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SVILUPPO COGNITIVO DISABILITA’ INTELLETTIVA E DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO

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SVILUPPO COGNITIVO

DISABILITA’ INTELLETTIVA

E

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO

RIDUZIONE DELL’IMPORTANZA DEL Q.I.

NECESSITA’ DI MODELLI ECOLOGICO-COMPORTAMENTALI

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DI VITA

NECESSITA’ DI UN ACCORDO CONDIVISO SUI TERMINI E SULLE ESPRESSIONI DA UTILIZZARE PER DESCRIVERE LE PERSONE CHE NECESSITANO DI AIUTO

L’IMPORTANZA DELLE CLASSIFICAZIONI DELLE DISABILITA’ NEL LAVORO DELL’INSEGNANTE SPECIALIZZATO

CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELL’ANALISI

DELLE DISABILITA’

Indica che una corretta operazione di analisi deve

muoversi considerando:

le caratteristiche degli stimoli presenti (S),

lo stato biologico dell’organismo (O),

la reazione che riesce ad elicitare (R),

la frequenza con cui compare (K),

le conseguenze che fa registrare (C).

MODELLO ECOLOGICO-COMPORTAMENTALE

(KANFER)

DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO

DSM IV

AUTISMO DISTURBO DI RETT

DISTURBO DISINTEGRATIVO DELL’INFANZIA

DISTURBO DI ASPERGER

I Disturbi Pervasivi dello Sviluppo sono caratterizzati da compromissione grave e generalizzata in diverse aree dello sviluppo: - capacità di interazione sociale reciproca, - capacità di comunicazione, - presenza di comportamento, interessi, e attività ristretti, ripetitivi e stereotipatei Le compromissioni qualitative che definiscono queste condizioni sono nettamente anomale rispetto al livello di sviluppo o all’età mentale della persona.

Disabilità intellettive

Disordini della comunicazione

Disturbi dello spettro autistico

ADHD

Disturbi specifici del linguaggio

Disturbi del movimento

Disturbo da Tic

Altri disordini neuroevolutivi

DISORDINI NEUROEVOLUTIVI - DSM V

Il gruppo include condizioni con insorgenza in età

evolutiva (spesso precedenti l’ingresso a scuola) e

caratterizzate da deficit di sviluppo che producono

compromissioni del funzionamento personale, sociale,

scolastico o occupazionale.

I disturbi del neurosviluppo o neuroevolutivi si

presentano spesso insieme: per esempio individui con

autismo hanno spesso anche disabilità intellettiva, e

molti bambini con disturbo da deficit d’attenzione e

iperattività hanno spesso anche un disturbo specifico

dell’apprendimento.

Nel DSM-5 il termine ‘ritardo mentale’ è stato

ufficialmente sostituito da disabilità intellettiva.

I nuovi termini del DSM-5 fanno riferimento a:

a. un disturbo con insorgenza nell’età evolutiva

b. un disturbo che include deficit intellettivi e adattivi

negli ambiti della concettualizzazione, della

socializzazione e delle capacità pratiche.

RM VERSUS DI

A. Deficit delle funzioni intellettive: ragionamento,

soluzione di problemi, pianificazione, pensiero astratto,

giudizio, apprendimento scolastico o apprendimento

dall’esperienza.

Il deficit deve essere confermato sia da valutazione

clinica che da prove d’intelligenza individualizzate e

standardizzate.

DIAGNOSI DISABILITA’

INTELLETTIVA

(SE SODDISFATTI I SEGUENTI3 CRITERI)

B. Deficit del funzionamento adattivo:

mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e

socio-culturali per l’indipendenza personale e la

responsabilità sociale.

Senza supporto continuativo i deficit adattivi limitano

il funzionamento in una o più attività della vita

quotidiana, quali la comunicazione, la

partecipazione sociale e la vita indipendente, in più

ambiti diversi, come la casa, la scuola, il lavoro e la

comunità.

Questi devono essere direttamente correlati ai

disturbi intellettivi descritti nel Criterio A.

DIAGNOSI

(SE SODDISFATTI I SEGUENTI3 CRITERI)

I deficit nel funzionamento adattivo si riferiscono a quando

bene una persona risponde agli standard di indipendenza e

responsabilità sociale della comunità, paragonato ad altri di

simile età e background socioculturale.

Il funzionamento adattivo coinvolge il ragionamento adattivo

nei tre domini:

Il funzionamento adattivo è valutato usando sia la

valutazione clinica che quella individualizzata, culturalmente

appropriata, e con le giuste misure psicometriche.

Concettuale Sociale Pratico

ABILITÀ ADATTIVE

Concettuali

• Linguaggio (recettivo ed espressivo)

• Lettura e scrittura

• Memoria

• Concetto di denaro (matematica)

• Autonomia decisionale (problem solving)

• Acquisizione di conoscenze pratiche

ABILITÀ ADATTIVE

Sociali

• Abilità interpersonali

• Autostima

• Consapevolezza del proprio livello di esperienza

• Consapevolezza dei pensieri, sentimenti ed esperienze

altrui

• Empatia

• Comunicazione interpersonale

• Capacità di seguire le regole e rispetto delle leggi

• Giudizio sociale

Pratiche Attività di vita quotidiana • Alimentazione • Spostamenti/mobilità • Igiene personale • Capacità di vestirsi • Attività strumentali di vita quotidiana • Preparazione dei pasti • Lavori domestici • Trasporto • Assunzioni di farmaci • Uso del telefono • Abilità lavorative • Mantenimento della sicurezza ambientale

ABILITÀ ADATTIVE

PREVALENZA 1% DELLA POPOLAZIONE

PIÙ COMUNE NEI MASCHI (RAPPORTO MASCHI-

FEMMINE 1,5:1)

NON IN TUTTI I CASI IL RITARDO MENTALE DURA PER

TUTTA LA VITA (ES. PERSONE CON RITARDO MENTALE

IN ETÀ PRECOCE CON TRAINING POSSONO ESSERE

RECUPERATI IN MODO SODDISFACENTE)

NON VI SONO CARATTERISTICHE FISICHE SPECIFICHE

ASSOCIATE AL RITARDO MENTALE

CARATTERISTICHE DISABILITA’ INTELLETTIVA

NON CI SONO CARATTERISTICHE SPECIFICHE DI PERSONALITÀ E DI COMPORTAMENTO ASSOCIATI IN MANIERA ESCLUSIVA AL RITARDO MENTALE

I SOGGETTI CON DISABILITA’ INTELLETTIVA HANNO DISTURBI IN COMORBIDITÀ DI TUTTI I TIPI DA 3 A 4 VOLTE SUPERIORE RISPETTO ALLA POPOLAZIONE GENERALE

I QUADRI CLINICI POSSONO ESSERE MODIFICATI IN BASE ALLA GRAVITÀ DEL RITARDO MENTALE E DEGLI HANDICAPS ASSOCIATI

I PRINCIPALI DISTURBI ASSOCIATI SONO:

* DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITÀ

* DISTURBO DELL’UMORE

* DISTURBO MOVIMENTO STEREOTIPATO

CARATTERISTICHE

EZIOLOGIA SCONOSCIUTA 30-40%

EREDITARIETÀ 5%

ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE 30%

PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA E NEL PERIODO

PERINATALE 10%:

CONDIZIONI MEDICHE GENERALI ACQUISITE DURANTE

L’INFANZIA O LA FANCIULLEZZA 5%

INFLUENZE AMBIENTALI E ALTRI DISTURBI MENTALI 15-20%

FATTORI PREDISPONENTI – DISABILITÀ INTELLETTIVA

EREDITARIETÀ 5%

* ANOMALIE DI UN SINGOLO GENE

ES. SCLEROSI TUBEROSA

* ABERRAZIONI CROMOSOMICHE

ES. SINDROME DI DOWN

ALTERAZIONI PRECOCI DELLO SVILUPPO EMBRIONALE 30%

* MUTAZIONI CROMOSOMICHE

ES. SINDROME DI DOWN

* USO DI ALCOOL DELLA MADRE

ES. SINDROME FETALE ALCOOLICA

* INFEZIONI (ES ROSOLIA, TOXOPLASMOSI, AIDS).

FATTORI PREDISPONENTI

PROBLEMI DURANTE LA GRAVIDANZA E NEL PERIODO

PERINATALE 10%

* MALNUTRIZIONI

* IPOSSIA

* PREMATURITÀ

CONDIZIONI MEDICHE GENERALI ACQUISITE DURANTE

L’INFANZIA O LA FANCIULLEZZA 5%

* INFEZIONI

* TRAUMI E TUMORI CEREBRALI

* AVVELENAMENTI (ES. PIOMBO)

INFLUENZE AMBIENTALI E ALTRI DISTURBI MENTALI 15-20%

* RIDOTTA CURA E ASSISTENZA

* RIDOTTA STIMOLAZIONE SOCIO- AFFETTIVA

FATTORI PREDISPONENTI

COMPITI IPOTETICI

Test tradizionali: artificiali in quanto

contestualizzati e facenti riferimento a situazioni

ipotetiche

Procedure di problem solving: pur essendo

fittizi e caratterizzati da scenari e compiti

altamente strutturati, sono semplici da applicare

e le situazioni possono essere ricavate dalle

esperienze di vita, così da diminuirne

l’artificiosità.

Compiti narrativi: quando si vuole conoscere il

punto di vista della persona e i suoi vissuti.

Compiti analoghi: si propongono di richiamare

il più possibili situazioni di vita sperimentate

dalla persona coinvolta nell’operazione di

valutazione (role play assessment).

Il vantaggio di questo tipo di compito risiede nella

possibilità di proporre eventi rilevanti,

stimolando così l’elicitazione di prestazioni che

hanno più possibilità di manifestarsi nel vissuto

quotidiano.

OSSERVAZIONE DIRETTA

È la procedura che più di tutte le altre consente

di esaminare le prestazioni senza il problema

della trasferibilità delle informazioni dal

contesto valutativo a quello naturale.

Il merito principale è quello di consentire

all’esaminatore di constatare:

a) quanto le prestazioni dipendano dai contesti

b) come le variabili ambientali influenzino la loro

emissione.

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

Valutazione delle potenzialità intellettive di soggetti da 6 a 16 anni.

Comporta 12 prove, di cui:

A. Verbali

- Informazioni,

- Somiglianze,

- Aritmetica,

- Vocabolario,

- Comprensione,

- Memoria di cifre

B. Performance

- Completamento di figure,

- Storie figurate,

- Disegno con cubi,

- Ricostruzione di oggetti,

- Cifrario

- Labirinto.

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

Ad ogni prova viene assegnato un punteggio grezzo,

che viene poi trasformato in punteggio standard

e, sommando tali punteggi relativi a 5 prove

verbali e 5 prove di performance si ottiene un Q.I.

verbale, di performance e totale.

Ciò che è di fondamentale importanza è osservare

l’atteggiamento e il comportamento del

soggetto durante la somministrazione del test.

Essendo una prova di tipo scolastico, potrebbe

facilmente creare una condizione di ansia tale da

compromettere gli item che richiedono un

maggior coinvolgimento della memoria

LE VARIABILI COGNITIVE IMPLICATE SONO:

- CAPACITÀ DI RICONOSCIMENTO E DI

RICHIAMO VISUO-PERCETTIVO

- MEMORIA VISIVA A LUNGO TERMINE

- CAPACITÀ DI PRESTARE ATTENZIONE AI

DETTAGLI

- VALUTAZIONE DELLE PARTI ESSENZIALI E

NON ESSENZIALI DI UNA FIGURA

VARIABILI AFFETTIVE CHE POSSONO

EMERGERE DAL SUBTEST:

- CAPACITÀ DI ACCETTAZIONE E DI ADATTAMENTO

- IMPULSIVITÀ

- OPPOSITIVITÀ, TESTARDAGGINE

- MOTIVAZIONE ALL’ATTIVITÀ E SPIRITO DI

INIZIATIVA

- PERFEZIONISMO

- ECCESSIVA VIGILANZA, IPERCONTROLLO

- TENDENZA DEPRESSIVA

- DISTORSIONE DELLA REALTÀ

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

1. Informazioni (30 item)

“Che dito è questo? (Mostrando il pollice)”

Alle risposte esatte si assegna un punto, a quelle

errate zero.

A seconda dell’età del soggetto si comincia:

- dalla domanda cinque per otto-dieci anni,

- sette per undici-tredici anni.

Una serie di insuccessi permette di tornare indietro

ad item più semplici; dopo 5 insuccessi

consecutivi la prova viene sospesa

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

2. Completamento di figure

Vengono date al soggetto delle figurine mancanti di

un pezzo (in totale ventisei) e gli si chiede di

completarli. Si assegnano uno o zero punti.

Tale prova valuta la capacità di:

- attenzione selettiva,

- codifica simbolica,

- capacità di adeguato spostamento oculare e di

stabilire i corretti rapporti parte-tutto.

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

3. Somiglianze

Il soggetto deve riconoscere le somiglianze tra due

parole per un totale di diciassette coppie.

Ad esempio ruota-palla, candela-lampadina,

camicia-cappello e così via.

Dopo 3 insuccessi consecutivi la prova viene

interrotta

3. SOMIGLIANZE (CAPACITA’ COINVOLTE)

Capacità di individuare relazioni significative tra

concetti tramite l’impiego appropriato di

competenze logiche

Capacità di categorizzazione, astrazione,

concettualizzazione

Capacità di cogliere gli elementi essenziali e di

organizzarli

Espressione verbale e espressione di conoscenze

verbali

Comprensione del compito

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

4. Storie figurate

Si presentano al soggetto dodici cartoncini

disegnati e gli si chiede di ordinarli

I bambini da otto anni in su cominciano dall’item

tre.

La prova viene interrotta dopo 3 insuccessi

consecutivi, tenendo presente che per i primi

quattro item se il bambino sbaglia gli si può

mostrare come fare. Se riesce prende un punto

anziché due, altrimenti zero.

Dal quinto item nell’assegnare il punteggio si

tiene conto anche del tempo.

4- STORIE FIGURATE – CAPACITA’ COINVOLTE

E’ considerato una buona misura

dell’intelligenza generale:

richiede la capacità di inferire la situazione

complessiva attraverso l’analisi spaziale e

temporale di elementi figurativi;

velocità di pensiero sequenziale (si tiene

conto del tempo);

processi di attribuzione e intenzionalità dei

personaggi rappresentati (è una prova di

intelligenza sociale).

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

5. Aritmetica

Si tratta di diciotto item in cui vi sono delle

operazioni da compiere.

Al soggetto vengono dati due cartoncini: il primo

comprende gli elementi con cui fare le operazioni,

il secondo è un cartoncino bianco su cui riportare

le operazioni da fare

La prova si interrompe dopo 3 insuccessi

consecutivi

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

6. Disegno con cubi

Sono undici item in cui si chiede al soggetto di

ricostruire un disegno su un cartoncino usando

dei cubetti e si valuta anche la velocità

d’esecuzione

6. DISEGNO CON CUBI – CAPACITA’ RICHIESTE

Capacità di concettualizzazione:

pianificazione, ridefinizione e soluzione di

problemi

Capacità di ragionamento su dati visivi

Capacità visuo-percettive

Capacità visuo-motorie

Problem solving (rappresentazione spaziale,

pianificazione mentale e ipotesi di

riposizionamento spaziale)

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

7. Vocabolario

Il soggetto deve spiegare il significato di trentedue

parole. Dopo 5 insuccessi consecutivi si

interrompe.

Si assegnano:

-2 punti: un buon sinonimo

-1 punto: sinonimo vago

- 0 punti: risposta sbagliata (non comprensione del

significato)

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

8. Ricostruzione di oggetti

Tutti i soggetti che devono ricostruire

un puzzle avendo a disposizione un

foglio con l’immagine completa.

Tenere conto del numero di “tagli”

correttamente accostati

Considerare il tempo di esecuzione

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

9. Comprensione

Il soggetto deve rispondere ad alcune domande che

riguardano la risoluzione di problemi di vita

quotidiana o la comprensione di regole sociali e di

concetti (es: perché sia giusto o sbagliato compiere

determinate azioni).

Alle risposte viene assegnato un punteggio a seconda

del grado di appropriatezza.

“Cosa fai se ti tagli il dito?”

9. COMPRENSIONE

Capacità di giudizio sociale e di applicazione

delle conoscenze apprese (secondo effettivo

buon senso)

Capacità di acquisire informazioni pratiche

dalla vita quotidiana e utilizzarle in modo

adeguato

Ragionamento pratico

Controllo delle condotte impulsive

Prospettarsi un’ ampia gamma di possibilità

esistenti

SCALA D’INTELLIGENZA WECHSLER

REVISIONATA: WISC-R

10. Cifrario

È una prova a tempo in cui bisogna accoppiare numeri

e segni.

Misura la velocità di apprendimento, la coordinazione

percettivo-motorio-prassica, la continuità attentaiva,

la codifica simbolica e la discriminazione attentiva.

INCIDENZA: 85%

EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica e non organica

Q.I. : 50/55 - 70

ETA’ MENTALE: 8-11 anni

CARATTERISTICHE: Minime compromissioni senso-motorie

Con sostegno possono vivere in comunità

COMPETENZE SCOLASTICHE: Corrispondono alla quinta elementare

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO LIEVE

1. Forme di disadattamento con soluzione esistenziale che contempla comportamenti instabili e aggressivi verso l’ insuccesso e reazioni di collera ed esibizionismo.

2. Forme di disadattamento con soluzioni opposte alle precedenti: ripiegamento, inibizione, passività, sottomissione.

DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO LIEVE

Ambito concettuale: supporto per imparare a

leggere e scrivere e fare operazioni aritmetiche

Ambito sociale: immaturità nei rapporti sociali

Ambito pratico: supporto per adulto nelle spese

e nella gestione della casa

INCIDENZA: 10%

EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica

Q.I. : 35/40 – 50/55

ETA’ MENTALE: 5-7 anni

CARATTERISTICHE: - Discrete capacità comunicative

- Con supervisione provvedono alla cura della propria persona e lavori semplici

- Relativa autonomia nei luoghi familiari

- Discreto adattamento alla vita di comunità

COMPETENZE SCOLASTICHE: Corrispondono alla seconda elementare

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO MEDIO

1. Il pensiero a livello preoperatorio, la scolarizzazione a livelli

scadenti.

2. L’autonomia nelle condotte sociali della vita quotidiana, se il

soggetto è inserito in un contesto stimolante, può raggiungere

momenti di relativa autonomia.

DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO

MODERATO

Ambito concettuale: ritardo marcato nello

sviluppo concettuale e linguistico fin dai primi sei

anni di vita

Ambito sociale: difficoltà nella comunicazione a

causa di un linguaggio povero

Ambito pratico: supporto per la cura dei bisogni

personali (mangiare, bere, igiene personale)

INCIDENZA: 3-4%

EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica

Q.I. : 20/25 – 35/40

ETA’ MENTALE: 4 -6 anni

CARATTERISTICHE: - Minimi o assenti livelli di linguaggio

- Minime competenze di autonomia

- Da adulti possono svolgere attività semplici in ambienti protetti

COMPETENZE SCOLASTICHE: - Materie prescolastiche

- Riconoscere parole semplici per i bisogni

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO GRAVE

DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO GRAVE

Ambito concettuale: può non essere in grado di

imparare a leggere a livello delle prime classe

della scuola primaria

Ambito sociale: difficoltà nella comunicazione a

causa di un linguaggio molto povero

Ambito pratico: supporto per tutte le attività di

vota quotidiana

INCIDENZA: 1-2%

EZIOLOGIA PREVALENTE: Organica

Q.I. : < 20/25

ETA’ MENTALE: meno di 4 anni

CARATTERISTICHE: - Compromissione significativa del funzionamento senso- motorio

- Assistenza e supervisione costante

RITARDO MENTALE DSM-IV : GRADO PROFONDO O

GRAVISSIMO

DISABILITA’ INTELLETTIVA DSM-V : GRADO

ESTREMO

Ambito concettuale: tali capacità si limitano

alla fase pre-simbolica

Ambito sociale: le difficoltà nella comunicazione

possono essere così significative da richiedere

l’utilizzo della comunicazione aumentativa

alternativa

Ambito pratico: massiccio supporto per tutte le

attività di vita quotidiana.

ESORDIO PRIMA DEI 18 ANNI

Questo criterio serve soprattutto a escludere i

casi in cui una qualche causa produce un

abbassamento di prestazioni cognitive prima

normali

Esempio: Incidente automobilistico!

È possibile diagnosticare per la prima volta un

ritardo mentale in persone adulte,

presupponendo che le prestazioni siano causate

da situazioni presenti anche prima dei 18 anni

ma che solo per carenza di occasioni diagnostiche

la diagnosi non è stata fatta precedentemente

CARENTE FUNZIONAMENTO ADATTIVO

Perché associarlo al criterio del QI?

Una diagnosi di ritardo mentale non può mai

essere affidata solo al punteggio di un test ma

deve esser frutto di un lavoro clinico che consideri

molti elementi.

Esempio: Basse prestazioni di un bambino con

svantaggio socioculturale possono essere causate

da:

carenze d’insegnamento

ma non da «scarsa intelligenza»

ELENCO DELLE AREE DEL FUNZIONAMENTO

ADATTIVO, COME GUIDA PER OGNI DIAGNOSI

CHE CONSIDERI LO SVILUPPO SOCIALE

comunicazione

cura della persona

vita in famiglia

capacità sociali/interpersonali

uso delle risorse della comunità

autodeterminazione

capacità di funzionamento scolastico e/o

lavorativo

tempo libero

salute

sicurezza

PER VALUTARE IL

FUNZIONAMENTO ADATTIVO

Retroterra culturale

Livello di istruzione

Handicap associati

Motivazione e collaborazione.

IL RITARDO MENTALE NON E’ UNA

SINDROME, MA UN “RISULTATO”

NON SI TRATTA DI SEMPLICI PRESTAZIONI

COGNITIVE BASSE, MA DI PRESTAZIONI

COGNITIVE DOVUTE A PROCESSI

PATOLOGICI CHE COMPORTANO

INADEGUATO FUNZIONAMENTO DEL

SISTEMA NERVOSO CENTRALE

ATTENZIONE NELL’INTERPRETAZIONE DEL QI,

VANNO CONSIDERATI:

ERRORE DI MISURAZIONE:

è possibile diagnosticare un ritardo mentale

anche in presenza di un QI fra 71 e 75 (se altri

dati invitano a farlo) o, in senso opposto, si può

non diagnosticare un ritardo mentale con QI di

65 (come in certi casi di svantaggio

socioculturale)

RAPPORTO SOCIALE, assicurarsi quindi

che la persona si senta a proprio agio offrendo

un ambiente confortevole e un rapport

accogliente.

AUTONOMIA DI BASE: alimentarsi, lavarsi, vestirsi,

usare correttamente i servizi igienici

AUTOGESTIONE PERSONALE ED AMBIENTALE:

cura di sé e gestione del proprio ambiente di vita

ATTIVITA’ DI SOCIALIZZAZIONE

ATTIVITA’ COGNITIVE: programmi specifici di

stimolazione cognitiva per codificare e decodificare le

informazioni provenienti dall’ambiente esterno.

ATTIVITA’ ED INTERVENTI PER IL RM

ATTIVITA’ OCCUPAZIONALI: pre-occupazionali e

professionali

ATTIVITA’ ESPRESSIVE: al fine di stimolare l’emozione

e la creatività

ATTIVITA’ LUDICHE: il gioco correlato allo sviluppo

cognitivo, affettivo e simbolico

RIDUZIONE DI EVENTUALI COMPORTAMENTI

PROBLEMATICI

ATTIVITA’ ED INTERVENTI PER IL RM

Capacità e abilità

adattive

Fattori di rischio e

protettivi

Partecipazione

ambienti di vita

Aree di sostegno:

-Sviluppo della persona - Occupazione

-Insegnamento - Salute

-Ambiente domestico - Comportamento

-Comunità - Socializzazione

Intensità del

bisogno di

sostegno

Funzioni di sostegno:

-Insegnamento - Sostegno comportamentale

-Legami tra le persone - Assistenza ambiente domestico

-Programmazione finanziaria - Accesso comunità

- Assistenza sul lavoro - Assistenza sanitaria

Esisti personali:

-Indipendenza

-Creazione relazioni

-Partecipazione scolastica e comunitaria

-Benessere personale

Fonte sostegno

Intensità del

bisogno

Valutazione

sostegni

MANIFESTAZIONI E DISTURBI ASSOCIATI:

CARATTERISTICHE DESCRITTIVE E DISTURBI

MENTALI ASSOCIATI

SINDROME CARATTERISTICA

Sindrome di Williams Disturbo d’ansia

Sindrome di X-Fragile Iperattività

Sindrome di Prader-Willi Compulsività

Sindrome di Rett Autolesionismo

Sindrome di Down Malattia di Alzheimer