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luglio agosto settembre 2018 il foyer e ' tutto del teatro 1 CARTELLONE luglio, agosto, settembre 2018 NOTIZIE Carlo Ramous, Prima del vuoto pag. 2 Scommesse e altre scommesse 2 www.foyertabloid.net 12 TEATRI Teatro alla Scala pag. 3 Piccolo Teatro di Milano 5 Teatro Filodrammatici 7 Conservatorio di Milano 7 Teatro Dal Verme 8 Teatro LabArca 8 Teatro MTM Litta 10 Teatro Arsenale 10 Teatro Elfo Puccini 15 Teatro degli Arcimboldi 17 Teatro MTM Leonardo 17 Spazio Teatro Noh'ma 17 Teatro Franco Parenti 18 Auditorium di Milano 20 Teatro Libero 20 Teatro Bruno Munari 21 Teatro Fontana 21 Teatro La Cucina 22 Teatro della Cooperativa 23 Foyer IL FOYER È TUTTO DEL TEATRO Anno V Numero 4 STAGIONE: 2017-2018 - MESI: LUGLIO - AGOSTO - SETTEMBRE Trimestrale di informazione sullo spettacolo dal vivo. Registrazione Tribunale di Milano n. 33 del 7 febbraio 2014. Direttore responsabile: Federico Niola. Progetto e linea editoriale: Nicola Sisti Ajmone. Foyer è pubblicato da Controfibra srls, Via San Mirocle, 6/A 20138 Milano (MI), [email protected] +39 02 21116086. Stampa: Monza Stampa srl, Via Buonarroti, Monza (MB) +39 039 28288201. Questa tiratura: 5000 copie. In copertina: Carlo Ramous, Prima del vuoto, 1993 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MI WWW. FOYERTABLOID . NET milano Con il patrocinio di:

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luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 1

C A R T E L L O N Eluglio, agosto, settembre 2018

NOTIZIE

Carlo Ramous, Prima del vuoto pag. 2

Scommesse e altre scommesse 2

www.foyertabloid.net 12

TEATRI

Teatro alla Scala pag. 3

Piccolo Teatro di Milano 5

Teatro Filodrammatici 7

Conservatorio di Milano 7

Teatro Dal Verme 8

Teatro LabArca 8

Teatro MTM Litta 10

Teatro Arsenale 10

Teatro Elfo Puccini 15

Teatro degli Arcimboldi 17

Teatro MTM Leonardo 17

Spazio Teatro Noh'ma 17

Teatro Franco Parenti 18

Auditorium di Milano 20

Teatro Libero 20

Teatro Bruno Munari 21

Teatro Fontana 21

Teatro La Cucina 22

Teatro della Cooperativa 23

Foyer il foyer è tutto del teatro Anno V Numero 4stagione: 2017-2018 - Mesi: luglio - agosto - setteMbreTrimestrale di informazione sullo spettacolo dal vivo.Registrazione Tribunale di Milano n. 33 del 7 febbraio 2014.Direttore responsabile: Federico Niola.

Progetto e linea editoriale: Nicola Sisti Ajmone. Foyer è pubblicato da Controfibra srls, Via San Mirocle, 6/A 20138 Milano (MI), [email protected] +39 02 21116086. Stampa: Monza Stampa srl, Via Buonarroti, Monza (MB) +39 039 28288201. Questa tiratura: 5000 copie.

In copertina: Carlo Ramous, Prima del vuoto, 1993

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Hanno collaborato a questo nuMero:

- Luciano Bolzoni- Walter Patscheider

Un dovuto ringra-ziamento da parte di tutta la redazione.

un piccolo fiore arcobaleno

Questa icona posta di fianco al titolo dello spettacolo indica le drammaturgie dedi-cate all'infanzia e alla gioventù.

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Osservando l'immagine di copertina

Prima del vuotole sculture di Carlo Ramous all’aeroporto di MalpensaSi è conclusa il 30 giugno, a La Soglia Magica all’aeropor-to di Milano Malpensa, la mo-stra Shaping the Space di Carlo Ramous; per un mese sono state esposte sei grandi sculture, modelli in scala per interventi monumenta-li destinati all’arredo urbano, e un bronzo storico, la Grande donna se-duta, del 1955, di uno dei maggiori scultori italiani del Novecento. Ramous è nato a Milano nel 1926; ha frequentato il Liceo Artistico a Bologna, per poi continuare gli studi presso l’Accademia di Brera con Marino Marini e Giacomo Manzù, dove espone per la prima volta un’opera nel 1946. La serie delle mostre personali di rilievo comincia più tardi e risale al 1962 la sua prima partecipazione con un gruppo di opere alla Biennale di Venezia, dove viene presentato da Gillo Dorfles. Mentre la critica più attenta, sia in Italia sia all’estero, scrive del suo lavoro (Marchiori, Carandente, Ballo, Crispolti, Wescher, Valsecchi), Ramous avvia poi una importante collaborazione con architetti e progettisti ben rap-presentata dal monumentale inter-vento sullo stabilimento tipografi-co di Cino Del Duca progettato da Tullio Patscheider a Blois. La sua

scultura assume presto una impor-tante dimensione urbana, ben rap-presentata dalle grandi mostre di sculture all’aperto nel centro stori-co di Parma nel 1973 e in Piazzetta Reale a Milano nel 1974. Una delle opere esposte allora, Gesto per la libertà, troverà collocazione nel 1981 in piazza Conciliazione a Milano, prima di una serie di gran-di sculture collocate dall’artista in Italia, fino alla realizzazione di Ad astra nel Chou Park a Chiba City, in Giappone (1992). Carlo Ramous è morto a Milano nel 2003.Con Shaping the Space, SEA - la so-cietà che gestisce gli areoporti mila-nesi - ribadisce il proprio rapporto privilegiato con l’arte, iniziato set-te anni fa con la costruzione de La Soglia Magica, luogo d’eccellenza dove ospitare eventi espositivi che salutano i passeggeri in arrivo e in partenza dal Terminal 1. Di qui sono passati grandi maestri quali Fausto Melotti, Marino Marini, Gio Ponti, Giuseppe Pellizza da Volpedo, e autori appartenenti al panorama artistico contemporaneo, quali Helidon Xhixha, Carlo Bernardini, Alessandro Busci e altri. Dopo la retrospettiva allestita alla Triennale di Milano nel 2017, Ramous è tornato protagonista di

una esposizione, curata da Chiara Gatti e organizzata in collabora-zione con Studio Patscheider, che ha raccolto sei grandi sculture, modelli in scala per interventi monumentali destinati all’arredo urbano, accanto alla citata Grande donna seduta, testimonianza della sua iniziale ricerca figurativa.Ramous ha indagato per anni, nel corso della sua produzione ma-tura, i rapporti ideali fra la scul-tura e l’ambiente circostante. Ha studiato forme aperte, in grado di assorbire i ritmi del vissuto metro-politano. Ha disegnato linee dina-miche, giochi calcolati di vuoti e di pieni, elementi metallici capaci di dialogare con l’architettura e con i luoghi che li ospitavano. Fra i suoi lavori più conosciuti spicca, oltre alle citate, Timpano (1972), collocata nel parco della Triennale. Altri progetti hanno raggiunto spazi pubblici e musei di tutto il mondo. Di alcune di queste la mostra ha mostrato i bozzetti, come Frantumazione del 1979 o Lo Schermo distratto del 1981, oltre alle fotografie d’epoca scattate alle sue opere da maestri dell’obiettivo come Enrico Cattaneo nelle diverse occasioni istituzionali. L’esposizione è parte del pro-gramma di Novecento Italiano, il palinsesto lungo un anno, pro-mosso dal Comune di Milano, per raccontare, ricordare e riflettere sulla grande avventura culturale del secolo scorso.

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contatti

Redazione:[email protected] Responsabile:[email protected]

Editoriale

Scommesse e altre scommessela carta, il mondo diglitale e il rinnovato sito www.foyertabloid.netLa prima scommessa l’abbiamo vinta, se è vero che la scommessa artistica non implica che alla vit-toria di qualcuno corrisponda la sconfitta di qualcun altro. Ora è tempo di scommettere di nuovo.Era il 2014 quando abbiamo pub-blicato e distribuito il primo nume-ro di Foyer. Eravamo sicuri di ciò che stavamo facendo, per quanto si possa essere sicuri quando si scommette. Per quanto sensato e realistico possa sembrare un pro-getto imprenditoriale, concretiz-zarlo è l’equivalente di proiettarsi nel futuro. Piacerà a qualcuno oltre che a noi stessi? Sarà utile? Verrà compreso dagli operatori teatrali e dal pubblico? Il sistema teatro ci aiuterà a sostenerlo, ottenendo in cambio un megafono pubblico che diffonda più capillarmente la sua voce? Si diffonderà? Sarà, dal punto di vista economico, non solo soste-nibile ma anche virtuoso? Ovvia-mente pensavamo che la risposta ad ognuno di questi interrogativi fosse sì. Facciamo un buon lavoro, al meglio delle nostre possibilità, e tutto funzionerà. Personalmente, sono sempre stato convinto che la nostra intenzione sia anche il mi-glior metro di misurazione di quel-la altrui, considerato che viviamo fatalmente intrecciati in una res

publica di relazioni ed interazioni sociali, personali, professionali.Pubblicando questo numero che conclude la stagione milanese 2017/18, ragiono sul fatto che il mese di ottobre inaugurerà il quinto anno di questa testata e che non me ne sono neanche ac-corto. Succede quanto non ti fer-mi mai, succede che il tempo pas-si e tu non te ne accorgi e forse è persino un bene, tanto in fondo a che diavolo serve la percezio-ne del tempo. E’ già abbastanza difficile così, senza lambiccarsi la mente con trastulli esistenzia-listici. Foyer è diffuso, conosciu-to, utilizzato, riscuote consensi piuttosto larghi e questo è ciò che conta. Quindi, a posteriori, devo onestamente rispondere si a qua-si tutti gli interrogativi iniziali.Quel quasi dice che è tempo di scommettere di nuovo. Ma prima risolvo qui, su questo spazio pub-blico, la preoccupazione (per la quale, sul serio, sentitamente rin-grazio) di tutti coloro che hanno temuto di non poter più leggere la testata cartacea. Non è così, Foyer è entrato a far parte della comunica-zione del sistema teatrale milanese. Ho gradito molto la conversazione con una signora che una sera mi ha detto: guardi che io non so più im-

maginare di andare a teatro e non portarmi a casa Foyer. Per questa ed altre circostanze, a Milano il Foyer cartaceo esiste ed esisterà. Siamo stati costretti a rallentare il proget-to di nazionalizzazione, ma solo a causa del fatto che la risposta agli iniziali interrogativi non è stata, come dicevo, sì per tutti.Tuttavia, l’ulteriore scommessa è il mondo digitale. Stiamo lavorando ad un sito internet che rifletta l’i-spirazione trasversale, democratica ed inclusiva che ha decretato il suc-cesso della versione cartacea. Qual-cosa è già online, vi invito ad andare a curiosare. Il progetto è enorme perché sto parlando di un portale nazionale di contenuti e servizi più molto altro di cui per ovvie ragioni non posso parlarvi. Se siete curiosi, sappiate che la soddisfazione della vostra curiosità dipende anche dal sostegno che vorrete darci. Soste-gno vuol dire click sul sito www.foyertabloid.net e sulle sue pagine, tutto qui. Cominciate a frequentar-lo, a leggerlo, ad interagire. Questo ci spingerà a fare sempre meglio e a restituirvi un teatro come non pensavate più di poterlo percepire da quando il mondo della comuni-cazione ipertrofica ve l’ha sottratto.

Federico Niola

[email protected]

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2 e 7 luglio

Fideliodi Ludwig van Beethoven, direttore Myung-Whun Chung, regia di Deborah WarnerL’inno beethoveniano all’amore e alla libertà che segnò l’ultimo 7 dicembre di Daniel Barenboim come Direttore musicale torna nello stesso allestimento mae-stoso ed essenziale a un tempo firmato da Deborah Warner per la regia e Chloé Obolensky per scene e costumi. Dirige Myung-Whun Chung, che affronta per la prima volta il capolavoro beetho-veniano in versione scenica dopo aver recentemente confermato le sue credenziali beethoveniane con smaglianti letture sinfoniche alla Scala, e che per tutta la vita

ha fatto della connessione tra la musica e i valori dell’umanesi-mo una cifra personale. Leonore è Simone Schneider, che dopo i primi passi come soprano lirico si sta affermando nei principa-li ruoli straussiani, e Florestan Stuart Skelton, tenore australia-no che ha recentemente interpre-tato Tristan con Sir Simon Rattle e i Berliner Philharmoniker. La parte del malvagio Don Pizarro è affidata a Luca Pisaroni, applau-dito dal pubblico scaligero come Leporello nel 2017. Durata spettacolo: 02 ore e 50

minuti incluso intervallo.La prima è dedicata a Vittore Ve-neziani e Erich Kleiber nell’ot-tantesimo anniversario delle leg-gi razziali.coN: Stuart Skelton, Ricarda

Merbeth (18, 21, 25 giu. e 7 lug.), Simone Schneider, Eva Liebau, Stephen Milling, Luca Pisaroni, Martin Gantner, Mar-tin Piskorski; Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

SceNe e coStumi: Chloé Obolenskyluci: Jean KalmanProduzioNe: Teatro alla Scalafoto: Marco Brescia e Rudy Amisano

Dal 3 al 19 luglio

Il piratadi Vincenzo Bellini, direttore Riccardo Frizza, regia di Emilio SagRiscoprire il belcanto, tassello fondante e non abbastanza rap-presentato della nostra tradi-zione, significa trovare voci che possano restituirne l’incanto e la sfida e direttori che ne conosca-no i segreti. Il pirata è l’opera con cui il ventiseienne Vincenzo Bel-lini, chiamato da Domenico Bar-baja, debuttò alla Scala nel 1827, inaugurando un felice sodalizio artistico con il librettista Felice Romani. Opera fondamentale nella diffusione sulle scene italia-ne di una nuova temperie roman-tica, tradotta in scena da tem-

peste, naufragi e da una grande scena di pazzia per la protagoni-sta. L’ultima apparizione dell’o-pera alla Scala risale al 1958, con la direzione di Antonino Votto e Maria Callas che segnava una delle tappe più leggendarie della sua carriera. Oggi la proibitiva parte di Imogene è affidata a So-nya Yoncheva, che dopo il trionfo in Norma a Londra con Antonio Pappano è il soprano più accredi-tato nel mondo in questo reper-torio, mentre sul podio scaligero torna Riccardo Frizza. La regia è affidata a Emilio Sagi, apprezza-

to a livello internazionale per le sue produzioni, in particolare di opere di Rossini, Bellini e Doni-zetti, e per la sua capacità di of-frire del repertorio belcantistico un’immagine attuale, elegante e sempre teatralmente efficace.Durata spettacolo: 02 ore e 45 minuti incluso intervallo.coN: Sonya Yoncheva (29 giu.; 3,

6, 9, 12, 17 lug.), Roberta Man-tegna (14, 19 lug.), Piero Pretti, Nicola Alaimo, Francesco Pit-tari, Riccardo Fassi, Marina de Liso; Coro e Orchestra del Tea-tro alla Scala

SceNe: Daniel BiancocoStumi: Pepa Ojangurenluci: Albert FauraProduzioNe: Teatro alla Scala; Te-

atro Real di Madrid; San Franci-sco Opera

Dal 10 al 18 luglio

Don Chisciottedi Ludwig Minkus, coreografia di Rudolf NureyevCon la sua frizzante energia, con i caldi co-lori dell’allestimento di Raffaele Del Savio e Anna Anni, il Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, in repertorio alla Scala dal 1980 con Nureyev protagonista accanto a Carla Fracci, trasporterà il pubblico con freschezza, alle-gria, virtuosismi e ric-chezza coreografica in una Spagna affascinan-te, tra danze di gitani, fandango, matadores, mulini a vento e il can-dore sospeso del giar-dino delle Driadi. Sulla musica immediata di Minkus le avventure di Don Chisciotte e del fido scudiero Sancho Panza si incrociano, o meglio fanno da prete-sto per una storia d’a-more e per una serata di scoppiettante danza,

scintillante e piena di temperamento, con di-vertenti ruoli compri-mari e virtuosistici ruo-li principali. Fra fughe, inganni e travestimenti, Don Chisciotte danzerà con la sua Dulcinea, la giovane Kitri e il barbie-re Basilio coroneranno il loro sogno. Durata spettacolo:Â 2 ore e 35 minuti inclusi intervalli.coN: Corpo di Ballo e

Orchestra del Teatro alla Scala;Â Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla ScalaOrchestra-zione e adattamento: John Lanchbery

direttore: David ColemanSceNe: Raffaele Del SaviocoStumi: Anna AnniSuPerviSioNe ai coStumi:

Irene Montiluci: Marco FilibeckProduzioNe: Teatro alla Scala

4 settembre - ore 21.00

Balletti russiRoyal Philarmonic OrchestraČajkovskij ha in mente i suoi ce-lebri balletti anche quando scrive per violino e orchestra.Stravinsky destina alla danza il capolavoro con il quale si rivela al mondo.E Victoria Borisova-Ollas si av-

vicina a Schumann in punta di piedi, sfruttando la tavolozza timbrica del presente.Tre generazioni di compositori russi, qui riuniti per la grande se-rata di inaugurazione del festival MITO che unisce Milano e Tori-

no nel segno della musica, giunto alla dodicesima edizione.Programma: Robert Schumann, Träumerei, da Kinderszenen op.15, Orchestrazione di Victoria Borisova-Ollas dall’originale per pianoforte; Pëtr Il’ič Čajkovskij, Concerto in re maggiore per vio-lino e orchestra op. 35; Igor Stra-vinsky, L’oiseau de feu.coN: Marin Alsop, direttore; Ju-

lia Fischer, violinoProduzioNe: MiTo Settembremusica

foto: Marco Brescia e Rudy Amisano

Prenotazioni e informazioni: tel. 02 72003744Biglietteria: Via Filodram-matici, 2, prima dello spet-tacolo - Piazza del Duomo, tutti i giorni dalle 12 alle 18.

www.teatroallascala.org

mezzi PuBBlici: tram 1, 2, 12, 14; M1, M3 (Duomo); Bike-mi 100 (Palazzo Marino).

Prezzi: intero (opera, bal-letto, concerti, recital, ci-cli straordinari) da € 210 a € 5 - riduzioni.

Piazza della scala, 1 - 20121 MilanoTEATRO ALLA sCALA

Dal 4 al 10 luglio

L'elisir d'amore per i bambinimusica di Gaetano Donizetti, libretto di Felice Romano, direttore Pietro MianitiL’Elisir d’amore è un melodram-ma giocoso in due atti e la storia ruota attorno alle vicende dell’u-mile contadino Nemorino, inna-morato di Adina ed incapace di dichiararsi. L’equilibrio viene bruscamente interrotto con l’ar-

rivo di Dulcamara (il ciarlatano di Donizetti), che - fingendosi un dottore - vende a Nemorino un fantomatico elisir d’amore.coN: Kim Hun, Rocco Cavalluzzi,

Sara Rossini, Ramiro Matura-na, Francesca Pia Vitale, Ste-

fano Guizz; Solisti e Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala

elaborazioNe muSicale e arraN-giameNto: Alexander Krampe

regia: Grischa AsagaroffSceNe e coStumi: Luigi PeregoProduzioNe: Teatro alla Scala

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teatro alla scala luglio agosto settembre 20184

28 settembre - ore 20.00

Jonas Kaufmanntenore, al pianoforte Helmut Deutsch

Dal 1 al 27 settembre

Alì Babà e i 40 ladronidi Luigi Cherubini, direttore Paolo Carignani, regia di Liliana CavaniDopo Die Zauberflöte e Hänsel und Gretel, il progetto di affidare uno spettacolo ogni stagione ai giovani dell’Accademia, facendoli lavorare per un anno con un regista e un di-rettore di rango, si concentra sugli autori italiani riproponendo l’ulti-ma opera di Luigi Cherubini, che manca dal Piermarini dal 1963. I giovani allievi avranno la possibilità di lavorare per un anno con Liliana Cavani, che torna alla Scala dove ha firmato indimenticate regie di Ma-non Lescaut, Un ballo in maschera

e naturalmente La traviata ma an-che del capolavoro di Spontini La vestale, e con Paolo Carignani, direttore che ben conosce i segreti del repertorio italiano. Il risultato di questo periodo di preparazione sarà anche quest’anno uno spetta-colo dello stesso livello artistico e impegno produttivo degli altri titoli della Stagione. La strettissima col-laborazione fra il Teatro alla Scala e la sua Accademia costituisce un unicum a livello mondiale garan-tendo agli allievi una continuità tra

percorso formativo ed esperienza artistica impossibile altrove.Durata spettacolo: 02 ore e 47 minuti incluso intervallocoN: Solisti dell’Accademia di

perfezionamento per Cantan-ti Lirici del Teatro alla Scala; Coro e Orchestra dell’Accade-mia del Teatro alla Scala

SceNe: Leila FteitacoStumi: Irene Montiluci: Marco FilibeckcoreograFia: Emanuela TagliaviaProduzioNe: Teatro alla Scala

Dal 11 al 13 settembre

La bisbetica domatamusica di Dmitrij Šostakovič, Igor Dronov direttore, coreografia di Jean-Christophe MaillotCommissionato dal Teatro Bol’šoj, presentato in debutto nel luglio del 2014, La bisbetica domata è il primo balletto creato da Jean-Christophe Maillot per una compagnia che non fosse la sua (Les Ballets de Monte-Carlo) e primo invito ad un coreografo straniero per un balletto a serata intera con gli straordinari artisti del Balletto del Bol’šoj. Ispirata alla omonima commedia di Sha-kespeare, si è aggiudicata tre Maschere d’Oro, per la migliore produzione e per i due protago-nisti. Maillot ha pensato per i danzatori del Bol’šoj un lavoro con una grande vena narrativa,

per metterne in evidenza oltre che la bravura anche l’abilità interpretativa. Per il coreogra-fo questa commedia è come una meravigliosa storia sui rapporti umani che semplicemente chie-de di essere tradotta nel linguag-gio del corpo. Una trama abba-stanza complessa che soprattutto lo ha intrigato per essere uno dei lavori più sensuali di Shakespea-re, e ha catturato la sua attenzio-ne come analisi appassionata del-le relazioni d’amore. Per Maillot, coreografo che ama rinarrare una storia classica a suo modo, questa è una commedia che parla dell’incontro di due caratteri ec-

cezionali (Caterina e Petruccio) che per questo motivo non posso-no sopportare l’idea di avere un rapporto mediocre tra di loro - o con nessun altro. Lavorando con i ballerini del Bol’šoj, per lui era ovvio che il compositore doveva essere russo. Sceglie Šostakovič, sulle cui musiche aveva già fat-to altre creazioni, orientandosi questa volta sulle composizioni per il cinema.Durata spettacolo: 1 ora e 45 mi-nuti incluso intervallo.coN: Corpo di Ballo del Teatro

Bol’šoj di Mosca; Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano

SceNe: Ernest Pignon-Ernest

Dal 7 al 10 settembre

La bayadèremusica di Ludwig Minkus, Pavel Sorokin direttore, coreografia di Yuri Grigorovich da Marius PetipaLa bayadère è uno dei balletti cardine del repertorio classico, e vide la sua prima assoluta a San Pietroburgo nel 1877. Un’India da leggenda, gli intrighi e i dram-mi d’amore della bella Nikiya, danzatrice del tempio, del prin-cipe Solor e di Gamzatti, figlia del Rajah: lussureggiante esoti-smo, nato dal fascino dei paesi esotici nei popoli occidentali e dal successo di opere letterarie come il poema indiano Śakuntalā

di Kālidāsa, la cui leggenda ispirò Marius Petipa a creare una per-fetta armonia fra scene di massa e personaggi principali, dai senti-menti contrastanti, con momenti di alto lirismo e fascino poetico. Su tutti, la meraviglia del Regno delle Ombre, pura danza, di cre-ature che con geometrico nitore e inesauribili figurazioni fanno eco ai protagonisti, quadro che aprì la strada alla fortuna occi-dentale di questo balletto.

Durata spettacolo: 2 ore e 55 mi-nuti inclusi intervalli.coN: Corpo di Ballo del Teatro

Bol’šoj di Mosca; Orchestra dell’Accademia Teatro alla Sca-la; Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala

SceNe: vakhtang Chabukiani, Nikolai Zubkovsky, Konstantin Sergeyev

coStumi: Nikolai Sharonovluci: Mikhail SokolovProduzioNe: Teatro Bol’šoj di Mosca

Dal 29 settembre al 25 ottobre

Ernanidi Verdi, direttore Ádám Fischer, regia di Sven-Eric BechtolfErnani, su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma di Hugo, va in scena alla Fenice nel 1844 e riunisce snodi musicali e dram-maturgici in una sintesi di straor-dinaria potenza. Opera di fascino irresistibile e temibile difficoltà, è un banco di prova su cui ogni ge-nerazione di interpreti verdiani è chiamata a misurarsi. Francesco Meli, che ha debuttato nel ruolo

con Riccardo Muti, prosegue la galleria di grandi personaggi ver-diani che alla Scala lo ha visto nei panni di Carlo VII, Alfredo, Don Carlo e Adorno, mentre Ailyn Pérez è Leonora dopo il successo ottenuto come Violetta. Con loro Simone Piazzola come Carlo e nei panni di Silva il ritorno alla Scala di Ildar Abdrazakov, ormai impo-stosi come basso di riferimento dei

nostri anni. Firma il nuovo allesti-mento Sven-Eric Bechtolf, mentre la direzione è nelle mani di Ádám Fischer, che prosegue alla Scala un percorso verdiano che lo ha por-tato a dirigere tra l’altro Otello al Metropolitan e Aida a Zurigo. Du-rata spettacolo: 02 ore e 42 minuti incluso intervallo.coN: Francesco Meli, Ailyn Pérez,

Simone Piazzola, Ildar Abdraza-kov (29 set.; 2, 6, 9, 13, 18 ott.), Michele Pertusi (22, 25 ott.); Coro e Orchestra del Teatro alla Scala

SceNe e coStumi: Julian Crouchluci: Marco FilibeckProduzioNe: Teatro alla Scala

15 settembre - ore 21.00

EsplosioniŠostakovič, Čajkovskij e RachmaninovUn’orchestra di ragazzi e una giovane solista si lasciano guidare da una bacchetta ormai leggen-daria. E così tre partiture piene di vita si preparano a un’esplosione di colori.Programma: Dmitrij Šostakovič, Suite di balletto n. 1 op. 84; Pëtr Il’ič Čajkovskij,

Variazioni su un tema rococò per violoncello e orchestra op. 33; Sergej Rachmaninov, Danze sinfoniche op. 45.Con: Orchestra dell’Ac-cademia del Teatro alla Scala; Vladimir Fedo-seyev, direttore; Miriam Prandi, violoncello

16 settembre - ore 20.00Orchestra Sinfo-nica di Milano Giuseppe Verdidirettore Claus Peter Flor

18 settembre - ore 20.00

Sonya Yonchevasoprano, al pianoforte Mzia BachtouridzeProgramma: Ruggero Leoncavallo, Vieni, amor mio, Gilda Ruta, Voglio morir con te, Non diman-dar; Alfredo Catalani, Senza baci; Francesco Pa-olo Tosti, L’ultimo bacio, Ideale; Augusto Rotoli, Non ti voglio amar; Giu-seppe Martucci, Al folto bosco, Sul mar la navi-cella; Adolfo Tirindelli, Amore, amor; Giacomo

Puccini, Sole e amore, Ter-ra e mare, Canto d’anime, Morire, Mentìa l’avviso; Giuseppe Verdi, da Album di sei romanze: Il tramon-to, Lo spazzacamino, Ad una stella, La zingara, da Sei romanze: In solitaria stanza, Nell’orror di not-te oscura, Perduta ho la pace, Deh, pietosa, oh Ad-dolorata, Non t’accostare all’urna, L’esule.

Liliana Cavani - foto: Marco Brescia e Rudy Amisano

Sonya Yoncheva - foto: Dario Acosta

luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 5Biglietteria: (presso Teatro Strelher - L.go Greppi, 2) da lunedì a sabato 9.45 - 18.45; domenica 13.00 - 18.30.Prenotazioni: t. 848 800 304

[email protected] www.piccoloteatro.org

orario sPettacoli: martedì, giovedì, sabato 19.30; gio-vedì, venerdì 20.30; dome-nica 16.00; lunedì riposo.mezzi PuBBlici: tram 1, 2, 4, 12, 16, 27; bus 57, 61; M1 (Cordusio, Cairoli); M2 (Lanza); BikeMi 4, 75.

TEATRO d 'EuROpApICCOLO TEATRO dI MILANO

pICCOLO TEATRO gRAssI Via Rovello, 2 - 20121 Milano

Dal 14 al 23 settembre

TramedautoreFestival Internazionale delle DrammaturgieInserita tra le iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio Cultura-le, la XVIII edizione di Tramedautore – Festi-val Internazionale delle Drammaturgie diretto da Michele Panella, punta su una nuova ge-nerazione di artisti da Italia, Francia, Spagna e Germania, immersa in un periodo di grandi fragilità e paradossi po-litici, sociali, culturali e individuali.L’apertura è affidata a Il Nullafacente di Mi-chele Santeramo diretto da Roberto Bacci. In un tempo che richiede pre-senza, efficienza, dina-mismo, c’è uno che non fa assolutamente niente e rivendica la libertà di starne fuori. Il duo Bo-logninicosta presenta STrAGE, in cui vibrano ironia punk, tensioni generazionali e il co-raggio di guardare allo sfacelo contemporaneo proattivamente. Human Animal de La Ballata dei Lenna è un viaggio letterario-antropologico sulla vita indegna di tre impiegati di un’Agenzia delle Entrate.A seguire, uno degli spettacoli selezionati nell’ambito del Festival Dominio Pubblico 2018 di Roma (progetto di formazione del pubbli-co rivolto agli under 25 che vogliono sperimen-tarsi in un percorso da spettatore attivo). In quello spazio tra for-mazione e professione si colloca lo spettaco-

lo Immaginare > Tra-sformare > Connettere, una collaborazione tra Accademia di Brera, Conservatorio G. Ver-di, Civici Corsi di Jazz, DanceHaus e Outis, per uno spettacolo multidi-sciplinare e di commis-sione di opere musicali e drammaturgiche.Più carati, de Gli Omi-ni, è la storia vera di un gruppo di amici che il caso e la vita mette di fronte a una scelta, tra etica, morale e torna-conto personale in una “Rovigo improbabile Alabama”, periferia dell’esistenza, Sister(s) di exvUoto teatro rac-conta di come i mil-lennials affrontano i cambiamenti del mon-do attuale. Tre sono gli appuntamenti in-ternazionali: All in di Atresbandes, tra le più interessanti compagnie spagnole, in prima na-zionale; lo spettacolo itinerante Un buco nella città diretto da Dérézo (Francia), una coopera-zione Francia/Spagna/Italia: uno sguardo iro-nico che ci racconta il mondo e la città trasfor-mati dalla nostra presen-za; in Hotel Palestine di Falk Richter (Germa-nia), tra i più interessan-ti autori tedeschi diretto da Salvino Raco, in pri-ma nazionale, si parla di manipolazione dei media e degli eccessi del nostro mondo liberale.All’interno del Chiostro Nina Vinchi, incontri, performance e concerti.

5 settembre - ore 21.00

Melodie inatteseStravinsky e BeethovenCerto, di solito è il ritmo della loro musica a scuoterci l’anima. In questo programma, però, Be-ethoven e Stravinsky si giocano

un’altra carta, distendendo al-cune delle loro melodie più orec-chiabili. Tanto da rivelare una vicinanza insospettata.

Programma: Igor Stravinsky, Suite per violino e pianoforte da Pulci-nella; Ludwig van Beethoven, So-nata in fa maggiore op. 24 “La pri-mavera”, Sonata n. 4 in la minore op. 23; Igor Stravinsky, Prélude et ronde des princesses, Berceuse, Scherzo da L’oiseau de feu.coN: Ilya Gringolts, violino; Pe-

ter Laul, pianoforte

7 settembre - ore 21.00

Kronos Quartetquartetto d’archiIl Kronos Quartet, la formazione che ha ridisegnato il suono stesso del quartetto d’archi, propone un programma che alterna energia e delicatezza. Fra la trascrizione di un successo degli Who e quella di una canzone del cantante siriano Omar Souleyman, tra il capola-voro di Steve Reich e uno dei più

dolci brani di Laurie Anderson, un intero universo sonoro aspet-ta il pubblico, per farne danzare il cuore e il cervello.Programma: Islam Chipsy, Za-ghlala; Dan Becker, Carrying the Past; Fodé Lassana Diabaté, Sunjata’s Time: 5. Bara kala ta; Laurie Anderson, Flow; Mi-

chael Gordon, Clouded Yellow; Konono N°1, Kule Kule; Abel Meeropol, Strange Fruit; Terry Riley, One Earth, One People, One Love; Omar Souleyman, La Sidounak Sayyada; Pete Townshend, Baba O’Riley; Ge-orge Gershwin, Summertime, arrangiamento di Jacob Garchik; Steve Reich, Different Trains.coN: Kronos Quartet - David

Harrington, John Sherba, vio-lini; Hank Dutt, viola; Sunny Yang, violoncello

10 settembre - ore 21.00

Danze spagnolearpa e nacchereLui è la star europea dell’arpa. Lei la leggenda vivente delle nacche-re. Insieme formano un duo in-consueto, che qui conduce attra-verso ritmi e danze spagnoli. Con una dolce oasi francese, in prima esecuzione italiana, così da pren-dere fiato e guardarsi intorno.

Programma: Mateo Antonio Pérez de Albéniz, Sonata in re maggiore op. 13 ; Jesús Guridi, Viejo Zortzico; Isaac Albéniz, Torre Bermeja, da 12 Piezas ca-racterísticas op. 92, Granada da Suite española n. 1 op. 47, Zara-goza da Suite española n. 2 op.

97, Asturias da Suite española n. 1 op. 47; Antonio Soler, Sonata in re maggiore per arpa; Richard Dubugnon, Après une visite à Gregynog; Enrique Granados, Andaluza dalle Danzas españo-las; Francisco Tárrega, Recuer-dos de la Alhambra; Manuel de Falla, Danza spagnola n. 1 da La vida breve, trascrizione per arpa di Marcel Grandjany.coN: Xavier de Maistre, arpa; Lu-

cero Tena, nacchere

26 e 27 settembre

Lo spettacolo della cenaletture di Sonia Bergamasco, a cura di Marco RampoldiSonia Bergamasco legge scritti, ap-punti e note di Fernanda Wittgens, storica e critica d’arte, donna deter-minata che sempre antepose l’amo-re per l’arte e il proprio senso etico e civile a scelte di convenienza.Raffinata studiosa, prima donna Soprintendente alle Gallerie di Milano e prima donna in Italia a vincere tale concorso nel 1940, la Wittgens partecipò con tem-pestività ed energia alla salva-guardia di numerosi monumenti milanesi contro il rischio di irre-parabili danni di guerra.Anche l’Ultima cena di Leonardo da Vinci venne riparata dai colpi d’arma da fuoco, dalla violenza delle esplosioni e sottratta mira-colosamente alla distruzione: “Il Cenacolo è salvo!” Si legge negli appunti e nelle relazioni dopo i bombardamenti.Nella Milano del dopoguerra, fe-

rita nei principali luoghi e monu-menti della sua storia e cultura, dopo anni di conflitto mondiale e di guerra civile, Wittgens operò un nuovo miracolo: agì con de-terminazione e forza perché la ri-costruzione dei monumenti fosse ritenuta necessaria e prioritaria, al pari di quella di fabbriche, ospedali e scuole.Così la fine degli anni Quaran-ta vide raccogliersi intorno al sindaco Greppi uomini e donne straordinari: tra gli altri, oltre a Wittgens, Arturo Ghiringhelli, che fino al maggio 1946 coordi-nò la ricostruzione della Scala di cui sarebbe divenuto sovrin-tendente, Paolo Grassi e Giorgio Strehler, che il 14 maggio 1947 inaugurarono il Piccolo Teatro.Sonia Bergamasco dà corpo e voce a una donna che interpretò nel modo più nobile la missione

del servizio pubblico a tutela del bene comune, fu sempre fedele ai propri ideali – anche nel terribile contesto delle leggi razziali – e votò tutta se stessa alla conservazione e valorizzazione di un patrimonio di Milano e del mondo.Al miracolo dell’Ultima Cena di Leonardo, al restauro dopo le profonde ferite belliche, diede un tributo fondamentale che de-scrive con “una quantità di forza vitale” sacrificata, per otto anni, per Leonardo.Lo spettacolo sarà rappresentato al Museo del Cenacolo Vinciano, per un pubblico di necessità con-tenuto, il 25 settembre in due re-cite; repliche il 26 e 27, significa-tivamente, al Teatro Grassi, altro simbolo forte della ricostruzione.ProduzioNe: Piccolo Teatro di Mi-

lano – Teatro d’Europa; Museo del Cenacolo Vinciano

piccolo teatro di milano luglio agosto settembre 20186pICCOLO TEATRO sTudIO MELATO Via Rivoli, 6 - 20121 Milano

6 settembre - ore 17.00

Tre minuetti a pranzoTrio BoccheriniIl pranzo è quello di Babette, evocato dalla colonna sonora del celebre film. E i tre minuetti inseriti nei trii sono altrettante portate. Quello di Boccherini, a mo’ di antipasto, invita a balla-

re. Quello di Schubert si espan-de con struggimento, come un grandioso arrosto. E quello di Beethoven è un sorprendente dessert finale, infarcito di sbalzi, pause e contrattempi che rendo-

no impensabile qualsiasi danza.Programma: Per Nørgård, Pasto-rale, dalla colonna sonora per il film Il pranzo di Babette; Luigi Boccherini, Trio in fa maggiore op. 14 n. 1 G. 95; Franz Schu-bert, Trio in si bemolle maggiore D. 581; Ludwig van Beethoven, Trio in re maggiore op. 9 n. 2.coN: Trio Boccherini - Suyeon

Kang, violino; Vicki Powell, vio-la; Paolo Bonomini, violoncello

10 settembre - ore 17.00

Danze ungheresidi Johannes BrahmsNon capita spesso di ascoltare un recital con una viola come pro-tagonista. E in questo programma, oltre che nei due capolavori che Brahms le ha destinato, la si ascolta esplorare il ra-pinoso affetto con il quale il Maestro aveva accolto ritmi ungheresi nelle pro-prie celebri Danze.Programma: Johannes

Brahms, Sonata in fa minore op. 120 n. 1, Danza ungherese n. 16 in fa minore, Danza un-gherese n. 1 in sol mino-re, Scherzo in do minore per la Sonata F.A.E., Sonata in mi bemolle maggiore op. 120 n. 2.coN: Nils Mönkemeyer

(foto © Irène Zandel), viola; William Youn, pianoforte

12 e 13 settembre

Di forme mutate in corpi nuoviSpettacolo per coro e soli, drammaturgia e regia di Pascal La DelfaTratto dalle Metamorfosi di Ovi-dio e da ispirazioni provenienti dai testi di Apuleio, Dante, Ariosto, Shakespeare, Keats, Gogol, An-

dersen, Kafka, Bulgakov, Borges, Collodi, Marquez e Pirandello.Dicono i ragazzi e le ragazze del-la Compagnia di San Patrignano:

«Cercando sul dizionario il signi-ficato della parola metamorfosi si trova: Il trasformarsi di un essere o di un oggetto in un altro di natu-ra diversa. Cercando nelle nostre vite, significa cambiare pelle, con fatica, per diventare esseri liberi. Metamorfosi siamo anche noi!».Inanimato e animato. Assente e presente. Bianco e nero. Falso e vero. Odio e amore. Vuoto e pieno. Acqua e fuoco. Ieri e oggi. Sogno e veglia. Dissolutezza e rinasci-ta. Profano e sacro. Razionalità e sentimento. Innaturale e naturale. Animale e uomo. Corpo e psiche. Buio e luce. Natura e scienza. Illu-sione e realtà. Interiore ed esterio-re. Padri e figli. 40 i sostantivi in cui vive il concetto di Metamorfosi su cui si costruirà l’ultima produ-zione teatrale del Polo Artistico di San Patrignano. 40 sono gli anni che nel 2018 la comunità si accin-ge a celebrare per ricordare la sua fondazione, avvenuta nel 1978.coN: Compagnia San Patrignano

15 settembre - ore 17.00

Coreografie dell'animacon Atalanta Fugiens, Vanni Moretto, direttoreLa sinfonia fu uno straordinario laboratorio di rielaborazione se-mantica dei generi musicali del passato e, in particolare, delle danze di corte. Questo program-ma traccia dunque l’evoluzione di minuetti, gighe, siciliane, al-lemande e gavotte nel loro per-

corso di sublimazione da “core-ografie dei corpi” a “coreografie dell’anima”.Programma: George Philipp Tele-mann, Gavotta, Minuetto, Giga, Allemanda, Polonoise, dalle Sui-tes; Wolfgang Amadeus Mozart, Minuetto dalla Sinfonia in fa

maggiore K. 112; Giovanni Batti-sta Serini, Giga dalla Sinfonia in sol maggiore; Jan Krtitel Vanhal, Ländler e Allemanda dalla Sin-fonia in la maggiore; Melchiorre Chiesa, Danza popolare contadi-na dalla Sinfonia in re maggiore; Giovanni Battista Sammartini, Siciliana dalla Sinfonia in do maggiore; Franz Joseph Haydn, Minuetto dal Quartetto in fa mi-nore Hob. III:35; Nicola Antonio Zingarelli, Tarantella dalla Sinfo-nia in sol minore.

25 e 26 settembre

Ci avete rotto il caosdi e con gli attori detenuti del IV Reparto del Carcere di Milano-Bollate e la compagnia Corpi BollatiStorie di bullismo, guerre di quar-tiere, omofobie. Uno spettacolo duro, toccante e mai così vero, mes-so in scena – e vissuto – da persone detenute nel carcere di Bollate. Una storia, anzi mille storie, che si in-trecciano e obbligano a una rifles-sione sul significato dell’umanità.Una strana arroganza dovuta alla difficoltà di vivere attanaglia le esistenze di alcune persone. Uo-mini che con la forza affermano la loro posizione e il loro essere

nella vita. Poi arriva il parados-so, la contraddizione, e tutto acquista una luce diversa, mol-to più autentica e “umana”, ma anche più difficile da sostenere, perché chiede di dare diritto di cittadinanza alla fragilità nostra e del mondo intero. Quel mondo che ci spinge e ci obbliga ad atti, conferme e azioni forti per non assumerci la responsabilità del bisogno. E allora occorre deci-dere come stare in un equilibrio

“instabile”, come danzare e “la-sciarsi essere”, come tentare al-meno di sentire quel che c’è.Tra la violenza fin troppo vera e i sogni lasciati infranti in una gabbia d’angolo nella nostra mente, tra un ladro gentiluomo e baby gang nel parco, lo spettacolo teatrale Ci avete rotto il caos è una storia come tante, tante storie come se fosse una. Ma soprattutto, è tanto caos che qualcuno dovrà pur deci-dere di rompere e risolvere.

luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 7Prenotazioni e informazioni: tel. 02 36727550orario sPettacoli: marte-dì, giovedì, sabato h.21.00; mercoledì e venerdì h. 19.30; domenica h. 16.00; lunedì riposo.www.teatrofilodrammatici.eu

mezzi PuBBlici: tram 1, 2; M1 (Cordusio), M3 (Duomo); Bikemi 100 (Palazzo Marino).

Prezzi: intero € 22,00; convenzioni e [email protected]

Via Filodrammatici, 1 - 20121 MilanoTEATRO FILOdRAMMATICI

12 settembre - ore 17.00

FollettiSeverin von Eckardstein al pianoforteUn programma da ascol-tare in punta di orecchie, tra creature fantastiche, notti immaginarie, ma-gie e piccoli passi.Leóš Janáček, Estratti da Sul sentiero di rovi, prima serie; Claude De-bussy, Nocturne; Nikolaj

Medtner, Due racconti fiabeschi op. 14; Frede-ric Rzewski, Piano Piece n. 4; Robert Schumann, Estratti da Phantasiestü-cke op. 12, Waldszenen op. 82; Richard Wagner, Moritz Moszkowski, La morte di Isotta.

7 settembre - ore 17.00

Folk- baroccocon l’ensemble BrùUn ensemble specializzato esegue danze composte tra Sei e Settecen-to. E le alterna alle loro matrici popolari. Per questo si trovano in programma arrangiamenti in stile folk-barocco di musica tradiziona-le irlandese, svedese, finlandese.Jean-Féry Rebel, Les Caractères de la Danse; Francesco Saverio

Geminiani, Sonata II “Bush abo-on Traquair”; Francesco Maria Veracini, Scozzese; tradizionale scozzese, The Good Fellows set, tradizionale irlandese, The Rock of Cashel set; George Philipp Te-lemann, Trio Sonata TWV 42:A8 “Polonese”, Concerto TWV 43:G7 “Polonois”; tradizionale finlande-

se, The Lappfjärd set; tradiziona-le svedese, Polska after Somebo-dy in Värmland. coN: Brú - Anna Besson, flauto

traversiere; Davide Monti, vio-lino barocco; Krishna Nagaraja, viola barocca; Marco Testori, violoncello barocco; Michele Pasotti, tiorba

Prenotazioni e informazioni: tel. 02 762110214

02 762110206

orario sPettacoli: da lunedì a domenica ore 20.30.

www.consmilano.it

mezzi PuBBlici: bus 54, 61, 94; BikeMi 86 (Mascagni); M1 (San Babila).

Prezzi: da € 6,00, a € 12,00; riduzioni.

[email protected] Conservatorio, 12 - 20122 Milano

CONsERVATORIO dI MILANO

8 settembre 2018 - ore 16.00

Coro Calicantus di Locarnocon Mario Fontana, direttore; Simona Crociani, pianoforte

6 settembre 2018 - ore 21.00

Anima e corpoNeojiba OrchestraMusiche di Robert Schumann, Leonard Bernstein, Wellington Gomes, George Gershwin, Artu-

ro MárquezcoN: Orchestra Giovanile dello

Stato di Bahia - Ricardo Castro,

direttore; Martha Argerich, pianoforte

8 settembre 2018 - ore 21.00

MITO Open Singingcon il Coro Giovanile Italiano e la partecipazione del pubblicoIl gran finale de Il Giorno dei Cori: la cittadinanza è invitata a cantare

insieme a un coro-guida sul palco-scenico e a un direttore specializ-

zato nel dirigere il pubblico.In programma, brani ormai par-te della tradizione di MITO Open Singing e grandi classici che po-tremo leggere in partitura sul fa-scicolo in distribuzione gratuita.coN: Gary Graden, direttore; Lo-

ris Di Leo, pianoforte

18 settembre 2018 - ore 21.00

Barocco gitanoIl Suonar Parlante OrchestraMusiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Georg Philipp Tele-mann, Johann Philipp Kirnber-

ger, Antonio Vivaldi, János Biha-ri, Jiří Antonín Benda, Stano Palúch, Vittorio Ghielmi, Gra-

ciela Gibelli.coN: Vittorio Ghielmi, viola da

gamba e direttore

8 settembre 2018 - ore 16.00

Coro Nuova Armonia di San Bernardino di Chiaricon Maurizio Emilio Ramera, direttore; Andrea Goffi, pianoforte

il foyer e' tutto del teatro luglio agosto settembre 20188Prenotazioni e informazioni: dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00 durante l’atti-vità del teatro. tel. 02 87905Biglietteria: da maredì a sa-bato 11.00 - 19.00; nei giorni di spettacolo, da un’ora pri-ma dell’inizio. tel. 02 879052

mezzi PuBBlici: tram 1, 4, 16, 27; bus 57, 61; MM1 (Cairo-li), BikeMi 28 (San Giovan-ni Sul Muro).

Prezzi: € 35,00; € 25,00, ri-duzioni e convenzioni.

www.dalverme.orgVia San Giovanni sul muro, 2 - 20121 Milano

TEATRO dAL VERME

13 settembre - ore 17.00

Flirt americaniOrchestra I Pomeriggi MusicaliGershwin e Daugerthy sono sta-tunitensi. Ravel e Poulenc fran-

cesi. Per i primi il jazz è di casa. Per gli altri è un potente motore

da sfruttare. Il programma è dun-que un concentrato di luce, vita-lità e blue note.Musiche di Michael Daugherty, Maurice Ravel, Francis Poulenc, George Gershwin.coN: Alessandro Cadario, diret-

tore; Zee Zee, pianoforte

14 settembre - ore 21.00

PassioniOrchestra del Teatro Regio di TorinoČajkovskij compone quel-lo che diventerà l’icona romantica del concerto per pianoforte e orche-stra. Prokof’ev scrive la musica per uno dei balletti più celebri del Novecento. Ma entrambi fanno corre-re sul pentagramma una matita dalla quale sgorga,

generosa, la passione.Programma: Pëtr Il’ič Čajkovskij, Concerto n. 1 per pianoforte e or-chestra op. 23; Sergej Prokof’ev, Suite da Ro-meo e Giulietta.coN: Vasily Petrenko,

direttore; Elisso Virsa-ladze, pianoforte

17 settembre - ore 17.00

Giovani passiOrchestra degli allievi dei Conservatori di Milano e di Torino; Francesco Cilluffo, direttoreAppositamente costituita per il festival, un’orchestra riunisce studenti dei Conservatori di Mila-no e di Torino – sotto la direzione

di un ex allievo ormai in carriera – per un programma di danze par-ticolarmente seducenti.In programma musiche di Je-

an-Philippe Rameau, Maurice Ravel, Alfredo Casella, Gabriel Fauré.

19 settembre - ore 21.00

Altre danzeOrchestra Sinfonica Nazionale della RaiIl folgorante brano composto da Golijov è molto probabilmente un capolavoro. Ispirato al baroc-

co di Couperin, è costruito come una sorta di ciaccona del XXI secolo. E ascoltarlo accanto alla

ciaccona con la quale Brahms finisce la sua Quarta sinfonia è un’esperienza imperdibile.Programma: Osvaldo Golijov, Azul, per violoncello e orchestra; Johannes Brahms, Sinfonia n. 4 in mi minore op. 98.coN: Stanislav Kochanovsky, diret-

tore; Enrico Dindo, violoncello

5 settembre - ore 17.00

Danze romanticheArtisti della Royal Concertgebouw OrchestraBrahms fa danzare il violino e il pianofor-te intorno al corno, lo strumento romantico per eccellenza. E il gio-vane Vaughan Williams si ispira esplicitamente a lui, con un quintetto dimenticato per un se-colo intero e tornato in sala da concerto solo ne-

gli ultimi anni.Musiche di Johannes Brahms e di Ralph Vaughan Williams.coN: Davide Lattuada,

clarinetto; Hervé Jou-lain, corno; Annebeth Webb, violino; Laure Le Dantec, violoncel-lo; Nicolas van Pouc-ke, pianoforte

12 settembre - ore 21.00

EtoilesOrchestra Filarmonica di TorinoIspirandosi al sound dei film di fantascienza, Connesson accom-pagna le orecchie lungo una iro-nica passeggiata nello spazio. Du-

parc dedica invece alle stelle un suo minuscolo poema sinfonico. E Schubert (che dal 1961 è anche il nome di un asteroide della fascia

principale) si ferma sulla soglia dell’infinito. Ma forse, alla fine, è il Terzo Concerto di Mozart, con lo scintillio della sua scrittura vio-linistica, l’étoile che brilla di più.Musiche di Guillaume Connesson, Wolfgang Amadeus Mozart, Henri Duparc, Franz Schubert.coN: Giampaolo Pretto, diretto-

re; Chloë Hanslip, violino

29 settembre

Swingin' bArcaThe Lazy Sloths, i meravigliosi anni ’50 made in ItalyIl trio The Lazy Sloths, formato da Giacomo Bertazzoni al sax, Davide Turolla alla chitarra e Al-berto Introini al basso/tuba, per-

corre la storia dello swing italia-no dagli anni ’30 ai ’60 invitando il pubblico a ballare.Lo spettacolo è a ingresso libero

con brindisi finale per una gran-de festa inaugurale della stagio-ne teatrale e musicale di labArca.

Prenotazioni e informazioni: tel. 02 36753473

orario sPettacoli: ore 21.00, in caso di doppia replica, an-che alle ore 18.00.

www.lab-arca.it

mezzi PuBBlici: tram 2, 9, 10, 14; bus 94; M2 (S. Ambrogio, S. Agostino); Bikemi: 15 (P.le Cantore), 95 (R. Partigiana).Prezzi: intero €12,00; €15,00; degustazione €5,00.

[email protected]

Via Marco d’Oggiono, 1 - 20123 MilanoTEATRO LAb-ARCA

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luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 9

www.controfibra.it

Lezioni sul Dom Juan di Molière

Louis Jouvetil sogno di una regia

“A mio avviso è l’opera maggiore di Molière”: così Louis Jouvet (1887-1951), attore, regista teatrale e cinematografico, definisce il Dom Juan, pièce alla quale ha consacrato la sua maturità artistica, e lo racconta attraverso un generoso apparato di note e riflessioni, elaborate a margine di una replica o di una lezione tenuta al Conservatoire. Queste parole sono state fedel-mente dattilografate dalla sua assistente Charlotte Delbo (1913-1985) e ri-unite nel volume Molière et la comédie classique. Di tale raccolta abbiamo scelto di riproporre le sezioni dedicate al mito dell’eterno impenitente e alla sua rilettura moder-na quanto sovversiva, che mette in luce il problema del non credente, e non del seduttore.

Ne traspare la figura di Jouvet nelle vesti di un pa-ziente artigiano, che negli anni ha acquisito l’espe-rienza e il sapere tecnico necessari al “mestiere”, di un maestro in dialogo aperto e appassionato con i suoi studenti e, al tem-po stesso, di uno dei più lucidi e lungimiranti te-orici della drammaturgia novecentesca.

Federica Locatelli – Ivan Taverniti

Louis Jouvet, iL sogno di una regia

Lezioni sul Dom Juan di Molière

traduzione di Federica Locatelli

ISBN: 978-88-941396-3-1© Controfibra, 2017

Acquista online o prenota la tua copia scrivendo a:[email protected]

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Louis Jouvet visto da Luca Taro Morishita

il foyer e' tutto del teatro luglio agosto settembre 201810Prenotazioni e informazioni: dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 19.30. tel. 02 86454545orario sPettacoli: sala teatro litta: mart - sab ore 20.30, dom ore 16.30; sala cavalleriz-za: mart - sab ore 21.00, dom ore 17.00. Lunedì riposo.

mezzi PuBBlici: tram 16, 27; bus 50, 58, 94; M2, M3 (Cadorna).Prezzi: poltronissima €34,00; balconata €25,00; convenzioni e riduzioni.

[email protected]

Corso Magenta, 24 - 20123 MilanoTEATRO MTM LITTA

11 settembre - ore 17.00

Ballate trecentescheLa fonte musica

La danza ha faticato a lasciare una traccia scritta nella musica occidentale. È stato solo tra Due e Trecento che ballate, virelai e istampitte hanno trovato atten-zione e fogli sui quali essere fissa-te. Qui, torniamo a quel momento magico in cui cultura orale ha tro-vato la via della scrittura.Musiche di Antonio Zacara da Te-ramo, Johannes Ciconia, Guillau-me de Machaut, Paolo da Firenze, Antonello da Caserta, Matteo da Perugia, Robertsbridge Codex, Bartolino da PadovacoN: Michele Pasotti, direttore e liuto

19 settembre - ore 17.00

Voci danzantiValzer di Johannes Brahms e Wolfgang RihmI Liebesliederwalzer di Brahms sono leggeri, trascinanti, gioiosi. Ma anche ricchi di tenerez-za e di fascino armoni-co. Ascoltarne le due raccolte è un’occasione per ripercorrere la pra-tica della musica casa-linga ottocentesca, qui

arricchita dalle delizio-se miniature di Rihm.coN: Marcella Orsatti Ta-

lamanca, soprano; Ales-sandra Visentin, contral-to; Mirko Guadagnini, tenore; Sergio Foresti, basso; Davide Cabassi, Tatiana Larianova, pia-noforte a quattro mani

Prenotazioni e informazioni:da lunedì a sabato ore 9.45 - 18.45; domenica e festivi h. 10.00 - 17.00 . tel. 02 8321999orario sPettacoli: da lune-dì a sabato h.20.30; dome-nica h. 16.00.www.teatroarsenale.it

mezzi PuBBlici: tram 2, 3, 14; bus 50, 58, 94; M1 M3 (Duo-mo), M2 (S. Ambrogio); Bi-kemi 95 (R. Partigiana).

Prezzi: intero €30,00; €22,00; convenzioni e riduzioni.

[email protected] Cesare Correnti, 11 - 20123 Milano

TEATRO ARsENALE15 e 16 settembre

La forma del carattereperformanceOtto giorni di lavoro e ricerca la-boratoriale per scoprire e costru-ire la forma del proprio carattere e farla vivere nello spazio.Un lavoro congiunto tra teatro,

architettura, movimento e sce-nografia con il contributo di Teatro Arsenale, Scuola Teatro Arsenale, Corso di Scenografia e Spazi della Rappresentazione

della Scuola di Architettura, Ur-banistica, Ingegneria delle Co-struzioni del Politecnico di Mila-no, Struttura Didattica Speciale di Architettura Siracusa, Univer-sità degli Studi di Catania con i docenti Arnaldo Arnaldi, Vitto-rio Fiore, Kuniaki Ida, Pierluigi Salvadeo, Marina Spreafico.Performance finale di presentazio-ne delle forme aperta al pubblico.foto: Massimo Santo

foto: Alberto Molina

collana praticabiliSaggi, pensieri, quaderni e parole del teatropraticàbile s. m. [der. di praticare] (pl. -li). Nelle strutture teatrali, piano portante fisso o mobile formato da una impalcatura di legno che sostiene un tavolato; talvolta munito di ruote, viene usato per collocarvi parti della scenografia o come piattaforma per gli attori.

Un insegnamento della creazione teatrale

Il corpopoetico

Jacques Lecoq

IL Corpo poeTICoUn insegnamento della creazione teatralea cura di Marina Spreafico, traduzione di Federica Locatelli240 pp, 14 x 21 cm, brossura - isbn: 978-88-941396-0-0© Controfibra, 2016

“In realtà ho sempre voluto e amato insegnare, ma insegnare soprattutto per conoscere…È insegnando che ho scoperto che il corpo sa cose che la testa non sa ancora.”

Jacques Lecoq

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il foyer e' tutto del teatro luglio agosto settembre 201812La nuova veste del sito internet

www.foyertabloid.netIl sito web c’è sempre stato.La novità è nel motore informatico che lo fa funzionare.

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Abbiamo iniziato con pagine web statiche: la nostra prima necessità era quella di mettere a disposizione un archivio dei numeri del giornale in formato elettronico sempre a disposizio-ne e consultabile anche da dispo-

sitivi mobili. Ora il sito web è tut-to nuovo. C’è voluto tempo, lo sappiamo, ma non volevamo tra-dire il senso di lettura che offre la carta da sfogliare. Foyer vuole essere una tavola sinottica di tut-to il teatro milanese, una lettura

orizzontale che mette sullo stes-so piano tutte le sale di pubblico spettacolo indipendentemente dalla capienza o dal prestigio. Il rischio dell’online è una lettura verticale dove chi fa di più, chi fa più alzate di sipario, è sempre

Foyer

Il comodo archivio dei numeri

ad oggi pubblicati.I giornali in formato elettro-

nico sono scaricabili e con-

sultabili anche da dispositivi

mobili.Puoi portare il tabloid Foyer

#tuttodelteatro sempre con te.

luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 13

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ci all’indirizzo:[email protected]

Oggi in scena

In questa sezione della barra late-

rale troverete giorno per giorno

tutti gli spettacoli in catellone.

Più un basso, sempre nella par-

ra leterale, troverete un como-

do calendario interattivo che,

cliccando sulla data desiderata,

rimanderà alle repliche di quella

giornata.

Lavoro

Una comoda pagina per chi offre e chi

cerca lavoro nel mondo dello spettacolo.

Le aziende sono invitate a segnalare -

gratuitamente - offerte di lavoro, casting

e audizioni e offrire possibilità di colla-

borazione attraverso questo link:

https://www.foyertabloid.net/invia-un-lavoro/

Dopo l’inserimento e l’approvazione da

parte degli amministratori del sito i can-

didati potranno inviare la propria richie-

sta e il materiale direttamente all’indiriz-

zo e-mail in calce alla scheda dell’offerta.

in testa e conseguentemente i piccoli - ma non per questo non degni della stessa visibilità - ri-schiano di scomparire dai risul-tati di ricerca.Crediamo di aver risolto il proble-ma, siamo al lavoro in questo sen-

so. Sul nuovo sito si trovano artico-li di carattere generale da un lato e dall’altro gli articoli che racconta-no gli spettacoli in cartellone. Per rimanere “orizzontali” abbiamo diviso gli spettacoli dalle repliche: aprendo la pagina relativa a una

messa in scena troverete la sinossi - come sul giornale - seguita dalla locandina con i crediti artistici e tecnici e sotto questa scheda l’e-lenco delle repliche; ancora più sotto uno spazio per i vostri com-menti allo spettacolo.

Speriamo tutto ciò vi sia gradi-to e, soprattutto, comodo. Stia-mo anche lavorando per darvi la possibilità di acquistare i biglietti degli spettacoli diret-tamente dal nostro sito.Sempre aperti ai vostri suggeri-

menti per migliorare il servizio (potete scriverci all’indirizzo: [email protected]), vi invitiamo a commenta-re le pagine e gli articoli del sito per allargare e interagire con la nuova community digitale.

il foyer e' tutto del teatro luglio agosto settembre 201814

www.universetv. tv www.contactoons. i tsanver production ltd / proprietà dei rispettivi autori

I N O N D A S U

TUTTI I GIORNI ALLE ORE 17.00

luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 15Prenotazioni e informazioni:

tel. 02 00660606 orario sPettacoli: s. shake-sPeare: mar-sab h. 21, dom. h. 16.30; s. fassBinder: mar-sab h. 20.30, dom. 16.00; s. Bausch: mar-sab h. 19.30, dom h. 15.30.

mezzi PuBBlici: 5, 33; bus 60, 81; M1 (Lima, P.ta Ve-nezia); Bikemi 113 (Bue-nos Aires - Lima).Prezzi: intero €30,50 - mar-tedì €20,00; riduzioni.

www.elfo.org [email protected]

Corso Buenos Aires, 33 - 20124 MilanoTEATRO ELFO puCCIN I

sALA shAkEspEARE

Dal 2 al 13 luglio

Trascendi e salidi e con Alessandro BergonzoniArriva Bergonzoni. E stavolta dove ci porterà? Quali scenari co-mico emotivi e, perché no, poeti-ci ci mostrerà? Trascendi e sali, suo quindicesimo allestimento, arriva dopo Urge e Nessi, spet-

tacoli che hanno portato la sua ricerca, non solo teatrale ma di artista totale, in territori fino ad allora solo sfiorati. La sua pecu-liare comicità unita all’indigna-zione morale, prima che civica o

politica, ha subìto sicuramente una svolta netta e decisa che sta per approdare ad un nuovo capi-tolo. Se è vero che i comici, o i po-eti, si riconoscono dalla propria ombra state pur tranquilli che quella di Alessandro Bergonzoni è netta, stagliata, riconoscibile e di assoluta qualità.regia: Alessandro Bergonzoni,

Riccardo RodolfiProduzioNe: Allibito

17 settembre - ore 21.00

Bach projectSarabande e Domus AureaLa serata è un dittico che ruota intorno alla musica di Bach. Il compositore Giorgio Colombo Taccani ha trascritto per l’Ensem-ble Sentieri selvaggi alcune Suite Francesi, messe al servizio di una nuova coreografia di Diego Tor-telli che coinvolge 16 danzatori. E sulla Sarabande dalla Partita in re minore BWV 1004, in una versione elettronica, si muove

un celebre lavoro di Jiří Kylián, dall’affascinante struttura circo-lare, capace di muoversi tra livelli musicali ed espressivi diversi.Una commissione di MITO Set-tembremusica, prima esecuzio-ne assoluta.SarabandeMusiche di Johann Sebastian Bach, ar-rangiamento elettronico di Dick HeuffcoreograFia e SceNe: Jiří Kylián

coStumi: Joke Visserluci: Jiří Kylián, Joop CaboortDomus AureaMusiche di Johann Sebastian Bach trascritte da Giorgio Colombo Tac-cani eseguite dal vivo dall’Ensemble Sentieri selvaggicoreograFia: Diego TortelliSceNe: Massimo Ubertiluci: Carlo CerriProduzioNe: Fondazione Nazio-

nale della Danza Aterballetto e MITO SettembreMusica; MI-LANoLTRE Festival; Torino-danza Festival; Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Les Halles de Schaerbeek Alessandro Bergonzoni - foto: Laila Pozzo

sALA bAusCh

9 e 10 luglio

Gente come unodi Manuel Ferreira e Elena LolliArgentina 2001: c’era una volta un Paese ricco e ora non c’è più. È dall’Argentina che, nel 2001, arri-vava la notizia di uno dei più verti-ginosi sconvolgimenti di uno Stato.Stupore nel vedere un Paese così ricco di risorse ritrovarsi privato di tutto. L’ansia e la rabbia di ve-dere perdute le sicurezze per mi-lioni di persone, la casa, i rispar-mi, il lavoro, la propria identità di persona e di popolo.Vivere nella paura del futuro.È l’Argentina, il Paese degli estremi, la punta dell’iceberg, il

laboratorio degli esperimenti.Partendo da un testimone viven-te raccontiamo l’Argentina della crisi, quella della classe media, della Gente come uno, per usare un’espressione convenzionale. Quella di chi per anni ha girato la testa dall’altra parte perdendo ogni interesse per la politica. La Gente come uno che dopo tanti anni di silenzio, è scesa in piazza, si è autorganizzata, ha occupato le banche, ha partecipato alle as-semblee di quartiere nella consa-pevolezza che solo uniti ci si possa

salvare. L’Argentina è divenuta lo specchio del nostro Paese, così lontana ma così vicina, rischio di qualcosa che già allora sentivamo come dietro l’angolo e che oggi è diventato più che mai attuale.Gente come uno ci ha fatto risco-prire la lettura del nostro presen-te passando attraverso l’umanità, un teatro che diventa leva cultu-rale e risveglio della propria co-scienza civile, che mette insieme pubblico e privato.coN: Manuel FerreiramuSiche: Mauro Buttafavaluci: Andrea ViolatoProgetto: Memoria del presente

a cura di Annabella Di Costan-zo, Manuel Ferreira, Elena Lolli

ProduzioNe: Alma Rosè

11 e 12 luglio

Lucis in fundodi e con Annabella Di Costanzo, drammaturgia e regia di Manuel Ferreira e Elena LolliLuci, colori e ombre della mater-nità. Nell’arco di una notte una donna cerca di fare addormen-tare il proprio figlio e ripercorre come un fiume in piena la sua prima esperienza di madre. È una lunga notte. La stanzetta dei giochi del figlio diventa sogno, incubo, verità. Diventa la scatola magica. Diventa un viaggio den-tro se stessa. Affiorano i ricordi,

le paure, il senso di inadeguatez-za, le voci di quel coro pressante di parenti e amiche sempre pron-ti a dare consigli, ricette, a giudi-care al primo errore.Lucis è una confessione sul senso di smarrimento che accompagna tutti i grandi cambiamenti che attraversano la nostra vita, tra cui la nascita un figlio.È riscoprirsi lontano da quella

immagine perfetta di mamma, da quell’incantamento retorico che tanto strega le donne, e anche gli uomini, al punto che spesso le madri si sentono in colpa di non essere perfette.SceNe e coStumi: Stefano ZulloProgetto muSicale: Mauro Butta-

fava

13 luglio - ore 19.30

Carta cantacon Manuel Ferreira e Massimo LatronicoManuel Ferreira insie-me a Massimo Latro-nico, musicista e fon-datore dell’Orchestra multietnica di Via Pado-va di Milano, ci portano con le parole e la musica a parlare di diritti, di cittadinanza, di cittadi-ni di di seconda genera-zione, i figli degli immi-grati, nati o cresciuti in

Italia, che hanno fatto scuole italiane, studiato italiano, tutto italiano o quasi, ma non Cittadini italiani, non legalmente o non in automatico.Le loro storie a volte amare, a volte paradossa-li, ci mettono di fronte a una Italia stanca e ferma, indifferente ai cambia-menti del nostro mondo.

teatro elfo puccini luglio agosto settembre 201816sALA FAssbINdER

Dal 3 al 7 luglio

Cinemalteatrodrammaturgia e regia di Loris FabianiTre film al giorno per quattro repliche con una première per l’El-fo a sera – Matrix, Ro-cky, Il gladiatore, The bodyguard. Spettacola-ri film teatralizzati in 20 minuti. Cinemalteatro è un format di intratte-nimento teatrale a for-te coinvolgimento del pubblico. Nessuno è al sicuro. Nemmeno nel-le ultime file. Le storie sono quelle dei grandi film, ripercorsi dall’i-nizio alla fine, dal vivo con i mezzi del teatro. Per il pubblico che viene coinvolto: alzate bene la voce. Recitate tanto.

Non preoccupatevi di sbagliare, di fare errori in scena: i nostri attori vi accompagneranno per tutta la durata dei film. È possibile entra-re a spettacolo iniziato o con il cellulare acce-so: ciò attirerà notevol-mente l’attenzione del team di Cinemalteatro e vi renderà immedia-tamente attori coinvolti nello spettacolo.coN: Loris Fabiani, Mi-

chele Di Giacomo, Umberto Terruso

SuoNi e luci: Giacomo Marettelli Priorelli

ProduzioNe: Teatro dell’Elfo

Dal 10 al 13 luglio

La lingua languedrammaturgia e regia di Francesco Frongia

Ovvero come imparare la lingua italiana e vivere felici. Enigma, poesia e metafora sono forte-mente intrecciati, Aristotele lo sapeva. Tra gioco di parole, lap-sus, sogno e invenzione corrono legami sottili che noi vogliamo scoprire. Ci lamentiamo molto dell’imbarbarimento del lin-guaggio, scopriamo che i poli-tici, i presentatori, i personaggi famosi storpiano l’Italiano senza rendersene conto. Bisognerebbe invitarli a corsi di rieducazione o forse basterebbe spiegar loro che con la lingua giocare è bello.Portando in teatro la grammatica proponiamo agli spettatori di tut-te le età di divertirsi a giocare con le parole per imparare la potenza esplosiva del linguaggio. In sce-

na un vero professore interpreta-to da Nicola Stravalaci con il suo consueto corredo di dizionari, grammatiche, quaderni, laptop, frustini, lavagna, lavagne lumi-nose, video-proiettori, filmini, telefoni di ultima generazione, focaccine o mele (se a dieta), ges-setti, stelle filanti e tubi lancia coriandoli. Una normale lezione di circa “un’ora di cinquanta mi-nuti” – chissà perchè poi a scuola le ore scorrono diversamente che nella vita normale – con eventua-li tempi di recupero in caso di calamità, pipì, punizioni o mo-menti di puro sadismo da parte dell’insegnante.Come d’abitudine la campanel-la segnerà l’inizio della lezione ma, per rispettare la privacy del pubblico, non faremo l’appello. Durante la lezione non sono pre-viste interrogazioni e/o verifiche scritte.coN: Nicola StravalaciProduzioNe: Teatro dell’Elfo

Cedola di abbonamento a Foyer da compilare in ogni sua parte e inviare via e-mail all’indirizzo:

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Controfibra S.r.l.s. - periodici - Via San Mirocle, 6/A - 20138 Milano

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Intendo effettuare il pagamento di € 35,00 (trentacinque/00) a mezzo boni-fico bancario (ibaN IT49E0306909460100000007823 - Controfibra S.r.l.s.) con causale “Abbonamento a Foyer” fornendone ricevuta allegata alla pre-sente o via e-mail all’indirizzo: [email protected]

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Acconsento Ai sensi del D.Lgs. 196 del 30/06/2003 esprimo il mio consenso al trattamento manuale ed elettronico dei dati sopra riportati per le finalità connesse alle attività riservate agli abbonati di Foyer. e per l’invio del relativo materiale informativo.In qualsiasi momento potrò esercitare i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 tra i quali il diritto di ottenere copia delle informazioni trattate, il loro aggiornamento, la loro rettifica, ovvero qualora vi abbia interesse, la loro integrazione e, ricorrendone gli estremi, la loro cancellazione contattando il titolare del trattamento: Controfibra srls - [email protected]. Sono consapevole che in mancanza di tale consenso non sarà possibile procedere all’abbonamento.

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Nel corso delle stagioni teatrali saranno comunicate le iniziative a cui è possibile aderire, con la tessera di abbonato:- vivere momenti suggestivi della vita dei teatri- assistere alle prove e a momenti di creazione e della messa in scena- godere di momenti di esperienza diretta in palcoscenico, nei

laboratori di scenografia a dialogo con gli artisti- ricevere inviti a eventi esclusivi e biglietti di poltronissima in

omaggio- ottenere sconti in libreria

Stiamo allargando la rete delle strutture aderenti all’iniziativa. Al momento, questa possibilità ha il supporto di: Teatro Arsenale, Teatro Binario7 (Monza), Teatro del Buratto, Teatro della Luna, Teatro Carcano, Teatro della Contraddizione, Teatro Filodrammatici, Teatro della Luna, Teatro Elfo Puccini, Teatro Franco Parenti, Teatro i, Teatro Litta, Teatro Linguaggicreativi, Teatro Manzoni, Teatro OutOff, Pacta dei Teatri Salone via Dini, Teatro San Babila, Teatro Silvestrianum, Teatro Verdi, Libreria dello Spettacolo.

L’abbonamento ha un costo di € 35,00 annuali e può essere richiesto compilando la cedola qui a lato oppure online al sito intenet www.foyertabloid.net/abbonamenti.

Per informazioni, dettagli e prenotazioni, scriveteci a:[email protected]

luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 17Prenotazioni e informazioni:

tel. 02 64114221202 641142214

centralino: 02 641142200

Biglietteria: (Viale dell’In-novazione, 20) dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00.

mezzi PuBBlici: bus 52, 87, 728; M5 (Bicocca).

Prezzi: da €15,00 a €110,00 + prevendita.Riduzioni per gruppi: [email protected]

www.teatroarcimboldi.itViale dell’Innovazione, 20 - 20126 Milano

TEATRO dEgLI ARCIMbOLdI16 settembre - ore 21.00

ApoteosiFilarmonica della ScalaQuando definì la Settima come «l’apoteosi della danza», Wagner voleva sottolineare la pulsazione inarrestabile di questa sinfonia.

Ma in realtà tutta la musica di Bee-thoven, se la si mette a nudo, rivela un’ossatura dove – più dei temi, delle armonie, della strumentazio-

ne – predomina il ritmo. Come si ascolta bene anche nel Terzo con-certo, qui eseguito da una giovane star del pianismo internazionale.Programma: Ludwig van Beetho-ven, Concerto n. 3 per pianoforte orchestra op. 37, Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92.coN: Myung-Whun Chung, diret-

tore; Seong-Jin Cho, pianoforte

Prenotazioni e informazioni: tel. 02 26681166

orario sPettacoli: da marte-dì a sabato ore 20.45, dome-nica ore 16.00, lunedì riposo.

www.teatroleonardo.it

mezzi PuBBlici: tram 11, 23; bus 62; MM2 (Piola).

Prezzi: intero € 22,00; con-venzioni e riduzioni.

[email protected] Ampère, 1 (ang. P.za Leonardo da Vinci) - 20131 Milano

TEATRO MTM LEONARdO10 settembre - ore 21.00

CacceI Regi Corni, artisti del Teatro RegioUna potente orchestra di corni fa echeggiare cacce, galoppi, fanfa-re e danze popolari, alternando-li – come è giusto – a momenti di dolcezza e di raccoglimento.Musiche di Georg Friedrich Hän-del, Johann Sebastian Bach, Gio-achino Rossini, Carl Maria von

Weber, Richard Wagner, Hans Richter, James Horner, Thelo-nious Monk, Joseph KosmacoN: Natalino Ricciardo, Ugo Fa-

varo, Fabrizio Dindo, Pierluigi Filagna, Evandro Merisio, Eros Tondella, Stefano Fracchia, Vincenzo Ferrante Bannera

16 settembre - ore 21.00

Equilibriocon Zee Zee al pianoforteIl gioco delle dita sulla tastiera è sempre, di per sé, una danza. Qui lo si può osservare lungo pagine scelte per la loro capacità di mantenere in equilibrio virtuosi-smo ed espressività. E

così, mentre il ritmo ri-lancia battuta dopo bat-tuta, il cuore si gonfia di emozione.Musiche di Johann Se-bastian Bach, Robert Schumann, Fryderyk Chopin, Maurice Ravel.

Prenotazioni e informazioni: tel. 02 45485085

orario sPettacoli: mercoledì e giovedì ore 21.00, dome-nica ore 17.00 salvo diversa segnalazionewww.nohma.it

mezzi PuBBlici: tram 23, 33; bus 39; MM2 (Piola).

Prezzi: Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero e gratu-ito fino a esaurimento posti.

[email protected] Orcagna, 2 - 20131 Milano

spAZIO TEATRO NO 'hMA5 luglio - ore 21.00

I dieci anni di No'hma 2008-2018musica e danze dai diversi Paesi del mondoSi festeggeranno i 10 anni di attivi-tà del Teatro sotto la Presidenza e direzione artistica di Livia Pomo-doro: tra danze da tutto il mondo e musica dal vivo, con il coordina-mento artistico del regista Char-lie Owens, lo spettacolo evento si

aprirà lungo tutta la via Orcagna con il gruppo Capoeira Oxossi Mi-lano, mentre all’interno del Teatro e nei i suoi giardini si sussegui-ranno il gruppo Rob Carrieri and the Nattyroots, i tamburi africani accompagnati dalla danza di Bakh

Yaye Diamm proveniente dall’A-frica dell’Ovest di tradizione griot, ed infine le note jazz del gruppo Trio Naima. Ad accompagnare la festa, immagini e videoproiezioni ripercorreranno questi 10 anni di storia del Teatro.

7 luglio - ore 21.00

Una promessa d'amore e Resistenzalettura scenica, concerto e spettacoloIl prologo della serata è affidato a Il fascismo eterno di Umberto Eco, una lettura scenica di Lo-renzo Loris.A seguire il concerto di Gianni Coscia La misteriosa fisarmoni-ca della Regina Loana.La serata si chiude con lo spet-tacolo teatrale Una promessa

d’amore di Lucrezia Lerro con la regia di Lorenzo Loris (foto) interpretato da Monica Bonomi e Silvia Valsesia. L’ultimo lavoro teatrale della scrittrice e poetes-sa Lucrezia Lerro affronta temi profondi e sorprendentemente attuali. L’idea che sta alla base della pièce nasce dalla necessi-

tà di indagare e vivisezionare la pena umana, quella di cui ognu-no fa esperienza nell’arco della propria vita. Pena che si può ave-re la fortuna di utilizzare come pretesto per individuarsi, per differenziarsi, finendo così per non sentirsene più schiavi o so-praffatti.

il foyer e' tutto del teatro luglio agosto settembre 201818Prenotazioni e informazioni:

tel. 02 59995206orario sPettacoli: martedì, giovedì e sabato ore 20.00; mercoledì e venerdì ore 19.30; domenica ore 16.00; lunedì riposo.www.teatrofrancoparenti.it

mezzi PuBBlici: tram 9, 16; bus 62, 77; M3 (P.ta Roma-na); Bike-sharing (P.za Me-daglie d’oro, Via Vasari).Prezzi: intero da €32,00 a €40,00; riduzioni.

[email protected]

Via Pier Lombardo, 14 - 20135 MilanoTEATRO FRANCO pARENTI

sALA gRANdE

Dal 27 giugno al 5 luglio (episodio 1) e dal 23 al 31 luglio (episodio 2)

Who is the kingda Shakespeare, un progetto di Lino Musella, Andrea Baracco, Paolo MazzarelliNegli ultimi anni le serie TV han-no sconvolto, rinnovato, vivificato il concetto universale di narrazio-ne, abituando il pubblico di tutto il mondo ad entrare nelle grandi storie personaggio dopo perso-naggio. La serialità, in narrativa come in teatro, non è una novità del nostro tempo: le opere dei tra-gici greci ed i grandi romanzi russi dell’ottocento erano costruite su meccanismi seriali con pubblica-zione a puntate. William Shake-speare ha saputo fare di più, dando vita nei primi anni del 1600 a qual-cosa di impressionante, ha infatti messo insieme una sequenza di otto opere (Riccardo II, Enrico IV

parte I e II, Enrico V, Enrico VI parte I, II, III, Riccardo III) che, messe in quest’ordine, raccontano poco più di un secolo della storia d’Inghilterra. Una saga che indaga in particolare il rapporto fra uomo e potere, nella quale ogni perso-naggio – proprio come nei mec-canismi seriali – viene presentato prima giovane, poi uomo, infine anziano, per poi lasciare il testimo-ne ad un nuovo carattere. È proprio la struttura seriale che permette di precipitare fino al fondo di questo gorgo attraverso una staffetta in cui si danno il cambio decine di personaggi, scandagliando tanto le altezze quanto le abissali bassez-

ze di cui l’uomo è stato capace. Ha-rold Bloom, il più illustre studioso del drammaturgo inglese, dice che Shakespeare, attraverso il suo tea-tro, ha “inventato l’uomo”. Si può allora affermare che, nei drammi storici, Shakespeare ha inventato l’uomo di potere, il politico come lo intendiamo ancora oggi.coN: Massimo Foschi, Marco Fo-

schi (foto), Annibale Pavone, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase, Josafat Vagni, Laura Gra-ziosi, Giulia Salvarani, Paolo Mazzarelli, Lino Musella

ProduzioNe: Teatro Franco Parenti; La Pirandelliana; Marcheteatro

sALA A COME A

12 settembre - ore 21.00

NovecentoKhačaturjan, Stravinsky, Šostakovič e MilhaudQuattro compositori, nati a cavallo del Novecento, si confrontano con forme di danza. Sfilano così le eco popolari armene di Khačaturjan, il ragtime di Stravinsky, la polka di Šostakovič e i travolgenti girotondi di Milhaud.Programma: Igor Stra-

vinsky, Suite da Histoi-re du soldat; Darius Milhaud, Suite op. 157b; Dmitrij Šostakovič, Cinque pezzi; Aram Khačaturjan, Trio.coN: Martina Gallo, vio-

lino; Andrea Albano, clarinetto; Matteo Ca-talano, pianoforte

14 settembre - ore 21.00

Danze, ricercari e canzonetteQuartetto di Liuti da MilanoAscoltare un quartetto di liuti è un’occasione rara. Qui la possiamo cogliere esplorando la presenza della danza nella musica strumen-tale sul finire del Rinascimento.Programma: anonimi del secolo XVI, La paduana del re, Il bianco fiore, Gagliarda “La traditora”;

Giulio Segni da Modena, Due Ri-cercari; Francesco da Milano, La Spagna a due liuti, Due Fantasie, Canone a due liuti; Jacob Arca-delt, Il bianco e dolce cigno; Gio-vanni Giacomo Gastoldi, Lo sde-gnato, Il ballerino, Vita de la mia vita, Gioseffo Guami, La lucche-

sina; Luca Marenzio, Occhi dolci e soavi; Giovanni Pierluigi da Pa-lestrina, Ahi, che quest’occhi miei; Geronimo Parabosco, Ricercare su “Da pacem Domine”; Giorgio Mainerio, Ballo francese.coN: Emilio Bezzi, Renato Cadel,

Elisa e Giulia La Marca, liuti

Una playlist di partiture che spri-gionano energia, tra ripetizioni e groove ostinati. Con una comoda

sosta proprio al centro, appog-giata a uno degli Adagio più cele-bri del repertorio.

17 settembre - ore 21.00

Break dancecon Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino

Programma: Antonio Vivaldi, Concerto in re minore RV 127; John Adams, Shaking and Trem-bling; Aaron Copland, Hoe-Down da Rodeo; Samuel Barber, Adagio op. 11; Karel Komzák, Perpetuum mobile; Leo Hurley, Jump; Pe-ter Warlock, Capriol Suite; Béla Bartók, Danze popolari rumene.

Dal 5 al 15 luglio

Come sposare un miliardarioovvero il capitalismo spiegato da una donna. Di Audrey Vernon, regia di Carla BianchiDurante il suo addio al nubilato Giorgia Sinicorni tesse le lodi di chi è riuscito ad accumulare così tante ricchezze da superare da solo il pil dei paesi poveri del mondo.L’entusiasmo di avere accalap-piato quello giusto si mischia all’ironia e diventa una rifles-sione tagliente sulla mondializ-zazione e sui valori dei nuovi pa-droni del mondo.Una donna vestita da sposa entra in scena e si rivolge al pubblico: “C’è qualche miliardario questa sera in sala? Uff… ancora una sala di poveri! Va beh, pazienza,

siamo poveri ma siamo felici!”.Inizia così un one woman show di un’ora e un quarto in cui la pro-tagonista racconta che sta per co-ronare il proprio sogno, sposare un miliardario, mentre dispensa consigli su come si fa ad accalap-piare un rappresentante di que-sta specie rarissima.Mentre suggerisce alle giovani in sala di imparare a memoria la li-sta di Forbes, in cui sono elencati i 2043 fortunati che detengono il 50% della ricchezza mondiale, elogia le capacità imprenditoria-li di uomini che hanno passato la

vita a rubare ai poveri per dare ai ricchi ovvero a se stessi.Uno spettacolo tagliente, ironico, divertente e leggero allo stesso tempo che fa riflettere sui parados-si della nostra società. La giovane sposa, preparata come un profes-sore di economia, fa luce sulle ve-rità del nostro sistema economico e sociale con la leggerezza di una Marilyn contemporanea.coN: Giorgia SinicorniadattameNto e traduzioNe: Gior-

gia SinicornicollaborazioNe all’adattameN-

to: Andrea Purgatori

9 - 10 SETTEMBRE 201820:30

Info Line: 02.794026 - www.teatronuovo.it 09domenica

SETTEMBRE10

lunedì

SETTEMBREbiglietti in vendita su seguici sucon il patrocinio

MINISTRY OF CULTURE AND SPORT OF THE REPUBLIC OF KAZAKHSTAN

il foyer e' tutto del teatro luglio agosto settembre 201820Prenotazioni e informazioni:

tel. 02 83389401

Biglietteria: (L.go Gustav Mahler) da martedì a dome-nica dalle 14.30 alle 19.00.

www.laverdi.org

mezzi PuBBlici: tram 3, N15; bus 59; BikeMi 159 (Ascanio Sforza, Pavia).Prezzi: da € 9,00 a € 50,00; riduzioni.

[email protected] Gustav Mahler, 1 - 20136 Milano

AudITORIuM dI MILANO9 settembre - ore 21.00

TangoOrchestra Sinfonica di Milano Giuseppe VerdiIl tango ha un coté concer-tistico affascinante, che qui da Stravinsky passa attraverso il capolavoro di Piazzolla per giungere alla coloratissima trascrizione sinfonica dei più celebri tanghi di Gardel, appena realizzata da un giovane

compositore argentino.In programma musi-che di Igor Stravinsky, Carlos Gardel, Mariano Mores, Astor PiazzollacoN: Giuseppe Grazioli,

direttore; Fabio Armi-liato, tenore; Davide Vendramin, bandoneón

20 settembre - ore 20.30; 21 Settembre - ore 20.00; 23 Settembre - ore 16.00

Weber, Schumann, Finzi e RespighiOrchestra Sinfonica di Milano Giuseppe VerdiLa musica non racconta la natura ma, anzi, la crea, la immagina e la trasforma. Cos. accade nei quattro capolavori che Jader Bignamini ha scelto per raccontare, tra Ottocento e Novecento, il mondo dei pini e dei loro boschi. Dal calore mediterraneo

di Respighi e Finzi alle romantiche foreste di von Weber e Schumann: sguardi diversi, spesso distanti nel tempo e lontani nello spazio, che indagano e scompongono la natura per ricreare in essa il loro mondo.Programma: Weber, Ouverture da

Der Freischütz (Il franco cacciato-re); Schumann, Concerto per vio-loncello e orchestra in La minore op. 129; Finzi, Nunquam Sinfonia Romana; Respighi, Pini di Roma.coN: Kian Soltani, violoncello;

Jader Bignamini, direttore

26 settembre - ore 20.30; 27 Settembre - ore 20.30

Grieg, Côrte-Real e DvorákOrchestra Sinfonica di Milano Giuseppe VerdiScandinavia, Polinesia, Ameri-ca del Nord: queste le tre tappe attraverso cui ci condurrà Nuno C.rte-Real, al suo debutto sul po-dio de laVerdi nella doppia veste di direttore e compositore. Sosta intermedia tra Grieg e Dvořák

sarà infatti Noa-Noa, composizio-ne sinfonica ispirata all’omonimo diario di viaggio scritto da Paul Gauguin durante la sua perma-nenza a Tahiti, terra magica dove il grande pittore francese riscopr. un mondo istintivo e genuino.

Programma: Grieg, Suite n. 1 op. 46 da Peer Gynt; Côrte-Real, Noa-Noa (prima esecuzione asso-luta); Dvořák, Sinfonia n. 9 in Mi minore op. 95 Dal Nuovo Mondo. coN: Nuno Côrte-Real, direttore

29 settembre - ore 16.00

Il gigante egoistaFiaba in musica di Gilles Armani da Oscar WildeCrescendo in musica, dai cinque anni.coN: Coro di Voci Bian-

che de laVerdi; En-semble da Camera de

laVerdi; Emilio Roma-no, attore; Francesco Montemurro, regia; Maria Teresa Tramon-tin, direttore

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Dal 1 al 18 luglio - ore 20.30, aperitivo ore 20.00

Liberi d'estaterassegna

Prenotazioni e informazioni: tel. 02 8323126

orario sPettacoli: dal lunedì al sabato ore 21.00; dome-nica ore 16.00; da maggio 2018: tutti i giorni alle ore 21.00 .www.teatrolibero.it

mezzi PuBBlici: ttram 14, 19; bus 47, 74; M2 (Sant’Agostino).

Prezzi: intero €18,00; con-venzioni e riduzioni.

[email protected] Savona, 10 - 20144 Milano

TEATRO LIbERO

Due settimane fitte di spettacoli che, in linea con la direzione arti-stica di Corrado Accordino (foto) e Manuel Renga e con l’idea di un teatro che viva per la città e con la città, diano voce alla giovane drammaturgia contemporanea del panorama milanese.Oltre a spettacoli di giovani com-pagnie, la rassegna è dedicata alla fase finale del concorso Ban-co di prova, ideato da Manuel Renga, Francesco Leschiera e Susanna Verri in collaborazione con Isolacasateatro. Al centro di questa parte della rassegna i testi di giovani drammaturghi italiani, presentati in forma di reading presso Isolacasateatro e poi modificati, elaborati, rifiniti dopo un confronto con critici e pubblico fino a trovare forma de-finitiva al Teatro Libero.Ogni serata sarà per il Teatro una festa con compagnie differenti: il pubblico potrà trovare un buon bicchiere di vino e qualche stuzzi-chino mezz’ora prima dell’inizio e potrà fermarsi insieme alla com-pagnia per un confronto o sem-

plicemente per togliersi qualche curiosità dopo lo spettacolo.

Dal 1 al 3 luglio - ore 21.00Aguasdi Chiara Claudi, Antonio Torel-la, regia di Ida TreggianiDal 4 al 8 luglio - ore 21.00Tigermandi Alessandro VeroneseProduzione: Fenice dei Rifiuti9 luglio - ore 21.00Oltre i confini dell'ebrodrammaturgia di Alberto Canevali e Sarah Rezakhan, regia di Manuel RengaProduzione: Scuola di teatro Youmani10 luglio - ore 19.30Depersonalizzazione - e di come l'amore possa ristabilire la realtàdi Michela Giudici, regia di Laura Tanzi10 luglio - ore 21.303somedi Tommaso Fermariello11 luglio - ore 19.30Uteri'n'aria. Itinerario di sola andatadi Antonella Voltan

11 luglio - ore 21.30Trittico contemporaneodi Flavia Todisco12 luglio - ore 20.30A. Wilsondi Daria Morelli13 luglio - ore 21.00Tutto va come non deve andare - Firedprogetto e regia di Arturo Di Tullio14 luglio - ore 21.00Ciò che rimane. Piccole storie della Grande Guerradrammaturgia di Chiara Bertazzoni, Manuela Galizia, Duilio Papi e Carlo Varano, regia di C. Bertazzonicoregia di Davide Berveglieri, Cristina Caridi e Sara Anna Merli15 luglio - ore 21.00Un cottage tutto per sédi e con Natalia Magni, regia di So-nia Barbadorospettacolo finalista al Premio Laura Casadonte 201617 luglio - ore 21.00Shake your Speareadattamento e regia di Delia Rimoldicon Claudio Gaj e Delia Rimoldipercorso musicale a cura di Davi-de Benecchi18 luglio - ore 21.00Perché Shakespeare aiuta a vive-re megliocon la Compagnia Effetto Morgana

luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 21

9 settembre - ore 16.00 e ore 18.00

DrumblebeeQuatuor Beat

Prenotazioni e informazioni: tel. 02 27002476

orario sPettacoli: domenica e festivi ore 16.30, salvo di-versa indicazione.

mezzi PuBBlici: Tram 4; bus 70, 82; M3 (Dergano, Maciachini).

www.teatrodelburatto.it

[email protected]

Via Giovanni Bovio, 5 - 20159 MilanoTEATRO bRuNO MuNARI

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Quattro esploratori-percussioni-sti tentano di staccare la luna dal cielo. Ne nasce uno spettacolo nel quale luce e musica si fondo-

no magicamente. Da Steve Reich a Goran Bregović passando attra-verso un incredibile Bolero e un sorprendente Volo del calabrone,

tornano così, nella cornice del festival MITO Settembremusica, i musicisti-attori che due anni fa avevano stregato il pubblico con Kromoritmos.coN: Gabriel Benlolo, Adrien Pi-

neau, Laurent Fraiche; Jérome Guicherd, percussioni

regia: Pierre-Jean Carrusluci: Moise Hill

15 settembre - ore 16.00 e ore 18.00

Un viaggio a piedi nudidi Aurelia Pini e Debora Mancini«Nella pancia della mamma Emma non tirava calci: ballava! E quando è nata, io portavo già le scarpe, quelle vere, quelle che indossano i grandi, per andare lontano…». Un

viaggio a piedi nudi è un percorso che parte dal coraggio dei piccoli: senza scudi, senza scarpe, i bambi-ni corrono, danzano e giocano per allenarsi al vivere adulto. Circon-

dandosi di musica.Musiche di Johann Sebastian Bach, György Ligeti, Béla Bartók, Aram Khačaturjan, Chick Corea, Daniele Longo, Mario Marzi e re-pertori popolari di varia originecoN: Debora Mancini, attrice;

Lara Quaglia, attrice circen-se; Daniele Longo, pianoforte; Mario Marzi, sassofoni; Aurelia Pini, regia

16 settembre - ore 16.00 e ore 18.00

I love you Toscaprogetto e realizzazione di KinkaleriL’opera di Puccini riletta per bambini e adulti di tut-te le età. Una travolgente storia d’amore e morte per fare arrivare alle giova-ni orecchie un capolavoro

del melodramma italiano.coN: Massimo Con-

ti, Marco Mazzoni, Gina Monaco; Yanmei Yang, voce; Marco Mazzoni, performer

13 settembre - ore 21.00

Suonare lo spazioEvelyn Glennie, percussioni e Philip Smith al pianoforte

Prenotazioni e informazioni: tel. 02 69015733

orario sPettacoli: da martedì a sabato ore 20.30, domenica ore 16.00 (domeniche di giu-gno ore 17.30); lunedì riposo.www.teatrofontana.it

mezzi PuBBlici: tram 3, 4; bus 82, 90,91, 92; M3 (Zara); BikeMi 93, 194, 195, 257, 270.Prezzi: intero €19,00; con-venzioni e riduzioni.

[email protected] Boltraffio, 21 - 20159 Milano

TEATRO FONTANA

Quando suona, Evelyn Glennie percepisce la musica come una

danza. Ciò che le sue orecchie non le consentono di ascoltare, passa

attraverso il movimento. Come se disegnasse ritmi nello spazio. Ve-derla, oltre che ascoltarla, è dunque un’esperienza davvero speciale.Musiche di Keiko Abe, Evelyn Glennie / Philip Sheppard, James Keane, James Tenney, Nebojša Jo-van Živković.

Dal 27 al 29 settembre - ore 21.00

AmletoDa William Shakespeare, di e con Michele SinisiAmleto si trova in una stanza e vive in completa solitudine la sua storia. I fatti, i personaggi sono tutti caduti davanti ai suoi occhi e malgrado i suoi desideri deve confrontarsi con ciascuno di essi, prendere delle decisioni. La tra-gedia consiste nel dover comun-que risolvere la propria storia da solo. Amleto conserva nella testa

la memoria fastidiosa di tutti. Po-lonio, Re Claudio, Ofelia, Laerte, la madre Gertrude, l’attore della compagnia girovaga: tutti assen-ti. L’unica compagnia reale sarà il fantasma del padre che, in quanto tale, lo metterà al corrente di ciò che veramente è successo. Le se-die vuote saranno le uniche testi-moni della sua esperienza. Quel-

la di Amleto è una tragedia che sfugge alle analisi o che le accetta tutte mentre racconta di un uomo che rifiuta tutto. Rimane il miste-ro di un essere umano chiuso in una stanza assillato da ricordi e immagini da cui non vede l’ora di liberarsi. collaborazioNe drammaturgia:

Michele SanteramoaSSiSteNza: Marcella NoceracoStume: Luigi Spezzacatenecuratela: Antonella PapeoProduzioNe: Elsinor Centro di

Produzione Teatrale

20 e 22 settembre - ore 21.00

Io sono. Solo. Amletodi e con Marco CacciolaDa un ipotetico regno dei morti, un padre che fu re si rivolge a un figlio per rivelargli, quando ormai è troppo tardi, ciò che ha potuto vedere e comprendere durante i suoi ultimi istanti di vita. Dopo di lui, in questo non-luogo, misterio-so e di passaggio, sono destinati a cadere i personaggi dell’Amleto, ognuno portatore di un tema e di

una rinnovata visione sulla vita e sulla morte, ognuno interpretato dallo stesso attore, solo. Il proget-to parte dal testo shakespeariano per attraversare i dubbi che fon-dano il nostro tempo: dal rapporto tra padri e figli alla relazione tra leader e società, dalle dinamiche di potere, sia nella dimensione pubblica che in quella privata,

alla ricerca di una giustizia che si specchia nella vendetta. Il mito di Amleto incarna perfettamente il travaglio della crisi di conoscenza contemporanea.curatela: Marco Cacciola, Mar-

co Di StefanoteSti origiNali: Lorenzo Calza, Mi-

chelangelo Dalisi, Letizia RussoaSSiSteNza: Carlotta Viscovoaudio e motioN ProjectioN: Iro Suraciluci: Fabio BozzettaSuoNo: Gup AlcaromovimeNti: Alessio Maria RomanoProduzioNe: Residenza IDRA;

InBalìa foto: Mirella Caldarone

foto: Marcello Norberth

il foyer e' tutto del teatro luglio agosto settembre 201822Prenotazioni e informazioni:

tel. 02 66200646 ex osPedale Psichiatrico Paolo Pini

orario sPettacoli: ore 21.45, salvo diversa indicazione; prenotazione obbligatoria per tutti gli spettacoli.

mezzi PuBBlici: bus 40, 41; M3 (Affori FN).

Prezzi: intero €12,00; con-venzioni e riduzioni.

[email protected]

Via Ippocrate, 45 - 20161 MilanoTEATRO LA CuCINA

3 e 4 luglio - ore 20.30

Non scuolaesito del laboratorio di teatro con adolescenti - ingresso liberoDa dieci anni i ragazzi della non-scuola attraversano il Paolo Pini, svegliano i dinosauri, fanno cor-rere le guide, vivono la felicità

dell’istante come se il futuro fos-se ai loro piedi. Ogni anno arriva-no da luoghi sconosciuti, a volte molto lontani, e la loro voce, le

loro lingue, i loro canti risuona-no in tutto il parco.Mille rivoli, mille desideri, tutti in movimento, tutti concentrati a sudare e inciampare insieme, nel nome di Dioniso, il dio del Teatro.A cura di Teatro delle Albe e Olinda; guide: Monica Barbato e Alessandro Renda.

10 luglio - ore 21.45

Bad Lambscoreografia e regia Michela LucentiUna partitura fisica per un nu-cleo allargato di interpreti: Bad Lambs unisce al nucleo stabile al-cuni danzatori diversamente abili avviando nuovi processi e incontri.Da sempre la relazione è al centro della ricerca della Lucenti, che ci racconta: «Sono convinta che il la-voro creativo attivato dalla relazio-ne sia foriero di grandi sorprese.

Ci permette di raggiungere obiet-tivi insperati nel superamento dei limiti di ciascun interprete. Un processo consapevole e coscien-te da parte di tutti non per questo meno osato e forte per tendere a qualcosa di universale che il pub-blico possa immediatamente com-prendere. Essendo performers e artisti non creiamo alcun metodo

terapeutico: per noi l’obiettivo è la scena, lo spettacolo. Questo ci spinge a dare molta importanza al processo. Ci piace raccontare delle storie con il corpo, tutto qui. Ma anche sapere che chi guarda possa sentirsi incluso in queste storie».coN: Maurizio Camilli, Giaco-

mo Curti, Ambra Chiarello, Giuseppe Comuniello, Michela Lucenti, Aristide Rontini, Emi-lio Vacca, Natalia Vallebona, Si-mone Zambelli

ciNematograFia: Giorgina Pi; Bluemotion

ProduzioNe: Balletto Civile

14 luglio - ore 21.45

Ma perché non dici mai niente? Monologodi Lucia Calamaro, regia di Maurizio LupinelliMary, protagonista del nostro dramma, è una donna sola, la cui mente cade a pezzi, il cui marito partì non si sa né quando né per quale motivo. Rimasta sola, lei aspetta che torni. La sua mente è

piena di voci, sprazzi del suo pas-sato, confusi con soldati in pun-to di morte. Vuoto, sparizioni e qualche illuminazione abitano i suoi ultimi giorni. Abbiamo per lei una simpatia spontaneacome

per tutti quelli che nella fuga dalla ragione e dalla vita hanno saputo offrirci atti cristallini d’a-more per l’esistenza.coN: Elisa PolProduzioNe: Nerval Teatro

21 luglio - dalle ore 12.00 alle 24.00

Rave Foster Wallacea cura di Fanny & Alexander e Stefano BartezzaghiUn omaggio a Infinite Jest di Da-vid Foster Wallace nel decimo anniversario della scomparsa dello scrittore statunitense: una giornata che prenderà la forma

di uno stravagante happening. Da mezzogiorno a mezzanotte si andrà a disegnare l’inarcatura di tutto il racconto, per episodi, punti culmine, zone carsiche e

altre varie densità: una staffet-ta che invaderà l’intero spazio dell’ex Paolo Pini e che si porrà di fronte all’opera come di fronte a un enigma vitalmente insolubi-le. Il pubblico, dotato di mappa, dovrà costruirsi il suo proprio percorso all’interno del labirinto narrativo, decidendo quando so-stare, cosa evitare, dove dirigere il suo desiderio.

6 luglio - ore 21.45

Soggetto senza titolo e Fraydi Olimpia FortuniSoggetto senza titolo, con la For-tuni, è un flusso di coscienza traslato in un corpo che muta il suo stato materico e snoda il suo viaggio in tre movimenti (pre-sente, passato, futuro), dove l’ir-reale si fonde con il reale, in una dimensione onirica del tempo, in un dialogo intimo e, ugualmen-te, aperto, con chi si affaccia ad offrire il suo sguardo.Fray, con Pieradolfo Ciulli, è il ritmo del caos: tutto è nato per andare sempre più veloce. Dal Big Bang ad oggi i pezzi del puzzle

dell’esistenza diventano sempre più microscopici, come frattali, e noi oggi non siamo altro che una

parte piccolissima del ripetersi di un disegno dell’esistenza di gran-dezze inimmaginabili.

1, 8 e 15 luglio

Paolo Nori leggeingresso libero1 luglio - ore 21.45Memorie di un giovane medicodi Michail Bulgakov - tra-duzione Paolo NoriOtto racconti maturati nell’“indimenticabile 1917” e pubblicati tra il 1925 e il 1926. Con questo romanzo comin-cia, in un certo senso, la carriera letteraria di Michail Bulgakov.8 luglio - ore 21.45Mosca-Petuškì, poema ferroviariodi Venedìkt EroféevQuesto romanzo di Venedikt Erofeev (qui nella traduzione dello stesso Nori), che l’au-tore ha definito poema, secondo lo scrittore

russo Evgenij Popov «in Russia lo conoscono tutti quelli che hanno un rapporto, per quanto minimo, con la lettera-tura o, nella peggiore delle ipotesi, con la vod-ka», che sono tanti, in Russia, bisogna dire. 15 luglio - ore 21.45Noi e i governi 2.0di Paolo NoriLa letteratura, che in questo discorso è rap-presentata dalle opere degli scrittori russi Velimir Chlebnikov, Daniil Charms e Iosif Brodskij, può forse aiu-tarci a prenderci cura della nostra vita come se la politica non fosse mai esistita.

13 luglio - ore 19.30 e 21.45

Thioroun Cappuccetto rosso senegaleseReinvenzione dal respi-ro africano della fiaba di Cappuccetto rosso. Un viaggio dal ritmo pulsante, che grazie all’intreccio di lingue, strumenti, immaginari, porterà ogni spettatore alla scoperta della Sa-vana e all’incontro con Buky la iena. A segui-re: incontro con Fallou Diop, Adama Gueye e Moussa N’Diaye anime e

fondatori di Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye, che prosegue in Senegal il percorso teatrale iniziato da Mandiaye, storico at-tore del Teatro delle Albe scomparso nel 2014.coN: Fallou Diop, Ada-

ma Gueye, Simone Marzocchi

regia: Alessandro ArgnaniProduzioNe: Teatro del-

le Albe; Ker Théâtre Mandiaye Ndiaye

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foto: Francesca Cirilli

foto: Sara Colciago

luglio agosto settembre 2018 il foyer e' tutto del teatro 23Prenotazioni e informazioni:

tel. 02 6420761 orario sPettacoli: ott - aPr dal martedì al sabato h. 20.45, domenica h. 16.00, lunedì ri-poso; mag - giu dal lun al sabato h. 20.45, domenica riposo; teatro ragazzi sabato ore 16.30.

mezzi PuBBlici: tram 4; bus 42/, 51, 83; M3 (Macia-chini +tram 4), M5 (Cà granda +bus 42).Prezzi: intero €18,00; T. ra-gazzi €7,00 accomp. €5,00; convenzioni e riduzioni.www.teatrodellacooperativa.it

Via Hermada, 8 - 20162 MilanoTEATRO dELLA COOpERATIVA

6 settembre - ore 21.00

Danze d'ambienteI Solisti de laVerdiQuattro compositori americani sfruttano ritmi e colori legati alla danza per dare un ambiente alle loro storie. E lì, poi, fanno agire i

personaggi di due musical, di un film e di una pièce teatrale.Programma: Erich Wolfgang Korngold, Much Ado about

Nothing, suite op.11; Leonard Bernstein, Danze da West Side Story arrangiamento di Boyd-Parman; John Williams, Three Concert Pieces dalla colonna so-nora per il film Schindler’s List; George Gershwin, Jascha Hei-fetz, selezione da Porgy and Bess.coN: Luca Santaniello (foto), violino;

Carlotta Nicole Lusa, pianoforte

collana divulgatiConcetti, nozioni e trattatidivulgato [part. pass.] di divulgare v. tr. [dal lat. divulgare, comp. di di(s) e vulgare «diffondere tra il volgo»,

der. di vulgus «volgo»] – 1. Rendere noto a tutti o a molti, diffondere anche per mezzo della stampa e degli altri canali

d’informazione. 2. Rendere accessibili a un più vasto pubblico, per mezzo di un’esposizione

semplice e piana, nozioni scienti che e tecniche.

Manuel Marco Mazzini - Federico Niola

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Quando Socrate sostiene che le opinioni, se collegate tra loro divengono scienza e quindi, poi, cognizioni stabili, sta sostenendo che il requisito fondamentale del sapere scientifico – affidabile – sia la stabilità delle asserzioni. È un ragionamento arguto. Ma la stabilità cos’è? Come si misura? Quando un edificio può dirsi stabile? Quando resta in piedi in totale assenza di variazioni al terreno o quando non crolla per effetto di una scossa di terremoto? Quando la nostra salute è stabile? Quando non presenta patologie o semplicemente quando percettibilmente stiamo bene?E ancora: chi – e come – stabilisce cosa sia oggettivo ed affidabile?Sono questioni dibattute da duemila anni e c’è il sospetto che l’interrogativo sia senza risposta netta, per la semplice ragione che è la domanda ad essere sbagliata. L’enigma è irrisolvibile ma, in effetti, per i nostri scopi, non è molto importante. È più urgente conoscere e comprendere meglio la disciplina chiropratica, dal momento che la sua diffusione riguarda un numero sempre maggiore di persone.

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