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alimentazione Salvatore Vaccaro Ambulatorio Dietetico Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova (Reggio Emilia) C'È ACQUA... Il fabbisogno giornaliero di acqua varia a seconda dell’età, della composizione corpo- rea, dei fattori ambientali, dello stile di vita, di particolari condizioni (come gravidanza e allattamento) e dello stato di salute. Per ga- rantire un buono stato di idratazione in un adulto sedentario si richiede un’assunzione idrica giornaliera media di 2900 ml (uo- mini) e 2200 ml (donne), cioè un apporto giornaliero pari a 1 ml/kcal di energia spesa, Già nell’antichità si era intuito che alcune acque svolgessero particolari ruoli medi- camentosi, con buoni risultati se utilizzate per trattare specifiche patologie. La co- siddetta idropinoterapia (scienza medica che studia il possibile ruolo terapeutico dell’acqua) evidenzia come le diverse pro- prietà terapeutiche dell’acqua siano legate alla diversa quantità e qualità dei singoli minerali in essa disciolti. Le acque vengo- no quindi classificate a seconda dei com- ponenti minerali (vedi tabella) in esse pre- senti e, a partire da queste differenze, le si associa alle diverse patologie che possono trarne beneficio. Vediamole in dettaglio: Associata a ipertensione, richiede acque minimamente mineralizzate e oligomine- rali (cioè a basso contenuto di sali), con basso pH e sodio < 20 mg/l. Negli obesi anziani, acque ricche in calcio e povere di sodio, a supporto dell’osteoporosi. Acque salse e salso-solfate-bicarbonate- alcalino-terrose (1-4 bicchieri a digiuno a temperatura ambiente). Anche le carbo- nate attenuano i disturbi dispeptici. Il loro effetto sulla secrezione e sulla motilità ga- strica si esplica soprattutto durante i pasti. Obesità Dispepsia Stipsi Acque fortemente mineralizzate, con un’azione chimico-fisica in specie sull’ul- tima parte del processo digestivo. In par- ticolare, acque cloruro-sodiche e con un buon residuo fisso di ioni solfato, magne- sio e calcio. Breve Guida per il corretto impiego delle acque minerali in grado di bilanciare le perdite attraverso i polmoni e la pelle (variabili per temperatu- ra, altitudine e umidità dell’aria). Tuttavia in chi pratica sport, data la forte sudorazione, si può aumentare fino a 1,5 ml/kcal. È infatti ben più importante il riequilibro idrico negli “sportivi”, dove una sudorazione continua, se non reintegrata con la giusta quantità di liquidi, può ridurre il volume totale del san- gue sino a livelli molto pericolosi. 9 NON EVITA I COLPI, MA AIUTA A SUPERARLI. LIOTONTRAUMA CON TE CONTRO TRAUMI E CONTUSIONI. È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Liotontrauma è a base di escina + dietilamina salicilato. Attenzione: i medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superando le dosi consigliate e solo per le indicazioni riportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista. Autorizzazione del 18/10/2010. Grazie ai suoi principi attivi, Escina + Dietilamina salicilato, Liotontrauma 2%+5% gel è utile in caso di traumi. L IOT CON E E E E C C CO ON È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Liotontrauma è a base di escina + dietilamina salicilat i medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superando le dosi consigliate e solo pe riportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista. Autorizzazione del 18/10/2010. G Gr Gr Gr r raz az az azi ie ie ie ie ie a a a a a ai i i i i su su su su su s oi oi oi oi o o p p p p pri ri ri ri rinc nc nc nc nc n ip i ip ip ip ip i i i i i i at at at a ti ti ti t i vi vi , E Es Es i ci cina na + + D D D Die ie ie i t t ti ti tila la la l mi mi mi mina na na a s s sal al al l lic ic ic icil il il il l l il at at t at a o o, L L L L L Lio io io i iot t to to to t t to to t nt nt nt t nt t nt nt t tr ra r r r r r raum m um m m m m ma a a 2 2 2 2% 2 2% 2% 2 2 2 2% 2 2 5 +5% % gel è u

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alimentazione

Salvatore VaccaroAmbulatorio Dietetico

Azienda Ospedaliera ArcispedaleSanta Maria Nuova

(Reggio Emilia)C'È ACQUA...

Il fabbisogno giornaliero di acqua varia a seconda dell’età, della composizione corpo-rea, dei fattori ambientali, dello stile di vita, di particolari condizioni (come gravidanza e allattamento) e dello stato di salute. Per ga-rantire un buono stato di idratazione in un adulto sedentario si richiede un’assunzione idrica giornaliera media di 2900 ml (uo-mini) e 2200 ml (donne), cioè un apporto giornaliero pari a 1 ml/kcal di energia spesa,

Già nell’antichità si era intuito che alcune acque svolgessero particolari ruoli medi-camentosi, con buoni risultati se utilizzate per trattare specifi che patologie. La co-siddetta idropinoterapia (scienza medica che studia il possibile ruolo terapeutico dell’acqua) evidenzia come le diverse pro-prietà terapeutiche dell’acqua siano legate alla diversa quantità e qualità dei singoli minerali in essa disciolti. Le acque vengo-no quindi classifi cate a seconda dei com-ponenti minerali (vedi tabella) in esse pre-senti e, a partire da queste differenze, le si associa alle diverse patologie che possono trarne benefi cio. Vediamole in dettaglio:

Associata a ipertensione, richiede acque minimamente mineralizzate e oligomine-rali (cioè a basso contenuto di sali), con basso pH e sodio < 20 mg/l. Negli obesi anziani, acque ricche in calcio e povere di sodio, a supporto dell’osteoporosi.

Acque salse e salso-solfate-bicarbonate-alcalino-terrose (1-4 bicchieri a digiuno a temperatura ambiente). Anche le carbo-nate attenuano i disturbi dispeptici. Il loro effetto sulla secrezione e sulla motilità ga-strica si esplica soprattutto durante i pasti.

Obesità

Dispepsia

StipsiAcque fortemente mineralizzate, con un’azione chimico-fi sica in specie sull’ul-tima parte del processo digestivo. In par-ticolare, acque cloruro-sodiche e con un buon residuo fi sso di ioni solfato, magne-sio e calcio.

Breve Guida per il corretto impiegoper il corretto impiego

delle acque mineraliin grado di bilanciare le perdite attraverso i polmoni e la pelle (variabili per temperatu-ra, altitudine e umidità dell’aria). Tuttavia in chi pratica sport, data la forte sudorazione, si può aumentare fi no a 1,5 ml/kcal. È infatti ben più importante il riequilibro idrico negli “sportivi”, dove una sudorazione continua, se non reintegrata con la giusta quantità di liquidi, può ridurre il volume totale del san-gue sino a livelli molto pericolosi.

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NON EVITA I COLPI,

MA AIUTA A SUPERARLI.

LIOTONTRAUMACON TE CONTRO TRAUMIE CONTUSIONI.

È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Liotontrauma è a base di escina + dietilamina salicilato. Attenzione: i medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superando le dosi consigliate e solo per le indicazioni riportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista. Autorizzazione del 18/10/2010.

Grazie ai suoi principi attivi, Escina + Dietilamina salicilato, Liotontrauma 2%+5% gel è utile in caso di traumi.

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È un medicinale. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Liotontrauma è a base di escina + dietilamina salicilati medicinali vanno assunti con cautela, per un breve periodo di tempo, non superando le dosi consigliate e solo periportate nel foglio illustrativo. In caso di dubbio rivolgersi al medico o al farmacista. Autorizzazione del 18/10/2010.

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A parte particolari patologie in cui l’apporto idrico deve essere particolarmente contenu-to (insuffi cienza renale, scompenso cardiaco, ecc.) ci sono controindicazioni nell’uso di al-cuni tipi di acqua minerale legate sia alla loro composizione che alle condizioni individuali di chi le consuma. È molto importante sape-re che le controindicazioni non sono riporta-te in etichetta. Bisogna quindi tenere ben presente che: il 30% delle acque minerali in commer-

cio hanno elevato contenuto di sodio,

Epatopatie cronicheLe acque ad assetto ionico sono l’unica terapia: tra le più indicate le solfate, che agiscono su sistema vascolare, metaboli-smo della cellula epatica a livello di mem-brana e livello degli enzimi ossido ridut-tivi, glicogeno sintesi e sintesi proteica e degli aminoacidi.

Gotta e calcolosi uraticaUna corretta idratazione diluisce il san-gue, mobilitando l’acido urico dai tessuti e favorendo l’escrezione renale.Molto indicate le acque minimamen-te mineralizzate e quelle oligominerali, dall’effetto diuretico. Fra queste, importanti quelle a basso con-tenuto di sodio e prevalenza di ioni calcio bicarbonato, per un’azione diuretica più intensa rispetto alle bicarbonato-sodiche.

Calcolosi della colecistiL’acqua è importante, purché con caratte-ristiche ioniche mirate e assunta lontano dagli episodi colici. Non si pretende di eli-minare i calcoli, bensì di favorire il fl usso biliare, creando condizioni sfavorevoli alla formazione o all’aumento del volume dei calcoli. Indicate, quindi, acque bicarbona-to-alcaline, acque bicarbonato-alcalino-terrose e acque salse e salso-solfate.

Ipertensione arteriosaL’equilibrio idroelettrolitico (in particolare il sodio) è un importante fattore favorente l’insorgere dell’ipertensione arteriosa. Pri-ma di iniziare un trattamento antiiperten-sivo si adottano misure igienico-compor-tamentali, come il calo di peso, l’aumento dell’attività fi sica e la riduzione dell’appor-to di sodio. Acque minerali a basso conte-nuto di sodio (< 20 mg/l) possono essere molto importanti nelle fasi iniziali come prevenzione in soggetti predisposti.

Gastriti cronicheBere acqua è importante, perché agisce sui meccanismi di secrezione e motilità gastrica. Nelle gastriti croniche, le acque bicarbonato-alcaline deprimono la secrezione gastrica e modulano la peristalsi; poi bere le acque bicarbonato-alcalino-terrose, meglio se lon-tano dai pasti. Nelle gastriti iposecretive si consigliano acque che stimolino la secrezio-ne peptica, come le carboniche da bere ai pasti, oppure le salse salso-solfate o le sul-furee. Le acque bicarbonato esercitano, poi, un’azione di stimolo sulla secrezione e mo-tilità gastrica, purché assunte durante i pasti.

Calcolosi urinariaDiluire le urine inibisce sviluppo e ac-crescimento di calcoli. Inoltre, il lavaggio delle vie urinarie ne favorisce la progres-sione e l’espulsione. Bisogna però bere acqua, poiché altre bevande sono ricche di carbonati o ossalati. L’acqua deve esse-re a basso residuo fi sso; da evitare quelle ricche in sodio, che favoriscono l’assorbi-mento del calcio e si oppongono a quello di acido ossalico. Le oligominerali poten-ziano la diuresi più delle acque a maggior concentrazione salina. La diluizione delle urine innalza il pH urinario, aumentando la frazione dissociata dell’acido urico, più idrosolubile e più facilmente eliminabile.

DislipidemieRecenti ricerche cliniche hanno dimo-strato che alcune acque possiedono un’azione ipolipemizzante, tra cui le salso-solfate, le solfato-calciche e le bicar-bonato-calciche.

OsteoporosiLa biodisponibilità del calcio (43,2%) con-tenuto nell’acqua minerale è paragonabile a quella del latte vaccino. Quindi le acque calciche possono colmare i fabbisogni di calcio, in specie quando siano aumentate le richieste, ma soprattutto in quelle patologie in cui è necessario controllare sia l’apporto di calorie, sia di grassi e di sodio.

Se si è a rischio di un evento acuto: oltre a una terapia diuretica cronica, bisogna mo-nitorare il bilancio sodico dietetico, ridu-cendo il cloruro di sodio aggiunto agli ali-menti. Acque da preferire: quelle a scarso contenuto di sodio e a basso residuo fi sso.

Scompenso cardiacoSindromedel colon irritabileBisogna bere molto, in specie acque che abbreviano il tempo di transito intestinale grazie a sodio, cloro, calcio, magnesio e solfato. Tra queste, le acque bicarbonato-alcalino-terrose, le salso-solfato-alcaline e le bicarbonato-solfato-alcalino-terrose. In caso di diarrea, è importante reidratare.

Avvertenze non riportatein etichetta…

Alcuni parametri che permettonola classifi cazione delle acque minerali

TEMPERATURA In base alla temperatura dell’acqua alla sorgente, le acque minerali vengono classifi cate in:Acque Fredde sotto ai 20°CAcque Ipotermali compresa tra i 20°C e i 30°CAcque Omeotermali compresa tra i 30°C e i 40°CAcque Ipertermali al di sopra dei 40°C

GAS DISCIOLTIIn base alla quantità presente di CO2, le acque minerali vengono classifi cate in:Acque Lisce o Piatte CO2 minore di 250 mg/lAcque Naturalmente Gasate CO2 superiore a 250 mg/lAcque Effervescenti Naturale CO2 superiore a 250 mg/lAcque Degasate CO2 totalmente eliminataAcque Parzialmente Degasate CO2 parzialmente eliminataAcque Rinforzate con gas di sorgente CO2 aggiunta proveniente dalla stessa falda o giacimentoAcque Addizionate con CO2 CO2 aggiunta non proviene dalla stessa falda o giacimento

A seconda della quantità aggiunta si hanno“Acque Minerali Lievemente Frizzanti”(aggiunti fi no a 5.000 mg/l di CO2) oppure “Acque Minerali Frizzanti” (aggiunti fi no a 6.500 mg/l di CO2).

DUREZZALa Durezza esprime la quantità di elementi alcalino-terrosi (sali di calcio e di magnesio) sotto forma di carbonati, bicarbonati e altri sali (solfati, cloruri).Acque Dolci o Molli inferiore a 15°FAcque Medie compresa tra 15°F e 25°FAcque Dure superiore a 25°F

RESIDUO FISSO A 180 °CIl Residuo Fisso (RF) esprime la quantità totale dei soluti presenti nell'acquaminerale, in particolar modo delle sostanze inorganiche.Acque Minimamente Mineralizzate RF a 180°C inferiore a 50 mg/litroAcque Legg. Min. od Oligominerali RF a 180°C compreso tra 50 e 500 mg/litroAcque Mediominerali o Minerali RF a 180°C compreso tra 501 e 1500 mg/litroAcque Ricche di Sali Minerali RF a 180°C superiore a 1500 mg/litro

COMPOSIZIONE IONICA In base alla Composizione Ionica prevalente, le acque mineralivengono classifi cate in:Acque Bicarbonate Bicarbonato superiore a 600 mg/litroAcque Solfate Solfati superiore a 200 mg/litroAcque Clorurate Cloro superiore a 200 mg/litroAcque Magnesiache Magnesio superiore a 50 mg/litroAcque Fluorate Fluoro superiore a 1 mg/litroAcque Calciche Calcio superiore a 150 mg/litroAcque Ferruginose Ferro bivalente superiore a 1 mg/litroAcque Sodiche Sodio superiore a 200 mg/litroAcque Carboniche Anidride Carbonica superiore a 300 cc/litro

quindi sono controindicate agli ipertesi; il contenuto massimo di fl uoro di Legge

per l’acqua potabile è di 1,5 mg/l, ma tale limite non vale per le acque minerali: sono infatti sei le acque minerali italiane che lo superano. L’eccesso di fl uoro può condurre a fl uorosi, con accumulo nei denti e nello scheletro: la formazione di macchie sullo smalto dei denti è il primo segno visibile di una eccessiva assunzione di fl uoro durante l’infanzia, quindi se ne consiglia l’uso solo per brevi periodi;

le acque con ferro superiore a 1 mg/l sono sconsigliate in chi soffre di gastro-duodenite, in quanto irritanti;

per chi soffre di gastrite, ulcera gastrica o iper-acidità sono controindicate le acque gassate, perché l’anidride carbonica sti-mola la secrezione gastrica;

un pericolo in generale è la presenza di nitrati, che si riducono a nitriti e, a contat-to con le amine, formano le nitrosammi-ne, possibili agenti cancerogeni. Il limite massimo previsto dal Ministero della Sa-lute è di 45 mg/l;

Infi ne, è importante sapere che l’uso esa-gerato e improprio di acque minerali può causare alterazioni del metabolismo idro-elettrolitico.Testo raccolto da Marina Dall’Olio