CCBo 2 2010

C i c c i b o ’ A n n o X X n . 2 - 1 3 m a g g i o 2 0 1 0 1

Via Venezia 1 - 40033 Casalecchio di Reno BO -Tel.-Fax 051/575354 - Segreteria: Martedì e Venerdì 17,30-19,30 [email protected]

CICCIBO’Notiziario del A.S.D. Canoa Club Bologna

www.canoaclubbologna.it

Corsi di canoa

Iniziano i corsi di canoa in

Reno ed stato fissato il week end

di scuola di canoa sull’Isonzo.

Pag. 4

“ a fior d’acqua”

Le informazioni per le prossime

uscite del gruppo turistico di

acque tranquille

Pag. 6

Acqua mossa

Aveto e Trebbia, Brenta e

Isonzo... tre discese da non

perdere

Pag. 8

Agonismo

I primi risultati di slalom e di

canoa polo

Pag. da 12 a 15

e 16 e 17

E’ ARRIVATO IL

FURGONE NUOVO.

Voi penserete che siamo

impazziti a parlare del nuovo

furgone nell’editoriale,

trattandosi di nulla

più che di un ammasso di ferro, che serve unicamente a trasportare persone e canoe. In realtà è un successo di tutto il Club e forse molti non se ne rendono conto.

Riuscire a fare attività sociale sul territorio, con tariffe popolari, e riuscire ad accantonare 25.000 € per acquistare un nuovo furgone, significa che ognuno di noi ha

contribuito, negli anni, con il proprio lavoro, a risparmiare qualche piccolo euro, in modo da arrivare a creare questo gruzzoletto.

Associazione 2010

E’ possibile, leggi obbligatorio, rinnovare

l’associazione al Club per il 2010.

La quota è di 35 euro.Ricordiamo che per partecipare alle iniziative e alle

attività del Club é necessario esserne soci.

Il Canoa Club Bologna è Centro Test

per i kayak di Ozone

Si potranno testare:

New Diesel 60: kayak river running per paddler leggeri e donne

New Diesel 70: kayak river running per paddler fino a kg 80

New Diesel 80: kayak river running per paddler oltre i 70 kg

Big Dog Flux: kayak river running per paddler fino a 75

Big Dog Force Large: kayak river running per paddler fino a 90 kg

A questo link la descrizione dettagliata dei kayak:

http://www.ozonekayak.com/kayak-river-running.html

I kayak vanno prenotati in segreteria allo 051/575354, il martedì e il venerdì dalle 17, 30 alle 19, 30.

Negli stessi giorni ed orari, possono essere ritirati e riconsegnati presso la nostra sede, in Via Venezia 1 a Casalecchio di Reno.

Puoi acquistare i kayak test come usati a fine stagione, prenotandoli anticipatamente.

Se acquisti il kayak nuovo da Ozone, il prezzo del test viene scontato.

...clicca qui, per entrare nel sito di Ozone!

http://www.ozonekayak.com/dove-siamo.html

SEDE: Piazza Galileo 6, 40123 Bologna - Tel. 051.296.3911- Fax [email protected] - Ufficio tecnico: [email protected]

Stabilimento: Via Pila 8, Pontecchio Marconi (BO)Tel. 051.846.127 - 051.575.553C A L C E S T R U Z Z I P R E C O N F E Z I O N A T I P A V I M E N T A Z I O N I S P E C I A L IC O N G L O M E R A T I B I T U M I N O S I M O V I M E N T I D I T E R R EM A T E R I A L I G H I A I O S I E D I L I Z I A C I V I L EC O S T R U Z I O N I S T R A D A L I E D I L I Z I A I N D U S T R I A L EO P E R E I N C E M E N T O A R M A T O R E S T A U R I M O N U M E N T A L IO P E R E I D R A U L I C H E M A N U T E N Z I O N I

S.A.P.A.B.A.S.p.A.Società Azionaria Prodotti Asfaltico Bituminosi Affini

mailto:[email protected]


http://www.canoaclubbologna.it

http://www.canoaclubbologna.it











CCBO-DALLA PRIMA PAGINA

E’ un traguardo ambizioso, raggiunto grazie ai soci del Club, al loro spirito di abnegazione e sacrificio, poichè preferiscono trascorrere alcune ore a lavorare per il Club, sottraendole alle proprie famiglie o alle rispettive attività.Quello che più ci rende orgogliosi, è credere che, per il nostro Club, sia molto più importante trasmettere valori e principi alle nuove generazioni di canoisti piuttosto che insegnare un aggancio corretto o un eskimo con le mani; valori che poi torneranno utili a questi ragazzi, nel crescere della loro vita personale e professionale.Un piccolo aggiornamento sui lavori di ristrutturazione degli spogliatoi. Abbiamo consegnato il progetto al Comune di Casalecchio di Reno; si tratta di un tomo di carta alto un metro e siamo in attesa della risposta da parte dei tecnici comunali. Siamo in attesa anche di un contributo (circa 100.000 €) da parte della Provincia di Bologna sulla ristrutturazione degli impianti sportivi che, se viene concesso, avremo degli spogliatoi migliori di quelli della “Virgin”.

Anche in questo caso abbiamo costruito un progetto ambizioso e trovato il bando di finanziamento in Provincia grazie al lavoro notturno e volontario di Federico Zucchi, uno dei tanti che ha contribuito all’acquisto del furgone nuovo!Per rimanere nell’ambito del lavorare assieme per il Club, come non ricordare e ringraziare tutti i soci volontari che hanno partecipato all’organizzazione della gara di canoa slalom sul Reno.Alla sua ventunesima edizione, questa manifestazione è sempre uno dei momenti di maggior coinvolgimento dei nostri associati nell’attività del Club.E come sempre è stato un successo: 176 atleti nella gara interregionale della F.I.C.K. e 18 atleti nel Campionato Italiano del C.I.P.Numeri sempre importanti, che testimoniano la qualità del lavoro svolto in questi anni e la credibilità raggiunta a livello organizzativo; obiettivi irraggiungibili senza l’aiuto di tutti voi soci.

Gianluca





15 e 16 Maggio, LimentraWild Water Women’s Day





CORSI DI CANOA

Corsi di tecnica di canoa per principianti sul fiume Reno

Durata del corso: 17 Maggio - 15 Giugno

1 LEZIONE IN PISCINA per le prove di acquaticità; lunedì 17/5 dalle 21,10 alle 22,00 (cuffia e costume da bagno)

4 LEZIONI SUL RENO, a Casalecchio di Reno, al Lido, in Via Venezia presso la nostra sede fluviale, tutti i martedì dalle 18.30 alle 19.30, dal 25 maggio al 15 giugno (costume, maglietta e ciabatte).

Per apprendere le manovre principali della tecnica di base; assetto in canoa, pagaiata avanti e retro, pagaiata circolare davanti e dietro e richiami laterali: le basi della canoa per andare dritto e affrontare le escursioni estive in mare e lago.

Obbl igator io i l cer t ificato medico di sana e robusta costituzione.

Il materiale, canoe ed accessori è fornito dal Club.

Iscrizioni a partire da subito, anche telefoniche in segreteria 051/575354 (posti limitati)

Scuola di canoa sull’Isonzo, in Slovenia - 19 e 20 giugno

Sabato 19 e domenica 20 giugno organizziamo un week-end di scuola di canoa sul meraviglioso Isonzo, in Slovenia, appena al di là del confine.

Si parte venerdì 18 in serata, per due giorni di lezione sulle cristalline acque di questo incomparabile fiume e si rientra domenica sera. Si dorme in campeggio o stanze in affitto e si mangia al ristorante (sabato sera).

- 2 ore di lezione al giorno - 5 allievi/istruttore

- corsi di II livello (per chi ha già esperienza di canoa)

- QUOTA: 80 euro per i soci (non comprende ticket discesa in fiume, circa 3 euro al giorno, canoa e materiale).

Iscrizioni tassativamente in segreteria e posti limitati!





CCBO-A FIOR D’ACQUA.. .

Senza un attimo di respiro,questa è la vita canoistica dell’“afiordacquista” doc.Appena rientrati dal Raid del Reno, trascorso tra l’oasi di Campotto e le Valli di

Comacchio, sono già ripartiti (e rientrati) per i fiumi della Bosnia e della Croazia.Non domi, si apprestano a scendere l’Ombrone nel Parco della Maremma e a navigare tra i canali di Venezia.Come far parte di questo magico mondo? Semplice, in primo luogo visitare il sito del Club al link: http://www.canoaclubbologna.it/-Turismo-A-Fior-d-acqua- dove saranno illustrati i programmi dettagliati.Poi iniziare a frequentare il Club il mercoledì pomeriggio, dalle 17,30 in poi, e la sera; per pagaiare sul Reno e perfezionare la tecnica. Il tratto è privo di difficoltà, ma prenderete più confidenza con il kayak e conoscerete altri canoisti, cominciando ad inserirvi nella vita sociale del Club e nelle sue iniziative. In questi orari è presente al Club il gruppo turistico "a fior d’acqua", che vi guiderà in fiume e nel classico dopo fiume... portate qualcosa da mangiare e da bere e passerete una serata in allegria, progettando nuove avventure! Vi aspettiamo.

FILIALE BOLOGNA SANTA VIOLAVia Battindarno, 51 40133 Bologna

tel. 051/6421311 - e.mail: [email protected]



http://www.canoaclubbologna.it/-Turismo-A-Fior-d-acqua-








15-16 MAGGIO - fiume Ombrone nel Parco della

Maremma (organizzano Moreno e Alberto).

Fantastica discesa del fiume Ombrone nel Parco della Maremma, per arrivare alla foce del fiume e sfociare nel mar Tirreno.

All’interno dell’oasi naturalistica potrete ammirare uccelli e fauna locale.

Due giorni di canoa, mare ed escursioni!

Non ci sono difficoltà tecniche: il fiume é ideale per i principianti e può essere disceso con qualsiasi tipo di canoa.

Si parte venerdì tardo pomeriggio; sabato discesa dell’Ombrone e

domenica escursioni a piedi o a cavallo nel Parco della Maremma; oppure in bicicletta per raggiungere la spiaggia di Marina di

Alberese (pista ciclabile sino al mare, che attraversa il classico

paesaggio maremmano con pineta, canali e buoi dalla lunghe corna).

Dormire: camper in area attrezzata o stanze in agriturismo.

Mangiare: cena (facoltativa) sabato sera al ristorante.Canoa: doppie e singole, aperte o chiuse.

Viaggiare: mezzi propri.

CCBO-A FIOR D’ACQUA.. .

22 e 23 MAGGIO - Vogalonga a Venezia (organizzano

Lelio e Alberto).

Un’occasione unica per vedere Venezia dall’acqua da un’altra prospettiva... dalla vostra canoa!

Sabato escursione in laguna o risalita del canale di Brenta per vedere le ville venete del ‘700.

Domenica due possibilità: partecipare alla Vogalonga vera e

propria (si parte dal bacino di S.Marco. si costeggiano varie isole, si raggiunge Burano e si entra in Murano, poi si ritorna a Venezia

e, passando per il canale di Cannaregio e il Canal Grande si

arriva alla Punta della Dogana) 30 km.; oppure si bighellona per i canali di Venezia in canoa scattando foto da angoli che in

situazioni normali sono inaccessibili.

Dormire: al Camping Fusina (affittano anche i Bungalow).

Mangiare: cene e spuntini di gruppo.Canoa: doppie e singole da mare chiuse.


Via Centese 5/3 - 40016 S. Giorgio di Piano (BO)tel. 051/537111 - www.caip.it



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CCBO-ACQUA BIANCA

Di discesa in discesasi arricchisce il bestiario del Club. Dalle Pitonesse (immaginatevi stretti nelle loro spire assassine), ai Leoni del Panaro (che dovranno dimostrare di avere la criniera del re della foresta anche oltre il 2°) alle penne dell’Ardeche (che ben si amalgamavano con pancetta e porro e non importava la panna!) in contrapposizione alle Penne della Croazia (che le più belle erano con noi e

non con voi), ai Pennuti dell’Ardeche (copyright by Elisa) alle Gazzelle di non so che fiume.Di soprannome in soprannome, le discesa continuano e si arricchisce lo zoo canoistico societario; un grazie ad accompagnatori ed istruttori che, pazientemente ed amorevolmente, stanno plasmando un nuovo gruppo di “animali da fiume”.Panari e Scotenna, Enza e Taro, qualche rapida in Bosnia e Croazia, l’Ardeche con il gruppo speleocanoistico, il week end di salvamento, i ragazzi nuovi stanno partecipando all’attività sociale, sicuramente incentivati dalla simpatia del gruppo e dalla disponibilità ad adattarsi alla vita del canoista e alle sue regole.A tal proposito, per rimanere nel non sense, citiamo le 5 regole dell’Ardeche 2010 (per la spiega chiedete a chi c’era) 1) indovina dov’è la morta; 2) porgi l’altro fianco 3) non quello che stai per alzare; 4) acchiappa Carlo Magno; 5) gira l'eskimo 360° (valevole solo x Valerio).Il WWW è alle porte… qualche Leone tenterà lo sorte?! Chissà, in ogni caso non perdetevi le prossime uscite.Partecipare al week end sull’Aveto (in alternativa il Trebbia con le sue gole meravigliose, un Ardeche in sedicesimo e la leggendaria galleria!) merita sicuramente una aspra discussione con il/la partner e anche il Brenta in giugno vale un fine settimana al mare.Tutte uscite adatte a Pitonesse, Leoni, Penne Pennuti e Gazzelle… poi il mitico Isonzo nella tradizionale uscita di giugno, vi aspettiamo!

INERTI PREGIATI E CALCESTRUZZI PRECONFEZIONATI DI QUALITA’CONSORZIO CAVE BOLOGNA - Soc. Cooperativa

Via Lame, 108 - 40013 Trebbo di Reno - Castel Maggiore (BO)Tel. 051/7093511 - Fax 051/700768 - www.concave.it - [email protected]



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CCBO-ACQUA BIANCA


19 e 20 GIUGNO - Isonzo in Slovenia (organizzano

Allo, Stik e Beppe II)

Due giorni di discese sull’Isonzo sono sempre un balsamo per lo spirito (si parte venerdì tardo pomeriggio/sera)!

Le sue acque cristalline, la sua valle glaciale, i monti del Parco del Triglavski sullo sfondo... un paradiso per i canoisti e gli amanti

della natura (esperienza indimenticabile per i principianti,

un’acqua così la trovate solo... in piscina). Se poi aggiungete la birra slovena, la carne e le trote, il quadro si completa.Verranno

discesi vari tratti in base alle capacità dei partecipanti (2°, 3°).Dormire: campeggio o stanze in appartamento.

Mangiare: sabato sera obbligatorio il ristorante.

Canoa: a noleggio le singole del Club da prenotare in segreteria. Viaggiare: mezzi propri.

29 e 30 MAGGIO - Aveto e Trebbia (organizzano

Beppe II e Monica).

Si parte sabato mattina presto per l’Appennino piacentino (Bobbio, Marsaglia per intenderci) per scendere queste due perle di fiumi che

scorrono tra la Liguria e l’Emilia. Acqua pulita, gole meravigliose (ricordano in piccolo l’Ardeche) e

difficoltà non superiori al 2°+.

Fiumi ideali per ha frequentato i corsi di perfezionamento e chi ha fatto attività l’anno scorso e si è un po’ perso per strada(potrebbe

essere un rientro morbido e piacevole).Dormire: camper in riva al fiume o tenda in area attrezzata o

stanze in ostello.

Mangiare: in via di definizione; c/o l’ostello o in qualche ristorante tipico (sabato sera).

Canoa: a noleggio le singole del Club da prenotare in segreteria. Viaggiare: mezzi propri.

5 e 6 GIUGNO - Brenta (organizzano Monica e Jimmy)

Due giorni di discese su questo fiume d’acqua e pochi sassi.

Gli accompagnatori non terranno delle lezioni ma daranno delle indicazioni tecniche per affrontare la discesa e si lavorerà un po’

sui fondamentali lungo il precorso.Palestra fluviale per eccellenza, non supera il 2°+ di difficoltà,

tranne che nel tratto del campo di slalom (3°) che si può

tranquillamente trasbordare.Dormire: camper o stanze in ostello o in appartamento.

Mangiare: in via di definizione; con le stanze dovrebbe esserci l’uso di cucina (sabato sera).

Canoa: a noleggio le singole del Club da prenotare in segreteria.





CCBO-ACQUA BIANCA

Gli arditi storditi... ecchallà (ovvero Marocco 2010)Non ho fatto foto. Ciò che ho vissuto è stato raccolto, catalogato in ricordi e parole. Ho assorbito come una spugna colori, suoni,

profumi, parole, emozioni e sensazioni tattili… e li ho lasciati fluire dentro e fuori di me, in rilassata beatitudine. Questo, e molto altro, è stato il mio Marocco, la mia prima volta in Africa. Un viaggio che mi ha disorientata per la sua straordinaria varietà. Non credevo fosse così bello. D’istinto, un giorno di gennaio, ho desiderato appartenere ad esso, alla proposta di Stefano che non conoscevo. Così è nata la mia prima spedizione canoistica extra europea: “senza guardare” (come diceva la mamma di Daria Bignardi per tutte le cose che le riuscivano meglio!). Siamo partiti per primi io e Stefano, tre giorni dopo ci hanno raggiunto gli altri quattro… Lucia, nota per l’efficienza organizzativa, lo ha deciso praticamente il giorno prima della partenza! Al decollo da Pisa ho versato lacrime d’emozione ripensando al tempo in cui, per me, il volare, non voleva dire andare in vacanza, ma la famiglia: mio nonno (pilota militare), mio padre (sempre in giro per il mondo per lavoro). La vacanza. Marrakesh. Le siepi di rossi ibiscus e verticalità di bouganville; lindi viali carichi di palme ed alberi d’arancio; i giardini di Majorelle; l’acciottolato e i suk; il primo thè alla menta; donne diversissime nella loro varietà di costumi; lo slalom tra sfreccianti motorini, biciclette e carrettini trainati da cavalli, asini e muli; scorci di maiolica negli ingressi dei riad; portoni riccamente decorati; le mani mie e di Stefano ricamate d'hennè; le esotiche melodie dei muezzin (in dieci giorni ho visto solo UNA persona pregare per la strada sul suo tappetino); il profumo di spezie; tajine aux pruneaux; le alici fritte mangiate per strada!!! Djem el Fnaa è stato bello perdersi attorno a te, un po’ meno la prima notte… Essaouira. Il gelido vento; la bianca medina cintata custode di luminosi cunicoli ai piedi dei palazzi; i ficus elastica giganti; il sentirmi nuda con i vestiti addosso (sopra ai pantaloni il casto “sacco” prendisole che era di mia nonna, uno spettacolo di donna blu!); un appartamento con terrazzo panoramico bellissimo; gatti fiduciosi ovunque; le triglie e la frittura di pesce; il vino rosato e il thè. Immessuane. Il viaggio con il taxi del terrore (tra velocità e sorpassi folli, scaccolamenti minuziosi e l’essere costantemente tenuta sotto controllo attraverso

lo specchietto laterale); un delizioso alberghetto rosa arroccato sul promontorio (senza chiavi nelle serrature!); la vista su una profonda spiaggia rossa; le onde e la mia prima volta con la tavola da surf; i dolori terribili alla schiena; una breve ma intensa storia d’amore con un cucciolotto di cane; la notte oceanica e un timido geco. Rientro a Marrakesh. Il gruppo degli Arditi Storditi prende il suo assetto definitivo: Alessia, Fabio, Lucia, Michele, Patrick, Stefano. Fabio: silenzioso e discreto, fotografo di stupefacenti particolari, abilissimo nello spiazzare tutti con esilaranti battute. Alla ricerca del braccialetto d’argento perfetto. Lucia: dolce selvatica creatura dai "grandi" piedi, dotata di un feeling soprannaturale con gli animali. Michele: il Maestro dallo sguardo che porta lontano, soprattutto a non stare seri troppo a lungo. Patrick: poliedrico direttore e orchestrante di questa vacanza e spesso delle mie linee in fiume. Stefano: simpatico socio dei primi giorni, zingaresco parlatore all’infinito, fumatore attacca vizio (mannagg’atté!). Ha così inizio la seconda parte di questa avventura ed insieme a Pascal, l’organizzatore autista, Hassan il cuoco cantante e Ken, il giovane stagista francese di Pascal, partiamo alla scoperta dei fiumi marocchini. Il viaggio. Ourika. Il primo fiume; l’emozione e un po’ di delusione; le passerelle da trasbordare; le passerelle non trasbordate dove ho sbattuto il casco (solo io che ero la più bassa del gruppo…); imbarchi con bambini molesti che cercavano di spingerti in acqua senza paraspruzzi e pagaia; cambiarsi davanti alla moschea del paese (non ha prezzo); la ricerca infruttuosa di un posto riparato per fare pipì (in Marocco… c’è sempre qualcuno che osserva); pausa forzata per guasto meccanico al furgone di Pascal; thè alla menta e ripasso di meccanica: cuscinetti a sfere ed il giunto cardanico; il miglior tajine mangiato nel peggior locale dove





CCBO-ACQUA BIANCA

ho avuto modo di andare in bagno (un VI+ quasi impraticabile); cantico notturno multilingue di esausti viaggiatori "allah allah ya babaaa"; arrivo al campeggio; il tendone dei russatori; notte insonne al chiar di luna con vista lago. Oued el Abid. Tempesta di sabbia con vento contrario; chi ha visto le tartarughe?; canta che ti passa; oleandri a pelo d’acqua; arrivo al tappo-imbocco del lago Bin el Ouidane; periglioso trasbordo per evitare l’ostruzione melmosa putrescente; pic-nic; benvenuti alla Gites d’etape de la Chathedral (come sentirsi in Tibet, senza esserci mai stati, quando si è in Africa); incontro con la troupe televisiva marocchina; il primo bagno turco di gruppo; l’incontro con tre italici dei -modestamente- millecinquecento unici al mondo lanciatori di base jumping; un coro ben riuscito (direttore Her P. Consalvo Karajan); “il pastis non fa male” così disse qualcuno prima di rovinare giù dalle scale; che paura se Kunta Kinte si ubriaca!!! (omaccione della troupe televisiva degli astemi bevitori e fumatori a sbafo); la camerata dei non russatori! Asif Melloul. Sui defender alla conquista dell’imbarco; operazioni ingenieristiche condotte in tutta sicurezza per liberare il sentiero da un masso; l’incontro con un simpatico ragno gigante (che sembrava una scimmia); “Signorina, un sorriso per il pubblico, prego!”; si scende sul primo bel fiume in compagnia del gommone di Pascal; foto ricordo sotto la cascata (“la nostra a Moraduccio sul Santerno è più bella” così disse il Maestro Michele); profumo di resinose; “odo le scimmiotte far festa, e le gallinelle lontan dalla riva che ripetono il loro verso”; arrivo allo sbarco con pranzo e vita balneare; passeggiate; ispezione alla segheria abbandonata; caccia alle rane; la cena in ripresa diretta (“ma per carità fate sparire dalla tavola tutto l’alcool!”); chiacchiere a tavola ed altri ospiti bevitori self-service (“te ne devi annaaa”); la grappa di fico. Ahanesal (tratto medio). Esaltazione di volume e onde; "basta telecamera e riprese tv, non siamo divi!"; un pomeriggio di tintarella nella curva sbagliata del fiume (che ha arricchito uno dei giorni più belli), la ricerca della riva giusta per

lo sbarco; alpeggio tra i pastori di capre; la cacca di capra; la caghetta di Ken; chiacchiere in cima alla rossa montagna tra falci argentate di fiume; cena a lume di candela nella tenda berbera; spaghetti (perfetti!); canti e balli italo-berberi attorno al fuoco; misteriose creature donatrici di ponfi; tra le tende e le stelle. Ahanesal (tratto basso). Riprese dall’alto; le partenze a freddo non mi donano!; onde e ondine; l’incontro tra liquidità color latte e simbolismi fallici del torrente di vetro; "quanto dev’essere lunga una discesa in prima?"; in solitudine dentro a strette accoglienti gole; la cascata di pioggia dalla grotta di stalattiti; fiori e cactacee; “tuuu non puoi passare” disse il tappo melmoso ai rassegnati canoisti; la chiatta; le performance di Patrick al traino in canoa; in viaggio verso le cascate di Ouzud; cala il sipario sul giorno. Cascate di Ouzud. Thè alla menta e succulente in fiore; trattasi di acqua o fogna a cielo aperto?; i bazar ed i freak bazar; cani tristi e soli; il caldo soffocante; arditi tuffatori nel gran bleah marron; le scimmie; Lucia tra le scimmie (Tarzan era nulla al confronto); un furgone gigante tutto per noi; raccolta di due autostoppisti; anche questo viaggio ad un certo punto finisce. Marrakesh. L’armata ri-invade la dimora di Pascal e Hafida; cena

sottotono con nostalgia dei manicaretti di Hassan; trekking urbano alla ricerca della tipica discoteca araba; pudici e censurati balli di gruppo; finalmente buona notte! Il rientro. Tartaruga sul tetto; pipì di tartaruga sull’attrezzatura; a momenti Lucia non parte; che bello viaggiare così; cercare il tramonto nel finestrino del vicino; musica di notte; riposini ad alta quota; la compagnia si scioglie tra saluti compiti e saluti calorosi; in viaggio verso casa. Così è finito il viaggio degli Arditi Storditi, un Gruppo eterogeneo di persone che ha saputo godere insieme a tutto tondo in un compendio di chiacchiere, risate, storie, discese in fiume, gran assortimento di grappe, canzoni, animali e zampette di animali, carne viva e morta, tanta verdura e frutta secca.

Con loro ho cantato canzoni in italiano, inglese, francese, arabo e berbero, mentre scendevo in canoa, in compagnia attorno ad un falò o per lunghe ore dentro al furgone. Ragazzi “Vi Amo”, come dice Lucia, perché mi avete permesso di cantare per tutto il tempo che ho voluto!!! Con loro ho camminato all’interno di un paese dove mio padre visse e lavorò per anni (a costruir dighe); immaginando di transitare negli stessi luoghi dove i suoi occhi videro, dove l’eco conserva ancora il suono della sua giovialità e la gente, da qualche parte, la sua memoria. Con loro sono stata condotta in un hammam, e racchiusa nel suo ventre con Lucia abbiamo riso come infanti, distese semi nude sul pavimento, mentre una silente

donna berbera ci ha fatto rivivere i primi attimi di vita, quando il tuo corpo non è ancora tuo ma appartiene alle mani che ne hanno cura. E poiché ogni inizio ha una fine, essa non può che appartenere ad Hafida, la nostra affascinante ospite dalla incontenibile favella, che l’ultima sera mi ha vestita come una principessa regalandomi una stanza segreta dove custodire i nostri discorsi e i miei desideri. Ecchallà!!!

AlessiaG (dal diario di)





CCBO-ACQUA BIANCA

Enza & TaroL'uscita perfetta non è Passato e non è il Futuro, ma lucido Presente. Il weekend perfetto è come quello passato tra Enza e Taro: con tutte le facce sorridenti, i tempi giusti, i paesaggi che non ti aspettavi, e che rende accettabili anche i livelli bassi e un tempo poco propenso al sole.Si parte il sabato, truppa di ricognizione CCbo varia e ben assortita. MarcoTNarrante, SimonaGenerale, RobertoGuida, il granCapoJimmy, MatteoConteDidattico,

ValeriaAdrenalina e AngelaEquilibrista (le pitonesse), CarloZeDentist e GiulioInGranForma. Destinazione Enza, tratto classico o alto, vedremo, intanto ci becchiamo pioggia e coda in autostrada, iniziamobene!Quando abbiamo esaurito le scorte di improperi contro il meteoFantozzi decidiamo di abolire il tratto alto (recupero assai problematico ) e ci imbarchiamo a Lido di Vetto. Ci aspettano 4/5 Km fino al Frantorio della Cantoniera."Percorso adatto a tutti. Imbarco, sbarco e recupero comodi" recita ckfiumi.Le nubi non si diradano e il freddo sale lungo la valle, ma è bello scendere un fiume nuovo. Il contesto è ampio, lo scenario suggestivo.Troviamo subito un po' di corrente, qualche onda e rapide da esercizi.Foto e risate; quasi ci dimentichiamo del tempo autunnale che ci circonda.Un paio di tratti "raschiera" poi troviamo la rapida piu' bella... nulla di clamoroso, ma ci perdiamo come bimbi, tanto che risaliamo per fare il bis. Giulio stuzzica l'ego del Conte che rimpiange i vernissage del Cosmoprof. Sbarco e merenda.Siamo contenti e soddisfatti, ora ci aspetta la notte nell'ostello del castello di Rossena,Roba da LadyHawke... per intendersi: nebbia e colline.Il Conte sogna la lasciva Matilde di Canossa, ma resterà deluso, anche se qualcuno mormora che alla Dama del castello piace fare solo quello...Ceniamo nella sala nobile, maioliche olandesi, erbazzone, tortelli e parmaReggio. Tutto bello! Anche la notte nella camerata è da ricordare...tutti assieme appassionatamente: mute,canoisti, cimici e russamenti :-).

Il giorno dopo, in preda all'ansia da National Geographic ci spostiamo verso il Taro. Risaliamo fino alle sorgenti (tratto più alto, a Pontestrambo), ma con rammarico troviamo il livello troppo basso per scendere.La delusione è stemperata dalla filosofia del vecchio : "cercare è faticoso, ma il proverbio dice che il diamante piu bello è il piu nascosto".

Torniamo indietro e ci imbarchiamo a Ostia Parmense, un tratto di 8 km fino a Ghiare.Almeno il tempo è migliorato e scendiamo con il sole.Il tratto è un po' più movimentato dell'Enza, sempre letto del fiume ampio, ma qualche rapida in più. Efficace, semplice e ruspante. Adatto per fare scuola. Certo con qualche cm di acqua in piu' era perfetto, ma noi ci accontentiamo. CCFS 4ever.Un uscita un po'

esplorativa, un po' alla scoperta del territorio, come quelle che i "maestri" facevano una volta, ma che è puro spirito fluviale, azzeccata miscela di ispirazione e visione.Poi ti accorgi che sei alla fine del weekend, anche se tu vorresti che non finisse mai; volti e coscienze soddisfatte che pagaiano verso il loro epilogo, sia essa una colazione nel castello o il tramonto umido sulla Terre di Canossa.

MarcoT





CCBO-CANOA SLALOM

Tempo di gare!Il calendario agonistico 2010 è quanto mai parcellizzato.

A periodi con gare ogni domenica si alternano mesi senza competizioni.Ciò non favorisce la partecipazione degli

atleti; essere impegnati per tanti fine settimana di

fila… quando studi? Cosa dicono i

genitori?

Nonostante tutto, il primo mese di gare, aprile, ha visto

una partecipazione elevata dei

nostri ragazzi.Si è iniziato in casa, sul

Reno, l’11 aprile; c’erano quasi tutti, salvo Nik e

Pedro impegnati a Solkan per una gara internazionale; poi il 18

l’Aniene a Subiaco, non

proprio sotto casa e qui c’erano veramente tutti, e il 25 l’Adige a Marlengo , in Alto Adige, con i ragazzi, gli junior e i cadetti in acqua... e il primo

maggio ad allenarsi ad Ivrea, in vista delle gare di maggio.Altalenanti i risultati: sul Reno, senza il

nostro C2 internazionale, abbiamo patito un po’ la concorrenza, lasciando qualche podio qua e là.

Le poche delusioni sono state mitigate dalla partecipazione dei nostri nuovi

Lu King HotelVia EMILIA 65 - ANZOLA EMILIA (BO)

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atleti: Xhuljan, Nicola, Davide, Samuele, David, Sara, Klaidi e

Valeria (mancavano solo Grigore e Nicolai).

Sono arrivati quasi tutti ultimi, ma credo che sia siano

divertiti e per un esordio va bene così!Sempre sul Reno

abbiamo ammirato in

acqua anche i nostri piccoli a fare da apripista: Lorenzo, oramai un veterano, Teresa, Michele e Viola. A Subiaco abbiamo dominato: 7 Titoli

Italiani di società conquistati e uno a pari merito… li abbiamo vinti tutti noi!Fatemeli citare ad uno ad uno i nostri

Campioni:Anita "Ani" Fontana Leonardo "Leopard" Moschetta (Bullo 1°)

Daniele "Danny" Fantini (Bullo 2°)

Marcello March" Beda Nicole "Niki" Fantini Samuele "Samu" Marchignoli Federico "Fede" Mattioli

Davide "Minimonguz" Monguzzi Luca "Malox" Malossi Francesca "Fra" Notari

Giulia "Zagno" Zagnoni Michele "Miki" Malossi Dino Koko, l’acquisto

Matteo "Toga" Tognetti Matteo "Matte" Monguzzi





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Davide "Geno" Genovesi Pietro "Pedro" Camporesi Nicolò "Nik" Ferrari Claudio "Campo" Camporesi

Tutti hanno dato il massimo, perfetti nell’organizzazione delle doppie gare con i cambi di imbarcazione e pagaie… è

stato un risultato di squadra, come deve essere un Campionato per società.

Un grazie a tutti, in particolare a quelli che si allenano meno e che sono venuti lo stesso a dare il loro contributo.

E’ stata un’esperienza emozionante, difficilmente ripetibile per le dimensioni della vittoria, e non solo

per il risultato.I ragazzi ci tenevano a vincere il titolo assoluto, facevano gli

indifferenti, ma chiedevano: “quello corre in C o in K?” “ma quanti C2 hanno

quelli!”… insomma un vero team e in ottobre

si va a Epinal ai campionati europei!

A Marlengo quasi

tutti sul podio; risultati ottimi per i nostri giovani, poichè la gara valeva come selezione per giovani speranze della

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Ultime Notizie!L’8 e 9 maggio, a Ivrea, sul difficile campo di slalom sulla Dora Baltea, i nostri atleti hanno conquistato altri 2 titoli Italiani!Pietro e Nick sono Campioni Italiani Under 23 di canadese biposto.Luca, Pedro e Nik sono Campioni Italiani Under 23 di kayak monoposto a squadre.Ricordiamo anche il 2° posto di Toga nella canadese monoposto.Complimenti ai nostri atleti e complimenti anche a Cippo, secondo classificato nelle due gare, internazionale sabato e nazionale domenica (risultati pesanti in prospettiva nazionale e internazionale!).





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Il Campionato maschile è iniziato come l'anno scorso, tutto in salita per i nostri ragazzi della serie A. Nel 2009 la Squadra si è svegliata nella seconda parte del torneo, speriamo che

anche quest'anno sappia ripetersi. Nell'attesa che comincino i campionati di B e U21, ecco il resoconto dell'ottima

giornata delle ragazze a Catania firmato dalla "Fuma" (in arte Elena Fumagalli).Ad Anzola il 5 e 6 giugno giocano gli Under21, il 12-13

Giugno giocherà la A Maschile, la A Femminile e la Serie B. Se volete sostenere il recupero dei senior, vedere la seconda puntata dell'impresa delle ragazze e assistere al debutto della nostra B, non potete mancare!!

Una tranquillo week end di serie AArchiviata la prima giornata di campionato per le ragazze della polo. Se è vero che il campionato italiano femminile non è solitamente teatro di grandi colpi di

scena, questa volta la nube del vulcano Eyjafjallajökull sembrava poter cambiare un po’ le carte in tavola, non permettendo alle straniere di raggiungere il porticciolo

di Ognina. Infatti, quest’anno, quasi tutte le squadre hanno tentato di accaparrarsi una giocatrice straniera per cercare di strappare una medaglia più preziosa o

per dare un assetto alle nuove formazioni. Il Posillipo schiera di nuovo la tedesca Maggie, mentre la Canottieri Catania, la Polisportiva Catania e l’Ichnusa importano da Liverpool Pru, Kathryn e Charlotte. Ma

dopo l’iniziale minaccia della nuvola islandese, l’Inghilterra riapre i cieli e gli stranieri d’Italia (e la Fuma) volano verso sud in direzione Catania.

Quindi via, si parte. La squadra non è molto cambiata da quella dei playoff ad Ancona, durante i quali Lella aveva rafforzato molto la difesa al centro. La vera differenza, però, è l’impossibilità di poter contare sulle

paratone di Elena, e non è assolutamente poco. Ma il clima è rilassato e nonostante le oggettive difficoltà nel trovare una nuova conformazione, la squadra sembra

girare bene. La prima partita è facile contro la polisportiva Catania, una squadra di debuttanti ma

relativamente allenate e coordinate da una ragazza inglese. La strategia è quella di pressarle alte e di mettere la “stangona” del gruppo (ehm, tutto è relativo) in porta, facendo il modo che le catanesi non arrivino al

tiro, per poi provare in attacco gli schemi

per le partite più importanti. L’idea funziona,

ma per gli



C i c c i b o ’ A n n o X I X n . 4 - 3 m a r z o 2 0 1 0 17


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incontri chiave bisogna cambiare strada. Martina in porta e Elena punta, Sara, Lella e Aneta in difesa. Sara come al solito prende in mano il telecomando (Fuma vacci, Fuma stacci, Fuma il due, Fuma attenta al

cinque...) e anche da altre parti arrivano commenti costruttivi. Il risultato è, tuttavia, una sconfitta di 4 a zero contro il Posillipo, ma non è assolutamente male,

soprattutto considerando le premesse. La partita più importante della giornata è quella contro l’Ichnusa, l’eterna nostra rivale nella finale 3-4 posto, che

quest’anno schiera anche una straniera della plurimedagliata nazionale inglese. La partita fila molto

più liscia del previsto: Lella organizza i blocchi occupandosi il più

delle volte delle giocatrici “pericolose”, Sara

non molla il telecomando e continua a guidare la

squadra, Aneta gioca, Martina para quasi tutto e io sembro finalmente aver

perso quella strana allergia alla palla. Il risultato è un 3 a 1

per noi dopo una partita tutta in vantaggio. Semplicemente fantastico.La domenica è in discesa: non ci crediamo abbastanza

e nella prima partita prendiamo 6 goal dalla Canottieri

Catania, ma riusciamo a fare entrare per una volta la palla nella loro rete: l’unico goal che abbiano subito nell’intera giornata di campionato...Quella contro il Katana è partita facile, e il solo scopo

e’ segnare il maggior numero di goals possibili, per aumentare la differenza reti nel caso di un pari merito dopo la seconda giornata. Il finale di una trasferta del

tutto positiva lascia un po’ l’amaro in bocca: una delle ragazze del Torino (che sono in 5) non si sente bene e la partita viene vinta a tavolino dal Bologna per 3-0,

probabilmente con uno scarto inferiore a quello avremmo potuto ottenere se avessimo giocato davvero.

Quindi siamo terze, dopo Catania (a

punteggio pieno) e Posillipo. Manca ancora la giornata

di Bologna per decidere la classifica finale

della regular season e per identificare le quattro squadre che

andranno ai play off di Salerno... e noi giochiamo in

casa.



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