Caserta e il Taekwondo

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Il nome della nostra A.S.D. di Taekwondo, Hwa Rang Kwan, deriva da una setta di famosi guerrieri coreani dell’antichità, nati durante la dinastia Silla. Si chiama- vano i Hwa Rang Do (“via della gioventù che fiorisce” o “via della gioventù fioren- te”), organizzazione milita- re, didattica e sociale, e gioventù nobiliare della dina- stia Silla creata dal Re Chin- chung. I Hwa (= che fiorisce o fiorente) Rang (= gioventù) erano scelti tra i giovani membri della nobiltà, a cui venivano insegnati i precetti per diventare modelli di cul- tura e guerrieri valorosi; oltre l’educazione alla fede buddista, ai Hwa Rang veni- vano insegnate danza, lette- ratura, arti e scienze, tiro con l’arco, imparavano a ca- valcare, e l’arte militare del Taekyon, e del Subak più tardi trasformatesi nel Tae- kwondo. di Ester Sole “Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità”, menzionando Neil Armstrong mentre scendeva l’ultimo gradi- no del modulo lunare. È una citazione un po’ azzardata, lo ammetto, ma per noi questo giornalino equivale davvero alla conquista della Luna: probabilmente è una cosa banalissima, ma per la nostra Asso- ciazione Sportiva rap- presenta sicuramente qualcosa di straordi- nario. Tantissime sono state le difficoltà iniziando dal problema di convincere i ragazzi a collaborare (c’è vo- luto quasi un anno!), far capire loro che questo non sarebbe stato un lavoro, ma una splendida espe- rienza volta ad arricchirli e a far cono- scere ancora di più il Taekwondo sia tra chi già lo pratica, sia tra chi invece non l’ha mai sentito nominare. E devo dire che alla fine i miei ragazzi sono stati davvero bravi. A partire da chi ha creato le ru- briche, chi ha pensato agli articoli, chi li ha scritti e sviluppati, chi ha creato la grafica, chi ha impaginato il giornale, chi ha pensato al nome, ai redattori che han- no coordinato tutto e tutti. Grazie, è stato un lavoro veramente fantastico ed è probabilmente ciò di cui vado maggiormen- te orgoglioso, perché fatto davvero senza alcun aiuto da parte mia. È il primo nume- ro, e sarà sicuramente ricco di imperfezioni ed errori, ma è ancor di più ricco di entusia- smo. Noi non siamo giornalisti: amiamo quello che facciamo e soprattutto amiamo il Taekwondo a cui dedi- chiamo il nostro tempo, le nostre energie e i nostri sogni. Faremo di tutto per mi- gliorare e rendere il nostro giornalino sempre più gradevole, leggibile e ricco di notizie. Abbiamo solo bisogno di incorag- giamento e consigli. Grazie ancora a tutti di Nicola Fusco Anno I, Numero 1, Febbraio 2012 Le nostre rubriche L’intervista Pag. 2 Han Mu Do Pag. 4 Non solo forme Pag. 4 Eventi del mese Pag. 4 Notizie di rilievo Che cos’è il taekwondo? Pag. 3 Appuntamenti Pag. 4 Annunci Sei interessato a questo spazio??!! Contattaci: [email protected] HWA RANG

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1° numero del giornalino dell'ASD HWA RANG KWAN TAEKWONDO CASERTA 1° numero del giornalino dell'ASD HWA RANG KWAN TAEKWONDO CASERTA 1° numero del giornalino dell'ASD HWA RANG KWAN TAEKWONDO CASERTA

Transcript of Caserta e il Taekwondo

Page 1: Caserta e il Taekwondo

Il nome della

nostra A.S.D.

di Taekwondo,

Hwa Rang

Kwan, deriva da una setta

di famosi guerrieri coreani

dell’antichità, nati durante

la dinastia Silla. Si chiama-

vano i Hwa Rang Do (“via

della gioventù che fiorisce”

o “via della gioventù fioren-

te”), organizzazione milita-

re, didattica e sociale, e

gioventù nobiliare della dina-

stia Silla creata dal Re Chin-

chung. I Hwa (= che fiorisce

o fiorente) Rang (= gioventù)

erano scelti tra i giovani

membri della nobiltà, a cui

venivano insegnati i precetti

per diventare modelli di cul-

tura e guerrieri valorosi;

oltre l’educazione alla fede

buddista, ai Hwa Rang veni-

vano insegnate danza, lette-

ratura, arti e scienze, tiro

con l’arco, imparavano a ca-

valcare, e l’arte militare del

Taekyon, e del Subak più

tardi trasformatesi nel Tae-

kwondo.

di Ester Sole

“Un piccolo passo per un uomo, un grande

passo per l’umanità”, menzionando Neil

Armstrong mentre scendeva l’ultimo gradi-

no del modulo lunare. È una citazione un

po’ azzardata, lo ammetto, ma per noi

questo giornalino equivale davvero alla

conquista della Luna: probabilmente è una

cosa banalissima, ma per la nostra Asso-

ciazione Sportiva rap-

presenta sicuramente

qualcosa di straordi-

nario. Tantissime sono

state le difficoltà

iniziando dal problema

di convincere i ragazzi

a collaborare (c’è vo-

luto quasi un anno!),

far capire loro che questo non sarebbe

stato un lavoro, ma una splendida espe-

rienza volta ad arricchirli e a far cono-

scere ancora di più il Taekwondo sia tra

chi già lo pratica, sia tra chi invece non

l’ha mai sentito nominare. E devo dire che

alla fine i miei ragazzi sono stati davvero

bravi. A partire da chi ha creato le ru-

briche, chi ha pensato agli articoli, chi li

ha scritti e sviluppati, chi ha creato la

grafica, chi ha impaginato il giornale, chi

ha pensato al nome, ai redattori che han-

no coordinato tutto e tutti. Grazie, è

stato un lavoro veramente fantastico ed è

probabilmente ciò di cui vado maggiormen-

te orgoglioso, perché fatto davvero senza

alcun aiuto da parte mia. È il primo nume-

ro, e sarà sicuramente

ricco di imperfezioni

ed errori, ma è ancor

di più ricco di entusia-

smo. Noi non siamo

giornalisti: amiamo

quello che facciamo e

soprattutto amiamo il

Taekwondo a cui dedi-

chiamo il nostro tempo, le nostre energie

e i nostri sogni. Faremo di tutto per mi-

gliorare e rendere il nostro giornalino

sempre più gradevole, leggibile e ricco di

notizie. Abbiamo solo bisogno di incorag-

giamento e consigli. Grazie ancora a tutti

di Nicola Fusco

Anno I, Numero 1, Febbraio 2012

Le nostre rubriche

L’intervista Pag. 2

Han Mu Do Pag. 4

Non solo forme Pag. 4

Eventi del mese Pag. 4

Notizie di rilievo

Che cos’è il taekwondo? Pag. 3

Appuntamenti Pag. 4

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spazio??!! Contattaci:

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HWA RANG

Page 2: Caserta e il Taekwondo

que, e credo lo sia ancora oggi. Quando

ho iniziato a praticare poi, iniziò il

boom di Van Damme, che tra l'altro è

stato proprio un praticante di Taek-

wondo.

Come mai hai deciso di intraprendere

la carriera di istruttore?

Credo che insegnare sia sempre stato

il mio destino: già in palestra il mio

Maestro mi faceva badare alle cinture

più basse. Poi mi sono accorto che mi

piaceva molto e che forse ci ero anche

portato. La ragione principale però

credo sia stata che, trasferitomi a

Caserta, diventava difficile andare 3

volte a settimana a Casoria per alle-

narmi. Per non perdere tutto quello

che avevo fatto, pensai di darmi all'in-

segnamento.

Quali sono le giuste motivazioni psi-

cologiche che conducono un giovane

atleta promettente al successo?

Le motivazioni da dare a un atleta sono

la cosa più difficile per un insegnante:

sono diverse da persona a persona e

non sempre si riesce a trovare quella

giusta. Io credo che la più importante

vada ricercata dall'atleta dentro di sé

e sia la sua voglia di primeggiare e la

sete di vittoria. Se poi si ha anche una

buona dose di sana “cattiveria”, allora

il taekwondo è lo sport ideale.

di Tommaso Fiorillo

E’ il primo numero del giornalino e ci

chiedevamo da chi cominciare. Poi ho

pensato che potevamo iniziare solo

dalla persona artefice di tutto questo,

il Maestro Nicola Fusco che gentilmen-

te si offerto di raccontarci come ha

iniziato a praticare e insegnare il taek-

wondo:

Maestro, quando e perché hai inizia-

to a praticare il taekwondo?

Ho iniziato a praticare a 21 anni, era

l’ottobre 1991. Avevo assistito 4 anni

prima ad un allenamento dei miei amici

qui a Caserta che mi impressionò molto.

Ma dalle mie parti non sapevo che ci

fossero delle palestre (abitavo a 20

km da Caserta). Quindi incaricai tutti i

do liberamente, in cui postare foto e

filmati, emozioni o sensazioni, scrivere

di sé e dell’ambiente in cui si fa allena-

mento senza dover aspettare la fine

della lezione, senza dover rubare il

tempo alla pratica e soprattutto libe-

ramente. Le cinture più basse possono

chiedere a quelli più anziani che a loro

volta hanno la possibilità di dare spie-

gazioni dall’alto della propria esperien-

za. I bambini per divertirsi e, perché

Il Forum è uno strumento voluto da

molti per rendere un sito, già di per sé

funzionale e attraente, ancora più utile

e invitante. Il Forum non è infatti solo

una nuova pagina su cui scrivere , ma è

soprattutto un luogo (virtuale) in cui

confrontarsi, capire cose non ancora

perfettamente assimilate, chiedere

spiegazioni e fare domande a cui in

palestra, per motivi di

tempo non si riesce a rispondere. È il

posto in cui si può parlare di Taekwon-

no, i genitori per imparare qualcosa in

più di questo meraviglioso mondo in cui

anche loro, tramite i propri figli, sono

entrati. Utilizziamo il Forum e rendia-

molo sempre migliore con i nostri con-

sigli, le nostre domande e soprattutto

con le risposte: è, e sarà sempre, uno

strumento di tutti.

di Nicola Fusco

Pagina 2 Anno I, Numero 1, Febbraio 2012

Intervista al Maestro Fusco

miei amici di informarsi e uno di questi

notò nel 91 i manifesti di quella che

sarebbe diventata la palestra in cui mi

sarei allenato per i successivi 6 anni

Quali sono i meriti dei tuoi genitori

nella tua formazione sportiva?

Per la verità ben pochi: ai miei tempi lo

sport non era considerato importante,

per cui tutto quello che sono diventato

è stato per mia scelta. I miei mi hanno

"solo" finanziato. Ecco perché spesso

mi arrabbio vedendo quanto i genitori

fanno per far andare i ragazzi in pale-

stra e loro non apprezzano..

Quando hai iniziato ad avere i primi

successi e le prime soddisfazioni a

livello agonistico?

Per la verità non ho fatto molte gare:

innanzitutto a quei tempi si disputava-

no un campionato regionale di combat-

timento e uno di forme l'anno, erano

solo in Campania (non si poteva andare

fuori se non per le nazionali che erano

solo per le cinture nere) e si iniziava a

gareggiare da cintura verde. Per que-

sto motivo e poiché ho iniziato a inse-

gnare già 1° dan le gare a cui ho parte-

cipato non sono state molte e quindi le

prime soddisfazioni a livello agonistico

le ho avute con i miei atleti

Negli anni giovanili ti sei mai ispirato

a qualche atleta famoso?

Ovviamente in quel periodo Bruce Lee

era il punto di riferimento per chiun-

Page 3: Caserta e il Taekwondo

Il Taekwondo, sport olimpico da Sidney

2000, è un’arte marziale millenaria di

origine coreana e praticata ormai in

tutto il mondo, che si basa su tecniche

di calci e pugni combinate. Il nome de-

riva dall’unione di tre termini: Tae, che

vuol dire “colpire o parare con il piede”,

ovvero “calciare”, K’won, che significa

“pugno”, o “colpire o parare con la ma-

no” e Do, “arte” o “via”. Tutto insieme

dà il significato di “arte dei calci e dei

pugni”.

La principale caratteristica del Taek-

wondo è che esso consiste in uno sport

da combattimento libero in cui vengono

usate mani e piedi per respingere un

avversario: tutte le sue attività si ba-

sano sullo spirito difensivo, dal momen-

to che il Taekwondo, come la maggior

parte delle arti marziali, si è sviluppato

come difesa contro gli attacchi dei

nemici.

Il Taekwondo è costituito da 4 discipli-

ne distinte, ma non separate: le forme,

il combattimento, la difesa personale e

la prova di rottura.

Una forma consiste in una sequenza di

movimenti e tecniche prestabilite con-

tro una serie di avversari immaginari,

alla cui origine vi sono le componenti

della filosofia orientale: il cielo e la

terra, l’acqua e il fuoco, la montagna e

il lago, il tuono e il vento (filosofia “Yin

-Yang”), e della storia coreana.

Il combattimento si svolge tra due

contendenti, il blu e il rosso, che si

sfidano su una distanza temporale di

tre round da due minuti l’uno con tecni-

che di calci e pugni – non sono consen-

tite prese – alla parte anteriore del

corpo sopra la cintura; sono vietati i

pugni al viso. I combattenti sono co-

perti da protezioni: caschetto per la

testa, corazza per il tronco, conchiglia

per i genitali, parabraccia, paratibia e

guantini. La vittoria si ottiene general-

mente ai punti (chi dopo i tre round ne

ha ottenuti di più) o per KO dell’avver-

sario.

La difesa personale è alla base delle

tecniche di tutte le arti marziali e di

conseguenza anche del Taekwondo; il

principio di base è quello di difendere

sé stessi il più velocemente possibile e

senza rischi inutili, utilizzando metodi

più semplici che possono essere molto

dannosi e pericolosi per l’avversario,

oppure metodi più complessi che,

sfruttando la forza e la velocità

dell’opponente lo neutralizzano senza

fargli realmente male e senza dover

usare la forza.

di Raffaele Izzo

di attacco e di difesa) ,sia sullo studio

della filosofia Han e del Ki (energia

vitale).

L’Han Mu Do, pur essendo un’arte mar-

ziale “giovane”, si è

sviluppata veloce-

mente in tutto il

mondo. In Europa si

è diffusa soprattut-

to in Inghilter-

ra,Olanda (patria tra

l’altro del Rappresen-

tante Europeo M°

Frans Van Boxtel

Cintura Nera 5°

Dan), Svizzera, Fran-

cia e Italia. In Italia

l’Han Mu Do è attual-

mente radicato nella

regione Campania

contando due pale-

stre : una di queste ha sede a Caserta

presso la struttura Benefit Club e la

disciplina è insegnata dal M° Nicola

Fusco, Cintura Nera 4° Dan. La secon-

da si trova a Casoria, e le lezioni sono

tenute presso la Gim Club dal Maestro

Pietro Pinga, anch’egli cintura nera 4°

Dan. Entrambi i maestri succitati sono

i rappresentanti dell’Han Mu Do per

l’Italia.

Gli allenamenti insegnano allo studente

a difendersi nelle situazioni più dispa-

rate (es. da calci , pugni , prese al cor-

po e ai vestiti, aggressione con coltel-

lo) e a reagire utilizzando un bagaglio

di conoscenze che si basa su tecniche

a mani nude, cioè usando pu-

gni,calci,proiezioni,manipolazioni di arti

e bloccaggi; oppure utilizzando armi ,

da quelle più sofisticate come il basto-

ne lungo e la spada coreana a quelle più

“comuni” come il bastone corto e da

passeggio, il ventaglio e la cintura.

Essendo un’arte marziale che fonda il

suo spirito sull’autodifesa e sull’auto-

controllo non ha requisiti di “idoneità”

alla pratica,essendo suggerita a tutti,

uomini,donne e bambini. La pratica

dell’arte marziale da parte delle cate-

gorie “deboli” come donne e bambini è

vivamente consigliata. Ai bambini è

consigliata in quanto utile a conoscere

il proprio corpo sin dall’inizio e a dosa-

re l’energia nel modo corretto , anche

e soprattutto socializzando. Alle donne

è utile poiché esse apprendono tra le

altre, tecniche che possono aiutare

nelle potenziali situazioni di pericolo

che possono verificarsi nella vita quo-

L’Han Mu Do è un’arte marziale corea-

na riconosciuta dal governo nazionale, e

nata dalla quarantennale esperienza

del suo fondatore Dr. He Young Kimm,

il quale dopo

aver studiato

diverse arti

marziali dai più

autorevoli mae-

stri coreani ha

dato vita ad un

sistema com-

pleto di tecni-

che di autodi-

fesa chiamato

Yuh Kwon Sul

(che significa

“arte delle

proiezioni e dei

pugni) , un nome

che fu più volte

rivalutato dallo stesso Fondatore al

fine di esprimere in maniera ottimale

quello che l’arte rappresentava. Il no-

me scelto alla fine fu Han Mu Do.

Il nome significa “Via delle Arti Mar-

ziali Coreane” , a voler indicare di non

essere un mero insieme di tecniche ma

un sistema completo basato sia su co-

noscenze marziali (quindi su tecniche

Anno I, Numero 1, Febbraio 2012

Pagina 3

Page 4: Caserta e il Taekwondo

Centro Sportivo Benefit Club

Via Marconi,35

Caserta

ve contro avversari immaginari; a se-

conda dell’abilità degli studenti (indice

è il colore della cintura) si pratica la

forma appropriata ed ogni nuova forma

è più difficile di quella precedente.

Attraverso la pratica delle forme si

possono applicare tecniche di mano e di

piede ed i cambiamenti di posizione

imparati nelle tecniche di base, che

sono poi adattabili al combattimento

reale. Le forme hanno, per giunta, l’ef-

fetto di migliorare la flessibilità del

corpo e rendere abili nel controllare la

forza, l’equilibrio, la respirazione, lo

sguardo e la concentrazione dello spiri-

to ed inoltre quello di coltivare lo spiri-

to dell’arte marziale attraverso la di-

sciplina mentale.

Una forma di Taekwondo comprende

varie posizioni, ognuna delle quali con la

sua peculiare natura, ma allo stesso

tempo ognuna si fonde con l’altra; ogni

forma si compone di una serie presta-

bilita da venti a quaranta differenti

tecniche di Taekwondo interconnesse

disposte in una serie di movimenti di

Per capire le forme bisogna ritornare

alle origini del Taekwondo: nei periodi

di pace c’era ancora il bisogno di prati-

care le tecniche di combattimento, ma

la situazione era alquanto differente

paragonata al campo di battaglia; la

forma era necessaria per eseguire le

tecniche occorrenti in guerra, ma dif-

ficili da applicare durante l’allenamen-

to. Le Poomsae sono delle forme preci-

se in cui vengono usate tutte le tecni-

che senza il partner: tutti gli avversari

sono immaginari; vengono effettuati

dei movimenti in linea basati sulle tra-

dizionali idee orientali per i nomi di

ogni Poomsae. I praticanti possono

imparare tecniche offensive e difensi-

difesa, contrattacco e attacco che

devono essere eseguiti in una sequenza

precisa: parare, dare pugni, colpire,

attaccare e calciare sono tra le tecni-

che delle forme del Taekwondo, porta-

te correttamente con mani, pugni, pie-

di, gomiti, ginocchia ecc. ai punti vitali

del corpo o al bersaglio a cui sono di-

retti, e le posizioni di conseguenza

cambiano in passi lunghi o corti, posi-

zione del cavaliere o passo della tigre

ecc. a seconda di quello che richiede la

situazione. Attraverso la pratica di tali

movimenti gli studenti imparano le tec-

niche del Taekwondo dalle più semplici

alle più complesse: la cintura nera deve

conoscere i primi 8 Taeguk. Le forme

hanno origine dal libro oracolo cinese

“I Ching” e si dividono in Palgwe (1-8),

Taeguk (1-8), e Hyung (forme superio-

ri) distinte in Koryo, Keumgang, Tae-

back, Pyongwon, Sipjin, Jitae, Cheunk-

won, Hansoo ed Ilyeo.

di Chiara Ribattezzato

Tel: 0823/328604

Sito web: www.taekwondocaserta.it

E-mail: [email protected]

Aspettami vengo anch’io!

Corro alla Benefit.. Ho 2 lezioni omaggio!

5 Febbraio 2012 - Basilicata

Campionato interregionale combatti-

mento Cadetti A e B cinture bian-

che/gialle, verdi/blu, rosse e nere.

07 Febbraio 2012 - Barra (NA)

Allenamento con i Maestri Coreani

per i cadetti A e B junior, senior e

Master.

3 Marzo 2012 - Verona

Campionato italiano di combattimento,

categoria Junior cinture rosse e nere

11 Marzo 2012 - Ceccano (FR)

Campionato interregionale combatti-

mento Cadetti A cinture verdi/blu,

rosse e nere.

25 Marzo 2012 - Viterbo

Campionato interregionale combatti-

mento Senior cinture gialle, verdi, blu

e rosse