Casetti-Maiolani - parte 1
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Health & Medicine
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Transcript of Casetti-Maiolani - parte 1
LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE
Tino Casetti
Marta MaiolaniDPT Malattie Digestive e Metaboliche
AUSL di Ravenna
Le Origini
DL 502/1992: i D.G. devono valutare il personale sul
raggiungimento degli obiettivi generali ed individuali e per la verifica delle competenze al fine della retribuzione di risultato
Art 15 criteri per la graduazione delle funzioni dirigenziali
Dlgs 29/93-Art 20 introduce un sistema di verifica dei risultati(Nuclei di valutazione)
Dlgs 286/99 precisa le funzioni di valutazione e controllo delle Direzioni
Competenza delle Regioni modificare gli organismi di valutazione
“compete ai dirigenti la valutazione dell’apporto di ciascun dipendente…..con passaggio dal concetto di equipe a quello di individuo
I CCL (Area Medica e Comparto) introducono processi di valutazione legati ad obiettivi finalizzati al miglioramento quanti-qualitativi dei servizi erogati.
Già i primi CCL del comparto si parla di valorizzazione della capacità individuale dei dipendenti
Il CCL 2004 Area Comparto indica il rafforzamento dei sistemi di valutazione come metodo per lo sviluppo professionale, anche attraverso sperimentazioni che possano prevedere anche l’autovalutazione
Il CCL 2005 estende questi concetti all’Area della Dirigenza medica e non
Il “decreto Brunetta” potenzia questa impostazione
La nostra esperienza
Sperimentazione idonea a trasformare una valutazione formale in sostanziale, adattando i criteri alla realtà dell’AUSL di Ravenna
BISOGNA USCIRE DALLA VECCHIA LOGICA DELLA VALUTAZIONE!!!
AL PASSATO (VALUTARE LA PRESTAZIONE)
AL FUTURO (VALUTARE IL POTENZIALE CON INTENTO MIGLIORATIVO)
Valutare significa dare valore, apprezzare..
CAMPI DI APPLICAZIONE DELLA VALUTAZIONE
Analisi/valutazioneposizione
Definizioneobiettivi Sistema obiettivi
individuali istituzionali
Valutazioneprestazione
Valutazionepotenziale
piani formazionepiani selezione
politicheretributive
sviluppocarriere
LA PRESTAZIONE E’ DATA DA:
RISULTATI(IL “CHE COSA”)
+
COMPETENZE(IL “COME”)
CHE COSA VALUTARE?
CHE COSA E’ VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE
CHE COSA SI VALUTA CHE COSA HA FATTO E COME
METODO CONFRONTO TRA LE ATTESE ED I RISULTATI, OBIETTIVI, FINALITA'
CHI VALUTA SUPERIORE DIRETTO, CON SUPPORTO METODOLOGICO E CONTROLLO AZIENDALE
QUANDO ALMENO ANNUALE (INFORMALMENTE E' CONTINUA)
VALORI RESPONSABILITA' DEI RISULTATI, MERITOCRAZIA CONTRO ECCESSO DI "EQUITA'"
IL CONFRONTO DEVE PREVEDERE ANCHE UNA AUTOVALUTAZIONE
PROBLEMI CONNESSI ALLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
SUPERARE LA SOGGETTIVITA’ NELLA VALUTAZIONE UTILIZZANDO METODI E STRUMENTI APPROPRIATI E COERENTI
CREARE UNA CULTURA DELLA VALUTAZIONE FORMALE E INFORMALE A TUTTI I LIVELLI A PARTIRE DAL VERTICE
ADDESTRARE VALUTATORI E VALUTATI A GESTIRE IN MODO ATTIVO E CAPACE IL PROCESSO DI VALUTAZIONE
PERCHE’ LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
(RISULTATI – CHE COSA)
PER VALORIZZARE I CONTRIBUTI INDIVIDUALI AL RISULTATO E LE COMPETENZE DI CIASCUNO (CONOSCENZE PROFESSIONALI + COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI)
PER FAVORIRE IL DIALOGO ORIENTATO ALLO SVILUPPO E LA RESPONSABILIZZAZIONE AI VARI LIVELLI
PER LA PIANIFICAZIONE DELLE CARRIERE, DEI PERCORSI PROFESSIONALI E FORMATIVI
PER DEFINIRE IN MODO EQUO E TRASPARENTE I RICONOSCIMENTI ED I PREMI
LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI: IL PROCESSO ORGANIZZATIVO
OBIETTIVI: MIGLIORAMENTO DELLA PRESTAZIONE IN FUNZIONE
DELLE ESIGENZE ORGANIZZATIVE
VALUTAZIONE FINE PERIODO
DEFINIZIONE DEL “PUNTO ZERO” E ASPETTATIVE INIZIO PERIODO
RILEVAZIONE DATI
FEEDBACK INFORMALE CONTINUOE REVISIONE DI META’ ANNO
IL FEEDBACK INFORMALE E IL COACHING
LA GESTIONE DELLE PRESTAZIONI AVVIENE QUANDO SI ATTIVA UN PROCESSO DI COMUNICAZIONE A DUE VIE CHE FAVORISCE:
L’AUTOVALUTAZIONE E LA RESPONSABILIZZAZIONE
FEEDBACK INFORMALE FEEDBACK FORMALE
IN CONCRETO