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13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO CASE STUDY: AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO Dott. Ing. Davide Vitali – Dott. Ing. Giorgio Bartoloni CONVEGNO: «Impianti centralizzati, impianti autonomi. Il distacco, la dismissione, la contabilizzazione. Fattibilità, problematiche tecnico – legali alla luce della legislazione vigente» Ancona, 13 Giugno 2014 Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni 1

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13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

CASE STUDY: AGGRAVIO DA DISTACCO;DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

Dott. Ing. Davide Vitali – Dott. Ing. Giorgio Bartoloni

CONVEGNO:«Impianti centralizzati, impianti autonomi.

Il distacco, la dismissione, la contabilizzazione.Fattibilità, problematiche tecnico – legali alla luce della legislazione vigente»

Ancona, 13 Giugno 2014

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni1

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La TEORIA

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DISTACCO DA IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO

Legge n. 220/2012"Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici " (entrata in vigore il 1 giugno2013)

Senza dover attendere il benestare dell'assemblea di condominio, d'ora in poi "Ilcondomino può rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato di riscaldamento o dicondizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamentoo aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto aconcorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinariadell'impianto e per la sua conservazione e messa a norma".

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MA…ATTENZIONE!!!

DISTACCO DA IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO

D.P.R. 2 aprile 2009, n. 59 art. 9“in tutti gli edifici esistenti con numero di unità abitative superiore a 4, e in ogni caso per potenze nominali delgeneratore di calore dell’impianto centralizzato maggiore o uguale a 100 kW, appartenenti alle categorie E1 edE2, così come classificati in base alla destinazione d’uso all’art. 3, del decreto del Presidente della Repubblica 26Agosto 1993, n. 412, è preferibile il mantenimento di impianti termici centralizzati laddove esistenti; le causetecniche o di forza maggiore per ricorrere ad eventuali interventi finalizzati alla trasformazione degli impiantitermici centralizzati ad impianti con generazione di calore separata per singola unità abitativa devono esseredichiarate nella relazione di cui all’art. 25 “

§ "il regolamento di condominio potrà continuare a negare totalmente la possibilità di distaccarsi dall’impiantocentralizzato. In questa eventualità, il distacco non potrà essere consentito anche nel caso in cui il condominoriesca a dimostrare che a seguito del distacco medesimo non si originerà nessun pregiudizio per gli altricondomini e per l’impianto" ;

§ va verificato che il Comune in cui è ubicato l'immobile non abbia stabilito sul proprio regolamento edilizio ildivieto di distacco da impianto centralizzato. "La tendenza di parecchi comuni d’Italia è quella di incentivare gliimpianti centralizzati di riscaldamento che hanno un impatto minore in termini di inquinamento. Se il Comuneha legiferato in merito a nulla vale la legge sui condomini che decide il distacco"

Occorre inoltre precisare che:

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Tipicamente un condomino è spinto verso il distacco perché:

DISTACCO DA IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO

§ Ritiene che i costi di un impianto centralizzato poco efficiente sono troppoelevati

§ Ritiene che l’impianto centralizzato è tarato su esigenze che mal si adattanoalle proprie, con consumi elevati: (si pensi agli impianti che mantengonoalte temperature per molte ore al giorno)

§ ci sono condomini che non pagano le proprie quote, o lo fanno in ritardo,causando un aumento delle spese a tutti gli altri.

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Quando una o più unità immobiliari si distaccano dall’impianto centralizzato:

1.Il generatore di calore inizialmente dimensionato per soddisfare le richieste dell’intero edificiorisulterà sovradimensionato lavorerà a fattori di carico più bassi;

2.La rete di distribuzione inizialmente dimensionata per garantire la portata d’acqua a tutti icorpi scaldanti risulterà sovradimensionata e continuerà a disperdere sostanzialmentesempre una quantità di calore prossima a quella ante-distacco; rimanendo le perditecostanti tra ante e post distacco ma diminuendo il fabbisogno netto (una o più unità non sonopiù allacciate) ne consegue che il rendimento di distribuzione si riduce;

3.Il calore disperso dalla rete di distribuzione all’interno delle unità distaccate nella situazioneante-distacco era calore recuperato mentre nella situazione post-distacco è calore perso edanche in questo caso il rendimento di distribuzione si riduce

4.In virtù del recupero di parte delle perdite della rete di distribuzione centralizzata, il condominodistaccato si ritroverà con degli «apporti gratuiti» all’interno del suo appartamento e il suoimpianto consumerà di meno (fenomeno del «Furto di calore»)

PEGGIORAMENTO DEI RENDIMENTI DELL’IMPIANTO E FURTO DI CALORE

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Q = Qc + Qe = Qu + Qf + Qd + Qfbs + Qpre

PEGGIORAMENTO DEI RENDIMENTI DELL’IMPIANTORENDIMENTO DI PRODUZIONE

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Rendimento di produzione e fattore di carico

PEGGIORAMENTO DEI RENDIMENTI DELL’IMPIANTORENDIMENTO DI PRODUZIONE

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E’ il rapporto tra il calore utilefornito ai corpi scaldanti e delcalore disperso dalla rete di

distribuzione all’internodell’involucro riscaldato

(recuperato) ed il calore utilefornito al sistema di

distribuzione da parte delgeneratore.

PEGGIORAMENTO DEI RENDIMENTI DELL’IMPIANTORENDIMENTO DI DISTRIBUZIONE

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Il calore disperso da una tubazione Qd si calcola mediante il metodo analiticoprevisto nella UNI TS 11300 parte 2:

PEGGIORAMENTO DEI RENDIMENTI DELL’IMPIANTORENDIMENTO DI DISTRIBUZIONE

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Calore disperso dalla rete di distribuzione recuperato e nonrecuperato

PEGGIORAMENTO DEI RENDIMENTI DELL’IMPIANTORENDIMENTO DI DISTRIBUZIONE

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METODOLOGIA DI CALCOLO DI RIFERIMENTO: UNI TS 11300

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METODOLOGIA DI CALCOLO DI RIFERIMENTO: UNI TS 11300

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Simulazione software

METODOLOGIA DI CALCOLO DI RIFERIMENTO: UNI TS 11300

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Caso Studio 1

AGGRAVIO

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Raccolta dati in ingresso: Dati generali

CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

§ Edificio storico in muratura portante di 24unità immobiliari disposte su 5 piani tutti fuoriterra

§ Destinazione d’uso: residenziale§ Impianto termico di tipo centralizzato adibito al

solo riscaldamento§ La produzione di a.c.s. viene effettuata tramite

dei sistemi autonomi in ogni unità immobiliare

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Raccolta dati in ingresso: Planimetrie edificio

CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Piano terra

Piano primo Piano secondo

Piano terzo Piano quarto

Piano ammezzato

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Raccolta dati in ingresso: Planimetrie edificio

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Ad oggi delle 24 unitàimmobiliari che costituiscono

il condominio risultanoallacciate all’impianto 17 unità

immobiliari

Piano 4 § A seguito del terremoto del ‘79 tutte le unitàimmobiliari del piano quarto (sottotetto)furono dotate di impianto autonomo;

§ L’unità al piano 3 (n. 16) si è distaccata nelfebbraio 2005;

§ L’unità oggetto del distacco che si èanalizzato è al piano 2 (app.to n. 12);

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Raccolta dati in ingresso: Impianto termico

§ Generatore dicalore:

§ Marca: OfficineSeveso

§ Modello: STU 400§ Tipo standard§ Alimentato a

gasolio§ Data di

installazione: 1972§ Potenza al focolare:

460000 kcal/h

§ Regolazione: soloclimaticacentralizzata convalvola a 4 vie

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Raccolta dati in ingresso: Rete di distribuzione

Distribuzione a colonne montanti in acciaio debolmente isolatarisalente agli anni ’70 passante a vista

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Raccolta dati in ingresso: Rilievo unità immobiliare distaccata

L’unità immobiliare nell’anno 2011(anno del distacco) ha subito unintervento di ristrutturazione ediliziaconsistente in opere sia all’involucroedilizio che all’impianto termico. Inparticolare:

§Sono stati sostituiti tutti gli infissi;§Coibentazione pareti verso l’esternoe verso vano scale con controparetein cartongesso e isolamento insughero;§Dismissione dal centralizzato einstallazione di nuovo impiantoautonomo con caldaia acondensazione alimentata a metanoe pannelli radianti a pavimento

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Spese e Criteri di ripartizione di spesa

Come indicato nella UNI 10200:2013, la spesa totale per la climatizzazione invernale (Scli) èdata da:

Scli = Sui,cli + Sp,cliDove:§Sui,cli è la spesa per il consumo di energia termica utile per la climatizzazione invernale§Sp,cli è la spesa per potenza termica installata per la climatizzazione invernale

Nel condominio in oggetto non sono presenti sistemi di contabilizzazione-ripartizione del calore per cui le spese relative all’esercizio dell’impianto di

climatizzazione invernale sono ripartite in base alle tabelle millesimali basatesulla superficie radiante installata all’interno delle varie unità immobiliari.

Il consumo annuale medio di gasolio dell’impianto condominiale ante-distaccoera di circa 28.000 lt per una spesa di circa € 40.000

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Procedura di calcoloPer la modellizzazione del sistema edificio-impianto si sono utilizzate leprocedure descritte nelle UNI TS 11300.

Gli obiettivi del calcolo sono stati:

§Quantificazione della riduzione del rendimento globale medio stagionaledell’impianto a seguito del distacco;

§Quantificazione del calore perso dalla rete di distribuzione condominiale erecuperato dall’appartamento distaccato;

§Quantificazione del calore perso dalla rete di distribuzione del condominodistaccato e recuperato dal condominio;

§Ricalcolo tabelle millesimali per la ripartizione delle spese del riscaldamento

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Procedura di calcolo

Sono state pertanto eseguite tre simulazioni con software:

1)Calcolo della prestazione energetica dell’intero edificio ante distacco conmodalità effettive di utilizzo (tailored rating) e confronto dei risultati con lebollette reali per la validazione del modello;

2)Calcolo della prestazione energetica dell’intero edificio con l’appartamentoancora servito dall’impianto centralizzato ma prendendo in considerazione ilavori di riqualificazione dell’involucro edilizio sull’appartamento stesso;

3)Calcolo della prestazione energetica dell’intero edificio con l’appartamentostaccato dall’impianto centralizzato e riscaldato tramite il proprio impiantoautonomo.

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Risultati: calcolo dell’aggravio dovuto alle maggiori perdite di generazione e distribuzione

Grandezza Situazione 1 Situazione 2 Situazione 3 Unità di misura

Energia termica utile per riscaldamento [Qh,nd] 170.708,00 169.239,00 164.243,00 kWh/anno

Consumo combustibile 22.940,00 22.815,00 22.285,00 kg/anno

Consumo di Energia elettrica per riscaldamento [QH,aux] 2.007,00 2.000,00 1984,00 kWhe/anno

Fabbisogno di Energia primaria per riscaldamento [QpH] 276.668,00 275.156,00 268.827,00 kWh/anno

Grandezza Situazione 1 Situazione 2 Situazione 3

Rendimento di Emissione 91,00% 91,00% 91,00%

Rendimento di Regolazione 80,30% 80,30% 80,40%

Rendimento di Distribuzione 94,90% 94,60% 94,00%

Rendimento di Distribuzione primaria 98,80% 98,80% 98,80%

Rendimento di Generazione 89,70% 89,70% 89,60%

Rendimento globale medio stagionale 61,10% 60,90% 60,40%

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Grandezza Situazione 1 Situazione 2 Situazione 3Unità dimisura

Energia utile al netto di eventuali perdite recuperate e perfunzionamento non continuo dell’impianto [Q’h]

168.906,00 167.453,00 162.485,00 kWh/anno

Rendimento globale medio stagionale situazione 1 (anteristrutturazione e distacco distaccato)

61,10% 61,10% 61,10% %

Fabbisogno di Energia primaria per riscaldamento conrendimenti effettivi [QpH]

276.668,00 275.156,00 268.827,00 kWh/anno

Fabbisogno di Energia primaria per riscaldamento conrendimento situazione 1 [QpH’]

276.668,00 274.063,80 265.932,9 kWh/anno

Differenza tra QpH e QpH’ 0,00 1.092,20 2.894,10 kWh/annoDifferenza percentuale QpH e QpH’ 0,00% 0,39% 1,08% %

Grandezza Situazione 2 Situazione 3 Unità di misura

Energia utile al netto di eventuali perdite recuperate e perfunzionamento non continuo dell’impianto [Q’h]

167.453,00 162.485,00 kWh/anno

Rendimento globale medio stagionale situazione 1 (anteristrutturazione e distacco )

60,90% 60,90% %

Fabbisogno di Energia primaria per riscaldamento conrendimenti effettivi [QpH]

275.156,00 268.827,00 kWh/anno

Fabbisogno di Energia primaria per riscaldamento conrendimento situazione 2 [QpH’]

275.156,00 266.806,2 kWh/anno

Differenza tra QpH e QpH’ 0,00 2.020,76 kWh/annoDifferenza percentuale QpH e QpH’ 0,00% 0,75% %

Risultati: calcolo dell’aggravio dovuto alle maggiori perdite di generazione e distribuzione

26Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Risultati: calcolo dell’aggravio considerando anche i «furti di calore»

Grandezza Valore Unità di misura

Energia termica utile del condominio senza Utente 16 e Utente 20 ante distacco (a) 169.240,00 kWh/anno

Energia termica utile Utente 16 (stimata in base alle vecchie tabelle millesimali) (b) 1.017,00 kWh/anno

Energia termica utile Utente 20 (stimata in base alle vecchie tabelle millesimali) (c ) 874,00 kWh/anno

Energia termica utile del condominio complessiva ante distacco dell’Utente 12 (d) = (a)+(b)+(c) 171.131,00 kWh/anno

Energia utile al netto di eventuali perdite recuperate e per funzionamento non continuodell’impianto

(e)169.299,27 kWh/anno

Rendimento globale medio stagionale impianto condominiale ante distacco (f) 60,90 %

Fabbisogno energia primaria impianto condominiale ante distacco (g) = (e) / (f) 277.995,52 kWh/anno

Energie termica utile appartamento Utente 12 (h) 4.996,00 kWh/annoPerdite rete distribuzione Utente 12 recuperate dal condominio (i) 34,04 kWh/anno

Energia termica utile del condominio complessiva post distacco [Qh,nd post](l) = (d)–(i)–(h) 166.100,95 kWh/anno

Energia termica utile al netto di eventuali perdite recuperate e per funzionamento noncontinuo dell’impianto post distacco

(m)164.323,07 kWh/anno

Rendimento globale medio stagionale impianto condominiale post distacco (n) 60,40 %

Fabbisogno di energia primaria impianto condominiale ante distacco senza Utente 12 (o) 269.879,72 kWh/anno

Fabbisogno energia primaria impianto condominiale post distacco (p) = (m) / (n) 272.058,07 kWh/anno

Fabbisogno di energia primaria impianto condominiale post distacco comprensiva del“furto di calore” dell’Utente 12

(q)274.040,37 kWh/anno

Maggiore fabbisogno dell’impianto condominiale causato dal peggioramento delle sueprestazioni a seguito del distacco

(r) = (p) – (o)2.178,35 kWh/anno

Quantificazione “Furto di calore” dell’Utente 12 ai danni del condominio (s ) = (q) – (p) 1.982,30 kWh/anno

27Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Risultati: nuove tabelle millesimali «senza furto di calore»

Utente millesimi vecchimillesimi nuovi no

furtomillesimi nuovi con furto

1 52,4937 55,8339 55,4237

2 43,5797 46,3526 46,0122

3 64,3791 68,4755 67,9725

4 39,6179 42,1388 41,8292

5 42,5893 45,2992 44,9664

6 29,0531 30,9018 30,6748

7 43,5797 46,3526 46,0122

8 34,6657 36,8714 36,6006

9 60,8135 64,6830 64,2079

10 60,4173 64,2616 63,7896

11 69,9916 74,4451 73,8983

12 67,3504 8,0068 15,2932

13 65,1494 69,2948 68,7859

14 82,0091 87,2272 86,5865

15 59,8230 63,6295 63,1622

16 5,9427 6,3208 6,2744

17 43,5797 46,3526 46,0122

18 50,5128 53,7269 53,3323

19 79,3459 84,3946 83,7747

20 5,1063 5,4312 5,3913

TOTALE 1000,0000 1000,0000 1000,0000

28Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Risultati: simulazioni ripartizioni

Considerando i seguenti dati:

§Fabbisogno energia primaria impianto condominiale ante-distacco: 277995,52 kWh/anno§Fabbisogno energia primaria impianto condominiale post-distacco: 272058,07 kWh/anno§Potere calorifico inferiore gasolio: 11,86 kWh/kg§Densità gasolio: 0,85 kg/lt§Costo unitario gasolio: 1,48 €/lt§Spesa ante-distacco: 40812,75 €/anno§Spesa post-distacco: 39941,07 €/anno

§Maggiore spesa per aggravio: 319,80 €/anno§Maggiore spesa per aggravio e furto di calore: 610,83 €/anno

Si possono simulare le bollette energetiche per tutti i condomini per tutte le situazioni.

29Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - AnconaRisultati: simulazioni ripartizioni

Caso 1) millesimi vecchi e nuovi basati su superficie radiante senza furto di calore

Utente mill vecchi mill nuovi Spesa prima Spesa dopo diff

1 52,4937 55,8339 2.142,41 2.230,06 87,72 43,5797 46,3526 1.778,61 1.851,37 72,83 64,3791 68,4755 2.627,49 2.734,98 107,54 39,6179 42,1388 1.616,92 1.683,07 66,25 42,5893 45,2992 1.738,18 1.809,30 71,16 29,0531 30,9018 1.185,74 1.234,25 48,57 43,5797 46,3526 1.778,61 1.851,37 72,88 34,6657 36,8714 1.414,80 1.472,68 57,99 60,8135 64,6830 2.481,97 2.583,51 101,5

10 60,4173 64,2616 2.465,80 2.566,68 100,911 69,9916 74,4451 2.856,55 2.973,42 116,912 67,3504 8,0068 2.748,76 319,80 -2.429,013 65,1494 69,2948 2.658,93 2.767,71 108,814 82,0091 87,2272 3.347,02 3.483,95 136,915 59,8230 63,6295 2.441,54 2.541,43 99,916 5,9427 6,3208 242,54 252,46 9,917 43,5797 46,3526 1.778,61 1.851,37 72,818 50,5128 53,7269 2.061,57 2.145,91 84,319 79,3459 84,3946 3.238,32 3.370,81 132,520 5,1063 5,4312 208,40 216,93 8,5

TOTALE 1000,000 1000,0000 40.812,75 39.941,07 -871,68

30Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

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CASO REALE: Condominio 24 App.ti - AnconaRisultati: simulazioni ripartizioni

Caso 2) millesimi vecchi e nuovi basati su superficie radiante con furto di calore

Utente mill vecchi mill nuovi Spesa prima Spesa dopo diff

1 52,4937 55,4237 2.142,41 2.213,68 71,32 43,5797 46,0122 1.778,61 1.837,78 59,23 64,3791 67,9725 2.627,49 2.714,89 87,44 39,6179 41,8292 1.616,92 1.670,70 53,85 42,5893 44,9664 1.738,18 1.796,01 57,86 29,0531 30,6748 1.185,74 1.225,18 39,47 43,5797 46,0122 1.778,61 1.837,78 59,28 34,6657 36,6006 1.414,80 1.461,87 47,19 60,8135 64,2079 2.481,97 2.564,53 82,6

10 60,4173 63,7896 2.465,80 2.547,82 82,011 69,9916 73,8983 2.856,55 2.951,58 95,012 67,3504 15,2932 2.748,76 610,83 -2.137,913 65,1494 68,7859 2.658,93 2.747,38 88,514 82,0091 86,5865 3.347,02 3.458,36 111,315 59,8230 63,1622 2.441,54 2.522,76 81,216 5,9427 6,2744 242,54 250,61 8,117 43,5797 46,0122 1.778,61 1.837,78 59,218 50,5128 53,3323 2.061,57 2.130,15 68,619 79,3459 83,7747 3.238,32 3.346,05 107,720 5,1063 5,3913 208,40 215,34 6,9

TOTALE 1000,000 1000,0000 40.812,75 39.941,07 -871,68

31Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

Utente mill vecchi mill nuovi Spesa prima Spesa dopo diff

1 83,3923 85,2122 3.403,47 3.403,47 0,02 70,6768 72,2193 2.884,52 2.884,52 0,03 64,5295 65,9378 2.633,63 2.633,63 0,04 41,4478 42,3523 1.691,60 1.691,60 0,05 65,5580 66,9887 2.675,60 2.675,60 0,06 21,4514 21,9196 875,49 875,49 0,07 36,5977 37,3964 1.493,65 1.493,65 0,08 47,5951 48,6338 1.942,49 1.942,49 0,0

9 69,4322 70,9475 2.833,72 2.833,72 0,010 68,4096 69,9026 2.791,98 2.791,98 0,011 49,0151 50,0848 2.000,44 2.000,44 0,012 29,1940 8,0069 1.191,49 319,80 -871,713 50,1078 51,2014 2.045,04 2.045,04 0,014 74,2063 75,8258 3.028,56 3.028,56 0,015 63,1738 64,5525 2.578,30 2.578,30 0,016 5,9428 6,0725 242,54 242,54 0,017 39,2448 40,1013 1.601,69 1.601,69 0,018 46,1226 47,1292 1.882,39 1.882,39 0,019 68,7953 70,2967 2.807,72 2.807,72 0,020 5,1072 5,2187 208,44 208,44 0,0

TOTALE 1000,000 1000,0000 40.812,75 39.941,07 -871,68

Risultati: simulazioni ripartizioniCaso 3) millesimi vecchi e nuovi basati su energia primaria senza furto di calore

32Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

CASO REALE: Condominio 24 App.ti - Ancona

mill vecchi mill nuovi Spesa prima Spesa dopo diff

1 83,3923 84,5958 3.403,47 3.378,85 -24,62 70,6768 71,6969 2.884,52 2.863,65 -20,93 64,5295 65,4609 2.633,63 2.614,58 -19,14 41,4478 42,0460 1.691,60 1.679,36 -12,25 65,5580 66,5041 2.675,60 2.656,25 -19,46 21,4514 21,7610 875,49 869,16 -6,37 36,5977 37,1259 1.493,65 1.482,85 -10,88 47,5951 48,2820 1.942,49 1.928,44 -14,19 69,4322 70,4343 2.833,72 2.813,22 -20,5

10 68,4096 69,3969 2.791,98 2.771,79 -20,211 49,0151 49,7225 2.000,44 1.985,97 -14,512 29,1940 15,1826 1.191,49 606,41 -585,113 50,1078 50,8310 2.045,04 2.030,24 -14,814 74,2063 75,2773 3.028,56 3.006,66 -21,915 63,1738 64,0856 2.578,30 2.559,65 -18,716 5,9428 6,0286 242,54 240,79 -1,817 39,2448 39,8112 1.601,69 1.590,10 -11,618 46,1226 46,7882 1.882,39 1.868,77 -13,619 68,7953 69,7882 2.807,72 2.787,41 -20,320 5,1072 5,1809 208,44 206,93 -1,5

TOTALE 1000,000 1000,0000 40.812,75 39.941,07 -871,68

Risultati: simulazioni ripartizioniCaso 4) millesimi vecchi e nuovi basati su energia primaria con furto di calore

33Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO 34

IL DISTACCO DETERMINA SEMPRE UN AGGRAVIO

DISTACCO DA IMPIANTO TERMICO CENTRALIZZATO

Maggiori perdite dell’impianto dovute sostanzialmente al peggioramentodei rendimenti della caldaia centralizzata e della rete di distribuzione

«Furto di calore»

LA QUANTIFICAZIONE DI QUESTO AGGRAVIOVA AFFIDATA AD UN TECNICO

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO 35Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

Caso Studio 2

DISMISSIONE

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

Raccolta dati in ingresso: Dati generali

CASO REALE: Condominio 48 App.ti - Ancona

§ Edificio di nuova costruzione realizzato nel2008 con struttura in cemento armato etamponamenti isolati di 48 unitàimmobiliari; (solo 28 sono occupate)

§ Destinazione d’uso: E.1(1), E.5§ Superficie utile: 4450 mq§ Superficie disperdente:6983 mq§ Volume lordo: 18403 mc§ S/V: 0,38§ Impianto termico di tipo centralizzato

(teleriscaldamento) adibito alriscaldamento e produzione a.c.s

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni36

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

Raccolta dati in ingresso: Impianto

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni37

§ Scambiatore dicalore in centraleperteleriscaldamentourbano potenza 400kW

§ Satelliti di zona convalvola di zona econtabilizzazione dicalore

§ Produzione a.c.s.tramite boilertermoelettrico

§ Corpi scaldanti:radiatori in acciaio

CASO REALE: Condominio 48 App.ti - Ancona

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

Analisi consumi

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni38

§ Incidenza percentualedispersioni inverno: 31 %;

§ Incidenza percentualedispersioni in estate: 51 %;

§ Incidenza percentualedispersioni stagionale: 38 %

CASO REALE: Condominio 48 App.ti - Ancona

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

Analisi rendimento di distribuzione

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni39

§ Situazione attuale: solo 28 unità occupate;§ Situazione futura: tutte le 48 unità occupate;

Grandezza da progetto

Stime da consumi realiSituazione attuale Situazione futura

inverno estate stagionale inverno estate stagionale

eta distr per solo riscaldamento 96,00% 79,69% / 84,95% /eta distr per sola a.c.s. / 79,69% 32,18% 84,95% 43,81%eta distr complessivo 96,00% 79,69% 32,18% 67,14% 84,95% 43,81% 74,95%

§ Sovrastima in fase progettuale delrendimento di distribuzione;

§ Notevoli differenze nel rendimento didistribuzione tra estivo e invernale;

§ Notevole differenze nel rendimento traedificio parzialmente occupato e interamenteoccupato;

CASO REALE: Condominio 48 App.ti - Ancona

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

Conveniente la dismissione?

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni40

Ipotizzando la dismissione dell’impianto centralizzato e a favore di impianti autonomi concaldaie murali di tipo standard alimentate a metano per la produzione di a.c.s. e per ilriscaldamento invernale di otterrebbero i seguenti risultati:

Grandezza u.m.con impiantocentralizzato

con impiantiautonomi

differenza differenza %

Fabbisogno energia primaria riscaldamento e acsstagione invernale kWh/anno 136980,70 116134,17 -20846,53 -15,22%Fabbisogno di energia primaria acs stagione estiva kWh/anno 71724,77 26545,26 -45179,50 -62,99%Fabbisogno energia primaria annuale kWh/anno 208705,47 142679,43 -66026,04 -31,64%costo energia €/kWh 0,13 0,10 -0,03 -23,08%

costo bolletta energetica €/anno 27131,71082 14267,94324 -12863,77 -47,41%

CASO REALE: Condominio 48 App.ti - Ancona

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO

Conveniente la dismissione?

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni41

E’ invece pressoché indifferente durante l’estate produrre l’acs tramite l’impiantocentralizzato o attraverso la resistenza elettrica del boiler termoelettrico

Grandezza u.m.con impiantocentralizzato

con boilerelettrico

differenzadifferenza

%

Fabbisogno ideale per a.c.s. sole unità residenziali estivo kWh/anno 18560,45 18560,45 0,00 0,00%rendimento di erogazione 95,00% 95,00% 0,00%rendimento di distribuzione interno appartamento 92,00% 92,00% 0,00%energia all'ingresso degli appartamenti kWh/anno 21236,21 21236,21 0,00%perdite condiminiali % 70,39% 0,00% -70,39%energia primaria per a.c.s. stagione estiva kWh/anno 30168,47 21236,21 -8932,25costo energia €/kWh 0,13 0,18costo bolletta energetica €/anno 3921,90 3822,52 -99,38 -2,53%

CASO REALE: Condominio 48 App.ti - Ancona

13 GIUGNO 2014 LE SOLUZIONI CASE STUDY : AGGRAVIO DA DISTACCO; DISMISSIONE DI IMPIANTO CENTRALIZZATO 42

Ing. Davide Vitali – Esperto Gestione Energia UNI CEI 11339 Civile/IndustrialeConsulente ANACIMail: [email protected]

Ing. Davide Vitali – Ing. Giorgio Bartoloni

Ing. Giorgio Bartoloni – GreenerG S.r.l.Mail: [email protected]

Grazie per l’attenzione