Cassese-450 Domande E Risposte Di Diritto Amministrativo

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 Pagina 1 di 74 DIRITTO AMM.VO E I SUOI PRINCIPI (By Lucky64 ed il suo gruppo di lavoro “argo”) Il diritto amministrativo è quel ramo del diritto che disciplina: a) il funzionamento della pubblica amministrazione; b) la pubblica amministrazione e i suoi rapporti con i privati; c) la pubblica amministrazione e il giudice amministrativo. La risposta esatta è b). Il diritto amministrativo è quel ramo del diritto che disciplina la pubblica amministrazione e i suoi rapporti con i privati. Rientrano nel diritto amministrativo, ad esempio, le norme sull'organizzazione dei ministeri, sugli enti pubblici, sulle sovvenzioni pubbliche a privati, sui servizi pubblici erogati alla collettività, ecc. Si consideri, peraltro, che non tutta l'attività della pubblica amministrazione è regolata dal diritto amministrativo: infatti, quando stipula contratti di appalto o di società, la pubblica amministrazione si vale delle norme del codice civile e, quindi, utilizza il diritto privato. Le caratteristiche del diritto amministrativo sono: a) è un diritto statale e speciale; b) è un diritto statale, regionale e ultrastatale, ma non più speciale; c) è un diritto composito, statale, regionale e ultrastatale e speciale. La risposta esatta è c). Per lungo tempo si è ritenuto che il diritto amministrativo fosse un diritto statale e speciale, sulla base di due considerazioni distinte. In primo luogo, perché, di regola, si considerava la pubblica amministrazione legata al governo nazionale e soggetta a leggi emanate dal Parlamento. Tuttavia, negli ultimi cinquanta anni, sono intervenuti alcuni cambiamenti: l'ordinamento giuridico italiano è entrato a far parte di un più vasto ordinamento sopranazionale, quello dell'Unione europea; si sono sviluppati ordinamenti globali, aperti a tutti gli Stati; sono state istituite le regioni, alle quali è stata trasferita la competenza legislativa in ordine a numerose materie, tutte relative al diritto amministrativo (ad esempio, governo del territorio, turismo, agricoltura, trasporti). A causa di tali mutamenti, l'ordinamento italiano è divenuto composito, nel senso che la sua disciplina non è più esclusivamente statale, che la sua organizzazione si innesta su quella sopranazionale europe a e su quella mondiale, che le sue procedure sono in parte nazionali, in parte sopranazionali o globali, che il diritto amministrativo ha ora anche una componente regionale. In secondo luogo, perché l'amministrazione dispone di poteri che eccedono quelli che risultano dalle normali regole applicabili nei rapporti tra privati e perché, di conseguenza, nel diritto amministrativo sono presenti istituti, regole, rapporti diversi da quelli propri del diritto privato. Di conseguenza, il diritto amministrativo è speciale in quanto esso è misto o composto sia di norme e principi di diritto pubblico, sia di norme e principi di diritto privato. In conclusione, oggi, il diritto amministrativo presenta un carattere composito, sia perché è in parte statale, in parte ultra statale ed in parte regionale, sia perché ha una parte pubblicistica e una privatisti ca. La specialità del diritto amministrativo è rafforzata dalla esistenza di un giudice speciale. a) È vero? b) È falso? È vero. La specialità del diritto amministrativo è rafforzata dall'esistenza di un giudice proprio di questo ramo del diritto. L'ordinamento italiano, infatti, è caratterizzato dal principio del dualismo giurisdizionale (giudice ordinario-giudice amministrativo). È merito del giudice amministrativo lo sviluppo di istituti e di poteri c.d. derogatori riconosciuti alle pubbliche amministrazioni come figure soggettive privilegiate (ad esempio, supremazia, imperatività, esecutorietà).

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DIRITTO AMM.VO E I SUOI PRINCIPI(By Lucky64 ed il suo gruppo di lavoro argo)

Il diritto amministrativo quel ramo del diritto che disciplina: a) il funzionamento della pubblica amministrazione; b) la pubblica amministrazione e i suoi rapporti con i privati; c) la pubblica amministrazione e il giudice amministrativo. La risposta esatta b). Il diritto amministrativo quel ramo del diritto che disciplina la pubblica amministrazione e i suoi rapporti con i privati. Rientrano nel diritto amministrativo, ad esempio, le norme sull'organizzazione dei ministeri, sugli enti pubblici, sulle sovvenzioni pubbliche a privati, sui servizi pubblici erogati alla collettivit, ecc. Si consideri, peraltro, che non tutta l'attivit della pubblica amministrazione regolata dal diritto amministrativo: infatti, quando stipula contratti di appalto o di societ, la pubblica amministrazione si vale delle norme del codice civile e, quindi, utilizza il diritto privato. Le caratteristiche del diritto amministrativo sono: a) un diritto statale e speciale; b) un diritto statale, regionale e ultrastatale, ma non pi speciale; c) un diritto composito, statale, regionale e ultrastatale e speciale. La risposta esatta c). Per lungo tempo si ritenuto che il diritto amministrativo fosse un diritto statale e speciale, sulla base di due considerazioni distinte. In primo luogo, perch, di regola, si considerava la pubblica amministrazione legata al governo nazionale e soggetta a leggi emanate dal Parlamento. Tuttavia, negli ultimi cinquanta anni, sono intervenuti alcuni cambiamenti: l'ordinamento giuridico italiano entrato a far parte di un pi vasto ordinamento sopranazionale, quello dell'Unione europea; si sono sviluppati ordinamenti globali, aperti a tutti gli Stati; sono state istituite le regioni, alle quali stata trasferita la competenza legislativa in ordine a numerose materie, tutte relative al diritto amministrativo (ad esempio, governo del territorio, turismo, agricoltura, trasporti). A causa di tali mutamenti, l'ordinamento italiano divenuto composito, nel senso che la sua disciplina non pi esclusivamente statale, che la sua organizzazione si innesta su quella sopranazionale europea e su quella mondiale, che le sue procedure sono in parte nazionali, in parte sopranazionali o globali, che il diritto amministrativo ha ora anche una componente regionale. In secondo luogo, perch l'amministrazione dispone di poteri che eccedono quelli che risultano dalle normali regole applicabili nei rapporti tra privati e perch, di conseguenza, nel diritto amministrativo sono presenti istituti, regole, rapporti diversi da quelli propri del diritto privato. Di conseguenza, il diritto amministrativo speciale in quanto esso misto o composto sia di norme e principi di diritto pubblico, sia di norme e principi di diritto privato. In conclusione, oggi, il diritto amministrativo presenta un carattere composito, sia perch in parte statale, in parte ultra statale ed in parte regionale, sia perch ha una parte pubblicistica e una privatistica. La specialit del diritto amministrativo rafforzata dalla esistenza di un giudice speciale. a) vero? b) falso? vero. La specialit del diritto amministrativo rafforzata dall'esistenza di un giudice proprio di questo ramo del diritto. L'ordinamento italiano, infatti, caratterizzato dal principio del dualismo giurisdizionale (giudice ordinario-giudice amministrativo). merito del giudice amministrativo lo sviluppo di istituti e di poteri c.d. derogatori riconosciuti alle pubbliche amministrazioni come figure soggettive privilegiate (ad esempio, supremazia, imperativit, esecutoriet). Pagina 1 di 74

Il diritto amministrativo costituito dalle sole norme che indirizzano e limitano l'attivit della pubblica amministrazione. a) vero? b) falso? falso. Non pu pi essere accettato il sillogismo, proposto in passato dai seguaci delle teorie liberalistiche e positivistiche, secondo il quale diritto uguale a norma dello Stato, pubblica amministrazione uguale a esecuzione delle norme statali, diritto amministrativo uguale a complesso delle norme statali relative alla pubblica amministrazione, perch, da una parte, mutato l'assetto costituzionale, con la sovraordinazione del potere legislativo a quello esecutivo e la adozione di una fitta rete di norme, poste a tutela non solo dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, ma anche di quest'ultima nei confronti del governo e dei partiti, e, dall'altra, si sono moltiplicati i centri di normazione (ad esempio, Unione europea, regioni e cos via), per cui lo Stato non che uno di essi. Oggi possibile enucleare una nozione unitaria e di sintesi di pubblica amministrazione. a) vero? b) falso? falso. Una nozione unitaria, di sintesi, di pubblica amministrazione non solo inutile, ma anche impossibile (solo gli economisti sono alla ricerca di un carattere comune dell'amministrazione, che starebbe nel fatto che gestisce servizi senza valutazione del mercato). L'amministrazione consiste in partecipazione o collaborazione all'attivit di governo (ad esempio, gabinetti dei ministri), di regolazione o di disciplina (ad esempio, il Ministero delle attivit produttive), di erogazione di servizi o di mezzi finanziari (ad esempio, Servizio sanitario nazionale, Istituto nazionale della previdenza sociale - Inps), di attivit di esazione (ad esempio, Ministero dell'economia e delle finanze), di attivit di impresa (ad esempio, Poste italiane) e cos via. Ne deriva che, pi che di pubblica amministrazione al singolare, meglio parlare di pubbliche amministrazioni al plurale. Attivit amministrative possono essere svolte: a) dai soli apparati pubblici pertinenti alla persona giuridica Stato; b) dai soli apparati pubblici dei poteri statali e substatali; c) da soggetti pubblici e privati. La risposta esatta c). Non vero che pubblica una amministrazione che pertiene ad una persona giuridica pubblica: da un esame del diritto positivo, infatti, si evince, da una parte, che non tutte le persone giuridiche pubbliche hanno una amministrazione pubblica (ad esempio, la Banca d'Italia) e che, dall'altra, vi sono amministrazioni pubbliche le quali pertengono a soggetti privati (ad esempio, i concessionari di servizi pubblici essenziali). Dunque, il riferimento all'appartenenza soggettiva dell'amministrazione non sufficiente, ma occorre far riferimento anche alla natura dell'attivit. La definizione secondo cui l'amministrazione consiste nella " esecuzione di leggi " esaustiva. a) vero? b) falso? falso. Si tratta di una definizione scolastica, dettata dalle preoccupazioni ideologiche proprie del liberalismo e del positivismo: infatti, in primo luogo, essa fa riferimento alla divisione dei poteri in legislativo, esecutivo e giudiziario, che ha avuto significati storicamente diversi e funzioni Pagina 2 di 74

differenti; in secondo luogo, essa non corrisponde ad alcuna fase del diritto positivo, perch la pubblica amministrazione ha sempre svolto compiti molto pi che esecutivi. L'amministrazione " cura concreta di interessi pubblici ". a) vero? b) falso? falso. Questa definizione solo una variante rispetto a quella secondo la quale l'amministrazione sarebbe " esecuzione della legge ": la cura " concreta " alla quale essa si riferisce presuppone una cura " astratta ", consistente nell'attivit legislativa: la prima subordinata alla seconda, cos come l'esecuzione della legge alla legge. Tuttavia, sono frequentissimi gli atti della pubblica amministrazione che non possono essere ricondotti a tale concetto, poich sono generali ed astratti e comportano scelte politiche: si pensi, ad esempio, alle delibere del Cipe relative al piano delle telecomunicazioni, alle istruzioni di vigilanza della Banca d'Italia, all'adozione degli schemi di prospetti da parte della Consob, ecc. Va sottolineato, peraltro, come da questa definizione emerga un aspetto importante, quello della " funzionalizzazione " dell'attivit amministrativa: quest'ultima, infatti, sempre diretta ad un fine pubblico, indicato dalle norme, ed predisposta, quindi, per la cura di un interesse, per lo pi collettivo, prescelto dalle norme e per questo qualificato come pubblico. Le principali nozioni di pubblica amministrazione si traggono: a) dal diritto nazionale; b) dal diritto europeo; c) dal diritto nazionale e da quello europeo. La risposta esatta c). Una prima nozione di pubblica amministrazione definita nel diritto europeo e in quello nazionale, con riferimento all'area alla quale si applicano le procedure di scelta dei contraenti in materia di appalti; essa include amministrazioni dello Stato, regioni, enti pubblici territoriali, loro unioni, consorzi e associazioni, enti pubblici non economici, organismi di diritto pubblico (cio persone giuridiche private con finalit d'interesse generale, non svolgenti attivit economica, finanziati, controllati o influenzati in prevalenza dallo Stato o da altri enti pubblici); si tratta di una nozione ampia perch lo scopo delle norme che la regolano di consentire la circolazione delle imprese in Europa e, dunque, di sottoporre il maggiore numero di soggetti pubblici o sotto comando pubblico alle procedure di bando e di esame comparativo delle offerte, per la stipulazione di contratti di appalto di lavori, di servizi e forniture. Una seconda nozione si trae dal diritto europeo e, di riflesso, da quello nazionale, in relazione al fine di individuare il debito e il disavanzo pubblico: per pubblico si intende la pubblica amministrazione, vale a dire l'amministrazione statale, regionale o locale e i fondi di previdenza sociale, ad esclusione delle operazioni commerciali, quali definiti dal Sistema europeo di conti economici integrati. Una terza nozione si trova nel diritto nazionale per soddisfare l'esigenza di delimitare l'applicazione delle norme sul rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni: per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le regioni, le province, i comuni, le comunit montane e loro consorzi ed associazioni, le istituzioni universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, e le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) e le agenzie di cui al d.lgs. n. 300/1999. Una quarta nozione propria del diritto europeo: questo stabilisce che la libert di circolazione dei lavoratori non si applica agli impieghi nella pubblica amministrazione, la quale, secondo la giurisprudenza comunitaria, caratterizzata da due tratti: l'esercizio di poteri pubblici e la tutela di interessi generali dello Stato o di altre collettivit pubbliche. Pagina 3 di 74

Nozioni legali della pubblica amministrazione possono essere sia di fonte normativa sia di fonte giurisprudenziale. a) vero? b) falso? vero. Le nozioni legali della pubblica amministrazione sono sia di fonte normativa (come nei casi delle procedure di scelta dei contraenti in materia di appalti, della individuazione del debito e del disavanzo pubblico e del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni), sia di fonte giurisprudenziale (come nel caso delle limitazioni alla libert di circolazione dei lavoratori relativamente agli impieghi nella pubblica amministrazione). La posizione costituzionale della pubblica amministrazione: a) riconosciuta a livello sostanziale; b) riconosciuta a livello formale; c) non riconosciuta. La risposta esatta b). La Costituzione italiana disciplina la pubblica amministrazione in pi norme: all'art. 5, secondo il quale la Repubblica riconosce e promuove le autonomie locali ed attua il pi ampio decentramento dei servizi statali; all'art. 95, secondo il quale i ministri sono responsabili individualmente degli atti dei loro dicasteri; all'art. 97, secondo il quale i pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialit dell'amministrazione; all'art. 118, secondo il quale le funzioni amministrative sono attribuite ai comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a province, citt metropolitane, regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiariet, differenziazione ed adeguatezza. Inoltre, molte delle disposizioni contenute nel titolo I della prima parte della Costituzione, avente ad oggetto i diritti e i doveri dei cittadini, sono rivolte anche alle amministrazioni pubbliche: cos, ad esempio, il diritto alla salute, la cui cura assicurata dal Servizio sanitario nazionale, o il diritto allo studio, al quale provvede il Sistema nazionale di istruzione. La Costituzione si occupa della pubblica amministrazione solo in via indiretta. a) vero? b) falso? falso. La Costituzione regola le amministrazioni pubbliche in modo sia diretto che indiretto. Nel primo caso, rimette alla legge l'organizzazione degli uffici, stabilisce chi ne responsabile, detta criteri per la dislocazione delle funzioni. Nel secondo, assegna ai privati diritti rispetto ai quali vi sono o limiti dell'attivit delle pubbliche amministrazioni oppure obblighi di prestazione di queste. La funzione servente svolta dalle pubbliche amministrazioni nei confronti del governo: a) non incontra limiti; b) incontra il limite della riserva di legge prevista dall'art. 97 cost.; c) incontra il limite della riserva di legge prevista dall'art. 97 cost. e quello del principio di imparzialit. La risposta esatta c). La funzione servente svolta dalle pubbliche amministrazioni nei confronti del governo incontra due limiti. Il primo quello della riserva di legge prevista dall'art. 97 cost., secondo il quale l'organizzazione amministrativa sottratta al governo: questo pu dettare, con Pagina 4 di 74

regolamento, l'organizzazione interna dei ministeri, ma non istituirli, sopprimerli, modificarli. Il secondo quello del principio di imparzialit della pubblica amministrazione, che costituisce un limite alla politicit indotta in essa dal vertice politico: tale principio ulteriormente sviluppato dalla Costituzione, nella parte in cui prevede l'accesso ai pubblici uffici mediante concorso, il divieto di promozioni non per anzianit dei funzionari pubblici che siano membri del Parlamento, la possibilit di vietare con legge l'iscrizione ai partiti politici di magistrati, militari, funzionari ed agenti di polizia, diplomatici. Il principio di sussidiariet consente agli organismi superiori di intervenire in sostituzione degli organismi inferiori ogniqualvolta questi ultimi agiscono illegittimamente. a) vero? b) falso? falso. Il principio di sussidiariet, introdotto per la prima volta nell'art. 5 tr. Ce, ora sancito dall'art. 118 cost., che regola la distribuzione delle funzioni amministrative: in base a tale principio gli organismi superiori (dal basso verso l'alto, province, citt metropolitane, regioni e Stato) intervengono solo se e nella misura in cui le finalit dell'azione prevista non possano essere sufficientemente realizzate dall'organismo di livello inferiore e, quindi, pi vicino alla collettivit amministrata, il comune. Le norme costituzionali sui diritti e sui doveri dei cittadini: a) incidono sulla pubblica amministrazione in modo diretto; b) incidono sulla pubblica amministrazione in modo indiretto; c) non incidono sulla pubblica amministrazione. La risposta esatta b). Le norme costituzionali sui diritti e sui doveri dei cittadini incidono sulla pubblica amministrazione in modo indiretto: infatti, alcune producono l'effetto di escludere interventi di amministrazioni pubbliche (ad esempio, le limitazioni della libert personale e della libert e segretezza delle comunicazioni possono essere disposte solo dall'autorit giudiziaria); altre consentono attivit amministrative, ma stabiliscono che queste possono essere svolte solo dopo un intervento legislativo (ad esempio, art. 41, secondo cui la legge determina i programmi e i controlli per indirizzare e coordinare a fini sociali l'attivit economica); altre ancora promuovono interventi amministrativi a favore della collettivit (ad esempio, art. 32, per cui la Repubblica tutela la salute). I principi fondamentali del diritto amministrativo si traggono: a) dalla Costituzione e dalle leggi nazionali; b) dai trattati e dagli altri atti dell'Unione europea; c) dalla giurisprudenza dei giudici amministrativi nazionali e di quelli europei; d) da tutti e tre. La risposta esatta d). Alcuni dei principi fondamentali del diritto amministrativo sono stabiliti dalla Costituzione o da leggi; altri sono il risultato della giurisprudenza consolidata dei giudici amministrativi nazionali o di quelli europei; altri ancora sono stabiliti dai trattati o da atti dell'Unione europea. Cos come la definizione della pubblica amministrazione, dunque, i principi che reggono il diritto amministrativo sono il frutto, congiuntamente, del diritto nazionale e di quello europeo, in quanto, per effetto dell'integrazione, da un lato, l'ordinamento sopranazionale si formato sulla base delle tradizioni comuni dei diritti nazionali e, dall'altro, l'ordinamento sopranazionale penetra in quelli nazionali.

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Rispetto ad altri rami del diritto, nel diritto amministrativo vi maggiore necessit dell'azione ordinatrice svolta dai principi. a) vero? b) falso? vero. I principi hanno un posto importante nel diritto amministrativo, anche a causa dell'assenza di una codificazione. Negli altri rami del diritto, da quello civile a quello penale, alle procedure, persino a quello costituzionale, le norme pi importanti sono raccolte in modo organico in codici (o nella Costituzione). Ci non accade nel diritto amministrativo, dove vi , quindi, maggiore necessit dell'azione ordinatrice svolta dai principi, che reggono i diversi istituti positivi. Il principio di legalit dell'azione amministrativa rende la pubblica amministrazione indenne da qualsiasi controllo da parte di altri poteri dello Stato. a) vero? b) falso? falso. Il principio di legalit sta a significare che la pubblica amministrazione sottoposta solo alla legge, nel senso che possono essere esercitati solo i poteri indicati da quest'ultima e solo nei modi prescritti. In origine, tale principio ha definito e limitato l'autorit della pubblica amministrazione nei confronti dei cittadini; in seguito, prima, si esteso anche ai rapporti tra amministrazione e governo; poi, ha acquisito ulteriori, pi ampi significati, divenendo ora regola di funzionamento dell'amministrazione, ora disciplina dei rapporti, ora norma di organizzazione. Il principio di legalit dell'azione amministrativa: a) implicito nella Costituzione e nel Trattato della Comunit europea; b) enunciato espressamente dalla Costituzione; c) enunciato espressamente dal Trattato della Comunit europea. La risposta esatta a). un principio non enunciato dalla Costituzione, ma implicito nell'art. 113, secondo il quale contro gli atti della pubblica amministrazione sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa. Esso, inoltre, si trae, in forma indiretta, ma in termini pi ampi, dall'art. 220 tr. Ce, secondo il quale la Corte di giustizia assicura il rispetto del diritto nell'interpretazione e un controllo di legittimit sugli atti degli organi della Comunit europea. La funzione principale del principio di legalit di tutela dei cittadini. a) vero? b) falso? vero. La funzione principale del principio di legalit di tutela dei cittadini: il Parlamento, attraverso la legge, garantisce questi ultimi, difendendoli dalla pubblica amministrazione. Peraltro, tale principio ha anche una funzione di indirizzo dell'amministrazione, in quanto assicura il funzionamento del circuito democratico: elezione popolare del Parlamento - approvazione parlamentare delle leggi - esecuzione amministrativa delle leggi.

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Il principio di legalit riguarda tutte le attivit svolte dalla pubblica amministrazione. a) vero? b) falso? falso. Nella sua accezione pi estrema ed ampia, il principio di legalit riguarda l'attivit detta correntemente autoritativa dell'amministrazione, quella cio che l'amministrazione svolge in modo unilaterale, senza il consenso e contro la volont del privato, esercitando nei suoi confronti un potere comunemente definito di supremazia (ad esempio, l'espropriazione di un bene privato). Tuttavia, l'amministrazione pubblica, quando esercita la sua autonomia privata ed agisce come un privato, con il consenso dell'altra parte, non sottoposta al principio di legalit in tale forma ampia, bastando, ad esempio, che la legge conferisca un certo potere, senza che vi sia necessit che ne regoli minutamente l'esercizio. Il principio di legalit comporta: a) il rispetto della tipicit e nominativit degli atti; b) il divieto del ricorso a poteri impliciti; c) tutti e due. La risposta esatta c). Il principio di legalit comporta sia il rispetto della tipicit e nominativit degli atti, per cui possono essere emanati solo gli atti espressamente previsti dalla legge e solo in presenza dei presupposti e per i motivi da questa indicati, non essendo ammessi atti misti o innominati, sia il divieto di ricorso a poteri impliciti, cio di poteri non espressamente attribuiti dalle norme, ma derivanti direttamente dall'esigenza di garantire il soddisfacimento degli obiettivi della pubblica amministrazione. Esso inoltre comporta l'esclusione di taluni principi, sviluppati dalla giurisprudenza o dalla scienza giuridica, ma non consacrati dalla legge come tali, quali quelli di autotutela (potest dell'amministrazione di farsi ragione da s) e di autarchia (potest delle amministrazioni minori di emanare provvedimenti). Principio di legalit e principio della riserva di legge esprimono lo stesso concetto. a) vero? b) falso? falso. Il principio della riserva di legge diverso da quello di legalit. La riserva di legge disposta in numerose materie dalla Costituzione, a differenza del principio di legalit. Essa implica un previo intervento del legislatore, che deve regolare a sufficienza la materia, prima che possa intervenirvi la pubblica amministrazione. Il principio di legalit comporta il rispetto della legge formale da parte della pubblica amministrazione. a) vero? b) falso? falso. Secondo la giurisprudenza, il principio di legalit comporta il rispetto di qualcosa di pi della legge: ad esempio, di principi elaborati dai giudici, come ragionevolezza e proporzionalit. Poi, alla legge si aggiunta la Costituzione, che va anch'essa rispettata. Infine, alla legge nazionale si aggiunta la norma comunitaria e il giudice comunitario ha stabilito che l'autorit amministrativa nazionale deve disapplicare la legge nazionale in contrasto con la norma europea.

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Il principio di azionabilit delle pretese trova il suo fondamento: a) nella Costituzione; b) nel Trattato della Comunit europea; c) nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo; d) in tutti e tre. La risposta esatta d). Il principio di azionabilit delle pretese o di giustiziabilit trova fondamento sia nell'art. 24 cost., secondo il quale tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi, e nell'art. 113 cost., secondo il quale contro gli atti della pubblica amministrazione sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti ed interessi; sia nell'art. 230 tr. Ce, che prevede la azionabilit delle pretese dei cittadini nei confronti dei poteri pubblici; sia nell'art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che sancisce il diritto ad un equo processo, cio il diritto di ogni persona a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole da un tribunale indipendente ed imparziale, costituito per legge, il quale decider sia delle controversie sui suoi diritti e doveri di carattere civile, sia della fondatezza di ogni accusa penale che le venga rivolta. Il principio di imparzialit della pubblica amministrazione stato sancito dalla giurisprudenza del giudice amministrativo. a) vero? b) falso? falso. Il principio di imparzialit stabilito dall'art. 97 cost. Esso ha un contenuto negativo ed uno positivo per la pubblica amministrazione, in quanto comporta non solo il divieto di favoritismi, preferenze e discriminazioni, ma anche l'obbligo di determinare criteri e modalit prima di procedere, quello di esaminare in modo accurato, completo e imparziale tutti gli elementi rilevanti della fattispecie, quello di compiere in modo oggettivo un esame comparativo degli interessi da valutare e di tenere conto dei relativi risultati e quello di astensione quando vi sia un interesse alla decisione, per assicurare la terziet dell'azione amministrativa. Il principio di buon andamento connesso: a) ai criteri di economicit e di efficacia; b) al diritto ad una buona amministrazione; c) al principio della buona gestione finanziaria; d) a tutti e tre. La risposta esatta d). La portata del principio di buon andamento sancito dall'art. 97 cost. molto vasta: vi si fanno rientrare l'obbligo della pubblica amministrazione di perseguire la migliore realizzazione dell'interesse pubblico, in modo che vi siano coerenza e congruit tra l'azione amministrativa e il fine che essa deve perseguire; ovvero la tempestivit dell'azione amministrativa; ovvero ancora l'economicit (minor costo), l'efficacia (che misura il rapporto tra risultati ottenuti e obiettivi prestabiliti) e l'efficienza (minore dispendio di risorse per ottenere i risultati) dell'attivit amministrativa. Ad esso si connettono sia i criteri di economicit e di efficacia stabiliti dall'art. 1, c. 1, l. n. 241/1990 sul procedimento amministrativo, sia il " diritto a una buona amministrazione " riconosciuto dall'art. 41 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, sia il principio della " buona gestione finanziaria " disposto dall'art. 274 tr. Ce a carico della Commissione europea, per l'esecuzione del bilancio.

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I principi di ragionevolezza e di proporzionalit hanno contenuto identico. a) vero? b) falso? falso. I principi di ragionevolezza e di proporzionalit sono diversi, anche se vengono spesso applicati congiuntamente. Il primo inteso in tre modi: come congruit tra disciplina normativa e decisione amministrativa, come coerenza tra valutazione compiuta e decisione presa e come coerenza tra decisioni comparabili. Il secondo comporta un giudizio di adeguatezza del mezzo adoperato rispetto all'obiettivo da perseguire e una valutazione della portata restrittiva delle misure che si possono prendere, per cui gli atti amministrativi non debbono andare oltre quanto opportuno e necessario per conseguire lo scopo prefissato: se si presenta una scelta tra pi opzioni, occorre ricorrere a quella meno restrittiva, perch non si possono imporre obblighi e restrizioni alla libert del cittadino in misura superiore a quella strettamente necessaria a raggiungere gli scopi che l'amministrazione deve realizzare. Il principio del legittimo affidamento sancito dalla Costituzione. a) vero? b) falso? falso. Il principio del legittimo affidamento di esclusiva formazione giurisprudenziale, sia nel diritto nazionale, sia in quello europeo. Esso un'applicazione del principio di buona fede oggettiva e comporta la tutela dell'affidamento ragionevole generato da un precedente comportamento dell'amministrazione pubblica. I principi del contraddittorio (o del giusto procedimento), dell'obbligo di motivazione e della trasparenza (o pubblicit) sono disciplinati dalla l. n. 241/1990. a) vero? b) falso? falso. La pubblica amministrazione, pur essendo separata dal potere giudiziario - cos come da quello parlamentare, governativo, giudiziario e privato - ne in qualche modo condizionata: ad esempio, i suoi provvedimenti sono sottoposti, su iniziativa dei soggetti che se ne ritengono lesi, all'esame del giudice amministrativo, che pu annullarli. Il diritto di accesso assicurato: a) nei confronti delle amministrazioni pubbliche; b) nei confronti dei gestori di pubblici servizi; c) nei confronti di ambedue. La risposta esatta c). Il diritto di accesso assicurato non solo nei confronti delle amministrazioni pubbliche, ma anche dei gestori di servizi pubblici. Riguarda i documenti amministrativi, e cio rappresentazioni grafiche, cinematografiche, elettromagnetiche e di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni, formati dalle pubbliche amministrazioni, o, comunque, utilizzati ai fini dell'attivit amministrativa. escluso solo quando necessario per salvaguardare sicurezza nazionale, difesa, relazioni internazionali, politica monetaria e valutaria, ordine pubblico, prevenzione e repressione della criminalit, riservatezza di terzi.

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L'obbligo di motivazione previsto a tutela dei destinatari del provvedimento. a) vero? b) falso? vero. L'obbligo di motivazione, che comporta una completa esposizione del ragionamento di fatto e di diritto alla base del provvedimento, in relazione alle risultanze dell'istruttoria, ha una duplice funzione: permette agli interessati di conoscere la giustificazione del provvedimento per difendere i propri diritti e consente al giudice di esercitare il suo sindacato sulla legittimit della decisione. I principi di sussidiariet e di leale cooperazione riguardano direttamente i rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini. a) vero? b) falso? falso. I principi di sussidiariet e di leale cooperazione non riguardano direttamente i rapporti tra amministrazione pubblica e cittadini, ma le relazioni organizzative tra amministrazioni pubbliche. Il primo menzionato dall'art. 118 cost. quale criterio di attribuzione delle funzioni amministrative per assicurarne l'esercizio unitario, ai livelli di governo superiori a quello comunale ed richiamato nell'art. 2 tr. Ue, secondo il quale nei settori che non sono di sua esclusiva competenza la Comunit interviene soltanto e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri e possono dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti dell'azione in questione, essere realizzati meglio a livello comunitario. Il secondo definito dall'art. 10 tr. Ce, secondo il quale gli Stati membri adottano tutte le misure di carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dal Trattato stesso ovvero determinati dagli atti delle istituzioni della Comunit: la Corte costituzionale italiana ha affermato un obbligo analogo nei rapporti tra Stato e regioni: quando concorrono competenze dell'uno e delle altre, devono contemperarsi i rispettivi interessi Nell'ordinamento italiano, in virt del principio della separazione deipoteri, l'attivit amministrativa non pu essere assolutamente influenzata dal potere giudiziario. a) vero? b) falso? falso. La pubblica amministrazione, pur essendo separata dal potere giudiziario - cos come da quello parlamentare, governativo, giudiziario e privato - ne in qualche modo condizionata: ad esempio, i suoi provvedimenti sono sottoposti, su iniziativa dei soggetti che se ne ritengono lesi, all'esame del giudice amministrativo, che pu annullarli. Rispetto a fenomeni quali il potere politico o le amministrazioni transnazionali, la pubblica amministrazione: a) ne in qualche modo condizionata; b) il fattore condizionante principale per gli stessi; c) agisce su di un piano completamente diverso senza alcun contatto con la loro azione. La risposta esatta a). Interi settori della pubblica amministrazione seguono gli indirizzi delle amministrazioni internazionali, multinazionali o transnazionali, come nel caso dell'agricoltura, ovvero agiscono secondo criteri fissati da queste ultime, come nel caso delle poste; inoltre, di regola, a capo delle pubbliche amministrazioni si trovano funzionari tratti dal corpo politico.

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LE FUNZIONI DEL DIRITTO AMMINISTRATIVO Le funzioni: a) identificano la ragion d'essere e la posizione dell'amministrazione nei confronti della societ; b) costituiscono il principio ordinatore dell'organizzazione e dell'attivit amministrativa; c) determinano la fonte competente a regolarle; d) tutte e tre. La risposta esatta d). Le pubbliche amministrazioni sono istituite, dotate di mezzi e disciplinate da regole speciali per garantire lo svolgimento di specifiche funzioni. Pertanto, le funzioni identificano la ragion d'essere e la posizione dell'amministrazione nei confronti della societ, costituiscono il principio ordinatore dell'organizzazione e dell'attivit amministrativa e, infine, determinano la fonte competente a regolarle. Per queste ragioni lo studio del diritto amministrativo non pu prescindere da un'analisi giuridica delle funzioni, in quanto disciplinate da norme e fonti di rapporti rilevanti per l'ordinamento. Nel nostro sistema la tripartizione delle funzioni e la separazione dei poteri: a) hanno valore descrittivo, non normativo; b) rappresentano un principio costituzionale; c) sono il frutto di una costruzione giurisprudenziale che ha assunto valore normativo. La risposta esatta a). La tripartizione delle funzioni e la separazione dei poteri (esecutivo, legislativo, giudiziario) servono a comprendere le origini di alcuni istituti del diritto amministrativo, ma ormai non corrispondono pi al diritto vigente; al massimo, hanno un valore orientativo. Vi sono soggetti pubblici, come le autorit indipendenti, non appartenenti ad alcuno dei tre poteri; cos come la stessa amministrazione non integralmente riducibile al suo vertice politico-governativo, che ha soltanto poteri di indirizzo e di controllo, non di gestione. Spesso, poi, vi una dissociazione tra il potere in senso funzionale o sostanziale (di eseguire, di porre norme, di dirimere controversie) e il potere in senso formale: l'autorit e l'atto che da essa promana (il provvedimento dell'amministrazione, la legge del Parlamento, la sentenza del giudice). Si pensi alle funzioni amministrative affidate ai giudici (ad esempio, l'attivit di volontaria giurisdizione); alle funzioni normative svolte dall'esecutivo (cos, l'esercizio del potere regolamentare); alle funzioni di soluzione dei conflitti attribuite all'amministrazione (si parla, in proposito, di attivit " paragiurisdizionale "). Il principio della separazione dei poteri ha valore normativo nell'ordinamento europeo, che distingue nettamente le tre funzioni esecutiva, legislativa e giudiziaria. a) vero? b) falso? falso. Infatti, il principio della separazione dei poteri ulteriormente eroso dall'ordinamento europeo che, al suo interno, non distingue nettamente le tre funzioni. Ad esempio, la Commissione europea, l'organo amministrativo dell'Unione, partecipa al procedimento legislativo e svolge funzioni contenziose. Il diritto europeo, inoltre, nei rapporti verticali con gli Stati membri, impone il superamento di qualsiasi immunit: non soltanto il potere esecutivo, ma anche quello legislativo sono sindacabili da parte del giudice. Quest'ultimo, anzi, pu condannare lo Stato " legislatore " al risarcimento del danno, ad esempio, per mancata o erronea attuazione di direttive comunitarie.

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La distinzione tra " funzione " e " servizio " spesso utilizzata per affermare che solo la prima : a) un'attivit svolta da un potere pubblico ma che potrebbe esserlo, per sua natura, anche da un privato; b) un'attivit necessaria per la collettivit, in gestione pubblica riservata e retta dal diritto pubblico; c) un'attivit di interesse pubblico svolta da privati. La risposta esatta b). Nel diritto amministrativo, un'opinione diffusa distingue funzione e servizio per affermare che soltanto la prima un'attivit necessaria per la collettivit: quindi, in gestione riservata, retta dal diritto pubblico. Questa concezione, a volte, ispira singole soluzioni legislative: ad esempio, l'esclusione dal regime privatistico del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni degli impieghi pi strettamente connessi all'esercizio delle funzioni " sovrane " (come i magistrati, il personale militare e delle forze di polizia, il personale della carriera diplomatica e di quella prefettizia: art. 3, d.lgs. n. 165/2001). La contrapposizione tra funzione e servizio costituisce un retaggio dello Stato liberale oggi in larga misura superato. a) vero? b) falso? vero. Per un verso, la fornitura di determinati servizi considerata parimenti necessaria al funzionamento della collettivit: si pensi, ad esempio, che la continuit di entrambi i tipi di compiti pubblici - funzioni e servizi - garantita da un'apposita legge sullo sciopero nei servizi essenziali (la legge n. 146/1990) che si applica all'esercizio di attivit economiche cos come allo svolgimento di funzioni proprie dei pubblici poteri (l'amministrazione della giustizia, la protezione civile, la tutela dell'ambiente). Per altro verso, anche l'esercizio delle funzioni amministrative si traduce nell'erogazione di servizi alla collettivit in base alle disponibilit finanziarie dello Stato. Le funzioni, inoltre, al pari dei servizi pubblici, possono, a certe condizioni, essere delegate a soggetti privati e persino svolgersi in concorrenza. La distinzione tra funzione e servizio, dunque, non ha valore generale: serve soltanto ai fini dell'applicazione di singole previsioni normative; queste ultime, tuttavia, adottano criteri di individuazione diversi caso per caso (anche se a volte assimilabili). Per " servizi pubblici " si intendono, di norma: a) i servizi erogati all'utenza, a condizioni di mercato, da parte delle pubbliche amministrazioni; b) i servizi erogati all'utenza a condizioni diverse da quelle di mercato, sulla base di una previsione legislativa e di un incarico dell'amministrazione; c) i servizi erogati all'utenza, a condizioni diverse da quelle di mercato. La risposta esatta b). Per servizi pubblici si intendono generalmente i servizi erogati all'utenza a condizioni diverse da quelle di mercato, sulla base di una previsione legislativa e di un incarico dell'amministrazione. opportuno, comunque, chiarire che non esiste una nozione legale di servizio pubblico. Vi sono, invece, tante nozioni diverse, funzionali all'applicazione delle singole discipline. Ci evidente nei casi in cui il legislatore elenca i settori e le attivit considerate come servizi pubblici ai fini di determinare l'ambito oggettivo di applicazione di una data normativa. Il discorso, tuttavia, vale anche quando la legge utilizza la nozione, senza definirla o esemplificarne i contenuti. L'estensione della disciplina pubblica, allora, si determina in relazione alla sua ratio complessiva: la maggior parte delle volte, ad esempio nell'art. 43 cost. o nelle norme sulla regolazione, la nozione di servizio pubblico intesa in senso economico.

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L'amministrazione considerata, in quanto tale, funzione nel senso che essa preposta alla cura di interessi generali e che, pertanto, deve essere, nella sua globalit, in un " rapporto di congruenza " con i fini pubblici. a) vero? b) falso? vero. L'amministrazione considerata, in quanto tale, funzione. In questo modo, si intende dire che essa preposta alla cura di interessi generali e che, pertanto, deve essere, nella sua globalit, in un " rapporto di congruenza " con i fini pubblici. L'ordinamento, dunque, assicura la funzionalizzazione dell'amministrazione, in tutti i suoi aspetti: l'organizzazione, i mezzi (personali, patrimoniali e finanziari) e l'attivit. Questa concezione, tuttavia, ha valore descrittivo. Indica, in sintesi, l'esistenza di determinate discipline orientate a garantire il perseguimento dei fini pubblici; non la necessaria applicazione di uno specifico regime fondato sugli istituti generali del diritto amministrativo, concepiti in termini contrapposti a quelli del diritto privato. Di conseguenza, la funzionalizzazione opera con intensit e tecniche giuridiche differenziate, a seconda delle soluzioni adottate dal legislatore o dalla stessa amministrazione. L'attivit amministrativa: a) persegue i fini determinati dalla legge; b) sottoposta a determinati principi, a cominciare da quelli costituzionali di imparzialit e buon andamento; c) , in via generale, procedimentalizzata e sottoposta a controlli; d) tutte e tre. La risposta esatta d). L'attivit amministrativa, secondo un'opinione diffusa, si contraddistingue per il carattere funzionale: , cio, rilevante nella sua globalit, diversamente dall'attivit privata, che tale soltanto per alcuni aspetti. L'attivit amministrativa, dunque, persegue i fini determinati dalla legge; sottoposta a determinati principi, a cominciare da quelli costituzionali di imparzialit e buon andamento; , in via generale, procedimentalizzata e sottoposta a controlli. Bisogna per distinguere le varie modalit in cui ci avviene. A volte, l'attivit amministrativa si svolge secondo una sequenza tipicamente pubblicistica: si avvia un procedimento che si conclude con l'emanazione di un provvedimento (anche se questo pu essere sostituito o determinato nel contenuto da accordi retti dal diritto privato). Altre volte, l'attivit amministrativa si svolge tramite contratti. In questi casi, il perseguimento dei fini stabiliti dalla legge e il rispetto dei principi dell'azione amministrativa sono assicurati con strumenti diversi: da un lato, vi sono procedimenti amministrativi diretti alla definizione dell'operazione contrattuale e alla scelta concorsuale del contraente; dall'altro, vi un apprezzamento successivo dell'attivit complessiva, attraverso meccanismi propri e diversi da quelli fondati sul giudizio di legittimit-liceit dell'elemento puntuale (dai controlli di risultato alla valutazione della responsabilit dirigenziale). Si conferma, cos, la pluralit delle tecniche di funzionalizzazione dell'amministrazione. Negli ultimi anni, sono divenute sempre meno frequenti le ipotesi in cui i soggetti privati sono chiamati a svolgere compiti di interesse generale. a) vero? b) falso? falso. Le ipotesi in cui soggetti privati vengono chiamati a svolgere compiti di interesse generale hanno conosciuto, negli ultimi anni, un notevole sviluppo, per diverse cause. In primo luogo, le riforme amministrative hanno condotto alla privatizzazione di molti enti pubblici, cui rimangono affidate funzioni svolte nella precedente veste (si pensi alle casse previdenziali dei liberi Pagina 13 di 74

professionisti). Contemporaneamente, alcuni compiti propri dell'amministrazione sono stati affidati a terzi: in particolare, a soggetti di diritto privato, appositamente costituiti per legge ovvero operanti sul mercato. In secondo luogo, il disegno costituzionale di un sistema sociale misto, dove le prestazioni sono erogate da amministrazioni e soggetti privati, ha trovato sempre pi riconoscimento nella legislazione: si pensi ai " servizi nazionali " e ai " sistemi integrati " nei settori della sanit, dell'istruzione, della previdenza e dell'assistenza sociale, ai quali partecipano a pari titolo erogatori pubblici e privati. Questa prospettiva ulteriormente rafforzata da una recente riforma costituzionale che invita i pubblici poteri a favorire " l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attivit di interesse generale " (art. 118, c. 4, cost.). In terzo luogo, i principi comunitari di libera circolazione e di concorrenza hanno ridotto anche nel campo economico la possibilit per lo Stato di riservarsi l'assolvimento di missioni di interesse generale. Imprese pubbliche e private, pertanto, sono libere di concorrere nella fornitura di prestazioni essenziali per la collettivit. Secondo un orientamento diffuso, il carattere funzionale dei compiti di interesse generale svolti dai privati impone l'applicazione dei medesimi principi e regole del diritto amministrativo elaborati con riferimento alle organizzazioni pubbliche. a) vero? b) falso? vero. Il carattere funzionale dei compiti di interesse generale svolti dai privati impone, secondo un'opinione diffusa, l'applicazione dei medesimi principi e regole del diritto amministrativo elaborati con riferimento alle organizzazioni pubbliche. Soltanto in questo modo sarebbe possibile assicurare il corretto svolgimento della " missione " e tutelarne i beneficiari. Cos, a volte, lo stesso legislatore a prevedere espressamente l'estensione di singole discipline pubbliche a soggetti privati: ad esempio, il diritto di accesso ai documenti amministrativi si esercita nei confronti non soltanto delle pubbliche amministrazioni ma anche dei gestori privati di servizi pubblici (art. 23, legge n. 241/1990). I terzi (gli utenti del servizio) possono cos ricorrere ai medesimi strumenti di garanzia di cui dispongono nei confronti dell'amministrazione. Altre volte, invece, la giurisprudenza a pervenire all'estensione delle norme del diritto amministrativo. In alcuni casi, il problema risolto sul piano " soggettivo ", attraverso una riqualificazione in termini pubblicistici di enti pur ordinati secondo forme e strutture tipiche del diritto privato. In altri casi, invece, la giurisprudenza imposta il problema sul piano " oggettivo ": anche senza contestare la natura privatistica dei soggetti, i profili dell'attivit rilevanti per l'interesse pubblico sono sottoposti alla disciplina generale dell'attivit amministrativa e persino del provvedimento. I privati, pertanto, possono agire, ad esempio, per l'annullamento dell'atto, per illegittimit derivante da un vizio della funzione. In entrambi i casi, per, si trascura che il paradigma funzionale non giustifica una meccanica e integrale applicazione dei principi e delle regole generali del diritto amministrativo. L'ordinamento dispone di varie tecniche per garantire la cura dell'interesse generale o collettivo, anche quando questa affidata a soggetti di diritto privato o a cittadini singoli e associati. a) vero? b) falso? vero. L'ordinamento dispone di varie tecniche per garantire la cura dell'interesse generale o collettivo, anche quando questa affidata a soggetti di diritto privato o a cittadini singoli e associati. Pertanto, a volte, vi pu essere la semplice indicazione dei fini cui il privato, nel perseguire il proprio scopo, deve orientare l'attivit. Altre volte, l'ordinamento vincola l'attivit del privato al rispetto di una serie di obblighi, condizioni e limiti. Infine, si pu prevedere per legge la soggezione dei privati al rispetto di regole concepite in via primaria per l'amministrazione. La ricerca di una corretta composizione tra i diversi interessi in gioco conduce a scomporre e applicare in modo differenziato le varie discipline. Pagina 14 di 74

Il ricorso integrale agli istituti del diritto amministrativo per garantire la tutela dei terzi non sempre necessario perch tali istituti: a) possono risultare eccedenti rispetto alle finalit perseguite e contraddittori con le soluzioni volte ad avvalersi di soggetti privati per la cura dell'interesse generale; b) possono legittimare nuovi poteri e privilegi in capo ai privati incaricati di funzioni e servizi pubblici; c) sia a) che b); d) possono comportare una eccessiva spesa pubblica. La risposta esatta c). La tutela dei terzi non richiede necessariamente il ricorso, per di pi integrale, agli istituti del diritto amministrativo. Questi, infatti, da un lato, possono risultare eccedenti rispetto alle finalit perseguite e contraddittori con le soluzioni volte ad avvalersi di soggetti privati per la cura dell'interesse generale. Dall'altro, possono legittimare nuovi poteri e privilegi in capo ai privati incaricati di funzioni e servizi pubblici; oppure rivelarsi inefficaci, perch comunque concepiti per situazioni diverse. In tutti questi casi, dunque, tutele e controlli possono operare, anche in base alle previsioni della disciplina speciale, innanzi tutto sul piano associativo o contrattuale. Il ricorso ad alcuni rimedi propri del diritto amministrativo potr avvenire invece in via residuale, attraverso applicazioni articolate e calibrate in relazione al caso concreto. In base al principio di sussidiariet, gli Stati membri della Comunit europea adottano tutte le misure di carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dal Trattato ovvero determinati dagli atti delle istituzioni della Comunit. a) vero? b) falso? falso. Secondo il principio di sussidiariet, la Comunit europea interviene " soltanto e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri " (art. 5 tr. Ce). Viceversa, in base al principio di leale cooperazione che gli Stati " adottano tutte le misure di carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dal [...] Trattato ovvero determinati dagli atti delle istituzioni della Comunit " (art. 10 tr. Ce). Il principio di sussidiariet e il principio di leale cooperazione sono criteri di distribuzione tra l'amministrazione comunitaria e quella nazionale: a) delle sole funzioni legislative; b) delle sole funzioni amministrative; c) sia delle funzioni legislative che delle funzioni amministrative. La risposta esatta c). Per effetto del principio di sussidiariet e del principio di leale cooperazione le funzioni non soltanto legislative ma anche amministrative possono essere ripartite tra Comunit e Stati; oppure svolgersi in modo concorrente, attraverso procedimenti composti. In questo secondo caso, sono responsabili delle singole fasi ora l'amministrazione comunitaria, ora quella nazionale, ora persino quella di altri Stati membri (in virt del principio del mutuo riconoscimento).

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Nelle materie appartenenti alla legislazione concorrente, le regioni esercitano la potest legislativa: a) nell'ambito dei principi fondamentali espressamente determinati dalla legge statale o, in difetto, quali desumibili dalle leggi statali vigenti ovvero oggetto di appositi decreti legislativi di carattere ricognitivo; b) esclusivamente nell'ambito dei principi fondamentali espressamente determinati dalla legge statale; c) in attuazione delle leggi statali vigenti. La risposta esatta a). In base all'art. 117 cost., nelle materie appartenenti alla legislazione concorrente, le Regioni esercitano la potest legislativa nell'ambito dei principi fondamentali espressamente determinati dalla legge statale. Ai sensi dell'art. 1, legge n. 131/2003, in difetto di apposite leggi cornice, i principi sono desumibili dalle leggi statali vigenti ovvero oggetto di appositi decreti legislativi di carattere ricognitivo. L'art. 118 cost. stabilisce che le funzioni amministrative sono attribuite: a) a comuni, a province, citt metropolitane, regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiariet, differenziazione e adeguatezza; b) ai comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite da leggi statali o regionali, secondo le rispettive competenze, a province, citt metropolitane, regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiariet, differenziazione e adeguatezza; c) ai comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite da leggi statali, secondo le rispettive competenze, a regioni e Stato, sulla base del principio di sussidiariet. La risposta esatta b). L'art. 118 cost. stabilisce che le funzioni amministrative sono attribuite ai comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite da leggi statali o regionali, secondo le rispettive competenze, a province, citt metropolitane, regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiariet, differenziazione e adeguatezza. Le funzioni amministrative, quindi, rispetto alla precedente versione dell'art. 118 cost., non sono pi distribuite in corrispondenza con le potest legislative (e, dunque, in base al criterio della materia), ma sono anzitutto attribuite al livello di amministrazione pi " vicino " ai cittadini, quello comunale. Il principio di sussidiariet: a) ha esclusivo riguardo all'allocazione delle funzioni amministrative; b) ha esclusivo riguardo all'allocazione delle funzioni legislative; c) pur essendo introdotto con riguardo all'allocazione delle funzioni amministrative, si riflette anche sul piano della distribuzione delle potest legislative. La risposta esatta c). Secondo la giurisprudenza della Corte costituzionale, il principio di sussidiariet, pur essendo introdotto con riguardo all'allocazione delle funzioni amministrative, si riflette anche sul piano della distribuzione delle potest legislative. In determinati casi, pertanto, lo Stato legittimato ad assumere e regolare l'esercizio di funzioni amministrative anche su materie di potest legislativa concorrente, quando l'istanza di esercizio unitario trascende l'ambito regionale. Il principio di legalit, infatti, " impone che anche le funzioni assunte per sussidiariet siano organizzate e regolate dalla legge ": ci conduce ad " escludere che le singole regioni, con discipline differenziate, possano organizzare e regolare funzioni amministrative attratte a livello nazionale e ad affermare che solo la legge statale possa attendere a un compito siffatto ".

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Lo Stato pu sempre assumere e regolare l'esercizio di funzioni amministrative anche su materie di potest legislativa concorrente. a) vero? b) falso? falso. La Corte costituzionale ha precisato che il normale riparto di competenze legislative previsto dall'art. 117 cost. derogabile soltanto se la valutazione dell'interesse pubblico sottostante all'assunzione di funzioni regionali da parte dello Stato risponda a standard di proporzionalit e di ragionevolezza e sia oggetto di un accordo stipulato con la regione interessata. Di qui, l'adozione di " una concezione procedimentale e consensuale della sussidiariet e dell'adeguatezza ". L'attribuzione della funzione allo Stato, pertanto, impone di verificare la natura e le dimensioni di ciascuna funzione e la capacit dei diversi soggetti di svolgerla. La valutazione, tuttavia, affidata a una concertazione fra tutti i soggetti interessati. Si intende cos evitare che l'attrazione della competenza amministrativa, e quindi anche di quella legislativa, in capo allo Stato si traduca in un'indebita sottrazione di prerogative regionali. In tale sistema, in conclusione, l'amministrazione non intesa come esecuzione della legge, ma come cura di interessi. La distribuzione della funzione tra i diversi livelli di amministrazione dipende prima di tutto dalla dimensione e dalla natura degli interessi da soddisfare e occorre partire dalle funzioni amministrative e dalla loro collocazione costituzionalmente regolata per stabilire a quale soggetto spetti disciplinarle. Gli elementi fondamentali delle funzioni sono: a) la materia, i fini, le attribuzioni; b) la materia, i fini, le attribuzioni, i destinatari; c) l'organizzazione, il personale, la finanza, i procedimenti. La risposta esatta b). Gli elementi fondamentali delle funzioni sono quattro: la materia, i fini, le attribuzioni, i destinatari. Senza una considerazione di insieme di tutti questi elementi, non possibile comprendere i caratteri delle funzioni. La materia quale elemento della funzione indica: a) il campo di intervento, come definito dalla legge; b) il complesso dei compiti conferiti all'amministrazione; c) lo scopo complessivo dell'attivit amministrativa. La risposta esatta a). La materia indica il campo o ambito di intervento della funzione, come definito dalla legge: ad esempio, la legge italiana attribuisce alla pubblica amministrazione compiti relativamente all'agricoltura, distinguendo, per, tra attivit di tutela e attivit di produzione. In ordine a una stessa materia, le attribuzioni possono essere ripartite fra pi amministrazioni. a) vero? b) falso? vero. Con il termine attribuzione ci si riferisce al complesso di compiti conferiti all'amministrazione dalle norme in ordine ad una materia (" policy " nella terminologia inglese). Ad esempio, in materia di istruzione, vi sono amministrazioni che provvedono direttamente all'erogazione dei servizi scolastici ed altre che svolgono attivit di controllo nei confronti di istituti privati: dunque, nella stessa materia, si riscontrano soggetti pubblici che svolgono compiti diversi.

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Tra gli elementi delle funzioni, il fine quello che riguarda ogni singolo atto. a) vero? b) falso? falso. Fine lo scopo complessivo, nel senso che non riguarda ogni singolo atto: ad esempio, quello di assicurare l'istruzione obbligatoria e gratuita, a carico delle amministrazioni centrali, sino al compimento della scuola dell'obbligo, un fine regolato soltanto a partire dal 1962. Tra i vari tipi di attribuzioni, il caso delle prestazioni sanitarie, di quelle assistenziali e previdenziali, nonch di quelle dell'istruzione un'ipotesi in cui le amministrazioni: a) erogano servizi a ciascun cittadino, attraverso la costituzione di rapporti individuali di utenza; b) vendono beni e servizi; c) erogano servizi indivisibili alla collettivit. La risposta esatta a). Il caso delle prestazioni sanitarie, di quelle assistenziali e previdenziali, nonch di quelle dell'istruzione costituisce un'ipotesi in cui le amministrazioni erogano servizi a ciascun cittadino, attraverso la costituzione di rapporti individuali di utenza. Quanto agli altri generi di attribuzioni, la categoria pi tradizionale quella relativa all'esercizio delle funzioni di ordine, che si traducono nell'erogazione di servizi indivisibili alla collettivit: si pensi all'ordine pubblico o all'amministrazione della giustizia. Una ulteriore ipotesi quella in cui le amministrazioni vendono beni e servizi: in questi casi, di norma, si ordinano in forma di impresa, per svolgere attivit commerciali di interesse pubblico o collettivo. Un'altra ipotesi riguarda la direzione di attivit private per la cura di interessi collettivi: il caso delle funzioni di governo del territorio e di disciplina dell'economia. Infine, i pubblici poteri esercitano attribuzioni di tipo regolativo aventi ad oggetto rapporti tra privati: si pensi alla regolazione dei servizi a rete, dei mercati finanziari o alla tutela della concorrenza. Nel classificare gli elementi delle funzioni, l'individuazione dei destinatari operazione di scarsa importanza sotto il profilo giuridico. a) vero? b) falso? falso. L'individuazione dei destinatari delle funzioni amministrative operazione importante: ad esempio, utile per stabilire i soggetti legittimati a partecipare ai procedimenti amministrativi e a impugnare i provvedimenti finali. Con riferimento alle funzioni di ordine, il processo di integrazione europea e il riconoscimento di competenze alle regioni e agli enti locali hanno raggiunto un grado molto avanzato. a) vero? b) falso? falso. Le funzioni di ordine fanno parte, anche storicamente, del nucleo fondamentale delle funzioni " sovrane ". In questi casi, il processo di integrazione europea ancora limitato, cos come il riconoscimento di competenze alle regioni e agli enti locali.

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Le funzioni di ordine si traducono in: a) una concessione di benefici a ciascun cittadino; b) una erogazione di servizi alla collettivit; c) una compressione dei diritti dei cittadini. La risposta esatta b). Le autorit pubbliche operano soprattutto mediante poteri, che limitano le libert dei cittadini. Di qui la necessit di una loro particolare garanzia, anche a livello costituzionale. Le funzioni d'ordine, allo stesso tempo, servono a garantire i diritti dei cittadini, che spesso chiedono direttamente l'intervento dei pubblici poteri. Anche le funzioni d'ordine, pertanto, si traducono in un'erogazione di servizi alla collettivit, il cui livello dipende da scelte allocative (ad esempio, quante risorse destinare all'incremento del personale e dei mezzi a disposizione delle forze di polizia o della magistratura). Di qui l'idea che tutti i diritti (non soltanto quelli sociali) hanno un " costo " e che anche " la libert dipende dalle tasse ". Le funzioni amministrative relative all'ordine pubblico e alla sicurezza sono attribuite: a) allo Stato, mentre competono a regioni ed enti locali quelle di polizia amministrativa; b) allo Stato, cui competono anche quelle di polizia amministrativa; c) allo Stato e alle regioni, mentre competono agli enti locali quelle di polizia amministrativa. La risposta esatta a). Le funzioni amministrative relative all'ordine pubblico e alla sicurezza sono attribuite allo Stato, mentre competono a regioni ed enti locali quelle di polizia amministrativa. Tali funzioni sono dirette al " mantenimento dell'ordine pubblico, inteso come il complesso dei beni giuridici fondamentali e degli interessi pubblici primari sui quali si regge l'ordinata e civile convivenza nella comunit nazionale, nonch alla sicurezza delle istituzioni, dei cittadini e dei loro beni ". Per queste ragioni, si tratta di funzione tipicamente conservativa, anche se, in realt, si risolve nell'erogazione di servizi alla collettivit. Nell'esercizio dei relativi compiti, l'amministrazione adotta " misure preventive e repressive " (art. 159, d.lgs. n. 112/1998). La tutela dell'ordine pubblico appare una funzione caratterizzata dal conflitto tra " autorit " e " libert ". a) vero? b) falso? vero. Proprio in quanto caratterizzata dal conflitto tra autorit e libert, la funzione di tutela dell'ordine pubblico assistita, gi nella Costituzione, da una serie di garanzie a tutela della libert personale e del domicilio, della libert e della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione, della libert di circolazione e di soggiorno, del diritto di riunione e di associazione, della libert di religione e di manifestazione del pensiero (art. 13-21 cost.). Per effetto di queste disposizioni costituzionali, i poteri dell'autorit amministrativa sono in alcuni casi totalmente banditi; in altri, subordinati al ricorrere delle ipotesi tassativamente previste dalla legge e talora dalla Costituzione stessa; in altri, ancora, soggetti alla previa autorizzazione o alla successiva ratifica dell'autorit giudiziaria (riserva di giurisdizione). A questi vincoli devono conformarsi tutte le leggi regolatrici della funzione. La funzione di tutela dell'ordine pubblico deve essere intesa a protezione dello Stato e delle sue istituzioni, prima ancora che dei cittadini. a) vero? b) falso? falso. La tradizionale rappresentazione della funzione in termini di conflitto autorit-libert non deve far dimenticare che i privati chiedono l'intervento dei pubblici poteri a protezione dei propri Pagina 19 di 74

diritti e beni. Da questo punto di vista, la funzione deve essere intesa a protezione dei cittadini, prima ancora che dello Stato e delle sue istituzioni. L'esistenza di una vera e propria domanda per il servizio spiega l'importanza crescente delle politiche di sicurezza, che trovano riflesso nelle misure, anche finanziarie, di speciale sostegno alle forze di polizia e ai loro organici; nello sviluppo di servizi di vigilanza privata; persino nell'introduzione di forme di partecipazione ai costi per gli organizzatori di eventi che richiedono misure aggiuntive di sicurezza (concerti, spettacoli, eventi sportivi). "Funzione giudiziaria" e "funzione di amministrazione della giustizia" sono espressioni che hanno, sostanzialmente, il medesimo significato. a) vero? b) falso? falso. Le espressioni " funzione giudiziaria " e " funzione di amministrazione della giustizia " non hanno il medesimo significato. La prima una funzione (non amministrativa) di ordine: si svolge attraverso atti autoritativi (le sentenze) non provvedimentali, per finalit tipicamente conservative (dichiarare l'esistenza di diritti e obblighi). La seconda, invece, mira a garantire una fruizione diffusa delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti e un esercizio efficiente delle azioni a protezione degli interessi dello Stato e della collettivit. " Funzione giudiziaria " e " funzione di amministrazione della giustizia " sono espressioni che hanno, sostanzialmente, il medesimo significato. a) vero? b) falso? falso. Le espressioni " funzione giudiziaria " e " funzione di amministrazione della giustizia " non hanno il medesimo significato. La prima una funzione (non amministrativa) di ordine: si svolge attraverso atti autoritativi (le sentenze) non provvedimentali, per finalit tipicamente conservative (dichiarare l'esistenza di diritti e obblighi). La seconda, invece, mira a garantire una fruizione diffusa delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti e un esercizio efficiente delle azioni a protezione degli interessi dello Stato e della collettivit. Nell'ambito delle attribuzioni necessarie all'esercizio della funzione di amministrazione della giustizia, spetta al Ministero delle giustizia: a) l'amministrazione dei giudici; b) l'amministrazione dei servizi; c) ambedue. La risposta esatta b). Le attribuzioni necessarie all'esercizio della funzione di amministrazione della giustizia si distinguono in due categorie fondamentali: l'amministrazione dei giudici e l'amministrazione dei servizi. La prima retta in prevalenza dagli organi di autogoverno, a cominciare dal Consiglio superiore della magistratura. L'amministrazione dei servizi spetta invece al Ministero della giustizia, che esercita i compiti concernenti i servizi relativi all'attivit giudiziaria, l'organizzazione ed i servizi della giustizia, i servizi dell'amministrazione penitenziaria e i servizi relativi alla giustizia minorile. Le relazioni tra i due tipi di attribuzioni, tra obiettivi qualitativi e quantitativi del servizio, tra valori di sistema e diritti dei cittadini sono all'origine di continue tensioni. Ne costituiscono un indice significativo i ripetuti disegni di riforma che finiscono per interessare lo stesso ordinamento giudiziario e i codici di diritto processuale.

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Le dotazioni infrastrutturali consistono in strumenti fondamentali: a) esclusivamente per il funzionamento del mercato e le libert di circolazione e comunicazione dei cittadini; b) per il governo del territorio e per la protezione dell'ambiente; c) per il funzionamento del mercato e la libert di circolazione e comunicazione dei cittadini, per il governo del territorio e, in molti casi, per la protezione dell'ambiente. La risposta esatta c). Le dotazioni infrastrutturali sono strumenti fondamentali per il funzionamento del mercato e la libert di circolazione e comunicazione dei cittadini, oltre che per il governo del territorio e, in molti casi, per la protezione dell'ambiente. La funzione di provvedere alle infrastrutture tra le pi importanti dei pubblici poteri, anche quando prevalgono orientamenti contrari a forme di intervento diretto nell'economia. Non a caso, anche l'Unione europea si interessata alla costituzione e allo sviluppo di " reti transeuropee " (art. 154 tr. Ce). La funzione di dotazione infrastrutturale svolta attraverso attribuzioni di tipo direttivo. a) vero? b) falso? La funzione di dotazione infrastrutturale svolta attraverso attribuzioni di tipo direttivo. a) vero? b) falso? Le " societ organismi di attestazione-soa ": a) attestano i requisiti per la partecipazione alle gare d'appalto; b) attestano i requisiti per eseguire opere pubbliche; c) certificano i bilanci delle imprese aggiudicatarie di appalti pubblici. La risposta esatta a). L'attestazione dei requisiti per la partecipazione alle gare di appalto, in passato svolta dall'amministrazione, ora resa, sulla base di rapporti contrattuali, da appositi soggetti privati: le societ organismi di attestazione-soa. Nella funzione di dotazioni infrastrutturali, infatti, rilevanti compiti di interesse pubblico e collettivo sono svolti da operatori privati. Un altro esempio rappresentato dai soggetti che assumono il ruolo di " promotore " e " contraente generale ": in presenza di determinate condizioni (ad esempio, l'utilizzo di fondi pubblici), essi sono comunque considerati come organismi di diritto pubblico, ai fini della soggezione alle procedure di gara per la selezione dell'impresa contraente. Ai sensi dell'art. 117 cost., il " governo del territorio " : a) materia di legislazione esclusiva statale; b) materia di legislazione concorrente; c) materia di legislazione esclusiva regionale. La risposta esatta b). Nell'art. 117, c. 3, cost., il " governo del territorio ", ossia l'insieme delle prescrizioni che influenzano o determinano la trasformazione e l'uso del suolo, individuato come materia di legislazione concorrente.

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La maggior parte delle funzioni amministrative in materia urbanistica compete: a) allo Stato e alle regioni; b) allo Stato; c) alle regioni e agli enti locali. La risposta esatta c). La maggior parte delle funzioni amministrative compete a regioni ed enti locali. Ad essi spetta " la disciplina dell'uso del territorio comprensiva di tutti gli aspetti conoscitivi, normativi e gestionali riguardanti le operazioni di salvaguardia e di trasformazione del suolo, nonch la protezione dell'ambiente " (art. 80, decreto del Presidente della Repubblica n. 616/1977). L'esercizio di tali funzioni si realizza mediante attribuzioni di direzione e di regolazione che si traducono in misure di zonizzazione, localizzazione e, pi in generale, di vincolo, fino all'adozione di procedure espropriative. L'amministrazione statale, invece, ha fondamentalmente poteri di indirizzo e vigilanza ed chiamata, quindi, ad " assicurare, nel rinnovamento ed ampliamento edilizio delle citt, il rispetto dei caratteri tradizionali, di favorire il disurbanamento e di frenare la tendenza all'urbanesimo " (art. 1, legge n. 1150/1942). Ad essa oggi spetta l'" identificazione delle linee fondamentali dell'assetto del territorio nazionale, con riferimento ai valori naturali e ambientali, alla difesa del suolo e all'articolazione territoriale delle reti infrastrutturali e delle opere di competenza statale, nonch al sistema delle citt e delle aree metropolitane, anche ai fini dello sviluppo del Mezzogiorno e delle aree depresse del paese " (art. 52, d.lgs. n. 112/1998). In alcuni casi, tali obiettivi sono perseguiti con interventi speciali, diretti alla realizzazione di grandi progetti di interesse nazionale. I piani territoriali di coordinamento sono adottati da: a) regioni; b) regioni e province; c) province; d) comuni. La risposta esatta b). Sono le regioni e le province che adottano i piani territoriali di coordinamento, ai quali deve conformarsi la pianificazione comunale. Questa si articola su due livelli fondamentali: il piano regolatore generale, che deve estendersi all'intero territorio comunale, e il piano particolareggiato d'esecuzione (spesso, per, sostituito da un piano di lottizzazione, di iniziativa privata). Il piano urbanistico, poi, pu essere sottoposto a procedimento di variante, ove sia necessario modificare in parte l'assetto previsto. Questa la disciplina generale in materia di pianificazione urbanistica, che viene per integrata dalla legislazione regionale e da leggi speciali che regolano piani settoriali o particolari. Accanto all'attivit di pianificazione urbanistica, inoltre, i comuni, sulla base di norme statali e regionali, operano interventi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio. In alcuni casi, tali interventi utilizzano fondi alimentati dall'Unione europea. La funzione di tutela dell'ambiente di origine relativamente recente. a) vero? b) falso? vero. Nella Costituzione del 1948 manca una specifica attenzione alla materia, anche se questa interessata indirettamente da almeno due previsioni costituzionali: l'art. 9 cost., dedicato alla protezione del paesaggio, e l'art. 32 cost, relativo alla salute. Oggi, l'ambiente , innanzi tutto, oggetto di una politica comunitaria, diretta ad assicurare " un elevato livello di tutela " (art. 174, tr. Ce). Inoltre, a seguito delle modifiche alla Costituzione introdotte dalla legge costituzionale n. 3/2001, la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema contemplata quale materia riservata alla potest legislativa esclusiva dello Stato (art. 117, c. 2, lett. s, cost.). In quanto materia di scopo o Pagina 22 di 74

trasversale, la protezione dell'ambiente giustifica ulteriori ingerenze statali in altre materie di competenza regionale, concorrente o primaria. L'ordinamento italiano non riconosce unitariet e autonomia alla nozione di ambiente. a) vero? b) falso? falso. Pur essendovi diverse definizioni normative di ambiente, funzionali all'applicazione di specifiche disposizioni (spesso derivanti dal recepimento di discipline internazionali o comunitarie), l'ordinamento, tuttavia, tende a riconoscere l'unitariet e l'autonomia della nozione. In questa prospettiva, l'ambiente include la conservazione, la razionale gestione ed il miglioramento delle condizioni naturali (aria, acque, suolo e territorio in tutte le sue componenti), la esistenza e la preservazione dei patrimoni genetici terrestri e marini, di tutte le specie animali e vegetali che in esso vivono allo stato naturale ed in definitiva la persona umana in tutte le sue estrinsecazioni. Una recente previsione legislativa di carattere generale, nell'individuare i compiti dell'amministrazione centrale, fa riferimento alle aree naturali protette, alla biodiversit e alla biosicurezza, alla fauna e alla flora, al mare e alle coste, ai rifiuti e ai siti inquinati, alle risorse idriche, all'inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico, ai rischi industriali, ai valori naturali e ambientali (art. 35, d.lgs. n. 300/1999). Quando stato istituito, in Italia, il Ministero per l'ambiente? a) nel 1977; b) nel 1986; c) nel 1992; d) nessuna delle tre. La risposta esatta b). Il Ministero per l'ambiente (ridenominato Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio con il d.lgs. n. 300/1999) stato istituito con la legge n. 349/1986. In questa legge, tra l'altro, si prevede che lo scopo fondamentale dell'intervento pubblico quello di " assicurare, in un quadro organico, la conservazione ed il recupero delle condizioni ambientali conformi agli interessi fondamentali della collettivit ed alla qualit della vita, nonch la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale nazionale e la difesa delle risorse naturali dall'inquinamento " (art. 1, legge n. 349/1986). I compiti in materia di tutela dell'ambiente spettano allo Stato laddove l'interesse ambientale: a) abbia rilievo nazionale; b) sia infrazionabile; c) sia connesso ad altri interessi nazionali; d) in tutte e tre le ipotesi. La risposta esatta d). Nell'ambito della tutela dell'ambiente, i poteri spettano allo Stato laddove l'interesse ambientale abbia rilievo nazionale (danno ambientale, valutazione d'impatto ambientale, specie animali e vegetali protette, aree protette di rilievo internazionale e nazionale), sia infrazionabile ( il caso dell'ambiente marino) ovvero sia connesso ad altri interessi nazionali (ad esempio, per i grandi impianti di produzione di energia). Le relative funzioni sono attribuite, a livello statale, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, coadiuvato, per i compiti e le attivit tecnico-scientifiche, dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici.

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L'art. 32 cost. definisce la tutela della salute: a) un fondamentale diritto dell'individuo; b) un interesse legittimo del singolo cittadino nei confronti della pubblica amministrazione; c) un interesse diffuso di particolari categorie protette. La risposta esatta a). L'art. 32 cost. ha ridefinito materia e fini della pubblica amministrazione nel settore, individuandone il campo di azione nella " tutela della salute ", stabilendo che questa un " fondamentale diritto dell'individuo " (oltretutto, in seguito, definito " primario e assoluto " dalla Corte costituzionale) e garantendo " cure gratuite agli indigenti ". Cos come definita dalla legge n. 833/1978, istitutiva del Servizio sanitario nazionale, la funzione " sanit ", comprende: a) la sola polizia sanitaria; b) la sola igiene e profilassi; c) tutta la gamma delle attivit sanitarie. La risposta esatta c). La legge n. 833/1978 ha unificato le materie dell'igiene e della sanit, dell'assistenza sanitaria e ospedaliera, della prevenzione degli infortuni, ecc., includendovi l'educazione sanitaria, la prevenzione delle malattie e degli infortuni, la diagnosi e la cura delle malattie, la riabilitazione, la tutela dell'igiene e della salubrit dell'ambiente, l'igiene degli alimenti, la prevenzione e la difesa degli allevamenti animali, la profilassi e la polizia veterinaria, il controllo dei farmaci, la formazione e l'aggiornamento del personale, la sicurezza e la medicina del lavoro, la tutela della maternit e dell'infanzia, i servizi medico-scolastici, la tutela sanitaria dello sport e degli anziani, la tutela della salute mentale e, infine, la tutela dagli inquinamenti. Il " diritto alla salute " nel nostro ordinamento riconosciuto: a) ai soli cittadini italiani; b) anche ai cittadini dell'area comunitaria; c) oltre che ai cittadini italiani e comunitari, anche agli extracomunitari ed agli apolidi regolarizzati. La risposta esatta c). Sia secondo l'art. 32 cost., che secondo l'art. 1, legge n. 833/1978, beneficiari del diritto alla salute sono gli " individui ", cio non solo i cittadini, ma anche gli stranieri. Questa generalizzazione al diritto alla salute stata confermata dalla normativa comunitaria per i cittadini degli Stati membri e dalla normativa interna sui cittadini extracomunitari e sugli apolidi regolarizzati. Le prestazioni sanitarie devono essere erogate a tutti gratuitamente. a) vero? b) falso? falso. Nell'ambito del servizio sanitario nazionale si superato progressivamente l'originario impianto egualitarista, secondo cui le prestazioni sanitarie dovevano essere erogate a tutti gratuitamente. La legislazione pi recente ha cercato di introdurre forme di compartecipazione ai costi, differenziate a seconda delle condizioni economiche e sociali dei cittadini (determinate in base ad un apposito indicatore di situazione economica - Ise, che trova applicazione anche ai fini dell'accesso ad altri servizi sociali).

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L'istruzione inferiore obbligatoria e gratuita prevista: a) dalla legge del 1877; b) dalla legge del 1906; c) dalla Costituzione. La risposta esatta c). L'art. 33 cost. rappresenta l'inizio di un cambiamento radicale nella materia dell'istruzione: esso non prevede soltanto l'istituzione di scuole statali per tutti gli ordini e gradi, ma dispone anche che l'istruzione inferiore obbligatoria e gratuita. Si stabilisce in tal modo non solo un obbligo, ma anche un diritto allo studio. Il fine del " Sistema educativo di istruzione e formazione " di: a) promuovere l'apprendimento in tutto l'arco della vita; b) assicurare pari opportunit di raggiungere elevati livelli culturali e di sviluppare le capacit e le competenze; c) favorire il conseguimento di una formazione spirituale e morale; d) tutte e tre le ipotesi. La risposta esatta d). In base alla legge n. 53/2003 e al il d.lgs. n. 59/2004, che dettano a disciplina organica in materia di istruzione, prevista l'istituzione del " Sistema educativo di istruzione e formazione ". Oltre a quelli indicati, tra i fini del Sistema vi anche quello di garantire il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno dodici anni. Il Sistema, in particolare, si articola nella scuola dell'infanzia, in un primo ciclo che comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, nonch in un secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il sistema dell'istruzione e della formazione professionale. La scuola primaria: a) promuove, nel rispetto delle diversit individuali, lo sviluppo della personalit e mira innanzi tutto a far acquisire e sviluppare le conoscenze di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche; b) concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini; c) finalizzata alla crescita delle capacit autonome di studio ed al rafforzamento delle attitudini alla interazione sociale; d) tutte e tre. La risposta esatta a). In base alla legge n. 53/2003 ed al d.lgs. n. 59/2004, la scuola dell'infanzia " concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini ". La scuola primaria, invece, " promuove, nel rispetto delle diversit individuali, lo sviluppo della personalit " e mira innanzi tutto a " far acquisire e sviluppare le conoscenze di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche ". La scuola secondaria, poi, finalizzata " alla crescita delle capacit autonome di studio ed al rafforzamento delle attitudini alla interazione sociale ". Il secondo ciclo, infine, mira " alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il fare e l'agire, e la riflessione critica su di essi ".

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Le funzioni amministrative di protezione sociale si fondano su due pilastri: la previdenza e l'assistenza. a) vero? b) falso? vero. Le funzioni amministrative di protezione sociale sono previste nella Costituzione e si fondano su due pilastri: la previdenza, riservata ai lavoratori, e l'assistenza, garantita ai cittadini. Con riguardo alla prima, si stabilisce che " i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidit o vecchiaia, disoccupazione involontaria ". In relazione alla seconda, si afferma che " ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale ". Inoltre, " gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale ". Alla soddisfazione di questi diritti devono provvedere " organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato "; peraltro, " l'assistenza privata libera " (art. 38 cost.). La protezione sociale non ancora stata inclusa tra le politiche dell'Unione europea. a) vero? b) falso? falso. L'Unione europea sostiene e completa l'azione degli Stati allo scopo di assicurare " una protezione sociale adeguata ". A tal fine, pu anche adottare prescrizioni minime che tengano conto delle condizioni e delle normative esistenti in ciascun paese e non ostacolino lo sviluppo delle imprese. Rimane comunque compito degli Stati membri definire " i principi fondamentali del loro sistema di sicurezza sociale " (art. 136-137 tr. Ce). Nell'ordinamento italiano, la previdenza sociale materia di legislazione: a) esclusiva regionale; b) concorrente tra Stato e regioni; c) esclusiva statale. La risposta esatta c). Nel nostro ordinamento costituzionale, spetta alla competenza legislativa esclusiva dello Stato la materia della previdenza sociale oltre alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (art. 117, c. 2, lett. m, e lett. o, cost.). , invece, materia di competenza concorrente la previdenza complementare e integrativa (art. 117, c. 3, cost.). L'assistenza sociale, infine, non menzionata: rientra quindi nella competenza legislativa esclusiva delle regioni, fatto salvo quanto concerne la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni. Le prestazioni previdenziali sono erogate: a) da enti pubblici e privati; b) soltanto da enti pubblici; c) soltanto da enti privati. La risposta esatta a). Le prestazioni previdenziali sono erogate da enti pubblici e privati, nei confronti dei quali vige l'obbligatoriet dell'iscrizione e della contribuzione. Tra gli enti pubblici, il pi importante l'Istituto nazionale di previdenza sociale - Inps. Su di esso gravano anche una serie di prestazioni pi propriamente assistenziali connesse agli eventi dell'invalidit (invalidi civili), della vecchiaia (assegni sociali), nonch gli interventi collegati al bisogno da disoccupazione, tubercolosi, maternit, carenza di reddito familiare. Le casse di previdenza dei liberi professionisti, invece, sono state trasformate in associazioni e fondazioni di diritto privato. La previdenza Pagina 26 di 74

integrativa, infine, affidata ad appositi fondi pensione, ordinati in forme privatistiche e sottoposti a vigilanza pubblica. I soggetti protetti dal sistema previdenziale sono: a) soltanto i lavoratori subordinati; b) tutti i produttori di reddito; c) i disoccupati involontari. La risposta esatta b). I soggetti protetti dal sistema previdenziale sono ormai tutti i produttori di reddito e non pi soltanto i lavoratori subordinati (emblematica, in tal senso, l'estensione dell'obbligo assicurativo ai lavoratori autonomi). Il particolare rilievo assegnato alla posizione dei beneficiari delle prestazioni previdenziali emerge anche da alcune peculiari soluzioni istituzionali. I soggetti protetti, tramite le associazioni sindacali maggiormente rappresentative, infatti, partecipano, insieme ai rappresentati degli enti finanziatori, agli organi di indirizzo e vigilanza degli enti pubblici erogatori delle prestazioni. Analoghe soluzioni sono previste per le casse previdenziali private e per i fondi di previdenza complementare. Inoltre, lo Stato finanzia gli Istituti di patronato e di assistenza sociale, costituiti per assistere gratuitamente i privati nel conseguimento in sede amministrativa di prestazioni previdenziali e assistenziali. La disoccupazione involontaria ancora oggi priva di protezioni organiche. a) vero? b) falso? vero. La disoccupazione involontaria, uno dei rischi gi indicati nella Costituzione, ancora priva di protezioni organiche. Per quanti perdono il lavoro, vi sono alcune prestazioni straordinarie e integrative erogate, in base a procedure discrezionali e non automatiche, da un'apposita Cassa integrazione guadagni. Sono poi state introdotte alcune forme di tutela per i titolari di contratti di lavoro a tempo determinato con il d.lgs. n. 276/2003. Ancora pi fragili, poi, sono le protezioni per chi non ha accesso al mercato del lavoro. Anche il " reddito minimo di inserimento ", inteso come " misura generale di contrasto della povert, alla quale ricondurre anche gli altri interventi di sostegno del reddito ", rimasto oggetto di un progetto sperimentale, di applicazione limitata. I servizi pubblici sono generalmente erogati in regime di monopolio da imprese pubbliche o da concessionari incaricati dall'amministrazione. a) vero? b) falso? falso. I servizi pubblici - ossia i servizi che soddisfano esigenze fondamentali della collettivit, quali i trasporti di linea, le telecomunicazioni, le radiodiffusioni, il recapito della corrispondenza postale, la somministrazione di energia elettrica e di gas naturale - in passato erano erogati in regime di monopolio da imprese pubbliche o da concessionari incaricati dall'amministrazione; ora, invece, tali servizi sono diventati, nella maggior parte dei casi, oggetto dell'iniziativa economica dei privati. Ci il risultato dell'intervento del diritto comunitario, che non tollera limitazioni alla concorrenza e alla libera circolazione. I pubblici poteri, tuttavia, mantengono la responsabilit di assicurare la fruizione diffusa (" universale ", secondo la terminologia comunitaria) di tali servizi, garantendo il funzionamento del mercato, e intervenendo a volte per correggerne i risultati. Di qui, il convivere di attribuzioni diverse: quelle nuove, di regolazione, e quelle antiche, di direzione e di gestione, ma in ambiti pi circoscritti e in forme diverse dal passato. Accanto ai principi stabiliti dal trattato istitutivo della Comunit europea e dalle discipline generali della concorrenza e della regolazione, poi, vi sono leggi speciali, perch relative a singoli settori. Pagina 27 di 74

Nel settore dell'energia elettrica, sono " libere " le attivit di: a) produzione, importazione, esportazione, trasmissione, distribuzione, acquisto e vendita; b) produzione, trasmissione, dispacciamento, acquisto e vendita; c) produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita. La risposta esatta c). Il d.lgs. n. 79/1999 dichiara libere le attivit di produzione, importazione, esportazione, acquisto e vendita di energia elettrica, nel rispetto degli obblighi di servizio pubblico. L'apertura alla concorrenza della vendita , tuttavia, parziale e graduale: vi , infatti, un doppio mercato dell'energia, il primo " libero ", il secondo " vincolato ". Le attivit di trasmissione e dispacciamento, per un verso, e di distribuzione, per l'altro, sono, invece, assoggettate a riserva e affidate in concessione. L'Ente nazionale energia elettrica - Enel - : a) un ente pubblico economico; b) un azienda speciale; c) una societ per azioni a partecipazione statale. La risposta esatta c). L'Ente nazionale energia elettrica - Enel, istituito nel 1962, stato trasformato nel 1992 in societ per azioni, che, attualmente, ancora sotto il controllo dello Stato. Nel settore del gas, il servizio di distribuzione locale riservato all'Ente nazionale idrocarburi - Eni, che ne assicura direttamente lo svolgimento. a) vero? b) falso? falso. Il funzionamento del mercato del gas affidato a un sistema di accesso regolato sulla base di condizioni trasparenti e non discriminatorie. Le imprese di gas naturale, quindi, hanno l'obbligo di permettere l'accesso e l'interconnessione a coloro che ne facciano richiesta, nel rispetto di determinate prescrizioni tecniche