Catalogo mostra Riccardo Sangalli

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RICCARDO SANGALLI ROMPERE L’ATTIMO

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RICCARDOSANGALLIROMPERE L’ATTIMO

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RICCARDOSANGALLIROMPERE L’ATTIMO

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Riccardo Sangalli nasce a Bergamo nel settembre del 1986, si diploma in pittura al liceo artistico statale di Bergamo e si laurea in pittura nel marzo del 2O11 presso l’accademia di Belle arti di Brera a Milano presentando una tesi sul proprio percorso artistico in relazione al mondo dell’arte moderna e contemporanea. Attualmente sta ultimando la specializzazione nel corso di scultura, allievo dell’artista e professore Vittorio Corsini. Riccardo elabora la sua ricerca tra tempo, casualità, auto riconoscimento e ruolo dell’artista. Per presentare il lavoro di Riccardo devo parlare della sua persona e del suo impegno nel lavoro manuale.Come lui, provengo dalla provincia bergamasca e questo fatto mi accomuna al suo pensiero; lo capisco quando, con semplici e poche parole, esprime la sua rabbia, le sue frustrazioni e i suoi progetti. Non è complesso il pensiero di Sangalli, non c’è una lunga spiegazione, ma poche parole. Importante infatti non è raccontare o spiegare i concetti che stanno dietro al lavoro, è importante il lavoro; acquista importanza la persona, non la personalità -che è astratta- ma l’artista, in quanto oggetto presente sul campo. Nel vivere e nel confrontarsi con la realtà sia milanese dell’Accademia di Belle Arti, sia con quella bergamasca, Sangalli acquista un senso critico individuale che si manifesta nei suoi lavori e, sempre più raffinato da una tecnica “fai da te”, esprime le varie tappe della sua crescita come uomo. Trovo che per gli artisti emergenti, o solamente alle prime armi, sia molto importante acquisire la consapevolezza di esserci, di capire che un oggetto modifica il luogo in cui è posato. L’uomo in quanto individuo appartiene ad uno spazio complesso e multiforme e ne modifica l’aspetto, l’estetica e ne cambia l’essenza. C’è un rapporto molto profondo, addirittura sacro, fra l’io, gli altri e lo spazio ed esserne consapevoli vuol dire passare dallo stadio passivo a quello attivo. L’artista è una persona consapevole della propria presenza attiva nel mondo.

Marco Monardi

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N°2Ceramica, vetro, legno - 140x25x25cm

N°3Ceramica, vetro, legno, resina - 140x25x25cm

N°4Ceramica, vetro, legno, resina - 125x20x20cm

Rompere l’attimoFotografi e digitali su vetro con supporto in policarbonato - 50x70cm

Rompere l’attimoCeramica, vetro, resina - 40x40x10cm

N°5Vetro, legno, resina - 140x25x25cm

Progetto di sensibilizzazione per il riciclo del vetroPrototipo - Legno, policarbonato, vetro - 150x50x50cm

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RingraziamentiAndrea Togni

Alberto AlessioArch. Arianna ForestiArch. Ettore VanottiArch.Marco PerutaCatalin UngureanuElisabetta Brignoli

Federica AlborghettiForma e coloreGiovanni Galli

Marco MonardoMaurizio Jacopo Andriolo

Roberto Scotti

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Nel continuo gioco paradossale tra casualità e minuziosità vive il lavoro di Riccardo Sangalli. Ma si può realmente parlare di caso all’interno del processo creativo, quando quello che noi definiamo “caso” altro non è che la libera espressione del personale gesto creativo, che dà origine ad un susseguirsi di effetti apparentemente incontrollabili dalla nostra volontà, ma sempre generati dalla causa prima che è il genio dell’autore? Come accettare l’esistenza di un’entità “Caso” indipendente dalla volontà dell’artista presuppone la possibilità di più casualità identiche perché create dalla medesima entità, cioè il caso, così negarne l’esistenza attribuisce all’artista tutti i meriti e i demeriti dell’opera.

MAURIZIO JACOPO ANDRIOLO