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Carrozze FS dal tipo 1920 al tipo 1929
treninscala © 2009 tutti i diritti riservati
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CARROZZE FS DAL TIPO 1920 AL TIPO 1929 di Evaristo Principe
Esperto di storia della Tecnica Ferroviaria
LE CARROZZE A CASSA METALLICA.
Tutte le carrozze, bagagliai e postali, costruite
negli anni precedenti avevano la cassa comple-
tamente in legno, come mostrato nella fig.1;
erano quindi molto fragili in caso di incidenti: gli
effetti sono evidenti nella fig. 2.
Fig. 1 – carrozza con esposta la struttura in legno delle pareti della cassa
Fig. 2 – Carrozza a telaio metallico e cassa in legno danneggiata in un incidente
A partire dal 1920 le F S progettarono e misero
in servizio carrozze con cassa a struttura intera-
mente metallica, a carrelli, che furono motivo di
grande successo in quanto a funzionalità,
robustezza e sicurezza rispetto alle precedenti
carrozze.
Con le nuove carrozze la struttura della cassa
cambia completamente e viene introdotto il
concetto di cassa portante in cui le pareti esterne
sono costruite con ossatura metallica, mediante
profilati a T ricoperti da lamiera fissata per
mezzo di chiodatura; i profilati e la lamiera sono
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fissati solidamente ai longheroni del telaio
anch’essi per mezzo di chiodatura, fig. 3. Nella
parte superiore le pareti laterali sono legate fra
loro tramite centine metalliche alle quali viene
poi fissato l’imperiale e il soffitto interno. In
seguito i chiodi verranno sostituiti dalla
saldatura.
Con questa nuova tecnologia la lamiera delle
pareti collabora ad irrobustire ed irrigidire la
struttura della carrozza e dello stesso telaio. Si
potranno costruire carrozze, non solo più robuste
e più sicure, ma anche si potranno aumentare le
dimensioni, conseguendo maggiore capienza e
maggiore comodità per i viaggiatori
Queste carrozze erano tutte con passo di 14520
mm, lunghezza totale 21000 mm, dotate di
carrelli tipo AB, con passo di 2500 mm, ancora
con boccole ad olio e cuscinetti a strisciamento.
Le prime carrozze a cassa metallica messe in
circolazione erano di prima e seconda classe, per i
servizi internazionali, nei quali il parco FS era
carente; tutte a compartimenti, con 6 posti in
prima e 8 in seconda; dotate di doppio finestrino,
corridoio laterale e vestiboli di estremità, due
ritirate, una per testata. Queste carrozze si
presentavano con una nuova sagoma a cassa
continua, con due sole porte per fiancata, una per
ogni estremità, fig. 4.
Fig. 3 - Carrozza a struttura metallica, costruita dopo il 1920, con elementi uniti da chiodature
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Fig.4 – carrozza serie ABIz 57.153, tipo 1920, con cassa metallica
Questo tipo di soluzione era simile alle carrozze
con letti della RA, della CIWI o tipo Americano
del 1906, soluzione che inizialmente non era ben
accettata, ma dopo la nazionalizzazione e con
l’aumento della richiesta della clientela e del
numero dei treni a lunga percorrenza, l’esigenza
di sveltire l’afflusso ed il deflusso dei viaggiatori
era meno sentita.
Nel periodo 1920 – 1931 sono state ordinate e
messe in esercizio circa 3000 carrozze in periodi
diversi e di varia tipologia, a seconda dell’anno di
ordinazione: tipo 1920, tipo 1924, tipo 1926, tipo
1927. In oltre è proseguita la ristrutturazione di
carrozze tipo 1906 che era iniziata alla fine del
1918.
Fanno parte di questo periodo le seguenti
carrozze:
Az 10.000 di prima classe, 7 scompartimenti,
con modulo di 2140 mm;
Bz 20.000 di seconda classe, 8 scompar-
timenti, con modulo di 1870 mm;
Cz 30.000 di terza classe, 10 scompartimenti,
con modulo di 1481 mm ;
ABz 50.000 miste di prima e seconda classe,
con 7 scompartimenti e mezzo, dei quali 3 di I
classe e 4 e mezzo di II , con modulo 2070 e
1850 mm ;
i bagagliai serie Dz 80.000 ed i postali serie
Uz 1.300.
CARROZZE “TIPO 1920”
Delle carrozze tipo 1920 fanno parte le carrozze
miste, di prima e seconda classe, figure 4 e 5,
previste come serie ABIz 57.100 – 57.249, ma
classificate subito dopo ABIz 50.100 – 50.249; con
8 compartimenti, dei quali 3 di prima con 6 posti,
modulo 2070 mm e 5 di seconda classe con 8
posti, modulo di 1850 mm.
Fig.5– Carrozza “tipo 1920”,di prima e seconda classe, serie ABIz 57.100 – 57.249, con cassa metallica,
con illuminazione elettrica, e di riserva con lumini di paraffina; velocità 120 km/h, carrelli tipo AB
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Le prime sono entrate in esercizio nel 1922. Sono
le prime carrozze con cassa metallica, con queste
carrozze inizia la serie delle carrozze che
verranno definite stile “anni venti”.
In queste, sia in prima che in seconda classe lo
stile degli interni è raffinato ed elegante: il
divanetto singolo in prima e doppio in seconda
classe, i quadri alle pareti, lo specchio, le
bagagliere, il tavolino ripiegabile a parete sotto il
doppio finestrino, l'illuminazione al soffitto.
Era lo stile "anni venti" nel quale le immagini
documentavano, con efficacia, la raffinata cultura
tecnica molto curata fino ai dettagli minori
nell'arredamento interno della carrozza, in grado
di fornire degli elementi d'indagine sul formarsi
dell'identità del sistema ferroviario italiano e
sulle sue componenti di suggestione visiva.
Nello stile anni venti in Italia si ritrovano
riferimenti della belle-époque1 e di art-nouveau2,
e soprattutto di liberty3.
Nel progetto della carrozza nulla era lasciato a
caso. Basta analizzare gli straordinari disegni
degli accessori più minuti per notare la
raffinatezza, la semplicità e nello stesso tempo la
robustezza dei vari particolari all'interno, con il
loro marchio di fabbrica indelebile, tutti molto
funzionali e nello stesso tempo esteticamente
pregevoli.
I materiali usati per gli interni erano: il legno, il
bronzo, l'acciaio verniciato, il velluto. Di questi i
più significativi possiamo citare i seguenti.
La mensola in bronzo della bagagliera che
sosteneva la reticella in corda annodata che
formava delle figure geometriche a losanga
suggestive e piacevoli, fig. 6 e 7.
1 Belle-époque – Locuzione francese (bella epoca) usata per
definire il periodo finale dell’800 ed i primi anni del 900, fino
alla prima guerra mondiale. Fu un periodo di crescita e di
vita spensierata per la borghesia parigina, con la diffusione
delle prime comodità introdotte dall’industrializzazione nella
vita quotidiana.
2 Art nouveau – Movimento stilistico tra la fine dell’800 e
l’inizio del 900 interesso l’architettura e le arti decorative in
Europa, che accompagnò l’estendersi dell’industrializzazione,
in Italia Liberty.
3 Liberty – Termine (derivato dal nome dei magazzini
londinesi di A. L. Liberty specializzati nella vendita di
prodotti di gusto floreale) movimento artistico sorto alla fine
dell’800, caratterizzato dall’uso di forma ispirate dal mondo
vegetale. Una corrente di gusto attiva in Italia nel campo
delle arti decorative, dall’inizio del xx sec., strettamente
legata ai modelli dell’”art nouveau”, l’inizio è legato
all’Esposizione dell’arte decorativa moderna di Torino del
1902.
Fig. 6 – Disegno della mensola in bronzo della
cappelliera
Fig. 7 – interno di un compartimento di I classe
di carrozza “tipo 1920” serie Az 10.000
I lampadari dei compartimenti, anch’essi in
bronzo, con i bracci a sezione quadrata, in
sintonia con la struttura della bagagliera.
I portacenere ribaltabili in bronzo con
coperchietto zigrinato.
Notevoli anche le tendine in tessuto a trama
damascata con rifiniture particolari, la
linguetta in cuoio a forma di giglio, fig. 8 e 9,
con l'intaglio per poterla fissare alla parete in
posizione di chiusura.
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Fig. 8 – Particolare della trama della tendina,
con dettaglio del logo FS
Fig. 9 – Tendina, in una carrozza di III classe
La base del portalampada del corridoio,
vestiboli e ritirate, in bronzo, fig. 10.
Fig.10 – Lampadario con base in bronzo
Fig.11 – Interno della ritirata di una carrozza di
I classe serie Az 10.000 del 1921
Il fermavetro con la maniglia girevole con
impresso "libero e fermato"
Le ritirate hanno le pareti rivestite in tessera
di ceramica con il decoro (stile Secessione
viennese), il finestrino con il telaino
realizzato con sei diversi elementi fusi in
bronzo tra i quali risalta quella elegante e
raffinato motivo a losanga, fig. 11. Anche le
maniglie, il rubinetto del lavandino ed i tubi
a vista sono in bronzo.
Le soglie delle porte d’accesso, fuse in bronzo,
con impresso “Ferrovie dello Stato”, fig. 12.
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Fig.12 – Profilo in bronzo del gradino al
pavimento delle porte di salita
Fig.13 – Logo FS con indicazione della serie e
numerazione della carrozza
In questo periodo fu impostato un programma di
ricostruzione di tutta una serie di carrozze di
terza classe, dette tipo 1920 R, utilizzando il
telaio di carrozze tipo 1906, della serie Cz da
41651 a 669, tipo 1910 serie da 41610 a 41650,da
44260 a 44289, da 44400 a 44619, fig. 14 e 15.
Nella ricostruzione erano previsti: l’adeguamento
degli organi della trazione e della repulsione,
l’applicazione dell’impianto d’illuminazione
elettrica alimentato dalle batterie, la ristrut-
turazione della cassa ed il rifacimento del tetto.
CARROZZE “TIPO 1924”
Ne fa parte un nuovo gruppo di carrozze miste,
come quelle tipo 1920, Serie ABIz 50.250 –
50.369: rispetto alle precedenti, fig. 16, hanno
diversa linea dell’imperiale, non hanno il freno a
vuoto, vi sono alcune variazioni negli arredi
interni (fig. 17).
Subito dopo le carrozze a classe mista, le FS
progettarono anche carrozze di terza classe che
cominciarono ad entrare in servizio nel 1926;
queste furono classificate CIz 30.000, a corridoio
laterale con 10 scompartimenti da otto posti
ciascuno, con modulo di 1481 mm, con vestiboli di
estremità, fig. 18; erano destinate ai treni a
media e lunga percorrenza.
Furono ordinate in due periodi diversi, quelle del
primo periodo (tipo 1924) sono state messe in
esercizio in due gruppi: CIz 30.000 – 30.229;
30.230 – 30.309.
Queste carrozze erano realizzate con il criterio
della robustezza, con arredamento interno
estremamente semplice ed in maniera molto
economica (fig.19); sedili, schienali, braccioli e
poggiatesta in legno lucidato, una sola tendina
per il finestrino, un tavolino ribaltabile,
bagagliera limitata, illuminazione tipo normale
ad incandescenza (luce normale e luce notturna).
Fig. 14 - carrozza di III classe serie Cz 41610 – 41619, 44261 – 44289, 44400 – 44619, tipo 1920 R
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Fig. 15 - carrozza a cassa metallica, di III classe, Cz 41654, tipo 1920 (Archivio storico FIAT Torino)
Fig. 16 - Carrozza “tipo 1924”, di prima e seconda classe, serie ABz 50.250 – 50.369, a cassa metallica
Carrelli tipo AB, 18 posti in prima e 36 in seconda
Fig. 17 – interno di scompartimento di I classe di carrozza “tipo 1924” serie ABIz 50.250 – 50.369
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Fig. 18 – Carrozza “tipo 1924” di III classe, serie CIz 30.000 – 30.229
Fig.19 – interno di un compartimento di III classe di una carrozza serie CIz 30.000 “tipo 1924” con sedili
in legno
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Tabella n.1 - Situazione delle carrozze FS al 30 giugno 1924.
Tipo numero di servizio
2 assi 3 assi 4 assi (*)
Totali
Saloni e speciali 1 999 8 8 41 57
I classe 10.000 19.000 141 125 437 703
II 20.000 29.000 424 261 876 1561
III 30.000 46.999 2692 76 2214 4982
IV 47.00049.000 2 - 2 4
Miste I e II 50.000 59.999 494 311 832 1637
Miste diverse 60.000 69.999 75 - 244 319
Postali 86 - 60 146
Cellulari 60 - - 60
3982 781 4704 9467
(*) – così venivano indicate inizialmente le carrozze a carrelli.
CARROZZE “TIPO 1926”
A partire dal 1926, con l'entrata in esercizio delle
nuove carrozze di I e II classe, a cassa metallica,
fu possibile comporre dei treni esteticamente
uniformi. Queste nuove carrozze, a differenza
delle precedenti, avevano degli ampi vestiboli,
compartimenti più spaziosi (modulo di 2140 mm
in I e 1870 in II rispetto ai 2070 mm in I e 1850
mm in II delle carrozze del 1924) addobbati con
eleganza e con lusso e con ampie finestre; erano
anche dotate di decorose toelette che offrivano un
migliore comfort ai viaggiatori. Inoltre erano
costruttivamente più robuste, offrendo anche una
maggiore garanzia sulla sicurezza. Entrarono in
servizio nell’ ottobre del 1927 in composizione ai
treni più importanti, nazionali ed anche
internazionali.
Tutte queste carrozze erano dotate di: carrelli
tipo AB, sale SN, boccole 40 B, trazione discon-
tinua, repulsione coniugata con sistema elastico,
freno automatico tipo Westinghouse e moderabile
tipo Henry (alcune avevano anche il freno a vuoto
Hardy), riscaldamento a vapore con sistema
Heintz ed Haag (alcune carrozze avevano già il
sistema Westinghouse), impianto d’illuminazione
elettrico con batterie, illuminazione di riserva
con lumini a paraffina, categoria di velocità
stella.
Fanno parte di questo gruppo le seguenti
carrozze:
di I classe serie AIz 10.000 – 10.099, fig. 20.;
nel 1951-52 alcune di queste carrozze sono
state trasformate e riclassificate ABz 50.900
– 50.919. In seguito, nel 1956 sono state
ristrutturate, sono stati applicati i carrelli
tipo 27 B ed è stata assegnata la velocità di
120 km/h.
di II classe serie BIz 20.000 - 20.119 4 (fig. 21)
hanno le caratteristiche simili a quelle
precedenti. All’origine con divani rivestiti con
velluto a righe “bigio e caffè”, con otto posti,
fig.22; in seguito con l’abolizione della III
classe (1956) diventarono di I classe, da serie
Bz a serie Az .
CARROZZE “TIPO 1927”
Fanno parte di questo gruppo le seguenti
carrozze:
di III classe serie CIz 30.310 – 30.709, che,
sommate con le precedenti sono in totale 710
unità. Sono come quelle precedenti, hanno
carrelli tipo ABB ed alcune varianti come
indicato nella fig. 22 (4. 24. MANCANTE)
Tutte queste carrozze dopo il 1956 (con
l’abolizione della terza classe) sono state
riclassificate in Bz e marcate 31.000 – 31.068
e 31.069 – 31.148, furono applicati i carrelli
tipo AC/m, sempre mantenendo i sedili in
legno.
La carrozza 30.609 fu ristrutturata, togliendo
i divisori tra i compartimenti, e trasformata
4 Alcuni indicano la prima serie di queste carrozze come tipo
1921 - 1924, difatti sono state progettate come le carrozze pre-
cedenti.
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all’interno in salone a tre ambienti serie Bz
30.800; a questa seguirono altre 15 da 30.801
a 30.815; altre 80 furono trasformate in
bagagliai, 6 furono ristrutturate ed assegnate
al Genio Ferrovieri, 67 furono ristrutturate
tra il 1925 ed il 1931, utilizzando solo la
parte della cassa sottostante i davanzali e
trasformate come nella fig. 23, riclassifi-
candole come serie 20.500 – 539; 20.542 –
569; 20.540 – 541, fu modificata la cassa
nella parte superiore e fu modificato
soprattutto l’imperiale secondo una nuova
linea, furono sostituiti i carrelli tipo AB/m o
ABB/m con i tipo 27B con boccole con
cuscinetti a rulli. Altre 18 furono trasformate
in veicoli per il servizio dell’Azienda, 7
vennero trasformate in saloni per il treno
Presidenziale.
Di II classe serie BIz 20.120 – 20.219; queste
insieme quelle della serie CIz sono uguali alle
serie precedenti e differiscono in quanto sono
state dotate di: carrelli tipo ABB, freno
automatico Westinghouse, impianto di
riscaldamento a vapore tipo Westinghouse
Miste di I e II classe serie ABIz 50500 –
50715, fig. 24, dotate di carrelli ABM, entrate
in esercizio nel 1931, erano marcate RIC. Nel
1956 sono state ristrutturate, modificati i
divani di II classe da 4 a 3 posti e passate in I
classe serie Az 50750 – 762, 50850 – 861,
50901 – 917, rese simili alle 10000 “tipo
1926” e smarcate RIC. Dopo il 1959 sono
state modificate nuovamente e rimarcate
serie ABz 60200 – 60273 ripristinando i
divani da 3 posti a 4.
Le carrozze Az 20266e Az 50570 alla fine degli
anni 50 sono state trasformate in carrozze
Ristoro serie ARz 601 e ARz 602, fig. 25.
Fig. 20 - carrozza di I classe tipo 1920, serie AIz 10.000 – 10.099. Cassa metallica, carrelli tipo AB
Fig. 21 – Carrozza serie BIz 20.060, di II classe, “tipo 1926”
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Fig. 22 – Carrozza di III classe serie CIz 30.310 – 30.709. Cassa metallica, carrelli tipo AB.
Fig. 23 – Carrozza “tipo 1927” di I classe, serie Az 25.000, ex 30.000 modificata (Arch. FS Firenze)
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Fig. 24 – Carrozza serie ABz 5083 3718 144-2 già ABz 50.500, tipo 1927, modificata in ABz 60.257
Fig. 25 – carrozze ristoro serie ARz 601 e ARz 602, derivate da carrozze Az 20.266 e Az 50.750 tipo 1927
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Tabella n. 2 – Elenco carrozze e bagagliai a cassa metallica al 31 dicembre 1928
Denominazione Serie Tipo Numero Servizio Quantità Anno Quantità
Carrozze di I classe AIz 1926 10.000 – 10.099 100 1927 – 28 10
Carrozze di II classe BIz 1926 20.000 – 20.119
20.120 – 20.219
120
100
1927 – 28
1928 – 29
20
21
Carrozze di III classe CIz 1924
1927
30.000 – 30.309
30.310 – 30.709
310
400
1925 – 28
1928 – 29
30
31
Carrozze di I e II classe ABIz 1920
1924
57.100 – 57.249
50.250 – 50.369
250
120
1922 – 23
1926
50
51
Bagagliai Diz
DI
Dm
1926
1927
1927
80.000 – 80.049
90.000 – 90.179
99.400 – 99.799
50
180
390
1927 – 28
1928 – 30
1928 – 29
80
90
99
CARROZZE “TIPO 1929” E DERIVATE
L’aumento di richiesta di servizi locali mise
l’Amministrazione delle FS nella necessità di
dover costruire un parco di carrozze per i servizi
locali e sostituire un certo numero di carrozze
ormai vecchie. La scelta cadde sui modelli di
carrozze unificate tipo 1906 – 1907 e quindi fu
avviata la ricostruzione delle “Centoporte”
costruite nei primi anni di esercizio delle FS, tipo
Nord e tipo Sud fig. 26 e 27, a cassa di legno,
usando gli stessi telai, ma ricostruite con cassa
metallica.
Questa scelta fu adottata non solo perché al
Servizio Materiale e Trazione FS la maggior
parte erano ancora affezionati al concetto estetico
delle carrozze multi-porte, ma anche per la
possibilità di un rapido incarrozzamento che
offrivano queste carrozze; vi era inoltre una
questione di risparmio poiché si riutilizzavano,
oltre al telaio, anche altre strutture come porte e
finestrini.
Fig. 26 – Carrozza tipo 1906 “tipo Nord” di I e II classe ABIz 59.373 (Archivio FS Firenze)
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Fig. 27 – Carrozza di I e III classe, “tipo Sud” serie ACIz 62.672 (Archivio FS Firenze)
La prima di queste nuove carrozze, delle
“Centoporte”, ordinate nel 1929, è la CIz 39.000,
fig. 28 e 29 (inizialmente classificata 47.000); a
questa seguirono le altre, costruite tra il 1931 e
1939, 1300 unità classificate Cz 36.000 e 37.000
in quanto la lettera I nel 1930 è stata eliminata
su tutte le carrozze FS a carrelli; le prime
carrozze sono entrate in servizio alla fine del
1931, fig. 30.
Fig. 28 – Carrozza “tipo 1929” della serie Cz 39.000 dette “Centoporte”, di III classe, costruite su telai di
carrozze “tipo 1910”. Carrelli tipo AM
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Fig. 29 – Carrozze “tipo 1929” della serie Cz 39.000 dette “Centoporte”, di III classe, costruite su telai di
carrozze “tipo 1910”. Carrelli tipo AM
Fig. 30 – Carrozze “tipo 1929” serie Cz 36.000 dette “Centoporte”, di III classe. Carrelli tipo AM
L’estetica di queste carrozze ricalca nella forma e
nelle dimensioni quella delle precedenti (tipo
1906 – 1907), con la caratteristica sezione
rastremata in basso, stesso passo, 11.900 mm, e
lunghezza totale di 17.770 mm. I telai erano
molto robusti, realizzati con profilati in acciaio
con sezione a forma di doppia T, con robuste
traverse, a struttura chiodata.
Erano dotate di carrelli tipo AM, le 36.000, e
AM/m le 37.000, con passo di 2440 mm, freno
automatico Westinghouse, impianto di riscalda-
mento a vapore tipo Westinghouse (dopo il 1947 è
stato aggiunto l’impianto di riscaldamento
elettrico REC).
La divisione dell’interno è molto razionale, in
quattro ambienti, con panche in legno verniciato,
con modulo di 1514 mm, due e due divisi da una
coppia di ritirate al centro della carrozza, fig. 31.
Ad un’estremità della carrozza, al posto di una
panca, vi è il posto del capo treno con piccolo
piano a scrittoio, il volante del freno a mano,
l’interruttore dell’illuminazione.
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Fig. 31 – Interno della carrozza “Centoporte” serie Cz 36.104
Le porte di accesso erano 10 per fiancata, una per
ogni modulo; in seguito per aumentare la
sicurezza e per ridurre gli spifferi d’aria sono
state bloccate 4 porte per fiancata e le ultime
carrozze sono state costruite con solo sei porte
per fiancata. Si fa notare che una delle porte, la
terza da sinistra di ogni fiancata, ha un secondo
battente, normalmente bloccato (da due sistemi
meccanici scorrevoli), vedi fig. 33 e fig. 35, per
consentire di raddoppiare la larghezza della
porta allo scopo di permettere, nel caso di
impiego militare, il passaggio di eventuali
barelle; questa soluzione era già stata adottata
sulle carrozze precedenti a cassa di legno.
Queste carrozze hanno avuto vita lunga e
notevole impiego, durante il quale sono rimaste
invariate, ad eccezione della coloritura esterna
della cassa: dalle prime colorate in tinta “verde
vagone”, con le cornici dei finestrini nere, telaio e
carrelli neri, tetto grigio cenere, fig. 32 e 33; dopo
il 1935 in bicolore “castano e Isabella” fig. 32 e
34, inizialmente separati da un sottile filetto di
“Isabella chiaro” (raffinatezza del tempo), con
tetto in alluminio; poi negli anni sessanta
castano chiaro ed infine grigio ardesia.
Altre piccole varianti: le serrature delle porte,
prima in bronzo con maniglie arcuate, poi con
maniglie di forma più razionale, dopo tutte in
alluminio. Anche all’interno alcune parti dei
telaini dei finestrini, le basi degli apparecchi
dell’illuminazione erano in bronzo, e dopo furono
in alluminio.
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Fig. 32 – Carrozza “Centoporte” colorata in tinta “verde vagone”, in composizione ad un treno storico. A
destra si scorge una carrozza analoga colorata in Castano e Isabella
Fig. 33 – Dettagli e indicazione della classe in una carrozza “Centoporte” colorata in verde vagone. Si
noti il secondo battente nella porta di destra della figura.
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Fig. 34 – Logo FS e indicazione della classe in una carrozza “Centoporte” colorata castano e isabella
Tra il 1935 ed il 1942 sono state trasformate
delle carrozze del gruppo 36.000 per formare dei
treni ospedali militari; ciò è stato reso possibile
sfruttando la particolare tipologia costruttiva di
queste carrozze di cui abbiamo già parlato. Dette
carrozze “tipo 1935”, sono state impiegate poi
durante la seconda guerra mondiale su vari
fronti; su ogni carrozza venivano ospitate 30
barelle, fig. 35, una era stata attrezzata ad uso
infermeria, fig. 36.
Dopo la guerra le carrozze trasformate sono state
riconvertite alle condizioni d’origine ad eccezione
delle: Cz 36.208, 36.303, 36.404, 36.480, 36.555,
36.638, 36.726, 37.193, 37.237 e Bz 37.347
(costruita nel 1949) che sono state poi sempre
utilizzate per i treni dei pellegrini infermi, per i
viaggi verso i santuari (Lourdes, Loreto). Dalle
carrozze 36.000 sono state derivati altri tipi che
saranno descritti in un altro articolo.
Del tipo delle 36.000 fanno parte le seguenti
carrozze.
Serie BCz 66.500, costruite a partire dal
1931, utilizzando il telaio di carrozze tipo
“1906” e “1907 sud” a cassa di legno. Di
queste ne sono state costruite 52, le prime
due erano state classificate BCz 60.000 e
60.001, poi nel 1935 sono state riclassificate
BCz 66.500 – 551.
Serie Cz 39.001 – 39.010, costruite nel 1934
(passate poi alla serie Bz), anch’esse su telai
di carrozze a carrelli, con cassa in legno, fig.
29. Dotate di carrelli tipo AM, freno e
riscaldamento a vapore Westinghouse, sedili
in legno ed interno come le 36.000. Negli anni
1948, 1951 ne sono state costruite altre, Bz
39.011 – 39.197, dotate di carrelli AM/m,
freno Breda.
Con qualche piccola modifica intermedia, dovuta
alle numerose trasformazioni praticate ed a
nuove immissioni nel parco, si giunge al 1956
anno in cui viene soppressa la III classe (**) e la
nuova classificazione sarà quella della tabella n.
3.10 che durerà fino al 1968 quando sarà
introdotto nelle FS il sistema di marcatura
internazionale UIC (**) a tutto il materiale per
viaggiatori.
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Fig. 35 – Carrozza “Centoporte” serie Cz 36.000 attrezzata per il trasporto degli infermi
Fig. 36 – Interno di una carrozza “Centoporte” attrezzata a infermeria
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Tabella n.3 – Carrozze tipo Centoporte.
1a
classificazione Anno 2a
classificazione Carrelli Lunghezza (°) Passo (°) Modulo (°)
CIz 39.000 1928 Bz 39.000 – 39.197 AM 18520 12300 1514
Cz 39.001 – 39.010 1934 – 1935 AM/m
Cz 39.011 – 39.197 1948 – 1951 AM/m
CIz 36.000 – 36.424 1929 Bz 36.000 – 37.599 AM 17834 11900 1514
Cz 36.425 – 36.849 1931
Cz 36.850 – 37.099 1934
Cz 37.100 – 37.199 1935
Cz 37.200 – 37.249 1936
Cz 37.250 - 37279 1937
Cz 37.280 – 37.299 1938
Bz 37.300 – 37.417 1948 AM/m
Bz 37.599 ex 66.510 1949
Cz 37.300 – 37.417
Cz 37.300 – 37.417 1948 npBDz 68.200–205
BCz 66.500 – 66.501 1933 AM
BCz 66.502 – 66.501 1934
Bz 27.000 – 27053 1952 AM 18534 12300 1850
Bz 27.054 – 27.078 1948
ABz 57.000 – 57.005 1952 AM
ABz 67.500 – 67.536 1952 18534 12300 1850
(°) Le misure delle carrozze sono in millimetri
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I DISEGNI DEI CARRELLI
Le figure da 37 a 40 che seguono raffigurano i
carrelli usati dalle carrozze descritte nel testo
dei precedenti capitoli (i disegni non sono in
scala fra di loro).
Fig. 37 – Carrello tipo AB
Fig. 38 – Carrello tipo ABB
Fig. 39 – Carrello tipo AC
Fig. 40 – Carrello tipo AM
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Nota: tutte le figure del presente articolo sono riprodotte per gentile concessione dell’autore Evaristo Principe