Candidata: 1240332 Silvia Mecca Relatrice: Prof.ssa Maria Letizia Costantini CURRICULUM BIOECOLOGICO...
-
Upload
fabio-corsi -
Category
Documents
-
view
228 -
download
0
Transcript of Candidata: 1240332 Silvia Mecca Relatrice: Prof.ssa Maria Letizia Costantini CURRICULUM BIOECOLOGICO...
SICUREZZA ALIMENTARE GLOBALEE CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ NEGLI AGROECOSISTEMI
Candidata: 1240332 Silvia Mecca Relatrice: Prof.ssa Maria Letizia Costantini
CURRICULUM BIOECOLOGICO
Candidata: Silvia MeccaRelatrice: Maria Letizia Costantini
Agroecosistema pre-industriale Agroecosistema industriale
• ETEROGENEO
• Uso a bassa intensità delle terre• Appezzamenti di terreno a misura
d’uomo delimitati da siepi arborescenti• Rotazione delle colture • Sistematici apporti di letame
• CONTROLLO NATURALE DEGLI ORGANISMI NOCIVI
• NESSUNA ENERGIA SUSSIDIARIA OLTRE AL LAVORO UMANO ED ANIMALE
• FRAMMENTATO
• Specializzazione colturale• Appezzamenti a misura di macchina e abbattimento delle
siepi• Eliminazione delle colture promiscue e semplificazione
del paesaggio
• CONTROLLO ARTIFICIALE DEGLI ORGANISMI NOCIVI
• NOTEVOLI INPUT DI ENERGIA SUSSIDIARIA SOTTO FORMA DI COMBUSTIBILI FOSSILI, FERTILIZZANTI E PESTICIDI CHIMICI
A partire dal Secondo Dopoguerra, con la RIVOLUZIONE VERDE….
L’ ELEVATA PRODUTTIVITÀ di questi agroecosistemi, implica però dei COSTI non indifferenti:
Specializzazione colturale e semplificazione del paesaggio
Uso di fertilizzanti e pesticidi
Acquisizione di resistenze da parte dei PEST
Effetti deleteri sulle specie benefiche(es: impollinatori, naturali nemici dei PEST…)
Uso di OGMdi cui il 70% è modificato per resistere ai fitofarmaci
PERDITA DI BIODIVERSITÀ
SICUREZZA ALIMENTARE
1°- DISPONIBILITÀ di alimenti 3°- ACCESSO al cibo da parte di tutta la popolazione
2°- USO del cibo
4° STABILITÀ nel tempo della disponibilità e dell’accesso
(grafico FAOSTAT)
“La disponibilità pro-capite è aumentata del 27% negli ultimi 50 anni”(Sonnino, 2013)
“il 30-50% della produzione cerealicola globale è riservata agli allevamenti”(FAO, 2006; Shutter, 2011)
“Circa 852 milioni di persone che soffrono vive nei paesi in via di sviluppo”(FAO, 2014)
“La base operativa del funzionamento di un ecosistema e della sua capacità di
RESILIENZA non è altro che la BIODIVERSITÀ “ (Follke et al., 2004)
(Gustavsson et al., 2014 ; Foley et al., 2001)
AGROECOSISTEMA
SERVIZI DI SUPPORTO:• struttura e fertilità del suolo• riciclo di nutrienti• rifornimento d’acqua• DIVERSITÀ GENETICA
SERVIZI DI REGOLAZIONE:• Capacità del suolo di trattenere
acqua• Impollinazione• Interramento dello sterco• Habitat e fonti di cibo per gli insetti
benefici• Purificazione dell’acqua• Regolazione atmosferica• NATURALE CONTROLLO DEI
PEST
SERVIZI DI APPROVIGIONAMENTO:
• Cibo• Acqua potabile• Fibre• Carburante
“i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano” (MEA, 2005)
SERVIZI FUORI MERCATO:• Conservazione del suolo• Mitigazione dei cambiamenti
climatici• Valori estetici e culturali• Habitat per la vita selvatica
A DA
50x109 €/anno COSTO DEL DETERIORAMENTO DEI SERVIZI ECOSISTEMICI(CE, 2008.)
DISSERVIZI:
DISSERVIZI:• Danni da parte dei PEST• Competizione con altri
ecosistemi per acqua e impollinazione • Frammentazione dell’habitat
• Perdita di nutrienti• Danneggiamento da pesticidi
delle specie non-target
CONTROLLO BIOLOGICO CONSERVATIVO
Conservazione della biodiversità e delle relazioni trofiche tra parassiti predatori e competitori
CONTROLLO DEI PEST ad opera dei loro
NATURALI NEMICI
GESTIONE DEL LANDSCAPE AGRICOLO
• le specie si distribuiscono in patches discreti• le popolazioni locali hanno un’alta probabilità
di estinzione• i patches non occupati sono disponibili alla
colonizzazione e • le sottopopolazioni tendono a fluttuare in
modo sincrono
Gli insetti nocivi e i loro naturali nemici si comportano come
METAPOPOLAZIONI:
Le diverse risposte delle popolazioni alla FRAMMENTAZIONE DELL’HABITAT
dipendono da:
• proporzione di habitat favorevoli• correlazione spaziale tra questi• caratteristiche delle specie d’interesse
(Hirzel et al., 2007)
(Elliot et al., 2008)
Madeira et al., 2014
Cosa s’intende per ‘HABITAT FAVOREVOLI’ ?
Zone lasciate alla vegetazione naturale meno soggette a perturbazioni rispetto ai campi coltivati
LEGNOSI
ERBOSI
(Boschi e siepi)
(Bordi dei campi, margini delle strade, terreni incolti e pascoli)
• Rifugio per specie intolleranti alle alte temperature o
per specie che vanno in letargo• Habitat per l’accoppiamento e la riproduzione• Sorgenti di cibo (nettare, polline, linfa e semi)• Sorgente di prede/ospiti alternativi
9 su 10 specie AUSILIARIE necessitano di queste aree in almeno una fase del loro ciclo vitale;mentre questo vale per solo 1 su 2 specie di PEST. (Keller e Hani, 2000)
24 ARTICOLI quantificano gli effetti della COMPLESSITÀ del paesaggio sui NATURALI NEMICI dei pest
10 ARTICOLI quantificano gli effetti della COMPLESSITÀ del paesaggio sui PEST
Frequenza relativa dei potenziali fattori paesaggistici: habitat legnosi, habitat erbosi e patchiness
Maggiore proporzione di habitat naturali + Maggiore complessità del paesaggio =
PIÙ EFFICIENTE CONTROLLO BIOLOGICO DEI PEST
Bianchi et al. (2006) hanno selezionato 28 articoli che quantificano il livello di soppressione dei pest e la promozione dei suoi naturali nemici in funzione della composizione del paesaggio.
0+ -
74%
21%5%
+ 0 -
15%
40% 45%
+ 0 - + 0 - + 0 - + 0 - + 0 - + 0 - LEGNOSI LEGNOSIERBOSI ERBOSIPATCHINESS PATCHINESS
71%
25%
4%
80%
16%4%
70%
23%
7%14%
54%
32%22% 22%
56%
100%
freq
uenz
a
freq
uenz
afr
eque
nza
freq
uenz
a
5 PIANTE ANNUALI NON NATIVE PIÙ CONSIGLIATE PER LA GESTIONE DELL’HABITAT VS
PIANTE NATIVE PERENNI CON PERIODI DI FIORITURA SOVRAPPOSTI A QUELLI DELLE SPECIE NON NATIVE
al fine di compararne il grado di efficienza in 3 periodi differenti :
METÀ LUGLIO INIZIO AGOSTO FINE AGOSTO
Scelta delle specie vegetali da utilizzare per il CBC: studio della Michigan State University Entomology Farm (2005)
Num
ero
med
io d
i nat
ural
i nem
ici d
ei P
EST/
m2
Es: Vicia faba ; Lobularia maritima Es: Apocynum cannabinum L ; Epatorium perfoliatum
COSTI E BENEFICI DEL CONTROLLO BIOLOGICO CONSERVATIVO
Per l’agricoltore
Per la società
Riduzione di:• Danni ambientali• problemi di salute negli
operatori • tracce di prodotti chimici nel
foraggio e negli alimenti
Riduzione del raccolto vendibile a causa dalla conversione di parte della terra
produttiva in habitat idonei al controllo dei pest
Risparmio costi d’applicazione dei pesticidi, fertilizzanti e semi
+sussidi per la produzione organica o
premi biologici certificati
Aumento prezzi beni alimentari
Senza farfalle e altri insetti, le piante di cui ci nutriamo non vengono impollinate. La nostra sopravvivenza è direttamente legata alla loro.
Il fenomeno va avanti da secoli, ma ora è in pericolo la loro stessa esistenza. Negli ultimi 3 anni, con i cambiamenti climatici e la scomparsa del loro habitat, la popolazione è drasticamente calata.
Est
ratt
o d
ella
gra
phic
novel ‘R
uin
s’
del fu
mett
ista
sta
tunit
ense
Pete
r K
up
er