Carta dei Servizi 2008-2009

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Anffas Trentino Onlus La carta dei servizi anno 2008|2009 realizzata con la supervisione scientifica di CERGAS Bocconi

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ANFFAS Trentino Onlus - Carta dei servizi 2008 - 2009

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Anffas TrentinoOnlus

La carta dei servizi

anno 2008|2009

realizzata con la supervisionescientifica di CERGAS Bocconi

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Vuoi saperne di più della nostra associazione?Vienici a trovare nella Sede CentraleTrento, via G.B. Trener, n. 8telefono: 0461 40.75.11fax: 0461 40.75.00

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o visita il nostro sito internetwww.anffas.tn.it

Il logo di ANFFAS Onlus è rappresentato da una Rosa di colore blu,simbolo di qualcosa di raro e prezioso, con il capo reclinato per ilpeso di dover sostenere per tutta la vita la disabilità, supportata daun tutore che ne rende forte lo stelo e che rappresenta la forza dellefamiglie che si danno reciproco sostegno, racchiusa in un riquadroche rappresenta l’unità dell’Associazione.Utilizzando il logo nazionale ANFFAS TRENTINO Onlus ha inteso richia-mare gli oltre 40 anni di servizio alla comunità trentina.

PROGETTO GGRAFICO EE IIMPAGINAZIONE Komunicazione | via roggia 26 rovereto (tn) | telefono 0464 423691 internet www.komunicazione.it | email [email protected] Archivi ANFFAS

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Indice della Carta

PRESENTAZIONE DELLA CARTA CHI È ANFFASPRINCIPI DI EROGAZIONE DEI SERVIZI DIRITTI E DOVERI DELL'UTENTE E DEI SUOI FAMILIARICOME ACCEDERE AI SERVIZI ANFFAS TRENTINO ONLUSSTRUMENTI DI ASCOLTO E TUTELAGLOSSARIO

I servizi ANFFAS Trentino Onlus: cosa vi offriamo,cosa vi promettiamo

CENTRO SOCIO EDUCATIVO (CSE)CENTRO SOCIO OCCUPAZIONALE (CSO)COMUNITÀ ALLOGGIOPERCORSO LAVORO (PER.LA.)CENTRO ABILITATIVO PER L'ETÀ EVOLUTIVA "IL PAESE DI OZ"CENTRO RESIDENZIALE "NUOVA CASA SERENA" SERVIZIO ASSISTENZA SCOLASTICASERVIZIO ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARESERVIZIO DI CONSULENZA SANITARIAAREA VOLONTARIATO - PROGETTO "LIBERAMENTE INSIEME"SERVIZI ASSOCIATIVI

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PRESENTAZIONE EINFORMAZIONI

GENERALI

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6 LA CARTA DEI SERVIZI

Presentazione della carta

Cara amica / Caro amico quella che stai per leggere è la Carta dei Servizi2008/2009 che ANFFAS Trentino Onlus ha realizzato in col-laborazione con il CERGAS dell'Università Bocconi diMilano1.

Come nella sua prima edizione, questo documento è statopensato per essere uno strumento di trasparenza e di dia-logo tra ANFFAS Trentino Onlus e tutti coloro che sonointeressati a conoscere le attività proposte dalla nostraAssociazione (famiglie; volontari; donatori; Enti Locali;scuole; società civile; etc.).

In esso potrai trovare tutte le informazioni riguardanti lafilosofia e i principi a cui ci ispiriamo, le modalità da segui-re per accedere ai nostri servizi e le attività proposte neinostri centri. In altre parole - e volendo utilizzare un paral-lelismo - quella che hai in mano rappresenta la "Cartad'Identità" di ANFFAS Trentino Onlus, leggendo la qualeavrai modo di conoscere un po' di più "chi siamo" e "cosafacciamo".Per noi la redazione di questa "Carta dei Servizi" ha rappre-sentato un momento di auto-analisi, anche dal punto divista organizzativo, nello spirito di migliorare e precisaresempre di più i nostri servizi e gli interventi offerti alle per-sone con disabilità e alle loro famiglie

Buona lettura

NNOOTTAA 11 Centro di Ricerca per laGestione delle Aziende Sanitarie eSociali dell'Università Bocconi diMilano. Per ulteriori informazioni: [email protected].

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LA CARTA DEI SERVIZI 7

Chi è ANFFAS

Fondata nel 1958, ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie Fanciulli Adulti Subnormali) èla prima associazione italiana sorta a tutela dei diritti delle persone con disabilità e delleloro famiglie. Nel corso della propria esperienza l'Associazione ha cambiato la sua denomi-nazione in "Associazione famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale", man-tenendo comunque l'acronimo storico.

ANFFAS non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà, attivando-si per la tutela di diritti civili a favore di persone svantaggiate e delle loro famiglie, affinchésia loro garantito il diritto inalienabile a una vita libera e tutelata, il più possibile indipen-dente, nel rispetto della propria dignità. Coerentemente con tali obiettivi, l'Associazionerealizza attività educative e riabilitative, finalizzate all'assistenza e alla formazione, svolte inapposite strutture e differenziate in base all'età e agli specifici bisogni dell'utente.

ANFFAS Nazionale si è data negli anni un'elaborazione coerente di un "Pensiero" associati-vo sulle tematiche della disabilità che afferma con forza alcuni punti cardine: 1. la disabilità non è tanto una condizione di vita a cui ricondurre una categoria di perso-ne, ma il risultato dell'interazione tra una condizione di salute e i fattori ambientali nei qualila persona vive; 2. in conseguenza di ciò, l'Associazione propone l'evoluzione da un modello medico a un"modello sociale", dove la disabilità è considerata un problema sociale, non privato. Lacura e il trattamento non rappresentano quindi solo eventi medici, ma anche programmi,progetti e processi di inclusione sociale. In questa direzione, prendersi cura significa occu-parsi di diritti umani e l'adattamento individuale deve essere accompagnato dal cambia-mento sociale;3. infine, si riconosce il diritto di ogni persona con disabilità a vivere una vita degna diessere vissuta. Quindi l'Associazione valuta le azioni di politica sociale e i programmi dicura, tutela e sostegno in funzione della loro capacità di attivare processi reali di migliora-mento della qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. L'obiettivo del-l'integrazione si è pertanto sviluppato nell'obiettivo dell'inclusione sociale, a partire dai luo-ghi di aggregazione, istruzione e lavoro.

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8 LA CARTA DEI SERVIZI

L'Associazione adotta i diritti umani come paradigma per l'analisi della condizione esisten-ziale, sociale ed economica della persona con disabilità e della sua famiglia e individua nelprocesso di presa in carico globale e continuativa la condizione generale necessaria daimplementare.

Dal 2002 Anffas Nazionale ha optato per una forma organizzativa più funzionale e adegua-ta ai tempi, divenendo una federazione di 183 Associazioni autonome e indipendenti, lega-te tra loro da un patto di solidarietà che ne connota le caratteristiche e ne delinea i valorie i principi ispiratori di riferimento: i diritti di cittadinanza, il sostegno alle famiglie e la soli-darietà tra le persone.

La sezione di Trento (fondata nel 1965) da Aprile del 2003 è diventata un'associazioneautonoma e denominata ANFFAS TTrentino OOnlus, che garantisce l'assistenza a circa 570persone con disabilità attraverso la gestione di 46 unità operative distribuite sul territoriodi Trento città e Provincia (dati al 31-12-2007).

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10 LA CARTA DEI SERVIZI

Principi di erogazione dei servizi

UGUAGLIANZA

Per ANFFAS Trentino, il principio ddi uuguaglianza poggia le proprie basi sul riconoscimento esulla valorizzazione delle diversità. L'essere diversi rappresenta una ricchezza per tutti, edè quindi nella diversità che a tutti devono essere garantiti gli stessi diritti. In quest'ottica, ilsoggetto affetto da disabilità è Persona e come tale ha il diritto di essere aiutato a realiz-zare e a mettere a frutto tutte le sue potenzialità all'interno di un progetto di vita. Taleaiuto sarà opportunamente modulato in considerazione dell'età, delle condizioni della per-sona e delle circostanze concrete (familiari; sociali; economiche; etc.) in cui si svolgel'azione educativa. L'approccio d'intervento prescelto dall'Associazione è quindi quello dipartire da ciò che l'utente ha (e non da ciò che manca), cercando di potenziare al massi-mo le risorse di cui è portatore, favorendo in tale modo la promozione e l'inclusione del-l'assistito all'interno della società di riferimento (scuola; mondo del lavoro; comunità terri-toriale; etc.).

CONTINUITÀ DEL SERVIZIO

Date le specifiche finalità caratterizzanti ANFFAS e i suoi servizi, al principio ddi ccontinuitàdel sservizio devono essere attribuiti tre differenti significati:

1. in primo luogo per ANFFAS "continuità del servizio" significa garantire ai proprio assi-stiti un progetto educativo che sia un vero e proprio progetto di vita, la cui realizzazione èassicurata anche dopo il venir meno dei genitori e/o tutori di riferimento; 2. in secondo luogo, essendo il servizio offerto da ANFFAS solo una delle possibili risorseattivabili, l'Associazione si colloca in un rapporto di collaborazione e di rete con gli altri entipresenti sul territorio (Comune; ASL; scuola; etc.), favorendo la realizzazione di un proget-to educativo unico in un'ottica di continuità e di integrazione completa della persona condisabilità e della sua famiglia all'interno del contesto sociale di riferimento; 3. infine, "continuità del servizio" deve essere intesa come l'impegno di cui ANFFAS si facarico nel porre in essere tutte le condizioni che possano evitare l'irregolare funzionamen-to o l'interruzione dei propri servizi, per quanto direttamente può essere riconducibile allapropria sfera di responsabilità. Nel caso in cui il funzionamento risultasse irregolare e/o

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LA CARTA DEI SERVIZI 11

interrotto per cause di forza maggiore, l'Associazione si impegna ad adottare misure voltead arrecare il minor disagio possibile ai propri utenti e ai loro familiari.

PARTECIPAZIONE

Il valore della partecipazione per ANFFAS Trentino deve essere declinato in due differentimodi: partecipazione aalla vvita aassociativa ee ppartecipazione aal pprogetto eeducativo ddel ppro-prio ffamiliare. In quanto associazione di famiglie, ANFFAS si è dotata di un sistema di gestione in gradodi garantire il rispetto dei criteri di democraticità e partecipazione. Al verticedell'Associazione vi è l'Assemblea dei soci composta da 409 membri (dato al 31 dicembre2006), rappresentativi di circa 570 famiglie. Tra le competenze attribuite all'Assemblea(convocata almeno una volta all'anno), vi è quella di eleggere il Presidente (rappresentantelegale dell'Associazione) e i membri del Consiglio Direttivo (organo di gestionedell'Associazione). Il rapporto famiglia/Associazione viene favorito anche attraverso la pro-posta di momenti associativi e l'istituzione dei Genitori Responsabili (nominati dalConsiglio Direttivo), cui è attribuita una funzione di accoglienza delle nuove famiglie e diraccordo con l'Associazione. Per l'adozione del Progetto Educativo Individualizzato (PEI), la condivisione con la famigliarappresenta una condizione indispensabile e questo ruolo è peculiarmente rilevante inun'Associazione di genitori come ANFFAS Trentino, in virtù della concezione che li vedecome responsabili primi e naturali dell'educazione dei propri figli. Infatti, gli operatori diANFFAS agiscono in stretta collaborazione con la famiglia e non in alternativa alla stessa.Per favorire tale gestione partecipata e condivisa, ANFFAS TRENTINO si impegna a istitui-re formali momenti di collaborazione e confronto con i genitori, per garantire la miglioreprogrammazione e verifica degli interventi offerti e dei risultati di volta in volta conseguiti.

TRASPARENZA E INFORMAZIONE

L'Associazione, al fine di rendere effettiva la "gestione partecipata" e favorire l'affermarsidi un rapporto fiduciario con i propri interlocutori istituzionali (famiglie; Pubblica

Principi di erogazione dei servizi

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Amministrazione; donatori) si impegna a fornire informazioni complete e trasparentiriguardanti la propria attività attraverso la pubblicazione e la distribuzione della presen-te Carta dei Servizi (consegnata a tutte le famiglie degli utenti; reperibile presso ognisede dell'Associazione e sul nostro sito www.anffas.tn.it) e la stesura dell'annualeBilancio Sociale (reperibile presso ogni sede dell'Associazione).

PROFESSIONALITÀ DEL PROPRIO PERSONALE

Data la centralità ricoperta dalla forza lavoro in un servizio come quello offerto, in que-sti anni l'Associazione si è impegnata a sviluppare una politica di gestione delle perso-ne (dipendenti e volontari) che fosse realmente attenta alla realtà del singolo indivi-duo, cercando di valorizzarne la professionalità e le motivazioni. Coerentemente contale visione, ANFFAS TRENTINO ha attivato e si impegna a realizzare interventi di for-mazione continua, a favorire la responsabilizzazione di ogni équipe di lavoro in unalogica di crescita professionale, a introdurre strumenti per l'analisi della soddisfazionelavorativa e figure professionali di supporto a ogni singolo dipendente e/o volontario.

CONIUGARE L'EFFICACIA CON L'EFFICIENZA

Fermi restando i principi ispiratori e i valori di riferimento precedentemente dichiarati,l'ANFFAS sta modificando le strategie del proprio agire e il proprio modello di gestio-ne. Efficienza, innovazione e diversificazione dei propri servizi, miglioramento continuo,rappresentano i criteri con i quali l'Associazione si impegna ad affrontare le sfide delfuturo. In quest'ottica l'Associazione si impegna a porre le condizioni affinché le risorseeconomico-finanziarie raccolte siano utilizzate in maniera sempre più efficiente, senzapregiudizio per la qualità dei servizi erogati e il perdurare della propria attività.

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Diritti e doveri degli utenti e dei loro familiari

DIRITTI

§ A oogni nnostro uutente viene riconosciuto il diritto di essere assistito e seguito con com-petenza, professionalità e attenzione, garantendo la mobilitazione di tutte le risorse dispo-nibili che possano favorire la promozione e valorizzazione delle proprie potenzialità.§ Alle ffamiglie ddei nnostri utenti viene riconosciuto un ruolo significativo nella formulazio-ne del Progetto Educativo Individualizzato (PEI), nonché il diritto di ricevere tutte le infor-mazioni riguardanti il proprio assistito e di poter chiaramente identificare le persone chehanno in carico il proprio familiare. § Alle ffamiglie ddei nnostri utenti è riconosciuto il diritto di esprimere le proprie opinioniattraverso la predisposizione di appositi ruoli organizzativi e strumenti di comunicazione(responsabile di struttura; coordinatore; genitore responsabile; momenti assembleari;somministrazione periodica di questionari, procedure di ascolto). In tale modo l'ANFFASriconosce ai propri interlocutori privilegiati il diritto di proporre suggerimenti, seguendo lenormali procedure messe a loro disposizione a tutela di tale diritto.§ AAi nnostri uutenti ee aalle loro famiglie viene assicurato il rispetto della propria privacy e delsegreto professionale, garantiti da tutto il personale che ruota intorno all'utente e chelavora all'interno del servizio (dipendenti; liberi professionisti; volontari; tirocinanti).

DOVERI

§ OOgni ppersona cche accede ai nostri servizi ha il dovere di rispettare le norme che ne regolano il funzionamen-to, al fine di garantire la migliore erogazione delle prestazioni e favorire la buona conviven-za tra gli ospiti. § OOgni ffamiglia ddeve accettare le soluzioni operative prescelte dal personale che - a pari-tà di risultati/benefici - siano più razionali ed economiche. § II ffamiliari ddei nnostri assistiti devono assumere un comportamento responsabile e

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14 LA CARTA DEI SERVIZI

rispettoso verso gli operatori, collaborando con loro nella realizzazione del progetto educa-tivo condiviso. § OOgni ffamiglia èè pparte attiva nella realizzazione del Progetto Educativo Individualizzato(PEI) e pertanto deve assicurare quelle condizioni utili alla sua realizzazione: - comunicare l'emergere di ogni nuova situazione, in modo da consentire un pronto ade-guamento degli interventi (cambio delle cure farmacologiche; esiti delle consulenze medi-che esterne; nuovo regime alimentare; etc.); - garantire le condizioni igieniche in modo tale da permettere all'assistito l'immediatoaccesso alle attività del servizio; - su richiesta del personale, fornire gli ausili e gli strumenti non in dotazione alla struttura,ma necessari allo svolgimento delle prestazioni.

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LA CARTA DEI SERVIZI 15

Come accedere ai nostri servizi

Il Servizio Sociale di Zona,in accordo con la famiglia,può inoltrare, in qualunquemomento, la richiesta diinserimento in ComunitàAlloggio, nei Centri Socio-educativi e Socio-occupa-zionali gestiti da ANFFASTrentino Onlus. La richiestaarriva al Servizio Sociale diANFFAS che, tramite appo-sita equipe composta darappresentanti rispettiva-mente della Presidenza,della Direzione e dei pro-fessionisti interni (psicolo-go, pedagogista, consulen-te medico e assistentesociale), valuta il caso sta-bilendo se vi sia coerenzatra diagnosi e le tipologied'utenza afferenti adANFFAS.

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Servizio Socialedi Zona

ANFFAS TrentinoOnlus

Equipe di valutazione

Presa in carico e assegnazione

Valutazione d’idoneità

Comunicazioneesito

Comunicazioneesito

No

MODALITÀ DI ACCESSO AI SERVIZI DEI CENTRISOCIO-EDUCATIVI (CSE), CENTRI SOCIO-OCCU-PAZIONALI (CSO) E COMUNITÀ ALLOGGIO

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16 LA CARTA DEI SERVIZI

Nella fase di valutazione i vari professionisti, in base alla loro competenza specifica, effet-tuano individualmente uno o più incontri (domiciliari o non) sia con il potenziale utente, siacon la sua famiglia, al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie ed esprimono,ciascuno in modo autonomo, il proprio giudizio d'idoneità. Successivamente l'equipe si riu-nisce, e si giunge ad una valutazione collettiva ed unanime sul caso: idoneo/non idoneo.L'esito di tale valutazione viene trasmesso al Servizio Sociale e alla famiglia mediantecomunicazione scritta ed eventualmente attraverso un incontro. Il tempo d'attesa per talevalutazione va da un minimo di 30 a un massimo di 60 giorni, a partire dalla ricezione dellarichiesta proveniente dal Servizio Sociale di Zona.

In caso di presa in carico avviene la formalizzazione dell'ingresso, nella quale vengono sta-bilite le modalità dell'inserimento, in accordo con il Servizio Sociale di Zona e la famiglia:§ data di inizio dell'erogazione dei servizi; § modalità e frequenza delle attività; § periodo di prova, quando previsto nel progetto di inserimento (da 3 a 6 mesi con lapossibilità di rinnovo di altri 6 mesi in base alle necessità);§ modalità e frequenza delle verifiche e degli incontri con il Servizio Sociale e le famiglie.

L'inserimento viene stabilito tenendo conto dei posti disponibili e delle risorse finanziarie.Viene inoltre richiesta alla famiglia la documentazione socio-sanitaria necessaria alla presain carico.

MODALITÀ DI ACCESSO AL "PROGETTO PER.LA"

L'attivazione del Progetto Per.La. avviene attraverso le segnalazione degli istituti scolastici,degli assistenti sociali, dell'Agenzia per il lavoro o su iniziativa di altre realtà presenti sulterritorio. In questa fase di valutazione pre-inserimento, gli operatori dell'ANFFAS TrentinoOnlus provvederanno alla valutazione funzionale del caso a cui seguirà l'eventuale presa incarico da parte del Progetto Per.La., con la relativa elaborazione di un percorso individualiz-zato. Il risultato della valutazione e l'eventuale presa in carico verranno comunicati entro i60 giorni dalla data di presentazione della richiesta.

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LA CARTA DEI SERVIZI 17

MODALITÀ DI ACCESSO AI SERVIZI DE "IL PAESE DI OZ"

Per accedere ai servizi forniti da "Il Paese di Oz" è necessario che la famiglia contatti tele-fonicamente il Centro, fissando un primo incontro con la neuropsichiatra e la psicologa,durante il quale si concordano i termini dell'eventuale presa in carico, immediata o differi-ta. La decisione in merito all'accettazione della domanda è comunque subordinata allosvolgimento di un periodo di osservazione specialistica e ai vincoli posti da esigenze orga-nizzative e logistiche del Centro.

MODALITÀ DI ACCESSO A "NUOVA CASA SERENA"

La domanda per il servizio residenziale del Centro deve essere inoltrata al Servizio Socialedi Zona, il quale la invia alla Direzione di Nuova Casa Serena. La domanda viene vagliatadell'equipe di valutazione di ANFFAS Trentino Onlus, in base a criteri di gravità, età e terri-torialità. A partire da tale valutazione e tenendo in considerazione i posti disponibili, l'equi-pe decide in merito all'accoglimento della persona all'interno della struttura. Per il servizio temporaneo di sollievo, le richieste devono essere comunque inviate alServizio Sociale di Zona, che contatterà direttamente la Direzione del Centro. In questospecifico caso l'ingresso temporaneo nella struttura è subordinato alla disponibilità dei posti.

MODALITÀ DI ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZASCOLASTICA

La richiesta viene inoltrata ad ANFFAS TRENTINO onlus direttamente dagli Istituti scolasti-ci, che ne fanno richiesta del servizio in relazione al numero di alunni certificati e/o conbisogni educativo speciali.

MODALITÀ DI ACCESSO AL SERVIZIO DI ASSISTENZAEDUCATIVA DOMICILIARE

La richiesta per il servizio di assistenza educativa domiciliare deve essere inoltrata diretta-mente al Servizio Sociale di Zona, il quale la invia ad ANFFAS Trentino onlus che provvedeall'attivazione del servizio secondo tempi e modalità concordate con l'assistente sociale diriferimento.

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Strumenti di ascolto e tutela

Coerentemente con le logiche e le strategie di migliora-mento delle proprie attività, l'Associazione si impegna asomministrare periodicamente un questionario creato alfine di rilevare il livello di qualità dei servizi erogati. Lo stru-mento è stato pensato in modo tale da consentire a ognisingola famiglia di esprimere la propria opinione rispetto adeterminate aree del servizio (comunicazione conl'Associazione; rapporto con gli operatori; logistica; etc.),nonché di manifestare in modo più libero e diretto i proprisuggerimenti. I dati raccolti saranno condivisi attraverso laloro pubblicazione nel Bilancio Sociale.

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1. Indichi a quale/i servizio/i il Lei e il Suo familiare accedete attualmenteCentro Socio-Educativo (CSE) Centro Socio-Occupazionale (CSO)Comunità Alloggio Progetto Per.La. Il Paese di Oz Nuova Casa Serena

Consulenza sanitariaAssistenza Scolastica Assistenza Domiciliare Educativa Servizio di Assistenza e Informazione (SAI)

2. Indichi in quali di queste località si trova il Centro ANFFAS Trentino Onlus frequentato dal Suo familiare

ArcoBorgo Valsugana Campo Lomaso CavaleseConceiRovereto

Fiera di Primiero Pozza di FassaTioneTrentoVilla Agnedo

3. Da quanto tempo il Suo familiare è utente di ANFFAS Trentino Onlus? Da meno di 1 anno Da 1 a 3 anniDa 3 a 5 anniDa più di 5 anni

ANFFAS TRENTINO ONLUS - QUESTIONARIO

Gentile Signora, Egregio Signore ANFFAS Trentino ONLUS conduce periodicamente un monitoraggio con l'obiettivo di analiz-zare in modo puntuale lo stato di funzionamento dei propri servizi e il livello di soddisfazio-ne dei suoi utenti. È nell'ambito di tale finalità che Le chiediamo gentilmente di risponderealle seguenti domande, esprimendo la Sua opinione con lla mmassima llibertà ee ssincerità;coerentemente con questo, Le ricordiamo che il qquestionario èè aanonimo. La Sua collabora-zione ci sarà utile per migliorare la qualità dei nostri servizi e pertanto La ringraziamo per iltempo dedicatoci.

Avvertenza: nel caso il Suo assistito acceda a più di un servizio tra quelli indicati Le chie-diamo cortesemente di barrare tutte le caselle corrispondenti ai servizi utilizzati.

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4. Per quale motivo ha scelto i servizi offerti da ANFFAS Trentino Onlus? (possono essere scelte più risposte)

Perché non c’erano alternative sul territorio; Perché mi sono stati consigliati da conoscenti;Perché sono stato indirizzato dai Servizi Sociali di Zona; Perché ho ritenuto che fossero i migliori Perché è un’Associazione che accoglie anche la famiglia Altro (specificare)

5. Complessivamente si ritiene soddisfatto del servizio ricevuto da ANFFAS Trentino Onlus?

Molto soddisfattoSoddisfattoMediamente soddisfatto Poco soddisfatto Per nulla soddisfatto

6. Rispetto alla comunicazione tra ANFFAS Trentino onlus e famiglie degli utenti, come valuta la qualità e la quantità delle informazioni fornite dall’Associazione?

Molto soddisfacenteAbbastanza soddisfacenteMediamente soddisfacente Poco soddisfacente Per nulla soddisfacente

7. Ritiene che gli spazi e le attrezzature utilizzati per lo svolgimento delle attività siano idonei?

Molto idonei IdoneiMediamente idonei

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Poco idonei Per nulla idonei

8. Abitualmente, ritiene che gli operatori dei servizi ANFFAS Trentino Onlussi pongano in modo cortese e disponibile nei Suoi confronti e nei confronti del Suo assistito?

Molto cortese e disponibile Cortese e disponibile Mediamente cortese e disponibilePoco cortese e disponibile Per nulla cortese e disponibile

9. Secondo Lei, quali sono gli aspetti che caratterizzano positivamente i servizi di ANFFAS Trentino Onlus?

10. Secondo Lei, quali sono gli aspetti dei servizi di ANFFAS Trentino Onlus che dovrebbero essere migliorati?

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22 LA CARTA DEI SERVIZI

Affiancato al questionario, e per garantire una maggioretrasparenza tra l'associazione e le famiglie, viene messo adisposizione un modulo per la segnalazione di suggerimen-ti e/o eventuali difficoltà incontrate. ANFFAS si impegna aprenderli in considerazione con la dovuta serietà.

MODULO PER I SUGGERIMENTI

Data:

Cognome e Nome:

Telefono:

Servizio e sede territoriale:

Suggerimenti da proporre:

Il sottoscritto dichiara di prestare il proprio consenso all'utilizzo dei dati personali solo edesclusivamente nell'ambito della procedura riferita alla presente segnalazione ai sensidel D.Lgs. 196/03 "Codice in materia di protezione dei dati personali".

Firma

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LA CARTA DEI SERVIZI 23

Glossario ANFFAS

Consiglio DDirettivo: il Consiglio Direttivo ha tutte le facoltà e i poteri necessari per il conse-guimento dei fini dell'Associazione e per la gestione ordinaria e straordinariadell'Associazione stessa che non siano dalla legge o dallo statuto espressamente riservatiall'Assemblea. Può delegare alcune funzioni ad un Ufficio di Presidenza, appositamentecostituito.

Direzione ddei SServizi: gestisce funzionalmente i CSE, i CSO, il Centro abilitativo Paese diOz, le Comunità alloggio, i servizi di assistenza scolastica e di assistenza educativa domi-ciliare, il servizio relazioni esterne (e il correlato servizio per i soggiorni estivi), il progettoPer.La.

Direzione GGenerale:si occupa del posizionamento strategico e dello sviluppo, gestisce fun-zionalmente i settori di attività del volontariato, della raccolta fondi (fund raising), dellacomunicazione e della qualità dei servizi, inoltre, afferiscono alla Direzione Generale alcuneprerogative, tra cui, la gestione dei rapporti istituzionali e dei rapporti con la SedeNazionale.

Figure pprofessionali presenti nei servizi ANFFAS Trentino Onlus, distinte in base alle areed'intervento afferenti e al tipo di rapporto contrattuale con la stessa Associazione (inter-ni/dipendenti ANFFAS; esterni/consulenti ANFFAS):

Interni ANFFAS Esterni ANFFAS

• Funzioni di coordinamento

RSCRSS ***

• Area d’interventoeducativo

Assistenti educatori Pedagogista

Musicoterapisti IInnsseeggnnaannttee ddii aarrtt--tthheerraappyy

Insegnante di attività motorie

Terapista occupazionale

IInnsseeggnnaannttee ddii aarrtt--tthheerraappyy Musicoterapisti

Insegnante di attività motorie

• Area d’interventosocio-assistenziale

Psicologo Assistente sociale ANFFAS Assistente sociale di zona

• Area d’interventosocio-sanitario

OSSAssistenti sanitarie

FisioterapistiPsicomotricisti Logopedista

MedicoFisioterapisti

Specialisti sanitari Psicomotricisti

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24 LA CARTA DEI SERVIZI

Genitore RResponsabile: genitore nominato dal Consiglio Direttivo su proposta dei genitoridegli utenti. Ha il compito di accogliere le famiglie, di organizzare momenti d'incontro escambio, di curare i rapporti con i volontari e promuovere la solidarietà, sia all'internodell'Associazione che verso il territorio di riferimento.

Linee gguida ddi rresidenzialità ((LGR): consistono nella definizione degli interventi assistenzialied educativi, che si realizzano per ogni ospite della comunità alloggio. Progetto Educativo Individualizzato (PEI): consiste nella stesura e attuazione del progettoeducativo individualizzato ai centri diurni (CSE e CSO). Il PEI definisce gli obiettivi e le stra-tegie d'intervento relative alle seguenti aree: area delle autonomie, area della comunica-zione e della relazione, area comportamentale, area cognitiva, etc.

Presidenza: il Presidente dell'ANFFAS Trentino Onlus presiede il Consiglio Direttivo, rappre-senta l'Associazione davanti a terzi e firma in nome della stessa. Può adottare a tuteladell'Associazione eventuali provvedimenti di ordinaria amministrazione in caso di necessitàe urgenza, salvo riferirne al Consiglio Direttivo per la necessaria ratifica.

Progetto FFormativo IIndividualizzato ((PFI): rappresenta lo strumento attraverso cui vengonoconcordate e monitorate le attività dell'allievo. Raccoglie le descrizioni delle sue caratteri-stiche, gli obiettivi individualizzati, i progetti specifici previsti e l'integrazione di tutte leattività interne ed esterne che coinvolgeranno l'allievo nel corso dell'anno formativo.

Responsabile ddi SStruttura CComplessa ((RSC): posizione organizzativa responsabile del buonfunzionamento della stessa della Struttura Organizzativa Complessa. Svolge funzioni dicoordinamento e supporto ai Responsabili di Struttura Semplice, affiancandosi a loro perla gestione delle situazioni più complesse e delicate.

Responsabile ddi SStruttura SSemplice ((RSS): posizione organizzativa responsabile di organiz-zare il lavoro, di gestire la documentazione amministrativa e di coordinare le attività svoltenell'ambito della singola Struttura Operativa Semplice di ANFFAS Trentino Onlus. E' interlo-cutore diretto delle famiglie e del Genitore responsabile.

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Struttura oorganizzativa CComplessa: articolazione comprendente più strutture organizzativesemplici, afferenti la medesima area territoriale di riferimento.

Struttura OOrganizzativa SSemplice: singola unità operativa, riconducibile a uno dei seguentiservizi: Centro Socio Educativo (CSE); Centro Socio Occupazionale (CSO); ComunitàAlloggio (CA), Cento di Formazione Professionale Speciale (Per.La).

Ufficio ddi PPresidenza: dato l'aumento della complessità dell'Associazione (aumento dellesedi operative, aumento dei servizi offerti, aumento del personale dipendente) è stataavvertita la necessità di creare l'Ufficio di Presidenza, al quale sono state delegate compe-tenze decisionali rispetto alla gestione ordinaria.

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I SERVIZIANFFAS TRENTINO ONLUS:

COSA VI OFFRIAMO, COSA VI PROMETTIAMO

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28 LA CARTA DEI SERVIZI

CENTRO SOCIO-EDUCATIVO(CSE)CHE COS'È?

Il Centro Socio Educativo è un servizio diurno che, attraverso la presa in carico globaledella persona e l'attivazione di percorsi individualizzati, ha come obiettivo prioritario man-tenere e/o potenziare le abilità. Si occupa dei bisogni primari (alimentazione; cura fisica;etc.) e secondari (istruzione; socializzazione; gioco; etc.) dei propri utenti. Tali servizi sonoguidati dalla volontà di superare il semplice approccio assistenziale all'utente e favorire ilsuo inserimento in una più ampia rete sociale.

A CHI È RIVOLTO?

Il servizio è rivolto a persone che si avviano verso l'età adulta: adolescenti (in età post-scuola dell'obbligo); adulti e anziani che si trovano in una situazione di disabilità fisica,intellettiva e/o relazionale.

CHE COSA OFFRE?

Viene steso un Progetto Educativo Individualizzato (PEI) che consiste nella definizione degliinterventi da realizzare per ciascun utente. Tale piano viene definito da un'èquipe dopo uncongruo periodo di osservazione e periodicamente verificato in base agli obiettivi di voltain volta conseguiti. L'individuazione delle attività da erogare sarà quindi fatta tenendo inconsiderazione la specifica situazione clinica dell'individuo e le sue particolari esigenze dicura. Le attività realizzate all'interno dei CSE possono essere ricondotte a quattro differenti areed'inter-vento1:

NOTA 1 Non tutte le attività di seguito elencate sono presenti in tutti i Centri Socio-Educativi di ANFFAS Trentino Onlus. Permaggiori informazioni, contattate il CSE di riferimento per la vostra zona.

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LA CARTA DEI SERVIZI 29

Centri Socio-Edu-cativi (CSE)ANFFAS

Trentino Onlus

Interventieducativi

Interventi terapeutici

e riabilitativi

Interventi autonomia personale

Interventi ludico-creativi

e sportivi

a) INTERVENTI EDUCATIVI:§ attività didattica - Lavoro individualizzato sui pre-requisiti della lettura, della scrittura edel calcolo; attività di lettura, scrittura e calcolo; produzione linguistica;§ attività motorie - Esercizi per il cambio posturale e la stimolazione sensoriale; esecuzio-ne di percorsi strutturati; giochi motori, passeggiate;§ attività tecnico-manuali, grafico-pittoriche - Realizzazione di elaborati e oggetti di diver-sa tipologia e stile (batik; découpage; gesso, ceramica, pittura su stoffa etc.); § attività di falegnameria - Realizzazione di piccoli manufatti artigianali per il Centro(mensole; cornici; etc.), mostre o mercatini; § attività d'informatica - Utilizzo di CD-ROM didattici; uso del PC;§ attività artistica e musicale - L'utilizzo di differenti materiali e colori per la realizzazionedi lavori artistici, consente di stimolare le capacità percettive dell'assistito;§ attività di sartoria - realizzazione di ricami e di piccolo artigianato per il Centro, mostreo mercatini;§ attività di socializzazione, apertura e dialogo con il territorio.

Centro Socio-Educativo (CSE)

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30 LA CARTA DEI SERVIZI

Questi interventi sono attivati al fine di conseguire, tra gli altri, i seguenti obiettivi:§ potenziare le abilità logico-matematiche; incrementare le abilità di scrittura, lettura ecalcolo precedentemente acquisite;§ migliorare i tempi di attenzione e la presa in carico della consegna;§ rinforzare e affinare la memoria procedurale;§ sviluppare strategie logiche idonee al soggetto;§ migliorare i concetti topologici;§ sviluppare i concetti spazio-temporali;§ migliorare la consapevolezza del proprio schema corporeo e della lateralità;§ ampliare le possibilità espressive attraverso la scultura, pittura, teatro e musica;§ rinforzare l'autostima e contribuire al rafforzamento dell'identità del soggetto;§ promuovere il rispetto delle regole sociali;§ facilitare lo sviluppo dell'apertura relazionale.

b) INTERVENTI TERAPEUTICI E RIABILITATIVI:§ educazione fisica, nuoto: attività di gruppo o singole, a corpo libero o con l'utilizzo dipiccoli o grandi attrezzi per lo sviluppo e/o il mantenimento delle capacità motorie, relazio-nali e cognitive; utilizzo dell'acqua come strumento riabilitativo e/o ludico-ricreativo; avvici-namento alle principali tecniche di nuoto; § sedute di fisioterapia e psicomotricità; § terapia assistita con gli animali: l'utilizzo degli animali (prevalentemente cani e cavalli)nello svolgimento delle attività consente la stimolazione e/o il mantenimento delle abilitàcognitive, motorie e affettivo-relazionali dell'utente; § arteterapia, musicoterapia e laboratorio teatrale: attraverso l'impiego di tecniche artisti-co-espressive si cerca di favorire un percorso di potenziamento e/o mantenimento delleabilità cognitive, sensoriali, motorie e relazionali dell'utente.

c) INTERVENTI A SOSTEGNO DELL'AUTONOMIA PERSONALE: rientrano in questa categoria, tutte quel-le pratiche quotidiane di: § igiene della persona: miglioramento di alcune funzioni igieniche legate all'uso dei servizi

Centro Socio-Educativo (CSE)

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LA CARTA DEI SERVIZI 31

specifici e la cura del proprio corpo; lavoro per l'acquisizione del controllo sfinterico per gliutenti per il quale è stato stabilito; § alimentazione: preparazione della tavola; uso corretto degli utensili; rispetto dei tempidi consumazione dei pasti; riduzione dei comportamenti problematici; § cura dell'abbigliamento: supporto alla fase di svestizione e vestizione.

ANFFAS offre agli utenti dei propri centri la possibilità di godere di un periodo di svagoattraverso l'organizzazione di vacanze, che possono costituire anche un momento di sollie-vo per le famiglie; tali soggiorni si svolgono normalmente in località balneari o montane.La vacanza vuole proporsi innanzitutto come fase di riposo e relax per gli utenti attraversoattività esclusivamente ricreative e accompagnate dalla costante presenza di assistentieducatori, operatori e/o volontari.

In caso di bisogno, le famiglie che utilizzano i servizi del CSE possono richiedere l'attivazio-ne di un breve periodo di sollievo per il proprio assistito presso le strutture residenziali diANFFAS Trentino Onlus. L'accesso a tali strutture è subordinato alla preventiva verificadella disponibilità dei posti e alla valutazione dell'equipe multidisciplinare. Per maggioriinformazioni si veda quanto riportato nella sezione delle Comunità Alloggio.

Centro Socio-Educativo (CSE)

IL CSE "LA MERIDIANA"

Da oltre due anni è operativo il Centro Pilota "La Meridiana", un Centro integrato dedicatoa soggetti Down e ID di età adulta avanzata voluto da ANFFAS Trentino Onlus per dare unaprima risposta alla problematica della disabilità anziana. Il Centro, unico per il suo generedi ricerca, attraverso un ambiente riabilitativo e con personale appositamente preparato,ha l'obiettivo di rallentare l'insorgere della sindrome di Alzheimer e il decadimento cogni-tivo, attraverso una particolare flessibilità organizzativa e la proposta di un'ampia gammadi attività (musicoterapia; stimolazione multisensoriale; attività assistite con animali; atti-vità ludico-ricreative).

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32 LA CARTA DEI SERVIZI

QUANTO COSTA?

Il costo del servizio è sostenuto dalla Provinciaautonoma di Trento, attraverso gli enti gestori(Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto).Alle famiglie è chiesta la compartecipazione allaspesa, in misura variabile secondo il reddito.

PRESSO QUALI SEDI DI ANFFASTRENTINO ONLUS È ATTIVO?

Arco Via Capitelli 0464-51.98.30 [email protected] Borgo

ValsuganaP.zza Romani 0461-75.71.78 [email protected]

CampoLomaso

Fraz. Campo 0465-32.72.27 [email protected]

Cavalese Via Libertà 0462-23.05.92 [email protected] Fiera diPrimiero

Via San Francesco 0439-64.61.5 [email protected]

Pozza di Fassa

Via Roma 0462-76.32.57 [email protected]

Tione Via Filzi 0465-32.21.88 [email protected] Trento Via Gramsci 0461-91.44.66 [email protected] Trento Via Onestinghel 0461-93.23.31 [email protected] Trento Via Paludi 0461-96.12.83 [email protected] Via Paludi 0461-99.40.55 [email protected] Trento Via Perini 0461-91.69.29 [email protected] Via Volta 0461-93.59.77 [email protected] Trento C.so Buonarroti 0461-40.75.55 [email protected] Trento C.so III Novembre 0461-40.75.51 [email protected]

Città/paese Indirizzo Telefono Email

In ccaso ddi bbisogno ee pperottenere mmaggiori iinforma-zioni, èè ppossibile ccontattarevia ttelefono ee/o vvia ee-mmailogni ssede ee rrichiedere ddiparlare ccon iil rrelativoresponsabile ddi sstruttura.

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LA CARTA DEI SERVIZI 33

CHE COSA VI PROMETTIAMO?

Giorni e orari di funzionamen-to dei Centri.

Responsabilità e modalità didefinizione e verifica delProgetto EducativoIndividualizzato (PEI) e delleattività del Centro.

CSE - STANDARD 2008/2009

§ I CSE sono aperti dal lunedì al venerdì (esclusi i giornifestivi); § i CSE sono aperti tutti i giorni feriali dell'anno (tra i 250e i 260 giorni l'anno);§ il servizio offerto dai CSE ha natura diurna e corrispon-de alle 8 ore di apertura giornaliere. Gli orari di aperturavariano da CSE a CSE e sono esposti in sede.

§ La definizione del PEI rientra tra le prerogative del-l'equipe, composta dal pedagogista, dagli assitenti educa-tori del CSE e dagli altri specialisti necessari al caso trat-tato; § entro 90 giorni dalla presa in carico (180 giorni neicasi più complessi), il CSE organizza una riunione con ifamiliari e l'equipe multidisciplinare nella quale vengonoesposti i contenuti del PEI e viene consegnato il calenda-rio delle attività programmate; § in regime ordinario il Centro garantisce almeno 1 riu-nione annuale dell'equipe per monitorare ogni singolocaso trattato. Per ogni ospite vengono individuati, verifi-cati o modificati gli obiettivi generali d'intervento da per-seguire nei vari ambiti. Nel caso in cui si venissero averificare situazioni urgenti (complicazioni sanitarie e/ocomportamentali), verranno attivate ulteriori riunioni del-l'equipe;§ parallelamente a questi incontri, per ogni singolo casoviene organizzata 1 riunione annuale, coinvolgendo i pro-fessionisti interessati nei differenti ambiti d'intervento:- interventi di riabilitazione: terapisti della riabilitazione; - interventi sanitari e psico-sociali: neuropsichiatra, psi-cologo, assistente sanitario; - interventi sociali: assistente sociale interno ad ANFFAS,assistente sociale di Zona, pedagogista, psicologo;- interventi scolastici, con il coinvolgimento degli inse-gnanti degli Istituti Scolastici e dell'eventuale insegnantedi sostegno; § una volta alla settimana, viene organizzata una riunio-

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34 LA CARTA DEI SERVIZI

Modalità di gestione dellacomunicazione con lefamiglie.

Attività svolte e servizierogati nei CSE.

ne tra gli operatori al fine di verificare:- l'andamento del Centro;- le strategie risolutive dei problemi emersi; - eventuali altre problematiche.

§ Durante l'anno, l'equipe organizza almeno un incontrocon i familiari di ciascun assistito per la verifica dellostato di realizzazione del PEI; § le attività erogate a ogni singolo soggetto sono defini-te in base al singolo PEI di ogni utente e programmatecoerentemente con il calendario settimanale consegnatoalla famiglia; § predisposizione - presso la sede centrale - di unabacheca e del sito dell'Associazione, mensilmente aggior-nati sulle iniziative comunitarie programmate;§ in caso di bisogno, i famigliari possono contattaretelefonicamente o via email il responsabile di struttura.

§ Gli interventi erogati dai CSE fanno riferimento a tredifferenti ambiti d'azione: a) attività di assistenza alla per-sona; b) attività educative; c) attività terapeutiche e riabi-litative; § le attività proposte nei CSE possono essere differentiper ogni singola sede territoriale, coerentemente con leprofessionalità disponibili e con le possibilità logistiche-organizzative caratterizzanti il singolo Centro. Ogni CSE siimpegna a esporre nella propria bacheca l'elenco aggior-nato delle attività in esso disponibili; § non tutte le attività saranno svolte all'interno del CSE,ma - in base alle singole situazioni - potranno utilizzarestrutture esterne al Centro (piscine comunali o private;centri ippici; centri ricreativi e/o sportivi; etc.). Ogni attivi-tà fuori sede sarà comunque preventivamente comunica-ta attraverso il calendario settimanale;§ l'attività svolta nei CSE durante la giornata si articolain differenti momenti: - accoglienza degli utenti presso il Centro (supporto allasvestizione; merenda; cura della persona);- attività educativa e/o riabilitativa in diversi momentidella giornata (mattina e/o pomeriggio);

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LA CARTA DEI SERVIZI 35

Servizi di supporto: servi-zio mensa.

Servizi di supporto: servi-zio di trasporto.

Articolazione degli spazinei CSE.

Frequenza nella pulizia deilocali.

- preparazione al momento del pranzo (cura e igieneprima e dopo il pasto; alimentazione); - momento di riposo e relax;- conclusione della giornata (spuntino; cura della perso-na; vestizione).

§ Ogni Centro garantisce ai propri ospiti la somministra-zione del pranzo, normalmente erogato da una dittaesterna convenzionata (mense; ristoranti; etc.); § nella preparazione dei piatti, verranno tenute in debitaconsiderazione le indicazioni che possono essere fornitedalla famiglia e dal medico dell'assistito rispetto a intolle-ranze e/o particolari regimi alimentari.

§ Il servizio di trasporto degli utenti dalla propria abita-zione al CSE di riferimento (e relativo ritorno) è garantitodal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento eorganizzato secondo gli orari e le modalità di funziona-mento dello stesso ente gestore; § nel caso in cui, per lo svolgimento delle attività delCSE, sia necessario un trasferimento degli utenti,ANFFAS garantisce un proprio servizio di trasporto inter-no, la cui attivazione è regolata secondo necessità.

§ Logisticamente i Centri sono strutturati prevedendouna separazione degli spazi coerente con le attività svolte(cucina/mensa; salone per attività ricreative; area relax;spazi per le attività educative; etc.); § l'articolazione degli spazi e la presenza di particolariaree possono essere differenti per ogni singola sede terri-toriale. Ogni CSE si impegna a esporre la planimetriacompleta degli spazi presenti nella propria sede.

§ Le pulizie dei locali avvengono con frequenza giorna-liera..

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LA CARTA DEI SERVIZI 37

CENTRO SOCIO-OCCUPAZIONALE(CSO)CHE COS'È?

I Centri Socio-Occupazionali (CSO) di ANFFAS Trentino sono centri diurni la cui finalità èquella di favorire l'acquisizione e/o il mantenimento delle abilità tecnico-manuali dei propriospiti, attraverso la proposta di piccole esperienze "lavorative". Obiettivo di questo sevizioè favorire lo sviluppo delle autonomie personali, la coscienza e l'apprezzamento del lavorosvolto, nonché il rinforzo e la crescita dell'autostima. Tali servizi sono inoltre guidati dallavolontà di favorire l'inserimento della persona in una più ampia rete sociale.

A CHI È RIVOLTO?

Il servizio è rivolto a giovani e/o adulti-anziani con disabilità intellettiva che dopo aver ulti-mato il percorso scolastico-professionale, non sono riusciti a inserirsi e/o a rimanere nel-l'ambito dei percorsi lavorativi protetti. In alcuni casi, l'accesso al servizio è consentitoanche a persone con disabilità che hanno concluso - per motivi d'età - la loro esperienzalavorativa. Le persone inserite nei CSO devono possedere un discreto grado di autonomiaed essere dotate di abilità minime nello svolgimento di piccole consegne.

CHE COSA OFFRE?

Il Progetto Educativo Individualizzato (PEI) presenta interventi educativi di varia natura, lacui definizione rientra nelle prerogative e competenze dell'equipe multidisciplinare delCentro. Le aree d'intervento dei CSO possono essere ricondotte a differenti ambiti d'azione:§ area delle competenze lavorative: attività occupazionali interne e/o esterne al Centrodella durata di almeno 5/6 mesi seguite dall'operatore; responsabilizzazione nella realizza-zione di piccole consegne domestiche e non; mantenimento di abilità di collaborazione;area della manualità: stimolazione e mantenimento delle abilità fino-motorie attraversoattività di falegnameria, sartoria, tecniche artistico-pittoriche; etc.;§ area della comunicazione e della relazione: attività volte a stimolare l'utilizzo del lin-guaggio verbale e non verbale e a favorire i momenti di socializzazione interni ed esterni alcentro (passeggiata o gite; momenti di aggregazione con le differenti realtà presenti sul

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38 LA CARTA DEI SERVIZI

Centro Socio-Occupazionale (CSO)

territorio); strutturazione di un percorso finalizzato a far conoscere e riconoscere i vocabolidi uso comune per migliorare l'autostima, la socializzazione e l'integrazione (presentarsi;riconoscersi; firmare; etc.);§ area affettivo-emotiva e del comportamento: attività volte all'acquisizione e all'aumentodella stima di sé, attraverso messaggi di rinforzo e gratificazione nella quotidianità; mante-nimento o miglioramento delle regole sociali e di gestione dei rapporti interpersonali;§ area motoria: attività di movimento (esecuzione di percorsi strutturati; giochi motori,passeggiate, etc.); migliorare e/o mantenere il coordinamento e dell'organizzazione spaziotemporale; consolidamento degli elementi topologici mediante l'uso del proprio corpo(sopra-sotto; dentro-fuori; etc.); mantenimento dello schema corporeo; § area cognitiva: stimolazione e mantenimento dei pre-requisiti o requisiti di lettura,scrittura e calcolo e delle abilità cognitive; § area dell'autonomia personale: mantenimento delle autonomie inerenti all'alimentazio-ne (presso il Centro o presso mense esterne convenzionate) e inerenti alla cura della per-sona (promozione all'autonomia e sostegno in caso di bisogno).

Nel concreto, tali aree si realizzano mediante attività riconducibili a:

Fisioterapia*

Terapia assistita conanimali

Ricamo e cucito

Informatica

Piscina*

Uscite finalizzate*

Attività domestica

Attività didattica*

Psicomotricità

Falegnameria

Attività artisitca

Attività teatrale emusico-terapia

Attività motoria*

Artigianato

Attività grafico-espressive*

Attività occupazionalisul territorio*

(*attività comuni a tutti i servizi CSO di ANFFAS Trentino Onlus).

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LA CARTA DEI SERVIZI 39

Le attività proposte - individuate in base alle esigenze terapeutiche, riabilitative ed educa-tive - potranno essere svolte individualmente e/o in gruppo in presenza del supporto degliEducatori del Centro.

ANFFAS offre agli utenti dei propri centri la possibilità di godere di un periodo di svagoattraverso l'organizzazione di vacanze, che possono costituire anche un momento di sollie-vo per le famiglie; tali soggiorni si svolgono normalmente in località balneari o montane.La vacanza vuole proporsi innanzitutto come fase di riposo e relax per gli utenti attraversoattività esclusivamente ricreative e accompagnate dalla costante presenza di educatori,operatori e/o volontari.

In caso di bisogno, le famiglie che utilizzano i servizi del CSO possono richiedere l'attivazio-ne di un breve periodo di sollievo per il proprio assistito pre3sso le strutture residenziali diANFFAS Trentino Onlus. L'accesso a tali strutture (il cui costo rimane a carico della fami-glia), è subordinato alla preventiva verifica della disponibilità dei posti e alla valutazionedell'equipe multidisciplinare. Per maggiori informazioni si veda quanto riportato nella sezio-ne delle Comunità Alloggio.

QUANTO COSTA?

Il costo del servizio è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso gli entigestori (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto). Alle famiglie è chiesta la comparte-cipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito.

FCittà/Paese

Arco

Borgo Valsugana

Campo Lomaso

Cavalese

Fiera di Primiero

Tione

Trento

Indirizzo

Via Gazzoletti

Via Temanza

Fraz.Campo

Via Libertà

Via San Francesco

Via Filzi

Via Suffragio

Telefono

0464 51.82.58

0461-75.23.22

0465-70.12.64

0462-23.54.42

0439-64.61.5

0465-32.21.88

0461-98.25.05

Email

[email protected]

[email protected]

csecampolomaso@anffas.

tn.it

[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

PRESSO QUALI SEDI DI ANFFAS TRENTINO ONLUS È ATTIVO?

Centro Socio-Occupazionale (CSO)

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40 LA CARTA DEI SERVIZI

In caso di bisogno e per ottenere maggiori informazioni, èpossibile contattare via telefono e/o via e-mail (ove pre-sente) ogni sede e richiedere di parlare con il relativoresponsabile di struttura.

CHE COSA VI PROMETTIAMO?

Tempo di attesa per l'ac-cesso al servizio.

Giorni e orari di funziona-mento dei Centri.

Modalità di gestione dellacomunicazione con lefamiglie.

Responsabilità e modalitàdi definizione e verificadel Progetto EducativoIndividualizzato (PEI) edelle attività del Centro.

Centro Socio-Occupazionale (CSO)

CSO - STANDARD 2008/2009

§ La prima erogazione del servizio avviene di normaentro 60 giorni dalla presentazione della domanda aiServizi Sociali di Zona.

§ I CSO sono aperti dal lunedì al venerdì (esclusi i giornifestivi); § il servizio offerto dai CSO ha natura diurna e corrispon-de alle 8 ore di apertura giornaliere. Gli orari di aperturavariano da CSO a CSO e sono esposti presso ogni sede.

§ Riunione familiari/equipe attivata entro 90 gg dallapresa in carico nel servizio; § almeno 1 riunione annuale tra familiari, equipe di lavo-ro e assistente sociale di zona; § contatti telefonici tra famiglia ed equipe al bisogno; § in casi eccezionali (a esempio qualora si renda neces-saria una ridefinizione radicale del PEI) viene convocatauna riunione straordinaria tra familiari ed equipe;§ predisposizione - presso la sede centrale - di unabacheca e del sito dell'Associazione, mensilmente aggior-nati sulle iniziative comunitarie programmate.

§ Viene svolta almeno 1 riunione ogni settimana in cui sivaluta:- l'andamento del Centro;- le strategie risolutive dei problemi emersi; - eventuali altre problematiche;§ viene effettuata almeno 1 riunione annuale per la veri-fica del PEI con il coinvolgimento di tutto il personale.

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LA CARTA DEI SERVIZI 41

Attività svolte e servizieroga-ti nei CSO.

Servizi di supporto: servi-zio mensa.

Servizi di supporto: servi-zio di trasporto.

Frequenza nella pulizia deilocali.

§ Le attività proposte nel centro avvengono con fre-quenza quotidiana e in presenza di un supporto da partedegli assistenti educatori;§ le attività terapeutiche e riabilitative vengono realizza-te con frequenza settimanale;§ alle famiglie viene fornito un calendario settimanaledelle attività programmate per ogni utente secondo il pro-prio PEI.

§ Ogni Centro garantisce ai propri ospiti la somministra-zione del pranzo, normalmente erogato da una dittaesterna convenzionata (mense; ristoranti; etc.); § nella preparazione dei piatti, verranno tenute in debitaconsiderazione le indicazioni che possono essere fornitedalla famiglia e dal medico dell'assistito rispetto a intolle-ranze e/o particolari regimi alimentari.

§ Il servizio di trasporto degli utenti dalla propria abita-zione al CSO di riferimento (e relativo ritorno) è garantitodal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento eorganizzato secondo gli orari e le modalità di funziona-mento dello stesso ente gestore; § ANFFAS provvede al trasferimento degli utenti tra ivari luoghi sede di attività tramite un servizio di trasportointerno, gestito direttamente dall'Associazione. Il servizioviene adeguato alle esigenze dell'utente tramite un per-corso minimo diretto su misura.

§ Le pulizie dei locali avvengono con frequenza giorna-liera.

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COMUNITÀ ALLOGGIO

CHE COS'È?

Le Comunità Alloggio offrono a livello territoriale una rete di servizi di accoglienza residen-ziale, organizzati in unità abitative dotate di una certa autonomia funzionale; sono proget-tate per piccoli gruppi di persone che richiedono un accompagnamento in forma continua-tiva e che possono contribuire in modo diverso alla creazione di relazioni di tipo comunita-rio, strutturando spazi e tempi del vivere insieme.

A CHI È RIVOLTO?

Il Servizio è rivolto a persone con disabiità giovani e adulte già inserite nei centri diurnidell'ANFFAS o della Cooperativa Laboratorio Sociale e appartenenti a nuclei familiari privi digenitori, con genitori anziani o con genitori in difficoltà nel rispondere ai bisogni del figlio (informa temporanea o stabile). La comunità alloggio può rispondere - inoltre - alle personecon disabilità che comunicano l'esigenza di promuovere un percorso di autonomia speri-mentandosi - anche per brevi periodi - in nuovi ambienti di vita. Non possono essere accol-te persone che presentino problematiche comportamentali incompatibili con la convivenzanella comunità o in condizioni di patologie mediche che richiedano prestazioni continuativedi assistenza sanitaria.

CHE COSA OFFRE?

I gruppi appartamento si strutturano attorno alla gestione della vita quotidiana, nei suoiaspetti privati e di apertura al sociale. La comunità è pensata per vivere l'esperienza diresidenzialità in un contesto normalizzante, aperto alle risorse del territorio e alle varieopportunità di scambio. La composizione dei gruppi si basa su una valutazione dei bisognie delle risorse disponibili nella persona e nell'ambiente, con un'attenzione a evitare incom-patibilità e a ottimizzare gli spazi vitali, favorendo relazioni di reciprocità e di scambio.Al momento dell'accettazione della domanda e durante il primo periodo di soggiorno,viene tracciato un progetto di residenzialità, concretizzato attraverso la stesura di lineeguida da parte di un'equipe multidisciplinare. Questa fase avviene con il coinvolgimento ela partecipazione dei familiari richiedenti o consenzienti, con l'ascolto o la partecipazione

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LA CARTA DEI SERVIZI 43

Comunità alloggio

della persona stessa e con gli educatori che conducono un'osservazione quotidiana dellerisorse e dei limiti nell'adattamento. Le linee guida possono accompagnare un progettod'inserimento definitivo nella comunità così come un'esperienza temporanea e, dopo esse-re state definite, vengono continuamente verificate e aggiornate nella loro attuazione quo-tidiana. Gli ospiti della comunità sono seguite da operatori che, a turno, mantengono una presenzacontinua nell'appartamento, creando un clima di accoglienza, familiarità e partecipazione.Quando il livello di autonomia delle persone lo consente, l'operatore promuove nel singoloe nel gruppo percorsi di corresponsabilità nella gestione degli impegni domestici e nelleiniziative per il tempo libero.

Le Comunità Alloggio forniscono servizi alla persona, in modo coerente e continuativo congli interventi svolti nell'ambito dei servizi diurni (CSE; CSO). Nello specifico, i servizi fornitidelle Comunità Alloggio sono individuabili nelle seguenti aree d'intervento:§ interventi educativi nel contesto residenziale; § intervento ludico-ricreativi interni ed esterni la comunità; § interventi volti a rinforzare e/o mantenere l'autonomia personale.

Nello specifico, questi interventi si articolano nelle seguenti azioni: § messa a disposizione di uno spazio abitativo identificabile nei locali comuni dell'appar-tamento e in un posto letto in stanza singola, doppia o tripla, corredata e personalizzabileanche negli accessori e/o nell'arredamento;§ gestione del tempo libero, con un'attenzione alle esigenze individuali, ma creandocomunque contesti di gruppo interni ed esterni la comunità (attività di animazione edespressive; uscite di carattere ricreativo, sociale e culturale; partecipazione alla vita delquartiere e della città, alle proposte delle associazioni e della parrocchia); § assistenza di base, nella cura dell'igiene della persona e dell'abbigliamento, nella pre-parazione dei pasti e nell'assistenza alla loro consumazione.

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44 LA CARTA DEI SERVIZI

PERIODO DI SOLLIEVO

Nel caso in cui la famiglia manifesti particolari esigenze o nel momento in cui sia lo stes-so assistito a voler sperimentare un periodo di convivenza al di fuori del proprio contestofamigliare, è possibile fare richiesta di un periodo di sollievo. Questi periodi potranno tra-dursi nel prolungamento pomeridiano dei servizi diurni, nella realizzazione di fine settimanae/o di periodi più lunghi presso le Comunità Alloggio. L'accesso a tale servizio è riservato achi è già utente dei servizi ANFFAS Trentino Onlus o utente del Laboratorio Sociale.L'accettazione è comunque sottoposta alla preventiva verifica della disponibilità di posti instruttura e alla valutazione della equipe di valutazione. La domanda per accedere a questotipo di servizio deve essere inoltrata al Servizio Sociale di Zona, il quale contatterà la sedecentrale ANFFAS Trentino Onlus. Il servizio è a pagamento secondo le modalità stabilite peri servizi diurni e/o residenziali (CSE; CSO; CA).

QUANTO COSTA?

Il costo del servizio è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso gli entigestori (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto). Alle famiglie è chiesta la comparte-cipazione alla spesa, in misura variabile secondo il reddito.

PRESSO QUALI SEDI DI ANFFAS TRENTINO ONLUS È ATTIVO?

FCittà/Paese

Cavalese

Concei

Fiera di Primiero

Tione

Trento

Trento

Trento

Trento

Trento

Trento

Villa Agnedo

Indirizzo

Via Libertà

Via S. Marco

Via Colaor

Via Filzi

C.so Buonarroti

Via Perini

Vicolo San Marco

Via Paludi

Via Fermi / scala A

Via Fermi / scala E

P.za B.V. della

Mercede

Telefono

0462-24.81.62

0464-59.20.55

0439-64.99.9

0465-32.80.85

0461-40.75.57

0461-91.68.22

0461-23.90.60

0461-99.37.33

0461-91.39.47

0461-91.44.69

0461-76.29.28

Email

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[email protected]

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[email protected]

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In caso di bisogno e per ottenere maggiori informazioni, è possibile contattare via telefonoe/o via e-mail (ove presente) ogni sede e richiedere di parlare con il responsabile dellaComunità Alloggio.

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LA CARTA DEI SERVIZI 45

CHE COSA VI PROMETTIAMO?

Calendario e orario diapertura del servizio.

Definizione e verifica delleLinee Guida diResidenzialità (LGR).

Modalità di gestione dellacomunicazione con lefamiglie.

La vita in comunità: i ser-vizi offerti.

COMUNITÀ ALLOGGIO - STANDARD2008/2009

§ Il servizio è garantito dalle ore 16.00 alle ore 9.00 delgiorno successivo e 24 ore su 24 nei fine settimana e neigiorni festivi, con possibilità di estensione diurna in casodi necessità dell'utente.

§ In caso di accettazione della domanda, vi è l'elabora-zione delle LGR da parte dell'equipe di lavoro;§ mensilmente viene realizzata una riunione interna del-l'equipe di unità abitativa, per la verifica e la programma-zione dei progetti e delle scelte operative. Sono previsteriunioni supplementari per situazioni ritenute particolari; § in caso di necessità e comunque almeno una voltal'anno viene realizzata una riunione di verifica delle LGR. Atale riunione possono partecipare i familiari, il ServizioSociale di Zona e l'equipe di unità abitativa.

§ Entro 30 gg dalla ricezione della domanda di residen-zialità, viene organizzato un incontro con la famiglia percomunicare l'esito della richiesta, confermata da succes-siva comunicazione scritta;§ in caso di situazioni di grave disagio della persona, lafamiglia riceve una comunicazione telefonica tempestiva-mente e comunque entro 24 ore; § i famigliari possono fare visita agli ospiti dellaComunità, previo accordo con gli operatori da definirsicon congruo anticipo, al fine di garantire il normale svolgi-mento della vita di Comunità e il rispetto della privacy ditutti gli ospiti; § i rientri a casa vanno comunicati almeno con 2 giornid'anticipo, al fine di organizzare al meglio la vita all'internodella Comunità.

§ Viene garantita la cura quotidiana (igiene e abbiglia-mento) nella promozione e nel rispetto dei livelli di auto-nomia della persona;§ i servizi particolari di cura della persona (parrucchiere,callista), restano a carico della famiglia o del tutore del-l'utente;

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46 LA CARTA DEI SERVIZI

Servizi di supporto: servi-zio di trasporto.

§ la preparazione dei pasti avviene - ove possibile - conla partecipazione degli utenti. La scelta e l'acquisto deigeneri alimentari è fatta in conformità al menù settimanale(esposto nell'apposita bacheca della Comunità), con lapossibilità di personalizzazione della dieta in base a even-tuali esigenze (allergie, intolleranze alimentari) su richiestacertificata dal medico;§ per favorire un clima di familiarità e accoglienza, ogniospite ha la possibilità di personalizzare i propri ambientiprevia autorizzazione del Responsabile del servizio; § ogni appartamento viene pulito quotidianamente, dalunedì a sabato. Il riordino e le pulizie urgenti restano acarico dell'operatore in servizio presso la Comunità; § durante il periodo notturno è previsto un servizio attivodi assistenza, con la presenza di un operatore;§ ANFFAS garantisce l'intervento delle figure specialisti-che o dei servizi competenti (psicologo, medico, assisten-te sociale, guardia medica);§ ANFFAS fornisce per ogni utente lenzuola e asciugama-ni, mentre biancheria intima, vestiti e accessori devonoessere forniti dalla famiglia dell'utente e debitamente con-trassegnati;§ il lavaggio vestiti avviene da parte di ANFFAS ed èfatto in collaborazione con gli stessi utenti, nell'ottica dirinforzare l'autonomia individuale; § per favorire l'interazione con il territorio ogni Comunitàgarantisce la realizzazione di momenti di socializzazione:brevi passeggiate nel quartiere; esperienze in ambientinaturalistici o di aggregazione nei fine settimana (gite, pic-nic, passeggiate); partecipazione - durante l'anno - adappuntamenti a carattere socio-culturale organizzati sulterritorio (mercatini, feste di paese, etc.); il pasto fuoristruttura almeno una volta al mese in compagnia deglioperatori e a carico dell'ANFFAS.

§ Il servizio di trasporto degli utenti dalla Comunità alCentro diurno di riferimento (e relativo ritorno) è garantitodal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento eorganizzato secondo gli orari e le modalità di funzionamen-to dello stesso ente gestore.

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LA CARTA DEI SERVIZI 47

Strumenti gestionaliadottati per il monitorag-gio dell'attività svolta.

Politiche di gestione delleRisorse Umane (dipen-denti e volontari).

Predisposizione di ade-guati strumenti per facili-tare l'accesso e il movi-mento all'interno delleComunità.

§ Diario di comunicazione tra la Comunità Alloggio eCentri Diurni frequentati dagli ospiti; § diario degli interventi realizzati all'interno dellaComunità Alloggio;§ segnalazione scritta e telefonica dell'educatore in ser-vizio alle persone competenti (coordinatore; psicologo;assistente sanitaria) reperibili in orario di ufficio per lavalutazione di particolari situazioni e l'attuazione di indi-cazioni e interventi specifici;

§ periodica compilazione di strumenti di valutazione. § Corso sanitario almeno 1 volta ogni 2 anni;§ corso di primo soccorso 1 volta all'anno; § formazione di tutto il personale sulle tematiche cheriguardano il D.Lgs. 626/94: sicurezza sul posto di lavoro,intervento in caso di incendio, norme per la sicurezzadella persona, etc.;§ l'impiego dei tirocinanti all'interno delle Comunitàviene monitorato e supervisionato dallo psicologo, dalpedagogista o da altre figure di riferimento, secondo lenorme di legge che regolano lo svolgimento dei tirocini; § ai volontari è fornito un iniziale momento di orienta-mento al servizio da parte dell'equipe preposta.

§ tutte le strutture sono sbarrierate (a eccezione del-l'appartamento di Vicolo S. Marco a Trento) e - ovenecessario - è previsto l'uso degli ausili prescritti per lamobilità in autonomia dell'ospite.

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LA CARTA DEI SERVIZI 49

PROGETTO PER.LA

CHE COS'È?

Il Progetto Per.La. è un insieme articolato di servizi che accompagnano la persona versoun possibile inserimento lavorativo (a regime di mercato o in un contesto protetto). Il pro-getto si propone di verificare e rafforzare le abilità pratiche del singolo e sviluppareun'identità lavorativa adulta, in grado di sostenere le pressioni e gli imprevisti presenti nelmondo del lavoro.

A CHI È RIVOLTO?

Il progetto è rivolto a giovani adulti con disabilità intellettiva e/o relazionale, segnalati daiservizi sociali competenti per territorio. L'accesso al servizio è subordinato alla presenza diparticolari prerequisiti, valutati di volta in volta da un'equipe psico-pedagogica.

CHE COSA OFFRE?

In base ai tempi e alle abilità di ognuno, il Progetto Per.La. prevede un percorso caratteriz-zato da interventi diversamente organizzati, secondo una logica di gradualità.

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50 LA CARTA DEI SERVIZI

Sedi formazione Per.La

Tirocinioformativo

Contesto protettoLavoro a regime di mercato

Prim

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Progetto Per.La

I servizi che fanno parte del Progetto Per.La. sono riconducibili a sei differenti aree d'inter-vento: § Servizio "Primo contatto"§ Sedi Formazione Per.La.§ Tirocinio formativo§ Accompagnamento all'inserimento lavorativo § Mantenimento occupazionale § Riqualificazione professionaleIl tirocinio, l'accompagnamento, il mantenimento e la riqualificazione occupazionale rien-trano in una più ampia area chiamata Servizio d'Inserimento Lavorativo (di seguito SIL).

Progetto Per.La

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LA CARTA DEI SERVIZI 51

SERVIZIO PRIMO CONTATTO

Questo servizio viene attivato su richiesta dei singoli istituti scolastici e rappresenta ilprimo collegamento tra la scuola e/o gli enti formativi e le Sedi Formative del ProgettoPer.La. Con il Primo Contatto gli insegnanti, l'alunno e le famiglie vengono a conoscenzadei percorsi di formazione realizzati da ANFFAS Trentino Onlus.

SEDI FORMAZIONE PER.LA.

Il progetto formativo individualizzato per ogni allievo è improntato sul modello di apprendi-mento teorico-pratico e si pone un duplice obiettivo: da una parte sviluppare e mantenerequelle abilità manuali indispensabili per lo svolgimento di una qualunque attività produtti-va; dall'altra parte offrire la possibilità di confrontarsi tra pari, sperimentando il lavoro inserie, in squadra e - in generale - il rapporto con l'altro in un contesto produttivo. I progettidi formazione hanno caratteristiche simili a lezioni in laboratori artigianali nei quali le attivi-tà proposte riguardano lavori di legatoria, falegnameria, informatica, cucina, attività sarto-riali e al telaio, ceramica, orto-floricoltura, artigianato e decorazione. Il progetto non sipone l'obiettivo di formare figure professionali specifiche, ma fornire la possibilità d'acqui-sire quelle competenze (pratiche e relazionali) necessarie a qualsiasi inserimento inambienti produttivi. Le modalità di partecipazione alla formazione vengono concordate conla direzione del servizio, l'equipe multidisciplinare, l'allievo e la famiglia. Fanno parte inte-grante delle attività corsuali anche i periodi di stage. La durata della permanenza in forma-zione è variabile e comunque limitata nel tempo.

TIROCINIO FORMATIVO

I percorsi individualizzati d'inserimento lavorativo rappresentano la tappa che precede l'in-serimento lavorativo vero e proprio dell'allievo. Ogni percorso ha la durata di un anno circae può essere riproposto per un massimo di 1 volta (quindi, ogni allievo può fare al massi-mo due percorsi). Il momento del "tirocinio formativo" prevede la partecipazione a unostage in azienda, con il monitoraggio di un tutor che affianca l'allievo, fornendo un suppor-to per l'acquisizione delle mansioni e per la gestione di ogni problematica che può emer-

Progetto Per.La

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52 LA CARTA DEI SERVIZI

gere nel contesto lavorativo. I percorsi prevedono la presenza di un coordinatore ANFFASdei tirocini che supervisiona i progetti, mantiene i contatti con le famiglie e fornisce unsupporto agli allievi e ai tutor, fungendo anche da mediatore presso le sedi di stage.Durante il tirocinio inizia la collaborazione con la figura del manager di rete che accompa-gnerà la persona e la sua famiglia durante il passaggio di ruolo da "allievo" a "neo-lavora-tore".

ACCOMPAGNAMENTO ALL'INSERIMENTO LAVORATIVO

Il servizio di accompagnamento rappresenta il momento conclusivo del percorso formativodella persona. Esso prevede l'impiego di una figura professionale specifica (il manager direte), che conosce l'allievo durante l'ultimo anno di tirocinio e si sostituisce gradualmentealla figura del tutor. Il manager di rete modula il proprio intervento su più fronti e inmomenti diversi: prende contatti con l'azienda ospitante il tirocinio e verifica la possibilitàdi un'eventuale assunzione, contatta realtà produttive alternative e disponibili all'assunzio-ne, si incontra con la famiglia per la condivisione di un progetto finalizzato all'inserimentodel figlio, collabora con i servizi presenti sul territorio direttamente coinvolti sul tema (ser-vizio sociale comprensoriale; uffici per l'impiego).

MANTENIMENTO OCCUPAZIONALE

A inserimento avvenuto il manager di rete si propone di seguire la situazione lavorativadella persona, con particolare attenzione alle esigenze interne al posto di lavoro e ai pro-blemi che si presentano, confrontandosi con i colleghi, con i referenti aziendali, con lafamiglia e col lavoratore stesso. Tale servizio si realizza attraverso una serie di azioni: § verifiche regolari in azienda (variabili in termini di frequenza a seconda delle necessità)e colloqui con il lavoratore e i colleghi referenti;§ interventi mirati per la risoluzione di problemi segnalati dal lavoratore o dall'azienda; § confronti sistematici con i famigliari del lavoratore per riferire sull'andamento e persensibilizzarli rispetto a una coerenza educativa;§ tenuta di contatti con gli operatori referenti dei centri per l'impiego provinciali (CI), pertenerli informati sull'andamento nel tempo e segnalare eventuali situazioni problematiche.

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LA CARTA DEI SERVIZI 53

Inoltre si può avvalere della collaborazione di uno psicologo per aiutare il lavoratore acanalizzare le problematiche concernenti la sfera personale in una sede appropriata,rispetto alla necessità di preservare la dimensione del vissuto lavorativo.

RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE

L'intervento di riqualificazione professionale aiuta il dipendente con disabilità che si trovain una situazione lavorativa considerata a rischio, a ritrovare una nuova stabilità, affinchélo stesso lavoratore possa sempre garantire all'azienda il proprio apporto produttivo. Alcontempo allevia il posto di lavoro rispetto all'incombenza di sostenere il proprio dipenden-te in difficoltà rispetto alla risoluzione di problemi che richiedono la disponibilità di perso-nale esperto e di tempo. Le fasi attraverso cui viene erogato questo servizio, sono artico-late nel seguente modo:§ contatto con i referenti aziendali rispetto alla valutazione dei problemi lavorativi insorti;§ analisi della situazione lavorativa e individuazione degli aspetti problematici;§ elaborazione di un progetto d'intervento mirato;§ azione di tutoraggio, limitata nel tempo, per aiutare la persona assunta a ritrovare lacapacità di operare utilmente e autonomamente;§ eventuale coinvolgimento della famiglia rispetto ai problemi insorti e alle strategie indi-viduate per risolverli;§ condivisione del progetto di riqualificazione con l'assistente sociale o con l'operatoreche ha segnalato il caso o che è interessato ad essere coinvolto su quanto realizzato.L'attivazione di questo servizio avviene in seguito alla segnalazione che l'azienda ospitanteinoltra all'Agenzia del Lavoro e/o al servizio sociale del territorio, i quali richiederanno lacollaborazione di ANFFAS Trentino Onlus.

QUANTO COSTA?

Il costo dei servizi proposti nel Progetto Per.La. varia in base al tipo di attività ricevuta: § Il servizio "Primo contatto" non prevede costi a carico della famiglia, in quanto lo stes-so può rientrare nelle attività della scuola; § per le sedi formative Per.La., la famiglia dell'utente deve sostenere la parziale copertu-

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54 LA CARTA DEI SERVIZI

ra del costo mensile di frequenza al corso, i costi per l'acquisto del materiale didattico e icosti del servizio mensa; § il percorso "Tirocinio formativo" non prevede costi a carico della famiglia, in quanto èco-finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Provincia Autonoma di Trento; § i servizi di accompagnamento, mantenimento e riqualificazione non presentano costi acarico della famiglia, in quanto i servizi sono finanziati dalla Provincia Autonoma di Trentoattraverso l'Agenzia del Lavoro.

PRESSO QUALI SEDI DI ANFFAS TRENTINO ONLUS È ATTIVO?

Il progetto, per caratteristiche sue proprie, prevede lo svolgimento dei vari servizi in sedidiverse, alcune presso le sedi Per.La. sotto indicate, altre presso le aziende attive sul terri-torio e quindi non vincolate alla presenza di sedi ANFFAS.

FCittà/Paese

Arco

Borgo Valsugana

Cavalese

Fiera di Primiero

Pozza di Fassa

Rovereto

Trento

Indirizzo

Via Gazzoletti

Via Temanza

Via Libertà

Via San Francesco

Via Roma

V.le Vittorio Veneto

Via Menguzzato

Telefono

0461-407553

0461-752322

0462-235442

0439-64615

0462-763257

320-1710215

0461-407550

Email

Alberto

Cortelletti

Laura Pojer

Massimo Zeni

SEDI FORMAZIONE PER.LA.:

I referenti delle Sedi Formative Per.La. possono essere contattati via telefono o via emailai seguenti recapiti: § Alberto Cortelletti: 320-1710202 - Email: [email protected]§ Laura Pojer: 320-1710215 - Email: [email protected]§ Massimo Zeni: 328-9889004 - Email: [email protected] referenti delle attività rientranti nel Servizio di inserimento lavorativo sono:

Progetto Per.La

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LA CARTA DEI SERVIZI 55

§ tirocini formativi, Carlo Dalmonego (320-4989645 - Email:[email protected])§ servizi di accompagnamento, mantenimento e riqualificazione professionale, LindaPizzo (320-1710212 - Email: [email protected]) e Hillary Morandi (329-9076908 -Email: [email protected]).Per aggiornamenti sulle attività svolte nell'ambito del Progetto Per.La, consultare il seguen-te sito internet: www.progettoperla.it

CHE COSA VI PROMETTIAMO?

Gestione del rapporto traente scolastico eProgetto Per.La.

Modalità di definizione egestione del progettoindividuale

SERVIZIO PRIMO CONTATTO -STANDARD 2008/2009

§ Il rapporto tra l'ente scolastico e ANFFAS TrentinoOnlus è regolato attraverso la stipula di un'apposita con-venzione;§ è prevista l'elaborazione da parte dell'equipe ANFFASdi una valutazione finale e - a richiesta della stessa scuo-la - la realizzazione di incontri e/o relazioni intermedie.

§ All'attivazione del servizio, la scuola presenta l'allievoall'equipe Per.La., la quale elabora il progetto individuale; § la durata dell'intervento può variare in considerazionedelle specifiche esigenze del caso; § l'ANFFAS garantisce la partecipazione dei propri for-matori, che affiancano i docenti della scuola secondo leattività definite nel progetto; § la scuola deve garantire la co-presenza dell'insegnan-te per almeno l'80% del monte ore complessivamentepreviste nel progetto.

Progetto Per.La

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56 LA CARTA DEI SERVIZI

Tempo di attesa per larisposta alla richiesta divalutazione.

Tempo di attesa per l'ac-cesso al servizio dopo lavalutazione.

Calendario e orari del ser-vizio.

Responsabilità e modalitàdi definizione e verificadel Progetto FormativoIndividualizzato (PFI).

Modalità di gestione dellacomunicazione con lefamiglie.

SEDI FORMAZIONE PER.LA. -STANDARD 2008/2009

§ Alla famiglia viene fornita una risposta entro 60 giornidalla presentazione della domanda ad ANFFAS.

§ L'utente sarà preso in carico dal servizio entro i 15giorni successivi alla decisione dei Servizi Territorialicompetenti.

§ Il servizio di formazione professionale è attivo dal 1settembre al 31 agosto;§ le attività e i laboratori si svolgono dal lunedì al vener-dì, esclusi i festivi;§ il servizio è in genere attivo dalle 8.30 alle 16.30;§ la programmazione del calendario viene fatta dal 1 al30 settembre e in questa fase vengono stabiliti eventualiperiodi di chiusura, successivamente comunicati allafamiglia.

§ Entro 90 giorni dall'inserimento dell'utente nel servizioviene organizzata una riunione tra i familiari e l'equipe dilavoro, costituita dal responsabile del servizio o suo dele-gato, da un formatore della sede e dal Servizio Socialedel territorio, se disponibile, per definire la programma-zione del PFI; § l'equipe di sede si riunisce almeno 1 volta al meseper la verifica dello stato di realizzazione dei PFI; § nel caso in cui si venissero a verificare situazioni rite-nute urgenti, verranno attivate riunioni d'equipe con unafrequenza superiore a quella mensile.

§ Sono garantite 2 riunioni annuali equipe-familiari pro-grammate nel primo e nel secondo semestre dell'anno;§ successivamente alla stesura del PFI viene comunica-to alle famiglie il calendario delle attività previste durantel'anno; § la famiglia può contattare il responsabile la Sede per

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LA CARTA DEI SERVIZI 57

Attività svolte e servizierogati.

Servizi di supporto:mensa.

Servizi di supporto: tra-sporto.

Frequenza nella pulizia deilocali.

Politiche gestione delleRisorse Umane.

segnalare incongruenze, necessità formative, esigenzesanitarie o altri eventi intercorsi.

§ Durante la frequenza alla Sede sono previsti: labora-tori, visite formative, attività motorie e/o piscina secoperte da certificazione medica e congruenti con il PFI.Ogni allievo svolge almeno 2 tipi di attività al giorno; § durante le attività viene garantita la presenza di un for-matore (dedicato ai laboratori) o di un insegnante di educa-zione motoria, nel caso di attività di ginnastica e/o nuoto;§ a partire dal secondo anno, e in presenza delle com-petenze necessarie, il Progetto Per.La. propone deglistage in azienda. Tale proposta viene discussa con lafamiglia e l'utente in fase di definizione del PFI.

§ Viene garantita la somministrazione di un pasto algiorno in ambiente pubblico salvo esigenze di servizio(scioperi trasporti, chiusura luoghi convenzionati, attivitàpomeridiane) o presso la sede;§ rispetto di eventuali diete prescritte o preferenze del-l'allievo all'interno dei menù proposti.

§ Il servizio di trasporto (andata e ritorno) viene gestitodalla Provincia Autonoma di Trento per gli utenti dellaFormazione Professionale. Tale servizio è organizzatosecondo gli orari e le modalità di funzionamento dellostesso ente gestore.

§ Le pulizie dei locali avvengono con frequenza giorna-liera.

"§ Nell'ambito dello sviluppo professionale dei propridipendenti, ANFFAS garantisce l'erogazione di 3 giornatedi formazione annue per i formatori/educatori delProgetto Per.La., su temi quali l'apprendimento, l'eticaprofessionale, l'uso degli strumenti didattici.

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58 LA CARTA DEI SERVIZI

Tempo di attesa per larisposta alla richiesta divalutazione.

Responsabilità e modalitàdi definizione e verificadel Progetto FormativoIndividualizzato (PFI).

Attività previste nei tiroci-ni formativi.

Figure professionali coin-volte nei tirocini formativi.

TIROCINIO FORMATIVO - STANDARD2008/2009

§ Alla famiglia viene fornita una risposta entro 60 giornidalla presentazione della domanda ad ANFFAS.

§ L'equipe del Servizio Inserimento Lavorativo, con ilcoinvolgimento del tutor, elabora il PFI entro i primi 2mesi dalla presa in carico della persona; § durante il progetto, l'equipe del Servizio InserimentoLavorativo effettua delle periodiche verifiche sullo statodi realizzazione del PFI e alla fine del progetto comunicaalle parti interessate (allievo, famiglia e azienda) la valu-tazione finale degli esiti conseguiti; § il tutor fa da tramite tra famiglia, l'azienda ospitante eANFFAS ed è il referente da contattare in caso di biso-gno.

§ L'attività del tirocinio consiste in un'attività di forma-zione in situazione in azienda;§ tra ANFFAS e l'azienda ospitante è stipulata una con-venzione, nella quale vengono definite le modalità disvolgimento del tirocinio;§ il tirocinio formativo ha una durata media di 12 mesie prevede un impegno orario di circa 20 ore settimanali;§ oltre all'attività in azienda, il percorso di tirocinio pre-vede lo svolgimento di un'attività d'aula.

§ Il coordinatore dei tirocini (unico per tutte le sediANFFAS) è contattabile telefonicamente o via e-mail, perla risoluzione di esigenze formative progettuali;§ gli esperti dei processi formativi, psicologi e pedago-gisti, si occupano della progettazione, della gestione psi-copedagogica e della supervisione dei percorsi;- il tutor segue l'allievo affiancandolo per tutto il percorso.

Progetto Per.La

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LA CARTA DEI SERVIZI 59

Modalità di gestione dellacomunicazione con lefamiglie.

- Vengono programmati almeno 3 incontri con la fami-glia dell'utente: un primo incontro nel quale viene presen-tato e condiviso il PFI (Progetto Formativo Individuale), unsecondo incontro a metà anno e un ultimo al termine delpercorso per la verifica del PFI.

Progetto Per.La

Criteri della presa in carico.

Durata della presa in cari-co del servizio.

Calendario e orari del ser-vizio.

Attività previste nel servi-zio.

SERVIZI DI ACCOMPAGNAMENTO EMANTENIMENTO - STANDARD2008/2009

§ La presa in carico si realizza a conclusione del periododi tirocinio, una volta che la persona abbia raggiunto lecompetenze minime spendibili in ambito lavorativo ester-no. Questa fase prosegue automaticamente nelle attivitàdi mantenimento.

§ Dalla fine dell'ultimo anno di tirocinio il servizio ègarantito fino al compimento dei 24 mesi dall'assunzionecon contratto a tempo indeterminato, come da conven-zione con Agenzia del Lavoro.

§ I servizi sono attivi nei giorni feriali e sono erogati inbase allo specifico fabbisogno, in accordo con le partidirettamente coinvolte: azienda, lavoratore, famiglia,Agenzia del Lavoro, servizio sociale;§ lla modalità di erogazione degli interventi è comunica-ta nel momento della presentazione del servizio ed èvariabile a seconda delle necessità operative emergenti.

§ In base alla situazione lavorativa del singolo utente ilmanager di rete effettua in accordo con le parti attivitàdi:§ monitoraggio sul posto di lavoro;

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60 LA CARTA DEI SERVIZI

Responsabilità e modalitàdi definizione e verificadel servizio.

Strumenti gestionaliadottati per il monitorag-gio dell'attività svolta.

§ sostegno al lavoratore. Tale attività viene effettuataattraverso incontri e/o colloqui concordati con il lavorato-re stesso, che possono attuarsi sia in fase di monitorag-gio, sia a domicilio o presso altri centri ANFFAS;§ supporto ai referenti aziendali con frequenza concor-data a necessità, effettuato tramite incontri e/o colloquicon i colleghi delle persone inserite o con i capi-reparto oaltre figure di riferimento aziendali;§ incontri di sostegno alle famiglie con frequenza con-cordata, su proposta dell'ANFFAS e accettata dalle fami-glie (almeno 1 incontro ogni 90 giorni) per riferire le infor-mazioni riguardanti l'andamento della situazione lavorati-va e personale;§ attivazione e mantenimento dei contatti con le agen-zie collaboranti (Centri per l'Impiego; Servizi SocialiTerritoriali).

§ Presenza di 2 manager di rete con competenze peda-gogiche e sociologiche e di 1 psicologo;§ riunioni a cadenza mensile tra le manager di rete e lopsicologo e/o il coordinatore dei tirocini.

§ Successivamente a ogni incontro con il lavoratore,con la famiglia o con il referente aziendale viene aggior-nata la scheda personale, documento a uso interno checontiene la storia lavorativa e il percorso effettuato dal-l'utente;§ relazione bimensile e verifica in itinere sulla situazionelavorativa e/o sul progetto di inserimento lavorativo del-l'utente.

Progetto Per.La

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LA CARTA DEI SERVIZI 61

Criteri della presa in carico.

Durata della presa in cari-co del servizio.

Calendario e orari del ser-vizio.

Attività previste nel servi-zio.

Responsabilità e modalitàdi definizione e verificadel servizio.

SERVIZIO DI RIQUALIFICAZIONE PRO-FESSIONALE STANDARD 2008/2009

§ La presa in carico si realizza a seguito della segnala-zione effettuata da servizi esterni (servizio sociale;Agenzia del Lavoro). Il servizio può essere attivato ancheper gli utenti già in carico al servizio SIL che presentanouna situazione lavorativa ritenuta "a rischio".

§ L'intervento ha durata limitata, a seconda della speci-fica situazione lavorativa da risanare.

§ L'intervento si realizza all'interno della fascia orarialavorativa e viene concordato con l'azienda e il serviziosegnalante il caso.

§ Il servizio consiste nell'affiancare al lavoratore untutor (un assistente educatore ANFFAS), al fine di ristrut-turare l'assetto lavorativo indebolito.

§ Affiancamento del lavoratore da parte di un tutor,responsabile del progetto;§ supervisione e monitoraggio da parte del manager direte;§ confronti con il referente aziendale e con il serviziosegnalante il caso.

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CENTRO ABILITATIVO PERL'ETÀ EVOLUTIVA "IL PAESE DI OZ"CHE COS'È?

Il Paese di Oz è un centro abilitativo per l'età evolutiva che offre interventi terapeutici epercorsi educativi condivisi dalla famiglia. Il servizio non ha natura diurna o semi-residen-ziale, ma il singolo utente vi accede in modo non continuativo (una, due o tre volte la set-timana), in base a quanto stabilito nel progetto terapeutico/educativo individuale.

A CHI È RIVOLTO?

Il Centro accoglie bambini, adolescenti e giovani adulti che presentano patologie organichedi diversa natura (cromosomiche, neurologiche, etc.) con ritardo mentale associato, chesiano residenti nella Provincia di Trento. Gli interventi dell'area terapeutica sono rivolti autenti di età compresa tra gli 0-15 anni circa. Gli interventi dell'area educativa sono rivolti autenti di età compresa tra i 14-30 anni circa: le attività del "Progetto Ponte" sono rivolte aragazzi preadolescenti e adolescenti; le attività del "Cresciamo Insieme" vedono coinvoltigiovani adulti.

CHE COSA OFFRE?

Il Centro "Il Paese di Oz" articola i propri interventi in due distinte aree: l'area terapeutica el'area educativa. Gli interventi terapeutici proposti sono elaborati a partire dalle potenziali-tà intrinseche del singolo bambino, con l'obiettivo di farle emergere, svilupparle e renderlefunzionali alla crescita e al contesto di vita. Per gli adolescenti e i giovani adulti che posso-no affrontare percorsi di autonomia in senso globale, si propongono attività educative conl'intento di rafforzare le capacità personali e sociali.

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LA CARTA DEI SERVIZI 63

Area terapeutica

Obiettivo di quest'area d'intervento è l'elaborazione di percorsi abilitativi globali, volti afavorire l'espressione massima delle potenzialità del bambino, tenendo in considerazionetutti gli ambiti della sua vita (famiglia; scuola; etc.). I percorsi abilitativi (individuali e/o digruppo) si concretizzano in interventi di fisioterapia, psicomotricità, logopedia e terapiaoccupazionale. Le attività proposte sono comunque sempre basate sul gioco e su attivitàludiche, al fine di sostenere lo sviluppo delle abilità motorie, cognitive, comunicative, emo-tive e relazionali.

Parti integranti di questi percorsi abilitativi sono rappresentanti dagli interventi diretti allefamiglie e alle scuole: - sostegno psicologico alle famiglie durante tutto il percorso di crescita del figlio e inter-venti di consulenza (sia in ambito psicologico che educativo) in merito ai passaggi fonda-mentali dello sviluppo del bambino; - consulenza alle scuole di ogni ordine e grado (dagli asili nido, alle scuole superiori),

Area educativa: - Progetto Ponte

- Cresciamo Insieme

Area terapeutica: - percorsi abilitativi

- sostegno e consulenza alle famiglie - consulenza alle scuole

Centro abilitativo “Il Paese di Oz”Per.La

“Il Paese di Oz”

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64 LA CARTA DEI SERVIZI

come previsto dalla Legge 104/92 e del D.P.R. 24/02/94, art. 2 ai fini dell'integrazione sco-lastica. Il Centro è altresì disponibile a confrontarsi con le diverse scuole per programma-re, verificare e realizzare percorsi di attività integrata, con l'obiettivo di realizzare un inter-vento scuola-famiglia-operatori.

Area educativa

L'attività educativa del "Paese di Oz" è rivolta a ragazzi e giovani adulti affetti da disabilitàintellettiva che, nonostante i limiti cognitivi, possono affrontare proposte di attività chehanno l'obiettivo di portarli verso un'autonomia in senso globale. In particolare, tale propo-sta educativa si snoda attraverso due percorsi: il "Progetto Ponte" e il "Cresciamo insie-me". Tali progetti vogliono essere uno stimolo allo sviluppo della personalità, medianteattività settimanali pomeridiane legate a situazioni concrete di vita quotidiana.

- Le attività del "Progetto Ponte" si svolgono all'interno di gruppi di pari e hanno l'obiettivodi aiutare i ragazzi a lavorare in gruppo, sviluppare esperienze di collaborazione, riconosce-re e rispettare le regole di convivenza. Le attività proposte possono svolgersi all'esterno oall'interno del Centro. Nel primo caso, si promuove la conoscenza attiva dei servizi e delleattività produttive del territorio (negozi, ristoranti, bar, servizi postali, etc.) e si estendonole autonomie di base (comunicazione, orientamento, comportamento stradale, uso deiservizi, uso del denaro). Nel caso delle attività svolte all'interno del Centro, il focus dell'in-tervento è la sfera affettivo-emotiva, con l'obiettivo di fornire adeguate e concrete strate-gie di rielaborazione e di chiarificazione di ciò che è stato vissuto e sperimentato. L'attivitàannuale del "Progetto Ponte" si snoda in diversi incontri settimanali e trova periodicimomenti di verifica e valutazione nell'organizzazione di riunioni e/o di uscite di più giornifuori città.

- Il "Cresciamo Insieme" vede coinvolti giovani adulti che manifestano la voglia di ricono-scersi in situazioni del mondo adulto. Pertanto, le proposte del Centro vogliono esseredelle esperienze nelle quali sono gli stessi giovani a prendere decisioni sull'organizzazionedel loro tempo libero. L'educatore opera in questo contesto con l'obiettivo di facilitare una

“Il Paese di Oz”

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LA CARTA DEI SERVIZI 65

piena assunzione di responsabilità da parte del gruppo per quanto riguarda la gestionedelle attività, garantendo nel contempo l'autonomia e la sicurezza. Periodicamente l'equipedi lavoro propone agli utenti l'organizzazione di incontri che possono essere d'aiuto per rie-laborare pensieri, sensazioni e comportamenti su differenti temi (l'identità, l'affettività, lasessualità, etc.). In base alle richieste del gruppo e alle possibilità del Centro, possonoessere organizzate settimane bianche (nel periodo invernale) o settimane azzurre (nelperiodo estivo).

PROGETTO "CASA SATELLITE"

Nell'ambito nelle attività di ricerca e innovazione di ANFFAS Trentino Onlus nel corsodell'ultimo anno è stato attivato il Progetto "Casa Satellite", struttura residenzialedotata di appositi ausili per facilitare la vita e il movimento negli ambienti domesti-ci, in grado di garantire alla persona con disabiità un maggior livello di autonomia,mantenendo un adeguato livello di sicurezza. I destinatari di questo servizio (nelnumero massimo di 16 persone) sono utenti del "Cresciamo Insieme" che nel corsodelle attività hanno dimostrato di possedere quei pre-requisiti cognitivi, relazionali edi autonomia indispensabili alla partecipazione al progetto.

QUANTO COSTA?

La famiglia deve versare una retta annua da concordare con l'ente gestore. Le famiglie deipartecipanti alle attività del progetto "Cresciamo Insieme" concorrono inoltre direttamentealle spese relative ai soggiorni estivi/invernali, alle gite (spese di vitto-alloggio, etc.) e allespese relative ai week-end (cene, pranzi). Le famiglie delle attività del "Progetto Ponte"sono tenute a pagare le spese relative alle gite e alle eventuali uscite giornaliere.

PRESSO QUALI SEDI DI ANFFAS TRENTINO ONLUS È ATTIVO?

Il Paese di Oz si trova a Trento e comprende due diverse sedi: in via Aosta n.1 viene svol-

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66 LA CARTA DEI SERVIZI

CHE COSA VI PROMETTIAMO?

Accesso al Servizio.

IL PAESE DI OZ - STANDARD2008/2009

§ La decisione in merito alla presa in carico è subordi-nata a una prima visita e a un periodo di osservazionedel bambino/ragazzo, a seguito del quale l'equipe si riuni-sce e stabilisce l'accettazione o meno della domanda;§ il tempo di attesa per la prima visita è al massimo di30 giorni dal contatto telefonico con la Coordinatrice delCentro, compatibilmente con il periodo di chiusura delCentro;§ vengono svolti da un minimo di 4 a un massimo di 10incontri di osservazione da parte dei terapisti e/o deglieducatori di riferimento;

“Il Paese di Oz”

ta la parte terapeutica e la parte educativa relativa al "Progetto Ponte". La seconda sede,in via Fermi n.70, ospita gli utenti del "Cresciamo insieme". I giorni e gli orari di aperturadelle strutture sono i seguenti: § Via Aosta n.1: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00;§ Via Fermi n.70: dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle ore 17.30.

Per ulteriori informazioni potete contattare il numero di telefono 0461-923725, per la sededi Via Aosta, oppure il numero 0461-931818 per la sede di Via Fermi. In alternativa potetescrivere un'e-mail a uno dei seguenti indirizzi di posta elettronica: § Via Aosta: [email protected] § Via Fermi:[email protected]

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LA CARTA DEI SERVIZI 67

Responsabilità e modalitàdi definizione e verificadel Progetto abilitativi oeducativo

Giorni e orari di funziona-mento del Centro.

Modalità di gestione dellacomunicazione con lefamiglie.

Modalità di integrazionecon altri servizi presentisul territorio.

§ l'equipe si impegna a dare una risposta, in merito allapresa in carico, al massimo entro 30 giorni dalla finedegli incontri di osservazione. Tale esito viene comunica-to alla famiglia mediante un incontro.

§ In caso di accettazione della richiesta di presa in cari-co, l'equipe mette a punto un percorso abilitativo o edu-cativo che viene condiviso con la famiglia - tramite unincontro con gli operatori - e periodicamente aggiornatoin base ai cambiamenti sopraggiunti nella situazione.

§ Le attività terapeutiche si svolgono dal lunedì alvenerdì (apertura tutto l'anno tranne i periodi di chiusuraestivo e invernale), mentre quelle educative relative al"Progetto Ponte" e "Cresciamo insieme" hanno luogo nelpomeriggio degli stessi giorni, da Settembre a Giugno;§ la frequenza e il calendario vengono stabiliti in base alpercorso individualizzato di ogni utente; l'orario cerca diconsiderare le necessità della famiglia e dell'utente,salvo particolari esigenze organizzative interne.

§ Per gli interventi educativi vengono garantiti, salvonecessità diverse, almeno 2 incontri all'anno aperti a tuttii genitori e in presenza dell'equipe educativa del Centro,durante i quali vengono presentate o verificate le propo-ste per le attività dell'anno in corso; § all'occorrenza o su richiesta i referenti delle attivitàeducative e di quelle terapeutiche sono disponibili per unincontro individuale con la famiglia;§ periodicamente si organizzano incontri tra gli operato-ri e le famiglie per il monitoraggio e la verifica del proget-to abilitativi.

§ Vengono garantite 2 riunioni scolastiche all'anno, surichiesta della scuola, secondo la normativa vigente, inpresenza di tutti i referenti del Progetto;

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68 LA CARTA DEI SERVIZI

Servizi di supporto: servi-zio di trasporto.

Servizi di supporto: servi-zio mensa.

§ il responsabile del Progetto è disponibile fornendo, senecessario, consulenza a insegnanti o a eventuali figureesterne di riferimento come assistente sociale, referentiper l'inserimento lavorativo, etc;§ il Centro offre la possibilità di avere un accesso facili-tato ad alcune consulenze mediche di tipo specialistico.Le visite possono essere richieste dai familiari o dall'equi-pe a scopo di controllo o di accertamenti specifici.

§ ANFFAS si impegna a inoltrare le richieste pervenuteal Servizio Trasporti della Provincia Autonoma di Trento, ilquale decide in merito alla concessione o meno di taleservizio e, in caso affermativo, stabilisce costo, modalitàe orari di funzionamento del trasporto, di cui ANFFASnon è in alcun modo responsabile.

§ Il progetto educativo prevede un servizio mensa pertutti gli utenti del "Progetto Ponte" e del "Cresciamoinsieme" presso strutture convenzionate o all'interno delCentro;§ alle famiglie che usufruiscono del servizio viene lororichiesto un contributo spese aggiuntivo.

“Il Paese di Oz”

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LA CARTA DEI SERVIZI 69

CENTRO RESIDENZIALE "NUOVA CASA SERENA"CHE COS'È?

Nuova Casa Serena è il centro residenziale di ANFFAS Trentino Onlus che si occupa dipersone con grave disabilità psico-fisica, attraverso un servizio residenziale (persone incarico 24 ore al giorno). L'obiettivo del servizio è quello di promuovere il benessere dellapersona e della sua famiglia attraverso un intervento globale e integrato, finalizzato allacura e alla riabilitazione della persona. Lo scopo ultimo del Centro è quello di favorire emantenere la miglior qualità di vita possibile, in un contesto attento agli aspetti affettivi erelazionali, attraverso l'attivazione di tutte le potenzialità presenti nella persona.

A CHI È RIVOLTO?

A persone con disabilità grave o profonda in età evolutiva e adolescenziale (in entrata).

CHE COSA OFFRE?

I servizi residenziali o semi-residenziali offerti dal Centro si articolano in due differenti filo-ni d'intervento: gli interventi tecnici e gli interventi affettivo-relazionali. Gli interventi tecni-ci (definiti da un'équipe multidisciplinare coerentemente con le necessità del singoloospite) agiscono sul versante cognitivo, motorio e del contenimento dell'ansia attraversoattività educative, fisioterapiche, di musicoterapia, etc., ma anche sugli interventi assi-stenziali (cura della persona sul versante nutrizionale e dell'igiene) caratterizzanti la vita inresidenza. Gli interventi affettivi agiscono invece sul versante relazionale e vengonogarantiti attraverso la creazione e il consolidamento del rapporto ospite-educatore.

Data la natura stessa del Centro, la vita in residenza rappresenta una componente cen-trale del servizio offerto. Al riguardo, Nuova Casa Serena presenta tre differenti tipologiedi risposte:

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Attività di supporto:mensa; lavanderia e guardaroba; servizi per la cura della persona

Residenze; Nucleo Aias (residenza sanitaria);

Nucleo Aiac (residenza comportamentale)

Nuova casaSerena

Attività educative; assistenza fisioterapica,

infermieristica, psicologica e consulenza specialistica

§ Residenza: appartamento organizzato in modo tale da riprodurre un ambiente familiaree personalizzato, all'interno del quale trovano ospitalità quattro ragazzi/e. Gli spazi preve-dono due camere da letto, una zona soggiorno e un angolo cottura, due bagni opportuna-mente attrezzati e un poggiolo per ogni stanza. La vita all'interno della residenza è suppor-tata dalla presenza di un assistente educatore che aiuta gli ospiti nello sviluppo della pro-pria autonomia (igiene personale, abbigliamento, alimentazione); § Nucleo Aias (ad alta intensità assistenziale) per quegli ospiti che presentano problema-tiche sanitarie di particolare rilievo e complessità. Queste residenze sono opportunamente

“Nuova Casa Serena”

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LA CARTA DEI SERVIZI 71

attrezzate (impianto dell'ossigeno; impianto del vuoto per l'aspirazione) e prevedono lapresenza di personale paramedico specializzato al fine di garantire la migliore assistenzapossibile. Ogni stanza è dotata di due posti letto e di 1 bagno. Sul piano ci sono 2 bagnicon vasca attrezzata. Nel piano è presente un assistente educatore che ha in carico il pro-getto educativo all'interno del nucleo + 4 OSS; § Nucleo Aiac (ad alta intensità comportamentale) predisposto per accogliere queiragazzi il cui equilibrio emotivo potrebbe essere destabilizzato da semplici cambiamentid'ambiente e di attività. Strutturalmente è simile alle residenze.

Gli interventi educativi possono essere erogati individualmente o in gruppo, oltre che all'in-terno delle singole residenze, anche utilizzando appositi spazi comuni opportunamenteattrezzati: la scelta tra queste alternative avviene tenendo in considerazione le particolaricondizioni psico-fisiche dell'ospite. Tali interventi sono organizzati in sei differenti gruppi dilavoro: § laboratorio musicale (musicoterapia; animazione musicale); § gruppo pentatlon (attività motoria in piscina e in palestra); § settore attivazione cognitiva (stimolazione sensoriale; attività con il computer; MetodoRapizza); § settore strategie educative (attività grafico-pittoriche; laboratorio creta; visione audio-visivi; fotografia e videocamera; uscite mirate); § gruppo animazione (animazione; organizzazione delle giornate di festa; gite e visite gui-date, angolo estetico, integrazione con realtà ed eventi esterni al centro); § gruppo natura (coltivazione della terra e cura del verde; attività di cucina; attivitàricreative in compagnia degli animali; raccolta e utilizzo creativo di materiali naturali).

Parallelamente a queste attività, all'interno della struttura Nuova Casa Serena opera ungruppo di professionisti la cui funzione è quella di garantire il benessere dei propri ospiti,mediante l'erogazione di specifici servizi sanitari e riabilitativi: § assistenza fisioterapica: i fisioterapisti (FKT), coordinati dalla fisiatra, si occupano degliinterventi individuali realizzati in palestra e in piscina, della ginnastica respiratoria e forni-

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scono la loro consulenza agli educatori e ai familiari, anche per quanto riguarda le posturepiù idonee e il corretto utilizzo degli ausili di supporto;§ assistenza infermieristica: nel Centro sono presenti infermieri professionali (IP) 24 oresu 24. L'IP esegue, su ordine del medico, terapie orali e intramuscolari (ordinarie e d'emer-genza), prelievi ematici, misurazione dei parametri vitali, oltre che effettuare le ordinariemedicazioni. Nel caso di un periodo di ricovero al di fuori di Casa Serena, si organizza l'as-sistenza presso l'ospedale ospitante per 16 ore giornaliere (nel caso di utenti residenziali)o per 8 ore giornaliere (nel caso di utenti semi-residenziali). La restante copertura giorna-liera dell'assistenza resta a carico della famiglia;§ assistenza psicologica: all'interno del Centro lo psicologo coordina le attività educativeattraverso incontri con i tecnici (FKT; IP) e i responsabili dei gruppi di lavoro, segue (insie-me all'équipe multidisciplinare) il progetto educativo di ogni utente e - in tale veste - è adisposizione dei familiari per comunicare loro le attività svolte e i risultati di volta in voltaconseguiti; § assistenza specialistica: ai ragazzi viene garantito un continuo controllo delle condizionipsico-fisiche da parte di uno staff medico specializzato (medico di base; psichiatra; neuro-logo; odontoiatra; pneumologo; dermatologo; logopedista; dietista).Data la particolare natura residenziale del Centro, all'interno di Nuova Casa Serena sonoattivi dei servizi complementari di attività educativo-assistenziali veri e propri:§ un servizio mensa preposto alla preparazione della colazione, pranzo e cena per gliospiti residenziali, o del solo pranzo (per gli ospiti semi-residenziali); § un servizio di guardaroba e di lavanderia per gli indumenti personali attivo per i soliospiti residenziali; § servizi per la cura della persona (parrucchiere; callista; podologo), nel caso in cui l'ospi-te residenziale non possa accedere esternamente agli stessi servizi.

Attivato su specifica adesione da parte della famiglia e, nei casi più gravi, previo pareredel medico, tra i servizi offerti dal Centro vi è anche l'organizzazione del soggiorno estivo.Durante questo momento di vacanza, i genitori e le famiglie dei ragazzi possono vivereinsieme un'importante esperienza di condivisione e di reciproco sostegno. Nella realizza-

“Nuova Casa Serena”

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LA CARTA DEI SERVIZI 73

zione di questa attività, Nuova Casa Serena garantisce il supporto professionale dei proprieducatori e dei propri infermieri professionali, oltre che l'individuazione di una strutturaalberghiera idonea alle particolari esigenze dei ragazzi. Infine, tra i servizi offerti dal Centro, si deve ricordare l'accoglienza di sollievo. Tale servizio(la cui attivazione è comunque subordinata alla verifica delle reali disponibilità organizzati-ve del Centro) si concretizza nell'ospitare l'utente in regime residenziale, al fine di suppor-tarne - per un periodo di tempo determinato e non illimitato - le particolari esigenze dellafamiglia (per esempio, la realizzazione delle programmate vacanze invernali/estive o ilsostegno durante il ricovero ospedaliero di uno dei genitori).

QUANTO COSTA?

Il costo del servizio è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso gli entigestori (Comprensori e Comuni di Trento e Rovereto), per l'80%, mentre il restante 20% èa carico del Comune di appartenenza dell'assistito, con rivalsa sulla famiglia.

DOVE CI POTETE TROVARE?

Il Centro residenziale Nuova Casa Serena si trova in via alle Campanelle, n° 50, a Cognola(Trento). Per ulteriori informazioni potete contattarci nel seguente modo: § Telefono: 0461/23.72.80 - 0461/26.16.66 (dalle ore 08:30 alle 12:30; dalle 13:00 alle16:30)§ Fax: 0461/23.71.26§ E-mail: [email protected] visite di parenti possono avvenire da lunedì a venerdì dalle 16:30 alle 21:00 e senzavincoli di orario (fine visita entro le 21:00) il sabato e la domenica.

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74 LA CARTA DEI SERVIZI

Giorni e orari di funziona-mento del Centro.

Tempo di attesa per l'ac-cesso al Centro.

Definizione e verifica delProgetto EducativoIndividualizzato (PEI) edelle attività del Centro

NUOVA CASA SERENA - STANDARD2008/2009

§ 365 giorni all'anno (da lunedì a domenica) e 24 ore su24 per gli ospiti in regime residenziale; § dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 17:00 per gliospiti in regime semi-residenziale.

§ 60 giorni dalla presentazione della domanda allaDirezione di Nuova Casa Serena. Il modulo per la presen-tazione della domanda è reperibile presso gli UfficiAmministrativi della stessa struttura.

§ La definizione del PEI rientra tra le prerogative del-l'equipe multidisciplinare, composta da psicologo, coordi-natore degli infermieri, educatore, fisioterapista, respon-sabili delle attività e Direttore o Vicedirettore della strut-tura;§ prima della presa in carico il Centro organizza una riu-nione con i familiari e l'equipe multidisciplinare, nellaquale vengono raccolti i dati e gli elementi conoscitividella persona;§ l'equipe multidisciplinare si incontra settimanalmenteper prendere in esame un singolo PEI. In regime ordinarioil Centro garantisce una riunione 2 volte all'anno per iragazzi in età evolutiva e ogni 12-18 mesi per gli adulti,nella quale si verifica e si aggiorna ogni singolo caso trat-tato. Per ogni ospite vengono individuati, verificati o

COSA VI PROMETTIAMO?

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LA CARTA DEI SERVIZI 75

Presenza di un tutor diriferimento per i familiari.

modificati gli obiettivi generali d'intervento da perseguirenei vari ambiti, con relativi indicatori d'efficacia; § nel caso in cui si venissero a verificare situazioniurgenti (legate all'aggravamento delle condizioni del-l'ospite o all'emergere di bisogni non precedentementeprevisti) vengono attivate ulteriori riunioni dell'equipe; § a seguito della riunione d'equipe il Centro invia unacomunicazione scritta alla famiglia e viene programmatoun incontro nel quale si espongono sinteticamente i conte-nuti della verifica realizzata. All'incontro partecipano lo psi-cologo del Centro e - se i familiari lo richiedono - i respon-sabili dei gruppi di attività che vedono coinvolto il ragazzo.Per i casi più complessi tale incontro può essere propostopiù volte l'anno (bimestralmente o trimestralmente);§ un gruppo di lavoro formato da psicologo, fisioterapi-sta, musicoterapista, psicomotricista, responsabili delleattività educative e infermiere si riunisce settimanalmen-te per programmare e verificare le attività educative eabilitative del Centro.

§ In caso di necessità, i familiari possono contattaretelefonicamente e/o via email:- lo psicologo del Centro per avere indicazioni/informa-zioni di carattere psicopedagogico; - l'infermiere (o medico di base, neurologo o fisiatra surichiesta) per avere indicazioni/informazioni di caratteresanitario; - il Direttore o il Vicedirettore della struttura per avereindicazioni/informazioni di carattere organizzativo; - l'operatore di residenza per gli aspetti pratici quotidiani.

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76 LA CARTA DEI SERVIZI

Modalità di gestione dellacomunicazione con lefamiglie.

La vita in residenza: arti-colazione degli spazi, atti-vità proposte e figureprofessionali di supporto.

§ Alla fine della riunione d'equipe, il Centro invia unacomunicazione scritta alla famiglia e viene programmatoun incontro nel quale si espongono sinteticamente i con-tenuti della verifica realizzata. Per i casi più complessi,tale incontro può essere proposto più volte l'anno (bime-stralmente o trimestralmente);§ per gli ospiti semi-residenziali, la comunicazione Centro-genitori viene garantita attraverso il quotidiano aggiorna-mento di un diario posto nello zainetto del ragazzo; § a tutte le famiglie del Centro viene consegnata, inoccasione della verifica, una relazione fotografica e/o fil-mata delle attività svolte dal proprio assistito; § 2 volte l'anno il Centro invia per posta una comunica-zione sulle attività comunitarie programmate (incontri efeste con le famiglie);§ predisposizione - nell'atrio del Centro - di una bachecaaggiornata settimanalmente sulle iniziative in program-mazione.

§ Il Centro prevede 60 posti letto; § sono previste tre differenti tipologie di alloggi: - Residenze: angolo cottura; 4 posti letto in due stanzeseparate; 1 soggiorno; 2 bagni attrezzati; 1 poggiolo perogni stanza (10 appartamenti per un totale di 40 postiletto);- Nucleo Aias: stanza a 2 posti letto, opportunamenteattrezzata per i bisogni sanitari degli ospiti (impianto del-l'ossigeno; impianto del vuoto per l'aspirazione); 2 bagniattrezzati sul piano; 1 poggiolo (6 stanze da 2 per untotale di 12 posti letto); - Nucleo Aiac: stanza a 1 o 2 posti letto, 1 bagnoattrezzato, un poggiolo, un soggiorno comune (4 stanze);§ le attività svolte negli alloggi sono riconducibili allacura e tutela della persona: somministrazione pasti, igie-ne personale, vestizione/svestizione, sviluppo e/o mante-nimento delle autonomie;

“Nuova Casa Serena”

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LA CARTA DEI SERVIZI 77

Attività educative propo-ste dal Centro e figureprofessionali coinvolte.

Servizi specialistici pre-senti nel Centro.

§ all'interno del Centro viene garantita la presenza 24ore su 24 di un infermiere professionale e - per ogni sin-golo alloggio - la presenza di almeno un addetto all'assi-stenza (sulla turnistica diurna).

§ All'interno del Centro vengono svolte differenti attivitàeducative, articolate in 6 diversi gruppi di lavoro: 1) labo-ratorio musicale; 2) gruppo pentatlon; 3) settore attiva-zione cognitiva; 4) settore strategie educative; 5) gruppoanimazione; 6) gruppo natura; § gli interventi possono svolgersi in gruppo o individual-mente presso la propria residenza (solo per il nucleoAias) o in spazi comuni, in base alle particolari condizionipsico-fisiche dell'assistito; § le attività dedicate a ogni singolo ospite e le rispetti-ve modalità di erogazione variano in base allo specificoPEI e sono di volta in volta modificate secondo le partico-lari esigenze/condizioni psico-fisiche della persona; § l'articolazione di tali attività viene comunicata allafamiglia e - attraverso una restituzione annuale - si pre-vede la verifica delle attività effettivamente svolte dalproprio assistito; § l'erogazione degli interventi educativi è programmatadal lunedì al venerdì. Per gli ospiti residenziali il sabato ela domenica sono giornate dedicate al riposo, all'organiz-zazione di gite, all'incontro dei propri genitori e familiari,all'eventuale rientro in famiglia; § le professionalità impiegate nelle attività educativesono costituite da: psicomotricisti (54 h settimanali);fisioterapisti (72 h settimanali); 6 responsabili di attività(36 h settimanali a testa).

§ Per gli ospiti residenziali è garantita la presenza instruttura di medici specialisti in base al seguente caricodi lavoro: - Pediatra: attivato in caso di bisogno;

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78 LA CARTA DEI SERVIZI

Strumenti gestionaliadottati per il monitorag-gio dell'attività svolta.

Servizi di supporto: servi-zio mensa.

- Medico di base: 5 h settimanali;- Neurologo: 2 h settimanali;- Fisiatra; 6 h mensili;- Psichiatra: 1 accesso al mese, per i soli ospiti delleresidenze Aiac (2 h mensili);- Psicologo: 30 h settimanali; - Pneumologo: 12 h all'anno e attivato in caso di biso-gno;- Logopedista: attivato in caso di bisogno; - Dietista: attivato in caso di bisogno;

Odontoiatra: 8 h mensili; - Igienista: 8 h mensili. § per gli ospiti semi-residenziali l'attivazione delle visi-te specialistiche deve avvenire attraverso il propriomedico di base (o il pediatra di libera scelta) che rimaneil punto di riferimento della famiglia per quanto riguardaanche la definizione e prescrizione degli interventi far-macologici.

§ Il monitoraggio delle attività svolte e la valutazionedei risultati di volta in volta conseguiti sono realizzatimediante l'impiego di particolari strumenti di rilevazione: - griglie di osservazione aggiornate quotidianamente;- diari giornalieri in residenza aggiornati quotidianamen-te dagli educatori;- diari infermieristici aggiornati 3 volte al giorno dagli IP;- relazioni e osservazioni giornaliere di attività aggiorna-te dai responsabili di attività;- indicatori di efficacia calcolati ogni 3 mesi.

§ All'interno del Centro è attivo un servizio mensa,aperto 365 giorni l'anno e preposto alla preparazione dicolazioni, pranzi, merende e cene degli ospiti residenziali(per i semi-residenziali è garantita l'erogazione del solopranzo e della merenda); § l'organizzazione della mensa avviene nel rispetto del

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LA CARTA DEI SERVIZI 79

Servizi di supporto: sog-giorni estivi.

Politiche di gestione delleRisorse Umane (dipen-denti e volontari).

Predisposizione di ade-guati strumenti per facili-tare l'accesso e il movi-

protocollo HACCP, sotto la supervisione di un responsabi-le del servizio (capo cuoco); § è prevista l'attivazione a chiamata di un consulentedietologo per la stesura del menù e/o la definizione dellelinee guida per la somministrazione del cibo per il singoloospite in situazione di bisogno;§ i cibi sono consumati dagli ospiti nella propria resi-denza.

§ Se le persone sono accompagnate dai genitori lacopertura diurna e notturna resta a carico della famiglia,con dei momenti di sollievo gestiti dagli operatori diNuova Casa Serena. Se le persone non sono accompa-gnate dai genitori la copertura diurna è totalmente a cari-co degli operatori di Nuova Casa Serena. Inoltre, vi è lapresenza di 1 IP e di 2 Infermiere Generiche a coperturadella notte.

§ È prevista una permanenza triennale degli operatoriall'interno delle singole residenze, al fine di stabilizzare irapporti con gli ospiti e - allo stesso tempo - di favorireattraverso la rotazione dopo un triennio la crescita pro-fessionale del lavoratore; § vengono garantite 8 ore di aggiornamento annuale aogni operatore in tema di BLS, normativa anti-incendi eD.Lgs. 626/94; § i volontari che desiderano operare nel Centro vengo-no inseriti nelle attività, previo incontro motivazionale esecondo le regole individuate in uno specifico progetto divolontariato. L'attività del volontario viene tutorata dallopsicologo e supervisionata dall'operatore e/o dal respon-sabile di attività.

§ Tutti i locali del Centro sono privi di barriere architetto-niche: assenza di gradini all'entrata; parcheggio ampio; 5ascensori che collegano i 2 piani della struttura; 70 bagni

“Nuova Casa Serena”

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80 LA CARTA DEI SERVIZI

mento all'interno delCentro.

Articolazione degli spaziall'interno del Centro.

Frequenza nella pulizia deilocali.

attrezzati; presenza di un corrimano in tutti i corridoi; cor-ridoi ampi per facilitare il passaggio delle carrozzine; § la struttura è a norma con i vincoli dettati dal D.Lgs.626/94.

§ Il Centro Nuova Casa Serena è strutturato coerente-mente con il tipo di attività e di servizi in esso erogati: - Palestra;- Piscina;- Stanza attrezzata di fisioterapia;- Salone polifunzionale;- Aula musica;- Aula attivazione cognitiva;- Aula strategie educative;- Aula attrezzata per attività psicomotorie;- Stanza gruppo natura;- Stanza attività cucina;- Stanza attrezzata per ragazzi residenti nel NucleoAias;- 3 infermerie; - Stanza di isolamento per i casi infettivi; - Ambulatorio dentistico;- Sala cura della persona;- Giardino; - Spazio foresteria, per gli incontri con i genitori;- Parcheggio.

§ Il servizio di pulizia dei locali è così articolato: - pulizia bagni: 2 volte al giorno;- pulizia residenze: 2 volte al giorno;- pulizia corridoi: 1 volta al giorno;- pulizia aule e spazi comuni utilizzati nelle attività: 1volta al giorno;- pulizia aree "a medio utilizzo" (con un utilizzo limitatodurante la settimana): 1 volta la settimana;- pulizia uffici amministrativi: 2 volte la settimana.

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LA CARTA DEI SERVIZI 81

SERVIZIO ASSISTENZA SCOLASTICACHE COS'È?

Con la Legge Provinciale 23/02/98 n. 3 è stata data la possibilità agli istituti scolastici diaccordarsi al privato sociale accreditato per dare agli alunni con bisogni educativi specialiun sostegno scolastico individualizzato di tipo didattico, educativo e assistenziale. IlDirigente Scolastico richiede ad ANFFAS Trentino Onlus personale in possesso di caratteri-stiche di formazione ed esperienza, adatte a rispondere alle necessità segnalate.

A CHI È RIVOLTO?

Ad alunni certificati ai sensi della Legge 104/92, ad alunni in situazione di disagio e/o conbisogni educativi speciali, iscritti e frequentanti il primo e il secondo ciclo dell'istruzioneprovinciale e della formazione professionale.

CHE COSA OFFRE?

Il servizio di Assistenza Scolastica offre, in collaborazione con l'istituzione scolastica, l'atti-vazione di interventi volti a costruire la qualità dell'integrazione sulla base di indicatori diqualità che riguardano l'area degli apprendimenti, delle autonomie e della relazione.

Nello specifico il servizio:§ fornisce assistenza diretta al bambino in difficoltà con la presenza di un educatore chelo accompagna e lo sostiene nelle diverse tappe didattico-educative ed evolutive; § progetta interventi di sostegno scolastico, educativo e didattico, nell'ottica di un piùampio utilizzo di tutte le opportunità offerte dalle istituzioni scolastiche e da tutti i servizipresenti sul territorio, ai fini di un inserimento mirato, secondo le capacità individuali, in unpiù ampio contesto sociale;§ garantisce, durante le ore previste e stabilite dal Dirigente scolastico, la cura e ilbenessere del bambino;§ fornisce opportunità di integrazione con il gruppo dei pari, attraverso percorsi mirati afavorire la relazione.

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82 LA CARTA DEI SERVIZI

COME ACCEDERVI?

Gli istituti scolastici richiedono ad ANFFAS Trentino Onlus gli assistenti educatori, in rela-zione al numero di alunni con bisogni educativi speciali, secondo il numero di ore indivi-duato. Le famiglie, interessate a tale servizio, possono segnalare la loro richiesta alDirigente Scolastico di riferimento.

QUANTO COSTA?

All'utente e alla sua famiglia non costa nulla perché rientra nel servizio scolastico di base.

PRESSO QUALI SEDI DI ANFFAS TRENTINO ONLUS È ATTIVO?

Il servizio assistenza scolastica è erogato su tutto il territorio provinciale nelle istituzioniscolastiche che ne fanno richiesta. Per ulteriori informazioni contattare il Coordinatore del servizio, dott.ssa Silvia De Carli,presso la sede ANFFAS Trentino Onlus in via Trener, n. 8 - Trento:§ Telefono: 0461-407505 § E-mail: [email protected]

CHE COSA VI PROMETTIAMO?

Tempo di attesa per l'ac-cesso al servizio.

ASSISTENZA SCOLASTICA -STANDARD 2008/2009

§ 15 giorni dalla presentazione della domanda adANFFAS da parte della scuola.

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LA CARTA DEI SERVIZI 83

Comunicazione deglieventuali cambiamentinel calendario e/o negliorari di erogazione delservizio.

Definizione e verifica delProgetto EducativoIndividualizzato (PEI).

Articolazione delle attivitàcontenute nel servizio.

Professionalità coinvoltenel servizio.

Modalità di funzionamen-to dell'equipe di lavoro.

§ Per cause estranee alla volontà di ANFFAS: immedia-ta comunicazione telefonica dell'interruzione del servizioda parte degli educatori alla scuola; § per motivi interni legati all'organizzazione del servizio(assenza/malattia dell'educatore): riattivazione del servi-zio entro il giorno successivo tramite supplente, comeprevisto dalla convenzione.

§ I tempi e le modalità di definizione del PEI sono detta-ti dalle specifiche regole interne alla singola scuola.ANFFAS si impegna pertanto ad adeguarsi alle modalitàoperative specifiche del singolo istituto;§ i contenuti del PEI vengono definiti in riunioni fissatedalla scuola stessa, con il coinvolgimento degli insegnan-ti, dei familiari dell'alunno, degli operatori e del responsa-bile del coordinamento del servizio assistenza scolastica.

§ L'intervento educativo e didattico si può svolgereall'interno della classe o in maniera individualizzatasecondo quanto previsto dal PEI. Si articola in base alcalendario e all'orario scolastico.

§ Assistenti educatori rispondenti ai requisiti previstidalla convenzione con la scuola;§ un responsabile del coordinamento e della verificadelle attività svolte; § il responsabile del coordinamento si attiva, in collabo-razione con la scuola, per garantire la collaborazione congli altri servizi ANFFAS, con il Servizio Sociale, con ilServizio Sanitario, con le altre istituzioni scolastiche econ il mondo del lavoro.

§ Gli educatori ANFFAS partecipano:- assieme al responsabile del coordinamento agli incon-tri organizzati dalla scuola secondo ilcalendario scolastico; - agli incontri con il responsabile del coordinamentosecondo necessità;- agli incontri allargati con tutti gli assistenti educatoridi ANFFAS, almeno 2 volte l'anno.

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84 LA CARTA DEI SERVIZI

Politiche di gestione delleRisorse Umane.

Strumenti gestionaliadottati per il monitorag-gio dell'attività svolta.

Comunicazione con ifamiliari.

Presenza di un referenteper i familiari.

Adeguamento delle strut-ture alle modalità di svol-gimento delle attività.

§ ANFFAS si impegna a favorire la continuità didatticadel proprio personale sull'alunno, nei limiti delle propriepossibilità decisionali; § ANFFAS prevede la realizzazione di corsi di aggiorna-mento e formazione per assistenti educatori, per un tota-le di almeno 20 ore per anno scolastico.

§ Supervisione individualizzata del coordinatore, dasvolgersi almeno una volta a trimestre per ogni singoloeducatore; § partecipazione agli incontri d'equipe, organizzati dallascuola e dal Servizio Socio Sanitario; § partecipazione agli incontri con l'equipe scolasticadell'alunno seguito ogni qualvolta si ritenga utile e neces-sario.

§ La comunicazione con i familiari dell'alunno saràgestita secondo il calendario organizzato dalla scuola eogni qualvolta si rendano necessari ulteriori momenti diconfronto.

§ L'assistente educatore mantiene i contatti con lafamiglia, secondo tempi e modi previsti dal calendario edall'orario scolastico;§ il coordinatore del servizio partecipa alla riunione conl'equipe e i genitori e, secondo necessità, è disponibilead incontri individualizzati con le singole famiglie.

§ ANFFAS verifica l'adeguatezza degli ambienti e propo-ne eventuali interventi di sbarrieramento, di messa apunto o di acquisto di ausili e materiali specifici per levarie patologie; la realizzazione di tali interventi rimanecomunque a carico della scuola.

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LA CARTA DEI SERVIZI 85

SERVIZIO ASSISTENZA EDUCATIVA DOMICILIARECHE COS'È?

Il Servizio di"Assistenza Educativa Domiciliare" risponde alle esigenze delle famiglie insituazione di difficoltà, che richiedono un supporto all'azione educativa genitoriale. Si espli-cita attraverso un sostegno alle responsabilità familiari e interviene tramite una seriediversificata di aiuti.

A CHI È RIVOLTO?

§ Famiglie con minori con disabilità sensoriale, fisica e/o psichica; § famiglie con minori con disagio scolastico; § famiglie monoparentali (con la sola madre o il solo padre); § famiglie in evidente situazione di disagio socio-relazionale.

CHE COSA OFFRE?

Il servizio offre la predisposizione di un Progetto Educativo Individualizzato (PEI) mirato suibisogni del minore, nell'organizzazione del proprio tempo extra scolastico. Le attività pro-poste possono riguardare:§ accompagnamento nel percorso da scuola a casa;§ frequenza di un centro diurno (ludoteca, laboratori, etc.);§ frequenza di attività sportive;§ svolgimento dei compiti;§ sostegno e valorizzazione delle abilità e delle autonomie personali.

Tutte queste attività sono svolte in collegamento con la scuola di riferimento, allo scopo difavorire e incrementare l'integrazione dello stesso, per condividere lo stile educativo e perevitare fenomeni di abbandono scolastico.

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86 LA CARTA DEI SERVIZI

COME ACCEDERVI

L'attuazione del servizio avviene su segnalazione del Servizio Sociale che, accertata lasituazione di disagio, richiede ad ANFFAS l'assegnazione di un educatore al minore e allasua famiglia.Per ulteriori informazioni contattare il Coordinatore del servizio, dott.ssa Silvia De Carli,presso la sede ANFFAS Trentino Onlus in via Trener, n. 8 - Trento:§ Telefono: 0461-407505 § E-mail: [email protected]

QUANTO COSTA?

Viene richiesto alla famiglia un concorso alla spesa oraria dell'intervento educativo svoltoa domicilio.

CHE COSA VI PROMETTIAMO?

Tempo di attesa per l'ac-cesso al servizio.

Comunicazione deglieventuali cambiamentinel calendario e/o negliorari di erogazione delservizio.

Definizione e verifica delProgetto EducativoIndividualizzato (PEI).

ASSISTENZA DOMICILIAREEDUCATIVA - STANDARD 2008/2009

§ 15 giorni dalla presentazione della domanda adANFFAS da parte dei servizi sociali.

§ Per cause estranee alla volontà di ANFFAS: immedia-ta comunicazione telefonica dell'interruzione del servizioda parte degli educatori alla famiglia; § per motivi interni legati all'organizzazione del servizio(assenza/malattia dell'educatore), dopo la tempestivacomunicazione alla famiglia il servizio viene sospeso, conpossibilità di recupero.

§ I tempi e le modalità di definizione del PEI sono stabi-liti in collaborazione con il servizio sociale di riferimento;§ i contenuti del PEI vengono definiti in collaborazionecon il servizio sociale, i familiari, l'assistente educatore eil coordinatore del servizio educativa domiciliare.

Servizio Assistenza Educativa Domicialiare

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LA CARTA DEI SERVIZI 87

Articolazione delle attivitàcontenute nel servizio.

Professionalità coinvoltenel servizio.

Modalità di funzionamen-to dell'equipe di lavoro.

Politiche di gestione delleRisorse Umane.

Strumenti gestionaliadottati per il monitorag-gio dell'attività svolta.

Comunicazione con ifamiliari.

Presenza di un referenteper i familiari.

§ L'intervento educativo e didattico si può svolgereall'interno dell'ambito familiare o all'esterno in agenzieeducative territoriali (ludoteca, biblioteca, impianti spor-tivi).

§ Assistenti educatori rispondenti ai requisiti previstidalla normativa;§ un responsabile del coordinamento e della verificadelle attività svolte.

§ Gli educatori ANFFAS partecipano:- assieme al responsabile del coordinamento agli incon-tri organizzati dal Servizio Sociale;- agli incontri con il responsabile del coordinamentosecondo necessità.

§ ANFFAS si impegna a favorire la continuità didatticadel proprio personale sull'alunno, nei limiti delle propriepossibilità decisionali.

§ Supervisione individualizzata del coordinatore da svol-gersi almeno una volta ogni tre mesi per ogni singoloeducatore; § partecipazione agli incontri d'equipe organizzati dalServizio Socio Sanitario;

§ La comunicazione con i familiari dell'utente avvieneogni qualvolta si rendano necessari ulteriori momenti diconfronto.

§ L'assistente educatore mantiene i contatti con lafamiglia, secondo necessità;§ il coordinatore del servizio partecipa alla riunione conl'equipe e i genitori e, secondo necessità, è disponibilead incontri individualizzati con le singole famiglie.

Servizio Assistenza Educativa Domicialiare

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88 LA CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI CONSULENZA SANITARIA CHE COS'È?

IIl servizio di consulenza sanitaria è un servizio di assistenza sanitaria primaria cheANFFAS Trentino Onlus mette a disposizione dei suoi centri e delle famiglie, in un'ottica diprevenzione, formazione e orientamento.

A CHI È RIVOLTO?

Il servizio è rivolto a tutti gli utenti presi in carico dall'Associazione e che frequentano levarie strutture diurne (CSE, CSO, Progetto Per.La.) e residenziali (Comunità alloggio).L'attivazione di questo servizio avviene su attività programmata (definita all'interno del PEI)o su richiesta da parte degli operatori e/o dei famigliari in caso di bisogno. Gli operatoriche erogano questo servizio (assistenti sanitari e medico) non sostituiscono, ma si affian-cano al medico di base (il c.d. "medico di famiglia") con il quale collaborano per garantirela salute dell'assistito.

CHE COSA OFFRE?

Nello specifico, le attività svolte all'interno di questo servizio possono essere riassunte inquesti punti: § prima dell'accoglimento dell'utente presso le strutture di ANFFAS Trentino Onlus, vieneeseguita una visita medica (valutazione pre-inserimento), con l'obiettivo di verificare - dalpunto di vista sanitario - l'idoneità all'inserimento;§ lo staff medico può essere coinvolto - su chiamata dell'equipe multidisciplinare - nel-l'elaborazione e/o nella ridefinizione del PEI; § attivazione di prestazioni fisioterapiche da parte degli specialisti ANFFAS, coerente-mente con le indicazioni definite dall'equipe medica; § controllo periodico da parte delle assistenti sanitarie della situazione sanitaria degliutenti frequentanti i Centri e/o le Comunità, compresa la sfera alimentare. Nel caso in cuiemergano delle problematiche, le stesse assistenti attiveranno il consulente ANFFAS e/ola famiglia dell'assistito per richiedere l'intervento del proprio medico di base; § controllo della corretta tenuta dei farmaci e dei presidi di medicazione utilizzanti neiCentri e/o nelle Comunità;

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LA CARTA DEI SERVIZI 89

§ attivazione, organizzazione e/o accompagnamento alle visite specialistiche (psichiatra;neurologo; fisiatra) in caso di necessità o coerentemente con le indicazioni contenute nel PEI.Per tali visite è richiesta l'impegnativa del medico di base a cui è assegnato l'assistito; § rilascio, su richiesta dei famigliari, delle relazioni mediche per l'ottenimento dei diritti previ-sti dalla Legge 104/1992 o altri tipi di relazioni.

Tempi di erogazione delservizio

Gestione delle informazio-ni sanitarie e rispettodelle privacy

Comunicazione con lefamiglie

SERVIZIO DI CONSULENZA SANITA-RIA - STANDARD 2008/2009

§ I tempi di attesa per effettuare la valutazione pre-inserimento è pari a 15 gg dal momento della notifica daparte dell'assistente sociale ANFFAS al consulente medi-co;§ la visita di controllo da parte delle assistenti sanitarieavviene con cadenza settimanale per ogni Centro eComunità dell'Associazione.

§ Per ogni assistito è tenuta una cartella clinica consul-tabile dal solo personale sanitario; § a uso esclusivo degli operatori sono redatte delleapposite schede di sintesi, nelle quali vengono riportatigli aspetti rilevanti riguardanti le singole diagnosi e leeventuali note che gli operatori sono tenuti a sapere(presenza di allergie; regimi alimentari richiesti; proble-matiche particolari; etc.).

§ In caso di urgenza, l'assistente sanitaria e/o il consu-lente sanitario si metterà immediatamente in contattotelefonico con il referente indicato dalla famiglia; § nel caso in cui la famiglia e/o il medico di base voles-sero avere informazioni rispetto alla cartella clinica delproprio assistito, devono farne formale e motivata richie-sta alle assistenti sanitarie.

CHE COSA VI PROMETTIAMO?

Servizio di Consulenza Sanitaria

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90 LA CARTA DEI SERVIZI

Visite specialistiche

Rilascio di documenti

§ Sono garantiti a ogni assistito (salvo controindicazionidi tipo medico) adeguati interventi di tipo preventivo,quali: la vaccinazione contro l'epatite B; la vaccinazioneantitetanica; l'annuale vaccinazione anti-influenzale; § è garantita a ogni assistito l'ordinaria visita odontoia-trica almeno 1 volta l'anno;§ i tempi d'attesa e di accesso agli ambulatori speciali-stici non dipendono da ANFFAS Trentino Onlus, ma dallemodalità di funzionamento dei servizi del SSN.

§ Il rilascio dei documenti sanitari da parte del consu-lente avverrà entro e non oltre 7 giorni dalla richiestadegli stessi.

Le famiglie e agli utenti non devono pagare nulla per l'utilizzo delle consulenze sanitarieerogate da ANFFAS Trentino Onlus. Per quanto riguarda le prestazioni esterne adANFFAS (per esempio le analisi di laboratorio o le visite specialistiche), il costo dellestesse è sottoposto al normale ticket sanitario.

QUANTO COSTA?

Servizio di Consulenza Sanitaria

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LA CARTA DEI SERVIZI 91

AREA VOLONTARIATOPROGETTOLIBERAMENTE INSIEMECHE COS'È?

Il Progetto "Liberamente Insieme" ha come obiettivo l'organizzazione e la gestione deivolontari all'interno di ANFFAS Trentino Onlus. Per l'Associazione il volontario rappresentaun valore aggiunto insostituibile e complementare al lavoro del personale dipendente.Infatti, esso permette d'instaurare con l'utente un rapporto di amicizia, assolvendo così auna funzione d'integrazione sociale e "di ponte" tra i servizi ANFFAS e la comunità. La scel-ta di offrire del proprio tempo in un servizio a favore di persone con disabilità, introduce ilvolontario in un universo valoriale arricchente, in una prospettiva di apertura al reciprocoscambio "volontario-assistito".

A CHI È RIVOLTO?

L'offerta è rivolta:§ a singoli cittadini che sentono il bisogno di fare un'esperienza di volontariato nel TerzoSettore; § a piccoli gruppi di persone che vogliano condividere un'esperienza ad alto contenutovaloriale; § a realtà associative o istituzioni (parrocchie, gruppi sportivi, scuole, gruppi scout, etc.)che possono partecipare all'organizzazione di progetti di sensibilizzazione sul tema delladisabilità.

La domanda per poter essere volontario ANFFAS deve essere scaricata dal sitodell'Associazione, compilata e consegnata (a mano o via posta) al Centro presso cui sivuole svolgere il servizio. Dopo circa 7 giorni dalla presentazione della domanda, viene fissato il colloquio con l'ope-ratore ANFFAS. Infatti, per garantire la massima qualità dei propri servizi, ANFFAS preve-de un colloquio preliminare d'ingresso, al fine di valutare il corretto inserimento del richie-dente nelle proprie strutture e servizi. Nel caso in cui la persona sia ritenuta idonea al ruolo di volontario ANFFAS, si attiva unperiodo di prova (della durata massima di 3 settimane e con l'affiancamento di un tutor),

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92 LA CARTA DEI SERVIZI

AMBITI D'IMPIEGO

Il volontario ANFFAS potrà essere inserito in diverse aree d'impiego, coerentemente conle sue aspirazioni, le sue competenze pregresse e le esigenze della stessa Associazione: § area educativa: il volontario lavora a diretto contatto con i ragazzi, supportando l'ordi-naria attività dei centri e/o attività particolari (soggiorni vacanze; manifestazioni associati-ve; etc.); § aree innovative: il volontario è inserito all'interno di progetti sperimentali, che si affian-cano e si integrano all'ordinaria attività delle strutture ANFFAS (per esempio l'organizzazio-ne di rappresentazioni teatrali; l'organizzazione del coro dell'Associazione, il "Progettoburattini", etc.);§ area della sensibilizzazione: il volontario supporta l'attività di sensibilizzazione sul temadella disabilità, attraverso l'organizzazione di convegni e/o incontri nelle scuole e nelle par-rocchie; § area organizzativa: il volontario collabora nell'organizzazione del progetto "LiberamenteInsieme";§ area raccolta fondi: il volontario viene coinvolto nell'organizzazione e nella gestionedelle attività di promozione dell'Associazione e nella raccolta delle donazioni.

DIRITTI E DOVERI DEL VOLONTARIO ANFFAS

Il volontario è tenuto al rispetto di certe regole, tra cui … § … indicare l'impegno che intende dedicare all'Associazione. Le presenze del volonta-riato sono sempre programmate secondo un calendario personale, concordato tra il volon-tario e il suo tutor di riferimento;§ …rispettare i contenuti del mansionario concordato con la propria struttura di riferi-mento, al fine di seguirne in modo coerente i presupposti educativi;

Progetto Liberamente Insieme

alla fine del quale è previsto un colloquio con l'educatore di riferimento, per definire la pro-secuzione o meno del rapporto di volontariato.

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LA CARTA DEI SERVIZI 93

§ …rispettare le indicazioni degli operatori che affianca, per quanto attiene le attività dasvolgere e la normativa sulla privacy.

L'equipe del progetto "Liberamente Insieme" offre ai propri volontari una gamma di servizi,tra cui …§ …la partecipazione ai vari momenti della vita associativa; § …la partecipazione al "Progetto FCV" (Formazione Continua per i Volontari) che vienerealizzato almeno 1 volta l'anno; § …il riconoscimento delle ore di volontariato per l'ottenimento dei crediti formativi, perquanto riguarda gli studenti delle scuole superiori (riconoscimento che dovrà essere pre-ventivamente concordato con il Collegio Docenti dell'Istituto di appartenenza); § …l'invio della rivista dell'Associazione.

Progetto Liberamente Insieme

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SERVIZIOSAI

CHE COS'È?

IIl servizio Accoglienza e Informazione (SAI) è svolto dall'Assistente Sociale e dall'UfficioSoci e si pone l'obiettivo d'ascoltare, informare e supportare le persone portatrici di disabi-lità e le loro famiglie. Nello specifico, i temi trattati nell'ambito del servizio fanno riferimen-to alle seguenti aree d'interesse:

informazione dei diritti: aggiornamento sui diritti riconosciuti dalla normativa;supporto allo svolgimento di pratiche amministrative e burocratiche, per la richiesta diprovvidenze economiche e/o materiali; acquisizione di informazioni giuridiche specifiche(pratiche per l'interdizione o l'inabilitazione; lasciti testamentari; etc.);

informazione sulla rete dei servizi: presentazione dei servizi presenti sul territorio(sanitari, sociosanitari e assistenziali) e relative modalità d'accesso.

L'Ufficio Soci è composto da due volontari (un esperto in pratiche amministrative e unesperto in pratiche giuridico-legali), il cui compito è quello di supportare le famiglie nellaraccolta e gestione delle informazioni sui propri diritti.

A CHI RIVOLGERSI PER ACCEDERE AL SERVIZIO SAI?

L'accesso al servizio "Accoglienza e Informazione" avviene previo appuntamento telefonicocon l'Assistente Sociale ANFFAS (telefono 0461-40.75.10), presso la sede centrale di viaG.B. Trener, n. 8 a Trento.

L'Ufficio Soci è aperto tutti i mercoledì mattina, dalla ore 9:00 alle ore 12:00, presso lasede centrale di via G.B. Trener, n. 8 a Trento. In tale orario è possibile contattare il servi-zio telefonicamente al numero 0461-40.75.34.

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Questa pubblicazione è realizzata con carta proveniente daforeste gestite a lungo termine e con alberi a crescita rapi-da, che contribuiscono a rallentare l’effetto serra. La produ-zione di cellulosa di Eucalyptus Globulus utilizzato per questacarta, richiede inoltre minore uso di prodotti chimici.