli impianti attualmente esistenti e l’eventuale sviluppo di nuove soluzioni

SEMINARI E WORKSHOP informativi e formativi

STUDI (esperienze, soluzioni innovative, normative)

FORMAZIONE di personale specializzato nella costruzione e posa di impianti fotovoltaici, nella progettazione di impianti fotovoltaici, nella ricerca e sviluppo di impianti fotovoltaici

PUBBLICAZIONI: sito web e dossier di progetto

Slovenia

Progetto VALITUR - VALli Integrate nel TURismo

Capofila: CIVIFORM (UD)

Cooperazione Transfrontaliera

Italia-Slovenia 2007-2013

Progetti standard

Priorità 3: Integrazione sociale.

Contribuire alla valorizzazione, tutela ambientale, riqualificazione e rilancio dell’area transfrontaliera dell’Alto Isonzo e del Natisone-Torre-Judrio attraverso un “sistema” che promuova in modo coordinato:

A) attività di ricerca scientifica (laboratori diffusi);

B) sviluppo di turismo sostenibile (strutturazione di itinerari destinati al turismo didattico-scientifico per valorizzare le risorse naturali, ambientali e culturali tipiche del territorio;

C) messa a fuoco di attività d’impresa collegate alle tipicità del territorio

Studi e ricerche

Produzione di materiale didattico e materiale informativo e promozionale (compreso portale web

Sperimentazione di laboratori didattici per insegnanti e studenti; Tavole rotonde e incontri educativi nelle scuole

Seminari formativi/informativi per insegnanti, animatori – promotori del territorio, imprese

Costruzione di una rete turistica transfrontaliera attraverso la creazione di percorsi tematici integrati.

Slovenia

Progetto Key Q

Capofila: AZRRI (Agenzia di Sviluppo Rurale della Regione Istria)

CEFAL partecipa come associato SCF

Cooperazione transfrontaliera IPA Adriatico

Progetti ordinari

Priorità: 2

Promuovere lo sviluppo integrato e sostenibile dell’area adriatica nel comparto valorizzazione dei prodotti tipici e delle risorse agro- alimentari in termini di: • patrimonio ambientale e culturale

(cultura gastronomica e valorizzazione delle tipicità)

• capitale umano (competenze, acquisizione e riconoscimento, ed occupazione)

• educazione della cittadinanza ai consumi consapevoli e prodotti di qualità

Valorizzazione e qualificazione delle risorse umane e competenze del settore agro-alimentare (formazione formatori e insegnanti; formazione operatori economici; educazione di giovani e adulti ai consumi di qualità)

Valorizzazione e promozione del territorio attraverso 3 prodotti tipici

Creazione di una cucina didattica transfrontaliera

Croazia

Bosnia Herzego-vina

Page 48: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

48

4.5 Eventi

Inaugurazione Ristofast e Inout

Il 12 marzo 2009 sono stati inaugurati, presso il Centro S.Ruffillo,

alla presenza della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, che

ne ha sostenuto la realizzazione, due esperienze innovative:

il punto di ristoro veloce “Ristofast”

la foresteria “Inout”

Seminari progetto SEIPIU’

Il 31 marzo 2009 a Castel Maggiore (BO) e il 24 aprile 2009 a

S.Lazzaro di Savena (BO) si sono svolti due eventi di diffusione del

Progetto SEIPIU‘ con proiezione dei cortometraggi realizzati dagli

allievi degli Istituti Mattei e Keynes nei laboratori di contrasto ad ogni

forma di discriminazione realizzati nell’ambito del progetto.

Convegni TEMPUS

Il 10 giugno 2009 e il 26 giugno 2009 si sono svolti a Pola i due

eventi conclusivi del progetto Tempus TRE – The Road to Europe:

la tavola rotonda internazionale e il seminario “Esperienze di

collaborazione tra territori transfrontalieri: partecipare ai programmi

europei come opportunità di sviluppo economico e per promuovere

l’innovazione”.

Seminario sulle EFT (Entreprise de Formation par le Travail)

Il 25 novembre 2009 si è svolto, presso la sede del CEFAL a

S.Ruffillo in via nazionale toscana, 1 – S.Lazzaro di Savena (BO), il

seminario dal titolo “EFT (Entreprise de Formation par le Travail)- un

modello innovativo tra formazione e lavoro”

Page 49: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Seminari formazione congiunta degli operatori

Il ciclo di seminari di formazione congiunta per operatori del sistema

penitenziario si è concluso il 1 dicembre 2009 con un evento

pubblico organizzato nella Sala del Consiglio della Regione Emilia

Romagna

Messa di Natale celebrata da S.E. Mons. Stagni

Per il Santo Natale 2009, il Vescovo della Diocesi di Faenza, Mons.

Stagni, ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa di Villa S.Martino

per i ragazzi del CEFAL e le loro famiglie, il personale e i

rappresentanti delle istituzioni locali con cui CEFAL collabora.

Page 50: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

50

4.6 Principali indicatori di qualità e Obiettivi raggiunti

CEFAL ha rinnovato la certificazione da parte di TÜV Italia del proprio Sistema Qualità, il 26 giugno

del 2009. TÜV Italia è un ente indipendente di certificazione ed ispezione che svolge un ruolo

consulenziale nell’adeguare il sistema aziendale, o l’erogazione dei servizi, a quegli standard che

garantiscono nel tempo una costanza di efficienza ed affidabilità.

Le procedure interne organizzative e gestionali si avvalgono di una prassi di controllo trasversale: il

riesame della direzione che, in collaborazione con le attività ispettive degli esperti TÜV, costituisce

una modalità indispensabile al fine di sviluppare un percorso orientato alla qualità dei servizi,

dell’ambiente lavorativo e della partecipazione con i soggetti del territorio.

I dati ricavati da tali procedure vengono esposti attraverso indicatori specifici relativi alla descrizione

delle attività svolte. Di seguito segnaliamo i risultati dei principali indicatori di qualità:

TASSI DI AFFIDABILITA’ ACCREDITAMENTO

La scelta di allineare i tassi di affidabilità con quelli previsti dall’accreditamento e di assumerli come

criterio quasi unico di valutazione della qualità dell’erogazione del servizio è dovuto alla obbligatorietà

di questi tassi.

1. Tasso di Attuazione: superiore all’ 80%

Il risultato medio relativo alle attività concluse in CEFAL nel 2009 è pari al 93%, risultato

decisamente superiore all’obiettivo.

2. Tasso di abbandono: inferiore al 10%

La media di tutte le attività è del 2,16%. Per tutte le attività il tasso risulta inferire alla soglia da

rispettare ad eccezione di due corsi OF (Obbligo Formativo) dove è pari al 10%. Le principali

cause di abbandono sono dipese, in questo caso, da alcune situazioni di ragazzi stranieri che

sono dovuti ritornare nel paese di provenienza.

3. Efficacia: maggiore del 70%

Il tasso relativo all’efficacia rileva l’occupazione ad un anno o l’eventuale proseguimento degli

studi. Per il 2009 la media dei risultati ottenuti è pari al 93%. Da sottolineare che 4 attività

hanno ottenuto un risultato inferiore al 70%: ciò è dovuto anche alla particolare situazione

economica del momento.

4. Efficienza:

L’obiettivo di rendicontare più dell’80% dei costi delle attività risulta raggiunto per il 2009 con

una percentuale del 96,7%.

Page 51: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL SERVIZIO OFFERTO

L’analisi della valutazione dei progetti ha riscontrato un valore medio di soddisfazione pari al 4,4,

risultato superiore all’obiettivo prefissato di 4. Per l’anno prossimo, l’obiettivo verrà modificato

portando la soglia a media > di 3, in funzione della nuova modalità di valutazione dei questionari (non

più da 1 a 5 ma da 1 a 4).

SODDISFAZIONE DELLE FAMIGLIE DEGLI UTENTI DELLA STRUTTURA LAVORATIVA

PROTETTA

La media ottenuta dai questionari di soddisfazione somministrati alle famiglie è stata pari al 3,25%,

superiore all’obiettivo previsto.

Tab. 20 Obiettivi raggiunti

Obiettivi Risultato Raggiunto

Individuare una funzione trasversale per verificare l’efficacia e l’efficienza delle attività formative svolte

In seguito alla riorganizzazione interna è stata individuata la funzione RGQ (responsabile gestione qualità) come responsabile trasversale della verifica della qualità erogata dal CEFAL.

Rilanciare il settore formazione e servizi alle imprese

La responsabilità del settore è rimasta in capo alla Direzione dell’Ente. E’ stata comunque individuata una figura interna per l’attivazione di percorsi a catalogo per aziende in crisi. Inoltre è stata individuata una figura dedicata alla progettazione di attività innovative finanziate anche da nuovi committenti

Aumentare la produttività attraverso l’ottimizzazione e la valorizzazione delle risorse interne

Il Sistema Qualità è stato inserito nella rete aziendale con accesso da tutte le sedi. E’ in atto una revisione di tutto il sistema informativo CEFAL per permettere una maggior condivisione delle informazioni. La riorganizzazione interna ha istituito un comitato di Direzione al quale partecipano referenti dalle diverse sedi.

Divulgare il modello di intervento e la progettualità del CEFAL

E’ stato completato il sito internet ed è stata predisposta una newsletter aziendale. E’ stato dato maggior risalto all’attività di stampa in convenzione con It2.

Page 52: CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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4.7 Obiettivi futuri

CEFAL, coerentemente con quanto stabilito dalle procedure per la Gestione del Sistema Qualità, ha

tracciato un quadro delle operazioni da implementare per l’anno 2010 in conformità all’obiettivo

generale di sviluppo e miglioramento delle attività caratteristiche.

L’impegno posto per raggiungere gli obiettivi specifici di ogni area sarà supportato da azioni trasversali

volte al rafforzamento complessivo della struttura organizzativa, tra cui di seguito le principali:

verrà elaborato ed adottato un piano strategico quinquennale ridefinito in funzione delle nuove

necessità gestionali al fine di facilitare i processi interni relativi all’organizzazione delle attività.

Ciò è previsto attraverso l’individuazione delle responsabilità e degli obiettivi rispettivi di ogni

area, nonché predisponendo un sistema di monitoraggio che permetta il mantenimento degli

standard in tema di trasparenza e controllo in itinere del raggiungimento degli obiettivi;

verrà esteso il sistema Qualità anche alla nuova sede di Faenza perfezionando le procedure di

gestione delle attività, avviando percorsi di formazione per l’aggiornamento del personale nonché

processi volti all’ottenimento di una maggior partecipazione del personale alle funzioni aziendali;

si consoliderà il processo di aggregazione con l’acquisizione delle strutture in provincia

Ravenna;

verranno adeguate le strutture degli edifici (sono prossimi all’avvio vari interventi relativi

all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla ristrutturazione degli spogliatoi per gli allievi).

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INDICE DELLE TABELLE

Tab. 1 Dotazioni tecniche delle Sedi operative ..................................................................................... 17

Tab. 2 Decreti e normative in materia di Valutazione dei Rischi........................................................... 19

Tab. 3 Distribuzione del personale per sede......................................................................................... 25

Tab. 4 Genere e Ruoli del personale .................................................................................................... 25

Tab. 5 Gruppi di lavoro.......................................................................................................................... 26

Tab. 6 Partner di progetto ..................................................................................................................... 32

Tab. 7 Corsi OF conclusi (Anno formativo 2008-2009)......................................................................... 35

Tab. 8 Corsi OF in attuazione (Anno formativo 2009-2010) ................................................................. 35

Tab. 9 Corsi OFI conclusi (Anno Scolastico 2008-2009) ...................................................................... 37

Tab. 10 Corsi OFI in attuazione (Anno Scolastico 2009-2010)............................................................. 37

Tab. 11 Area Sociale: azioni svolte nel 2009........................................................................................ 38

Tab. 12 Interventi formativi in Area sociale 2009 .................................................................................. 39

Tab. 13 Azioni di accompagnamento e laboratori intersettoriali ........................................................... 40

Tab. 14 Servizi socio occupazionali realizzati nel 2009........................................................................ 41

Tab. 15 Servizi di inserimento socio-occupazionale realizzati nel 2009............................................... 42

Tab. 16 Formazione operatori in area sociale....................................................................................... 42

Tab. 17 Servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale...................................... 43

Tab. 18 Corsi nel settore formazione e servizi per le imprese e sviluppo locale .................................. 43

Tab. 19 Attività innovative ..................................................................................................................... 44

Tab. 20 Obiettivi raggiunti ..................................................................................................................... 51

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