Cartina e regni prima dell’unita’ d’Italia · Personaggi principali che hanno contribuito...

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Cartina e regni prima dell’unita’ d’Italia Il cento cinquantenario dell’Unità d’Italia, è partito da Genova il 5 maggio scorso: proprio dallo scoglio di Quarto il 5 maggio del 1860 prese avvio, con la spedizione dei Mille, la fase conclusiva del lungo percorso del movimento per l’Unità, che sarebbe culminata il 17 marzo 1861 nella proclamazione dello Stato unitario. Il Regno d’Italia (1861 – 1946) nacque nel 1861 dopo l’esito della seconda guerra di indipendenza e dopo i plebisciti degli altri territori conquistati. Con la prima convocazione del Parlamento Italiano del 18 febbraio 1861 e la successiva Proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II fu il primo re d’Italia (1861 – 1878). La popolazione rispetto l’originario Regno di Sardegna, quintuplicò. Istituzionalmente e giuridicamente, il Regno d’Italia venne configurandosi come un ingrandimento del Regno di Sardegna. Il neonato Stato, una monarchia costituzionale si ritrovò, fin dai primi tempi, a tentare di risolvere problemi di standardizzazione delle leggi e di creazione di una moneta unica per tutta la penisola. A questi problemi, se ne aggiungevano altri, come ad esempio l’analfabetismo e la povertà diffusa, nonché la mancanza di infrastrutture. Ulteriore elemento di fragilità era costituito dall’ostilità della Chiesa cattolica e del clero nei confronti del nuovo Stato. E - MAIL [email protected] www.casafamigliagerico.it ANNO 3 Numero 6

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Cartina e regni prima dell’unita’ d’Italia Il cento cinquantenario dell’Unità d’Italia, è partito da Genova il 5 maggio scorso: proprio dallo scoglio di Quarto il 5 maggio del 1860 prese avvio, con la spedizione dei Mille, la fase conclusiva del lungo percorso del movimento per l’Unità, che sarebbe culminata il 17 marzo 1861 nella proclamazione dello Stato unitario. Il Regno d’Italia (1861 – 1946) nacque nel 1861 dopo l’esito della seconda guerra di indipendenza e dopo i plebisciti degli altri territori conquistati. Con la prima convocazione del Parlamento Italiano del 18 febbraio 1861 e la successiva Proclamazione del 17 marzo, Vittorio Emanuele II fu il primo re d’Italia (1861 – 1878). La popolazione rispetto l’originario Regno di Sardegna, quintuplicò. Istituzionalmente e giuridicamente, il Regno d’Italia venne configurandosi come un ingrandimento del Regno di Sardegna. Il neonato Stato, una monarchia costituzionale si ritrovò, fin dai primi tempi, a tentare di risolvere problemi di standardizzazione delle leggi e di creazione di una moneta unica per tutta la penisola. A questi problemi, se ne aggiungevano altri, come ad esempio l’analfabetismo e la povertà diffusa, nonché la mancanza di infrastrutture. Ulteriore elemento di fragilità era costituito dall’ostilità della Chiesa cattolica e del clero nei confronti del nuovo Stato.

E - MAIL [email protected] www.casafamigliagerico.it

ANNO 3 Numero 6

Personaggi principali che hanno contribuito all’unità

Vittorio Emanuele II Giuseppe Garibaldi E’stato l’ultimo re di Sardegna (dal 1849 al 1861) Noto anche con l’appellativo di “Eroe dei due mondi” per le sue imprese e il primo re d’Italia (dal 1861 al 1878). militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale, è la figura Egli, coadiuvato dal primo ministro Camillo Benso, più rilevante del Risorgimento ed uno dei personaggi storici italiani più conte di Cavour, portò infatti a compimento il celebri al mondo. processo di unificazione italiana.

Camillo Benso conte di Cavour Giuseppe Mazzini Fu ministro del Regno di Sardegna (dal 1850 al 1852), E’ stato un patriota, politico e filosofo italiano nato nella Repubblica capo del governo (dal 1852 al 1859) e (dal 1860 al 1861). Ligure, annessa da pochi giorni al Primo Impero Francese. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno Le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva d’Italia, divenne il primo Presidente del Consiglio alla nascita dello Stato unitario italiano. del nuovo Stato.

Le cinque giornate di milano

Le cinque giornate di Milano furono un’insurrezione avvenuta tra il 18 e il 22 marzo 1848, per mezzo della quale i cittadini di Milano si liberarono dal dominio austriaco. Fu uno dei maggiori episodi della storia del risorgimentale italiana oltre che dei moti europei del 1848 – 1849. Il 18 marzo 1848 la città di Milano insorgeva contro l’Amministrazione austriaca il cui presidio era comandato da un generale energico e rigido Josef Radetzky che non aveva alcuna intenzione di cedere. La città allora era la capitale del Regno Lombardo – Veneto, parte dell’Impero Austriaco. La dominazione austriaca era dura e finalizzata soprattutto a spremere il più possibile finanziariamente quella che era la parte più prospera e sviluppata dell’Impero. A scatenare la rivolta fu un episodio apparentemente insignificante, l’Amministrazione austriaca aveva imposto una ennesima tassa, questa volta sul tabacco ed i sigari, i milanesi allora per protesta decisero di non fumare più. Il generale Radetzky mandò in giro dei soldati austriaci a fumare sigari per le strade. Successe che un popolano, sentendosi provocato da un austriaco che gli sbuffava il fumo in faccia, ed esasperato dall’astinenza, gli strappo il sigaro dalla bocca e lo getto a terra. Al tentativo del soldato di arrestarlo, i presenti presero le sue difese, mettendo in fuga gli altri austriaci che nel frattempo erano accorsi, la rivolta dilagò per tutta la città. L’intera popolazione combatteva per le vie innalzando barricate, sparando dalle finestre e dai tetti, Si formarono un Governo provvisorio di Milano, presieduto dal podestà Gabrio Casati,

e un Consiglio di guerra, di cui era anima Carlo Cattaneo.

La resistenza fu organizzata con intelligenza e decisione; eroici furono i Martinitt, i fanciulli dell’orfanatrofio, che si offrirono come portaordini per collegare i vari punti della città con il consiglio di guerra. Radetzky, considerata la difficoltà di resistere nel centro città, l’assediò con le forze di cui disponeva.

La sera del 22 marzo 1848, gli austriaci si ritirarono verso il “Quadrilatero” (la zona fortificata compresa fra le quattro città di Verona, Legnago, Mantova e Peschiera del Garda), frattanto il resto del territorio della Lombardia e del Veneto era ormai libero.

Garibaldi i Mille e l’incontro di Teano

Nel marzo 1860, quindi, restavano in Italia tre soli Stati: il Regno di Sardegna, con Piemonte (inclusa Aosta), Liguria, Sardegna, Lombardia (eccetto Mantova), Emilia, Romagna e Toscana; lo Stato della Chiesa, con Umbria), Marche, Lazio , il Regno delle Due Sicilie, con Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia, a questi si può aggiungere la piccola Repubblica di San Marino che tuttavia si mantenne sempre distante da ogni spinta unificatrice.

Regno di Sardegna Stato della Chiesa

Regno delle due Sicilie

La spedizione dei Mille è un episodio del periodo risorgimentale italiano, avvenuto nel 1860 quando un corpo di volontari, al comando di, Giuseppe Garibaldi partendo dalla spiaggia di, Quarto in, Liguria sbarcò in Sicilia, presso Marsala.

Da Marsala Garibaldi si diresse a Salemi, quindi a Calatafimi e Palermo passando da Alcamo, Partinico e Renne. Dopo la conquista di Palermo i garibaldini si riorganizzarono e divisi in tre colonne si mossero una verso l’interno, una verso Catania passando da Agrigento e l’ultima verso Milazzo e quindi Messina. Terminata la conquista della Sicilia Garibaldi si diresse verso il continente, sbarcando a Melito Porto Salvo in Calabria. Prosegui quindi in Basilicata dove si svolse l’ultima battaglia, quella del Volturno. Il 13 ottobre 1860 si svolse il plebiscito per l’annessione del Regno delle due Sicilie al Regno di Sardegna, le votazioni furono a favore dell’annessione. L’impresa dei Mille si può considerare conclusa con lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II del 26 ottobre 1860 a Teano.

Personaggi illustri di quell’ePoca

Gioachino Rossini, o Gioacchino, è stato un compositore Giuseppe Fortunino Francesco Verdi è stato un italiano, la sua attività ha spaziato attraverso vari compositore italiano, autore di melodrammi che fanno generi musicali, ma è ricordato come uno dei grandi parte del repertorio operistico dei teatri di tutto il mondo. operisti della storia, autore di spartiti famosissimi e Pur essendo un giovane di umile condizione sociale, celebrati come Il barbiere di Siviglia e Guglielmo Tell. riuscì tuttavia a seguire la propria vocazione di compositore La prima parte della sua vita fu di un crescendo grazie alla buona volontà e al desiderio di apprendere. travolgente (compose la sua prima opera a 14 anni). La prima formazione del futuro compositore avvenne Smise di comporre per il teatro lirico all’età di 37 anni, frequentando la ricca biblioteca della Scuola dei Gesuiti a dopo il Guglielmo Tell, ritirandosi a vita privata. Busseto, sia prendendo lezioni da Ferdinando Provesi, Altre sue opere sono: La Cenerentola, Semiramide, maestro dei locali filarmonici, che gli insegnò i principi Tancredi, La gazza ladra. della composizione musicale e della pratica strumentale Antonio Santi Giuseppe Meucci è stato un inventore Antonio Pacinotti è stato un fisico italiano, italiano, celebre per l'invenzione del telefono. a cui si deve l'invenzione della dinamo. Studiò all'Accademia di Belle Arti del capoluogo Fu allievo di Carlo Matteucci e si laureò in toscano, lavorando in seguito come impiegato matematica a Pisa. alla dogana e come tecnico di scena al Teatro della Pergola. Indirizzatosi presto verso i problemi Coinvolto nei moti rivoluzionari del 1831, imprigionato a dell'elettrologia, si occupò della misura delle causa delle sue convinzioni politiche, Meucci fu costretto a correnti elettriche e dei generatori dinamici lasciare il Granducato di Toscana e ad emigrare a Cuba, di elettricità arrivando a costruire uno dove accettò un lavoro al Teatro Tacon dell'Avana. strumento di misura (l'anello di Pacinotti) Successivamente, lasciò Cuba e si diresse verso gli sperimentato dallo stesso scienziato nel 1859. Stati Uniti. dove aprì una fabbrica di candele. Tale strumento, realizzato nel suo primo Attorno al 1854 Meucci costruì il "telettrofono", il primo esemplare presso il laboratorio del padre nel prototipo di telefono, allo scopo di poter mettere in 1860, è considerato da molti la prima dinamo. comunicazione il suo ufficio con la camera da letto dove Per altri, quella di Pacinotti sarebbe da la moglie era costretta da una grave malattia. considerare solo di un prototipo della prima L'invenzione del telefono prese spunto da un sistema dinamo, che sarebbe da attribuire a precedente, che aveva creato quando lavorava a teatro: Zénobe Gramme, che la mise a punto nel 1869. si trattava di un sistema di tubi che trasportava il suono da una parte all'altra del palco, in modo da poter impartire le istruzioni agli operai dalla cabina di regia.

Alessandro Manzoni, nome completo Alessandro Massimo Taparelli, marchese d'Azeglio, è stato un politico, Francesco Tommaso Manzoni, fu uno scrittore, patriota, pittore e scrittore italiano. poeta e drammaturgo italiano. Per via dell'occupazione napoleonica, Massimo bambino È considerato uno dei maggiori romanzieri italiani fu costretto a vivere per qualche anno a Firenze. di tutti i tempi, principalmente per il suo celebre Qui ricevette una educazione severa , studiando presso le romanzo I promessi sposi, caposaldo della Scuole Pie di Via Larga, decise di intraprendere la carriera letteratura italiana. artistica di poeta e di pittore. Fu senatore a vita del Regno d'Italia. Divenne primo ministro del Regno di Sardegna dal 1849 al Il nonno materno era Cesare Beccaria, 1852, in uno dei momenti più drammatici della storia del noto illuminista paese, sarà senatore del Regno di Sardegna dal 1853. Alessandro Manzoni venne educato in collegi Il 25 gennaio 1860 venne nominato Governatore della religiosi, iniziò negli anni giovanili con Provincia di Milano, carica che tenne fino al 17 marzo 1861. composizioni di ispirazione neoclassica. Tra le sue opere più famose si possono citare Ettore Fieramosca , o la disfida di Barletta (1833), che ottenne un grandissimo successo. Molti dei suoi quadri, soprattutto paesaggi d'ispirazione romantica, sono conservati nella Galleria d'arte moderna di Torino. Papa Pio IX, terziario francescano, è stato il 255º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica e 163° ed ultimo sovrano dello Stato Pontificio (1846-1878): è stato proclamato beato nel 2000. Il suo pontificato, di 31 anni, 7 mesi e 23 giorni, rimane il più lungo della storia della Chiesa cattolica. Pio IX si trovò a gestire il momento storico della nascita anche in Italia di un moderno stato nazionale unitario. Il potere temporale dello Stato della Chiesa rimase di conseguenza ancorato all'ultimo baluardo di Roma, che non venne coinvolta nella campagna del 1860 di Vittorio Emanuele II.

Lunedì 13 giugno è venuto a trovarci un gruppo di scout di 10 giovani ragazzi in mattinata ci hanno insegnato delle canzoni che loro cantano quando si riuniscono e abbiamo fatto anche dei balletti. Ci hanno proposto di recitare insieme a loro la favola di “Peter Pan” e noi abbiamo accettato con entusiasmo: Roberto era Peter Pan, Giorgio Capita Uncino, Simona Trilli, Ivana e Francesca hanno impersonato Wendi e sua sorella Gianna, Sonia una piratessa e Igor e Silvio i pellerossa. Ci siamo molto divertiti e siamo stati contenti di partecipare a questa rappresentazione. Dopo la recita alcuni scout ci hanno aiutato ad annaffiare le piante del nostro giardino, abbiamo pranzato tutti insieme e mangiato il gelato. Nel pomeriggio gli scout hanno partecipato alle nostre attività e alla fine abbiamo fatto le foto insieme. Abbiamo passato dei bei momenti con loro e speriamo che tornino a trovarci presto.

Mercoledì 29giugno ci siamo trovati a Casa Famiglia Gerico noi ragazzi, alcuni Genitori, i volontari e gli educatori. Non avendo a disposizione il pulmino abbiamo utilizzato le macchine, ci siamo divisi in gruppi e siamo partiti. Il viaggio non ha presentato problemi; cascina Bullona infatti è vicino a Magenta e ci siamo arrivati dopo breve tempo . Giunti a cascina Bullona abbiamo incontrato i nostri amici di Azione Solidale con cui dovevamo trascorrere la giornata. Una delle attività previste era preparare i biscotti e la pasta fresca, ci siamo quindi divisi in due gruppi. Ad ognuno è stata data una ciotola. Gli ingredienti erano diversi per ogni gruppo: chi preparava la pasta aveva farina, uova, sale, acqua mentre per i biscotti farina, uova, acqua, latte, zucchero e il burro. Dopo aver impastato manualmente i vari ingredienti chi aveva preparato la pasta la passava come la macchina per fare la sfoglia con i rulli per poter ottenere alla fine delle tagliatelle; per i biscotti dopo avere impastato il tutto e stesa la sfoglia utilizzando delle formine abbiamo realizzato i biscotti di varie forme. Abbiamo quindi fatto un giro della fattoria e visto tanti animali (galline, oche, cavalli asini, mucche e maiali). Terminato il giro della fattoria ci siamo recati a mangiare. Era prevista anche una breve passeggiata nel bosco ma il caldo e la temperatura elevata hanno consigliato un cambio di programma. Ci siamo quindi recati sotto il portico della cascina dove abbiamo fatto le foto di gruppo e chiacchierato. A metà pomeriggio abbiamo salutato i nostri amici di Azione Solidale e siamo tornati a casa.

L’angolo degli Auguri Tantissimi Auguri da tutti noi a: GIANPAOLO MARIA V. NANCY ELENA ORNELLA L’ANGOLO DEI GIOCHI