Capitolo 3: Lo spazio e la città di Ancona · caso di attacco dell’Austria delle truppe...

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90 Capitolo 3: Lo spazio e la città di Ancona “Anche se non ho visto l’alto faro di Ancona La strada non l’ho persa come Robinson nei mari sperduti. Ho dovuto fare solo un passo verso i miei fratelli E poi, tra lacrime di gioia, di dolore, ho solo aperto le braccia.” Namik Selmani - Oltremare Questo capitolo intende analizzare il rapporto tra la città e il proprio spazio. Nel fare questo ripercorreremo la storia urbanistica della città attraverso la comparazione dei criteri ispiratori dei vari piani regolatori. Nel secondo paragrafo saranno esaminati gli andamenti attuali del mercato immobiliare. Nel terzo paragrafo saranno individuate le zone di maggiore concentrazione. Non avendo una divisione della città se non attraverso le circoscrizioni, utilizzeremo la divisione di Ancona in microzone catastali: da questo punto di vista è stata utilizzata la mappa presente nel sito www.geopoi.it. L’obiettivo è individuare una zona di concentrazione degli immigrati che verrà descritta nel capitolo 4, ricercando anche eventuali caratteristiche morfologiche del territorio che abbiano una relazione spaziale con il fenomeno immigratorio. 1)Storia urbanistica della città di Ancona 1.1) Dal 1860 al 1945: Nel 1860 la città di Ancona si sviluppava ancora nell’area circostante il porto. Il piano di ampliamento della città fu redatto in appena quattro mesi nel 1861. Il porto di Ancona, infatti, risultava strategicamente importante in funzione di contenimento in caso di attacco dell’Austria delle truppe austriache ancora assiepate in Veneto. Gli autori del piano si erano dati obiettivi minimi rinviando alcuni provvedimenti a tempi migliori. Il piano di ampliamento si tradusse in una zonizzazione a scacchiera in cui erano evidenti i riferimenti all’urbanistica e all’edilizia piemontese del tempo (ne sono un esempio i tradizionali archi piemontesi di un lato di piazza Cavour 1 . 1 R.Pavia, E. Sori (1990), “Le città nella storia d’Italia: Ancona”, Laterza Editori, Roma, p.69

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Capitolo 3: Lo spazio e la città di Ancona “Anche se non ho visto l’alto faro di Ancona La strada non l’ho persa come Robinson nei mari sperduti. Ho dovuto fare solo un passo verso i miei fratelli E poi, tra lacrime di gioia, di dolore, ho solo aperto le braccia.”

Namik Selmani - Oltremare

Questo capitolo intende analizzare il rapporto tra la città e il proprio spazio. Nel

fare questo ripercorreremo la storia urbanistica della città attraverso la comparazione dei

criteri ispiratori dei vari piani regolatori. Nel secondo paragrafo saranno esaminati gli

andamenti attuali del mercato immobiliare. Nel terzo paragrafo saranno individuate le

zone di maggiore concentrazione. Non avendo una divisione della città se non attraverso

le circoscrizioni, utilizzeremo la divisione di Ancona in microzone catastali: da questo

punto di vista è stata utilizzata la mappa presente nel sito www.geopoi.it.

L’obiettivo è individuare una zona di concentrazione degli immigrati che verrà

descritta nel capitolo 4, ricercando anche eventuali caratteristiche morfologiche del

territorio che abbiano una relazione spaziale con il fenomeno immigratorio.

 

1)Storia urbanistica della città di Ancona 1.1) Dal 1860 al 1945:

Nel 1860 la città di Ancona si sviluppava ancora nell’area circostante il porto. Il

piano di ampliamento della città fu redatto in appena quattro mesi nel 1861. Il porto di

Ancona, infatti, risultava strategicamente importante in funzione di contenimento in

caso di attacco dell’Austria delle truppe austriache ancora assiepate in Veneto. Gli

autori del piano si erano dati obiettivi minimi rinviando alcuni provvedimenti a tempi

migliori. Il piano di ampliamento si tradusse in una zonizzazione a scacchiera in cui

erano evidenti i riferimenti all’urbanistica e all’edilizia piemontese del tempo (ne sono

un esempio i tradizionali archi piemontesi di un lato di piazza Cavour1.

                                                            1 R.Pavia, E. Sori (1990), “Le città nella storia d’Italia: Ancona”, Laterza Editori, Roma, p.69

  

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Con il piano regolatore la città si sviluppa verso est nell’attuale centro urbano e

verso nord in direzione della stazione2 nella zona che diventerà l’odierno quartiere degli

Archi. Di elevato interesse urbanistico fu la bonifica dell’area paludosa a sud della

stazione. In questa area sorgerà negli anni a venire la zona chiamata Piano S. Lazzaro.

La crisi economica degli anni ’70 e ’80 del XVIII secolo impedivano al Comune

di sviluppare un’organica politica d’intervento. L’attività prevalente era la

manutenzione degli edifici pubblici e delle strade.

L’anno fondamentale dello sviluppo della città è il 1883. Nel corso degli anni

’80 si iniziò a riorganizzare il piazzale della stazione, posto, come già avevamo detto, a

nord ovest della città3. Il corso Vittorio Emanuele, che dai piani del 1860 sarebbe

dovuta diventare l’arteria principale della città, utilizzando gli schemi architettonico-

urbanistici dell’epoca, vide la sua realizzazione dopo l’inizio del ‘900.

Tutta l’area oltre Porta Pia dove un tempo si sviluppava il confine Nord della

città, assunse un carattere popolare. “Dopo un avvio improntato su modelli edilizi

borghesi (la palazzata del rione degli Archi) e su infrastrutture di livello urbano (il

pubblico passeggio), i nuovi interventi edilizi furono realizzati per le categorie più

povere e senza un definitivo piano urbanistico. Il Piano del 1883 sviluppa una frattura

tra le due citta: unificò all’interno delle mura di cinta la parte che s’andava assestando

lungo la valle Pennocchiara (a nord della città vecchia) e la piana degli Orti a est,

distinta da quella più recente, lungo il Piano San Lazzaro. Le differenze qualitative e

sociali tra le due città erano nette: mentre nella prima erano concentrate le funzioni

rappresentative direzionali e le residenze dei ceti medi e borghesi, nella seconda

dovevano insediarsi le classi popolari e le attività industriali”4.

Tale frattura riguardò anche la funzione amministrativa e di governo. Con

l’Unificazione, il controllo integrato dello sviluppo della città e del porto appariva

immediatamente come un problema. “Rispetto al passato, in cui l’Amministrazione

comunale, gli interessi delle corporazioni e l’autorità della Camera Apostolica

convivevano in una consolidata pratica di governo, ora una pluralità di centri decisionali

e le nuove dimensioni delle attività commerciali e militari producevano una profonda

scissione tra il porto e la città, tra lo Stato e il governo locale. Tutta l’area portuale era in

                                                            2 Già nel 1860 la città poteva vantare una stazione ferroviaria, posta nella stessa area di quella odierna che ben presto avrebbe collegato Ancona a Nord verso Bologna, a ovest, tramite lo scambio di Falconara, verso Roma e a sud verso Pescara. 3Ibid. p. 89 4 Ibid. p. 85

  

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pratica sotto il controllo delle amministrazioni centrali: Il Ministero della Guerra

interveniva sulle aree demaniali dell’Arsenale Militare, mentre al Ministero dei Lavori

pubblici era affidata la gestione delle opere relative alla manutenzione e

all’ampliamento del bacino portuale e delle banchine”.

Uno dei problemi di maggior rilievo dell’area di Piano S. Lazzaro è sempre stato

quello dell’adeguamento del sistema fognario dovuto alla posizione sotto il livello del

mare . Solo nel 1902 terminò la costruzione del Fosso Conocchio e del collettore che

raccoglieva le acque piovane provenienti da Monte d’Ago e da Posatora. Nel 1901, in

una vasta area posta a ridosso del Piano S. Lazzaro, venne inaugurato il manicomio5.

Nel 1914 si approvò un nuovo Piano Regolatore che conferma la frattura tra

porto e città, con l’allargamento della città vecchia (la ex valle degli Orti) dove si

sarebbe edificato il quartiere residenziale per le classi più abbienti e l’espansione dei

nuovi quartieri operai. L’urbanistica del tempo già operava una separazione funzionale

delle classi sociali della città. Nel rione Archi, posto in un’area adiacente la città vecchia

e alla nuova area portuale (costruita attraverso un interramento della parte ad ovest del

porto vecchio), venne inaugurata nel 1912 la Casa del Popolo, vero e proprio centro

catalizzatore delle varie rivolte operaie. In questa zona furono frequenti gli scontri tra i

Carabinieri e le fazioni della sinistra socialista e repubblicana6. Questi potevano

avvalersi della posizione strategica del quartiere in quanto vero e proprio passaggio

obbligatorio sia per la stazione che per i nuovi quartieri operai sviluppatisi nella zona

del Piano S. Lazzaro.

Intanto la zona del Piano S. Lazzaro rimaneva in balia di uno sviluppo

autoimposto dall’aumento della popolazione operaia e senza un Piano che regolasse le

linee direttrici7.

La prima guerra mondiale ebbe ripercussioni anche nella città Dorica. Tutta la

zona antistante il porto e la zona costiera furono oggetto di diversi bombardamenti da

parte dell’artiglieria austriaca. Questo portò un elevato numero di cittadini a trasferirsi

verso le zone dell’entroterra8.

Durante il periodo fascista in pochi anni vennero create delle zone centrali ad

elevato rilievo architettonico come il Palazzo del Fascio (oggi sede del Comune) e il

                                                            5 Ibid. p. 98 6 I movimenti operai di Ancona, tra cui la famosa “Settimana Rossa” furono oggetto di rappresaglia con vari morti e feriti. 7 Ibid. p. 99 8 Ibid. p.107

  

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palazzo delle Poste. Questi due edifici, che si affacciano nella medesima piazza, fanno

da connettore tra il centro e il nuovo quartiere residenziale per le classi abbienti: il rione

Adriatico sopracitato. “Le opere pubbliche divennero ben presto lo strumento attraverso

cui l’amministrazione fascista perseguiva il suo disegno di allargamento del consenso.

Tra le opere pubbliche di maggiore rilievo spiccavano: due mercati coperti (uno in

centro vicino alla centralissima piazza Roma e l’altro nell’area popolare di Piano S.

Lazzaro), la realizzazione di un nuovo edificio scolastico in via Tripoli, l’abbattimento

della Porta Cavour; il consolidamento delle rupi di Capodimonte, la progettazione, da

parte dell’ingegner Duranti, del nuovo macello da costruirsi a Valle Miano”.

“Negli anni ’30 l’azione urbanistica ed edilizia del regime fascista assunse

caratteri più marcatamente propagandistici. La penetrazione nel sociale,

l’organizzazione del consenso divennero strategie capillari, diffusive. È sufficiente

scorrere rapidamente le numerose opere realizzate in quegli anni per avere la misura di

come nulla venisse tralasciato: la salute, l’ordine pubblico, l’assistenza, la scuola, il

tempo libero divennero puntualmente l’occasione per ribadire la presenza del regime in

ogni momento della vita sociale9”.

Mappa 1 - Piano per Ancona 1933

Fonte: C. Centanni, “Interpretazione della città attraverso il PRG”

Il 1930 fu un anno molto importante per Ancona. La scossa sismica che alle 8.15

del 20 ottobre colpì la città e le zone limitrofe danneggiò in maniera irreparabile vari

edifici sia del centro storico che della zona popolare. La catastrofe catalizzò nella città

un ingente aiuto da parte dello Stato. Infatti, grazie ai “Provvedimenti a favore dei paesi

colpiti nel territorio delle Marche” vennero riservati ai comuni colpiti dal sisma 30

                                                            9 Ibid. p. 117

  

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milioni di lire per l’immediata emergenza (sgombero delle macerie e costruzione di

ricoveri per i senzatetto) e di ulteriori 20 milioni di lire per la ricostruzione edilizia.

Negli anni ’30 la tipologia della costruzione delle case popolari si rifece alle

soluzioni tipologiche antiabusive. “A differenza degli interventi precedenti le nuove

iniziative proponevano, per la prima volta nella storia urbanistica della città la

dimensione del quartiere. Le aree prescelte erano tutte localizzate in zone periferiche,

all’esterno dell’invaso insediativo tradizionale tra il Guasco e l’Astagno: il villaggio di

Montirozzo, con 128 appartamenti, gravitava sul corso Carlo Alberto; il villaggio di

piazza D’Armi, più piccolo (50 appartamenti) e con un impianto regolare perfettamente

simmetrico, fu costruito fra piazza Ugo Bassi e l’ospedale psichiatrico di Piano

S.Lazzaro; il villaggio di Posatora, con 113 alloggi fu realizzato nei pressi del Forte

Scrima. I nuovi quartieri, incentrati su corpi di fabbrica bassi con pochi appartamenti, si

presentano, ancora oggi, come insiemi unitari. […]”.

Tra il 1921 e il 1931 la città aveva subito un forte impulso demografico

passando da 66.000 a 85.000 abitanti, di cui circa 53.000 residenti in città. Nel 1933 la

Federazione nazionale Fascista approvò un nuovo Piano Regolatore che riconfermava la

caratterizzazione del Piano S. Lazzaro, come zona residenziale “popolare ed operaia”.

Nel 1937 fu realizzato il rilevamento aerofotogrammetrico. Questo documento è

di fondamentale interesse per la precisione con cui ne caratterizza la forma urbana che

rafforza l’idea di due città adiacenti. Pavia sottolinea come “Separate dai monti di

Ancona troviamo due città: la prima, con una sua organicità, un suo ordine, è la città

ufficiale, rappresentativa, ove sono localizzati i maggiori investimenti pubblici e privati;

la seconda, con il suo tessuto disomogeneo frammentario, in cui emergono i primi

interventi di edilizia popolare, mostra pienamente il suo ruolo subalterno. Questa

seconda città appare estremamente disarticolata: appena fuori Porta Pia, il quartiere

Archi, ormai saturo, ha perso quella compattezza che le palazzate ottocentesche lungo

via Nazionale, sembravano promettere; […]lungo il viale Carlo Alberto, nonostante il

Piano di risanamento del 1886 prevedesse l’impiego di tipologie a corte intensive e

regolari, si susseguono situazioni tipologiche diverse per altezza e densità abitativa; più

oltre, intorno al nodo di piazza Ugo Bassi, l’edificazione si fa ancora più rada e

inconsistente; allineamenti di case, infine, sono sorti lungo via Scrima, via di Posatora e

lungo la strada costiera di Palombella. I nuovi quartieri non solo si presentano separati

  

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dalla città storica, ma lo sono anche dal fronte marino. Al di là della stazione, una vasta

area ferroviaria impedisce, infatti, qualsiasi rapporto significativo con il mare10”.

La seconda guerra mondiale inflisse alla città ingenti danni. Circa i 2/3 del

patrimonio abitativo fu distrutto insieme a diversi complessi storico-architettonici.

Nell’immediato dopoguerra la ricostruzione vide un accentuazione verso gli elementi di

rottura e di discontinuità: la relazione con il paesaggio diverrà sempre più debole; si

rafforzerà il distacco tra centro e periferia; si allenterà il nesso tra città e zona portuale.

La seconda fase della storia urbanistica di Ancona inizia con il Piano di ricostruzione

del 194511.

1.2) Ancona nel dopoguerra:

1.2.1) Il piano di ricostruzione del 1948 Alla fine del secondo conflitto mondiale il Piano di ricostruzione si presenta

come vero e proprio Piano regolatore. Ufficialmente redatto dall’Amministrazione

Comunale dell’epoca, il Piano di ricostruzione di Ancona rientrava all’interno delle

cosiddetta legge n. 154 del marzo 1945 che includeva Ancona nel primo elenco di città

da sottoporre alla pronta ricostruzione in seguito alla distruzione di quasi il 54% della

sua consistenza edilizia. La ricostruzione di Ancona significava operare una vera e

propria opera di risanamento.

In quell’epoca risultava difficile la ri-pianificazione urbana: se nel 1931 la popolazione

stimata ammontava a 84.390 unità di cui 53.112 residenti nel nucleo urbano, il 18 luglio

del 1944, giorno della liberazione di Ancona dal nazi-fascismo la popolazione era

ridotta ad appena 5.600 unità. Un anno dopo la popolazione era risalita a 49.000 unità.

La coabitazione, visto il numero ingente di case distrutte, era la norma. Si calcola che in

alcune zone gli indici di addensamento arrivavano a 1 ab/15 mq12.

Il Piano di ricostruzione faceva emergere come l’edilizia cittadina si fosse

sviluppata senza alcun criterio o disciplina. Le costruzioni intensive si mescolavano con

quelle estensive, senza alcun criterio13. La città mancava di strutture verdi adeguate. Il

Piano, dice lo storico Centanni, ha la funzione non solo di ricostruzione fisica ma anche

                                                            10 Ibid. pp. 128-131 11 Ibid. p. 134 12 C. Centanni, “Interpretazione della città attraverso il PRG. Efficacia del piano e forma urbana nell’Ancona del dopoguerra”, Dottorato di ricerca XVII ciclo, Università di Ascoli Piceno e di Camerino, p. 69 13 Ibid. p. 70

  

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di implementare un sistema di regole L’idea è stata, dunque, quella di completare le

direttrici di sviluppo esistenti attraverso un assetto unitario. L’espansione della città

avvenne dunque nella creazione di nuove zone disciplinando anche gli sviluppi futuri,

tenendo conto anche delle vaste aree a destinazione militare presenti nella città che di

fatto creavano dei vuoti di pianificazione. Le nuove zone avrebbero integrato aree dove

gruppi di abitazioni erano già sorti in maniera più o meno sporadica.

Mappa 2 – Piano di Ricostruzione di Ancona (1948)

Fonte: C. Centanni, “Interpretazione della città attraverso il PRG”

Per quanto concerne la ricostruzione vera e propria, date le distruzioni belliche,

il piano intervenne in maniera fattuale all’interno del tessuto consolidato della città, con

operazioni di vera e propria sostituzione. Questo di fatto porta ad una trasformazione

senza precedenti i cui segni si possono osservare ancora oggi. In particolare questo

riguarda il centro storico della città.

Nei quartieri misti (produttivi e residenziali) come gli Archi e Corso Carlo

Alberto il criterio dell’allineamento stradale valeva esclusivamente per i fronti

principali. Nei quartieri storici il criterio era più rigido: in questo caso occorreva

ottenere un generale risanamento edilizio, una viabilità efficace e un congruo

isolamento delle presenze monumentali. In generale nella parte del centro storico si

scelse di mantenere le facciate degli edifici ricostruendo da nuovo l’interno. Per quanto

riguarda i nuovi quartieri, le aree prescelte furono quelle di Posatora, Cittadella – Sud,

S.Stefano – Montebello e il potenziamento della direttrice di sviluppo verso la zona di

Piazza d’Armi14.

                                                            14 Ibid. p. 71-72

  

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1.2.2) Il piano regolatore del 1958: La popolazione attiva nel comparto industriale non superava il 10%. La pesca,

invece, risultava un settore trainante per l’economia cittadina grazie anche alla

vicinanza alla zona del porto sia del mercato ittico sia della Fiera della Pesca. Il settore

commerciale, altro vero motore dell’economia cittadina, sembrava concentrarsi

prevalentemente nelle zone del principale Corso Garibaldi tralasciando gli altri rioni.

Per quanto concerne il capitolo riguardante la Topografia sociale dell’abitato la

città venne letta in tre nuclei socio-urbanistici ben definiti: il nucleo dell’espansione

intorno a Corso Garibaldi e Viale della Vittoria di carattere signorile; quello intorno a

Piazza Ugo Bassi (zona Piano) di carattere popolare; infine il nucleo storico

(Capodimonte e San Pietro) tradizionalmente povero. A questo si aggiungeva la

popolazione che abitava le frazioni di Ancona impiegata prevalentemente nel settore

dell’agricoltura e dell’edilizia. La popolazione del centro storico si trasferì, dunque, nei

nuovi quartieri di Posatora e delle Grazie (sopra il Piano) sancendo definitivamente la

differenziazione in due grandi parti separate anche fisicamente dal Colle Astagno in alto

e dalla Porta Pia in basso.

Il nuovo piano Regolatore del 1958 tendeva a riservare le aree dell’asse Porto-

Corso Garibaldi a tutte le funzioni rappresentative e amministrative. La zona di Piazza

U. Bassi,considerato il centro moderno, fu dedicata alle funzioni di centro commerciale

e di traffico gradualmente commisurandole all’espansione economica e demografica

della città. Per quanto concerne le zone di espansione, le direttrici seguite furono quelle

dello sviluppo del Piano di Ricostruzione. Tuttavia, vincoli paesaggistici e presenza di

zone militari influirono sullo sviluppo di aree di continuità urbana. Mappa 3 - Piano di Ancona (1958)

Fonte: C. Centanni, “Interpretazione della città attraverso il PRG”

  

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L’impostazione del piano è stata anche quella di concepire Ancona come centro

di un sistema territoriale più vasto. La città di Ancona risulta, infatti, in posizione

strategica tra due città importanti quali Pescara e Rimini. Questo risulta dal suo respiro

economico e commerciale connesso con la presenza dell’unico porto del Medio-

Adriatico, nonché per l’entità della popolazione urbana. L’ubicazione delle zone

industriali nella Vallata dell’Esino, ad ovest di Ancona e quella dell’Aspio (sud)

andarono in questa direzione, inoltre, si pensò anche a uno sviluppo turistico sfruttando

la zona costiera. In questo senso ci fu uno sfruttamento significativo delle aree di

Palombina e Falconara a Nord e di quelle situate vicino al Conero preservando l’aspetto

naturale.

Per quanto concerne l’espansione residenziale il piano non prevedeva nuove aree

fatta eccezione per la zona a servizio dell’area industriale dell’Aspio – Baraccola e le

frazioni di Collemarino e Torrette, poste a Nord-ovest della città in direzione Rimini

seguendo la statale adriatica che costeggia il mare. Il piano individua anche delle zone

miste residenziali artigianali: una all’ingresso della città in zona Palombella, un’altra

nella zona sud intorno Piazza d’Armi, l’area di Valle Miano e quella compresa fra

Torrette e Collemarino.

Il verde pubblico a carattere urbano venne inserito nell’interno di un vero e

proprio sistema di cui facevano parte il parco della Cittadella (ancora oggi utilizzato

come parco urbano), il parco del Pincio, il Passetto e il Parco del Cardeto15. Un fatto

importante in questi anni fu la presa di coscienza della mancanza nel capoluogo

marchigiano di una Università.

1.2.3) Il Piano Regolatore del 1973 Il terremoto del 1972 influì enormemente sulla concezione del piano che venne

elaborato l’anno successivo. Il documento, redatto nel 1973, introdusse alcuni concetti

importanti per cui ancora oggi si identifica la “prima Ancona” con l’area relativa al

centro storico e al quartiere Adriatico, “La seconda Ancona” con l’area periferica sorta

intorno alla Stazione e a Piazza Ugo Bassi e la cosiddetta “Terza Ancona” con la zona

ubicata tra la città consolidata e l’area industriale della Baraccola.

                                                            15 Ibid, pp. 82-86

  

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Mappa 4 – Piano del 1973

Fonte: C. Centanni, “Interpretazione della città attraverso il PRG”

Il Censimento del 1971 stabiliva una popolazione di 109.000 abitanti. Dentro la

“Prima Ancona” vive circa il 40% della popolazione e il restante 60% tra la seconda e la

terza Ancona.

Il Piano evidenziava come la densità di popolazione nelle abitazioni, 2,78mq/ab,

fosse drammaticamente inferiore agli standard fissati dal ministero (18mq/ab). La città

presentava l’indice di 1mq/ab di zone verdi contro i 9 previsti dalla legge. La viabilità

era un altro nodo non risolto: questo riguardava le reti di accesso alla città e la “viabilità

primaria”. La situazione il quegli anni era di fatto critica anche sul versante del lavoro:

il 66% degli addetti era occupato nel terziario e il 29% nell’industria. Quest’ultimo

settore tuttavia presentava la problematicità di essersi sviluppato quasi unicamente come

indotto del porto. Questo riguardava anche la zona della Baraccola dove si stava

estendendo l’area industriale. Per quanto riguarda l’edilizia abitativa si stava verificando

il fenomeno della seconda casa. Questo sviluppo, legato a fattori speculativi e non al

reale fabbisogno della popolazione tendeva a compromettere un equilibrio ambientale

già delicato16.

Per quanto concerne l’assetto urbano la scelta fondamentale si sviluppa intorno

all’asse Nord-Sud: questo riguarda il sistema dei servizi, le infrastrutture e gli

insediamenti. Riguardo alle abitazioni si prevedeva la riqualificazione degli

insediamenti, prima segregati, con l’obiettivo di decongestionare il centro della città. La

saldatura tra città esistente e la zona industriale era prevista tramite l’espansione della

zona residenziale con 20.300 stanze. Il dislocamento del settore dei servizi avvenne

anche con le Facoltà universitarie di nuova inaugurazione. In particolare la facoltà di                                                             16 Ibid. p. 91

  

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Economia e Commercio sarebbe stata locata nel centro della città, la facoltà di Medicina

dapprima a Posatora e poi nella frazione Nord di Torrette (dove si colloca anche

l’ospedale regionale) e la facoltà di Ingegneria a Sud verso la zona di Monte d’Ago e

Tavernelle. Per l’edilizia pubblica venne prevista l’edificazione di 50.000 nuove stanze

entro il 1985. In relazione al Piano le nuove aree dedicate al verde urbano sarebbero

state tre: nella parte orientale del comune (frazioni di Paterno, Gallignano, Sappanico,

Montesicuro e Candia), il sistema a parco regionale nella parte sud (Conero), e i parchi

urbani di Vallemiano, Posatora-Pinocchio e Pinocchio-Tavernelle. Ancora in questi anni

risultavano insufficienti le installazioni dei servizi come scuole, attrezzature civili e

parcheggi; mentre la situazione del resto dei servizi urbani è stata sempre al di sopra dei

minimi di legge17.

Per quanto riguarda gli outcome il Piano sembra ossessionato dal rispetto degli

standard. Vengono di fatto costituite nuove aree verdi e si cerca di ridimensionare il

fenomeno speculativo tramite le nuove costruzioni ad uso abitativo a costi minori. Dal

punto di vista morfologico la città assume la forma attuale attraverso le linee di sviluppo

già tracciate precedentemente. Il porto assume una funzione fondamentale nel tessuto

produttivo della città, divenendo il vero fulcro dell’economia di Ancona con un’area di

smistamento merci che doveva situarsi nella zona della Baraccola18.

1.2.4) Piano regolatore del 1993. Il piano regolatore del 1993 fu concepito in due parti: la prima definiva la

struttura della città con l’attuazione reale del piano precedente; la seconda individuava i

temi del nuovo piano. La costituzione del Parco Regionale del Conero nella zona Sud –

Est del territorio comunale pose il problema dell’adeguamento del piano.

Riguardo alle dinamiche demografiche si verificarono alcuni cambiamenti

significativi ma in linea con le tendenze nazionali. In particolare si constatava

l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dei nuclei familiari e la terziarizzazione

del centro storico. “Nel quadro delle dinamiche generali si inserirono gli effetti legati a

due eventi calamitosi avvenuti nella città: il terremoto del ’72 e la frana dell’’82 nella

zona di Posatora in corrispondenza dell’accesso da nord alla città, che di fatto

determinarono lo spostamento temporaneo di interi quartieri e dei relativi abitanti. In

questo scenario di emergenza e di notevole mobilità si inserisce il tema dell’edilizia                                                             17 Ibid. pp. 92-94 18 Ibid. pp. 96-97

  

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pubblica. Dal 1972 al 1986 gli enti pubblici realizzarono il 43,85% dell’intera

produzione abitativa comunale e il 47,5% delle realizzazioni nell’area urbana. Se si

considera che la media nazionale non ha mai superato il 10% del totale, possiamo

comprendere l’importanza di tali interventi19.

La struttura economica vide un processo sempre più amplio di terziarizzazione

mentre nel sistema produttivo si confermò la localizzazione degli insediamenti

industriali in area Baraccola. Nel cercare un’integrazione funzionale tra questa zona e

l’area dei servizi e del porto ubicata al centro fu progettato un sistema infrastrutturale

che collegasse queste due parti: l’asse attrezzato. Riguardo all’area portuale il Piano si

concentrò sulla delocalizzazione della Fiera della Pesca e alla costruzione e

ampliamento del porto turistico. Rispetto al terziario le linee direttrici promosse dal

piano furono sostanzialmente tre:

• arrestare la terziarizzazione della Prima Ancona;

• distribuire il micro terziario all’interno del tessuto prevalentemente residenziale

della Seconda e Terza Ancona;

• localizzare centri specifici per lo sviluppo di settori avanzati collegati alla ricerca

universitaria;.

Il piano prese atto della notevole crescita avvenuta tra il 1973 e il 1985 della

superficie urbanizzata (+23%). Di questi il 44% fu destinato ad aree residenziali. Dal

punto di vista residenziale il piano prevede l’espansione nelle aree della cosiddetta

“Terza Ancona” con l’ampliamento e il completamento dei quartieri Q1, Q2 e Q3.

Relativamente al sistema dei servizi urbani si cercò una riorganizzazione della

città che la rivalorizzasse nel suo complesso. Venne proposto un piano per i cosiddetti

contenitori culturali come la Mole Vanvitelliana, il teatro delle Muse, distrutto durante

il secondo conflitto bellico, il Palazzo degli Anziani a cui si legava la delocalizzazione

della facoltà di Economia con il recupero della Caserma Villarey. Ai contenitori storici

della “Prima Ancona” si aggiunsero quelli della “Seconda Ancona” come il Complesso

FIAT di Corso Carlo Alberto, il Mattatoio, Villa Favorita alla Baraccola e Villa

Almagià a Palombina (frazione a Nord). A questo si aggiunge anche un incremento

delle zone adibite al verde pubblico con quattro nuovi parchi quali il Parco del Cardeto

situato all’interno della Prima Ancona, il Parco di Vallemiano situato tra la Prima e la

                                                            19 Ibid. p. 98 

  

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Seconda Ancona, il Parco di Monte d’Ago situato tra la Seconda e la Terza Ancona e il

Parco della Montagnola che tutt’oggi arriva fino alla frana di Ancona Nord20.

Se si osservano gli outcome del post frana (1982) permane il problema

dell’accesso alla città da Nord. L’asse attrezzato realizzato solo per la fase di uscita dal

porto risulta del tutto irrilevante per la connessione tra Porto e Autostrada. Rispetto al

tessuto urbano è stabilita la netta distinzione delle regole a presidio della trasformazione

della città consolidata rispetto alla città di espansione. Il piano riflette in pieno la

concezione del consolidamento e della trasformazione della città esistente21. Mappa 5 – Ancona 1999

Fonte: C. Centanni, “Interpretazione della città attraverso il PRG”

1.3) Alcune considerazioni: Il dato di maggiore interesse è relativo alle simmetrie che si generano tra la parte

antica della città e il resto: la valle della Pannocchiara trova il suo doppio nella Valle

Miano, la "piana degli orti" nel Piano San Lazzaro, la spina dei Corsi nell'impianto di

Corso Carlo Alberto e Via Giordano Bruno, il porto nella stazione ferroviaria, l'ospedale

civile nel manicomio, la Cittadella nel forte Scrima ecc. Per quanto riguarda il Piano

San Lazzaro si nota come già nell’800 questa valle, situata in una zona appena esterna

alla cinta muraria, sembri già rilevare una precisa attitudine del luogo a costituirsi come

caposaldo viario: vi giungono, aggirando rispettivamente a nord e a sud la Cittadella, la

                                                            20 Ibid. pp. 97‐104 21 Ibid. pp. 105-107

  

103  

strada in uscita da Capodimonte e quella delle Grazie, se ne staccano le strade di

Camerano in direzione sud, di Monte d’Ago verso sud – ovest, di Osimo verso nord est.

“Nell'ultimo ventennio, mentre si configura precisamente la seconda Ancona, la

sua area centrale (Piazza Ugo bassi, Piazza d'Armi) diventa sempre più congestionata ed

insieme inadeguata. La saturazione progressiva dei tessuti residenziali già insediati,

l'insediamento dei nuovi grandi quartieri a Tavernelle, la stessa allocazione forzata di

parte dell'Università e del Tribunale dopo il terremoto del '72, introducono nell’area una

pluralità di funzioni ed una quantità di traffici e di persone senza adeguate strutture di

servizio. La Piazza d'Armi è ora dotata di un ampio parcheggio a (salvo la caserma

tuttora presente), unico segno di un'avvenuta "urbanizzazione" del luogo. […]

Il primo Piano post-unitario (1861), impegnandosi sulla mera espansione della

città borghese verso la piana degli orti, non si occupa del Piano San Lazzaro. Al

contrario, la "Pianta generale della città di Ancona con l'indicazione delle opere di

risanamento" (1886) propone il primo organico insediamento nella zona sud, secondo

un impianto tipico delle addizioni ottocentesche che prevede una solida spina edificata

affiancata da strade, stesa fra il piano e il mare ossia fra due capisaldi che apparivano

significativi già nell'ottocentesca "Pianta topografica della città". Se nella proposta non

appare casuale il rapporto fra localizzazione del nuovo insediamento, morfologia del

territorio e le nuove o rafforzate presenze come la stazione ferroviaria ed il porto, vi è

chiaro anche l'intento di procedere per addizioni intere di deciso impianto; un segno

urbano che riproduce in Ancona le tendenze dell'urbanistica borghese e riconferma

l'importanza dell'area (in particolare del luogo oggi occupato da Piazza Ugo Bassi)

come polo urbano” 22.

La città di Ancona ha visto un’espansione nel tempo e in particolar modo tra il

dopoguerra e gli anni ’80 e, solo per una piccola parte, gli ultimi 15 anni, caratterizzati

da un aumento della popolazione immigrata.

Cresce l’attenzione per il verde urbano e per le tematiche relative alla viabilità,

nonché la volontà espressa di colmare il divario nella dotazione di servizi tra “Prima” e

“Seconda/Terza Ancona”. Tuttavia si nota come la zona di Piano S.Lazzaro, la zona

Archi, la zona adiacente la stazione ferroviaria non siano state fornite di verde pubblico

e di servizi consistenti: questo, forse, per l’adiacenza al centro storico.

                                                            22 Comune di Ancona. Settore urbanistica. Piano particolareggiato di esecuzione APL 2 Piazza d’Armi. Relazione Tecnica.

  

104  

Un dato importante è lo spostamento della popolazione residente all’interno

della città. Non potendo misurare la mobilità fisica, nel senso del cambio di residenza

all’interno del comune, possiamo valutare alcune variazioni avvenute durante l’arco di

tempo 1981-1991. La seguente tabella ci può mostrare le tendenze:

Tabella 1– Andamento della popolazione residente per macrozona popolazione residente

Macrozona 1981 1991 2001 1981‐2001

abitanti abitanti var. % abitanti var. %  var. % Prima Ancona  27866 25806 ‐7,4% 25133 ‐2,6%  ‐9,8%Seconda Ancona  42728 33963 ‐20,5% 31367 ‐7,6%  ‐26,6%Terza Ancona  14694 21488 46,2% 23275 8,3%  58,4%Ancona Nord  11896 10721 ‐9,9% 10641 ‐0,7%  ‐10,5%Frazioni e case sparse est  3259 3183 ‐2,3% 3293 3,5%  1,0%Frazioni e case sparse ovest 6055 6124 1,1% 6598 7,7%  9,0%Senza tetto    200   Totali  106498 101285 ‐4,9% 100507 ‐0,8%  ‐5,6%

Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Complessivamente si osserva come la popolazione residente sia diminuita

drasticamente nella cosiddetta “Seconda Ancona”. Questo avviene sia per il problema

della frana che colpisce la zona di Posatora nel 1982 sia perché, grazie alla costruzione

dei nuovi appartamenti nella “Terza Ancona”, si verifica uno spostamento sostanziale

della popolazione. Per quanto riguarda la cosiddetta “Prima Ancona”, che comprende

un territorio in buona parte racchiuso nella prima circoscrizione, possiamo notare una

certa stabilità nel tempo. Emerge, comunque, come negli ultimi 15 anni la complessità

dovuta all’immigrazione non sia stata recepita da un nuovo piano regolatore. Si

verificano, tuttavia, alcune modifiche al Piano esistente.

Come vedremo nel quarto capitolo nella zona di maggiore concentrazione di

immigrazione compresa nella seconda “Seconda Ancona”, gli interventi di

riqualificazione del tessuto urbano risultano importanti in quanto agiscono in un

territorio che negli ultimi anni risulta di difficile gestione.

 

2) Mercato immobiliare e popolazione: Anzitutto bisogna specificare che per l’analisi del mercato immobiliare abbiamo

utilizzato i dossier n°1, 7 e 9 redatti dall’ufficio urbanistica del comune di Ancona.

Per quanto concerne le abitazioni occupate possiamo osservarne l’andamento

negli ultimi 20 anni attraverso la tabella 2. Il comune di Ancona ha sempre mostrato un

rapporto tra abitazioni occupate e non occupate migliore rispetto agli altri ambiti

  

105  

territoriali osservati. Si può, infatti, notare come nel tempo le percentuali di occupazione

delle abitazioni disponibili sia sempre più alto quasi di 10 punti rispetto alle altre unità

di riferimento. Il miglioramento è anche osservabile nel tempo: se nel 1981 le case

abitazioni occupate rappresentavano il 91%, nel 2001 erano il 93%. Inoltre, si osserva

un aumento sostanziale dei vani disponibili: si passa da 37.215 nel 1981 a 45.771 nel

2001 per un incremento del 23%. Tabella 2– Andamento delle abitazioni negli ultimi 20 anni

abitazioni

1981 1991 2001

occupate %

Non Occupate

% totale occupate % non

occupate % totale occupate % non

occupate % totale

Comune

33.782 91% 3.433 9%

37.215 36.792 91%

3.755 9%

40.547 42.543 93%

3.228 7% 45.771

Provincia

132.103 81% 29.998 19%

162.101

151.848 81%

34.802 19%

186.650

171.361 84%

32.339 16%

203.700

Regione

418.900 78% 118.181 22%

537.081

483.526 78%

133.089 22%

616.615

546.635 81%

126.150 19%

672.785

Italia Centrale

3.341.275 80%

825.952 20%

4.167.227

3.830.516 80%

944.712 20%

4.775.228

4.192.229 82%

950.761 18%

5.142.990

Italia 17541.752 80% 4.395.471 20%

21.937.223

19.735.913 79%

5.292.609 21%

25.028.522

21.653.288 79%

4.638.705 21%

27.291.993

Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Ciò detto è necessario comprendere in quali zone della città si situino le

abitazioni occupate e non occupate. Le seguenti tabelle 3 e 4 ne mostrano l’andamento

negli ultimi 20 anni:

Tabella 3 – Andamento delle abitazioni “occupate” per macrozona negli ultimi 20 anni.

abitazioni occupate 

Macrozone 

1981 1991  2001  1981‐2001 

abitaz.  abitaz. var. %  abitaz. 

var. %  var. % 

Prima Ancona  9659 10141 5% 11688 15,3%  21,0% Seconda Ancona  13692 12740 ‐7% 13977 9,7%  2,1% Terza Ancona  4310 7137 65,6% 8785 23,1%  103,8% Ancona Nord  3591 3832 6,7% 4507 17,6%  25,5% Frazioni e case sparse est.   872 1013 16,2% 1211 19,5%  38,9% Frazioni e case sparse ovest  1658 1929 16,3% 2375 23,1%  43,2% Totale Comune  33782 36792 8,9% 42543 15,6%  25,9% 

Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Dalle tabelle 3 e 4 emerge l’aumento del numero delle abitazioni totali. Questo

fenomeno riguarda soprattutto quello che noi chiamiamo “Terza Ancona” dove si può

osservare nel periodo considerato una crescita del 101,6%. In questa zona, oltre ad

osservare il trend positivo bisogna considerare come le abitazioni non occupate

rappresentino nel 2001 l’11,4% del totale. Le abitazioni occupate in questa zona

  

106  

aumentano del 103,8% e questo è uno dei dati più significativi per quanto concerne i

termini temporali. Tabella 4 – Andamento delle abitazioni “non occupate” per macrozona negli ultimi 20 anni

abitazioni non occupate 

Macrozone 1981  1991  2001  1981‐2001 abitaz.  abitaz.  var. % abitaz.  var. %  var. % 

Prima Ancona  1106 1249 12,9% 1192 ‐4,6%  7,8% 

Seconda Ancona  977 1177 21% 1006 ‐14,5%  3,0% Terza Ancona  231 377 63,2% 368 ‐2,4%  59,3% Ancona Nord  370 377 1,9% 264 ‐30,0%  ‐28,6% Frazioni e case sparse est.   247 230 ‐6,9% 156 ‐32,2%  ‐36,8% 

Frazioni e case sparse ovest  502 345 ‐31,3% 242 ‐29,9%  ‐51,8% Totale Comune  3433 3755 9,4% 3228 ‐14,0%  ‐6,0% 

Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Un altro dato significativo è quello dell’aumento delle abitazioni

occupate nelle zone periferiche della città e in particolare nella zona di Ancona Nord,

delle case sparse ovest e delle case sparse est. In queste aree aumenta il monte case

rispettivamente del 20,4%, del 22,2% e del 21.2%. Il dato più significativo è riferibile

alla diminuzione delle abitazioni non occupate rispettivamente del -28,6%, del -36,8% e

del -51,8%. Di contro avviene un incremento delle abitazioni occupate del 25,5%, del

38,9% e del 43,2%. L’incremento significativo delle abitazioni occupate avviene nelle

frazioni a est e ad ovest.

Riguardo alla “Prima Ancona” si verifica un notevole incremento delle

abitazioni occupate (21%) e di quelle non occupate (7,8%) con un aumento delle

abitazioni totali del 19,6%.

Nella “seconda Ancona” le abitazioni aumentano solo del 2,1% per quanto

concerne le abitazioni occupate e del 3% per quelle non occupate.

Questi dati possono però essere interpretati erroneamente se non si considera,

come avevamo visto nel capitolo precedente, l’aumento del numero delle famiglie a

fronte di una diminuzione del totale dei residenti. La tabella 5 può allora aiutarci a

comprendere come il fenomeno abitativo sia connesso esplicitamente con il numero

delle famiglie. Il dato più significativo è relativo al cambio del trend familiare degli

ultimi 10 anni. Se prima il numero di famiglie rimaneva pressoché invariato (1981-

1991: -0,5%), si rileva un aumento significativo tra il 1991 e il 2001 (+10,3%). Nella

tabella 5 si osserva la diminuzione totale del numero delle famiglie nella “Seconda

Ancona” (-11,1%) mentre aumenta significativamente nelle altre zone e in particolare

  

107  

nella “Terza Ancona” (+77,9%) , nelle frazioni est (+16,7%) e nelle frazioni ovest

(+23,6%).

Tabella 5 - Andamento delle famiglie residenti per macrozona negli ultimi 20 anni

famiglie residenti 

Macrozone 

1981  1991  2001  1981‐2001

Famiglie famiglievar. %  famiglie var. %  var. % 

Prima Ancona  10565 10317 ‐2,3% 11146 8,0%  6,3%Seconda Ancona  15015 12859 ‐14% 13341 3,7%  ‐11,1%Terza Ancona  4840 7201 48,8% 8611 19,6%  77,9%Ancona Nord  4058 3855 ‐5,0% 4364 13,2%  7,5%Frazioni e case sparse est.   1021 1032 1,1% 1191 15,4%  16,7%Frazioni e case sparse ovest  1898 1956 3,1% 2346 19,9%  23,6%Senza Tetto                   Totale Comune  37397 37220 ‐0,5 40999 10,60%  10,30%

Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia” Tabella 6 - Famiglie Residenti per numero di componenti e per macrozona negli ultimi 20 anni

1981 1981‐2001famiglie famiglie var. % famiglie var. % var. %

Prima Ancona 2.447            2.806         14,7% 3.839         36,8% 56,9%Seconda Ancona 2.721            2.833         4,1% 3.963         39,9% 45,7%Terza Ancona 721                995            37,9% 1.712         72,1% 137,3%Ancona Nord 625                680            8,8% 1.145         68,4% 83,2%Frazioni e case sparse est.  117                152            29,9% 260            71,1% 122,2%Frazioni e case sparse ovest 241                260            7,9% 420            61,5% 74,3%Totale Comune 6.872            7.726         12,4% 11.339       46,80% 65%Prima Ancona 2.921            2.915         ‐0,20% 3.219         10,4% 10,2%Seconda Ancona 3.922            3.670         ‐6,40% 4.119         12,2% 5,0%Terza Ancona 1.093            1.698         55,30% 2.245         32,2% 105,4%Ancona Nord 1.013            1.088         7,40% 1.338         23,0% 32,1%Frazioni e case sparse est.  230                250            8,70% 309            23,6% 34,3%Frazioni e case sparse ovest 401                447            11,60% 633            41,6% 57,9%Totale Comune 9.580            10.068       0,764 11.863       17,8% 23,8%Prima Ancona 4.313            4.036         ‐6,42% 3.707         ‐8,2% ‐14,1%Seconda Ancona 7.044            5.521         ‐21,62% 4.811         ‐12,9% ‐31,7%Terza Ancona 2.480            3.829         54,40% 4.192         9,5% 69,0%Ancona Nord 2.030            1.767         ‐12,96% 1.681         ‐4,9% ‐17,2%Frazioni e case sparse est.  517                500            ‐3,29% 539            7,8% 4,3%Frazioni e case sparse ovest 961                989            2,91% 1.103         11,5% 14,8%Totale Comune 17.345          16.642       ‐4,1% 16.033       17,8% 23,8%Prima Ancona 804                560            ‐30,35% 381            ‐32,0% ‐52,6%Seconda Ancona 1.328            835            ‐37,12% 448            ‐46,3% ‐66,3%Terza Ancona 546                679            24,36% 462            ‐32,0% ‐15,4%Ancona Nord 390                320            ‐17,95% 200            ‐37,5% ‐48,7%Frazioni e case sparse est.  157                130            ‐17,20% 83               ‐36,2% ‐47,1%Frazioni e case sparse ovest 297                260            ‐12,46% 189            ‐27,3% ‐36,4%Totale Comune 3.522            2.784         ‐0,90717 1.763         17,8% ‐49,9%

macrozone1991 2001n° 

comp.

1

2

3/4

5+

 Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

  

108  

Riguardo alle famiglie residenti per numero di componenti e per macrozona si

può analizzare il trend degli ultimi 20 anni mediante la tabella 6. Il dato più

significativo riguarda le famiglie con un solo componente (+65%). Sotto questo aspetto

si nota come le zone che mostrano un incremento significativo riguardano la “Terza

Ancona” (137,3%), le frazioni est (122,2%) e Ancona Nord (83,2%). Anche le famiglie

composte da due soli componenti possono essere considerate l’elemento nuovo

soprattutto nella“Terza Ancona”(+105,5%), e nelle frazioni ovest (+58%).

Diminuiscono invece le famiglie di 3-4 componenti (-7,6%) e di 5 o più (-49,9%).

Queste ultime, la cui diminuzione è tra le più significative, mostrano un trend

significativo nella “Seconda Ancona” (-66,3%) e nella “Prima Ancona” (-52,6%). Le

famiglie composte da 3-4 componenti vedono una diminuzione significativa nella

“Seconda Ancona” (-31,7%) e ad Ancona Nord (-17,2%) mentre crescono nelle altre

aree. Nella “Terza Ancona” l’aumento è significativo: +69%.

Tra il 1981 e il 2001 l’indice di affollamento (Tab. 7), ossia il rapporto tra la

popolazione residente e il numero di stanze in abitazioni occupate, osserva una

diminuzione. Il dato (-10,8%), evidenza un aumento del numero di stanze disponibili

rispetto alla popolazione. Questa tendenza riguarda tutte le zone della città con la punta

massima nel periodo che va dal 1981 al 1991 delle Frazioni Est (-17,95%). Sotto questo

profilo tra il 1991 e il 2001 la suddetta zona emerge per la variazione del -12,6%. Tabella 7 - Indice di affollamento

1981ind. Aff. ind. Aff. var. % ind. Aff. var. %

Prima Ancona 0,60              0,54           ‐10,00% 0,48             ‐11,1%Seconda Ancona 0,75              0,63           ‐16,00% 0,55             ‐12,7%Terza Ancona 0,77              0,66           ‐14,29% 0,61             ‐7,6%Ancona Nord 0,78              0,66           ‐15,38% 0,59             ‐10,6%Frazioni e case sparse est.  0,78              0,64           ‐17,95% 0,56             ‐12,5%Frazioni e case sparse ovest 0,73              0,62           ‐15,07% 0,55             ‐11,3%Totale Comune 0,71              0,61 ‐13,50% 0,55 ‐10,80%

macrozone1991 2001

Indice di Affollamento

 Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Un altro indice importante è quello di coabitazione che misura il rapporto tra le

famiglie residenti e il numero di abitazioni occupate. Attraverso la tabella 8 si nota

come negli anni ’80 la disponibilità di abitazioni per le famiglie sia migliorata

costantemente. Nel 1981, in tutte le zone di Ancona vivevano una o più famiglie per

  

109  

ogni casa. Ora il rapporto è nettamente sceso attestandosi su di un valore medio dello

0,97%.

Tabella 8 - Indice di coabitazione

indice di coabitazione 

Macrozone 1981  1991  2001 

 ind. Coab.   ind. Coab.  var. %  ind. Coab.  var. % Prima Ancona                  1,09                1,02  ‐6,42%              0,95   ‐6,9%Seconda Ancona               1,10               1,01  ‐8,18%              0,95   ‐5,9%Terza Ancona                  1,12                1,01  ‐9,82%              0,98   ‐3,0%Ancona Nord                  1,13                1,01  ‐10,62%              0,97   ‐4,0%Frazioni e case sparse est.                   1,17                1,02  ‐12,82%              0,98   ‐3,9%Frazioni e case sparse ovest                  1,15                1,01  ‐12,17%              0,99   ‐2,0%Totale Comune                  1,11   1,01 ‐8,60% 0,97  ‐4,30%

Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Dai dati appena osservati emergono due fenomeni più o meno espliciti.

Anzitutto si evidenzia l’aumento del numero delle famiglie e questo riguarda ogni zona

della città. Come era stato sottolineato nel capitolo precedente cambia il modello

familiare in quanto aumentano le famiglie con uno o due componenti e diminuiscono

quelle tradizionali con 3-4 componenti o con 5 e +. Questo si riflette con la necessità di

un maggior numero di abitazioni ma più piccole, capaci ossia di far fronte alla crescente

domanda. In generale il mercato della casa ad Ancona può accogliere la domanda dei

nuovi inquilini perchè non è saturo. Bisogna domandarsi, tuttavia, se con l’aumento

delle famiglie di immigrati si verifichi il fenomeno dell’aumento del costo delle case in

alcune zone o al contrario se la presenza di questi ultimi abbia abbassato il valore

immobiliare. Questo aspetto sarà analizzato osservando il titolo di godimento. Nel

seguente paragrafo analizzeremo il mercato delle abitazioni con l’obiettivo di

comprendere quali siano le zone dove si verifica un aumento sostanziale del prezzo.

2.1) Abitazioni per titolo di godimento Riguardo al trend delle abitazioni per titolo di godimento si osserva che nel

periodo considerato (1981-2001) si verifica un aumento dei vani in proprietà e in “altri

titoli”, rispetto alle locazioni (Tab. 9). Tuttavia questo dato è del 2001, anno in cui il

costo dei mutui era ancora abbastanza basso. Se, infatti, il tasso ufficiale di sconto della

BCE nel 2001 era poco superiore all’1% oggi risulta del 4%. Risulta, quindi,

  

110  

fondamentale verificare lo stesso dato sia con il prossimo censimento (2011) che con le

indagini campionarie dell’ISTAT.

Tabella 9 – Abitazioni per titolo di godimento

1981 ‐ 2001n % n % N % var. %

Proprietà 19.102 51% 24.668 61% 29.309 64% 153%Affitto 13.112 35% 10.403 26% 9.004 20% 69%

altro titolo 4.995 13% 5.476 14% 7.458 16% 149%Totale 37.209 100% 40.547 100% 45.771 100% 123%

composizione abitazioni per titolo di godimento

1981 1991 2001

Fonte: Dossier n°1 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Per comprendere le tendenze dei valori immobiliari ci siamo avvalsi dei dati

forniti dall’Agenzia del Territorio relativi alle abitazione di tipo civile, di tipo

economico e di tipo signorile. L’obiettivo è comprendere quali siano le zone meno

onerose nell’ipotesi che vengano prevalentemente scelte dagli immigrati. Nella seguente

analisi sarà importante osservare le variazioni dei prezzi sia in termini assoluti che

relativi.

L’agenzia del territorio, oltre a suddividere le abitazioni con la classificazione

suddetta, separa Ancona in 19 microzone catastali. Le sopraindicate microzone sono

divise in 4 fasce: centrale, semicentrale, periferica e suburbana. La fascia centrale viene

definita come “la porzione di territorio comunale che coincide con il centro urbano del

comune inteso come aggregato edilizio perimetrabile e distinguibile, in grado di

esercitare attrazione nei confronti di un insediamento più ampio”23. Tale porzione di

territorio, nel caso specifico, è composta da 7 microzone. La B1 è nota come Rione

Adriatico e Viale della Vittoria24. La B2 riguarda una zona del centro storico chiamata

anche colle Guasco. La B3 è un’altra zona del centro storico denominata Colle Astagno.

La B4 è una zona residenziale denominata Passetto – S.Margherita. La B5 è un altro

quartiere residenziale denominato Pietralacroce. La B6 si ubica tra le microzone B2 e

B3: si tratta del centro vero e proprio della città e ne fanno parte i Corsi principali:

Garibaldi, Stamira e Mazzini nonché l’antica piazza del Plebiscito.

La fascia semicentrale viene definita come “quella porzione di territorio

comunale che è in posizione immediatamente contigua al centro urbano e che ad esso è

                                                            23 Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ancona, “La città che cambia: Analisi del mercato dei valori immobiliari nella città di Ancona”, www.comune.ancona.it 24 Per una migliore descrizione delle zone si veda il par. 3 di questo capitolo.

  

111  

direttamente connessa per i servizi, i trasporti, le infrastrutture. Tale fascia presuppone

la presenza della centrale e della periferica così come definita, essendo intermedia tra

queste due”25. In questa area possiamo notare come in realtà vengano compresi dei

quartieri distanti tra loro seppur contigui. La C1 è il quartiere Archi situato in una zona

contigua al centro storico. La C2 è la zona che comprende la Stazione, una parte di Via

Flaminia (Palombella) e P. Ugo Bassi. Quest’area è comunemente definita Piano S.

Lazzaro. La C3 è formata dai quartieri popolari di Pinocchio, Palombare e Posatora. La

C4 è un altro quartiere popolare compreso tra due vie principali: Via delle Grazie e Via

Tavernelle.

La fascia periferica viene definita come la “porzione di territorio comunale

contigua alla fascia semicentrale, delimitata dal margine esterno dell’insediamento

edificato”26. In questa fascia sono state individuate tre microzone: D1(nuovi quartieri

Q1, Q2 e Q3), D2 (Torrette, Collemarino e Palombina) e D3 (Ghettarello, V. delle

Grotte – V. Flaminia).

La fascia suburbana viene definita come “quella porzione di territorio comunale

che contiene le aree urbanizzate che sono separate dall’agglomerato urbano del comune

da un territorio non edificato da una barriera naturale o artificiale”27. Questa fascia

comprende le varie frazioni che circondano la città sia ad est che ad ovest e comprende

quattro microzone: E1 (Candia), E2 (Sappanico, Montesicuro, Gallignano, Paterno) E3

(Varano, Montacuto, Poggio, Massignano) ed E4 (Baraccola). La frazione di Candia si

situa in un’area quasi contigua al quartiere periferico del Q3. Le frazioni della

microzona E2 si ubicano ad ovest della città mentre quelle della E3 ad ovest. La

Baraccola è l’area industriale e commerciale (E4). La seguente divisione è consultabile

alla mappa 6.

Il proseguo del capitolo sarà dedicato alla descrizione di due tipologie di

abitazione, quelle di tipo civile e quelle di tipo economico, suddivise a loro volta in

abitazioni in compravendita e in affitto.

                                                            25 Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ancona, “La città che cambia: Analisi del mercato dei valori immobiliari nella città di Ancona”, www.comune.ancona.it 26 Ibid 27 Ibid. 

  

112  

Mappa 6 – Divisione di Ancona per microzone catastali

Fonte: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”. Nostra elaborazione.

2.1.1) Abitazioni di tipo civile Un’abitazione di tipo civile viene definita come l’ “unità immobiliare a

destinazione abitativa di tipo privato facente parte di edificio con buone caratteristiche

generali, costruttive e distributive e con tipologia prevalente “civile” (vedi: fabbricato di

tipologia civile). Presenta ordinariamente locali di media ampiezza con distribuzione

interna e opere esterne di buona fattura, collegamenti verticali ed orizzontali ampi e ben

illuminati. Le rifiniture sono di buona o ottima fattura, così come i materiali impiegati.

È provvista di impianti di ordinaria tecnologia”28.

Se osserviamo il mercato delle abitazioni di tipo civile in compravendita

possiamo comprendere quale sia il “dramma sociale” di oggi (Tab. 10 e 11). Anzitutto

si osserva l’aumento del prezzo medio tra il 2005 e il 2007. Questo avviene con delle

differenze sostanziali tra le varie fasce del territorio. Nella fascia suburbana

l’incremento medio risulta del 32,53% mentre le altre fasce del 15%. I valori superano

di molto l’aumento del costo della vita certificato dai vari istituti di statistica.

Geograficamente si potrebbe supporre come l’aumento dei prezzi sia correlato al

fenomeno della sub urbanizzazione della classe media. Infatti, queste zone, escludendo

la E4, sono caratterizzate da un numero elevato di ville e villette. Il fatto che il prezzo                                                             28 Fonte: www.agenziaterritorio.it

  

113  

aumenti con questo tipo di percentuali può significare un processo di auto

conservazione e selezione delle persone che vi abitano.

Tab. 10 – Ancona: Valore d’uso residenziale delle abitazioni di tipo civile in compravendita.

min minmax max1.750 2.210 26,29%2.600 2.840 9,23%1.650 2.000 21,21%2.450 2.680 9,39%1.700 2.060 21,18%2.500 2.730 9,20%2.000 2.310 15,50%2.800 2.940 5,00%2.050 2.310 12,68%3.000 3.050 1,67%1.750 2.210 26,29%2.600 3.050 17,31%1.500 1.790 19,33%2.050 2.310 12,68%1.771 2.127 20,11%2.571 2.800 8,91%1.230 1.420 15,45%1.790 1.940 8,38%1.350 1.520 12,59%2.000 2.100 5,00%1.400 1.790 27,86%2.100 2.420 15,24%1.430 1.790 25,17%1.980 2.310 16,67%- - -- - -

1.353 1.630 20,47%1.968 2.193 11,41%1.450 1.730 19,31%2.030 2.310 13,79%1.330 1.680 26,32%1.950 2.210 13,33%1.300 1.470 13,08%1.900 2.000 5,26%1.360 1.627 19,61%1.960 2.173 10,88%1.130 1.680 48,67%1.650 2.100 27,27%1.150 1.580 37,39%1.650 2.000 21,21%1.280 1.680 31,25%1.750 2.100 20,00%1.050 1.520 44,76%1.550 2.050 32,26%1.153 1.615 40,07%1.650 2.063 25,00%

Destinazion d'uso residenziale (valori immobiliari: €/mq)

abitazioni di tipo civile

2005 2007 variazioni percentuali 2005-2007fasce microzone limiti toponomastici med. med

cen

tral

e

B1v.le della Vittoria - Rione Adriatico 2.175 2.525 17,76%

B2c.so Matteotti - p.zza del Senato - Villarey 2.050 2.340 15,30%

B3p.zza vavour - pzza pertini - v. vittorio veneto - capodimonte - v. podesti - v.

cialdini - v. astagno - v. della loggia 2.100 2.395 15,19%

B4passetto - Santa Margherita 2.400 2.625 10,25%

B5Pietralacroce 2.525 2.680 7,17%

B6C.so Garibaldi - c.so stamira - c.so Stamira - Piazza del Plebiscito 2.175 2.630 21,80%

B7borgo rodi - via bocconi 1.775 2.050 16,01%

valori medi zona centrale 2.171 2.464 14,51%

s

emic

entr

ale

C1Archi - Montirozzo 1.510 1.680 11,91%

C2Carlo Alberto - G. Bruno - Stazione - Ugo Bassi - Ascoli Piceno - Martiri

della Resistenza 1.675 1.810 8,80%

C3Pinocchio - Palombare - Posatora 1.750 2.105 21,55%

C4Grazie - Tavernelle 1.705 2.050 20,92%

C5Zona Portuale - - -

valori medi zona semicentrale 1.661 1.911 15,94%

peri

feri

ca

D1nuovi quartieri Q1, Q2, Q3 1.740 2.020 16,55%

D2Torrette - Palombina - Collemarino 1.640 1.945 19,82%

D3Ghettarello - V. delle Grotte - V. Flaminia 1.600 1.735 9,17%

valori medi zona periferica 1.660 1.900 15,25%

subu

rban

a

E1Candia 1.390 1.890 37,97%

E2Sappanico - Montescuro - Gallignano - Paterno 1.400 1.790 29,30%

E3Varano - Montacuto - Poggio - Massignano 1.515 1.890 25,63%

E4Baraccola 1.300 1.785 38,51%

valori medi zona suburbana 1.401 1.839 32,53%

Fonti: Per i dati del 2005: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ancona: “La città che cambia”. www.comune.ancona.it. Per i dati del 2007: www.agenziaterritorio.it. Nostra elaborazione.

  

114  

Tab. 11 – Ancona: Destinazione d’uso residenziale delle abitazioni di tipo civile in affitto.

min minmax max

6,60 8,30 25,76%9,90 10,60 7,07%6,20 7,50 20,97%9,20 10,10 9,78%6,40 7,70 20,31%9,40 10,20 8,51%7,50 8,90 18,67%

10,50 11,00 4,76%7,70 8,60 11,69%

11,20 11,40 1,79%6,60 8,30 25,76%9,70 11,40 17,53%5,60 6,70 19,64%7,70 8,60 11,69%6,66 8,00 20,12%9,66 10,47 8,40%4,60 5,40 17,39%6,70 7,20 7,46%5,10 5,70 11,76%7,50 7,90 5,33%5,30 6,60 24,53%7,90 9,00 13,92%5,40 6,70 24,07%7,40 8,60 16,22%- - -- - -5,10 6,10 19,61%7,38 8,18 10,77%5,40 6,50 20,37%7,60 8,60 13,16%5,00 6,30 26,00%7,30 8,30 13,70%4,90 5,50 12,24%7,10 7,50 5,63%5,10 6,10 19,61%7,33 8,13 10,96%4,20 6,30 50,00%6,20 7,90 27,42%4,30 5,90 37,21%6,20 7,50 20,97%4,80 6,30 31,25%6,60 7,90 19,70%3,90 5,70 46,15%5,80 7,70 32,76%4,30 6,05 40,70%6,20 7,75 25,00%

E4Baraccola 4,85 6,70 39,46%

valori medi zona suburbana 5,25 6,90 32,85%

E2Sappanico - Montescuro -

Gallignano - Paterno 5,25 6,70 29,09%

E3Varano - Montacuto - Poggio - Massignano 5,70 7,10 25,47%

valori medi zona periferica 6,22 7,12 15,28%

subu

rban

a

E1Candia 5,20 7,10 38,71%

D2Torrette - Palombina - Collemarino 6,15 7,30 19,85%

D3Ghettarello - V. delle Grotte - V. Flaminia 6,00 6,50 8,94%

valori medi zona semicentrale 6,24 6,80 15,19%

peri

feri

ca

D1nuovi quartieri Q1, Q2, Q3 6,50 7,55 16,76%

C4Grazie - Tavernelle 6,40 7,65 20,15%

C5Zona Portuale - - -

C2Carlo Alberto - G. Bruno - Stazione - Ugo Bassi - Ascoli Piceno - Martiri della

Resistenza 6,30 6,80 8,55%

C3Pinocchio - Palombare - Posatora 6,60 7,80 19,23%

valori medi zona centrale 8,16 9,24 14,26%

s

emic

entr

ale

C1Archi - Montirozzo 5,65 6,30 12,43%

B6C.so Garibaldi - c.so stamira - c.so Stamira - Piazza del Plebiscito 8,15 9,85 21,64%

B7borgo rodi - via bocconi 6,65 7,65 15,67%

B4passetto - Santa Margherita 9,00 9,95 11,71%

B5Pietralacroce 9,45 10,00 6,74%

15,38%

B3p.zza Cavour - pzza Pertini - v. Vittorio Veneto - Capodimonte - v. Podesti - v.

Cialdini - v. Astagno - v. della Loggia 7,90 8,95 14,41%

cen

tral

e

B1v.le della Vittoria - Rione Adriatico 8,25 9,45 16,41%

B2c.so Matteotti - p.zza del Senato - Villarey 7,70 8,80

Destinazion d'uso residenziale (locazioni immobiliari - €/mq/mese)

abitazioni di tipo civile

2005 2007 variazioni percentuali 2005/2007fasce microzone limiti toponomastici med. med

Fonti: Per i dati del 2005: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ancona: “La città che cambia”. www.comune.ancona.it. Per i dati del 2007: www.agenziaterritorio.it. Nostra elaborazione.

Se osserviamo l’andamento dei prezzi assoluti possiamo percepire come le

abitazioni che si ubicano nella fascia centrale e, in particolar modo, nella parte

residenziale e collinare della stessa, vale a dire le microzone B4 e B4, siano

assolutamente le più costose. Il dato riguarda sia le abitazioni in compravendita che in

affitto. Dalla tabella si osserva inoltre come le microzone che presentano i valori più

bassi nei due mercati considerati sono la C1, D3 e la E4. Nel commentare questo dato

  

115  

bisogna tenere in considerazione la tipologia di spazio che riguarda queste aree: la

microzona C1 si ubica come quartiere contiguo alla città. Storicamente è stato abitato da

pescatori e risulta una delle vie di accesso più importanti per entrare sia nel centro che al

porto. La D3 è l’area che ha subito nel 1982 la frana che ne ha danneggiato

irrimediabilmente alcune abitazioni. Risulta, quindi, una zona a rischio. Per di più la

zona include una delle vie di accesso al porto per i Tir e quindi risulta essere

eccessivamente trafficata: la frazione di Torrette.

Nel mercato delle locazioni si può osservare come anche la zona E2 presenti dei

valori piuttosto bassi.

2.1.2) Abitazioni di tipo economico:

Un’abitazione di tipo economico viene definita come “unità immobiliare a

destinazione abitativa di tipo privato facente parte di edificio con tipologia prevalente

“economica” (vedi: fabbricato di tipologia economica), con finiture esterne ordinarie

prive di elementi di pregio e con collegamenti verticali ed orizzontali di dimensioni

limitate. Le rifiniture sono di tipo media fattura, con materiali che non hanno

caratteristiche di particolare qualità. È provvista di impianti sufficienti ma, in caso di

fabbricati di avanzata vetustà, incompleti”29.

Le tabelle 11 e 12, che analizzano questo tipo di mercato, fanno emergere delle

valutazioni che per alcuni aspetti possono essere differenti rispetto ai dati delle

abitazioni di tipo civile. Anzitutto, nella zona B1 si osserva la diminuzione del valore

dei prezzi in compravendita. In secondo luogo, a riscontro del fatto che la fascia centrale

sia una delle parti più ricche della città, si nota come in alcune microzone, e

specificamente la B4, B5 e B6, non siano presenti questi tipi di alloggi.

Nella fascia semicentrale si nota l’importante variazione di prezzo degli alloggi

nella microzona C1: se nel mercato delle abitazioni di tipo civile l’incremento risulta

intorno al 12%, nel tipo economico è di circa il 28%.

Per quanto riguarda la fascia periferica l’incremento medio è minore rispetto alle

abitazioni di tipo civile mentre nel caso della fascia suburbana l’aumento risulta

superiore di qualche punto percentuale.

                                                            29 Ibid.

  

116  

In riferimento ai valori assoluti delle abitazioni in compravendita, possiamo

notare come la fascia centrale esibisca i prezzi più elevati mentre i più bassi sono anche

in questo caso quelli delle microzone C1, D3 ed E4.

Tabella 12 – Ancona: Valore d’uso delle abitazioni di tipo economico in compravendita

min minmax max1.950 1.790 -8,21%2.860 2.420 -15,38%1.300 1.680 29,23%1.850 2.210 19,46%1.410 1.680 19,15%1.980 2.310 16,67%- - -- - -- - -- - -- - -- - -

1.150 1.470 27,83%1.670 2.000 19,76%1.453 1.655 13,90%2.090 2.235 6,94%

900 1.210 34,44%1.350 1.680 24,44%1.200 1.370 14,17%1.700 1.890 11,18%2.200 1.370 -37,73%1.650 1.890 14,55%1.220 1.470 20,49%1.700 2.000 17,65%- - -- - -

1.105 1.355 22,62%1.600 1.865 16,56%1.270 1.470 15,75%1.800 1.890 5,00%1.270 1.370 7,87%1.800 1.890 5,00%1.100 1.260 14,55%1.600 1.790 11,88%1.213 1.367 12,67%1.733 1.857 7,14%

930 1.470 58,06%1.300 1.890 45,38%1.000 1.370 37,00%1.400 1.790 27,86%1.050 1.420 35,24%1.500 1.840 22,67%

840 1.260 50,00%1.240 1.680 35,48%

955 1.380 44,50%1.360 1.800 32,35%

E4Baraccola 1.040 1.470 42,74%

valori medi zona suburbana 1.158 1.590 38,43%

E2Sappanico - Montescuro -

Gallignano - Paterno 1.200 1.580 32,43%

E3Varano - Montacuto - Poggio - Massignano 1.275 1.630 28,95%

valori medi zona periferica 1.473 1.612 9,90%

subu

rban

a

E1Candia 1.115 1.680 51,72%

6,44%

D3Ghettarello - V. delle Grotte - V. Flaminia 1.350 1.525,00 13,21%

peri

feri

ca

D1nuovi quartieri Q1, Q2, Q3 1.535 1.680,00 10,37%

D2Torrette - Palombina - Collemarino 1.535 1.630,00

C5Zona Portuale - - -

valori medi zona semicentrale 1.353 1.610 19,59%

Pinocchio - Palombare - Posatora 1.375 1.630 -11,59%

C4Grazie - Tavernelle 1.460 1.735 19,07%

29,44%

C2Carlo Alberto - G. Bruno - Stazione - Ugo Bassi - Ascoli Piceno - Martiri della

Resistenza 1.450 1.630 12,67%

s

emic

entr

ale

C1Archi - Montirozzo 1.125 1.445

C3

valori medi zona centrale 1.771 1.945 10,42%

B6C.so Garibaldi - c.so stamira - c.so Stamira - Piazza del Plebiscito - - -

B7borgo rodi - via bocconi 1.410 1.735 23,79%

B4passetto - Santa Margherita - - -

B5Pietralacroce - - -

24,35%

B3p.zza Cavour - pzza Pertini - v. Vittorio Veneto - Capodimonte - v. Podesti - v.

Cialdini - v. Astagno - v. della Loggia 1.695 1.995 17,91%

cen

tral

e

B1v.le della Vittoria - Rione Adriatico 2.405 2.105 -11,79%

B2c.so Matteotti - p.zza del Senato - Villarey 1.575 1.945

Destinazion d'uso residenziale (valori immobiliari: €/mq)

abitazioni di tipo economico

2005 2007 variazioni percentuali 2005 / 2007

fasce microzone limiti toponomastici med. med

Fonti: Per i dati del 2005: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ancona: “La città che cambia”. www.comune.ancona.it. Per i dati del 2007: www.agenziaterritorio.it. Nostra elaborazione.

  

117  

Tabella 13 – Ancona: Destinazione d’uso residenziale delle abitazioni di tipo economico in affitto

min minmax max

5,40 6,70 24,07%7,30 9,00 23,29%4,90 6,30 28,57%6,90 8,30 20,29%5,30 6,30 18,87%7,40 8,60 16,22%- - -- - -- - -- - -- - -- - -4,30 5,50 27,91%6,30 7,50 19,05%4,98 6,20 24,50%6,98 8,35 19,63%3,40 4,50 32,35%5,10 6,30 23,53%4,50 5,10 13,33%6,40 7,00 9,38%4,20 5,10 21,43%6,20 7,00 12,90%4,60 5,50 19,57%6,40 7,50 17,19%- - -- - -4,18 5,05 20,81%6,03 6,95 15,26%4,60 5,50 19,57%6,60 6,90 4,55%4,70 5,10 8,51%6,70 7,00 4,48%4,10 4,70 14,63%6,00 6,60 10,00%4,47 5,10 14,09%6,43 6,83 6,27%3,50 5,50 57,14%4,90 7,00 42,86%3,70 5,10 37,84%5,20 6,60 26,92%3,90 5,40 38,46%5,60 6,90 23,21%3,10 4,70 51,61%4,60 6,30 36,96%3,55 5,18 45,77%5,08 6,70 31,89%

E4Baraccola 3,85 5,50 44,28%

valori medi zona suburbana 4,31 5,94 38,83%

E2Sappanico - Montescuro -

Gallignano - Paterno 4,45 5,85 32,38%

E3Varano - Montacuto - Poggio - Massignano 4,75 6,15 30,84%

valori medi zona periferica 5,45 5,97 10,18%

subu

rban

a

E1Candia 4,20 6,25 50,00%

D2Torrette - Palombina - Collemarino 5,70 6,05 6,49%

D3Ghettarello - V. delle Grotte - V. Flaminia 5,05 5,65 12,32%

valori medi zona semicentrale 5,10 6,00 18,04%

peri

feri

ca

D1nuovi quartieri Q1, Q2, Q3 5,60 6,20 12,06%

C4Grazie - Tavernelle 5,50 6,50 18,38%

C5Zona Portuale - - -

C2Carlo Alberto - G. Bruno - Stazione - Ugo Bassi - Ascoli Piceno -

Martiri della Resistenza 5,45 6,05 11,35%

C3Pinocchio - Palombare - Posatora 5,20 6,05 17,17%

valori medi zona centrale 5,98 7,28 22,06%

s

emic

entr

ale

C1Archi - Montirozzo 4,25 5,40 27,94%

B6C.so Garibaldi - c.so stamira - c.so Stamira - Piazza del Plebiscito - - -

B7borgo rodi - via bocconi 5,30 6,50 23,48%

B4passetto - Santa Margherita - - -

B5Pietralacroce - - -

24,43%

B3p.zza vavour - pzza pertini - v. vittorio veneto - capodimonte - v.

podesti - v. cialdini - v. astagno - v. della loggia 6,35 7,45 17,54%

cen

tral

e

B1v.le della Vittoria - Rione Adriatico 6,35 7,85 23,68%

B2c.so Matteotti - p.zza del Senato - Villarey 5,90 7,30

Destinazion d'uso residenziale (locazioni immobiliari - € /mq/mese)

abitazioni di tipo economico

2005 2007 variazioni percentuali 2005

/2006fasce microzone limiti toponomastici med. med

Fonti: Per i dati del 2005: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ancona: “La città che cambia”. www.comune.ancona.it. Per i dati del 2007: www.agenziaterritorio.it.Nostra elaborazione.

2.1.3) Osservazioni conclusive: una simulazione. Prendendo ad esempio i dati appena visti possiamo subito tracciare alcune

conclusioni. L’aumento dei prezzi, sia delle locazioni che delle compravendite, è

generale. La fascia suburbana mostra l’incremento più elevato raggiungendo il 30%.

Nell’aumento generalizzato dei prezzi dobbiamo però costatare alcune differenze

sostanziali tra microzone (Graf. 1). In generale si osserva un incremento relativamente

  

118  

inferiore nelle fasce B5, C2 e D3. Concernente le abitazioni ad uso civile in

compravendita, ad esempio, la zona di Pietralacroce mostra un incremento minore

(7,17%) rispetto alla media della fascia centrale (+14,51%). Anche la zona Piano S.

Lazzaro, Stazione ecc.. (C2) rivela un incremento dell’8,80% a fronte dello stesso dato

nella media riconducibile alla fascia semicentrale (15,94%). Gli incrementi di prezzo

più evidenti sono quelli, come avevamo già riscontrato, delle fascia suburbana.

L’aumento “mediamente elevato” (più del 20%) riguarda le microzone D6 (Corsi –

Piazza Plebiscito), C3 (Pinocchio – Posatora – Palombare) e C4 (Grazie Tavernelle).

Grafico 1 – Incremento dei prezzi delle abitazioni di tipo civile in compravendita tra il 2005 e il 2007 nelle microzone catastali di Ancona

Fonti: Per i dati del 2005: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ancona: “La città che cambia”. www.comune.ancona.it. Per i dati del 2007: www.agenziaterritorio.it. Nostra elaborazione.

Al fine della ricerca, l’aspetto più rilevante riguarda l’individuazione dei siti di

residenza degli immigrati ipotizzando che questi abitino nelle zone meno care. A questo

riguardo si è deciso di elaborare una semplice simulazione: supponiamo che una

famiglia voglia acquistare una casa o affrontare il pagamento di una locazione per un

vano di 60 mq per abitazioni di tipo civile. Vediamo quali sarebbero le differenze di

prezzo nell’intera città con i valori medi del 2007. Tenendo in considerazione che non

esistono abitazioni nella zona C5, possiamo notare come nel caso in cui una famiglia

  

119  

fosse locataria, pagherebbe il prezzo più alto nella zona B5 (Pietralacroce - 600 €/mese).

Come si nota dal grafico tutte le microzone centrali, fatta eccezione per la B7, mostrano

un canone superiore ai 500 € mensili. Nella fascia semicentrale l’unica microzona che

presenta valori elevati è la C3 (Posatora – Palombare – Pinocchio). In ogni caso il

canone più basso in assoluto è della zona C1 (Archi – Montirozzo) con 378 euro.

Un’altra microzona che mostra un valore simile è la D3 (Ghettarello, v.delle Grotte, v.

Flaminia) con 390 euro mensili, la E2 e la E4 (402 €/mese) e la C2 (408 €/mese).

Grafico 2 – Simulazione di canoni di locazione nelle varie parti della città per un vano di 60 mq 

 

Fonte: www.agenziaterritorio.it. Nostra elaborazione  

Nel caso dell’acquisto di un’abitazione di tipo civile riscontriamo le medesime

differenze. Infatti, sempre tenendo in considerazione un vano di 60 mq, nella microzona

B5 il prezzo della compravendita sarebbe di 160.800 Euro mentre nella zona C1

100.800 Euro. Dal grafico 3 si osserva che la fascia centrale mostra i valori più alti

eccezion fatta per la B7 dove l’acquisto comporta un prezzo di 123.000 Euro. Si può

inoltre osservare come all’interno della fascia centrale ci siano delle differenze

sostanziali: infatti la zona B6, considerata il vero e proprio centro della città, mostra

valori molto più alti rispetto alle vie adiacenti. I vari Corsi, in questo caso si trovano in

  

120  

una sorta di vallata mentre la B2 e la B3, fatta eccezione per P.zza Cavour e P.zza

Pertini, si ubicano nei colli ai lati. In questo caso il prezzo medio nella B2 e nella B3

sono rispettivamente di 140.400 euro e 143.700 euro mentre nella B6 di 157.800 euro.

Riguardo alle altre zone si può notare come la C2 (108.600 €) abbia dei valori di

poco superiori alla E2 e alla E4 (107.400€ e 107.100 €). Nella C3 e C4 l’acquisto di

un’abitazione potrebbe costare rispettivamente 126.300 e 123.000 Euro. Nella fascia

periferica si evidenzia il valore più basso nella microzona D3 (104.100 €) mentre risulta

molto più elevato nella D1 (121.200 €).

 

Grafico 3– Simulazione dell’acquisto di un’abitazione nelle varie parti della città per un vano di 60 mq

 

Fonte: www.agenziaterritorio.it. Nostra elaborazione.

Nella lettura dei dati forniti dall’Agenzia del Territorio bisogna tenere presente

come non siano sempre veritieri rispetto al valore assoluto. Infatti, consultando alcune

riviste specializzate per compravendita e affitto di abitazioni si riscontrano prezzi molto

più elevati. Sappiamo infatti che ad oggi, vista la domanda di case più piccole che

rispondono ad un modello familiare differente rispetto al passato, questo tipo di

abitazione ha un valore maggiore. La simulazione vuole comunque far percepire quali

siano le differenze all’interno della città. È comunque plausibile che una delle zone

dove risieda il maggior numero degli immigrati sia la C1 (Archi – Montirozzo) e la D3

  

121  

(Torrette – Flaminia – Via delle Grotte – Fornetto). La E4, essendo una zona industriale,

non dovrebbe contenere uno stock di abitazioni rilevanti.

3) L’immigrazione e lo spazio urbano ad Ancona  

Come osservato nel capitolo 2, si afferma che il modello residenziale degli

immigrati ad Ancona vede una prevalenza di scelta nella zona della seconda

circoscrizione.

Secondo il Comune, la scelta di risiedere nei quartieri di questa area amministrativa

è relativa a tre aspetti fondamentali:

 

1. Quartieri popolari con una maggiore offerta di abitazioni a prezzi relativamente

più accessibili rispetto ad altre zone della città.

2. Presenza della zona portuale e fieristica dove maggiore è l’impiego di alcune

comunità di immigrati nella pesca (specialmente da parte dei tunisini)

3. Concentrazione di attività commerciali (bar, ristoranti etnici, negozi, posti

telefonici) gestiti dagli immigrati ed alcuni fruiti principalmente dagli stessi (es.

bar, negozi alimentari, posti telefonici).  

 

Tabella 14– Rapporto Immigrati – Residenti per circoscrizione

Circoscrizione Residenti Immigrati %

1°circoscrizione 26.116 2.024 7,75%

2°circoscrizione 22.762 3.229 14,19%

3°circoscrizione 24.408 1.300 5,33%

4°circoscrizione 15.413 466 3,02%

5°circoscrizione 12.281 722 5,88%

Totale 100.980 7.741 7,67% Fonte:Anagrafe Municipale. 17/8/2007. Nostra elaborazione

Un’altra porzione di popolazione immigrata risiede nella prima circoscrizione.

Il Rapporto Sociale 2004 sottolinea come la presenza di immigrati in questo caso possa

essere ricondotta alla tipologia di lavoro, prevalentemente di donne, in qualità di colf o

badanti presso famiglie che li accolgono full – time.

  

122  

L’obiettivo di questo paragrafo è di fornire una panoramica sulla localizzazione

degli immigrati nella città, con lo scopo di individuare un’area di concentrazione degli

immigrati.

Per facilitare una comprensione che non sia solo statistica al termine del

paragrafo saranno mostrate due mappe raffiguranti la divisione di Ancona per

microzone catastali: la prima mostra il rapporto tra residenti e immigrati mentre la

seconda i valori relativi di concentrazione. Come già stato evidenziato, le mappe

contengono alcuni errori relativi ad alcune vie che attraversano più microzone. I

suddetti errori sono consultabili nell’allegato A.

3.1)Fascia centrale Come mostra la mappa n°7, la fascia centrale è composta dalle microzone B1,

B2, B3, B4, B5, B6 e B7. La suddetta fascia, ad eccezione di parte della microzona B7,

è compresa nella prima circoscrizione. Come abbiamo visto precedentemente si tratta

dell’area con il costo delle abitazioni maggiori in affitto e in compravendita. Anzitutto,

come si è osservato nel paragrafo due di questo capitolo si nota la scarsa presenza di

abitazioni di tipo economico. In secondo luogo, si osserva la presenza in sei microzone

su 7 (esclusa la B7) di abitazioni di tipo signorile (Tab. 26). L’aumento del prezzo tra il

2005 e il 2006 (9,1%) risulta in linea con l’intera fascia centrale sia per quanto riguarda

le abitazioni di tipo civile (8,9%)30 che con le abitazioni di tipo economico (8%).

Fonte: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”. Nostra elaborazione.

                                                            30 Fonte: www.agenziaterritorio.it; Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica: “La città che cambia”

Mappa 7 – Divisione di Ancona in microzone catastali – Fascia Centrale

  

123  

Ma quali sono le caratteristiche fisiche di quest’area? Come abbiamo potuto

esaminare nel paragrafo uno storicamente si tratta della parte più ricca della città. La

costruzione del Viale della Vittoria come quartiere per le classi medie negli anni ’30 del

secolo scorso evidenza una caratteristica che non è andata sminuendosi nel corso degli

anni. Tabella 14 - Confronto valori immobiliari 2006/2005 – Abitazioni di tipo signorile31

min min

max max

1.950 2.300 17,90%2.860 3.000 4,90%1.840 2.200 19,60%2.700 2.800 3,70%1.940 2.200 13,40%2.860 2.900 1,40%2.200 2.400 9,10%

3.100 3.100 0,00%2.250 2.500 11,10%3.350 3.250 -3,00%1.950 2.400 23,10%2.860 3.100 8,40%- - -- - -

2.022 2.333 15,70%2.955 3.025 2,60%

valori medi zona centrale 2.488 2.679 9,10%

B6C.so Garibaldi - c.so stamira - c.so Stamira - Piazza del

Plebiscito 2.405 2.750 15,70%

B7borgo rodi - via bocconi - - -

B4passetto - Santa Margherita 2.650 2.750 4,50%

B5Pietralacroce 2.800 2.875 4,10%

11,60%

B3

p.zza Cavour - pzza Pertini - v. Vittorio Veneto - Capodimonte - v. Podesti - v. Cialdini - v. Astagno - v.

della Loggia2.400 2.550 7,40%

cen

tral

e

B1v.le della Vittoria - Rione Adriatico 2.405 2.650 11,40%

B2c.so Matteotti - p.zza del Senato - Villarey 2.270 2.500

Destinazion d'uso residenziale (valori immobiliari: €/mq)

abitazioni di tipo signorile

2005 2006 variazioni percentuali 2006

/2005fasce microzone limiti toponomastici med. med

Fonte: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Oggi i prezzi di questa fascia sono tra i più alti della città a parte la microzona B7

(Borgo Rodi e Via Bocconi) che però si situano in una zona adiacente alla parte più

popolare: la cosiddetta seconda Ancona.

Il centro vero e proprio della città, quello costituito dalle zone B2, B3 e B6, ha

una sua differenziazione interna.

                                                            31 Abitazione di tipo signorile: Unità immobiliare a destinazione abitativa di tipo privato facente parte di edificio con caratteri architettonici di pregio (vedi: fabbricato di tipologia signorile). Le rifiniture sono pregio, con materiali che hanno caratteristiche di elevata qualità. Presenta locali e consistenza complessiva superiore a quella ordinaria delle abitazioni di tipo civile. È provvista di impianti di elevata tecnologia. Fonte www.agenziaterritorio.it   

  

124  

3.1.1) Viale della Vittoria, Rione Adriatico: Microzona B1 Come si osserva dalla tabella 15 la zona B1 (viale della Vittoria – Rione

Adriatico), comprende al proprio interno 68 nazionalità differenti. Gli immigrati sono

901 pari all’11.33% del totale. Il rapporto tra residenti e immigrati è del 7,77% il che

significa una percentuale appena superiore alla media cittadina. Le comunità più

rappresentative sono i Peruviani (138), i Rumeni (131), gli Albanesi (125), gli Ucraini

(75), i Filippini (72) e i Bengalesi (42). Come si è osservato nel capitolo precedente,

all’interno della comunità Rumena, Ucraina, Peruviana e Filippina esiste un numero

rilevante di persone particolarmente dedite a lavori come colf e badanti. Lo stesso

comune di Ancona afferma come la presenza di queste persone nella zona sia

attribuibile a questo tipo di lavoro fatto che suppone una mancata scelta residenziale.

Gli Albanesi e i Bengalesi sono invece più propensi a lavori tecnici come gli operai. In

questo caso per queste due nazionalità si può parlare maggiormente di scelta

residenziale.

Si può, dunque, ipotizzare come la presenza di queste due comunità sia

attribuibile a un consolidamento delle stesse nel tessuto cittadino. Le due vie con

maggiore numero di immigrati per la B1 sono via Volterra (51) con un rapporto tra

immigrati e residenti del 18,48%, via Maratta (67) con un rapporto del 13,14%, Viale

della Vittoria (51) con un rapporto dell’8,21% e Corso Amendola (81) con un rapporto

del 12,46% (Tab. 16).

La B1 è una zona residenziale: storicamente, come abbiamo già potuto osservare

nella lettura del capitolo, quest’area è sempre stata considerata borghese. Non è difficile

incontrarvi all’interno diverse ville in stile liberty risalenti agli anni ’30, soprattutto

nelle vie adiacenti il Viale della Vittoria. Nella B1 si ubicano infrastrutture come

l’Ospedale Pediatrico Salesi (via Corridoni), il vecchio Stadio Dorico, l’assessorato alle

politiche sociali (Viale della Vittoria) e il vecchio Ospedale Umberto I (Largo Cappelli)

che sarà destinato ad appartamenti di lusso. Dal punto di vista dei luoghi pubblici

possiamo definire l’area che va dal Passetto (fine del viale della Vittoria, la centrale

Piazza Cavour (B3) e il Corso Garibaldi (B6) ) come principali zone adibite al

passeggio. Un altro luogo con le medesime caratteristiche è Piazza Diaz, adiacente al

Viale della Vittoria. La zona B1 accoglie al suo interno 11.586 abitanti pari all’11,47%

della popolazione.

  

125  

Tabella 15–Immigrati per nazione Tabella 16 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona B1 Residenti per via – zona B1 Naz. di provenienza N° % % cum.

Perù 131 14,54% 14,54%Romania 131 14,54% 29,08%Albania 125 13,87% 42,95%Ucraina 75 8,32% 51,28%Filippine 72 7,99% 59,27%

Bangladesh 42 4,66% 63,93%R. Dominicana 27 3,00% 66,93%

Polonia 24 2,66% 69,59%Moldova 17 1,89% 71,48%Marocco 16 1,78% 73,25%Tunisia 14 1,55% 74,81%Grecia 13 1,44% 76,25%Brasile 12 1,33% 77,58%Cina 12 1,33% 78,91%

Sri Lanka 11 1,22% 80,13%Libia 10 1,11% 81,24%USA 10 1,11% 82,35%

Bosnia 9 1,00% 83,35%Russia 9 1,00% 84,35%Algeria 8 0,89% 85,24%

Jugoslavia 8 0,89% 86,13%Spagna 7 0,78% 86,90%

Argentina 6 0,67% 87,57%Bolivia 6 0,67% 88,24%Cuba 6 0,67% 88,90%

Francia 6 0,67% 89,57%Libano 6 0,67% 90,23%Nigeria 6 0,67% 90,90%

Germania 6 0,67% 91,57%India 5 0,55% 92,12%

R. Ceca 4 0,44% 92,56%Croazia 4 0,44% 93,01%Ghana 4 0,44% 93,45%

R.D. Congo 4 0,44% 93,90%G. Bretagnai 3 0,33% 94,23%

Bulgaria 3 0,33% 94,56%Colombia 3 0,33% 94,90%Ecuador 3 0,33% 95,23%

Iran 3 0,33% 95,56%Benin 2 0,22% 95,78%

C. Verde 2 0,22% 96,01%Congo 2 0,22% 96,23%Eritrea 2 0,22% 96,45%Etiopia 2 0,22% 96,67%

Giordania 2 0,22% 96,89%Liberia 2 0,22% 97,11%

Messico 2 0,22% 97,34%San Marino 2 0,22% 97,56%

Senegal 2 0,22% 97,78%Siria 2 0,22% 98,00%

Apolide 1 0,11% 98,11%Australia 1 0,11% 98,22%

Danimarca 1 0,11% 98,34%Dominica 1 0,11% 98,45%

Egitto 1 0,11% 98,56%Georgia 1 0,11% 98,67%

Giappone 1 0,11% 98,78%Irlanda 1 0,11% 98,89%Malta 1 0,11% 99,00%

Olanda 1 0,11% 99,11%Paraguay 1 0,11% 99,22%Seychelles 1 0,11% 99,33%Slovacchia 1 0,11% 99,45%

Somalia 1 0,11% 99,56%Svezia 1 0,11% 99,67%

Svizzera 1 0,11% 99,78%Turchia 1 0,11% 99,89%Uganda 1 0,11% 100,00%Totale 901 100,00%

INDIRIZZO totale via Tot. Immigrati % immigratiVIA PANORAMICA 590 15 2,54%

VIA ARCHIBUGI 109 1 0,92%VIA DURANTI 98 7 7,14%

VIA MONTESANTO 126 2 1,59%VIA DI COCCO 47 4 8,51%VIA MAROTTA 121 6 4,96%VIA PASUBIO 65 0 0,00%

VIA MONTEGRAPPA 441 21 4,76%VIA RISMONDO 323 15 4,64%

VIA TOTI 199 5 2,51%VIA FRIULI 336 10 2,98%

VIA CADORE 255 13 5,10%VIA MONFALCONE 95 9 9,47%

VIA CORRIDONI 108 12 11,11%VIA VOLTERRA 276 51 18,48%VIA BARACCA 30 1 3,33%VIA CHIESA 220 19 8,64%

VIA BATTISTI 190 23 12,11%VIA FIUME 75 8 10,67%

VIA GORIZIA 120 11 9,17%VIA ZARA 121 7 5,79%VIA FILZI 72 3 4,17%

VIALE DELLA VITTORIA 621 51 8,21%CORSO AMENDOLA 642 80 12,46%

VIA MARATTA 510 67 13,14%A FRANCESCO FERRUC 66 9 13,64%

VIA FAZIOLI 326 11 3,37%VIA CADORNA 78 9 11,54%

PIAZZA MINZONI 56 9 16,07%VIA ORSI 110 13 11,82%

VIA MONTENERO 13 0 0,00%VIA FREDIANI 163 13 7,98%VIA GIANNELLI 26 0 0,00%

LARGO CAPPELLI 1 0 0,00%VIA RODI 344 15 4,36%

VIA ROVERETO 407 35 8,60%VIA ISONZO 921 70 7,60%

VIA PODGORA 356 19 5,34%VIA SABOTINO 5 0 0,00%VIA TOMMASI 328 27 8,23%VIA TRENTO 239 36 15,06%VIA TRIESTE 559 38 6,80%

VIA PIAVE 576 96 16,67%VIA BIANCHI 68 0 0,00%

VIA DE BOSIS 183 19 10,38%PIAZZA DIAZ 46 1 2,17%VIA ASIAGO 208 12 5,77%

VIA MONTE S.MICHELE 188 5 2,66%VIA TAGLIAMENTO 489 22 4,50%

VIA BAINSIZZA 40 1 2,50%VIA MONTELLO 11 0 0,00%

VIA AI TRE CANTONI 2 0 0,00%Totale 11597 901 7,77%

11,33%% immigrati rispetto al totale Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

3.1.2) Centro storico – colle Guasco: Microzona B2

La microzona B2 ospita 418 immigrati per un rapporto pari all’11,58% (Tab.18).

In questo caso le comunità sono 46 (Tab. 17) di cui le più numerose risultano

l’Albanese (98), la Bengalese (58), la Filippina (40), la Rumena (38) e la Peruviana

(23). Gli immigrati rappresentano il 5,26% del totale. Le vie più rappresentative sono

Via Matteotti (71) che mostra un rapporto tra residenti e immigrati del 26,91%; Via

  

126  

Scosciacavalli (48-24,12%); Via Matas (41- 17,30%). La B2 ospita al suo interno la

facoltà di Economia e Commercio, il Duomo, la parte romana della città con il suo

anfiteatro e alcuni edifici dediti ad attività culturali come il Museo Regionale delle

Marche (Via Ferretti), la Pinacoteca (via Pizzecolli), e la Biblioteca / Mediateca

comunale (via Bernabei). Questa zona, composta di molte vie anche insignificanti per il

numero delle persone che vi abitano, è una delle più caratteristiche della città

poggiandosi sul famoso Colle Guasco. Sebbene siano presenti diversi tipi di servizi la

B2 può essere considerata prevalentemente residenziale: al 5/10/2007 erano censite

3611 persone, pari al 3,5% della popolazione totale.

Tabella 17–Immigrati per nazione Tabella 18 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona B2 Residenti per via – zona B1

Nazionalità N° % % cumulataAlbanesi 98 23,44% 23,44%Bengalesi 58 13,88% 37,32%Filippini 40 9,57% 46,89%Rumeni 38 9,09% 55,98%Peruviani 23 5,50% 61,48%Dominicani 14 3,35% 64,83%Cinesi 13 3,11% 67,94%Tunisini 13 3,11% 71,05%Ucraini 11 2,63% 73,68%Russi 8 1,91% 75,60%Spagnoli 8 1,91% 77,51%Bosniaci 7 1,67% 79,19%Colombiani 7 1,67% 80,86%Polacchi 7 1,67% 82,54%Boliviani 5 1,20% 83,73%Bulgari 5 1,20% 84,93%Francesi 5 1,20% 86,12%Tedeschi 5 1,20% 87,32%Brasiliani 4 0,96% 88,28%Greci 4 0,96% 89,23%Iraniani 4 0,96% 90,19%Jugoslavi 4 0,96% 91,15%Libanesi 4 0,96% 92,11%Croati 3 0,72% 92,82%Usa 3 0,72% 93,54%Argentini 2 0,48% 94,02%Austriaci 2 0,48% 94,50%Cameroun 2 0,48% 94,98%Marocchini 2 0,48% 95,45%Moldavi 2 0,48% 95,93%Pakistani 2 0,48% 96,41%Britannici 1 0,24% 96,65%Cubani 1 0,24% 96,89%Ecuadoregni 1 0,24% 97,13%Etiopi 1 0,24% 97,37%Ghanesi 1 0,24% 97,61%Irakeni 1 0,24% 97,85%Islandesi 1 0,24% 98,09%Israeliani 1 0,24% 98,33%Lettoni 1 0,24% 98,56%Nigeriani 1 0,24% 98,80%Olandesi 1 0,24% 99,04%Portoghesi 1 0,24% 99,28%Sri Lanka 1 0,24% 99,52%Turchi 1 0,24% 99,76%Ungheresi 1 0,24% 100,00%Totale 418

INDIRIZZO totale via tot. immigrati % immigratiVIA MATTEOTTI 275 74 26,91%LARGO CURIEL 5 0 0,00%

VIA BALDONI 10 0 0,00%VIA VOLTURNO 174 26 14,94%

VIA INDIPENDENZA 194 25 12,89%VIA VILLAREY 159 12 7,55%VIA CARDETO 316 16 5,06%

PIAZZALE MARTELLI 61 6 9,84%PIAZZA MALATESTA 137 4 2,92%

VIA GOITO 307 30 9,77%VIA CAVORCHIE 34 2 5,88%

LARGO BELVEDERE 78 4 5,13%PIAZZA VENERINI 7 0 0,00%

VIA ELIA 15 4 26,67%VIA CARDUCCI 20 2 10,00%VIA MAGENTA 87 28 32,18%VIA DI BIAGIO 132 12 9,09%

VIA SAN CATALDO 1 0 0,00%VIA SAN PIETRO 102 11 10,78%

VIA SCOSCIACAVALLI 199 48 24,12%VICOLO STELLUTO 24 7 29,17%

VIA FANTI 126 5 3,97%VICOLO DEL SOLITARIO 34 0 0,00%VICOLO SAN GAETANO 4 0 0,00%

VIA DEL FARO 99 3 3,03%VIA DELL'OSPIZIO 17 0 0,00%

VIA ORSINI 34 1 2,94%VIA MATAS 237 41 17,30%

VIA BIRARELLI 21 0 0,00%VIA BERNABEI 108 8 7,41%

SCALE SAN FRANCESCO 30 0 0,00%PIAZZA SAN FRANCESCO 57 6 10,53%

VIA PIZZECOLLI 113 1 0,88%VICOLO FOSCHI 15 0 0,00%

VICOLO DELLA STORTA 4 2 50,00%VICOLO DEI TRIBUNALI 2 0 0,00%

PIAZZA STRACCA 108 0 0,00%VIA LE RUPI COMUNALI 5 1 20,00%

VIA CATENA 1 0 0,00%VIA DEGLI ARANCI 2 2 100,00%

VIA BONDA 16 7 43,75%LUNGOMARE VANVITELLI 30 0 0,00%

VIA SAFFI 69 17 24,64%VICOLO DELLA SERPE 30 3 10,00%

VIA LOGGIA 33 0 0,00%VIA FERRETTI GABRIELE 7 1 14,29%

VIA PIO II 1 0 0,00%VIA DEL GUASCO 22 5 22,73%SCALONE NAPPI 4 0 0,00%

VIA GIOVANNI XXIII 37 4 10,81%VIA CALATAFIMI 6 0 0,00%

PIAZZALE DELLE ERBE 2 0 0,00%TOTALE 3611 418 11,58%

5,26%Percentuale sul totale imm. della città Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

  

127  

3.1.3) Centro storico – Colle Astagno: Microzona B3

La B3 si poggia in uno dei colli più antichi di Ancona: l’Astagno. In questa

microzona catastale risiede il 5,84% degli immigrati della città (Tab.20). Il rapporto tra

residenti e immigrati è del 9,11%.  

Tabella 19 – Immigrati per nazione Tabella 20 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona B3 Residenti per via – zona B3

    

Naz. di provenienza N° % % cum. Albania 70 15,09% 15,09%

Perù 54 11,64% 26,72%Bangladesh 43 9,27% 35,99%

Romania 42 9,05% 45,04%Tunisia 31 6,68% 51,72%Filippine 30 6,47% 58,19%

Jugoslavia 16 3,45% 61,64%R. Dominicana 15 3,23% 64,87%

Ucraina 14 3,02% 67,89%Polonia 13 2,80% 70,69%Bolivia 11 2,37% 73,06%Grecia 10 2,16% 75,22%

Cameroun 9 1,94% 77,16%Spagna 9 1,94% 79,09%Marocco 7 1,51% 80,60%Nigeria 7 1,51% 82,11%Russia 7 1,51% 83,62%Sudan 7 1,51% 85,13%Cina 6 1,29% 86,42%

Argentina 5 1,08% 87,50%Bosnia 4 0,86% 88,36%

Bulgaria 4 0,86% 89,22%Iraq 4 0,86% 90,09%Siria 4 0,86% 90,95%

Brasile 3 0,65% 91,59%Egitto 3 0,65% 92,24%

G. Bretagna 3 0,65% 92,89%Algeria 2 0,43% 93,32%

Colombia 2 0,43% 93,75%Germania 2 0,43% 94,18%

Ghana 2 0,43% 94,61%Iran 2 0,43% 95,04%

Libano 2 0,43% 95,47%Moldova 2 0,43% 95,91%

Portogallo 2 0,43% 96,34%Thailandia 2 0,43% 96,77%

Afghanistan 1 0,22% 96,98%Australia 1 0,22% 97,20%

C. D'Avorio 1 0,22% 97,41%Corea 1 0,22% 97,63%

Croazia 1 0,22% 97,84%Cuba 1 0,22% 98,06%

Francia 1 0,22% 98,28%India 1 0,22% 98,49%

Israele 1 0,22% 98,71%Palestina 1 0,22% 98,92%R. Ceca 1 0,22% 99,14%

R. Sudafricana 1 0,22% 99,35%Slovacchia 1 0,22% 99,57%

Somalia 1 0,22% 99,78%Ungheria 1 0,22% 100,00%Totale 464 100,00%     

INDIRIZZO totale via totale immigrati % immigratiVIA PALESTRO 50 13 26,00%

VIA SAN MARTINO 169 15 8,88%VIA VECCHINI 2 0 0,00%

LARGO BEVILACQUA 25 0 0,00%VIA VITTORIO VENETO 497 29 5,84%

VIA MARSALA 76 29 38,16%VIA MONTEBELLO 112 17 15,18%VIA REDIPUGLIA 535 32 5,98%

VIA TORRIONI 240 32 13,33%VIA VENTINOVE SETTEMBRE 78 27 34,62%

VIA CURTATONE 264 19 7,20%VIA VILLAFRANCA 2 0 0,00%

VIA NOVELLI 89 12 13,48%VIA SANTO STEFANO 360 37 10,28%

VIA OSLAVIA 162 7 4,32%VIA BEZZECCA 147 1 0,68%VIA OBERDAN 89 1 1,12%VIA LEOPARDI 23 0 0,00%VIA LA CUPA 14 0 0,00%VIA AD ALTO 69 4 5,80%

PIAZZA DA SANGALLO 77 1 1,30%VIA SIMEONI 21 1 4,76%

PIAZZA CAVOUR 33 1 3,03%VIA BARILARI 66 6 9,09%VIA CIALDINI 620 50 8,06%

VIA ASTAGNO 367 29 7,90%VIA PODESTI 315 34 10,79%

VICOLO MALACARI 3 0 0,00%VICOLO PAPIS 30 0 0,00%

VICOLO SAN SPIRIDIONE 37 1 2,70%VICOLO DELLA REGINA 26 0 0,00%

VICOLO SAN MARCO 12 0 0,00%VICOLO PALOMBA 8 0 0,00%

VIA CIRCONVALLAZIONE 355 39 10,99%VIA SAN MARCELLINO 121 2 1,65%

VIA RUPI XXIX SETTEMBRE 107 24 22,43%VICOLO OSCURO 6 1 16,67%

Totale 5094 464 9,11%5,84%Percentuale migranti rispetto al totale  

   Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione. 

Le comunità più numerose (Tab. 19) sono gli Albanesi (70), i Peruviani (54), i

Bengalesi (43) e i Rumeni (42). Sotto questo profilo le arterie stradali più

rappresentative sono Via Cialdini (50) con un rapporto tra residenti e immigrati

dell’8,06%, Via Podesti (34-10,79%), Via Santo Stefano (37- 10,20%) e Via Marsala

  

128  

(29- 38,16%). La B3 ospita al suo interno alcuni uffici pubblici, infrastrutture culturali e

sportive: tra queste citiamo il cinema multisala Goldoni (via Montebello), le filiali di

banche e di istituzioni come l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia del Territorio (via

Palestro) il vecchio palazzetto dello Sport ora in via di dismissione (Via Veneto) e il

Teatro Sperimentale (via Redipuglia). Al suo interno è ubicato anche il Parco della

Cittadella. Questa zona verde, vero e proprio bacino di famiglie nei mesi estivi e

primaverili, è la più importante della città. Infine bisogna citare Piazza Cavour che fino

ad ora è stata utilizzata come stazione degli autobus. Tra qualche anno questa funzione

sarà dislocata in un’area adiacente la stazione ferroviaria. Nella B3 sono censite 5094

persone pari al 5,04% della popolazione totale.

3.1.4) Via S. Margherita, Pietralacroce: Microzone B4 e B5 La B4 e la B5 sono principalmente residenziali e, come si è osservato nel

paragrafo 2, nell’ipotetico acquisto di un’abitazione di 60 mq, esprimevano i valori più

elevati rispettivamente di 157.500 e 160.800 euro. In questa zona, dove molte sono le

ville e in particolare nella microzona B4, la popolazione residente (Tab.22) è

rispettivamente di 1.176 (1,16%) e di 3.433persone (3,14%). L’area si caratterizza per la

vicinanza al mare ed è una via di accesso alla zona più bella della città dal punto di

vista naturalistico: il Monte Conero.

Tabella 21 – Immigrati per nazione Tabella 22 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona B4 Residenti per via – zona B4

Naz. di provenienza N° % % cum. Ucraina 11 25,00% 25,00%

Romania 7 15,91% 40,91%Perù 4 9,09% 50,00%

Germania 4 9,09% 59,09%Albania 2 4,55% 63,64%Croazia 2 4,55% 68,18%Ecuador 2 4,55% 72,73%Filippine 2 4,55% 77,27%Moldavia 2 4,55% 81,82%Tunisia 2 4,55% 86,36%

Australia 1 2,27% 88,64%Bolivia 1 2,27% 90,91%Brasile 1 2,27% 93,18%Libia 1 2,27% 95,45%USA 1 2,27% 97,73%

Venezuela 1 2,27% 100,00%Totale 44 100,00%

INDIRIZZO totale via tot. immigrati % immigratiVIA THAON DI REVEL 70 7 10,00%VIA S. MARGHERITA 441 24 5,44%VIA DELLA PERGOLA 346 4 1,16%

VIA POLA 28 1 3,57%VIA SELANDARI 104 6 5,77%VIA SALVOLINI 110 2 1,82%

VIA CAUCCI 77 0 0,00%Totale 1176 44 3,74%

0,55%% Immigrati rispetto al totale Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

  

129  

Riferito alla dotazione di infrastrutture si rileva la presenza del parco pubblico

di Forte Altavilla (via Ciarafoni), dei campi da Tennis (inizio di Via della Ferrovia) e

del Palascherma (via Angelini). Le suddette infrastrutture sono ubicate nella zona B5.

Per quanto concerne gli spazi pubblici la B5 non contiene luoghi rilevanti in quanto non

si notano piazze e spazi di ritrovo eccezion fatta per il Forte Altavilla. La B4 ospita in

una zona adiacente il Viale della Vittoria l’area del Passetto: un parco pubblico dotato

di attrezzature per l’infanzia, della Piscina Comunale e della pista di pattinaggio.

Dalla tabella 21 si nota come nella B4 il numero di immigrati sia irrisorio: 44

persone pari allo 0,55% del totale. Di questi la comunità con il numero più elevato è

quella degli Ucraini. È plausibile, vista la zona, come questi possano essere colf o

badanti.

Tabella 23 – Immigrati per nazione Tabella 24 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona B4 Residenti per via – zona B4

Naz. di provenienza N° % % cum. Romania 9 10,71% 10,71%

Perù 8 9,52% 20,24%Ucraina 8 9,52% 29,76%Albania 8 9,52% 39,29%Filippine 7 8,33% 47,62%Polonia 6 7,14% 54,76%Nigeria 5 5,95% 60,71%Ghana 3 3,57% 64,29%Spagna 3 3,57% 67,86%Brasile 2 2,38% 70,24%

C. Verde 2 2,38% 72,62%Francia 2 2,38% 75,00%

Giordania 2 2,38% 77,38%Jugoslavia 2 2,38% 79,76%Moldova 2 2,38% 82,14%

Slovacchia 2 2,38% 84,52%USA 2 2,38% 86,90%

Belgio 1 1,19% 88,10%Bulgaria 1 1,19% 89,29%R. Ceca 1 1,19% 90,48%Croazia 1 1,19% 91,67%Cuba 1 1,19% 92,86%

Grecia 1 1,19% 94,05%Haiti 1 1,19% 95,24%

Marocco 1 1,19% 96,43%Portogallo 1 1,19% 97,62%

San Marino 1 1,19% 98,81%Svezia 1 1,19% 100,00%Totale 84 100,00%

INDIRIZZO totale via tot. immigrati % immigratiVIA DEL CONERO 804 30 3,73%

VIA ANGELINI 520 8 1,54%VIA SALMONI 68 4 5,88%VIA AVVENATI 75 2 2,67%

VIA DELLA FERROVIA 103 9 8,74%VIA ZUCCARI 470 3 0,64%

VIA CIARAFONI 106 0 0,00%VIA BARTOLINI 138 5 3,62%

VIA MARSIGLIANI 194 0 0,00%VIA PELLICCIA 149 5 3,36%

VIA CAGLI 230 2 0,87%VIA VECCHIA PIETRALACROCE 180 3 1,67%

VIA MONTE VENANZIO 139 2 1,44%VIA DI PIETRALACROCE 246 11 4,47%

VIA MONTE PELAGO 11 0 0,00%Totale 3433 84 2,45%

1,06%% immigrati rispetto al totale Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

 

  

130  

La B5 (Tab. 24) presenta una popolazione totale pari a 3.433 di cui 84 sono

immigrati (lo 1,06% del totale cittadino). Il rapporto tra residenti e immigrati è del

2.45%. Le comunità più rappresentative sono i Peruviani, i Rumeni e i Filippini.  

3.1.5) Centro storico – zona Corsi: Microzona B6 La B6 si può considerare come una vera e propria area naturale: quella del

commercio, dell’artigianato, degli uffici, del divertimento e della politica.

Questo può essere dimostrato attraverso una serie di dati. Come si osserva dalla

tabella n°25 la zona B6 mostra i valori più elevati sia per quanto riguarda i Negozi che

per gli Uffici.

Tabella 25 – Prezzo di compravendita di uffici e negozi nella fascia centrale

min min

max max

1.900 2.000 2.800 2.600 2.000 2.000 2.800 2.700

2.000 2.100

3.000 2.800 1.700 1.800 2.500 2.400 1.600 1.600 2.300 2.400 3.100 2.200 4.600 3.000 1.700 1.600 2.300 2.500 2.000 1.900 2.900 2.629 1.580 1.620 2.180 2.260 1.300 1.533 1.833 2.033 1.138 1.300 1.663 1.800

valori medi zona suburbana 1.400 1.550

valori medi zona periferica 1.567 1.783

2.264

valori medi zona semicentrale 1.880 1.940

2.600

2.050

2.100

2.000

2.300

2.350

2.450

2.450

Uffici

2006

med

B63.850

B72.000

B42.100

B51.950

cen

tral

e

B12.350

B22.400

B3

Destinazion d'uso commerciale (valori immobiliari: €/mq)

Negozi

2006

fasce med

borgo rodi - via bocconi

valori medi zona centrale

Pietralacroce

C.so Garibaldi - c.so stamira - c.so Stamira - Piazza del Plebiscito

passetto - Santa Margherita

2.500

c.so Matteotti - p.zza del Senato - Villarey

v.le della Vittoria - Rione Adriatico

p.zza Cavour - pzza Pertini - v. Vittorio Veneto - Capodimonte - v. Podesti - v. Cialdini - v. Astagno - v.

della Loggia

microzone limiti toponomastici

Fonte: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”

Le caratteristiche della zona sono fornite dal “Report sullo stato dell’ambiente”

del 2001 edito dal comune di Ancona. In questo paper vengono descritte le vie

commerciali con il numero più alto di esercizi: nella zona della Prima Ancona le vie

commerciali sono 50 mentre al Piano S.Lazzaro (Seconda Ancona) sono 12 e alla

Baraccola (Terza Ancona) 29. Il centro storico è zona di artigianato: le vie artigianali

  

131  

nella Prima Ancona sono 55, nella Seconda Ancona 13 e alla Baraccola 6832. Riguardo

alle strade con una maggiore concentrazione di attività dedicate al commercio il

Comune nel 2001 stilò una classifica con le prime dieci vie. Tra queste vi erano Corso

Garibaldi, Via degli Orefici, Corso Mazzini, Corso Stamira e Piazza del Plebiscito che

sono comprese nella microzona B6. L’attività principale è relativa all’abbigliamento. Il

Comune stilò anche una classifica per le vie con maggiore concentrazione di attività

artigianali: tra queste si incontrano Via degli Orefici e Piazza del Plebiscito. La prima è

caratterizzata dall’artigianato artistico e la seconda dall’artigianato di servizio33.

Nella B6 si svolge, inoltre, parte della vita culturale e mondana della città: è in

questa zona, infatti, che si colloca il Teatro delle Muse ma anche una serie di bar, pub e

ristoranti tipici dove la popolazione anconetana, e in particolare i giovani, suole

utilizzare come luogo di incontro. La zona dei Bar e dei Pub è dislocata nella parte ad

est di quest’area: quella che per intenderci comprende la Piazza del Plebiscito e le

stradine che la collegano ai corsi principali.

È naturale dunque che in quest’area la concentrazione di residenti non sia

rilevante (Tab.27).

Tabella 26 – Immigrati per nazione Tabella 27 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona B6 Residenti per via – zona B6

Naz. di provenienza N° % % cum. Bangladesh 34 21,94% 21,94%

Filippine 26 16,77% 38,71%Jugoslavia 14 9,03% 47,74%Romania 11 7,10% 54,84%

Perù 10 6,45% 61,29%Albania 8 5,16% 66,45%Polonia 7 4,52% 70,97%Libano 6 3,87% 74,84%Ucraina 6 3,87% 78,71%Senegal 4 2,58% 81,29%Croazia 3 1,94% 83,23%

R. Dominicana 3 1,94% 85,16%Russia 3 1,94% 87,10%

Giordania 2 1,29% 88,39%Grecia 2 1,29% 89,68%

Ungheria 2 1,29% 90,97%Argentina 1 0,65% 91,61%G. Bret. 1 0,65% 92,26%

Colombia 1 0,65% 92,90%C. D'Avorio 1 0,65% 93,55%

Ecuador 1 0,65% 94,19%Iran 1 0,65% 94,84%

Marocco 1 0,65% 95,48%Mozambico 1 0,65% 96,13%

Olanda 1 0,65% 96,77%USA 1 0,65% 97,42%

Svezia 1 0,65% 98,06%Tanzania 1 0,65% 98,71%Tunisia 1 0,65% 99,35%Bosnia 1 0,65% 100,00%Totale 155 100,00%

INDIRIZZO totale via totale immigrati percentuale immigratiCORSO GARIBALDI 111 25 22,52%

CORSO MAZZINI 187 62 33,16%CORSO STAMIRA 32 12 37,50%

VIA ZAPPATA 5 0 0,00%VIA CASTELFIDARDO 12 0 0,00%

PIAZZA ROMA 37 2 5,41%PIAZZA STAMIRA 35 18 51,43%VIA BENINCASA 12 4 33,33%VIA DEL GALLO 21 12 57,14%VIA SIMONETTI 5 0 0,00%

VIA GIOIA 10 2 20,00%VIA TRAFFICO 4 0 0,00%

VIA LATA 14 1 7,14%VIA PADRE GUIDO 2 0 0,00%

VIA BECCHERIA 9 0 0,00%VIA DEGLI OREFICI 42 6 14,29%PIAZZA PLEBISCITO 115 3 2,61%PIAZZA KENNEDY 12 4 33,33%

PIAZZA DELLA REPUBBLICA 13 0 0,00%VIA MENICUCCI 11 1 9,09%

LARGO SACRAMENTO 12 0 0,00%VIA GRAMSCI 6 0 0,00%

LARGO SAN COSMA 6 2 33,33%VIA BUONCOMPAGNO 18 1 5,56%VIA DELLA PESCHERIA 7 0 0,00%

Totale 738 155 21,00%1,95%% di immigrati rispetto al totale  

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.                                                             32 Comune di Ancona (2001), “Report sullo Stato dell’Ambiente”, p. 109. 33 Ibid. p. 111

  

132  

Come si evince dalla Tabella 27, i residenti sono appena 738, pari allo 0,72%

dell’intera popolazione. Emerge, tuttavia, un rapporto tra residenti e immigrati del 21%.

Il dato deve, però, essere interpretato perché, come abbiamo già detto nel paragrafo

descrivente la microzona B1, alcune di queste persone potrebbero svolgere il lavoro di

colf o badanti cosa che supporrebbe una mancata scelta abitativa. Questo vale

soprattutto per i Filippini (16,77%) e per i Rumeni (7,1%). Plausibilmente il numero

elevato di Bengalesi può essere dovuto al tipo di lavoro. Infatti, le persone di questa

comunità sono impegnate nell’industria e, quindi, la loro presenza nella zona sarebbe

giustificata dalla vicinanza con il Porto. Un altro elemento di interesse è il mercato che

si svolge ogni giorno in Corso Mazzini dove i Bengalesi svolgono il lavoro di

commercianti ambulanti. È nella suddetta strada, infatti, che si concentrano

maggiormente le persone di questa comunità.

 

3.1.6) Borgo Rodi – Regione: Microzona B7

La B7 è un’area che seppur classificata come centrale svolge un ruolo di cerniera

tra la zona popolare del Piano S. Lazzaro e il centro storico situandosi nel lato nord del

colle Guasco. Riguardo alla tipologia infrastrutturale si rileva la presenza di molti

istituti superiori tra cui l’Istituto d’Arte, il Liceo Classico (via Michelangelo), l’Istituto

Magistrale, l’Istituto Tecnico Commerciale e il Liceo Linguistico (via Bocconi). Si

situano, inoltre, gli importanti uffici della Regione Marche e della Questura.

Relativamente alle aree verdi si ubicano il Parco del Pincio, i giardini di Piazza Fontana

e il parco del Tiziano.

La zona è adiacente al Parco della Cittadella (B3). Nella B7 abitano 4558

persone pari al 4,19%. Non si evidenzia un numero rilevante di immigrati che sono

appena 154 e rappresentano l’1,94% del totale. Il rapporto tra residenti e immigrati è del

4,21%. Le comunità più numerose (Tab. 28) sono i Peruviani (31), gli Albanesi (21), i

Filippini (20), gli Ucraini (17) e i Rumeni(16).

  

133  

Tabella 28 – Immigrati per nazione Tabella 29 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona B7 Residenti per via – zona B7

Naz. di provenienza N° % % cum. Perù 31 16,15% 16,15%

Albania 21 10,94% 27,08%Filippine 20 10,42% 37,50%Ucraina 17 8,85% 46,35%

Romania 16 8,33% 54,69%Nigeria 8 4,17% 58,85%Bolivia 7 3,65% 62,50%Tunisia 7 3,65% 66,15%

Giordania 6 3,13% 69,27%Polonia 6 3,13% 72,40%

Bangladesh 5 2,60% 75,00%R. Dominicana 5 2,60% 77,60%

Iran 4 2,08% 79,69%Moldova 4 2,08% 81,77%Brasile 3 1,56% 83,33%Cuba 3 1,56% 84,90%

Ghana 3 1,56% 86,46%Marocco 3 1,56% 88,02%Colombia 2 1,04% 89,06%

Gran Bretagna 2 1,04% 90,10%Liberia 2 1,04% 91,15%

Senegal 2 1,04% 92,19%Argentina 1 0,52% 92,71%

Austria 1 0,52% 93,23%Bulgaria 1 0,52% 93,75%

Cina 1 0,52% 94,27%Germania 1 0,52% 94,79%

Irlanda 1 0,52% 95,31%Jugoslavia 1 0,52% 95,83%

Lettonia 1 0,52% 96,35%Olanda 1 0,52% 96,88%R. Ceca 1 0,52% 97,40%Russia 1 0,52% 97,92%

Slovacchia 1 0,52% 98,44%Spagna 1 0,52% 98,96%

Sri Lanka 1 0,52% 99,48%Uganda 1 0,52% 100,00%Totale 192 100,00%

INDIRIZZO totale via tot. immigrati % immigratiVIA OTTO MARZO 93 1 1,08%VIA GERVASONI 331 1 0,30%

VIA MONTESSORI 165 10 6,06%VIA BACCARANI 162 6 3,70%VIA SCANDALI 286 11 3,85%

VIA VERDI 29 0 0,00%VIA XXV APRILE 509 15 2,95%

VIA MONTE MARINO 224 16 7,14%VIA MARINI 491 13 2,65%

VIA BOCCONI 360 17 4,72%VIA BRAMANTE 27 0 0,00%

PIAZZA FONTANA 68 1 1,47%VIA TIZIANO 435 14 3,22%VIA SANZIO 411 23 5,60%VIA ROSSINI 182 20 10,99%VIA SACCONI 42 0 0,00%

STR. P. MONTIROZZO 89 6 6,74%PIAZZALE DELLA LIBERTA' 1 0 0,00%

VIA BARBIERI 34 1 2,94%VIA DEL CANALE 61 10 16,39%

VIA DI TULLIO 42 1 2,38%VIA GENTILE DA FABRIANO 24 1 4,17%

VIA GENTILONI 205 4 1,95%VIA MICHELANGELO 228 15 6,58%VIA SAN COSTANZO 28 0 0,00%

VIA SPONTINI 31 6 19,35%Totale 4558 192 4,21%

2,42%% di immigrati rispetto al totale

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione

3.2) Fascia Semicentrale:

Come si è comprovato nel paragrafo 2 la fascia semicentrale comprende le

microzone C1, C2, C3, C4 e C5. L’area in questione comprende un territorio che,

seppur contiguo, risulta essere molto vasto: se la C1, il quartiere Archi- Montirozzo, si

ubica in una posizione strategica situandosi tra il centro della città e il Piano S. Lazzaro,

le altre zone come la C3 e la C4 sfiorano la periferia della città. La mappa 8 mostra,

inoltre, la microzona C5: il porto di Ancona. Come abbiamo visto precedentemente i

valori immobiliari di questa fascia risultano alquanto differenziati: si incontra, infatti, il

valore più basso di tutto l’intero territorio nella C1 e un valore mediamente alto della

C3.

  

134  

Mappa 8 - Divisione di Ancona in microzone catastali – Fascia semicentrale

Fonte: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”. Nostra elaborazione

3.2.1) Quartiere Archi – Montirozzo: Microzona C1. La C1 comprende il quartiere Archi-Montirozzo. Come si nota dalla mappa 8 la

zona rivela un’estensione territoriale piuttosto esigua ma anche un’alta densità di

popolazione. Il quartiere si situa ai piedi del Colle Astagno in quel lato della città che

già dall’ ‘800 veniva considerata prima periferia di Ancona. Gli archi che

contraddistinguono il quartiere furono costruiti all’arrivo dei Savoia. Questa zona si

caratterizzò sempre come il quartiere più popolare. Come si è osservato nel paragrafo 1

fu in questa zona che sorsero le prime case del popolo. Non fu, quindi, un caso che nella

suddetta area si svolsero una parte dei motti della Settimana Rossa (1914).

Negli anni si nota un certo degrado. Infatti, come si è osservato nelle tabelle sui

valori catastali, la zona mostra i valori più bassi dell’intera città sia per quanto concerne

i vani in locazione che in compravendita. Il quartiere ospita al proprio interno l’edificio

storico della Mole Vanvitelliana: una costruzione pentagonale situata come un isola a

ridosso del porto che nel ‘700 fu utilizzata come lazzaretto della città. Oggi la Mole

viene impiegata come museo e come cinema all’aperto nei mesi estivi. Un’altra

infrastruttura è il parcheggio multipiano di recente ultimazione. In una zona

  

135  

estremamente contigua (C2), si situa il Centro Giovanile (Via Marchetti). Questa

struttura propone una serie di attività sociali per il quartiere e per la città.

Tabella 29 – Immigrati per nazione di provenienza–Zona C1

Naz. di provenienza N° % % cum. Albania 177 30,94% 30,94%

Bangladesh 97 16,96% 47,90%Romania 42 7,34% 55,24%

Cina 48 8,39% 63,64%Tunisia 31 5,42% 69,06%

Perù 28 4,90% 73,95%Ucraina 18 3,15% 77,10%Marocco 14 2,45% 79,55%Ghana 12 2,10% 81,64%Croazia 9 1,57% 83,22%Polonia 8 1,40% 84,62%Senegal 8 1,40% 86,01%

Sri Lanka 8 1,40% 87,41%R. Dominicana 7 1,22% 88,64%

Bosnia 6 1,05% 89,69%Filippine 6 1,05% 90,73%Nigeria 5 0,87% 91,61%Bolivia 4 0,70% 92,31%Egitto 4 0,70% 93,01%Grecia 4 0,70% 93,71%Angola 3 0,52% 94,23%

Azerbaijan 3 0,52% 94,76%Jugoslavia 3 0,52% 95,28%Moldova 3 0,52% 95,80%

Slovacchia 3 0,52% 96,33%Algeria 2 0,35% 96,68%

Argentina 2 0,35% 97,03%Bielorussia 2 0,35% 97,38%C. d'Avorio 2 0,35% 97,73%

Iran 2 0,35% 98,08%Venezuela 2 0,35% 98,43%

Brasile 1 0,17% 98,60%Colombia 1 0,17% 98,78%

Cuba 1 0,17% 98,95%Iraq 1 0,17% 99,13%

Liberia 1 0,17% 99,30%Palestina 1 0,17% 99,48%Russia 1 0,17% 99,65%Siria 1 0,17% 99,83%

Spagna 1 0,17% 100,00%Totale 572 100,00%         

INDIRIZZO totale via Tot. immigrati % immigratiVIA MARCONI 674 269 39,91%VIA MAMIANI 286 89 31,12%

VIA FORNACI COMUNALI 250 60 24,00%VIA VASARI 286 60 20,98%

VIA DEL CROCIFISSO 80 20 25,00%VIA PERGOLESI G.B. 262 67 25,57%

VIA DEI PICENI 40 7 17,50%Totale 1878 572 30,46%

7,20%% immigrati rispetto al totale  

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione

La popolazione residente (Tab. 30)34 risulta di appena 1.878 unità pari all’1,82%

della popolazione totale. Gli immigrati (Tab. 29) sono, invece, 572 pari al 7,20% del

totale. Il rapporto tra residenti e immigrati (30,46%) svela l’esistenza di una vera e

propria area cosmopolita. Come si osserva dalla tabella 29 le comunità sono 40 di cui la                                                             34 Il dato include alcuni errori e in particolare Via Mamiani e Via Marconi. Per quanto concerne Via Mamiani abbiamo deciso di ricomprenderla in questa zona in quanto situata in una posizione contigua. Per quanto concerne Via Marconi bisogna tenere in considerazione come questa arrivi di fatto davanti alla stazione attraversando anche la C2. Per migliori chiarimenti vedesi l’allegato A.

Tabella 30 – Rapporto Immigrati / Residenti per via – zona C1

  

136  

più numerosa è l’Albanese con 177 persone, pari al 30,94% del totale nella microzona.

La seconda comunità è la Bengalese con 97 presenze (16,96%) la terza è la Cinese (48)

e la quarta è la Rumena (42). La percentuale cumulata evidenzia un valore pari al

63,64% per la somma di queste 4 comunità. Tutte le vie mostrano un significativo

rapporto tra residenti e immigrati e in particolare Via Marconi dove la percentuale

arriva quasi al 40%.

3.2.2) Piano S. Lazzaro, Stazione, Via Flaminia: Microzona C2. La microzona C2 comprende quello che nel comune gergo anconetano viene

denominato Piano San Lazzaro. Questa zona ha avuto un’evoluzione espansiva a partire

dagli anni ’50 dove vennero costruite le case dormitorio dei ferrovieri. La microzona in

questione comprende altre zone come la stazione la Palombella ( zona a nord della città

consolidata non comprendente le frazioni).

La suddetta area si distingue per l’alta concentrazione di imprese artigiane e di

attività legate al commercio. Della classifica già vista nel paragrafo concernente l’area

B6, sappiamo come l’8,5% di tali imprese si collochi in questa area35 con ben 13 vie

dedicate a questo tipo di attività. Nel report sullo stato dell’ambiente, edito dal Comune

di Ancona nel 2001, vengono classificate le imprese artigiane con una tripla tipologia:

Artigianato di Servizio, Artigianato Artistico e Altro Artigianato. In questo caso la zona

del Piano San Lazzaro mostra per la prima tipologia una percentuale del 48,7%, per la

seconda dell’8,6% e per la terza del 42,8%. Tra le prime dieci strade con il numero più

elevato delle suddette attività emergono Piazza Ugo Bassi al primo posto, Via Martiri

della Resistenza al quarto posto e Corso Carlo Alberto al quinto posto. Queste vie si

ubicano nella zona C2. Le attività prevalenti in questo caso riguardano l’artigianato di

servizio.

La zona in questione si caratterizza per le attività commerciali. Anche in questo

caso Piazza Ugo Bassi, Via Martiri della Resistenza e Corso Carlo Alberto si trovano

nella classifica delle prime dieci vie della città per questo tipo di attività. La prima è

prevalentemente dedicata all’abbigliamento, la seconda agli alimentari e la terza ad

“Altri Beni”. In Via Martiri della Resistenza risiedono infatti le sedi di Banche e

Assicurazioni ma anche i principali negozi di Computer della città.

                                                            35 Comune di Ancona (2001), “Report sullo stato dell’Ambiente”, p. 108 

  

137  

In ogni caso l’area subisce, da dieci anni a questa parte, la concorrenza della

zona Baraccola (E4). Quest’ultima parte della città, come vedremo in seguito, è stata

oggetto di molte trasformazioni. Se inizialmente si caratterizzava per essere una zona

prevalentemente industriale, adesso si contraddistingue per essere il luogo

d’insediamento della grande distribuzione.

Tabella 31 – Immigrati per nazioni Tabella 32 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona C2 Residenti per via – zona C2

Naz. di provenienza N° % % cum. Albania 361 15,58% 15,58%

Bangladesh 346 14,93% 30,51%Romania 232 10,01% 40,53%

Cina 203 8,76% 49,29%Filippine 158 6,82% 56,11%Tunisia 147 6,34% 62,45%

Perù 126 5,44% 67,89%Ghana 64 2,76% 70,65%Ucraina 63 2,72% 73,37%Marocco 59 2,55% 75,92%

R. Dominicana 54 2,33% 78,25%Nigeria 46 1,99% 80,23%

Moldova 43 1,86% 82,09%Iran 35 1,51% 83,60%

Polonia 29 1,25% 84,85%Croazia 27 1,17% 86,02%Bolivia 23 0,99% 87,01%India 21 0,91% 87,92%

Grecia 17 0,73% 88,65%Libano 17 0,73% 89,38%Algeria 14 0,60% 89,99%Cuba 14 0,60% 90,59%

Liberia 14 0,60% 91,20%Senegal 14 0,60% 91,80%Brasile 13 0,56% 92,36%Bosnia 12 0,52% 92,88%

Cameroun 12 0,52% 93,40%Pakistan 12 0,52% 93,91%Russia 11 0,47% 94,39%

Costa d'Avorio 10 0,43% 94,82%Jugoslavia 10 0,43% 95,25%Ecuador 8 0,35% 95,60%

Iraq 8 0,35% 95,94%Colombia 7 0,30% 96,25%

Eritrea 6 0,26% 96,50%Gran Bretagna 6 0,26% 96,76%

Spagna 6 0,26% 97,02%Francia 5 0,22% 97,24%

Argentina 4 0,17% 97,41%Macedonia 4 0,17% 97,58%Sri Lanka 4 0,17% 97,76%Bulgaria 3 0,13% 97,89%Egitto 3 0,13% 98,01%

Germania 3 0,13% 98,14%Giordania 3 0,13% 98,27%

Israele 3 0,13% 98,40%R. Ceca 3 0,13% 98,53%Turchia 3 0,13% 98,66%

Bielorussia 2 0,09% 98,75%Etiopia 2 0,09% 98,83%

Giappone 2 0,09% 98,92%Mauritious 2 0,09% 99,01%Palestina 2 0,09% 99,09%Paraguay 2 0,09% 99,18%

Siria 2 0,09% 99,27%Slovacchia 2 0,09% 99,35%

USA 2 0,09% 99,44%Azerbaijan 1 0,04% 99,48%Dominica 1 0,04% 99,53%Finlandia 1 0,04% 99,57%Georgia 1 0,04% 99,61%Guinea 1 0,04% 99,65%

Libia 1 0,04% 99,70%Lituania 1 0,04% 99,74%

Mauritania 1 0,04% 99,78%R. d. congo 1 0,04% 99,83%

R. Sudafricana 1 0,04% 99,87%Sierra Leone 1 0,04% 99,91%

Sudan 1 0,04% 99,96%Zambia 1 0,04% 100,00%Totale 2317 100,00%       

INDIRIZZO totale via tot. immigrati % immigratiCORSO CARLO ALBERTO 903 288 31,89%

LARGO BOVIO 34 6 17,65%LARGO SARNANO 145 19 13,10%PIAZZA BASSI UGO 194 69 35,57%

PIAZZA D'ARMI 120 35 29,17%PIAZZA ROSSELLI 128 65 50,78%

PIAZZALE MEDAGLIE D'ORO 75 23 30,67%VIA ALMAGIA' 73 12 16,44%VIA ARCEVIA 52 13 25,00%

VIA BENTIVOGLIO 4 0 0,00%VIA BERTI 131 21 16,03%

VIA CAPODISTRIA 192 42 21,88%VIA CERVI 208 18 8,65%

VIA CHIARAVALLE 88 10 11,36%VIA CIVITANOVA 20 1 5,00%

VIA CRIVELLI 340 10 2,94%VIA DALMAZIA 327 59 18,04%

VIA DE GASPERI 481 70 14,55%VIA DELLA RICOSTRUZIONE 38 1 2,63%

VIA FABRIANO 461 66 14,32%VIA FALCONARA 70 3 4,29%VIA FILOTTRANO 49 4 8,16%

VIA FIORINI 287 61 21,25%VIA FORTE SCRIMA 40 0 0,00%VIA FOSSOMBRONE 24 6 25,00%

VIA GENGA 28 0 0,00%VIA JESI 316 47 14,87%

VIA LAMATICCI 378 102 26,98%VIA LILLI 84 13 15,48%

VIA LORETO 95 26 27,37%VIA LOTTO 158 16 10,13%

VIA MACERATA 196 51 26,02%VIA MARCHETTI 216 57 26,39%

VIA MARTIRI RESISTENZA 552 71 12,86%VIA MATELICA 88 1 1,14%VIA NUMANA 7 0 0,00%VIA OSIMO 192 15 7,81%

VIA GENERALE PERGOLESI 118 20 16,95%VIA PERSIANI 108 11 10,19%VIA PESARO 675 39 5,78%VIA RAGNINI 105 13 12,38%VIA RAGUSA 83 8 9,64%

VIA RECANATI 161 26 16,15%VIA ROSSI LAURO 151 37 24,50%VIA ROSSI VINICIO 124 36 29,03%

VIA SALVI 2 0 0,00%VIA SARACINI 164 25 15,24%

VIA SASSOFERRATO 94 14 14,89%VIA SCRIMA 727 113 15,54%

VIA SEBENICO 47 0 0,00%VIA SENIGALLIA 236 49 20,76%

VIA SERRA SAN QUIRICO 6 2 33,33%VIA SIROLO 33 1 3,03%

VIA SPALATO 8 0 0,00%VIA TIBALDI 138 11 7,97%

VIA TOLENTINO 14 2 14,29%VIA URBINO 268 47 17,54%

VIA VALLE MIANO 376 34 9,04%VIALE COLOMBO 418 81 19,38%VIA QUARNARO 111 2 1,80%

VIA FLAMINIA 980 269 27,45%VIA BRUNO GIORDANO 332 88 26,51%PIAZZALE CAMERINO 26 0 0,00%

PIAZZALE EUROPA 19 0 0,00%VIA ASCOLI PICENO 1044 86 8,24%

VIA BOSCO 24 2 8,33%TOTALE 13386 2317 17,31%

29,15%% Immigrati rispetto al totale  

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione36 

                                                            36 Per quanto concerne Via Flaminia abbiamo utilizzato un dato che è quello della seconda circoscrizione. In questo modo, vista l’estensione di questa arteria abbiamo potuto ottenere un dato più significativo. Merito di questo lavoro è del sig. Baldantoni dell’Ufficio Anagrafe Comunale.

  

138  

La popolazione residente (Tab. 32) è formata da 13.386 persone pari al 13,25%

del totale. Di questi 2.317 sono immigrati ossia il 29,15 % del totale.

Sebbene tutta l’area esprima un’alta concentrazione bisogna osservare come in

realtà ci siano delle differenziazioni interne. Infatti, osservando la tabella 31, si nota

come le vie prevalentemente interessate al fenomeno immigrazione siano quelle

contigue con la microzona C1 (Archi). Quest’area parte da Piazza U. Bassi, si estende a

Piazza d’Armi e Via Cristoforo Colombo e arriva alla Stazione Ferroviaria per

proseguire al confine nord nella Via Flaminia. Tuttavia, l’immigrazione sembra

attestarsi all’interno della valle. Si deve considerare, infatti, il Corso Carlo Alberto

come compreso tra due colline. Ad esempio le vie che portano al quartiere di Posatora

come Via Ascoli Piceno, Via Falconara, Via Sirolo, (l’unica eccezione è Via Fabriano)

ecc.. mostrano dei valori irrisori sia per il numero assoluto di immigrati che nel loro

rapporto numerico con i residenti. Lo stesso vale Via Martiri della Resistenza e le vie

che la circondano, soprattutto a monte, nella parte contigua con microzona B7. Le vie

più rappresentative del fenomeno sono Corso Carlo Alberto con 288 immigrati e un

rapporto tra residenti e immigrati del 31,89%, Via Flaminia (269 – 27,45%), Via Scrima

(113 – 15,54%), Piazza Ugo Bassi (69 – 35,54%), Piazza Rosselli (65 – 50,78%).

Le comunità di immigrati sono 69. Sotto questo profilo si osserva la tendenza

generale al resto della città con le 14 comunità più numerose (vedesi cap. 2). Di queste

(Tab.31) si osserva al primo posto il collettivo albanese con 361 presenze e il 15,58%

degli immigrati della zona. A seguire la Bengalese (346 – 14,93%), la Rumena (232 –

10,01%), la Cinese (203 – 8,36%), la Filippina (158 – 6,82%), la Tunisina (147 –

6,34%), la Peruviana (126 – 6,44%), la Marocchina (59 – 2,55%), l’Ucraina (63 –

2,76%), la Ghanese (64 – 2,78%), la Dominicana (54 – 2,33%), la Moldova (43 –

1,86%), la Nigeriana (46 – 1,99%) e la Polacca (29 – 1,25%).

Riguardo alla comunità tunisina bisogna considerare, anche se non abbiamo i

dati numerici per affermarlo, come negli anni passati si situasse prevalentemente nella

zona C1. Il rapporto sociale del 2004 affermava, infatti, come la maggior parte delle

persone appartenenti a questa comunità soggiornasse nel quartiere Archi - Montirozzo.

Tuttavia, come si è osservato dal paragrafo precedente, i Tunisini in questa zona sono

appena 30 su un totale di 506 persone37. La maggior presenza nella zona C2 (147

                                                            37 Dati dell’ufficio Anagrafe Comunale del 17/8/2007.

  

139  

persone) può evidenziare quello che Burgess descriveva come fenomeno di successione:

una mobilità nello spazio.

   

3.2.3) Quartieri Pinocchio, Palombare, Via Maggini e Posatora: Microzona C3

La microzona C3 comprende i quartieri Palombare, Pinocchio e Posatora. Il

primo si è finora contraddistinto come zona funzionale dedicata principalmente al

commercio all’ingrosso. Tra le infrastrutture presenti si possono incontrare i campi

d’Atletica all’aperto e indoor. Si ubicano, inoltre, importanti funzioni per la vita della

città come la sede di Conero Ambiente (azienda di smistamento rifiuti). Tutte queste

strutture si collocano in Via del Commercio. Gli altri due quartieri continuano ad essere

delle importanti zone popolari che fanno da cerniera tra la città e la zona rurale

circostante.  

Tabella 33 – Immigrati per nazioni Tabella 34 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona C3 Residenti per via – zona C3

Naz. di provenienza N° % % cum. Romania 85 18,09% 18,09%Albania 75 15,96% 34,04%

Perù 45 9,57% 43,62%Tunisia 37 7,87% 51,49%Filippine 27 5,74% 57,23%Ucraina 22 4,68% 61,91%Marocco 16 3,40% 65,32%Polonia 16 3,40% 68,72%Algeria 15 3,19% 71,91%

Moldova 13 2,77% 74,68%R. Dominicana 12 2,55% 77,23%

Cameroun 10 2,13% 79,36%Croazia 10 2,13% 81,49%

Iran 10 2,13% 83,62%Bangladesh 9 1,91% 85,53%

Ghana 9 1,91% 87,45%Cina 8 1,70% 89,15%

C. D'Avorio 7 1,49% 90,64%Nigeria 6 1,28% 91,91%Brasile 4 0,85% 92,77%Egitto 4 0,85% 93,62%Grecia 4 0,85% 94,47%India 4 0,85% 95,32%

Jugoslavia 3 0,64% 95,96%Russia 3 0,64% 96,60%Spagna 2 0,43% 97,02%

Afganistan 1 0,21% 97,23%Argentina 1 0,21% 97,45%

Bosnia 1 0,21% 97,66%Colombia 1 0,21% 97,87%

Cuba 1 0,21% 98,09%Francia 1 0,21% 98,30%

Germania 1 0,21% 98,51%Iraq 1 0,21% 98,72%

S. Leone 1 0,21% 98,94%Siria 1 0,21% 99,15%

Slovacchia 1 0,21% 99,36%Somalia 1 0,21% 99,57%Svezia 1 0,21% 99,79%

Svizzera 1 0,21% 100,00%Totale 470 100,00%    

INDIRIZZO tot. via tot. Immigrati % immigratiSTR. LA CUPA DI POSATORA 26 1 3,85%

VIA BRODOLINI 132 6 4,55%VIA POSATORA 185 9 4,86%

VIA MONTE NERONE 85 7 8,24%VIA MONTE PENNINO 257 21 8,17%VIA MONTE VETTORE 983 31 3,15%VIA MONTI SIBILLINI 189 13 6,88%VIA MONTE PRIORE 124 11 8,87%

VIA KING 174 12 6,90%VIA ANDERS 80 5 6,25%VIA NENNI 172 14 8,14%

VIA TRIONFI 147 9 6,12%VIA MAGGINI 1139 116 10,18%

VIA MONTE CARPEGNA 170 5 2,94%VIA MONTAGNOLA 413 47 11,38%

STR. MONTE D'AGO 327 11 3,36%VIA DEL COMMERCIO 134 12 8,96%

VIA DELLE PALOMBARE 575 25 4,35%VIA DELL'INDUSTRIA 3 3 100,00%

VIA BARILATTI 195 2 1,03%VIA PEZZOTTI 77 10 12,99%

STR. DELLA MADONNETTA 434 15 3,46%VIA MONTE CARPEGNA 170 5 2,94%VIA MONTE SAN VICINO 370 5 1,35%

VIA COLLODI 264 3 1,14%VIA MONTE CATRIA 130 11 8,46%VIA DEL PINOCCHIO 133 14 10,53%

VIA CARTOCCI BARTOLOMEI 50 3 6,00%VIA CIPOLLONI 95 28 29,47%

VIA DE DOMINICIS 172 4 2,33%VIA DELL'AGRICOLTURA 43 0 0,00%VIA DELL'ARTIGIANATO 3 0 0,00%

VIA DELLA TECNICA 54 4 7,41%VIA DELL'AGRICOLTURA 3 3 100,00%

VIA EMENDABILI 100 1 1,00%VIA MINGAZZINI 30 0 0,00%VIA OFFAGNA 19 4 21,05%

TOTALE 7657 470 6,14%5,91%% di immigrati rispetto al totale

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione

  

140  

Nella C3 abitano (Tab. 34) 7.657 persone pari al 7,58% della popolazione totale.

Dall’analisi dei dati si osserva come l’area sia stata permeata in maniera marginale dalla

presenza di immigrati. Infatti, la tabella 34 mostra un rapporto del 6,14%. Come nel

resto dei casi le comunità più numerose (Tab.33) sono i Rumeni con 85 presenze e il

18,09 % del totale, gli Albanesi con 75 presenze (15,96%), i Peruviani con 45 presenze

(9,57%), i Filippini con 27 presenze (5,74%) e i Tunisini con 37 presenze (7,87%). Se

assumiamo gli immigrati come classe di persone di basso reddito si rileverebbe la

difficoltà nell’acquisto o nella locazione di abitazioni dato il prezzo più elevato della

fascia semicentrale (Tabelle 10-11-12-13). Gli immigrati sono 470 pari al 5,91% del

totale.

Se osserviamo le Tabelle 35 e 36, che indicano rispettivamente i residenti nel

rione di Posatora e del Pinocchio possiamo osservare una differenziazione.

Tabella 35 – Rapporto Immigrati Residenti del rione di Posatora

Indirizzo n° residenti n° immigrati %STR. LA CUPA DI POSATORA 26 1 3,85%

VIA BRODOLINI 132 6 4,55%VIA POSATORA 185 9 4,86%

VIA MONTE NERONE 85 7 8,24%VIA MONTE PENNINO 257 21 8,17%VIA MONTE VETTORE 983 31 3,15%VIA MONTI SIBILLINI 189 13 6,88%VIA MONTE PRIORE 124 11 8,87%

VIA KING 174 12 6,90%VIA ANDERS 80 5 6,25%

Totale 2235 116 5,19% Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

Tabella 36 – Rapporto Immigrati Residenti del rione del Pinocchio

Indirizzo n° residenti n° immigrati %STR. DELLA MADONNETTA 434 15 3,46%

VIA MONTE CARPEGNA 170 5 2,94%VIA MONTE SAN VICINO 370 5 1,35%

VIA COLLODI 264 3 1,14%VIA MONTE CATRIA 130 11 8,46%VIA DEL PINOCCHIO 133 14 10,53%

Totale 1501 53 3,53%

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

Nel rione del Pinocchio il rapporto tra residenti e immigrati è del 3,53% mentre nel

rione di Posatora è del 5,19%.

 

  

141  

3.2.4) Quartieri Grazie – Tavernelle: Microzona C4

La C4 è un’altra zona popolare. Quest’area fu costruita nel processo di

espansione cittadino degli anni ’50 ed è la zona che sale dal Piano S. Lazzaro ai

quartieri Grazie e Tavernelle: i due quartieri si situano dunque in una zona collinare. In

questa zona si collocano delle infrastrutture importanti: l’Ospedale Geriatrico (INRCA);

la centrale dei Carabinieri, l’Università di Ingegneria, Agraria e Biologia e il cimitero di

Tavernelle.

Tabella 37 – Immigrati per nazione Tabella 38 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona C4 Residenti per via – zona C4

Naz. di provenienza N° % % cum. Albania 157 19,17% 19,17%

Romania 109 13,31% 32,48%Bangladesh 51 6,23% 38,71%

Tunisia 49 5,98% 44,69%Filippine 46 5,62% 50,31%Polonia 35 4,27% 54,58%Ucraina 34 4,15% 58,73%

Cina 33 4,03% 62,76%Ghana 24 2,93% 65,69%Perù 23 2,81% 68,50%

Marocco 21 2,56% 71,06%Moldova 21 2,56% 73,63%

R. Dominicana 20 2,44% 76,07%Cameroun 16 1,95% 78,02%

Nigeria 15 1,83% 79,85%India 13 1,59% 81,44%

Bulgaria 9 1,10% 82,54%Croazia 9 1,10% 83,64%Russia 9 1,10% 84,74%Cuba 8 0,98% 85,71%

Grecia 8 0,98% 86,69%Jugoslavia 8 0,98% 87,67%

Bolivia 7 0,85% 88,52%Libano 7 0,85% 89,38%

Senegal 7 0,85% 90,23%Giordania 6 0,73% 90,96%

Siria 6 0,73% 91,70%Brasile 5 0,61% 92,31%

Iraq 5 0,61% 92,92%C. D'Avorio 4 0,49% 93,41%

Iran 4 0,49% 93,89%Sierra Leone 4 0,49% 94,38%

Spagna 4 0,49% 94,87%Azerbaijan 3 0,37% 95,24%

Bosnia 3 0,37% 95,60%Algeria 2 0,24% 95,85%Benin 2 0,24% 96,09%

Bielorussia 2 0,24% 96,34%Colombia 2 0,24% 96,58%

Egitto 2 0,24% 96,83%Eritrea 2 0,24% 97,07%

Mauritious 2 0,24% 97,31%San Marino 2 0,24% 97,56%Ungheria 2 0,24% 97,80%Argentina 1 0,12% 97,92%

Austria 1 0,12% 98,05%Cambogia 1 0,12% 98,17%

Congo 1 0,12% 98,29%Ecuador 1 0,12% 98,41%

G. Bretagna 1 0,12% 98,53%Germania 1 0,12% 98,66%

Israele 1 0,12% 98,78%Liberia 1 0,12% 98,90%Libia 1 0,12% 99,02%Mali 1 0,12% 99,15%

Pakistan 1 0,12% 99,27%Somalia 1 0,12% 99,39%

Sri Lanka 1 0,12% 99,51%Sudan 1 0,12% 99,63%

Svizzera 1 0,12% 99,76%Togo 1 0,12% 99,88%

Uganda 1 0,12% 100,00%Totale 819 100,00%

INDIRIZZO tot. Via tot. immigrati % immigratiVIA TORRESI 941 150 15,94%VIA MAIOLATI 158 6 3,80%

VIA DELLE GRAZIE 622 64 10,29%VIA CAMERANO 436 38 8,72%

VIA SEPPILLI 39 5 12,82%VIA GIGLI 635 12 1,89%

VIA CIARAFONI 106 0 0,00%VIA FERMO 224 4 1,79%

VIA ANFOSSI 22 0 0,00%VIA ANTINORI 349 23 6,59%

VIA COSTA 251 18 7,17%VIA MORODER 134 9 6,72%

VIA LEONI 64 1 1,56%VIA MANZONI 1614 68 4,21%

VIA VERGA 119 0 0,00%VIA PETRARCA 599 12 2,00%VIA FOSCOLO 104 2 1,92%

VIA UNGARETTI 161 9 5,59%VIA PIRANDELLO 39 9 23,08%

VIA RANIERI 252 9 3,57%VIA TAVERNELLE 515 55 10,68%

VIA CUPRAMONTANA 272 12 4,41%VIA FANO 425 20 4,71%

VIA CORINALDO 300 24 8,00%VIA CINGOLI 515 9 1,75%

VIA AGUGLIANO 147 9 6,12%VIA PAOLUCCI 102 23 22,55%

VIA OSTRA 100 4 4,00%VIA COLLE VERDE 1172 118 10,07%

VIA CROCE 302 10 3,31%VIA PAVESE 71 0 0,00%

TRADA DEL CASTELLAN 561 16 2,85%VIA GIOBERTI 494 18 3,64%

ARTOLO DA SASSOFER 123 24 19,51%VIA CIAVARINI 117 13 11,11%

VIA DEI CAPPUCCINI 44 15 34,09%VIA PICHI TANCREDI 130 10 7,69%

Totale 12259 819 6,68%10,30%% di immigrati rispetto al totale

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

  

142  

Le case popolari che si incontrano in Via Torresi e in Via Camerano si

frappongono alle ville di Via delle Grazie. Esiste, tuttavia, un contrasto dovuto alla

relazione esistente tra il carattere prevalentemente popolare dell’area e i valori delle

abitazioni in locazione e in compravendita leggermente più alti rispetto alle altre

microzone semicentrali.

I residenti sono 12.259, pari all’12,14% (Tab.38). Come si osserva dalla tabella

37 la C4 ospita al suo interno 819 immigrati pari al 10,30% del totale cittadino. Se da un

lato quest’ultimo valore risulta rilevante dall’altro il rapporto numerico con gli italiani è

minore della media cittadina: 6,68%. In questo caso le strade che esprimono i valori più

significativi sono Via Torresi con 150 presenze e un rapporto del 15,94%, via delle

Grazie con 64 presenze e un rapporto del 10,29% e via Colleverde con 118 presenze e

una percentuale del 10,07%. Le prime intersecano Piazza Ugo Bassi e questo potrebbe

presupporre una maggiore percentuale di immigrati nell’area adiacente la zona C2. Le

comunità presenti sono 61 e di cui le più numerose sono quella albanese con 157

presenze (19,17%), la Rumena con 109 presenze (13,31%), la Bengalese con 51

presenze (6,23%), la Filippina con 46 presenze (5,62%) e la Tunisina con 49 presenze

(5,96 %).

3.2.5) Porto: Microzona C5

  Quest’ultima zona della fascia semicentrale comprende tutta l’area portuale,

l’indotto e altri tipi di fabbriche. È nella C5 che incontriamo la Fincantieri (cantiere

navale), il Morini (cantiere navale) ed altre imprese che si occupano dello stoccaggio

delle merci. Oltre a questo tipo di attività si incontra quella più tradizionale legata al

mondo della pesca. Nella zona di mare che circola intorno alla struttura storica della

Mole Vanvitelliana si trovano ancora oggi ormeggiati i pescherecci e in una zona

adiacente si sviluppa il mercato ittico. Sappiamo che tra gli immigrati siano i tunisini a

lavorare principalmente in questo settore. La zona C5 ospita al suo interno il complesso

della Fiera della Pesca in via di delocalizzazione ad altra area. In questa zona non vive o

abita quasi nessuno.

  

143  

3.3) Fascia periferica La fascia periferica include le zone D1, D2 e D3. Le zone D2 e D3 includono le

frazioni a nord di Ancona: Collemarino, Palombina e Torrette. Queste due aree, come

vedremo, non sono solo residenziali ma assorbono importanti funzioni della città e della

regione (in particolare nella D3). La microzona D1 comprende invece i nuovi quartieri

del Q1, Q2 e Q3. Come abbiamo visto nel primo paragrafo di questo capitolo questa

area è di recente costruzione in quanto la sua realizzazione comincia negli anni ’80 e

termina negli ultimi anni.

Mappa 10 – Divisione di Ancona in microzone catastali – Fascia Periferica

Fonte: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”. Nostra elaborazione

3.3.1) Q1,Q2,Q3: Microzona D1

Come si è osservato nel primo paragrafo del presente capitolo questa zona è

molto recente. Non è un caso che dai documenti del Comune venga denominata come

“Terza Ancona”. La zona si configura per un carattere residenziale e popolare. Al suo

interno ospita alcune aree pubbliche come il Parco Unicef al Q3 (via Togliatti), parco di

Monte d’Ago (Via Brecce Bianche), lo skate park sito in zona Q2 e la piazza Salvo

d’Acquisto. Questi quartieri rappresentano una sorta di zona di cerniera tra il centro

cittadino e la zona industriale della Baraccola (E4). Gli edifici esibiscono una

differenziazione: nel Q3 si incontrano prevalentemente le villette a schiera mentre nel

Q1 e Q2 palazzi residenziali. Sotto quest’ultimo profilo sussistono ovviamente delle

eccezioni. La D1 è importante per le strutture funzionali come i palazzi pubblici della

  

144  

provincia (che si sta de localizzando in questa zona), dell’Ufficio del Lavoro e

dell’INPS. In questa area si ubica anche il complesso dell’industria farmaceutica

Angelini. La contiguità con l’area industriale della Baraccola va dunque al di là dei

semplici limiti catastali.

A fronte di una popolazione di 13.418 persone (Tab.40), pari al 13,28% del

totale della città, gli immigrati sono solo 397 (4,99% della città). Le comunità più

numerose sono la Tunisina (98 - 24,69%), l’Albanese (49 -12,34%), la Marocchina (36

- 9,07%), la Rumena (34 - 8,56%) e la Camerunense (29 - 7,30%).  

Tabella 39 – Immigrati per nazioni Tabella 40 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona D1 Residenti per via – zona D1

Naz. di provenienza N° % % cum. Tunisia 98 24,69% 24,69%Albania 49 12,34% 37,03%Marocco 36 9,07% 46,10%Romania 34 8,56% 54,66%

Cameroun 29 7,30% 61,96%Iran 16 4,03% 65,99%

Nigeria 10 2,52% 68,51%Ucraina 9 2,27% 70,78%Filippine 8 2,02% 72,80%Libano 8 2,02% 74,81%Bosnia 7 1,76% 76,57%

Giordania 6 1,51% 78,09%Perù 6 1,51% 79,60%

Russia 6 1,51% 81,11%Algeria 5 1,26% 82,37%Brasile 5 1,26% 83,63%India 5 1,26% 84,89%

Bangladesh 4 1,01% 85,89%Colombia 4 1,01% 86,90%

R. Dominicana 4 1,01% 87,91%Moldova 4 1,01% 88,92%Polonia 4 1,01% 89,92%

Sri Lanka 4 1,01% 90,93%Bulgaria 3 0,76% 91,69%

Cuba 3 0,76% 92,44%Jugoslavia 3 0,76% 93,20%Senegal 3 0,76% 93,95%Spagna 3 0,76% 94,71%

Ungheria 3 0,76% 95,47%Congo 2 0,50% 95,97%Israele 2 0,50% 96,47%

Slovacchia 2 0,50% 96,98%Venezuela 2 0,50% 97,48%

Gran Bretagna 1 0,25% 97,73%C. Verde 1 0,25% 97,98%

Cina 1 0,25% 98,24%Etiopia 1 0,25% 98,49%Francia 1 0,25% 98,74%Irlanda 1 0,25% 98,99%

Kazakistan 1 0,25% 99,24%Malta 1 0,25% 99,50%

Germania 1 0,25% 99,75%Uruguay 1 0,25% 100,00%Totale 397 100,00%      

INDIRIZZO tot. via tot. Immigr. % immigr.PIAZZA SALVO D'ACQUISTO 85 0 0,00%

STR. BRECCE BIANCHE 2042 72 3,53%STR. DI PASSO VARANO 168 5 2,98%

STR. VECCHIA PINOCCHIO 368 13 3,53%VIA BETTI 179 1 0,56%

VIA CADUTI DEL LAVORO 215 5 2,33%VIA CAMBI 186 20 10,75%

VIA CIMETTA 145 0 0,00%VIA CONTI 13 0 0,00%

VIA CROCIONI 436 2 0,46%VIA ENRIQUEZ 147 1 0,68%

VIA FLAVIA 636 10 1,57%VIA FUA' 350 43 12,29%

VIA GABRIELLI 2 0 0,00%VIA GINELLI 575 8 1,39%VIA LANZI 73 0 0,00%

VIA MIGLIOLI 630 9 1,43%VIA PASTORE 0 0VIA RUGGERI 908 65 7,16%

VIA RUSSI 800 12 1,50%VIA SACCO E VANZETTI 12 1 8,33%

VIA SACRIPANTI 60 1 1,67%VIA SAN GASPARE 167 2 1,20%

VIA SPARAPANI 980 4 0,41%VIA TARANTELLI 307 9 2,93%VIA TIRABOSCHI 761 8 1,05%VIA TOGLIATTI 1661 14 0,84%VIA VALENTI 0 0 0,00%VIA VOLPONI 274 2 0,73%VIA NINCHI 217 5 2,30%VIA TREVI 77 3 3,90%

VIA MAESTRI DEL LAVORO 944 82 8,69%Totale 13418 397 2,96%

4,99%% immigrati rispetto al totale  

  Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione 

  

145  

Le strade che ospitano il maggior numero di immigrati sono quelle più estese

come Via Maestri del Lavoro, via Ruggeri e Via Brecce Bianche. Si può, dunque,

supporre che gli immigrati risiedano nelle vie dove più grande è la disponibilità di vani.

Infine, dall’analisi dei dati si ipotizza come parte degli anconetani abbia scelto di

risiedere in questa area sia per i costi delle abitazioni più bassi rispetto ad altre che per

la vicinanza all’area industriale e commerciale della Baraccola, adiacenti ai luoghi di

lavoro.

3.3.2) Torrette, Collemarino, Palombina, Fornetto: Microzone D2 e D3 Dopo un’attenta analisi dei dati si è deciso di accorpare in un unico paragrafo le

microzone D2 e D3. Le due zone contengono la parte della Via Flaminia compresa nella

quinta circoscrizione. La suddetta via ospita, infatti, un numero significativo di

immigrati rispetto al resto delle due microzone prese in considerazione.

La D2 è formata dalle frazioni di Torrette, Palombina e Collemarino e come si

nota dalla mappa 10 si ubica nella parte settentrionale di Ancona. La zona si caratterizza

per essere popolare con la peculiarità di situarsi in prossimità alla costa in un’area

balneare. Questa caratteristica, tuttavia, non si riflette nel costo e nelle locazioni delle

abitazioni. La vita di questi borghi si svolge in estate sulla spiaggia che dalla frazione di

Palombina arriva alla città di Falconara (nord di Ancona) e d’inverno nelle varie piazze

presenti all’interno delle frazioni.

Questa zona ospita, inoltre, l’Istituto Tecnico Industriale “Volterra” e numerose

infrastrutture commerciali situate in Via Flaminia.

Come si evince dalla tabella 42 la popolazione risulta di 9.915 unità, pari al

9,81% del totale cittadino. Gli immigrati sono 676 pari all’8,5%. La comunità con il

numero più elevato di presenze è rappresentata dagli albanesi con 207 unità (30,62%).

Le altre comunità numerose sono i Rumeni con 97 presenze (14,35%), i Tunisini (56 –

8,28%), i Marocchini (38 – 5,62%) e gli Ucraini (24 – 4,14%).

Si può supporre che la presenza di Albanesi in un numero così elevato possa

essere dovuta alla contiguità spaziale con Falconara. Questa città, infatti, è

caratterizzata da diversi insediamenti produttivi. La medesima considerazione vale per

Via Flaminia che contiene, come già avevamo sottolineato precedentemente, fabbriche e

esercizi dedicati al commercio.

 

  

146  

Tabella 41 – Immigrati per nazione Tabella 42 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona D2 Residenti per via – zona D2 Naz. di provenienza N° % % cum.

Albania 207 30,62% 30,62%Romania 97 14,35% 44,97%Tunisia 56 8,28% 53,25%

Marocco 38 5,62% 58,88%Ucraina 28 4,14% 63,02%

Bangladesh 24 3,55% 66,57%Filippine 23 3,40% 69,97%

Perù 23 3,40% 73,37%Polonia 16 2,37% 75,74%Moldova 14 2,07% 77,81%Brasile 12 1,78% 79,59%

Cameroun 10 1,48% 81,07%Giordania 10 1,48% 82,54%Jugoslavia 9 1,33% 83,88%

Nigeria 9 1,33% 85,21%Egitto 7 1,04% 86,24%

Senegal 7 1,04% 87,28%Colombia 6 0,89% 88,17%

Macedonia 6 0,89% 89,05%India 5 0,74% 89,79%

Libano 5 0,74% 90,53%Algeria 4 0,59% 91,12%Bosnia 4 0,59% 91,72%Cuba 4 0,59% 92,31%

Ghana 4 0,59% 92,90%Iran 4 0,59% 93,49%

Olanda 4 0,59% 94,08%USA 4 0,59% 94,67%

Croazia 3 0,44% 95,12%R. Dominicana 3 0,44% 95,56%

Grecia 3 0,44% 96,01%Germania 3 0,44% 96,45%

Bolivia 2 0,30% 96,75%Bulgaria 2 0,30% 97,04%R. Ceca 2 0,30% 97,34%

Cile 2 0,30% 97,63%Russia 2 0,30% 97,93%

Venezuela 2 0,30% 98,22%Argentina 1 0,15% 98,37%

Austria 1 0,15% 98,52%Bielorussia 1 0,15% 98,67%Cambogia 1 0,15% 98,82%

Cina 1 0,15% 98,96%C. D'Avorio 1 0,15% 99,11%

Haiti 1 0,15% 99,26%Iraq 1 0,15% 99,41%

Israele 1 0,15% 99,56%Lituania 1 0,15% 99,70%Svizzera 1 0,15% 99,85%Ungheria 1 0,15% 100,00%Totale 676 100,00%       

INDIRIZZO tot. Via tot. Immigrati % immigratiVIA ESINO 1.376 58 4,22%

VIA POTENZA 55 1 1,82%VIA CHIENTI 49 1 2,04%VIA TENNA 393 20 5,09%VIA FOGLIA 280 26 9,29%

VIA METAURO 732 51 6,97%VIA RUBICONE 251 13 5,18%

VIA MISA 63 8 12,70%VIA VELINO 64 7 10,94%VIA CESANO 78 3 3,85%

VIA COLLE AMENO 57 2 3,51%VIA PONTE MANARINI 59 6 10,17%

VIA RICCI 891 47 5,27%VIA DA VINCI 227 6 2,64%

VIA DELLE VILLE 132 1 0,76%VIA VOLTA 239 10 4,18%

VIA ULPIANI 175 8 4,57%VIA GIANFRANCESCHI 42 0 0,00%

VIA RENALDINI 255 24 9,41%VIA BUFALINI 44 3 6,82%

VIA TAMBURINI 541 48 8,87%VIA PATRIZI 246 26 10,57%

VIA REDI 790 24 3,04%VIA MURRI 50 13 26,00%VIA VOLTA 239 10 4,18%VIA CELLI 209 1 0,48%

VIA PACINOTTI 257 19 7,39%VIA COSTANTINI 53 6 11,32%

VIA CALZECCHI ONESTI 139 7 5,04%VIA MERCANTINI 137 6 4,38%

VIA PANZINI 187 11 5,88%PIAZZA GALILEI 131 12 9,16%

PIAZZA TORRICELLI 52 4 7,69%PIAZZALE RIGHI 23 1 4,35%

VIA CONCA 223 24 10,76%VIA EUSTACCHIO 191 3 1,57%

VIA MUSONE 134 8 5,97%VIA SENTINO 76 19 25,00%VIA ZAZZINI 147 1 0,68%

VIA FLAMINIA* 628 138 21,97%TOTALE 9.915 676 6,82%

8,50%% immigrati rispetto al totale  

* In questo caso si considera il dato di Via Flaminia della quinta circoscrizione. Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione  

  

147  

La D3 è formata prevalentemente da zone rurali sebbene ospiti al suo interno

una parte della frazione di Torrette e alcune Vie che collegano quest’ultima ai quartieri

di Posatora e Pinocchio. All’interno della zona si ubicano diverse infrastrutture tra cui la

facoltà di Medicina e l’Ospedale Regionale. Nell’analisi geografica di questo territorio

si rilevano due aspetti estremamente negativi. Il primo concerne la frana che colpì la

zona nel 1982. Il secondo è riferito al traffico in quanto Torrette è una delle vie di

accesso al porto per i Tir.

Nella suddetta microzona (Tab. 44) vivono 1858 persone (non considerando la

via Flaminia). Non è improbabile ipotizzare come in questa area sia presente un numero

consistente di studenti della facoltà di Medicina. La presenza irrisoria di immigrati

(Tab.43), calcolato in appena 80 unità, è un dato mascherato dal non aver incluso parte

di Via Flaminia. Tabella 43 – Immigrati per nazione di provenienza–Zona D3

Naz. di provenienza N° % % cum. Albania 18 22,50% 22,50%

Romania 14 17,50% 40,00%Bangladesh 6 7,50% 47,50%

Tunisia 6 7,50% 55,00%Polonia 4 5,00% 60,00%Bulgaria 3 3,75% 63,75%Filippine 3 3,75% 67,50%

Iran 3 3,75% 71,25%Marocco 3 3,75% 75,00%Algeria 2 2,50% 77,50%

Cameroun 2 2,50% 80,00%Libia 2 2,50% 82,50%

Senegal 2 2,50% 85,00%Croazia 1 1,25% 86,25%Francia 1 1,25% 87,50%Ghana 1 1,25% 88,75%

Giordania 1 1,25% 90,00%Grecia 1 1,25% 91,25%

Madagascar 1 1,25% 92,50%Moldova 1 1,25% 93,75%Paraguay 1 1,25% 95,00%

Russia 1 1,25% 96,25%San Marino 1 1,25% 97,50%Germania 1 1,25% 98,75%Ucraina 1 1,25% 100,00%Totale 80 100,00%           

INDIRIZZO tot. Via tot. immigrati % immigratiSTR. DELLA GROTTA 87 1 1,15%

VIA LAMBRO 386 19 4,92%VIA ASO 67 0 0,00%

VIA TRONTO 285 14 4,91%VIA BOMPIANO 19 0 0,00%

STR. DEL CARMINE 156 4 2,56%VIA DEL GOLFO 43 0 0,00%

STRADA DEL FORNETTO 215 21 9,77%VIA ALPI 178 1 0,56%VIA ETE 191 16 8,38%

VIA MARECCHIA 231 4 1,73%Totale 1858 80 4,31%

1,01%% immigrati rispetto al totale  

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione 

3.4) Fascia suburbana Nella fascia suburbana si ubicano tutte le frazioni che circondano Ancona. La E1

e la E2 includono dei veri e propri quartieri chiusi. Questo fenomeno si sviluppa in

particolare nella E1 (Candia), ma anche nella E2, nella frazione del Barcaglione. La

Tabella 44 – Rapporto Immigrati Residenti per via – zona D3

  

148  

zona E3 si situa tra le pendici del Monte Conero e il quartiere di Pietralacroce ubicato in

zona D5. Come abbiamo già avuto modo di notare la microzona E4, comunemente

definita come la “Baraccola”, è il quartiere industriale di Ancona la cui competenza

territoriale riguarda anche i comuni di Osimo e Camerano.  

Mappa 11 – Divisione di Ancona in microzone catastali – Zona Suburbana

Fonte: Dossier n°9 dell’Ufficio Urbanistica del comune di Ancona: “La città che cambia”. Nostra elaborazione 

3.4.1) Candia, Sappanico, Gallignano, Montesicuro, Aspio, Paterno,

Ghettarello: Microzone E1 e E2 Le microzone E1 ed E2 mostrano una contiguità spaziale. Nelle sopracitate aree,

come abbiamo avuto modo di sottolineare, si ubicano dei veri e propri quartieri privati.

Non possiamo sapere che tipologia di persone viva in queste zone. Sappiamo però, dal

paragrafo precedente, che questa è la fascia dove gli aumenti dei prezzi delle abitazioni

sia cresciuto in maniera più rilevante. Ad esempio nell’area di Candia (E1) tra il 2005 e

il 2007 si è verificato un incremento dei valori concernenti le abitazioni di tipo civile

del 37,97% in compravendita e del 38,71% in locazione (Tab. 10-11). Queste zone

ospitano frazioni separate da aree rurali e solo apparentemente contigue con il resto

della città. Nella zona vivono 7.276 persone pari al 7,20% della popolazione totale.

Come si evince dalle tabelle 47 e 48 la popolazione immigrata nella zona E1 raggiunge

  

149  

un numero ininfluente (appena 15 persone) e una percentuale insignificante rispetto al

totale degli immigrati nella città nella E2 (2,84%).

Tabella 45 – Rapporto Immigrati Residenti per via – zona E1 

INDIRIZZO totale via totale immigrati percentuale immigratiFRAZIONE CANDIA 1683 15 0,89%

TOTALE 1683 15 0,89%0,19%% immigrati rispetto al totale  

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione  

Tabella 46 – Immigrati per nazioni di provenienza–Zona E1

Naz. di provenienza N° % % cum. Perù 5 33,33% 33,33%

Albania 3 20,00% 53,33%Romania 3 20,00% 73,33%

Gran Bretagna 1 6,67% 80,00%Moldova 1 6,67% 86,67%Tunisia 1 6,67% 93,33%Ucraina 1 6,67% 100,00%Totale 15 100,00%

 Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione

Tabella 47 – Immigrati per nazioni di provenienza–Zona E2

Naz. di provenienza N° % % cum. Albania 46 20,35% 20,35%

Romania 20 8,85% 29,20%Tunisia 14 6,19% 35,40%

Macedonia 13 5,75% 41,15%Ucraina 12 5,31% 46,46%

India 11 4,87% 51,33%Jugoslavia 10 4,42% 55,75%

Cuba 7 3,10% 58,85%Filippine 7 3,10% 61,95%

Iran 7 3,10% 65,04%Polonia 6 2,65% 67,70%

Germania 6 2,65% 70,35%Algeria 5 2,21% 72,57%Benin 5 2,21% 74,78%Ghana 5 2,21% 76,99%Nigeria 5 2,21% 79,20%

Slovacchia 5 2,21% 81,42%Brasile 4 1,77% 83,19%Austria 3 1,33% 84,51%

G. Bretagna 3 1,33% 85,84%Grecia 3 1,33% 87,17%Libano 3 1,33% 88,50%Cina 2 0,88% 89,38%Iraq 2 0,88% 90,27%Perù 2 0,88% 91,15%

Russia 2 0,88% 92,04%Belgio 1 0,44% 92,48%Bolivia 1 0,44% 92,92%

Canada 1 0,44% 93,36%Croazia 1 0,44% 93,81%

R. Dominicana 1 0,44% 94,25%Egitto 1 0,44% 94,69%

Francia 1 0,44% 95,13%Giordania 1 0,44% 95,58%Lettonia 1 0,44% 96,02%Liberia 1 0,44% 96,46%

Marocco 1 0,44% 96,90%Maurizio 1 0,44% 97,35%Moldavia 1 0,44% 97,79%Olanda 1 0,44% 98,23%

Paraguay 1 0,44% 98,67%USA 1 0,44% 99,12%

Thailandia 1 0,44% 99,56%Ungheria 1 0,44% 100,00%Totale 226 100,00%       

INDIRIZZO totale via totale immigrati percentuale immigratiSTRADA DELLA LODOLA 100 5 5,00%STRADA FONTANELLE 68 3 4,41%

FRAZIONE GALLIGNANO 799 11 1,38%FRAZIONE ASPIO 713 25 3,51%

FRAZIONE MONTESICURO 748 54 7,22%FRAZIONE PATERNO 796 26 3,27%

FRAZIONE SAPPANICO 875 17 1,94%STR. DI PONTELUNGO 257 22 8,56%STR. GHETTARELLO 211 9 4,27%

STR. DEL BARCAGLIONE 186 2 1,08%VIA METAURO 732 51 6,97%VIA APPENNINI 108 1 0,93%

Totale 5593 226 0,93%2,84%% immigrati rispetto al totale  

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione 

Tabella 48 – Rapporto Immigrati Residenti per via – zona E2

  

150  

Si potrebbe supporre che in queste zone l’aumento dei prezzi indichi uno

spostamento da parte della classe medio alta in questa parte di territorio. Questo

fenomeno può essere definito come “sub urbanizzazione della classe media”.

Come si evince dalla tabella 47 le comunità più numerose sono quelle degli

albanesi (46 presenze) e dei Rumeni (20 presenze). La frazione che mostra un numero

consistente di immigrati è Montesicuro con 54 immigrati e Via Metauro (51).

Quest’ultima via si ubica vicino al quartiere del Pinocchio (C3).

3.4.2) Massignano, Montacuto, Poggio, Varano: Microzona E3 La microzona E3 comprende le frazioni che separano il Monte Conero dalla

città. Mentre il Poggio e Massignano si ubicano alle pendici del Monte, Varano si trova

in una zona intermedia e vicina al nuovo stadio comunale. Montacuto è ubicato nei

pressi della città.

 

Tabella 49 – Immigrati per nazioni di provenienza – zona E3

Naz. di provenienza N° % % cum. Albania 20 17,70% 17,70%Ghana 14 12,39% 30,09%

Romania 13 11,50% 41,59%Tunisia 12 10,62% 52,21%Senegal 9 7,96% 60,18%Plonia 7 6,19% 66,37%Perù 4 3,54% 69,91%

Filippine 3 2,65% 72,57%Ucraina 3 2,65% 75,22%Brasile 2 1,77% 76,99%

Bulgaria 2 1,77% 78,76%Croazia 2 1,77% 80,53%Libano 2 1,77% 82,30%Liberia 2 1,77% 84,07%

Marocco 2 1,77% 85,84%Poetogallo 2 1,77% 87,61%Germania 2 1,77% 89,38%

Algeria 1 0,88% 90,27%Bielorussia 1 0,88% 91,15%G. Bretagna 1 0,88% 92,04%

Colombia 1 0,88% 92,92%Cuba 1 0,88% 93,81%Egitto 1 0,88% 94,69%

Francia 1 0,88% 95,58%Indonesia 1 0,88% 96,46%Jugoslavia 1 0,88% 97,35%

Libia 1 0,88% 98,23%Spagna 1 0,88% 99,12%

USA 1 0,88% 100,00%Totale 113 100,00%

INDIRIZZO tot. Via tot. immigrati % immigratiFRAZIONE MASSIGNANO 302 7 2,32%FRAZIONE MONTACUTO 682 20 2,93%

FRAZIONE POGGIO 556 9 1,62%FRAZIONE VARANO 1457 77 5,28%

Totale 2997 113 3,77%1,42%% rispetto al totale

  Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione 

Dalle tabelle 49 e 50 si nota come queste frazioni non ospitino un numero

rilevante di persone. A questo fa eccezione Varano con 1457 unità. Gli immigrati

presenti nella zona sono appena 113 rappresentando l’1,42% del totale. Tra questi

Tabella 50 – Rapporto Immigrati Residenti per via – zona E3

  

151  

emerge la comunità Ghanese con 14 presenze ubicate nella sola frazione di Varano.

Sarebbe plausibile pensare, in questo caso, ad un’intera casa abitata da questa comunità.

3.4.3) Baraccola: Microzona E4

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare la microzona E4 è il quartiere che

nel gergo anconetano viene comunemente definito come Baraccola. È questa la zona

industriale e commerciale di Ancona dove si dislocano le attività più importanti. Sono

presenti tra gli altri i primi centri commerciali come l’Auchan, il Mercatone Zeta, il

Media World ecc… e una serie di industrie legate al tessile e ai mezzi di produzione.

Tra le attività industriali sono presenti anche quelle legate all’ingrosso. È una zona che

tuttavia si sta trasformando in area dedicata al tempo libero. Infatti, si possono

incontrare cinema, discoteche ed enormi centri di fitness. Date le caratteristiche sono

inoltre presenti edifici come quelli della CGIL e della CISL regionali. Tabella 51 – Immigrati per nazione Tabella 52 – Rapporto Immigrati di provenienza–Zona E4 Residenti per via – zona E3

Naz. di provenienza N° % % cum. Cina 29 41,43% 41,43%

Romania 11 15,71% 57,14%Cameroun 7 10,00% 67,14%

Croazia 5 7,14% 74,29%Ghana 5 7,14% 81,43%

Senegal 3 4,29% 85,71%Ucraina 2 2,86% 88,57%Albania 1 1,43% 90,00%Benin 1 1,43% 91,43%Brasile 1 1,43% 92,86%Libia 1 1,43% 94,29%

Marocco 1 1,43% 95,71%Moldova 1 1,43% 97,14%Polonia 1 1,43% 98,57%Tunisia 1 1,43% 100,00%Totale 70 100,00%        

INDIRIZZO totale via Tot. Immigrati % immigratiVIA ALBERTINI 18 1 5,56%

VIA BORSELLINO 37 2 5,41%VIA BUOZZI 167 6 3,59%

VIA DI VITTORIO 239 2 0,84%VIA FILONZI 14 1 7,14%

VIA FIORETTI 5 2 40,00%VIA GRANDI 56 8 14,29%

VIA MACCARI 7 0 0,00%VIA MERLONI 91 0 0,00%

VIA PRIMO MAGGIO 242 34 14,05%VIA ROSSA 22 0 0,00%

VIA SPADONI 34 11 32,35%VIA ZUCCARINI 22 3 13,64%

Totale 954 70 7,34%0,88%% immigrati rispetto al totale  

  Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione

Questa zona, essendo prevalentemente industriale, non contiene al suo interno

un numero rilevante di cittadini. Infatti, questi risultano essere al 5/10/2007 appena 954,

pari allo 0,94% della popolazione totale anconetana. Di questi, 70 sono immigrati

rappresentando lo 0,88% del totale della città. La comunità più importante in questo

caso è quella dei Cinesi con 29 presenze. L’arteria stradale che rivela una maggiore

concentrazione è Via Primo Maggio con 34 presenze. Il rapporto tra residenti e

immigrati è del 7,34%.

  

152  

4) Osservazioni conclusive e mappe di concentrazione

Come mostra la mappa 12 le zone che esibiscono un maggiore rapporto

percentuale tra residenti e immigrati sono la C1, la B6 e la C2. Tuttavia, come abbiamo

avuto modo di osservare nel paragrafo 3.1.5 la B6, che comprende l’area commerciale

del centro storico, contiene al proprio interno appena 150 immigrati (1,95% del totale).

All’interno della fascia centrale (B), fatta eccezione per la microzona B6 (Corsi

– P.zza del Plebiscito), possiamo notare come il quartiere con un maggiore rapporto

percentuale (11,62%) sia il Colle Guasco (B2). Nel rione Adriatico – Viale della

Vittoria (B1) e nel Colle Astagno (B3) il medesimo dato risulta compreso tra il 6 e il

10%. Gli altri tre quartieri, Pietralacroce (B5), Santa Margherita (B4) e Borgo Rodi –

Regione (B7) risultano abitati prevalentemente da italiani.

Osservando i valori della fascia semicentrale (C) si evidenzia come all’interno

del quartiere Archi – Montirozzo (C1) quasi una persona su tre sia immigrata (30,46%).

Anche la zona Piano S. Lazzaro, Via Flaminia (seconda circoscrizione), Stazione (C2)

mostra un rapporto significativo (17,31%). Nelle altre due zone, vale a dire Pinocchio –

Posatora – Palombare (C3) e Grazie – Tavernelle (C4), la percentuale si stima di poco

superiore al 6%.

All’interno della fascia periferica (D), che abbiamo visto essere piuttosto ampia,

la D2 (Torrette – Collemarino – Palombina) risulta la zona con il valore maggiore

(6,82%). Tuttavia, se si considera il valore medio della città (7,25%), si comprende

come in questa fascia di territorio abitino prevalentemente italiani. Nelle altre due zone

prese in considerazione, vale a dire quelle dei nuovi quartieri Q1, Q2 e Q3 (microzona

D1) e Torrette – Fornetto (D3), il rapporto percentuale si attesta ad un valore basso.

La fascia suburbana presenta una differenziazione al suo interno. Nelle frazioni

Ovest, vale a dire Candia, Sappanico, Ghettarello, Montesicuro, Aspio e Paterno

(microzone E1 e E2), i valori risultano inferiori al 3%. Un dato simile è imputabile alla

zona delle frazioni Est, Massignano, Montacuto, Poggio e Varano (E3), dove il rapporto

è del 3,77%. Infine nella zona della Baraccola (E4), identificata come la vera e propria

area industriale di Ancona, il dato è del 7,34%.  

  

153  

  

154  

I valori presentati non chiariscono, tuttavia, la localizzazione geografica sul

totale degli immigrati. Per questo è stata elaborata una seconda mappa che evidenzia

questo aspetto. Il quadro che emerge dalla Mappa 13 risulta, piuttosto, differente. Nella

fascia centrale si nota come nella zona B1 (Viale – Rione Adriatico) il valore supera il

10%. Le zone B2 e B3 (quartieri storici dell’Astagno e del Guasco) hanno

rispettivamente dei rapporti del 5,36% e del 5,84%. La B4, la B5 (Santa Margherita –

Pietralacroce), la B6 (corsi zona centro) e la B7 (borgo Rodi) mostrano valori al di sotto

del 3%. Rispetto alla mappa precedente emerge, dunque, come gran parte degli

immigrati in questa zona abiti nella B1. Considerato l’alto livello dei prezzi degli affitti

e delle abitazioni in compravendita, è già stato ipotizzato come la percentuale così

elevata di immigrati sia dovuta al lavoro svolto: quello di colf e badanti. Questo tipo di

impiego, il più delle volte, esprime una mancata scelta residenziale.

Anche se sarebbe interessante svolgere un lavoro di ricerca sul campo per comprendere

empiricamente la tipologia di persone immigrate che vive questa area la nostra analisi si

fermerà a questa constatazione. L’obiettivo della ricerca è quello di individuare un’area

di maggiore concentrazione cercando di definirne le caratteristiche.

La fascia semicentrale è differenziata al proprio interno. Nella C1 (Archi -

Montirozzo), anche se il rapporto tra residenti e immigrati è del 30%, vive solo il 7,20%

dell’universo considerato. Tale caratteristica è legata all’ampiezza del quartiere ove

abitano solo circa 1.800 persone. La C2 esprime il valore più elevato di tutta la città con

più del 29%. La C1 e la C2 sono quindi le zone che prenderemo in considerazione per

individuare la nostra area di massima concentrazione. La C3 (Posatora e Pinocchio), che

si potrebbe qualificare come un quartiere popolare prevalentemente abitato da autoctoni,

esprime dei valori bassi. La C4 (Grazie e Tavernelle) è un’area con una percentuale

significativa (10,30%), pur esprimendo un rapporto basso tra residenti e immigrati.

Nella fascia periferica esistono realtà differenti perché differenti sono i quartieri.

Nella D1 (Q1, Q2 e Q3) si concentra il 5% dell’universo considerato.

Nella zona D2 (Palombina, Torrette, Collemarino) si stima una percentuale importante

(8,5%) a differenza della zona D3 (Torrette – Fornetto) che si attesta intorno all’1%.

  

155  

  

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Il grafico n°4 evidenzia come la comunità cinese sia la più segregata

presentando un valore del 63%. Le altre comunità sono la Bengalese (56%) e la

Ghanese (53%). I collettivi che esprimono un valore medio sono gli Albanesi (30%), i

Peruviani (38%), i Filippini (35%), i Dominicani (38%), i Nigeriani (38%), i Tunisini

(27%) e i Moldovi (29%). Le comunità che esprimono valori più bassi sono i Rumeni

(22%), gli Ucraini (22%) e i Polacchi (20%).

Grafico 4 – Indice di segregazione dei collettivi di immigrati nella città di Ancona

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

Nelle mappe consultabili alla fine di questo capitolo abbiamo voluto rappresentare

la concentrazione delle varie comunità per microzone catastali. Sebbene il capitolo 2

evidenzi la collocazione geografica delle comunità, ci sembra opportuno puntualizzare

alcuni aspetti. Le microzone catastali, come le mappe precedenti evidenziano, risultano

18 mentre le circoscrizioni sono solo 5. Le seguenti considerazioni servono a chiarire

quali siano le tendenze rilevate nel rapporto tra la popolazione e lo spazio urbano:

• La città di Ancona ha subito nel tempo grandissime trasformazioni delle aree

residenziali. Negli ultimi 15 anni si è verificata la riqualificazione di quartieri

  

157  

già esistenti e l’espansione di altri il cui processo di trasformazione, se

confrontato con gli anni ’50 e ’80, risulta essere piuttosto contenuto.

• Sebbene Ancona abbia conosciuto nella fase precedente la seconda guerra

mondiale una divisione funzionale della città premiante le classi più agiate (gli

ospedali ad esempio si collocavano nel centro così come il quartiere residenziale

per le classi medie), con il suo sviluppo si osserva una maggiore attenzione alla

collocazione dei servizi in tutte le aree.

• Come evidenziano i seguenti grafici, nella prima (Graf. 5), seconda (Graf. 6),

terza (Graf. 7) e quinta circoscrizione (Graf.9) si osserva la massiccia presenza

di popolazione anziana. Grafico 5 – Piramide della popolazione Grafico 6 – Piramide della popolazione della prima circoscrizione della seconda circoscrizione

Grafico 9 – Piramide della popolazione della quinta circoscrizione

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 10/1/2008. Nostra elaborazione

Grafico 8 – Piramide della popolazione della quarta circoscrizione

Grafico 7 – Piramide della popolazione della terza circoscrizione

  

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Al contrario, la quarta circoscrizione (Graf. 8), i cui quartieri sono di recente

edificazione, è abitata da una popolazione relativamente più giovane (30-59

anni).

Esiste, tuttavia, una differenziazione tra le piramidi della prima e quinta

circoscrizione e quelle della seconda e terza. Si evidenzia come le prime

esibiscano una forma simile a quella della media cittadina (Vedi cap.2- graf. 2)

mentre le seconde, pur avendo un’enorme presenza di anziani, sia presente una

percentuale inferiore di persone di età tra i 30 e i 60 anni. È dunque ipotizzabile

come le persone di questa età che abitavano le due circoscrizioni sopracitate, si

siano trasferite nei nuovi quartieri

I quartieri in questione sono dunque abitati da persone anziane, legate

affettivamente al territorio di residenza e gli immigrati che plausibilmente

riempiono gli spazi lasciati vuoti.

• Negli ultimi anni i quartieri dove l’accesso alla casa risulta meno oneroso sono

quello degli Archi – Montirozzo (zona C1) il Piano S. Lazzaro - Via Flaminia

(II°circ.) – Stazione (zona C2), la zona di Torrette e Via Flaminia (D3) e la

zona della Baraccola (E4).

• Sotto questo punto di vista si osserva come ci sia un aumento generalizzato dei

prezzi delle abitazioni in tutte le zone della città. Questo può essere spiegato da

alcuni fattori internazionali. Infatti, i tassi ufficiali di sconto così alti (4%)

possono portare a una rinegoziazione dei mutui con la conseguenza

dell’incremento dei prezzi delle abitazioni.

• Tuttavia, in particolar modo nelle microzone C1 e C2, gli aumenti in questione si

considerano minori rispetto ad altre zone di Ancona.

• Le prime due zone sono punti strategici per entrare nel centro storico della città.

Ne consegue che uno dei problemi maggiori risulta essere il traffico.

• Gli immigrati, si collocano prevalentemente in queste due zone. La zona C2 in

particolare mostra dei valori che sono strettamente correlabili all’indice di

segregazione (cfr. graf. 4). Il grafico 10 né mostra le tendenze:

  

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Grafico 10 – Percentuale di persone appartenenti a ogni comunità nella microzona C2

Fonte: Ufficio Anagrafe Comunale. Dati del 5/10/2007. Nostra elaborazione.

• I collettivi più segregati sono i Cinesi, i Bengalesi e i Ghanesi.

• Per quanto riguarda i Cinesi si nota un’intensa attività commerciale nella zona

C2, esprimibile attraverso negozi e ristoranti tipici. Oltre a questo tipo di attività

si osserva una prevalenza di operai e tecnici dell’industria. La tendenza

all’autosegregazione è visibile dalla mappa n°20 dove si nota che tre aree

contigue della città (C1,C2,C4) contengono il 79,55% degli appartenenti a

questo collettivo. Il trend di arrivo svela una diminuzione negli ultimi anni.

Dalla composizione per sesso risulta una parità.

• I Bengalesi sono la terza comunità più numerosa e abitano prevalentemente nella

zona C2 (48%). In generale si nota (cap.2) come questa comunità rispetto alle

statistiche regionali e provinciali, abiti prevalentemente nel capoluogo

marchigiano. Sebbene si possa notare un nucleo di bengalesi già a metà anni ’90

il trend di crescita più significativo avviene negli ultimi 10 anni. Sappiamo,

inoltre, come questo collettivo sia prevalentemente composto da persone di

sesso maschile impiegate come operai e tecnici dell’industria.

• Gli africani sub-sahariani, come è stato evidenziato nel capitolo 2, vivono

prevalentemente nella seconda circoscrizione e nella terza circoscrizione.

  

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• I Ghanesi, che sono uno dei collettivi più segregati vivono in tre microzone

(mappa 25): C1, C2 e C4 la cui somma percentuale è del 70,42%. È già stato

osservato in precedenza come questo collettivo sia composto prevalentemente

da persone di sesso maschile e, che la tipologia di lavoro prevalente sia di

operaio e tecnico dell’industria.

• Gli albanesi risiedono in tutte le microzone catastali della città. Tuttavia, si nota

una maggiore concentrazione nelle zone C1, C2, C4 e D2 (mappa n°14). La

somma percentuale di queste quattro zone è del 62,39%. La comunità albanese

è la più grande della città con più di 1400 unità (dati del 5/10/2007). Si è già

osservato come questo collettivo sia prevalentemente costituito da uomini

(55%) e come questi siano prevalentemente impiegati nei lavori di operai e

tecnici dell’industria.

• La comunità Rumena, che ha avuto un trend di crescita importante negli ultimi

anni, è tra le meno segregate esprimendo un valore nell’indice di cui sopra pari

al 22%. Anche questa comunità, come si può notare dalla mappa n°15, esprime

un alto valore percentuale nella zona C2 (25%). Con riferimento a questo

collettivo non si può parlare sempre di scelta residenziale in quanto dai nostri

dati il 37,94% svolge il lavoro di badante e colf.

• La comunità peruviana esprime un indice di segregazione del 38% che può

essere considerato medio – alto. Come si può notare dal grafico 4 una parte

importante di questo collettivo vive nella C2 (24%). Dalla mappa n°17 emerge,

tuttavia, un’ulteriore concentrazione nella zona del Viale – rione Adriatico (B1).

Questo, secondo il comune (rapporto sociale 2004), è dovuto alla tipologia di

lavoro svolto dalle persone della suddetta comunità ossia di colf e badanti. La

composizione per sesso rivela una prevalente presenza femminile.

• La comunità Tunisina è quella che da più tempo rivela una presenza

significativa: nel 1991 questo collettivo esprimeva già un numero superiore alle

100 persone. Dal grafico n°4 si nota che l’indice di segregazione risulta intorno

al 27% e questo è dovuto (mappa n° 18) alla concentrazione in tre zone: la C2,

la D1 e la D2. Il rapporto sociale del 2004 affermava come questa comunità

abitasse prevalentemente nella zona degli Archi (C1) visto che l’impiego

principale dei Tunisini è quello di pescatore. Questo dato è parzialmente

confermato dai dati dell’anagrafe (vedi cap. 2). Tuttavia, nel tempo si nota una

  

161  

dispersione nel territorio. Il fatto che una percentuale significativa abiti nei

quartieri del Q1, Q2 e Q3 (microzona D1), è un indice significativo di come

questa comunità sia immessa nel territorio. In primo luogo questa microzona

esprime un basso valore percentuale nel rapporto tra residenti e immigrati e in

secondo luogo esprime dei prezzi in compravendita e in affitto abbastanza

elevati. Nella divisione per sesso osserviamo la maggiore presenza maschile.

• I Filippini si concentrano con una percentuale del 33,33% nella zona del Piano

S. Lazzaro, Stazione e Via Flaminia (C2). Dalla mappa n°19 si nota inoltre una

distribuzione spaziale in quasi tutte le aree del centro della città con eccezione

delle microzone B4 e B5. Dai dati dell’anagrafe comunale sappiamo che il 75%

abbia dichiarato di essere colf o badante. È quindi ipotizzabile che gran parte

delle persone appartenenti a questa comunità svolga la professione di badante

nel centro mentre coloro che abitano nella zona C2 sia dedicata al lavoro di

colf. In questa ipotesi si necessita ricordare come i dati a nostra disposizione sia

impreciso. Il collettivo è prevalentemente costituito da persone di sesso

femminile.

• Il collettivo degli ucraini è quello che mostra uno dei valori più bassi nell’indice

di segregazione (22%). Anche in questo caso, le persone appartenenti alla

suddetta comunità, sono prevalentemente impiegati nel lavoro di colf e badanti.

Infatti, nella divisione per sesso la composizione femminile è del 79% circa.

Come si nota dalla mappa n°21 la zona di maggiore concentrazione è il centro

della città e in particolare i quartieri del Viale della Vittoria – rione Adriatico

(B1) con una presenza del 22,39%. Altre zone di insediamento sono la C2

(18,81%) e la C4 (10,15%).

• Il collettivo dei Marocchini svela un indice di segregazione del 27%. Le persone

appartenenti a questo collettivo, come mostra la mappa n°22, abitano

principalmente nella zona C2 (26,82%). Tuttavia, come per il collettivo dei

Tunisini, una buona percentuale vive nei quartieri Q1, Q2 e Q3. Anche in

questo caso, le persone appartenenti a questa comunità, si concentrano in 5 vie.

Tuttavia, i dati mostrano delle piccole concentrazioni come tre, quattro, cinque

persone. Questo suppone la presenza di nuclei familiari. Una buona parte dei

marocchini vive anche nella microzona D2: le frazioni di Torrette, Palombina e

Collemarino. Questo collettivo ha una bassa presenza nel centro storico della

città pur essendo una delle comunità di più antico arrivo.

  

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• Il collettivo dei Polacchi svela l’indice di segregazione più basso della città

(20%). Sebbene la presenza di questo collettivo sia importante nella zona del

Piano S. Lazzaro, Stazione e Via Flaminia (zona C2) con una percentuale del

14,87% sull’intero collettivo, l’area di maggiore concentrazione è quella del

quartiere Grazie – Tavernelle (zona C4) con una concentrazione del 17,94%

(mappa n°23). Si nota, inoltre, un’importante presenza nella fascia centrale. Per

quanto concerne il tipo di lavoro sappiamo che i polacchi svolgono

prevalentemente la professione di colf o badante. Nella divisione per sesso si

nota una prevalenza femminile. Gli uomini, stante i dati imprecisi dell’anagrafe,

lavorano prevalentemente come operai e tecnici dell’industria. Il collettivo dei

Polacchi è cresciuto negli anni: da questo punto di vista il trend è continuo.

• I Dominicani svelano un indice di segregazione del 38%. Dalla mappa n°24 si

nota come il 33,33% degli appartenenti a questa comunità viva, infatti, nella

zona Piano S. Lazzaro, Stazione, Via Flaminia (zona C2). Se sommiamo, però,

la popolazione residente nella fascia centrale sveliamo una percentuale del

37,65%. Come già ricordato nel capitolo precedente questo numero è dovuto

principalmente alla tipologia di lavoro prevalente ossia quello di colf e badanti

che secondo i nostri dati impiega il 67% circa degli appartenenti. Nelle altre

zone della fascia suburbana e periferica non si rivela una presenza di

Dominicani. I dati svelano un trend di arrivo ormai bloccato. Per quanto

concerne la composizione per sesso sappiamo che questo collettivo sveli una

maggiore presenza femminile (66% circa).

• Il collettivo dei Nigeriani non è molto numeroso: in data 5/10/2007 si contavano

appena 123 unità. L’indice di segregazione per questo gruppo è del 37%. La

mappa n°26 ne mostra la distribuzione spaziale. Si può, dunque, notare come il

38% circa viva in zona Piano S.Lazzaro, Stazione, Via Flaminia (microzona

C2). Nella distribuzione geografica osserviamo una presenza nell’intero

territorio cittadino con l’eccezione di alcune zone suburbane e della zona

periferica D3 (Torrette – Fornetto). La maggior parte degli appartenenti a

questo collettivo svolge un lavoro di Operaio e Tecnico dell’industria mentre il

resto è prevalentemente collaboratrice domestica. Il trend di crescita del

collettivo registra un calo negli ultimi anni.

  

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• Il collettivo dei Moldovi è il meno numeroso tra quelli che superano le 100

unità. L’ indice di segregazione, in questo caso, è del 29%. Dalla mappa n°27 si

osserva come il 32,82% viva in zona Piano S. Lazzaro, Stazione, Via Flaminia

(microzona C2). Dalla mappa 27 si osserva una distribuzione geografica che

tende a prevalere nella fascia semicentrale: il totale delle microzone C1,C2,C3 e

C4 svela una concentrazione del 61,06%. Un’altra zona importante è quella del

Viale della Vittoria e rione Adriatico (zona B1) dove la presenza è del 12,98%.

Questo collettivo risulta composto prevalentemente da persone di sesso

femminile. La maggior parte di queste svolge il lavoro di colf o badante.

• Nell’insieme si nota come gli immigrati privilegino una scelta residenziale di

sostanziale vicinanza al luogo dove vivono. Come si può si osserverà nel

prossimo capitolo gli immigrati in generale non possono permettersi l’utilizzo

di un mezzo privato in quanto gran parte del proprio stipendio viene speso in

affitto e in rimesse ai propri parenti. Per questo motivo le zone del Piano

S.Lazzaro, Stazione, Via Flaminia e Archi-Montirozzo si rivelano zone naturali

d’insediamento grazie alla presenza dei mezzi pubblici oltre che al basso costo

degli affitti.

  

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