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COMUNE DI ROVERBELLA PROVINCIA DI MANTOVA Area Servizi alla Persona Via Solferino e San Martino, 1 – 46048 Roverbella Tel. 0376/6918250-1-2 - 3 - 4 - 5 – Fax 0376/694515 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA, ASILO - NIDO E PASTI A DOMICILIO PER ANZIANI

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COMUNE DI ROVERBELLA PROVINCIA DI MANTOVA

Area Servizi alla Persona Via Solferino e San Martino, 1 – 46048 Roverbella

Tel. 0376/6918250-1-2 - 3 - 4 - 5 – Fax 0376/694515

CAPITOLATO SPECIALE

D’APPALTO PER LA

GESTIONE DEL SERVIZIO DI

RISTORAZIONE

SCOLASTICA,

ASILO - NIDO E PASTI

A DOMICILIO PER ANZIANI

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INDICE

Art.

Indicazioni generali e caratteristiche del servizio

Pag.

1 Oggetto della gara 3 2 Durata dell’appalto e rinnovo 3 3 Natura del servizio 3 4 Centro produzione pasti e quantità pasti 4 5 Modalità di erogazione del servizio 4 6 Menù, diete speciali, campionatura, lavorazioni 8 7 Smaltimento rifiuti 21 8 Iniziative di educazione alimentare 21 9 Impianti ed attrezzature 21 10 Oneri aggiudicataria e Comune 21 11 Scorte di magazzino 22 Procedura di gara 23

12 Procedura 23 13 Criteri di aggiudicazione 23 14 Offerta 25 15 Adeguamento del corrispettivo 25 16 Pagamenti 25 Altri oneri inerenti al servizio 26

17 Spese contrattuali 26 18 Deposito cauzionale provvisorio e definitivo 26 19 Assicurazioni 26 20 Servizi speciali ed occasionali 26 21 Penalità 26 22 Recesso dell’Amministrazione comunale 27 23 Risoluzione del contratto 27 24 Divieto di subappalto 28 25 Clausola di conciliazione 28 26 Controversie 28

ALLEGATI Allegato 1: Menu estivi ed invernali Scuole dell’Infanzia valevoli anche per gli anziani e Asilo-Nido approvati dal SIAN di Mantova. Allegato 2: Inventario.

Allegato 3: Criteri per l’aggiudicazione del punteggio ai parametri qualità.

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COMUNE DI ROVERBELLA PROVINCIA DI MANTOVA

Servizi alla Persona Via Solferino e San Martino, 1 – 46048 Roverbella

Tel. 0376/6918250-1-2 - 3 - 4 - 5 – Fax 0376/694515

INDICAZIONI GENERALI E CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO

Art. 1 – Oggetto della gara

• Il presente capitolato ha per oggetto l’affidamento dei servizi di ristorazione come di seguito descritti:

a) ristorazione scolastica presso le scuole dell’infanzia, primarie e l’Asilo Nido comunale consistente nella preparazione, cottura e distribuzione dei pasti, fornitura dei pasti agli insegnanti, al personale A.T.A. ed eventuali altri utenti autorizzati ed alla fornitura di merende per eventuali eventi straordinari presso le scuole;

b) ristorazione per anziani : preparazione e consegna a domicilio dei pasti di asporto per gli anziani segnalati dal Servizio Sociale, con mezzi della ditta. Il servizio comprende il trasporto dalla cucina centralizzata al domicilio degli utenti. Entrambi i servizi di ristorazione comprendono la pulizia, sanificazione e manutenzione ordinaria dei locali in uso alla Ditta aggiudicataria e di tutte le attrezzature necessarie alla preparazione e cottura dei pasti.

c) iniziative di educazione alimentare descritte nel presente Capitolato. Art. 2 – Durata dell’appalto L’appalto ha la durata di anni 3 (tre) con inizio 1° Gennaio 2012 fino al 31.12.2014. E’ facoltà della stazione appaltante procedere alla proroga del contratto, previa consultazione dell’Appaltatore e configurazione economica dei relativi oneri, esclusivamente nel periodo di presumibile perfezionamento della procedura di nuovo affidamento e comunque per il tempo ritenuto strettamente necessario a tale formalizzazione. Art. 3 – Natura del servizio Il servizio in oggetto si configura a tutti gli effetti come un servizio pubblico e pertanto è soggetto alla normativa concernente le attività di pubblico interesse e per nessuna ragione potrà essere sospeso o abbandonato salvo in casi eccezionali previsti dalla legge o in caso di calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.). In caso di sciopero del personale della gestione o di altri eventi, che per qualsiasi motivo possano influire sul normale espletamento del servizio, l’impresa dovrà tempestivamente avvisare l’Amministrazione Comunale e concordare con la stessa un menù alternativo equipollente da un punto di vista dietetico, energetico e merceologico; inoltre

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s’impegnerà ad avvisare l’utenza ed a motivare la ragione della variazione. In caso di interruzioni di attività scolastica per cause di forza maggiore l’Amministrazione s’impegnerà a darne tempestiva comunicazione all’impresa appaltatrice. Art. 4 – Centro produzione pasti e quantità pasti La preparazione e il consumo dei pasti saranno effettuati esclusivamente nei locali di proprietà comunale. La Ditta dovrà effettuare sopralluogo nei locali della cucina, nella sala di ristorazione annessa per gli alunni della scuola primaria e nei tre plessi scolastici delle scuole dell’infanzia, accompagnata dal personale comunale dell’Area Scolastica e prendere visione dei locali e delle attrezzature esistenti. Il numero di pasti indicato ha valore presunto: tale valore è pertanto suscettibile di variazioni in più o in meno in relazione al numero effettivo degli alunni iscritti al servizio, nonché in relazione al calendario scolastico, alla frequenza effettiva e alle altre eventuali evenienze modificative che dovessero realizzarsi nel corso degli anni scolastici oggetto dell’appalto. Nessun indennizzo sarà pertanto dovuto alla ditta nel caso il numero dei pasti richiesti sia inferiore a quello previsto. Indicativamente in base agli attuali consumi: per la ristorazione scolastica si prevedono i seguenti pasti annuali : scuole dell’infanzia: n. 55.000 scuola primaria: n.2.800 insegnanti: n. 3.000 asilo nido: n. 4.000 anziani: n. 1.500 Pasti annuali complessivi n. 66.300

Art. 5 – Modalità di erogazione del servizio ASILO NIDO La presenza media è di circa 16 bambini. Si dovrà provvedere alla preparazione ed al trasporto presso i locali della cucina ubicati nello stabile dell’Asilo Nido in via Don Bazzotti. I giorni annuali di apertura sono 235 (47 settimane per 5 giorni). Il calendario sarà trasmesso all’inizio dell’anno scolastico. FORNITURA PASTI PER ANZIANI Il servizio comprende la preparazione e la consegna a domicilio di un numero limitato di pasti, circa 8, agli anziani segnalati dal servizio sociale e per i quali sarà fornito nominativo ed indirizzo. Per questo servizio valgono i criteri della ristorazione scolastica. Il servizio sarà attivo in conformità al calendario dell’Asilo Nido. SCUOLE DELL’INFANZIA Produzione presso la cucina centralizzata della ex scuola dell’Infanzia di Viale Rimembranze e distribuzione e consumo presso i plessi scolastici di Via Don Bazzotti del Capoluogo e delle Frazioni di Malavicina e Castiglione Mantovano. E’ prevista la somministrazione della frutta sbucci ata a metà mattinata anziché dopo il secondo. Si precisa che la frutta fresca deve essere consegnata nelle condizioni igieniche idonee così come previste dalle buone prassi di lavorazione.

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SCUOLE PRIMARIE La sala di ristorazione scolastica è attigua alla cucina centralizzata in Viale Rimembranze. ORARI DEI PASTI: Asilo Nido comunale e educatrici: ore 11,30; Scuola dell’infanzia e insegnanti: ore 12,00; Scuole primarie ore 12,10 Pasti per anziani: ore 12,15; La distribuzione, escluso il servizio di fornitura pasti agli anziani, avverrà al tavolo, mediante utilizzo di carrelli termici ed è prevista la pulitura tavoli e sedie a carico della Ditta per ogni sala di ristorazione. Il servizio dovrà comprendere la fornitura completa delle derrate alimentari per ogni pasto composto da: - primo piatto - secondo piatto con contorno cotto/crudo - frutta di stagione oltre che il dolce quando previsto nel menù - pane - acqua minerale (1/2 di litro pro capite). MODALITÀ DEL SERVIZIO DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E DELL’ASILO NIDO COMUNALE E DEGLI ANZIANI Il servizio avrà luogo da lunedì a venerdì, secondo il seguente programma: Scuola dell’Infanzia del Capoluogo – Via Don Bazzot ti a) trasporto pasti dal centro cottura centralizzato con l’utilizzo di appositi contenitori da ritirare giornalmente per il relativo lavaggio e sanificazione presso la cucina centralizzata b) apparecchiatura della mensa c) somministrazione pasti d) pulizia e riassetto giornaliero dei tavoli e delle sedie del refettorio e dei locali adiacenti destinati alla Ditta gestrice e) lavaggio stoviglie f) fornitura tovagliette monouso Scuola Infanzia Castiglione Mantovano – Via Dante A lighieri a) trasporto pasti dal centro cottura centralizzato con l’utilizzo di appositi contenitori da ritirare giornalmente per il relativo lavaggio e sanificazione presso la cucina centralizzata b) apparecchiatura della mensa c) somministrazione pasti d) pulizia e riassetto giornaliero dei tavoli e sedie del refettorio e dei locali adiacenti destinati alla Ditta gestrice e) lavaggio stoviglie f) fornitura tovagliette monouso Scuola Infanzia Malacivina – Via Piave a) trasporto pasti dal centro cottura centralizzato con l’utilizzo di appositi contenitori da ritirare giornalmente per il relativo lavaggio e sanificazione

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presso la cucina centralizzata b) apparecchiatura della mensa c) somministrazione pasti d) pulizia e riassetto giornaliero dei tavoli e delle sedie del refettorio e dei locali adiacenti destinati alla Ditta gestrice e) lavaggio stoviglie f) fornitura tovagliette monouso Scuola Primaria Roverbella (sala di ristorazione at tigua alla cucina centralizzata) a) apparecchiatura della mensa b) somministrazione pasti c) pulizia e riassetto giornaliero dei tavoli e delle sedie del refettorio e dei

locali adiacenti destinati alla Ditta gestrice d) lavaggio stoviglie e) fornitura tovagliette monouso Asilo Nido Comunale – Via Don Bazzotti a) trasporto pasti dal centro di cottura centralizzato secondo le tabelle dietetiche specifiche allegate b) Lavaggio stoviglie c) Fornitura tovagliette monouso Anziani: a) confezionamento pasti presso la cucina centralizzata; b) trasporto a carico della Ditta. I nominativi e gli indirizzi degli utenti saranno segnalati dal Servizio sociale comunale. La media chilometrica giornaliera attuale è di Km 15.

Prospetto dell’ organico impegnato per l’anno 2011 cui va aggiunto eventualmente il personale per il servizio aggiuntivo della ristorazione per una ulteriore sezione presso la scuola dell’infanzia di Roverbella e tenuto conto che due sezioni consumeranno il pasto nelle aule. 1 persona assunta a 30 ore settimanali 4° livello 4 persone assunte a 10 ore settimanali 6° livello 1 persona assunta a 15 ore settimanali 6° livello. 1 persona assunta a 10 ore settimanali 6° livello s up. 1 persona assunta a 12,5 ore settimanali 6° livello sup. 1 persona assunta a 15 ore settimanali 6° livello s up. 1 persona assunta a 20 ore settimanali 6° livello s up. TRASPORTO E TEMPI DI CONSEGNA Il servizio si svolgerà per cinque giorni alla settimana sia per le scuole

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dell’infanzia che per la primaria, per l’Asilo Nido e per gli anziani. La consegna avverrà a mezzo della Ditta, con onere compreso nel prezzo anche per il servizio degli anziani , recuperando giornalmente i contenitori del giorno precedente. Ogni giorno sarà comunicato, entro le ore 9,00, il numero effettivo di pasti da consegnare presso le singole scuole, eventuali piccole variazioni dovranno essere comunicate entro e non oltre le ore 10,00. LUOGHI E ORARI DEL PRANZO

Scuola Infanzia Roverbella Via Don Bazzotti ore 12,00

Scuola Infanzia Malavicina Viale Piave ore 12,00

Scuola Infanzia Castiglione Mantovano Via Dante Alighieri ore 12,00

Scuola primaria Roverbella Viale Rimembranze ore 12,10

Asilo Nido Roverbella Via Don Bazzotti ore 11,30

Anziani loro sedi ore 12,15

L’orario di consegna deve essere osservato scrupolosamente. L’Amministrazione si riserva di richiedere modifiche e spostamenti degli orari di servizio stabiliti, in dipendenza di proprie esigenze; tali modifiche dovranno essere sempre preventivamente concordate con il gestore con un preavviso sufficiente per permettere a quest’ultimo l’adeguamento del servizio. Tali modifiche non daranno luogo ad alcuna variazione del prezzo contrattuale. La Ditta appaltatrice dovrà organizzare il piano dei trasporti in modo da assicurare la distribuzione dei pasti entro 30 minuti dalla fine cottura dei cibi. Per le consegne, la Ditta appaltatrice deve dotarsi di appositi furgoni rispondenti ai requisiti previsti dal regolamento CE 852/2004 Allegato II Capitolo IV, adeguatamente predisposti e riservati al trasporto di alimenti. Il numero degli automezzi in dotazione dovrà essere sufficiente ad assicurare le consegne dei pasti in asporto entro un intervallo di tempo di 30’ e non prima di 15 minuti dall’orario stabilito per la refezione. Per il trasporto dei pasti e delle derrate il gestore dovrà utilizzare contenitori termici del tipo conforme alle norme igieniche vigenti e con caratteristiche che assicurino una perfetta conservazione degli alimenti, sia sotto il profilo organolettico sia dell’appetibilità, la massima tenuta termica oltre che maneggevolezza, solidità, facilità di pulizia e sanificazione. I contenitori devono consentire il mantenimento della temperatura, dei cibi cotti deperibili da consumare caldi, a valori non inferiori a +60°C fino alla somministrazione dei pasti. Per i cibi cotti deperibili da consumare freddi, la temperatura non dovrà superare +10°C. Le diete speciali per alunni dovranno essere confezionate e trasportate in

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contenitori mono porzione, idonei a mantenere le temperature previste dalla legge vigente in materia. Nel periodo di chiusura delle Scuole Statali, la Ditta appaltatrice dovrà comunque garantire il servizio per l’Asilo Nido Comunale e per gli anziani utilizzando la cucina centralizzata del Capoluogo o altra propria cucina idonea garantendo comunque un tempo di trasporto massimo di trenta minuti. Art. 6 – Menù, diete speciali, campionatura, lavora zioni I menù estivi ed invernali, relativi alle scuole dell’Infanzia, primarie ed agli anziani, devono essere approvati dal S.I.A.N. dell’ASL di Mantova prima dell’inizio dell’anno scolastico. Le tabelle dietetiche, cui fare riferimento per la stesura dei menu, sono quelle contenute nelle “LINEE GUIDA PER LA RISTORAZIONE SCOLASTICA” e nelle "LINEE GUIDA PER LA RISTORAZIONE NEGLI ASILI NIDO" nelle loro ultime edizioni, elaborate dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell'ASL Mantova ed inviate a tutti i Comuni dell'ambito provinciale ed all'Associazione Scuole Materne Mantovane. Non è consentito fornire piatti con grammatura inferiore rispetto a quella prevista. Il testo integrale delle Linee Guida è scaricabile dal sito web dell'ASL Mantova dove sarà inoltre possibile trovare gli eventuali aggiornamenti periodici delle tabelle dietetiche. I menù descritti devono essere strutturati per settimane e differenziati secondo una stagionalità specifica anche per i contorni e per la frutta. E’ necessario che il menù sia unico e non preveda alternative se non in casi di diete per situazioni speciali come: allergie/intolleranze alimentari, patologie che richiedano regimi alimentari specifici (es. ipercolesterolemia, diabete, insufficienza renale, ecc.), stati transitori di malessere e/o convalescenza di stati patologici, adeguatamente certificati dal medico curante. Le tabelle indicate presentano una differenziazione negli apporti calorici raccomandati sulla base delle fasce di età: zero/tre anni ( con specifica sezione dedicata allo svezzamento); 3/8 anni; 9/13 anni; adulti (utilizzabili anche in ristorazione assistenziale, ospedaliera ed aziendale) e contengono inoltre la regolamentazione per eventuali alternative al pasto o per la necessità di allestire diete speciali a causa di intolleranze alimentari o allergie.

Eventuali variazioni al menù in adozione per la ristorazione scolastica e delle comunità infantili necessitano dell'approvazione preventiva della Unità Operativa di Igiene della Nutrizione della A. S. L . Le eventuali richieste di sostituzione di alcuni alimenti nel rispetto di tradizioni culturali legate a diverse religioni o minoranze etniche, sono già state in gran parte contemplate all'interno delle "Linee Guida" con l'indicazione giornaliera delle variazioni per utenti di altre fedi religiose. Le variazioni del menù al di fuori di una specifica richiesta sono consentite solo nelle seguenti condizioni:

• Guasti di uno o più impianti, necessari alla realizzazione del menù previsto;

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• Interruzione temporanea della produzione per cause specifiche es. scioperi, black-out;

• Guasto delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili.

• L'eventuale costante non gradimento di alcuni piatti, documentato attraverso la compilazione di schede di gradibilità del pasto, può consentire la variazione solo ed esclusivamente a seguito di un parere concordato con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’A.S.L., l'Amministrazione Comunale e la Commissione Mensa.

Le tabelle dietetiche contenute nelle "Linee Guida..." offrono altresì la possibilità di effettuare variazioni del menù in occasione di ricorrenze e/o festività. Devono essere sponsorizzate l'assunzione di verdura e frutta come fattori protettivi per la salute. I contorni e la frutta dovranno pertanto essere sempre proposti secondo stagionalità e variabilità di tipologie, nei quantitativi previsti dalle tabelle dietetiche, in modo da essere percepiti ed accettati dagli alunni e dalle famiglie come parte integrante ed insostituibile del pasto in mensa. N.B.: tenendo conto del calendario scolastico è necessario evitare la proposta monotona delle stesse preparazioni e/o l'esclusione di alcune matrici alimentari per gli utenti che attuano uno o due rientri settimanali. Per questa tipologia di utenti risulta indispensabile prevedere l’elaborazione di menù a rotazione. Dovrà essere previsto il ritiro da parte dei fornitori delle scorte di alimenti che risultino non utilizzati alla fine del ciclo scolastico (pausa estiva) anche se con TMC non scaduto. Tutta l’attività di acquisto, conservazione, trasformazione delle derrate alimentari, oltre che il trasporto e la distribuzione dei pasti preparati devono rispondere al dettato dell'art. 5 della legge 283/196 e dell' art. 31 del D.P.R. 327/1980. La ditta appaltatrice deve uniformarsi all'obbligo di autocontrollo previsto dal Regolamento CE 852/2004, individuando nella sua attività i processi, le fasi o le operazioni che potrebbero rivelarsi a rischio per la salubrità e la sicurezza degli alimenti, garantendo che siano applicate le opportune procedure di buona prassi igienica avvalendosi dei principi dello H.A.C.C.P. (Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici). Dovrà essere prevista zona nel locale di stoccaggio adeguatamente predisposta per la conservazione dei prodotti desti nati alle diete speciali ed in cucina dovrà essere attrezzata una z ona dedicata alla preparazione ed al confezionamento in mono porzione sigillata delle diete speciali. La disposizione delle aree di lavorazione, deve consentire alle diverse derrate di procedere attraverso percorsi non incrociati sia per i prodotti (es. materie prime con alimenti pronti per l'asporto) che del personale.

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L'ingresso nei locali di stoccaggio, di preparazione e trasformazione delle derrate alimentari è riservato solo al personale addetto: è assolutamente vietato l'ingresso alle persone non autorizzate. (Deve essere appeso all'entrata della porta della cucina il divieto di entrata ai non autorizzati). E' Inoltre imperativa l'osservanza delle seguenti p rescrizioni :

• II rispetto delle norme procedurali in tema di igiene delle attrezzature ed igiene del personale;

• Il rispetto delle modalità di cottura: oltre a NON effettuare la PRECOTTURA, è opportuno evitare anche la SOVRACOTTURA, particolarmente per le minestre, minestroni e verdure, ecc.; nella cottura dei cibi in acqua, è opportuno curare il rapporto acqua/alimento affinché sia il più basso possibile; è inoltre importante utilizzare l'acqua di cottura dei vegetali, ricca di sali minerali e vitamine, per la preparazione di minestre, risotti, ecc.;

• Il divieto di frittura; • Le modalità di trattamento delle carni macinate e delle uova; in particolare, è

opportuno NON sottoporre ad ulteriori lavorazioni ( disosso e macinatura) le carni avicole che di per sé sono molto delicate e facilmente inquinate sin dalle fasi di macellazione ; tali operazioni, tra l'altro, avverrebbero in locali non idonei ed a temperature di gran lunga superiori a quelle consentite;

• Le indicazioni concernenti il congelamento/scongelamento: − non è consentito il congelamento di derrate alimentari acquistate fresche; − non devono essere ricongelate le materie prime decongelate; − non deve essere congelato il pane; − le derrate congelate devono essere decongelate secondo le indicazioni dell’Allegato II del Reg. CE 852/04. • Il divieto di utilizzo degli avanzi; • La preparazione delle derrate nella stessa giornata del consumo e l'uso prevalentemente a crudo del condimento. LAVORAZIONI CONSENTITE E NON CONSENTITE Il giorno ANTECEDENTE la distribuzione potranno pertanto essere effettuate le seguenti attività:

1. Mondatura, affettatura, porzionatura, battitura, legatura e speziatura delle carni a crudo, con successiva conservazione a + 4 °C;

2. Pelatura di patate e carote con successiva conservazione a + 4°C in contenitori chiusi con acqua acidula;

3. Cottura di torte non a base di creme con successiva conservazione in luogo asciutto e riparato;

4. Cottura di budini, arrosti, bolliti e brasati di carne bovina in pezzo intero, arrosti di carne suina in pezzo intero, attuando procedure di abbattimento rapido della temperatura (mediante l’uso dell’abbattitore), e successiva conservazione refrigerata. Non è ammessa la cottura anticipata delle polpette, delle carni avicole Nello STESSO giorno della distribuzione deve essere effettuata:

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• La preparazione della frutta e della verdura (escluse eventualmente patate e carote);

• La preparazione del pane e delle merende. • La cottura delle derrate (legame fresco- caldo) in modo tale che non trascorra

più di 1-2 ore tra la preparazione e la distribuzione, mantenendo costantemente temperature superiori a + 65°C ed allestendo le po rzioni " a caldo";

• La preparazione e la porzionatura a freddo degli alimenti cucinati ed abbattuti il giorno prima (brasati, bolliti, arrosti): l'operazione va svolta entro tre ore dalla distribuzione provvedendo a riattivare l'alimento con temperatura di +75° C al cuore del prodotto e successiva conservazione alla temperatura di + 65° C fino alla somministrazione;

• L’eventuale macinatura di carni bovine crude in un tritacarne montato appena prima dell'utilizzo senza far trascorrere più di due ore tra la macinatura e la cottura. Nell'intervallo di tempo tra macinatura e cottura l e carni devono essere conservate in regime di refrigerazione. OPERAZIONI DI PULIZIA Esse andranno definite attraverso le cadenze minime obbligatorie (pulizie giornaliere, settimanali, mensili) e dovranno essere descritte e registrate in piano di autocontrollo aziendale. Inoltre devono essere attentamente considerate anche le seguenti variabili:

• Le modalità di smaltimento dei rifiuti secondo quanto disposto dal regolamento CE 852/2004 Allegato II Capitolo VI;

• La cadenza delle operazioni di disinfestazione e derattizzazione; • I parametri minimi di contaminazione ambientale.

Le operazioni di pulizia e sanificazione, comunque, saranno condotte secondo lo schema previsto dal manuale di autocontrollo redatto dall'azienda appaltatrice nel rispetto della corretta prassi igienica; la Ditta appaltatrice è tenuta inoltre a compilare delle schede attestanti l’effettuazione delle operazioni previste dal piano di pulizia evidenziando le date in cui tali operazioni sono state effettuate. In riferimento ai prodotti per la pulizia e la sanificazione, è opportuno depositare presso il centro cottura ed i terminali di distribuzione, le schede di sicurezza e le schede tecniche informative. Per i sanificanti è inoltre indispensabile la registrazione come presidio medico chirurgico presso il Ministero della Salute. Modalità di pulizia e regole fondamentali Nell'esecuzione della pulizia occorre rispettare alcune regole fondamentali:

• nella cucina le pulizie possono essere iniziate solo quando gli alimenti sono stati allontanati dai vari reparti e riposti nei frigoriferi e/o nel magazzino. E'

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comunque ammesso rimuovere residui di lavorazione dai pavimenti e dalle attrezzature (affettatrici, pelapatate, ecc.) se queste sono lontane da altri alimenti in lavorazione e se le procedure adottate secondo il piano di autocontrollo aziendale non costituiscono rischio di contaminazione per gli alimenti.

• Nel terminale di distribuzione le pulizie possono essere iniziate solo quando è terminata l'operazione di porzionamento e somministrazione degli alimenti.

• Nel refettorio le operazioni di pulizia possono essere iniziate solo quando tutti i bambini hanno abbandonato la sala. E' comunque ammesso in caso di necessità imprevista rimuovere residui dai tavoli o dal pavimento a patto di non intralciare le operazioni di distribuzione e recare disturbo agli utenti ancora a tavola.

• Le apparecchiature elettriche devono essere scollegate dalla rete mediante distacco della spina dalla presa a muro.

• Tutte le stoviglie e attrezzature (gastronorm, teglie, pinze, ecc.) utilizzate per l'allestimento o la distribuzione dei pasti devono, una volta pulite, essere riposte in idonei luoghi chiusi. Non è consentito per motivi di igiene utilizzare tovaglie e/o canovacci in stoffa per coprire piani di lavoro e/o attrezzature.

• Tutte le attrezzature (contenitori, gastronorm, teglie,coperchi) utilizzate per il trasporto degli alimenti dal centro cottura ai terminale di distribuzione devono: essere lavate nel terminale di distribuzione o, manualmente con detersivo per piatti, o meccanicamente in lavastoviglie;

• Le indicazioni riportate sulle schede tecniche e sulle etichette dei prodotti chimici di pulizia devono essere rispettate scrupolosamente (diluizioni, modalità di impiego, ecc.). Il personale deve essere informato e formato circa la corretta modalità del loro impiego ed essere fornito di attrezzature che consentano il corretto utilizzo dei prodotti (dosatori, misurini, guanti, mascherine, ecc.),

• Il materiale di pulizia e le attrezzature impiegate nelle operazioni di sanificazione (scope, stracci, ecc.) devono essere conservati e riposti, dopo l'uso, in luogo separato appartato e destinato unicamente allo scopo.

• Ogni anomalia riscontrata durante le operazioni di pulizia, come ristagni inconsueti, odori strani, scarichi intasati, guasti in genere, ecc., deve essere prontamente segnalata al responsabile del servizio dell'Amministrazione Comunale / Titolare del Servizio.

• All'interno delle cucine e dei locali annessi devono essere appesi cartelli volti a ricordare le fondamentali regole da rispettare in materia di pulizia della persona (divieti, indumenti e protezioni da indossare, ecc.). II personale deve essere informato sull'importanza dei contenuti degli stessi. Deve inoltre essere esposta, nel locale cucina e nella sala mensa, la tabella di sanificazione adottata nel piano di autontrollo. Igiene della persona Per quanto riguarda l’igiene della persona si devono rispettare le indicazioni dell’Allegato II del Reg. CE 852 e del DPR 327/80. Indumenti • Gli indumenti protettivi devono essere indossati da tutti gli operatori;

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• Per effettuare le pulizie devono essere utilizzate divise diverse appositamente destinate all'uso; • Gli abiti e le scarpe civili asciati in appositi armadietti a doppio scomparto. Sanificazione

• Le attrezzature complesse per poter essere idoneamente sanificate devono essere smontate, dopo ogni utilizzo, in ogni loro parte, e si deve fare attenzione a che non esistano angoli inaccessibili in quanto possibili fonti di inquinamento;

• Il detergente deve essere sciacquato accuratamente con abbondante acqua;

• La disinfezione deve essere effettuata con prodotti idonei utilizzati scrupolosamente nella concentrazione indicata dai fornitori;

• Gli utensili e le parti smontate delle attrezzature possono sostare durante la notte nella soluzione disinfettante. Al mattino devono essere risciacquate prima di essere riutilizzate; Disinfestazione Essa comprende la derattizzazione, la disinfestazione contro insetti volanti, e la debIattizzazione. Per ogni tipo di infestazione la Ditta appaltatrice deve predisporre un adeguato monitoraggio onde verificare quale è il livello dell'infestazione, in modo continuo nel tempo, e programmare la cadenza degli interventi eventualmente da eseguire. Il monitoraggio dovrà interessare sia il centro cottura, che i terminali di distribuzione, adottando specifici accorgimenti differenziati a seconda della tipologia e della struttura del locale. In caso di necessità occorrerà predisporre uno o più interventi straordinari da effettuarsi entro il giorno successivo la segnalazione dell'avvistamento dell'infestazione. Gli interventi dovranno essere effettuati di preferenza durante i periodi di chiusura delle scuole minimo due volte all'anno. La Ditta appaltatrice dovrà testimoniare l'effettiva effettuazione degli interventi previsti, comprovandoli con bollettini di intervento e/o verbali di controllo, avendo cura di connettere gli esiti dei monitoraggi effettuati con un documento scritto riepilogativo. La derattizzazione Deve avvenire mediante posizionamento di esche avvelenate a base di principi attivi anticoagulanti in appositi contenitori di sicurezza segnalati con apposita cartellonistica. Si può consigliare l'alternanza di due principi attivi quali il clorophacinone e il bromadiolone. Per quanto possibile, è necessario attuare l'opera di prevenzione all'infestazione e cioè:

� individuare le vie di accesso quali porte, fessure nel pavimento, canaline aperte all'esterno, ecc.

� controllare sistematicamente quadri elettrici, canaline dei cavi elettrici, controsoffittature, ecc. Gli interventi nella cucina e nel terminale di distribuzione, devono essere più

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concentrati nel periodo primavera e autunno. Disinfestazione Si consiglia l'uso di lampade che emettono radiazioni luminose posizionate in prossimità di porte verso l'ambiente esterno e l'uso di due principi attivi quali la deltametrina e la cipermetrina. E' importante l'eliminazione dei rifiuti in modo sistematico come prevenzione; è utile il posizionamento di lampade U.V. per la cattura degli insetti volanti in prossimità delle porte d'accesso. Gli interventi devono essere concentrati nel periodo primavera-autunno secondo l'andamento stagionale. Deblattizzazione Si consiglia l'irrorazione dell'ambiente con prodotti aventi i seguenti principi attivi quali la permetrina e il clopyriphos + piretro. Qualora si dovesse optare per l'uso di prodotti atomizzabili nell'ambiente, occorrerà assolutamente coprire tutte le superfici e le attrezzature e successivamente procedere a lavare accuratamente tutto. CLAUSOLE aggiuntive:

• L'obbligo all'autocontrollo quali e quantitativo anche attraverso analisi e campionamenti periodici preventivamente definiti come tipo e numero;

• Il diritto da parte dell'Amministrazione Comunale di esercitare un controllo tramite personale all'uopo incaricato;

• Il diritto di controllo della qualità delle materie prime utilizzate per la preparazione dei pasti di ristorazione scolastica e della gradibilità del pasto da parte dei genitori ed insegnanti tramite l'istituzione della Commissione Mensa;

• II diritto di verifica del rispetto delle norme previste nel capitolato anche tramite l'accesso ai documenti commerciali e alle schede tecniche dei prodotti;

• La definizione da parte dell'Amministrazione Comunale di provvedimenti a fronte di reclami da parte degli utenti e delle non conformità rispetto alle clausole del capitolato;

• Una campionatura di riferimento del pasto, raccolta con le seguenti procedure, dettate dalla Circolare Regionale n.45/SAN. del 17/11/95 : 1) il campione deve essere raccolto al termine del ciclo di preparazione, se possibile, nel luogo di consumo o, altrimenti, nel centro cottura; 2) il campione deve essere rappresentativo di ogni produzione, deve cioè rappresentare gli alimenti ottenuti attraverso un processo di preparazione praticamente identico; 3) ogni tipo di alimento deve essere in quantità sufficiente per eventuali analisi, almeno 150 g. edibili; 4) il campione deve essere mantenuto refrigerato a circa + 4° C° per 72 ore da l momento di preparazione in contenitori ermeticamente chiusi; 5) il contenitore deve riportare un'etichetta con le seguenti indicazioni: ora e giorno dell'inizio della conservazione e denominazione del prodotto.

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CATEGORIE MERCEOLOGICHE Una regola basilare per la fase di approvvigionamento dove consistere nel rivolgersi a fornitori in grado di dimostrare, con opportuna documentazione, la capacità di soddisfare, tra i vari requisiti, anche quello prioritario della qualità. La documentazione riguardante l'autocontrollo del fornitore dovrà essere conservata ed archiviata in modo da garantire costantemente un rapido approccio. I documenti di acquisto dovranno contenere tutte le informazioni necessarie a definire chiaramente i prodotti che si ordinano. MATERIE PRIME Le materie prime utilizzate devono essere di "qualità superiore"; per qualità si intende: igienica, nutrizionale, organolettica e merceologica. I parametri generali a cui fare riferimento nell'ac quisto delle derrate sono:

� riconosciuta e comprovata serietà professionale del fornitore;

� completa ed esplicita compilazione di bolle di consegna e fatture;

� non utilizzo di derrate alimentari derivanti dalle biotecnologie, ossia di alimenti derivanti da organismi, vegetali o animali, nei quali l'informazione genetica sia stata modificata da tecniche di ingegneria genetica (O.G.M.) . In attesa di un provvedimento legislativo che consenta il riconoscimento dei prodotti geneticamente modificati dall'etichettatura, in applicazione del principio di precauzione è richiesta un’auto-certificazione del produttore che garantisca il non utilizzo di organismi geneticamente modificati.

� la corrispondenza delle specifiche tecniche delle materie prime acquistate come minimo a quelle contenute nelle caratteristiche tecniche indicate dall’ASL di nelle “Linee guida per l’elaborazione dei capitolati d’appalto in ristorazione Collettiva” che pur non fisicamente presenti, qui si richiamano integralmente.

� tutte le materie prime fornite devono essere conformi in tema di etichettatura a quanto stabilito dal Decreto Legislativo 109/92 e successive modifiche ed integrazioni. Dovranno inoltre ottemperare alle disposizioni normative specifiche dei diversi settori alimentari ed agli eventuali disciplinari di produzione;

� per tutte le derrate alimentari dovrà essere garantito il rispetto della rintracciabilità secondo il Regolamento CE 178/2002 art. 18. Art. 7 – Smaltimento rifiuti I rifiuti solidi urbani provenienti da cucina, refettori e locali annessi dovranno essere raccolti negli appositi sacchetti forniti dalla Ditta appaltatrice del servizio raccolta differenziata e convogliati (prima della preparazione dei pasti in cucina e dopo il loro consumo presso i refettori) negli appositi

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contenitori per la raccolta, nel rispetto della disciplina comunale in materia di raccolta differenziata, dovranno essere conferiti sul marciapiede pubblico, per il successivo ritiro e smaltimento a cura della Ditta cui è stato affidato il servizio da parte dell’Amministrazione Comunale. L’onere del servizio, qualora previsto, sarà comunque a carico della Ditta aggiudicataria dell’appalto che dovrà prendere contatto con la ditta cui il Comune ha affidato il servizio di raccolta differenziata. Art. 8 – Iniziative di educazione alimentare La ditta aggiudicataria dovrà proporre almeno due incontri all’anno di educazione alimentare a favore degli utenti (genitori e/o alunni). Art. 9 – Impianti ed attrezzature L’Amministrazione Comunale cederà in uso, alle condizioni di cui ai successivi articoli, alla Ditta aggiudicataria i locali della cucina centralizzata ed i relativi impianti e attrezzature. L’inventario delle relative attrezzature è in allegato al presente Capitolato e lo stato dei locali e le apparecchiature si intendono accettati a seguito di effettuazione di sopralluogo attestato dall’Ufficio Servizi alla Persona. Nel caso le attrezzature proposte non fossero efficienti e rispondenti alle vigenti disposizioni di Legge e di Regolamenti in materia di sicurezza ed igiene, la Ditta dovrà apportare migliorie o sostituirli. Solo nel caso di sostituzione resteranno di sua proprietà. Art. 10 – Oneri aggiudicataria e Comune DITTA AGGIUDACATARIA Oltre a quanto prescritto in altri punti del presente capitolato la Ditta appaltatrice si impegna a provvedere: 1. alla fornitura di articoli complementari; 2. al trattamento economico sia ordinario che straordinario dovuto al personale eventualmente necessario, che dovrà essere regolarmente assunto, nonché ai relativi contributi assicurativi e previdenziali imposti dalla legge; 3. alla dotazione di apposito cartellino di riconoscimento per il personale, corredato da fotografia; 4. al pagamento di tutte le imposte e tasse generali e speciali, senza diritto di rivalsa, che colpiscano o potranno colpire in qualsiasi momento l’appaltatore per l’impianto e per l’esercizio di tutti i servizi previsti nel presente capitolato. Per quanto riguarda l’IVA si fa riferimento alle disposizioni di legge in materia; 5. all’accensione di polizza assicurativa a copertura di qualsiasi rischio derivante dall’espletamento del servizio nonché per i danni conseguenti; 6. a tenere i registri fiscali a norma di legge; 7. alla manutenzione ordinaria delle attrezzature di cucina; 8. all’organizzazione di corsi di aggiornamento di tutto il personale addetto ai servizi, nel rispetto delle proposte progettuali; 9. alla pulizia straordinaria delle vetrate delle cucine, da farsi almeno tre volte ogni anno scolastico, con proprio personale o con imprese specializzate; 10. all’integrazione del materiale frangibile (stoviglie) ed alle forniture del

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materiale e degli impianti danneggiati per cause accidentali; 11. alle utenze telefoniche. COMUNE In relazione al presente Capitolato il Comune di Roverbella si impegna:

1. alla manutenzione straordinaria dei locali, degli impianti e delle attrezzature;

2. alla manutenzione ordinaria dei refettori; 3. allo smaltimento, mediante appositi contenitori, dei rifiuti e delle

immondizie; 4. alla fornitura di gas, acqua, energia elettrica, riscaldamento e quant’altro

necessario per il funzionamento degli impianti.

Art. 11 – Scorte di magazzino La Ditta appaltatrice deve trovarsi sempre provvista della quantità e qualità di generi alimentari occorrenti per la gestione del servizio. Celle, frigoriferi e magazzini non dovranno mai trovarsi in condizioni di sovraccaricamento.

PROCEDURA DI GARA

Art. 12 – Procedura Il servizio oggetto del presente appalto rientra nella categoria n.17 (numero di riferimento CPC: 64 CPV 55521100-9 e 55524000-9 di cui all’allegato II B del D.Lgs. 163/2006 e successive modifiche ed integrazioni, pertanto la presente procedura è disciplinata esclusivamente dagli articoli richiamati all’art.20 dello stesso D.Lgs. n.163/2006. Si applicheranno altri articoli del D. Lgs. 163/2006 solo ed esclusivamente quando esplicitamente richiamati nella lettera di invito che sarà inviata alle ditte invitate a presentare la propria migliore offerta. Inoltre sarà eseguito in osservanza di quanto previsto: a) dal presente Capitolato speciale d’appalto b) dalle vigenti norme di legge e regolamenti di igiene pubblica e sicurezza c) dalle norme del Codice civile in quanto applicabile Art. 13 – Criteri di aggiudicazione L’appalto è aggiudicato mediante procedura analoga alla procedura ristretta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il servizio verrà affidato all’offerente che avrà ottenuto il punteggio complessivo più alto, risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai parametri tecnico-qualitativi e al prezzo. I punti per la valutazione della qualità verranno attribuiti dalla Commissione Giudicatrice, applicando i seguenti elementi: a)Area prezzo (Max 40 punti) Prezzo unitario offerto per ciascun pasto, durante il periodo a regime, espresso in euro: MAX 40 Punti Al prezzo più vantaggioso sarà attribuito il punteggio massimo, agli altri prezzi punteggi inversamente proporzionali, così come indicato nel bando di

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gara. L’assegnazione del punteggio economico avverrà tramite la formula c.d. “al prezzo minimo”:

PE=nn.Pmin Po

Dove: PE=punti economici assegnati al concorrente nn=max. punti economici assegnati P min= minor prezzo offerto Po= prezzo offerto dal concorrente L’offerta economica dovrà essere corredata da dichi arazione inerente l’ammontare dei costi per la sicurezza afferenti al l’esercizio dell’attività oggetto do gara. b)Area qualità (Max 60 punti) Il punteggio relativo all’aspetto tecnico-qualitativo sarà attribuito conformemente ai seguenti parametri a discrezione insindacabile della Commissione: PARAMETRI PUNTEGGIO 1) Esperienza nella ristorazione collettiva scolast ica Max 6 punti 2) Possesso di certificazioni ISO. Max 5 punti 3) Piano di formazione del personale Max 7 punti 4) Centro cottura alternativo Max 5 punti 5) Misure per ridurre l’impatto ambientale Max 10 p unti 6) Utilizzo prodotti BIO-DOP-IGP Max 10 punti 7) Progetto di educazione alimentare Max 7 punti 8) Migliorie Max 10 punti N.B.: per i dettagli dell’attribuzione dei punteggi ai diversi parametri vedere allegato “Criteri per l’attribuzione del pun teggio ai parametri di qualità. Gli elaborati non dovranno superare n. 10 pagine. 1) Esperienza nella ristorazione collettiva scolast ica. Dovrà essere presentato l’elenco dei contatti sottoscritti con Amministrazioni comunali e relativi agli ultimi tre anni precedenti la pubblicazione del bando di gara. 2) Possesso di certificazioni ISO Dovranno essere presentate le copie dei certificati a fronte di norme ISO (in corso di validità) in essere e pertinenti con l’attività di ristorazione.

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3)Piano di formazione del personale Le ditte concorrenti dovranno presentare un piano di formazione (di un numero adeguato di ore) rivolto al proprio personale caratterizzato da contenuti pertinenti. Si intende una formazione su argomenti specifici, relativi all’attività effettivamente svolta dall’operatore. 4) Centro cottura alternativo Le ditte concorrenti dovranno dimostrare di avere a disposizione un centro di cottura per tutta la durata contrattuale da utilizzare in caso di emergenza con capacità produttiva , non già impegnata, sufficiente a garantire la produzione del presente appalto. 5) Misure per ridurre l’impatto ambientale Le Ditte concorrenti dovranno relazionare le misure adottate per ridurre l’impatto ambientale nello svolgimento del servizio di cui al presente appalto, quali: caratteristiche dei prodotti a perdere, gestione dei rifiuti di lavorazione, misure rivolte al risparmio energetico, utilizzo dei prodotti ecologici, riciclaggio e riduzione degli sprechi ecc……, utilizzo per la veicolazione dei pasti con mezzo di trasporto a basso impatto ambientale (grado di catalizzazione Euro 4 e/o impianto a metano). 6) Utilizzo prodotti BIO-DOP-IGP Le ditte concorrenti dovranno indicare quanti e quali prodotti impiegheranno nell’appalto aggiudicato. Dovranno inoltre precisare la frequenza di impiego settimanale/mensile/stagionale. Non sarà ammessa sostituzione dei prodotti indicati se non a seguito di valide e credibili giustificazioni scritte. Il mancato rispetto di questa indicazione potrà comportare l’applicazione di una specifica penale. 7) Progetto di educazione alimentare Le ditte concorrenti dovranno provvedere alla elaborazione e successiva realizzazione di un progetto di educazione alimentare, oltre ai due incontri previsti nel presente capitolato, 8) Migliorie Le ditte concorrenti dovranno produrre una relazione dettagliata nella quale dovranno elencare le migliorie apportate alle strutture o all’organizzazione del servizio, dettagliando le motivazioni. Il punteggio totale sarà dato dalla somma del punteggio tecnico e di quello economico. L’assegnazione del punteggio avverrà tramite apposita Commissione nominata secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni in materia. La commissione darà un giudizio discrezionale e non sindacabile sulla qualità e praticabilità del progetto. In caso di parità di punteggio, fra due o più ditte concorrenti, si procederà all’aggiudicazione in favore dell’offerta che ha ottenuto il maggior punteggio

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sotto l’aspetto tecnico-qualitativo. In caso di ulteriore parità per estrazione a sorte. L’Amministrazione si riserva di aggiudicare l’appalto anche in caso di presentazione di una sola offerta valida, purché ritenuta congrua. Inoltre si riserva la facoltà di non dare luogo all’aggiudicazione definitiva ove lo richiedano motivate esigenze di interesse pubblico, senza che alcun concorrente possa vantarne diritto alcuno.

Art. 14 – Offerta Il prezzo a base di gara riferito a un singolo pasto è pari a € 4,30 al netto dell’ IVA (calcolata al 4% per i pasti dell’Asilo-nido, delle scuole dell’infanzia, primarie, al 10% per i pasti degli anziani). Sono ammesse solo offerte in ribasso. In sede di gara si dovrà indicare il prezzo unitario offerto, espresso in euro (è consentito l’uso di massimo cinque cifre dopo la virgola). Si dovrà allegare al modello dell’offerta economica dichiarazione inerente l’ammontare degli oneri per i costi della sicurezza afferenti all’esercizio dell’attività in ottemperanza a quant o disposto dal codice degli appalti ed in particolare in relazione al dis posto degli art. 87 4°comma e 86 comma 3bis e tris. Art. 15 – Adeguamento del corrispettivo Il corrispettivo si intende immodificabile per tutto il periodo di validità del contratto. Detto corrispettivo potrà essere soggetto ad adeguamento solo a decorrere dall’inizio del secondo anno del periodo oggetto del presente appalto in base all’indice nazionale prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) (senza tabacchi). La richiesta di adeguamento dovrà essere fatta ufficialmente a mezzo lettera raccomandata. Art. 16 – Pagamenti I pagamenti dei corrispettivi, determinati ai sensi dei precedenti articoli, avranno luogo a seguito di presentazione di regolare fattura mensile e ricevimento DURC regolare richiesto dalla stazione appaltante.

ALTRI ONERI INERENTI IL SERVIZIO Art. 17 – Spese contrattuali Sono a carico della Ditta Aggiudicataria le spese per la stipulazione del contratto in forma pubblica, nonché ogni imposta o tassa conseguente la stipulazione del contratto, nessuna esclusa e accettata. Art. 18 – Deposito cauzionale definitivo La Ditta aggiudicataria dovrà versare la cauzione definitiva a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi derivanti dal presente capitolato, dell’eventuale risarcimento di danni, nonché del rimborso delle spese che l’Amministrazione comunale dovesse eventualmente sostenere durante la gestione per fatto della ditta concessionaria a causa di inadempimento dell’obbligazione o cattiva esecuzione del servizio.

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Resta salvo per l’Amministrazione comunale l’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la cauzione non risultasse sufficiente. La ditta aggiudicataria è obbligata a reintegrare la cauzione di cui l’Amministrazione comunale avesse dovuto valersi, in tutto o in parte durante l’esecuzione del contratto. La cauzione verrà restituita al completamento del servizio e dopo che sia stata risolta ogni eventuale contestazione. Lo svincolo verrà autorizzato con apposito atto del responsabile del servizio competente alla scadenza del contratto, in assenza di controversia. La garanzia fideiussoria dovrà essere pari al 10% dell’importo contrattuale. La garanzia fideiussoria deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice scritta della stazione appaltante. La mancata costituzione della garanzia determina la decadenza dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria da parte della stazione appaltante, che aggiudica l’appalto al concorrente che segue in graduatoria. Art. 19 – Assicurazioni La Ditta aggiudicataria sarà tenuta a produrre, al momento della sottoscrizione del contratto, congrua assicurazione che dovrà essere dichiarata idonea dall’Amministrazione comunale a copertura di qualsivoglia rischio derivante dall’espletamento del servizio nonché per i danni derivanti all’Amministrazione comunale e a terzi in conseguenza di quanto sopra. L’esistenza di tale polizza non libera la Ditta Appaltatrice delle proprie responsabilità avendo essa soltanto lo scopo di ulteriore garanzia. L’Amministrazione comunale è conseguentemente esonerata da qualsiasi responsabilità nei casi predetti. Art. 20 – Servizi speciali ed occasionali L’Amministrazione comunale potrà richiedere alla Ditta concessionaria, compatibilmente con la disponibilità contrattuale di mezzi e di personale e con le normali esigenze dei servizi di capitolato, l’espletamento di servizi speciali ed occasionali. I compensi spettanti alla Ditta appaltatrice per l’esecuzione di tali servizi saranno stabiliti di volta in volta in accordo fra le parti previo apposito provvedimento dell’Amministrazione comunale.

Art. 21 – Penalità L’Amministrazione Comunale, previa contestazione cui la Ditta Appaltatrice avrà facoltà di controdedurre entro e non oltre 10 giorni dal ricevimento, potrà applicare le seguenti penalità:

− penale da 250 a 1.000 Euro in caso di mancata consegna di pasti regolarmente prenotati nell’orario fissato; − penale da 250 a 1.000 Euro in caso si riscontrasse, nella media dei campioni esaminati, che le grammature dei vari piatti sono inferiori a quelle previste nelle allegate tabelle dietetiche;

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− penale da 250 a 1.000 Euro qualora i prodotti, riscontrati in corso di verifica ispettiva o controllo casuale non possedessero le caratteristiche tecniche indicate nel presente Capitolato o non corrispondessero per marchio o tipologia o frequenza di impiego a quelli presentati nella offerta di gara; − penale di € 1.000,00 in caso di fornitura, senza giustificato motivo, di pasti diversi da quelli indicati nelle allegate tabelle dietetiche o comunque concordati con l’Amministrazione Comunale; − penale da 250 a 1.000 Euro per ognuna delle infrazioni alle indicazioni previste dal presente Capitolato e diverse da quelle elencate in precedenza; − penale da 250 a 1.000 Euro per mancata fornitura dei pasti, senza adeguato preavviso. − In ogni caso qualora la Ditta Appaltatrice non osservasse gli oneri a suo carico, come previsto dal presente Capitolato, potrà incorrere in sanzioni che vanno da un minimo di 50 euro ad un massimo di 1.000,00 Euro, per ogni inadempienza in relazione alla sua gravità. Le penalità pecuniarie previste potranno essere potenziate o sommate qualora vi sia riscontro di più di una inadempienza. Le penali verranno imputate alla Ditta al momento della liquidazione del compenso e da questo detratte. L’Amministrazione Comunale potrà anche rivalersi sulla cauzione versata dalla Ditta.

Art. 22 – Recesso dell’Amministrazione Comunale L’ Amministrazione Comunale si riserva in ogni caso la facoltà di recedere dal contratto in qualsivoglia momento e con semplice preavviso di giorni 30, per motivi di interesse pubblico anche conseguenti al mutare degli attuali presupposti giuridici e amministrativi. Art. 23 – Risoluzione del contratto Oltre a quanto genericamente previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento delle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi:

1. apertura di una procedura concorsuale a carico della Ditta Appaltatrice; 2. messa in liquidazione -o altri casi di cessione dell'attività della gestione; 3. mancata osservanza del divieto di subappalto ed impiego di personale non

dipendente dalla Ditta Appaltatrice; 4. inosservanza delle norme igienico-sanitarie nella conduzione della cucina

messa a disposizione dall'Amministrazione Comunale; 5. utilizzo per tre volte di derrate alimentari in violazione delle nonne previste dal

contratto e dagli allegati relative alle condizioni igieniche ed alle caratteristiche merceologiche;

6. casi di intossicazione alimentare; 7. inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata

applicazione dei contratti collettivi; 8. gravi danni prodotti ad impianti e/o attrezzature di proprietà dell'Amministrazione Comunale;

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9. destinazione dei locali ad uso diverso da quello stabilito dal contratto; 10. ogni altra inadempienza qui non contemplata o fatto che renda impossibile la prosecuzione dell'appalto; 11. quando la Ditta si renda colpevole di frode; 12. insussistenza dei requisiti richiesti dal bando per l'ammissione alla gara; 13. in caso di non miglioramento nella qualità del servizio dopo l'applicazione di

almeno tre penali anche per inadempienze diverse. Nei casi previsti dal presente articolo, la Ditta Aggiudicataria incorre nella perdita della cauzione che resta incamerata dall'Amministrazione Comunale, salvo il risarcimento dei danni per l'eventuale nuovo contratto per tutte le altre circostanze che possono verificarsi. La risoluzione avrà luogo con esclusione di ogni formalità convenendosi sufficiente, tenuto conto della delicatezza del servizio, un preavviso di 8 gg. Art. 24 – Divieto di subappalto E' fatto divieto di subappaltare in tutto o in parte il servizio . E' vietata la cessione del contratto.

Art. 25 – Clausola di Conciliazione Le controversie derivanti dall'esecuzione del contratto ed in situazioni di risoluzione contrattuale, comprese quelle conseguenti al mancato raggiungimento dell'accordo bonario di cui all'art. 240 del Codice, saranno deferite alla Camera di Commercio di Mantova e risolte secondo il Regolamento di Conciliazione da quest’adottata" Art. 26 – Controversie Per tutte le altre contestazioni o vertenze che dovessero insorgere tra le parti sull’interpretazione o esecuzione dei servizi disciplinati dal presente capitolato, è competente il foro di Mantova. Le parti, successivamente alla procedura di conciliazione di cui all'articolo precedente, hanno la facoltà di rivolgersi al giudice competente, a norma delle disposizioni del Codice di procedure Civile. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

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ALLEGATO 3

CRITERI PER L’AGGIUDICAZIONE DEL

PUNTEGGIO AI PARAMETRI QUALITA’

1-Esperienza nella ristorazione collettiva scolastica Max 6 punti

Punti 6 4 2 0

Contratti con

Comuni per

produzione e

somministrazione

pasti per scuole

negli anni scolastici

2008-2009; 2009-

2010 e 2010-2011

Oltre 10 Tra 6 e 9 Tra 2 e 5 1

2-Possesso certificazioni ISO/standard internazionali

Max 5 punti

Punti 5 3 2 1 0

Possesso di

certificazioni ISO.

4 e + 3 2 1 0

Le norme a fronte delle quali la ditta possiede le certificazioni devono essere pertinenti con l’attività.

3-Piano di formazione del personale

Max 7 punti

Punti 7 4 1

Piano di formazione

Pianificazione i cui

interventi pertinenti* garantiscono almeno

8 ore/anno per operatore

Pianificazione i cui interventi

pertinenti* garantiscono

tra 4 e 7 ore/anno per operatore

Pianificazione i cui interventi

pertinenti* garantiscono meno di 4

ore/anno per operatore

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*Per intervento pertinente si intende una formazione su argomenti specifici e relativi all’attività effettivamente svolta dall’operatore (es: per gli addetti alla produzione: igiene degli alimenti; contenuti del capitolato di appalto; sicurezza negli ambienti di lavoro; etc…) Su richiesta della stazione appaltante, l’operatore economico aggiudicatario dovrà presentare documentazione adeguata a dimostrare, nominativamente per ciascun addetto coinvolto, l’avvenuto svolgimento dei corsi previsti.

4-Centro di cottura alternativo

Max 5 punti

Punti 5 3 1 0

Centro di cottura

alternativo calcolato con

“Via Michelin”

Distante 20 km o meno

Distante tra 20,1 e 40 km

Distante tra 40,1 e 50 km

Distante oltre 50 km

Il punteggio assegnato terrà conto della distanza su strada, calcolata mediante l’uso dell’applicativo on line ViaMichelin (http://www.viamichelin.it) , tra il luogo del centro cottura e la sede municipale di Via Solferino, 1 a Roverbella. I concorrenti dovranno indicare la capacità produttiva massima del centro cottura proposto, coerente con la superficie dello stesso e con le attrezzature disponibili, nonché la capacità produttiva già impegnata per contratti già stipulati alla data di presentazione dell’offerta. Entrambi i valori devono essere espressi in pasti/giorno. La capacità produttiva residua (differenza tra la capacità massima e quella già impegnata) dovrà essere sufficiente a garantire la produzione per il presente appalto. In caso di mancato rispetto di tale valore-soglia l’offerta otterrà punteggio zero indipendentemente dalla distanza. Si dovrà altresì dimostrare la disponibilità del centro di cottura alternativo per tutta la durata del contratto.

5-Misure per ridurre l’impatto ambientale

Max 10 punti

Le misure proposte dovranno avere un effettivo impatto positivo sull’ambiente, stabilito a insindacabile giudizio della commissione. Le misure non devono rientrare in obblighi già previsti dal capitolato e non potranno essere contemporaneamente indicate per l’ottenimento del punteggio relativo ad altri elementi di valutazione. Per ciascuna misura proposta la Commissione potrà assegnare un punteggio compreso tra 1 e 2 punti, con eventuale uso di decimali, in relazione al valore economico e all’impatto atteso, fermo restando che il punteggio massimo attribuibile è pari a 10 punti.

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6-Utilizzo prodotti BIO – DOP - IGP Max 10 punti

Per ciascun prodotto proposto la Commissione potrà assegnare un punteggio compreso tra 0,3 e 0,7 punti, con uso di decimali, in relazione al valore economico e alla frequenza di impiego, fermo restando che il punteggio massimo attribuibile è pari a 10 punti.

7-progetto educazione alimentare

Max 7 punti

Punti 7 4 2 0

c.3) elaborazione e realizzazione di un

progetto di educazione alimentare nelle scuole oltre i due

incontri previsti nel presente capitolato

Progetto

dettagliato con un numero di

interventi >6 di sicuro interesse

per la platea

Progetto

dettagliato con un numero di interventi da 3

a 5

Progetto

dettagliato con un numero di

interventi da 1 a 2

Progetti generici

senza alcun dettaglio significativo

indipendentemente dal numero

*Per progetto dettagliato si intende una proposta con temi specifici e sufficientemente descritti; per progetto di interesse si intende con argomenti ritenuti accattivanti, piacevoli e utili per la platea di destinazione. Il tutto stabilito a insindacabile giudizio della commissione.

8-Migliorie

Max 10 punti Le migliorie proposte dovranno avere un effettivo ritorno o impatto positivo sul servizio di ristorazione, secondo l’insindacabile giudizio della commissione. Le migliorie non devono rientrare in obblighi già previsti dal capitolato e non potranno essere contemporaneamente indicate per l’ottenimento del punteggio relativo ad altri elementi di valutazione. Per ciascuna miglioria proposta la commissione potrà assegnare un punteggio compreso tra 1 e 2 punti, con eventuale uso di decimali, in relazione al valore economico e al ritorno o impatto atteso, fermo restando che il punteggio massimo attribuibile è pari a 10 punti. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx