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32 campo per gli animatori sulla scia di Chiara Luce Badano Genova - Sassello Savona dal 27 agosto al 02 settembre - PARROCHIA S AN PI ETRO AZZANO DECIMO - PARROCCHIE S AN GIORGIO M. S. GIORGIO DELLA RICHINVELDA E DINTORNI Campo Scuola Animatori & Comp.

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campo per gli animatori sulla scia di Chiara Luce Badano

Genova - Sassello – Savona dal 27 agosto al 02 settembre

- PARROCHIA SAN PIETRO AZZANO DECIM O - PARROCCHIE SAN GIORGIO M . S. GIORGIO DELLA RICHINVELDA E DINTORNI

C a m p o S c u o l a A n i m a t o r i & C o m p .

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Se avessi un solo giorno... Se avessi un solo giorno ancora da vivere, penserei prima di tutto a quali persone oggi mi piacerebbe incontrare. Pensando con chi trascorrerei volentieri il mio ultimo giorno, mi diverrà chiaro quali sono le relazioni importanti e dove in fondo sono rimasto straniero ad altri. Allora, penso di andare a trovare queste persone o di chiamarle per telefono. Direi loro che cosa significano per me, che cosa hanno provocato in me, quali ricordi per me sono importanti. E le ringrazie-rei per tutto quanto ho sperimentato e imparato grazie a loro, per quanto mi hanno messo in movimento dentro di me e per come mi hanno aperto gli occhi per ciò che è autentico. Direi loro come le ve-do, quali particolari unici e speciali vedo in loro. All’uno o all’altro, for-se, vorrei anche dire quale potrebbe essere la sua missione e il suo compito e quale tracciato incidere in questo mondo.

Esplode lo spettacolo... Un signore con un grosso quadernone, solo in mezzo alla spiaggia, a piedi nudi arrotolati in su per non bagnarli, guardava per terra. Lui voleva studiare l’esatto punto d’incontro in cui l’onda, dopo essersi rotta una decina di metri indietro, si allungava risalendo la spiaggia e finalmente finiva. Questo signore era talmente occupato nella ricerca del punto esatto in cui finiva l’onda che non si era accorto che era arrivata una signorina, avvolta in un mantello viola, che si era incuriosita: Che co-sa state facendo? Le disse. Rispose questo signore: cerco il punto in cui finisce il mare. Il punto in cui il mare, il grande mare, quell’infinita distesa d’azzurro finisce. Mi incuriosisce, continuava, sapere che c’è un posto dove il mare finisce. Prima mi ero occupato di tramonti e ho scoperto che c’è un sistema geniale nella natura: prima i giorni e poi le notti. E di nuovi i giorni. Là dove la natura decide di collocare i suoi limiti esplode lo spettacolo.

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O Padre, sorgente di ogni bene,

ti rendiamo grazie per l’ammirevole

testimonianza della Beata Chiara Badano.

Animata dalla grazia dello Spirito Santo

e guidata dall’esempio luminoso di Gesù,

ha creduto fermamente

nel tuo immenso amore,

decisa a ricambiarlo con tutte le forze,

abbandonandosi con piena fiducia

alla tua paterna volontà.

Ti preghiamo umilmente:

concedi anche a noi il dono

di vivere con te e per te,

mentre osiamo chiederti,

se rientra nel tuo volere,

la grazia...

per i meriti di Cristo,

nostro Signore.

Amen

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Lunedì 27 agosto

Un senso (Vasco Rossi)

Voglio trovare un senso a questa sera Anche se questa sera un senso non ce l'ha Voglio trovare un senso a questa vita Anche se questa vita un senso non ce l'ha Voglio trovare un senso a questa storia Anche se questa storia un senso non ce l'ha Voglio trovare un senso a questa voglia Anche se questa voglia un senso non ce l'ha Sai che cosa penso Che se non ha un senso Domani arriverà... Domani arriverà lo stesso Senti che bel vento Non basta mai il tempo Domani un altro giorno arriverà...

Voglio trovare un senso a questa situazione Anche se questa situazione un senso non ce l'ha Voglio trovare un senso a questa condizione Anche se questa condizione un senso non ce l'ha Sai che cosa penso Che se non ha un senso Domani arriverà Domani arriverà lo stesso Senti che bel vento Non basta mai il tempo Domani un altro giorno arriverà... Domani un altro giorno... ormai è qua! Voglio trovare un senso a tante cose Anche se tante cose un senso non ce l'ha

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L’ORA DELLE STELLE

COMPIETA

V O Dio, vieni a salvarmi. R Signore, vieni presto in mio aiu-to. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia. ESAME DI COSCIENZA Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omis-sioni, per mia colpa mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pre-gare per me il Signore Dio nostro. Dio onnipotente abbia misericor-dia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. R Amen. INNO Al termine del giorno, o sommo Creatore, veglia sul nostro riposo con amore di Padre. Dona salute al corpo e fervore allo spirito,

la tua luce rischiari le ombre della notte. Nel sonno delle membra resti fedele il cuore, e al ritorno dell'alba intoni la tua lode. Sia onore al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, al Dio trino ed unico nei secoli sia gloria. Amen. Ant. Tu sei buono, Signore, e perdoni, lento all'ira e grande nell'amore. SALMO 85 Preghiera a Dio nell'afflizione Sia benedetto Dio, il quale ci consola in ogni tribolazione (2Cor 1,3. 4). Signore, tendi l'orecchio, rispondi-mi, perché io sono povero e infelice Custodiscimi perché sono fedele; * tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera. Pietà di me, Signore, * a te grido tutto il giorno. Rallegra la vita del tuo servo, * perché a te, Signore, innalzo l'anima mia. Tu sei buono, Signore, e perdoni * sei pieno di misericordia con chi ti invoca.

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Chiesi a Dio di essere forte

per eseguire progetti grandiosi;

Egli mi rese debole per conservarmi nell’umiltà.

Domandai a Dio che mi desse salute

per realizzare grandi imprese;

Egli mi ha dato il dolore per

comprenderla meglio.

Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:

mi ha fatto povero per non essere egoista.

Gli domandai il potere

perché gli uomini avessero bisogno di me:

Egli mi ha dato l’umiliazione

perché io avessi bisogno di loro.

Domandai a Dio tutto per godere la vita:

mi ha lasciato la vita

perché io potessi apprezzare tutto.

Signore non ho ricevuto niente

di quello che chiedevo,

ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno

e quasi contro la mia volontà.

Le preghiere che non feci furono esaudite.

Sii lodato; o mio Signore,

fra tutti gli uomini nessuno possiede

quello che io ho.

Kirk Kilgour

(Campione Sportivo ridotto su una sedia

a rotelle dopo un grave incide Kirk Kilgournte)

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micizia vera! ! E ora basta con le “confessioni” (non sono mai state il mio forte). E tu? Che cosa combini? Mi hanno riferito di storie appas-sionate e struggenti tristemente concluse (meno male...), di amicizie perse ma non rimpiante e di "acculturamenti" a piccoli mocciosi... Beh, te la spassi!

Ora ti saluto e rispondimi please. Ah, dimenticavo: ti scrivo una poesia che ho letto su un libro e mi è piaciuta molto: “Il più bello dei nostri mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto!” Nazim Hikmet (poeta turco). Se riterrai opportuno far leggere la lettera a D. e a A. questi messaggi sono per loro: - per D.: mi raccomando, non studiare troppo e non pensare ai tuoi nu-merosi e intensi amori - per A.: spero che tu stia tornando sulla retta via,figliola, e che non la perderai più pensando ad amori maturi direi quasi marciiii!!!

Simpaticamente vostra Chiara

«Di mio c’è proprio poco». Lettera del 1990 Carissimi Orietta e Luca,

ciao! Finalmente anch’io posso scrivervi qualcosa. Innanzitutto: grazie! Grazie del vostro amore che sento proprio forte. Solo la vostra presenza mi rasserena. Grazie anche delle meditazioni di Chiara [Lubich] che sono preziosissime e mi aiutano a ricominciare.

E ora vorrei chiedervi un favore (non so se riuscirò a farmi com-prendere pienamente). Non vorrei proprio che mi innalzaste su un pie-distallo... Gesù ha permesso questa prova, ma è merito suo se riesco ad accettarla... di mio c'è proprio poco. E voi non credetevi troppo “piccoli”, non lo siete! Quando ho telefonato a Gis [una delle prime compagne di Chiara Lubich nell’avventura dell'ideale dell'unità] le ho detto che io non mi sento all'altezza di contribuire al suo splendido disegno di amore e lei mi ha detto che è Lui che ci porta alle sue altezze, non dobbiamo preoc-cuparci; l'importante è dire il nostro sì nel momento presente. Ecco questo è il mio desiderio...

Allora, continuiamo insieme... vostra Chiara Luce

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Porgi l'orecchio, Signore alla mia preghiera * e sii attento alla voce della mia supplica. Nel giorno dell'angoscia alzo a te il mio grido * e tu mi esaudirai. Fra gli dèi nessuno è come te Signore, e non c'è nulla che uguagli le tue opere. Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, * per dare gloria al tuo nome; grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio. Mostrami, Signore, la tua via, * perché nella tua verità io cammi-ni; donami un cuore semplice * che tema il tuo nome. Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore * e darò gloria al tuo nome sempre, perché grande con me è la tua misericordia: * dal profondo degli inferi mi hai strappato. Mio Dio, mi assalgono gli arro-

ganti, † una schiera di violenti attenta alla mia vita, * non pongono te davanti ai loro occhi. Ma tu, Signore, Dio di pietà, compassionevole, * lento all'ira e pieno di amore, Dio fedele, volgiti a me e abbi misericordia: * dona al tuo servo la tua forza, salva il figlio della tua ancella. Dammi un segno di benevolenza; vedano e siano confusi i miei nemici, perché tu, Signore, mi hai soccorso e consolato. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. A-men

Ant. Tu sei buono, Signore, e perdoni, lento all'ira e grande nell'amore.

LETTURA BREVE 1Ts 5,9-10 Dio ci ha destinati all'acquisto del-la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, il quale è mor-to per noi, perché, sia che veglia-mo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

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RESPONSORIO BREVE R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

V. Dio di verità, tu mi hai reden-to: nelle tue mani affido il mio spiri-to. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. Ant. Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. CANTICO di SIMEONE Lc 2,29-32 Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza * preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti * e gloria del tuo popolo Israele. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio,

e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Ant. Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. ORAZIONE Donaci, o Padre, un sonno ristora-tore e fa' che i germi di bene, se-minati nei solchi di questa giorna-ta, producano una messe abbon-dante. Per Cristo nostro Signore. BENEDIZIONE FINALE

Antifona della beata Vergine Maria

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ANTOLOGIA DELLE LETTERE DI CHIARA

La bocciatura. Lettera del 1986 Ciao Marita,

sono Chiara e ti sto scrivendo in un minuto di pubblicità della Tele. Avevo voglia di scriverti e così ho approfittato della pausa. È tan-to che non ci sentiamo. Come tu saprai sono stata bocciata e per me è stato un dolore grandissimo.

Subito non riuscivo proprio a dare questo dolore a Gesù. C'è vo-luto tanto tempo per riprendermi un pochino e ancora oggi a volte quando ci penso mi viene un po’ da piangere...

Probabilmente andrò alla scuoletta gen 3 a Loppiano (dal 9 al 23 agosto) .

Verso la fine di luglio (23/24) vado con la Chicca e i miei geni-tori in Spagna dove i Coriasco hanno una casa vicino a Barcellona...

Salutami tanto Lori e la tua mamma! Scrivimi a Sassello perche ora sono qui. Rispondimi presto, pri-

ma (se puoi) che parta per la Spagna!!!! Chiara Ciao!

«La mia vita è cambiata radicalmente». Lettera del 1989 Carissima Daniela,

ciao! Sì, sono proprio io! Finalmente ti scrivo! Come ti ho già spiegato, il motivo per cui ti invio questo scritto è molto, molto subdo-lo: devo infatti “smaltire” le numerosissime carte da lettera che mi han-no regalato quando ho compiuto 18 anni. Scherzi a parte, sono molto felice di scriverti così posso parlarti un po’ di me!

Da quando le mie gambe hanno iniziato a fare le “matte”, la mia vita, come potrai immaginare, è cambiata radicalmente, ma non mi la-mento perche so che c'è chi sta peggio di me e poi vivo in una famiglia meravigliosa. Inoltre tutti i miei amici vengono spesso a trovarmi op-pure mi telefonano (pensa che Giuliano mi chiama tutte le sere). Ciò mi rende felice e il tempo scorre veloce.

Con L. siamo rimasti molto amici... Sono felice che sia finita così, perche soprattutto ora sento più profondamente l'importanza d'una a-

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Intervista tratta dal settimanale:

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Martedì 28 agosto

L’ORA DELLA LUCE Dalle «Confessioni» di sant'Agostino, vescovo

Stimolato a rientrare in me stesso, sotto la tua guida, entrai nell'inti-

mità del mio cuore, e lo potei fare perché tu ti sei fatto mio aiuto (cfr. Sal

29, 11). Entrai e vidi con l'occhio dell'anima mia, qualunque esso potesse

essere, una luce inalterabile sopra il mio stesso sguardo interiore e sopra

la mia intelligenza. Non era una luce terrena e visibile che splende dinanzi

allo sguardo di ogni uomo. Direi anzi ancora poco se dicessi che era solo

una luce più forte di quella comune, o anche tanto intensa da penetrare

ogni cosa. Era un'altra luce, assai diversa da tutte le luci del mondo crea-

to. Non stava al di sopra della mia intelligenza quasi come l'olio che gal-

leggia sull'acqua, né come il cielo che si stende sopra la terra, ma una luce

superiore. Era la luce che mi ha creato. E se mi trovavo sotto di essa, era

perché ero stato creato da essa. Chi conosce la verità conosce questa luce.

O eterna verità e vera carità e cara eternità! Tu sei il mio Dio, a te

sospiro giorno e notte. Appena ti conobbi mi hai sollevato in alto perché

vedessi quanto era da vedere e ciò che da solo non sarei mai stato in grado

di vedere. Hai abbagliato la debolezza della mia vista, splendendo poten-

temente dentro di me. Tremai di amore e di terrore. Mi ritrovai lontano

come in una terra straniera, dove mi parve di udire la tua voce dall'alto

che diceva: «Io sono il cibo dei forti, cresci e mi avrai. Tu non trasforme-

rai me in te, come il cibo del corpo, ma sarai tu ad essere trasformato in

me».

Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho a-

mato. Ed ecco che tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo. E io,

brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non

ero con te. Mi tenevano lontano da te quelle creature, che, se non fossero

in te, neppure esisterebbero. Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la

mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai finalmente guarito

la mia cecità. Hai alitato su di me il tuo profumo ed io l'ho respirato, e ora

anelo a te. Ti ho gustato e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato e ora

ardo dal desiderio di conseguire la tua pace.

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PREGHIERA INSIEME

Amo una luce e una voce,

un profumo, un cibo, un abbraccio,

quando amo il mio Dio;

luce, voce, profumo, cibo e abbraccio

in cui brilla per la mia anima ciò che lo spazio non contiene,

risuona ciò che il tempo rapace non prende,

si espande un profumo che il vento non dissipa,

si gusta un cibo che voracità non distrugge,

si stringe abbraccio che sazietà non disserra.

SASSELLO

PAESE MIO (CHE STAI SULLA COLLINA)

“Sassello. Uno di quei paesini qualunque che se ne stanno da secoli a sonnecchia-

re abbarbicati sulle alture che sovrastano il mar Ligure. Quegli ibridi che non sai

neanche dire se siano figli di una collina in preda a manie di grandezza o di una

montagna troppo timida. Terra di confine tra Ponente e Levante, là dove le Alpi

s’ammorbidiscono nell' Appennino. Un posto per amanti di agriturismi pacifici,

mountain bike, bird watching e amenità similari. L'entroterra ligure è pieno di

posti così.

La prima volta che ho sentito quel nome (da Chiara stessa, presumo), credo d'aver

subito pensato, per assonanza, alla Brescello di Peppone e don Camillo. Uno di

quei posti insieme deliziosi e claustrofobici, perfetti per ambientarci una storia di

provincia, piena di valori nitidi e contrapposti come quelle del buon Guareschi; o

al contrario, per rivelarne contraddizioni estreme, ma ben nascoste sotto le quieti

operose e le ipocrisie tipiche del provincialismo nostrano.

Chiara Badano è nata lì. E a lei Sassello piaceva tantissimo: perche era la sua

terra, e quella era la sua gente. Chiara amava tutto di Sassello, gli anfratti più

nascosti, i panorami circostanti, e le persone. Diceva che quando nevicava le sem-

brava una piccola Svizzera. Ancora oggi mi viene perfino il dubbio che se Chiara

non fosse cresciuta a Sassello, forse non avremmo mai avuto una beata Chiara

Luce.

Ci sono stato parecchie volte: la prima per i suoi funerali, poi per qualche anni-

versario. E devo dirti che mentre la mia percezione di Chiara mutava ogni volta,

Sassello restava sempre uguale: silenziosa, riservata, vagamente naive; magari

orgogliosa della fama di quella sua figlia sempre più nota nel mondo, ma troppo

discreta o distratta per manifestarlo. Sassello, con le sue viuzze in salita, con i

suoi boschi di castagni, e quelle casine ben tenute, ma senza quella cura maniaca-

le del dettaglio come si possono trovare per l'appunto in Svizzera o nel Tiralo.

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voi che state nella casa del Signore durante le notti. Alzate le mani verso il tempio * e benedite il Signore. Da Sion ti benedica il Signore, * che ha fatto cielo e terra. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. 2 Ant. Nella notte, benedite il Signore.

LETTURA BREVE Dt 6,4-7 Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tut-te le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripe-terai ai tuoi figli, ne parlerai quan-do sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti cori-cherai e quando ti alzerai. RESPONSORIO BREVE R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. V. Dio di verità, tu mi hai redento:

nelle tue mani affido il mio spirito. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. Ant. Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abban-donare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace. CANTICO di SIMEONE Lc 2,29-32 Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua salvezza * preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti * e gloria del tuo popolo Israele. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era ... Ant. Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace.

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L’ORA DELLE STELLE

COMPIETA

V O Dio, vieni a salvarmi. R Signore, vieni presto in mio aiuto.

[Vedi parte comune del Lunedì]

1 Ant. Pietà di me, Signore: ascolta la mia preghiera. SALMO 4 Rendimento di grazie E Dio che disse: "Rifulga la luce dalle tenebre", rifulse nei nostri cuori per far risplendere la conoscenza della gloria divina, che rifulge sul volto di Cristo (2Cor 4,6). Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia: † dalle angosce mi hai liberato; * pietà di me, ascolta la mia pre-ghiera. Fino a quando, o uomini, sarete duri di cuore? * Perché amate cose vane e cercate la menzogna? Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele: * il Signore mi ascolta quando lo invoco. Tremate e non peccate, * sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.

Offrite sacrifici di giustizia * e confidate nel Signore. Molti dicono: « Chi ci farà vedere il bene? » . * Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento. In pace mi corico e subito mi addormento: * tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. 1 Ant. Pietà di me, Signore: ascolta la mia preghiera. 2 Ant. Nella notte, benedite il Signore. SALMO 133 Orazione notturna nel tempio Lodate il nostro Dio, voi suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi (Ap 19,5). Ecco, benedite il Signore, * voi tutti, servi del Signore;

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La strada sale dal mare d’Albissola in questa piccola valle fatta di strettoie e d'im-

provvisi slarghi, poi di nuovo strettoie. Un po' com'è stata la vita di Chiaretta, mi

vien da pensare ora che ci torno per uno scopo preciso.

Sassello è dominata dal monte Beigua da cui nasce il torrente Sansobbia che ha

scavato la valle. È a poco meno di 400 metri d'altitudine e ha circa 1800 residenti,

suddivisi in circa 900 famiglie, che diventano molte di più nel periodo estivo; è

gemellata con / una cittadina spagnola chiamata Alquerias del Niiio Perdido e ha

lo stesso patrono della mia Torino, san Giovanni Battista, che si festeggia il 24

giugno. L'ISTAT riferisce che nel 2005 il reddito medio pro-capite era intorno ai

18.000 euro annui: una cittadina non ricca, ma neppure povera: esat­tamente co­

me la famiglia Badano. A proposito: a Sassello metà del paese si chiama Badano.

E i Badano abitano, guarda caso, in via Badano, vicino a una frazione del paese

chiamata a sua volta Badani...

Stavolta ci torno per indagare, e come un bravo reporter cerco di stare più attento

a tutto quel che mi circonda. È autunno inoltrato, fa freddo, c' è poca gente in

giro. La casa dei Badano è una villetta senza pretese, ristrutturata negli anni con

molta cura e pochi soldi. Ha un cancello di legno ricavato incrociando dei rami di

castagno. Un cancello che usa un semplice rametto come fermo: a casa Badano

può entrare chiunque, e da sempre. Non lontano c'è anche una cappella votiva

dedicata a Gesù Bambino di Praga: la costruì tanti decenni fa il nonno materno di

Chiara, come voto e ricordo della miracolosa guarigione di suo padre.

LA SCUOLA

Nell'autunno del 1977 Chiara inizia le scuole elementari. E La scuola di Sassello

è una costruzione per molti versi più simile a uno chalet di montagna che a un

edificio scolastico, e lei ci va a piedi, non sempre accompagnata dalla mamma. È

felice di iniziare un nuovo capitolo della sua vita. Le piace studiare e imparare,

non fa fatica a farsi nuovi amici.

Nella prima foto di classe la si vede sorridente, circondata da una dozzina di com­

pagnetti. La sua prima maestra si chiama Fausta Falco ed era appena rimasta ve-

dova: anni dopo dichiarerà di aver trovato proprio negli occhi e nei sorrisi di

Chiara la forza necessaria per superare quei momenti difficili. Nella sua testimo-

nianza processuale la ricorderà «intelligente, profonda, obbediente, rispettosa e

anche responsabile. Per niente piagnona».

In effetti non esagera, la signora Falco. Basta buttar l'occhio al primo tema di

Chiara, dove tra l'altro scrive: «io sogno il giorno in cui i figli degli schiavi e dei

loro padroni si siederanno insieme al tavolo della fraternità, come Gesù con gli

apostoli». Ed ecco il giudizio scolastico del primo quadrimestre di prima elemen-

tare: «Si è inserita bene nella vita scolastica, dimostra un buon grado di socializ-

zazione ed ha raggiunto un grado di preparazione più che soddisfacente. È affet-

tuosa, buona, vivace, ed ha predisposizione per la musica». A tutto ciò andava

aggiunta la sua ormai consueta attenzione per il prossimo, specie per i più biso-

gnosi. Così quando la maestra propose di scrivere sul giornalino di classe cosa

ciascuno desiderasse per Natale, lei non chiese giocattoli per se, ma scrisse solo:

«Gesù, fa' guarire presto la mia nonna».

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IL SUO BAR MARIO

Quando torna a Sassello, Chiara va spesso al Bar Gina, luello tenuto dai genitori

dell'amico Giuliano. Era il suo Bar Mario se così si può dire, anche se all’epoca il

Liga era ancora uno sbarbatello di belle speranze. Lì ritrova i vecchi amici, rian-

noda i fili del suo passato e soprattutto ritrova gli aromi delle le radici. Ma deve

rientrare tassativamente entro le 23, sennò Ruggero s’arrabbia. E lei rispetta la

norma; al pelo, ma la rispetta e gli amici s’adeguano, accompagnandola spesso fin

sotto casa. Una sera, quando rientra, Teresa le chiede se parlasse mai Dio con

loro. E lei: «No, non serve parlare di Dio, io lo devo dare». E anche questa resterà

per lei una regola, o meglio, uno stile intrasgredibile che l'accompagnerà per il

resto della vita.

L’ORA DELLE STELLE

COMPIETA V O Dio, vieni a salvarmi. R Signore, vieni presto in mio aiuto.

[Vedi parte comune del Lunedì] Ant. Non nascondermi il tuo volto, perché in te confido, Signore. SALMO 142,1-11 Signore, ascolta la mia preghiera, † porgi l'orecchio alla mia supplica, tu che sei fedele, * e per la tua giustizia rispondimi. Non chiamare in giudizio il tuo servo: * nessun vivente davanti a te è giusto. Il nemico mi perseguita, * calpesta a terra la mia vita mi ha relegato nelle tenebre * come i morti da gran tempo.

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IL CREDO DEI CHIAMATI

- Noi crediamo che Dio ci ha scelti prima della creazione del

mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto (cfr. Ef 1,4).

- Noi crediamo che quelli che Egli da sempre ha conosciuto, li ha

anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo (Rm

8,29).

- Noi crediamo che Dio ci ha scelti fin dal seno materno, ci ha

chiamati con la sua grazia e si compiace di rivelare a noi suo Figlio,

perché lo annunziamo (Gal 1,15-16).

- Noi crediamo che Dio ha scelto ciò che è debole per confonde-

re i forti, affinché la nostra fede non fosse fondata sulla sapienza

umana, ma sulla potenza di Dio (1Cor 1,27).

- Noi crediamo che a ciascuno Dio ha dato una manifestazione

dello Spirito per l'utilità comune (1Cor 12).

- Noi crediamo di doverci comportare in maniera degna della vo-

cazione che abbiamo ricevuto: con tutta umiltà, mansuetudine e pa-

zienza, cercando di crescere in ogni cosa verso di Lui (Ef 4,1-2).

- Noi crediamo che tutto concorre al bene di coloro che amano

Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno (Rm 8,28).

- Noi crediamo a colui che in tutto ha potere di fare molto di più

di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la sua potenza che

già opera in noi (Ef 3,20).

- Noi crediamo che colui che ha iniziato in noi quest'opera buo-

na, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù, perché colui

che ci ha chiamati è fedele (Fil 1,6; 1Ts 5,24).

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Sabato 01 settembre

L’ORA DELLA LUCE

SALMO 118, 145-152 XIX (Cof)

Promessa di osservare la legge di Dio

In questo consiste l'amore di Dio,

nell'osservare i suoi comandamenti (1 Gv 5, 3).

T'invoco con tutto il cuore, Signore, rispondimi; *

custodirò i tuoi precetti.

Io ti chiamo, salvami, *

e seguirò i tuoi insegnamenti.

Precedo l'aurora e grido aiuto, *

spero sulla tua parola.

I miei occhi prevengono le veglie della notte *

per meditare sulle tue promesse.

Ascolta la mia voce, secondo la tua grazia; *

Signore, fammi vivere secondo il tuo giudizio.

A tradimento mi assediano i miei persecutori, *

sono lontani dalla tua legge.

Ma tu, Signore, sei vicino, *

tutti i tuoi precetti sono veri.

Da tempo conosco le tue testimonianze *

che hai stabilite per sempre. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.

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In me languisce il mio spirito, * si agghiaccia il mio cuore. Ricordo i giorni antichi, † ripenso a tutte le tue opere, * medito sui tuoi prodigi. A te protendo le mie mani, * sono davanti a te come terra riarsa. Rispondimi presto, Signore, * viene meno il mio spirito. Non nascondermi il tuo volto, * perché non sia come chi scende nella fossa. Al mattino fammi sentire la tua grazia, poiché in te confido. Fammi conoscere la strada da percorrere, * perché a te si innalza l'anima mia. Salvami dai miei nemici, Signore, * a te mi affido. Insegnami a compiere il tuo volere, † perché sei tu il mio Dio. * Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana. Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, * liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen

Ant. Non nascondermi il tuo vol-to, perché in te confido, Signore.

LETTURA BREVE 1Pt 5,8-9 Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone rug-gente va in giro, cercando chi divo-rare. Resistetegli saldi nella fede.

RESPONSORIO BREVE R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. V. Dio di verità, tu mi hai redento: nelle tue mani affido il mio spirito. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. - Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

[Vedi parte comune del Lunedì]

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Mercoledì 29 agosto

L’ORA DELLA LUCE

SALMO 62, 2-9 L'anima assetata del Signore

La Chiesa ha sete del suo Salvatore, bramando di dissetarsi alla fonte dell'acqua viva

che zampilla per la vita eterna (cfr. Cassiodoro).

O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, *

di te ha sete l'anima mia,

a te anela la mia carne, *

come terra deserta, arida, senz'acqua.

Così nel santuario ti ho cercato, *

per contemplare la tua potenza e la tua gloria.

Poiché la tua grazia vale più della vita, *

le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva, *

nel tuo nome alzerò le mie mani.

Mi sazierò come a lauto convito, *

e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Nel mio giaciglio di te mi ricordo, *

e penso a te nelle veglie notturne,

tu sei stato il mio aiuto; *

esulto di gioia all'ombra delle tue ali.

A te si stringe *

l'anima mia.

La forza della tua destra *

mi sostiene.

Gloria al Padre e al Figlio, *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio e ora e sempre, *

nei secoli dei secoli. Amen.

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L’ORA DELLE STELLE

COMPIETA

V O Dio, vieni a salvarmi. R Signore, vieni presto in mio aiuto.

[Vedi parte comune del Lunedì]

Ant. Giorno e notte grido a te, o Signore.

SALMO 87

Preghiera di un uomo gravemente malato

Questa è la vostra ora, è l'impero delle

tenebre (Lc 22,53).

Signore, Dio della mia salvezza, *

davanti a te grido giorno e notte.

Giunga fino a te la mia preghiera, *

tendi l'orecchio al mio lamento.

Io sono colmo di sventure, *

la mia vita è vicina alla tomba.

Sono annoverato tra quelli

che scendono nella fossa, *

sono come un uomo ormai privo di forza.

È tra i morti il mio giaciglio, *

sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,

dei quali tu non conservi il ricordo *

e che la tua mano ha abbandonato.

Mi hai gettato nella fossa profonda, *

nelle tenebre e nell'ombra di morte.

Pesa su di me il tuo sdegno *

e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.

Hai allontanato da me i miei compagni, *

mi hai reso per loro un orrore.

Sono prigioniero senza scampo; *

si consumano i miei occhi nel patire.

Tutto il giorno ti chiamo, Signore, *

verso di te protendo le mie mani.

Compi forse prodigi per i morti? *

O sorgono le ombre a darti lode?

Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro,

la tua fedeltà negli inferi?

Nelle tenebre si conoscono

forse i tuoi prodigi, *

la tua giustizia nel paese dell'oblio?

Ma io a te, Signore, grido aiuto, *

e al mattino giunge a te

la mia preghiera.

Perché, Signore, mi respingi, *

perché mi nascondi il tuo volto?

Sono infelice e morente dall'infanzia,

sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.

Sopra di me è passata la tua ira, *

i tuoi spaventi mi hanno annientato,

mi circondano come acqua

tutto il giorno, *

tutti insieme mi avvolgono.

Hai allontanato da me amici

e conoscenti *

mi sono compagne solo le tenebre.

Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo. *

Come era nel principio,

e ora e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen

Ant. Giorno e notte grido a te, o Signore.

LETTURA BREVE Ger 14, 9

Tu sei in mezzo a noi Signore, e noi sia-

mo chiamati con il tuo nome: non abban-

donarci, Signore Dio nostro.

RESPONSORIO BREVE

R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito.

Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

V. Dio di verità, tu mi hai redento:

nelle tue mani affido il mio spirito.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

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“SE LO VUOI TU, GESÙ, LO VOGLIO ANCH’IO”. Nell’estate del 1988, durante una partita a tennis, un lan-cinante dolore alla spalla sinistra la costringe a lasciar cadere a terra la racchetta. Esami clinici e ricoveri svelano l’infausta dia-gnosi: un osteosarcoma. Chiara ha solo 17 anni. Appresa la notizia e rientrata a casa, chiede alla mamma di non porle domande. Passano 25 minuti di silenzio: è il suo “orto del Getsemani”; vince la grazia: “Ora puoi parlare mam-ma”, mentre sul volto ritorna il sorriso luminoso di sempre. Ha detto il suo sì a Gesù, e non si è più tirata indietro. Scorrono i mesi. Mai un attimo di sconforto; torna spesso l’offerta: “Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch’io”. Rimane in-crollabile la sua fiducia in Dio;non ha paura: “Dio mi ama im-mensamente!”. È tutta dono. Dimentica di sé, è disponibile ad accogliere e ascoltare quanti l’avvicinano. In particolare lancia ai giovani un ultimo messaggio: “Vorrei passar loro la fiaccola come alle Olimpiadi, perché la vita è una sola e vale la pena di spenderla bene”.

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TESTIMONIANZA

“«Sono un’allieva infermiera e sto per morire... Mi ri-

mane da vivere per un periodo di tempo che va da sei mesi

a un anno. Ma è un argomento che a nessuno piace affron­

tare.

Mi trovo dunque di fronte a un muro compatto e de-

serto: è tutto quello che mi resta.

Il personale non vuole considerare il malato che sta

per morire nella sua dimensione di persona; di conseguenza

non può comunicare con me. Sono diventata il simbolo della

vostra paura, qualunque essa sia. Paura di ciò che tutti, co-

munque, dovremo af­frontare un giorno.

Vi infilate nella mia stanza per portarmi le medicine o

per provarmi la pressione, e vi eclissate non appena avete

compiuto ciò che dovevate fare... Avverto la vostra paura,

e questo non fa che accrescere la mia.

Di che cosa avete paura?

Sono io che muoio. Mi rendo conto del vostro imbaraz-

zo, ma... se vi inte­ressate un pochino a me, non potete far-

mi del male. Fatemi capire soltanto che la mia situazione vi

sta a cuore: non ho bisogno di altro... Non scappate via.

Fermatevi un momento...

Tutto quello che ho bisogno di sapere, è che qualcuno

mi terrà la mano quando ne avrò bisogno.

Ho paura. Forse siete abituati ad aver a che fare con

la morte.

Per me è una cosa nuova. Non mi è mai capitato di morire”.

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L’ORA DELLE STELLE

COMPIETA V O Dio, vieni a salvarmi. R Signore, vieni presto in mio aiuto.

[Vedi parte comune del Lunedì] 1 Ant. Tu sei la mia difesa e il mio rifugio, Signore. SALMO 30,2-6 Supplica fiduciosa nell'afflizione Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23,46). In te, Signore, mi sono rifugiato, † mai sarò deluso; * per la tua giustizia salvami.

Porgi a me l'orecchio, * vieni presto a liberarmi. Sii per me la rupe che mi accoglie, * la cinta di riparo che mi salva.

Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, per il tuo nome dirigi i miei passi. Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa.

Mi affido alle tue mani; * tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sem-pre, nei secoli dei secoli. Amen. 1 Ant. Tu sei la mia difesa e il mio rifugio, Signore. 2 Ant. Dal profondo a te grido, o Signore! † SALMO 129 Dal profondo a te grido Egli salverà il suo popolo dai suoi peccati (Mt l, 2l).

Dal profondo a te grido, o Signore; * † Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti * alla voce della mia preghiera.

Se consideri le colpe, Signore, * Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono, * perciò avremo il tuo timore.

Io spero nel Signore, * l'anima mia spera nella sua parola. L'anima mia attende il Signore * più che le sentinelle l'aurora.

Israele attenda il Signore, * perché presso il Signore è la misericordia, grande è presso di lui la redenzione; * egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. 2 Ant. Dal profondo a te grido, o Signore! LETTURA BREVE Ef 4,26-27.31-32 Non peccate (Sal 4, 5); non tramonti il sole sopra la vostra ira, e non date occasione al diavolo. Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira. Siate inve-ce benevoli gli uni verso gli altri, mi-sericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cri-sto. RESPONSORIO BREVE R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito. - Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. Dio di verità, tu mi hai redento: nelle tue mani affido il mio spirito. - Gloria al Padre …. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

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Venerdì 31 agosto

L’ORA DELLA LUCE

SALMO 99 La gioia di coloro che entrano nel tempio Il Signore fa cantare ai redenti il canto della vittoria (sant'Atanasio). Acclamate al Signore, voi tutti della terra, † servite il Signore nella gioia, * presentatevi a lui con esultanza. Riconoscete che il Signore è Dio; † egli ci ha fatti e noi siamo suoi, * suo popolo e gregge del suo pascolo. Varcate le sue porte con inni di grazie, † i suoi atri con canti di lode, * lodatelo, benedite il suo nome; poiché buono è il Signore, † eterna la sua misericordia, * la sua fedeltà per ogni generazione. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.

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L’ORA DELLE STELLE

COMPIETA V O Dio, vieni a salvarmi. R Signore, vieni presto in mio aiuto.

[Vedi parte comune del Lunedì] Ant. Nelle tue mani è la mia vita, o Dio: anche il mio corpo riposa al sicu-ro. SALMO 15 Il Signore è mia eredità Dio ha risuscitato Gesù, sciogliendolo dalle angosce della morte (At 2,24). Proteggimi, o Dio: * in te mi rifugio. Ho detto a Dio: « Sei tu il mio Signore, * senza di te non ho alcun bene » . Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili, * è tutto il mio amore. Si affrettino altri a costruire idoli: † io non spanderò le loro libazioni di sangue, * né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi. Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: * nelle tue mani è la mia vita. Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, * la mia eredità è magnifica. Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; * anche di notte il mio cuore mi istruisce. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore, † esulta la mia anima; * anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, * né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. Mi indicherai il sentiero della vita, † gioia piena nella tua presenza * dolcezza senza fine alla tua destra. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. Ant. Nelle tue mani è la mia vita, o Dio: anche il mio corpo riposa al sicu-ro. LETTURA BREVE 1Ts 5,23 Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione; e tutto quello che è vo-stro, spirito, anima e corpo, si conser-vi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. RESPONSORIO BREVE R. Signore, * nelle tue mani affido il mio spirito. Signore, nelle tue mani affido il mio spirito. V. Dio di verità, tu mi hai redento: nelle tue mani affido il mio spirito. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. * Signore, nelle tue mani affido il mio spirito.

[Vedi parte comune del Lunedì]

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Giovedì 30 agosto

L’ORA DELLA LUCE

SALMO 47

Azione di grazie

per la salvezza del popolo Grande è il Signore

e degno di ogni lode *

nella città del nostro Dio.

† Il suo monte santo, altura stupenda, *

è la gioia di tutta la terra.

Il monte Sion, dimora divina, *

è la città del grande Sovrano.

Dio nei suoi baluardi *

è apparso fortezza inespugnabile.

Ecco, i re si sono alleati, *

sono avanzati insieme.

Essi hanno visto: *

attoniti e presi dal panico, sono fuggiti.

Là sgomento li ha colti, *

doglie come di partoriente,

simile al vento orientale *

che squarcia le navi di Tarsis.

Come avevamo udito,

così abbiamo visto

nella città del Signore degli eserciti, †

nella città del nostro Dio; *

Dio l'ha fondata per sempre.

Ricordiamo, Dio, la tua misericordia *

dentro il tuo tempio.

Come il tuo nome, o Dio, †

così la tua lode si estende

sino ai confini della terra; *

è piena di giustizia la tua destra.

Gioisca il monte di Sion, †

esultino le città di Giuda *

a motivo dei tuoi giudizi.

Circondate Sion, giratele intorno, *

contate le sue torri.

Osservate i suoi baluardi, †

passate in rassegna le sue fortezze, *

per narrare alla generazione futura:

Questo è il Signore, nostro Dio †

in eterno, sempre: *

egli è colui che ci guida.

Gloria al Padre e al Figlio *

e allo Spirito Santo.

Come era nel principio,

e ora e sempre, *

nei secoli dei secoli. Amen.

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“Il mio desiderio di vivere è fortissimo ma non ho più paura di mori-

re. Se questi sono stati i miei ultimi giorni di vita, sono stati senza

dubbio i miei giorni più belli.”

Isabell ha solo 15 anni quando le viene diagnosticato un cancro al

polmone. Da subito decide di lottare contro la malattia, aiutata dall’amore

incondizionato dei famigliari e degli amici. Il suo ultimo anno di vita è la

testimonianza di uno straordinario coraggio, di un’immensa voglia di vi-

vere, di una stupefacente capacità di non perdere mai la speranza, nono-

stante tutto, fino all’ultimo. Dieci anni dopo sua madre ha ricostruito la

storia di quel terribile anno affrancando ai suoi commossi ricordi

Le pagine di diario e le lettere scritte da Isabell. Ne è nato un libro

che è un vero e proprio inno alla vita. Di seguito ne proponiamo un pas-

saggio per riflettere sulla nostra salute interiore nei confronti della vita.

Naturalmente non mancano neanche a noi le difficoltà, ma siamo in grado

di affrontarle e di renderle un motore per amare la vita in tutte le sue sfac-

cettature? La risposta credo si potrà dare dopo aver letto i testi proposti e

dopo aver fatto i conti con il nostro senso del limite.

“Cara Belli! Grazie di cuore per la tua lettera. È davvero molto schietta e

sincera. Voglio provare a risponderti altrettanto schiettamente. Mi sento molto confusa. Potrei parlarti di un sacco di cose, del tempo o roba del genere, voglio però parlare di quello che mi hai scritto e non ignorarlo come se niente fosse. Vorrei tanto aiutarti, ma mi viene in mente soltanto una cosa che a mio parere ti può fare del bene. Mi rie-sce anche difficile esprimere quello che penso, non vorrei che ti sem-brasse soltanto «teoria» . E forse pensi che per me è facile parlare, visto che non mi trovo nelle tue condizioni. Nonostante tutto però cercherò di dire la mia. Forse sarà per te un vero aiuto.

Sai che credo in Gesù Cristo, e credo anche che Lui può aiutare ognuno di noi, in qualunque situazione ci troviamo. Ecco che però già qui si presenta la prima domanda a cui non so dare risposta. Non so perche Lui permetta che tu debba soffrire tanto. È una cosa incom-prensibile e rende impossibile credere che Dio ami tutti gli uomini. Sembra una cosa impossibile, ma nonostante tutto voglio continuare a crederci. Forse proprio perche Gesù ha dovuto soffrire tanto sulla

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croce. Per questo Lui ti può capire meglio di ogni altro. E siccome ti capisce e ti conosce tanto bene, ti può anche aiutare, anche se per noi resta incomprensibile perche permetta tanto dolore.

Adesso magari dirai che posso parlare dell'amore di Dio perche non so cosa significhi soffrire per davvero. Hai ragione, però ci sono state molte persone che hanno creduto in Dio pur soffrendo molto. Penso ad esempio a Joni. Per questo voglio andare avanti, anche se non mi sono mai trovata neppure lontanamente in una situazione si-mile alla tua.

C'è un passo della Vangelo che mi ha colpito in modo particola-re. Dice: «Gesù Cristo è venuto perche abbiamo la vita in sovrabbon-danza " . A prima vista la frase sembra ridicola o addirittura menzo-gnera, perchè le sofferenze non si possono certo chiamare «vita in sovrabbondanza». Ma Dio ha dei criteri molto diversi dai nostri e in parte incomprensibili. Quando parla di vita, non intende una vita in cui ci siano le cose che noi giudichiamo importanti, come ad esempio le comodità, i divertimenti e altre cose del genere. Dio ci dona una vita di tutt'altro genere: una vita di pienezza, con un senso di pace e di gioia interiore. Questa vita la offre a ciascuno di noi. Sta a noi aver fi-ducia in Lui e accettare la sua offerta. C'è un passo nella lettera di San Paolo ai Romani (8, 35-39) in cui si dice che niente, ne la vita, ne la morte, ne potere alcuno ci può separare dall'amore di Dio. Ne deriva di conseguenza che nulla può distruggere una vita donata da Dio. Una vita con Dio non finirà mai, ma durerà in eterno, perche non è sogget-ta a influenze dall'esterno. Questo significa che tu puoi vivere indipen-dentemente dal fatto che la terapia abbia successo oppure no0 Dio è sempre con te, ti dà forza anche contro la paura.

Cara Belli, queste sono le cose che volevo dirti. Spero di non essere stata troppo barbosa e astratta. Penso spesso a te anche nella preghiera. Ti auguro ogni bene, la benedizione di Dio e spero di tutto cuore che la terapia abbia successo.

La tua Doris Tanti cari saluti anche da parte di mia madre”.

Christel e Isabell Zachert, Ci vediamo nel mio paradiso, Ed. TEA.