CASE SILENZIOSE ED ECOSOSTENIBILI...geom. paolo toninelli bampi s.p.a. d.p.c.m. 5 dicembre 1997...

EMINARE RUMORI E ODORI DAGLI IMPIANTI DI SCARICOTorino 21 aprile 2009

Geom. Paolo Toninelli BAMPI S.p.A.

Benvenuti



L'AZIENDA BAMPI NEL SETTORE IDROTERMOSANITARIO

19771977--2009200932 anni di attenzione32 anni di attenzioneal Comfort abitativoal Comfort abitativo



ARGOMENTI

Legge sui requisiti acustici passivi negli edifici (DPCM 5/12/1997)

Ultime disposizioni in materia di Dichiarazione di conformità dell’impianto secondo il D.M. 37 del 22/01/2008

Il rumore negli impianti di scarico

Indicazioni di corretta progettazione e posa degli impianti di scarico

Soluzioni tecnologiche per il comfort domestico



D.P.C.M. 5 dicembre 1997

Il Decreto classifica le tipologie edilizie in sette categorie in funzione delle attività che vi si svolgono.

ALLEGATO A - Tabella A:

CLASSIFICAZIONI DEGLI AMBIENTI ABITATIVI (art. 2)CLASSIFICAZIONI DEGLI AMBIENTI ABITATIVI (art. 2)

Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabiliCategoria G

Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabiliCategoria F

Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli o assimilabiliCategoria E

Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura o assimilabiliCategoria D

Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabiliCategoria C

Edifici adibiti ad uffici o assimilabiliCategoria B

Edifici adibiti a residenza o assimilabiliCategoria A



D.P.C.M. 5 dicembre 1997ALLEGATO A - Tabella B:REQUISITI ACUSTICI PASSIVI RELATIVI ALLE PARTI STRUTTURALI E AGLI IMPIANTI TECNOLOGICI DELL’EDIFICIO

35355542504 - B/F/G25355848503 - E35356340502 - A/D25355845551 - D

LA eqLAS maxL'nwD2m, nT, wR'w

Rumore di impianti continui

Rumore di impianti

discontinui tra cui gli impianti

di scarico

Rumore di calpestio di

solai normalizzato

Isolamento acustico

standardizzato di facciata

Potere fonoisolante apparente di partizioni tra ambienti di 2 distinte unità

immob.

Categorie ambienti abitativi

Il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 determina i «requisiti acustici delle sorgenti sonore interne agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti in opera, al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore».



Decreto Ministeriale N° 37 del 22 gennaio 2008

Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37

Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13,

lettera a) della legge n. 248 del 2005, recante riordino delle disposizioni in

materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici

(G.U. n. 61 del 12 marzo 2008)

Ai sensi dell'articolo 3, comma 1, della legge n. 17 del 2007, con l'entrata in vigore del presente

regolamento sono abrogati:

- il regolamento di cui al d.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447,

- gli articoli da 107 a 121 del testo unico di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380,

- la legge 5 marzo 1990, n. 46, ad eccezione degli articoli 8, 14 e 16, le cui sanzioni trovano

applicazione in misura raddoppiata per le violazioni degli obblighi previsti dallo stesso

regolamento.




Art. 1. Ambito di applicazione1. Il presente decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se l'impianto è connesso a reti di distribuzione si applica a partire dal punto di consegna della fornitura.

Art. 7. Dichiarazione di conformità

1. Al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell'impianto, l'impresa installatrice rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme di cui all'articolo 6. Di tale dichiarazione, resa sulla base del modello di cui all'allegato I, fanno parte integrante la relazione contenente la tipologia dei materiali impiegati, nonché il progetto di cui all'articolo 5.

2. Nei casi in cui il progetto è redatto dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice l'elaborato tecnico è costituito almeno dallo schema dell'impianto da realizzare, inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell'opera da eseguire eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d'opera.

3. In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l'attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell'opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell'intero impianto. Nella dichiarazione di cui al comma 1 e nel progetto di cui all'articolo 5, è espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell'impianto.

4. La dichiarazione di conformità è rilasciata anche dai responsabili degli uffici tecnici interni delle imprese non installatrici di cui all'articolo 3, comma 3, secondo il modello di cui all'allegato II del presente decreto.




DICHIARAsotto la propria personale responsabilità, che l'impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola del'arte,

secondo quanto previsto dall'art. 6, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l'edificio,

avendo in particolare:

� rispettato il progetto redatto ai sensi dell'art. 5 da (2) .................................................................................................………………..

� seguito la norma tecnica applicabile all'impiego (3) ....................................................................................................……………….

................................................................................................................................................................................………………………..

� installato componenti e materiali adatti al luogo di installazione (artt. 5 e 6);

� controllato l'impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche

richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge.

Allegati obbligatori:

� progetto ai sensi degli articoli 5 e 7 (4);

� relazione con tipologie dei materiali utilizzati (5);

� schema di impianto realizzato (6);

� riferimento a dichiarazioni di conformità precedenti o parziali già esistenti (7);

� copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali.

Allegati facoltativi (8):

..........................................................………………………………………………………………………………………………………



RUMORE DEI SISTEMI DI SCARICOe indicazioni per ottemperare al

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5/12/1997



DINAMICHE DI TRASMISSIONE DEL RUMORE

VIA SOLIDO (diretta) VIA AEREA (indiretta)

La propagazione del rumore richiede differenti misuredifferenti misure di prevenzione:

VIA SOLIDOVIA SOLIDO - utilizzo di materiali morbidi, flessibili, atti a dissipare l’energia vibrante (meccanismo massa/molla/massa).

VIA AEREA VIA AEREA - aumento delle misure di sicurezza relative agli elementi costruttivi (aumento della massa, dello spessore), e/o con la riduzione del livello di pressione acustica (assorbimento acustico con prodotti insonorizzanti).



COMPONENTI DEL SISTEMA DI SCARICO

2

3

4

5

111

11



TIPOLOGIE DI RUMORE DEL SISTEMA DI SCARICO

rumore da scorrimento

rumore da depressione

rumore da carico

B

CD

rumore da risciacquoA



RUMORE DA SCORRIMENTO



LA COLONNA DI SCARICOIL DEFLUSSO AVVIENE PER GRAVITÀ CON MOTO TURBOLENTO



FATTORI DI RUMOROSITA’

Percorso delle tubazioni Percorso delle tubazioni (Curve, pezzi speciali, collegamento ai sanitari)

Centro Direzionale Millenium - Belluno Sede IBM - Segrate (MI)

Altezza dellAltezza dell’’edificioedificio(Velocità di scarico)

Molino Stucky Hotel Hilton - Venezia

Tipologia dellTipologia dell’’edificio edificio (Portata e contemporaneità di scarico)

Garda Resort Village - Peschiera (VR) Laguna Palace Hotel - Mestre (VE) Villaggio Cooperativo Grazioli - Milano



VENTILAZIONE PRIMARIA VENTILAZIONE PARALLELA DIRETTA RETROVENTILAZIONE

REGOLE FONDAMENTALI11 Determinare i diametri dei tubi di distribuzione orizzontale e verticale (idonei alle portate

secondo UNI EN 12056-2)22 Garantire le pendenze minime di diramazioni e collettori orizzontali ( mai < 1%)33 Realizzare una corretta ventilazione della colonna (favorisce il deflusso dello scarico e di

conseguenza ne diminuisce la rumorosità)



CORRETTA PROGETTAZIONE

REGOLE FONDAMENTALI

44 Scegliere posizione acusticamente più idonea delle colonne di scarico (lontano da ambienti “delicati”)

WC

CAMERA

WC

CUCINA

SOGGIORNO

PARETE PERIMETRALE



CORRETTA PROGETTAZIONE

REGOLE FONDAMENTALI

55 Prevedere cavedi tecnici o pareti acusticamente isolanti



CORRETTA INSTALLAZIONE

REGOLE FONDAMENTALI

66 Il cambiamento di direzione della colonna al di sotto dell’ultimo solaio deve essere realizzato utilizzando due curve a 45° con un tronchetto di tubo interposto (lunghezza ideale: 2 x diametro tubo)




REGOLE FONDAMENTALI77 Riduzione dei punti di trasmissione di vibrazioni a pareti e solai, derivanti dal

contatto diretto con calcestruzzo e ferri d’armatura, rivestendo tubi e raccordi con materiali elastici disaccoppianti (calze in polietilene estruso con spessore 5 mm, tipo FONOdBAM)




A

B

PASSAGGIO IN CAVEDIO/NICCHIA88 Determinare il potere di abbattimento della parete di tamponatura (A).99 Nel caso di installazione in cavedio (sia in verticale che in orizzontale) è necessario

adottare sistemi di staffaggio elastici per ridurre al minimo il passaggio di eventuali vibrazioni dalle tubazioni alla struttura (B).



I PUNTI DELICATI DELL’IMPIANTO DI SCARICO



CARATTERISTICHE DEL TUBO DI SCARICO INSONORIZZATO

DAL 1990 LA SOLUZIONE

1 metro di tubo Polo-Kal 3S Ø 110 pesa circa 2,42 kg (PP = 0,95 kg)



CARATTERISTICHE DEL TUBO DI SCARICO INSONORIZZATO

DAL 1995 LA SOLUZIONE

1 metro di tubo Polo-Kal NG Ø 110 pesa circa 1,42 kg (PP = 0,95 kg)



PROVA DI RUMOROSITA' IN LABORATORIO (secondo EN 14366)



PROVA DI RUMOROSITA' IN LABORATORIO (secondo EN 14366)

INCIDENZA MASSA PARETE sulla rumorosità

dell’impianto



RESISTENZA AGLI URTI ALLE RIGIDE TEMPERATURE

- 20° C

Il tubo POLO-KAL NG, sottoposto a test di resistenza meccanica presso l'Istituto austriaco TGM, ha ottenuto un certificato di resistenza meccanica sino a -20 °C: in condizioni di installazione con temperatura rigida il tubo può subire anche forti sollecitazioni (urto e schiacciamento) senza subire perforazioni o crepe.



RUMORE DA DEPRESSIONEed indicazioni per risolvere il problema dello svuotamento

dei sifoni ed i conseguenti gorgoglii e cattivi odori anche in edifici esistenti

in accordo con la UNI EN 12056-2



Lo scarico avviene per gravità atmosferica in funzione del peso delle acque usate. La ventilazione serve a garantire l'accesso di aria all'impianto per ristabilire la pressione atmosferica e favorire il deflusso.



IL SIFONEIL SIFONE

si trova sotto ad ogni apparecchio sanitario ed evita, grazie all’acqua in esso contenuta, il ritorno di eventuali cattivi odori all’interno del locale.

Colonna

tappo idraulico

Sifone

Problema: svuotamento dell'acqua presente nel sifone a causa di depressione da scarico e ventilazione insufficiente con conseguente rumore da gorgoglio e cattiva esalazione negli ambienti all’interno dell’edificio.



UNI EN 12056-2 (giugno 2000) Progettazione ed installazione dei sistemi di scarico all’interno dell’edificio:

1. Determinare i diametri di colonna e diramazioni in funzione delle portate previste2. Realizzare una corretta ventilazione della colonna (favorisce il deflusso dello scarico ed evita lo

svuotamento dei sifoni con fenomeni di rumorosità e cattivi odori nei locali)

VENTILAZIONE PRIMARIA VENTILAZIONE PARALLELA DIRETTA RETROVENTILAZIONE

Sanitari in batteria (oltre 4 m. dalla colonna)

Massimo 5 piani Edifici a torre



Valvole di aerazione"…Come alternativa possono essere utilizzate valvole di aerazione omologate"



con la valvola di ventilazione l’aria necessaria al corretto deflusso, durante la fase di scarico, viene prelevata direttamente dall’interno del locale, in tempo istantaneo, senza dovere attendere che arrivi dall’estremità superiore della colonna o datubazioni di ventilazione secondaria



La gamma STUDOR Funzionamento valvola di ventilazione

DEPRESSIONE (durante lo scarico) FINE DEPRESSIONE (la valvola chiude)

VIDEOVIDEO

In presenza di una pressione negativa (generata da uno scarico nelle tubature) la valvola si apre permettendo l’entrata di aria fresca. Questo riequilibra le pressioni all’interno del sistema preservando i tappi idraulici dei sifoni. Non appena raggiunto il bilanciamento delle pressioni, il flusso d’aria si interrompe e la valvola si chiude ermeticamente, per gravità, prevenendo così la fuoruscita nell’ambiente di odori sgradevoli attraverso la valvola stessa o i tappi idraulici dei sifoni.



VALVOLE E SIFONI VENTILATIVALVOLE E SIFONI VENTILATI Linea STUDOR



La gamma STUDOR MINI-VENT Valvola di ventilazione

CUCINASi installa la valvola di ventilazione sotto il lavello, tra sifone ed attacco a muro, che protegge dallo svuotamento tutti i sifoni della cucina.

• Utilizzata per la protezione di un sifone o di un gruppo di apparecchi (fino a 8/10)

• Installazione facile con qualsiasi tubazione convenzionale grazie agli adattatori in dotazione

• Funziona a temperature estreme (da -20ºC a +60ºC)

• Apre con depressione minima (- 70 Pa= -7 mm di c.a.)

ARIA: 7,5 litri/secondo a -250 Pa(sufficiente per diramazioni fino a ø 110)

• Attacchi in dotazione: DN 32, 40, 50, 63 mm

VIDEOVIDEO



La gamma STUDOR COMBI-SIPHON e TRAP VENT Sifoni ventilati

Le caratteristiche dei sifoni ventilati

TRAP-VENT AUTOPULENTE effetto VENTURI

COMBI-SIPHON AUTOPULENTE effetto VENTURI



La gamma STUDOR MAXI-VENT valvola di ventilazione per colonne

ELIMINAZIONE DISPERSIONI TERMICHEL’installazione della valvola di aerazione MAXI-VENT evita il foro nel tetto salvaguardandol’isolamento termico.ARIA: 32 litri/secondo a -250 Pa

(sufficiente per colonne fino a ø 110)



La gamma STUDOR Certificati e Referenze

160 Mini-Vents e 70 Maxi-Vents della STUDOR sono state installati nella BeijingInternational Opera in Pechino, Cina

Mini-Vents and Maxi-Vents della STUDOR sono state utilizzati nel progetto di restauro della famosissima Sydney Opera Housein Sydney, Australia



Fine

La gamma STUDOR Certificati e Referenze

Lo Stadio Olimpico in Atlanta, USA – più di 2,000 STUDOR Maxi-Vents e Mini-Vents sono state installate in questa prestigiosa arena

II Combi-Siphon Plus della STUDOR èstato utilizzato nello yacht di lusso Feadship Yacht “Azteca” in Olanda



RIDUZIONE DEL RUMORE DI CARICO DELLE CASSETTE WC

con il galleggiante insonorizzato universale

MAGNETIC



INSONORIZZARE TUTTE LE CASSETTE WC

Il galleggiante insonorizzato universale MAGNETIC riduce drasticamente il rumore di riempimento delle cassette di risciacquo WC esterne e ad incasso

(circa 50 secondi per un carico di 9 litri di acqua)

VIDEOVIDEO



INSONORIZZARE TUTTE LE CASSETTE WC



INSONORIZZARE TUTTE LE CASSETTE WC AD INCASSO



INFORMAZIONE ED ASSISTENZA TECNICA

CONSULENZA GRATUITAPRESSO STUDI - IMPRESE - CANTIERI

Bampi da 15 anni, grazie al proprio personale specializzato, compie un'importante azione d'informazione e consulenza tecnica presso studi di progettazione, imprese costruttrici ed installatrici. Inoltre l'azienda leader nei sistemi di scarico insonorizzati, riveste un ruolo di rilievo presso l'ANIT, Missione Rumore, AICARR e Associazioni italiane di assoluto riferimento in tema di acustica e risparmio energetico.



www.bampi.it

Il sito bampi.it ospita una AREA RISERVATA dedicata a progettisti, installatori eimprese, nella quale è possibile reperire informazioni e documentazione tecnica (cataloghi, listini, certificazioni, referenze, etc.) in formato PDF. Inoltre è possibile richiedere la visita di un promoter tecnico o di un funzionario commerciale.



Grazie per l'attenzione

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L'AZIENDA BAMPI NEL SETTORE IDROTERMOSANITARIOARGOMENTID.P.C.M. 5 dicembre 1997D.P.C.M. 5 dicembre 1997Decreto Ministeriale N° 37 del 22 gennaio 2008Decreto Ministeriale N° 37 del 22 gennaio 2008Decreto Ministeriale N° 37 del 22 gennaio 2008DINAMICHE DI TRASMISSIONE DEL RUMORELA COLONNA DI SCARICOFATTORI DI RUMOROSITA’CORRETTA PROGETTAZIONECORRETTA PROGETTAZIONECORRETTA INSTALLAZIONECORRETTA INSTALLAZIONECORRETTA INSTALLAZIONEI PUNTI DELICATI DELL’IMPIANTO DI SCARICOCARATTERISTICHE DEL TUBO DI SCARICO INSONORIZZATOCARATTERISTICHE DEL TUBO DI SCARICO INSONORIZZATOPROVA DI RUMOROSITA' IN LABORATORIO (secondo EN 14366)RESISTENZA AGLI URTI ALLE RIGIDE TEMPERATUREINSONORIZZARE TUTTE LE CASSETTE WCINSONORIZZARE TUTTE LE CASSETTE WCINSONORIZZARE TUTTE LE CASSETTE WC AD INCASSOINFORMAZIONE ED ASSISTENZA TECNICAwww.bampi.it

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