CAPITOLO 3 Scale di riconoscimento fenologico 3.1 -...

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CAPITOLO 3 Scale di riconoscimento fenologico E. Bernati, L. Botarelli, G. Nieddu, A. Pasquini, C. Sirca, D. Tomasi. 3.1 - Generalità sulle scale fenologiche Per poter procedere ad un rilevamento fenologico si deve inizialmente valutare, in funzione dei propri obiettivi, quale scala fenologica di riferimento adottare. Relativamente a ciascuna specie coltivata esistono una o più scale e, benché sia possibile mettere ciascuna in relazione con le altre, sovente ci si trova nella situazione in cui, stadi fenologici descritti in una, non sono presenti in altre. Ciò accade perché, nel corso del tempo, i diversi autori che hanno approntato una codifica degli stadi fenologici delle piante lo hanno fatto avendo presenti finalità diverse: botaniche, agronomiche, applicative in genere, ciascuna interessata all’identificazione solo di alcuni stadi fenologici delle piante e non di altri. Nell’ambito del P.F. “Phenagri” ciò ha comportato una rivisitazione delle scale fenologiche esistenti e utili per le osservazioni tanto che, in molti casi, ne sono state create di apposite, indicate con la sigla PFP. Una scala di efficiente utilizzo, che viene citata nelle descrizioni di tutte le colture di seguito elencate, è la scala BBCH, di cui si parla diffusamente nell’appendice 1. E’ una scala centesimale, strutturata per essere impiegata nella descrizione di qualsiasi pianta monocotiledone o dicotiledone, per la quale può già esistere oppure no una scala fenologica di riferimento. Ogni scala fenologica è costituita da un insieme di stadi, ognuno dei quali descrive un preciso momento di sviluppo di una pianta o di un suo organo. Un informazione di tipo descrittivo su un determinato stadio fenologico può contenere un aspetto quantitativo. Ad esempio la scala BBCH definisce la “piena fioritura” di una pianta di soia quando il 50% dei fiori sul fusto principale è aperto. Per descrivere l’andamento dello sviluppo fenologico di un insieme di piante, ovvero una coltura, oltre alle informazioni descrittive è necessario disporre anche di dati quantitativi sul numero di individui che si trovano in quella fase. L’attribuzione di un determinato stadio fenologico ad un insieme di individui potrà dipendere da: la prevalenza gerarchica degli stadi, ossia tra eventuali diversi stadi fenologici concomitanti nell’ambito del campione oggetto dell’osservazione, viene considerato solo quello di ultima comparsa;

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CAPITOLO 3 Scale di riconoscimento fenologico

E. Bernati, L. Botarelli, G. Nieddu, A. Pasquini, C. Sirca, D. Tomasi.

3.1 - Generalità sulle scale fenologiche

Per poter procedere ad un rilevamento fenologico si deve inizialmente valutare, in funzione dei propri obiettivi, quale scala fenologica di riferimento adottare.

Relativamente a ciascuna specie coltivata esistono una o più scale e, benché sia possibile mettere ciascuna in relazione con le altre, sovente ci si trova nella situazione in cui, stadi fenologici descritti in una, non sono presenti in altre. Ciò accade perché, nel corso del tempo, i diversi autori che hanno approntato una codifica degli stadi fenologici delle piante lo hanno fatto avendo presenti finalità diverse: botaniche, agronomiche, applicative in genere, ciascuna interessata all’identificazione solo di alcuni stadi fenologici delle piante e non di altri.

Nell’ambito del P.F. “Phenagri” ciò ha comportato una rivisitazione delle scale fenologiche esistenti e utili per le osservazioni tanto che, in molti casi, ne sono state create di apposite, indicate con la sigla PFP.

Una scala di efficiente utilizzo, che viene citata nelle descrizioni di tutte le colture di seguito elencate, è la scala BBCH, di cui si parla diffusamente nell’appendice 1. E’ una scala centesimale, strutturata per essere impiegata nella descrizione di qualsiasi pianta monocotiledone o dicotiledone, per la quale può già esistere oppure no una scala fenologica di riferimento.

Ogni scala fenologica è costituita da un insieme di stadi, ognuno dei quali descrive un preciso momento di sviluppo di una pianta o di un suo organo. Un informazione di tipo descrittivo su un determinato stadio fenologico può contenere un aspetto quantitativo. Ad esempio la scala BBCH definisce la “piena fioritura” di una pianta di soia quando il 50% dei fiori sul fusto principale è aperto.

Per descrivere l’andamento dello sviluppo fenologico di un insieme di piante, ovvero una coltura, oltre alle informazioni descrittive è necessario disporre anche di dati quantitativi sul numero di individui che si trovano in quella fase.

L’attribuzione di un determinato stadio fenologico ad un insieme di individui potrà dipendere da: • la prevalenza gerarchica degli stadi, ossia tra eventuali diversi stadi

fenologici concomitanti nell’ambito del campione oggetto dell’osservazione, viene considerato solo quello di ultima comparsa;

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• la prevalenza numerica degli individui (viene indicato lo stadio più recente che interessi oltre il 50% delle unità di osservazione);

• il raggiungimento per l’ultima fenofase di una soglia minima di unità rilevate: ad es. superiore al 25% della popolazione. Quando si voglia rappresentare la gradualità dello sviluppo dei singoli

individui all’interno di una coltura è bene che ad ogni rilevamento siano riportate tutte le fenofasi presenti in campo, accompagnate dalla percentuale di individui che le presentano (classe di appartenenza).

In questo caso la percentuale può essere stimata soggettivamente, facendo riferimento a valori percentuali o classi numeriche di appartenenza, oppure calcolata esattamente, come nel metodo del “limite numerico massimo” suggerito anche dalla World Meteorological Organization (WMO).

Con questo metodo viene specificato analiticamente il numero di piante che si trovano nelle diverse fenofasi, permettendo di eliminare la soggettività nella rilevazione quantitativa, e limitandola alla sola attribuzione dello stadio fenologico del singolo individuo. 3.2 – Principali scale fenologiche

Vengono di seguito riportate le principali scale fenologiche riguardanti tutte le colture erbacee ed arboree di cui si è interessato il P.F. “Phenagri”. Sono inoltre considerate le scale fenologiche di altre colture arboree. Le tabelle comprendono sempre la scala PFP, adottata durante le rilevazioni previste dal P.F. “Phenagri”, e la scala BBCH, di cui si è già detto in precedenza. Qualora esistenti o universalmente riconosciute, sono di volta in volta considerate altre scale fenologiche di comparazione, indicate con il nome degli autori o delle organizzazioni che per primi le hanno proposte ed adottate.

Nelle tabelle di comparazione, per la scala SMR, utilizzata dal Servizio Meteorologico della regione Emilia Romagna, le fasi fenologiche non sono codificate, ma se presenti sono indicate con una “x”.

L’originalità delle scale non ha sempre permesso una comparazione piena e completa tra i codici attribuiti alle singole fasi.

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Colture Erbacee 3.2.1 - Barbabietola (Beta vulgaris L.)

Scale Fasi fenologiche PFP BBCH Heathcote

preemergenza 0 00-08 0 emergenza 1 09 1 2 foglie 2 12 2 4 foglie 3 14 3 6 foglie 4 16 ⎯ 8 foglie 5 18 4 10 foglie 6 19 ⎯ 12 foglie 7 19 ⎯ 14 foglie 8 19 ⎯ 16 foglie 9 19 5 oltre 16 foglie 10 19 ⎯ copertura % del terreno ⎯ 31-39 ⎯

Dimens. idonea alla raccolta ⎯ 49 6

Descrizione delle fasi fenologiche Preemergenza: dalla semina alla emergenza. Emergenza: si ha quando fuoriescono dal terreno le due foglie cotiledoni. Due foglie: le foglie che hanno il lembo completamente dispiegato ed orientamento opposto ai cotiledoni. Quattro-sedici foglie ed oltre: ogni fase fenologica successiva alla precedente che si concretizza con la presenza di due nuove foglie con il lembo completamente dispiegato, in posizione diametralmente opposta alle foglie precedenti. Copertura % del terreno: le rosette fogliari coprono progressivamente il terreno. Dimensione idonea alla raccolta: il fittone ha raggiunto le dimensioni commerciali tipiche della varietà.

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3.2.2 - Cereali autunno vernini (Triticum aestivum L., Triticum durum L., Hordeum vulgare L.)

Scale Fasi

fenologiche PFP BBCH Keller-Baggiolini

FeekesLarge Zadoks Haun Roming

preemergenza 0 00-08 ⎯ 0 00 0.0 ⎯ emergenza 1 09 A 1 10 ⎯ ⎯ foglie n. 1-3 2.1-2.3 11-13 B-D ⎯ 11-13 1.0 – 2.+ ⎯ foglie n. 4-9 e oltre 2.4-2.n 14-19 ⎯ ⎯ 14-19 3.+ - 7.+ ⎯

accestimento ⎯ 21-29 E-G 2-4 21-29 ⎯ 2 inizio levata 3 30 H 5 30 ⎯ 3-5 1° nodo ⎯ 31 I 6 31 ⎯ 6 2° nodo 4 32 J 7 32 ⎯ 7 comparsa ultima foglia ⎯ 37 K 8 37 ⎯ 8

ultima foglia ⎯ 39 L 9 39 ⎯ 10 inizio botticella ⎯ 41 M 10 41 8-9 ⎯ fine botticella 6 49 M 10.1 49 10.1 ⎯ inizio spigatura ⎯ 51 N 10.1 51 10.2 14 fine spigatura 7 59 O 10.5 59 11.0 15 inizio fioritura 8 61 P 10.5.1 61 11.4 16 fine fioritura 9 69 Q 10.5.4 69 11.6 ⎯ inizio ingross. cariosside ⎯ ⎯ R ⎯ 71 12.1 18 maturazione lattea 10 73-77 S 11.1 73-77 13.0 19 - 25

maturazione cerosa 11 83-87 T-U 11.2 83-87 14.0 –

15.0 26 -27

maturazione piena 12 89 V 11.3 91 ⎯⎯ 28 - 29

morte pianta ⎯ 92 W 11.4 92 16.0 30

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Descrizione delle fasi fenologiche Preemergenza: dalla semina alla emergenza. Emergenza: la prima fogliolina fuoriesce dal terreno; è eretta ed è ancora chiusa. Foglia n.1-3 e 4-9 ed oltre: le foglie che hanno la lamina distesa, al centro della quale compare la parte apicale della foglia successiva. Nella tabella comparativa la distinzione nei due gruppi “foglie 1-3” e foglie “4 – 9 ed oltre” è stata introdotta per una migliore corrispondenza fra scale fenologiche riportate. Accestimento: inizia lo sviluppo dei culmi secondari a partire dalla prima foglia del culmo principale. Inizio levata: la pianta, ultimata la fase di accestimento e completata nel contempo la differenziazione dell'embrione della spiga, inizia l'allungamento degli internodi e lo sviluppo in altezza. La distanza tra la spighetta ed il piano basale all’interno del culmo è pari ad 1 cm. 1°nodo: il primo nodo diventa distinguibile al tatto, l'internodo sottostante ha una lunghezza maggiore di due cm. 2° nodo: il secondo nodo diventa distinguibile al tatto, l'internodo sottostante ha una lunghezza maggiore di due cm. Comparsa ultima foglia: la foglia a bandiera è appena visibile ad ancora avvolta al culmo. Ultima foglia: la foglia a bandiera è completamente dispiegata ed è appena visibile la ligula. Inizio botticella: la lamina della foglia a bandiera si estende verso l’alto. Fine botticella: la guaina della foglia a bandiera si apre e lascia intravedere la spiga; nelle varietà aristate emerge la punta delle reste dalla ligula dell’ultima foglia. Inizio spigatura: inizia la fuoriuscita della spiga al di sopra della ligula dell’ultima foglia, si intravedono solo le prime spighette. Fine spigatura: si ha la completa fuoriuscita della spiga al di sopra della ligula dell’ultima foglia. Inizio fioritura: si identifica con la fuoriuscita delle prime antere dalle spighette a partire dalla parte mediana della spiga. Fine fioritura: l’antesi è completa e tutte le antere sono fuoriuscite. Le foglie inferiori e così pure la parte basale del culmo cominciano a virare di colore.

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Inizio ingrossamento cariosside: le cariossidi cominciano ad ingrossarsi. Maturazione lattea: una cariosside prelevata dalla porzione centrale della spiga può essere facilmente schiacciata comprimendola tra due dita e, alla rottura dell'epidermide, lascia fuoriuscire un liquido biancastro. Maturazione cerosa: le cariossidi hanno virato di colore; una cariosside prelevata dalla porzione centrale della spiga ha una consistenza leggermente pastosa, tale da poter essere ancora incisa con un'unghia. Maturazione piena: una cariosside presa in qualsiasi punto della spiga è difficile da incidere con l’unghia. Con questa fase inizia il periodo utile per la raccolta del prodotto. Morte della pianta: una cariosside presa in qualsiasi punto della spiga presenta una consistenza coriacea schiacciandola con i denti. Il culmo ed il rachide della spiga sono fragili. La pianta è completamente ingiallita.

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3.2.3 - Girasole (Helianthus annuus L.)

Scale Fasi fenologiche PFP BBCH preemergenza 0 00-08 emergenza 1 09 foglie n. 2-9 e oltre 2 12-19 allungamento del culmo ⎯ 30-39 comparsa calatide 3 51 apertura calatide 4 59 inizio fioritura 5 61 piena fioritura 6 65 maturazione cerosa 7 71-79 maturazione fisiologica 8 87 maturazione piena 9 89

Descrizione delle fasi fenologiche Preemergenza: dalla semina alla emergenza. Emergenza: i cotiledoni fuoriescono dal terreno. Foglie n.2-9 ed oltre: le foglie che hanno il lembo fogliare di almeno 4 centimetri. Dopo la comparsa dei cotiledoni (emergenza) si ha la comparsa di un numero via via crescente di foglie vere, dapprima opposte una all'altra e successivamente disposte a spirale. Allungamento del culmo: gli internodi del culmo si allungano progressivamente. Comparsa calatide: l'infiorescenza, circondata dalle giovani brattee, diventa visibile se guardata dall'alto; le giovani brattee appaiono come una stella a molte punte. Apertura calatide: l'infiorescenza comincia ad aprirsi. Se vista dall'alto si notano i piccoli fiori ligulati disposti radialmente. Inizio fioritura: l'antesi inizia dai fiori ligulati più esterni e continua verso il centro. I fiori ligulati sono completamente aperti e i fiori tubulosi sono visibili in almeno un terzo della calatide. Piena fioritura: il 50% dei fiori della calatide ha completato l'antesi e contemporaneamente inizia il riempimento dei semi (acheni) più esterni. Maturazione cerosa: le calatidi si inclinano verso il basso e le brattee imbruniscono. Partendo dall’esterno della calatide gli acheni diventano grigi e raggiungono la dimensione finale. La senescenza delle foglie basali è avanzata.

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Maturazione fisiologica: il retro della calatide è imbrunito. I semi sono duri ed hanno raggiunto il 75-80% di materia secca. Maturazione piena: i semi sono duri ed hanno raggiunto l’85% di materia secca.

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3.2.4 - Mais (Zea mays L.)

Scale Fasi fenologiche PFP BBCH Hanway preemergenza 0 00-08 0 emergenza 1 09 1 foglie n. 1-9 ed oltre 2.1-2.n 11-19 2-6 comparsa pennacchio 3 51 7 emissione polline 4 63 8 comparsa sete 5 63 8 senescenza sete 6 67-69 ⎯ ingrossamento cariossidi 7 71 9.1 maturazione lattea 8 73-75 ⎯ maturazione cerosa 9 83-85 9.2 maturazione fisiologica 10 87 9.4 stadio di raccolta 11 89 9.5

Descrizione delle fasi fenologiche Preemergenza: dalla semina alla emergenza. Emergenza: la prima fogliolina fuoriesce dal terreno, è eretta ma ancora chiusa. Foglie n 1-9 ed oltre: le foglie che hanno la lamina completamente distesa ed il collare visibile. Comparsa del pennacchio: l'ultima foglia si è ormai aperta e lascia intravedere il pennacchio, ovvero i fiori maschili. Emissione polline: inizia l’emissione del polline che può essere facilmente rilevata scuotendo la pianta. Comparsa sete: dalle brattee che racchiudono la spiga fuoriescono le sete, ovvero gli stili e gli stigmi dei fiori femminili. Senescenza sete: la parte apicale delle sete si presenta imbrunita e di consistenza pagliosa. Ingrossamento cariossidi: inizia subito dopo la fecondazione, in questa fase si osserva il rapido ingrossamento della spiga; le cariossidi al loro interno si presentano bianche. Maturazione lattea: la spiga e le cariossidi (granella) hanno raggiunto la massima dimensione. Alla rottura delle cariossidi, che può essere effettuata con la semplice pressione delle dita, fuoriesce un liquido lattiginoso.

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Maturazione cerosa: si considera raggiunta quando le cariossidi presentano una umidità residua compresa fra il 40% e il 50% del peso totale. Sulle cariossidi compare la cosiddetta "dentatura", cioè la caratteristica concavità della corona. In questa fase la granella può essere facilmente schiacciata con i denti e presenta una consistenza pastosa. Maturazione fisiologica: le cariossidi, se staccate dal tutolo, mettono in evidenza il caratteristico punto nero. L’umidità residua della granella è compresa tra il 30 e il 35% del peso totale. Stadio di raccolta: la granella presenta valori di umidità inferiori al 30%.

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3.2.5 - Patata (Solanum tuberosum L.) Scale

Fasi fenologiche PFP BBCH (codice con 2 o 3 cifre)

preemergenza 1 00-08 emergenza 2 09 foglie n. 1-9 e oltre 3 11-19 (oppure 101-119) foglie su fusti secondari n. ⎯ 1n1 – 1n9

% allungamento del fusto principale ⎯ 31-39

formazione dei tuberi- % dimensione finale ⎯ 40-48

bottoni fiorali 4 51 fioritura 5 65 fioritura sui fusti secondari n. ⎯ 6n5

sviluppo dei frutti ⎯ 700-7n9 ingiallimento foglie basali 6 91 maturazione tuberi 7 49

Descrizione delle fasi fenologiche Preemergenza: dalla semina alla emergenza. Emergenza: la giovane piantina originata dal tubero fuoriesce dal terreno. Foglie n.1-9 ed oltre: le foglie composte del fusto principale che hanno il lembo completamente dispiegato. Foglie su fusti secondari n.: le foglie composte dei fusti secondari che hanno il lembo completamente dispiegato. % allungamento del fusto principale: il fusto principale si allunga raggiungendo progressivamente le dimensioni finali di crescita. Formazione dei tuberi - dimensione %: i tuberi si ingrossano progressivamente fino a raggiungere la dimensione ponderale finale. Bottoni fiorali: il primo corimbo di bottoni fiorali appare all'apice del fusto principale. Fioritura: si schiude almeno il 50% dei bottoni fiorali della prima infiorescenza sul fusto principale.

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Fioritura su fusti secondari n.: si schiude almeno il 50% dei bottoni fiorali della seconda infiorescenza (fusto di secondo ordine). Sviluppo dei frutti: comparsa dei frutti e raggiungimento progressivo della dimensione massima. Ingiallimento delle foglie basali: le foglie alla base del fusto diventano di colore giallo grigio ed inizia l'appassimento; la pianta cessa la crescita. Maturazione dei tuberi: graduale ingiallimento delle foglie e dei fusti; ingiallimento delle bacche. La buccia dei tuberi non si stacca più dalla polpa.

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3.2.6 - Pomodoro (Lycopersicon esculentum Mill.)

Scale Fasi fenologiche PFP BBCH

(codice con 2 o 3 cifre) preemergenza 0 00-07 emergenza 1 09 foglie n. 1-9 e oltre 2 11-19 (oppure 101-119) inizio fioritura palco n° (1 – n) 3 61 inizio allegagione palco n° (1 – n) 4 70 (modificato) inizio invaiatura palco n° (1 – n) 5 71 inizio maturazione palco n° (1 – n) 6 81 (10% dei frutti) maturazione completa 7 88

Descrizione delle fasi fenologiche Preemergenza: dalla semina alla emergenza. Emergenza: i cotiledoni fuoriescono dal terreno e sono ancora uniti all’apice del tegumento seminale. Foglie n.1-9 ed oltre: le foglie composte sul fusto principale che presentano la lamina completamente dispiegata. Inizio fioritura palco n° 1-n: il primo fiore che si apre sui palchi progressivamente formatisi sull’asse principale della pianta. Inizio allegagione palco n° 1-n: iniziano a cadere i petali dei fiori presenti sui palchi progressivamente formatisi sull’asse principale della pianta. Inizio invaiatura palco n° 1-n: compare la colorazione rossa su una bacca dei palchi progressivamente formatisi sull’asse principale della pianta. Inizio maturazione palco n° 1-n: il 10% delle bacche presenti sui palchi progressivamente formatisi sull’asse principale della pianta assume la completa colorazione rossa. Maturazione completa: almeno l’80% delle bacche presenti sui palchi progressivamente formatisi sull’asse principale ha raggiunto la colorazione rossa di maturazione.

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3.2.7 - Soia (Glycine max (L.) Merr.)

Scale

Fasi fenologiche PFP BBCH

(codice con 2 o 3 cifre)

Fehr Caviness Hanway

preemergenza 0 00-07 0

emergenza 1 09 1 foglie unifogliate 2 11 2

foglie trifogliate n. 1-n 3.1-3.n

12-19 (oppure 102-

119)

3 (2a foglia. -3° nodo)

4 (4a foglia. -5° nodo)

5 (5a foglia. - 6° nodo)

formazione fusti secondari ⎯ 21-29 (oppure

201-2n9) ⎯

inizio fioritura 4 60 R1 6 piena fioritura 5 65 R2 7 inizio formazione baccelli 6 69 R3 8

piena formazione baccelli 7 70 R4 9

inizio ingrossamento semi

8 71 R5 ⎯

completo ingrossamento semi

9 79 R6 ⎯

inizio maturazione 10 80 R7 10 piena maturazione 11 89 R8 11

Descrizione delle fasi fenologiche Preemergenza: dalla semina alla emergenza. Emergenza: i cotiledoni fuoriescono dal terreno in posizione eretta e ancora ravvicinati. Foglie unifogliate: le due foglie unifogliate sono originate dal primo nodo e si presentano completamente sviluppate.

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Foglie trifogliate n. 1-n: le foglie trifogliate che hanno la lamina completamente dispiegata. Formazione dei fusti secondari: inizia la formazione dei fusti secondari dai nodi del culmo principale. Il processo continua sui nodi dei fusti secondari. Inizio fioritura: coincide con la presenza di un fiore aperto su un nodo del fusto principale. Piena fioritura: coincide con la presenza di un fiore su uno dei nodi più alti del fusto principale e con lo sviluppo completo della foglia corrispondente. Inizio formazione baccelli: coincide con la presenza di un baccello lungo 5 mm su uno dei quattro nodi più alti del fusto principale. Piena formazione baccelli: si ha con la presenza di un baccello della lunghezza di due centimetri su uno dei quattro nodi più alti del fusto principale e con lo sviluppo completo della foglia corrispondente. Inizio ingrossamento semi: un seme contenuto in un baccello su uno dei quattro nodi più alti del fusto principale presenta un diametro di circa 3 mm. Completo ingrossamento semi: i semi di colore verde riempiono completamente la cavità di un baccello presente su uno dei quattro nodi più alti del fusto principale. Inizio maturazione: si ha quando un baccello normale sul fusto principale assume il tipico colore di maturazione. Maturazione piena: si ha quando il 95% dei baccelli ha raggiunto il tipico colore di maturazione.

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3.2.8 - Sorgo (Sorghum vulgare Pers.)

Scale Fasi fenologiche PFP BBCH preemergenza 0 00-07 emergenza 1 09 foglie n.1-9 ed oltre 2 11-19 botticella 3 43-45 comparsa panicolo 4 51 fioritura 5 61 ingrossamento cariosside ⎯ 71-75 maturazione lattea 6 73-77 maturazione cerosa 7 85 maturazione fisiologica 8 87 stadio di raccolta 9 89

Descrizione delle fasi fenologiche Preemergenza: dalla semina alla emergenza. Emergenza: la prima fogliolina fuoriesce dal terreno, è eretta ma non ancora distesa. Foglie n. 1-9 ed oltre: le foglie del culmo principale che hanno la lamina fogliare distesa ed il collare della foglia visibile. Botticella: la guaina dell'ultima foglia è rigonfia per la presenza del panicolo già formato. Comparsa del panicolo: l'ultima foglia si è ormai aperta e lascia intravedere il panicolo. Fioritura: il panicolo è completamente visibile e nella parte distale inizia la fioritura. Ingrossamento cariosside: le cariossidi (granella) si sviluppano fino al raggiungimento della dimensione massima. Maturazione lattea: la pannocchia ha raggiunto la dimensione massima come pure la granella; le cariossidi della parte distale della pannocchia, possono essere rotte con la semplice pressione delle dita e da esse fuoriesce un liquido lattiginoso.

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Maturazione cerosa: si considera raggiunta quando la granella presenta una umidità residua compresa fra il 40% e il 50% del peso totale. In questa fase le cariossidi possono essere facilmente schiacciate con i denti e presentano una consistenza pastosa. Maturazione fisiologica: le cariossidi offrono una elevata resistenza allo schiacciamento; l'umidità residua della granella è compresa fra il 30% e il 35% del peso totale. Stadio di raccolta: la granella presenta valori di umidità inferiori al 30%.

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Colture Arboree 3.2.9 - Melo ( Malus domestica Borkh.) - Pero (Pyrus communis L.)

Scale Fasi fenologiche Fleckinger BBCH OEPP

(FRG) SMR

gemme in riposo invernale A 00 00 x rigonfiamento gemme B 01 21 x apertura delle gemme (punte verdi) C 07 23 x

orecchiette di topo C3 10 26 x comparsa dei mazzetti fiorali D 53 53 x

bottoni verdi D3 56 55 = bottoni rosa E 57 56 x mazzetti divaricati E2 59 57 x inizio fioritura (apertura del fiore centrale) F 60 61 x

piena fioritura F2 65 65 x inizio caduta petali G 65 66 x fine caduta petali H 69 69 x allegagione I 72 74 x frutto noce ⎯ 74 76 x ingrossamento dei frutti J 74-79 75-78 x frutti completamente sviluppati ⎯ ⎯ ⎯ x

Maturazione di raccolta ⎯ 87 85 x inizio caduta foglie ⎯ 93 91 x

Descrizione delle fasi fenologiche Gemme in riposo invernale: gemme chiuse e ricoperte di scaglie marrone scuro; Rigonfiamento gemme: le gemme si rigonfiano, le scaglie si rigonfiano e mostrano una punteggiatura chiara; sono visibili le scaglie interne, pallide e parzialmente pelose; Apertura delle gemme (punte verdi): le gemme si aprono e si intravedono le punte delle foglioline;

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Orecchiette di topo: le punte delle foglie sono nettamente divaricate, anche se le foglie non sono ancora emerse; le punte delle foglie superano di circa 10 mm le scaglie delle gemme; Comparsa dei mazzetti fiorali: le gemme sono aperte e tra le foglie si intravedono i bottoni fiorali ancora chiusi; Bottoni verdi: i singoli fiori ancora chiusi si separano; Bottoni rosa: i peduncoli dei bottoni fiorali si allungano, i sepali si separano e lasciano intravedere i petali; Mazzetti divaricati: i peduncoli sono allungati ed i bottoni fiorali si separano; Inizio fioritura (apertura del fiore centrale) : il fiore centrale dei corimbi si apre; Piena fioritura: tutti i fiori del corimbo sono completamente aperti; Inizio caduta petali: i petali iniziano a cadere naturalmente; Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali; a partire dal fiore centrale i ricettacoli si ingrossano e sono di dimensioni ancora inferiori ai 5 mm; Allegagione: i frutticini si ingrossano sino a raggiungere la dimensione di 10-15 mm; Frutto noce: la dimensione dei frutti è di circa 20-30 mm; Ingrossamento dei frutti: i frutti continuano ad ingrossarsi; Frutti completamente sviluppati: i frutti raggiungono le dimensioni massime tipiche della cultivar; Maturazione di raccolta: i frutti hanno raggiunto il colore caratteristico della maturazione di raccolta; Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.

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3.2.10 - Albicocco (Prunus armeniaca L.)

Scala Fasi fenologiche Baggiolini BBCH 0EPP SMR gemme in riposo invernale A 00 A x

rigonfiamento delle gemme B 01 B x

comparsa dei sepali (bottone rosso) C 55 C x

comparsa dei petali D 57 D x comparsa degli stami (inizio fioritura) E 60 E x

piena fioritura F 65 F x inizio caduta dei petali G 65 G x fine caduta petali G 69 G x allegagione H 71 H x scamiciatura ⎯ ⎯ ⎯ x indurimento del nocciolo ⎯ ⎯ ⎯ x

accrescimento dei frutti I 75-79 I x frutti completamente sviluppati ⎯ ⎯ ⎯ x

maturazione di raccolta ⎯ 87 ⎯ x inizio caduta foglie ⎯ 93 ⎯ x

Descrizione delle fasi fenologiche Gemme in riposo invernale: le gemme brune e coniche sono completamente chiuse; Rigonfiamento delle gemme: le gemme si gonfiano e cominciano ad arrotondarsi; Comparsa dei sepali (bottone rosso): le gemme rigonfie si allungano, le perule si aprono lasciando intravedere i sepali di colore rosso cupo; Comparsa dei petali: i sepali si aprono e lasciano vedere i petali di colore bianco ancora chiusi alla sommità delle gemme; Comparsa degli stami (inizio fioritura): i petali iniziano ad aprirsi lasciando intravedere gli stami; Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori sono completamente aperti;

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Inizio caduta dei petali: i primi petali cominciano a cadere e gli stami si piegano; Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali, gli stami sono piegati, la base del calice comincia ad essiccarsi; Allegagione: gli ovari si ingrossano ed i frutticini formati spingono verso l’alto il collaretto disseccato del calice; Scamiciatura: il collaretto essiccato del calice si distacca dal frutticino e cade; Indurimento del nocciolo: il nocciolo del giovane frutto offre resistenza meccanica al taglio; Accrescimento dei frutti: i frutti cominciano ad ingrossarsi; Frutti completamente sviluppati: i frutti hanno raggiunto la dimensione tipica della cultivar; Maturazione di raccolta: i frutti hanno assunto il colore caratteristico della cultivar e raggiunto la maturazione di raccolta; Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.

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3.2.11 - Ciliegio (Prunus avium L.)

Scale Fasi fenologiche Baggiolini BBCH OEPP SMR gemme in riposo invernale A 00 A x rigonfiamento delle gemme B 01 B x boccioli visibili C 55 C x bottoni fiorali visibili (bottoni bianchi ) D 57 D x

inizio fioritura (stami visibili) E 60 E x piena fioritura F 65 F x inizio caduta petali G 65 G x fine caduta petali G 69 G x allegagione H 71 H x caduta calice (scamiciatura) I 72 I x accrescimento dei frutti J 75-79 J x frutti completamente sviluppati ⎯ ⎯ ⎯ x

maturazione di raccolta ⎯ 87 ⎯ x inizio caduta foglie ⎯ 93 ⎯ x

Descrizione delle fasi fenologiche Gemme in riposo invernale: le gemme brune ed aguzze sono completamente chiuse; Rigonfiamento delle gemme: le gemme si gonfiano e cominciano ad arrotondarsi; Boccioli visibili: le gemme rigonfie si allungano, le perule si aprono lasciando intravedere i sepali di colore verde; Bottoni fiorali visibili (bottoni bianchi): i sepali si aprono e lasciano vedere i petali di colore bianco ancora chiusi; i bocci fiorali iniziano a separarsi; Inizio fioritura (stami visibili) : i boccioli fiorali sono separati ed i petali iniziano ad aprirsi lasciando intravedere gli stami; Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori sono completamente aperti; Inizio caduta dei petali: i primi petali cominciano a cadere e gli stami cominciano a piegarsi; Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali, gli stami sono piegati, la base del calice comincia ad essiccarsi;

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Allegagione: gli ovari si ingrossano ed i frutticini formati spingono verso l’alto il collaretto disseccato del calice; Scamiciatura: il collaretto essiccato del calice si distacca dal frutticino e cade; Accrescimento dei frutti: i frutti si ingrossano rapidamente; Frutti completamente sviluppati: i frutti hanno raggiunto la dimensione tipica della cultivar; Maturazione di raccolta: i frutti hanno assunto il colore caratteristico della cultivar e raggiunto la maturazione di raccolta; Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.

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3.2.12 - Pesco (Prunus persica Batsch.)

Scale Fasi fenologiche Baggiolini BBCH OEPP SMR gemme in riposo invernale A 00 A x

rigonfiamento delle gemme B 01 B x

calici visibili C 55 C x bottoni rosa D 57 D x inizio fioritura E 60 E x piena fioritura F 65 F x inizio caduta dei petali G 65 G x fine caduta petali G 69 G x allegagione H 71 H x scamiciatura ⎯ ⎯ ⎯ x indurimento del nocciolo ⎯ ⎯ ⎯ x accrescimento dei frutti I 75-79 I x frutti completamente sviluppati ⎯ = ⎯ x

maturazione di raccolta ⎯ 87 ⎯ x inizio caduta foglie ⎯ 93 ⎯ x

Descrizione delle fasi fenologiche Gemme in riposo invernale: le gemme sono completamente chiuse, ricoperte di perule marroni; Rigonfiamento delle gemme: le gemme si gonfiano e cominciano ad arrotondarsi; Calici visibili: le gemme rigonfie si allungano, le perule si aprono lasciando intravedere i sepali di colore verde chiaro; Bottoni rosa: i sepali si aprono e lasciano vedere i petali di colore rosa ancora chiusi alla sommità delle gemme; Inizio fioritura: i petali iniziano ad aprirsi lasciando intravedere gli stami; Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori sono completamente aperti; Inizio caduta dei petali: i primi petali cominciano a cadere e gli stami cominciano ad arrotolarsi;

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Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali, gli stami sono arrotolati, la base del calice comincia ad essiccarsi; Allegagione: gli ovari si ingrossano ed i frutticini formati spingono verso l’alto il collaretto disseccato del calice; Scamiciatura: il collaretto essiccato del calice si distacca dal frutticino e cade; Indurimento del nocciolo: il nocciolo del giovane frutto offre resistenza meccanica al taglio; Accrescimento dei frutti: i frutti cominciano ad ingrossarsi; Frutti completamente sviluppati: i frutti hanno raggiunto la dimensione tipica della cultivar; Maturazione di raccolta: i frutti hanno assunto il colore caratteristico della cultivar e raggiunto la maturazione di raccolta; Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.

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3.2.13 - Susino (Prunus domestica L. ssp. domestica)

Scale Fasi fenologiche Baggiolini BBCH OEPP SMR gemme in riposo invernale A 00 A x rigonfiamento delle gemme B 01 B x

boccioli visibili C 55 C x bottoni bianchi D 57 D x inizio fioritura (stami visibili) E 60 E x

piena fioritura F 65 F x inizio caduta petali G 65 G x fine caduta petali G 69 G x allegagione H 71 H x scamiciatura I 72 I x indurimento del nocciolo ⎯ ⎯ ⎯ x accrescimento dei frutti J 75-79 J x frutti completamente sviluppati ⎯ ⎯ ⎯ x

maturazione di raccolta ⎯ 87 ⎯ x inizio caduta foglie ⎯ 93 ⎯ x

Descrizione delle fasi fenologiche Gemme in riposo invernale: le gemme brune sono completamente chiuse; Rigonfiamento delle gemme: le gemme si gonfiano e cominciano ad arrotondarsi; Boccioli visibili: le gemme rigonfie si allungano, le perule si aprono lasciando intravedere i sepali di colore verde chiaro; Bottoni bianchi: i sepali si aprono e lasciano vedere i petali di colore bianco ancora chiusi alla sommità delle gemme; Inizio fioritura (stami visibili) : i petali iniziano ad aprirsi lasciando intravedere gli stami; Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori sono completamente aperti; Inizio caduta dei petali: i primi petali cominciano a cadere e gli stami cominciano a piegarsi;

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Fine caduta petali: cadono gli ultimi petali, gli stami sono piegati, la base del calice comincia ad essiccarsi; Allegagione: gli ovari si ingrossano ed i frutticini formati spingono verso l’alto il collaretto disseccato del calice; Scamiciatura: il collaretto essiccato del calice si distacca dal frutticino e cade; Indurimento del nocciolo: il nocciolo del giovane frutto offre resistenza meccanica al taglio; Accrescimento dei frutti: i frutti cominciano ad ingrossarsi; Frutti completamente sviluppati: i frutti hanno raggiunto la dimensione tipica della cultivar; Maturazione di raccolta: i frutti hanno assunto il colore caratteristico della cultivar e raggiunto la maturazione di raccolta; Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.

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3.2.14 - Olivo (Olea europaea L.)

Scale Fasi fenologiche PFP BBCH Azzi WMO SMR Parlati

riposo vegetativo 1 (A) 00 x ⎯ x A

ripresa vegetativa 2 (B1 e B2) 01 x ⎯ x B

comparsa nuove foglie ⎯ 10 - 19 ⎯ a-b ⎯ ⎯

formazione dei grappoli fiorali ⎯ 51 ⎯ c ⎯ C

mignolatura 3 (C) 53 - 56 ⎯ ⎯ x D differenziazione delle corolle ⎯ 57 - 59 ⎯ ⎯ ⎯ E

inizio fioritura ⎯ 60 x d x F piena fioritura 4 (D) 65 ⎯ ⎯ ⎯ F1 caduta petali ⎯ 67 – 69 ⎯ ⎯ ⎯ G allegagione 5 (E) 71 x ⎯ x H accrescimento dei frutti ⎯ 72 ⎯ ⎯ x I-I1

inizio indurimento nocciolo

⎯ 75 ⎯ ⎯ x ⎯

completo indurimento nocciolo

6 (F) 77 - 79 ⎯ ⎯ x ⎯

invaiatura 7 (G) 81 x ⎯ x L maturazione di raccolta ⎯ 87 x e x M

cascola naturale 8 (H) 89 ⎯ ⎯ ⎯ ⎯

Descrizione delle fasi fenologiche Riposo vegetativo: la pianta ha cessato l’attività di accrescimento dei germogli e si mantiene in riposo fino alla ripresa vegetativa. Ripresa vegetativa: le gemme apicali (B1) e le gemme laterali (B2) si ingrossano.

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Comparsa nuove foglie: il rivestimento delle gemme si apre e compaiono le nuove foglie (a). Le nuove foglie fuoriescono e raggiungono due centimetri di lunghezza (b). Formazione dei grappoli fiorali: all’ascella delle foglie compaiono gli abbozzi fiorali. Mignolatura: dalle gemme a frutto compaiono le infiorescenze a grappolo; i bocci fiorali si rigonfiano ed iniziano a distanziarsi. Differenziazione delle corolle: le corolle prima di aprirsi virano di colore dal verde al bianco. Inizio fioritura: il primo bottone fiorale si apre e si distinguono gli organi riproduttivi. Piena fioritura: almeno il 50% dei fiori è aperto. Caduta petali: dopo l’imbrunimento, i primi petali cominciano a cadere. Allegagione: i petali sono completamente caduti e si distinguono gli ovari ingrossati sulla parte calicina. Accrescimento dei frutti: le giovani drupe cominciano ad ingrossarsi. Inizio indurimento nocciolo: il nocciolo comincia ad offrire resistenza al taglio. Completo indurimento nocciolo: la drupa non è più sezionabile con un taglierino. Invaiatura: le drupe iniziano a virare dal colore verde al viola cupo. Maturazione di raccolta: le drupe hanno raggiunto la maturazione idonea alla raccolta. Cascola naturale: una parte delle drupe tende naturalmente a cadere al suolo.

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3.2.15 - Vite (Vitis vinifera L.)

Scale Fasi fenologiche PFP

(Baggiolini) BBCH Eichhorn e Lorenz SMR

gemme in riposo invernale A 00 01 x

rigonfiamento gemme ⎯ 01 02 x

gemme cotonose B 05 03 x punte verdi C 07 05 x apertura gemme D 08 07 x foglie distese E 11-19 09 x germogli lunghi 10 cm ⎯ ⎯ ⎯ x

grappoli visibili F 53 12 x grappoli separati G 55 15 x bottoni fiorali separati H 57 17 x

fioritura I 61-69 19-25 x allegagione J 71 27 x mignolatura ⎯ 73 29 x sviluppo grappolo ⎯ 75 31 x chiusura grappolo ⎯ 77 33 x invaiatura ⎯ 81 35 x maturazione ⎯ 89 38 x inizio caduta foglie ⎯ 93 43 x

Descrizione delle fasi fenologiche Gemme in riposo invernale: le gemme chiuse sono appuntite o rotondeggianti a seconda della varietà; Rigonfiamento gemme: le gemme si rigonfiano e le perule sono ancora chiuse; Gemme cotonose: le gemme sono rivestite da vistosa lanugine; Punte verdi: le perule si aprono mostrando la punta del futuro germoglio; Apertura gemme: compaiono le prime foglie riunite in rosette; Foglie distese: le prime foglie sono completamente aperte; Germogli lunghi 10 cm: i germogli raggiungono la lunghezza di 10 cm;

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Grappoli visibili: i grappoli rudimentali appaiono alla sommità del germoglio, 4-6 foglie distese; Grappoli separati: i grappoli si allontanano e si spaziano sul germoglio; Bottoni fiorali separati: i bottoni fiorali dell’infiorescenza a grappolo sono nettamente isolati; Fioritura: le corolle a forma di cappuccio (caliptre) si distaccano dal ricettacolo e sono spinte verso l’alto dagli stami; Allegagione: ingrossamento dell’ovario, completa caduta dei residui fiorali; Mignolatura: acini delle dimensioni di un granello di pepe; Sviluppo grappolo: acini delle dimensioni di un pisello; Chiusura grappolo: gli acini iniziano a toccarsi; Invaiatura: gli acini perdono di consistenza ed iniziano ad assumere il colore tipico della varietà; Maturazione: i grappoli sono pronti per la raccolta (fine dell’accumulo fisiologico degli zuccheri); Inizio caduta foglie: le foglie cominciano a cadere.

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