Cari concittadini, cari abbonati a Bormio Terme, Terme. fileche - magicamente - i problemi si...

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Cari concittadini, cari abbonati a Bormio Terme, ho deciso di scrivere questa lettera, anche a nome del Consiglio di Amministrazione di Bormio Terme, perché mi sono reso conto che, nonostante gli sforzi, gli articoli sui giornali e le assemblee pubbliche, non siamo stati in grado di comunicare correttamente la situazione di Bormio Terme. I risultati del sondaggio effettuato tra marzo ed aprile 2014 (riportati in allegato) mostrano infatti in maniera molto chiara come gran parte dei residenti continui a ritenere che questa azienda possa e debba continuare ad esistere ed a fornire servizi per 364 giorni l’anno, con orari estesi e con una buona qualità, praticando prezzi estremamente bassi. Purtroppo, invece, Bormio Terme deve oggi fare i conti, come ogni altra azienda: e se i conti sono negativi, deve prendere le decisioni necessarie per far sì che tornino positivi, senza l’illusione che - magicamente - i problemi si risolvano da soli. So che molti di Voi sono convinti che il problema delle Terme sia dovuto al personale: che sarebbe troppo e che lavorerebbe poco. Personalmente, credo che il personale non sia troppo: penso che il numero di dipendenti e collaboratori sia quello necessario per fornire la quantità dei servizi disponibili con la qualità richiesta. Se poi le norme in vigore impongono che il personale lavori 38 ore alla settimana ed abbia diritto alle ferie, questo non può essere una colpa né delle Terme né del personale stesso. E’ poi vero che gli assistenti bagnanti spesso non sono impegnati, ma il loro ruolo è simile a quello dei vigili del fuoco: devono essere presenti e pronti ad intervenire in caso di necessità. Quanto, poi, al “personale amministrativo” (ossia le persone che lavorano negli uffici), francamente non capisco chi sostiene che sarebbe troppo: Bormio Terme è un’azienda che produce un fatturato di circa 4 milioni di euro, conta circa 300.000 presenze l’anno e, per poterlo fare, vi è la necessità di svolgere un’impressionante mole di adempimenti amministrativi, burocratici, fiscali, legali, contabili, assicurativi, sanitari, tecnici, di marketing e di comunicazione. Allo stato attuale questi adempimenti vengono svolti da 5 persone, che spesso tamponano anche altri settori. Altre critiche concernono il bistrot ed il bar-terrazza: che, dopo anni di gestioni “esterne” che purtroppo hanno dato risultati negativi, vengono ora gestiti da personale interno. I risultati sono incoraggianti e positivi sono i riscontri sia economici sia nel gradimento della clientela. Purtroppo, però, le citate normative non consentono di tenere aperti questi locali anche in orari serali, a causa degli eccessivi costi del personale. La resa, quindi, ne risulta condizionata. In ogni caso, dopo la prossima stagione estiva, si procederà ad una gara per affidare la gestione della ristorazione ad una ditta esterna. Qualora non dovessero pervenire offerte adeguate, uno od entrambi i locali verranno chiusi. Anche il negozietto in via Roma è oggetto di critiche: a mio parere, con costi contenuti, ha svolto e può svolgere un ruolo importante per far conoscere Bormio Terme. Che a tutti noi pare non abbia bisogno di essere “promossa” ma, invece e purtroppo, spesso non è conosciuta dai turisti che frequentano Bormio e Valli. I quali spesso ci passano davanti in auto ma - nonostante le dimensioni - non vedono Bormio Terme. In ogni caso, la prima scadenza del contratto di affitto di tale locale è giugno del 2016: prima di allora valuteremo con attenzione i risultati ottenuti e, qualora non fossero ritenuti utili, lo abbandoneremo.

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Cari concittadini, cari abbonati a Bormio Terme,ho deciso di scrivere questa lettera, anche a nome del Consiglio di Amministrazione di

Bormio Terme, perché mi sono reso conto che, nonostante gli sforzi, gli articoli sui giornali e leassemblee pubbliche, non siamo stati in grado di comunicare correttamente la situazione di BormioTerme.

I risultati del sondaggio effettuato tra marzo ed aprile 2014 (riportati in allegato) mostranoinfatti in maniera molto chiara come gran parte dei residenti continui a ritenere che questa aziendapossa e debba continuare ad esistere ed a fornire servizi per 364 giorni l’anno, con orari estesi e conuna buona qualità, praticando prezzi estremamente bassi.

Purtroppo, invece, Bormio Terme deve oggi fare i conti, come ogni altra azienda: e se i contisono negativi, deve prendere le decisioni necessarie per far sì che tornino positivi, senza l’illusioneche - magicamente - i problemi si risolvano da soli.

So che molti di Voi sono convinti che il problema delle Terme sia dovuto al personale: chesarebbe troppo e che lavorerebbe poco.

Personalmente, credo che il personale non sia troppo: penso che il numero di dipendenti ecollaboratori sia quello necessario per fornire la quantità dei servizi disponibili con la qualitàrichiesta. Se poi le norme in vigore impongono che il personale lavori 38 ore alla settimana ed abbiadiritto alle ferie, questo non può essere una colpa né delle Terme né del personale stesso.

E’ poi vero che gli assistenti bagnanti spesso non sono impegnati, ma il loro ruolo è simile aquello dei vigili del fuoco: devono essere presenti e pronti ad intervenire in caso di necessità.

Quanto, poi, al “personale amministrativo” (ossia le persone che lavorano negli uffici),francamente non capisco chi sostiene che sarebbe troppo: Bormio Terme è un’azienda che produceun fatturato di circa 4 milioni di euro, conta circa 300.000 presenze l’anno e, per poterlo fare, vi è lanecessità di svolgere un’impressionante mole di adempimenti amministrativi, burocratici, fiscali,legali, contabili, assicurativi, sanitari, tecnici, di marketing e di comunicazione. Allo stato attualequesti adempimenti vengono svolti da 5 persone, che spesso tamponano anche altri settori.

Altre critiche concernono il bistrot ed il bar-terrazza: che, dopo anni di gestioni “esterne” chepurtroppo hanno dato risultati negativi, vengono ora gestiti da personale interno.

I risultati sono incoraggianti e positivi sono i riscontri sia economici sia nel gradimento dellaclientela. Purtroppo, però, le citate normative non consentono di tenere aperti questi locali anche inorari serali, a causa degli eccessivi costi del personale. La resa, quindi, ne risulta condizionata.

In ogni caso, dopo la prossima stagione estiva, si procederà ad una gara per affidare lagestione della ristorazione ad una ditta esterna. Qualora non dovessero pervenire offerte adeguate,uno od entrambi i locali verranno chiusi.

Anche il negozietto in via Roma è oggetto di critiche: a mio parere, con costi contenuti, hasvolto e può svolgere un ruolo importante per far conoscere Bormio Terme. Che a tutti noi pare nonabbia bisogno di essere “promossa” ma, invece e purtroppo, spesso non è conosciuta dai turisti chefrequentano Bormio e Valli. I quali spesso ci passano davanti in auto ma - nonostante le dimensioni- non vedono Bormio Terme.

In ogni caso, la prima scadenza del contratto di affitto di tale locale è giugno del 2016: primadi allora valuteremo con attenzione i risultati ottenuti e, qualora non fossero ritenuti utili, loabbandoneremo.

Purtroppo, il vero problema delle Terme sta nel fatto che i costi di gestione superano - e dimolto - i ricavi: ciò si verifica per molti mesi nell’arco dell’anno e, d’altra parte, non è certamenteuna grande scoperta che a Bormio e dintorni le morte stagioni siano appunto tali, tant’è che lamaggior parte delle attività economiche aprono stagionalmente.

In questi anni è stato fatto molto per ridurre i costi: il consumo di energia elettrica, cherappresenta una voce di costo importante, ha subito una diminuzione davvero importante.

Nella figura seguente si vede come i consumi annuali abbiano toccato un massimo, nel 2011,di oltre 2,7 milioni di KWh e, nel 2014, siano stati meno di 1,8 milioni di KWh.

Nella figura successiva si può notare come nell’anno in corso vi sia stata un’ulterioreriduzione, infatti per il periodo dal 1° gennaio al 31 marzo i consumi nel 2014 sono stati circa600mila KWh mentre nel 2015 hanno toccato i 520mila Kwh.

Anche il costo del personale è diminuito, passando per i dipendenti da circa 1.537.000 euro nel2013 a circa 1.345.000 euro nel 2014.

Purtroppo, a tali riduzioni dei costi ha corrisposto una diminuzione dei ricavi, tra il 2013 ed il2014, di 570.000 euro.

Dal quadro sopra delineato emerge, purtroppo ed in maniera chiara, la necessità di più incisivemisure, per aumentare i ricavi e per contenere i costi della Società.

Finora ai residenti in Alta Valtellina che volessero fruire dell’area benessere sono stateapplicate tariffe molto scontate: basti pensare che un adulto arrivava a pagare meno di un euro perentrare e fruire dell’intera area benessere per un’ora. Tale cifra era ulteriormente scontata per iminori di 16 anni e per gli anziani.

Queste tariffe, purtroppo, non possono più essere applicate: è infatti necessario che chidesideri frequentare l’area benessere di Bormio Terme paghi un importo più in linea con i prezzinormalmente praticati in strutture analoghe.

Per tale motivo, a partire dal 13 aprile 2015, saranno disponibili tessere da 50 ad 800 punti aiprezzi, per gli adulti residenti in Alta Valtellina, indicati nella tabella che segue.

Il numero di punti consumato per ingresso rimarrà di 2 punti in bassa stagione e di 5 punti inalta stagione, compresa la prima ora di permanenza, mentre per ogni ora in più verrà consumato unpunto, come peraltro è stato finora.

Nella tabella vengono, per comodità, riportati quindi i costi per l’ingresso ed una permanenzadi 1 o 2 ore, sia in bassa/media sia in alta stagione.

Come attualmente, si applicheranno a questi prezzi sconti del 30% per i minori di 16 anni edel 20% per chi ha compiuto i 65 anni.

Tessera

Bassa/media

stagioneCosto €

AltastagioneCosto €

N. puntiCosto€

Ingresso +1 ora

(2 punti)

Ingresso +2 ore

(3 punti)

Ingresso +1 ora

(5 punti)

Ingresso +2 ore

(6 punti)50 100 4,00 6,00 10,00 12,00100 180 3,60 5,40 9,00 10,80200 320 3,20 4,80 8,00 9,60400 560 2,80 4,20 7,00 8,40800 960 2,40 3,60 6,00 7,20

Ovviamente chi è in possesso di una tessera a punti continuerà ad utilizzarla ai prezziprecedenti fino alla sua scadenza.

Mi rendo perfettamente conto di come questi importi siano molto maggiori degli attuali masono certo che chiunque possa comprendere da un lato le difficoltà dell’azienda e, dall’altro, come icosti di ingresso siano assolutamente adeguati al numero ed alla qualità dei servizi disponibili.

Anche i costi degli abbonamenti per i residenti non in Alta Valtellina ed il costo per il singoloingresso hanno subito rincari: purtroppo, però, le cattive notizie non sono finite…

La situazione finanziaria della Società, infatti, richiede interventi sia finalizzati all’aumentodei ricavi sia alla riduzione dei costi.

Da questo punto di vista, si è lavorato molto sia nella riduzione dei costi dell’energia (ridottidel 30%) sia di quelli del personale. Ma, per contenerli ulteriormente, è necessario mettereulteriormente mano agli orari di apertura ed al numero di servizi disponibili nelle stagioni morte.

Nella tabella che segue sono riportati gli orari che verranno adottati dal settore benessere apartire dal prossimo 1° giugno, nelle tre fasce stagionali (bassa, media ed alta stagione).

Pur nella necessità di ridurre il numero complessivo di ore di apertura, si sono tenuti in conto isuggerimenti provenienti dagli abbonati ed in particolare sono state introdotte due aperture seralifino alle 22 ed in bassa stagione rimarranno aperti le vasche natatoria, bambini, loggia termale oltreall’intero Thermarium.

ALTA STAGIONE

Apertura Chiusura Orelunedì 11 (*) 20 9

martedì 11 (*) 20 9mercoledì 11 (*) 20/22 (**) 9/11 (**)

giovedì 11 (*) 20 9venerdì 11 (*) 20/22 (**) 9/11 (**)sabato 11 (*) 20 9

domenica 11 (*) 20 9

MEDIA STAGIONE

Apertura Chiusura Orelunedì 15 20 5

martedì 0 0 0mercoledì 15 22 7

giovedì 15 20 5venerdì 15 22 7sabato 11 (*) 20 9

domenica 11 (*) 20 9

BASSA STAGIONE (aperti soltanto: Natatoria, Bambini, Loggia, Thermarium)

Apertura Chiusura Orelunedì 0 0 0

martedì 0 0 0mercoledì 15 22 7

giovedì 15 20 5venerdì 15 22 7sabato 11 (*) 20 9

domenica 11 (*) 20 9

Note:(*) In periodi di altissima stagione l’apertura potrà essere anticipata(**) La chiusura serale potrà essere anticipata alle 20 nei mesi estivi

La rinuncia a qualche ora di apertura, nelle stagioni media e bassa ed in orari finoraoggettivamente poco frequentati, consentirà di ridurre molto i costi di gestione e, quindi, auspico

che sia possibile mantenere aperto lo stabilimento per tutto l’anno, con l’unica eccezione deltradizionale mese di maggio.

Ci stiamo inoltre adoperando per individuare una persona in grado di assumere il ruolo didirettore della struttura, in questo momento vacante. E' infatti evidente che un'azienda come BormioTerme necessiti della presenza, operativa e costante, di un direttore che coordini le attività in corso epianifichi quelle future.

Sono sempre più convinto che Bormio Terme rappresenti una ricchezza per l’Alta Valtellina:la sua esistenza è stata voluta, più di un secolo fa, da alcuni cittadini lungimiranti che ne hannocompreso l’importanza sia per i residenti sia per i turisti. Ed oggi, insieme ai Bagni ed agli impiantidi risalita, Bormio Terme costituisce certamente una delle motivazioni per cui i turisti scelgonoBormio e l’Alta Valtellina come meta delle loro vacanze piuttosto che altre località.

Ma se in passato questa azienda ha potuto essere lo strumento per realizzare opere comel’innevamento artificiale o il Pentagono, ricevendo finanziamenti pubblici anche destinati aripianarne le perdite, oggi quei tempi e quelle condizioni sono definitivamente tramontati.

Come ho già avuto modo di dire in più occasioni, Bormio Terme a mio parere dovrebbetornare ad essere ciò che è stata inizialmente: una Società del pubblico, cioè dei cittadini e non unaSocietà Pubblica (o quasi), la cui maggioranza è cioè di proprietà degli Enti Pubblici.

Questo, però, è probabilmente un sogno destinato a rimanere tale, visto che l’ultimo aumentodi capitale ha riscontrato scarsissimo interesse ed il periodo di crisi generale non pare favorevole adipotizzare un diverso atteggiamento generale.

Cerchiamo quindi di far fronte alle difficoltà con i mezzi che abbiamo a disposizione: il primodei quali spero sia la continuazione del supporto e della fiducia da parte dei nostri abbonati.

Bormio, 12 maggio 2015

Renato Fuchs, presidente, Bormio Terme S.p.A.

P.S. Siete tutti invitati a partecipare all'assemblea pubblica in programma LUNEDI' 18 MAGGIOALLE ORE 21,00 presso la sala congressi di Bormio Terme.

IL SONDAGGIO SULLE PREFERENZE DEGLI ABBONATIMARZO-APRILE 2015

Il sondaggio (v. figg. 1, 2 e 3) è stato diffuso via web dal 26 marzo al 12 aprile 2015; alcuniabbonati, non dotati di collegamento Internet, ha compilato moduli cartacei che sono stati riportati acura di personale delle Terme sul web. Sono state ricevute 298 risposte, che hanno evidenziato in particolare:

! Una preferenza per gli orari pomeridiani-serali (v. fig. 4, consentite risposte multiple);! Una scarsa disponibilità all’aumento dei prezzi (il 33,9% non ritiene possibile alcun

aumento, il 39,3% accetterebbe un aumento fino al 10% ed il 17,8% accetterebbe unaumento fino al 30%, v. fig. 5); da questo di deduce che soltanto il 9% accetterebbe unaumento maggiore del 30%;

! Un elevato interesse per l’intero Thermarium, per la vasca natatoria e per la loggia termale(v. fig. 6).

Molte risposte evidenziano come alcuni residenti abbiano esigenze particolari, in termini di orari edi periodi in cui possono fruire delle Terme e, quindi, frequente è la richiesta di aperture più estese(ad esempio dalle ore 9, oppure dopo le 20 per più giorni alla settimana) e per tutto l’anno.Non manca chi chiede maggiori sconti per i residenti né chi ritiene che i residenti dovrebbero avere“l’ingresso ridotto per due ore” e chi invece vorrebbe che il parcheggio fosse gratuito in bassastagione.Alcuni richiedono la reintroduzione di un pagamento extra per il Thermarium, che dovrebbe essere“un’oasi di pace per pochi”.

Alcuni abbonati suggeriscono di ridurre il personale (chi in genere, chi solo per alcuni reparti, chisolo per il personale amministrativo), altri chiedono che certi reparti restino aperti tutto l’anno.

Alcuni segnalano problemi di pulizia, mentre altri si complimentano per la stessa.

Rarissime le risposte “positive” o che ritengono troppo bassi i prezzi praticati ai residenti. Leriportiamo di seguito integralmente per completezza di informazione:

“Non ho critiche da fare, non condivido le polemiche che leggo su Internet da parte degli abbonati.Capisco benissimo che in bassa stagione ci sia la necessità di tenere aperta la struttura con orarilimitati e ritengo che (per il servizio offerto) i prezzi siano davvero bassi!!”

“Non vivo a Bormio ma posso dire che è ridicolo che la gente dell'alta valle pretenda sempre diavere tutto e gratis. in città i prezzi sono più alti e almeno dove nuoto io, la piscina è sempresovraffollata. Detto questo, da parte delle terme vista la crisi, si dovrebbero tagliare i costi delpersonale, e cercare di ridurre costi vari.”

“Da parte mia è inammissibile che una struttura simile non riesca a gestire con i ricavi i costi. Gliorari sono troppo limitati e favoriscono solo una categoria di persone. Propongo infatti a giorni

alterni apertura mattino e pomeriggio alternato con pomeriggio sera. Per gli abbonamenti??? Unabbonamento secondo me o è annuale o è a punti. e sicuramente contro nostro interesse diabbonati (i quali abbonamenti voi ritenete debito per voi) alzerei la quota punti ingresso. Con unabbonamento di 250 punti a 140 euro ( prezzi anno scorso) significa che un punto supera appenagli 0.50 centesimi. L'ingresso in piscina costa 2 euro all'ora? Ci credo che sono debiti. Toglieteall’ingresso una somma di punti da arrivare almeno a un 5 o 6 euro di ingresso (media dellepiscine natatorie, non benessere) e a ogni ora in più togliete un punto. La gente potrà lamentarsisul costo ma non è compito vostro calcolare se la gente può o non può permettersi abbonamento seha una famiglia. È UN LUSSO, NON UNA NECESSITA’.”.

La risposta che meglio sintetizza il pensiero comune su Bormio Terme riteniamo sia la seguente,espressa dal proprietario e gestore di un esercizio pubblico nel centro di Bormio:“se voi chiudete ne risentono non solo le terme ma tutto il comparto turistico capitooo”.

Tenuto conto che l’estensore di tale pensiero, contestualmente, dichiara di non essere disponibile adaccettare alcun aumento del prezzo del proprio abbonamento (nel suo caso, una tessera da 100 puntipagata 103 euro ad agosto 2014, che gli dà diritto ad entrare spendendo - per un’ora di permanenza- in bassa stagione 2,06 euro ed in alta stagione 5,15 euro) la sua risposta ci pare possa essere piùcompiutamente espressa con qualcosa del genere: “Bormio Terme è fondamentale per il turismo inAlta Valtellina, quindi deve rimanere sempre aperta e garantire servizi di qualità a prezzi contenuti,in modo da soddisfare le esigenze dei residenti e dei turisti, i quali portano benessere a tutto ilterritorio ed al mio esercizio in particolare. Come possa fare questo non è un problema che miriguardi: per parte mia non sono disponibile a pagare nulla più di quanto sto pagando”.

Figura 1 - Il sondaggio - parte prima

Figura 2 - Il sondaggio - parte seconda

Figura 3 - Il sondaggio - parte terza

Figura 4 - Orari preferiti (scelta multipla)

Figura 5 - Disponibilità ad aumenti

Figura 6 - Servizi preferiti