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Cap.1 Le statistiche economiche - 1 Capitolo 1 LE STATISTICHE ECONOMICHE 1.1. Concetto di statistiche economiche Il termine "statistica" è impiegato per esprimere concetti aventi significati diversi. Il più usuale è quello con cui si indica un insieme di dati riguardanti la rilevazione di un particolare fenomeno. Si può pertanto avere una "statistica" dei prezzi, una "statistica" delle immatricolazioni di auto, della popolazione, ecc.. Con il termine "Statistica" si intende anche un insieme concettuale che costituisce, per sua natura, una branca del sapere. Si tratta di una scienza che è costituita da un insieme di metodi, o metodologie, che costituisce uno strumento della ricerca empirica. Con il termine "statistica" si può infine intendere un particolare parametro caratterizzante una determinata distribuzione. Tra le "statistiche", intese come insieme di dati riguardanti un dato fenomeno, particolare interesse presentano le "statistiche economiche". Si pone, al riguardo, il problema di cosa si debba intendere per "statistica economica" (nel senso di raccolta sistematica di dati). Occorre stabilire, di conseguenza, quando una statistica può essere considerata nel novero delle statistiche economiche. Deve avere innanzi tutto la finalità di fornire elementi utili per l'analisi economica di un sistema o, in ogni caso, quantificare fenomeni che per loro natura rientrano nella sfera dello economico. Si può anche cercare di stabilire una differenziazione tra le diverse statistiche economiche. Si possono individuare "statistiche economiche in senso stretto ed altre statistiche economiche". 1.1.1 Statistiche economiche in senso stretto

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Cap.1 Le statistiche economiche - 1

Capitolo 1 LE STATISTICHE ECONOMICHE

1.1. Concetto di statistiche economiche Il termine "statistica" è impiegato per esprimere concetti aventi

significati diversi. Il più usuale è quello con cui si indica un insieme di dati riguardanti la rilevazione di un particolare fenomeno. Si può pertanto avere una "statistica" dei prezzi, una "statistica" delle immatricolazioni di auto, della popolazione, ecc.. Con il termine "Statistica" si intende anche un insieme concettuale che costituisce, per sua natura, una branca del sapere. Si tratta di una scienza che è costituita da un insieme di metodi, o metodologie, che costituisce uno strumento della ricerca empirica. Con il termine "statistica" si può infine intendere un particolare parametro caratterizzante una determinata distribuzione.

Tra le "statistiche", intese come insieme di dati riguardanti un dato fenomeno, particolare interesse presentano le "statistiche economiche". Si pone, al riguardo, il problema di cosa si debba intendere per "statistica economica" (nel senso di raccolta sistematica di dati). Occorre stabilire, di conseguenza, quando una statistica può essere considerata nel novero delle statistiche economiche. Deve avere innanzi tutto la finalità di fornire elementi utili per l'analisi economica di un sistema o, in ogni caso, quantificare fenomeni che per loro natura rientrano nella sfera dello economico. Si può anche cercare di stabilire una differenziazione tra le diverse statistiche economiche. Si possono individuare "statistiche economiche in senso stretto ed altre statistiche economiche".

1.1.1 Statistiche economiche in senso stretto

2 - A.Santeusanio - Statistica economica Le statistiche economiche in senso stretto sono quelle che in maniera univoca svolgono la funzione di soddisfare le esigenze dell'analisi economica e della quantificazione dei fenomeni economici.

Come esempio, si possono citare le statistiche della produzione,

le statistiche dei prezzi, le statistiche del commercio con l'estero. La loro finalità evidente è quella di far conoscere, con riferimento a intervalli di tempo, l'ammontare della produzione, l'entità delle importazioni o delle esportazioni oppure l'ammontare dei prezzi a un dato istante di riferimento. Gli esempi riportati si riferiscono tutti a fenomeni economici.

1.1.2 Altre statistiche economiche

Le altre statistiche economiche sono, in genere, orientate alla descrizione quantitativa di altri fenomeni collettivi (demografici, sociali, ecc.) e contengono nello stesso tempo dati utili anche per descrivere ed analizzare fenomeni economici.

Le statistiche sull'occupazione possono essere utilizzate sia per

l'analisi economica, sia per altre finalità che riguardano la sfera del sociale.

Le statistiche della popolazione, utilizzate a fini di conoscenza e studio in campo demografico ed amministrativo, recano anche informazioni utili per studi di tipo economico. Gli stessi censimenti della popolazione, effettuati per conoscere in maniera dettagliata la struttura della popolazione, consentono anche di avere una conoscenza approfondita della struttura e della composizione delle forze di lavoro.

1.2 Classificazione delle statistiche economiche

1.2.1 Le statistiche economiche secondo la natura del fenomeno indagato e la sua r ilevanza temporale

Una prima importante classificazione delle statistiche

economiche è quella che si basa sulla natura e rilevanza temporale del fenomeno indagato: sulla base di questi due aspetti, infatti, possiamo distinguere le statistiche economiche strutturali da quelle congiunturali(5)

5È possibile ritrovare tale distinzione nei regolamenti dell’Unione Europea che

disciplinano e regolano la produzione dei dati statistici dei paesi membri. Infatti negli ultimi anni le statistiche economiche sono state regolate sia da un regolamento sulle statistiche

Statistiche economiche in senso stretto

Altre statistiche economiche

Cap.1 Le statistiche economiche - 3

a) Statistiche economiche strutturali

Le statistiche economiche strutturali sono il risultato di indagini che intendono studiare le caratteristiche strutturali dell’economia di un paese o di un territorio. Pertanto, in riferimento ad un economia di mercato, sono le statistiche che forniscono informazioni circa la struttura delle imprese, analizzata in base ad una serie di variabili in grado di dare il quadro generale del modello produttivo di quel paese e di quel territorio.

Le indagini economiche che producono statistiche strutturali

sono quindi indagini che hanno come finalità quella di fornire informazioni sulla struttura di impresa la cui rilevanza fa riferimento ad un orizzonte temporale di medio e lungo periodo. E’ pertanto evidente l’ interesse basilare che rivestono tali indagini. E’ infatti attraverso di esse che è possibile reperire le informazioni principali sulla struttura produttiva di un paese o di un territorio. Per loro natura le indagini economiche strutturali hanno un riferimento temporale annuale o pluriennale ed una cadenza che può essere a sua volta annuale o pluriennale.

I censimenti dell’agricoltura e dell’ industria sono le indagini con cadenza pluriennale più conosciute in campo economico ed hanno come riferimento l’anno in cui si è svolta la rilevazione ed una cadenza pluriennale. Il recente progetto di una rilevazione quadriennale sull’ innovazione tecnologica delle imprese, definito da Eurostat e dalla Commissione europea (Community Innovation Survey: CIS) e che ha avuto la sua seconda realizzazione con riferimento agli anni 1994-1996, è un esempio di indagine che rileva un fenomeno di grande importanza per la comprensione dell’evolversi della struttura di impresa e che ha sia un riferimento che una cadenza pluriennali. Le statistiche economiche con cadenza e/o riferimento pluriennale presentano sia indubbi pregi sia evidenti limiti che saranno successivamente messi in rilievo. Infatti, in genere, sono utili per determinare le strutture di riferimento dell'intera economia e per far conoscere in maniera molto analitica i più diversi aspetti di tali strutture. Hanno però spesso il limite, a causa della loro mole, di essere molto onerose da gestire. Per tale motivo presentano inevitabili ritardi nella disponibilità delle informazioni raccolte. Le statistiche pluriennali, in genere, si riferiscono a grossi collettivi che, come nei censimenti, costituiscono la totalità delle unità oggetto di indagine. La loro dimensione, se da un lato appaga in maniera soddisfacente

strutturali delle imprese (n. 58/97) sia da un regolamento degli indicatori a breve termine (n. 1165/98)

Statistiche economiche strutturali

4 - A.Santeusanio - Statistica economica l'esigenza conoscitiva, dall'altro ne delude le aspettative in termini di tempestività. I censimenti sono in genere utili per determinare elementi di riferimento il più possibile esaustivi per quanto riguarda la struttura dell'universo cui si riferiscono: popolazione, sistema economico nazionale ecc.. Per quanto riguarda l'utilità si deve tenere presente che i censimenti rappresentano una fonte basilare di informazione. E sono un supporto indispensabile per formulare correttamente piani relativi ad indagini campionarie.

Allo scopo di contenere, sia l'onere finanziario sia lo sforzo organizzativo connessi con le operazioni censuarie, spesso sono effettuati contemporaneamente più censimenti (popolazione, industria e commercio, agricoltura, catasto, ecc.).

L’ ISTAT effettua poi con cadenza annuale indagini su alcune variabili specifiche relative alle imprese industriali come l’ indagine sul sistema dei conti delle imprese o quella sulla produzione industriale.

Le indagini strutturali con cadenza annuale generalmente producono statistiche che hanno per oggetto fenomeni connessi principalmente con la produzione, e l'utilizzazione di beni e servizi. Sono statistiche che nascono per rispondere alla esigenza di documentazione dei fenomeni economici di rilevante importanza la cui conoscenza, riferita ad un intero anno, è basilare come la produzione industriale o la produzione agricola.

Le statistiche annuali, oltre che importanti in quanto descrivono un fenomeno in maniera complessa con riferimento all'intero arco di un anno, sono utili anche per la formulazione di tutte quelle informazioni armonizzate come, ad esempio, i conti economici nazionali, che hanno come periodo di riferimento l'anno.

b) Statistiche economiche congiunturali Le statistiche congiunturali sono il risultato di indagini che intendono studiare i comportamenti contingenti degli agenti economici mediante la rilevazione di informazioni che permettono di quantificare determinati fenomeni e variabili macroeconomiche suscettibili di modificarsi in maniera significativa nel breve periodo.

Le indagini congiunturali hanno quindi un riferimento ed una cadenza temporale mensile o trimestrale. Nell’ambito delle statistiche congiunturali rientrano pertanto anche i principali aggregati elaborati nell’ambito dei conti economici nazionali trimestrali.

L'opportunità di procedere ad indagini di periodicità infrannuale è suggerita dal fatto che la conoscenza della congiuntura è fondamentale per le decisioni di politica economica generale e settoriale (politica economica industriale, politica economica nel campo del turismo, ecc.). E' infatti molto importante conoscere, con la massima immediatezza, quello che avviene in termini di produzione,

Statistiche economiche congiunturali

Cap.1 Le statistiche economiche - 5

domanda, prezzi, commercio con l'estero. La tempestività è, pertanto, uno dei requisiti essenziali delle statistiche congiunturali.

Le statistiche congiunturali, proprio per la loro natura di indicatori dell’evoluzione di breve periodo di alcuni fenomeni economici, vengono spesso elaborate sotto forma di numeri indici. Inoltre gli analisti della congiuntura, più che ai dati assoluti relativi alle variabili rilevate sono maggiormente interessati alle loro variazioni. In particolare a due tipi di variazioni: le variazioni percentuali tendenziali e le variazioni percentuali congiunturali. Le prime (yt) derivano dal confronto tra il valore assunto dalla variabile considerata nello stesso mese o trimestre in due anni successivi in base alla seguente formula:

yt = ( Yt

Yt-12(t-4) 100)-100

le seconde derivano dal confronto tra il valore assunto dalla variabile considerata in due mesi o trimestri successivi in base alla seguente formula:

yc = ( Yt

Yt-1 100)-100

in questo secondo caso i dati su cui si calcola la variazione congiunturale, è preferibile vengano depurati della stagionalità che in genere presentano nel loro comportamento infrannuale. Sui problemi della destagionalizzazione torneremo nel paragrafo 2.3.1 e nella nota 1 del secondo capitolo.

1.2.2 Le statistiche economiche secondo argomento

Le statistiche economiche possono essere riguardate e catalogate

per argomento. Si possono pertanto avere statistiche del lavoro, statistiche di produzione e utilizzazione dei beni, statistiche dei prezzi, statistiche delle retribuzioni ecc..

Le statistiche del lavoro sono importanti in quanto consentono di conoscere gli aspetti analitici del fattore lavoro.

Normalmente tali statistiche non si limitano infatti a fornire soltanto il livello globale della forza lavoro (occupati e candidati all'occupazione) ma sono organizzate in maniera tale da consentire un approfondimento conoscitivo di rilevante importanza sia per l'analisi economica sia per gli inevitabili aspetti sociali che in esse si trovano.

Fino a tempi recenti le principali statistiche utilizzate per la descrizione del mondo del

lavoro erano quelle desumibili dai risultati dei censimenti; sono state e sono le statistiche più adatte per analizzare l'evoluzione secolare della forza lavoro. In tempi recenti, tenuto anche

Statistiche del lavoro

6 - A.Santeusanio - Statistica economica conto della inadeguatezza delle "statistiche amministrative" (iscritti enti di previdenza, liste di collocamento, ecc.) per la descrizione del mercato del lavoro, si è andata affermando sia in Italia, sia all'estero, l’ indagine periodica delle forze di lavoro. Tali statistiche, basate su una rilevazione in genere di tipo campionario, presentano una notevole economia in termini operativi rispetto ai censimenti e consentono di conoscere con tempestività, e sufficiente precisione, numerosi aspetti dell'occupazione e della disoccupazione.

Altre statistiche che riguardano il campo in esame sono quelle prodotte periodicamente dal Ministero del Lavoro e che si riferiscono, per motivi amministrativi, agli stabilimenti aventi un numero di occupati superiori ad una data soglia (10 addetti fino al 1978; 50 addetti a partire dal 1979). Anche dai dati relativi agli iscritti presso gli enti di previdenza è possibile desumere utili informazioni sulle persone che agiscono, in quanto occupate, nel mercato del lavoro.

Le statistiche di produzione e utilizzazione di beni sono costituite da tutte quelle statistiche che prendono in considerazione l'attività dei vari settori produttivi (agricoltura, industria, servizi) nonché le statistiche del commercio (estero e interno) le statistiche sui consumi (intermedi e finali) le statistiche del capitale (investimenti e stock di capitale).

Tali statistiche servono sia in quantità sia in valore a descrivere, sia in maniera analitica, sia in maniera globale, il sistema economico; sono statistiche che in massima parte sono di base per la costruzione dei conti economici nazionali e per la costruzione della tavola economica intersettoriale.

Le statistiche di produzione e utilizzazione di beni e servizi per la produzione,

normalmente, sono desumibili dalle fonti ufficiali italiane ma sono reperibili anche presso altri enti e istituzioni che, per la loro finalità, producono informazioni statistica in maniera diretta o indiretta. Il Ministero dell'industria, ad esempio, ha curato per anni numerose statistiche di produzione e impieghi con particolare riferimento a questi ultimi ai consumi energetici; il Ministero del lavoro ha prodotto per anni statistiche sull'occupazione e sui salari; gli Enti di previdenza, infine, per ragioni amministrative dispongono di una documentazione statistica anch'essa utile per l'analisi economica.

Un rilevante problema è rappresentato dalla armonizzazione dei dati e dalla rappresentatività delle diverse indagini. Occorre avvertire che normalmente l'Istituto nazionale di statistica, organo ufficiale di informazione statistica del nostro Paese, provvede in massima parte a rilevazioni di cui stabilisce tempi, modi e metodologia, proprio per assicurare il massimo di omogeneità e armonizzazione delle informazioni che produce. Ciò non toglie, come si vedrà più avanti, che, in non pochi casi tale obiettivo, è di difficile raggiungimento.

Le statistiche dei prezzi. L'universo dei prezzi, insieme ai dati di produzione, servono a comprendere e integrare la conoscenza nel campo della realizzazione e utilizzazione dei beni (e servizi).

Statistiche di produzione e utilizzazione

Statistiche dei prezzi

Cap.1 Le statistiche economiche - 7

Le statistiche dei prezzi hanno una storia antica; sono infatti raccolte in numerosi documenti e scritti del passato e rivestono una enorme importanza sia dal punto di vista storico, quando si vuole fare una analisi nel tempo passato, sia, e ancor più, per lo studio della congiuntura. Le statistiche dei prezzi, in genere, sono disponibili sotto forma di numeri indici. In particolare gli indici dei prezzi al consumo misurano l’ inflazione, mentre gli indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali sono molto importanti per indagare le tensioni sui prezzi al primo stadio della commercializzazione dei prodotti.

Le statistiche delle retribuzioni hanno la finalità di approfondire l'aspetto conoscitivo relativo al costo che il fattore lavoro rappresenta per il sistema produttivo.

Le statistiche sulle retribuzioni rivestono particolare importanza in quanto rappresentano un utili strumento per il completamento della conoscenza del settore lavoro.

Le statistiche del commercio con l'estero consentono la conoscenza del movimento delle merci importate sia in quantità sia in valore di numerose "voci di statistica" (2) secondo paese di destinazione, per le esportazioni, e di provenienza, per le importazioni. rappresentano uno dei capisaldi delle statistiche economiche.

Sono effettuate da tutti gli Stati per essenzialmente ragioni doganali e su tale aspetto sono basate.

1.3 Le principali statistiche economiche In questa parte saranno esaminate le principali statistiche

economiche italiane nonché le altre statistiche che per importanza e caratteristiche sono portatrici di elementi validi per l'analisi economica, come si è avuta già occasione di dire.

1.3.1 – I censimenti

I censimenti sono rilevazioni totalitarie complete che, una volta definita l'unità di rilevazione, hanno come fine la raccolta, presso tutte le unità rientranti nella definizione adottata, dei dati relativi ai caratteri oggetto di indagine.

Sono da considerare, come statistiche economiche in senso

stretto, il censimento dell'agricoltura ed il censimento dell'industria e

(2) La Statistica del commercio con l'estero" per l'Italia presenta oltre 10.000 voci di statistica.

Statistiche delle retr ibuzioni

Statistiche commercio estero

Censimenti

8 - A.Santeusanio - Statistica economica dei servizi. Tra le altre statistiche economiche può annoverarsi il censimento della popolazione

Nel 2000 e nel 2001 l'ISTAT ha portato a termine

rispettivamente il 5° Censimento generale dell'Agricoltura (2000), l'8° Censimento generale dell'Industria e dei Servizi (2001) e il 14° Censimento generale della Popolazione e delle Abitazioni (2001)(6).

1.3.1.1 Il censimento dell'agricoltura

Per caratteristiche e tradizione il censimento dell'agricoltura

riveste un ruolo molto importante nella documentazione di base dell'attività economica del Paese.

Il censimento dell'agricoltura ha come scopo fondamentale la descrizione puntuale delle aziende agricole. Si rilevano dati riguardanti le caratteristiche strutturali delle aziende agrarie, zootecniche e forestali, accertando la consistenza del bestiame, i tipi di coltivazioni, la consistenza degli impianti, fabbricati e mezzi meccanici ed altri aspetti organizzativi e del lavoro delle aziende suscettibili di molteplici utilizzazioni.

Con il censimento dell'agricoltura sono sottoposte a indagini totalitarie tutte le aziende agricole, forestali e zootecniche.

Negli ultimi censimenti del 1982, 1990 e 2000 l'unità di

rilevazione è stata l'azienda agr icola così definita:

Per azienda agricola, forestale o zootecnica si intende l'unità tecnico-economica costituita da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti ed attrezzature varie, in cui si attua la produzione agraria, forestale e zootecnica, ad opera di un conduttore, e cioè persona fisica, società od ente, che ne sopporta il rischio sia da solo (conduttore coltivatore o conduttore con salariati e/o compartecipanti), sia in associazione ad un mezzadro o colono parziario.

Tra le aziende agricole sono state comprese anche quelle prive di

terreno agrario, intendendosi per tali:

(a) aziende zootecniche nelle quali si attua l'allevamento del bestiame senza utilizzazione di terreno agrario;

6 Oltre ad alcune considerazione e ad alcune tavole contenute nel testo è

possibile consultare il sito web dell'Istat alla pagina http://www.istat.it/Banche-dat/index.htm per accedere a numerose ulteriori informazioni sugli esiti delle recenti attività censuarie.

Censimento agr icoltura

Azienda agr icola

Cap.1 Le statistiche economiche - 9

(b) aziende zootecniche che praticano l'allevamento del bestiame utilizzando terreni da pascolo che non possono configurarsi come elementi costitutivi di dette aziende, in quanto appartenenti a comuni, altri enti pubblici e a privati.

Con il censimento dell'agricoltura sono rilevati essenzialmente

dati strutturali che riguardano la forma di conduzione (diretta, con salariati, mezzadria, altre forme). Costituiscono oggetto della rilevazione anche la superficie, la collocazione altimetrica dell'azienda con le superfici analizzate a seconda che siano di proprietà o in affitto.

Sempre con riferimento alla superficie sono rilevati anche i dati relativi alla utilizzazione dei terreni.

La superficie agricola utilizzata (SAU) costituisce quella parte della superficie totale dell'azienda investita ed effettivamente utilizzata in coltivazioni propriamente agricole: seminativi, prati permanenti a pascoli, coltivazioni legnose agrarie, castagneti da frutto e pioppi fuori foresta.

I seminativi comprendono i terreni utilizzati per coltivazioni erbacee soggette

all'avvicendamento (ad esclusione dei prati permanenti e pascoli), nonché i terreni a riposo. Le

coltivazioni permanenti comprendono i terreni utilizzati per coltivazioni legnose agrarie (frutteti,

agrumeti, vigneti, uliveti) nonché i vivai, i castagneti da frutto e i pioppeti fuori foresta. I prati

permanenti e i pascoli comprendono anche gli incolti produttivi effettivamente utilizzati

Alla stessa epoca il censimento, come già detto, oltre i dati

relativi allo stato ed all'utilizzazione dei terreni rileva anche l'ammontare del patrimonio zootecnico con riferimento alle stesse caratteristiche di prima (forme di conduzione, zona altimetrica).

Le aziende sono classificate anche con riferimento consistenza del bestiame cioè in base al numero di capi di bestiame con particolare riguardo al bestiame bovino; esse sono classificate in: (a) aziende con bestiame, per dotazione di bestiame; (b) aziende con bovini, suini, ovini, per categoria e numero di capi; (c) aziende con polli da carne e galline da uova, per numero di capi; (d) aziende con altri allevamenti.

Nell'esame dei dati rilevati in occasione del censimento,

particolare interesse rivestono anche quelli riguardanti la utilizzazione dei mezzi meccanici in agr icoltura. Sono in questo caso evidenziati i dati di consistenza di alcuni principali mezzi meccanici in possesso ed in uso da parte di aziende (trattrici, motocoltivatori, mietitrebbiatrici, macchine per la raccolta del foraggio).

Sui dati di azienda vengono rilevati elementi utili anche per quanto riguarda la struttura per età delle persone che dirigono o conducono le aziende censite. Al riguardo si prende in considerazione il conduttore dell'azienda.

SAU super ficie agrar ia utilizzata

Consistenza del bestiame

Mezzi meccanici.

10 - A.Santeusanio - Statistica economica Tavola 1.1. Aziende agr icole, superficie totale e superficie

agr icola utilizzata per regione provincia autonoma. Anni 1990, 2000 e var iazioni percentuali 2000-1990 (Superfici in ettari)

AZIENDE AGRICOLE SUPERFICIE TOTALE SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA REGIONI/

PROVINCE

AUTONOME 2000 1990

Variaz. percen-

tuali 2000 1990

Variaz. percen-

tuali 2000 1990

Variaz. percen-

tuali

Piemonte 120.796 194.078 -37,8 1.526.799 1.776.400 -14,1 1.068.298 1.120.249 -4,6

Valle d'Aosta 6.595 9.180 -28,2 190.833 201.331 -5,2 71.187 96.593 -26,3

Lombardia 74.501 132.160 -43,6 1.413.414 1.601.324 -11,7 1.035.791 1.104.277 -6,2

Trentino-Alto Adige 61.253 63.504 -3,5 1.079.651 1.102.341 -2,1 414.403 422.373 -1,9

Bolzano - Bozen 26.559 27.435 -3,2 609.994 620.373 -1,7 267.414 272.466 -1,9

Trento 34.694 36.069 -3,8 469.657 481.967 -2,6 146.989 149.907 -1,9

Veneto 191.085 224.913 -15,0 1.204.277 1.301.798, -7,5 852.743 881.267 -3,2

Friuli-Venezia Giulia 34.963 57.848 -39,6 418.686 490.329 -14,6 238.806 256.854 -7,0

Liguria 43.739 72.479 -39,7 179.010 331.899 -46,1 62.605 92.482 -32,3

Emilia-Romagna 107.787 150.736 -28,5 1.465.277 1.711.888 -14,4 1.114.287 1.232.219 -9,6

Toscana 139.872 149.741 -6,6 1.627.461 1.776.563 -8,4 857.698 927.568 -7,5

Umbria 57.153 58.551 -2,4 642.492 685.060 -6,2 367.141 396.185 -7,3

Marche 66.283 80.832 -18,0 707.471 793.919 -10,9 503.976 549.142 -8,2

Lazio 214.665 238.269 -9,9 1.070.474 1.245.877 -14,1 724.324 834.150 -13,2

Abruzzo 82.833 106.780 -22,4 659.911 804.442 -18,0 428.802 521.083 -17,7

Molise 33.973 41.415 -18,0 296.177 344.127 -13,9 214.941 250.693 -14,3

Campania 248.931 274.862 -9,4 894.154 992.079 -9,9 599.953 662.209 -9,4

Puglia 352.510 350.604 0,5 1.397.369 1.593.711 -12,3 1.258.933 1.453.864 -13,4

Basilicata 81.922 83.355 -1,7 716.837 844.699 -15,1 537.694 624.133 -13,8

Calabria 196.191 211.962 -7,4 899.382 1.139.987 -21,1 556.502 663.418 -16,1

Sicilia 365.346 404.204 -9,6 1.504.240 1.913.841 -21,4 1.281.654 1.598.901 -19,8

Sardegna 112.692 117.871 -4,4 1.713.170 2.050.731 -16,5 1.022.901 1.358.228 -24,7

Totale 2.593.090 3.023.344 -14,2 19.607.094 22.702.355 -13,6 13.212.652 15.045.898 -12,2

Fonte: ISTAT, tavole statistiche del 5° Censimento generale dell'agricoltura

Il conduttore è la persona che di fatto gestisce l'azienda e può anche non essere il capofamiglia. Per le aziende a mezzadria il conduttore è considerato il mezzadro. Per le aziende gestite da una società di fatto, una cooperativa, ecc. il conduttore è la persona che si occupa della gestione corrente dell'azienda.

In tale ultimo caso bisogna anche tenere presente che ci sono dei conduttori che dedicano tutto il loro tempo o la massima parte del loro tempo all'attività agricola e altri che invece dedicano un tempo limitato. Il censimento consente anche, essendone stata fatta esplicita richiesta, di evidenziare tale carattere.

Sono inoltre considerate distintamente: (a) aziende che praticano l'irrigazione secondo il sistema e il tipo

di approvvigionamento dell'acqua;

Conduttore

Cap.1 Le statistiche economiche - 11

(b) aziende che dispongano di serre e di impianti per la lavorazione, conservazione e trasformazione dei prodotti; nonché secondo la contabilità aziendale, l'integrazione economica, la vendita di prodotti, per zona altimetrica e provincia.

Tavola 1.2 Capi di bestiame delle aziende agr icole secondo la

specie, per regione provincia autonoma. Anno 2000

Fonte: ISTAT, tavole statistiche del 5° Censimento generale dell'agricoltura

La viticoltura occupa un posto di rilievo nell'economia agricola del nostro Paese.

In occasione del censimento dell'agricoltura formano oggetto di rilevazione tutte le aziende agricole in cui alla data del censimento la vite era coltivata in coltura principale (pura o mista prevalente) oppure in coltura secondaria ivi compresi recenti impianti reinnestati. Anche le aziende esclusivamente vivaistiche che producono materiali di coltivazioni vegetative della vite sono state rilevate. Dalla rilevazione sono state escluse soltanto quelle aziende con un numero trascurabile di piante, o con un solo filare di vite o allorché la vite si presentasse in stato di abbandono.

Viticoltura

CAPI DI BESTIAME: REGIONI / PROVINCE AUTONOME

CLASSI DI SUPERFICIE TOTALE Bovini Bufalini Suini Ovini Caprini Equini Avicoli

Regioni / Prov.ce autonome

Piemonte 818.538 598 924.162 88.162 46.176 11.750 13.966.635

Valle d'Aosta 38.888 - 1.072 2.216 3.399 260 14.515

Lombardia 1.604.620 4.393 3.809.192 91.223 50.627 20.400 27.285.623

Trentino-Alto Adige 189.343 24 22.158 60.381 21.177 6.739 1.362.251

Bolzano - Bozen 144.196 22 15.804 39.739 15.714 4.725 250.863

Trento 45.147 2 6.354 20.642 5.463 2.014 1.111.388

Veneto 931.337 1.364 701.685 30.910 12.647 13.243 47.983.231

Friuli-Venezia Giulia 100.766 569 191.663 6.270 6.128 2.310 8.638.393

Liguria 16.468 20 1.477 17.717 7.672 2.585 277.338

Emilia-Romagna 621.399 1.179 1.552.437 78.673 10.483 15.654 29.036.967

Toscana 103.008 521 171.641 554.679 17.158 18.589 3.484.039

Umbria 62.994 126 250.492 149.814 6.302 8.251 8.170.282

Marche 78.329 493 147.750 162.774 6.929 5.064 7.693.313

Lazio 239.457 33.518 89.206 636.499 38.849 22.795 3.322.691

Abruzzo 82.862 58 115.120 281.613 15.403 8.436 3.601.858

Molise 56.594 489 47.447 113.160 10.322 2.474 4.034.421

Campania 212.267 130.732 141.772 227.232 49.455 4.967 5.765.546

Puglia 152.723 5.604 27.145 217.963 52.135 7.550 1.981.935

Basilicata 77.711 547 82.906 335.757 97.545 5.093 496.363

Calabria 101.976 169 101.095 236.962 139.358 3.631 1.410.145

Sicilia 307.876 563 41.649 708.182 122.150 8.453 1.678.455

Sardegna 249.350 984 193.947 2.808.713 209.487 16.487 1.139.323

Totale 6.046.506 181.951 8.614.016 6.808.900 923.402 184.731 171.343.324

12 - A.Santeusanio - Statistica economica E' stata rilevata l'ubicazione dei vigneti, la superficie distinta per

titolo di possesso e la giacitura, la natura della produzione, il tipo di coltura, la disposizione delle viti ed il loro numero per ettaro.

E' stata rilevata inoltre la superficie occupata dai vitigni ripartita secondo la denominazione e l'anno di impianto. Particolare cura è stata pure posta nella acquisizione dei dati relativi alla zona altimetrica delle aziende. In tutti i casi i dati sono rilevati con il massimo di analisi da un punto di vista territoriale (regioni, provincie, comuni).

In occasione del censimento dell'agricoltura del 1970 è stato effettuato anche il catasto viticolo, allo scopo di disciplinare la coltivazione della vite, nel quadro della regolamentazione del mercato comunitario dei prodotti agricoli, i competenti organismi della CEE misero a punto alcuni strumenti giuridici intesi ad effettuare un censimento generale dei vigneti nei Paesi interessati. Analoga cura è stata posta in occasione del censimento del 1982 e del 1990. A causa della razionalizzazione delle tecniche colturali e dell'espansione degli impianti di uva da vino, negli ultimi decenni si è avuto un forte incremento della produzione vinicola, assorbita sia dal mercato nazionale che da quello comunitario.

1.3.1.2 - Il censimento dell'industria e dei servizi

Il censimento dell'industria e dei servizi rappresenta

indubbiamente, per importanza ed articolazione, la documentazione di base più preziosa per l'analisi di un sistema economico. Il censimento dell'industria e dei servizi ha lo scopo di fornire un quadro di riferimento completo della struttura delle imprese.

Il campo di osservazione del censimento del 2001 ha riguardato

la quasi totalità delle attività economiche relative alla trasformazione e produzione di beni ed alla prestazione di servizi sia privati che

pubblici.

Nei censimenti dell'industria e dei servizi, correntemente eseguiti in Italia sono state prese in considerazione due diverse 'unità di rilevazione': (i) l'unità giuridico economica (impresa o istituzione)(4)

(4) Il questionario utilizzato nel Censimento del 2001, definisce come segue

le unità giuridico economiche. Per impresa si intende l'unità giuridico economica la cui funzione principale è quella di vendere beni o servizi destinabili alla vendita e che, in base a leggi vigenti o a proprie norme statutarie, hanno facoltà di distribuire i profitti realizzati ai soggetti proprietari, siano essi pubblici o privati. Nell'ambito delle istituzioni è possibile distinguere tra istituzioni pubbliche e istituzioni nonprofit pr ivate o pubbliche: le prime sono unità giuridico economiche la cui funzione principale è quella di produrre beni e servizi non destinabili alla vendita e/o di redistribuire il reddito e la ricchezza e le cui risorse principali sono costituite da prelevamenti obbligatori effettuati presso le famiglie, le imprese e le istituzioni

Censimento industr iale

Campo di indagine

Unità di r ilevazione

Cap.1 Le statistiche economiche - 13

(ii)l'unità locale(5) . In Italia, se si prescinde dal primo censimento del 1911 relativo agli opifici ed

alle imprese industriali, che era però limitato nel campo di osservazione e nelle dimensioni delle unità da censire, sono stati in pratica effettuati otto censimenti: nel 1927;1937-39; 1951; 1961; 1971; 1981, 1991 e 2001. Con riferimento al 31 dicembre del 1996, l’ ISTAT ha realizzato un Censimento intermedio delle attività industriali e dei servizi privati. Nel 1999 è stata portata a compimento la prima fase e ne sono stati pubblicati i risultati. L’obiettivo di questa operazione censuaria è stato quello di rilevare direttamente le caratteristiche della struttura di impresa in Italia ad una scadenza intermedia rispetto alla tradizionale scadenza decennale. La prima fase ha avuto lo specifico obiettivo di individuare l’universo delle imprese, verificando la qualità dell’Archivio Statistico delle Imprese Attive (ASIA). ASIA è un archivio costruito dall’ ISTAT in ottemperanza a criteri di armonizzazione statistica forniti da EUROSTAT(7), mediante l’ integrazione di diverse fonti statistiche, sia amministrative sia di indagini dirette(8). La seconda fase che si è svolta nel 1999 ed ha avuto come riferimento temporale il 31 dicembre del 1997, ha avuto l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle caratteristiche strutturali delle imprese e, di conseguenza, aggiornare l’archivio ASIA.

La simultanea rilevazione dei due universi (imprese e

stabilimenti) consente di avere un quadro più completo ed esauriente

nonprofit o da trasferimenti a fondo perduto ricevuti da altre istituzioni dell’amministrazione pubblica; le seconde sono unità giuridico economiche, dotate o meno di personalità giuridica, di natura pubblica o privata, che producono beni e servizi destinabili o non destinabili alla vendita e che, in base alle leggi vigenti o a proprie norme statutarie, non hanno facoltà di distribuire, anche indirettamente, profitti o altri guadagni diversi dalla remunerazione del lavoro ai soggetti che le hanno istituite o ai soci.

(5) sempre il questionario utilizzato nel Censimento del 2001, definisce

come unità locale un'unità giuridico economica o ad una parte dell'unità giuridico economica situata in una località topograficamente identificata. In tale località, o a partire da tale località, una o più persone svolgono (lavorando eventualmente a tempo parziale) delle attività economiche per conto di una stessa unità giuridico economica. Secondo tale definizione sono unità locali le seguenti tipologie, purché presidiate da almeno una persona: agenzia, albergo, ambulatorio, bar, cava, deposito, dogana, domicilio, garage, intendenza, laboratorio, magazzino, miniera, negozio, officina, ospedale, ristorante, scuola, stabilimento, studio professionale, ufficio, ecc.

(6) Ufficio statistico della Comunità europea (7) per ulteriori approfondimenti sulle modalità di svolgimento del

Censimento Intermedio e la confrontabilità dei risultati ottenuto con quelli dei Censimenti precedenti, si consulti il Volume “Censimento intermedio dell’ Industria e dei Servizi –Italia” pubblicato dall’ ISTAT nel 1999, oppure il sito http://cens.istat.it dove è possibile consultare ed estrarre i dati pubblicati.

14 - A.Santeusanio - Statistica economica dei principali aspetti strutturali che caratterizzano le attività secondarie e terziarie.

Con il censimento del 1981 nel terziario sono state rilevate, per la prima volta, alcune attività del ramo servizi come studi legali tecnici, ecc. anche se presentano caratteristiche che comportano delle difficoltà relative al loro inquadramento nella unità di rilevazione definita in occasione del censimento per ragioni organizzative. I censimenti effettuati nel dopoguerra sono stati abbinati al censimento della popolazione con l'evidente scopo di avere nello stesso tempo economicità di organizzazione ed esecuzione nonché contemporaneità delle informazioni raccolte relative alle famiglie ed alle imprese.

L'Istituto nazionale di statistica, in qualità di organo centrale, assolve il compito di sovrintendere a tutte le operazioni dei censimenti; l'organizzazione periferica è basata sugli uffici regionali di statistica (dipendenti ISTAT) sugli uffici provinciali di statistica (dipendenti delle Camere di commercio) e sugli uffici comunali di statistica.

L'Organizzazione a "cascata" del censimento assicura, con diversi compiti, il coinvolgimento delle varie amministrazioni a carattere locale ad eccezione, al momento, delle regioni.

Tav.1.3 Unità locali e addetti per settore di attività economica e r ipar tizione geografica. Censimento 2001

UNITA' LOCALI

DELLE IMPRESE

RIPARTIZIONI

GEOGRAFICHE INDUSTRIA COMMERCIO ALTRI SERVIZI

DELLE ISTITUZIONI TOTALE

numero addetti numero Addetti numero addetti numero addetti numero addetti

Italia Nord-Occidentale 288604 2222417 352137 1029295 470722 1727437 78667 902692 1190130

Italia Nord-Orientale 248407 1704049 262390 755795 344587 1267079 72303 700449 927687

Italia Centrale 206211 1113985 275284 665012 320495 1230293 56451 781325 858441 5881841

Italia Meridionale 171055 855238 306656 595129 268244 918947 50235 865659 796190 4427372

Italia Insulare 74016 301313 138324 288795 123352 391611 30079 457304 365771 3790615

Italia 988293 6197002 1334791 3334026 1527400 5535367 287735 3707429 4138219 3234973

Fonte: ISTAT,Itavole statistiche dell'8° Censimento generale dell'industria e dei servizi Gli uffici regionali di statistica hanno il compito di trasmettere

in periferia le disposizioni e assicurare la omogeneità di comportamento a livello locale. Gli uffici provinciali svolgono compiti di coordinamento, di vigilanza e di primo controllo , mentre gli uffici comunali hanno il compito di svolgere le varie operazioni di censimento nell'ambito comunale e, in particolare, adempiono al delicato compito della raccolta dei dati.

Aspetti organizzativi

Cap.1 Le statistiche economiche - 15

I caratteri rilevati nel censimento dell'industria e dei servizi, raccolti con l'ausilio di un unico questionario di imprese e di unità locali, riguardano: a) notizie sull' impresa quali l'attività svolta, la forma giuridica, l'elenco delle unità locali delle imprese (nel caso abbia più stabilimenti), l'informazione sulla attività, l'ubicazione ed il numero di addetti; b) notizie sull'unità locale riguardanti l'attività svolta, il tipo di unità, l'impresa da cui dipende, la composizione del parco macchine, gli addetti per sesso e qualificazione professionale, le ore di lavoro degli operai e le spese per il personale dipendente. Sono raccolte anche notizie relative alla potenza utilizzabile allo scopo di avere una misura della capacità produttiva, nonché notizie sui motori e sui generatori di energia elettrica.

In tempi recenti non sono più richieste, come nel passato, notizie riguardanti la

produzione, sia per non appesantire eccessivamente il carico di quanti debbono compilare il questionario, sia perché nel frattempo sono state rese operanti indagini annuali sulla produzione industriale riguardanti un numero rappresentativo di stabilimenti e di cui si dirà più avanti.

1.3.1.3 - Il censimento della popolazione

Il censimento della popolazione è per antonomasia "il

censimento". Infatti quando si parla di censimento è naturale pensare al censimento della popolazione.

Il Censimento della popolazione ha la finalità di accertare la consistenza numerica, la distribuzione territoriale ed altre principali caratteristiche strutturali e descrittive sia delle unità di rilevazione (famiglie e convivenze), sia delle persone che le costituiscono.

Il censimento della popolazione accerta, nello stesso tempo,

anche alcuni caratteri della popolazione che rivestono una particolare importanza dal punto di vista economico connessi al mercato del lavoro, come la popolazione attiva e non attiva, la popolazione in condizione professionale, il grado di istruzione della popolazione, ecc..

Caratter i r ilevati

Tav.1.4 - Popolazione residente Censimenti 1991 e 2001 (*)

16 - A.Santeusanio - Statistica economica (*) sia dati del 1991 sia quelli del 2001 sono provvisori, per effettuare un confronto omogeneo

Le unità di rilevazione del censimento della popolazione sono: la

famiglia e la convivenza. Ai fini del censimento si intende per famiglia un insieme di persone legate da: (a) relazione di parentela, affinità, adozione, affiliazione, tutela o da vincoli affettivi con capo famiglia; (b) coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune (c) provvedono ai loro bisogni mediante la messa in comune di tutto o parte del loro reddito.

Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. Si

può quindi dire che i caratteri distintivi della famiglia sono: (a) relazione di parentela, affinità e affettività con il

capofamiglia; (b) coabitazione; (c) unicità del bilancio.

La convivenza è un insieme di persone che, non avendo vincoli di matrimonio, parentela, affinità e simili, conducono vita in comune per motivi religiosi, di cura, militari, di assistenza, di pena e simili.

I principali tipi di convivenza sono: a) caserme ; b) conventi; c) collegi, convitti, seminari; d) istituti assistenziali; e) istituti e case di cura; f) alberghi, pensioni, e simili; g) istituti di prevenzione e pena. I censimenti della popolazione rappresentano un'occasione

preziosa per la raccolta di informazioni di fondamentale interesse.

Sesso - 2001 1991 Variazioni

Ripartizioni 2001/1991 1991/1981

migliaia di unità

Maschi 27.261 27.404 -143 +8 Femmine 29.045 29.006 39 +159

- Nord 25.338 25.248 90 -359

Centro 10.716 10.773 -57 +18 Sud 20.251 20.390 -139 +508

ITALIA 56.306 56.411 -105 +167

Unità di r ilevazione

famiglia

convivenza

Cap.1 Le statistiche economiche - 17

Quanto al contenuto è avvertita sempre più la necessità di approfondire le conoscenze soprattutto nel campo della struttura socio-economica della popolazione.

Censimento delle abitazioni Unitamente al censimento della popolazione è effettuato anche il

censimento delle abitazioni(8) La sua importanza dal punto di vista economico è di tutta evidenza. Con il censimento delle abitazioni sono rilevati, la consistenza numerica, il titolo di godimento dell'abitazione, le caratteristiche costruttive , la dotazione di servizi ed altri particolari caratteristiche.

Inoltre, mette in evidenza vari aspetti sociali, quali ad esempio la disponibilità di abitazioni, il grado di affollamento, l'incidenza della coabitazione.

L'abbinamento delle abitazioni a quello della popolazione è dovuto al fatto che i detentori delle case sono le famiglie. Questa circostanza ha permesso di avvalersi per i due censimenti della stessa organizzazione con notevole risparmio di tempo e di spesa.

La descrizione, sia pure in breve sintesi, dei censimenti che

normalmente sono effettuati in Italia permette di avere una visione d'assieme sulle loro principali caratteristiche e consente nello stesso tempo di cogliere l'ordine di grandezza della importanza che essi rivestono da un punto di vista economico.

Le notizie che si possono desumere dai vari censimenti (agricoltura, industria e servizi, popolazione, abitazioni) sono irrinunciabili per numerosi motivi, data la loro evidente utilità. D'altro canto, non si possono nascondere: difficoltà, pregi e difetti dei censimenti.

Come ogni indagine insegna più è grande l'universo di

riferimento maggiori sono le difficoltà che si incontrano. La necessità di coinvolgere tutte le famiglie, tutte le aziende, tutte le abitazioni significa che, in ogni caso, non si può, né si deve, perdere alcuna unità di rilevazione. Basta questa condizione, così semplice da enunciare,

(8) A commento dei risultati del Censimento del 2001, l'abitazione viene così definita dall'Istat: "alloggio costituito da un solo locale o da un insieme di locali (stanze e vani accessori), costruito con quei requisiti che lo rendono adatto ad essere dimora stabile di una o più persone, anche nel caso in cui una parte sia adibita ad ufficio (studio professionale, ecc.). Dotato di almeno un accesso indipendente dall'esterno (strada, cortile, ecc.) o da spazi di disimpegno comune (pianerottoli, ballatoi, terrazze, ecc.), un accesso cioè tale che non comporti il passaggio attraverso altre abitazioni. Separato da altre unità abitative da pareti. Inserito in un edificio".

Difficoltà

18 - A.Santeusanio - Statistica economica per avere un primo eloquente ordine di grandezza della difficoltà che una indagine siffatta inevitabilmente impone. Sono innumerevoli i casi in cui è difficile, per non dire impossibile, raggiungere le unità da censire anche se la base di riferimento iniziale è sufficientemente aggiornata. Partire da una anagrafe aggiornata e precisa da cui prendere le mosse per il censimento della popolazione non significa avere la certezza di poter raggiungere le famiglie. Le inevitabili variazioni di residenza, aumentate con la mobilità della popolazione, diventano un fatto rilevante anche nel nostro Paese ed unitamente a situazioni, mai del tutto prevedibili, fanno sì che, in non pochi casi, le unità non sono tutte raggiungibili. Occorre pertanto vedere nel censimento un tentativo, il più puntuale possibile, per conoscere notizie relative ad un universo nella sua interezza e pensare, in pari tempo, che esso è anche impreciso per tanti motivi.

In genere, per ovviare in parte agli inconvenienti segnalati, viene eseguito una ricognizione sul terreno individuando su esso le unità da censire. Si stabilisce un percorso del territorio in maniera che facendolo senza soluzioni di continuità si possano incontrare tutte le unità da censire. Nello stesso tempo si cerca di avere la collaborazione di enti ed associazioni che sono interessati alla buona riuscita della indagine.

In tempi recenti è aumentata la diffidenza e la paura, specialmente nelle grandi città; è da prevedere come conseguenza un sensibile aumento di casi in cui le famiglie si rifiutano di ricevere gli intervistatori aggiungendo ulteriori difficoltà. A tal proposito è stata sempre più enfatizzata la campagna pubblicitaria e richiesto un maggior impegno dei mass-media per sensibilizzare popolazione ed imprese per avere una maggiore collaborazione.

Tra i pregi dei censimenti va in un primo luogo quello di fornire,

con tutti i limiti che si vuole, un blocco unico di informazioni che fornisce analisi utili per numerosi scopi. Quelli della popolazione sono in particolare un'occasione per la revisione delle anagrafi che nel corso del tempo presentano discrepanze rispetto alla realtà crescenti mano a mano che ci si allontana dai censimenti stessi. In genere le cancellazioni non seguono lo stesso ritmo delle iscrizioni; sovente all'epoca dei censimenti si sono scoperte nelle anagrafi una presenza di persone notevolmente superiore a quella messa in evidenza dai censimenti. Lo stesso si può dire per il censimento industriale e commerciale che individuando e censendo sul terreno stabilimenti e imprese serve oltre che per gli scopi informativi per cui si esegue anche per mettere ordine nelle "anagrafi camerali" delle imprese. Anche i censimenti rappresentano un momento favorevole per mettere ordine nelle informazioni ottenute in maniera ricorrente dai censimenti precedenti.. I censimenti hanno inoltre il pregio di fornire, come si è avuta occasione di accennare prima, la base per le altre indagini oltre

Pregi

Cap.1 Le statistiche economiche - 19

che essere portatori di informazioni ricche ed esaustive per numerosi caratteri.

Una indagine complessa e di grandi dimensioni come un

censimento, sia esso della popolazione sia economico in senso stretto, ha per sua natura anche difetti. Il più vistoso è il costo. Un censimento che si rivolge a milioni di unità di rilevazione costa molto sia per i sacrifici umani e materiali che impone sia in termini monetari. Ogni volta che si fa un censimento il senso di responsabilità di quanti sono preposti alla sua organizzazione porta ad introdurre tutti gli accorgimenti possibili per ridurre i primi e contenere i secondi. La introduzione di nuovi mezzi hanno certamente fatto contenere i costi. Resta però sempre il quesito d'altra parte se non si possa escogitare una maniera diversa e più economica per arrivare agli stessi risultati tenuto conto anche delle difficoltà crescenti che indagini di massa incontrano.

La possibilità di effettuare i censimenti sulla base di informazioni amministrative esistenti e fruibili in maniera informatizzata rappresenta certamente il futuro in tale campo. In tal senso è andata sicuramente l'esperienza del Censimento dell'Industria e dei Servizi sia nel 1996 (Censimento intermedio), sia nel 2001, con risultati sicuramente apprezzabili.

Un ulteriore rilievo, che viene formulato nei confronti dei censimenti, riguarda il ritardo con cui i risultati completi sono messi a disposizione degli utilizzatori. Tale aspetto è da mettere essenzialmente in relazione alla mole della documentazione raccolta. In maniera fatale si va incontro ad una pesante e non eliminabile preparazione dei dati da elaborare. L'utilizzazione degli strumenti informatici ha già consentito una forte contrazione dei tempi di elaborazione ed accelerato la loro successiva diffusione e utilizzazione.

1.3.2 Statistiche economiche strutturali: le indagini correnti

Le indagini correnti di carattere strutturale che si effettuano in

campo economico sono quelle indagini con una frequenza regolare più ravvicinata di quella dei Censimenti. In genere producono dati annuali con lo scopo di fornire notizie su fenomeni che presentano una certa stabilità nel breve periodo. Le statistiche economiche strutturali prodotte da indagini correnti fanno riferimento sia al settore agricolo, sia a quello dell’ industria, sia a quello dei servizi.

Nel seguito sono illustrate, brevemente, alcune tra le principali indagini correnti svolte nell’ambito di questi tre macrosettori.

1.3.2.1 Agricoltura

Difetti

20 - A.Santeusanio - Statistica economica Le rilevazioni di carattere strutturale realizzate nel settore

agricolo, in senso lato, hanno come campo di osservazione le aziende agricole, zootecniche, forestali e della pesca e caccia. L’ ISTAT è sempre più orientato, anche in questo ambito, ad un’ impostazione sistematica, dove le infrastrutture di base del sistema sono costituite dall’archivio ASIA (Archivio Statistico delle Imprese Attive) - Agricoltura insieme con gli altri archivi amministrativi esistenti.

Le principali rilevazioni di carattere strutturale attualmente

condotte in campo agricolo sono l’ indagine sulla struttura delle aziende agricole analizzata alla luce di numerose variabili quali l’utilizzazione del territorio, le coltivazioni agricole con le relative produzioni, l’entità del patrimonio zootecnico, le quattro rilevazioni sui mezzi di produzione, l’ indagine sui risultati economici delle aziende agricole, l’ indagine sulla caccia e le indagini che hanno lo scopo di raccogliere informazioni su settori specifici in campo agricolo.

Le rilevazioni correnti, sono condotte in genere con tecniche

campionarie. Più raramente si fa ricorso alla assunzione diretta delle informazioni.

L'agricoltura in senso stretto comprende tutte le attività volte alla

produzione di beni destinati in massima parte alla alimentazione umana e animale oltre che per altre utilizzazioni all'interno del settore stesso (sementi, piante da trapianto ecc,.).

L’ indagine annuale polivalente sulla struttura delle aziende agricole (IPSAA)9 rileva notizie generali sulle aziende agricole, la cui struttura viene indagata mediante dati sulla forma di conduzione ed il titolo di possesso, sulla Superficie Agricola Utilizzata, sulle coltivazioni, sulla consistenza degli allevamenti, sui mezzi meccanici ed il lavoro impiegato in agricoltura ed i rapporti con l’esterno.

L’unità di rilevazione è l’azienda agricola così come è stata definita nel §1.3.1.1.

Il campo di osservazione è costituito dalle aziende agricole che alla data del 4° Censimento generale dell’agricoltura (1990) possedevano Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e/o praticavano l’allevamento di bestiame. Sono pertanto escluse le aziende forestali, i piccoli orti la cui produzione è destinata al consumo familiare, i

9 Per approfondimenti sull’ indagine si consulti il volume edito dall’ ISTAT

nella collana Argomenti (n.16 del 1999) “Le statistiche agrarie verso il 2000” e sempre il volume edito dall’ ISTAT nella collana Informazioni (n. 27 del 1999) “Struttura e produzioni delle aziende agricole” Anno 1997 – Italia.

Fenomeni osservati

Scopo

Tecniche di r ilevazione

L ’ indagine annuale sulla struttura delle aziende agr icole

Cap.1 Le statistiche economiche - 21

piccoli allevamenti, sempre a carattere familiare, le scuderie, gli allevamenti ittici se non sono parte di un’azienda agricola.

La rilevazione è campionaria. Il campione è a due stadi, stratificato nel secondo mediante concatenazione delle diverse modalità assunte dalle variabili provincia, superficie agricola utilizzata (SAU, si veda §1.3.1.1), numero di bovini, numero di suini, numero di ovini e caprini.

La popolazione statistica di riferimento, da cui è stato estratto il campione nell’ indagine svolta con riferimento al 1997, era costituita da tutte le aziende (2.974.340) presenti nell’archivio ASIA – Agricoltura ed identificabili mediante il codice azienda, la zona di ubicazione ed il nome del conduttore.

I coefficienti di base per il riporto all’universo vengono calcolati per ciascuna unità campione come il reciproco delle probabilità di inclusione di ciascuna unità, corretto tenendo in conto che le aziende effettivamente rilevate non coincidono con il campione teorico.

L’ indagine viene eseguita dagli Uffici di Statistica regionali e, in loro vece, dagli Assessorati regionali all’agricoltura

E’ utile analizzare il questionario d’azienda mediante il quale

viene effettuata la rilevazione, poiché evidenzia gli aspetti principali che vengono indagati mediante questa indagine così importante per il settore agricolo.

Uno degli aspetti più rilevanti indagato mediante l’ indagine annuale sulla struttura delle aziende agricole è l'utilizzazione dei terreni. In particolare la seconda sezione del questionario contiene sia quesiti relativi all’utilizzazione dei terreni nell’annata agraria con riferimento alla superficie investita10, sia quesiti che permettono di determinare la SAU.

Dati di grande rilievo sono quelli sulle superfici investite nelle

singole coltivazioni agricole. Le superfici vengono quindi classificate in base alle forme di

utilizzazione dei terreni secondo i seguenti più importanti raggruppamenti:

(a) seminativi, per la coltivazione di piante erbacee: (b) coltivazioni legnose e agrarie (c) orti familiari (d) prati permanenti e pascoli (e) castagneti da frutto (f) pioppete (g) boschi

10 Per superficie investita si intende sia quella che al netto delle tare (piccoli

canali, sentieri poderali, muriccioli ecc.) ha fornito una produzione durante l’annata agraria, sia quella relativa a coltivazioni non ancora in produzione.

Rilevazione campionar ia

La popolazione statistica

I l r ipor to all’universo

Esecuzione dell’ indagine

Utilizzazione del ter r itor io

22 - A.Santeusanio - Statistica economica le superfici con coltivazioni identificate dalle lettere che vanno

dalla (a) alla (e) costituiscono la SAU, mentre pioppete e boschi costituiscono la Superficie Agricola non Utilizzata.

Sempre nell’ambito dell’ indagine annuale sulla struttura delle

aziende agricole, unitamente ai dati sulla utilizzazione del terreno, vengono rilevate le coltivazioni agr icole con la loro relativa produzione.

Tavola 1.5 – Aziende con cereali, relativa superficie investita e produzione raccolta per classe di super ficie agr icola utilizzata e classe di super ficie investita in alcuni pr incipali cereali Anno 1997

(superficie in ettari; produzione in quintali

Fonte: ISTAT Indagine annuale sulla struttura delle aziende agricole

La produzione raccolta11, relativa alle diverse coltivazioni e quantificata in quintali, viene poi classificata in base all’ incrocio di

11 Va ricordato che per produzione raccolta si intende quella effettivamente asportata dal luogo di produzione a prescindere da quella che sarà la sua utilizzazione. Pertanto la produzione raccolta include le quote di prodotto

Coltivazioni agr icole

COLTIVAZIONI CLASSI DI SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA

CLASSI DI SUPERFICIE

INVESTITA

Meno di 1 1 – 2 2 - 5 5 – 10 …… Totale

PRODUZIONE RACCOLTA

CEREALI 2.620.501 7.303.220 21.603.387 27.999.429 …… 197.241.577 Meno di 1 ettaro 2.506.704 1.494.544 1.081.205 241.584 …… 5.412.644

1 – 2 113.797 5.796.217 4.546.582 1.154.243 …… 12.069.113

2 – 3 - 10.119 7.558.980 3.198.603 …… 11.887.765

3 – 5 - 2.340 8.379.844 8.624.036 …… 20.898.045

5 – 10 - - 36.776 14.732.149 …… 32.932.908

10 – 20 - - - 26.188 …… 35.636.368

20 ed oltre - - - 22.626 …… 78.404.734

……

FRUMENTO TENERO 378.082 910.225 3.160.638 4.850.140 …… 28.361.407

Meno di 1 ettaro 374.799 411.240 558.563 210.142 …… 1.641.376

1 – 2 3.283 497.545 1.259.768 926.546 …… 3.161.595

2 – 3 - 1.440 795.817 1.333.983 …… 2.934.946

3 – 5 - - 543.310 1.626.408 …… 4.543.814

5 – 10 - - 3.180 742.445 …… 5.717.641

10 – 20 - - - 10.616 …… 4.913.397

20 ed oltre - - - - …… 5.448.638

…… …… …… …… …… …… ……

Cap.1 Le statistiche economiche - 23

classi di superficie agricola utilizzata e classi di superficie agricola investita (si veda l’esempio riportato nella tavola 1.5, tratta da una tavola pubblicata dall’ ISTAT sul volume relativo ai risultati dell’ indagine riferiti all’anno 1997 “Struttura e produzioni delle aziende agricole – Anno 1997” Collana Informazioni).

L’ ISTAT effettua anche una rilevazione mensile sulle superfici e produzioni delle coltivazioni erbacee e legnose, con carattere, quindi, congiunturale e su di essa si tornerà nel paragrafo successivo relativo alle statistiche economiche congiunturali.

Le quattro rilevazioni effettuate dall’ ISTAT sui mezzi di produzioni in riferimento alle attività agricole, raccolgono informazioni sulla distribuzione di sementi, la distribuzione di concimi, la distribuzione di prodotti fitosanitari e la distribuzione di mangimi. Tutte e quattro le rilevazioni hanno lo scopo di rendere disponibili annualmente informazioni sull’evoluzione dei fenomeni rilevati, fornendo indicazioni preziose per la costruzione di quella parte del conto economico dell’agricoltura corrispondente ai costi di produzione. La rilevazione sui concimi chimici ed i prodotti fitosanitari hanno assunto una rilevanza consistente ai fini di un’analisi delle conseguenze ambientali derivanti dall’utilizzo di questi prodotti.

Le rilevazioni vengono condotte direttamente dall’ ISTAT, hanno cadenza annuale e sono esaustive.

Se l’ indagine sulla struttura delle aziende agricola fornisce dati

rilevanti per l’analisi economica ma di carattere prevalentemente fisico, rimane il problema della disponibilità di informazioni di carattere strettamente economico relativamente al settore agricolo. In sostanza il problema lasciato aperto dall’ indagine sulla struttura delle aziende agricole è quello della rilevazione di variabili economiche quali la produzione, i costi e, di conseguenza, il valore aggiunto che costituiscono l’ossatura fondamentale dei conti economici di impresa. A tal fine l'ISTAT ha avviato, a partire dal 1997, l’ indagine sui risultati economici delle aziende agricole (REA), al fine di produrre informazioni complementari a quelle prodotte nell'ambito dell'indagine sulla struttura e la produzione delle aziende agricole e di fornire informazioni armonizzate per la costruzione dei conti economici nazionali.

La REA è un indagine annuale di tipo campionario, condotta mediante intervista diretta ai conduttori delle aziende agricole. Il

eventualmente utilizzate in loco o destinate all’alimentazione del bestiame ed è uguale alla produzione totale meno la quota - parte non raccolta e/o perduta durante le operazioni di raccolta. Per produzione totale si intende la totalità del prodotto presente sulla pianta allo stato di “ frutto pendente” nel momento in cui iniziano le operazioni di raccolta.

L’ indagine sui mezzi di produzione

Indagine annuale sui r isultati economici delle aziende agr icole

24 - A.Santeusanio - Statistica economica campione è un sub campione di quello adottato per l'indagine, prima descritta, sulla struttura e produzione delle aziende agricole.

L’ indagine sulla caccia utilizza in prevalenza informazioni

fornite dagli Uffici Provinciali di caccia, che sono le strutture che gestiscono il sistema di competenze, permessi, divieti ed altro definito in questo ambito dalla L157/92. L’ indagine fornisce dati relativi, in particolare, agli aspetti dell’attività venatoria legati al settore agricolo, quali la numerosità e diffusione di cacciatori e guardie venatorie sul territorio agrosilvopastorale. L’ indagine ha cadenza annuale ed ha assunto anch’essa rilevanza ai fini della definizione di politiche ambientali. 1.3.2.2 Industria

Nel settore industr iale le indagini di carattere strutturale sono

numerose ed hanno subito negli ultimi anni varie revisioni al fine di renderle in grado di cogliere le trasformazioni verificatesi nel tessuto produttivo del Paese. Numerosi sono anche i fenomeni indagati da tali indagini e che possiamo raggruppare in quattro grandi aree:

struttura e competitività delle imprese produzione industriale innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo mercato del lavoro Affrontare una disamina organica di tutte le rilevazioni che

indagano sui fenomeni elencati esula dagli obiettivi di questo testo. Pertanto qui di seguito sono esaminate soltanto tre tra le più importanti indagini strutturali effettuate dall'Istituto Nazionale di Statistica:

(a) le due rilevazioni annuali sui risultati economici delle imprese;

(b) rilevazione annuale della produzione industriale. A partire dal 1992 la rilevazione annuale sul sistema dei conti

economici delle imprese12 si è articolata in due rilevazioni che,

12 L’ indagine sul sistema dei conti economici delle imprese non è altro che la

versione revisionata in base ad una direttiva della Comunità Europea della rilevazione annuale del prodotto lordo.

La prima rilevazione dei dati necessari per il calcolo del valore aggiunto è stata effettuata con il censimento industriale e commerciale del 1937-39, limitatamente al settore industriale. I risultati hanno costituito la base per le prime stime della contabilità nazionale effettuate nell'immediato dopoguerra e per la costruzione della prima tavola input-output dell'Italia. A partire dal 1953 sono state impostate indagini annuali relativamente all'industria, al commercio, ai trasporti terrestri.

Le indagini correnti, eseguite dal 1951 al 1999, si possono suddividere, dal punto di vista dell'omogeneità in sei grandi periodi:

L’ indagine sulla caccia

Cap.1 Le statistiche economiche - 25

annualmente, rilevavano i conti delle imprese: quella che aveva come campo di osservazione le imprese con 20 addetti e più che esercitavano un’attività industriale o nel campo dei servizi, e quella che aveva come campo di osservazione le imprese con 1-19 addetti operanti sempre nel settore industriale o in quello dei servizi.

A partire dall’anno di riferimento 1998, è stato modificato nuovamente il disegno delle due rilevazioni in attuazione del regolamento comunitario n. 58/97 che disciplina la produzione delle statistiche strutturali. Viene quindi effettuata da una parte una rilevazione campionaria sulle “piccole e medie imprese e sull’esercizio di arti e professioni" (PMI), che ha come riferimento le imprese con 1-99 addetti e una rilevazione censuaria sul "sistema dei conti delle imprese" (SCI) che ha come riferimento le imprese con 100 addetti ed oltre.

Entrambe le rilevazioni hanno lo scopo di accertare l'entità delle voci dei ricavi e dei costi delle imprese per la determinazione del prodotto lordo e di altri aggregati da utilizzare per le valutazioni dei conti economici nazionali e della tavola intersettoriale dell'economia.

L’unità di rilevazione e di analisi è costituita dall'impresa (si veda la nota 3 al § 1.3.1.2). Se si fa riferimento alla rilevazione che ha come campo di osservazione le imprese con almeno 100 addetti, i modelli con i quali vengono interpellate le aziende sono differenti a seconda della dimensione dell’azienda. Infatti alle imprese multisettoriali con più di 200 addetti che svolgono un'attività

(a) Primo periodo:1951-61 in cui le indagini sono basate sulle imprese con almeno 100 addetti, in generale, e con almeno 50 addetti nei settori caratterizzati da aziende medio piccole, utilizzando le liste delle imprese censite nel 1951;

(b) Secondo periodo:1961-67 in cui le indagini sono basate, con gli stessi criteri limitativi del precedente periodo, sulla utilizzazione delle liste delle imprese censite nel 1961;

(c) Terzo periodo:1967-72 in cui la soglia minima delle imprese viene definitivamente fissata a 20 addetti sempre sulla base delle liste del 1961.

(d) Quarto periodo:1973-82 in cui l'indagine fa un notevole salto di qualità con l'introduzione dello Schedario automatizzato delle imprese (SAI). Per la messa in opera di tale schedario sono state in primo luogo desunte le liste delle imprese dalla documentazione raccolta con il censimento dell'industria e commercio del 1971 e in collaborazione con le Camere dell'industria e commercio, si è impostata una indagine sulle nuove iniziative industriali allo scopo di tenere aggiornato il più possibile la lista iniziale. E' stata inoltre adottata la nuova classificazione delle attività economiche, utilizzata per il suddetto censimento.

(e) Quinto periodo: dal 1983 fino ai primi anni 90 in cui si rinnova lo schedario automatizzato in occasione del censimento del 1981 e si adottano gli stessi criteri precedenti.

(f) Sesto periodo: dai primi anni 90 ad oggi. La rilevazione è stata ristrutturata in base alle Direttive comunitarie e la strutturazione dell’archivio ASIA (si veda §1.3.1.2) ha permesso la stima delle principali variabili economiche per l’ intero universo delle imprese appartenenti al campo di osservazione, quindi anche per quelle con meno di 20 addetti. A partire dal 1992 si dispone pertanto di un quadro completo del sistema delle imprese.

Rilevazione sul sistema dei conti delle imprese, campo di osservazione e natura delle indagini.

Scopo

Unità di r ilevazione

26 - A.Santeusanio - Statistica economica secondaria significativa, oltre al modello generale, vengono inviati dei questionari aggiuntivi con i quali si richiedono informazioni relative alle diverse atività economiche esercitate dall'impresa, in aggiunta all’attività economica principale. Alle imprese plurilocalizzate vengono anche richieste informazioni su variabili facilmente rilevabili a livello territoriale, attraverso le quali si può giungere ad una stima indiretta del prodotto lordo regionale.

Numerosi sono gli aggregati che vengono rilevati mediante il questionario. In particolare vengono rilevati:

• il fatturato lordo (per le imprese industriali la produzione di

capitali fissi viene rilevata come aggregato distinto dai ricavi, mentre per le imprese dei servizi tale aggregato viene rilevato insieme con il fatturato)

• la variazione delle giacenze • gli acquisti di materie prime ed ausiliarie • le lavorazioni fatte eseguire a terzi (solo per le imprese

industriali) • spese generali (quali commissioni, provvigioni, spese legali,

consulenze, ecc., ad esclusione dell’ IVA) • imposte indirette ad esclusione dell’ IVA • la retribuzione lorda del personale • gli investimenti fissi lordi.

Tali aggregati, utili di per sé ai fini dell’analisi della struttura

economica delle imprese, sono di grande importanza per il calcolo di una grandezza chiave ai fini della costruzione dei conti economici nazionali: il prodotto lordo o valore aggiunto.

Il prodotto lordo(13) viene determinato dalla differenza tra il

valore della produzione realizzata in un anno da una data impresa, ed i costi intermedi rappresentati dall'ammontare dei costi sostenuti per materiali e servizi forniti da terzi, nonchè dalle imposte indirette.

Definendo il valore aggiunto come va, il valore della produzione

(produzione vendibile) come pv e i costi intermedi come x, il valore aggiunto si può definire come segue:

va = pv -x

(13) Il prodotto lordo o valore aggiunto è l'incremento di valore che una impresa apporta con l'impiego dei propri fattori produttivi al valore dei beni e servizi ricevuti da altre aziende. Esso corrisponde all'insieme delle remunerazioni corrisposte ai fattori impiegati nel processo produttivo e cioè: lavoro, capitale ed attività imprenditoriali.

Cap.1 Le statistiche economiche - 27

La produzione vendibile è costituita dal fatturato lordo (f), dalla variazione intervenute nel corso dell'anno nelle giacenze dei prodotti finiti (g1-go) e dei prodotti in corso di lavorazione (h1-ho) e dall’ incremento del valore degli impianti e degli altri capitali fissi aziendali dovuti a lavori interni (kf).

In formula può essere espressa come segue:

pv = f + (g1 – g0) + (h1 – h0) + kf La rilevazione sulla produzione industriale ha come campo di

osservazione le unità locali produttive (stabilimenti) dove si esercita un’attività di trasformazione industriale, ossia riferita alle attività estrattive, manifatturiere e di produzione e distribuzione dell’energia elettrica, escludendo le attività relative ai prodotti energetici

La rilevazione è campionaria per la fascia da 3 a 19 addetti e totale in quella sopra i 20 addetti. Fa riferimento al cosiddetto progetto PRODCOM (PRODuzione COMunitaria)13, mediante il quale l’Unione Europea intende armonizzare l’osservazione statistica della produzione industriale negli Stati Membri. Il PRODCOM è disciplinato dal Regolamento CEE n. 3924/91 e si propone la raccolta di informazioni concernenti la fabbricazione e la commercializzazione di circa 5.700 prodotti definiti a livello comunitario (Lista PRODCOM).

La cadenza della rilevazione è trimestrale nel settore dell’ industria chimica ed in quello dell’ industria tessile e dell’abbigliamento.

Le principali variabili rilevate nel questionario di indagine sono le seguenti:

• la produzione totale, che include sia la produzione realizzata in conto proprio si quella realizzata in conto terzi, sia la produzione destinata ad ulteriori lavorazioni

• i reimpieghi, ossia le quantità prodotte e reimpiegate nel processo produttivo nel corso dell’anno e che possono derivare anche da produzioni effettuate prima dell’anno (prelevate cioè dal magazzino)

• la produzione commercializzata. Si tratta della produzione venduta in corso d’anno, rilevata sia in quantità che in valore e indipendentemente dall’anno nel quale è avvenuta la produzione. E’ esclusa la produzione per conto terzi

• alcune lavorazioni e servizi industriali, tra cui rientrano riparazione, manutenzione, installazione e montaggio

13 La prima diffusione dei dati dell’ indagine annuale sulla produzione

industriale dopo l’ introduzione della Lista Prodcom è avvenuta in riferimento agli anni 1994-95 nel volume n. 5 della collana Informazioni, con il titolo “Statistica annuale della produzione industriale – Anni 1994-95” , pubblicato dall’ Istat nel 1999.

Produzione vendibile

Rilevazione annuale sulla produzione industr iale (PRODCOM)

28 - A.Santeusanio - Statistica economica La rilevazione della produzione industriale ha una lunga tradizione nel nostro

paese. La prima rilevazione a carattere totalitario è stata infatti eseguita nel 1937-39. Successivamente, a partire dal 1959 ha avuto carattere di continuità fino al 1978 con riferimento ad un universo più ristretto. Infatti le ditte incluse nell'indagine dovevano avere almeno 20 addetti. Nel suddetto ventennio la rilevazione si è riferita, in genere, a 53 settori d'industria, corrispondenti a 150 categorie di attività economica del ramo delle industrie manifatturiere ed per un totale di circa 25.000 unita' locali con circa 3 milioni di addetti.

Il modello, schematicamente uguale per tutti i settori industriali, era composto da tre sezioni: nella prima, riguardante la produzione, erano richiesti, per ciascuno dei prodotti elencati nella fiancata, le quantità prodotte (generalmente in termini di peso ed in alcuni casi in volume o in numero) ed il relativo valore al costo dei fattori; inoltre le eventuali quantità di prodotti reimpiegati e le giacenze all'inizio e alla fine dell'anno. Nella seconda sezione, riguardante il consumo di materie prime e ausiliarie, erano richieste, per ciascuna delle materie prime e ausiliarie elencate, i relativi dati di quantità e di valore, nonché le relative giacenze all'inizio e alla fine dell'anno. Nella terza sezione, relativa al personale e al lavoro, erano richiesti i dati del personale addetto alla fine dell'anno, del numero delle ore prestate dal personale operaio nell'anno e delle spese per il personale addetto nello stesso anno.

Successivamente il modello è stato semplificato e ridotto a due sezioni. La prima è la sezione relativa a produzione e vendite dove non è più riportata l’elencazione dei prodotti, poiché insieme al questionario viene fornito un repertorio merceologico dove il compilatore può individuare i prodotti oggetto della propria dichiarazione. La seconda sezione si riferisce invece ai consumi energetici. L’organizzazione del modello appena descritta è quella attualmente utilizzata.

1.3.2.3 - Servizi

Le indagini strutturali correnti riferite al settore dei Sevizi rilevano fenomeni che possono essere raggruppati in tre delle quattro aree già elencate a proposito del settore industriale:

a) struttura e competitività delle imprese b) innovazione tecnologica, ricerca e sviluppo c) mercato del lavoro. Per quel che riguarda la struttura dei conti delle imprese è

possibile riferirsi a quanto detto nel § 1.3.2.2. Relativamente al settore terziario, il campo di osservazione della rilevazione sono le imprese

Cap.1 Le statistiche economiche - 29

che operano nelle seguenti sezioni14 in cui è possibile suddividere le attività dei servizi:

• commercio all’ ingrosso e al dettaglio, riparazione di

autoveicoli e motocicli e di beni personali e per la casa • alberghi e ristoranti • Trasporti e comunicazioni • Intermediazione monetaria e finanziaria • Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e altre

attività professionali e imprenditoriali • Istruzione • Sanità e servizi sociali • Altri servizi pubblici sociali e personali Tavola 1.6 Imprese attive al 31 dicembre 1997 per classi di

addetti e sezioni di attività economica

Fonte: ISTAT

Come già è stato accennato a proposito delle statistiche strutturali relative al settore agricolo, l’ottica dell’ ISTAT tende, nell’ambito dell’ informazione statistica relativa alle caratteristiche

14 Il termine sezione è ripreso dalla denominazione che assumono i

raggruppamenti identificati dal codice ad una lettera nella “Classificazione delle attività economiche 1991” , ATECO91, versione italiana della classificazione NACE Rev.1, approntata a livello comunitario classificazione. Per approfondimenti in merito si consulti il volume pubblicato dall’ Istat nella collana Metodi e Norme, serie C-n.11, anno 1991.

Sezione di attività economica Classe di addetti

1-9 10-19 20-49 50-249 250 e oltre Totale

Totale industria 872.226 70.891 33.258 11.393 1.580 989.348

Estrazione di minerali 3.327 682 279 43 4 4.335

Attività manifatturiere 450.123 54.747 28.059 10.314 1.477 544.720

Costruzioni 418.776 15.462 4.920 1.036 99 440.293

Totale Servizi 2.483.539 43.383 16.652 5.816 1.082 2.550.472

Commercio all’ingrosso e

dettaglio 1.192.310 21.041 7.075 1.664 229 1.222.319

Alberghi e ristoranti 208.415 5.612 1.573 415 60 216.075

Trasporti, magazzinaggio e

comunicazioni 142.616 4.878 2.487 1.114 246 151.341

Intermediazione monetaria e

finanziaria 66.344 961 567 450 208 68.530

Att. Immobiliari, informatica,

ricerca, att. Professionali 676.968 8.728 4.012 1.871 282 691.861

Altri servizi pubblici sociali e

personali 196.886 2.163 938 302 57 200.346

TOTALE 3.355 114.274 49.910 17.209 2.662 3.539.820

30 - A.Santeusanio - Statistica economica della struttura economica delle imprese, a privilegiare un’ impostazione sistematica. Tale impostazione implica il superamento di un’ottica strettamente confinata alla singola indagine. Ciò significa concepire un sistema dove esiste un’ infrastruttura, costituita dall’archivio delle imprese (ASIA15), che da una parte sia l’universo di riferimento per l’ impostazione degli approfondimenti tematici propri di ciascuna indagine, dall’altra venga alimentato dai risultati di queste stesse indagini, in modo da rendere sempre più avanzato il livello di armonizzazione e integrazione tra fonti diverse dell’ informazione statistica.

In tal senso va la duplice rilevazione sulla struttura e

competitività delle imprese che permette di coprire statisticamente l’universo delle imprese operanti nel paese e fornire quindi un’ informazione esaustiva ed armonizzata.

Pertanto l’ informazione statistica di carattere strutturale prodotta dall’ ISTAT nel settore dei servizi, si sta orientando sempre più alla costruzione di archivi satellite che permettano l’ integrazione e, mediante l’ integrazione, l’arricchimento di ASIA con gli archivi di settore provenienti da fonti amministrative specifiche. Un esempio è costituito dal turismo, dove una delle attività su cui è impegnato l’ ISTAT è proprio la costruzione di un archivio satellite che integri le informazioni sugli alberghi provenienti dall’ENIT con quelle risultanti dall’archivio ASIA.

Il censimento intermedio dell’ industria e dei servizi, di cui si è già parlato nel § 1.3.1.2, si è inserito appieno all’ interno di questo quadro. A questo proposito appare utile ricordare che in base all’aggiornamento dell’archivio ASIA effettuato nella seconda fase del censimento intermedio, al 31 dicembre 1997 sono risultate operanti nel settore dei servizi 2.550.472 imprese sui 3.539.820 complessivamente censite, ossia il 72,1%. La distribuzione tra le diverse sezioni e in base alle differenti classi di addetti è illustrata nella successiva tavola 1.6, dove sono riportati anche i dati relativi all’ industria

Oltre al quadro sin qui tracciato, nell’ambito delle statistiche correnti sui servizi, vanno ricordate quelle relative al credito, all’assicurazione ed al mercato monetario e finanziario.

La rilevazione dei dati sul credito ha come campo di indagine

la totalità delle aziende di credito e l'Amministrazione postale. La fonte primaria dei dati sul Credito é la Banca d'Italia che,

come é noto, tra i suoi molteplici compiti ha anche quello di vigilare sull'attività creditizia. Le notizie sul risparmio postale vengono fornite dall'Amministrazione delle Poste. Per quanto concerne in particolare il Credito sono prese in considerazione, innanzi tutto, le piazze

15 si veda § 1.3.1.2

Credito

Cap.1 Le statistiche economiche - 31

bancabili e gli sportelli bancar i delle aziende di credito. I dati si riferiscono a tutte le aziende di credito in esercizio, intendendo per piazza bancabile un comune in cui esiste almeno uno sportello bancario.

Gli sportelli bancari sono analizzati nell'ambito delle regioni di pertinenza per tipo di azienda: banche, casse di risparmio e monti di 1a categoria o di altro tipo. Per le banche, inoltre, si dispone di una ulteriore analisi a seconda che esse siano istituti di credito di diritto pubblico, banche di interesse nazionale, banche di credito ordinario, ovvero banche popolari cooperative.

La documentazione statistica del settore e formata dai dati sui depositi e gli impieghi, sui dati relativi alla situazione patrimoniale e dai dati sui conti economici delle diverse aziende. I dati sulla situazione a fine anno dei depositi delle aziende di credito e sui relativi movimenti sono integrati con quelli dei depositi presso l'Amministrazione postale. Gli impieghi delle aziende di credito sono distinti sia in relazione alla loro durata (a breve, a medio e lungo termine), sia con riferimento alla loro destinazione (a privati e imprese, ad enti pubblici e assimilati). I depositi e gli impieghi delle aziende di credito sono disponibili anche per singoli settori istituzionali (famiglie, amministrazione pubblica, imprese non finanziarie, ecc.). Le suddette informazioni contribuiscono al miglioramento della disponibilità dei dati statistici di base occorrenti per la realizzazione dei conti finanziari nell'ambito degli schemi attuali di contabilità nazionale.

Ulteriori notizie sui depositi delle aziende di credito e dell'Amministrazione postale riguardano la distribuzione regionale e il tipo di istituto; inoltre, limitatamente agli impieghi all'interno delle aziende e istituti speciali di credito, sono pubblicati dati a livello regionale e per ramo di attività economica.

L'informazione sul credito si completa fornendo, distintamente per le aziende di credito e per gli istituti speciali, i relativi conti economici, i cui dati vengono raccolti attraverso una indagine eseguita in collaborazione tra l'ISTAT e la Banca d'Italia.

Inoltre, per le predette istituzioni di credito, per la Banca d'Italia e per i principali enti di finanziamento (IRI, ENI,ecc.) sono pubblicate le principali voci dell'attivo e del passivo delle rispettive situazioni patrimoniali di fine anno.

La rilevazione dei dati sulle attività assicurative ha come campo

di indagine la totalità delle imprese assicuratrici operanti sul territorio nazionale.

La fonte dei dati sulle imprese di assicurazioni private sono desunti dai bilanci compilati dalle stesse imprese e da un modello complementare predisposto dall'ISTAT che prevede la trasmissione di ulteriori notizie per soddisfare le esigenze della contabilità nazionale.

Assicurazioni

32 - A.Santeusanio - Statistica economica Tali dati fanno riferimento sia al portafoglio italiano, sia a quello complessivo. Il primo riguarda l'attività assicurativa svolta in Italia dalle imprese nazionali e dalle rappresentanze di imprese estere; il secondo comprende anche l'attività svolta all'estero dalle imprese nazionali. Con riferimento al portafoglio italiano, sono pubblicati i dati del bilancio economico sia per l'insieme delle imprese, sia (distinguendo il ramo vita e capitalizzazione dal ramo danni) per tipo di imprese (imprese nazionali e rappresentanze di imprese estere).

Limitatamente alle principali voci dei conti economici, sono disponibili i dati relativi ai singoli rami elementari, nonché i premi e i sinistri di competenza dell'assicurazione contro i danni.. Inoltre, per il ramo vita, sono pubblicati i premi incassati e la produzione emessa dalle imprese assicuratrici a livello regionale.

I dati sulla situazione patrimoniale sono esposti con riferimento al portafoglio complessivo, distinguendo le imprese nazionali e le rappresentanze di imprese estere

Le informazioni sul mercato monetar io e finanziar io messe a

disposizione dall'ISTAT investono una molteplicità di fenomeni, tutti strettamente connessi con l'attività economica e finanziaria del Paese. Innanzi tutto, vengono forniti i dati sulla circolazione monetaria e sugli altri mezzi di pagamento con riferimento alla situazione a fine anno e alle medie annuali. Sono presi in considerazione sia la circolazione monetaria in senso lato, sia i conti correnti utilizzabili con assegni bancari. Nella circolazione monetaria sono compresi i biglietti emessi dall'Istituto di emissione, i biglietti e le monete di Stato, nonché i vaglia e gli assegni circolari emessi dagli istituti bancari autorizzati; tra i conti correnti figurano quelli ordinari e di corrispondenza con clienti delle aziende di credito nonché i conti correnti postali.

Per quanto concerne i tassi del mercato monetario e finanziario, sono considerati, per la Banca d'Italia, i conti correnti a vista e vincolati, gli sconti e le anticipazioni; per le aziende di credito, i conti correnti liberi, i depositi liberi o a risparmio e i depositi e conti vincolati; per il Tesoro, i buoni del Tesoro ordinari e, infine, per l'Amministrazione postale, i tassi dei conti correnti, dei libretti e dei buoni fruttiferi.

1.3.3 Le statistiche economiche congiunturali

1.3.3.1 Introduzione

Si è già detto (punto b del § 1.2.1) che le statistiche economiche congiunturali hanno come oggetto fenomeni suscettibili di mutare nel

Mercato monetar io e finanziar io

Cap.1 Le statistiche economiche - 33

breve periodo e che pertanto la tempestività è un loro requisito essenziale.

Prima di esaminarle, è utile introdurre la distinzione tra le statistiche prodotte da indagini di tipo quantitativo e quelle prodotte da inchieste di tipo qualitativo.

Le indagini statistiche quantitative hanno come scopo precipuo la conoscenza del fenomeno socio-economico indagato e del quale viene rilevato l’ammontare, sia in termini di quantità fisiche che di valori monetari. I dati rilevati vengono poi aggregati e sintetizzati, utilizzando frequentemente la tecnica dei numeri indice. Le principali indagini congiunturali di tipo quantitativo sono condotte dall’ ISTAT e riguardano diverse aree di interesse: prezzi, livello dell’attività produttiva, mercato del lavoro, interscambio commerciale. Oltre alle indagini congiunturali l’ ISTAT cura poi la pubblicazione dei dati di contabilità nazionale, che rappresentano una sintesi delle informazioni provenienti da diverse indagini e fonti statistiche integrate nel sistema dei conti economici nazionali16, ed i cui dati vengono resi disponibili a cadenza trimestrale. Oltre alle indagini condotte dall’ ISTAT, è senz’altro da inserire in questo ambito l’ informazione statistica fornita dalla Banca d’ Italia relativa agli aggregati monetari e finanziari.

L’ intento di cogliere fenomeni congiunturali non quantificabili è all’origine delle inchieste congiunturali di tipo qualitativo, o inchieste di opinione. In Italia tali inchieste sono condotte in prevalenza dall’ ISAE17. Si tratta di indagini che rivolgono la loro attenzione in prevalenza ai giudizi ed alle previsioni che gli agenti economici formulano relativamente a fenomeni specifici. Le inchieste d’opinione, oltre a rappresentare un minore onere economico per gli enti che le conducono, rispondono ad un duplice intento: da una parte la necessità di cogliere un fenomeno la cui rilevanza si è venuta accrescendo con lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa quale quello delle aspettative18, dall'altra il tentativo di cogliere in anticipo dinamiche economiche che stanno per manifestarsi a breve termine grazie anche ad una maggiore tempestività nella produzione dei dati. Nel § 1.3.3.3 si traccerà un quadro delle inchieste qualitative condotte dall’ ISAE.

16 Con i dati relativi al primo trimestre del 1999, è stato introdotto il nuovo sistema dei conti economici SEC95. Per un introduzione alle innovazioni apportate dal nuovo SEC, si consulti la Nota Rapida n.4, anno 4 a cura dell’ ISTAT dal titolo “Revisione dei conti nazionali e adozione del SEC95", disponibile anche sul sito Internet www.istat.it

17 ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economica). E’ un ente pubblico di ricerca nato dalla fusione, agli del 1999, tra ISCO (Istituto Nazionale per lo Studio della Congiuntura) e ISPE (Istituto di Studi per la Programmazione Economica).

18 È stata evidenziata l’ importanza delle aspettative nella teoria economica in generale ed in quella del ciclo economico in particolare, nel capitolo primo ed in particolare nel § 1.3.7

34 - A.Santeusanio - Statistica economica

1.3.3.2 le statistiche congiunturali di tipo quantitativo Se si considerano le statistiche congiunturali di tipo quantitativo

prodotte dall’ ISTAT e tenendo presente la relativa numerosità delle indagini che possono essere classificate in questo ambito, appare utile raggrupparle nelle seguenti aree:

Agricoltura. Le principali indagini congiunturali che rientrano in questa area sono quelle relative alle superfici ed alle produzioni delle aziende agricole ed al settore zootecnico

Attività industriale. Fanno riferimento a questa area le seguenti indagini a cadenza mensile:

L’ indagine sulla produzione industriale L’ indagine sul fatturato, gli ordinativi e la consistenza degli

ordinativi dell’ industria Le rilevazioni nel settore delle costruzioni: la rilevazione

dell’attività edilizia e quella sulle opere pubbliche Servizi. A questa area fanno riferimento le seguenti indagini e

gruppi di indicatori anch’essi a cadenza mensile: L’ indagine sulle vendite al dettaglio Gli indicatori congiunturali del turismo L’ indagine sul trasporto aereo L’ indagine sul trasporto merci su strada L’ indagine sulla navigazione marittima L'indagine trimestrale sugli indicatori di fatturato delle altre

attività dei servizi Prezzi. In questa area possiamo definire tre gruppi di indicatori: prezzi al consumo prezzi alla produzione costi di costruzione Interscambio commerciale con l’estero: in questa area si fa

riferimento essenzialmente all’ indagine mensile sul commercio estero (riguardante i flussi di scambio verso e da i paesi UE, i flussi di scambio verso e da i paesi EXTRA-UE e l’ interscambio complessivo; a partire dai dati resi disponibili da questa indagine vengono poi calcolati i numeri indice di quantità, valori e valori medi unitari)

Mercato del lavoro. In questa area possiamo includere Gli indicatori del lavoro delle grandi imprese dell’ industria e del

terziario L’ indagine mensile sulle retribuzioni contrattuali L’ indagine trimestrale sulle forze di lavoro I dati di contabilità nazionale, che vengono prodotti su base

trimestrale secondo il nuovo sistema dei conti economici (SEC95). Agr icoltura, silvicoltura e pesca

Cap.1 Le statistiche economiche - 35

Relativamente al settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, le statistiche congiunturali ricevono forti impulsi innovativi e di armonizzazione dalla nuova situazione che si è delineata con la nascita dell’Unione europea19, considerando in particolare la crescente attenzione delle autorità comunitarie all’ informazione congiunturale in campo agricolo, con riferimento agli aspetti previsivi di tale informazione, ai fini di un’efficace conduzione della PAC.

In questo ambito è utile ricordare, pertanto, la r ilevazione sulle superfici e produzioni delle coltivazioni erbacee e legnose. Tale rilevazione è di tipo estimativo, viene effettuata mensilmente dagli Organi Provinciali dell’Agricoltura e riguarda i principali gruppi di coltivazioni (seminativi, legnose agrarie, foraggere permanenti), a loro volta suddivisi nelle diverse specie di coltivazioni.

I dati si riferiscono all’annata agraria che ha inizio il primo novembre e termina il 31 ottobre dell’anno successivo. Il sistema di raccolta dei dati prevede che le rilevazioni abbiano termine nel mese di maggio dell’anno successivo all’annata agraria di riferimento.

Le rilevazioni che rientrano nel settore delle statistiche forestali indagano la consistenza delle risorse forestali, gli interventi di conservazione del patrimonio boschivo e gli eventi pregiudizievoli per tale patrimonio (quali ad esempio gli incendi).

Va ricordato che per superficie forestale boscata si intende un’estensione di terreno non inferiore a 1/2 ettaro, in cui sono presenti piante forestali legnose, arboree e/o arbustive che producono legno o altri prodotti forestali con una proiezione di chiome sul terreno superiore al 50% e suscettibili di avere un ruolo indiretto sul clima e sul regime delle acque.

Se la rilevazione delle superfici è effettuata annualmente, i seguenti fenomeni vengono rilevati trimestralmente dagli organi periferici del Corpo forestale dello Stato o analoghi organismi regionali o delle provincie autonome:

incendi taglio e utilizzazione legname; prezzi mercantili degli assortimenti legnosi. Tagli di legna fuori dalla superficie forestale e prelievo prodotti

non legnosi del bosco Zootecnia Per quel che riguarda il campo della zootecnia, le indagini sono

anch’esse regolate da numerose direttive comunitarie, con il fine di mettere regolarmente a disposizione della Commissione europea dati sull’evoluzione del patrimonio, la macellazione e la produzione di carni suine.

19 Le statistiche congiunturali sono oggetto di una regolamentazione formale

in sede comunitaria per migliorarne la performance e favorirne l’armonizzazione.

36 - A.Santeusanio - Statistica economica Le rilevazioni sul patr imonio animale vengono eseguite con

cadenza trimestrale per i suini, semestrale per i bovini ed annuale per ovini e caprini e sono effettuate su un campione di aziende agricole con un piano di campionamento stratificato.

I dati relativi alla produzione di carne bovina, suina, ovina, caprina ed equina sono desunti sulla base delle macellazioni effettive, utilizzando le registrazioni dei capi abbattuti presso la totalità dei mattatoi pubblici e privati, attivi nel territorio nazionale e classificati in mattatoi a bollo CEE20. Nel 1997 le unità di rilevazione attive sono risultate 2700. Oltre all’ integrazione delle mancate risposte, viene effettuata una seconda integrazione per stimare le macellazioni sfuggite alla rilevazione, quali le macellazioni a domicilio. L'importanza della rilevazione mensile del bestiame macellato é notevole perché, sia pure con le inevitabili imprecisioni dovute ad omesse denunce di macellazioni clandestine, fornisce un'utile informazione, unitamente ai dati di Commercio estero per la determinazione del consumo di carne nel nostro Paese.

La r ilevazione mensile della produzione industr iale è

indubbiamente una delle più importanti che viene effettuata in Italia. Infatti essa consente di avere una visione il più possibile completa del fenomeno produttivo. Raccoglie i dati di base occorrenti per l'analisi e la politica congiunturale del settore industriale con cui si provvede al calcolo di appositi indici mensili della produzione industriale. Anche per quel che riguarda le rilevazioni sia della produzione sia del fatturato e degli ordinativi industriali i relativi indicatori sono calcolati coerentemente con quanto disposto dal Regolamento comunitario 1165/98 sulle statistiche congiunturali.

L’ indice della produzione industriale ha lo scopo di misurare la variazione nel tempo del volume fisico della produzione dell’ industria in senso stretto. Il campo di osservazione è infatti costituito da tutte le imprese operanti nei settori delle industrie estrattive, manifatturiere e di produzione e distribuzione dell’energia elettrica, gas ed acqua21.

L'unità di rilevazione è l'impresa. Il campione utilizzato per la rilevazione è un campione ragionato di 8000 imprese, selezionato tra quelle con almeno 20 addetti. E’ stato selezionato in modo tale da conseguire un triplice scopo: massimizzare la copertura in termini di produzione, evitare di appesantire la rilevazione con un campione

20 Distinzione basata sulla direttiva comunitaria 91/497 del 29 luglio 1991 sui problemi sanitari relativi alla produzione e immissione sul mercato di carni fresche.

21 Facendo riferimento alla classificazione delle attività economiche ATECO91, ciò significa che l’ indagine rileva il volume fisico della produzione relativo alle sezione C (industrie estrattive), D (attività manifatturiere) ed E (produzione e distribuzione di energia elettrica, gas ed acqua), tenendo fuori la sezione F che è, appunto, quella relativa al settore delle costruzioni.

Industr ia: indagine mensile sulla produzione industr iale

Cap.1 Le statistiche economiche - 37

troppo numeroso, ridurre al minimo il carico di risposta gravante sulle imprese. Con il ribasamento degli indici al 1995, il campione è stato rivisto, mantenendone la numerosità, ma aggiornandolo per tenere conto dell’evoluzione della struttura produttiva dell’ industria italiana.

La procedura adottata consente di acquisire i dati di produzione con tempestività (requisito indispensabile per un'analisi congiunturale) e inoltre di utilizzare, per il calcolo dell'indice, statistiche coordinate in base ad un piano organico e uniforme.

Le modalità di rilevazioni adottate sono suddivise in diverse fasi: (a) l'ISTAT provvede direttamente all'invio a ciascuna ditta

produttrice dei modelli di rilevazione; (b) su tali modelli ciascuna impresa é contraddistinta solo da un

numero di codice e ciò allo scopo di garantire la più rigorosa segretezza delle notizie e dei dati indicati nel questionario, la cui comunicazione, peraltro, é obbligatoria per legge;

(c) i modelli devono essere inviati all'ISTAT entro e non oltre il giorno 10 del mese immediatamente successivo a quello cui si riferiscono i dati;

(d) l'invio deve essere effettuato anche in caso di mancata produzione; in tal caso dovranno essere specificate le ragioni in calce al modello stesso;

(e) l'unita' di rilevazione é l'impresa, la quale deve comunicare la produzione mensile complessiva dell'unico o dei più stabilimenti operativi di cui dispone, indicando altresì il numero di questi ultimi;

(f) a fini di controllo e di eventuale rettifica di dati già comunicati, la ditta deve segnalare anche i dati del mese precedente a quello cui la comunicazione si riferisce;

(g) la produzione di regola é rilevata in termini di quantità fisiche (prevalentemente numero e peso) e deve riferirsi ai prodotti completati al mese di riferimento anche se il relativo ciclo produttivo ha avuto inizio nei mesi precedenti. Per alcune produzioni (in particolare specialità medicinali e informatica) vengono invece rilevati i dati in valore; in alcuni casi, infine, si ricorre ad elementi indiretti, quali ad esempio le ore di lavoro.

Nel settore industriale un'altra indagine mensile di notevole

importanza è quella su fatturato, ordinativi e consistenza degli ordinativi delle imprese operanti nel settore delle industrie estrattive e manifatturiere. I dati sono rilevati distintamente con riferimento al mercato nazionale ed al mercato estero.

Anche in questo caso siamo di fronte ad una rilevazione mensile i cui risultati vengono diffusi utilizzando la tecnica dei numeri indice (si veda, a questo proposito il capitolo successivo).

Il campo di osservazione dell’ indagine sul fatturato è costituito dalle industrie estrattive e manifatturiere (lettere C e D secondo la classificazione ATECO91), quello dell’ indagine sugli ordinativi e

Industr ia: indagine mensile su fatturato e ordinativi

38 - A.Santeusanio - Statistica economica sulla consistenza dalle sole industrie che lavorano su ordinativi (tutte comprese nell’ambito della sezione D dell’ATECO91, ossia delle attività manifatturiere).

L’unità di rilevazione, per tutte e tre le indagini, è l’ impresa. Il campione delle imprese è un campione ragionato, definito con

il duplice obiettivo di interpellare il minor numero di imprese e garantire la maggior copertura dell’universo, ed è stato selezionato tra quelle con almeno 20 addetti. Le imprese dell’universo sono state ordinate in ordine decrescente di fatturato e sono state selezionate per far parte del campione quelle imprese il cui fatturato cumulato copriva il 70% del fatturato del gruppo di appartenenza(22). Ciò ha fatto sì che il campione per l’ indagine sul fatturato sia composto da 6000 imprese, mentre di queste solo una parte (quelle che lavorano su ordinativi) entra a far parte del campione per la rilevazione degli ordinativi e della consistenza.

In tutte e tre le rilevazioni gli indici sono indici di valore, poiché anche nel caso di ordinativi commissionati in termini di quantità, dette quantità vengono trasformate in valore dalle imprese stesse in base ai prezzi medi correnti di vendita.

Nel campo delle attività dell'edilizia, sia privata, sia pubblica, le

statistiche di breve periodo sono numerose e riguardano: (a) attività edilizia; opere del genio civile (o opere pubbliche e di pubblica utilità). L’ indagine sull’attività edilizia rileva la progettazione di

qualsiasi fabbricato o parte di esso, residenziale e non residenziale, da chiunque realizzato, segnalando l’eventuale assenza di tale fenomeno per singolo mese, nel singolo comune. I dati, oltreché a livello nazionale, sono disponibili anche a livello regionale e provinciale. La rilevazione viene svolta mensilmente ed ha natura amministrativa poiché utilizza le concessioni di edificare rilasciate dai competenti uffici comunali. Sulla base dei dati rilevati vengono poi costruiti degli indici trimestrali di volume e del numero di abitazioni.

La rilevazione delle opere pubbliche e di pubblica utilità rileva tutti i lavori per opere pubbliche e di pubblica utilità gestiti in economia o in appalto, da chiunque siano realizzati, intendendo per opera pubblica o di pubblica utilità una costruzione o impianto impiegato come capitale fisso da parte degli Enti della Pubblica Amministrazione e dalle relative aziende. Anche questa rilevazione ha natura amministrativa ma presenta periodicità trimestrale, e viene effettuata con riferimento a tutti i lavori iniziati e a tutti i lavori eseguiti in ciascun trimestre. Anche nell’ambito di tale rilevazione

22 Per gruppo si intende più esattamente la posizione identificata da un codice numerico a tre cifre dall'ATECO91. Complessivamente i gruppi previsti dall'ATECO91 sono 222.

Edilizia

Cap.1 Le statistiche economiche - 39

vengono elaborati indici di volume trimestrali ed i dati sono disponibili sia a livello nazionale che regionale e provinciale.

Per restare nel campo delle attività produttive, le indagini

congiunturali riferite al settore dei servizi vanno assumendo via via maggiore importanza, considerato il peso preponderante ormai assunto dal terziario nella struttura produttiva del paese (nel 2000 il peso dei servizi sul complesso dell'economia era superiore al 68%).

Le rilevazioni principali che producono indicatori congiunturali relativi al settore in questione sono le seguenti:

l’ indagine sulle vendite al dettaglio; le rilevazioni relative al settore del turismo; l’ indagine sul trasporto aereo; l’ indagine sul trasporto merci su strada; l’ indagine sulla navigazione marittima L'indagine trimestrale sugli indicatori di fatturato delle altre

attività dei servizi

L 'indagine sulle vendite al dettaglio Soffermandoci sull’ indagine relativa alle vendite al dettaglio, va

ricordato che si tratta di un’ indagine complessa, recentemente revisionata23. Viene condotta mensilmente dall’ ISTAT e si riferisce alle imprese commerciali operanti tramite punti vendita al minuto in sede fissa, autorizzati alla vendita di prodotti nuovi, con esclusione delle rivendite di tabacchi, generi di monopolio, autoveicoli e combustibili. I dati sono espressi a prezzi correnti e vengono elaborati e diffusi sotto forma di numeri indice in base 1995=100.

Il campione è composto da 13.800 imprese cui fanno capo circa 20.000 punti vendita, anche se le imprese effettivamente utilizzate sono 8.500, con 17.000 punti vendita. Il campione è stato selezionato per essere rappresentativo delle ripartizioni geografiche ed è sottoposto ad uno schema di rotazione triennale.

Il fenomeno rilevato è il valore delle vendite ed i dati elaborati vengono diffusi per settori merceologici (alimentari e non), forme distributive (grande distribuzione, imprese operanti su piccole superfici), dimensione delle imprese ordinate per classi di addetti, gruppi di prodotti (15 gruppi più alcune categorie dell’ATECO91) e per tipo di punto di vendita della grande distribuzione.

La r ilevazione tr imestrale del fatturato degli altr i servizi

23 le caratteristiche sommarie dell’ indagine che vengono qui tracciate fanno

proprio riferimento alla nuova indagine sulle vendite al dettaglio. Ulteriori informazioni possono essere acquisite attraverso il volume pubblicato dall’ ISTAT, "La nuova indagine sulle vendite al dettaglio", collana Metodi e Norme n. 3, 1998.

Servizi

40 - A.Santeusanio - Statistica economica La rilevazione trimestrale del fatturato delle altre attività dei

servizi, viene effettuata dall'ISTAT in attuazione dell'allegato D del Regolamento comunitario sulle statistiche congiunturali (1165/98). Tale allegato prevede l'effettuazione da parte dei paesi membri di rilevazioni trimestrali del fatturato e dell'occupazione per 25 settori dei servizi, che vanno dal settore dei trasporti a quello dell'intermediazione finanziaria e dei servizi alle imprese. Queste disposizioni regolamentari sono finalizzate ad ottenere in tempi ragionevoli una copertura adeguata di tutti i settori economici in termini di statistiche congiunturali. L'ISTAT elabora e diffonde attualmente gli indici di fatturato relativi a cinque (trasporto aereo, trasporto marittimo, poste, telecomunicazioni, informatica) dei 25 settori. Già a partire dal 2003 dovrebbe avviare la diffusione degli indici del fatturato del commercio all'ingrosso, che rappresenta indubbiamente un settore particolarmente significativo per il monitoraggio dell'evoluzione a breve temine dell'economia italiana,

Le statistiche mensili dei prezzi nelle diverse fasi di

commercializzazione costituiscono un’ importante segnalatore di tensione nel confronto tra domanda e offerta e, pertanto, offrono elementi significativi per lo sviluppo dell’analisi congiunturale, con particolare riferimento alle dinamiche dell’ inflazione.

In quest’area numerose sono le indagini condotte dall’ ISTAT e che possono essere raggruppati in tre settori:

prezzi al consumo; prezzi alla produzione; costi di costruzione. La rilevazione dei prezzi al consumo, sui cui risultati sono

puntati i riflettori degli analisti, viene condotta dall’ ISTAT fin dagli anni che precedettero il secondo conflitto mondiale. Da allora le modalità di rilevazione, gli indici calcolati ed i panieri di riferimento hanno subito numerose revisioni e modifiche per tenere in conto i cambiamenti che si sono verificati nei comportamenti di spesa e nei consumi delle famiglie.

La rilevazione dei prezzi elementari avviene mensilmente nei comuni capoluogo di provincia, attraverso gli uffici di statistica dei comuni stessi, i quali individuano i punti vendita presso cui rilevare i prezzi e provvedono all’aggiornamento del campione, seguendo norme tecniche stabilite dall’ ISTAT.

La produzione mensile degli indici dei prezzi al consumo è stata profondamente rivista negli ultimi anni, a partire dal cambiamento di base (gli indici sono stati portati in base 1995=100), passando per la costruzione dell’ indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell’Unione Europea, giungendo all’ introduzione di una serie di

Le statistiche dei prezzi

Cap.1 Le statistiche economiche - 41

innovazioni a partire da gennaio 1999 e che configurano la situazione che qui di seguito viene descritta.

Sulla teoria e le modalità di calcolo degli indici si tornerà nel prossimo capitolo. Qui va ricordato che gli indici dei prezzi al consumo prodotti dall’ ISTAT sono il prodotto della rilevazione di prezzi effettivi di beni e servizi acquistabili sul mercato destinati al consumo delle famiglie presenti sul territorio economico del paese.

In base alle ultime innovazioni, la rilevazione dà luogo ad un vero e proprio sistema di indici dei prezzi al consumo24. Tale sistema vede un indice centrale ed alcuni indici satellite, distinti rispetto al primo, per una limitazione del campo di osservazione. L’ indice centrale è l’ indice dei prezzi al consumo per l’ intera collettività nazionale (NIC) che ha il maggior grado di copertura poiché sintetizza le informazioni dell’ intero paniere di 930 prodotti. I due indici satelliti sono l’ indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell’Unione Europea (IPCA) che copre il 94 per cento del campo di osservazione del NIC ed è regolamentato in sede comunitaria e l’ indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), che fa invece riferimento ai consumi di una famiglia facente capo ad un lavoratore dipendente extra-agricolo. A partire dal 1999 i tre indici sono stati integrati e, pertanto, fanno riferimento ad una medesima rilevazione, ad un medesimo paniere ed hanno la medesima rappresentatività territoriale.

L’ interscambio commerciale con l’estero Un quadro d’ insieme delle statistiche economiche congiunturali

non può prescindere da quelle che si riferiscono all’ interscambio commerciale con l’estero, considerata anche la significativa dipendenza del ciclo economico italiano dall’andamento della domanda del resto del mondo.

Gli scambi commerciali con l’estero sono rilevati dall’ ISTAT attraverso due indagini: quella sul commercio dell’ Italia con i paesi dell’Unione Europea e quella sul commercio dell’ Italia con i paesi non appartenenti all’Unione Europea.

La rilevazione del commercio da e verso gli altri paesi dell’Unione Europea avviene mediante gli Uffici doganali, ai quali forniscono le proprie dichiarazioni i soggetti IVA che effettuano operazioni di acquisto o cessione di merci con soggetti IVA residenti in altri stati membri della Comunità. I dati sono forniti dai soggetti obbligati alla dichiarazione IVA mensile e che coprono il 98 per cento

24 Per approfondire le informazioni relative alle innovazioni introdotte nel

1999 nel sistema degli indici dei prezzi al consumo prodotti dall’ ISTAT, si veda la Nota Rapida pubblicata dall’ ISTAT il 15 marzo 1999, "Il nuovo sistema degli indici dei prezzi al consumo", disponibile anche sul sito Internet www.istat.it.

42 - A.Santeusanio - Statistica economica degli scambi all’ interno dell’Unione. I rimanenti operatori sono rilevati con periodicità trimestrale od annuale.

La rilevazione del commercio estero da e verso i paesi non appartenenti all’Unione europea viene effettuata sulla base delle copie delle bollette doganali (Documento Amministrativo Unico, DAU), emesse dai competenti uffici del Ministero delle Finanze. Dalla rilevazione sono escluse le operazioni commerciali di valore inferiore a 1.000.000 di lire per i prodotti agricoli ed a 1.200.000 lire per gli altri prodotti.

Le due rilevazione precedenti permettono il calcolo dell’ammontare degli scambi complessivi dell’ Italia con il resto del mondo.

I dati raccolti mensilmente si riferiscono al valore (lire correnti) delle importazioni, delle esportazioni ed dei saldi (export – import) che consentono di evidenziare diversi caratteri: classificazione merceologica, settori di attività economica, paesi e gruppi di paesi di origine/destinazione, settori di destinazione economica. Le importazioni e gli acquisti sono espressi in valori CIF, cioè comprensivi delle spese di trasporto e assicurazione fino alla frontiera nazionale di ingresso della merce, mentre le esportazioni e le cessioni sono espresse in valore FOB, cioè franco frontiera nazionale.

L’attuale sistema delle statistiche del commercio estero è il frutto delle profonde innovazioni dovute all’avvento del sistema Intrastat, entrato in vigore dal gennaio 1993 e che ha riorganizzato, in base alle direttive comunitarie, la rilevazione dei flussi di interscambio a seguito dell’abolizione della bolletta doganale per gli scambi tra i paesi appartenenti all’Unione Europea.

Per quel che riguarda le statistiche congiunturali inerenti il

mercato del lavoro si può far riferimento a quanto trattato nel capitolo 3, così come sui conti economici trimestrali si tornerà nell'ambito del capitolo dedicato alla contabilità nazionale.

1.3.3.3 I risultati delle inchieste qualitative. Problemi di tempestività, insufficiente copertura di alcuni

fenomeni da parte delle statistiche quantitative, ed insieme la necessità di rilevare fenomeni tipicamente soggettivi quali sono le aspettative degli agenti economici: questi sono in sintesi le tre principali ragioni dello sviluppo delle inchieste congiunturali qualitative, condotte in Italia principalmente dall’ ISAE.

Le inchieste congiunturali qualitative sono pertanto rivolte a rilevare giudizi soggettivi o previsioni relativamente o a variabili direttamente controllate dagli agenti economici o al contesto in cui si trovano ad agire. E’ del tutto evidente, pertanto, l’ importanza dei risultati di tali inchieste per quel che riguarda la diagnosi

Cap.1 Le statistiche economiche - 43

congiunturale e le previsioni a breve. I risultati delle indagini qualitative non sostituiscono i dati provenienti dalle indagine quantitative ma ne sono un complemento di grande importanza.

Le inchieste condotte dall’ ISAE possono raggrupparsi in 5 gruppi in base al settore economico di interesse:

L’ inchiesta congiunturale presso le imprese estrattive e

manifatturiere; L’ inchiesta congiunturale presso le imprese di costruzioni; L’ inchiesta congiunturale presso le imprese del commercio al

minuto tradizionale e della grande distribuzione; L’ inchiesta congiunturale presso le imprese di servizi; L’ inchiesta sui consumatori Ogni inchiesta si caratterizza per essere in realtà un’ inchiesta

multiscopo, rivolta cioè all’ottenimento di informazioni relative a più variabili, di diversa natura, mediante la somministrazione di alcune domande attraverso il medesimo questionario.

Le inchieste presso le imprese (siano esse industriali o dei servizi) prevedono in genere quattro tipi di domande: domande relative alla direzione del cambiamento presente o futuro di variabili interne all’azienda, domande relative all’evoluzione di variabili aziendali rispetto ad un livello considerato normale, domande relative ad attese o stime circa variabili esterne all’azienda, domande più strettamente quantitative.

Le inchieste presso i consumatori prevedono invece 2 tipi di domande: quelle relative a stime ed attese circa variabili personali e le domande relative alla valutazione soggettiva di variabili macroeconomiche.

I campioni delle inchieste sulle imprese sono in genere di tipo panel, ragionati e con un disegno di tipo stratificato dove l’universo di riferimento è costituito dalle imprese risultanti dal Censimento dell’ industria e dei servizi condotto dall’ ISTAT nel 1991, mentre il campione delle inchieste sui consumatori risponde ad un disegno campionario a 4 stadi stratificati con tecnica di selezione del campione di tipo casuale.

I risultati delle indagini qualitative si presentano sotto forma di tabelle di frequenza delle modalità assunte dalla risposta a ciascuna domanda (come nel caso della domanda relativa al livello degli ordini in generale, si avrà un tabella di frequenza delle risposte alto, basso, normale). Si pone, pertanto, il problema della quantificazione dei risultati delle inchieste qualitative. La tecnica maggiormente utilizzata è stata quella del saldo inteso come differenza algebrica tra le risposte favorevoli e quelle sfavorevoli, ossia tra le frequenze delle modalità di risposta estreme.

44 - A.Santeusanio - Statistica economica L’ inchiesta presso le imprese estrattive e manifattur iere

prevede un questionario organizzato in tre modelli a seconda del mese in cui viene inviato alle imprese. Il questionario viene inviato mensilmente e contiene sempre un modello contenente una domanda quantitativa sul numero degli addetti e 15 domande qualitative sullo stato presente e la tendenza a breve delle principali variabili aziendali (ordinativi, produzione, scorte, liquidità, prezzi e costo del denaro); con riferimento alla situazione di gennaio, aprile, luglio e ottobre un modello con domande sia di natura qualitativa che quantitativa rivolte alle sole aziende esportatrici relative agli scambi internazionali; con riferimento alla situazione di marzo, giugno, settembre e dicembre un terzo modello con domande relative alla posizione concorrenziale, alla capacità produttiva, al numero di ore lavorate, alla tendenza della manodopera occupata, agli ostacoli alla produzione assicurata, al grado di utilizzo degli impianti e altro. Le domande di carattere qualitativo prevedono in genere tre modalità di risposta. Con cadenza semestrale viene poi svolta, presso lo stesso panel di imprese dell’ inchiesta mensile, un’ inchiesta sugli investimenti.

Nell’ambito della U.E. viene poi calcolato per ciascun paese un indicatore del clima di fiducia dell’ industria che viene espresso come media aritmetica dei saldi destagionalizzati delle risposte relative ai giudizio sulla domanda in generale, alle aspettative sulla produzione, alle giacenze di prodotti finiti (il saldo in questo caso viene preso con il segno inverso). Mediante una media ponderata (dove i pesi sono dati dal valore aggiunto dell’ industria di ogni paese) delle risposte di paesi dell’area dell’euro viene calcolato anche un indice del clima di fiducia nell’ industria per l'Unione Economica e Monetaria (Uem).

L’ inchiesta presso i consumator i L’ inchiesta presso i consumatori è un’ inchiesta mensile che

utilizza un questionario che, mediante 15 domande (con risposte che presentano da quattro a sei modalità), indaga l’evoluzione passata e futura di variabili relative a 4 temi: le opinioni sulla situazione economica generale, quella sulla situazione economica particolare, le intenzioni di spesa in beni durevoli e quelle per l’abitazione. I dati vengono elaborati per ripartizione geografica e classe di ampiezza demografica dei comuni. Sulla base dei risultati dell’ inchiesta, viene elaborato un indice sintetico del clima di fiducia dei consumatori, mediante l’aggregazione dei saldi relativi a nove delle domande poste nel questionario

L’ inchiesta presso le imprese estrattive e manifattur iere

Cap.1 Le statistiche economiche - 45

Spunti per la discussione a) Illustra la differenza tra indagine totalitaria (o esaustiva) e

indagine campionaria. b) Definisci i tre concetti seguenti: campione a due stadi,

campione ragionato, campione stratificato. c) Valore aggiunto manifatturiero, produzione agricola, debito

pubblico. A tuo parere si tratta di grandezze di stato (o stock) o di flusso?

d) Pensi che il valore aggiunto di un'impresa possa mai assumere

valori negativi? Come credi che l'impresa possa assicurare il pagamento dei salari ai propri dipendenti in tal caso?

e) Definisci i fattori primari e i costi intermedi. A quali delle due

categorie pensi che appartenga l'energia elettrica utilizzata da un'impresa?

f) In generale è possibile definire la produttività di un'impresa

come il rapporto tra il risultato della produzione e i mezzi impiegati per ottenere questo risultato. Sapendo ciò, di quali variabili avresti bisogno per misurare la produttività di un'impresa qualora il risultato della produzione fosse definito rispettivamente da:

- il valore aggiunto dell'impresa; - la produzione vendibile dell'impresa. g) Spiega con un esempio perché la rilevazione sul fatturato

delle imprese non fornisce informazioni congiunturali affidabili in periodi di elevata inflazione.

h) "La rilevazione delle vendite nella grande distribuzione non

fornisce una misura affidabile del livello di tutte le vendite al dettaglio, ma può spesso fornire un'idea sufficientemente precisa del loro andamento." Commenta.

46 - A.Santeusanio - Statistica economica

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aspetti metodologici, Rassegna dei lavori dell’ ISCO n.3 Si raccomanda inoltre di prestare attenzione alle note

metodologiche, con cui l'ISTAT e gli altri enti che forniscono l’ informazione statistica accompagnano la pubblicazione dell'informazione statistica propriamente detta.

Cap.1 Le statistiche economiche - 47

CAPITOLO 1 LE STATISTICHE ECONOMICHE 1

1.1. Concetto di statistiche economiche 1 1.1.1 Statistiche economiche in senso stretto 1 1.1.2 Altre statistiche economiche 2

1.2 Classificazione delle statistiche economiche 2 1.2.1 Le statistiche economiche secondo la natura del fenomeno indagato e la sua rilevanza temporale 2

a) Statistiche economiche strutturali 3 b) Statistiche economiche congiunturali 4

1.2.2 Le statistiche economiche secondo argomento 5

1.3 Le pr incipali statistiche economiche 7 1.3.1 – I censimenti 7

1.3.1.1 Il censimento dell'agricoltura 8 1.3.1.2 - Il censimento dell'industria e dei servizi 12 1.3.1.3 - Il censimento della popolazione 15

1.3.2 Statistiche economiche strutturali: le indagini correnti 19 1.3.2.1 Agricoltura 19 1.3.2.2 Industria 24 1.3.2.3 - Servizi 28

1.3.3 Le statistiche economiche congiunturali 32 1.3.3.1 Introduzione 32 1.3.3.2 le statistiche congiunturali di tipo quantitativo 34 1.3.3.3 I risultati delle inchieste qualitative. 42

Spunti per la discussione 45

Nota bibliografica 46