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1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE “P.F. CALVI” Via S. Chiara, 10 – 35123 Padova www. calvipadova.it [email protected] CARTA DEI SERVIZI

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ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE “P.F. CALVI”

Via S. Chiara, 10 – 35123 Padova www. calvipadova.it

[email protected]

CARTA DEI SERVIZI

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I N D I C E

Introduzione pag. 3

La Carta dei Servizi dell’Istituto Calvi pag. 32

Principi fondamentali :

Art. 1 - Uguaglianza pag. 4

Art. 2 - Libertà e imparzialità pag. 6

Art. 3 – Libertà e programmazione didattica pag. 7

Art. 4 - Formazione del personale pag. 8

Art. 5 – Il diritto alla riservatezza e alla privacy pag. 8

PARTE I

Area Didattica

Adozione libri di testo pag. 11

Valutazione pag. 11

Presenza esperti esterni pag. 13

PARTE II

Area Organizzativa

Relazioni e comunicazioni pag. 14

La caratteristica della comunicazione interna pag. 16

Il diritto di accesso ai documenti amministrativi pag. 17

Il diritto di sciopero e di assemblea sindacale pag. 19

PARTE III

Organizzazione dei servizi

Il personale pag. 21

I servizi amministrativi pag. 22

PARTE IV

Ambienti e spazi scolastici

Uso locali scolastici pag. 25

Pulizia e idoneità locali pag. 25

PARTE V

Segnalazione e valutazioni

Reclami e suggerimenti pag. 27

Valutazione del servizio pag. 27

PARTE VI

Segnalazione e valutazioni

Validità e pubblicità pag. 28

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INTRODUZIONE

Il Decreto legge 12.05.1995 n. 163 convertito nella Legge 11.07.1995 n. 273 , all’articolo 2

introduceva l’obbligo generale per gli enti erogatori di servizi pubblici di adottare “le rispettive

carte dei servizi pubblici”. Con la adozione della Carta dei Servizi, l’Istituto Calvi ha inteso portare a

conoscenza all’esterno, il modo di operare, fornendo le informazioni agli interessati sulle procedure

adottate nei loro confronti e l’identità culturale ed educativa al fine di dare risposte responsabili ai

bisogni degli studenti e alunni.

La Carta dei Servizi si colloca in un’ottica di trasparenza e di responsabilizzazione dell’istituto nei

confronti di studenti, dei genitori e degli organismi esterni e regola alcuni aspetti importanti della

vita scolastica:

- l’organizzazione dei servizi amministrativi in relazione al pubblico;

- i rapporti tra la scuola e le famiglie degli alunni;

- la documentazione, la pubblicità degli atti di accesso ai documenti amministrativi;

- la procedura dei reclami;

- la sicurezza e la privacy.

E’ per il Calvi un documento importante non solo dal punto di vista giuridico – amministrativo ma

soprattutto perché la scuola, in qualità di soggetto erogatore di servizio pubblico, predefinisce e

rende noti gli indirizzi generali cui ispira la sua attività, le caratteristiche di qualità che l’utente può

ottenere dallo svolgimento di queste, i livelli o gli obiettivi quantitativi e/o qualitativi della struttura

organizzativa, i meccanismi approntati per monitorare e valutare costantemente l’opera svolta,

anche al fine di apportare correttivi in itinere, i mezzi o rimedi messi a disposizione degli utenti per

segnalare disfunzioni.

LA CARTA DEI SERVIZI DELL’ISTITUTO CALVI

è elaborata secondo lo schema generale di riferimento di cui al

- DPCM del 7.06.1995 pubblicato in G.U. n. 138 del 15.06.1995

- Decreto Legge 12.05.1995 n. 163 convertito nella legge 11.07.1995 n. 273

adeguata al contesto territoriale in cui opera questa istituzione scolastica e nella consapevolezza

che la scuola è un pubblico servizio di fondamentale importanza per la crescita umana e civile di

ogni studente e nel diritto degli studenti e delle loro famiglie ad un’informazione trasparente,

semplice, chiara sull’identità della scuola e sulla qualità dei servizi offerti.

PRINCIPI FONDAMENTALI

L’istituto considera finalità generale del proprio operare pedagogico i principi di cui agli articoli 3,

21, 33, 34 della Costituzione Italiana.

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La seguente Carta dei Servizi fa, inoltre, propri i principi fondamentali indicati dal dispositivo

ministeriale di uguaglianza, imparzialità e regolarità, accoglienza e integrazione, diritto di scelta,

partecipazione, libertà di insegnamento e aggiornamento del personale, garantendone la

concreta attuazione con le disposizione dei successivi articoli.

Art. 1

Uguaglianza

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’

compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di

fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e

l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del

paese.”

Nel rispetto di questo articolo, l’Istituto Calvi vuole attribuire il diritto al rispetto della dignità della

persona, a ogni docente, a ogni studente, a ogni lavoratore coinvolto nella vita della scuola. E’

compito dell’istituzione Calvi riconoscere e qualificare la diversità di ogni persona, come ricchezza

da valorizzare e nel contempo contribuire alla sua crescita nel rispetto della sua specificità. E’

necessario che il sistema scolastico tenga conto dell’esistenza delle disparità delle condizioni

personali e familiari, sociali e culturali e provveda per quanto possibile a ridurre le distanza tra gli

individui considerando anche le diversità di reddito. In particolare:

- Il diritto allo studio, quale diritto soggettivo, impone all’Istituto di garantire ai cittadini che

ne siano destinatari i livelli essenziali di prestazione e si esplica in più aspetti fondamentali:

1. diritto all’iscrizione ad una scuola

2.

, per raggiungere una formazione culturale ed

umana adeguata all’inserimento attivo nella vita sociale. Non è posto nessun limite

all’accettazione delle iscrizioni, se non quelli derivanti dall’applicazione di norme

ministeriali che dettano i criteri di formazione delle classi. Viene garantito il pieno

rispetto della scelta di alunni e famiglie sull’indirizzo di studio da seguire;

diritto ad agevolazioni

- esonero totale o parziale dal pagamento del contributo di iscrizione e

frequenza;

, ove occorrono, per rendere effettiva la possibilità di

frequenza della scuola prescelta, in forma diretta e indiretta attraverso:

- esonero dal pagamento totale o parziale del costo per viaggi di istruzione,

scambi culturali;

- comodato d’uso di testi scolastici per gli alunni del biennio

3. informazione e consulenza:

- contributi erogati da Enti (Regione, Comune, ecc) per trasporto scolastico,

buoni libro, servizi scolastici, assistenza disabili;

per:

4. il sostegno dell’eccellenza, cercando forme di flessibilità organizzative, oltre che

dialettiche per esempio attraverso peer education, gruppi di lavoro, borse di studio;

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5. Il diritto dell’istruzione agli alunni stranieri,

- età anagrafica

dando le stesse opportunità dei cittadini

italiani, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro

soggiorno. La scelta della classe del ragazzo neo arrivato viene fatta considerando

una serie di fattori:

- livello di competenze nei saperi essenziali

- scolarizzazione nel paese di origine

L’Istituto, secondo i criteri definiti dal Collegio dei Docenti, predispone appositi test

per accertare le competenze in lingua italiana, matematica, lingua inglese.

Nell’Istituto trova applicazione la C.M. n. 2 dell’8 gennaio 2010 “Indicazioni e

raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana” là dove

viene data l’indicazione di massima di non superare il 30% degli stranieri iscritti a

ciascuna classe. Per un miglior servizio, in ottemperanza all’art. 7 del DPR 275/99,

l’Istituto Calvi attua degli Accordi di rete con Istituti secondari di 1^ grado per corsi

di lingua italiana, per esami di scuola media inferiore per gli alunni sprovvisti di

Diploma e di cittadinanza non europea.

E’ operativa nella scuola una commissione che lavoro sia a livello amministrativo

con controllo della documentazione presentata dall’alunno neoarrivato, sia a livello

organizzativo – didattico. Cura l’accoglienza, l’inserimento nella classe che può non

essere corrispondente all’età anagrafica e il successo del giovane (anche con corsi

e percorsi personalizzati a supporto);

6. alunni diversamente abili

Al fine di agevolare il percorso di questi alunni, il Calvi:

– La funzione dell’Istituto Calvi è, soprattutto, quella di

ridurre le difficoltà dei soggetti diversamente abili, di procedere alla rimozione di

tutti gli ostacoli che limitano le loro possibilità di accedere alle informazioni

necessarie per la vita e di costruirsi una adeguata capacità di comprensione e di

critica. La rimozione di tutti gli ostacoli di carattere sociale ha il preciso obiettivo di

consentire ai diversamente abili l’inserimento e la partecipazione alla sfera sociale e

pubblica. Si cerca di applicare in modo pieno e completo, a tale riguardo, le Linee

guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (trasmesso con Nota

MIUR prot. 4274 del 4 agosto 2009). L’integrazione scolastica degli alunni con

disabilità per l’istituto è un processo pedagogico, culturale e sociale importante

non solo per la crescita degli alunni diversamente abili ,ma anche per i loro

compagni. La scuola deve offrire loro un momento prioritario del proprio sviluppo e

della propria maturazione.

- mette a disposizione dotazioni di strumenti e personale;

- predispone progetti individuali sia scolastici che extrascolastici;

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- attiva strategie per l’integrazione scolastica, lo sviluppo delle potenzialità,

dell’apprendimento, della comunicazione, delle relazioni e della

socializzazione;

- collabora con le scuole medie inferiori nel proseguo del cammino

educativo e didattico, stipula convenzioni con l’ASL e gli Enti locali

Art. 2

Libertà e imparzialità

L’Istituto Calvi garantisce il pieno riconoscimento dei valori fondanti della persona, il pluralismo

culturale in una chiara suddivisione tra formazione culturale, sociale, etica e civile. L’obiettivo

dell’attività di istruzione è quello della formazione integrale della persona. In particolare, l’Istituto

tende a sviluppare nei discenti le capacità di osservazione, di analisi, di sintesi e soprattutto la

capacità critica, nonché la capacità di agire in modo autonomo, collaborare e partecipare e

comunicare efficacemente.

La formazione integrale della persona deve essere intesa come capacità di saper definire e

conquistare la propria identità e di rivendicarne un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e

professionale. Tale identità si realizza attraverso scambi comunicativi e legami, comportamenti con

i singoli, con i gruppi, con le organizzazioni sociali esistenti e le forme culturali presenti nel territorio.

Nello stesso tempo la libertà del docente non deve intendersi come arbitrio individuale, ma come

opportunità di esprimere liberamente il proprio contributo di idee e di proposte attraverso il lavoro

collegiale, oltre a quello personale. Esso si esplica sempre nei limiti dei principi costituzionali e nel

rispetto della personalità dell’allievo, tenendo conto del contesto socio – economico di riferimento.

Non sono comprese nella libertà di insegnamento le manifestazioni propagandistiche e

ideologiche di teorie che non ricevono riconoscimenti culturali e neanche espressioni di opinioni

personali arbitrarie, ma solo esposizioni di argomenti attuati in modo scientifico.

Viene garantito ciò che il nostro sistema di istruzione prevede, ossia l’insegnamento della religione

cristiana secondo i canoni trasmessi dalla tradizione cattolica. Un principio che, in quanto

contenuto nel Concordato tra la Santa Sede e lo Stato italiano, assume valenze e carattere

costituzionale.

La scelta dell’avvalersi e non avvalersi da parte degli studenti dell’insegnamento della religione

cattolica, avviene all’atto dell’iscrizione ed ha validità per tutto il percorso scolastico nell’Istituto.

Cambiamenti, opportunamente motivati, possono avvenire nel momento dell’iscrizione agli anni

successivi. Gli alunni che non si avvalgono possono uscire dalla scuola in caso di collocazione

oraria alla prima e ultima ora di lezione giornaliera, subordinatamente alla scelta di non frequenza

ad attività alternative, studio assistito, ecc.

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Art. 3

Libertà e programmazione didattica

La didattica rappresenta l’applicazione concreta di principi pedagogici, riferiti alle metodologie e

alle tecniche di insegnamento sia negli aspetti generali relativi al sistema di organizzazione

scolastica e sia negli aspetti specifici riferiti alle singole discipline.

La didattica può essere definita attraverso la individuazione delle metodologie e delle strategie. La

metodologia indica la logica posta a fondamento di una serie coordinata di azioni diretta al

perseguimento di un obiettivo. In particolare, la metodologia didattica rappresenta l’insieme

coordinato e organizzato delle tecniche di insegnamento necessarie al raggiungimento degli

obiettivi indicati nel Piano dell’Offerta Formativa.

In quest’ottica i docenti del Calvi predispongono le strategie didattiche finalizzate al

raggiungimento del successo formativo che possono essere di tipo metodologico, strutturale

(impiego degli strumenti multimediali) e organizzativo (in funzione della classe).

La flessibilità organizzativa è funzionale al rispetto delle esigenze degli alunni, alla domanda delle

famiglie e del territorio, rappresentato dagli enti locali, aziende ecc.

Particolare attenzione nell’istituto viene riservata all’efficacia dell’insegnamento attraverso percorsi

didattici individualizzati, anche modificando l’unità della classe, la sequenza cadenzata degli

insegnamenti , ma garantendo l’assoluta uniformità dei criteri di valutazione.

L’autonomia didattica che si svolge principalmente nel concretizzare le Linee guida in percorsi

formativi funzionali alla realizzazione del diritto di apprendere e alla crescita educativa di tutti gli

alunni, riconosce e valorizza le diversità e le potenzialità di ciascuno, e attua tutte le iniziative utili

per raggiungere il successo formativo.

L’Istituto elabora:

- la programmazione collegiale di Dipartimento

-

, che indica gli obiettivi generali dell’attività

didattica e valutativa, in attuazione del Piano dell’offerta Formativa (mese di settembre);

la programmazione per assi culturali (obbligo di istruzione

-

), che è nata dall’esigenza sorta

in ambito europeo di “confrontare” gli studenti provenienti da paesi diversi , con sistemi

formativi diversi, con programmi di studio diversi ma con un terreno comune proprio sulle

competenze. Un apprendimento significativo è trasversale, interdisciplinare e non

confinato ad una disciplina. I saperi e le competenze (anche per l’assolvimento

dell’obbligo di istruzione) sono riferiti a quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico,

scientifico -tecnologico, storico – sociale) che costituiscono “il tessuto” per la costruzione

di percorsi di apprendimento, orientati all’acquisizione di competenze che preparano i

giovani alla vita adulta e che costituiscono le basi per consolidare e accrescere saperi e

competenze in un processo di apprendimento permanente anche ai fini di una futura

attività lavorativa (mese settembre – ottobre);

la programmazione del Consiglio di Classe che fissa gli obiettivi specifici nell’ambito

disciplinare in quanto vanno definiti sulla realtà delle varie classi. Nella programmazione

gli obiettivi sono ben specificati, con indicazione anche dei tempi di attuazione, degli

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strumenti di verifica e degli eventuali correttivi da attuare in caso di insuccesso scolastico

(settembre – ottobre);

- programmazione individuale del docente

Art. 4

(Piano di Lavoro) che è redatto dal docente

della classe per ogni materia prevista dal curricolo. In essa vengono definite le

conoscenze, le competenze e le abilità tecniche e operative che gli alunni dovrebbero

raggiungere alla fine dell’anno scolastico, le metodologie didattiche adottate e le

eventuali strategie di recupero in caso di difficoltà dello studente. L’obiettivo è quello di

far sì che l’alunno, anno per anno, maturi informazioni, senso critico, conoscenze dei

linguaggi, abilità nella ricerca applicata, consapevolezza del valore sociale della propria

attività, conoscenze specifiche, solide basi culturali, tali da confermare il profilo culturale

di crescita previsto ministerialmente (entro il 31 ottobre).

Formazione del personale

La formazione rappresenta una risorsa strategica per il miglioramento della scuola e, nello stesso

tempo, per la crescita professionale del personale, in particolare ha l’obiettivo:

- valorizzare la risorsa umana;

- di migliorare la qualità professionale;

- di rispondere ai cambiamenti e alle innovazioni.

La formazione, in linea generale può essere considerata come un obbligo per l’amministrazione

scolastica in relazione alle risorse economiche disponibili, e come diritto per il personale scolastico

funzionale al miglioramento della propria professionalità e al miglioramento della propria

prestazione di sevizio.

Il Collegio dei docenti approva annualmente il piano che contiene:

- formazione delle figure sensibili per la sicurezza (Dlgs 81/08);

- Formazione ASPP, primo soccorso, antincendio;

- formazione degli incaricati del trattamento dei dati sensibili (Dlgs 196/03;)

- la formazione e l’aggiornamento su tematiche legate alla professionalità del personale

(metodologie, innovazioni didattiche, autonomia, problematiche adolescenziali, ecc.)

- tematiche inerenti la comunicazione/relazione.

Art. 5

Il diritto alla riservatezza e alla privacy

Il diritto alla riservatezza (o alla privacy) è stato disciplinato dal D.lgs 196/2003 attualmente in

vigore, tenuto conto del quadro normativo comunitario e, nello specifico, delle direttive n.

95/46/CE e n. 2002/58/CE,

La spinta della normativa non è quello di procedere alla copertura dei dati personali ma della loro

difesa. Il decreto chiarisce:

- dati personali sono qualunque informazione relativa a persona fisica, giuridica, o

associazione;

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- dati sensibili sono i dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etica, le convinzioni

religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati,

associazioni ed organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i

dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale;

- dati giudiziari che rivelano provvedimenti in materia di casellario giudiziario, di anagrafe

delle sanzioni amministrative, carichi pendenti;

- trattamento: qualunque operazione concernente la raccolta, la registrazione,

l’organizzazione, la conservazione, la consultazione, l’elaborazione, la modificazione, la

selezione, l’estrazione, il raffronto, l’utilizzo, l’interconnessione, il blocco, la comunicazione,

la diffusione, la cancellazione e la distruzione dei dati;

- titolare: è la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi

altro ente, associazione od organismo cui competono le decisioni in ordine alle finalità, alle

modalità del trattamento di dati personali e agli strumenti utilizzati.

Il D. Lgs. 196/2003 impone l’obbligo di fornire, in ogni caso, agli interessati una adeguata

informativa sulle modalità del trattamento dei dati personali. L’interessato ha diritto di accedere ai

dati personali e opporsi al trattamento per motivi di legittimità. In particolare, l’interessato ha diritto:

- alla conferma del trattamento dei propri dati personali anche se non ancora registrati;

- alla conoscenza sulle finalità e sulle modalità del trattamento dei dati personali e dei dati

identificativi del titolare e responsabile del suddetto trattamento;

- all’aggiornamento e alla rettifica e integrazione dei dati;

- alla cancellazione, trasformazione in forma anonima o al blocco dei dati trattati in

violazione di legge. Ha diritto, inoltre, a essere informato in merito alle motivazioni per le

quali si raccolgono o si trattano i dati, nonché alle modalità con cui vengono archiviati e

conservati. Il trattamento dei dati personali è ammesso solo con il consenso espresso e

informato dell’interessato. Il consenso dell’interessato dovrà essere espresso in forma

scritta, se le richieste di informazione riguardano i dati sensibili e in particolare, la

confessione religiosa, le convinzioni filosofiche o di altro genere, l’inclinazione politica,

adesione a partiti sindacali o dati idonei a rivelare lo stato di salute e sessuale.

Il titolare del trattamento dei dati è il Dirigente scolastico. Il responsabile del trattamento dei dati è

il Direttore S.G.A.

L’attività amministrativa svolta dall’istituzione scolastica e quindi anche del Calvi, rientra

nell’ambito dell’applicazione della legge sulla privacy, in particolare gli uffici di segreteria hanno il

dovere di raccogliere, detenere e gestire dati personali degli studenti, dei loro genitori, del

personale in servizio e dei fornitori. L’attività della scuola riguarda:

- attività istituzionali: sono quelle attività che la scuola pone in essere per perseguire il fine

istituzionale;

- attività svolta quale datore di lavoro.

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In tema di circolari scolastiche

Le istituzioni scolastiche hanno l’obbligo comunque di inviare una nota informativa agli interessati

indicante i dati che consentono la individuazione del titolare e responsabile del trattamento, le

finalità e le modalità del trattamento, la natura obbligatoria, le conseguenze di un eventuale rifiuto

di rispondere, i soggetti o le categorie di soggetti ai quali si prevede che i dati possono essere

comunicati e l’ambito di diffusione.

è stato affermato che esse non possono contenere dati personali

che consentano di risalire all’identità degli studenti. Le certificazioni mediche degli studenti devono

contenere solo la prognosi e non la diagnosi.

PARTE I

AREA DIDATTICA

La progettazione formativa nella scuola dell’autonomia è il “cuore” del lavoro dei docenti per

condurre lo studente al successo formativo.

Le modalità di esercizio dell’autonomia didattica si svolge principalmente nel concretizzare le

Linee guida in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla

crescita educativa di tutti gli alunni riconoscendo e valorizzando le diversità e le potenzialità di

ciascuno per raggiungere il successo formativo con tutte le iniziative utili.

L’istituto Calvi, a tale riguardo, organizza, percorsi didattici individualizzati, iniziative di recupero e

sostegno, di continuità e orientamento scolastico e di metodo di studio.

Il Calvi nell’ambito della sua autonomia:

- individua le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa

nazionale e i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti;

- provvede alla scelta trasparente e tempestiva, all’adozione ed utilizzazione di

metodologie e strumenti didattici coerenti con il Piano dell’offerta formativa;

- favorisce l’introduzione e l’utilizzazione di tecnologie innovative;

- stabilisce i criteri di riconoscimento dei crediti e per il recupero delle insufficienze.

In generale, l’istituto, quindi, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la

collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile è responsabile

della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze

culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento di

finalità istituzionali. Esplicita gli obiettivi della propria attività didattica ed educativa nel:

- Piano dell’offerta formativa è elaborato dal Collegio dei docenti, previa consultazione

delle altre componenti scolastiche, ed è adottato dal Consiglio di istituto. Viene

revisionato, di norma, ogni anno;

- Regolamento di istituto, nella parte in cui definisce le modalità di utilizzo dei laboratori e le

norme di comportamento degli studenti e del personale, rispetto ai principi fissati dal

Piano dell’offerta formativa;

- Diritti e Doveri sulla base dello Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249/98);

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- Programmazione didattica elaborata dai Consigli di classe e dei singoli docenti, all’inizio

dell’anno scolastico. Questo impegna i docenti, gli studenti e le famiglie a collaborare nel

perseguimento delle mete formative e culturali indicate;

- Patto educativo di corresponsabilità: parte integrante della programmazione didattica è

elaborato e revisionato dal Consiglio di Istituto e definisce in maniera dettagliata e

condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e

famiglie ed è sottoscritto da parte dei genitori e dagli studenti all’atto dell’iscrizione.

I documenti di programmazione didattica sono a disposizione in segreteria didattica, vengono

illustrati e discussi dai docenti con gli studenti e i genitori in sede di consiglio di classe.

Nel caso in cui, per problemi o esigenze sopravvenute, i docenti ritengono di dover apportare

significative correzioni alla programmazione didattica, vengono rispettate le modalità di

comunicazione di cui sopra.

Gli studenti e i genitori sulla base dell’informazione ricevuta, sono chiamati a collaborare

attivamente affinché gli obiettivi formativi, definiti dalla programmazione didattica, siano

effettivamente raggiunti.

Adozione libri di testo

L’adozione dei libri di testo è conforme alle circolari ministeriali, che indicano:

- cadenza pluriennale che impone la durata di sei anni;

- l’adozione di libri di testo a stampa per i quali l’editore si sia impegnato a mantenere

invariato il contenuto per un quinquennio;

- il rispetto dei tetti di spesa indicati ministerialmente;

- la progressiva sostituzione dei libri di testo cartacei con libri di testo on line o in versione

mista, considerando che nell’anno scolastico 2012/2013 non è possibile l’utilizzo di testi a

stampa;

I Dipartimenti disciplinari si sono impegnati, pur nella libertà di insegnamento di ogni docente, a

garantire il più possibile uniformità nei testi di adozione tra i vari corsi e le varie classi.

Le adozioni dei testi scolastici, dopo le deliberazioni del Collegio dei docenti, sono pubblicate nel

sito dell’Istituto.

E’ possibile dall’a.s. 2011/2012 stipulare con l’istituto Calvi il prestito di libri in comodato d’uso per il

biennio, nel rispetto dei vincoli di reddito deliberati dal Consiglio di istituto.

Valutazione

La valutazione scolastica è il momento di controllo e di verifica dell’intero processo di

insegnamento – apprendimento e interagisce direttamente con l’attività di programmazione.

Formulata in modo coerente con gli obiettivi, essa permette di misurare il grado della loro

realizzazione, l’efficacia delle scelte pedagogiche e didattiche adottate.

La valutazione, inoltre, è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione

docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica

dell’istituzione scolastica.

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Nell’istituto Calvi l’azione valutativa si basa sui principi di riferimento, dettati anche dalla

normativa in vigore:

- ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva (ogni docente

compila una scheda dove sono evidenziati i tempi intercorsi tra l’effettuazione della

verifica scritta o pratica e la consegna dell’elaborato);

- la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il

rendimento scolastico complessivo dell’alunno;

- la valutazione concorre, anche attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle

carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al

miglioramento di livelli di conoscenza e al loro successo formativo;

- le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono

essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell’offerta formativa.

Nel Piano dell’offerta formativa, sono inseriti i criteri adottati dal Collegio dei docenti che

garantiscono omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto della libertà di

insegnamento. Tali criteri sono riportati in calce di ogni programmazione collegiale del

Dipartimento e del singolo docente.

Le valutazioni di ogni periodo sono desunte da un congruo numero di verifiche scritte e/o

pratiche e orali. Tale giudizio deve tenere conto dell’interesse, dell’impegno, dell’efficacia del

metodo di studio, della frequenza, del livello di partenza, del progresso di ogni singolo studente e

delle valutazioni .

La valutazione di ogni studente è integrata dal voto di comportamento, in base all’art 7 del DPR

122/2009. La valutazione degli apprendimenti per le varie discipline è espressa con voto in decimi

come pure la valutazione del comportamento.

Il voto inferiore a 5/10 nel comportamento comporta la non ammissione alla classe successiva o

all’esame, indipendentemente dal voto conseguito nelle varie discipline di studio.

Nei confronti degli alunni che presentano un’insufficienza non grave in una o più discipline, il

Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, prima dell’approvazione dei voti, procede ad una

valutazione sulla possibilità che lo studente superi la carenza formativa in tempi e modi

predefiniti. Si procede di conseguenza alla “sospensione del giudizio”.

In ciascun degli ultimi tre anni del percorso scolastico, il Consiglio di classe attribuisce il credito

scolastico, che verrà pubblicato all’albo d’istituto, unitamente ai voti conseguiti in sede di

scrutinio finale.

L’ammissione all’esame di Stato è subordinata al conseguimento del voto non inferiore a sei

decimi in ciascuna disciplina di studio e nel comportamento, secondo quanto previsto dall’art. 6

del Regolamento sulla valutazione (DPR 122/2009).

Per quanto riguarda le disabilità, gli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non danno luogo, di

norma, a valutazioni differenziate, mentre per gli alunni in situazioni di handicap psichico, la

valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano

Educativo Individualizzato (PEI).

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In ottemperanza alle disposizioni di legge, i minori con cittadinanza non italiana presenti nel

territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo di istruzione, ai sensi dell’art. 45 DPR n. 394 del

31.08.1999 sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.

Il DPR 122/2009, art. 14 comma 7 del Regolamento di coordinamento delle norme per la

valutazione degli alunni richiede che ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello

relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascun studente, è

richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Deroghe, deliberate

dal Collegio dei docenti sono previste per :

♦ assenze per gravi patologie (ricoveri compresi i periodi di convalescenza) documentati

da certificazione medica, terapie e/o cure programmate, donazioni di sangue; ♦ assenze per gravi ragioni di famiglia debitamente motivate (trasferimento famiglia,

lutto di parente stretto 2° grado);

♦ ingressi posticipati e uscite anticipate per motivi di trasporto autorizzate dalla scuola

(annuali);

♦ alunni stranieri arrivati in Italia ad anno scolastico iniziato;

♦ partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni

riconosciute dal C.O.N.I. (certificati dall’associazione sportiva di appartenenza

riconosciuta dal CONI);

♦ adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano

il sabato come giorno di riposo;

♦ calamità naturali.

Presenza esperti esterni

Il ricorso ad esperti esterni deve essere sempre motivato dalle esigenze della programmazione

educativa e didattica, preceduto da deliberazioni degli Organi collegiali preposti e con

autorizzazione del Dirigente scolastico. La presenza dell’esperto non esonera l’insegnante dal

dovere di vigilanza e la stessa deliberazione collegiale non costituisce trasferimento di

responsabilità.

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PARTE II

AREA ORGANIZZATIVA

Relazioni e comunicazioni

E’ necessario per un istituto scolastico curare le relazioni con gli studenti, risorsa principale e ragion

d’essere della scuola, le loro famiglie, ma anche formali e istituzionali.

E’ fondamentale tenere sempre viva una comunicazione con gli studenti e le loro famiglie, in

quanto si è convinti che i migliori esiti “del successo scolastico” siano assicurati agli studenti, non

tanto dalla qualità delle attività e dalle materie di studio, quanto dalla qualità, dalla selettività dei

metodi di insegnamento, dei sistemi di valutazione adottati dalla scuola e condivisi da tutti gli

attori. E’ necessario che nelle famiglie si rafforzi la convinzione che il Calvi prepara i loro figli alla

vita e al lavoro perché siano cittadini informati e formati culturalmente.

Anche il ruolo del Dirigente scolastico in merito alla relazione con le famiglie è mutato; i rapporti

non dovrebbero riguardare solo situazioni eccezionali per gestire emergenze, ma creare una

alleanza educativa, cercando di far entrare i genitori nel mondo della scuola e capire le loro

aspettative, per questo il Dirigente del Calvi riceve tutti i giorni, anche nel pomeriggio, su

appuntamento.

E’ importante che nell’istituto avvenga sempre:

- la partecipazione di tutti ad un obiettivo comune, rispettando le potenzialità, competenze

ed il merito di ciascuna risorsa umana;

- l’appartenenza/identità di tutti gli operatori scolastici, gli studenti, i genitori al progetto

educativo;

- il coordinamento organico, sinergico e complementare, propositivo e produttivo tra le

risorse dei docenti, le risorse umane del personale ATA e anche le risorse umane

extrascolastiche (enti, esperti, ecc.);

- la garanzia per tutti, addetti ai lavori ed utenza, all’integrazione ed all’emancipazione

reciproca per la salvaguardia dei valori umani, sociali, spirituali e civili nel rispetto

dell’equità e dell’uguaglianza;

- l’offerta a tutti, all’interno e all’esterno, dell’informazione/aggiornamento e della

sensibilizzazione/socializzazione;

La produzione di un POF “in progresso” come avviene nell’istituto Calvi, permette di cogliere ed

interpretare al meglio la sensibilità e i naturali bisogni formativi anche del territorio.

Questi messaggi vengono trasmessi , regolarmente , dal Dirigente scolastico, collaboratori, docenti

e personale ATA a:

- genitori ed alunni delle classi 3^ delle medie inferiori nelle numerose giornate di scuola

aperta che si tengono a novembre – dicembre – gennaio e febbraio al sabato

pomeriggio (dalle ore 15.30 alle 17.30) o alla domenica (dalle 9.30 alle 12.30);

- sportelli per genitori e alunni 3^ media;

- ai genitori degli iscritti del 1^ anno con riunioni pomeridiane;

- agli studenti neo iscritti nelle giornate di accoglienza all’inizio dell’anno scolastico;

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- agli Enti locali mediante iniziative di coinvolgimento;

- agli studenti, famiglie nella quotidiana azione formativa;

- sportelli per studenti che entrano nel 2^ - 3^ - 4^ - 5^ anno del percorso scolastico;

L’aspetto comunicativo è fondamentale anche verso i docenti, alunni, ATA, per questo nell’Istituto

Calvi sono messi in atto opportuni “protocolli” promozionali a favore dei propri utenti al fine di una

partecipazione attiva agli eventi. Vengono calendarizzati, già all’inizio di ogni anno scolastico le

attività canoniche (Consigli di classe, Riunioni di Dipartimento, Collegi docenti, ricevimenti generali,

ricevimenti settimanali, corsi di recupero, elezioni organi collegiali, esami per alunni con “giudizio

sospeso”, viaggi di istruzione). Regolarmente,vengono pubblicizzati con comunicati, circolari, cui

copia può essere inviata anche alle famiglie, consegnata ad ogni classe, e pubblicata nel sito

dell’Istituto. Viene data, inoltre, opportuna diffusione anche delle Note Ministeriali, della Direzione

Regionale Veneto e sindacali con invio personalizzato e pubblicazione all’Albo docenti, alunni,

personale ATA e sindacale.

Trovano spazio nella comunicazione anche eventi culturali, sportivi, promozionali, concorsuali che

coinvolgono alunni, docenti.

I docenti, secondo un piano elaborato ad inizio dell’anno scolastico ricevono i genitori a settimane

alterne, in tutte e due le sedi dell’istituto, previa prenotazione diretta e/o a mezzo propri figli.

L’orario è pubblicato nei sito, con copia in ogni classe, trascrizione sul libretto personale degli

studenti e pubblicazione all’Albo dell’istituto. Inoltre, a fini organizzativi, ogni docente comunica il

numero dei genitori che riceve.

Il ricevimento pomeridiano prevede due appuntamenti annuali a dicembre e aprile, diviso in due

giorni (dalle ore 15.30 alle ore 18.30) :

Discipline

1^ giorno Discipline giuridiche – Economia Aziendale - Matematica - Geografia -

Scienze integrate (natura - fisica - chimica) - Ed.fisica- Scienze motorie

2^ giorno Lettere - Lingue straniere -Storia dell'arte - Religione - Filosofia - Informatica

In sintesi i rapporti con le famiglie prevedono diverse modalità:

- ricevimento individuale del Dirigente scolastico previo appuntamento;

- ricevimento del Collaboratore vicario e dei Delegati;

- ricevimento individuale dei docenti: colloquio a settimane alterne in orario antimeridiano;

- ricevimento generale pomeridiano: due volte all’anno;

- ricevimento Coordinatore di classe: il Dirigente scolastico attribuisce l’incarico al docente

coordinatore di fare da tramite, relativamente ai problemi della classe o dei singoli studenti,

tra gli alunni e i docenti, con particolare attenzione all’attività didattica, frequenza e/o

disagio dei singoli studenti, iniziative e attività extrascolastiche;

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- invio di documenti: scheda valutazione 1^ periodo (con eventuali carenze riscontrate e

programma di recupero), Scheda alunni in difficoltà;

- libretto personale;

- registro elettronico;

- comunicati.

Il sito web del Calvi, inoltre, fornisce informazioni su:

- corsi facoltativi di insegnamento e attività non comprese nel programma scolastico;

- attività extrascolastiche;

- uscite didattiche;

- direzione e situazione finanziaria;

- collaborazione con soggetti esterni alla scuola.

e con il registro elettronico per ogni alunni:

- presenze, assenze giustificazioni;

- profitto dell’alunno;

- note disciplinari ;

- argomenti delle lezioni;

- variazioni di orario;

- materiale didattico fornito dai docenti;

- calendarizzazione delle verifiche;

- uscite e incontri didattici;

- comunicati rivolti agli studenti e ai genitori.

Il sito web dell’Istituto rappresenta il luogo privilegiato per il miglioramento delle relazioni complesse

con il territorio inteso in senso lato, e un modo per completare e integrare l’offerta formativa.

La caratteristica della comunicazione interna

La comunicazione interna indica l’insieme delle informazioni consapevoli che circolano all’interno

dell’istituzione e che progressivamente ha assunto un valore strategico e di supporto

all’organizzazione della scuola in quanto:

- favorisce la circolazione delle informazioni, ottimizza la fase di esecuzione del lavoro,

garantisce trasparenza, favorisce il cambiamento;

- promuove il senso di appartenenza e l’identificazione con i valori all’organizzazione,

accresce il grado di coinvolgimento e la consapevolezza di lavorare per obiettivi comuni.

La comunicazione interna avviene con circolari e comunicazioni, regolarmente pubblicate agli

albi e/o inserite nelle diverse aree del sito.

Il Dirigente cerca di comunicare tutto ciò sia ritenuto essenziale, in forma sintetica e chiara,

evitando la ridondanza comunicativa.

Le comunicazioni più importanti sono fornite di tagliando di controllo per presa visione dei genitori

e da restituire al coordinatore.

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La comunicazione per i docenti e ATA per essere più rapida è inviata anche per posta elettronica

e inserita nell’area riservata del sito di istituto.

Fondamentale è il ruolo del Dirigente scolastico che è consapevole che la comunicazione

efficace non è solo strategica, ma è parte integrante della struttura e della cultura

dell’organizzazione e diffusa in essa in funzione del carico relazionale che l’attività stessa

comporta.

Il “ritorno” delle informazioni consente al Dirigente scolastico di essere positivo riferimento per

genitori e alunni e di esplicitare aspetti organizzativi e gestionali finalizzati alla trasmissione delle

informazioni e all’efficace funzionamento degli uffici.

Il diritto di accesso ai documenti amministrativi

Il diritto di accesso è il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti

amministrativi. Tale diritto è esercitabile nei confronti di tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti

di diritto privato, in relazione alla loro attività di pubblico interesse, disciplinata dal diritto nazionale

e comunitario, da chiunque abbia un interesse diretto, concreto ed attuale corrispondente a una

situazione tutelata dal diritto e relativa al documento per il quale è richiesto l’accesso.

La nozione di documento amministrativo include anche i c.d. documenti informatici o atti in forma

elettronica. Il documento non necessariamente deve essere prodotto dall’amministrazione che ha

ricevuto la richiesta di accesso ma anche semplicemente detenuto, con la condizione che sia

relativo ad attività di pubblico interesse. Il diritto di accesso è consentito non solo ai provvedimenti

ma anche a tutti gli atti c.d. “interni” facenti parte di un procedimento amministrativo ancora in

fase di elaborazione. In particolare, sono considerati accessibili le disposizioni di servizio, le circolari,

gli accordi interni, quali atti presupposti o preparatori del provvedimento finale.

Il diritto di accesso nelle istituzione scolastiche è disciplinato dal d.m. 60 del 10.01.96 emanato dal

Ministro della Pubblica Istruzione.

Ci sono delle categorie di documenti inaccessibili per motivi di riservatezza, quali i rapporti

informativi sul personale dipendente, documenti concernenti informazioni di carattere psico -

attitudinali di determinati soggetti, documenti rappresentativi di accertamenti e di dichiarazioni

medico legali, documenti relativi alla salute delle persone, documenti rappresentativi di interventi

dell’autorità giudiziaria o della procura, relazioni alla procura della Corte dei Conti, azioni di

responsabilità davanti l’autorità giudiziaria.

Il diritto di accesso deve essere presentato dal titolare o dal suo rappresentante legale. Le istanze

di accesso devono essere motivate attraverso la dimostrazione della sussistenza di un nesso

causale tra la documentazione richiesta e la situazione giuridica.

Il rilascio del documento è condizionato al pagamento di un corrispettivo.

Il responsabile del procedimento valutativo (legittimazione del soggetto, sussistenza dell’interesse)

è il Dirigente scolastico o su delega un altro dipendente dell’amministrazione. Al termine del

procedimento di istruzione sull’istanza di accesso, il Dirigente scolastico potrà effettuare entro il

termine di 30 giorni i seguenti provvedimenti:

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- accoglimento dell’istanza e consenso all’accesso. L’accoglimento delle domande

comporta anche l’accesso agli altri documenti a esso collegati;

- rifiuto dell’istanza motivando espressamente le decisioni;

- silenzio: la legge equipara l’atteggiamento silente dell’amministrazione, prodotta oltre 30

giorni dall’esperimento dell’istanza al rigetto espresso;

- differimento dell’accesso nell’ipotesi del Decreto n. 60/96.

Presentiamo una panoramica delle richieste più in uso negli istituti scolastici:

-

da parte di studenti o famiglie

elaborati Esami di Stato

-

. Il candidato ha diritto di prendere visione ed estrarre copia del

proprio elaborato, ma non degli altri candidati, nel caso di giudizio negativo;

compiti e verbali dell’alunno non ammesso

-

, in sede di esame, alla classe successiva.

L’interessato ha diritto di prendere visione dei compiti scritti, dei verbali della commissione e

eventualmente del Consiglio di classe che ha adottato il provvedimento non favorevole;

registri scolastici.

-

i genitori hanno diritto di accesso ai registri scolastici per quanto riguarda

la posizione del proprio figlio;

registri ed elaborati scolastici

-

. I genitori di alunni minorenni hanno interesse a prendere

visione dei registri di classe tenuti dai docenti e degli elaborati svolti in classe dai loro figli;

compiti in classe

-

. I compiti degli alunni, con giudizio ed eventuali correzioni costituiscono

documenti amministrativi nell’eccezione della legge 241/90. Sussiste, pertanto, il diritto

dell’alunno o dei genitori di prendere visione ed estrarre copia, al fine di permettere la

tutela della propria posizione soggettiva, allorché la valutazione dei medesimi sia ritenuta

illegittima;

atti del Consiglio di classe

-

. L’accesso può essere limitato solo a quella parte degli atti che si

riferiscono al figlio del richiedente. La salvaguardia va estesa a quelle parti che, pur

attenendo a questioni generali, sia facilmente riconducibili ad un determinato alunno. Al

fine di assicurare la tutela della sfera personale degli altri allievi, l’amministrazione può

omettere dal testo la parte della documentazione che contiene riferimenti agli altri alunni

della classe;

tabulati contenenti i nominativi e gli indirizzi degli alunni. Il tabulato contenente i nominativi

e gli indirizzi degli alunni di una scuola è senz’altro accessibile da parte dei genitori di un

altro alunno interno, se la richiesta è finalizzata alla convocazione e allo svolgimento di

un’assemblea.

-

da parte di docenti

Verbali del collegio dei docenti

-

. Il docente facente parte del Collegio dei docenti è

pienamente legittimato ad accedere ai verbali in occasione delle riunioni dell’organo

collegiale di cui fa parte.

Accesso a documentazione sanitaria. Il personale scolastico beneficiario della legge

104/92 qualora venga a trovarsi in posizione di soprannumero nell’ambito della scuola, ha

diritto a rimanere escluso dalla graduatoria per l’individuazione del personale

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soprannumerario, se documenta lo “status” di disabile e se concorrono altre condizione

espresse dalla normativa vigente. E’ riconosciuto ai docenti collocati nella graduatoria del

personale soprannumerario, il diritto di accesso alla documentazione sanitaria esibita dal

collega. Tale diritto, però è stato limitato alla sola possibilità di prendere visione del

documento e non si estende alla possibilità di ottenere copia.

- Lettera dei genitori degli alunni.

-

Gli insegnanti, i quali siano coinvolti in fatti denunciati dai

genitori degli alunni, hanno diritto di accesso alla denunzia.

Atti protocollo riservato.

Gli atti possono essere sottratti qualora dalla loro visione possa

scaturire la lesione di uno degli specifici interessi, pubblici o privati che ai sensi del DPR

352/92 godono di protezione.

Il diritto di sciopero e di assemblea sindacale

Vengono definite nel contratto integrativo di istituto, nei limiti previsti dalla normativa, la

regolamentazione delle assemblee sindacali in orario di servizio, le modalità di utilizzo dei permessi

sindacali in orario di servizio, della fruibilità dell’albo sindacale ecc.

Riguardo alle assemblee sindacali in cui è coinvolto il personale docente, il Dirigente scolastico,

riorganizza le attività didattiche delle sole classi i cui docenti hanno dichiarato di partecipare

all’assemblea. Per le assemblee in cui è coinvolto il personale ATA, se la partecipazione è totale, è

stabilita con la contrattazione di istituto, la quota del personale tenuto ad assicurare i servizi

essenziali quali la vigilanza degli ingressi alla scuola, al centralino, alle pulizie, ad altre attività

indifferibili.

Il diritto di sciopero regolamentato dalla legge 12.06.1990 n. 146 e dal CCNL del 26.05.1999 attuativi

delle leggi, fissa che il contratto d’istituto deve regolamentare il contingente minimo di

collaboratori scolastici e di personale amministrativo (1 collaboratore scolastico per le sedi con

funzioni di portineria/centralino e 1 amministrativo), in caso di sciopero parziale per poter garantire

il regolare svolgimento delle lezioni alle classi dei docenti non aderenti allo sciopero.

Il capo di istituto del Calvi garantisce e gestisce con equilibrio la pluralità dei diritti e degli interessi

in atto, nello specifico:

- Il diritto degli alunni e delle famiglie al servizio scolastico;

- Il diritto di lavorare per chi non aderisce allo sciopero;

- Il diritto di scioperare per chi vi aderisce.

Il Dirigente scolastico a seguito ricevuta comunicazione di indizione dello sciopero, tramite

circolare interna, invita i docenti e i non docenti a dare volontaria comunicazione in merito alla

loro adesione dando una scadenza precisa per tale comunicazione. In base a quanto dichiarato,

il Dirigente scolastico del Calvi formula un orario sostitutivo assegnando ai docenti in servizio

esattamente il numero di ore previste dal loro orario e ricorrendo ad ogni accorgimento utile a

compattare l’orario delle classi con slittamento delle ore di lezione.

La stessa procedura verrà applicata nel giorno dello sciopero dopo aver verificato l’assenza del

docente.

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Dello sciopero, delle modifiche di orario, e delle possibili variazioni è dato tempestiva

comunicazione alle famiglie.

Nel caso in cui il capo di istituto aderisce allo sciopero, le relative funzioni, aventi carattere di

essenzialità e di vigilanza sono svolte rispettivamente nell’ordine dal docente vicario, da uno dei

collaboratori, delegati o dal docente più anziano di età in servizio.

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PARTE III

ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI

Il personale

La scuola è definita come una organizzazione complessa dove il ruolo del Dirigente scolastico è

fondamentale per poter gestire al meglio il proprio istituto. La sua attività si sviluppa su più fronti:

- area pedagogica, metodologica – didattica, cercando di rendere la proposta culturale

della scuola adeguata ai bisogni degli allievi;

- erogazione di un servizio in grado di rispondere alla domanda diversificata dell’utenza;

- offrire una “buona scuola” in termini di efficacia (azione formativa) ed efficienza

(organizzazione ed impiego delle risorse);

- tentativo di riqualificazione delle risorse umane in funzione dell’innovazione e del

cambiamento del servizio scolastico, dei bisogni degli utenti e delle esigenze del territorio.

Nell’organizzazione del lavoro scolastico, l’attività del Dirigente tratta sostanzialmente due profili:

- personale docente

- personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA)

-

Personale docente : indicazioni e deliberazioni in tema

organizzazione del lavoro e articolazione oraria:

-

nell’ottica dell’efficacia dell’azione

didattica l’orario giornaliero del docente non può essere di norma superiore a 5 ore di

lezione:

assegnazione dei docenti alle classi:

♦ continuità didattica/incompatibilità;

il Dirigente scolastico applica di norma gli indirizzi del

Collegio dei docenti (che formula delle proposte) e le deliberazioni del Consiglio d’istituto

(che delibera i criteri), nello specifico:

♦ anzianità di servizio;

♦ assegnazione per sedi (per quanto possibile);

♦ eventuali richieste individuali.

- sostituzione dei docenti assenti:

-

in caso di assenza del personale docente la normativa

prevede limitazioni alla nomina del personale supplente, escludendo quest’ultimo fino a 15

giorni (art. 1 commi 72 e 78 L. 662/2006). Solo in caso di necessità, dopo aver esaurito ogni

altra possibilità il Dirigente può nominare anche per periodi inferiori ai 15 giorni (Nota

ministeriale 6.10.2009 prot. n. 14991). L’istituto Calvi, grazie alla disponibilità dei docenti delle

diverse discipline copre, in linea generale, le assenze brevi del personale con docenti della

stessa materia

recupero diversa scansione dell’ora di lezione:

considerando che l’attività di lezione

prevista nel POF, le esigenze territoriali dell’utenza, i servizi pubblici di trasporto, nell’istituto

Calvi sono previste ore di lezioni (5^ e 6^ ora) inferiori ai 60 minuti, i recuperi avvengono per

5 settimane aggiungendo 4 ore di lezione curriculari per il solo recupero della 5^ ora non in

presenza di sei ore di lezione.

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Relativamente al personale ATA, l’atto dirigenziale di organizzazione del lavoro parte dal piano

delle attività formulato dal Direttore dei servizi generali amministrativi (DSGA) che “organizza

autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del Dirigente scolastico” .

Nello specifico:

Personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA)

- organizzazione del lavoro e articolazione oraria: viene definito l’orario massimo di servizio

giornaliero, la flessibilità oraria e le turnazioni, la modalità di fruizione delle ferie. Nella

gestione del personale ATA, il Dirigente scolastico individua soluzioni funzionali al

conseguimento di risultati di qualità nell’erogazione del servizio e di ottimizzazione delle

risorse umane, “l’orario di lavoro è funzionale all’orario di servizio e di apertura all’utenza”.

L’orario normale deve assicurare, per quanto possibile, la copertura di tutte le attività

didattiche previste dal curricolo obbligatorio, comprensivo della quota nazionale e di

quella definita dalla scuola e di tutte le riunioni degli Organi Collegiali;

- criteri di assegnazione alle sezioni e ai plessi. Il personale fa parte dell’organico di istituto (e

non di plesso) e le assegnazioni sono di norma annuali. In caso di necessità, il Dirigente

scolastico può mutare le sedi e il turno di servizio. Generalmente si tiene conto di una

distribuzione equilibrata delle competenze e disponibilità ad assumere incarichi specifici di

servizio fra i plessi.

L'assegnazione del personale ATA a Tempo indeterminato alle due sedi viene valutata con

riferimento alle situazioni specifiche del personale comportanti ricadute sull'organizzazione

del servizio, quali:

• le condizioni di salute documentate;

• il servizio part-time;

• la presenza di personale precario;

Il personale viene confermato nella sede dove ha prestato servizio nell’anno scolastico

precedente compatibilmente con la funzionalità generale. La mobilità tra sedi, con

conseguente adattamento flessibile dell'orario di lavoro, è prevista anche in caso di

sostituzione del personale assente per periodi brevi.

Viene garantito il rispetto delle agevolazioni di cui all’art.33 della L. 104/92, che in base alla

legge 183/2010 (art. 24, comma 1, lettera b) prevede che il lavoratore ha diritto di scegliere,

ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere.

- sostituzione degli assenti: la normativa non prevede limite temporale previsto per la

sostituzione dell’ATA assente. L’istituto Calvi copre le necessità di sostituzione del collega

assente per pochi giorni, in linea generale, con servizio aggiuntivo da retribuire o da

recuperare con riposi compensativi, oppure, con la nomina di un supplente per la

sostituzione di assenti, individua la durata temporale entro la quale è giustificata la spesa.

I servizi amministrativi

L’istituto individua gli standard per garantire fattori di qualità dei servizi amministrativi:

- celerità delle procedure;

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- trasparenza;

- informatizzazione dei servizi di segreteria;

- controllo dei tempi di attesa agli sportelli;

- flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico

Orario di segreteria aperto al pubblico

Segreteria didattica

- da lunedì al sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.00

- apertura aggiuntiva: lunedì e mercoledì dalle ore 18.30 alle ore 20.00

E’ previsto variazione di orario con intensificazione nel periodo di iscrizione alle classi prime (fine

giugno – prima decade di luglio) e a settembre

Segreteria del personale

- da lunedì al sabato dalle ore 10.30 alle ore 13.00

- apertura aggiuntiva: lunedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 15.00

certificati di servizio o di altro tipo: entro 10 giorni dalla richiesta

Direttore Servizi Generali Amministrativi

- 10.30 – 13.00 dal lunedì al sabato

- 14.30 – 15.00 lunedì e martedì

Centralino

- Il centralino dell’istituto assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico dalle ore

8.00 alle ore 23.30 per la sede centrale e dalle ore 8.00 alle 18.00 per la succursale.

L’operatore comunicherà il nome e la qualifica di chi risponde e provvederà a indirizzare,

eventualmente, il richiedente all’ufficio competente.

- E’ garantito un servizio di portineria: presso l’ingresso sono presenti operatori scolastici,

riconoscibili per il cartellino di identificazione e la divisa d’istituto

Aspetti operativi

La distribuzione dei moduli di iscrizione per le classi prime avviene con la collaborazione della

segreteria degli istituti comprensivi entro il termine stabilito dal Ministero. La consegna dei

documenti comprovanti l’acquisizione del Titolo di scuola media inferiore avverrà nei primi giorni di

luglio, la cui data è comunicata a tutti gli alunni iscritti a mezzo loro segreterie.

Il rilascio dei documenti è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria, per la sede

centrale e con consegna diretta all’alunno in succursale:

- Certificati di iscrizione e frequenza: tre giorni lavorativi dal momento della richiesta

(acquisizione della richiesta per la succursale);

- Certificati con votazione: entro cinque giorni

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- Attestati e documenti sostitutivi del Diploma: sono consegnati a “vista” a partire dal 3^

giorno successivo alla pubblicazione dei risultati finali;

- Documenti di valutazione degli alunni (1^ periodo) sono consegnati direttamente dal

Dirigente scolastico o dal docente vicario entro otto giorni dal termine delle operazioni di

scrutinio;

- I risultati dello scrutinio finale sono pubblicati all’albo dell’Istituto entro tre giorni dal termine

delle operazioni generali di valutazione fatto salvo la verifica dell’avvenuta comunicazione

dell’eventuale insuccesso scolastico alle famiglie degli studenti interessati. E’

successivamente garantito ai genitori la possibilità di un colloquio con un docente della

classe nei giorni successivi la pubblicazione dei risultati, sia per gli alunni con esito negativo,

sia per quelli con giudizio sospeso;

- Diplomi originali: entro 15 giorni dalla fornitura ad opera dell’Ufficio Scolastico Territoriale di

Padova

- Certificati di servizio o di altro tipo (personale docente e ATA): entro 10 giorni dalla richiesta

Bacheche

Per le comunicazioni in formato cartaceo l’Istituto adotta i seguenti strumenti:

- bacheche degli studenti;

- bacheche d’istituto;

- bacheche docenti;

- bacheche – albo sindacale;

- bacheche per informazioni relative all’organizzazione del servizio.

Affissioni

All’albo d’istituto restano affissi fino al termine delle lezioni:

- orario generale delle lezioni;

- quadro dei turni di sorveglianza all’intervallo e alla pausa pranzo;

- elenco eletti organi collegiali.

Regolamenti

Sono presenti e consultabili anche a mezzo sito:

- Regolamento di disciplina di istituto;

- Regolamento Collegio Docenti;

- Patto di corresponsabilità

- Aula studio;

- Viaggi e visite di istruzione;

- Laboratori informatici;

- Laboratorio linguistico;

- Mobile classroom;

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- Laboratorio chimica/fisica/biologia.

PARTE IV

AMBIENTI E SPAZI SCOLASTICI

Uso locali scolastici

L’uso dei locali e delle attrezzature al di fuori dell’orario scolastico è concesso secondo i criteri

stabiliti dal Consiglio d’Istituto.

La concessione d’uso può essere data a componenti interne all’istituto per lo svolgimento di

attività culturali, sociali e civili che devono essere compatibili, però, con le finalità della scuola. La

domanda deve essere inoltrata al Dirigente scolastico che accerterà:

- esistenza di un progetto alla realizzazione del quale è legata la concessione;

- determinazione spazi e tempi di utilizzo;

- vigilanza da parte di docenti e personale ATA;

- compatibilità con il servizio del personale ausiliario;

- non condizionamento e disturbo dell’attività didattica

l’eventuale presenza di esperti esterni per la realizzazione del progetto dovrà essere autorizzata

dal Dirigente scolastico.

I criteri per l’uso a esterni devono essere definiti dal Consiglio di Istituto e dal Dirigente scolastico,

non può essere fatto uso improprio delle strutture e delle attrezzature, inoltre devono essere date

opportune garanzie in merito alla salvaguardia del patrimonio, sicurezza di persone e cose e

corrisposto un canone per la pulizia dei locali.

L’istituto Calvi non concede in uso i propri locali:

- per propaganda commerciale;

- per attività a scopo di lucro;

- come sedi di fatto di associazioni operanti al di fuori della scuola

E’ consentito l’uso del locale adibito ad aula studio agli studenti, previa autorizzazione della

presidenza e deposito del libretto personale.

Pulizia e idoneità locali

Per l’attuazione degli standard di qualità relativi alle condizioni ambientali dei due plessi scolastici

dell’ITC “P.F. Calvi”, in Via S. Chiara, 10 e in Via Sanmicheli, 8 è importante ricordare che la

gestione degli edifici sia per quanto riguarda l’adeguamento delle strutture e la manutenzione

straordinaria, sia per determinate spese di funzionamento, in base alla legge n. 23 del gennaio ’96

sono di competenza dell’Amministrazione provinciale.

Il mantenimento dell’igiene e della pulizia dei locali scolastici e degli spazi esterni è affidata alla

diligenza degli addetti e alla buona educazione degli studenti.

Le modalità di erogazione dei servizi di pulizia e di riordino dei locali sono stabiliti, con piano delle

attività, ai sensi dell’art. 53 c1 del CCNL 2006/09 dal Direttore dei Servizi amministrativi, sulla base

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delle direttive del Dirigente scolastico e sentito il personale ATA durante apposite riunioni delle

diverse figure professionali.

Il DGSA individua i settori di lavoro e le mansioni richieste per ogni profilo professionale per ogni

sede, i turni di lavoro e gli orari di servizio.

L’istituto Calvi si impegna a garantire, attraverso l’opera del proprio personale e mediante la

sensibilizzazione degli studenti, che la giornata scolastica si svolga nelle migliori condizioni di

sicurezza. A tal fine, il Dirigente scolastico:

- emana disposizioni a tutto il personale, affinché sia assicurata la vigilanza all’entrata,

all’uscita dalle lezioni, all’intervallo e alla pausa pranzo;

- informa attraverso formazione specifica rivolta a tutto il personale, agli studenti sulle norme

di sicurezza da rispettare, nonché sui comportamenti da tenere in caso di emergenza;

- assicura la formazione del personale in tema di sicurezza.

Fondamentale è il servizio di prevenzione e protezione dei rischi, per questo il Dirigente scolastico

nomina:

- il Responsabile del Servizio RSPP;

- il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza su individuazione delle RSU;

- gli addetti al servizio di Primo soccorso;

- gli addetti al servizio antincendio e ai servizi di evacuazione in caso di emergenza.

Sono depositati in Presidenza:

- il Documento di Valutazione dei rischi;

- il Piano per la gestione delle emergenze.

Oltre alle aule destinate all’attività didattica ordinaria, ai locali adibiti all’attività amministrativa e ai

servizi, l’Istituto Calvi dispone:

- aula Magna

- biblioteca

- aule docenti;

- laboratori informatici;

- laboratori scientifici (chimica, fisica, biologia)

- laboratorio linguistico

- palestra;

- bar.

Tutti i locali sono accessibili ai disabili anche a mezzo ascensore.

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PARTE V

SEGNALAZIONE E VALUTAZIONE

Reclami e suggerimenti

La gestione dei reclami e suggerimenti è un’azione importante e fondamentale per le

amministrazioni per molteplici motivi: in primo luogo, consente di migliorare il servizio alla luce delle

considerazioni provenienti dall’utente, predisponendo rimedi e azioni correttive e preventive,

dall’altro permette di migliorare la soddisfazione e il consenso attorno alla stessa organizzazione e

ai servizi erogati, diventando così un modo per migliorare e monitorare più in generale la qualità

dei servizi e per diffondere l’immagine di una istituzione attenta alle esigenze e ai feedback dei

suoi utenti/clienti.

I reclami/suggerimenti vanno presentati utilizzando l’apposito modulo o comunque in forma scritta,

quelli orali o telefonici debbono, successivamente essere sottoscritti e indirizzati al Capo d’istituto.

Gli studenti, famiglie e utenti si sentono coinvolti in un processo di gestione anche attraverso

l’attenzione prestata alle loro opinioni nella convinzione dell’importanza di tale contributo. Pertanto

al Calvi si cerca di far passare anche il messaggio:

- i reclami/suggerimenti sono ben accetti;

- verranno presi tutti in considerazione e sarà data una risposta entro 48 ore. Per le dinamiche

più complesse che richiedono approfondimenti, ascolto di terzi interessati la risposta

avviene entro 15 giorni. La risposta sarà data oralmente, via e-mail, per telefono o scritto e

nei casi più importanti attraverso un incontro;

- le informazioni verranno utilizzate per migliorare il servizio e il fatto di aver “segnalato” non

provocherà discriminazioni o ritorsioni da parte del personale;

- è possibile migliorare l’atteggiamento degli operatori coinvolti, che devono comprendere

che la gestione dei reclami è una parte integrante sia della attività di “cura” dell’utente, sia

dell’attività specifica di ognuno di essi e non un’intrusione.

Valutazione del servizio

L’Istituto Calvi ha da sempre attuato una politica di valutazione dei propri servizi al fine di poter

soddisfare le aspettative dell’utente, ponendo l’attenzione sull’efficacia delle azioni e dei processi.

E’ dovutamente cosciente l’istituto che la valutazione non è sempre facile, in quanto la scuola ha:

- standardizzabilità limitata, in quanto alcuni elementi possono essere misurati in forma

quantitativa, in modo oggettivo, mediante tempi, frequenze, percentuali (esiti corsi di

recupero, risultati scolastici ecc.), altri solo in forma qualitativa in termini di comportamenti

attesi, altri non sono misurabili e possono essere valutati unicamente attraverso percezione

di chi fruisce il servizio (ad esempio flessibilità della struttura);

- eterogeneità: modalità di lavoro simili possono dare risultati del tutto diversi in base

all’ambiente in cui viene erogato il servizio;

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- centralità delle risorse umane, poiché la finalità della scuola è proprio la “formazione del

capitale umano” che va oltre la semplice attività di istruzione.

Ma, è anche indiscutibile che:

- il docente è continuamente osservato, giudicato, valutato;

- che il processo educativo è visibile all’ “utente” per cui le famiglie e gli allievi valutano

subito il livello organizzativo e l’efficienza della scuola;

- il ritorno di giudizio dell’ “utente” è molto rapido, in quanto è sempre presente o comunque

ha molti contatti, per cui è facile rilevarne attese, bisogni, desideri, conferme , valutazioni e

percezioni;

- la circolazione di notizie negative avviene con facilità.

Attenzione particolare di analisi, nell’Istituto, ha:

- il successo formativo;

- il ripensamento del curricolo ed i percorsi dell’offerta formativa, in relazione alla domanda

del territorio;

- l’organizzazione scolastica e le attività extrascolastiche in relazione alla missione principale

della scuola;

- la flessibilità dell’orario, la diversa articolazione della durata delle lezioni in relazione alle

finalità formative;

- l’inserimento di insegnamenti integrativi (es. lettorati) facoltativi per migliorare e

completare l’apprendimento;

- l’organizzazione di attività di recupero e sostegno e di personalizzazione formativa per far

fronte alle difficoltà di studio e di apprendimento;

- la promozione di azioni di potenziamento delle capacità e il riconoscimento delle

eccellenze per sostenere il merito scolastico;

- l’organizzazione e gestione di attività di servizio anche in un’ottica di economicità delle

risorse finanziarie impiegate;

- la finalizzazione di attività di orientamento scolastico per migliorare i percorsi personali di

studio e ridurre perdite e dispersioni;

- la ricerca di risposte sempre più adeguate ed efficaci ai bisogni educativi, di istruzione e

sociali;

- l’offrire una “buona” scuola in termini di efficacia (azione formativa) ed efficiente

(organizzazione ed impiego risorse).

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PARTE VI

VALIDITA’

La presente Carta dei servizi entra in vigore a seguito sua approvazione da parte degli Organi

competenti.

Eventuali modifiche devono essere proposte dal Dirigente scolastico, docenti e personale ATA in

relazione a mutamenti organizzativi o disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi, in

norme di legge o circolari ministeriali.

PUBBLICITA’

Copia della presente Carta dei servizi è affissa all’albo Docenti delle sedi, Albo alunni e del

personale ATA e pubblicato nel sito d’istituto.

Padova, 19 GIUGNO 2012