CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S....

11
CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI FROSOLONE Ing. Alberto Lemme Tutor regionale 4.1 - Premessa Per il comune di Frosolone, rappresentativo delle tipologie edilizie molisane dell’ambito geografico del Matese-Sannio appartenente sia alla provincia di Isernia che a quella di Campobasso, è stata approntata una scheda contenente la descrizione sintetica del territorio comunale del centro storico, delle tipologie edilizie presenti, delle condizioni di danno e vulnerabilità degli edifici, oltre ad un abaco delle murature e delle strutture orizzontali prevalenti. 4.2 - Caratteri generali del territorio comunale di Frosolone Abitanti 2188 – altitudine del centro storico 894 ml. s.l.m. – zona sismica di II categoria. Il territorio di Frosolone presenta una morfologia movimentata, altocollinare e montana, che registra le quote minime nel versante occidentale (m. 500-700 slm) e quelle massime nel versante orientale da Colle Gonfalone (m. 1348) a Colle dell’Orso (m. 1393). L’aggregato urbano di Frosolone (894 m. slm) è edificato su uno sperone roccioso costituito da calcari avana intervallati da livelli di marne argillose grigio-verdastre (Miocene Medio). Il perimetro del paese è segnato dalla presenza di terreni coesivi costituiti da marne ed argille cineree intercalate da calcereniti avana ed arenarie grigio-azzurre (Miocene superiore). L’andamento topografico rappresenta il risultato dell’interazione tra le condizioni geologico-strutturali e gli agenti morfodianmici. I corsi d’acqua principali sono il torrente Spalazzo posto a nord dell’abitato, e il Vallone S. Antuono che scorre ai piedi del versante meridionale. FROSOLONE 487 Figura 1 - Regione Molise - Provincia di Isernia Provincia di Campobasso e Comune di Frosolone Figura n. 2 – Corografia dalla cartografia tecnica regionale

Transcript of CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S....

Page 1: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

CAPITOLO IVUN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI FROSOLONE

Ing. Alberto Lemme Tutor regionale

4.1 - Premessa

Per il comune di Frosolone, rappresentativo delle tipologie edilizie molisane dell’ambitogeografico del Matese-Sannio appartenente sia alla provincia di Isernia che a quella diCampobasso, è stata approntata una scheda contenente la descrizione sintetica delterritorio comunale del centro storico, delle tipologie edilizie presenti, delle condizioni didanno e vulnerabilità degli edifici, oltre ad un abaco delle murature e delle struttureorizzontali prevalenti.

4.2 - Caratteri generali del territorio comunale di Frosolone

Abitanti 2188 – altitudine del centro storico 894 ml. s.l.m. – zona sismica di II categoria.Il territorio di Frosolone presenta una morfologia movimentata, altocollinare e montana,che registra le quote minime nel versante occidentale (m. 500-700 slm) e quelle massimenel versante orientale da Colle Gonfalone (m. 1348) a Colle dell’Orso (m. 1393). L’aggregato urbano di Frosolone (894 m. slm) è edificato su uno sperone roccioso costituitoda calcari avana intervallati da livelli di marne argillose grigio-verdastre (Miocene Medio). Ilperimetro del paese è segnato dalla presenza di terreni coesivi costituiti da marne ed argillecineree intercalate da calcereniti avana ed arenarie grigio-azzurre (Miocene superiore). L’andamento topografico rappresenta il risultato dell’interazione tra le condizionigeologico-strutturali e gli agenti morfodianmici. I corsi d’acqua principali sono il torrenteSpalazzo posto a nord dell’abitato, e il Vallone S. Antuono che scorre ai piedi del versantemeridionale.

FROSOLONE

487

Figura 1 - Regione Molise - Provincia di Isernia Provincia di Campobasso e Comune di Frosolone

Figura n. 2 – Corografia dalla cartografiatecnica regionale

Page 2: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

Lungo tutto il perimetro del centro storico, Frosolone è situato su un salto di pendio dicarattere stratigrafico e tettonico. Le frazioni di Acquevive e di S.Pietro in Valle sonoubicate in zona collinare in cui nel termine argilloso-marnoso frequentemente sono alternatilivelli arenacei.

4.3 - Il centro storico di Frosolone

Il terremoto del 26 luglio 1805 che ebbe Frosolone come epicentro provocò la rovinairreversibile di quasi tutto il patrimonio edilizio, ivi compresi i monumenti sopravvissuti aimovimenti sismici dei secoli precedenti. Il centro storico posto ai piedi della montagna presenta una configurazione con un nucleo bendisegnato, con strade fitte e piccole piazze; le case conservano ancora le connotazionioriginarie, in altri casi eliminate dagli interventi di ristrutturazione post-terremoto. Intorno adesse si allarga una frangia di costruzioni disordinatamente sparse sul territorio. La strutturadell’insediamento ha forma circolare allungata e la cinta muraria è costituita dagli stessiedifici, dal Palazzo del Signore del luogo. L’accesso al borgo avviene attraverso passaggiricavati nel tessuto murario da considerarsi come delle porte di ingresso. Il tessuto viario ècostituito da un intrico di viuzze pedonali radiali e concentriche. Lo stato di conservazionedelle abitazioni è discreto tranne che per la zona delle Coste e del Ciglione. Il patrimonioarchitettonico è costituito prevalentemente da chiese e da alcuni edifici signorili. Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, laChiesa di S. Angelo e la Chiesa di S. Nicola. Nel centro storico le fabbriche raramente superano il terzo livello e si avvicendano consemplicità motivi tradizionali delle costruzioni in pietra. Nell’edilizia civile un cennomerita l’uso della pietra nella tessitura muraria, a secco e a filari, in vista o protetta daintonaco lungo le strade principali o nelle pareti più esposte alle violenze atmosferiche. Lecoperture, prevalentemente a due o più spioventi realizzate con orditure lignee, sono negliepisodi di maggiore interesse architettonico raccordate a padiglione e sono ricoperte da unmanto in coppi, talora abbinati ad embrici, in sostituzione delle antiche tegole in pietra il cuiimpiego perdura nell’edilizia rurale.

CAPITOLO IV - UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI FROSOLONE (IS)

488

Figura n.3 – Foto aerea del centro storico

Page 3: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

4.4 - Il rilievo a campione dell’edilizia corrente

Sono stati rilevati n.74 edifici tutti ubicati nel centro storico e realizzati in muratura; essirisultano aggregati in comparti, hanno età di costruzione antecedente al 1919, pianicompresi tra 2 e 5 e in prevalenza sono “non efficienti”. Nella tabella n. 1 è riportata unasintesi del campione individuato attraverso le classi tipologiche ISTAT a cinque valori, ladistribuzione della vulnerabilità in cinque classi con intervallo 20 e le classi MSK delsistema resistente.

4.5 - Classi ISTAT - Combinazioni rilevate - Classi di vulnerabilità e MSK

Gli edifici del campione risultano avere per il 54% una vulnerabilità media (40-60), per il36% una vulnerabilità medio-bassa (20-40) e per l’8 % una vulnerabilità bassa; nellaclassificazione MSK in prevalenza appartengono per il 77% alla classe A e alla classe B peril 22%.

A : Muratura di qualità scadente;B : Muratura di qualità media;C1 : Muratura di qualità buona;C2 : Calcestruzzo armato.

FROSOLONE

489

Figura n. 4 - Edifici di interesse storico-culturale

Tabella n. 1

Figura n. 5 – Individuazione degli edifici rilevati

Page 4: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

4.6 - Tipologie e classi tipologiche rilevate negli edifici del centro storico

Per la individuazione delle tipologie strutturali, basate sulla classificazione della scheda diII livello, è stato effettuato il conteggio delle frequenze degli edifici aventi la stessatipologia strutturale prevalente verticale, orizzontale e di copertura; una secondaclassificazione per individuare le classi tipologiche aventi simili tipologie strutturali è statabasata su due classi di edifici, la prima a due parametri caratterizzata da edifici con similetipologia verticale e orizzontale, la seconda a tre parametri con l’aggiunta della tipologia dicopertura.

CAPITOLO IV - UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI FROSOLONE (IS)

490

Tabella n. 2

Page 5: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

Il campione di edifici è stato esaminato in dettaglio e in particolare per 4 classi tipologichea tre parametri (verticale_orizzontale_copertura); le elaborazioni svolte riguardano ladistribuzione della vulnerabilità, la resistenza a taglio della muratura τk, lo stato dellefiniture e degli impianti. Inoltre si è operato, per le quattro classi tipologiche, un confrontotra sette parametri di valutazione della scheda di rilievo per individuare con rapiditàl’influenza dei singoli parametri che rappresentano le caratteristiche strutturali dell’edificioe vengono utilizzati per il calcolo della vulnerabilità.

In figura n.6 è rappresentata la distribuzione della vulnerabilità in classi di intervallo 10per le tipologie strutturali presenti nel campione. La muratura in pietra sbozzata (C),presente in 72 edifici su 74, è distribuita in un intervallo ampio compreso tra 10V e 60Vcon massimo (23 edifici) per (40-49)V. La variazione della vulnerabilità è dovutaprincipalmente alla tipologia strutturale e di copertura presente nei singoli edifici che è stataesaminata in dettaglio nelle classi tipologiche a due e tre parametri.

FROSOLONE

491

Figura n. 6 - Distribuzione della vulnerabilità in classicon intervallo 10 per le tipologie strutturali prevalenti

Figura n. 7 - Distribuzione del numero dei piani per le classi tipologiche a tre parametri

Figura n. 8 - Classi tipologiche a due parametriVO Verticale_orizzontale - distribuzione comunale,

provinciale e regionale

Figura n. 9 - Classi tipologiche a due parametriVO verticale_orizzontale - distribuzione della

vulnerabilità con intervallo 10

Page 6: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

Nella figura n. 10 è rappresentata la frequenza delle classi tipologiche rilevate a Frosolone,confrontata con i livelli provinciali e regionale; si evidenzia la prevalenza delle classiCCO (36,49% ) e CFO (22,97). La figura n. 11 illustra l’andamento della vulnerabilità per le quattro classi più rappresentative;la CCO e la CFO hanno una distribuzione compresa tra 20V e 60V con massimo del 50% e40%, rispettivamente nell’intervallo (40-49)V. La CAO (ad elevata V) ha una distribuzionecompresa tra 30V e 60V con massimo del 50% nell’intervallo (50-59)V e la classe CCR abassa vulnerabilità compresa tra 10 e 40V e massimo del 50% per (10-19)V. La resistenza a taglio rilevata per le quattro classi tipologiche è di 7 t/mq, tranne che perla classe CAO che ha il (12,5%) di edifici con τ k di 5 t/mq. La figura n. 12 illustra la condizione dello stato delle finiture e degli impianti per sei classitipologiche. Si evidenzia una condizione insufficiente per le classi CFO e CAO e unacondizione differenziata per la classe CCO.

CAPITOLO IV - UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI FROSOLONE (IS)

492

Figura n. 10 - Classi tipologiche a tre parametri VOCverticale_orizzontale_copertura. Distribuzione a livello

comunale, provinciale e regionale

Figura n. 11 - Classi tipologiche a tre parametri VOCverticale_orizzontale_copertura. Distribuzione della

vulnerabilità con intervallo 10

Figura n. 12 - Classi tipologiche a tre parametri VOC –verticale_orizzontale_copertura. Valori rilevati della

Tau K espressa in kg/cmq

Figura n. 13 - Classi tipologiche a tre parametri VOCverticale_orizzontale_verticale. Stato delle finiture e

degli impianti

Page 7: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

Per quattro classi tipologiche viene rappresentata l’influenza di sette degli undiciparametri della scheda GNDT di II livello utilizzati per il calcolo della vulnerabilità.L’analisi dei diagrammi consente di evidenziare rapidamente i parametri che influenzanomaggiormente la vulnerabilità e di individuare le carenze costruttive degli edifici; taleanalisi, svolta su tutte le classi tipologiche, consente di analizzare con rapidità lecaratteristiche costruttive e di resistenza degli edifici del campione in esame.

4.7 - Abaco delle murature

Per gli edifici rilevati, riportati in mappa e fotografati nelle parti in vista, sono stateindividuate le caratteristiche tipologiche, dimensionali e meccaniche indicate nella scheda.Oltre agli edifici individuati con il campione, appartenenti tutti alla classe C (muratura inpietra sbozzata), sono stati riportati nell’abaco alcuni edifici non appartenenti al campionecensito aventi tipologie differenti classificate come B per le murature a sacco, D ed E permurature in pietra sbozzata pseudo-regolare e G per le murature in pietra squadrata.

FROSOLONE

493

Figura n. 14 – Classe CCO– Distribuzione di 7parametri della scheda di II livello

Figura n. 15 – Classe CFO– Distribuzione di 7parametri della scheda di II livello

Figura n. 16 – Classe CAO - Distribuzione di 7parametri della scheda di II livello

Figura n. 17 – Classe CCR – Distribuzione di 7parametri della scheda di II livello

Page 8: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

Elenco delle schede descrittive della tipologia strutturale verticale prevalente.

Gli edifici del campione sono stati individuati nelle planimetrie del centro storico condiversi tematismi, di seguito elencati:

- individuazione degli aggregati strutturali e degli edifici rilevati;- numero totale dei piani;- età di costruzione;- tipologia strutturale verticale;- tipologia strutturale orizzontale;- tipologia strutturale di copertura;- classi tipologiche a due parametri – strutture verticali e strutture orizzontali;- classi tipologiche a tre parametri – strutture verticali, orizzontali e di copertura;- vulnerabilità con intervallo 10 per la tipologia strutturale verticale.

4.8 – Osservazioni conclusiveIl passo successivo sarà il completamento del rilievo dell’intero patrimonio edilizio delcentro storico e dei centri minori da effettuare con schede speditive da elaborare con lamedesima metodologia; l’obiettivo finale sarà quello di redigere un codice di praticaspecifico del patrimonio edilizio locale da sottoporre all’attenzione dell’amministrazionecomunale affinché venga adottato e utilizzato come guida per la esecuzione di interventi dimiglioramento sismico delle murature storiche.

CAPITOLO IV - UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI FROSOLONE (IS)

494

Tabella n. 3

Page 9: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

FROSOLONE

495

Page 10: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

CAPITOLO IV - UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI FROSOLONE (IS)

496

Page 11: CAPITOLO IV UN CASO STUDIO: IL CENTRO STORICO DI … · Tra le chiese ricordiamo la Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo, la Chiesa di S. Pietro, la Chiesa di S. Angelo e la Chiesa

FROSOLONE

497