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cronache ipogee pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 8/205 cronache ipogee Ricordo di Ruggero Calligaris Buon lavoro Ruggero… Con la recente scomparsa di Ruggero Calligaris la città di Trieste perde uno dei suoi migliori divulgatori naturalistici contemporanei. Geologo, gran appassionato di rocce e sottosuoli, Ruggero in tutti i suoi studi e nelle sue ricerche è riuscito a trasmettere con estrema semplicità il sapere scientifico al grande pubblico, collegando la classicità degli studi geologici carsico-istriani a svariate altre discipline. Tutto nasce a metà degli anni Sessan- ta durante la costruzione del Tempio di Monte Grisa quando, osservando per caso dei nummuliti, inizia la sua grande passione verso i fossili. Passione subito guidata da Fabio Forti che lo instrada nello studio della geo- logia e alla pratica della speleologia. Dopo l’Università si imbarca come esperto in sistematica dei fossili con il Geofisico di Trieste, allora impegnato in dei carotaggi nel Mediterraneo. Trova poi lavoro presso l’azienda Smolars e, nel contempo, diventa collaboratore esterno al Museo Civico di Storia Naturale di Trieste dove nel corso degli anni ripristina le collezioni di minerali e di rocce, curando con competenza le sezioni paleontologiche e mineralogiche. Con il suo entusiasmo porta il Mu- seo a collaborare in molte ricerche sul territorio e riprende le attività di scavo in alcuni siti carsici avendone la direzione. Sotto la sua guida vengono studiati molti reperti di pesci e rettili preistorici consegnati al Museo. Progetta il parco delle rocce carsiche poi realizzato provvisoriamente a Ba- sovizza nel Centro didattico naturali- stico e, con i forestali, produce alcuni depliant didattici. Collabora con gruppi speleologici e altre associazioni italiane, slovene e austriache, in svariati progetti divul- gativi mantenendo così contatti inter- nazionali di alto valore. Per quattro anni diventa conservatore del Museo e realizza mostre come quella sulle miniere di carbone o quella delle antiche calcinaie affinando altri studi come, ad esempio, quelli sul flysch muggesano o sugli orsi delle caverne. Riesce a creare e a seguire un grup- po di giovani laureandi interessati a lavorare con la paleontologia e, nel 1999, riapre con successo gli scavi nella Grotta Pocala. Pur avendo nel frattempo lasciato il Museo, fatto questo che lo segnerà profondamente, continua il suo apporto alla conoscenza del Carso. Lavora in cava ad Aurisina, in Grotta Gigante, accompagna turisti in escur- sione sul territorio e, negli ultimi anni, è attivo nella Grotta delle Torri di Slivia, periodo in cui riprende anche lo studio delle cisterne carsiche. Genio e sregolatezza, tipica degli artisti, con un’ironia inaspettata ha affrontato i mesi difficili della grave malattia e solo nelle ultime settimane ha dovuto posare la penna sui fogli dove elaborava i suoi progetti futuri. Ora sarà difficile non ricordarlo vestito con gli abiti tradizionali dei mandrieri carsici o con la divisa dei minatori austriaci che utilizzava con orgoglio in alcune conferenze o trasmissioni televisive. Ma senza alcuna ombra di dubbio ora lo immaginiamo in qualche altra dimensione, già capocantiere, all’opera in nuove armoniche georealizzazioni. Buon lavoro Ruggero. Diego Masiello Si era laureato in Scienze Geolo- giche all’Università di Trieste nel 1982. A partire dal 1983 era abilitato all’in- segnamento nelle scuole superiori per scienze naturali, chimica e geo- grafia, e professore iscritto all’Albo degli insegnanti medi del Provvedi- torato agli Studi di Trieste. Si occupava di didattica a tutti i livel- li, e condotto corsi e moduli didattici su incarico del Provveditorato agli Studi di Trieste. Eseguiva perizie su materiali paleon- tologici per conto della Soprinten- denza ai BAAAS del Friuli Venezia Giulia e su incarico del Pretore e della Dogana. Avendo una ottima conoscenza del- la lingua tedesca parlata e scritta, ha eseguito la traduzione della gui- da del Museo di Storia Naturale di Vienna e altre traduzioni simultanee di conferenze. Ha curato varie attività espositive e la stesura di cataloghi e cartografie. Ha curato il rilievo di tutti gli stagni della provincia di Trieste e gli studi sulle attività estrattive dell’ex Vene- zia Giulia e delle aree limitrofe, sulla geologia storica e la stratigrafica del Carso. È stato autore di svariate pub- blicazioni e articoli, e relatore in conferenze e congressi sia in Italia che all’estero.

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cronache ipogee

Ricordo di Ruggero Call igaris

Buon lavoro Ruggero…Con la recente scomparsa di Ruggero Calligaris la città di Trieste perde uno dei suoi migliori divulgatori naturalistici contemporanei.Geologo, gran appassionato di rocce e sottosuoli, Ruggero in tutti i suoi studi e nelle sue ricerche è riuscito a trasmettere con estrema semplicità il sapere scientifico al grande pubblico, collegando la classicità degli studi geologici carsico-istriani a svariate altre discipline.Tutto nasce a metà degli anni Sessan-ta durante la costruzione del Tempio di Monte Grisa quando, osservando per caso dei nummuliti, inizia la sua grande passione verso i fossili.Passione subito guidata da Fabio Forti che lo instrada nello studio della geo-logia e alla pratica della speleologia.Dopo l’Università si imbarca come esperto in sistematica dei fossili con il Geofisico di Trieste, allora impegnato in dei carotaggi nel Mediterraneo.Trova poi lavoro presso l’azienda Smolars e, nel contempo, diventa collaboratore esterno al Museo Civico di Storia Naturale di Trieste dove nel corso degli anni ripristina le collezioni di minerali e di rocce, curando con competenza le sezioni paleontologiche e mineralogiche.

Con il suo entusiasmo porta il Mu-seo a collaborare in molte ricerche sul territorio e riprende le attività di scavo in alcuni siti carsici avendone la direzione.Sotto la sua guida vengono studiati molti reperti di pesci e rettili preistorici consegnati al Museo.Progetta il parco delle rocce carsiche poi realizzato provvisoriamente a Ba-sovizza nel Centro didattico naturali-stico e, con i forestali, produce alcuni depliant didattici.Collabora con gruppi speleologici e altre associazioni italiane, slovene e austriache, in svariati progetti divul-gativi mantenendo così contatti inter-nazionali di alto valore.Per quattro anni diventa conservatore del Museo e realizza mostre come quella sulle miniere di carbone o quella delle antiche calcinaie affinando altri studi come, ad esempio, quelli sul flysch muggesano o sugli orsi delle caverne.Riesce a creare e a seguire un grup-po di giovani laureandi interessati a lavorare con la paleontologia e, nel 1999, riapre con successo gli scavi nella Grotta Pocala.Pur avendo nel frattempo lasciato il Museo, fatto questo che lo segnerà profondamente, continua il suo apporto alla conoscenza del Carso.Lavora in cava ad Aurisina, in Grotta Gigante, accompagna turisti in escur-sione sul territorio e, negli ultimi anni, è attivo nella Grotta delle Torri di Slivia, periodo in cui riprende anche lo studio delle cisterne carsiche.Genio e sregolatezza, tipica degli artisti, con un’ironia inaspettata ha affrontato i mesi difficili della grave malattia e solo nelle ultime settimane ha dovuto posare la penna sui fogli dove elaborava i suoi progetti futuri.Ora sarà difficile non ricordarlo vestito con gli abiti tradizionali dei mandrieri

carsici o con la divisa dei minatori austriaci che utilizzava con orgoglio in alcune conferenze o trasmissioni televisive.Ma senza alcuna ombra di dubbio ora lo immaginiamo in qualche altra dimensione, già capocantiere, all’opera in nuove armoniche georealizzazioni.Buon lavoro Ruggero.

Diego Masiello

Si era laureato in Scienze Geolo-giche all’Università di Trieste nel 1982.A partire dal 1983 era abilitato all’in-segnamento nelle scuole superiori per scienze naturali, chimica e geo-grafia, e professore iscritto all’Albo degli insegnanti medi del Provvedi-torato agli Studi di Trieste.Si occupava di didattica a tutti i livel-li, e condotto corsi e moduli didattici su incarico del Provveditorato agli Studi di Trieste.Eseguiva perizie su materiali paleon-tologici per conto della Soprinten-denza ai BAAAS del Friuli Venezia Giulia e su incarico del Pretore e della Dogana.Avendo una ottima conoscenza del-la lingua tedesca parlata e scritta, ha eseguito la traduzione della gui-da del Museo di Storia Naturale di Vienna e altre traduzioni simultanee di conferenze.Ha curato varie attività espositive e la stesura di cataloghi e cartografie.Ha curato il rilievo di tutti gli stagni della provincia di Trieste e gli studi sulle attività estrattive dell’ex Vene-zia Giulia e delle aree limitrofe, sulla geologia storica e la stratigrafica del Carso.È stato autore di svariate pub-blicazioni e articoli, e relatore in conferenze e congressi sia in Italia che all’estero.

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L'amico Diego Masiello ha ricorda-to Ruggero sotto un aspetto ge-nerale; pertanto io mi "limiterò" a ricordare quanto abbia contato la sua amicizia e la sua attività per il Club Alpinistico Triestino nei 25 anni di socio simpatizzante prima (1990) e di socio onorario poi (1996).Ci eravamo conosciuti, nel 1988, quando stavo terminando le ricerche per il libro "Spelaeus" ed è lì che è iniziata la nostra amicizia in quanto condividevamo moltissimi progetti e iniziative.Un primo passo venne compiuto edi-torialmente: per "La Nostra Speleolo-gia" ci fornì un articolo paleontologico proprio su di una grotta che avevamo investigato assieme, a cui ne seguì uno storico sulle Terme di Monfalco-ne a corredo di alcune nostre recenti esplorazioni speleo-subacquee.Poi, per il Tuttocat del 1990, scrisse un articolo sullo stagno di Contovello; mentre nel 1992, su sua iniziativa, venne stampato un Tuttocat interamen-te dedicato alla "speleologia urbana" nel quale vennero riprodotti anche i primi rilievi catastati a nome del CAT che, naturalmente, portavano la sua firma.In massima parte dobbiamo proprio a Ruggero la costituzione della "Sezione Ricerche e Studi su cavità artificiali" come risulta scritto, per la prima volta, sul rilievo del bunker tedesco (oggi museo) del Castello di Duino che Lino Monaco ed io potemmo topografare grazie ai buoni rapporti di Ruggero con il Principe Torre e Tasso. 1995. Ruggero durante le prime visite guidate alla Kleine Berlin. (Giovanni Giardina)

Ruggero Calligaris e il CATIl nostro comune impegno in questo settore ci portò a raggiungere alcuni importanti obiettivi, tra i quali:1993: in seguito di alcuni occasionali ritrovamenti di resti d'epoca romana sul Colle di Osoppo (Udine) l'allora ammi-nistrazione chiese, su suggerimento di Ruggero, l'intervento del CAT per cen-sire tutti gli ipogei naturali e artificiali che si aprono sul forte e nei dintorni.Sarà l'inizio di una collaborazione tra il CAT e il Comune osoppano che ha dato grosse soddisfazioni a entrambi e che continua a darle tutt'ora.1995: "Giornate di Speleologia urbana".Su suggerimento di Ruggero e di Sergio Dolce, abbiamo dato l'avvio a questa nuova tipologia di corsi. Quando ci sedemmo al tavolo orga-nizzativo speravamo di avere almeno 25 iscritti.La risposta fu di quasi 120 persone!Il che ci costrinse, con gioia, a orga-nizzare in quell'anno ben tre corsi.Ruggero fu uno dei principali "capogita" con le escursioni in due rifugi cittadini, nelle gallerie di Opicina e nel sistema difensivo di Strane (Slovenia).In seguito organizzammo altre otto edi-zioni e, a partire dal 1995, ottenemmo, sempre grazie a Ruggero, il permesso di usufruire saltuariamente della Kleine Berlin per i nostri corsi.1995: mostra storico-fotografica "Alla riscoperta del passato - Le grotte di San Canziano nelle fotografie di Fran-cesco Benque".

L'esposizione fotografica, curata da Maurizio Radacich, venne esposta presso il Museo Civico di Storia Natu-rale di Trieste grazie all'interessamento di Ruggero che si prestò a fare da cicerone e da traduttore (in tedesco) per gli ospiti convenuti. Fu sempre grazie ai suoi ottimi rapporti che la direzione delle Grotte di San Canziano se, la mostra, venne esposta nei mesi successivi presso l'importante polo turistico sloveno.1996-1997: con la "complicità" di Ser-gio Dolce e di Ruggero, organizzammo per due anni consecutivi dei corsi mirati per gli studenti (con indirizzo scientifico) dell'Istituto "Galvani", tra i quali c'era anche mio figlio Moreno.I due corsi erano incentrati sulla co-noscenza della fauna ipogea ed era-no stati definiti "Corsi di speleologia scientifica" al quale parteciparono una quarantina di ragazzi. Ruggero, che con i giovani ci sapeva decisamente fare, venne da loro soprannominato "RuggHarrier" perché quando partiva a razzo con la sua vecchia "128" si-mulava un decollo verticale.Infatti erano soliti a dire che Ruggero non guidava ma ..."volava basso"...La collaborazione con i ragazzi del "Galvani" non si esaurì con la fine dei corsi ma continuò per oltre un anno nel quale, buona parte di loro, frequentò il Civico Museo di Storia Naturale e fu di valido aiuto per la pulizia e il censimento di numerosi reperti paleon-

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1996. Sergio Dolce e Ruggero Calligaris ricevono i crest e le tessere di socio onorario del Club Alpinistico Triestino dall'allora presidente Alessandro Boschini. (Adriano Arnesano)

PRoduzione editoRiale del Club alPinistiCo tRiestino - ContRibuti bibliogRafiCi di RuggeRo CalligaRis

CALLIGARIS Ruggero - Ritrovamenti paleontologici nella 5367 VG (Grotta presso il Camping Pian del Grisa) - La Nostra Speleologia, numero unico 1987-1988, pagg. 21-25 - Trieste, 1988.

Articolo sulla riesplorazione di una cavità del Carso triestino e sul rinvenimento in essa di reperti paleontologici.CALLIGARIS Ruggero - Le Terme Romane di Monfalcone. Esplorazione dei vani sotterranei - La Nostra Speleologia, numero unico 1989-1990,

pagg. 53-62 - Trieste, 1990. Le Terme Romane attraverso secoli di storia, dai fasti di un tempo all’attuale abbandono. Neppure le esplorazioni subacquee di un tempo, qui

descritte, sono oggi più possibili.CALLIGARIS Ruggero - Lo stagno di Contovello - Tuttocat, numero unico 1990, pagg. 9-10 - Trieste, 1990. L’autore ripercorre la storia dello stagno di Contovello sul Carso triestino, in occasione del suo ripristino ambientale. Seguono alcune brevi note

geologiche.CALLIGARIS Ruggero - Speleourbana - Tuttocat, speciale Speleourbana, numero unico 1991, pagg. 2-10 - Trieste, 1991. Interessante articolo che oltre ad accennare alla costituzione del “Gruppo speleourbano del CAT”, tratta in larga maniera delle fortificazioni

costruite dall’esercito tedesco nel corso dell’ultimo conflitto mondiale per la difesa di Trieste, del suo golfo e del litorale adiacente (Salvore, Grado, Monfalcone, Punta Grossa, Miramare, Lignano). A corredo dell’articolo, molte fotografie e disegni delle opere difensive, molte delle quali inedite.

CALLIGARIS Ruggero, NEAMI Enrico - Il “Molch” - Minisommergibile monoposto germanico - Tuttocat, speciale Speleourbana, numero unico 1991, pagg. 14-16 - Trieste, 1991.

Con l’ausilio dei disegni dei progetti, vengono descritti tre modelli di minisommergibili, di uno dei quali, il “Molch”, doveva esserci una base nella baia di Sistiana (TS).

CALLIGARIS Ruggero - Grotta presso Percedol. Studio dei reperti rinvenuti - La Nostra Speleologia, numero unico 1991-1992, pagg. 33-34 - Trieste, 1992.

Note sui reperti paleontologici ritrovati nella Grotta presso Percedol (4785-5584 VG).CALLIGARIS Ruggero - Un sasso nello stagno - La Nostra Speleologia, numero unico 1991-1992, pagg. 104-112 - Trieste, 1992. Considerazioni di un addetto ai lavori sulla situazione attuale della Legge sulla paleontologia in Italia.CALLIGARIS Ruggero - Gli ipogei naturali ed artificiali del Campo di Osoppo - Geologia - La Nostra Speleologia, numero unico 1993-1994, pagg.

11-14 - Trieste, 1994. Note geologiche sul colle di Osoppo e sulla zona interessata dalle ricerche.CALLIGARIS Ruggero - Kleine Berlin - Tuttocat, numero unico, dicembre 1996, pagg. 12-13 - Trieste, 1997. Notizie storiche sulle gallerie sotto il colle di Scorcola, da poco affittate dal nostro Club per trasformarle in Museo Speleologico.CALLIGARIS Ruggero - Informazioni storiche sulla “Kleine Berlin” - in: Le gallerie antiaeree e il rifugio denominati “Kleine Berlin” - Club Alpinistico

Triestino, pagg. 1-6 - Trieste, 1999. Guida storica al bunker e al rifugio antiaereo siti nella zona denominata “Kleine Berlin”, a Trieste, in Via Fabio Severo.CALLIGARIS Ruggero - Inquadramento geologico - in: Guida storico-naturalistica al Promontorio Bràtina (Foci del Timavo) - Club Alpinistico Triestino

- Sezione Ricerche e Studi su Cavità Artificiali - pagg. 51-54 - Trieste, 2001. Tratta della geologia del territorio spaziando dai fenomeni carsici alle ultime scoperte fossilifere di alcuni dinosauri (adrosauri).

tologici appartenuti a qualche centinaia di orsi delle caverne.1998: ancora una volta, grazie all'in-teressamento di Ruggero, il CAT ha la possibilità di stipulare il contratto d'affitto per il rifugio antiaereo e bunker conosciuto come "Kleine Berlin".Sarà lui stesso a condurre le prime visite guidate, a scopo turistico, per un paio d'anni.Poi, altre priorità lo porteranno a se-guire altre strade e l'onere di questa attività venne raccolto dal bravissimo Maurizio Radacich.2001: Ruggero organizza il "7. Inter-national Cave Bear Symposium" a Trieste. Mi chiese di partecipare con uno scritto. Cosa che feci con grande piacere presentando, in coppia con mio figlio Moreno, un contributo dal titolo "Orsi e Carso: ultimo domicilio conosciuto".Una delle ultime attività che abbiamo svolto assieme è legata alla produzione del libro sul "Promontorio Bratina".Poi, purtroppo, non ci sono state più occasioni per poter collaborare e i nostri rapporti si sono limitati alla corrispondenza via internet.Cosa che, però, non ha minimamente intaccato la nostra amicizia.

Franco Gherlizza

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agosto 20�5...

“gioRnatedella PReistoRia”a Clauzetto (Pn)

Domenica 5 e 12 luglio nella radura antistante la Grotta del Clusan-tin a Pradis di Sotto - Clauzetto (PN) si sono svolte le ormai conosciutissime “Giornate della Preistoria”.Questo appuntamento, ripetuto an-nualmente dal 2008, permette di spe-rimentare una didattica archeologica effettuata per la prima volta in territorio italiano che integri ricerca scientifica archeologica universitaria e didattica in senso stretto.È infatti grazie a queste giornate che gli archeologi dell’Università degli Studi di Ferrara capitanati dal Prof. Marco Peresani e dal Dott. Matteo Romandini possono tradurre in termini semplici quelli che sono concetti difficilmente assimilabili anche per persone adulte, attraverso laboratori di archeologia dimostrativa, incontri a tema e visite guidate ai siti archeologici.Dopo diversi anni di esperienza da parte dell’Amministrazione Comunale di Clauzetto in sinergia con l’Univer-sità di Ferrara, Ecomuseo Lis Aganis ed Associazione Culturale Pradis è maturata nel 2015 la consapevolezza che la volontà e l’occasione di speri-mentare questo modello di sviluppo, doveva coinvolgere più realtà sia locali che extra.Novità trainante di quest’anno sono stati infatti i laboratori paralleli e supplementari alle due giornate: coinvolgenti attività di approccio alla speleologia curate dal Gruppo Spe-leologico Pradis, spettacolari assaggi di archeologia dimostrativa da parte del Gruppo Archeo 2000 di Lestans e riconoscimento del piumaggio con l’accompagnamento di esperti della Riserva Naturale del Lago di Corni-no. Inoltre in entrambe le giornate il Corpo Forestale dello Stato ha liberato presso la dolina del Clusantin alcuni rapaci notturni e corvidi guariti e sal-vati in centri specializzati, esaltando ed entusiasmando centinaia di bimbi e genitori.A chiudere le giornate, nell’incantato teatro naturale offerto dalle “Grotte verdi di Pradis” un’esibizione del can-tautore e scrittore Marco Anzovino,

la presentazione del libro “La Grande Guerra a piedi, da Londra a Trieste sui luoghi del primo conflitto mondiale” di Nicolò Giraldi ed un progetto speri-mentale sonoro e musicale curato dalla Prof.ssa Cristina Fedrigo, “In tempo di paleosuoni”.In queste due giornate divenute ormai una sorta di appuntamento annuale per un passaggio temporale nel passato della durata di due giorni, i laboratori non cercano soltanto di ricreare e far rivivere ambienti preistorici nella “Valle della Preistoria di Pradis”, ma di proporre anche, con correttezza scien-tifica i temi dell’evoluzione dell’uomo e dei suoi comportamenti, rendendo così i partecipanti attori delle attività, stimolati nelle loro capacità manuali e di osservazione.A partire dal 2010 le Giornate si svolgo-no in concomitanza con il Laboratorio di ricerca archeologica dell’Università di Ferrara: Grotta di Rio Secco, attorno al quale gravitano visite, laboratori e cicli di conferenze inerenti il progetto “L’Ultimo Neanderthal in Friuli”.Le due Giornate della Preistoria, pro-mosse quest’anno dall’Associazione Culturale Pradis in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Clau-zetto, Ecomuseo Lis Aganis e UNIFE, vengono ridefinite in base ai risultati delle nuove ricerche e suddivise in “Una giornata da Neandertal” ed “Una giornata da Sapiens”.Nei tre laboratori dedicati quest’anno alle attività di vita dei Neandertal si è voluto dare un taglio principalmente metodologico, spiegando ai bambini come si esegue uno scavo archeolo-gico, mettendo in luce selci e ossa, le stesse che emergono quotidianamente durante le attività di ricerca a Grotta di Rio Secco, descrivendo e ricono-scendo i reperti attraverso gli stereo-microscopi; come ricompensa per il lavoro di “piccoli ricercatori” ciascun partecipante ha ricevuto il diploma di archeologo.Il secondo laboratorio proposto è stato intitolato “Neandertal fashion” ovvero scoprire come i nostri cugini, attraverso le ultime ricerche scientifiche, si deco-ravano il corpo, utilizzavano pigmenti o comunicavano con oggetti simbolici migliaia di anni prima dell’arrivo della nostra specie in Europa.

fotoCRonaCadelle "gioRnate

della PReistoRia"

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CamPosPeleo

“PRadut2015”

nuove scoperte degli speleologi pordenonesi in Valcellina.

Anche quest’anno numerosi compo-nenti dell'Unione Speleologica Por-denonese CAI e del Gruppo Speleo-logico Sacile si sono ritrovati a Claut per dare vita al ferragostano “Campo Speleo” l’iniziativa finalizzata alla si-stematica esplorazione speleologica del monte Resettum,una delle zone carsiche più impervie e interessanti della Valcellina.Contando anche sull’appoggio logisti-co del “Rifugio Pradut” gli speleologi, hanno potuto non solo scoprire e parzialmente esplorare alcune nuove profonde cavità, da essi definite “pro-mettenti”, ma continuare l’importante lavoro di censimento e mappatura di quelle già conosciute nell’area.Particolare impegno è stato dedicato all’avanzamento nella strettissima cavi-tà “Le Vasche” da dove gli speleologi, da trenta anni, inseguono il sogno di poter entrare in quelle gallerie del sottostante chilometrico “Landri Scur” il cui raggiungimento richiede oggi oltre ventiquattro ore di non facile progres-sione ipogea.

Il terzo laboratorio proposto dal titolo “A caccia con i Neandertal” mirava a far conoscere le attività quotidiane dei nostri antenati della Valle di Pradis.I bambini, infatti, dovevano riconoscere le prede e cercare di colpirle con i gia-vellotti; ad ogni animale corrispondeva una serie di prove anche di conoscen-za etologica e relativo punteggio.Per i migliori classificati che otteneva-no più punti veniva consegnato dallo sciamano delle Giornate, Maurizio, una collana premio di “Grande capo cacciatore”.Nella seconda giornata incentrata sulle attività di vita di NOI Sapiens, i bambini hanno affrontato i metodi di ricerca degli uomini moderni e materiali di scavo usati dagli archeologi e visibili oggi presso il Museo della Grotta di Pradis, e attraverso gli stereo-micro-scopi hanno avuto l’occasione di osser-vare nel dettaglio ossa di animali della collezione di confronto dell’Università di Ferrara.Nel secondo laboratorio “Sapiens, i pri-mi pittori” hanno affrontato il concetto di arte e raffigurazione del territorio nella Preistoria, disegnando con le tecniche di pittura dei nostri antenati e utilizzando strumenti e supporti na-turali sulla base di esempi archeologici ritrovati nelle Grotte e siti d’Italia e di tutta Europa.Nel terzo laboratorio intitolato “Co-struire una capanna paleolitica” i partecipanti, suddivisi in tribù, hanno costruito una capanna paleolitica con l’uso di diversi materiali naturali messi loro a disposizione; il gruppo che ha costruito la capanna migliore, con ve-getali corretti e coerenti per le epoche e tecniche preistoriche, è stato insignito dallo sciamano del titolo di “Grandi ingegneri Paleolitici”.Durante queste giornate inoltre bam-bini e genitori hanno avuto anche la possibilità di visitare la Grotta di Rio Secco, tuttora oggetto di scavo e ri-cerca da parte dell’Università estense, sito dal quale emergono risultati scien-tifici estremamente interessanti e unici anche a livello Internazionale.

Giorgio Concina

Il coordinatore del Campo Speleo, Guido Tin-tinaglia, (in piedi secondo da dxl) con lo staff del Rifugio Pradut.

Il grande portale d''ingresso del Landri Scur.(Guglielmo Esposito)

“le aCque Celate”il Viaggio inVisibiledella CReatRiCedelle gRotte

L’acqua, Il suo percorso all’interno del-le montagne, la vita che essa ospita e l’importanza della sua protezione ecologica sono stati fra i temi della conversazione che la Dottoressa Na-dia Re, biologa e attiva speleologa dell’Unione Speleologica Pordenonese CAI ha sviluppato sabato 29 settembre a Fontanafredda (Pordenone) a favore di un partecipe auditorium, nell’ambito degli incontri informativi proposti dalla locale Pro-Loco, nell’ambito de “Le giornate dell’Acqua 2015”.

La dottoressa Nadia Re con il Presidente della Pro-Loco di Fontanafredda (Pordenone).

Il Rov, pronto per essere calato nella grotta.(Franco Gherlizza)

nuoVe indaginisPeleosubaCqueealla gRottadel timaVo

Il 13 agosto 2015 è stata effettuata una ricognizione subacquea tramite un piccolo veicolo filoguidato munito

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di telecamera (Rov) nella Grotta del Lago, o Grotta del Timavo (1847/4583 VG), l’ampia caverna dove scorre il Timavo - ultima “finestra” prima delle foci - scoperta dopo il brillamento di una mina per lo scavo del nuovo acquedotto di Trieste l’11 marzo 1970, nei terreni di proprietà di Davide Peric (che ringraziamo per la disponibilità e collaborazione).La grotta è formata da un'unica ca-verna, completamente allagata, ac-cessibile da un’entrata artificiale dopo la chiusura della voragine con una copertura in cemento armato.Il lago è stato esplorato a più riprese negli anni passati, e un preventivo rilievo batimetrico per avere un profilo del fondo tramite scandaglio era stato realizzato già nel 1970, prima delle immersioni speleosubacquee.Come si legge nella descrizione del Catasto, allora era stato rilevato che alla base del pozzo di accesso il crollo della volta aveva portato il fondo a meno di due metri, formando un cono che digrada con forte pendenza verso il braccio occidentale della galleria, a metà della quale la profondità è di circa 18 m.Nel punto estremo raggiungibile in superficie lo scandaglio aveva indicato una profondità di 33,60 m, mentre a ridosso della parete Nord e in un'area non superiore ai 4 mq, il cavo d'ac-ciaio usato per le misure era filato per 44,20 m, indicando la presenza di un profondo pozzo subacqueo.Per la ricognizione del 13 agosto è stato utilizzato il Rov Explorer di pro-prietà dell’operatore tecnico subacqueo Stefano Caressa, coadiuvato da Duilio Cobol, Franco Gherlizza e da chi scrive questa nota.Il veicolo filoguidato, collegato a una centralina portatile munita di schermo video, è lunga poco più di 30 cm, del peso di 3,5 kg, può raggiungere una velocità massima di 1,9 nodi e può operare fino alla profondità di 80 metri.Lasciando la centralina di controllo fuori dal pozzo di accesso, il Rov è stato calato nel lago con un cavo di 80 metri.Le riprese sono state registrate grazie a una seconda action camera ad alta definizione collegata allo stesso.Rispetto al rilievo, le immagini subac-quee registrate confermano in linea di massima le precedenti osservazioni, tranne a ridosso della parete Nord della cavità, dove il Rov ha raggiunto

stoRia sPeleo PeR immagini: il CaRso sloVeno nel Passato

Trevor Shaw, un inglese che si è innamorato del Carso da quando, nell’immediato dopoguerra, aveva fatto servizio militare nella marina di sua maestà britannica a Trieste, lo è a tal punto che da decenni vive parte dell’anno nella sua casa in Inghilterra e parte a Postumia.Dal 1975, anno in cui ha ottenuto il dottorato all’Università di Leicester con una tesi sulla storia della speleologia, è presente nella pubblicistica speleo-logica con contributi storici di notevole spessore: i libri da lui firmati costitui-scono da soli una piccola biblioteca.Quest’anno, assieme alla sua collabo-

L'operatore tecnico subacqueo, Stefano Caressa, alla consolle del Rov, controlla il corretto funzionamento dello strumento prima dell'immersione nel lago. (Franco Gherlizza)

Il Rov, un piccolo veicolo filoguidato munito di telecamera. (Franco Gherlizza)

una profondità di oltre 50 metri, non riuscendo ancora toccare il fondo per mancanza di cavo.Sempre nell’area della parete Nord che delimita il lago, a una profondità fra i 40 e i 50 metri è stata osservata la pre-senza di due piccoli crostacei, molto probabilmente Troglocharis, come ha osservato Clarissa Brun, gamberetti marcatori naturali del Timavo, nonché il cibo preferito dai protei.Alla base del pozzo di accesso il Rov ha fra l’altro rilevato la presenza di una sagola visibile anche in superficie ancorata al fondo.Le immagini registrate sono le prime realizzate in un punto molto favorevole all'esplorazione del delta sommerso del Timavo.

Pietro Spirito

Pietro Spirito segue il percorso subacqueo del Rov dal canotto.

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ratrice Alenka Čuk, ci ha donato un altro interessante libro, Slovene Karst and Caves in the Past, un volume di quasi mezzo migliaio di pagine illustrante il territorio generalmente conosciuto come il Carso Classico. In 39 capitoli, raccolti in cinque parti (Introduction; Cerkniško Jezero and Rakov Škocjan; Postojnska Jama; Škocjanske Jame, Vilenica; Some other cave) conduce il lettore alla co-noscenza ‘visiva’ del Carso come era osservato e vissuto nel passato.Sono riproduzioni di mappe dal Cin-quecento all’Ottocento, incisioni con immagini di interni come percepiti nei secoli passati, litografie, concise bio-grafie di quanti hanno visitato, studiato e descritto la regione con particolare attenzione ai suoi fenomeni carsici.Ed inoltre documenti, ritratti degli antichi visitatori, vecchi rilievi, fronte-spizi di remote pubblicazioni, fotografie d’epoca.Il tutto accompagnato da testi esplica-tivi che, mentre da un lato introducono il profano nel mondo delle grotte, dall’altro forniscono allo speleologo preziosi elementi atti a completare la sua conoscenza di questo territorio.Ancorché Trieste sia marginale ri-spetto al tema del libro, le notizie di carattere storico che riguardano la sua speleologia non mancano, perché è impossibile parlare del Recca e di San Canziano senza nominare le risorgive del Timavo di San Giovanni di Duino e, soprattutto, senza ricordare gli uo-mini che nell’ultimo ventennio del XIX secolo hanno esplorato, meritandosi l’ammirazione del Martel, le grotte ove il Recca scompare.Ampi testi biografici sono dedicati a G. A. Perko (pp. 329-339), Hanke e Marinitsch (pp. 358-363) mentre, fra i tantissimi, troviamo spunti biografici e richiami su Battelini D., Eggenhofner J., Lindner A. F., Meeraus A., Muller F., Svetina G.Una bibliografia di riferimento, forte di oltre duecento voci, ed un indice dei nomi completano l’opera signorilmente rilegata in tela nera e titoli in oro.Un libro molto interessante penalizzato però, secondo il parere dello scrivente, dalla non ottimale resa delle immagini: parecchie foto risultano impastate e di difficile interpretazione.Se la scelta è stata fatta per dare al tutto una patina di antichità devo dire che è stata non eccessivamente felice, ed è un peccato perché è l’unica neo riscontrato.

esCuRsione didattiCanella gRotta baCanChe in agosto

Giovedì 20 agosto alcuni soci del Gruppo Grotte del Club Alpinistico Triestino hanno organizzato una escur-sione didattica nella Grotta Bac, di Basovizza (Trieste).Come concordato, si sono presentati puntuali all'appuntamento un gruppo di ragazzi del Ricreatorio di Opicina (un altro gruppo aveva usufruito della visita il mese precedente) che con 18 ragazzi (età compresa tra i 6 e i 12 anni) e 3 accompagnatrici hanno potuto godere del fresco della grotta e delle spiegazioni, soprattutto di carat-tere ambientale, di Sergio Vianello.Hanno fornito il supporto logistico: Federica Misturelli, Luca Trevisan, Giorgio Rizman e

Franco Gherlizza.

I ragazzi del Ricreatorio di Opicina (Trieste), fanno merenda prima di entrare nella grotta.

(Sergio Vianello)

Grotta Bac. Tutti in fila prima della strettoia.

Canin e dintoRniattiVitÀ del Catin agosto

domenica 9 agostoMario Carboni e Gianfranco Buzzai hanno provveduto alla ordinaria ma-nutenzione del Bivacco Elio Marussich in Sella Grubia.Sono stati sostituiti i vecchi ancoraggi con quelli nuovi in inox ed eseguite delle piccole riparazioni sulle pareti esterne e sulla porta. Una radicale pulizia ha lasciato il bivacco in ordine per i prossimi visitatori.

domenica 9 agostoFranco Gherlizza ha posizionato le targhette sulla Grotta sopra Le Moelis e sulla Caverna di Sella Nevea.

giovedì 27 agostoGiorgio Del Bosco, Franco Gherlizza e Ferruccio Jurincich hanno fatto una ispezione al bivacco Marussich e bat-tuto la zona circostante alla ricerca di altre grotte da targhettare. Ne sono state individuate una mezza dozzina tra le quali l'Abisso degli Increduli.

E la fatica dei due Autori meritava sicuramente qualcosa di più.

Pino Guidi

Shaw T. Čuk A., Slovene Karst an Caves in the Past, Založba ZRC, Ljubljana 2015, pp. 464, ISBN 978-961-254-740-0

Bivacco Elio Marussich. Mario Carboni sostituisce i vecchi ancoraggi con quelli nuovi in inox.

Sella Nevea. L'ingresso della Grotta sopra Le Moelis con la sua targhetta identificativa.

Franco Gherlizza, Giorgio Del Bosco e Ferruccio Jurincich. Foto ricordo prima di rientrare.

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30 luglio / 9 agosto - Campo speleoQuest’anno il campo è stato fatto sopra ai “pianori” del Pala Celar, zona del-l’abisso Zeppelin come inquadramento geografico.Campo alquanto fortunato, il Canin ci ha regalato un tempo magnifico che ha reso il soggiorno in tenda ancora più piacevole, qualche intramezzo temporalesco serale ha solamente rinfrescato un po’ l’aria e non ha di certo impedito l’attività esplorativa.La maggior parte delle persone sono arrivate al 1 agosto mentre Papo e Laura qualche giorno prima, hanno montato tutte le tende e allestito l’occorrente per “l’apertura ufficiale” del campo.L’obiettivo principale della nostra pre-senza lì, oltre che il puro divertimento e il piacere di passare una settimana in tranquillità, era riprendere le esplo-razioni in una grotta trovata da Papo e Paolo Manca negli anni ’90, esplorata dagli scopritori assieme ad altri amici del CAT e della Commissione Grotte Eugenio Boegan e poi abbandonata per vari motivi. Papo si ricordava bene di un meandro da allargare e di una sicura prosecuzione.I lavori in questi grotta denominata “del Giglio” sono ripresi, il meandro è stato allargato e ci ha portati in una bella condottina chiamata “Topo-alaska” per l’aria gelida che delizia il passaggio, questa sfocia in un pozzo a cascata, inizio di una forra che, dopo qualche metro, ridiventa meandro classico.Per il momento siamo fermi nella parte bassa di questo meandro a circa –120 metri di profondità, la prosecuzione c’è però bisogna allargare alcuni punti, questo è adesso il lavoro principale da fare.Il Giglio “aspira” aria, segno che potrebbe essere un ingresso alto di un altro complesso ipogeo e, avendo l’Abisso Zeppelin che gira e rigira là sotto si può capire l’importanza che potrebbe avere questa cavità.A circa –40 m dall’ingresso è stato trovato un pozzo parallelo che arriva alla base di un camino alto circa 30 m, probabilmente porta di nuovo all’ester-no, a circa metà di questo camino sono state intraviste alcune finestre che potrebbero aprirsi su una via fossile e by-passare alta le zone meandriformi del fondo, bisognerà vedere.Oltre al Giglio, le nostre forze si sono dirottate in battute di zona, sono stati trovati possibili ingressi, in due di questi abbiamo iniziato degli scavi che

non hanno dato alcun frutto purtroppo, forse nel terzo, trovato da Laura e Andrea, c’è qualche speranza.In aggiunta all’effetto microonde dato dal caldo e dal candore della pista di Prevala, la visione di un migliaio di persone stipate fuori dal Rifugio Gil-berti in adorazione di Jack Savoretti e la birra fresca un miraggio irraggiun-gibile hanno reso il ritorno alla civiltà alquanto traumatico … ma va bene così, bisogna soffrir!Hanno partecipato al campo: Paolo (Papo) Alberti, Clarissa Brun, Andrea Chiorri, Ernesto Giurgevich, Laura Miele.Hanno visitato il campo portando ogni ben di dio: Franco Gherlizza e Tiziana Varcounig.Hanno prestato le loro schiene aiutan-doci a trasportare i materiali a valle, ai quali va il nostro più sentito ringra-ziamento: Alessandro Cernivani, Duilio Cobol e Massimo Razzuoli. Josef Vuch era partito con il nobile intento di precedere di un giorno la squadra ufficiale degli sherpa, ma l’unica gior-nata di grandine l’ha sorpreso lungo “un sentiero” … si rifarà presto!

sabato 30 agosto - grotta del giglioEccoci di nuovo in Canin, abbiamo appena detto che Josef si rifarà e infatti sabato è stata la volta buona, Josef “new-entry” nella squadra esplorativa e battesimo del Canin.Abbiamo deciso di fare in giornata un salto al Giglio per allargare i passaggi del fondo e fare la risalita per cercare di acchiappare le finestre che si aprono lungo il camino da 30 metri.Quindi due squadre: Papo e Paolo Manfreda al fondo, Josef e Cla alla risalita.Quelli del fondo non sono stati for-tunati, il trapano non andava e dopo due ore di imprecazioni non proprio da educande (non le ho sentite ma posso immaginare…), per cercare di farlo funzionare non c’è stato verso.Le risalite non hanno portato dove si sperava, una chiudeva in una nicchia, le altre due riconducono a zone note, la pazienza di Josef è stata messa a dura prova: imperterrito ha fatto sicu-ra, schivando le pietre che ogni tanto arrivavo giù dalla risalita.Quindi nulla di nuovo, si rimanda tutto alla prossima volta che si spera sia molto presto!Partecipanti: Paolo (Papo) Alberti, Paolo Manfreda, Josef Vuch, Laura (morosa de Manfreda) in esterno e

Clarissa BrunGiornata di visita: Andrea, Laura, Franco, Clarissa e Papo. (Tiziana Varcounig)

Canin. Campo base. (Clarissa Brun)

Laura verso la grotta del Giglio. (Clarissa Brun)

Andrea all’ingresso del Giglio. (Clarissa Brun)

Grotta del Giglio. (Laura Miele)

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settembre 20�5...

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La Signoria Vostra è invitata a partecipare alla cerimonia di inaugurazione della Mostra “ ” che si terrà

mercoledì 2 settembre 2015 alle ore 16.00 al Centro Congressi del Castello di Duino.

Interverranno

Maria Teresa Bassa Poropat – Presidente della Provincia di Trieste

Massimo Romita – Gruppo Ermada Flavio Vidonis

Stefano Gasparotto – Istituto per la Storia del Risorgimento di Treviso

Marco Mantini – Gruppo Ricerche e Studi Grande Guerra Cai Sag Trieste

Mitja Juren – Gruppo Ricerche e Studi Grande Guerra Cai Sag Trieste

Mauro Depetroni – Ana Trieste

www.isonzo19151918.blogspot.it – www.gruppoermadavf.blogspot.it

R.V.S.P. 040208120 – 3886449114

(ingresso libero su prenotazione fino ad esaurimento posti)

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SPELEO FILM FESTIVAL - Karlovac, September 2015.

The festival organization committee is pleased to invite speleologists, mountaineers,

biologists, geologists, ecologists and everyone who shares our enthusiasm with the secret

world of the underground, to send their professional or amateur recorded films to the fifth

annual Speleo Film Festival which is going to be held in Karlovac, Croatia on September

26th, 2015.

By being one of a very few festivals covering speleology topics in the world, the

festival has already been given national and international recognition for its quality and

consistency. Throughout the years the festival has been supported by the city of Karlovac,

the Speleological Committee of the Croatian Mountaineering Association, Croatian

Speleological Federation, Zagreb speleological union and Cinema club Karlovac. It

introduced authors and films from Croatia, Bosnia and Herzegovina, Montenegro, Slovenia,

Italy, Slovakia, Great Britain, Brazil, Canada, Turkey, Austria, Iran, Hungary, Malaysia,

Pakistan...

Speleological film has a significant role in speleological exploration because of its

ability to present authentic underground environment in all its beauty, previously accessible

only to a small number of specially trained people – speleologists. The value of recorded

scenes beyond the surface is even greater if observed from non-specialized viewer's

perspective. Films displayed in recent festivals showed viewers all the beauty of

speleological decorations and hidden touristic possibilities the underground holds. They

presented the diverse life beyond the surface, acknowledged as one of the bearers of

biodiversity in Croatia. They exhibited the results and valuable scientific information from

many speleological explorations and expeditions to different, exotic parts of the world and

a lot more.

The fifth Speleo Film Festival aims to acquaint fellow speleologists and documentary

lovers with all the work and effort put into making a speleological film and possibly attract

some future underground explorers among interested viewers.

A representative of the organizing committee

Damir Basara

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INFO

SPELEO FILM FESTIVAL

International festival of documentary and short speleological film, 3 to 15 minutes

in lenght

FESTIVAL INFO

Web: www.speleofilmfestival.eu

E-mail: [email protected]

Mob: +385(0)98 890 685 – Damir Basara

FESTIVAL ORGANIZER

„Figure EIGHT“ – Society for mountaineering, research and conservation of

natural values.

PATRONS

The City of Karlovac

The Speleological Committee of the Croatian Mountaineering Association

Zagreb Speleological Union

THEMES

Speleological exploration

Science & Speleology

Biospeleology

Cave diving

Cave protection

Caves & Tourism

APPLICATION DEADLINE

September 13th, 2015

SUBMISSION DEADLINE

September 20th, 2015

APPLICATION REQUIREMENTS

Films must be recorded/produced in last three years

Films mustn't be less than 3, and more than 15 minutes long

An individual author can enter with one or two films of required festival genre

All applications must contain:

Filled in application sheet which can be found at www.speleofilmfestival.eu

Composed film's summary (in application form)

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Possible additional attachments (not mandatory):

Author's photo and short biography

A segment (photo) from the film to promote the film, author and festival

Films must be delivered on CD or DVD media (.avi or .mpeg high resolution format)

no later than September 20th, 2015. There is also a possibility to send the films

via upload service, according to previous agreement with the organizer.

NO FEE IS REQUIRED TO ENTER THE FESTIVAL AND THE BEST FILMS WILL BE AWARDED.

Films and all additional materials should be delivered to this address:

OSMICA – društvo za planinarenje, istraživanje i očuvanje prirodoslovnih vrijednosti

(za Speleo Film Festival – NE OTVARATI)

Bašćinska cesta 3, 47000 Karlovac

Croatia, Europe

NOTE:„No commercial value, for cultural purposes only.“ By entering the festival, authors give permission to present their films at the Speleo Film Festival 2015, as well as to use them to promote the festival.

EVENTS SCHEDULE: - previous arrangement with the organizer required

Saturday, September 26th, 2015 – possible activities during the day

◦ a tour around and through the old city centre of Karlovac with a professional guide

◦ swimming and boat trips down the rivers Korana & Mrežnica

◦ a visit to an attractive cave nearby

Saturday, September 26th, 2015 – evening programme

◦ Speleo Film Festival – films presentation

Sunday, September 27th, 2015

◦ a visit to an attractive cave nearby

ACCOMMODATION:

Accomodation will be organized. All the details about accomModation and programme will

be published soon at www.speleofilmfestival.eu

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Président d’honneurHonorary CHairman

Martynn Farr

Parrain - SponSorFrancis LEGUEn

sPeakers & V.i.P.Pedro BaLOrDi - Pascal BErnaBEOlivier BErtiEaUX - David BianZani

andrey BiZyUKin - JP BrEssErrenaud caBannE - Gigi casaticlement cHaPUt - Martynn FarrBernard GaUcHE - Frank GEntiLi

Maren isiGKEit- Dr Patrick LanDOnLuc Henri FaGE - andrea MarassicH

sami PaaKKarinEn - torsten scHnittErrick stantOn - Frank VassEUr

25th, 26th, 27th sePteMBer 2015GraMat - Lot - FranCe

LiCdC.orG

ExHibitorS - exPosantsABYSSNAUT

Matériel de plongée / Diving EquipmentATELIER DU PLONGEUR

Vente/Entretien/Réparation *Santi -DUI -SF Tech*Sales/Service/Repair (Santi,DUI,SF Tech)

CDS46Comite departemental de spéléologie du Lot

Departmental caving committeeCOMPAGNONS DE NEPTUNE Cahors

Baptême de plongée / First dive experienceDIVING EQUIPEMENT

Matériel de plongée / Diving EquipmentDYKKEREN

Tee-shirts écoresponsables / T-shirt Eco-ResponsibleEXD DIVEGEAR

Matériel de plongée / Diving EquipmentFFESSM

Commission Nationale Plongée SouterraineNational Cave Diving Commission

FFSCommission Plongée Souterraine / Cave Diving Commission

GUEAgence de certification / Certification Agency

LA BRENGUOISEGîte plongée / Holiday Cottage for divers

MARTYN FARRPlongeur et écrivain / Cave diver and writer

NORTHERN LIGHT SCUBALampes de plongée / Diving Lights

OLIV’AIRBonex France / Gonflage / Ecole de plongée

Bonex France/Filling-Blending/dive schoolPASCAL POINGT

Plongée Tek Formation / Tek Diving TrainingPLONGEESOUT

T-shirts, autocollants, posters, livresT-Shirt/stickers/posters/books

POSEIDONMatériel de plongée / Diving Equipment - Rebreather

QUERCY AVENTUREGuidage spéléo et canyon / Cave guide - canyoning

SEGYTEK DIVE RITEMatériel de plongée / Diving Equipment

SUBTECKLampes de plongée / Diving Lights

TDI SDIAgence de certification / Certification Agency

M3SRecycleur Triton / RebreatherCROQUE MONTAGNE

Matériel de sport spécialisé / Specialized sport itemsSF-TECH

Combinaisons étanches plongée / Heavy duty dry suitTEK PLONGEE

Distributeur en matériel de plongée / Diving gear distributor

entrée & aniMations GratuitesFrEE EntranCE & animationS

Ne pas jeter sur la voie publique / Do not throw in the street

Menu de GaLa / GaLa dinner

Salade , Des de Tomate, noix, Médaillon de foie sur pain aux noix , gésiers

Regional Salad , Duck liver MedallionConfit de Canard grille , pomme sautées avec ail et persil

Grilled Duck Comfit , fried potatoes with garlic end parsley

Rocamadour / Craft Goat CheeseCroustade aux pommes façon Pastis

Apple Pie with PastisCafé / Coffee

réservez sur / book on - LiCdC.orgavant / before 20/08/15 - 28€après / after 20/08/15 - 32€

Si vous avez une alimentation spécifique : merci de nous le faire savoir.

Should you have Special food Requirment, please let us know.

au CaVinG Bar du Congrès.Available at the Congress Bar

Sandwichs, assiettes froides, vin, bière et autres boissons seront disponibles

Sandwiches,Cold dishes, Wine , Beer and other Beverage

Friday25th September

5.30pm to 6.45pmTorsten SCHNITTER & Maren ISIGKEITRenaud CABANNE & Franck GENTILI

- Réseau de L’Ouysse : Rééquipement et Explo ( FFS/ FFESSM+ GUE Baseline Project).

- The ‘Ouysse’ system: Re-equipment and exploration (FFS/FFESSM + GUE Baseline project).

6.45pm to 8pmAndrea MARASSICH & Olivier BERTIEAUX

- Atelier échange : Le Fil d’Ariane ou comment se comprendre les uns les autres (ouvert à toutes les écoles).

- Discussion workshop: the main line and understanding each others techniques (Open to all).

8.30pm to 10pmFrank VASSEUR

- Conférence destinée aux Lotois« la plongée spéléo Le Karst et la vie souterraine ».- Especially for the Lotois:

Cave diving, karst landscape and underground life.

Sunday27th September

10.15am to 11.15am Bernard GAUCHE & Clément CHAPUT

- Les traversées de MONTVALENT à PADIRAC : Une belle aventure entre deux générations.- The underground trips from MONTVALENT to PADIRAC An intergenerational adventure.

11.15am to 12am David BIANZANI

- Plongée Fond de Trou.- Cave diving and caving.

12am to 1pm Repas au Diving Bar du LICDC, hall d’exposition.

Lunch & beverages in the Diving Bar.

1pm to 2pm Pascal BERNABÉ & Andrey BIZYUKIN

- Ordinskaya : La grotte la plus longue monde subaquatique dans le gypse – « phénomène russe »

- Ordinskaya cave : The World longest underwater cave in gypsum « Russian phenomena »

2pm to 3pm Sami PAAKKARINEN & Pascal BERNABÉ

- Plongée Profonde : Choix et gestion du matériel – Tactique des paliers

- Deep diving: Equipment choice and use – decompression stops

3pm to 4pm Sami PAAKKARINEN

- Plongée en conditions extrême : CCR en eaux froides, etc.- Diving in extreme conditions: Closed circuit re-breathers in

cold water, etc.

Saturday26th September

10.30am to 11.45 amLuc Henri FAGE

- L’île aux glaciers de marbre : Plongée spéléo en Patagonie- The island to the marble glaciers : Cave Diving in Patagonia

11.45 am to 1pmRick STANTON

- Pozo Azul « The Quest » - Exploration à 11 km de l’entrée.- Pozo Azul, ‘The Quest’ - Exploration 11km from the entrance.

1pm to 2.30 pmRepas au Diving Bar du LICDC, hall d’exposition.

Lunch & beverages in the Diving Bar.

2.30pm to 4pm Dr Patrick LANDON

- Accident de décompression : Procédures de Secours/ Evacuation/Caisson.

- Decompression accidents : Rescue/Evacuation/ Decompression Chamber

4pm to 5.15pm Martyn FARR

- Les plus grandes cavités du monde.- Great Caves of the World

5.15pm to 6.30 pm Pedro BALORDI

- Le Ressel jusqu’au bout en toute sécurité.- To the end of the ‘Ressel’ in safety.

8pmApéritif & Repas de Gala avec animations.

Gala evening: Aperitif – Dinner.

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17€

Before 20th August on the website : http://licdc.orgAvant le 15 Septembre sur le site : http://licdc.org

20€

After 20th Août at the congress.Après le 15 Septembre sur le congrès.

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Dear Colleagues,

The first International Congress of Speleology in Artificial Cavities; HYPOGEA 2015 (I) was successfully held in Rome / Italy during March 11-15, 2015. Following this event, the second congress, HYPOGEA 2017 (II) will be held in the magnificent scenario of Cappadocia / Turkey during March 6-10, 2017.The Congress will be organized by HYPOGEA (Italy) and OBRUK Cave Research Group (Turkey), with the patronages of International Union of Speleology, Balkan Speleological Union, Turkish Federation of Speleology, Istanbul Technical University / EURASIA Institute of Earth Sciences, Paris 8 University, Institute of Research for Hydrological Protection of the National Research Council of Italy, Municipality of Nevsehir and Directorate of Nevsehir Museums.The main goal of HYPOGEA 2017 Congress is to continue the exchange of experiences acquired at the international level in the field of artificial cavities which had begun by HYPOGEA 2015. The sessions of HYPOGEA 2017 will have a strong emphasis on archaeology, archaeometry, promotion of the underground historical and cultural heritage, its safeguard and exploitation, with some plenary lectures and invited speeches on those subjects. The sessions of HYPOGEA 2017 will be focused on four main topics:

• explorationsDuring this session the results of new explorations in artificial cavities will be presented. We strongly believe that the

opportunity to exchange the information about different explorations of artificial cavities from different areas of world will improve both the collaboration among different teams and the organization of future explorations.

• Cultural and economic importance of the artificial cavities Underground artificial cavities are of high cultural and economic importance. In Cappadocia, underground structures

like Goreme or Derinkuyu receive hundreds of thousand tourists every year, strongly supporting the local economy. Water supply in semi-arid zones is also another important aspect, and in many Mediterranean countries several underground aqueducts from Roman period are still in use.

• hazards, remediation and rehabilitation In underground places, the treatment and the preservation of the cultural heritage needs special techniques. In

areas where artificial cavities are present, the collapse of underground structures may represent a serious problem. Protection, rehabilitation or remediation?

• survey, mapping and dating techniques Detections of unknown underground cavities, survey and mapping techniques are in continuous improvement and

will be discussed during the congress. Dating is an important challenge. How is it possible to estimate the age of underground cavities when no artifact, sediment or architectural style is present?

The Congress HYPOGEA 2017 will be held on March 6-8, 2017.After the Congress there will be several excursions to various underground cities, rock churches, cave dwellings and geologically interesting points of Cappadocia.Also, there will be excursions in Istanbul both before and after the Congress.

The important deadlines to contribute to the Congress are:• Abstract submission: 10 January 2016• Full paper submission: 10 June 2016

In order to ensure distribution of the proceedings during the Congress, the above deadlines will be strictly maintai-ned.

We kindly request your attendance and your help to share this information among your colleagues.

organization Committee

Contact email: [email protected]: www.hypogea2017.com

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funziona così...

Questa rubrica vi viene offerta in forma gratuita e la durata dell'esposizione dei messaggi pervenuti sarà garantita per tre mesi.Passato questo lasso di tempo, se non viene rinnovata la richiesta, il mes-saggio verrà rimosso.Chiediamo la cortesia di segnalare alla redazione le eventuali contrattazio-ni, andate a buon fine in tempi inferiori a quelli trimestrali, evitandoci così di promuovere quegli articoli che sono già stati evasi dalle parti.Grazie.

La Redazione

un abisso di occasioni...?sito internet: www.cronacheipogee.jimdo.com indirizzo di posta elettronica: [email protected]

vendo...cerco...CeRCo "sPeleoCollezionisti" di fRanCobolli sulle gRotte e sui PiPistRelli

Gianpaolo Fornasiere-mail: [email protected]. 335 6058868.

CeRCo CaRtoline Postalio annulli filateliCidelle gRotte tuRistiChedel CaRso ClassiCo(italia e sloVenia)

Maurizio Radaciche-mail: [email protected]. 339 2539712.

CeRCo amiCi Collezionisti PeR sCambi / aCquisti / Vendite

di tutto quanto tratta l'argomento "gRotta" (stampe, cartoline, franco-bolli, monete, distintivi.....ecc.).Isabella Abbona - tel. 040 306770 - [email protected].

Per informazioni: [email protected] - 348 5164550 - [email protected] sono comprese le eventuali spese di spedizione che saranno a carico del destinatario.

itineRaRi tRansfRontalieRi del fRiuli Venezia giuliaVolume 01) Muggia (TS) la Valle di San Bartolomeo (esaurito) Valli del Natisone (UD), da Topolò a LivekVolume 02) Valli del Natisone (UD), l'anello del Kolovrat (esaurito) San Dorligo della Valle (TS), il castello di Socerb (San Servolo)Volume 03) Cormons (GO), dal Bosco Plessiva al Collio Sloveno (1 copia) Basovizza (TS), la Strada Imperiale e LipizzaVolume 04) Muggia (TS), il Castelliere di Elleri e le cave di arenaria (1 copia) Valle del Natisone (UD), il sentiero della grappa e RobediščeVolume 05) Vallone di Gorizia (GO), Opatje e Nova Vas (1 copia) Val Rosandra (TS), Draga Sant'Elia e Sveti MiheleVolume 06) Valli del Natisone (UD), da Montemaggiore al Monte Matajur (1) Grozzana (TS), il Castellaro MaggioreVolume 07) Carnia (UD), il Passo Monte Croce Carnico (1 copia) Trebiciano (TS), la conca di Orlek e GropadaVolume 08) Duino (TS), dal Timavo a Brestovizza (rimaste 2 copie) Tarvisio (UD), i tre confini del Monte Forno (1 copia)Volume 09) Carnia (UD), la via delle malghe (1 copia) Carso Goriziano e sloveno, da Devetachi a LokvicaVolume 10) Passo del Predil (UD), dal Predil al Mangart (rimaste 3 copie) Dolegna del Collio (GO), da Collio a Vrhovlje

ogni singolo volume = 1,00 euro

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