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COMUNITÀ PARROCCHIALE COMUNITÀ PARROCCHIALE S. Andrea Apostolo S. Andrea Apostolo CASTELNUOVO DON BOSCO CASTELNUOVO DON BOSCO SANTO NATALE 2011 SANTO NATALE 2011 Disegno di Ester Aiassa

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COMUNITÀ PARROCCHIALECOMUNITÀ PARROCCHIALE

S. Andrea ApostoloS. Andrea Apostolo

CASTELNUOVO DON BOSCOCASTELNUOVO DON BOSCO

S A N T O NATA L E 2 0 1 1S A N T O NATA L E 2 0 1 1

Disegno di Ester Aiassa

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Alcuni artisti avevano provato a sboz-zare un grande pezzo di marmo, ma a causa, a dir loro, della cattiva qualità del materiale e della forma ulteriormen-te rovinata dai loro continui ed inutili tentativi desistettero dall’incarico a loro affi dato.Fu interpellato un altro artista, anco-ra giovane. Osservò attentamente quel pezzo ed accettò l’incarico.Michelangelo Buonarroti in quel marmo comprese che dentro c’era qualcosa. Era sì, rovinato in alcune parti, ma non totalmente. Vide già inscritta una forma. Bisognava soltanto levare, purifi care quel pezzo che a prima vista era informe e far emergere quello che c’era già dentro. Michelangelo lavorò con tenacia, pazienza e quel pezzo di pietra divenne un capolavoro, ammirato da secoli da milioni di persone: il Davide.Ogni essere umano è uno scultore, scultore della propria vita e della propria perso-nalità. Dentro di noi, come nel masso di Michelangelo è impressa una fi gura, un’im-magine. Tocca a noi scoprirla e farla emergere con un lento, paziente e progressivo lavoro. L’immagine non è sulla nostra superfi cie, ma è radicata più profondamente, nel nocciolo della nostra intimità, là dove noi e soltanto noi possiamo entrare. È lì che ognuno di noi può trovare le risposte alle domande fondamentali ed ine-ludibili della vita. Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? E lavorare per realizzarle.Crescere nella vita vuol dire realizzare quello che è inscritto dentro di meQuesto è il lavoro più importante, anzi l’unico autentico lavoro: “fare noi stessi”, “far-si” nella verità di se stessi.Il compito è diffi cile da svolgere, ma il Signore nostro Dio non ci abbandona. Ci dà la risposta e la affi da alla nostra razionalità e volontà. Siamo esseri intelligenti e liberi: liberi di usare fi no in fondo la nostra intelligenza, liberi di seguire ciò che l’intelligen-za ha trovato. Con la volontà possiamo ordinare all’intelligenza di cercare la verità, ma anche di di-storcere la realtà e quindi prendere per verità quello che verità non è, ossia di infl uire sulla nostra ragione a tal punto da far emergere dalla realtà anche quello che non c’é.La risposta di Dio all’enigma della nostra vita è un evento della storia e in questo fatto emerge una persona : Gesù. Se usando tutta la ragionevolezza che abbiamo, noi accettiamo questa risposta ecco allora ciò che dobbiamo fare: assimilare Gesù, come Paolo che disse, dopo la conversione: “Per me vivere è Cristo”.E questo è il mio augurio a tutti quanti. Cercare e vivere quella verità che è inscritta profondamente in noi. Se tutti quanti cerchiamo con passione la verità, qualsiasi sia il cammino che percorreremo, ci avvicineremo a Gesù Via, Verità e Vita. Ed avvicinan-doci a Dio ci avvicineremo anche tra noi.

Buon Natale e buone feste!Don Edoardo

Parole del ParrocoSOMMARIO

15 Banco di Benefi cienza16 Servizio Civile19 Gite, Pellegrinaggi20 Festa dei Cori21 Missionari22 Tra i Giovani Ancor23 Sacramenti25 I Nostri Lutti26 Riepilogo Generale Cappelle27 L’angolo della Natura28 Notizie dal Comune

3 Parole del Parroco4 Al Rev.do Don Edoardo Serra5 Al Tuo Amico più Vero?6 Il Senso della Vita8 Bicentenario Don Bosco10 Caritas Natale 201111 Associazione Giachino Marcellina12 Giovani Biennio13 Giornata Missionaria e Festa del Ciao14 DopoScuola

N. telefono Parrocchia: 011.0980403 - 011.0980403 - Don Edoardo: 380 3603935380 3603935Don Hubert: 335 1609618335 1609618

E-mail Parrocchia: E-mail Parrocchia: [email protected]

REDAZIONE:Don Edoardo SerraDon Hubert GeelenSuore Missionarie della ConsolataLidia OcchienaCarlo RolandiLuca BarbagalloDomenico GiannassoI giovaniPaolo LongoAnno IV - N. 3 - Natale 2011Stampa e realizzazione grafi ca: Grafi ca Chierese - Arignano (TO)

Confessioni - Colle Don BoscoConfessioni - Colle Don BoscoFerialeFeriale6,30-8,00 – 9,30-11,30 – 15,00-17,30 (ora solare). 6,30-8,00 – 9,30-11,30 – 15,00-17,30 (ora solare). FestivoFestivo8,00-12,00 – 15,00-18,00 (ora solare). 8,00-12,00 – 15,00-18,00 (ora solare).

ORARIO SANTE MESSE:

FestiveFestiveore 7,30 SS. Castelnovesiore 9,00 Sant’Andreaore 10,00 Casa di Riposo S. Giuseppeore 11,00 SS. Castelnovesiore 17,00 SS. Castelnovesi

FerialiFerialiore 7,00 Sant’Andreaore 17,00 Presso la Cappella Suore Missionarie della Consolata

Colle Don Bosco - BasilicaColle Don Bosco - BasilicaFeriale (nella chiesa superiore)Feriale (nella chiesa superiore)7,00 – 8,00 – 11,00 – 16,00 (ora solare).7,00 – 8,00 – 11,00 – 16,00 (ora solare).Festivo (nella chiesa superioreFestivo (nella chiesa superiore8,00 – 9,30 – 11,00 – 16,00 – 17,15 (ora solare).8,00 – 9,30 – 11,00 – 16,00 – 17,15 (ora solare).

Parole del Parroco

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PARROCO DELLA COMUNITÀ DI CASTELNUOVO DON BOSCO

Rev.mo Don Edoardo,

la conoscevamo già prima della Ceri-monia di entrata in qualità di parroco della Comunità di Castelnuovo Don Bosco. Abbiamo assistito infatti alle sue celebrazioni delle S.Messe nelle chiese della Parrocchia e l’abbiamo avvicina-to alcune volte durante la malattia di Don Franco per avere notizie sulla sua salute. Lei pertanto sa quanto gli ab-biamo voluto bene e che non possiamo

dimenticarlo. Del resto siamo a conoscenza che eravate amici, con il posto a tavola al Colle Don Bosco, uno di fronte all’altro. Entrambi strumenti della Provvidenza, l’uno chiamato prematuramente alla Vita del Cielo, l’altro a succedergli nel Ministero parrocchiale. Ciò premesso, la accogliamo con tutto il cuore come il successore di Don Franco che dal Cielo vigilerà sempre sulla nostra Comunità implorandole da Dio “PACE e BENE”. Sappiamo che il suo collaboratore è Don Hubert che da tempo svolge notevoli attività con i ragazzi dell’o-ratorio.Il nostro cuore tuttavia è rammaricato per la parten-za (ma non va lontano) di Don Silvio nominato Par-roco a Moriondo che ha sostituito Don Franco per nove mesi in modo superlativo e al massimo delle sue possibilità. Dobbiamo tutti sacerdoti e laici prendere coscienza della responsabilità morale che ci coinvolge in una Comunità nella quale una modesta percentuale assi-ste alla Messa festiva.La nostra Parrocchia da terra di Santi è diventata in realtà terra di missione nel con-testo di un’Europa laicista. Essa dovrà, a partire dalla conversione di noi castelnovesi, con l’aiuto della Vergine Maria e dei nostri Santi, estendere il suo apostolato con la preghiera a tutto il Continente Europeo che pare a volte abbia dimenticato le sue radici cristiane. Europa, terra di missione per motivi diversi da quelli degli altri con-tinenti, ma altrettanto gravi. Gli orizzonti di Dio non hanno confi ni.

Lidia Occhiena

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Al Rev.do Don Edoardo Serra Il Tuo Amico più Vero?A

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Dio? O il denaro? Il potere? Il piacere? Il successo?UOMO COME NOI IN GESU’ CRISTO

I cristiani lo incontrano in occasione della celebrazione dei primi Sacramenti: Batte-simo, Cresima, Eucarestia.In seguito continuano a cercarlo nell’ osservazione attenta della realtà delle persone e delle cose ed in circostanze particolari.Infi ne lo trovano in sé stessi, nella meditazione e nella preghiera.Ha inizio allora un dialogo di domande e di risposte le quali presuppongono il silen-zio attorno a sé e in sé stessi.Sono le Parole dell’Amico più vero che sarà presente fi no all’ultimo respiro.L’Amico del cuore, Dio in Gesù Cristo.

Lidia Occhiena

Viandanti

CASTELNUOVO PAESE DEI PRESEPI

Continuiamo con la tradizione tanto cara a Don Franco di al-lestire un presepe in ogni borgo del nostro paese.

Camminano,antichi viandanti, con gli occhi che cercano il mare. Aff rettano il passo,ormai stanchiper giungere al luogo sognato.E scorgono infi ne la Stella, brillante di fi oca speranza.Che cercano, dunque?La luce.Noi, nuovi viandanti ormai sazi di mare e di terra, ancora cerchiamo.

Il cuore dell’uomo è distratto da suoni che sembrano spari, da lampi che spengono il sole.Per noi cosa resta?La luce.E, come antichi viandanti,andiamo per terra e per marea ricercare la Stellache, unica, brilla. E’ quella, di ieri e di oggi,più bella, se solo vogliamo vederla.

Maria ClaraVolontaria FARO-Torino

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Tempo fa è passata, senza troppo rumore, sui teleschermi italiani una trasmissione che come titolo aveva “Il senso della vita”. Gli autori proponevano una serie di brevi dialoghi con persone dello spettacolo e non, intervallate da foto che fi ssavano mo-menti clou dell’esistenza degli intervenuti.

Uno spaccato di vita che ha rivelato quan-to tutto sia relativo, perché ciò che si è o che accade dipende sempre dal punto di vista, dalle circo-stanze, dalle espe-rienze e così via. Ho però riscontrato una costante: l’anelito di ogni persona ad in-nalzarsi, a guardare oltre il proprio oriz-

zonte, a cercare quel qualcosa, quel qualcuno nella cui natura rispecchiarsi, ricono-scersi e completarsi. Ho concluso che c’è un’unica certezza: Dio.

L’idea di Dio Creatore, contestata da molti, ma che comunque c’è. Dio Padre che accoglie, consola, perdona. Dio Salvatore, forza prorompente e per certi versi rivolu-zionaria, amico e fratello come Gesù Cristo.Non c’è nulla da fare, l’uomo è “attratto” dal suo Creatore, può decidere di rifi utare l’abbandono in Lui, ma l’esigenza divina non sparirà mai.

Esiste la certezza di un percorso, quello terreno, breve o lungo che sia, che è fi naliz-zato alla realizzazione di un progetto divino; progetto che l’uomo ha infangato con le suo scelte, quelle che defi niamo peccato originale, progetto che riparte sempre per volontà divina con il sacrifi cio del Figlio, massima emanazione umana del divino.Già un fi glio!

Quanta gioia nel vedere una nuova vita aff acciarsi al mondo! Ogni volta si parla di sogni, di attenzioni, di speranze per un batuff olo che stravolge la vita di qualunque coppia e famiglia.Quando è nata la mia nipotina Sofi a la meraviglia è stata immensa. In quel minuscolo essere, miracolo della natura, si è manifestata tutta la potenza e la regalità di Dio.In quel momento senza dubbio si è reso palese il vero senso della vita. Vita materiale e vita spirituale.Se la nascita fi sica è un evento eccezionale, quanto “normale” per l’uomo, la nascita spirituale è un’esperienza imprescindibile per il cristiano. Ecco perché il Battesimo di Sofi a, Anna, Maria è stata l’occasione di una festa gioiosa dopo una serie di riti ricchi

di signifi cato, ancora più se vissuti intensamente da genitori e padrini che, consci delle responsabilità assunte a nome della piccola di fronte a Dio e alla comunità, promettono di seguire fedelmente la via segnata da Gesù e pregano affi nché lo spirito di Dio avvolga e fortifi chi questa nuova fi glia del Padre che entra uffi cialmente a fare parte della Chiesa Universale.

Il Battesimo di Sofi a mi ha riportato indietro di parecchi anni, quando ero una mam-ma ansiosa e apprensiva. Oggi ho cercato di partecipare a distanza, anche se ravvici-nata, imponendomi di rispettare le volontà e i ruoli genitoriali, ma vigile e pronta, al bisogno, come le vergini del Vangelo nei confronti dello sposo che verrà.

La mente della nonna si è persa nelle rifl essioni che portano serenità al cuore e, pen-sando al percorso educativo – cristiano di Sofi a, mi è piaciuto paragonare le tappe del rapporto tra Dio e l’umanità a quelle di Sofi a con l’imparare a diventare cristiana.

Perché cristiani si diventa giorno dopo giorno, nella pienezza della scelta e della con-sapevolezza, nella diffi coltà delle prove da superare e nella gioia di amare senza riser-ve e senza contropartita.Anche la crescita, come la nascita, è un miracolo della natura, un viaggio aff ascinante e incontenibile.

Come Dio Padre ha accompagnato il suo popolo attraverso deserti e montagne, così Sofi a sarà accompagnata, prima in braccio, poi per mano e infi ne con lo sguardo sulla strada della vita.Come Dio ha protetto il suo popolo, così Sofi a sarà protetta dalle insidie materiali e spirituali.

Come Dio ha lasciato libero il suo popolo di esprimersi e di decidere, così Sofi a sarà stimolata a fare esperienze e a capire cos’è bene e cos’è male. Come Dio ha invitato il suo popolo ad ascoltarlo, così Sofi a imparerà a ascoltare e non solo a sentire. Ascoltare è una primordiale forma d’amore. Dio ascolta le richieste del suo popolo; noi adulti ascolteremo le richieste di Sofi a.

La pazienza di Dio sarà la nostra con Sofi a che, come l’umanità, imparerà a conoscere Dio e il mondo, ad amare Dio e il mondo, a scegliere tra Dio e il mondo.Mentre fi sso sulla carta (non sui tasti del computer) i miei pensieri di nonna si sta avvicinando il tempo dell’Avvento, periodo meraviglioso; è l’Attesa in cui riponiamo le speranze di rinascita spirituale per la nostra martoriata società, accogliendo il lieto annuncio.

Arriverà il Natale di Gesù con il supremo mistero della vita, con il supremo miracolo della vita, con la vittoria della vita.Perché la vita un senso ce l’ha: si chiama Sofi a, Anna, Maria.Buon Natale a tutti.

Paola Longo Gianasso

Il Senso della Vita Il Senso della VitaIl Senso della V

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Viale Fiume (Chieri): una domenica pomeriggio a Chieri arrivò un saltimbanco professionista che dava spettacolo e metteva alla prova i giovani della città. Giovanni decise di sfi darlo. Nonostante il pronostico avverso il gio-vane studente castelnovese su-però l’atleta in tutte e quattro le prove con-cordate: la corsa lungo il viale; il salto del fosso; il gioco di pre-stigio con la bacchetta; l’arrampicata sull’albero. Alla

fi ne Giovanni Bosco invece di accettare i soldi in palio, 240 lire, restituì il danaro al saltimbanco a condizione che off risse un pranzo all’albergo del Muretto a lui e ai suoi amici della Società dell’Allegria.Olmo del ciabattino (Albugnano): uno dei punti più aff ascinanti del borgo defi nito quale “balcone del Monferrato” con i suoi 553 m slm, è senza dubbio il belvedere da cui, nelle giornate più limpide, si pos-sono scorgere in lontananza intere città. Proprio sul piazzale del belve-dere, leggermente di lato, irrompe “l’olmo del ciabattino” ai piedi del quale Don Bosco portava i suoi ra-gazzi.

Luca

LA STORIA - LUOGHI

In riferimento ai luoghi, è naturale identifi care la fi gura di Don Bosco con i Becchi, oggi località della Basilica dedicata al Santo, o con l’oratorio di Valdocco a Torino.Tuttavia ci sono anche altri posti, più nascosti e forse meno conosciuti, comunque legati alla vita del nostro più grande concittadino.Ecco alcuni esempi:

Cascina Moglia (Moncucco Torinese): un mattino di febbraio dell’anno 1827 Gio-vanni partì. Aveva soltanto dodici anni e dovette lasciare casa e famiglia. Obbedì al comando della mamma che, suo mal-grado, fu costretta ad allontanarlo dai Becchi. La sera prima cadde la goccia che fece traboccare il vaso: un violento litigio, l’ennesimo, col fratello maggiore Antonio

che non sopportava l’idea che Giovanni studiasse. Allora Mamma Margherita, preoc-cupata per la sua incolumità, gli indicò delle cascine a Moriondo e Moncucco in cui off rirsi come garzone. Dopo qualche tentativo, trovò ospitalità a Mon-cucco dai coniugi Moglia che lo misero a fare il ragazzo di stalla. Giovanni si mise a lavorare con impegno e a pregare altrettanto: partecipava con regolarità alle Messe e faceva la Comunione, di-rigeva il Rosario e le preghiere serali ed inoltre iniziò a fare un po’ di catechismo ai fanciulli del paese. Fino al novembre 1829 quando si stabilì a Morialdo. Sussambrino (Castelnuovo Don Bosco): l’adolescente Giovanni Bosco ci passò l’estate del 1831 in una cascina che suo fratello Giuseppe assieme all’amico Giuseppe Fe-

braro aveva preso a mezzadria. Qui Giovanni studiò sodo per prepararsi alle scuole di Chieri. Nello stesso tempo aiutava nei lavori di campagna, riparan-do gli attrezzi o portando al pascolo gli animali.

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Caritas Natale 2011 Associazione Giachino MarcellinaA

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PARROCCHIA DI S. ANDREA APOSTOLO

Quando la Caritas castelnovese scriveva il messaggio per il Natale 2010 e chiedeva “Un semplice gesto, quotidiano, nulla di nuovo o eclatante.. ma l’attenzione verso un qualcosa che c’è già da tempo e che da tempo porta un piccolo ma necessario aiuto a tanti nostri fratelli castelnovesi:.. famiglie e persone che vivono con noi e in mezzo a noi e che necessitano, sempre più, di un aiuto” l’ispirazione e lo stimolo per questo invito provenivano da Don Franco, che ci accompagnava con le sue preghiere dal suo letto di malato. Don Franco è poi mancato il 19 marzo 2011, e questo messaggio di Natale 2011 non può che trarre sostegno che dal suo credo, dalla sua opera. Vogliamo ricordare quando ci ha chiamati e ci ha stimolati a iniziare un per-corso di aiuto agli altri ci ha consigliato di farlo in punta di piedi, perché non eravamo né i primi né i soli a pensare al prossimo, ma intravedeva nella preghiera il senso della carità parrocchiale: un’attenzione ai problemi delle persone e delle famiglie vissuta con il cuore e nello spirito di Cristo. La Caritas castelnovese non è stato un mezzo con il quale egli ha demandato, anzi la sua porta era sempre aperta per ogni tipo problema e in molti lo sapevano e accorrevano. La situazione sociale ed economica delle famiglie ancora oggi continua a peggiorare.Vi è povertà di mezzi, ma come già detto nel passato, anche grande povertà di spirito. Troppo spesso i valori fondamentali su cui si deve fondare una comunità cristiana ( possiamo dire una qualsiasi comunità civile ) vengono calpestati dai pro-blemi del lavoro, di rapporti in famiglia, da una sbagliata educazione dei fi gli, da stili di vita irregolari. Spesso a farne le spese sono i più piccoli.Ma quante persone pur con mille problemi conservano la loro dignità e la loro fede !! Abbiamo meditato su un punto che riteniamo importante: vi è sempre una barriera tra chi ha problemi e chi non solo non li ha, ma spesso non li conosce. Vogliamo nel limite del possibile, e nel rispetto della privacy, estendere le notizie dei bisogni a tutta la comunità parrocchiale. Desideriamo inoltre che le persone e le famiglie con problemi condividano con noi i momenti conviviali della comunità, quali i pranzi comuni: sarà un’occasione per conoscerci, per un migliore dialogo, per un aiuto. D’altra parte se qualcuno teme di vergognarsi, quelli siamo noi. Scrive infatti Luca, 3.,10-11: Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da man-fare?». Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da man-giare, faccia altrettanto». giare, faccia altrettanto».

Caritas Parrocchiale

Questo 2011 che sta terminando lascerà indietro fatti, avvenimenti, eventi, personaggi e quant’altro che riempiranno le pagine di tutti i giornali. Ma sarà certo riportata questa piccola storia d’amore che solo i lettori del Bollettino potranno dire di avere appreso. Con il 2011 termina la vita dell’Associazione Giachino Marcellina. Per chi non avesse letto l’articolo del 2007 si riassume qui tutta la sua storia. La Signora Marcella Giachino nasce a Torino il 10 maggio 1911 e con il ma-rito Giuseppe Matta viene ad abitare a Castelnuovo don Bosco. Lei ex “tota” torinese con padre macellaio e lui ex garzone di bottega che sposa la fi glia del padrone.Arrivano a Castelnuovo già anziani, ma buoni, intelligenti e aff abili con i vicini. La signora Marcellina perde l’uso di un braccio causa un intervento e molti probabilmente se la ricordano così in paese mentre va alla spesa: minuta, passo lesto, con un braccio inerme su un lato. L’AVO li avvicina durante le sue attività, li aiuta, e i signori Matta-Giachino trascorrono dignitosamente i loro ultimi anni insieme.Se ne va prima Giuseppe ( Pinot) e dopo 3/4 anni Marcella. E’ l’11 giugno 1997. E qui inizia la nostra storia, in quanto la Signora Marcel-la dispone, senza troppe formalità, un sostanzioso lascito per opere di bene. Viene allora costituita l’Associazione di Solidarietà Giachino Marcellina, che ha come fi ne il miglior utilizzo di questo lascito, sotto la vigilanza del nipote della defunta, dott. Ezio Schierano, nominato opportunamente revisore dell’associazione e di un probiviro ( sempre il parroco in carica). Nell’associazione si riuniscono parrocchiane e parrocchiani di buona volon-tà, il Parroco, il dott. Ezio Schierano, le suore della Consolata e l’Ing. Giovanni Tagini, Presidente del comitato Medjugorje di Chieri. Si inizia subito a lavorare, analizzando i vari casi di fabbisogno e distribuen-do ad essi in modo attento e oculato le risorse disponibili. I fondi vengono anche fatti fruttare in banca e alimentati da altri versamenti di benefattori; comunque la gran parte è quella che Marcellina ha desiderato lasciare per la nostra comunità. E così, non è stato un miracolo come la distribuzione dei pani e dei pesci, ma - giudicate voi – in questi anni sono stati distribuiti €. 96.162,00 !!. Ne hanno benefi ciato molte iniziative, a partire dalle famiglie bisognose che bussano alla porta parrocchia e delle suore, ai Bimbi di Pino, all’Associazione africana Abuna Vincent, alla Comunità Franca e Marco, a Suor Luisella, al progetto Gemma, a Don Gianni Rolandi in Africa. All’inizio del 2011 vengono distribuiti gli ultimi aiuti, e l’Associazione termi-na così il suo compito, con le tasche vuote ma il cuore pieno di gioia per aver potuto aiutare tante persone. E’ stato un piccolo miracolo che non fi nirà sulla stampa come normalmente non ci fi niscono le persone come te, Marcellina, ma noi siamo certi che ci hai seguiti e guidati di lassù e ora puoi ritenerti soddisfatta del tuo gesto, mentre noi non possia-mo che ringraziarti e ringraziare il Signore che ti ha fatta arrivare a noi.

Che Dio ti benedica.Associazione Giachino Marcellina

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Giovani Biennio Giornata Missionaria e Festa del CiaoG

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I PICCOLI ANIMATORI DELLA BIENNIO

Il biennio è una fantastica esperien-za per i giovani castelnovesi che ogni mercoledì sera dalle 20.30 alle 22.00 si incontrano all’oratorio per crescere in-sieme.Quest’anno, il tema che è stato proposto dal Rettor Maggiore è tutto centrato sul-la conoscenza della storia di Don Bosco. Noi del biennio seguiremo la tematica proposta dal sussidio intitolato “La So-

cietà dell’allegria”.Noi dell’equipe biennio abbiamo il mandato di trasmettere Don Bosco in un modo divertente e diverso dal solito. Per noi non è solo un Santo ma una guida ed un gran-de amico!

Amorevolezza, religione e ragione sono i tre fondamenti del sistema preventivo del mitico Don Bosco; questa è la fi losofi a che noi abbiamo intenzione di seguire per quest’ avventura iniziata davvero alla grande.

“Basta che siate giovani perché io vi ami” Don Bosco

SILVIA, ELENA, SILVIA

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Doposcuola Banco di Beneficenza 2011Banco di Beneficenza 2011

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Da ottobre 2011 si è avviato un Da ottobre 2011 si è avviato un NUOVO PROGETTONUOVO PROGETTO rivolto a rivolto a tutti i bambini che frequentano le scuole elementari.tutti i bambini che frequentano le scuole elementari.

Incontriamo, ringraziandola per la disponibilità, Alessandra Grimaldi della coope-rativa ET (educatori di territorio) di Torino in qualità di educatrice e coordinatrice dell’iniziativa. D - Ciao Alessandra, come funzionano le iscrizioni? R - Le iscrizioni sono sempre aperte ed in continuo aumento. La quota annuale da versare è di 395 euro divisa in tre rate trimestrali. Chi si iscrive ora però paga della prima rata soltanto le giornate rimanenti.D - Quando, dove e come si svolge il doposcuola? R - Si svolge dalle ore 13 alle ore 17 dei giorni lunedì, mercoledì e venerdì. E’ compito di noi educatori andare a prendere all’uscita da scuola i ragazzi che sono radunati dai bidelli, i quali dispongono degli elenchi con i nominativi degli iscritti. Poi andiamo in oratorio per il pranzo.Segue un quarto d’ora di gioco libero. Dalle 14 alle 16:15 si fanno prima i compiti e poi la merenda.Concludiamo con tre quarti d’ora di tempo strutturato che consiste in un gioco a tema o in lavoretti manuali. Inoltre stiamo portando avanti un piccolo progetto sul “rispetto” che è il fi lo conduttore dell’anno. D - Nello specifi co cosa imparano e fanno i bambini?R - Innanzitutto completiamo i compiti scritti, lo studio e, quando possibile, eserci-tiamo la lettura ad alta voce. In più cerchiamo di insegnare ad evitare gli sprechi, a fare bene la raccolta diff erenziata e a preparare e sparecchiare la tavola lasciando un ambiente pulito.D - Siete in collaborazione con scuola ed insegnanti?R - Assolutamente sì e ci pare molto profi cua. Abbiamo contatti frequenti con gli insegnanti e siamo in costante dialogo con i genitori.

Luca

I vincitori dei SUPER PREMI:

- CENA RISTORANTE off erta da “CONRADO” vinta da Ieta Gionco; biglietto N.111- SALOTTO VIMINI off erto da GUERRINO GIONCO vinto da Maria Marchisio; biglietto N.196- CASSETTIERA 9 CASSETTI off erta da “LORENZON GIFT” vinta da Alessandro Tinelli; biglietto N.123- LUCIDATURA AUTO off erta da “CARROZZERIA NOVARINO” vinta da Rosso Stefania; biglietto N.183- ABBONAMENTO ANNUALE PALESTRA MOMA vinto da Ramello Andrea; bi-glietto N.188- VOLO ICP 1 vinto da Savio Michele; biglietto N.147- VOLO ICP 2 vinto da Annaluisa Turco, biglietto N.21- STIMA PROSCIUTTO (6,456 Kg) off erta da MARCELLO FIORASO vinto da Mar-co Saccaro- STIMA CESTO VERDURA (12,645 Kg) off erto da DANIELA AIASSA vinto da Stefania Marin

Si ringraziano tutte le persone che hanno partecipato alla riuscita del banco di benefi -cenza. L’incasso è stato di 2432,21 € che servirà ad aiutare il progetto del doposcuola. Inoltre si ringraziano tutte le persone che hanno allestito il banco.

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Eccomi qui a scrivere la mia esperienza di SERVIZIO CIVILE Eccomi qui a scrivere la mia esperienza di SERVIZIO CIVILE che ormai giunge al termine.che ormai giunge al termine.

Ho voluto farlo in questo oratorio, dove da piccolo ho incontrato molte persone, che mi hanno aiutato a crescere ed a maturare sempre di più, e poi degli AMICI che mi porterò sempre nel cuore.Don Franco, all’inizio della sua malattia mi chiese se volevo essere un “Animatore Educatore” e provare a mettermi a disposizione degli altri; io subito non sapevo cosa volesse dirmi, ed ero un pò perplesso, però solo adesso mi rendo conto di cosa mi stava consigliando!Sono contentissimo di quel consiglio ricevuto da Don Franco; il sevizio civile per-mette di percorrere un cammino che ti aiuta a metterti in gioco, responsabilizza e soprattutto aiuta a uscire allo scoperto, conoscendoti per chi sei veramente.Ho fatto molte esperienze che auguro a tutti di poter fare.Per esempio, educare i ragazzi in cortile con lo stile di Don Bosco, stando loro sempre vicino con AMOREVOLEZZA e cercando di aiutarli quando erano in diffi coltà.Sono stato d’appoggio al catechismo alla classe che adesso fa’ 5^ elementare, seguen-doli dalla terza.E’ stato bello ritornare a fare i campi animatori, però stavolta in un ruolo diverso, come guida dei ragazzi del biennio, ed è stata un’esperienza davvero coinvolgente per me, ma soprattutto per i ragazzi e le ragazze che l’hanno vissuta.Ho fatto parte dell’equipe d’estate ragazzi come sostegno a Elena e degli altri membri d’equipe.

Ad agosto sono partito con gli amici del Colle, in bicicletta, per Madrid ad incontrare il Papa, perchè noi GIOVANI siamo “la gioventù del papa”.A settembre ho iniziato il doposcuola, con dei bambini meravigliosi ed una Educatri-ce bravissima. Non mi rimane altro che esprimere un caloroso ringraziamento a chi mi ha sempre sostenuto.Innanzitutto a Don Franco per essermi sempre stato di GRANDE AIUTO in qualsiasi situazione e spero un giorno di realizzare quel sogno che ci siamo promessi entrambi.Ringrazio il nuovo parroco Don Edoardo, per aver creduto sempre in me e Don Hu-bert per essermi sempre stato di sostegno e avermi aiutato a crescere interiormente.Un grazie anche a Don Silvio per avermi richiamato nei momenti in cui sbagliavo e avermi fatto iniziare quest’esperienza.Un ultimo GRAZIE va alle persone che mi sono state d’aiuto quando passavo mo-menti non facili e belli. GRAZIE!!!Una preghiera SPECIALE per DON FRANCO, perché se non mi avesse consigliato quel giorno di provare quest’esperienza, sicuramente dentro di me mi sentirei vuoto.

Auguro ai miei successori di fare un buon CAMMINO come l’ho fatto io.Mi porterò quest’anno di Servizio Civile nel cuore; sta portando i suoi numerosi frutti e mi ha donato la gioia vera. Consiglio a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco, di non avere paura e di provarci. Posso assicurare che la Felicità sarà grande e vi diver-tirete in modo eccezionale, perché stare con i ragazzi, è davvero STRAORDINARIO.

Il vostro Amico, Fabio Sortezza

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Pellegrinaggio ad Oropa 22 agostro 2011

Pellegrinaggio Crea e Borgo S.Martino 21 ottobre 2011

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Casa di Riposo San Giuseppe

CastelnuovoCastelnuovoDon BoscoDon Bosco

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Don BoscoDon Bosco

Buttigliera con Crivelle

LaurianoPo

Montaldo Rivalba

Sciolze Moncucco

Moriondo con Villanova d’Asti

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Rio Gallegos 28/01/2011

Carissimi Castelnovesi,col vostro aiuto abbiamo potuto restaurare questo gioiello di chiesa costruita ai tempi di Monsignor Fagnano.Pregheremo per voi e in particolare per Don Franco.

Grazie, Don Giorgio PalazzinParroco di Castelnuovo Don Bosco periodo 1984 - 1993

Le off erte raccolte durante lo spettacolo “Le off erte raccolte durante lo spettacolo “TRA I GIOVANI ANCORTRA I GIOVANI ANCOR” dello scorso ” dello scorso febbraio sono state devolute in Uruguay. Una lettera ci arriva da quella terra:febbraio sono state devolute in Uruguay. Una lettera ci arriva da quella terra:

6 Luglio 2011Parrocchia san NicolásBatlle y Ordoñez, UruguayCarissima Graciela e gruppo di giovani italiani:Quest’anno vi ho tenuti presenti per la vostra generosità con la nostra comunità.Tutte le volte che ho potuto fare un bene a un fratello (grazie all’aiuto ricevuto) ho fatto una preghiera per voi.Come avevo spiegato a Graciela ho utilizzato il denaro per opere di carità. Vi racconto alcuni degli aiuti che Dio Padre ha fatto attraverso di voi: otturare le carie dei denti di diversi bambini, comprare occhiali per una bambina, scarpe, qualche giocattolo per i bambini poveri (ad es. una palla)…Riguardo all’evangelizzazione esplicita ho comprato un libretto a ciascun bambino del Collegio di un corso di Bibbia (è un Collegio molto povero). Insegno personal-mente Bibbia in tutte le classi… e sono molto contenti. È sorprendente vedere come utilizzano e meditano la Parola di Dio.

Vi spiego queste foto:

1 - Una famiglia povera che accom-pagniamo molto: Wilson, Mercedes e Betanea. La madre è cieca e la fi glia aveva bisogno di occhiali.

2 - Katy è una bambina molto pove-ra, in questo caso con delle scarpe nuove.

Tanti auguri di un sereno Santo Natale e felice anno nuovo Tanti auguri di un sereno Santo Natale e felice anno nuovo da Ferdi e Comunità “Franca e Marco”da Ferdi e Comunità “Franca e Marco”

Page 12: CCOMUNITÀ PARROCCHIALEOMUNITÀ PARROCCHIALE SS. … · 23 Sacramenti 25 I Nostri Lutti 26 Riepilogo Generale Cappelle 27 L’angolo della ... . ,00-12,00 – 15,0 0-18,00 (ora solare).

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3 - Miguelito è il fratello di Katy, sono diversi fratelli che vivono da soli perché la madre li ha abbando-nati (per motivi molto duri e tristi).Non sapete la felicità che ha avuto quando gli ho comprato questo pal-lone

4 - Maria è un’adolescente di 15 anni che è stata abbandonata, ha una vita molto irregolare. Qua le ho fatto una foto con le scarpe nuove.

Potrei continuare a raccontare molte cose … In Uruguay c’è un laicismo molto diff uso da 150 anni (non si può nominare Dio nelle scuole, tenere segni religiosi, ecc). Per questo motivo i Collegi privati hanno una grande importanza, però devono essere mantenuti dalla Chiesa. Nei posti po-veri come Batlle y Ordoñez è un miracolo della Provvidenza il fatto che continui ad esistere. Inoltre vengono al Collegio i bambini più poveri del paese … Una delle mie responsabilità come sacerdote è la Pastorale Biblica a livello nazionale … per questo cerco di essere coerente e iniziare da casa (parrocchia) e dai più piccoli … Le Società Bibliche ci lasciano il materiale più a buon prezzo però sarebbe ugualmente impossi-bile comprarlo ... grazie a voi l’abbiamo fatto...Grazie per condividere la vostra vita con noi … Qui avete una casa (una famiglia) per quando volete venire …Dio continui a benedirvi, buone vacanze!

Un abbraccio da queste terre Uruguayane, Padre Pablo

CRESIMECRESIME

I nostri cresimati:

BIASIN ARIANNA; BOSCA STEFANO; CACUCCI FRANCESCO; CALVARESE VIVIA-NA; CONTE MARIA;DE ANGELIS EMANUELA; DEL PONTE ANNIKA;

FACCIO CECILIA; GIGLIO GIADA; GRANDI FEDERICA; MARZANO SERGIO; MOSCHIN SIMONE; MUCA XHENSILE;

PETRINI ANDREA;RIZZI ALESSANDRA; RONCO FEDERICO; ROSSO VIVIANA; VILLATA MONICA

Uniti nel Signore:

CHIARA GIONCO E FRANCESCO BORTOLOZZO

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BERTELLO GIUSEPPINA 16/09/2011; NELLI ERSILIA 03/10/2011; ROSSATO ATTILIO 04/08/2011; SAVIO ALMA 29/08/2011; VANZO PURISSIMA 07/08/2011; ZINNI LUIGI 01/08/2011

MARIA CAROLINA GIAY ved. FILIPELLOMARIA CAROLINA GIAY ved. FILIPELLO

Una donna di grande fede. Rimase a vent’anni con due bambini: Maria Luisa e Sebastiano. Una donna di grande fede. Rimase a vent’anni con due bambini: Maria Luisa e Sebastiano. In seguito fu colpita da un altro grave lutto: la morte di Sebastiano, sposato e con due fi gli, In seguito fu colpita da un altro grave lutto: la morte di Sebastiano, sposato e con due fi gli, in un incidente stradale. La fede la sorresse sempre anche quando un nipote di 21 anni fu in un incidente stradale. La fede la sorresse sempre anche quando un nipote di 21 anni fu vittima di un incidente stradale.vittima di un incidente stradale.

Ella fu il punto di riferimento importante dei nipoti che seguiva moltissimo. Ella fu il punto di riferimento importante dei nipoti che seguiva moltissimo.

Dopo una lunga e attiva esistenza ha raggiunto i suoi cari che l’avevano preceduta nella Casa Dopo una lunga e attiva esistenza ha raggiunto i suoi cari che l’avevano preceduta nella Casa del Padre.del Padre.

L’L’ organo della chiesa di Sant’Andrea è un dono della signora Filipello. organo della chiesa di Sant’Andrea è un dono della signora Filipello.

Sacramenti I Nostri LuttiI N

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Battesimi:PIRAS GIADA NATA IL 29/11/2010

LUCCHITO SOFIA NATA IL 14/03/2011

BERTAGNA LORENZO NATO IL 22/07/2011

FELETTI ERICA NATA IL 23/03/2011

RAMELLO FILIPPO NATO IL 05/06/2011

Congratulazioni vivissime a Luisa Redini che il 23 novembre ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso “l’Università degli Studi di Torino.”

Rita Accossato08/09/2011

GiuseppeRoggero14/11/2011

Vincenza Marchisio14/10/2011

LivioVirone06/09/2011

GiovanniLattore18/08/2011

Armando Lauritti13/08/2011

FrancescaBosco31/08/2011

Maria GraziaConte03/10/2011

Don MicheleChiriotto26/06/2010

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L’angolo della NaturaRiepilogo Generale CappelleL’angolo della N

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Questa estate, in alcuni dei pochi castagni ri-masti sulle nostre colline, ho notato per la prima volta le galle prodotte dall’Imenottero Dryocosmus kuriphilus. Si tratta di un dan-noso parassita di origine cinese e notato per la prima volta nel 2002 in provincia di Cuneo. Purtroppo i castagni sono stati gravemente minacciati negli ultimi due secoli da malattie fungine giunte casualmente da altri continenti. Nel 1859 venne segnalato per la prima volta in Italia il mal dell’inchiostro e nel 1940 fece la sua comparsa il cancro della corteccia.

Sin dal tempo dei Romani questo prezioso al-bero è stato diff uso ovunque per cui si è molto incerti sul suo areale originario, sicu-ramente sulle nostre colline è di origine antropica. Il legno del castagno è semiduro e adatto per svariati usi, modesto è invece il suo valore come combustibile perché brucia male, con poca fi amma e molta cenere.

I suoi frutti, le castagne, sono ricche di amido e di zuccheri, sono nutrienti e digeri-bili. Fino a pochi decenni fa le castagne sono state l’alimento base delle popolazioni rurali di zone collinari e montane, in inverno. Vengono utilizzate fresche, secche e ridotte in farina.

Il castagno può essere molto longevo e raggiungere grandi dimensioni; specie elio-fi la ed amante di terreni acidi o almeno neutri, sviluppa molto fogliame con grande ombreggiamento del sottosuolo impedendo fortemente la crescita del sottobosco. Ricordo i bellissimi castagneti presenti sul nostro territorio, quando si andava per funghi, molto puliti ed era una piacevole passeggiata. Quando i boschi erano curati, addirittura si rastrellavano per la raccolta delle foglie.

Ora i boschi sono abbandonati a sé stessi, per poi ricordarsi quando è ora del taglio. Ed i castagneti sono quasi scomparsi dalle nostre colline; purtroppo un albero così bello, dopo aver superato i suoi guai, ha dovuto soccombere e cedere il passo all’eso-tica ed invadente robinia (o gaggia).

Così il castagneto e l’autoctono bosco denominato querco-carpineto, se tagliati, ven-gono subito colonizzati dalla robinia che, senza i suoi principali parassiti (rimasti in N. America, suo paese d’origine), cresce molto rapidamente togliendo la luce alle altre piante ed impedendone la crescita con profonda alterazione dell’ambiente e con tanti saluti alla biodiversità originaria. E’ stato stimato che le robinie siano oramai circa il 90% degli alberi presenti nella provincia di Asti, incredibile!

Domenico

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Notizie dal Comune Notizie dal ComuneN

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PREVENZIONE CALAMITA’ NATURALI

Genova e le Cinque Terre insegnano. Dobbiamo prevenire e tutti concorrere alla sal-vaguardia e manutenzione del territorio. Nei giorni tra il 3 e il 10 novembre scor-so abbiamo nuovamente avuto una situazione di grande allarme per la quantità di pioggia che si è riversata sulla nostra zona. Le informazioni del nostro Centro di Protezione Civile sono state trasmesse a tutti i comuni in modo effi cace e continuo. Il Vice Sindaco insieme al nostro uffi cio tecnico ed ai vigili e al gruppo di protezione civile: Eagle Sicurity - hanno costantemente monitorato il nostro territorio: strade, tombini, defl usso delle acque meteoriche sono state controllate in modo sistematico. Grazie al fatto che la pioggia costante non ha degenerato in violenti temporali non abbiamo avuto i problemi estivi e autunnali che si sono verifi cati nei mesi scorsi. In ogni caso si è riscontrato che il nostro territorio nonostante le continue piogge e il volume d’acqua caduto sul terreno ha retto bene, tenuto conto anche dell’opera di manutenzione che l’Amministrazione sta portando avanti in questi ultimi anni, e ciò anche grazie al contributo di tanti cittadini.

Abbiamo presentato alla Regione Piemonte un progetto di sistemazione della cana-lizzazione acque provenienti dalla strada Valle presso via don Molas, che gli uffi ci regionali stanno vagliando, in modo tale da far defl uire le acque derivanti dalla valle fi no al rio Traversola, senza occasionare allagamenti né presso via don Molas, né al campo sportivo né alla sottostante via San Giovanni. Il costo dell’opera ammonta a ca. 350.000 Euro su cui ci auguriamo la Regione fornisca un contributo. Per realizzare quest’opera occorrerà la disponibilità dei cittadini proprietari delle aree interessate dallo sbocco della condotta nel Rio Traversola, che con spirito civico dovranno so-stenere l’iniziativa. La stessa attenzione è riservata su via Valdrocco dove è stato eff et-tuato dall’Acquedotto Monferrato un intervento di ripristino e canalizzazione acqua a monte su strada Pozzo del Pepe. Si dovranno realizzare interventi di regolazione del defl usso acque e di ristrutturazione della canalizzazione nelle reti fognarie sia in via Valdrocco stessa, in via Monferrato, in piazza Dante per migliorare il defl usso alla confl uenza di tutte le condotte provenienti dal concentrico, oltre che per il con-vogliamento acque piovane di via Beato Allamano che interessa i locali dell’Oratorio Parrocchiale. Ma occorre anche che i proprietari dei terreni tengano adeguatamente sistemate le canalizzazioni delle acque meteoriche sui loro stessi terreni, così come provvedano alla tenuta delle ripe a monte delle strade pubbliche, vicinali e interpoderali. E’ lorocompito! Tutti in questa situazione debbono fare rete tra loro: privati e pubblico, cittadini, Comune, Provincia e Regione: solo insieme possiamo provare a garantire

una prevenzione alle calamità naturali e al dissesto del territorio non più governato e coltivato. Diamoci da fare!

CRISI ECONOMICA

La preoccupazione è fortissima, soprattutto per i servizi essenziali. Mancano i fondi e l’economia è bloccata. Non c’è liquidità. Molti servizi soprattutto nella sanità e nel sociale non saranno più come prima. Ognuno deve fare la sua parte con serietà ed impegno. Garantendo l’equilibrio sociale e la sostenibilità economica. Si tratta prima di tutto di sobrietà e di risparmio. L’impegno del Comune è di garantire i servizi comunali in modo regolare. Vi saranno comunque dei tagli ai trasferimenti che inci-deranno sui servizi, sulle manutenzioni, sulle gestioni ordinarie del patrimonio pub-blico. Dobbiamo prepararci e soprattutto dobbiamo riorganizzare le funzioni della struttura comunale per rispondere al meglio alle esigenze quotidiane della cittadi-nanza: strade, scuole, territorio e servizi al cittadino: anagrafe, servizi tecnici, polizia municipale. Per far questo occorre concentrarci sulle priorità essenziali e nell’interes-se generale della Comunità: prima di tutto viene il bene comune.

RIFIUTI

Abbiamo aderito alla settimana del Rifi uto a metà dal 20 al 28 Novembre 2011. Ma tutti i giorni dobbiamo riciclare i nostri rifi uti: carta, plastica, ingombranti, verde, ve-tro, ect.: dobbiamo farlo bene! Si tratta di diff erenziare in modo corretto e preciso. Gli ultimi riscontri sul conferimento di carta e di plastica sono positivi con una impurez-za variabile del 10%. Ci attestiamo ad oggi ad una raccolta diff erenziata pari al 55 %.

PULIZIA DEL PAESE

Ricordiamo che bisogna tener pulito il nostro paese. Lungo il perimetro della propria casa bisogna tagliare le erbacce e togliere le cartacce abbandonate. Lungo le strade se vedete immondizia o cartacce, le stesse sarà opportuno riporle negli appositi cestini dei rifi uti! Quando percorrete le strade con grossi trattori siate attenti a non sporcarle di terra, ed usate tutte le precauzioni del caso!

IL RISORGIMENTO

Antonietta Berruti – ormai archivista volontaria del nostro Comune ha posto in es-sere una bella ricerca storica d’archivio, individuando ben 85 Castelnovesi che hanno partecipato alle tre guerre d’Indipendenza per l’Unità d’Italia.

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Notizie dal ComuneN

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Notizie dal Comune

Una ventina di questi sono caduti in guerra o a seguito delle ferite riportate o delle malattie contratte. Tanti Cagliero, Serra, Amedeo, Marchisio, Agagliate che hanno combattuto per l’Unità d’Italia o nei distaccamenti contro il brigantaggio. Persone che erano dimenticate e che oggi vogliamo ricordare e onorare. E’ stata allestita una bella mostra dedicata al Risorgimento che sarà aperta fi no a Di-cembre 2011 presso la galleria del Municipio, organizzata dalla sig.ra Berruti con la collaborazione del sig. Giuseppe Febbraro.

INTERVENTI IMPORTANTI ALLE SCUOLEE’ sempre alta l’attenzione del Comune verso la sicurezza nelle Scuole. In particolare durante l’estate, sono stati eff ettuati diversi lavori di manutenzione straordinaria pres-so la Scuola dell’Infanzia Statale. Precisamente sono stati eff ettuati lavori al controsoffi tto del salone e alla ripassatura del tetto. A settembre è stata formulata istanza di contributo, attraverso un progetto complessivo di sistemazione dell’edifi cio, alla Regione Piemonte riguardante l’intero complesso della Scuola dell’Infanzia Pescarmona. Sapremo nella primavera 2012 l’e-sito di questa iniziativa.E’ stato anche disposta la ripassatura del tetto della Scuola Secondaria di Primo Gra-do (Scuole Medie Statali).

MANUTENZIONE RII

La Regione Piemonte ha disposto un contributo di €. 40.000,00 per pulire tratti occlu-si dei rii Traversola, Bardella e Nevissano. Il nostro uffi cio tecnico sta predisponendo la scheda tecnica esecutiva. I lavori verranno eff ettuati tra Marzo e Aprile 2012.

GIOVANI

Bisogna credere nei giovani e dargli delle opportunità. Abbiamo avuto recentemente la visita in Comune di un gruppo di studenti dell’Istituto “Andriano”. Tutti sono preoccupati per il lavoro e per il futuro. Facce pulite, attente, con tanta voglia di fare. Sono ragazzi che cercano di imparare un mestiere. Hanno grinta da vendere e si sen-tono cittadini del mondo.

Abbiamo tutti fi ducia che “l’isolamento culturale” dell’Italia non li fermerà. Ma tocca a tutti noi di romperlo e ritornare a pieno diritto in Europa e nel Mondo!

15° CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011Stiamo facendo come ogni dieci anni il censimento nazionale della Popolazione e delle Abitazioni. Le schede di censimento quest’anno si possono compilare anche via internet utilizzando la pass word che è iscritta sul questionario che dovrebbe essere arrivato a tutte le famiglie. E’ scaduta la compilazione al 20 Novembre 2011 ma tutti coloro che sono in ritardo possono compilarlo e portarlo in Comune entro il 31 Di-cembre 2011. Per chi non lo fa c’è una sanzione pecuniaria. Abbiamo quattro giovani rilevatori che stanno lavorando per il censimento di Ca-stelnuovo don Bosco, sono Federica Di Domenico, Alessandro Masiero, Luca Bossi, Veronica Bossi, coordinati dai nostri dipendenti comunali Cinzia Tomaso, Claudio Caggiano e Sergio Bargetto. Raccomandiamo che chi compila i quadri delle schede di censimento via internet verifi chi di averlo trasmesso via mail in modo defi nitivo. Chi non lo ha ancora com-pilato sarà raggiunto dai nostri rilevatori autorizzati e comunque potrà rivolgersi agli Uffi ci del Comune in orario d’Uffi cio. Per informazioni chiamate allo 011- 9876.165 int. 7.

LUMINARIE DI NATALE Quest’anno il Comune, data la crisi economica e comunque visto il successo dell’anno scorso, ripropone il concorso “Il Balcone di Natale” aperto a tutti. Coloro che voglio-no partecipare debbono creare una illuminazione natalizia visibile dalla pubblica via entro il 20 Dicembre 2011. Le dieci migliori luminarie riceveranno un premio di 70 Euro in buoni acquisto a scelta. Verrà istituita una commissione comunale che valu-terà le opere realizzate. Sarà nostra cura comunicare la data della premiazione.

AUGURI DIBUON NATALE E BUON ANNO NUOVO!!!

NE ABBIAMO BISOGNO TUTTISoprattutto gli anziani, gli ammalati, i bambini, i disoccupati, i disagiati

Buon 2012!!!Giorgio Musso – Sindaco

Antonio Rago – Vice Sindaco Luisa Redini, Andrea Cafasso, Marco Musso – Assessori

Lorenzo Gianasso, Maria Molino, Romano Del mastro, Silvio Musso, Bruno Bertagna, Luigi Fresia, Franco Bava, Aldo Giacomo Musso, Luciana Savio, Berniero Ciao,

Paolo Bava, Marco Graglia

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Santo Natale del Signore Gesù 2011

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CHIESA DEI SANTI CASTELNOVESI:Novena di NataleNovena di Natale

dal 16 al 23 Dicembre giorni ferialiore 16 animata dall’Oratorioore 21 per giovani ed adulti

CONFESSIONIChiesa dei Santi Castelnovesi:

ogni giovedì dalle 09:30 alle 11:30ogni giovedì dalle 09:30 alle 11:30

Mercoledì 14 Dicembre ore 10:0010:00 alla casa di soggiorno San Giuseppe. Potete portare anche i vostri anziani

Mercoledì 14 Dicembre ore 15:0015:00 per elementariGiovedì 15 Dicembre ore 15:00 per medie

Mercoledì 21 Dicembre ore 20:3020:30 celebrazione penitenziale per i giovani U.P 60

Durante la Novena alle ore 21:0021:00 possibilità di confessioni per i giovani ed adulti.

Durante il giorno è facile trovare un sacerdote

Sabato 24 confessioni ore 09:00 - 12:00 / 15:00 - 17:00Sabato 24 confessioni ore 09:00 - 12:00 / 15:00 - 17:00

Sabato 24 Dicembre dalle ore 20:30Sabato 24 Dicembre dalle ore 20:30presepe vivente in collaborazione presepe vivente in collaborazione

con la Pro-Loco di Castelnuovo Don Boscocon la Pro-Loco di Castelnuovo Don Bosco

ore 23:00 Santa Messa della notte di Natale ore 23:00 Santa Messa della notte di Natale nella Chiesa di San Andrea Apostolonella Chiesa di San Andrea Apostolo