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CAPITOLATO DESCRITTIVO PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO URBANISTICO ATTUATTIVO 0/305 AT3-AT5 SITO IN CESENA, VIA LAMBRUSCHINI, CASE FINALI CHIAMATO: CITTA’ GIARDINO.

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CAPITOLATO DESCRITTIVO PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO URBANISTICO ATTUATTIVO 0/305 AT3-AT5 SITO IN CESENA, VIA

LAMBRUSCHINI, CASE FINALI CHIAMATO: CITTA’ GIARDINO.

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La realizzazione del complesso (n° 11 piccole palazzine da 7/12

appartamenti ad uso civile abitazione e garage costituito in 2

piani fuori terra più mansarda e piano seminterrato ad uso garage

oltre alla realizzazione di un piccolo parco ad uso pubblico

circostante l’edificio ed alcuni parcheggi lungo le strade

adiacenti.

Quest’ultime qualità accentuano al massimo la riservatezza

dell’edificio e la tranquillità urbana del complesso residenziale.

Inoltre, si è cercato di trasmettere a tutte le singole unità

immobiliari le migliori tecnologie che il mercato più qualificato

offre alla sua migliore clientela, con l’accortezza di privilegiare i

materiali più ecologicamente compatibili, quali per es. murature

perimetrali da 40 cm. Con intercapedine per ridurre le dispersioni

termiche, pannelli solari per importante contributo al

riscaldamento dell’acqua si è cercato inoltre di affermare al

massimo il concetto di isolamento degli ambienti, sia per quanto

riguarda i rumori provenienti dall’esterno o dagli ambienti

limitrofi, che per quanto riguarda le escursioni termiche.

Con queste premesse, si elencano le principali caratteristiche dei

locali costruiti nella palazzina denominata……………..

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STRUTTURE PORTANTI La struttura portante dell’edificio, sarà del tipo in cemento armato, nel rispetto delle vigenti normative di seconda generazione che regolano le costruzioni su sedimi classificati “sismici”. Sarà composta da travi e pilastri, a formare telai spaziali incastrati nel sottostante sistema fondale, costituito da solettone in c.a., nervato da travi di irrigidimento contenute nello spessore dello stesso. Il solaio a copertura del piano seminterrato destinato ad autorimesse, verrà eseguito con lastre tipo “predalles”, lasciate “ in vista”. Tutti i solai di piano, verranno realizzati in latero-cemento, così come le solette rampanti delle scale, gli aggetti dei balconi e dei cornicioni.

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MURATURE Le murature di tamponamento esterno, saranno realizzate con blocco termico leggero ecologico forato Poroterm Bio-Plan 35 spessore cm. 35. Le murature di divisione fra diverse unità immobiliari poste sullo stesso livello di piano, verranno realizzate in doppio tavolato a “cassa vuota”, costituite da una parete in laterizio porizzato ad alta massa dello spessore di cm. 12, rinzaffatura cementizia in forte spessore, intercapedine destinata a contenente l’ isolamento fono-assorbente e parete in laterizio porizzato ad alta massa, dello spessore di cm. 8 oppure cm. 10. In ogni caso, saranno le relazioni di calcolo dei progettisti termo-acustici, a determinare con esattezza gli spessori e le caratteristiche prestazionali delle diverse murature, in ossequio alle vigenti normative in materia. I divisori interni dei vani dell’unità immobiliare, verranno realizzati con laterizio forato dello spessore di cm.8. Tu t t e l e m u r a t u r e d e l p i a n o seminterrato, saranno costruite con blocchi di cemento tipo “Uniblok o Leca, dello spessore di cm.10, con resistenza al fuoco REI 120, con s u p e r f i c i l a s c i a t e a v i s t a , opportunamente stilate nelle giunzioni.

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ISOLAMENTO ACUSTICO Particolare attenzione verrà posta per

l’abbattimento acustico delle sorgenti rumorose, provenienti dall’esterno e dalle unità immobiliari

confinanti.

Il materiale fono-assorbente verrà posto in opera su tutte le superfici orizzontali e verticali a confine fra le varie unità immobiliari, allo spiccato delle pareti

interne e a ridosso delle murature in c.a. degli scatolari dei vani scala/ascensore, nei tratti a

contatto con gli alloggi. Isolamento termo-acustico dei solai abitati con

spessore cm. 7 di sottofondo ecologico in sughero e calce idraulica con sovrastante pannello fonoisolante in fibra di legno eco tipo FIBRALEGNO 250 HD dello

spessore di cm. 3+1, posto in opera con giunti perfettamente sormontati e bloccati con nastro adesivo

e adeguati risvolti alle pareti, compreso solai sottotetto.

All’interno dell’intercapedine delle doppie pareti che dividono due o più unità immobiliari contigue poste

sullo stesso livello di piano, oppure fra le unità abitative ed il vano scala, verrà posto in opera doppio pannello in gomma tipo ISOLGOMMA M-P 20 di tipo ecologico

certificato, dello spessore di mm. 20 + 20, posto in opera adeguatamente fissato con mastici adesivi, con

esclusione totale di chiodature metalliche.

Allo spiccato dei muri di tamponamento, delle pareti a divisione fra le varie unità e delle pareti divisorie interne,

verrà posta in opera una “lama” fono-assorbente in gomma pesante.

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ISOLAMENTO TERMICO Le unità immobiliari, verranno isolate

termicamente nel rispetto del calcolo eseguito in osservanza alle disposizioni dettate dalla vigente

legislazione in materia di contenimento dei consumi energetici ( D. lgs. 312/06 e successivi).

Isolamento termico delle murature esterne, escluse quelle in mattoni faccia vista, a “cappotto” realizzato mediante l'impiego di pannelli rigidi di sughero vergine ecologico

certificato o prodotto equivalente certificato bio, ancorati sulla faccia esterna delle pareti perimetrali verticali ed

orizzontali.

A livello orizzontale di ogni piano abitativo, verrà realizzato un massetto leggero in cemento espanso, con

funzione di copertura e livellamento degli impianti sottotraccia, dello spessore risultante dal calcolo e

quale supporto al sistema di riscaldamento a pavimento. L’estradosso del solaio del piano terra sarà

opportunamente coibentato.

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SERRAMENTI ESTERNI IN PVC I telai fissi o mobili dei serramenti posti ai piani, saranno costruiti con profili in Pvc ( approvati secondo normativa europea UNI EN 12608, provvisti di certificazione "ECO"), il colore esterno dei profili resterà scelta discrezionale del progettista. Il sistema di oscuramento verrà garantito da tapparelle con colorazione e materiale a scelta della D.L.. I cassonetti porta-rullo, saranno del tipo a scomparsa con cellino esterno ispezionabile.

Le maniglie dei serramenti, potranno essere in tinta con il serramento oppure in metallo cromo satinato, a scelta del progettista.

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PAVIMENTI E RIVESTIMENTI Tutte le pavimentazioni della zona “giorno” degli alloggi, compreso disimpegni – bagni e cucine saranno con monocottura di prima scelta o materiale equivalente, dal costo massimo a listino 2012 , pari a € 60,00/mq. Per bagni e servizi, si prevedono mattonelle in grès o monocottura, dal costo massimo a listino 2012, pari a € 60,00/mq. Per le camere da letto della zona mansarda, si prevede la posa di parquet, dal costo massimo a listino 2012, pari a € 80,00/mq nella gamma proposta dal D.LL. e dalla società venditrice ed esposta presso il rivenditore selezionato. L’acquirente avrà facoltà di scelta delle mattonelle prodotte da primarie ditte nazionali, che verranno pre-selezionate dal Direttore dei Lavori e dalla società venditrice. Le mattonelle proposte, tutte garantite in termini di qualità e resistenza, verranno esposte presso la sala mostra del rivenditore selezionato. Il montaggio del pavimento è previsto in diagonale od ortogonale alle pareti, a scelta della D.L. e posato su massetto cementizio, atto alla posa a colla. Per la presenza degli impianti di riscaldamento a pannelli, le pavimentazioni dovranno essere corredate di giunti tecnici come indicato dagli schemi progettuali esecutivi e normalmente realizzati in corrispondenza delle porte che si affacciano sul disimpegno notte dell’alloggio. Il giunto verrà successivamente rifinito con la posa di un profilo piatto in acciaio inox o in ottone lucido.

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I rivestimenti interni di bagni, servizi e delle pareti attrezzate dei locali cucina, verranno eseguiti con ceramiche bi-cottura o monocottura, di 1^ scelta, dal costo massimo a listino2012, pari a € 50,00/mq. Le ceramiche selezionate per i rivestimenti avranno un formato a scelta della D.L.. I pavimenti dei balconi, dei terrazzi e delle logge, saranno in grès ingelivo ed antisdrucciolo, del colore e formato a scelta della D.LL. Sui terrazzi di copertura garage, la pavimentazione verrà eseguita con le necessarie pendenze e impermeabilizzazioni e sará pavimentato con materiale ceramico ingelivo. La pavimentazione del piano interrato, sarà di tipo monolitico ad alta resistenza, costruita in opera, con cls. finemente fratazzato ed arricchito superficialmente con quarzi naturali, nella colorazione a scelta della D.L.

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Per una corretta e preventiva informazione, si precisa che la scelta di pavimentazioni alternative a quelle selezionate e campionate, esonererà l’impresa esecutrice da responsabilità in merito alle caratteristiche tecnico-meccaniche del prodotto acquistato. In questo caso, trattandosi di scelte opzionali, si consiglia l’acquirente di definire nel negoziato con il rivenditore, oltre gli eventuali conguagli di prezzo, anche le garanzie di qualità dei prodotti acquistati. Resta peraltro inteso, che l’impresa esecutrice, a fronte di scelte alternative circa la composizione del montaggio, oppure per l’impiego di materiali di formato superiore od inferiore a quelli previsti, potrà richiedere all’acquirente una maggiorazione di costo sulla posa in opera.

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MARMI E PIETRE I pianerottoli ed i gradini delle scale condominiali, saranno pavimentati con lastre in marmo o in pietra, a scelta della D.LL. con superfici levigate, spazzolate o antisdrucciolo, in funzione della loro posizione ed esposizione. Il battiscopa sarà dello stesso materiale impiegato per la pavimentazione. Le soglie ed i bancali delle finestre o porte-finestre, saranno in marmo o in pietra, spessori e forme, come da scelta della D.LL..

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SCALE INTERNE IN ARREDO Le scale interne in arredo, di collegamento fra l’alloggio ed il sottotetto, saranno, di tipo modulare a rampa unica, nelle colorazioni disponibili ed a scelta del cliente o della D.L. Negli appartamenti, come da progetto, ove è realizzato un collegamento dalla tavernetta al piano mansardato, e' previsto un montapersone a bassa velocità e a bassissimo consumo energetico. IMPIANTO ASCENSORE Impianto ascensore montapersone a bassa velocità,a funzionamento elettrico a basso consumo, con caratteristiche di silenziosità in esercizio altamente prestazionali, portata 480 kg. per l’utilizzo contemporaneo di 6 persone, tipo mod."Elegance Plus", della ditta Pesaro Ascensori. Accessori interni di cabina, specchio, corrimani, pulsantiere, diffusione luce, ecc. di eleganti finiture. Sistema automatico di ritorno al piano e apertura delle porte, in caso di mancanza improvvisa dell’ energia di rete. NOTA: la società venditrice, si pregia di comprendere nel prezzo dell’unità immobiliare acquistata, un contratto di assistenza e manutenzione dell’impianto elevatore, per i primi tre (3) anni di funzionamento, escluso le assicurazioni obbligatorie, che resteranno a carico dell’amministratore di condominio.

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IMPIANTI IDRO-SANITARI: I bagni saranno corredati da vasi sanitari sospesi, ditta, serie e tipo a discrezione della D.L.,in porcellana bianca, comprendente un vaso WC con cassetta flussometro incassata a doppio pulsante, un bidet, un lavabo con semi colonna, inoltre a scelta della D.L. i bagni saranno provvisti di doccia, completi di piatto doccia e asta sali e scendi; oppure vasca tradizionale o vasca con idromassaggio negli attici.

Tutte le rubinetterie saranno provviste di miscelatore. Le tubazioni di scarico incassate, saranno polipropilene a spessore maggiorato idonee al contenimento acustico, entro i limiti normativi.

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Ogni vano cucina sarà provvisto di attacco acqua sanitaria c/f, attacco e scarico per lavastoviglie e rubinetto gas domestico. In posizione a scelta della D.L., verrà posizionato l’attacco acqua fredda e lo scarico per lavatrice.

Sul balcone a servizio della cucina, verrà fornito un punto acqua fredda con rubinetto porta-gomma e scarico a parete. Ogni balcone, loggia o terrazzo,, sarà corredato di piletta di scarico a pavimento, per garantire la raccolta delle acque piovane e/o di lavaggio, evitando fastidiosi fenomeni di stillicidio alle proprietà sottostanti. A pavimento dei garage, in posizione centrale, sarà posta in opera una piletta per lo smaltimento delle acque di scorrimento superficiale. Nel garage, troverà posto anche un punto acqua fredda con rubinetto porta-gomma e scarico a parete.

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IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO IMPIANTO GEOTERMICO - PREMESSA L’obbiettivo principale della realizzazione del suddetto impianto è quello di migliorare le condizioni ambientali attraverso l’efficienza ed il risparmio energetico, utilizzando fonti energetiche alternative rinnovabili. In senso generale con il termine geotermia, si intende comunemente la tecnologia che utilizza il sottosuolo quale serbatoio termico per riscaldare e raffrescare gli edifici e per la produzione di acqua calda sanitaria. Si tratta di una fonte di energia inesauribile, costantemente disponibile e, soprattutto, rinnovabile. A pochi metri di profondità dalla superficie terrestre il sottosuolo mantiene una temperatura in prima approssimazione costante per tutto l’anno e questo permette di estrarre calore d’inverno e di cedere calore durante l’estate. Sfruttando questo principio, lo scambio di calore viene realizzato con pompe di calore abbinate a sonde geotermiche che permettono di riscaldare e rinfrescare gli edifici con un unico impianto e assicurano un alto grado di rendimento sull’arco dell’intera stagione, con un fabbisogno di energia elettrica contenuto rispetto alle prestazioni. La temperatura del terreno, essendo più elevata di quella dell'aria esterna invernale (circa 10-12 °C costanti oltre i 10 m di profondità fino a 150 m) permette alla pompa di calore di lavorare con COP calcolati e misurati pari a 3,7-5,0, di molto superiori a quelli ottenibili con una normale pompa di calore acqua-aria alle nostre latitudini. Considerato che il rendimento del sistema elettrico nazionale è pari a 0,36 e quello di distribuzione del gas 0,95, impiegando una pompa di calore geotermica si ha quindi un guadagno netto rispetto ad una caldaia a condensazione, già per COP superiori a 2,63, molto inferiori, quindi, a quelli raggiungibili con l'impianto geotermico. Un ulteriore vantaggio della soluzione prospettata è l'ottimizzazione del sistema, che non necessita di installazioni di macchine sovradimensionate data la linearità del COP durante l'arco dell'anno. Genericamente un impianto geotermico è costituito da sonde geotermiche verticali e/o orizzontali, da pompe di calore, da serbatoi inerziali, da elettropompe di circolazione, dalle apparecchiature di sicurezza e controllo e delle tubazioni di collegamento tra le varie apparecchiature.

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SONDE GEOTERMICHE Nell’area scoperta verranno realizzate, nel numero necessario, sonde tipo “single U” o “simplex” della profondità più opportuna in relazione alla geologia del terreno; saranno realizzate in tubo di polietilene del diametro di 40 mm x 3,7 PN16 in grado di produrre la potenza termica richiesta dall’impianto, sulla base dei calcoli di dispersione eseguiti. Si provvederà all’esatto posizionamento sul posto delle sonde sulla base dei sottoservizi presenti. L’esecuzione del foro sonda verticale è stata prevista tramite perforazione a circolazione diretta ad aria con apposita macchina perforatrice, anche con utilizzo di acqua, con foro rivestito con apposita camicia in ferro se necessario. Le tubazioni costituenti la sonda saranno mantenute separate da apposito distanziatore in p.vc. ad incastro posato all’incirca ogni 5 ml di tubazione, in fondo per garantire la perfetta posa sarà innestato un peso a perdere pari a circa 25Kg, le stesse saranno calate mediante l’utilizzo di apposito srotolatore. La cementazione delle sonde sarà effettuata con malta premiscelata autoindurente ed impermeabilizzante composta da leganti minerali cementizi, bentonite e sabbia silicea ed altri composti stabilizzanti con ottime caratteristiche di conducibilità termica, idraulicità e plasticità, avente una conducibilità termica certificata di almeno 1,6W/mK; l’iniezione sarà effettuata procedendo dal basso verso l’alto con apposito tubo in p.e a perdere tramite apposito specifico miscelatore a turbolenza e pompa ad iniezione a pressione. Su tutte le sonde sarà eseguita un test di pressione e di flusso necessari per la verifica della tenuta delle sonde e per assicurarsi che non siano presenti intasamenti o imperfezioni delle stesse. Tutte le tubazioni delle sonde faranno capo ad appositi collettori collegati tramite apposita tubazione preisolata interrata ad una pompa di circolazione che farà circolare il liquido all’interno della pompa di calore.

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POMPA DI CALORE Dati generali La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire calore, da un corpo a temperatura più bassa ad un corpo a temperatura più alta, costituito dall'acqua da distribuire agli ambienti da riscaldare. Tecnicamente la pompa di calore è costituita da un circuito chiuso, percorso da uno speciale fluido frigorigeno che, al variare delle condizioni di temperatura e di pressione, assume lo stato liquido o di vapore. Il fluido frigorigeno viene fatto evaporare in una serpentina posta nella sorgente fredda (SGV - liquido glicolato) dalla quale assorbe il calore necessario all'evaporazione. Successivamente viene compresso (è la fase nella quale si fornisce energia primaria alla macchina) e in questo processo la temperatura del fluido aumenta e raggiunge un valore più alto di quello del pozzo caldo. Il fluido viene poi fatto condensare nella serpentina posta nel pozzo caldo al quale cede calore assorbito dalla sorgente fredda più il calore che ha ricevuto durante la compressione. Il fluido, adesso allo stato liquido, passando attraverso una valvola d'espansione si trasforma parzialmente in vapore e si raffredda, raggiungendo una temperatura più bassa di quella della sorgente fredda. Ritornato, a questo punto, nell'evaporatore, completa l'evaporazione e ricomincia il ciclo. Invertendo il ciclo si può ottenere il "raffrescamento estivo" sfruttando in questo caso, la temperatura costante del sottosuolo minore di quella esterna durante il periodo estivo. È prevista la istallazione di una pompa di calore bicompressore che utilizza come liquido refrigerante l’R134a che consente di produrre acqua calda fino a temperature di mandata di 65°C. Il fluido termoconvettore utilizzato è costituito da glicolpropilene con inibitori di corrosione. L’acqua calda prodotta dalla pompa di calore verrà convogliata al collettore dell’impianto distribuzione del riscaldamento e/o ad un serbatoio inerziale.

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SERBATOIO INERZIALE Il serbatoio inerziale interposto tra la pompa di calore e l’impianto termico della scuola ha la funzione di volano termico per consentire un funzionamento più regolare della pompa di calore con pause di lavoro. Il serbatoio previsto sarà realizzato in acciaio zincato completo di coibentazione in poliuretano rivestito in pvc. POMPE DI CIRCOLAZIONE Un’elettropompa di circolazione sarà posta nel circuito tra il collettore delle sonde geotermiche e la pompa di calore, una seconda elettropompa sarà posta nel circuito tra la pompa di calore ed il serbatoio inerziale. CENTRALE – DISTRIBUZIONE All’interno della C.T. saranno istallati la pompa di calore, le pompe di circolazione, il serbatoio inerziale e tutte le apparecchiature di sicurezza e controllo. I circolatori dei circuiti di distribuzione alle singole unità immobiliari saranno di tipo elettronico; pertanto sarà possibile variare la portata in funzione della richiesta delle utenze. Quando le valvole di zona delle singole utenze intercettano il flusso dell’acqua inviata all’impianto di riscaldamento, i circolatori modulano la portata mantenendo costante la pressione disponibile nei circuiti. La rete di distribuzione sarà realizzata con tubazioni in acciaio, opportunamente isolate secondo quanto previsto nell’allegato B al DPR 412/93. Le tubazioni sono installate al soffitto del locale tecnico e poi suddivise per colonne montanti, ubicate in appositi cavedi ricavati negli spazi comuni delle unità immobiliari. Su ciascuna montante sono previsti barilotti per lo sfogo automatico dell’aria; valvole di sfiato aria sono previste anche su ciascun collettore. Al fine di garantirne la stabilità delle reti di distribuzione queste saranno opportunamente staffate nei percorsi orizzontali e verticali. Al fine di garantire la temperatura di progetto nei singoli locali si utilizzano diversi sistemi di gestione dell’impianto. Il primo controllo avviene in centrale termica dove, grazie ad una apposita centralina climatica dotata di sonda esterna di temperatura è possibile correlare la temperatura dell’acqua inviata alle utenze in funzione della temperatura esterna; in questo modo si evitano notevoli oscillazioni di temperatura nei singoli locali fornendo ad essi un apporto energetico proporzionale all’energia dispersa dagli ambienti stessi (quest'ultima correlata proprio alla temperatura esterna). La centralina gestirà anche il circolatore per la produzione dell’acqua calda sanitaria.

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CONTABILIZZAZIONE Ogni utenza sarà dotata di valvola di zona a due o tre vie asservita ad un cronotermostato programmabile grazie al quale sarà possibile fissare il periodo di riscaldamento della generica unità immobiliare e la relativa temperatura. Verrà inoltre previsto un sistema per la contabilizzazione dei consumi (riscaldamento, acqua calda sanitaria, acqua fredda potabile) al fine di consentire una gestione autonoma delle singole unità immobiliari. Detto sistema consente l’acquisizione centralizzata di tutti i dati relativi ai consumi, trasmessi ad un computer centrale; grazie ad un software dedicato sarà possibile la visualizzazione e la ripartizione dei costi per tutte le utenze. Il sistema di contabilizzazione è realizzato mediante i seguenti dispositivi: -contatore di calore a impulsi posto a valle della valvola di zona di ciascuna utenza, per la contabilizzazione della portata d’acqua di riscaldamento richiesta dall’utenza -contatori a impulsi posti sulle tubazioni dell’acqua calda e fredda, a valle della derivazione di ciascuna utenza, -sonde di temperatura poste sulle tubazioni di mandata e ritorno dell’impianto di riscaldamento, a monte della valvola di zona, -controllore di acquisizione dati per ogni utenza, con registri distinti per il periodo estivo e invernale, rete di alimentazione elettrica dei controllori, dedicata, a 24V -linea bus per la trasmissione dei dati relativi ai consumi di ciascuna utenza, realizzata mediante cavo a 3 vie schermato secondo Norme CEI, -controllore centrale per l’acquisizione di tutti i dati provenienti dalle utenze con software dedicato per la stesura dei report dei consumi e dei report di ripartizione delle spese per il periodo di tempo prescelto dal gestore.

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VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA (VMC) La Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) è un impianto che si rende necessario in conseguenza della forte riduzione della permeabilità all'aria degli infissi per la ealizzazione delle abitazioni degli ultimi anni. Il miglioramento delle prestazioni termiche ed acustiche degli involucri edilizi è necessario per rispondere alle leggi e/o norme vigenti, e deve essere legato anche al metodo di gestione del ricambio dell'aria domestica. L'annullamento del ricambio aria non deve avvenire, in quanto porterebbe al non smaltimento dell'umidità e degli inquinanti prodotti internamente, con il conseguente assorbimento di tali prodotti da parte delle pareti e la conseguente insorgenza di patologie negli occupanti (sindrome da edificio malato). In particolare l'umidità è definito inquinante in quanto, se presente in tassi eccessivi, porta al fenomeno di condensazione superficiale, che evolve nell'assorbimento da parte degli intonaci e delle pareti, con conseguente formazione di condensa interstiziale, generazione di ponti termici ed insorgenza di muffe. La norma UNI-TS 11300 cita fra le soluzioni l'impianto di VMC con recupero di calore. Detto sistema prevede che in ogni ambiente ci sia almeno una bocchetta: la norma CEN- TR 14788 (richiamata dalla UNI-TS 11300) indica che sia le bocchette di immissione che quelle di estrazione devono essere posizionate in alto, al di sopra dello spazio occupato, al fine di evitare il rimescolamento delle polveri grossolane (le più pesanti). Negli ambienti "puliti" (camere da letto, studi, soggiorni, ecc...) devono essere presenti bocchette di immissione, mentre negli ambienti "sporchi" (bagni, cucine, ripostigli, ecc ) devono essere presenti bocchette di estrazione. Da ogni bocchetta parte un condotto, e si genera una doppia rete di condotti: > una dedicata all'immissione dell'aria esterna negli ambienti puliti; > l'altra dedicata all'estrazione dell'aria ambiente dagli ambienti sporchi. I condotti arrivano a due plenum distinti; il raccordo tra condotti e plenum viene realizzato con condotti flessibili fonoassorbenti, al cui interno viene alloggiato il regolatore di portata. Questa soluzione implica alcuni vantaggi: > ogni condotto viene isolato acusticamente in maniera individuale; > la taratura della portata viene effettuata all'interno di un materiale fonoassorbente, e non sulla bocchetta, con conseguente riduzione del rumore soprattutto per gli ambienti puliti. I plenum vengono collegati all'unità di recupero calore: questa contiene due filtri (a tutela dei componenti interni all'unità), due ventilatori a bassa rumorosità con motore a basso assorbimento, un pacco di scambio ermetico (per evitare la miscela dei due flussi) con

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recupero di calore in controcorrente (per poter superare il 90% di efficienza di recupero). All'interno del pacco di scambio avviene il passaggio di calore dall'aria calda estratta all'aria fredda proveniente da fuori, questo passaggio di calore implica il raffreddamento dell'aria estratta, con conseguente condensazione dell'umidità, per cui sotto all'unità di recupero è presente un attacco scarico condensa che deve essere opportunamente collegato e sifonato. Il riscaldamento dell'aria esterna ne implica anche la riduzione del tasso di umidità, quindi il sistema preleva aria calda ed umida dagli ambienti sporchi, assorbe il calore di questa aria, lo trasferisce all'aria esterna, asciugandola, e va ad iniettare detta aria asciutta negli ambienti puliti. Questo circuito "aeraulico" si conclude con il passaggio dell'aria asciutta sotto le porte, dagli ambienti puliti verso gli ambienti sporchi. Questo sistema permette di smaltire l'umidità in eccesso presente negli ambienti, rispettando le norme vigenti.

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IMPIANTO ELETTRICO L’impianto elettrico verrà costruito sotto traccia (escluso ai piani interrati) con le necessarie apparecchiature di sicurezza (impianto a terra, quadro generale dei dispositivi di sicurezza, ecc...) secondo le norme CEI vigenti. La distribuzione delle apparecchiature per le parti condominiali interne ed esterne, saranno determinate in progetto. Le apparecchiature elettriche all’interno delle unità immobiliari, a scelta della D.L., saranno così distribuite: (le quantità sotto elencate possono essere approssimate in difetto in virtù delle dimensioni dei rispettivi vani) Zona ingresso: n. 1 F.O. punto luce deviato n. 1 F.O. pulsante con targhetta portanome posta fuori dalla porta d'ingresso n. 1 F.O. impianto di chiamate interne, V = 12V, entro condutture distinte dal nor male impianto luce - F.E.M. alimentato dal trasformatore posto nel centralino di abitazione n. 1 F.O. punto presa 2x10A+T n. 1 F.O. punto presa telefono (predisposizione) Soggiorno - pranzo: n. 1 F.O. punto luce interrotto n. 1 F.O. " " commutato n. 3 F.O. " presa 2x10A+T n. 1 F.O. " " 2x16A+T n. 1 F.O. punto termostato n. 1 F.O. punto presa TV Cucina o cottura: n. 1 F.O. punto luce deviato n. 3 F.O. " presa 2x10A+T n. 1 F.O. " " 2x16A+T n. 1 F.O. " " 2x16A+T (cucina) n. 1 F.O. " " 2x16A+T (lavastoviglie) n. 1 F.O. " " 1x10A+T (aspiratore)

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n. 1 F.O. " " aspiratore cucina tipo Vortice o similare n. 1 F.O. " " TV n. 1 F.O. " " telefono (predisposizione). Disimpegno: n. 1 F.O. punto luce deviato. Bagno: n. 1 F.O. punto luce interrotto a soffitto n. 1 F.O. " " " a parete (rispettare le distanze di sicurezza c.d.s.) n. 1 F.O. punto presa per rasoio (rispettare le distanze di sicurezza c.s.d.) n. 1 F.O. nodo equipotenziale n. 1 F.O. pulsante a tirante. Camera matrimoniale: n. 1 F.O. punto luce invertito n. 3 F.O. " presa 2x10A+T n. 1 F.O. " presa TV n. 1 F.O. " presa TELECOM (predisposizione) n. 2 F.O. " luce interrotto Camera a 1 letto "ove esiste": n. 1 F.O. punto luce deviato n. 2 F.O. " presa 2x10A+T n. 1 F.O. " presa TV n. 1 F.O. " presa TELECOM (predisposizione) n. 1 F.O. " luce interrotto Balconi: n. 1 F.O. punto luce deviato IP55 n. 1 F.O. corpo illuminante IP54 c.s.d. Zona predisposizione condizionatore: n. 1 F.O. presa 2x10A+T IP55 comandata c/interruttore bipolare Autorimesse: n. 1 F.O. punto luce interrotto/deviato IP55 n. 1 F.O. " presa 2x10/16 A+T IP55 n. 1 F.O. corpo illuminante tipo DELTA OVALE (autoestinguente) IP54 con lampada ad incandescenza da 60W.

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Cantine: n. 1 F.O. punto luce interrotto/deviato; n. 1 F.O. punto presa 2x10A+T IP55 n.1 F.O. corpo illuminante tipo DELTA OVALE (autoestinguente) IP54 con lampada ad incandescenza da 60 W. Mansarde: n. 3 F.O. punto luce interrotto n. 3 F.O. punto presa 2x10A+T n. 1 F.O. punto presa TV n. 1 F.O. punto TELECOM (predisposizione)

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PORTE INTERNE Porte interne costituite da pannello tamburato da ambo i lati con faesite o simili e rivestito con impellicciatura in legno Tanganica o Olmo o laccato bianco a scelta della D.LL., con maniglie, a scelta in ottone satinato o cromo satinato su rosetta, mod. a scelta della D.LL.

PORTONCINI DI INGRESSO Portoncini di ingresso agli appartamenti del tipo "blindato" rivestiti con pannelli di legno come le porte interne. Il portoncino sarà montato su un robusto telaio in acciaio fissato al muro portante. Pomolo esterno e maniglia in ottone satinato o cromo satinato, in abbinamento alle porte interne. Pannello di rivestimento esterno del tipo e colorazione a scelta D.LL. Il portoncino, sarà provvisto di barriera termo-fonoassorbente. La verniciatura delle parti in acciaio in vista, sarà eseguita a forno, con polveri epossidiche nel colore standard “testa di moro”.

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COPERTURE Solaio di copertura realizzato con: tetto in legno a falde inclinate tipo ventilato, con travi portanti in legno di Abete lamellare 1^ scelta e tavolato di Abete dello spessore minimo di 25 mm., con mano di antifungo e antitarme; strato di polietilene anticondensa; fornitura e posa in opera di pannello di isolamento termoacustico in fibra di legno ecologica tipo “FIBRALEGNO 160” spessore cm. 8+8; strato OSB mm. 15; listelli di ventilazione; strato OSB mm. 15; applicazione di guaina bituminosa da Kg. 4/mq. applicata a caldo.

Nella copertura in zona da convenirsi dovranno essere realizzati vani per lucernari al tetto con predisposizione per kit elettrico aventi dimensioni massime di mq 1, provvisti di tenda oscurante con cornice in legno dello steso tipo direttamente ancorata ai travetti di copertura. Al massimo nr 2 lucernari per ogni falda.

Il mantellato di copertura sarà realizzato con tegole tipo WIERER coppo o similare, secondo quanto indicherà la D.L. al momento della posa.

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IMPIANTI SPECIALI In ossequio alla legislazione vigente, che prevede la produzione di energie, provenienti da fonti rinnovabili, l’edificio sarà provvisto di un impianto solare termico centralizzato ed un impianto fotovoltaico, rispettivamente per la produzione di acqua calda sanitaria ed energia elettrica, nelle quantità previste dalle norme vigenti. I pannelli solari ed i pannelli fotovoltaici, troveranno posto sulla copertura piana principale. I consumi saranno desunti da sistemi elettronici di lettura.

TINTE ESTERNE Tutte le superfici esterne saranno trattate con tinte in spessore del tipo spatolato a grana media o fine, con colorazione a scelta della D.LL., ad eccezione dei plafoni dei balconi, cornicioni, portici, ecc, che saranno finiti con tinta liscia al quarzo. TINTEGGIATURE INTERNE Le tinteggiature interne delle unità immobiliari, verranno eseguite con idro-pittura "eco", lavabile, battericida, fungicida ed antimuffa, data a rullo o a pennello fino a completa copertura, di colorazione bianca o a tinte tenui, a scelta del cliente.

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P O R T E T E C N I C H E E S E R R A N D E BASCULANTI

Al piano interrato, verranno poste in opera porte tecniche in lamiera, del tipo multiuso o a resistenza al fuoco, in funzione dei vani tecnici asserviti. Le serrande basculanti dei box-auto, saranno in lamiera presso-piegata, tipo ditta Ballan, con la predisposizione di apertura motorizzata, compreso ogni accessorio elettro-meccanico e di sicurezza.

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GIARDINI PRIVATI Sistemazione a verde del terreno circostante come da progetto: con strato di buon terreno vegetale e torba quanto necessario fino a raggiungere le quote indicate nei disegni e pronto per la semina o la piantumazione che dovrá avvenire rigorosamente in zone non limitrofe al piano interrato quest’ultime a carico della proprietà. Recinzione : Rete metallica plastificata con muretto di base fra le parti private. Cancellata metallica per la divisione fra pubblico e privato. GIARDINI PUBBLICI Arredo simile a vicino giardino pubblico esistente quindi installazione di piante, prato, giochi per bambini, tutto secondo quanto previsto dalla convenzione stipulata con il Comune di Cesena.