Casa Camper Berlin - Un design non convenzionale

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HOTEL DOMANI m a r z o 2 0 1 1 70 Nei pressi dell’effervescente Hackescher Markt, centro della cultura alternativa di Berlino, vicino all’Isola dei musei, non passa inosservato l’Hotel Casa Camper dallo stile essenziale e nel contempo ricercato all’insegna dell’originalità e della funzionalità. 51 tra camere e suite, buffet panoramico permanente, un ristorante innovativo in un ambiente unico Un design non convenzionale BOUTIQUE HOTELS Casa Camper, Berlino Federico Belloni, [email protected]

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Casa Camper Berlin

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Nei pressi dell’effervescente Hackescher

Markt, centro della cultura alternativa di

Berlino, vicino all’Isola dei musei, non passa

inosservato l’Hotel Casa Camper dallo stile

essenziale e nel contempo ricercato all’insegna

dell’originalità e della funzionalità. 51 tra

camere e suite, buffet panoramico permanente,

un ristorante innovativo in un ambiente unico

Un design non convenzionale

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Casa Camper, Berlino

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A chi capita di esse-re in visita a Berlino e di trovarsi di sera nell’effervescente zo-na di bar e ristoranti di Hackescher Markt,

a pochi passi da Museumsinsel, po-lo museale che ospita tra l’altro l’Al-tes Museum e il Pergamon Museum, nel cuore del Mitte, quartiere stori-co rinomato per ospitare una delle zone più attive della città, non po-trà sfuggire in Weinmeisterstraße un grande edificio straordinariamente scenografico.Lo stabile ha le finestre illuminate in mo-do non uniforme, come se rappresentasse-ro tanti schermi televisivi accesi, e ognu-na di esse è contraddistinta da un grande numero stampato sulle tende. Questo nuovo edificio di otto piani, che di giorno ha un aspetto completamente diver-so: metallico e dal colore grigio assoluta-mente uniforme in pieno stile berlinese, molto simile a una macchia, se non fosse per un piccolo logo rosso nell’angolo della

Varcato l’ingresso, si entra nella spaziosa lobby dal design essenziale e ricercato. Le bici in vetrina sono a disposizione degli ospiti per girare la città

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facciata, ospita l’Hotel Casa Camper, se-condo progetto alberghiero di proprietà del-la famosa casa di calzature spagnola Cam-per dopo quello di Barcellona, aperto non molti anni fa nel conosciutissimo quartiere del Raval, a pochi passi dalle centralissime Ramblas. I padri del progetto sono due ce-lebri nomi dell’architettura mondiale: Fer-nando Amat, l’ideatore e proprietario della

catena Vinçon, un avveniristico format di negozi spagnoli specializzato nell’esposizio-ne e vendita di accessori personali e per la casa, e da Jordi Tió, curatore del progetto architettonico, che insieme hanno dato a tutti gli ambienti un’impronta all’insegna dell’originalità e della funzionalità, in ma-niera assolutamente coerente con la filoso-fia Camper, secondo cui il lusso sta nella

semplicità, nella discrezione, nell’autenti-cità, in una vita sostenibile e salutare, co-erentemente con una visione dell’estetica quale cultura e come fonte di soddisfazione interna. In definitiva, un modo più sempli-ce, più umano e più rispettoso di rapportar-si al mondo che ci circonda. Coerentemente a questi principi, Casa Camper trasferisce lo spirito e i valori Camper al settore alber-ghiero e crea un concetto innovativo e, nel contempo, comodo e usabile.

OriginaLità FunziOnaLeL’albergo propone 51 alloggi tra camere e suite, molto diverse dalla configurazione tipica degli alberghi: stile essenziale e vo-lutamente un po’ spartano, con il letto si-stemato sempre nella parte più interna del-la stanza, al contrario del bagno separato dalla stanza da una semplice tenda, che ha sempre luce naturale, perché si affac-cia all’esterno, non solo dalla zona lavandi-no ma anche in quella doccia. Uno scher-mo satinato dell’altezza di un metro e mez-zo permette infatti al cliente di godersi una

Camere e suite sono state

curate nei minimi dettagli per creare ambienti originali

e funzionali. il bagno, separato

da una semplice tenda, ha sempre

la luce naturale

Sull’attaccapanni a fascia in stile Shackers gli ospiti trovano anche la cartellina con le informazioni sui servizi dell’albergo

gli originalissimi rubinetti della doccia con le scritte rosse, nella stessa tonalità del logo Camper

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doccia guardando il cielo di Berlino, men-tre all’esterno traspare un’attraente e un po’ misteriosa sagoma sfocata, che si sa da qua-le stanza proviene, perché come abbiamo visto il numero stampato sulla tenda è per-fettamente visibile dall’esterno. Le piccole attenzioni sono tante e contribuiscono a di-segnare ambienti fuori dal comune, dal de-sign piuttosto colto e ricercato, pensato per ospiti che cercano un’essenzialità carica di significati: il telefono nero sul comodino, l’attaccapanni a fascia in stile Shackers, su cui si può appendere praticamente di tutto e dove gli ospiti possono trovare stesa su di un attaccapanni, piegata come un paio di pantaloni, la cartellina con le informazioni sui servizi dell’albergo, oltre alle autentiche poltroncine stile chaise-long Eames e le fa-mose ciabattine Camper a disposizione dei clienti, così come gli interruttori dell’epo-ca della Bauhaus, abbreviazione di Staat-liches Bauhaus, famosa scuola di architet-tura, arte e design della Germania, ma an-che punto di riferimento fondamentale per tutto il movimento d’innovazione nel campo del design e dell’architettura conosciuto co-me razionalismo, funzionalismo, movimen-to moderno o addirittura “stile Bauhaus”. Senza dimenticare gli originalissimi rubi-netti della doccia, dal design non conven-zionale e con le scritte rosse, della stessa tonalità usata per il logo Camper.

L’OSpite aL CentrO deLL’attenziOneNon ci sono frigobar nelle stanze; consi-derati elementi banali e privi di carattere, sono stati sostituiti dal Tentempié, la zo-na panoramica all’ultimo piano riservata ai clienti di Casa Camper dove è presente un buffet permanente grazie al quale pos-sono fare colazione, mangiare un boccone o trovare una grande varietà di bevande 24 ore su 24 da consumare al tavolo oppure in camera, il tutto compreso nel prezzo del-la camera. L’area, con una vista mozzafia-to sui tetti della città, ha anche la funzio-ne di lounge, permettendo agli ospiti di so-cializzare o rilassarsi. I clienti maggiorenni possono anche accedere un piccolo locale dove è possibile acquistare bevande alco-liche, con un sistema di self-service basato

Compreso nel prezzo, gli ospiti hanno a disposizione un buffet permanente con cibo e bevande nel tentempié all’ultimo piano

il tentempié ha anche la funzione di lounge dove gli ospiti possono socializzare o rilassarsi

al ristorante dos palillos gli chef lavorano a stretto contatto con i clienti per regalare loro un’esperienza emozionante, come se assistessero a una performance artistica

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sulla fiducia reciproca; è proprio per questo motivo che questa zona dell’albergo è stata battezzata Honesty Bodega. A Casa Cam-per il cliente è un ospite, e ogni dettaglio è pensato per farlo sentire a suo agio; nel-la vetrina che dà sulla strada il suo occhio cade immediatamente sulle biciclette in sti-le classico, leggermente retrò, lì esposte e a sua completa disposizione per visitare la città, mentre una volta varcata la soglia del-la porta d’ingresso viene accolto nella spa-ziosa lobby, che ripropone le linee e alcu-ne idee già sperimentate con successo nel Casa Camper di Barcellona. Il design è ri-cercatamente essenziale così come quello che caratterizza le altre parti dell’albergo: non passano inosservate le pareti decora-te da profili di valigie, o la vetrinetta, che ospita piccole collezioni di oggetti curiosi, simili a quelli disseminati sull’ampio ban-co della reception, dove gli addetti vestono in stile smart-casual, in linea con la ricer-cata informalità della struttura. Non man-cano nemmeno le cartine della città perso-nalizzate, ormai un segno distintivo degli alberghi Casa Camper, così come i piccoli tocchi di humor, tra i quali le riproduzio-ni fotografiche ricontestualizzate della vec-chia Trabant, la famosa auto prodotta nella Germania Orientale tra il 1957 e il 1991 ed esportata in molti Paesi, anche al di fuori del blocco comunista. Anche la chiave del-la stanza ha un particolare significato fun-zionale: non apre solo la porta della came-

ra, ma anche quella principale dell’albergo, sfocando e rendendo indefinito il concetto di ospite, che è incoraggiato a sentirsi “pa-drone di casa”. Persino la segnaletica non è mai banale: per esempio, su un cartello di fronte all’ascensore troviamo la scritta “pensa alla salute, fai le scale”, mentre le stanze sono identificate da originali plac-che che spuntano perpendicolari dalla pa-rete, ovviamente con scritte rosse, così co-me la grafica delle icone che caratterizzano il quadro di comando dell’ascensore, inca-ricato di guidare gli ospiti tra i vari piani.

ShOw COOking aL riStOranteIl Ristorante Dos Palillos si trova al piano ter-ra dell’albergo. Sotto la guida di Albert Rau-rich, che per 11 anni è stato capocuoco del fa-mosissimo ristorante spagnolo elBulli, situa-to nel cuore della Costa Brava e di proprietà del celebre chef Ferrá Adriá, viene offerto al pubblico berlinese un ampio repertorio di ta-pas asiatiche. La proposta gastronomica del Casa Camper, già di alto livello, acquista an-cor più valore perché inserita nell’innovativa cornice scenografica ideata dai designer Ro-nan e Erwan Bouroullec (con buona pace di Philippe Starck, i disegnatori francesi più si-gnificativi ed influenti a livello internazionale) che si caratterizza così come i mobili bianchi, anch’essi firmati da loro, per la naturalezza, la semplicità e l’eleganza, una scelta ispirata ai ricordi della loro infanzia, che hanno passato

in una cittadina bretone, dove sono cresciuti intorno al grande tavolo da cucina della loro nonna. È per questo che hanno preteso che i clienti e i cuochi fossero in contatto diretto; i piatti sono realizzati direttamente davanti ai clienti e serviti da chi li ha realizzati, così da evitare la spersonalizzazione della relazione. La scelta di abbattere le barriere che comu-nemente esistono tra personale in cucina e cliente è spiegata direttamente dalle loro pa-role: “Naturalmente la cucina doveva essere al centro dello spazio, aperta, per consentire ai clienti di seguire le fasi della preparazione dei piatti. Volevamo anche creare un contatto diretto tra gli chef e i circa trenta ospiti, che in un certo senso vengono invitati a mangia-re in cucina. Per agevolare questa interazio-ne e favorire il contatto oculare abbiamo cre-ato diverse altezze: il cliente, seduto a tavo-la, vive un’esperienza globale, come lo spet-tatore di una performance artistica. Abbia-mo voluto ridurre al minimo il nostro livello di intervento per lasciare che lo spettacolo si esprimesse da solo; lo spazio infatti è voluta-mente spoglio, con pochi elementi materiali, per ribadire che a creare lo spazio autentico è il rapporto tra gli ospiti e l’arte culinaria”.

Casa Camper BerlinoWeinmeisterstraße 110178, Berlino, GermaniaTel: +49 30 2000 34 10www.casacamper.com/© RIPRODUZIONE RISERVATA ■

anche la segnaletica non

è mai banale: per esempio l’ascensore

riporta la scritta “scendi a piedi, è

più sano”

non poteva mancare un attrezzato spazio fitness con macchine e attrezzature all’avanguardia

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