Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

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Bilancio di Responsabilità Sociale 2011 di Risto3

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SOMMARIO

INTRODUZIONE DEL PRESIDENTE ............................................................................................ pag. 5

1. IDENTITA COOPERATIVA FRA PASSATO E PRESENTE Risto3 e i valori cooperativi .......................................................................................................... pag. 7La nostra storia: da CO.RI.SO/ CO.RIP a Risto 3 ............................................................................ pag. 7Assetto societario ........................................................................................................................ pag.11La struttura organizzativa ............................................................................................................ pag.14

2. LA RELAZIONE SOCIALE 2A. LA RELAZIONE SOCIALE - I Partner ........................................................................................ pag.172B. LA RELAZIONE SOCIALE - I Soci .............................................................................................. pag.182C. LA RELAZIONE SOCIALE - I Collaboratori ................................................................................ pag.252D. LA RELAZIONE SOCIALE - I Clienti .......................................................................................... pag.392E. LA RELAZIONE SOCIALE - I Fornitori ........................................................................................ pag.53

3. IL SISTEMA QUALITÀ INTEGRATO3A. Il Sistema Qualità Integrato .................................................................................................... pag.593B .Sistema Qualità e Sicurezza alimentare .................................................................................. pag.613C. Sistema Gestione ambientale ................................................................................................ pag.643D. Il sistema di Responsabilità Sociale ........................................................................................ pag.68

4. IMPEGNO VERSO LA COMUNITÀ ............................................................................................ pag.71

5. I NUMERI CHIAVE ...................................................................................................................... pag.77

6. VALORE AGGIUNTO .................................................................................................................... pag.79

7. OBIETTIVI 2012 .......................................................................................................................... pag.83

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Anche quest’anno ci troviamo a presentare il nostro Bilancio Sociale. Risto 3 non vedeil Bilancio Sociale come una mera serie di atti che la cooperativa ripete in manieraacritica. E’ invece un momento fondamentale per tutti (soci, collaboratori non soci,fornitori, clienti ed enti con i quali quotidianamente si viene a contatto) per porre l’at-tenzione su ciò che si è svolto e per dare conto del nostro cammino verso quella chevogliamo diventi una società cooperativa eccellente nell’ambito della Ristorazione. In un momento di grave crisi nazionale (ma anche europea e internazionale) siamoconsci che solo i migliori avranno un futuro. E’ con lo spirito di vivere la nostra quotidianità impegnandoci per un futuro, per noi

e per coloro che verranno dopo di noi, che abbiamo anche questo anno cercato di fare un piccolo consuntivo di quello chesiamo stati, con un occhio sempre vigile a dove dovremmo andare.Risulterebbe fortemente limitante per la nostra storia e per la nostra individualità accontentarci di essere buona impresa di-menticando quella che è la parte fondamentale della nostra essenza: essere cooperativa.Ecco allora la nostra ricerca per costruire una società cooperativa partendo dai sette principi approvati a Manchester nel1995, ma che andando oltre, impegni tutti coloro che ne fanno parte anche su principi quali collaborazione, rispetto, attac-camento alla società, voglia di accrescere la propria formazione e la propria cultura, capacità di ascolto, passione ed atten-zione a tutto quello che si fa. Può bastare? Forse no, ma dobbiamo progettare e impegnarci in una crescita continua dellanostra società che non sia solo economica ma anche di sostanza. I risultati economici non possono da soli portarci ad unasoddisfazione se non riusciremo anche ad aumentare la nostra visione per una società nuova e diversa. Il nostro obiettivo, nella consapevolezza che è un cammino lungo e irto di difficoltà, è quindi quello di mettere al centro delnostro operare la definizione di un progetto che comporti sia il raggiungimento di una qualità totale aziendale, sia il dar vitaad un sistema economico che valorizzi sempre di più il lavoro dei nostri socie e collaboratori. Avanti sempre per crescere in-sieme.

Il PresidenteSergio Vigliotti

STRUTTURA DEL DOCUMENTOIn coerenza con la prassi più accreditata, la struttura del presente Bilancio di Responsabilità Sociale riprende la struttura delle scorse edizioni. Ilmodello generale di riferimento è quello proposto dal Gruppo Studio Bilancio Sociale (associazione di ricerca no profit) che propone la suddivisionedegli argomenti trattati. Il primo capitolo descrive “l’Identità aziendale”, seguono i capitolo relativi alla “Relazione Sociale” con i nostri interlocutori (Soci, Collaboratori,Clienti, Fornitori, Comunità). Il capitolo sul “Sistema Qualità integrato” evidenzia gli indici che delineano la nostra attività specifica. Infine duecapitoli sull’azione economica in senso stretto: I “numeri chiave” del 2011; il “Valore aggiunto” delinea la ricaduta che la nostra attività rilasciasul territorio provinciale.

Tutti i volti che troverete all’interno sono persone di Risto 3 che, insieme a tutti gli altri colleghi, quotidianamente “ci mettono la faccia” perdare ai Clienti il miglior servizio possibile. Essi rappresentano una selezione dei nostri collaboratori e collaboratrici che hanno accettato di apparirein questa pubblicazione.

IntROduzIOne DEL PRESIDENTE

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ELISABETTA, IN RISTO 3 DAL 1980

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RISTO 3 “RISTORAZIONE DEL TRENTINO”Risto 3 nasce dall’unificazione di tutto il comparto

della Ristorazione cooperativa nella Provincia di Trento.La nostra Cooperativa è la fusione di altre due coo-

perative di ristorazione collettiva: CO.RI.SO. “Coope-rativa Ristorazione Sociale”di Trento e CO.RI.P.“Cooperativa Ristorazione Perginese” di Pergine. CO.RI.SO. come CO.RI.P. svolgono la loro attività

sino al 31.12.1990. Durante il 1990 le due cooperativesi renderanno conto della necessità di dimensionarel’attività su base provinciale e daranno quindi vita aRISTO 3 che prenderà avvio con il primo di gennaio1991.

La nuova cooperativa ritiene prioritario affran-carsi parzialmente dal cliente “Ente Pubblico” e ini-zia quindi ad aprire o acquistare “ristoranti veloci”,a sviluppare rapporti con aziende private e a svi-luppare il settore del “banqueting”. Per mettere inatto questo nuovo piano strategico, necessario peril raggiungimento degli obiettivi prefissati, Risto 3affronta massicci investimenti economici. La coo-perativa ha, progressivamente e sempre più, lecarte in regola per misurarsi in Provincia ad armipari con Società nazionali e multinazionali concor-renti e diviene l’azienda nel settore della ristora-zione collettiva leader sul territorio.

Una cooperativa oltre che essere un’impresa, “èun’associazione autonoma d’individui che si uni-scono volontariamente per soddisfare i propri bi-sogni economici, sociali e culturali e le proprieaspirazioni attraverso la creazione di una società diproprietà comune e democraticamente control-lata”. (dalla Dichiarazione di Identità Cooperativa ap-

provata al Congresso di Manchester dell’AlleanzaCooperativa Internazionale nel 1995).

RISTO 3 è una cooperativa di produzione - la-voro e si riconosce, fin dalla sua costituzione, nei

principi cooperativi identificati dall’Alleanza coo-perativa di Manchester:• Adesione libera e volontaria• Controllo democratico dei Soci• Partecipazione economica dei Soci• Autonomia e indipendenza • Educazione, formazione e informazione• Cooperazione tra cooperative• Impegno verso la collettività

I principi non sono da prendere come un elencorigido di regole da rileggere periodicamente e inmaniera rituale; essi sono schemi di riferimento che

IdentItÀ COOPERATIVATRA PASSATO E PReSente

LA NOSTRA StORIA – DA CO.RI.SO./CO.RI.P. A RISTO 3

RISTO 3 E I PRInCIPI COOPERATIVI

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conferiscono la capacità di agire correttamente e,tramite i quali, l’impresa cooperativa può affron-tare il futuro. In quest’ottica si può leggere tutto l’agire di Risto 3

che, pur combattendo contro spinte qualunquistichetipiche del periodo storico in cui è inserita, spinge, nellavoro quotidiano, per l’attuazione del senso di questiconcetti, mettendo al centro la Persona.

Nel 2011 è stata approvata la nuova versione dellaMission di Risto3. Una rivisitazione che, mante-nendo i principi di fondo, ha voluto rendere piùsnella e maggiormente incisiva la comunicazione suquelle che sono le linee guida della Cooperativa.Gli obiettivi primari, che la nostra cooperativa di

produzione e lavoro si pone, sono quelli contenutinella missione aziendale che è l’insieme dei valori,delle visioni e dello spirito di appartenenza chedebbono diventare comuni a tutta la base sociale.La realizzazione degli obiettivi comuni coniugata

con la gestione complessiva della società e con ilpercorso della strada delineata dalla strategiaaziendale, permette alla nostra società di diventareuna buona impresa nella quale i valori economicisono al servizio della crescita culturale e socialedegli individui.Tutto ciò diventa possibile se si segue un sistema

di regole che porta gli individui che vi fanno partead agire in sintonia per la realizzazione di un nuovosistema valoriale ed economico verso i colleghi, lacomunità, il territorio.

LA MISSIOn

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LA MISSIOnGli obiettivi primari che la “nostra” cooperativa di produzione e lavoro

si pone sono quelli contenuti nella missione aziendale che è l’insieme

dei delle visioni e dello spirito di appartenenza che

debbono diventare comuni a tutta la base sociale.valori,

La realizzazione degli obiettivi comuni coniugata con la gestione

complessiva della società e con il percorso della strada delineata dalla

strategia aziendale permette alla nostra società di diventare una buona

impresa nella quale i valori economici sono al servizio della

e sociale degli individui.

crescita culturale

Tutto ciò diventa possibile se si segue un sistema di regole che porta gli

individui che vi fanno parte ad agire in per la

realizzazione di un nuovo sistema valoriale ed economico verso i

colleghi, la comunità, il territorio.

sintoniaSOCI COLLAB RATORI

eO

Tendere a garantire la continuità occupazionale

di soci e collaboratori, migliorandone le condizioni lavorative,

professionali ed economiche.

Sviluppare una società cooperativa dinamica promuovendo

l’autogestione attraverso il coinvolgimento, la

partecipazione, la formazione e l’informazione.

Promuovere opportunità occupazionali e di affermazione sociale nei

confronti di e agevolare l’integrazione dei lavoratori

di categorie deboli.donne

MISSION MISSION

Consolidare il radicamento nel territorio trentino

sviluppandolo nelle zone limitrofe.

Contribuire al miglioramento economico, sociale

e ambientale dei territori dove si opera.

Sviluppare alleanze, accordi e integrazioni con enti e

Aziende dando priorità al mondo cooperativo.MISSION

Migliorare gli standard qualitativi dei servizi nell’ottica della

soddisfazione del Cliente.

Tendere alla massima sicurezza alimentare.

Dare preferenza all’utilizzo di prodotti di qualità e locali.

MISSION

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Tutti i collaboratori devono sentirsi orgogliosi di far parte di

un gruppo di persone che, al di là dei problemi della quotidianità, realizzano ogni giorno un miracolo economico che porta all’integrazione nel mondo lavorativo di molte persone.

Un collaboratore di Risto 3 deve impegnarsi in maniera particolare per realizzare un’unità di intenti con i partecipanti ad uno dei più grandi gruppi lavorativi della regione.

Tutti i collaboratori di Risto 3 sono parti importanti di un meccanismo economico “diverso” nel quale si lavora per costruire una democrazia economica pur non rinunciando alla qualità del servizio.

Attaccamento alla società

I VALORI

Tutti i collaboratori devono sentirsi orgogliosi di far parte di

un gruppo di persone che, al di là dei problemi della quotidianità, realizzano ogni giorno un miracolo economico che porta all’integrazione nel mondo lavorativo di molte persone.

Un collaboratore di Risto 3 deve impegnarsi in maniera particolare per realizzare un’unità di intenti con i partecipanti ad uno dei più grandi gruppi lavorativi della regione.

Tutti i collaboratori di Risto 3 sono parti importanti di un meccanismo economico “diverso” nel quale si lavora per costruire una democrazia economica pur non rinunciando alla qualità del servizio.

Attaccamento alla società

I VALORI

Tutti i collaboratori della Cooperativa sono parte di un gruppo

in cui non è possibile agire in maniera individualistica.

Colui/colei che non riesce a fare gioco di squadra crea danno non solo alla società, ma anche a se stesso.

Chi lavora con altri deve coordinarsi con i suoi colleghi al �ne di condizionare in maniera positiva il lavoro di tutti.

Collaborazione

I VALORI

L’ascolto degli altri permette la crescita individuale

e l’allargamento dei propri orizzonti.

L’interesse per gli altri e per il proprio lavoro, assieme ad un approccio che sviluppi l’entusiasmo ed il senso del dovere, ci permette di lavorare con passione, intelligenza e minor sforzo.

È necessaria una propensione al cambiamento. Per fare ciò è necessario lavorare con attenzione, usando la testa ma anche il cuore, permettendo così di fare la differenza con i nostri concorrenti.

Capacità di ascolto,passione e attenzione

I VALORI

Bisogna avere la consapevolezza che nessuno è mai

completamente formato;ognuno deve avere la piena coscienza della necessità di una crescita continua in campo professionale e non solo.

Lo spirito che fa da sfondo ai nostri comportamenti lavorativi deve essere connotato da dinamismo, energia, curiosità.

Ogni possibilità che ci viene data dalla nostra cooperativa, ma anche dalla vita, si deve cercare di coglierla.

Voglia di accrescere la propria formazione e la propria cultura

I VALORI

Uno dei cardini del nostro operare consiste nel rispettare tutti

coloro con i quali s’interagisce. Ciò si traduce nell’operare con sincerità e collaborazione, in prima battuta verso i colleghi, ma anche verso tutti coloro con i quali ci si relaziona.

Atteggiamenti di superbia o di razzismo non possono far parte del codice di lavoro della cooperativa.

La partita del nostro lavoro la possiamo vincere solo se agiamo ascoltando gli altri, cercando di comprenderli e di dare loro continue motivazioni per vivere con entusiasmo e passione quella fetta consistente della propria vita che è data dal lavoro in cooperativa.

Rispetto

I VALORI

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Il Consiglio di Amministrazione ha predispostouna nuova modalità organizzativa della Coopera-tiva. Il principio che si è fatto strada negli anni, eha trovato realizzazione in questo esercizio sociale,consiste nella suddivisione tra i due organismi digoverno della Cooperativa: da una parte le com-petenze politico-sociali del Consiglio di Ammini-strazione e, dall’altra, le competenze tecniche delDirettore Generale. Da quest’anno sociale, infatti,

il Direttore Generale non fa parte del Consiglio diAmministrazione. Il Direttore rendiconterà dell’an-damento aziendale al Consiglio. Al Direttore, conatto notarile, sono state demandate le responsabi-lità e i poteri dell’amministrazione ordinaria dellaCooperativa. Il Consiglio ha approvato le ulteriorisuddivisioni di deleghe di spesa e azione date dalDirettore Generale ad alcune figure delle aree ge-stionali.

ASSettO SOCIetARIO

NUOVO ASSettO SOCIETARIO

ASSEMBLEA DEI SOCIE’ il massimo organo della società. Ad essa com-

pete ogni anno l’approvazione del bilancio e la de-stinazione degli utili e, ogni tre anni, l’elezione deicomponenti del Consiglio di Amministrazione dellacooperativa. Vi fanno parte tutti i soci anche se sualcune materie non deliberano i soci iscritti alla ca-tegoria speciale. Il valore della democrazia coope-rativa trova la sua concretizzazione nellapartecipazione alla vita sociale e nell’esercizio deldiritto di voto.

ASSEMBLEE SOCI 2011• tre riunioni territoriali di preparazione Assemblea; • un’Assemblea Ordinaria, nella quale si è appro-

vato il Bilancio 2010• una Assemblea programmatica (novembre)

dove sono stati presentati: la nuova Missione e“I valori di Risto3”; approvata un’integrazionemigliorativa al piano sanitario soci.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEE’ l’organo collegiale al quale è affidata la ge-

LA StRuttuRA POLITICO – SOCIALE

COMPONENTI CONSIGLIOVigliotti SergioCaumo LuciaAnesi Franco*Bassetti DonatellaCamertoni Riccardo*Cecco Andrea*Cristelli RobertaFestini Brosa BrunaFiorini Ivano*Girardi Daniela*Morelli SabrinaMoser AnnaPotrich Fausto*Santagiuliana Busellato Camilla *Villotti Sara

7* sono consiglieri di nuova nomina.

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stione della società. È eletto dall’assemblea dei socie risponde all’assemblea stessa.Nell’Assemblea ordinaria 2011 sono stati eletti i

15 componenti del Consiglio di Amministrazioneche rimarranno in carica fino al 2014.

La percentuale della componente femminile è del60%.

I consiglieri, nella prima seduta all’unanimità,hanno eletto al loro interno quale PresidenteSergio Vigliotti e Vice-presidente Lucia Caumo.Successivamente è state designata come ulteriore

Vice Presidente la consigliera Sara Villotti.Nella seconda seduta, il consiglio di Amministra-

zione ha accettato la proposta del Presidente, di de-legare la struttura organizzativa a Stefano Raffaelli

che è diventato Direttore Generale.

Secondo la delibera dell’Assemblea dei Soci, gliamministratori non ricevono alcun compenso.Le convocazioni effettuate dal Consiglio di Am-

ministrazione nel 2011 sono state 13.

IL COLLEGIO SINDACALEControlla l’amministrazione della società, vigila

sull’osservanza delle leggi e dello Statuto, accertala regolare tenuta della contabilità e la corrispon-denza del bilancio alle risultanze dei libri contabili,effettua le ispezioni e gli accertamenti periodici. Ilmandato è triennale.Nell’Assemblea sociale di maggio 2011 è stato

rinnovato anche il collegio sindacale che si com-pone di tre membri effettivi e due supplenti.

D.LGS. 231/2001Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la re-

visione del “Modello organizzativo D.Lgs231/2001”. La rilettura si è resa necessaria per lemutate condizioni organizzative della Cooperativa eper le modifiche legislative apportate al Decreto. Ilprocesso consisterà in una prima analisi del livello deirischi dei vari processi aziendali (Analisi Attività sen-sibili) rispetto ai reati del Decreto, e nella fase se-

guente la predisposizione delle corrette procedure.Questo Modello Organizzativo-D.Lgs 231/2001 de-finisce i contorni delle “buone prassi” amministrativeper dimostrare che la Società ha fatto tutto il possi-bile affinché i reati citati non siano commessi. Il per-corso terminerà con l’approvazione, da parte delConsiglio, del nuovo documento e da parte dell’As-semblea con la nomina dei nuovi componenti del-l’Organismo di Vigilanza.

COLLEGIO SINDACALE IN CARICA

Luca Chini Capo sindaco

Gianfranco Flessati Sindaco effettivo

Mauro Zanella Sindaco effettivo

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CODICE ETICOIl Codice Etico, connesso direttamente al Modello

Organizzativo D.Lgs 231/2001, è la carta dei dirittie doveri morali che definisce le responsabilità etico– sociali di ogni partecipante all’organizzazioneaziendale di Risto 3.Il Codice Etico adottato vuole essere uno strumento

efficace per prevenire comportamenti irresponsabili oilleciti da parte di chi opera in nome e per conto diRisto 3. Esso introduce una definizione chiara ed espli-cita delle responsabilità verso tutti i soggetti coinvoltidirettamente o indirettamente nell’attività (soci, di-

pendenti, collaboratori, fornitori, clienti, cittadini, isti-tuzioni pubbliche e qualsiasi altro soggetto che sia in-teressato dall’attività della cooperativa).Il Codice Etico è, quindi, il principale strumento

di realizzazione dell’etica all’interno di Risto 3,volto a chiarire e definire l’insieme dei principi cuisono chiamati a uniformarsi i suoi destinatari neiloro rapporti e nel relazionarsi con portatori d’in-teressi nei confronti della società.Una volta terminato l’iter di revisione di tutto il

Modello di Organizzazione, anche questo docu-mento sarà presentato a tutti i collaboratori.

- Risto 3 è socia della Federazione Trentina dellaCooperazione che è un’organizzazione di rap-presentanza, assistenza, tutela e revisione delmovimento cooperativo operante sul territoriodella provincia di Trento.

- Risto 3 è socia del Consorzio Lavoro Ambiente(CLA) che è un consorzio cooperativo di II gradoa cui aderiscono 46 cooperative di produzionee lavoro, operanti prevalentemente nella pro-vincia di Trento. Scopo di CLA è quello di creareopportunità di lavoro per i Soci supportandolicon un'adeguata struttura tecnico-commer-ciale, organizzativa, giuridica ed economica.

- Risto 3 ha un proprio rappresentante nel Con-siglio di Amministrazione della FederazioneTrentina della Cooperazione e nel Consiglio di

Amministrazione di Cooperfidi.• Un rappresentante di Risto 3 è nel comitato tec-

nico del settore Cooperative di Produzione Lavorodella Federazione (settori LSSA) che elabora pro-poste e strategie per il settore specifico.

• Risto 3 ha una sua rappresentante nel direttivodi “Donne in cooperazione”, associazione al-l’interno della Federazione Trentina il cui obiet-tivo è l’approfondimento sulle tematiche digenere legate al mondo cooperativo.

• Risto 3 è partner di EURICSE che è una fonda-zione di ricerca creata per favorire la crescita ela diffusione di conoscenze e processi di inno-vazione delle cooperative, delle imprese sociali,delle organizzazioni non profit.

RAPPORtI CON SISTEMA eCOnOMICOE COOPeRAtIVO TRENTINO

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LA PRESENZA DI RISTO 3 IN ALtRe SOCIETÀ

Per quanto riguarda le società di capitale, Risto3, nel 2011, ha eseguito le seguenti operazioni: • “PICCAT srl”. Liquidata perché non operativa;• “CONFINANZIA srl”. Liquidata perché non piùoperativa;

• “A.R.M.A. Srl” in data 20 ottobre 2011 Risto 3ha acquisito il 19% delle quote di A.R.M.A. Srl.La società opera nella Provincia di Bolzano nelmedesimo settore di Risto 3 e con essa da tempointercorrono proficui rapporti di collaborazione.

Le nostre partecipazioni con aziende del mondocooperativo o da esso partecipate:

Società di capitale• Garda Trentino Sviluppo “GTS” Spa• Consorzio Trentino Vacanze (CTV) Srl• Formazione Lavoro SCpA

Società cooperative• Cassa Rurale di Pergine • Cassa Rurale di Rovereto • Cassa Rurale di Trento • Cooperfidi • CAMST • CLA • Federazione Trentina della Cooperazione

IL DIRETTORE GENERALEAl Direttore Generale sono attribuiti dal Consiglio

di Amministrazione, con apposita delibera, le re-sponsabilità e i poteri della amministrazione ordi-naria della cooperativa. In particolare la DirezioneGenerale coordina e gestisce la struttura aziendalee attiva tutte le relazioni relative al raggiungimentodegli obiettivi strategici, programmatici e di quellicontenuti nei budget annuali. Esplica la politicadella Qualità e ne definisce gli obiettivi, firma perapprovazione i documenti per la Qualità. Ha fun-zioni di coordinamento del Comitato di Gestione.Il Direttore Generale ha delegato parte delle sue

competenze, con relativa capacità di spesa, a variefunzioni. Tali passaggi sono stati presentati al CdAche ne ha deliberato la fattibilità.

IL COMITATO DI GESTIONEUn ulteriore cambiamento organizzativo, scatu-

rito dal nuovo Consiglio di Amministrazione, èstata l’istituzione del “Comitato di Gestione”.Questo organismo è stato costituito al fine di ga-

rantire un collegamento costante tra la parte poli-tica (CdA) e la parte tecnico-operativa, nell’ambitodella gestione collegiale della Cooperativa. Nel Comitato di Gestione si affrontano e si analiz-

zano le problematiche societarie e si effettua unaprima valutazione delle strategie aziendali, ad essopresentate dal Direttore Generale. Il tutto sarà poi ri-portato per gli approfondimenti e le necessarie deli-berazioni in CdA. La composizione dello stesso è fattain maniera paritetica tra il CdA e l’organizzazione tec-nico-operativa. Allo stesso possono essere invitati con-siglieri di Amministrazione o responsabili di ambito.

LA StRuttuRA ORGANIZZATIVA DI RISTO 3

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per la parte tecnica:Stefano Raffaelli (Direttore Generale), Franco Anesi(Direttore Area Tecnica), Giovanni Zambelli (Diret-tore Personale).

per la parte politica:Sergio Vigliotti (Presidente Risto3), Lucia Caumo(Vice Presidente), Sara Villotti (Vice Presidente).Il Comitato di Gestione si ritrova settimanalmente.

I PARTECIPANTI SONO:

DIRETTORE

GE ERALE

Stefano Raffaelli

COMMERCIALE

ACQUISTI

ALIMENTARI

COMUNICAZIONE

MARKETING

Giancarlo Broll

SEGRETERIA

DIREZIONE

SISTEMA QUALITA’

Alessandra Zampi

SICUREZZA

ALIMENTARE

AREA TECNICA DIRETTORE Franco Anesi

R.S.P.P.

AREA RISORSE

UMANE

DIRETTORE

Giovanni Zambelli

AMMINISTRAZIONE E

FINANZA SETTORE

SCOLASTICO

UFFICIO

PAGHE

SELEZIONE

FORMAZIONE

UFFICIO

SICUREZZA SUL

LAVORO

MANUTENZIONE

LOGISTICA,

ACQUISTI

EXTRALIMENTARI

SETTORI

EXTRASCOLASTICI

CONTROLLO DI

GESTIONE

MAGAZZINO

CENTRALIZZATO

LABORATORIO

MACELLERIA SERVIZIO

DIETETICO

CONTABILITA’

GENERALE

COORDINATORI

COORDINATORI

ATTI

AMMINISTRATIVI

RECEPTION

ResponsabileGiorgio Martinelli

ResponsabileIvano Fiorini

ResponsabileDaniele Scandela

ResponsabileGiorgio Martinelli

ResponsabileStefano Ra!aelli

ResponsabileCamilla Santagiuliana

ORGANIGRAMMA TECNICO-ORGANIZZATIVO

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FLORA, IN RISTO 3 DAL 1995

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E’ indispensabile, parlando di responsabilità so-ciale e di relazione sociale, analizzare il comporta-mento che l’azienda intrattiene con i propri“stakeholder”(interlocutori), cioè tutti i soggettiche sono interessati direttamente o indirettamentedall’attività della cooperativa.Partendo dal presupposto che l’organizzazione

non crea solamente valore economico, ma che lapropria azione ha un impatto “sociale” nei con-fronti dei propri stakeholder, la raffigurazione se-guente assume particolare rilievo.

Nella relazione sociale sono identificati gli inter-locutori cui l’attività della cooperativa s’indirizza;vengono esplicitate le politiche perseguite e ven-gono presentati indicatori in grado di misurare il li-vello di utilità che l’organizzazione ha prodotto neiconfronti dei propri portatori d’interesse e chedanno al lettore la precisa visione della realizza-zione di quanto enunciato.

Risto 3, nel comunicare la propria azione, identi-fica come principali interlocutori:

LA RELAZIONE SOCIALEI PARtneR DI RISTO 3

CLIENTI

SOCIRISTO 3

FORNITORI COLLABORATORI

COMUNITÀCOOPERAZIONE

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LA RELAZIONE SOCIALEI SOCI

La cooperativa rappresenta un mondo di donnee uomini che per soddisfare i propri bisogni eco-nomici, sociali e culturali sono insieme per pren-dere decisioni che portino vantaggio per se stessie per le future generazioni; donne e uomini che,insieme nella quotidianità, lavorano in un ambientedi cui essi stessi sono controllori della qualità lavo-rativa sotto tutti gli aspetti; donne e uomini che la-vorano per soddisfare gli interessi di tutti i clienti efornitori che quotidianamente interagiscono con lestrutture di Risto 3.In definitiva, Persone che s’impegnano quotidia-

namente per essere imprenditori di se stessi nel ri-spetto delle persone, della responsabilità sociale edell’ambiente.

L’assetto istituzionale si basa innanzitutto sullafigura del Socio, la cui sovranità si concretizzanell’Assemblea.Ai Soci sono applicate le medesime tutele di

legge e di contratto riconosciute a tutti gli altri la-voratori ivi comprese la malattia, l'infortunio, lamaternità, le ferie e il T.F.R.. E’ infine rispettata in ogni sua previsione la nor-

mativa vigente in materia di sicurezza e preven-zione rischi nel lavoro (D.Lgs. 81/2008).

In Risto 3 si evidenziano tre tipologie di Socio:- Socio cooperatore ordinario;- Socio cooperatore iscritto nella categoria speciale;- Socio sovventore.

La percentuale femminile della compagine so-ciale corrisponde all’ 84,6% mentre la percentuale

maschile dei Soci è del 15,4%.Risto 3 conta 1 socio sovventore.

Soci Lav.2011 Maschi Femmine Totale

Ordinari (lavoro dipendente) 40 201 241

Speciali 15 100115

Ordinari (lavoro autonomo) 1 0 1

Totale 56 301 357

SOCI LAVORATORI 2011

Page 19: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

19

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

Risto 3 è una cooperativa a mutualità prevalente.Il Codice Civile definisce le caratteristiche della coo-perativa a mutualità prevalente: la principale con-

siste nel fatto che la cooperativa è reputata tale seil costo del lavoro prestato dai soci è superiore al50 per cento del totale.

Soci Lav.2011

Al31.12.2010

Entrati nel2011

Usciti nel2011

Al31.12.2011

Entrati al 01.01.2012

Totale01.01.2012

Cooperatori Ordinari Lav. Dip. 242 6 7 241 31* 272

Cooperatori Ordinari Lav. Aut.

1 1 0 1

Cooperatori Categoria Speciale 94 30 9 115 35-31* =4 119

Sovventori (Persona giuridica) 1 1 0 1

Totale 338 36 16 358 35 393

Cessazione rapporto di lavoro dei soci 2011

Soci Ordinari cessati per cambio attività 2

Soci Ordinari cessati per fine appalto 0

Soci Ordinari cessati per pensionamento 3

Soci Ordinari dimessi da socio 2

Rapporto di lavoro per classedi età in anni Meno di 20 Tra 20 e 30 Tra 30 e 40 Tra 40 e 50 Oltre i 50

Soci 0 13 71 177 95

Non soci 5 53 179 325 93

Totale 5 66 250 502 188

Soci Speciali trasformati in Soci Ordinari

Numero soci 6

Page 20: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

20

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

Come nell’anno precedente, anche nel 2011 ab-biamo mantenuto la prevalenza del costo del la-voro dei collaboratori soci nella percentuale del54%.

I requisiti che deve avere una cooperativa a mu-tualità prevalente sono:• attività svolta in prevalenza avvalendosi delle

prestazioni lavorative dei soci;• costo del lavoro prestato dai soci superiore al

50% del costo del lavoro totale;• divieto di distribuzione dividendi in misura superiore

all'interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, au-

mentato di 2,5 punti rispetto al capitale versato;• divieto di remunerare gli strumenti finanziari

posseduti dai soci cooperatori in misura supe-riore a 2 punti rispetto al massimo previsto peri dividendi;

• divieto di distribuire riserve fra i soci cooperatori;• obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento

(o trasformazione o perdita dei requisiti di mu-tualità prevalente) della società, dell'intero pa-trimonio sociale (dedotto solo il capitale socialee i dividendi eventualmente maturati) ai fondimutualistici per la promozione e lo sviluppodella cooperazione.

LA fORMAzIOne SOCI

I notevoli mutamenti sociali intervenuti negli ul-timi anni, portano alla necessità di domandarsi chiè oggi il socio della nostra Cooperativa e quali sonole sue percezioni e aspettative in modo da artico-lare precise risposte aziendali. Cercare di compren-dere le due dimensioni, quella associativa e quellaimprenditoriali nelle quali il socio è parte attiva, èfondamentale per la crescita sociale. Solo dei sociconsapevoli del ruolo economico e sociale dellapropria azienda possono garantire il manteni-mento, nel tempo, dei principi cardine che fannodelle cooperative aziende diverse che mettono al

centro la persona enel nostro caso il la-voro.Nel 2011 è termi-

nata la prima fasedi “formazionebase” cooperativaper tutti i soci.

Formazione Soci 2011 2010

Partecipanti formazione base 30 302

Partecipanti Corso Maestri cooperatori 10 4

Totale ORE 935 1618

Page 21: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

21

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

Nel corso del 2011 è terminato il 6° percorso for-mativo “Maestri Cooperatori”, promosso dalla Fe-derazione Trentina in collaborazione con“Formazione Lavoro” a cui hanno partecipato 10collaboratori di Risto 3 (nella foto). Il corso delladurata di 80 ore nell’arco di 6 mesi, ha avuto

l’obiettivo di fornire una serie di conoscenze coo-perative (storia, economia, organizzazione, etica)di cui beneficiano non solo i soggetti stessi ma, acaduta, tutta la cooperativa.Nel 2012 la Cooperativa intende proporre ad altri

collaboratori lo stesso percorso formativo.

Il patrimonio della cooperativa è costituito:- dal capitale sociale dei soci cooperatori;- dal capitale sociale dei soci sovventori;- dalle riserve.Come sottolinea l'art. 45 della Costituzione, la

valenza sociale della mutualità cooperativa è in-scindibilmente legata all'assenza di "fini di specu-lazione privata" e cioè al prevalere degli interessicomuni della cooperativa sugli interessi personali.

CAPITALE SOCIALE Risto 3 appartiene (pro tempore) alle sue Socie e

ai suoi Soci. Il Capitale Sociale è l’unico investi-mento a rischio per i Soci. Peraltro, si evidenzia chele riserve attuali di Risto 3 (circa € 10 milioni) ga-rantiscono una tranquillità sul rischio del capitaleinvestito e che la Cooperativa, in presenza di utili,rivaluta il Capitale Sociale. Risto 3, da tempo, ha fatto la scelta di rivalutare

il capitale sociale secondo quanto previsto dallalegislazione per garantire al socio il mantenimentodel valore della quota e quindi del potere di acqui-sto nel tempo.

IL PATRIMONIO SOCIALe

Page 22: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

22

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

RISERVE INDIVISIBILIA differenza di quanto avviene nelle società capi-

talistiche, nelle Cooperative le riserve indivisibili nonpossono essere mai distribuite ai soci né durante lavita della cooperativa né all'atto del suo sciogli-mento.E' attingendo a queste riserve, accantonate negli

anni, che la Cooperativa sostiene i suoi progetti disviluppo ed è proprio per queste riserve che si ap-plica il trattamento fiscale particolare riservato allecooperative: non un'agevolazione, ma un tratta-mento basato sulla natura mutualistica e non lu-crativa di tale tipo di aziende.

Le riserve rappresentano gli accantonamentifatti dalla società e che saranno lasciati quale pa-trimonio indisponibile ai Soci che via via si succe-deranno all’interno di Risto 3. Questo fa sì che sidia luogo ad una solidarietà intergenerazionale af-finché la ricchezza prodotta rimanga alla comunitànella quale si opera. Le riserve non servono soloper il futuro, possono essere utilizzate, in caso diperdite, per coprire i disavanzi aziendali e sonoquindi a garanzia dell’attività della cooperativa.

0anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011

12.000.000

10.000.000

8.000.000

6.000.000

4.000.000

2.000.000

RISERVE INDIVISIBLI

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

2.500.000

3.000.000

3.500.000

4.000.000

anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011

CAPITALE SOCIALE

Page 23: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

23

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

VANTAGGI MUTUALISTICII soci partecipano alla redistribuzione del reddito

prodotto attraverso le forme che la normativa con-sente:

RISTORNOIl ristorno cooperativo ha la funzione di preve-

dere una forma di retribuzione aggiuntiva per il

Socio Lavoratore solo per la parte derivante dalproprio lavoro. Viene erogato solo in presenza dibuon andamento della cooperativa.Il socio lavoratore, in particolare, con il proprio

apporto lavorativo, concorre a creare le condizionidi efficienza organizzativa e del lavoro, nonché leeconomie interne che contribuiscono a determi-nare l'utile di esercizio.

RIVALUTAZIONE CAPITALE SOCIALEL’Assemblea sociale ha ritenuto opportuno acco-

gliere la proposta del CdA e mantenere la rivaluta-zione del capitale sociale versato, tenuto contodell’andamento del mercato finanziario e nella mi-sura consentita dalla legge (2,7% annuo nel 2011).

FINANZIAMENTO SOCIALEIl Finanziamento dei Soci è un capitale variabile

non a rischio, è un apporto volontario dei soci a fa-vore della cooperativa che viene regolarmente re-munerato.Nel 2011 è stato aggiornato il Regolamento Fi-

nanziamento Soci. Il tasso approvato dal Consigliodi Amministrazione per il 2011 è pari al 3,75%lordo (3% netto).

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

anno2007

anno2008

anno2009

anno2010

anno2011

RISTORNI

0

200.000

400.000

600.000

800.000

1.000.000

1.200.000

1.400.000

anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

anno2007

anno2008

anno2009

anno2010

anno2011

FINANZIAMENTO DA SOCI

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24

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

GITE FORMATIVE AZIENDALI(CULTURA E GASTRONOMIA)Per facilitare lo scambio comunicativo e la co-

struzione di relazioni sociali allargate fra tutte lecollaboratrici e collaboratori, Risto 3 da anni or-ganizza una gita di una giornata per tutti i colla-boratori soci e una seconda di due giorni per i sociordinari.

Le gite sono momenti di crescita culturale, ga-stronomica e associativa per tutti i partecipanti.La gita proposta nel 2011 per tutti i collaboratori

con meta alcune località del Piacentino ha avutol’adesione di 416 persone suddivise in tre sabati.Per i soci ordinari è stata organizzata una gita di

due giorni a Lubiana (Slovenia). La gita ha visto lapartecipazione di circa 100 persone.

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25

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

La società civile è divenuta sempre più attenta alcomportamento etico delle imprese. Risto 3 ha in-trapreso una gestione socialmente responsabile inun momento storico dove è essenziale favorire unasocietà che tuteli i diritti umani e il rispetto dellapersona, basando ogni rapporto di mercato suprincipi di trasparenza, equità ed efficienza. L’analisi degli indicatori per la Responsabilità so-

ciale verso i collaboratori è stata fatta in base agli8 principi della norma SA8000:1) Divieto di usufruire di lavoro minorile;2) Lavoro obbligato;3) Garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori; 4) Libertà di associazione e diritto alla contratta-

zione collettiva; 5) Non discriminazione; 6) Pratiche disciplinari; 7) Orario di lavoro;8) Legalità e trasparenza dei criteri retributivi.

Gli obiettivi che Risto 3 si pone con la messa in pra-tica e la valutazione dei principi sopra enunciati sono:• realizzare una maggiore soddisfazione e moti-

vazione dei lavoratori• tutelare il marchio e la reputazione aziendale • ritenere che il poter garantire l’eticità della pro-

duzione possa accrescerne il valore • migliorare i sistemi di gestione interna attra-

verso una migliore diffusione e circolazionedelle informazioni.

DIMENSIONI E CARATTERISTICHE DELL’OCCUPAZIONELa cooperazione è l’unica forma d’impresa che

tende automaticamente a produrre nuovo sviluppo(riserve indivisibili e impegno verso le generazionifuture). La cooperativa si nutre e si sviluppa con illavoro dei propri soci, ma ha l’obiettivo di allargaread altri questa possibilità tramite il lavoro.

LA RELAZIONE SOCIALEI COLLABORAtORI

L’IMPegnO DI RISTO 3

LAVORATORI OCCUPATI AL 31 DICEMBRE 2011

Totale 1011

Donne 913 90%

Uomini 98 10%

Soci 356 35%

Non Soci 655 65%

Page 26: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

26

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

La tabella mostra come, pur in un momento didifficoltà per il mondo del lavoro, Risto 3 sia riuscitanon solo a mantenere il numero degli occupati

dell’anno precedente ma ad aumentare l’occupa-zione (+ 3,2%).

La tabella mostra la dislocazione regionale edextra-regionale delle lavoratrici e lavoratori Risto 3.La presenza in quasi tutto il territorio trentino di-mostra l’apprezzamento della comunità per il ser-vizio erogato e impegna la Cooperativa arispettare questo mandato di fiducia.

TEMPO INDETERMINATO 2011 2010

Donne 368 366

Uomini 81 77

Soci 245 239

Non Soci 204 204

929

979

1011

880 900 920 940 960 980 1000 1020

anno 2009

anno 2010

anno 2011

OCCUPAZIONE TRIENNIO 2009 - 2011

Collaboratori per zone geograficheValle di Fiemme 5Bassa Valsugana e Tesino 41Alta Valsugana 97Valle dell'Adige 466Val di Non 12Valle di Sole 22Valli Giudicarie 55Alto Garda e Ledro 87Vallagarina 218Alto Adige 1Veneto 7

Page 27: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

27

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

Per migliorare la comunicazione tra azienda ecollaboratori in merito al rapporto lavorativo, èstato consegnato a tutti i lavoratori in carica un li-bretto informativo “Informazioni e disposizioniregolamentari interne e il Sistema di Responsa-bilità Sociale”. Tale documento è inserito nel fa-scicolo consegnato a ogni nuova assunzione.

FORMAZIONE NUOVI ASSUNTIPer i nuovi assunti Risto 3 ha predisposto un mo-

dulo formativo iniziale di 3 ore (sicurezza alimen-tare - SA8000 sicurezza sul lavoro ). Dal 2012 si èimplementata la prima formazione attraverso l’isti-tuzione di due moduli per complessive 5 ore com-prendendo anche la formazione cooperativa e la

presentazione della società.Si stanno sperimentando

anche nuove modalità forma-tive basate su un questionariocon domande inerenti le tema-tiche trattate nei documentiaziendali consegnati al nuovoassunto. Solo a chi risponderàpositivamente ad almeno l’80% delle domandesarà riconosciuta la formazione. Questo approccionon riduce la formazione frontale con i docenti masi affianca ad essa. Di seguito sono presentati i dati della sperimen-

tazione effettuata nei primi quattro mesi di appli-cazione (settembre-dicembre 2011).

Accreditamento formazione nuovi assuntin. questionari con risposte positive superiori all’80% 31n. questionari con risposte positive inferiori all’80% 18Totale questionari 49

2011 2010

CONSISTENZA LAVORATORI PER REPARTO UOMINI DONNE TOTALE UOMINI DONNE TOTALE

AMMINISTRAZIONE 15 19 34 14 19 33

RISTORANTI SELF-PARTY 34 134 168 31 130 161

MENSE AZIENDALI 18 111 129 17 111 128

CASE DI RIPOSO 10 79 89 10 70 80

COORDINATORI 4 13 17 4 11 15

SCUOLE 7 543 550 7 529 536

GUARDIANIA - CASTEL THUN 3 9 12 4 9 13

MANUTENZIONI - MACELLERIAMAGAZZINO - PULIZIE 7 5 12 8 5 13

TOTALE 98 913 1011 95 884 979

Page 28: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

28

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

Risto 3, in linea con la propria politica per la Re-sponsabilità sociale d’impresa, si astiene dal ricor-rere o promuovere le forme di lavoro infantile.Risto 3 non ammette l’utilizzo di lavoro infantile e

minorile e riconosce lo studio e lo svago come prin-cipali fattori dello sviluppo psicofisico degli adole-scenti: perciò s’impegna a impiegare solamentepersonale con età superiore ai 18 anni.

STAGE E INSERIMENTI LAVORATIVINel corso del 2011 sono state 19 le presenze di

ragazzi e ragazze che in forma di stage, in un pe-riodo che varia da tre settimane a sei mesi a se-guito del progetto formativo redatto dal loro entescolastico o di avviamento professionale. Risto 3 èlieta, conformemente alle proprie possibilità, dipoter favorire periodi di apprendimento-sperimen-tazione a coloro che ne abbiano la necessità. Gli Enti con cui la cooperativa è in collegamento

sono: Agenzia del lavoro Rovereto- ENAIP Villaz-zano- ENAIP Ossana- Istituto “Tambosi” Trento-UPT- CFP Trento- ULSS2 Feltre, Regione Veneto-CIEFFE srl Trento

Risto 3 offre la propria collaborazione anche alleCooperative Sociali per preparazione di inserimentilavorativi di persone con difficoltà.

Le Cooperative sociali con cui è stato instauratoun rapporto di partnership sono: Cooperativa so-ciale “Ubalda Girella” (Rovereto), CS4- cooperativasociale (Pergine), “Samuele”- cooperativa sociale(Trento), ALISEI- Rovereto, GSH Cles, ANFASS

1° REQUISITO SA8000:

dIVIetO DI USUFRUIRE DI LAVORO MInORILe

Lavoratori per classe di età in anni Meno di 18 Tra 18 e 20 Tra 21 e 30 Tra 31 e 40 Tra 41 e 50

2011 0 5 250 502 188

2010 0 7 300 445 157

Età media dei lavoratori

Complessiva 43

Page 29: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

29

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Tutte le persone che lavorano in Risto 3 prestanola loro opera senza nessuna costrizione. Risto 3 ap-plica al proprio personale, soci e dipendenti, tuttele norme previste dalla normativa in vigore e dalCCNL di riferimento.La Cooperativa, inoltre, rifiuta il ricorso a qualsiasi

forma di coercizione nei confronti del proprio per-sonale e l’utilizzo del lavoro nero, caporalato oqualsiasi forma contrattuale che comporti la viola-zione o l’elusione degli obblighi di legge.

Inoltre:- non sono messe in pratica misure che limitino

la libertà dei lavoratori nei loro rapporti con laCooperativa;

- la Cooperativa s’impegna affinché non sianomessi in atto comportamenti lesivi della dignitàdella persona;

- non sono impiegati lavoratori extra - comunitarisenza regolare permesso di soggiorno.

2° REQUISITO SA8000:

LAVORO OBBLIgAtO

Il sistema aziendale garantisce la protezione del-l’incolumità fisica dei lavoratori e di tutte le altre

parti interessate nello svolgimento delle attività la-vorative e, nello stesso tempo, la garanzia del-

3° REQUISITO SA8000:

GARANTIRE LA SALUTE E SICuRezzA DEI LAVORAtORI

2.849,00

70,00

27.763,00

18.167,00

108.379,01

2.948,00

33,00

36.361,00

16.741,00

104.083,00

20112010

ore ferie/permessi usufruiti

Ore malattia

Ore permesso studio

Ore infortunio (escluso itinere)

Ore maternità

DESCRIZIONE ASSENZE

Page 30: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

30

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

l’igiene nei luoghi di lavoro. Il testo principale di ri-ferimento è il D.lgs. 81/2008 “Testo Unico per lasicurezza”.

GESTIONE DELLA SICUREZZA L'attenzione verso il problema sicurezza e tutela

della salute dei lavoratori sono da sempre in Risto3 obiettivi prioritari che portano a monitorare co-stantemente le modalità di esecuzione del lavoro.

ANDAMENTO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO

L’indice di frequenza (I.F.) si riferisce al numerodi infortuni ogni 100.000 ore lavorate. (eccetto gliincidenti in itinere) L’indice di gravità (I.G.) si riferisce, invece, al nu-

mero di giornate/ore di infortunio in rapporto almonte ore lavorato.

E’ necessario che ogni addetto usi il materialedato in dotazione dall’azienda in maniera corretta. La sicurezza sul lavoro è garantita anche e soprat-

tutto da ciascun lavoratore / lavoratrice che prendecura della propria e dell’altrui sicurezza e salute.

Risto 3 ha predisposto il “Documento Valuta-zione rischi” (DUVRI) contenente l’analisi dei pos-sibili rischi per la salute dei lavoratori nellosvolgimento delle loro mansioni e nell’utilizzo deilocali e delle attrezzature aziendali o a disposizionedell’azienda.Tale documento, con le eventuali variazione e ag-

giornamenti, è presentato in una riunione annualein presenza dei Rappresentanti della Sicurezza deilavoratori, del RSPP aziendale, del Medico del la-voro, dei rappresentanti dei lavoratori per laSA8000 e del Presidente.

2011 2010

TAGLIO 18 15

DISTORSIONE 1 3

USTIONE 2 3

MOV. MANUALE 5 2

SCHIACCIAMENTO 4 3

CONTUSIONE 6 6

SCIVOLAMENTO 3 5

GIORNI PERSI 722 697

2011 2010

indice frequenza-I.F. 4,01 4,51

indice gravità- I.G. 0,31 0,49

2011 2010

Spese per materiale anti in-fortunio (guanti-scarpe-ecc.)

€ 22.724 € 17.289

INDICATORE PERCENTUALE 2011 2010

% ore malattia/ore lavorate 3,80% 3%

% ore infortunio/ ore lavorate 0,31% 0,30%

DISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Page 31: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

31

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

FORMAZIONE SALUTE E SICUREZZA La normativa delineata nel D.Lgs 81/2008 ridise-

gna i compiti e i ruoli dei protagonisti della sicu-rezza sul lavoro stabilendo in maniera precisa qualiobblighi siano delegabili e quali invece no.Per l’anno 2011-2012 la cooperativa si è impe-

gnata in un processo di “formazione base” a largoraggio inerente la sicurezza sul lavoro che, a causadella mobilità del personale, presenta situazioninon paritarie fra i lavoratori. L’impegno è stato ri-volto anche ai coordinatori di zona, in qualità dipreposti alla sicurezza e ai capi struttura.

L'azione formativa è stata erogata anche tramiteaffiancamento nelle visite ispettive pianificate nellediverse strutture e tramite l’azione dei Coordinatorio Capi struttura. Questa modalità dovrà semprepiù prendere piede nel tempo per l’indubbia effi-cacia di trasmissione di modalità lavorative esperitedirettamente sul campo.A tutto il personale neo-assunto è stato conse-

gnato, un opuscolo “Igiene alimentare e sicu-rezza sul lavoro”.Lo sforzo della Cooperativa si è sviluppato verso una

rigorosa applicazione delle norme di sicurezza per iterzi operanti all’interno dei propri spazi produttivi.L’azienda si adopera quindi a richiedere ai propri ap-paltatori (sia imprese che artigiani) una particolare at-tenzione nella gestione dei lavori affidati.

TEMATICHE SICUREZZA SUL LAVORO 2011 PARTECIPANTI MONTE ORE TOTALE

Sicurezza sul lavoro 145 207

Primo soccorso 55 631

Antincendio 53 415

Sicurezza generale 48 192

Formazione preposti 21 434

TOTALE 322 1879

corso formazione RLS-SA8000 2 64

Pur nella convinzione che la cooperativa è unaforma di “datore di lavoro” particolare, Risto 3 ga-rantisce a tutti i Soci e Dipendenti:- Il diritto di aderire a qualsiasi sindacato, la pos-

sibilità di eleggere rappresentanti sindacali e disvolgere attività sindacale.

- Il rispetto della contrattazione collettiva appli-cando interamente i C.C.N.L. di riferimento e,in caso di necessità di deroghe, provvede a con-cordarle con le rappresentanze sindacali libera-mente elette.

- La libera elezione di rappresentanti sindacali in

4° REQUISITO SA8000:

LIBeRtÀ DI ASSOCIAZIONE

E DIRITTO ALLA COntRAttAzIOne COLLettIVA

Page 32: Bilancio di Responsabilità Sociale 2011

32

B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

tutte le proprie strutture assicurando loro la pos-sibilità di comunicare con gli iscritti sul luogo dilavoro, la partecipazione ad assemblee e riunioni.

- La prevenzione di qualsiasi forma di discrimina-zione nei confronti d’iscritti o rappresentanti delsindacato.

I rapporti con le organizzazioni sindacali sono im-prontati alla massima correttezza e al rispetto deiruoli; i rappresentanti sindacali possono svolgere iloro compiti nella massima libertà senza alcuna in-terferenza da parte dell'azienda. L'obiettivo prima-rio rimane quello di garantire le libertà individualie di favorire il confronto fra le parti al fine di salva-guardare il buon clima aziendale.Improntato al confronto e alla verifica comune

delle problematiche aziendali è anche il rapporto conle rappresentanti per la SA8000. Le due rappresen-tanti hanno partecipato alla riunione annuale dellasicurezza con il medico competente nonchè agli in-contri con i certificatori di DNV per la SA8000. Laprospettiva è di aumentare il numero delle rappre-sentanti per la responsabilità sociale per facilitare ilcollegamento con zone del territorio sprovviste dirappresentanza nei vari organi della cooperativa.

RELAZIONI SINDACALI 2011 2010

Lavoratori iscritti 440 405

Lavoratori non iscritti 571 574

Delegati sindacali 10 4

Ore assemblea sindacale 619 485

Ore permesso sindacale 36 63

Ore sciopero (scioperi a carattere nazionale) 28 23

Risto 3 rifiuta ogni forma di discriminazione e ga-rantisce pari opportunità ed equità di trattamentoa tutti, Soci e Dipendenti, indipendentemente darazza, ceto, origine nazionale, religione, invalidità,sesso, orientamento sessuale, appartenenza sinda-cale, affiliazione politica, età.Pertanto Risto 3 provvede a:

- Effettuare la selezione tenendo in esclusivoconto elementi oggettivi come abilità, espe-rienza e istruzione rapportati alle funzioni da ri-

coprire.- Garantire la formazione e l’addestramento a

tutti in funzione delle necessità personali e delleesigenze organizzative e gestionali.

- Effettuare avanzamenti di carriera in funzionedelle capacità acquisite dalle singole persone edalle necessità organizzative e gestionali.

- Effettuare licenziamenti solo in casi particolari,consentiti dalla legge e in ogni caso mai permotivi discriminatori.

5° REQUISITO SA8000:

nOn DISCRIMINAZIONE

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B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

LAVORATORI OCCUPATI STRANIERIIn totale sono 95 (pari al 9,39%) i dipendenti di

cittadinanza diversa da quella italiana e proven-

gono da 40 Paesi.

Alcuni di questi sono soci:

Risto 3 adempie al rispetto delle norme per l’in-serimento dei disabili siano essi fisici, psichici o condisagio sociale. Il tentativo di far crescere sempre più una cultura

aperta alle diversità e la disponibilità delle oppor-

tune modalità di inserimento e relazione permet-tono l’eliminazione, o quanto meno, la riduzionedell’handicap e consentono anche al lavoratore di-sabile di mettere pienamente a frutto le proprie po-tenzialità.

OCCUPAZIONE CATEGORIE PROTETTE (LEGGE 68/1999) 2011 2010

Totale lavoratori occupati 1.011 979

Lav. non soggetti al computo della quota di riserva 832 741

Lav. soggetti al computo della quota di riserva 160 225

Lavoratori disabili 18 12

Lavoratori orfani del lavoro 1 1

RISTO 3 MULTIETNICA - STATI DI PROVENIENZA

Risto 3 rispetta l’integrità mentale, emotiva e fi-sica dei propri lavoratori, pertanto rifiuta l’utilizzodi qualsiasi pratica disciplinare non ammessa dallalegge e dal C.C.N.L., in particolare tutte quelle pra-tiche che possono ledere tale integrità.La Cooperativa applica il codice disciplinare pre-

visto dal contratto collettivo nazionale di categoria,affisso in ogni luogo di lavoro, visibile a ogni dipen-

dente, che descrive le pratiche disciplinari esistenti.L’esercizio delle sanzioni disciplinari è ammessonell’ottica di garantire il buon andamento dei rap-porti tra i lavoratori, tra questi e i loro superiori edè regolato secondo quanto previsto:- per tutti i dipendenti dallo Statuto dei Lavoratori

(L. 300/70) e dal C.C.N.L. applicato;- per i Soci anche dal regolamento interno.

6° REQUISITO SA8000:

PRAtIChe DISCIPLINARI

Africa SudAmerica

Europa Orientale

NordAmerica

EuropaOccidentale

11 9 14 1 5

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Nel corso del 2011 sono state elevate 42 conte-stazioni scritte di cui n. 2 si sono trasformati in ri-chiami scritti.

Nell’anno 2011 non ci sono stati contenziosi overtenze sindacali.

Il C.C.N.L. applicato stabilisce che la normale du-rata del lavoro settimanale è fissata in 40 ore per iltempo pieno. Vi sono però (per il tempo pieno)104 ore di permessi denominati ROL (RiduzioneOrario Lavoro) che sono stati stabiliti contrattual-mente (sono pari a due ore settimanali) che por-tano l’orario teorico a 38 ore anche se vengono dinorma usufruiti a giornata o a mezza giornata.Eventuali modifiche della distribuzione delle ore

nell’arco della settimana sono concordate con i la-voratori, compatibilmente con le esigenze azien-dali, così come la pianificazione delle ferie, deicongedi e dei permessi.A fronte di richieste individuali o collettive, Risto

3 s’impegna a valutare la possibilità di concederevariazioni nell’orario (e nei tempi) di lavoro che fa-

voriscano la conciliazione fra la vita lavorativa e lavita privata delle persone, pur salvaguardando laproduttività e l’efficienza dell’organizzazione.Il lavoro straordinario è effettuato solo per breve

durata e per situazioni che non possono esserefronteggiate con l’assunzione di nuovo personale.E’ sempre concordato tra il responsabile di settoree il singolo lavoratore e non supera i limiti definitidal contratto collettivo nazionale. Il lavoro straordinario è remunerato secondo

quanto previsto dai contratti collettivi.A fronte di una disponibilità dall’azienda a venire

incontro alle esigenze dei singoli lavoratori, si ri-chiede sempre la massima collaborazione da partedi questi ultimi e un senso di responsabilità per ilservizio collettivo che la Cooperativa svolge.

Il numero dei part time è correlato alla specificitàdei servizi erogati: la necessità di un numero mag-gior di personale è richiesta nelle ore centrali dellagiornata per la gestione del servizio mensa. Questosi verifica sia nella ristorazione scolastica sia nella

ristorazione per adulti (self-mensa aziendali).Inoltre, nell’organizzazione generale degli orari

di lavoro, si mette in evidenza come la scomposi-zione degli orari risponda anche a un bisogno dellelavoratrici. Queste ultime, essendo la loro presenza

7° REQUISITO SA8000:

ORARI DI LAVORO

SUDDIVISIONE ADDETTI PER TIPOLOGIE DI ORARI 2011 - addetti 2010 - addettifino a 10 ore 127 115tra 10 e 15 ore 175 162tra 15 e 20 ore 199 206tra 20 e 25 ore 154 148tra 25 e 30 ore 101 106tra 30 e 40 ore 107 10140 ore 148 141

INQUADRAMENTO ORARIO DEL PERSONALE

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predominante, richiedono la possibilità di avereorari compatibili con i propri carichi famigliari. Que-sta richiesta, per essere esaudita, non permette dioffrire nello stesso luogo di residenza orari pienima, nello stesso tempo, soddisfa molto le collabo-ratrici perché permette loro di conciliare lavoro efamiglia. In relazione alla fruizione di Ferie /Permessi e

ROL, tutti i collaboratori sono nvitati ogni anno adusufruirne per consentire il recupero psicofisico.

Nel 2011 sono state presentate più di 1000 do-mande di lavoro.

Risto 3 tende a usufruire solo occasionalmentedi lavoratori interinali.Per le assunzioni interinali, Risto 3 si avvale della col-

laborazione delle Agenzie “Man Power” (ha sotto-scritto il protocollo degli impegni relativi alla normaSA8000) e “Obiettivo Lavoro”(certificata in base allanorma SA8000), e “COOPERJOB”coop. Trento.

Risto 3 corrisponde ai lavoratori una retribuzionerapportata alla quantità e qualità del proprio la-voro. Risto 3 ha scelto, da sempre, un assetto or-ganizzativo che non prevede la figura del dirigenteche avrebbe un contratto a sè stante: ai soggettiapicali si applicano i livelli massimi del contratto(Quadro A e Quadro B).In particolare la Cooperativa garantisce a tutti,

Soci e Dipendenti, retribuzioni almeno pari a

quanto previsto dal C.C.N.L. nazionale.Risto 3 garantisce parità di remunerazione al per-

sonale maschile e femminile (a fronte di ugualemansione, inquadramento e prestazione).

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato inmerito alla perequazione delle retribuzioni, che laretribuzione netta più alta possa essere, al mas-simo, 4 volte quella più bassa.

8° REQUISITO SA8000:

LEGALITÀ E tRASPARenzA DEI CRITERI RETRIBUTIVI

INQUADRAMENTO LAVORATORI PER LIVELLO 2011 2010Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale

Quadro A 1 0 1 1 0 1Quadro B 3 0 3 3 0 31° Livello 10 7 17 10 7 172° Livello 14 7 21 13 7 203° Livello 36 127 163 35 122 1574° Livello 12 59 71 12 57 695° Livello 6 162 168 4 162 1666° Livello Super 9 480 489 8 463 4716° Livello 2 62 64 5 57 627° Livello 2 0 2 0 0 02° Livello Progettone 2 1 3 1 0 11° Livello Progettone 1 8 9 3 9 12Totali 98 913 1011 94 884 978

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Le retribuzioni sono pagate mensilmente, nelgiorno stabilito, in linea di massima tramite asse-gno circolare o bonifico bancario secondo le sin-gole esigenze.Dal 2011 Risto 3 non corrisponde più gli stipendi

in contanti per ottemperare alla legge n. 187/2010sulla tracciabilità dei flussi finanziari.

Condizioni migliorative per i Soci: • Ai soci ordinari 1% carico ditta per fondo pen-

sione “Plurifonds” e “Laborfond”;• Ai soci speciali 0,55% carico ditta per fondo

pensione “Plurifonds”• Ai soci lavoratori possono essere concessi anti-

cipi sul TFR oltre quanto stabilito dalla norma-tiva;

• Per tutti i soci assistenza sanitaria integrativaCoopersalute, comprensiva di copertura per“non autosufficienza” e altre prestazioni miglio-rative aggiuntive;

• I Ristorni distribuiti come prevede il relativo Re-golamento e in base ai risultati di esercizio.

Condizioni di miglior favore adottate da Ristoa favore di tutti i collaboratori: • Integrazione 3% periodo di malattia a carico

della Ditta;• a tutti i collaboratori con orario di servizio fino

a due ore, la possibilità della fruizione del pastocome senza addebito della quota in busta paga;

• integrazioni particolari per lavoro domenicale eper i responsabili pasti trasportati;

Inoltre, a tutti i collaboratori sono offerte i se-guenti vantaggi:• Sconti presso i nostri bar, ristoranti e per i servizi

Party;• Accordi con alcune importanti Società di Assi-

curazione per la rateizzazione dei pagamenti;

• Fringe benefit a fine anno. Da anni il CdA , pervalorizzare il contributo di tutti ,ha fatto la sceltadi erogare tale benefit in forma di buoni spesaa tutti i collaboratori che abbiano almeno unmese di servizio nell’anno, siano in forza alladata della festa e non siano dimissionari. Nel2011 sono stati distribuiti buoni spesa per €152.250,00.

• assistenza gratuita da parte di un legale (per ilprimo incontro di consulenza).

ADESIONE COOPERSALUTENel 2011 sono state presentate n.230 pratiche

di richieste di rimborso a Coopersalute (dipendentie soci) pari a € 42.173.000,00 (nel 2010 sono statirimborsati € 37.000,00).

SODDISFAZIONE CLIENTE INTERNORisulta importante valutare la soddisfazione del

cliente interno - collaboratore in base al principioche “il soddisfacimento del lavoratore porta amaggiore impegno e rendimento e a lavorare conmaggiore serenità”.L’ultima rilevazione della soddisfazione interna è

stata effettuata nel 2008. Obiettivo: L’impegno aziendale è di effettuarne

un’altra entro i primi mesi del 2012 per monitoraregli sviluppi della situazione. Ciò permetterà, inoltre,la definizione di obiettivi per orientare le sceltedella Direzione.

FORMAZIONE / INFORMAZIONERisto 3 considera la formazione continua del per-

sonale e l’aggiornamento come leva strategica permiglioramento continuo della qualità e per unamaggiore professionalità al servizio del Cliente.Parlando di formazione distinguiamo tre soggetti

principali in cooperativa: addetti alla produzione,addetti amministrativi, coordinatori.La distinzione è doverosa in quanto diverse sono

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le richieste imposte dalle norme vigenti e dalle ne-cessità formative caratteristiche di ogni settore dilavoro.Per gli addetti alla produzione le due macro aree

più importanti sono la sicurezza sul lavoro e la si-curezza alimentare (vedi formazione nelle aree spe-cifiche).Per le figure dei coordinatori valgono le due te-

matiche sopra citate e, nel contempo, sono richie-ste capacità gestionali a vari livelli.Il personale amministrativo, oltre la formazione

inerente la sicurezza (formazione squadra antin-

cendio e primo soccorso) necessita di formazionerispetto alle aree di lavoro specifiche.Dall’anno 2011 la Direzione ha deciso di imple-

mentare la formazione base per permettere unacrescita anche qualitativa di tutto il servizio erogatoe, nel contempo, permettere a tutti i lavoratori diacquisire le qualifiche e le conoscenze previste dallenormative vigenti.Per facilitare l’inserimento del nuovo assunto si è

deciso, inoltre, di puntare sulla modalità dell’af-fiancamento da parte del coordinatore o capo-struttura.

CORSI ENTE BILATERALE TURISMO PERSONE MONTE ORELavorazione pizza 15 439EBT-pacchetto office 8 56EBT-inglese intermedio 13 378EBT-cucina mediterranea 12 360EBT-pasticceria 13 366EBT-internet -web 10 207EBT-pacchetto word 10 216totale 81 2022

CORSI PROFESSIONALI PERSONE MONTE OREIl locale ideale 9 27Contabilità 3 10Gestione casse 2 3corso statistica 11 232form. Organizzativa Cooordinatori/resp. Area 28 532Cambiamento ruoli organizzativi 19 224La gestione degli Acquisti 33 340totale 105 1361

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OBIETTIVO“COMUNICAZIONE INTERNA”La struttura organizzativa sempre più articolata

della cooperativa obbliga ad un ripensamento dellemodalità di interlocuzione fra i vari soggetti con loscopo di creare conoscenza e condivisione di obiettivi. In quest’ottica, la Cooperativa ha impostato una

linea strategica su più livelli, inerente anche la for-mazione, in relazione alle tipologie di inquadra-

mento dei lavoratori. Sono perciò state identificate e comunicate al

personale le linee strategiche che, in base ad ognisettore, definiranno gli obiettivi per il 2012.La direzione è consapevole che il percorso pro-

gettato comporterà un impegno maggiore daparte di tutti. Nello stesso tempo è determinata aimpegnare risorse umane e economiche affinchéquesto si realizzi.

INCONTRI PERSONE MONTE ORERiunioni con Resp. Struttura 134 269Incontro con Coordinatori 39 100Procedure e Sistema Qualità Integrato 21 52Riunione pers. Amminsitrativo-febbraio 34 68Incontro pers. Amministrativo- novembre presentazione piani strategici 34 34totale 262 523

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DICHIARAZIONE DELLA POLITICA PER LA QUALITÀ, LA QUALITÀ ALIMENTARE,AMBIENTE E RESPONSABILITÀ SOCIALERisto 3 considera la Qualità, la sicurezza sul la-

voro e del prodotto, il rispetto e la salvaguardia del-l’ambiente, valori fondanti per sostenere lacompetizione sul mercato e mantenere la credibi-lità aziendale costruita nel tempo sul territorio pro-vinciale ed extra- provinciale.Gli obiettivi fondamentali della strategia azien-

dale Risto 3 sono riconducibili ai seguenti aspetti: • soddisfazione delle esigenze dei propri clienti;• soddisfazione dei propri soci e collaboratori;• gestione e controllo dei rischi per la sicurezza

alimentare;• attenzione e prevenzione delle prestazioni di si-

curezza con conseguente miglioramento per lecondizioni dei lavoratori;

• attenzione al rispetto dell’ambiente in tutte lefasi di produzione e gestione del servizio.

Risto 3 assicura il suo impegno a fornire mezzi e risorse umane, organizzative, tecnologicheed economiche adeguate affinché siano rispettati i seguenti principi:• Individuare in anticipo le esigenze del cliente e le sue aspettative per soddisfarle tramite la qualità

dei servizi erogati;• Verificare periodicamente la percezione della soddisfazione dei Clienti per operare in una strada

di continuo miglioramento;• Definire una costruzione puntuale dei processi e delle procedure per la gestione dei rischi e per

la sicurezza igienico- alimentare con la riduzione dei rischi alla fonte;• Sottoporre gli ambienti di lavoro a un miglioramento continuo per l’analisi delle condizioni di si-

curezza delle nostre lavoratrici /lavoratori;• Attribuire un’importanza particolare alla conservazione delle risorse naturali del nostro territorio

operando con rigore e costante rispetto delle norme;• La rispondenza, non solo di forma, al principio del rispetto dei diritti dei lavoratori secondo i pa-

rametri della Responsabilità Sociale;• Sviluppare la competenza e la professionalità di tutte le nostre risorse umane;• Coinvolgere il personale rendendolo sempre più elemento di sviluppo della cooperativa e con-

sapevole di un gioco di squadra volto al raggiungimento della soddisfazione del cliente e delleparti interessate;

• Operare in un’ottica di sistema integrato di gestione dei sistemi per ottimizzare i risultati.

LA RELAZIONE SOCIALEI CLIentI

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UNO SGUARDO ALL’ITALIAAnche nel 2011 il mercato della ristorazione

commerciale ha sofferto il calo dei consumi ali-mentari fuori casa. Rispetto ai ristoranti tradizio-nali, le pizzerie e i bar, il mondo della ristorazionecommerciale moderna ha però retto un po’ me-glio l'impatto della difficile situazione economica.Per effetto della progressiva perdita del potere

d'acquisto dei consumatori, il prezzo ha poi as-sunto un'importanza centrale mentre alle volte ilcliente tende a considerare meno l'aspetto quali-tativo del pasto. Per attutire i risultati negatividella crisi è necessario percorrere formule alterna-tive o integrative in termini di offerta e quindi adifferenziare i menu, con l'introduzione di specia-lità regionali, piatti etnici, alimenti biologici e ve-getariani, per assecondare la varietà dei gusti deiconsumatori.

La politica commerciale dell’azienda è orientataa creare rapporti consolidati con la clientela siaprivata sia pubblica, secondo un rapporto fiducia-rio basato sulla correttezza e qualità del servizioerogato.Il settore Commerciale è stato impegnato so-

prattutto a supporto di tutti i ristoranti self e delservizio di ristorazione interaziendale nel periododifficile di crisi che ha colpito le aziende di medie-piccole dimensioni, nostre abituali Clienti.Le principali acquisizioni sono state nel settore

ristorazione scolastica con enti Pubblici (prorogadi appalti di importanti Comunità di Valle) e pri-vati. Sono anche aumentati i contratti stipulaticon Aziende private e Cooperative per la gestionedel servizio di ristorazione al loro interno.Nel grafico si evidenziano le percentuali d’incidenza

dei settori sul fatturato aziendale complessivo.

LA POLItICA COMMERCIALE

Percentuale fatturato per settore 2011

25%

20%36%

16%

1% 2%

Ristoranti + BAR

Ristorazione aziendale

Scuole

Settore sanitario

Altro

Party

PERCENTUALE FATTURATO PER SETTORE 2011

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Risto 3 ha come area geografica di riferimento ilTrentino nel quale è nata ed esercita gran parte delvolume d’affari. Lo sviluppo attuale e prospetticoè rivolto anche verso le province limitrofe dell’AltoAdige e del Veneto mediante accordi strategico -operativi con altre aziende del settore profonda-mente radicate in quei territori.La società opera attraverso: strutture fisse di pro-

prietà, strutture in affitto, affidamenti che nonhanno scadenza temporale e acquisizione di ap-palti pubblici e privati.

Risto 3 ritiene importante che tutte le modalitàsopra menzionate convivano. La diversificazionedei rischi è uno dei fattori per evitare problemi do-vuti alle difficoltà di singoli settori.

La strategia d’impresa di Risto 3 si suddivide in:• Ristorazione (Commerciale, Collettiva, Sociale e

Sanitaria)• Banqueting• Servizi di consulenza e forniture

COME SI LAVORA IN RISTO 3Pochi settori hanno conosciuto negli ultimi anni

continue e profonde trasformazioni quanto ilmondo della ristorazione collettiva. Oggi è un mer-cato maturo sia quantitativamente che qualitativa-mente. Le esigenze dei consumatori e soprattuttole aspettative richiedono:• sicurezza

• ampia proposta gastronomica• gusto• economicitàLa produzione, il trasporto, il confezionamento e

la distribuzione di pasti costituiscono le fasi di unprocesso molto complesso che va a toccare aspettitecnici di produzione, di controllo di processo e dilogistica che possono essere combinati in modo di-verso a seconda delle diverse situazioni.

I PASTI DI RISTO 3 Gran parte dei pasti di Risto 3 vengono prodotti e

distribuiti in loco nelle strutture nelle quali vengonopreparati. Altri vengono prodotti e trasportati.

I SettORI DI IMPRESA

Tipologie di consegna e trasporto pasti prodotti da un centro per altre sedi.Consegna in “legame fresco”Con questo termine s’intende la soluzione nella quale i pasti sono preparati in centri di cottura,

confezionati e trasportati in punti satellite dove avviene la distribuzione.Il diagramma di flusso di questa soluzione risulta essere costituito da più fasi, la maggioranza delle

quali viene gestita dal centro di cottura (dalle materie prime fino al trasporto finale). Tra produzionee consumo dei pasti vi sono tempi ridotti con controlli mirati al mantemento della temperatura deiprodotti. Il “legame fresco” tradizionale può essere multiporzione o monoporzione. La veicolazionedei pasti avviene in contenitori isotermici e con automezzi dedicati.

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Legame freddo con rigenerazione o “cook and chill”In questo tipo di produzione i cibi preparati nei centri di cottura, vengono rapidamente raffreddati

e mantenuti 4 °C. L’ultima fase è affidata ai centri periferici che procedono alla rigenerazione e di-stribuzione delle pietanze. I centri di distribuzione sono costituiti da cucine all’uopo predisposte.

Col termine di “legame” s’intende il modo nelquale i pasti sono prodotti conservati e, dopo unaeventuale rigenerazione, distribuiti. Si va dalla so-luzione convenzionale, dove le pietanze sono pre-parate in loco e distribuite al momento, allagestione in cui i prodotti sono preparati in un cen-tro e poi distribuite ad altre strutture per il con-sumo. Tra questi due estremi, esistono poi molteforme intermedie e miste che possono anch’essefornire ottimi risultati qualitativi nei tempi previstied a costi sostenibili.

TRASPORTATORIRisto 3 si avvale di sistemi di trasporto interni e

collabora con trasportatori locali esterni che, dislo-cati sul territorio, facilitano e ottimizzano la distri-buzione dei pasti ordinati presso le sedi richiedenti. I pasti trasportati, inseriti in appositi contenitori

isotermici, sono consegnati rapidamente ai centridi distribuzione. Il sistema di autocontrollo garantisce anche per

questa tipologia di servizio un’assoluta igienicitàe sicurezza con procedure specifiche e verifichemirate.

Tutte le aziende di trasporto che collaborano conRisto 3 nella distribuzione dei pasti, sono state sol-lecitate alla predisposizione di un apposito “ma-nuale di HACCP per il trasporto pasti. Il Manuale èstato approntato da quasi tutte le aziende con lacollaborazione del personale dell’ufficio SicurezzaAlimentare di Risto 3.E’stato inoltre inviato, a tutte le ditte che colla-

borano con noi nella distribuzione dei pasti, unainformativa “Buone prassi ambientali” con le in-dicazioni atte a minimizzare gli impatti ambientaliassociati alla loro azione (contaminazione del suoloe/o rete idrica in seguito a rotture o danneggia-menti di prodotti liquidi, emissioni in atmosfera erumore dei veicoli, a rotture o danneggiamenti deiprodotti approvvigionati, produzione di rifiuti in se-guito ad attività di consegna). Risto 3 collabora, in tutto il Trentino, con oltre 12

trasportatori privati per le consegne dei pasti sulterritorio, di cui 2 in forma Cooperativa. Anche per quanto riguarda la logistica e movi-

mentazione delle derrate all’interno della piatta-forma Risto 3 si avvale di una Società Cooperativaspecializzata in questa tipologia di attività.

AL RISTORANTE SELF COME A CASAIl pranzo è un momento importante da gustare

in compagnia in un ambiente che ti faccia sentirecome a casa.

Le convenzioni stipulate (sia con le aziende, siacon privati) permettono di assicurare ai clienti, frui-tori del servizio, un prodotto di qualità al giustocosto senza la necessità di realizzare un proprio ri-

RISTORAZIONE COMMeRCIALe

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storante aziendale. Chiunque venga a mangiarenei nostri Ristoranti self può trovare varietà, qualitàe scelta per soddisfare ogni esigenza.Per “ristorazione commerciale” si definisce la

modalità di ristorazione, aperta al pubblico (soprat-tutto a mezzogiorno), nella quale il fattore deter-minante è la velocità del servizio proposto a unprezzo competitivo.

In questa fascia si collocano i Ristoranti Self cheRisto 3 gestisce direttamente:• a Trento si trovano i Ristoranti Self “Gaia”,

“Giulia”, “Glenda” “Isotta“ “L’Altro” “Gustodella Cooperazione”

• a Rovereto sono localizzati i Ristoranti Self“Gilda” “Ginestra” “le Arti-Mart”

• a Borgo Valsugana troviamo il Ristorante Self“Fiore di Cardo”

• a Feltre il Ristorante “Pavone”

Nei nostri Ristoranti Self le proposte offerte aiclienti sono a libero servizio (“Free Flow”) con ilmenù studiato per soddisfare al meglio le esigenzedi coloro che prediligono un pasto veloce senza ri-nunciare alla freschezza e alla leggerezza. Per chiha necessità di un pasto più sostanzioso, la sceltavaria dai menù tradizionali del nostro territorio, alle

opportunità che si rifanno alle proposte di altre Re-gioni, con la scelta anche di carni alla griglia cotteal momento. Per incontri riservati o di lavoro si può richiedere,

ove presente, la prenotazione di un’apposita sala.Tutte le nostre strutture optano per la formula-

zione di un menù stagionale e con derrate (ver-dure e frutta) provenienti soprattutto dal territorioregionale o comunque italiano. In questo modo,oltre a valorizzare la produzione locale e nazionale,si contengono i costi sia economici sia ambientali.Infatti, importando alimenti “fuori stagione”, pro-venendo questi da altri Stati, aumentano i costi re-lativi al trasporto (inquinamento, emissioni di Co2,imballaggi, ecc..).

Negli ultimi anni si è notata una differenziazionedell’approccio dei Clienti al pasto dovuta, come

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BILANCIO DI RESPONSABILITÀ SOCIALE 2010

zare un proprio ristorante aziendale. Chiunquevenga a mangiare nei nostri Ristoranti self puòtrovare varietà, qualità, scelta per soddisfareogni esigenza. Per “ristorazione commerciale”

si definisce la modalità di ristorazione, aperta alpubblico soprattutto a mezzogiorno, nella qualeil fattore determinante è la velocità del servizioproposto a un prezzo competitivo.

In questa fascia si collocano i Ristoranti Selfche Risto 3 gestisce direttamente:• a Trento si trovano i Ristoranti Self “Gaia”,

“Giulia”, “Glenda” “Isotta-“ “L’Altro Isotta”“Gusto della Cooperazione”

• a Rovereto sono localizzati i Ristoranti Self “Gilda” “Ginestra” “le Arti-Mart”

• a Borgo Valsugana troviamo il Ristorante Self“Fiore di Cardo”

• a Feltre il ristorante “ Pavone”

Nei nostri Ristoranti Self le proposte offerteai clienti sono a libero servizio (“Free Flow”) conil menù studiato per soddisfare al meglio le esi-genze di coloro che prediligono un pasto velocesenza rinunciare alla freschezza e alla legge-rezza. Per chi abbisogna di un pasto più sostan-zioso, la scelta varia dai menù tradizionali delnostro territorio, alle opportunità che si rifannoalle proposte di altre Regioni, con la scelta anche

di carni alla griglia cotte al momento. Tutti i pro-dotti sono confezionati giornalmente e vengonodi continuo rinnovati.

Per incontri riservati o di lavoro si può richie-dere, ove presente, la prenotazione di un’appo-sita sala. Tutte le nostre strutture optano per laformulazione di un menù stagionale e con der-rate (verdure e frutta) provenienti soprattutto dalterritorio regionale o comunque italiano. In que-sto modo, oltre a valorizzare la produzione localee nazionale, si contengono i costi sia economicisia ambientali. Infatti, importando alimenti “fuoristagione”, provenendo questi da altri Stati, au-mentano i costi relativi al trasporto (inquina-mento, emissioni di Co2, imballaggi, ecc..).

Negli ultimi anni si è notata una differenzia-zione dell’approccio dei Clienti al pasto dovuta,come detto precedentemente, alle mutate abi-tudine alimentari e stili di vita. Sono richiesti

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detto precedentemente, alle mutate abitudine ali-mentari e stili di vita. Sono richiesti sempre piùpasti ridotti, pietanze dietetiche con grande prefe-renza di verdure.Inoltre Risto 3, da due anni, ha rafforzato una

politica di approccio alla ristorazione veloce che,oltre alla qualità e alla sicurezza dei prodotti offerti,è composta anche da un’attenzione alla cura deilocali il piacere di mangiare, seppur veloce, in unambiente curato attraverso un’analisi costante di“visual merchandising”.

ATTENZIONE ALL’AMBIENTE: STRU-MENTI DI SOSTENIBILITÀLa settimana del biologico. Nel mese di maggio

2011, Risto 3 ha aderito ad un progetto provinciale“La settimana del biologico”. L’evento ha per-messo a varie realtà territoriali, di presentare ap-procci diversi ai prodotti biologici: dallacoltivazione, alla preparazione in cucina, ai prodottilavorati, alla comunicazione per le scuole.

Carbon footprint. Questo rappresenta un indi-catore per la misurazione, il monitoraggio, la ren-dicontazione e la verifica delle emissioni di gasserra a livello di un prodotto o di un servizio ed èdefinita come la quantità totale di gas serra ad essiassociata.

Risto 3 ha aderito ad una sperimentazione dellaProvincia - servizio Agricoltura “Progetto salvaclima - relazione tra emissioni di Co2 e ristora-zione collettiva”che sarà messa in atto nel 2012.Questo progetto, studiato in collaborazione traServizio Agricoltura- produzioni biologiche dellaPAT e “Ökoinstitut Südtirol“con sede a Bolzano,ha la finalità di creare un programma di calcolo delfootprint di un prodotto o piatto. L’ipotesi è di do-tare alcuni punti di ristorazione collettiva di un soft-ware in cui saranno inseriti materie prime con ilrelativo consumo di anidride carbonica (CO2). Obiettivo è sensibilizzare clienti, adulti e bambini

e Enti committenti, all’uso di alimenti con il minorimpatto ambientale rispetto al consumo di C02.

Risto 3: partner in una scelta di qualità mirataalle effettive esigenze dell’Azienda e dei suoi di-pendenti che garantisce un’alimentazione sana edequilibrata per favorire una veloce ripresa dell’atti-vità lavorativa.

Nasce da qui l’esigenza di variare i menù garan-tendo l’equilibrio nutrizionale e la varietà del pastoquotidiano.In questo settore operativo si collocano i servizi

offerti alle aziende e ai loro lavoratori.

RISTORAZIONE AzIendALe

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B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

Di questa tipologia fanno parte:Ristoranti Aziendali: questi punti di ristorazione,

presenti all’interno dell’Azienda stessa, propon-gono un’offerta mirata alle richieste ed esigenzedell’Azienda e dei suoi dipendenti che garantisceun’alimentazione sana ed equilibrata. Tra i nostriprincipali clienti annoveriamo Aziende della zonadi Rovereto, Trento, Basso Sarca e Valsugana.

Ristoranti Interaziendali: strutture di medie egrandi dimensioni a disposizione di più Aziendeche garantiscono un servizio rapido, di qualità, inlinea con le aspettative dell’utenza.I punti di ristorazione Interaziendale, cui possono

accedere i dipendenti di aziende convenzionate, sipossono trovare: a Mezzocorona, Mattarello, Riva

del Garda, Pergine Valsugana, Rovereto. In questo settore si annoverano anche i “Bar in-

terni” dove sono serviti pasti veloci. Questi puntisono presenti particolarmente a Trento e Rovereto.

L’alimentazione ha un importante significatosimbolico positivo per la dignità e l’auto - consi-derazione delle persone anziane e/o ammalate.Risto 3 pone l’attenzione affinché siano presenti

aspetti che esulano da quelli più generici della ri-storazione collettiva.In questo delicato ambito, la Cooperativa ha sa-

puto trasferire il meglio dell’esperienza accumulatain altri campi della ristorazione aggiungendo unaparticolare attenzione verso l’utente finale: una fa-scia debole e quindi da seguire con estrema atten-zione e scrupolo. I menù formalizzati, (secondo precise norme e

prescrizioni), tengono perciò conto di più aspettidell’alimentazione della persona anziana e/o rico-verata proponendo una prestazione integrata frainteresse al cibo, aspetti nutrizionali e dimensionepsichica – motivazionale.Da qui derivano i nostri obiettivi:

• centralità del paziente/utentemediando i con-cetti nutrizionali con gli aspetti di gradevolezzae piacere del pasto;

• flessibilità dei tempi di somministrazione;• soddisfacimento dell’ospite come strumento

di monitoraggio e cambiamento dell’offerta ali-mentare pur nel rispetto dei corretti parametrinutrizionali.

Un servizio di ristorazione completo in una casadi soggiorno per anziani comprende:• Un servizio dietetico nel quale dietiste specia-

lizzate elaborano menù specifici anche nel ri-spetto delle tradizioni culinarie locali.

• Un approvvigionamento delle materie primetramite la piattaforma interna per un maggiorcontrollo sui prodotti.

• Uno staff di tecnologi alimentari che garanti-scono, tramite visite ispettive e analisi dei pro-

RISTORAZIONE SAnItARIA E DELLA teRzA etÀ

17%

18%

50%

14%1%

Ristoranti + BAR

Ristorazione aziendale

Scuole

Settore sanitario

Altro

PERCENTUALE PASTI PER SETTORE

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B I L A N C I O D I R E S P O N S A B I L I T À S O C I A L E 2 0 1 1

dotti, la massima sicurezza e igienicità del pro-dotto servito.

• Una formazione continua del personale.• Una corretta esecuzione dei menù da parte di

personale preparato.• Una distribuzione di eventuali pasti a domicilio

in accordo con le strutture pubbliche preposte.

I nostri clienti in questo settore sono localizzatia Trento, Rovereto, Arco, Pergine e Pinetano.Inoltre, per quanto attiene la ristorazione dei

pasti a domicilio, sono serviti anche i Comuni diRovereto, Bolzano e gli anziani presso le Comu-nità Alta Valsugana, Comunità Val di Fiemme, Ge-stioni Associate Valle dell’Adige, Comunità dellaVallagarina.

Tra i servizi resi alla collettività, la ristorazione sco-lastica riveste una particolare importanza perl’estensione sul territorio, per il numero di pastisomministrati e per l’età degli utenti del servizio.

L’obiettivo fondamentale della ristorazione sco-lastica è duplice: educativo e nutrizionale. Non bisogna dimenticare, infatti, che la maggio-

ranza dei bambini consuma più del 20% dei pastiprincipali a scuola durante l’anno scolastico, ed èfondamentale utilizzare la refezione scolastica comemomento formativo. La pausa mensa deve aiutarea comprendere ciò che indirizza le scelte alimentarie fornire gli strumenti necessari per facilitare sceltenutrizionalmente corrette. Da qui il dialogo fra le isti-tuzioni che gravitano attorno al pasto scolastico:Scuola, genitori, azienda di ristorazione.Inoltre il pranzo consumato a scuola, venendo a

sostituire il pasto che, per tradizione era il princi-pale momento di incontro della famiglia, assumevalenza di socializzazione di grande importanza.La qualità dei servizi offerti si basa su caratteri-

stiche che Risto 3 reputa necessarie e basilari:• Garantire l’uso di prodotti biologici nelle scuole

dell’obbligo. In alcuni appalti scolastici Risto 3ne garantisce una quota consistente dell’interopiano alimentare (anche oltre il 50%).

• L’uso, ove è possibile, di prodotti locali certifi-cati, di alta qualità soprattutto per quanto ri-guarda latticini e ortofrutta.

• Attenzione alla costruzione dei menù che ri-spondano ai bisogni delle varie utenze, studiatie composti da uno staff di esperti in alimenta-zione con la compartecipazione dei servizi die-tetici delle Comunità di Valle o dell’ AziendaSanitaria Provinciale, con il fattivo apporto deiidietisti della Cooperativa.

• Una continua attività di Formazione del perso-nale, che, oltre a garantire il rientro nei parametridelle nostre certificazioni, fa sì che i Clienti sianoserviti sempre con professionalità e cortesia.

In questo settore sono comprese oltre 150 strut-ture Scolastiche (Asili Nido, Scuole dell’Infanzia,Scuole dell’Obbligo, Scuole Superiori o Professio-nali, Università) dove sono distribuiti giornalmenteoltre 20.000 pasti.

RISTORAZIONE SCOLAStICA

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Igiene e sicurezza dei pasti, efficienza del ser-vizio ma anche momento educativo.Questi sono gli assi portanti che sostengono ogni

giorno dell’anno il servizio di Risto 3 nella prepara-zione degli oltre 3.000.000 di pasti ai nostri stu-denti nelle scuole primarie, secondarie e superioridel Trentino.Risto 3, forte della sua esperienza più che tren-

tennale, è in grado di dare risposte efficaci e nelcontempo differenziate per ogni specifica realtàscolastica.Una ristorazione scolastica di qualità richiede una

complessa azione organizzativa basata sull’intera-zione tra il personale addetto alla mensa, profes-sionisti dell’Ente Pubblico, corpo docente, famigliee, non ultimi, alunni/utenti.Le nostre cuoche, insieme allo staff di dietiste e

tecnologi alimentari, sono consapevoli della vulne-rabilità degli utenti cui è rivolta la ristorazione sco-lastica. I metodi di lavorazione devono garantireassoluta qualità e sicurezza e sono effettuati conmetodo e rigore venendo incontro sia alle richiestedei capitolati di appalto sia al gusto dei bambini. Un menù per i bambini che risponda ai seguenti

obiettivi:• cercare di variare il più possibile le preparazioni

dei piatti per tradurre nella pratica le raccoman-dazioni dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricercaper gli Alimenti e la Nutrizione) e dell’OMS (Or-ganizzazione Mondiale Sanità);

• offrire preparazioni semplici, saporite e nu-trienti, utilizzando esclusivamente alimenti sta-gionali, provenienti quanto più possibile dalterritorio e /o agricoltura biologica;

• proporre piatti della tradizione gastronomica lo-cale mediterranea con l’uso di prodotti tipicidel territorio e tradizionali;

• offrire preparazioni salubri usando metodologie

di cottura che non usino, ad esempio, olii fritti.• rendere il pasto un momento piacevole per fa-

vorire l’educazione al gusto;• trasmettere messaggi educativi finalizzati a

promuovere uno stile alimentare sano anchenell’ambito extrascolastico.

Tra i nostri principali clienti nel settore scolasticoricordiamo:Scuole dell’obbligo pubbliche e parificate: Co-

munità Gestioni Associate - Valle dell’Adige, Co-munità della Vallagarina, Comunità Val di Fiemme,Comunità Alta Valsugana - Bersntol, ComunitàValsugana e Tesino, Comunità Valle Giudicarie, Co-munità Alto Garda e Ledro, Comunità Valle di Sole,Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, Co-muni del Veronese.Istituti Professionali: Levico, Borgo Valsugana,

Tione, Arco, Villazzano - Trento, Civezzano, Bol-zano, Feltre.

LE ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE ALIMENTARERisto 3 propone un progetto di educazione ali-

mentare alle scuole che pone in primo piano il rap-porto quotidiano con il cibo e il pasto offerto ascuola, i suoi legami con la salute, con il territorio,con l’equilibrio dell’ambiente e con la cultura. Que-sto percorso aiuta gli insegnanti ma soprattutto igenitori e bambini a scoprire il piacere di lavorarein gruppo e di mangiare sano. Nella scuola, doveesistono idonee professionalità, sono i percorsieducativi e didattici che possono offrire l'opportu-nità di raggiungere e interagire con bambini e ado-lescenti. Importanti sono inoltre le attivitàinformative e educative che devono assumere unafunzione costante, volte a migliorare le cono-scenze, gli atteggiamenti e i comportamenti dellapopolazione scolastica.

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Da questo anno scolastico si è sperimentata unanuova forma di comunicazione delle informazioniai genitori in accordo con le comunità interessate.Al posto dell’opuscolo consegnato all’inizio del-l’anno, abbiamo sintetizzato in una forma coloratae facilmente leggibile tipo “menù-calendario”,

tutte le informazioni, le modalità di lavorazione, lematerie prime usate nella preparazione dei piatti.In ogni pagina è riportato il menù settimanale percui ogni famiglia ha la possibilità di avere semprepresente cosa il proprio figlio mangia a scuola eagire di conseguenza per i restanti pasti.

Dall’esperienza ultra ventennale di Risto 3, hapreso il via l’esperienza di “Risto 3 PARTY” con laproposizione di servizi per il Banqueting.Risto 3 - Party negli anni ha visto consolidare il

proprio trend di crescita a fronte di una concor-renza nel mercato trentino, che si è molto accen-tuata specialmente negli ultimi anni, e alla crisieconomica che ha avuto dei risvolti anche in que-sto settore. Il fatturato insieme alla soddisfazioneesplicitata dai nostri Clienti, ci fa intravedere chesiamo sulla strada giusta per offrire, come azienda,un servizio rispondente alle più esigenti richieste.

QUALITÀLa sicurezza e l’igiene alimentare controllata dal

nostro staff di tecnologi alimentari in base allanorma UNI EN ISO 9001, garantiscono l’affidabilità

igienico sanitaria sia dei processi di lavorazione siadel mantenimento delle caratteristiche organolet-tiche dei prodotti anche nel trasporto.La creatività, l’innovazione, la fantasia, i legami

con i sapori del territorio, sono gli elementi che ilnostro staff di professionisti offre al cliente per farein modo che l’appuntamento con i suoi ospiti di-venti un momento unico.

Per la clientela aziendale il nostro lavoro quali-fica convention, riunioni aziendali, coffee break ebuffet con varie modalità di servizio: buffet, pranzotradizionale, servizio a boccone, ecc…

IL BAnquetIng

36%

8%24%

15%

17%

AZIENDE

PUBBLICI

mondo cooperativo

Associazioni

PRIVATI

PERCENTUALE FATTURATOCLIENTI PARTY

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La clientela privata può trovare ampie proposteper festeggiare momenti importanti (matrimoni,battesimi, comunioni, feste di laurea). Vi è inoltrela possibilità di un’offerta in casa per feste private.Le proposte possono essere servite da nostro per-sonale oppure si possono prenotare le pietanze egestirsi in maniera autonoma il servizio.Il Cliente può rivolgersi presso la segreteria del

settore Party e ordinare dal catalogo piatti giàpronti da gustare con comodità a casa propria. Il grande come il piccolo evento richiede sempre

la stessa dedizione partendo dai nostri punti diforza che si traducono in: • Qualità del prodotto• Flessibilità organizzativa• Innovazione nella tradizione• Sensibilità per le attese del Cliente

Fra i molti Clienti annoveriamo FederazioneTrentina della Cooperazione, Casse Rurali, Univer-sità di Trento, Provincia Autonoma Trento, Mart,Enti pubblici e privati.

RISTO 3 ha implementato nei suoi oltre trentaanni di attività una serie di servizi per migliorare laqualità finale ai suoi Clienti. Tali servizi, oltre l’atti-vità peculiare della ristorazione si possono identifi-care in:a) consulenze gestionali e tecniche, analisi e/o

progettazione per terzi nell’ambito delle attivitàdi ristorazione;

b) attività di formazione anche tramite corsi peresterni nei settori: sicurezza alimentare, sicu-rezza sul lavoro, aspetti nutrizionali.

c) consulenza in materia di sicurezza alimentaree dietetica (stesura menù, tabelle bromatologi-che, diete particolari); tenuta Manuale Haccp;

d) promozione d’informazione sociale, cooperativa,alimentare e dietetica anche attraverso la pubbli-cazione di libri, opuscoli e articoli in genere;

e) manutenzione di attrezzature, impianti genericio specifici, per proprie strutture, per strutture diclienti pubblici o privati, sia in gestione sia con

un contratto di consulenza e /o manutenzione; f) gestione forniture di derrate alimentari per

clienti pubblici e privati.

Risto3 ha organizzato un’apposita piattaformaper lo stoccaggio di prodotti, in particolare, secchi,freschi e surgelati. Questo sistema di acquisto ha re-gistrato un notevole incremento di volume, in pre-valenza per le forniture alle nostre strutture e, increscendo, anche per le forniture ad altri clienti dellanostra provincia. (Case di Riposo, Istituti, Scuole Ma-terne, Ristoranti). Con questa formula, normalmente il cliente, con

il proprio personale, confeziona la materia primache noi forniamo. La nostra garanzia è il rispettodelle tabelle dietetiche per il giusto apporto calo-rico, la migliore scelta delle derrate, la valutazioneprofessionale dietetica e igienico sanitaria garantitedal nostro personale, la competitività dei costi tra-mite una piattaforma per ottimizzare gli acquisti.

I SeRVIzI: CONSULENZE E FORNITURE

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Il vantaggio per i clienti è la garanzia di poteroffrire un servizio completo con la sicurezza di unaristorazione adatta alle condizioni fisiche e alla fa-scia d’età del proprio segmento di utenza, rispar-miando sui costi della filiera degliapprovvigionamenti.

Molte sono le possibilità e le alternative che pos-sono essere messe in campo, non escludendo col-laborazioni con altre aziende alimentari o di

gestione interessate e la costituzione di specifichesocietà. Non ci accontentiamo del solo risultato diottimizzazione derivabile alle nostre strutture, maci impegniamo a sviluppare un ulteriore e interes-sante business in linea con i principi della nostraCooperativa. Buone sinergie sono state attivate con la coope-

rativa “Proges”, la cooperativa “Alisei”, vari Isti-tuti Scolastici Superiori, Asili Nido.

Risto 3 è impegnata in un progressivo processo diorientamento e di focalizzazione sulle esigenze deiClienti e sulle attese del mercato. Le mutazioni di assetto organizzativo aziendale,

che nel tempo sono state introdotte, rispecchianoquesta politica che è volta ad adeguare costante-mente i processi aziendali alle condizioni di mercato.

Fornire servizi di qualità vuol dire prima di tuttoavere la capacità di cogliere e comprendere le esi-genze dei Clienti e del mercato. Per questo motivoin questi ultimi anni è stato introdotto e affinatoun nuovo modello organizzativo per risponderealle esigenze derivanti dalla competitività.Concretamente ciò si traduce in un’intensa atti-

vità di proposte, a vari livelli, portate avanti dall’Uf-ficio Comunicazione e Marketing. La rivisitazionedella comunicazione esterna e l’aumento delle ri-levazioni su quello che pensano i clienti sono ele-menti necessari per operare quel miglioramentocontinuo che è alla base della strategia aziendale.

QUALITÀ PERCEPITA DAL CLIENTEESTERNOE’ continuato anche nel 2011 l’ascolto delle per-

sone che si rivolgono ai nostri servizi per continuare

a creare percorsi di qualità.Nell’arco dell’anno l’attenzione è stata rivolta ai

piccoli e grandi utenti delle Scuole di tre Comunitàdi Valle. Inoltre la rilevazione è stata proposta inservizi rivolti a clienti adulti.Un’ultima analisi è stata effettuata presso il risto-

rante self “Glenda”, in vista della ristrutturazionedel locale, in modo da valutare i suggerimenti deiclienti per una più condivisa scelta delle nuove pos-sibili metodologie di servizio.Risto 3 ha scelto come metodo di rilevazione

quello del “questionario” compilato da tutti iclienti che frequentano il servizio preso in conside-razione. Nel 2011 sono stati somministrati, e di seguito

elaborati, 3.685 questionari.

I risultati dell’indagine sono sempre comunicatisia ai Committenti sia ai clienti fruitori finali: perquesti ultimi le comunicazioni relative ai dati dellaqualità percepita sono esposte nei locali adibiti alservizio.

ORIentAMentO AL CLIente

Spese ricerca soddisfazione cliente 2011 = € 5.156

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MONICA, IN RISTO 3 DAL 1998

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La gestione dei servizi offerti richiede un’attentascelta dei fornitori che possa garantire l’alto stan-dard delle prestazioni richieste e offerte, anche infunzione delle certificazioni conseguite da Risto 3.Tra i molteplici criteri per la scelta di un fornitore

i principali sono:• qualità del prodotto: assortimento, servizio alla

clientela;• affidabilità: qualità del prodotto, consegne pun-

tuali e corrette, rispetto di contratti e accordi;• flessibilità organizzativa: adattabilità imme-

diata ad ordinazioni speciali o a variazioni dellaquantità, capacità di magazzinaggio e scortesufficienti;

• condizioni del contratto: prezzo, condizioni diconsegna;

• caratteristiche del fornitore: posizione sul mer-

cato e capacità di fornire quanto richiesto;• eventuali certificazioni

Nel processo di adeguamento allo standardSA8000, Risto3 ha posto particolare attenzione allacapacità dei fornitori (alimentari ed extra alimen-tari) di rispondere ai requisiti della norma. E’ statoperciò strutturato un “questionario integrato” condomande inerenti i campi della norma ISO 9001,ISO 14001, SA8000.

Inoltre, firmando l’impegno a rispettare e a farrispettare i punti della norma SA8000, i titolaridanno la disponibilità a verifiche effettuate dai no-stri auditor interni, sia per monitorare le caratteri-stiche della lavorazione e degli ambienti di lavoro,sia per la verifica delle variabili della responsabilitàsociale.

FORNITORIPer quanto riguarda la politica d'acquisto dei pro-

dotti alimentari, Risto 3 vuole ribadire il proprio le-game con il territorio cercando di privilegiare

partner produttori-fornitori locali, promuovendocosì il consumo di materie prime che tutelano il pa-trimonio enogastronomico locale. Pur conoscendo le difficoltà legate all'approvvi-

LA RELAZIONE SOCIALEI fORnItORI

Nel corso del 2011 sono stati inviati n. 90 “questionari integrati” a Fornitori di prodotti extra ali-mentari che rientrano nella casistica di “influenti” secondo le linee indicate nella relativa procedura.A dicembre 2011 hanno risposto in 44. L’obiettivo del 2012 è di avviare lo stesso processo per i fornitori alimentari e implementare le

visite presso le loro sedi.

GLI ACquIStI ALIMENTARI

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gionamento dei prodotti derivanti da agricolturabiologica, Risto 3 è convinta e impegnata nella pro-mozione dell'utilizzo di tali prodotti soprattutto in

determinati settori della ristorazione (scolastico esanitario). Nel 2011 sono stati movimentati circa292 fornitori per prodotti alimentari.

Tra i nostri produttori e fornitori di prodotti trentini si evidenziano:

Percentuale acquis ti alimentari in funzione provenienza Fornitore

61%

39% fornitoriTrentino

fornit tori ex raTrentino

PERCENTUALE ACQUISTI IN FUNZIONE PROVENIENZA FORNITORE

PER LE CARNI / SALUMI Federazione Provinciale Allevatori - Botteri Carni – FurlaniCarni – Salumeria del Bleggio- Salumi Simonini- Salumi ti-pici Trentini- filiera Agroalimentare Trentina

PER I LATTICINI Formaggi Trentini - Latte Trento – Dalla Torre

PER FRUTTA E VERDURA Consorzio Val di Gresta/ Eccher/ Bonora

PER PRODOTTI ITTICI Astro - Trota d’oro- Roat- Boso

PER I VINI Cavit – Cantina Mezzocorona – Istituto Agrario S. Michele- altre cantine sociali

PER I PRODOTTI CONSERVATI Menz & Gasser – Trento Frutta

PER PRODOTTI FARINACEI- PANE Circa 20 panifici dislocati su tutto il territorio – Molino Me-rano- Felicetti- Agri 90- Koch

PRODOTTI VARI A.D.Chini- Menz & Gasser- Bauer

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L'acquisto dei prodotti alimentari è gestito dal-l’azienda attraverso l’attività svolta dall’Ufficio Ac-quisti alimentari. Tale ufficio assolve a due fondamentali funzioni:

• provvede alla scelta dei prodotti e dei relativifornitori;

• funge da ricevimento, elaborazione e successivoinoltro degli ordini provenienti dalle diversestrutture periferiche ai fornitori.

Anche la scelta dei Fornitori è effettuata consi-derando parametri simili a quelli riguardanti i pro-dotti (es: certificazioni e provenienza del fornitore).L'Ufficio Acquisti Alimentari oltre ad avere il com-

pito della scelta e qualifica dei fornitori, si occupaanche della loro sorveglianza, attraverso la valu-tazione dei report periodici delle non conformità eattraverso audit presso gli stabilimenti dei fornitoristessi come indicato nella relativa procedura. Ai fornitori di prodotti alimentari è richiesta la

possibilità di effettuare test pilota con i relativi pro-dotti (campioni prova).

L'introduzione di un centro distributivo internoidentificato come “Piattaforma” e la scelta di al-cuni Fornitori-grossisti, consente, allo stato attuale,di poter ottenere alcuni benefici, quali:• garanzia di approvvigionamento di tutte le ma-

terie prime a tutte le strutture;• continuo contatto diretto con i produttori e con

il mercato e quindi, immediato aggiornamentosull’evoluzione dei prezzi;

• ampliamento della scelta dei prodotti acquisibili;• razionalizzazione dei costi distributivi con ri-

sparmi in termini economici;• riduzione degli impatti ambientali derivati dal

minor numero di km percorsi dai mezzi neces-sari alla consegna della merce;

• possibilità di garantire in maniera efficace latracciabilità dei prodotti alimentari lungo la fi-liera;

• efficace ed efficiente gestione di situazioni dinon conformità/ritiro prodotto;

• possibilità di gestire delle filiere corte, con ga-ranzia di prezzi più competitivi.

PRODOTTIPer quanto riguarda la scelta dei prodotti, l'uf-

ficio si avvale della collaborazione sia di tecnologialimentari specializzati, che sono in grado di deter-minare i parametri qualitativi fondamentali per lediverse materie prime (scarto, resa,...), sia di gruppi

di persone (panel) in grado di verificare e confron-tare aspetti prettamente sensoriali. Nella scelta vengono inoltre considerati altri aspetti

che non riguardano propriamente la qualità organo-lettica del prodotto, ma che rappresentano sicura-mente una maggior garanzia di salubrità, piuttosto

41%

59%

acquistiP ia ttaforma

acquisti dire tti

PERCENTUALE MODALITÀ ACQUISTI ALIMENTARI

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che una maggior salvaguardia dell'ambiente.Fanno parte di questi aspetti:

• la presenza di certificazioni di qualità del pro-dotto (DOP, IGP, IT, o altri marchi riconosciuti)

• certificazioni del produttore (serie ISO, BRC,IFS...)

• provenienza del prodotto e legame col territo-rio. E' data preferenza a prodotti del territorio

con l'obiettivo di limitare l'impatto ambientalee di valorizzarne le produzioni stesse.

L'attività dell'ufficio prevede il ricevimento degliordini provenienti dalle strutture, il successivo con-trollo per verificarne l'esattezza e infine l'invio aifornitori. Alle strutture periferiche non è quindiconcesso,di norma, di provvedere direttamenteall’ordine delle materie prime.

suddivisione percentuali acquisti Orto-frutta per tipologia

37%

3%32%

28%convenzionale extraregione

convenzionale loc ale

biologic o extra reg.

biologic o loc ale

44%

56%

biologico locale

biologico extraregionale

30%

70%

LOCALE

EXTRA REG

59%

41%convenzionale

biologico

SUDDIVISIONE PERCENTUALI ACQUISTI ORTO-FRUTTA PER TIPOLOGIA

suddivisione percentuali acquisti Orto-frutta per tipologia

37%

3%32%

28%convenzionale extraregione

convenzionale loc ale

biologic o extra reg.

biologic o loc ale

44%

56%

biologico locale

biologico extraregionale

30%

70%

LOCALE

EXTRA REG

59%

41%convenzionale

biologico

PERCENTUALE ACQUISTO BIOLOGICO NELLE SCUOLE

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Il criterio generale utilizzato per la qualifica deiprodotti Fornitori di macchinari, servizi e attrezza-ture, è basato sulla raccolta di notizie e informa-zioni relative all’affidabilità tecnica, qualitativa egestionale del fornitore stesso come identificatonella relativa procedura.

I parametri di valutazione riguardano (oltre la pro-posta economica) la capacità del fornitore di garan-tire i fabbisogni dei processi produttivi in termini diqualità dei prodotti forniti, dell’eventuale manuten-zione, e del rispetto dei tempi di consegna.I nostri Fornitori di prodotti inerenti la manuten-

suddivisione percentuali acquisti Orto-frutta per tipologia

37%

3%32%

28%c onvenzionale extraregione

c onvenzionale loc ale

biologic o extra reg.

biologic o loc ale

44%

56%

biologico locale

biologico extraregionale

30%

70%

LOCALE

EXTRA REG

59%

41%convenzionale

biologico

PERCENTUALI PROVENIENZA ORTO - FRUTTA

suddivisione percentuali acquisti Orto-frutta per tipologia

37%

3%32%

28%convenzionale extraregione

c onvenzionale locale

biologico extra reg.

biologic o loc ale

44%

56%

biologico locale

biologico extraregionale

30%

70%

LOCALE

EXTRA REG

59%

41%convenzionale

biologico

PERCENTUALE FATTURATO ACQUISTI BIO/TOT. ACQUISTI SCUOLE

Fornitore di materiali Fornitore di serviziQualità dei materiali Referenze aziendaliPrezzo PrezzoPuntualità di consegna Affidabilità di servizioConformità documentazione allegata Requisiti di sicurezzaLocalizzazione territoriale Localizzazione territoriale

zione dei vari macchinari presenti sulle strutture, erelativi servizi di assistenza, sono tutti localizzatinella Provincia di Trento. Questo ci permette unrapporto ravvicinato con i Responsabili delle ditte

in questione che risulta positivo sotto tanti punti divista (contatti, acquisto materiali, pezzi di ricambio,assistenza…). Tra i nostri fornitori annoveriamo 13società cooperative del territorio.

GLI ACquIStI EXTRA-ALIMENTARI

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9 17

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88

18

140

0

20

40

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80

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140

analisi

trasp

orti

acquist

i extra

manutenzionivari

di cui T

rentini

FORNITORI SERVIZI EXTRA-ALIMENTARI

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Il Sistema Qualità Integrato per la Qualità, la Sicu-rezza alimentare, l’Ambiente e la Responsabilità So-

ciale, mira a garantire il massimo dell'efficienza edell'efficacia riducendo al minimo i costi di esercizio.

IL SISteMA QUALITÀ INTEGRATO

Il Sistema Qualità rappresenta l’insieme delle at-tività che Risto 3 svolge nelle sue attività quotidianeper il raggiungimento degli obiettivi fondamentaliquali: • gestione e controllo dei rischi per la sicurezza

alimentare;• attenzione e prevenzione delle prestazioni di si-

curezza con conseguente miglioramento per lecondizioni dei lavoratori;

• attenzione agli aspetti relativi al benessere deipropri collaboratori;

• attenzione al rispetto dell’ambiente in tutte lefasi di produzione e gestione del servizio;

• soddisfazione delle esigenze dei propri clienti.

OBIettIVI DEL SISTEMA QUALITÀ INTEGRATO

Per quanto riguarda il “Sistema Qualità” dellacooperativa, il 2011 ha visto una significativa im-plementazione della gestione di alcuni aspetti, di-retti e indiretti, connessi alle tematiche dellaqualità.

- All’inizio dell’anno sono state pianificate e di se-guito attuate, le verifiche ispettive interne allestrutture centrali (Area Commerciale, Area Tec-nica, Area Approvvigionamenti, Area personale,Area Qualità alimentare, settore Party). Lo

scopo di tutte le visite ispettive interne è quellodi monitorare in maniera continua il lavoro permigliorarne i processi.

- Servizio di dietologia. La Cooperativa ha defi-nito, all’interno dell’Area Qualità e SicurezzaAlimentare, il nuovo servizio di Dietologia.

- Nel corso del 2011 sono stato effettuati 6 riesamidi Direzione, uno per ogni Sistema in atto eccettola SA 8000 della quale se ne sono fatti 2.

LA geStIOne DELLA QUALITÀ

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REGOLAMENTO CE 834/2007:

PRODUZIONE BIOLOGICA SETTORE GASTRONOMIA

Risto 3 è certificata in base al Reg. CE n. 834/2007

sulle produzioni biologiche con "l'Attestazione di Ido-

neità di Preparazione e Somministrazione di prodotti di

gastronomia e derivati dalla carne" per il settore di Ga-

stronomia. La certificazione ha per oggetto lo sviluppo

e il mantenimento di un sistema di produzione che pre-

veda la realizzazione di alcune pietanze prodotte inte-

gralmente con ingredienti di provenienza biologica.

LE NOSTRE CeRtIfICAzIOnI

SA 8000

UNI EN ISO 9001:2008 ISO 10854

UNI EN ISO 140001 UNI EN ISO 22000

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Negli ultimi anni l’interesse dei consumatori neiconfronti del cibo è fortemente mutata con unamaggiore attenzione verso l’offerta di prodotti si-curi, genuini e di qualità. Per ottenere questo risul-tato è fondamentale avere un sistema di regoleefficaci e applicabili e una capacità di controllo ade-guato a tutti i livelli della filiera alimentare.La qualità e la sicurezza alimentare sono aspetti

fondamentali per Risto 3 che da sempre opera pergarantire agli utenti prodotti sicuri e di qualità.

Per perseguire quest’obiettivo l’azienda attua emantiene procedure specifiche, in particolare: • applica in tutte le sue strutture piani di autocon-

trollo personalizzati, basati sul sistema Food Ha-zard Analysis System (HACCP) che garantiscel’applicazione di procedure di preparazione stan-dardizzate secondo le adeguate prassi igieniche.

• Come previsto dal sistema di Sicurezza Alimen-tare si effettuano verifiche interne ai centri attea valutare il rispetto dei requisiti strutturali, lemodalità operative e la gestione degli alimenti.L’attività di controllo ha lo scopo inoltre di af-fiancare il personale che opera nelle normali at-tività di preparazione e gestione delle pietanze,sensibilizzandolo sulle corrette modalità di ese-cuzione delle procedure e sulle modalità di ri-duzione dei rischi alimentari.

• A fianco dei controlli tecnici, vengono eseguiteverifiche di tipo analitico su materie prime eprodotti finiti. La pianificazione delle analisiviene effettuata tenendo in considerazionel’analisi dei rischi alimentari, gli alert emessi dalRapid Alert System for Food and Feed (RASFF)e gli esiti degli anni precedenti. Nel 2011 si sonoincrementati i controlli sulle materie prime e siè ottimizzata la pianificazione dei prelievi sia suiprodotti in entrata che in uscita.

• Le analisi eseguite sulle materie prime sono

state di tipo microbiologico, chimico e fisico.Sono aumentati i controlli sui prodotti maggior-mente deperibili come le carni, e si è intensifi-cata la ricerca dei parametri chimici inparticolare metalli pesanti e micotossine. Le ri-cerche hanno consentito, oltre che a valutare laconformità degli alimenti ai parametri legislativi,anche di poter fare una valutazione sulla qualitàdei prodotti acquistati. I risultati nel complesso hanno dato un esitosoddisfacente.

SISTEMA QUALITÀ E SICuRezzA ALIMentARe

Visite ispettive interne presso strutture variazione2011 297 + 30%2010 228

Analisi alimenti 2011 2010 Variazione prodotti finiti 648 540 +20%acqua 202 230 +12%materie prime 1758 1519 + 16%

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Altri controlli 2011 2010 variazionetamponi di superficie 1023 1029 - 0.6 %temperatura di conservazione o distribuzione 420 570 - 26%

Controlli e campionamenti esterni 2011 2010 variazioneNAS /ASL 80 64 + 25%

• I controlli sui prodotti finiti sono stati aumentatidando buoni esiti e confermando l’adeguatezzadelle modalità di preparazione delle varie cu-cine. Nel 2011 si sono mantenuti anche i con-trolli sulla temperatura dei prodotti inconservazione e pronti al consumo. Tale para-metro è stato usato in particolare per valutarel’adeguatezza delle pietanze nei centri di sola

distribuzione dove il trasporto e la conserva-zione sono particolarmente delicati.

• Nel 2011 si sono incrementati i controlli sul-l’igiene degli ambienti di lavorazione. I risultatihanno evidenziato un adeguato livello di puliziadelle superfici e delle attrezzature e hanno con-fermato la corretta applicazione nei centri delleprocedure previste per la sanificazione.

I controlli esterni rientrano nella politica delle ve-rifiche dei due enti maggiormente attivi sul territo-rio (NAS e ASL). A fronte delle visite ispettive è stato emanato un

solo rilievo lieve.

VERIFICHE DI CERTIFICAZIONELa bontà del sistema di qualità e sicurezza ali-

mentare è emersa anche dalla verifica ispettiva ef-fettuata dall’ente di certificazione DNV nelnovembre 2011 per il mantenimento della certifi-cazione UNI EN ISO 22000 che ha interessato le 3mense scolastiche campionate. Nella relazione ac-compagnatoria della visita ispettiva si legge che ilSistema di Sicurezza alimentare è ben strutturato,dettagliato ed aggiornato. Il personale è compe-tente e consapevole dell’impatto delle proprie at-tività sulla sicurezza alimentare derivante, anche,dall’impegno dimostrato dal coinvolgimento di-retto della Direzione nella gestione della sicurezzaalimentare.Nello stesso periodo si è svolta la visita ispettiva

di rinnovo dell’azienda in base alla norma UNI ENISO 9001 nella quale le procedure inerenti la qua-lità e sicurezza alimentare formano una parte con-sistente della norma. Anche questa visita ha avutoesito positivo con l’emissione del certificato di rin-novo. Le osservazioni emesse serviranno a miglio-rare nel dettaglio alcuni aspetti del sistema.

Risto 3 intende nei prossimi anni continuare a se-guire il percorso intrapreso, aumentando in parti-colare la formazione delle persone sui temi legatialla sicurezza alimentare, ottimizzando le proce-dure che si applicano in cucina e affiancando sem-pre più gli addetti nello svolgimento delle loromansioni. In questo ambito, positivi sono gli ele-menti che dalla ISO 22000 vengono estesi alle altrestrutture.

FORMAZIONERisto 3 ritiene che la formazione e l’aggiorna-

mento continuo ricoprano un ruolo fondamentaleaffinché il personale possa essere consapevole del

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Formazione/affiancamento sicurezza alimentare partecipanti monte ore859 1009

n. persone Monte oreNuovi assunti 214 642

proprio agire e prosegua nell’implementazione delvalore Qualità che ha costruito la solida base di cre-dibilità dei servizi e prodotti per cui è conosciuta eapprezzata sul territorio.

La maggior parte delle lavoratrici e lavoratori im-pegnati nell’erogazione dei servizi di ristorazione,

a vari livelli, ha partecipato a corsi sulle seguentimacro - tematiche:• modalità per garantire una corretta prassi igie-

nica di lavorazione;• implementazione e applicazione dei Piani di Au-

tocontrollo; • ricettario e diete speciali.

FORMAZIONE NEO- ASSUNTI.A tutto il personale neo-assunto, con prospettiva di

rimanere per almeno un mese nelle nostre strutture,è proposta una modalità di formazione che possa fa-cilitare la comprensione della Società e delle politiche

aziendali inerenti il Sistema Qualità. Per questo gli in-contri sono strutturati prendendo in considerazionetre campi: Igiene e buone prassi in cucina- D.Lgs.81/2008 Sicurezza sui luoghi di lavoro- Principi dellanorma SA8000/Organizzazione aziendale.

A integrazione delle proposte formative ricor-renti, è distribuito a tutti i nuovi collaboratori ilquaderno informativo ”Igiene alimentare e sicu-rezza sul lavoro - guida per un comportamentoresponsabile”. All’interno, in forma semplice marigorosa, sono state messe in rilievo le caratteristi-che che un addetto deve sempre avere presenti perla sua sicurezza personale e per garantire igienicitàal prodotto finale.

SERVIZIO DIETETICORisto 3 oltre a dare importanza alla qualità dei cibi

punta a fornire menù dieteticamente equilibrati.Dal 2010 è stato portato direttamente all’in-

terno dell’azienda un servizio dietetico che si oc-cupa di gestire e valutare le esigenzedietetico/nutrizionali degli utenti e di elaborare

delle proposte adeguate ai fabbisogni per le variefasce di età ed eventuali patologie. Il supportodietetico offre i seguenti servizi:- Elaborazione menù: stesura e controllo di menù

rivolti a realtà scolastiche e alla ristorazione dellaterza età, con particolare attenzione al raggiun-gimento dell’equilibrio calorico e nutrizionale.

- Controllo dei menù destinati agli anziani o agliammalati con patologie o esigenze dieteticheparticolari così da apportare benefici attraversouna scelta corretta dei cibi.

- Elaborazione di ricettari come strumenti per co-struire giornate alimentari equilibrate e per va-lutare successivamente la copertura deifabbisogni nutrizionali e calorici per il singoloutente o per un gruppo di persone con carat-teristiche omogenee.

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- Educazione alimentare durante i pasti rivolta aibambini in età scolare.

- Formazione del personale con approfondimentiriguardanti la gestione a livello dietetico dellepatologie alimentari.

Nel 2011 il personale del Servizio dietetico ha ef-fettuato circa 75 visite presso le strutture. Inoltretale servizio lavora in stretta collaborazione con iservizi Dietetici delle varie Comunità per la prepa-razione dei menù delle scuole.

La tutela dell’ambiente è un tema di forte at-tualità e nessuno può sentirsi esente dal prenderloin considerazione. Il deterioramento ambientaleche si è verificato negli ultimi decenni sta mettendoin discussione un sistema economico che ha inco-raggiato i consumi su larga scala di materiali edenergia, a scapito del delicato equilibrio degli eco-sistemi mondiali.Ciò ha determinato da anni, per la nostra Coo-

perativa, una svolta decisiva nella filosofia azien-dale: si è fatta propria la consapevolezza che latutela dell’ambiente futuro dipende anche dal no-stro impegno attuale.Sulla base di questi presupposti, nel corso del

2009 la cooperativa ha ottenuto la certificazionein base alla norma UNI EN ISO 14001 che regola-menta l’analisi ambientale di un sito specifico (ri-storante Gaia). I principi di “buone prassiambientali” sono comunque riportati nell’organiz-zazione di nuovi servizi o rivisitazione di servizi giàesistenti.

Risto 3 si adopera affinché la responsabilità am-bientale occupi una posizione prioritaria in ognisettore aziendale e in tutte le fasi di approccio aiprocessi interni a prescindere dalla certificazionein atto.

La cultura del rispetto ambientale, nelle suevarie sfaccettature, ha bisogno che tutti gli attorisociali compartecipino al processo di diffusione per

favorire il mutamento degli stili di vita e dei modelliattuali di consumo e comportamento, individuaticome causa primaria dei danni arrecati all’am-biente. Attraverso il giornalino mensile e un’azionedi formazione continua degli operatori, nella teoriae nella pratica, la Cooperativa ha l’obiettivo di:• creare una consapevolezza ambientale;• promuovere l’adozione di comportamenti am-

bientalmente corretti;• promuovere i consumi responsabili e i modelli

produttivi orientati alla sostenibilità.

VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE L’attenzione si basa sul principio dell'azione pre-

ventiva in base alla quale la migliore politica consi-ste nell'evitare fin dall'inizio l'inquinamento e lealtre perturbazioni anziché combatterne successi-vamente gli effetti. Quest’attenzione si traduce inmacro obiettivi aziendali che si declinano:1) sviluppo della Cooperativa che vada di pari

passo con un impegno costante per il migliora-mento dell'impatto ambientale delle proprie at-tività;

2) aumentare i termini di riduzione dei consumi dimaterie prime, acqua, energia;

3) riduzione degli scarti e dei rifiuti con la ricercadi soluzioni innovative;

4) formazione e sensibilizzazione dei nostri colla-boratori in merito alle problematiche ambientalisul lavoro.

SISTEMA GESTIONE AMBIentALe

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Il lavoro della commissione Osservatorio Ambientale di Risto3 ci permette di tenere monitorati i para-metri che ci aiutano nella programmazione delle nostre attività.

RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI In tutte le strutture aziendali si trovano i contenitori per la raccolta differenziata secondo le modalità

concordate con i Comuni di riferimento.

CONTROLLO DEGLI SCARICHI INQUINANTIRisto 3, in base ad un apposito programma, effettua continue manutenzioni per il recupero degli scarichi

inquinanti e la pulizia dei pozzetti tramite contratto con aziende autorizzate. Le azioni preventive postein atto consistono in un controllo dei detergenti usati dagli operatori e in un recupero degli oli usati.

Oneri raccolta rifiuti 2011 2010 2009per competenza annua € 322.220 € 272.979 € 219.592

Raccolta grassi pozzetti 2011 2010 2009kg. 159.720 kg. 180.580 kg. 67.210

RECUPERO OLII USATIIl personale è stato istruito in merito alle modalità di recupero di tutti gli olii usati per cotture gastrono-

miche. Gli stessi metodi di cottura e produzione pasti sono stati valutati per contenere e limitare al massimoi rifiuti degli olii di cottura e frittura.La diminuzione di raccolta è dovuta alle diverse modalità di preparazione cibi (meno fritti) per garantire

maggior salubrità delle pietanze offerte.

Recupero olii usati 2011 2010 2009kg. 6.700 kg. 7.745 kg. 4.480

CARTUCCE COMPUTERIn tutti centri gestiti da Risto 3, è effettuata la raccolta del materiale di stampa esaurito tramite raccolta

centralizzata. Il relativo smaltimento è effettuato da aziende autorizzate e certificate.

PRODOTTI USA E GETTALa politica aziendale ha optato per l’uso di piatti e stoviglie monouso (quando richiesto dal Cliente) in

materiale riciclabile (polpa di mais). In questa maniera si ottempera alla direttiva europea 94/62/CE sugliimballaggi e rifiuti da imballaggio.

Raccolta cartucce stampanti 2011 2010 2009kg. 136 kg. 85 kg. 35

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RECUPERO IMBALLAGGIOltre le disposizioni di legge, Risto 3 è impegnata

a pressare gli imballaggi in cartone con idoneapressa oleo-dinamica.La spesa relativa agli imballaggi è compresa nella

raccolta differenziata dei rifiuti. Sono stati adottatidei protocolli, con i fornitori e Aziende gestori delservizio raccolta, affinché ad ogni scarico merceprendano in carico i contenitori vuoti (pallet, bidon-cini plastica, cassette di plastica ortofrutta).

BOTTIGLIE ACQUAUna delle tematiche che meglio mette in evi-

denza l’attenzione per il rispetto dell’ambiente, èla diminuzione del consumo di bottiglie di plasticaPET che sono state sostituite con bottiglie di vetro,con il sistema free beverage o con acqua dell’ac-quedotto comunale. CARTA PER STAMPE

La carta usata per le stampanti è certificata (daforeste controllate). Il marchio FSC e PEFC identifi-

cano i prodotti contenenti legno proveniente daforeste gestite in maniera corretta e responsabilesecondo rigorosi standard ambientali, sociali edeconomici.Anche per tutte le pubblicazioni edite da Risto 3

viene usata carta ecologicamente compatibile (TCF).

PRODOTTI DI SANIFICAZIONEPer l’acquisto di prodotti di pulizia la cooperativa

è impegnata a rifornirsi di materiale detergente abasso impatto ambientale.

INDAGINE PRESENZA RADIOATTIVITÀRisto 3, come previsto dalla legge, ha provveduto

a monitorare inquinamento nei propri locali da gasRadon. L’obbligatorietà si riferisce a strutture concaratteristiche di interramento, prive di aereazione.Tale verifica è attuata tramite la Cooperativa CET.

AUTOMEZZI A RIDOTTO IMPATTO AM-BIENTALE Per avere un ridotto impatto ambientale nei tra-

sporto dei pasti è innanzitutto importante la vici-nanza del luogo di produzione a quello di consegna.In questo caso sono evidenti i minori effetti sull’in-quinamento derivati dall’uso delle auto. La rete ca-pillare di Risto 3 sul territorio Trentino permette inparte di diminuire i “costi sociali” dell’inquinamento.Nella scelta del parco macchine la Cooperativa èsempre più orientata al noleggio e, ove possibile, ri-chiede auto a doppia alimentazione (benzina /me-tano). Purtroppo la rete di approvvigionamento dimetano in Trentino non permette la scelta di unparco auto con solo questo tipo di alimentazione.

43%

57%

pet

vetro

PERCENTUALE D’ACQUISTO ACQUA IN BOTTIGLIE PET / VETRO

mezzi aziendali benzina/ diesel doppia alimentazioneproprietà 17 1noleggio 16 12

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ATTREZZATURE ECO-COMPATIBILI NELLEATTIVITÀNelle strutture più recenti sono stati utilizzati di-

versi sistemi per la produzione di fonti alternativedi energia.- Pannelli solari e fotovoltaici per la produzione

di acqua calda e produzione energia.- Celle frigorifere dotate di gruppi compressori raf-

freddati ad acqua che permettono di recuperare ilcalore per la produzione di acqua calda sanitaria.

- Nei locali di proprietà, e nei locali di nuova ge-stione, sono stati installati stabilizzatori con-sumo picchi di corrente (permettono diprevenire gli sbalzi di corrente che comportanoun costo maggiore del KW).

- Le sostituzioni di apparecchi frigo deterioratisono effettuate con apparecchi classe A+ condoppio isolamento e quindi con minore impattosull’effetto serra.

- Sostituzione graduale di tutte le lampadine a in-candescenza con lampade a risparmio energe-tico o lampadine a luce fredda.

- Anche l’obbligatoria disinfestazione e derattiz-zazione periodica dei locali è effettuata da ditte

specializzate e certificate nell’uso di prodottieco- compatibili (sostanze non pericolose/vele-nose per l’uomo e l’ambiente).

CONSUMI ENERGETICIRisto 3 riconosce che la qualità dei servizi offerti

deve tener conto anche dell’impatto ambientaledelle attività: il costo energetico, ad esempio, in-cide sempre più nei bilanci delle aziende ristorative,per cui la scelta delle attrezzature non può più es-sere considerata solo in funzione delle caratteristi-che di produzione e funzionalità, ma anche inrapporto al consumo energetico.Anche le modalità di un’utilizzazione razionale

delle attrezzature diventa un imperativo da rispet-tare da parte di tutti i collaboratori che operanonelle cucine: l’azienda si impegnerà sempre di piùnell’aspetto di formazione per una riduzione deiconsumi che non apportano nessun valore ag-giunto al prodotto finale verso il cliente.Da metà del 2010 è stato messo in atto un progetto

per il monitoraggio dei consumi aziendali per potercreare dei parametri per future azioni mirate di ristrut-turazione o sostituzione di apparecchi nelle cucine.

CONSUMI ANNUI 2011 2010

Energia elettrica - kw 3.253.141 3.129.432

Gas metano - mc 332.845 348.302

*Calore Gaia – sede - kw 63.341 68.421

*Calore Gilda – Tecnofin - kw 491.492 558.422

Acqua- mc 54.097 47.596

Gas GPL- lt 50.399 37.001

* contabilità separata per differente tipologia di energia

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Il sistema della Responsabilità Sociale di Impresaè un mezzo per comunicare la “bontà” o l’“eti-cità” delle imprese, un’ un’impostazione valorialee strategica che determina significativi riflessi sututti gli aspetti gestionali di un’impresa a comin-ciare dalle relazioni con i propri stakeholder.

Nella rendicontazione del Bilancio Sociale è inse-rito come settore al pari delle altre componenti delSistema di Gestione. Nella prestazione degli indiciannuali le sue componenti determinano lo svol-gersi degli indicatori di questo documento.

NORMA SA 8000 Risto 3, conscia delle proprie responsabilità nel-

l’ambito della comunità, vuole distinguersi ancheper il proprio impegno nei riguardi della responsa-bilità sociale.Per Risto 3, questo impegno significa:

• considerare i propri Soci e Dipendenti come unarisorsa determinante, garantendo il rispetto deiloro diritti e promovendo attraverso la forma-zione e l’informazione, la loro crescita profes-sionale, umana e culturale;

• considerare i propri Fornitori come partneranche per quanto riguarda la responsabilità so-ciale;

• considerare i propri Clienti come elemento fon-damentale dell’affermazione di Risto 3 ope-rando per la loro soddisfazione anche ponendola massima attenzione alle regole di responsa-bilità sociale;

• considerare i rapporti con i Sindacati elementiche contribuiscono al rafforzamento in Risto 3

di una cultura rispettosa dei diritti di tutti i Col-laboratori.

La certificazione in base ai principi della normaSA8000 è un atto volontario della cooperativa il cuiscopo principale è quello di creare un ambiente la-vorativo in tutte le sue dimensioni in cui, i soci e icollaboratori non soci, trovino le condizioni lavora-tive ottimali per svolgere il proprio lavoro.

Il sistema di Responsabilità Sociale, secondo iprincipi della norma SA 8000, permea tutte le at-tività di Risto3 nel rapporto sia con i collaboratorisoci sia con quelli non soci.L’obiettivo è quello di coinvolgere sempre più i

fornitori innescando un positivo processo verso ilcontrollo della catena di fornitura.

Nel corso del 2011 la cooperativa ha avuto duevisite ispettive per il mantenimento da parte del-l’ente DNV.

Le visite hanno dato esito positivo e hanno per-messo il mantenimento della certificazione.

I dati aziendali richiesti dalla certificazionesono riportati nei capitoli che compongono “Larelazione sociale” all’interno di questo Bilanciodi Responsabilità Sociale.

SISTEMA ReSPOnSABILItÀ SOCIALe

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LUCRESSE, IN RISTO 3 DAL 1998

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La collettività esprime, in modo sempre più in-tenso, bisogni e attese che incidono sulla crescitadel sistema aziendale, sulla concezione stessa disviluppo e sulla sua sostenibilità che deve esserecompatibile con le attese espresse dalla comunità. Risto 3 affianca al sostegno delle proprie attività

specifiche un'intensa attività di supporto a inizia-tive di promozione sociale e culturale nelle propriecomunità di riferimento, con interventi che deri-vano dalla politica aziendale e dalla Mission.

LEGAMI CON IL TERRITORIOLa cooperativa tende a privilegiare interventi in

attività contraddistinte da alcune parole chiave diriferimento: • solidarietà perché porta fiducia, dignità e spe-

ranza alle persone. Contribuiamo all’attività ditante associazioni impegnate a fronteggiare i di-sagi e le sofferenze che povertà, guerre, malat-tie, piccole e grandi calamità arrecano all’uomo.

• cultura come recupero delle nostre radici nellastoria, pensiero creativo per un futuro migliore.Da questa visione deriva la nostra particolare at-tenzione per la salvaguardia delle tradizioni locali.

• sport che riveste un ruolo sociale ed educativodi primaria importanza. In campo sportivo in-terveniamo a sostegno (sponsorizzazione) disquadre preferibilmente femminili e giovanili.

Nel 2011 gli interventi effettuati dalla nostra so-cietà verso il territorio trentino:

La caratteristica principale resta la valorizzazionedella componente femminile in tutte le sue mani-festazioni e la valorizzazione delle attività sportivededicate ai bambini.Vogliamo mettere anche in evidenza i contributi

messi in atto in occasioni di eventi sociali da partedi Risto 3, e in special modo dal nostro personaleche, anche durante giorni festivi, si dedica con pro-

fessionalità alla buona riuscita delle manifestazioni(gare podistiche, trofei sportivi, meeting turistici...).

SOLIDARIETÀ OLTRE CONFININei nostri momenti d’incontro (assemblea o festa

di Natale) sono proposte modalità varie di intratte-nimento alle nostre collaboratrici (tombole, estra-zioni a premio, messa in palio di regali) il cui

IMPegnO VERSO LA COMunItÀ

a favore attività sportive femminili € 12.950a favore attività sportive per bambini € 10.950a favore attività sportive € 7.500a favore di attività culturali € 9.450Totale € 40.850

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ricavato è devoluto ad interventi di enti con valenzasociale.Anche Risto 3 interviene direttamente nel finan-

ziamento di progetti di solidarietà internazionale.

Siamo orgogliosi che le nostre collaboratrici man-tengano nel tempo il valore della solidarietà oltre iconfini e che stia crescendo l’intervento attivo e lapartecipazione al finanziamento di questi progetti. Nel 2011 sono stato sostenuti i progetti a favore di:

PROGETTO SOLIDARIETÀ CON HUAN-CAYO (PERÙ)Da alcuni anni un’azione di solidarietà è rivolta

al gruppo “Redes” (Laicos Unidos contra la po-breza) in Perù che organizza attività di sostegno

alla popolazione infantile.Nel 2010 è nato un progetto speciale che grazie

anche alla collaborazione di un nostro ex socio,Giulio Pisetta che sta fattivamente collaborandoper la realizzazione dei progetti di “Redes” il cuiobiettivo è dare dignità ai bambini di un quartiereparticolare della città di Huancayo. La città (400.000 abitanti, situata a 3400 metri

di altezza) ha subito una forte immigrazione dopola fine della guerra civile interna. Migliaia di per-sone si sono riversate nel centro più grosso dellaRegione adattandosi a vivere in “case” scavatenella roccia. Da questa situazione di miseria e po-vertà culturale che interessa particolarmente i20.000 abitanti del “quartiere” Esperanza – Oco-pilla, è nata nel 1996 l’associazione onlus Redesper dare dignità ai bambini/bambine e adolescenti. Con il contributo della provincia Autonoma di

AIDOS adozione di 4 donne in Nepal per garantire assistenza medicaFAMIGLIE UNITE onlus: progetto costruzione asilo/scuola in Nigeria*PRO CANALE: progetto protezione bambini di strada- PerùASSOCIAZIONE Italia - Nicaragua centro accoglienza bambini di strada- NicaraguaEMERGENCY ONG onlusMEDICI SENZA FRONTIERE ONG onlusGRUPPO SPORTIVO PERISCOPIO – sport disabiliSOLIDEA per UGANDA

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Il Piano di comunicazione è uno degli strumentiin grado di coniugare strategie, obiettivi, destina-tari, azioni e strumenti di comunicazione secondoun disegno organico e razionale.Si tratta, sotto il profilo organizzativo, di una leva

verso l’innovazione delle società sia per quanto ri-guarda l’efficacia della comunicazione sia, in sensopiù generale, per migliorare le relazioni e il dialogodentro e fuori dall’organizzazione.I mutamenti nella società hanno portato a nuove

configurazioni nei rapporti di comunicazione tra lacooperativa e i propri interlocutori esterni, in spe-cial modo i clienti. Partendo da queste considera-zioni, uno degli interventi su cui si sono focalizzateimportanti risorse è stata proprio la “comunica-zione e marketing”. Il primo passo è consistitonella rilettura della propria immagine versol’esterno da cui discenderanno tutte le azioni mi-gliorative dell’immagine della Cooperativa. (pub-blicità, comunicazioni ai Clienti, modalitàgrafiche,…):• Per fare le cose con metodo• Per mettere in ordine le informazioni• Per definire obiettivi specifici• Per creare strategie• Per definire delle proposte operative

Per lo svolgimento del lavoro, dopo un’attentaselezione, è stata scelta la società di comunicazione“Fil Rouge” di Pergine.

MENSILE “RISTO 3 IN-FORMA”Da anni Risto 3 consi-

dera la comunicazione,sia interna sia esterna,una modalità fondamen-tale per tenersi in con-tatto con i propricollaboratori, anche nellesedi più lontane, e con ipropri stakeholder in ge-nerale.

Da più di sedici anni la Cooperativa invia a tutti idipendenti, insieme alla busta paga mensile, la ri-vista “Risto3 IN- FORMA”.E’ uno strumento che permette di evidenziare di

volta in volta aspetti della vita aziendale che contri-buiscono alla crescita d’identità di chi ci lavora e per-mettono la conoscenza di settori di non strettacompetenza. Dal maggio 2008 la rivista è registratapresso il Tribunale di Trento. Copia della pubblica-zione è visibile sul sito internet della Cooperativa.

Trento, l’associazione ha potuto comperare un im-mobile: il piano superiore sarà adibito ad ufficidell’Associazione mentre il piano terra sarà occu-pato da un ristorante self.Da qui la stretta collaborazione con Risto 3 che

offre consulenza per la progettazione del risto-rante. L’ospitalità formativa di due operatori dell’Asso-

ciazione Redes (un cuoco e un amministrativo), èprevista per i mesi del 2012.

COMunICAzIOne E InfORMAzIOne COME STRATEGIA AzIendALe

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SPESE EVENTI SOCIALI 20112 Assemblee Soci € 9.275Festa sociale di Natale € 6.952Gita formativa per tutti i collaboratori € 23.780Gita formativa soci € 12.950Totale € 52.957

SPESE COMUNICAZIONE 2011Stampa Bilancio Resp. Sociale e bozza Bilancio € 3.062,00 Stampa giornalino mensile € 5.124,00 Abbon.mensile Cooperazione Trentina € 376,00 Stampa calendari/menù per scuole € 6.647,00 Stampa Quaderni Risto 3 € 3.200,00 Pubblicità esterna € 58.879,00Totale € 77.288,00

MENSILE COOPERAZIONE TRENTINAIl Consiglio di Amministra-

zione ha deliberato che, dal 1gennaio 2012, sia esteso l’ab-bonamento della rivista men-sile della Federazione Trentinadella Cooperazione a tutti isoci. Per una lettura non spe-cialistica o per chi non hatempo di leggere , la rivista propone riflessioni distudiosi, politici, economisti dell’area della coope-razione. Può essere un valido strumento per au-mentare le parole “condivise” in merito ai tantiaspetti del mondo cooperativo e non solo.L’abbonamento è gratuito per tutti i soci.

I QUADERNI DI RISTO3La formazione del personale è una delle caratte-

ristiche che Risto 3 tiene sotto controllo da anni.Un personale formato sulle competenze del pro-

prio lavoro crea un valore in piùnel servizio verso i clienti. Oltrei contenuti forniti durante i corsidi formazione, a tutti i collabo-ratori appena assunti sono di-stribuite le varie edizioni dei“Quaderni Risto 3”.A tutti i Soci, nel corso del progetto di formazione

Soci, è stato distribuito il Quaderno “La cooperativaRisto 3 e il socio”. Il Quaderno, che contiene anchei principali documento societari, è distribuito all’attod’iscrizione al libro soci di ogni nuovo socio speciale.

SITO INTERNETIl sito internet www.risto3.it, è da anni uno stru-

mento di comunicazione dell’immagine esternadell’azienda. In esso si possono trovare le lineeprincipali di azione aziendale. Dalle statistiche dilettura dei contatti si nota che è molto usato perl’invio di curriculum professionali.

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RENATA, IN RISTO 3 DAL 2005

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I nuMeRI CHIAVE DELL’ESERCIZIO 2011

TOTALE PASTI EROGATI 2011 6.654.903

N. SOCI 357

N. COLLABORATORI 1.011

ORE LAVORATE 947.238

NUMERO GESTIONI 256

PRESTITO SOCIALE 525.351

CAPITALE 3.965.467

RISERVE 10.613.560

IMPOSTE 645.403

UTILE NETTO* 1.097.807

*L’utile della cooperativa (meno la quota del 3% per Promocoop e la rivalutazione delCapitale Sociale) viene portato a fondo di Riserva indivisibile, indisponibile per i soci, cheserve per garantire lo sviluppo e la continuità aziendale intergenerazionale.

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ALBERTO, IN RISTO 3 DAL 2005

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IL VALORe AGGIUNTO

Il prospetto di determinazione del valore ag-giunto mostra come viene generato il valore ag-giunto contabile e, assieme prospetto diripartizione, rappresenta il principale tramite di re-lazione con il bilancio di esercizio, esprimendol'effetto economico che l'attività della Coopera-tiva ha prodotto sulle principali categorie di inter-locutori. Il prospetto di ripartizione del valoreaggiunto mostra come la ricchezza contabile ge-nerata viene distribuita agli interlocutori aziendaliche hanno contribuito alla sua produzione.Il valore aggiunto globale netto rappresenta il

valore economico generato dall’impresa attra-

verso la gestione delle proprie attività, con l’esclu-sione del valore riconosciuto all’attività dei terzi(costituito dagli importi versati ai fornitori di ma-terie, merci e servizi, dalla gestione accessoria estraordinaria, nonché, infine, dagli ammorta-menti). Esso misura quindi il valore residuo che laCooperativa ridistribuisce a coloro che hanno con-tribuito a generarlo: dipendenti, soci, finanziatori,istituzioni, comunità di riferimento e aziendastessa.I metodi di calcolo e di rappresentazione del va-

lore aggiunto globale netto e della sua distribu-zione seguono la metodologia GBS.

A) VALORE DELLA PRODUZIONE € 39.810.778 B) COSTI INTERMEDI DELLA PRODUZIONE € 18.282.625 C) VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO (A-B) € 21.528.153 D) GESTIONE ACCESSORIA - € 3.763 E) GESTIONE STRAORDINARIA - € 14.365 F) VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO (C-D-E) € 21.510.025 G) AMMORTAMENTI € 857.664 H) VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO (F-G) € 20.652.361

DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO1) PERSONALE SOCIO € 10.355.667 50,1%2) PERSONALE NON SOCIO E ALTRI COLLABORATORI € 8.031.599 38,9%3) PUBBLICA AMMINISTRAZIONE € 1.082.796 5,4%5) MOVIMENTO COOPERATIVO € 60.924 0,3%6) in AZIENDA (autofinanziamento) € 1.064.872 5,1%7) COLLETTIVITÀ € 56.503 0,3%VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO € 20.652.361 100,0%

2011 - CREAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

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In termini percentuali il “personale socio” rap-presenta l’interlocutore che beneficia in modomaggiore del valore aggiunto prodotto (50,1%).Tale remunerazione è costituita da retribuzioni (di-rette e indirette), ristorni e contributi ai soci.La voce “personale non socio e altri collaboratori”

(38,9%) è costituita per la maggior parte dalle retri-buzioni (dirette e indirette) al personale dipendentenon socio e, in via residuale, dai compensi corrispostiad altri collaboratori e agli amministratori e sindaci.Comprende anche i servizi riservati per il personale(quali ad esempio la formazione).Alla “pubblica amministrazione” (5,4%) il va-

lore aggiunto viene distribuito sotto forma di im-poste e tasse.Il “movimento cooperativo” (0,3%) beneficia

del valore aggiunto prodotto da Risto 3 in virtù del

conferimento della quota del 3% degli utili e delpagamento di interessi passivi alle banche del si-stema del credito cooperativo. Risto 3 dà valore alprincipio dell’”intercooperazione” avvalendosidella collaborazione di altre cooperative, soprat-tutto sociali, nello svolgimento di alcuni servizi. La “collettività” (0,3%) viene rappresentata, in

questa ripartizione, dal mondo dell’associazioni-smo, al quale l’azienda destina una parte del valoreaggiunto sotto forma di sponsorizzazioni sportivee culturali e con il finanziamento di iniziative be-nefiche.Una quota del valore aggiunto del 5,1% (corri-

spondente a Valore Produzione- Costi Produzione),rappresentata dall’ “utile di esercizio” dedotta laquota destinata al movimento cooperativo, rimanein “azienda” per l’autofinanziamento.

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MARI, IN RISTO 3 DAL 2006

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GLI OBIettIVI DI RISTO 3 PER IL 2012

“Che cosa cercano i Clienti con i quali entriamoin contatto ogni giorno?” Cercano ovviamente un buon prodotto e un ser-

vizio rapido e soddisfacente: in una parola cer-cano qualità. E chi di noi non la desidera? Normalmente la

qualità richiesta è di due tipologie: quella del pro-dotto e quella del servizio. Ne esiste però ancheuna terza, che sta diventando sempre più impor-tante e che diverrà in un futuro non lontano de-cisiva nella competizione e dunque nellasopravvivenza: quella derivante dall'ambito dellarelazione. Qui entrano in gioco i comportamenti delle per-

sone ed è proprio per questo motivo che le cosediventano difficili: si tratta infatti di cambiare abi-tudini spesso consolidate. Dobbiamo perciò sfor-zarci di compiere azioni diverse da quelleconsuete che, almeno all'inizio, potrebbero rive-larsi particolarmente difficili.” (Bruno Bettanzani).Dopo anni di rapido e continuo aumento di fat-

turato, in un momento che vede dal lato del mer-cato una profonda crisi generale e dal lato internoun mutamento organizzativo evidenziato dalla se-parazione fra Consiglio di Amministrazione e Di-rezione tecnica-operativa (coordinata dal DirettoreGenerale), è necessaria e importante per Risto 3una profonda analisi per la riorganizzazione ed il

consolidamento interno in considerazione anchedel fatto che molti importanti appalti sono in sca-denza definitiva dal 2013 in poi. Si è quindi rite-nuto opportuno utilizzare questo periodo perprocedere ad una profonda rivisitazione della or-ganizzazione aziendale.Si è partiti tenendo presente alcuni percorsi ef-

fettuati ed in particolare:1) gli esiti dei questionari distribuiti ai dipendenti

nel 2008 (da dove emergevano soprattutto ri-chieste di maggior formazione, informazionee modalità retributive);

2) la consapevolezza che un’azienda di oltre 1000lavoratori e più di 250 strutture deve continua-mente procedere ad adeguare la propria orga-nizzazione;

3) la consapevolezza che, a prescindere dal postoche occupa nella gerarchia aziendale, ognisocio e ogni lavoratore può essere apportatoredi conoscenze preziose per il progresso dell’im-presa (S.Zamagni);

4) la consapevolezza, confermata anche dai que-stionari distribuiti ad alcuni migliaia di utenti,che la nostra attenzione deve essere semprepiù mirata alla soddisfazione del cliente;

5) la consapevolezza che è difficile per Risto 3, inquesto momento di congiuntura economica,aumentare/incrementare il fatturato e i prezzi.

VERSO UNA nuOVA fROntIeRA DELLA quALItÀ

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Rimane a questo punto obbligata la stradadell’analisi e dell’approfondimento di modalitàche permettano il contenimento dei costi senza

intaccare la componente qualitativa del nostroservizio percepita dal cliente.

Il mercato attuale, in continuo mutamento, ciobbliga ad aggiornare il modo di lavorare. Per lanostra specificità possiamo avere sicuramente unvantaggio rispetto alla concorrenza: possiamo in-fatti essere quelli con maggiori motivazioni equindi potenzialmente i migliori.Per arrivare a questo dovremo essere sempre più

consapevoli che tre saranno soprattutto le parolechiave che ci permetteranno di mantenere la po-sizione di leader nella nostra zona:• VALUTARE continuamente organizzazione, pro-

dotti, persone, clienti, al fine di migliorare la qua-lità, razionalizzare e ottimizzare il nostro lavoro.

• SODDISFARE continuamente clienti e lavoratorianticipando richieste che saranno sempre piùvariegate e mutevoli.

• COMUNICARE continuamente quello che vera-mente siamo, quello che veramente facciamo.

Al fine di dare risposte a tali necessità si espri-mono di seguito, quelli che sono i principali obiet-tivi per il 2012:- Mettere in atto, in via sperimentale, la reda-

zione di un “Bilancio Sociale Preventivo 2013”,da presentare nella Assemblea sociale di au-tunno. Un obiettivo interno è creare anche ungruppo di lavoro che analizzi le possibili rilet-ture dei dati aziendali affinché essi diventinosempre più degli obiettivi conosciuti e condivisidai collaboratori.

- Delineare linee strategiche e obiettivi per la ge-stione del nostro servizio presso le sezioni di la-voro in Sede (Ufficio Qualità, Contabilità,Amministrazione, Sicurezza Alimentare, Sicu-rezza sul Lavoro, Personale). Tali linee tradottein documenti diventeranno gli “indicatori” dilavoro per mettere in pratica il processo del“valutare” ogni azione. Solo la continua valu-tazione interna dei processi di lavoro, permetteuna migliore definizione delle azioni correttiveda mettere in campo.

- Attuare la certificazione del “Family auditing”(certificazione provinciale del processo di con-ciliazione lavoro- famiglia). Anche questo pro-cesso porterà delle forti e rilevanti ricadutesull’elaborazione sempre più necessaria sul-l’identità cooperativa;

- Integrare la formazione cooperativa, approvatanel 2012 per vari componenti della base so-ciale (Consiglio di Amministrazione, MaestriCooperatori), attraverso un lavoro di riletturadei percorsi della Qualità aziendale.

- Effettuare entro i primi mesi del 2012 una rile-vazione del “clima interno” per rileggere l’ope-rato della Cooperativa a distanza di quattroanni da quanto espresso dalle lavoratrici/lavo-ratori nel 2008.

- Organizzare momenti di confronto con i colla-boratori soci e i collaboratori non soci perl’esplicitazione della strategia aziendale affin-

UN nuOVO MODO DI LAVORARe

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ché l’azione quotidiana sia svolta in coerenzacon i valori della cooperativa.

- Implementare le nuove linee di “comunica-zione” sull’esterno, elaborate con la consu-lenza della agenzia di comunicazione, perrispettare l’obiettivo emerso di “comunicaremeglio quello che facciamo”.

- Mantenere l’impegno dell’investimento sullaformazione professionale per tutti, capi strut-tura e tutti gli altri collaboratori.

- Continuare e sviluppare la sperimentazione del“sistema premiante” iniziato nel 2011.

Il riesame del sistema, nonché la verifica co-

stante degli obiettivi prefissati e l’analisi dei datiraccolti, deve consentire l’individuazione di sem-pre nuove opportunità di miglioramento.Ci vorrà una grande predisposizione al cambia-

mento, alla dinamicità, per sfuggire il più possibilealla routine quotidiana, mettendo in discussioneogni cosa. Diventa necessario ragionare e lavoraresempre più per obiettivi, a risultati, a progetti,senza avere timore. Sarà compito della direzione monitorare costan-

temente l’attuazione di quanto espresso e por-tarlo periodicamente all’attenzione del CdA.

VALORI

AzIOnI

MISSIOne

StRAtegIe

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Sede LEGALE:Via del Commercio 5738121 TrentoTel. 0461/ 825175; fax 0461/ 822515

[email protected]

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 - 12.30 / 13.30- 18.00

Via Maestri del LavoroTel: 0461/ 1920075

RISTO3 – BILANCIO RESPONSABILITÀ SOCIALE 2011Si ringrazia tutto il personale delle aree Amministrative per la positiva collaborazione

nella ricerca dei dati e per la disponibilità di tempo per l’analisi ed elaborazione dei contenuti.

A cura di:Responsabile Gestione Sistema Qualità

Impaginazione e stampa:GRAFICHE FUTURA - Trento

Finito di stampare nel mese di maggio 2012

Per la stampa del documento è stata usata carta naturale ECF.

APeRtuRA AL PUBBLICO

MAgAzzInO PIATTAFORMA

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La fotografia di copertina vuole rappresentare l’impegno per l’ambiente e,in particolare, per l’utilizzo corretto della risorsa acqua.