Cartella stampa "Rito, costume, paradosso - il cammino del pane"

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Cartella stampa mostra: "Rito, costume, paradosso - il cammino del pane" Spazio Oberdan Milano 27 novembre 2013/26 gennaio 2014

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La grande collettiva “ Rito, costume, paradosso” esplora il “cammino” del pane: un racconto fatto di segni, forme e materia, una serie eterogenea di opere che assimila la storia del pane a quella dell’uomo, come in un’indagine antropologica. Le opere allestite secondo un andamento crono-logico ideale accompagnano lo spettatore in un percorso che muove dalla notte dei tempi e dalla mitologia della Terra, passa per il nomadismo e gli insediamenti stanziali, per tornare di nuovo alla emigrazione in cerca di cibo. Dice lo scrittore croato Predrag Matvejevic “ Il pane è più antico della scrittura...”. Quella che gli antichi greci chiamavano “Gea, dea della terra, madre di tutto” è un’ allegoria condivisa: per gran parte della mitologia mondiale la Terra è all’origine del mondo, già in civiltà molto antiche era adorata come Grande Madre, creatrice e protettrice. In Mesopotamia era “la Signora che procrea, colei che foggia ogni cosa su cui palpita il soffi o della vita”. E nella cultura greca il poeta Esiodo nel secolo VIII a.C. narrava: “Prima era il Caos, poi Gea: la Terra, dall’ampio seno, solida ed eterna sede di tutte le divinità che abitavano l’Olimpo”. Nel mondo mitico dell’agricoltura la vita e la terra che germoglia evocano l’immagine della donna che concepisce la vita nel suo ventre, fra i misteri più affascinanti dell’esistenza, mentre il mito di Proserpina giustifi ca il perpetuo susseguirsi delle stagioni. L’insediamento stanziale offre nuove possibilità di lettura: l’uomo si nutre del frutto del suo lavoro, semina, cuoce, condivide. Il pasto consumato collettivamente si arricchisce di nuovi rituali: la tavola diventa il luogo dove rap-presentare la propria cultura o mettere in mostra il proprio status sociale. Non è, infatti, la tavola funzionale alla necessità di cibarsi, ma alla dimensione tutta culturale del rituale del cibo. Spartire la mensa, accogliere alla propria tavola esprime la volontà d’intima condivisione, di partecipazione, una simbologia ben presente nella liturgia cristiana. Ma la storia dell’uomo è anche storia di guer-re o calamità e la penuria di cibo che periodicamente affl igge l’umanità, spinge alla ricerca “del pane”, generando il fenomeno dell’emigrazione planetaria. Per contro la sua opulenta abbondanza induce a travisare il valore primario del cibo, lo trasforma in un’alternanza di signifi cati che mettono a confronto da un lato la negazione anoressica e dall’altro lo sperpero, che conduce al luogo paradigmatico dei tempi in cui viviamo: la discarica, simbolo di spreco, di consumismo superfi ciale e disattento, metafora della disgregazione. Le premesse e le rifl essioni espresse vogliono solo essere un invito a vivere di persona le suggestioni che le opere in mostra possono evocare in ognuno, in un percorso artistico dove il pane diviene soggetto, discus-sione e meditazione, generatore di temi e pensieri. Lasciarsi andare, farsi trasportare in un viaggio estetico e intellettuale, accogliere le domande che affi orano, i dubbi e le perplessità; lo scopo dell’arte è proprio questo: stimolare un pensiero critico, attraverso forme inusuali, più o meno esplicite di bellezza. Generazioni di artisti a confronto e una incredibile molteplicità di linguaggi: l’occasione per rifl ettere non solo sulla pluralità degli argomenti, ma anche sulla ricchezza che il contemporaneo offre ai modi della narrazione. A ognuno scegliere quello più congeniale.

Susanna Vallebona

RITO, COSTUME, PARADOSSO il cammino del pane

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Spazio Oberdan sala Merini

14 GENNAIO 2014 ORE 18.30

Christopher Pisk Panis Noster, fantasia sinfonica per piano solo

Concerto del compositore e pianista Christopher Pisk, con l’opera Panis Noster, fantasia sinfonica per piano solo - 2014 (su un tema di Cesar Franck e L. v. Beethoven). Durata: 30-40 minuti circa. Il brano presentato è in prima esecuzione ed è stato scritto appositamente per l’evento.

Christopher Pisk compositore e pianista intermediale, conosce bene la musica dei secoli scorsi, la sua formazione è infatti classica, studia al Conservatorio di Melbourne, in Australia, ma dopo la conoscen-za musicale dell’americano John Cage sente la necessità di ricercare una nuova dimensione espressiva liberatoria e decide di intraprendere un percorso di sperimentazione tecnica e sonora per ottenere nuovi linguaggi. La ricerca per unire il suono all’architettura e allo spazio, assume spesso una condi-zione prioritaria in molti suoi concerti. “Per comprendere la musica non è indispensabile conoscerne i codici: la musica, più che decifrata, va vissuta” scriveva il musicologo Lawrence Kramer.

20 GENNAIO 2014 ORE 21.00

Beppe Arena Perché il fuoco non muore

Perché il fuoco non muore – La vita agra di Tina Modotti in cui Beppe Arena, nella duplice veste di regista e protagonista maschile, ha ripercorso l’esistenza della celebre fotografa: un unico ambiente e due personaggi nell’ultima notte di Tina fra il 5 e il 6 gennaio 1942. Forse nel momento in cui si affronta la morte si ripercorre tutta la vita e così in questa pellicola, in un lungo dialogo fra Tina e quello che lei crede sia l’ennesimo funzionario a cui dover rispondere, ricorda le sue vicende perso-nali fra incontri e passioni, amori e dolori. Beppe Arena nasce a Cremona dove vive e lavora. Teatrante a tutto tondo, regista, attore ed ope-ratore teatrale, è direttore artistico del Centro di Ricerca Teatrale di Cremona, che fonda nel 1991, con il progetto di sperimentare nuovi percorsi teatrali. Ha dato vita a numerosi ed interessanti ope-razioni culturali, collaborando con nomi importanti del mondo culturale e teatrale, quali Pamela Villoresi, Alessandro Haber, Maddalena Crippa, Mario Scaccia, Claudio Magris ed Emilio Tadini. Tra le sue direzioni artistiche: Plautus festival di Sarsina, Festival di Veleia, Teatro Comunale “V. Bellini” di Casalbuttano, e Teatro Filo di Cremona.

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EVENTI COLLATERALI

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Barbara Maria Althoff nasce nel 1964 a Neuenkirchen bei Rheine (Germania), dal 1988 al 1993 frequenta l’Accademia di Belle Arti a Enschede (Olanda). Dal 2009 al 2011 continua i suoi studi presso l’Alanus Hochschule Scuola Superiore nei pressi di Bonn e si specializza in scultura e pedagogia culturale. Nel febbraio 1995 consegue il premio di miglior designer della Regione. Partecipa a numerose personali e collettive in Germania e in Olanda; è presente in alcune “Fiere d’Arte” in Austria e in Germania.

Luca Armigero nasce a Milano nel 1981. Nel 2007 si laurea in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive e lavora a Lodi. Partecipa a diverse mostre collettive.

Daniela Barzaghi vive e lavora a Milano. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera. Attualmente si occupa di formazione artistica in ambito didattico. La sua produzione è caratterizzata dall’utilizzo di materiali poveri di uso comune e di giornali quotidiani trasformati in forme-struttura dalla fattibile risonanza archeologica su cui affi orano tracce, simboli, parole, di sapore contemporaneo.

Gabriella Benedini nasce a Cremona nel 1932. Studia a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive tra Parigi e Milano dove espone in diverse mostre personali e collettive. Signifi cativi sono i suoi viaggi in Africa, in Asia e in America. La sua ricerca continua nell’ambito della pittura elaborando tuttavia le diverse esperienze con linguaggi diversi tra cui quello cinematografi co. Dagli anni Ottanta la sua ricerca si orienta verso la scultura. L’interesse per la parola e per i libri la spinge a realizzare “libri d’artista” fi no a giungere ai volumi tattili di Bibliotheca (dal 1989).

Nicola Bettale nasce a Schio (Vicenza) nel 1978 e inizia la sua attività artistica nel 2005. La sua poetica risulta essere un mosaico ricco di sensazioni uniche e particolari dove cromatismi e stilizzazioni sono armoniosamente declinati tra di loro. Approdi iconici non convenzionali elaborati con uno stile che va oltre la fotografi a, attraverso cui percepire qualcosa che travalica il visibile, penetrano nell’inconscio, tra metafore, simboli e messaggi. Dal 2006 partecipa a numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero. Vive e lavora a Parigi.

Sergio Borrini nasce ad Asola (Mantova). Studia all’Istituto d’Arte di Parma e nel 1964 si trasferisce a Milano dove si dedica alla scenografi a teatrale, collaborando alla realizzazione di allestimenti scenici per importanti teatri lirici italiani e stranieri. Inizia a dipingere con continuità nel 1970, sviluppando diversi cicli narrativi dove ironia, favola e leggenda armoniosamente si fondono. Espone in più di 70 mostre personali e oltre 800 collettive in Italia e all’estero. Numerosi sono i testi critici, le tesi di laurea e le recensioni apparse sulla stampa italiana e straniera.

Narciso Bresciani nasce nel 1962 a Pavia. Scultore, si diploma a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera. Le sue creazioni spaziano dalle grandi installazioni alle microsculture che diventano monili, opere da indossare. La sua ricerca e sperimentazione è sempre in dialogo e confronto con altri linguaggi artistici come la musica e la poesia, senza trascurare le problematiche sociali. Dagli anni novanta espone in mostre collettive e personali in Italia e all’estero.

Sestilio Burattini nasce nel 1947 a Magione (Perugia), dove vive e lavora. Negli anni è docente di tecniche del marmo e delle pietre dure presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, della quale è anche accademico di merito. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche, in Italia e all’estero.

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ARTISTI PARTECIPANTI brevi note biografi che

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Carla Cacianti, artista e visual designer. Il suo percorso artistico inizia negli anni Settanta, con esperienze nell’ambiente delle avanguardie artistiche romane. Sperimenta le arti della comunicazione visiva per la scena teatrale come per il progetto grafi co, con particolare attenzione al rapporto tra regole del progetto e linguaggio dell’emozione. Firma progetti per grandi aziende, enti e istituzioni in Italia e all’estero. Presenta suoi lavori in mostre personali e collettive, eventi e pubblicazioni.

Silvia Cibaldi nasce a Brescia nel 1939 e dal 1966 è presente nel campo dell’artenazionale ed internazionale. Nel 1975 aderisce al gruppo “Immagine” di Varese.Nel 1978 lascia la pittura per dedicarsi a esperienze teatrali. Dal 1985 riprendea lavorare la terra e gli agglomerati materici, sviluppando una ricerca originalesui materiali “poveri”. Assembla frammenti diversi che trasforma fi no a renderli irriconoscibili. Nel 1993 è fra i co-fondatori di “Sgruppo” e nel 1997dell’Associazione “il Filo e il Seme”.

Simonetta Chierici, biologo ambientale, da sempre si occupa di pittura, di ceramica e di arte orafa. Negli ultimi anni si dedica all’acquerello, attratta dalla carica poetica e dalla ricchezza cromatica che offre questa tecnica. La sua ricerca simuove sul piano del reale, ma è anche volta alla narrazione di un mondo interiorefatto di velature e virtuosismi che ci rivelano le suggestioni dell’anima. Membrodell’Associazione Italiana Acquerellisti, il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero.

Angela Colombo nasce a Milano, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera, insegna ornato al liceo artistico. Dal 1964 ad oggi espone in numerose personalie collettive in Italia e all’estero. Collabora con la pinacoteca internazionale dell’età evolutiva “Aldo Cibaldi” Centro per la Creatività di Rezzato (Brescia) e pubblica libri a tiratura limitata su testi letterari o pezzi unici per “pulcinoelefante”, l’“atelier del libro” di Roland Meuter di Ascona, la biblioteca Sormani di Milano.

Lelo Cremonesi nasce a Milano nel 1919. Grafi co, fotografo, pittore, artista edesigner. Inizia la sua attività nel 1934. Dal 1950 al 1980, insieme a Gian Rossetti, è contitolare dello Studio Stile, prima agenzia pubblicitaria multinazionale in Italia. Svolge la propria attività nel campo creativo, della progettazione grafi ca e del design, senza mai abbandonare i suoi esperimenti visivi, componendo alchimie grafi co-astratte che rappresentano espressione di un’epoca, grazie all’iniziativa del tipografo Ferruccio Lucini. Citato in numerose pubblicazioni nazionali e internazionali, è socio onorario AIAP e Associazione Illustratori.

Mariangela De Maria nasce a Milano, dove vive e lavora. Si diploma in scenografi a all’Accademia di Belle Arti di Brera, dapprima giovane artista, abbina poi l’insegnamento di materie artistiche, e riprende alla fi ne univocamente l’attività pittorica dai primi anni Novanta. Dagli anni Sessanta espone in importanti rassegne, fi ere, mostre collettive e personali. L’ultima personale nel 2013 presso la RoccaSanvitale di Fontanellato (Pr). Pubblica anche tre volumi di poesie.

Iuccia Discalzi Lombardo, milanese di adozione e piemontese di nascita, esordisce in ambito artistico nel 1957. Frequenta la scuola di ceramica di Marieda Boschia Milano. Approda alla food art con grande anticipo sulla scena nazionale e passa poi ai materiali di recupero. Inizia così liberamente a esplorare le varie possibilità offerte dalla scultura vera e propria. Recentemente approfondisce l’indaginesulla materia, trasformando materiali di scarto che recupera in discarica e permuta attraverso vari procedimenti.

Gaetano Fracassio autodidatta, scopre giovanissimo, come egli stesso afferma,“l’arte, come esigenza psicofi sica di sopravvivenza”. La sua ricerca prosegue tra fotografi a, pittura, scultura e comunicazione audiovisiva (montatore, regista edautore). Partecipa a numerose mostre e rassegne museali ed è presente nellepiù importanti fi ere d’arte internazionali.

Valerio Gaeti è scultore di origini mantovane. L’amore per il legno e per il midollino fa sì che l’artista sia sempre attratto dalla particolare costituzione organica diquesti materiali e ne divenga sensibilissimo interprete. Realizza opere – sculture o oggetti d’arredamento, maschere o simulacri – in cui l’organicità del mediumraggiunge un’insolita effi cacia espressiva. Sono grandi costruzioni “da indossare”come maschere, o come abiti cerimoniali di qualche rito barbarico, che ricordano il folklore sardo o africano.

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Ornella Garbin nasce in Piemonte nel 1956. Studia a Milano come fi gurinista e si dedica al design tessile, al fumetto, all’illustrazione e all’artigianato nel proprio laboratorio a Milano. Nella sua carriera svolge anche attività come grafi ca pubblicitaria e truccatrice per la moda e il cinema. Da sempre dedita all’arte espone in Italia e all’estero. Dal 2008 organizza mostre per istituzioni e gallerie.

Marina Gasparini nasce a Gabicce Mare (Pesaro Urbino). Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Ravenna inizia l’attività artistica negli anni ’80 a Bologna. A partire da metà degli anni ’90 adotta l’uso della tecnologia nel suo percorso artistico e dal 2000, prende parte a progetti online e a rassegne di net-art.Dal 2001 l’uso di materiali tessili è un elemento costante in tutta la sua produzione e nella realizzazione di alcuni workshops in Italia (Merano, Mantova) e all’estero (USA, Spagna, Finlandia). Insegna dal 1996 e attualmente è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Pino Lia nasce a Mesoraca nel 1955, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Negli ultimi anni la sua ricerca approfondisce il tema della multiculturalità, il lavoro come luogo delle contaminazioni e delle intersezioni non soltanto nelle tecniche, ma anche di svariati materiali e ibridazioni espressive. Espone in mostrecollettive e personali in Italia e all’estero.

Gualtiero Mocenni è pittore e scultore, porta avanti continue evoluzioni nelle due differenti discipline artistiche. Tiene la sua prima mostra personale nel 1970, a Milano. Da allora espone le sue opere nelle principali gallerie del mondo in piùdi 100 mostre personali e partecipa a più di 60 simposi internazionali di scultura. Ripensando alla sua terra e rielaborandola simbolicamente, Gualtiero Mocenni inizia ad esplorarla, portandola fi no alle estreme conseguenze che sfociano informe allungate di spiritualità totemica e che si impongono come obelischi contemporanei in ben settanta piazze e giardini del mondo.

Josè Molina, spagnolo, vive sul lago di Como. La sua ricerca è volta a catturarele pulsioni e i tormenti dell’essere umano. Attraverso l‘antropologia e la psicologia analizza un’umanità còlta nella sua più intima essenza e ritraendola, la mette a nudo senza dare giudizi. Si accorge che il male di questi anni è la mancanza di comunicazione e intraprende tutte le strade per cercare di parlare in tutte le lingue del mondo. Diventa designer, pubblicitario. Oggi la sua missione è quella di raccontare le torture del mondo attraverso il corpo umano.

Lucia Pescador nasce a Voghera (Pavia) nel 1943. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, insegna al Liceo Artistico. Lavora su supporti di carta, spesso carte già usate come pagine di registri contabili o di libri, privilegiando il disegno e l’acquerello. Dal 1992 sta compilando “L’inventario di fi ne secolo con la mano sinistra”, disegni di immagini della cultura del nostro secolo elaborati su carte già usate per far intendere la stratifi cazione della vita. Dal 1996 iniziai “Crucivia”, aggregazioni di disegni ed oggetti che formano delle composizionicorali di grande fascino. Dal 2000 lavora sul tema delle Wundernachtkammer.

Elke Pollack nasce nel 1960 a Stalinstadt (Germania Est), studia musica a Dresda.La sua formazione artistica pittorica si svolge presso la Scuola d’Arte Superioredi Berlino dove si diploma in pittura. Riceve numerose borse di studio, come dalle Fondazioni Culturalidell’Assia-Turingia, Kulturfonds di Berlino e il Parlamento Tedesco a Berlino ha acquisito una sua opera. Partecipa a numerose fi ere d’arte in Germania ed espone in personali e collettive in Germania, Austria, Francia, Georgia e Italia.

Tiziana Priori nasce a Cremona in una famiglia di artisti. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera e si specializza in psicologia del segno e del colore dopo studi specifi ci all’Università Cattolica di Milano. Insegna nella scuola statale e sioccupa di Art-therapy. I suoi maestri ideali sono Mark Rothko, Gerhard Richtere Yves Klein per lo studio del colore, con un occhio attento all’arte materica, povera e ambientale. Si dedica a tecniche miste. Partecipa a numerose collettivee personali nazionali ed estere.

Mario Raciti nasce a Milano nel 1934. Dopo la laurea in Giurispudenza ritorna defi nitivamente alla pittura coltivata sin dall’infanzia. Tiene la mostra personale d’esordio alla Galleria Il Canale di Venezia nel 1964, alla quale fanno seguito numerose esposizioni in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Espone in due edizioni (1973 e 1986) della Quadriennale di Roma; nel 1986, la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale. Nel 1988 il PAC di Milano gli dedica una mostra, seguita dalle antologiche a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (1998) e a Palazzo Magnani di Reggio Emilia (2010).

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Camilla Rossi nasce nel 1977 a Brescia, dove vive e lavora. Nel 2002 si diplomain Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, frequentando anche l’Università di Belle Arti di Granada. La sua attività espositiva, a livello nazionale e internazionale,prende avvio dalla fi ne degli anni ’90. Caratteristica del suo linguaggio, l’unione e al contempo il contrasto tra segno incisivo e fi nezza cromatica, necessari ad esprimere l’ambivalenza tematica del“ricordo” e delle “presenze”, costanti ambiti di una rifl essione creativa che crede ancora nel valore della pittura come intervento “onnivoro” e rigenerante, tra memoria e attualizzazione dell’immagine-segno. Alcune sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche.

Gabriella Sacchi nasce a Milano nel 1951. Frequenta il Liceo Artistico di Brera e si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano. Negli anni ’80/’90 è docente di educazione artistica e collaboratrice editoriale; negli stessi annirealizza un libro di educazione artistica con Bruno Munari. Oggi, nel Laboratorio e nello Spazio NIBE, fondati rispettivamente nel 1981 e nel 2002, si dedica alla scultura ceramica e svolge attività culturali di ricerca e di promozione nell’ambito della ceramica.

Pasquale “Nini” Santoro nasce a Ferrandina (Matera) nel 1933. Le sue opere abbracciano un numero vastissimo di tecniche, da quelle pittoriche a quelle incisorie, dalla realizzazione di gioielli, alla scultura, ai progetti architettonici. Dal 1977 dirige la scuola di sperimentazione di incisione alla Calcografi a Nazionale di Roma. Partecipa alle più importanti rassegne nazionali ed internazionali degli ultimi anni, come le Biennali di Venezia, di San Paolo del Brasile, di Parigi, di Gubbio e alla Quadriennale d’Arte di Roma. Le sue opere fi gurano nei musei più importanti del mondo.

Valentino Vago nasce a Barlassina nel 1931, vive e lavora a Milano. Terminati glistudi all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel 1955 espone alla ”VI Quadriennaled’Arte” di Roma. La sua prima personale è nel 1960, a Milano, all’Annunciata. Nel suo lungo percorso artistico partecipa a numerose mostre personali e importanti collettive. Dal 1979 si dedica, con continuità, alla pittura muraria, dipinge ambienti pubblici e privati in Italia e all’estero. Nel 2012 riceve il Premio Presidente della Repubblica per la pittura.

Walter Valentini nasce a Pergola (Pesaro) nel 1928 e si forma tra Roma e Milano.Lavora a grandi cicli di opere che manifestano il suo interesse per larappresentazione ideale dello spazio e del tempo. Nel 1977 è invitato alla XLVII Biennale di Venezia e nel 1999 alla Quadriennale di Roma. Numerosi sono i riconoscimenti e i premi, tra cui il premio Michetti. Nel 2006 in piazza Sant’ Ambrogio a Milano viene installata una grande sculturain bronzo “Memoria” dedicata alla memoria dei caduti in Russia. Nel 2008 gliviene dedicata una grande antologica alla Mole Vanvitelliana di Ancona.

Armanda Verdirame vive e lavora a Milano. Fin dal 1976 espone in numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, facendo parte spesso di gruppi di ricerca. Approfondisce molte potenzialità espressive delle tecniche grafi che per arrivare alla scultura negli anni ottanta, chiarendo una vocazione per il recupero della sola argilla intesa come “materia essenziale”. Dopo anni di insegnamento e attività espositiva, coglie nell’ambito del sociale l’importanza del problema “seme”, che diventa la sua ricerca-simbolo.

Monika Wolf Nasce ad Essen in Germania. Si diploma alla Folkwangschule für Gestaltung di Essen specializzandosi in design. Studia educazione artistica alla facoltà di pedagogia presso l’Università di Düsseldorf dove approfondisce la teoria dell’artista e politico Joseph Beuys. Espone dal 1977 in Italia e all’estero. Nel 2002 inizia la sua ricerca con “Arte da Mangiare” e di conseguenza si dedica alla creazione di installazioni e di oggetti-scultura su temi che rifl ettono sull’alimentazione, l’arte e l’ambiente.

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BARBARA MARIA ALTHOFFSenza titolocm 25 x 25 / 4 elementiTecnica mista, pane e cera

LUCA ARMIGEROBedcm 500 x 200 x 100Smalto su tela, muro e materasso, tappeti

DANIELA BARZAGHICum - Paniscm 270 X 120 / 3 elementiCarta, acrilico, grafi te

GABRIELLA BENEDINIIl canto del panecm 175 x 231Collage e disegni su carta

NICOLA BETTALEMein KomaVideo animation 5’18”, edition of 5 + 2AP

SERGIO BORRINIPane naturalecm 27 x 36Pane, farina, legno

NARCISO BRESCIANISenza titolo no 65cm 193 x 76 x 13Gres, smalti e ossidi

SESTILIO BURATTINISemi di vitacm 70 x 20 x 22Creta refrattaria

CARLA CACIANTI De mater / Terramadrecm 70 x 100Tecnica mista

SILVIA CIBALDIOffertorio / Rito propiziatorioDimensioni variabiliTecnica mista

SIMONETTA CHIERICISpaesamento / Migrazionecm 75 x 54 / 6 elementiAcquarello

ANGELA COLOMBOIl Buon Governo Riferimento all’affresco “Il buon governo” di Ambrogio Lorenzetticm 57 x 48,5Tecnica mista

LELO CREMONESISenza titolocm 60 x 60Stampa fotografi ca su Lumaframe laccato

MARIANGELA DE MARIASenza titolo 1cm 35 x 36 Tempera su carta velinaSenza titolo 2cm 50 x 38Tecnica mista su cartoncino

IUCCIA DISCALZI LOMBARDODiscarica cm 125 x 85 x 63Tecnica mista

GAETANO FRACASSIOA sud di nessun nordVideo installazione28’

VALERIO GAETI Il grano in mezzo alla zizzaniacm 350 x 200 x 50Legno, midollino, cenere, spighe

ORNELLA GARBINPanem-mare nostrumcm 40 x 50 Collage con fotopittura

MARINA GASPARINISee you laterDimensioni variabiliCirca 200 elementi di organza di seta

PINO LIARiso Avarocm 800 x 350 Riso, calotte ferro, plexiglass, fotografi e

GUALTIERO MOCENNIPanem motum perpetuumcm 120 x 48 x 42Tecnica mista

JOSÈ MOLINAGli umanicm 48,4 x 34,3Matita grassa Krismacolor su carta

LUCIA PESCADORL’atelier del fornaio - sotto la neve pane - pane penuria e guerracm 300 x 150Tecnica mista

ELKE POLLACKAm Tischcm 33,5 x 49Tecnica mista

TIZIANA PRIORIMagma-Semi-Terra Terra: cm 100 x 70Acrilico su carta nepalese e legnoSemi: cm 100 x 12 Ferro con semi di farroMagma: cm 20 x 20 x 25 Acrilico su carta nepalese e ferro MARIO RACITIMani come fi oriI fi ori del profondocm 44 x 37Serigrafi eCAMILLA ROSSISèminacm 65 x 135Tecnica mista su carta intelata

GABRIELLA SACCHIPane/Radicicm 110 x 180 x 14Gres e serigrafi a ceramica

PASQUALE NINÌ SANTOROTerrecm 40 x 40Ceramica

MONIKA WOLFSformato di zuccacm 105 x 77Tecnica mista

VALENTINO VAGOLa terra, il pane. (Inverno)cm 60 x 70Olio su tela

WALTER VALENTINIBacinodiametro cm 48 Ceramica realizzati nella fornace Pietro Vita Usmate

ARMANDA VERDIRAMEPane, michetta milanese Dimensioni variabiliCeramica

RITO, COSTUME, PARADOSSO il cammino del pane

ELENCO DELLE OPERE

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“Nutrire il pianeta, energia per la vita” è il Tema di EXPO 2015: Susanna Vallebona con SBLU_spa-zioalbello ha colto questa occasione di rifl essione e ha avviato sin dal 2010 il Progetto pluriennale e multidisciplinare Non di solo pane. Molti sono gli approfondimenti di carattere scientifi co e tec-nologico proposti da Expo 2015, che patrocina il Progetto, ma questa iniziativa è volta a spostare e allargare la rifl essione all’ambito culturale, dando spazio a varie forme di espressione artistica che concorrano a ridefi nire un comune senso del bello.

La Bellezza è il cibo della mente, la ricerca artistica diventa motore di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi dell’alimentazione e in particolare sull’alimento principe del sostentamento del mondo occidentale: IL PANE.

Il tema viene esplorato da cinque differenti punti di vista: Pane come alimento primario per il corpo Pane come simbolo di trasformazione della materia Pane come rifl essione sullo sfruttamento delle risorse naturali Pane come indagine sul consumismo e sulla distribuzione della ricchezza nel mondo Pane come ricerca di nutrimento spirituale, morale ed etico

Chi partecipaL’invito a partecipare al Progetto creando un’opera dedicata al Tema, sviluppata secondo la propria po-etica personale, è stato diffuso - già nel 2010 - ad artisti, pittori, scultori, videomaker, fotografi , designer, poeti e musicisti, italiani e stranieri, affermati ed emergenti. Ad oggi hanno aderito 150 artisti tra cui Gabriella Benedini, Liugi Donorà, Guido Oldani, Lucia Pescador, Mario Raciti e Pasquale Santoro.

Ma “Non di solo pane” non coinvolge esclusivamente gli artisti professionisti: sono state infatti create occasioni dedicate ai giovani studenti delle Accademie di Belle Arti (Bologna) e delle Scuole Superiori (ISIA Monza), che hanno così l’opportunità di presentare la loro ricerca artistica, in un dialogo fondamentale per il proprio percorso formativo, sia professionale sia artistico.

Nel desiderio di mettere a confronto creatività e realtà progettuali differenti - così caratteristiche del Made in Italy - sono inoltre chiamati a partecipare, attraverso una call for entries dedicata, anche i Designer professionisti appartenenti a ADI Lombardia (Associazione per il Disegno Industriale - Lombardia) e AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva) che hanno anche concesso il loro Patrocinio all’iniziativa.

Come si articola“Non di solo pane” si concretizza in una serie di eventi, legati al mondo dell’arte nelle sue molte-plici forme, che si sviluppano tra il 2013 e il 2015 e che vedono Milano, e non solo, teatro di Mostre, Performance, Concerti, Incontri e Conferenze. Le iniziative che indagano il Tema sotto il profi lo fi losofi co, psicologico, nutrizionista, gastronomico.

Il primo appuntamento si è concluso lo scorso 9 novembre allo Spazio Orso 16 con la mostra “Aria, acqua, terra e fuoco: alchimia del pane”.

Progetto pluriennale multidisciplinare A cura di Susanna Vallebona

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Il secondo appuntamento 2013, dal 27 novembre al 26 gennaio 2014, è ospitato allo Spazio Ober-dan della Provincia di Milano e si intitola “Rito, Costume, Paradosso - il cammino del pane”, una grande collettiva che racconta il ‘ciclo di vita’ del pane e due eventi collaterali, uno legato alla cinematografi a con un fi lm di Beppe Arena e l’altro alla musica con una performance al pianoforte del del Maestro Christopher Pisk.

L’Unione Regionale Panifi catori Lombardia ha offerto il Patrocinio al Progetto, e lo sostiene con una serie di attività: ad esempio, nei punti vendita più frequentati, sono presenti vetrofanie corredate da un QRCode, che rimanda al sito di “Non di solo pane” per un aggiornamento in tempo reale su tutte le manifestazioni in corso. Sempre nel 2014 numerose iniziative escono dai confi ni cittadini per approdare a Sesto San Giovanni (MIL - Archivio Sacchi), a Monza (IIS-ISA, Villa Reale), al Castello Visconteo di Legnano e nel 2015 al Broletto di Novara.

Costituiscono, nell’ambito di EXPO 2015, una formidabile occasione per ampliare la proposta turi-stica cittadina e promuovere l’economia anche di piccole realtà distribuite sul territorio.

Susanna Vallebona nasce a Milano visual designer si occupa da più di tret’anni di comunicazione visiva con lo studio Esse-blu, da lei fondato nel 1981. Insieme a Giancarlo Iliprandi e Ino Chisesi, ha progettato lo stemma della Provincia di Milano e curato il sistema di identità visiva, che sono stati selezionati al Design Index ADI 1999-2000. Nella lunga carriera ha rac-colto numerosi premi e segnalazioni dalla giuria di concorsi internazionali Alla fi ne del 2001, ha avviato un’attività editoriale a fi rma Edizioni Esseblu. Iscritta all’Aiap e all’Adi, fa parte dell’Osservatorio Territoriale del Design della Lombardia. Nel 2012 presso i Chiostri della Società Umanitaria di Milano si è tenuta una sua antologica di grafi ca.Accanto all’attività professionale da sempre si dedica alla ricerca personale, ha esposto in numerose collettive e nel 1997 la Provincia di Milano ha ospitato una sua personale.Nel 2007 ha inaugurato SBLU_spazioalbello, di cui è direttore artistico, uno spazio libero per esporre bellezza, con la fi nalità didiffondere cultura visiva, di provocare dubbi e muovere domande nell’ambito della ricerca del bello, per recuperare la capacità di costruire un’etica della bellezza. Nonostante infatti una dichiarata attenzione sociale al bello, alla ricerca, si pri-vilegia spesso la più facile provocazione del brutto con il rischio di abituarsi ad esso, di essere incapaci di riconoscerlo come tale, di non saper più proporre poesia e sentimento. Dal 2007 a oggi ha realizzato più di 50 mostre e incontri, in particolare nel 2009 la mostra “Lapis Ludica” al Palazzo delle Stelline di Milano, nel 2011 le mostre “Scripta manent” nel foyer dello Spazio Oberdan a Milano e la mostra benefi ca “Una valigia tutta Sblu” per CBM - Centro del bambino maltrattato - presso l’Acquario Civico di Milano. Nel 2010 ha avviato il Progetto “Non di solo pane”.

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Catalogo della mostra “Rito, costume, paradosso - il cammino del pane”, Spazio Oberdan, Milano (26 novembre 2013 - 26 gennaio 2014).

edizioni esseblu,2013

Autori vari

Progetto grafi co: Susanna VallebonaImpaginazione: ESSEBLUCoordinamento: Giorgia BianchiCon il contributo di: Lorella Carminati, Simonetta Chierici, Nicoletta Mezzanotte, Clelia Ginetti

80 pagine, Rilegato in fi lo refe73 immagini a coloriStampa digitale su carta ICE-LASER “CORDENANS”ISBN: 9788890679124Prezzo: euro 20,00

RITO, COSTUME, PARADOSSO il cammino del pane

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QUESTIONARIO sulla fruizione delle opere in mostra

Durante la mostra la Dottoressa Lucia Bosone del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Lione conduce un’indagine sui meccanismi di interpretazione delle opere d’arte contemporanea attraver-so un questionario anonimo che verrà sottoposto al pubblico.

L’indagine che verrà condotta durante la mostra interroga principalmente i meccanismi di inter-pretazione delle opere d’arte esposte, al fi ne di verifi care se una mostra varia ed eterogenea possa veicolare effi cacemente una tematica, un messaggio, preciso. Analizzando le risposte dei fruitori e i contenuti delle opere che essi valutano come le più rappresentative del messaggio interpretato, sarà possibile comprendere se opere e stili diversi possano comunicare a persone diverse uno stesso signifi cato. I risultati potranno essere utili sia nell’ambito artistico e della psicologia dell’arte, contri-buendo alla letteratura che si interessa ai meccanismi di interpretazione delle opere d’arte contem-poranea, sia nell’ambito più generale della promozione di messaggi e comportamenti pro-sociali. Se infatti la strategia innovativa di raccogliere le opere di diversi autori intorno ad una stessa tema-tica si rivelerà effi cace nel trasmettere un messaggio preciso, questo potrà aprire la porta a nuovi studi che esplorino l’effi cacia di una mostra d’arte come strumento di promozione di tutti quei comportamenti defi niti pro-sociali che fanno fronte alla distribuzione ineguale dei beni, ai rischi del consumismo, ai rischi ambientali e ai rischi per la salute. L’indagine ha in secondo luogo un obiet-tivo di valutazione di aspetti pratici della mostra; i dati così raccolti potranno offrire utili indicazioni pratiche per l’organizzazione delle mostre e iniziative previste dal progetto Non di solo pane.

Lucia Bosone, Dottoressa in Psicologia, nel 2010 ha conseguito con lode la laurea specialistica in Psi-cologia dello Sviluppo e della Comunicazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (Italia). Dopo aver ottenuto un Master di Ricerca in Psicologia Sociale nel 2011, alla Université Lumière Lyon 2 (Francia), attualmente è impegnata in un Dottorato in Psicologia in questa stessa università. La sua tesi di dottorato studia con metodi sperimentali e quantitativi i processi socio-cognitivi coinvolti nei mec-canismi di presa di decisione pro-sociale, come per esempio nell’ambito della promozione della salute. I suoi interessi di ricerca si focalizzano più in generale sul modo in cui certi supporti comunicativi (quali video promozionali, messaggi radio, o opere d’arte) e soprattutto certe caratteristiche dei messaggi proposti attraverso tali supporti, infl uenzano i meccanismi cognitivi di elaborazione e interpretazione di tali messaggi e, di conseguenza, le decisioni e i comportamenti delle persone.

RITO, COSTUME, PARADOSSO il cammino del pane