Carpino Folk Festival 2010

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XVedizione

CARPINO FOLK FESTIVALIn viaggio verso il mondo dietro al sole

2010

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Unione EuropeaProgetto cofinanziato dall’UE-PO

PUGLIA FESR 2007-2013 ASSE IV AZIONE 4.3.2.

Comune di Orsara di Puglia

Azienda diPromozione Turistica

Foggia

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Foto di Monica Carbosiero

IN VIAGGIO VERSO IL MONDO DIETRO IL SOLEper cui né alba né tramonto possono più indicare non solo la meta ma neppure la direzione

Il primo grande festival dedicato al recupero e alla valorizzazione della musica popolare pugliese di maggior qualità e tra i più apprezzati a livello nazionale, quest’anno vi propone un Viaggio, una sorta di Odissea dove non c’è un’Itaca che fa di ogni luogo una semplice tappa sulla via del ritorno ma un’Odissea come ripresa del viaggio, come tappa del successivo andare.

Abbiamo pensato al viaggio per indurre una riflessione sugli anni che stiamo vivendo, i quali hanno visto lo sfaldarsi di una geografia stabile e insieme hanno accennato a quel processo migratorio che confonderà i confini dei territori a cui faceva riferimento la nostra identità. Usi,

consumi e culture si contaminano e, se “morale” o “etica” vuol dire costume, è possibile ipotizzare la fine delle nostre etiche fondate sulla nozione di proprietà, territorio e confine a favore di un’etica che, dissolvendo recinti e certezze, va configuran-dosi come un’etica del viaggiatore.

Tale etica non si appella al diritto ma all’esperien-za perché, a differenza dell’uomo del territorio che ha la sua certezza nella proprietà e nel confine, il viaggiatore non può vivere senza elaborare la diversità dell’esperienza, cercando il centro non nel reticolato dei confini ma in quei due poli che Kant indicava nell’anima e nel cielo stellato che per ogni viaggiatore hanno sempre costituito gli estremi dell’arco in cui si esprime la vita in tensione.

Fine dell’uomo come lo abbiamo conosciuto sotto il rivestimento della proprietà, del confine e della legge, e nascita di quell’uomo più difficile da

collocare perché viaggiatore inarrestabile, in uno spazio che non è garantito neppure dall’aristote-lico “cielo delle stelle fisse”, perché anche questo cielo è tramontato per noi.

E con il cielo la terra, perché non è più terra di protezione e luogo di riparo. In questo nostro viaggio tra tempi diversi, luoghi curiosi e perso-naggi anche fantastici e bizzarri pensiamo a noi stessi secondo quell’”etica del viandante” che ci indica Galimberti: la capacità di Ulisse di prendere le decisioni secondo le situazioni e le prove che man mano deve affrontare, memore della lezione greca del “conosci te stesso” cioè conoscere prima di tutto le proprie potenzialità e i propri limiti, per non oltrepassarli, per trovare sempre la giusta misura.

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Michele OrtorePresidente dell’Associazione Culturale Carpino Folk Festival

Carpino Folk Festival 2010, un Festival dedicato al recupero e alla valorizzazione della musica popolare pugliese di maggior qualità. Dalla prima edizione del 1996 molto è cambiato, ma sono rimasti tali lo spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche, ne hanno fatto la fortuna.A confermare questa attitudine sono i nomi in cartellone quest’anno: da una parte due grandi protagonisti della scena della World Music, come Youssou N’Dour e Al Di Meola, e dall’altra nomi che non hanno bisogno di presentazioni e che sono in grado di soddisfare i gusti musicali di qualsiasi appassionato, come GirodiBanda, BandAdriatica, Le voci dell’Arciconfraternita del S.S. Sacramento di Vico del Gargano, Alexina (Lesina), Cantori di Carpino (Carpino), Progetto Cala la Sera (San Giovanni Rotondo), Tarantula

Garganica (Monte Sant’Angelo), E ZèZi Gruppo operaio, Mimmo Epifani, Alessandro Mannarino, Canzoniere Grecanico Salentino.

E’ insieme agli artisti del nostro territorio che abbiamo voluto organizzare eventi a cui teniamo particolarmente: la Serenata di Carpino e di San Giovanni Rotondo e il Viaggio nella terra della Chitarra Battente. Il primo, che verrà eseguito nel corso della VI edizione della Notte di chi ruba donne, è la riproposizione dei sonetti di Carpino e San Giovanni Rotondo nella modalità in cui veniva-no portate le serenate sul Gargano fino alla prima metà del 900. Il secondo è un raduno di suonatori e musicisti di chitarre battenti, che serve a fare il punto della situazione su questo strumento della tradizione popolare italiana che meriterebbe maggiore attenzione da parte dell’Unesco.Nella prima di queste serate verrà presentato il terzo progetto speciale, intitolato “Memorie di un territorio (le antiche vie dei Centri Storici minori del Gargano e le loro tradizioni)” vincitore di

“Principi Attivi 2009” a cura del Gruppo Informale “Gargano System”. Per non dimenticare e per tra-mandare alle nuove generazioni è fondamentale sapere che strade, larghi e vicoli hanno conservato per anni i loro toponimi che nella riorganizzazione stradale moderna sono stati poco o niente con-siderati e poi italianizzati. Il recupero dei luoghi, dunque, e dei dialetti locali nella scrittura e nella pronuncia è la base da cui parte questa idea e sarà il tema portante di tutta la serata.Nella seconda serata verrà presentata la campa-gna di registrazione 2010, dedicata ai Cantatori carpinesi promossa dall’Associazione Culturale Carpino Folk Festival e curata da Pio Gravina, Enrico Noviello e Paolo Modugno.

Come si può intuire il Festival, nato in omaggio ai cantatori di Carpino, è diventato a tutti gli effetti il Festival del Gargano e come tale il lavoro che stiamo compiendo sul prezioso patrimonio della tradizione orale del nostro territorio ha rimesso in movimento un nuovo fermento artistico e cultu-

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rale garganico. Speriamo seriamente che ciò sia vero poiché lavoriamo anche per questi obiettivi.Da tre anni cerchiamo di organizzare un evento intorno al mito di Uria, che accomuni tutti i paesi del Gargano, e quest’anno quei semi stanno dando i primi frutti a Lesina e a San Marco in Lamis.

Il nostro è un Festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni: musica per tutti ma con un’anima legata indissolubilmente alla tradizione della nostra terra e alla storia di questa musica straordinaria.Protagonista principale della rassegna rimane il novantacinquenne Antonio Piccininno e la location confermata è quella di Piazza del Popolo a Carpino.La piazza simbolo del nostro festival ormai non riesce a contenere più l’enorme presenza di visita-tori. Diventa urgente la necessità per il Gargano di dotarsi di una struttura che possa ospitare eventi come il Carpino Folk Festival ma che, durante

l’arco dell’anno, permetta di realizzare anche altre manifestazioni con grosso afflusso di pubblico. Questa struttura è l’Auditorium della Musica Po-polare del Gargano che è in fase di progettazione e che speriamo sia finanziato.

Dulcis in fundo la bella collaborazione con Amnesty Internazional di cui condividiamo sia le finalità istituzionali che il metodo di lavoro e che quest’anno qualifica la nostra manifestazione anche sotto il profilo della salvaguardia e tutela dei diritti umani.

Esattamente 5 anni fa ci venne consigliato di non intraprendere strade comode, di seguire i percorsi ordinari e di internazionalizzare la proposta arti-stca.Dopo 5 anni molta strada abbiamo fatto e il soste-gno al nostro festival non è mancato. Quest’anno possiamo proporre un calendario di tutto rispetto con due concerti internazionali e il meglio degli

autori della riproposta italiana.Tanti sarebbero i ringraziamenti da fare. Quest’an-no, però, in particolare vogliamo ringraziare una donna di Puglia che, partendo praticamente da zero, è stata in grado di strutturare un sistema che oggi è uno dei motori dello sviluppo pugliese, un sistema che produce qualità, occupazione, attrattività del territorio, identità, conoscenza, coesione sociale: grazie a Silvia Godelli. Il suo impegno, la sua saggezza e la sua tenacia hanno prodotto una vera e propria “rivoluzione” nei set-tori della cultura e dello spettacolo fino a divenire un modello nazionale.

Auguro a tutti un buon “Viaggio verso il mondo dietro il sole” (il tema del festival) per cui né alba né tramonto possono più indicare non solo la meta, ma neppure la direzione.Benvenuti in Puglia, sul Gargano.

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Silvia GodelliAssessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Re-gione Puglia

Il valore della terra, le storie antiche degli uomini e delle donne, le cantate solitarie e quelle collettive volte a rappresentare i temi universali della condi-zione umana. Questi i filoni portanti delle musiche popolari della Puglia, questo il senso del Carpino Folk Festival, il Festival del Gargano.Un luogo di carnale coinvolgimento, ma anche di sognante simbolicità: questa piccola penisola protrusa nell’Adriatico, frastagliata da una sco-gliera di fascino, ricoperta di boschi e zone umide, punteggiata da borghi antichissimi di civiltà con-tadina, nelle sere d’estate che dalla calura cedono alle brezze del mare si anima delle voci pregnanti e delle martellanti sonorità del festival. Voci celebri e anziani cantori locali si alternano sugli strumenti della tradizione a evocare le storie e i desideri, la gioia e il dolore di un popolo della

terra che riassume in sé alcuni tra i più importanti significati della Puglia, in dialogo con altre terre e altre musiche della nostra regione, ma poi guar-dando oltre di sé, alla musica world, ai tanti altri messaggi musicali dei popoli del mondo.Tanti auguri al Carpino Folk Festival, al Gargano, ai musicisti emozionanti e commoventi che reinter-pretano la nostra storia e guardano dal passato verso il futuro. Tanti auguri a queste antiche e civilissime popo-lazioni, testimoni di Puglia e delle sue radici più profonde.

Riccardo NouryPortavoce di Amnesty International per l’Italia

Sono estremamente felice di iniziare, quest’anno, la collaborazione col Carpino Folk Festival. Felice perché è un’iniziativa di qualità e di valorizzazione della tradizione musicale di una terra straordina-ria (così come sono straordinari gli attivisti e le attiviste di Amnesty International della Puglia!).

Il tema dell’edizione 2010 ha molto a che fare con l’azione che, ormai da 50 anni, svolge Amnesty

International. Il “Viaggio verso il mondo dietro il sole” è, per noi, anche la scoperta e la denuncia di ciò che non si vede, non si racconta. Una zona oscura, certo, nella quale imperversano impuniti e indisturbati i governi che torturano, che arrestano, che uccidono chi compie

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un’azione oggi sempre più pericolosa: dissentire, mostrare la diversità delle idee, dell’origine, della fede, dell’identità e dell’orientamento sessuale.

Ma “dietro il sole” c’è anche tanto coraggio. Il coraggio delle persone che ovunque nel mondo sfidano la repressione, le intimidazioni, le telefo-nate anonime, le minacce esplicite di morte per denunciare le violazioni dei diritti umani. Il corag-gio di chi difende la sua dignità come il vestito che mai potrà essere strappato. Il coraggio di chi sfida un aguzzino guardandolo dritto negli occhi. Sono quelle persone che consentono ad Amnesty International, alle sue attiviste e ai suoi attivisti, di portare avanti le sue campagne.

Sono certo che il Carpino Folk Festival ribadirà quello che la storia di Amnesty International ci ha raccontato sin qua: che la musica è un mezzo straordinario per parlare di libertà, giustizia e diritti umani.

Il Carpino Folk Festival 2010 a sostegno della campagna di Amnesty International“IO PRETENDO DIGNITÀ”.

La povertà è la peggiore situazione di crisi dei diritti umani. Oltre 963 milioni di persone, ogni sera, vanno a dormire affamate; un miliardo vive in insediamenti abitativi precari; ogni minuto una donna muore per complicazioni legate alla gravidanza; 1,3 miliardi di persone non hanno ac-cesso all’assistenza sanitaria di base; 2,5 miliardi non hanno servizi igienici adeguati e per questo muoiono 20 mila bambini al giorno. Le persone che vivono in povertà sono intrappola-te in un circolo vizioso di esclusione, violenza, insi-curezza e impossibilità di

far sentire la loro voce. Si scontrano quotidiana-mente con minacce alla loro sicurezza e a quella delle loro famiglie, sono esposte alla violenza dei governi e a quella dei gruppi armati; non hanno accesso a nessuna protezione sociale in caso di malattia o di perdita dei loro mezzi di sussistenza. Amnesty International intende porre fine alla povertà globale, attraverso il riconoscimento e la protezione dei diritti delle persone che vivono in povertà. La campagna ha l’obiettivo di spostare l’equilibrio di potere verso i poveri e fornire loro gli spazi per raccontare le loro storie e impegnarsi nei processi che determinano il loro futuro. L’As-sociazione Culturale Carpino Folk Festival dedica

tutta la XV edizione a sostegno della campagna di Amnesty International “IO PRETENDO DIGNITÀ”.

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Lunedì 26 luglioLESINA - Centro storico “Il Ballo di Sant’Anna”Ore 21:00 Chiesa della S.S. Annunziata esibizione Arciconfraternita del S.S. Sacramento di Vico del Gargano

Ore 21:45 Se77e fuochi per se77e SpettacoliNanà – maquillage artistico.Mr. Thomas – fachiro mangiafuoco..Trampuglia – trampoliere acrobatico.The Jack “lemon” Gambino show – seguipersoneRatataplan teatro Pass Pass – collezionista di attimi.Storia di un uomo e della sua ombra - Mannaggia ‘a mort’ spettacolo di teatro per ragazzi. Kukulà - Il circo più piccolo del Mondo.

Ore 23:00 Concerto con:ALEXINA (Lesina)I CANTORI DI CARPINO (Carpino)PROGETTO CALA LA SERA (San Giovanni Rotondo)TARANTULA GARGANICA (Monte Sant’Angelo)

Venerdì 30 luglio SAN MARCO IN LAMIS – Villa ComunaleLe tarantelle del GarganoOre 21:30 Concerto conI CANTORI DI CARPINO (Carpino)PROGETTO CALA LA SERA (San Giovanni Rotondo)

Martedì 3 AgostoCarpino – Piazza del Popolo Ore 21:30

GIRODIBANDA “I Balcani, il Salento, il Gargano, le marce e i giri della Banda di Cesare Dell’Anna”.

Mercoledì 4 AgostoCarpino – Piazza del Popolo Ore 21:30BANDADRIATICA “Rotta per Otranto”

Giovedì 5 AgostoCarpino - Largo San Nicola Ore 21:30

Memorie di un territorio Mostra-Mercato dell’artigianato locale e visita guidata per le vie del centro storico di Carpino a cura del Gruppo Informale “I Bazar del Gargano”

I centri storici del Gargano e le loro tradizioniPresentazione del progetto Memorie di un territorio, vincitore “Principi Attivi 2008”. A cura dell’Associazione culturale “Gargano System”

Presentazione del CD “Suoni e canti della tradi-zione di San Giovanni Rotondo” PROGETTO CALA LA SERA

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Venerdì 6 Agosto Carpino - Largo San Nicola ore 21:30

LA NOTTE DI CHI RUBA DONNE – CONCERTI DELLA TRADIZIONE VI edizioneLa serenata a Carpino e a San Giovanni Rotondo A cura di Enrico Noviello e Pio Gravina. Con: Adriano Castigliego, Piero Caputo, Nicola Sansone, Michele Rinaldi, Antonio Steduto, e MATTEO SCANZUSO, CARLO TROMBETTA, MIKE MACCARONE.

Presentazione della “Campagna di registrazione 2010” ai cantatori carpitesi, promossa dall’As-sociazione culturale Carpino folk Festival e curata da Pio Gravina, Enrico Noviello e Paolo Modugno.

Sabato 7 AgostoCarpino - Largo San Nicola ore 21:30

VIAGGIO NELLA TERRA DELLA CHITARRA BATTENTE II edizione

La serenata, la tarantella, la danza, la cultura tradizionale di una comunità attraverso i suoni di una chitarra battente.Interventi musicali dei battentisti del Gargano.Mostra-Mercato strumenti musicali a cura dei costruttori garganici.

Domenica 08 agostoCarpino – Piazza del Popolo ore 21:30

E ZÈZI GRUPPO OPERAIO“Trent’anni ed oltre di teatro, musica e lotta con-tro la malaciòrta.”

CANZONIERE GRECANICO SALENTINO“Focu d’amore”.

Lunedì 09 agostoCarpino – Piazza del Popolo ore 21:30

AL DI MEOLA“New World Sinfonia”.

MIMMO EPIFANI “Un Pugliese a Roma” Omaggio a Matteo Salvatore.

ALESSANDRO MANNARINO“Bar della Rabbia”

Martedì 10 agostoCarpino – Piazza del Popolo ore 21:30

YOUSSOU N’DOUR “Dakar-Kingston”

I CANTORI DI CARPINO“Stile, storia e musica alla carpinese”

TUTTI GLI EVENTI ED I CONCERTI SONO AD INGRESSO LIBERO

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Concorso fotografico “Il Patrimonio Culturale Imma-teriale del Gargano”Premio Rocco Draicchio - III Edizione

Tema del concorso: “Col turismo vivere il Patri-monio Culturale come strumento di incontro, rispetto e comprensione degli altri e del loro futuro”.

Lo scopo è quello di contribuire a dimostrare la ricchezza del patrimonio culturale in entrambe le sue dimensioni, materiali e immateriali, il posto che occupa all’interno delle società, per quanto “armoniose” o “conflittuali” possano essere, e il rapporto tra tradizione e presente.

Attraverso la forza comunicativa della fotogra-fia si vuole dar luce alla diversità delle bellezze storico-culturali e delle tradizioni del territorio garganico, dando particolare rilievo ai diversi aspetti e colori che caratterizzano il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni, che vuole essere non solo il principale attore dell’ani-mazione culturale del Gargano ma, anno dopo anno, anche lo strumento per promuovere e valo-rizzare tutte le risorse, da quelle naturalistiche a quelle alimentari, dai beni intangibili al patrimonio storico ed architettonico. All’assegnazione del premio possono concorrere tutti i fotografi pro-fessionisti e dilettanti di qualsiasi provenienza ed età. Ad ogni partecipante viene richiesto un lavoro esclusivamente fotografico realizzato sul tema del concorso. Possono partecipare gratuitamente tutti coloro che sono interessati a condividere le emozioni ricevute attraverso uno scatto che raffigura uno degli aspetti del patrimonio culturale e

paesaggistico del territorio tra i più pregiati della Puglia, il Gargano. Sono previsti i seguenti premi: € 500,00 primo classificato - € 300,00 secondo classificato.Il regolamento su www.carpinofolkfestival.com

Rocco Draicchio ci ha lasciato in una notte di febbraio del 1997. Un vuoto incolmabile è rimasto in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Quelle stesse, per sentirlo più vicino, hanno dato vita ad un premio a lui intitolato nella speranza di essere degni portatori dei valori che hanno contraddistinto la sua vita.A Rocco Draicchio, percussionista e fondatore degli Al Darawish, si deve il merito di aver operato il recupero del patrimonio musicale di Carpino, operazione di notevole spessore culturale che ha fatto si che, attraverso l’idea di un folk festival, fossero valorizzati suoni e poesia della terra garganica.

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Premiazione del Concorso Fotografico “Il Patrimonio Immateriale del Gargano” Premio Rocco Draicchio - II Edizione 2009La premiazione dei lavori risultati vincitori avverrà durante la serata conclusiva della manifestazione il 10 agosto 2010 sul palco di Piazza del Popolo.

Le 9 proposte presentate sono dei seguenti fotografi:Valerio Nicolai “Poesia di strada”Monica Carbosiero “Le radici della memoria”Matteo Angelini “Carpino: tradizione e memoria; il momento della festa la magia del quotidiano”Carmelina Taurino “Il Patrimonio culturale imma-teriale del gargano”Antonio Soimero “ Stupore, meraviglia, la musica che gira intorno al Carpino folk Festival”Danilo Romito “Nascondino tra le tenui luci della sera”Annalisa Imperiale “La tradizione e chi l’accom-

pagna nel domani”Domenico Leggieri “L’euritmia del Carpino folk Festival” Piero D’innocente “Super Carpinofragilistiche-spiralidoso”

Sono risultati vincitori i seguenti lavori:

Primo classificato: VALERIO NICOLAISecondo classificato: MONICA CARBOSIERO

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Lunedì 26 luglio LESINA - Centro storico

Il Ballo di Sant’Anna“Per quattro giorni avanti del terremoto si vidde una quiete d’aria grandissima, che non spiravano venti, nemmeno una minima aura, ed i caldi erano eccessivi, e quasi insopportabili. Il sole tanto al nascere, quanto al tramontare, si vedea carico di vapori grossi, in maniera, che facilmente senza offensione vi si poteva fissare gli occhi; e il giorno del terremoto fu assai maggiore il caldo, la quiete e l’adombramento de’ vapori attorno al sole...”

Antonio Lucchino

A Lesina la data del 26 luglio, giorno di Sant’Anna protettrice delle partorienti, rievoca un evento storico a cui viene associato il rituale dell’accen-sione dei fuochi nei diversi quartieri del paese. La storia dice che in questo giorno, intorno all’anno 1627, si verificò un evento sismico di eccezionale gravità che ebbe proprio Lesina come l’epicentro.

Le conseguenze del sisma furono disastrose sia per gli uomini sia per le cose. La memoria popo-lare ci dice che il Lago, a seguito di quella violenta scossa, ritrasse le sue acque per poi investire, nel riflusso, l’intera cittadina: uno tsunami insomma, che seminò morte e distruzione. La leggenda vuo-le che gli scampati, per ringraziare la provvidenza di averli graziati, accesero dei fuochi in onore di Sant’Anna. Quei fuochi, che tutt’ora si accendono nel giorno di Sant’Anna nei vari quartieri del paese, rappre-sentano, quindi, allo stesso tempo sia il segno del ringraziamento alla Santa per essere stati rispar-miati sia degli enormi ceri accesi in memoria delle tante vittime che quell’evento produsse.

Alexina, Cantori di Carpino, Progetto Cala la Sera, Tarantula Garganica, Le voci dell’Arci-confraternita del S.S. Sacramento di Vico del Gargano. Direzione progetto: Primiano D’Addetta - Asso-ciazione Alexina

Venerdì 30 luglio SAN MARCO IN LAMIS – Villa Comunale

Le tarantelle del Gargano

Il Gargano è una terra che ha una tradizione di pastori, contadini e pescatori. Oggi il Gargano è anche una meta di turismo grazie alle sue coste, allo splendido mare, all’entroterra boscoso e montuoso, all’artigianato locale e alla gastro-nomia tipica. Un’attrazione sempre più forte in questa terra è esercitata anche dal patrimonio culturale e musicale, che oggi viene riscoperto e

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coltivato, dopo essere stato per decenni abban-donato, anche a causa anche della migrazione degli anni ‘50 e ‘60, che ha svuotato queste terre di molta energia, spostandola altrove.Si è assistito e si assiste, quindi, ad una riscoperta della tarantella del Gargano.Sono molti i gruppi di giovani musicisti e appassionati che riprendono in mano canti e testimonianze musicali del passato, cercando di salvarle, diffonderle e rinnovarle.

Ore 21:30 Concerto con:I Cantori di Carpino (Carpino)Progetto Cala la Sera (San Giovanni Rotondo)

Martedì 03 AgostoCarpino – Piazza del Popolo ore 21:30

GIRODIBANDAGirodiBanda è il risultato di un lungo lavoro di ri-cerca, che racconta il vissuto culturale e musicale della gente del Salento. Il fenomeno musicale bandistico sembra essere legato al ricordo e alla realtà delle vecchie generazioni e a pochi affezio-nati particolarmente motivati. Eppure la musica da banda si presenta come mezzo di aggrega-zione e fruibilità della musica “colta” più diretto e vivace fra tutti i fenomeni di diffusione della musica, sin da quando nelle case non esistevano

ancora radio o televisioni.La Cassa Armonica è il palco per eccellenza nel quale si esibiscono le bande Pugliesi. Essa è una partico-lare struttura circolare che permette allo spettatore di ascoltare il suono perfettamente da qualsiasi punto ci si trovi, permettendo un’amplificazione

acustica unica. GirodiBanda segue l’intento di attualizzare la musica popolare intesa in senso stretto, passando dalla musica bandistica alla musica tradizionale salentina, fino ad arrivare a quella folk popolare e a quella balkan. L’organico diretto da Cesare Dell’Anna, è composto da una banda pugliese e il gruppo OPA CUPA, che da dieci anni ormai lavora sulla commistione tra la tradi-zione musicale delle bande da giro e le ritmiche e melodie delle fanfare dei Balcani. L’ensemble accompagna le voci della tradizione salentina: Enza Pagliara, Emanuele Licci e Claudio Cavallo e la cantante di Opa Cupa Irene Lungo.Il repertorio prevede marce sinfoniche classiche del repertorio bandistico dei maestri E. Abate e N. Ippolito; inoltre alcuni tra i brani più belli della tra-dizione popolare salentina e parte del repertorio del gruppo balkanjazz: Opa Cupa. Il tutto forte-mente influenzato da grossi spunti improvvisativi.

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Mercoledì O4 AgostoCarpino – Piazza del Popolo ore 21:30

BANDADRIATICA “Rotta per Otranto”

L’ensemble guidato da Claudio Prima, eclettico organettista salentino, è un incontro di culture e provenienze sotto il segno del Mar Adriatico. A Maggio 2008 i musicisti si imbarcano su Idea 2, un veliero che li conduce nei porti dell’Adriatico dove la banda incontra importanti esponenti della musica tradizionale e di contaminazione etnica, con i quali compone le musiche che diventano le basi di un nuovo repertorio adriatico. Nel 2009 il progetto diventa “Rotta per Otranto”, un film nel quale si racconta questa straordinaria avventura. Da Venezia a Capodistria, da Dubro-vnik a Durazzo, fino a Otranto, Idea 2 trasporta dei musicisti-marinai che raccontano in musica le proprie esperienze di viaggio. Musiche e testi originali percorrono un ideale periplo alla ricerca di un linguaggio nuovo che possa accomunare le

diverse culture adriatiche, in ognuna delle quali da sempre è una banda o una fanfara a portare la musica nelle case della gente. Il successo dell’ul-timo cd Maremoto prodotto da Finisterre (unico cd italiano presente nelle classifiche del WOMEX) ha consacrato la banda come una delle più inte-ressanti formazioni del panorama nazionale che operano sulle musiche di confine.

Giovedì O5 AgostoCarpino - Largo San Nicola ore 21:30

Memorie di un territorio Mostra-Mercato dell’artigianato locale e visita guidata per le vie del centro storico di Carpino a cura del Gruppo Informale “I Bazar del Gargano”

I centri storici del Gargano e le loro tradizioniPresentazione del progetto Memorie di un territorio, vincitore “Principi Attivi 2008”. A cura dell’Associazione culturale “Gargano System”

Presentazione del CD “Suoni e canti della tradi-zione di San Giovanni Rotondo” PROGETTO CALA LA SERA

“Memorie di un territorio” nasce per creare nuove attrattive e cercare di dare al territorio una nuova compattezza culturale e sociale. Si parte dallo studio e dalla conoscenza di due elementi: il Centro Storico (risorsa ed entità urbanistica e sociale) e il dialetto (mezzo di conoscenza e di unicità). Si vuole ridare alle strade e alle piazze di alcuni Centri Storici del Gargano la loro antica denominazione in dialetto. Il recupero dei luoghi e dei dialetti locali nella scrittura e nella pronuncia è la base da cui parte quest’idea. Per Carpino, come per gli altri paesi considerati, si è scelto un percorso che deve essere neces-sariamente accompagnato dalla “cartina”. Un esperimento, un inizio che potrebbe produrre altre idee, altre collaborazioni, una crescita partecipa-ta rivolta a tutti e che coinvolge tutti. Allora non resta che fare una bella passeggiata, cartina alla mano, alla riscoperta degli antichi luoghi.

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Venerdì 06 Agosto Carpino - Largo San Nicola ore 21:30

LA NOTTE DI CHI RUBA DONNECONCERTI DELLA TRADIZIONE VI edizione

La serenata a Carpino e a San Giovanni Rotondo a cura di Enrico Noviello e Pio Gravina con: Adriano Castigliego, Piero Caputo, Nicola Sansone, Michele Rinaldi, Antonio Steduto, e MATTEO SCANZUSO, CARLO TROMBETTA, MIKE MACCARONE.Direzione progetto: Ciro Pignatelli

La serenata che rubava le donne era del cantatore con voce certa, piena di sfumature ma limpida e decisa, sotto un tappeto di suoni aspri e armo-niosi di chitarra battente e chitarra francese, a spezzare i silenzi stellati delle notti in paese prima dell’avvento dell’elettricità.Per restituire alla comunità dei carpinesi le emo-zioni di quell’era lontanissima, abbiamo deciso di

riunire chitarre sapienti e voci intense e antiche, che cantano continuamente ricercando quelladimensione essenziale dell’umano da cui tutti noi in qualche modo proveniamo.Prima i più giovani, che hanno appreso dai vecchi maestri, di Carpino e di San Giovanni, persentieri diversi ma sempre con passione e ricerca nel sangue. Poi il meglio di quello che rimane della tradizione: i vecchi cantatori di Carpino che, come

tutti i carpinesi, di quelle serenatesono figli in senso anche letterale...

Presentazione della “Campagna di registra-zione 2010” ai cantatori carpinesi promossa dall’Associazione culturale Carpino folk Festival e curata da Pio Gravina, Enrico Noviello e Paolo Modugno.Nonostante la scomparsa dei più grandi interpreti dell’ultimo secolo del patrimonio pastorale e agri-colo delle serenate (Di Mauro, Conforte, Sacco, Maccarone, Gentile), esistono ancora a Carpino alcuni interpreti autentici, che hanno ereditato di prima mano questo patrimonio, nel contesto organico della fruizione rituale in cui questi canti venivano eseguiti. In questo progetto sono stati quindi documentati i principali esecutori rimasti: con alcuni di essi Gravina e Noviello intrattengono relazioni amicali già da diversi anni, altri invece sono stati avvicinati proprio nella campagna di registrazione e documentazione.

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Sabato 07 AgostoCarpino - Largo San Nicola ore 21:30

Viaggio nella terra della chitarra battente II edizione

Interventi musicali dei battentisti del GarganoMostra-Mercato strumenti musicali a cura dei costruttori garganici.Consulente Scientifico Antonello Ricci (Cirò – Kr). Antropologo e musicista - Università “La Sapien-za” di Roma.

Sul Gargano si sono venute a creare le condizioni perché due mondi distinti, quello dei ricercatori e dei musicisti, che hanno contribuito ad ampliare il panorama legato al mondo contadino e pastorale con il loro lavoro di ricerca e di riproposizione dei repertori, e quello degli interpreti tradizionali, si potessero incontrare favorevolmente dando luogo a un nuovo territorio culturale. Sul Gargano la chitarra battente è di casa così come lo sono

i musicisti che la suonano. Le figure storiche dei suonatori di chitarra battente di Carpino e del Gargano sono diventate vere e proprie icone della musica italiana. E a Carpino sono venuti in molti ad attingere per la loro creatività artistica. L’obiettivo è un raduno il più possibile ampio ed esaustivo di tutti i musicisti garganici che ci con-senta di fare un bilancio della situazione locale in maniera chiara. Interverranno I suonatori:Rocco Cozzola (Carpino) | Roberto Menonna (Carpino) | Marco di Mauro (Carpino) | Giuseppe di Mauro (Carpino) | Nicola Gentile (Carpino) | Dome-nico Celiberti (Andria) | Pio Gravina (San Giovanni Rotondo) | Nunzio Mangiacotti (San Giovanni Ro-tondo) | Michele Rinaldi (San Giovanni Rotondo) | Antonio Steduto (San Giovanni Rotondo) | Lorenzo Rinaldi (San Giovanni Rotondo) | Valentina Latiano (San Giovanni Rotondo) | Lorenzo Rinaldi (San Giovanni Rotondo) | Enrico Noviello (Manfredonia) | Simone Fiscarelli (Vico del Gargano) | Angela

Castelluccia (Ischitella) | Enzo Valente (Ischitel-la) | Luca D’apolito (Ischitella) | Biagio de Nittis (Monte Sant’Angelo) | Nicola Sansone (Monte Sant’Angelo) | Michele Cotugno (Monte Sant’An-gelo) | Matteo Ortuso (Monte Sant’Angelo) | Do-menico Prencipe (Monte Sant’Angelo) | Bernardo Bisceglia (Monte Sant’Angelo) | Francesco Maselli (Lesina) | Angelo Frascaria (San Nicandro gar-ganico) | Andrea Resce (San Severo) | Salvatore Villani (Rignano Garganico) | Pasquale Giannetta (Cagnano Varano).

I costruttori Rocco Cozzola (Carpino) | Giuseppe Draicchio (Carpino) | Matteo Silvestri (Carpino) | Antonio Rignanese (Vico del Gargano) | Gabriele Orlando (Rignano garganico) | Enzo Valente (Ischitella) | Pasquale Giannetta (Cagnano Varano).

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Domenica 08 agosto Carpino – Piazza del Popolo

E ZÈZI GRUPPO OPERAIO“Trent’anni ed oltre di teatro, musica e lotta contro la malaciòrta.”

E ZEZI rappresentano ad oggi una realtà stabile e riconoscibile nel panorama culturale nazionale e internazionale. In oltre trent’anni di attività la loro dinamica nei flussi, disorganici, di produzione artistica è andata rinforzandosi e riposizio-nandosi, alterando continuamente l’immagine dell’ensemble attraverso un processo complesso di riferimenti e sperimentazioni, di attribuzione simbolica, cui demandare informazioni e sintesi di tipo politico, musicale e teatrale . Il GRUPPO, che si organizza alla fine del settan-taquattro e di lì ad oggi mantiene una serrata attività artistica e politica ininterrotta, vanta una nota di originalità che lo contraddistingue da sempre rispetto ad altre esperienze espresse

nel processo di ri-elaborazione delle musiche di tradizione orale. È infatti costituito da una formazione molto differenziata, nella quale figurano anche alcuni operai . Anzi, è proprio la CULTURA OPERAIA che ha ispirato, si potrebbe dire, la nascita stessa e la strutturazione del progetto, proprio perchè alcune questioni relative agli insediamenti industriali dell’area vesuviana risul-tano centrali in molti brani e opere teatrali composte dagli ZEZI negli anni. Per questi motivi il gruppo risulta essere tra le realtà artistiche più innovative e interessanti nel panorama musicale nazionale. Il nome E ZEZI è stato mutuato dai teatranti di strada che, fino all’inizio degli anni Cinquanta, giravano per paesi a rappresentare la Canzone di Zeza, una commedia in cui si celebra la sconfitta, per castrazione, di Pulcinella, il quale vuole oppor-

si, invano, contro sua moglie Zeza, al matrimonio della loro figlia con Don Nicola. In scena sono le tensioni tra i due sessi, l’uomo, la donna, i loro ruoli in un processo di negoziazione e confronto rappresentato dalla relazione intergenerazionale.

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Domenica 08 agosto Carpino – Piazza del Popolo

CANZONIERE GRECANICO SALENTINO“Focu d’amore”

13 musicisti sul palco e tutta la travolgente ener-gia della pizzica pizzica, il Canzoniere Grecanico Salentino si esibisce con un progetto speciale dedicato al Carpino Folk Festival, dove festeggerà 35 anni di concerti in tutto il mondo, presentando il nuovo album Focu d’amore. Nato da un’idea della scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Gre-canico Salentino è il primo e più antico gruppo di musica popolare salentina ad essersi formato in Puglia, nel febbraio del 1975. Dal 2007, ricalcando la prassi tradizionale di trasmettere saperi ed esperienze di generazione in generazione, la con-duzione del progetto passa dal fondatore Daniele Durante al figlio Mauro (già affermato tamburelli-

sta e violinista che collabora con numerosi artisti, tra cui Ludovico Einaudi, Piers Faccini, Stewart Copeland e La Notte della Taranta). Dall’ener-gia della pizzica pizzica alla dolcezza dei canti d’amore, dalla festosità della banda paesana a un ironico sguardo sulla modernità, quello del Canzo-niere è uno spettacolo suggestivo e intenso.

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Lunedì 09 agostoCarpino – Piazza del Popolo

Al Di Meola“New World Sinfonia”

Quando si parla della moderna chitarra c’è un nome che risuona a livello universale: Al Di Meola, il virtuoso che per ben 14 volte ha conquistato il titolo di «miglior chitarrista» assegnato dalla rivista Guitar Magazine.Dopo un tour mondiale interminabile, dall’Ar-gentina alla Spagna, all’Australia al Marocco ha deciso di diffondere la sua World Music al Carpino Folk Festival, il festival della musica popolare del sud Italia, con la nuova formazione “New World Sinfonia” da lui definita “uno dei migliori gruppi della mia carriera”.Le formazioni di Al Di Meola hanno sempre rag-giunto altissimi livelli di qualità musicale. Basti ri-cordare le esperienze con il gruppo elettrico “Tour de Force” (con Jan Hammer, Anthony Jackson,

Steve Gadd e Mingo Lewis), il trio con le superstar della chitarra John McLaughlin e Paco de Lucia e il supergruppo fusion degli anni settanta “Return

To Forever”, con Chick Corea, Stanley Clarke e Lenny White.Con la sua impeccabile tecnica alla chitarra sia acustica sia elettrica spicca l’abilità compositiva di Di Meola, il lirismo e la profondità delle sue composizioni e delle sue doti espressive.Ha collaborato tra gli altri con Paul Simon, Phil Collins, Carlos Santana, Wayne Shorter, Herbie Hancock, Gonzalo Rubalcaba, Milton Nascimento, Egberto Gismonti, Stenie Wonder e Frank Zappa.È un giro del mondo sulle sei corde quello che Al Di Meola regala con i suoi concerti.

Un viaggio che si ripeterà al Carpino Folk Festival dove normalmente le corde suonate arrivano anche a 12 e sono quelle della chitarra battente. È stato un pioniere dell’incontro tra la world music e il jazz, capace di contaminare flamenco, tango, musica orientale, brasiliana e africana, sarà la prima volta di Al Di Meola con la tarantella, la musica tradizionale italiana e la chitarra battente di Andrea Sacco.

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Lunedì 09 agostoCarpino – Piazza del Popolo

MIMMO EPIFANI“Un Pugliese a Roma” Omaggio a Matteo Salva-tore”

Mimmo Epifani è uno dei migliori musicisti e stu-diosi di musica etnica a livello internazionale, noto soprattutto per le innovazioni tecniche applicate al suo strumento, il mandolino, tanto da essere considerato “il re del mandolino” per la tecnica di suono della sua mandola.Ritorna sul palco del Carpino Folk Festival con lo spettacolo-omaggio a Matteo Salvatore che trae la storia e il titolo proprio da una canzone dell’ indimenticato musicista e cantastorie di Apricena.Il progetto, nato dalla collaborazione con Fausto Mesolella, fondatore e motore degli Avion Travel, nonchè chitarrista e produttore tra i più apprez-zati in Italia, costituisce un percorso di musiche e di storie quasi cucito addosso ad Epifani, che

di Matteo Salvatore è stato allievo e grande amico.In scena Epifani gioca con i testi del cantastorie ma anche con suggestioni musicali nuove, srotola una pellicola di immagini e racconti utilizzando una angolazione molto personale e sfode-rando un suono sorprendente.Il viaggio è un giro per le Italie, inforcando, come cantava Matteo Salvatore, una “Bicicletta Twist!”.

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Lunedì 09 agostoCarpino – Piazza del Popolo

ALESSANDRO MANNARINO“Bar della Rabbia”

Alessandro Mannarino, con la sua chitarra, da moderno cantastorie canta le strampalate vicen-de dei suoi mondi immaginati divenuti protagoni-sti del suo primo album “Bar della rabbia”.Le testimonianze di una Roma massacrata, pal-coscenico di immigrati che dondolano suimpalcature, di campi nomadi incrostati di barac-che e di pagliacci singhiozzanti, si trasformano inballate fantasiose dove tutto può ancora succe-dere. Gli esiliati dal regno delle favole troveranno nel “Bar della rabbia” un luogo dove essere prota-gonisti e riscattare con un sorriso le loro stessesventure: un pagliaccio canta un amore perduto, un barbone trova una città in fondo al mare e ungiramondo cerca la propria identità... Mannarino, funambolo della parola, si fa portavoce di una

ciurma di ribelli, esiliati in una terra al confine tra la quotidianità e la fantasia. Dondolandosi come un equilibrista tra la recitazione e la musica, per-mette ai suoi personaggi di fare capriole accorate,capaci di sviscerarne la profonda umanità.Da stornellatore moderno e cantautore metropo-litano, Mannarino compone musiche di confine,eclettiche e contaminate, ispirate ai suoni e ai

volti di una via Casilina globalizzata, dove GabriellaFerri passeggia con Manu Chao e Domenico Mo-dugno va a braccetto con Cesaria Evora. Partendo dalle sonorità e dai ritmi della musica popolare italiana, condisce il proprio mondo con elementi di musica balcanica e gitana, citazioni felliniane ed evoluzioni circensi.

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Martedì 10 agostoCarpino – Piazza del Popolo

YOUSSOU N’DOUR “Dakar-Kingston”

Cantante ipnotico, musicista poliedrico, Youssou N’Dour è partito dalla tradizione delle danze “mbalax” del suo Senegal per approdare a un singolare afro-pop. E’ il musicista africano più conosciuto al mondo, grazie anche alle sue collaborazioni con personaggi come Peter Gabriel, Paul Simon, Sting e Neneh Cherry. La sua musica mescola ritmi africani, caraibici e pop, alla ricerca della perfetta unione tra le radici della sua terra e il panorama contemporaneo, spaziando dall’utilizzo della lingua inglese a quella francese, ma non rinunciando all’espressività del Wolof, la lingua nazionale senegalese.Nato il primo ottobre del 1959 nella Medina, uno dei quartieri storici di Dakar, in una famiglia di griots (i cantastorie, personaggi chiave della cul-

tura africana), N’Dour mette subito in luce il suo straordinario talento. “Sono nato con il dono del canto: ho una missione da compiere”, racconta. E così, praticamente bambino, inizia a cantare nelle cerimonie dei battesimi e delle circoncisioni. A 16 anni realizza il suo primo singolo, “M’ba,” e di-venta già una star della radio. “Quando ho iniziato a cantare, altri paesi africani come il Ghana o la Nigeria avevano cominciato a sviluppare la loro tradizione di musica moderna. In Senegal, invece, fino a tutti gli anni Sessanta la musica alla moda era rimasta quella cubana di Johnny Pacheco. Noi volevamo cantare nella nostra lingua wolof. Insieme con la Star Band ho creato una musica, il ‘mbalax’, che in lingua wolof indica il ritmo che proviene da un tamburo chiamato ‘mbeung mbeung’”.Proprio il ritmo incessante e ipnotico è fin dall’ini-zio la caratteristica peculiare della sua musica, segnata dall’incedere del tama, il tamburo parlante usato per la comunicazione tra villaggi: ai tamburi viene dato il nome collettivo di sabars e

formano la base del mbalax. Tra questi il tama è il tamburo che invita alla danza”. E con Youssou N’ Dour suona dal 1977 il miglior suonatore di tama del Senegal, Assane Thiam.

Al Carpino Folk Festival il re del mbalax, Youssou N’Dour, porta il suo ultimo album che ha dedicato a Bob Marley. Il CD è intitolato Dakar-Kingston ed è stato registrato tra Parigi e i Tuff Gong Studios giamaicani, con musicisti del calibro di Tyrone Downie (The Wailers), il sassofonista Dean Fraser, il chitarrista Earl “Chinna” Smith, il batterista Shaun “Mark “Sansone e il bassista Michael Fletcher.«A quasi 30 anni dalla morte - dice - Bob Marley resta un simbolo di libertà, un simbolo del sogno africano. Per quelli della mia generazione è stato la speranza. La prima star mondiale a venire da un Paese sottosviluppato. L’ Africa deve sollevarsi con le proprie gambe: molto, molto prima del “Yes We Can” di Obama, Marley ci ha illuminato con: Stand Up, Africa Unite»

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Martedì 10 agostoCarpino – Piazza del Popolo

I CANTORI DI CARPINO“Stile, storia e musica alla carpinese”

Semplicemente straordinari, gli unici grandi maestri della tarantella. Grazie alla loro memoria non si sono perse nel tempo quelle tradizioni che hanno reso Carpino il punto di riferimento della musica Folk italiana. Le fortunate collaborazioni con Eugenio Bennato, Teresa de Sio, Giovanni Lindo Ferretti e altri hanno portato loro, e soprat-tutto la loro musica, alla ribalta, riscoprendone e valorizzandone le portentose caratteristiche. Sicuramente i decani della musica italiana: i “Buena vista social club” Garganici, capaci, ultraottantenni, di portare le loro note, la loro arte, la loro inventiva, fatta di ritmi trascinanti e melodie struggenti, in giro per la nostra penisola, di concerto in concerto. Mille anni di musica che

risuonano sulle corde della chitarra battente. Chi ha la fortuna di ascoltare i “Cantori di Carpino” entra in un circuito magico, primordiale. Ti senti proiettato in un mondo scomparso, ma che senti rivivere in te, in una sorta di metempsicosi che ti fa ritornare quello che forse un tempo, in un’altra vita, sei stato. Scomparsi Andrea Sacco e Antonio Maccarone, è oggi Antonio Piccininno il riconosciuto guar-diano della tradizione. Non solo perché l’ha custodita e trasmessa cantando, ma anche perché si è accollato un compito difficile e di straordinario valore: mettere per iscritto questa sapienza orale. Prima che fosse troppo tardi. Antonio Piccininno indubbia-mente incarna la figura tipica del cantore tradizionale. Nato nel 1916, dopo appena un anno rimane orfano di entrambi i genitori. Inizia a lavorare come pastore e in seguito come contadino bracciante, per poi spostarsi in paese per prendere moglie. Attualmente

è bisnonno. Antonio Piccininno come i “mistici pastori” descritti dal Tancredi in “Folklore Garga-nico”, ispira un innato senso di rispetto verso la saggezza antica del tuo popolo, come gli antichi aedi dell’Iliade e dell’Odissea.” Allo spettacolo collaborano sette giovani musicisti carpinesi, che tutt’ora accompagnano il loro “nonno” in giro per il mondo.

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Foto di Matteo Angelini

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Via Mazzini, 88 - 71010 Carpino (FG) tel. & fax + 39 0884 [email protected]

Presidente: Avv. Michele Ortore

Vice Presidente: Mattia Sacco

Direttore Artistico: Luciano Castellucciacon la collaborazione di Antonio Pizzarelli e Deniis [email protected]

Coordinamento servizi di segreteriaAlessandro Sinigagliese

[email protected]

Responsabile Tecnico: Antonio Manzo

Responsabile della Logistica: Rocco D’Antuono

Responsabile Rapporti Enti PubbliciRocco Pio OrtoreProgettazione e Webmastering: Antonio Basilecon la collaborazione di Domenico Sergio Anto-nacci e Sara Di Bari.

Consulente Scientifico “Viaggio nella Terra della Chitarra Battente”Antonello Ricci – Docente presso l’Università degli Studi “La Sapienza” Roma

Consulente Artistico “Progetto Serenata Battente del Gargano”Enrico Noviello, con la collaborazione di Pio Gravina

Direzione progetto “il Ballo di Sant’Anna” a LesinaPrimiano D’Addetta

Direzione progetto “le tarantelle del Gargano” a San Marco in LamisCiro Pignatelli

Coordinamento Cantori di Carpino: Nicola Gentile

Progetto Tarantula Garganica: Peppe TotaroProgetto Arciconfraternita SS. Sacramento Vico del GarganoMatteo Cannarozzi De Grazia

Operatori allo stand promozionaleTeresa MacchiaGiada MerollaAngela ScanzusoAntonella ScanzusoValentina Facchino

Sponsor Ufficiale Carpino Folk Festival 2010GRUPPO SACCIAFERROVIE DEL GARGANO

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Valerio Nicolai “Poesia di strada”primo classificato nel Concorso Fotografico

“Premio Rocchio Draicchio” 2009

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www.carpinofolkfestival.com