Campione 1.500 soggetti maggiorenni residente in … giudica la scelta del Presidente Mattarella di...

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5 www.gazzettino.it Domenica 27 Maggio 2018 IL FOCUS S tanchi. Stufi. Il 76% degli italiani è spossato dal lun- go interludio post elettora- le. Il governo di “contrat- to” tra i Cinquestelle e la Lega è ritenuto giusto e ne- cessario dalla maggioranza del Paese (51%), con un consenso in salita del 2% rispetto alla scorsa settimana (per nulla scalfito dal- le polemiche esplose intorno al curriculum del Presidente del Consiglio incaricato). Il sì all’intesa cresce tra gli elettori pentastellati (+8%) e tra i leghisti (+5%), ma lievita anche tra gli elettori Pd (al 30%, con un +12% rispetto alla scorsa setti- mana) e tra i non collocati (47%, con un + 5%). Solo tra i suppor- ter di Berlusconi l’accordo ver- so l’intesa è in calo (-17%). La scelta di Giuseppe Conte alla guida del primo esecutivo che possiamo chiamare “poli-tecni- co” convince il 41% degli eletto- ri. Soddisfa la base elettorale grillina (79%) e un po’ più fred- damente quella leghista (57%); piace maggiormente all’elettore medio Pd (28%), rispetto a quel- lo berlusconiano (23%). Siamo, ovviamente, alle prime valuta- zioni. Le incognite sono molte, non da ultimo quella che riguar- da la convivenza, all’interno dell’esecutivo, tra un premier tecnico e una squadra politica, che contempla anche la presen- za di due leader di partito. Se so- lo il futuro saprà dirci come an- dranno le cose, per il momento appare chiaro il quadro temati- co su cui il nuovo esecutivo si giocherà la faccia. I TEMI Al primo posto c’è la questione lavoro (38%): un aspetto messo sotto la lente, innanzitutto, dal- la base grillina (45%). Al secon- do posto troviamo l’annoso te- ma della politica fiscale (35%). Ambito che coinvolge le basi elettorali di Fi (49%) o Pd (51%) e su cui si gioca parte della capaci- tà seduttiva della Lega. Al terzo posto incontriamo il problema immigrazione (28%), su cui so- no puntati gli occhi degli eletto- ri salviniani (51%), cui non sfug- ge la centralità della politica per la sicurezza (15%). Il confronto con l’Europa (21%) si affaccia al quarto posto nell’agenda. Un ar- gomento cui sono sensibili gli elettori del Pd (31%) e, per moti- vi opposti, i supporter leghisti (21%). IL TEMA EUROPA Più disinteressati all’Europa so- no i pentastellati (15%), i quali pongono maggiormente l’accen- to sulle scelte anti-casta (25%). Le pensioni sono al quinto po- sto, seguite da sicurezza e infra- strutture (che aprono il cuore dei berlusconiani, 28%). Un da- to accomuna un po’ tutti gli elet- torati, anche quello pentastella- to: il limitato interesse alla que- stione Sud e alla scuola. Il nuovo esecutivo e i comportamenti di questi primi ottanta giorni post 4 marzo, aprono fronti di rifles- sione nei diversi elettorati. Tra i grillini (30%), ad esempio, c’è qualche mal di pancia sull’al- leanza con la Lega. Per il mo- mento la flessione elettorale è minima, l’accordo sulla nascita dell’esecutivo è forte, ma per il 30% degli elettori pentastellati l’intesa potrebbe configurarsi come un tradimento dello spiri- to originario di M5s. Differente è il quadro tra gli elettori della Lega. Solo il 3% dei supporter di Salvini giudica l’alleanza con M5s un vero e proprio tradi- mento del centrodestra. Il 91% condivide o giustifica tale intesa (il 17%, ad esempio, valuta la scelta un tradimento necessa- rio). BLOCCHI SOCIALI Il quadro nei diversi blocchi so- ciali è in movimento, ma chi spera in un facile tracollo di con- sensi dei due attori del governo, forse deve raffreddare gli animi. Il legame dell’opinione pubbli- ca con Lega e M5s segue dinami- che differenti rispetto a quelle che hanno coinvolto, nel corso degli ultimi anni, Pd e Forza Ita- lia. I fattori che sorreggono il vo- to a Salvini e Di Maio non affon- dano le radici in un’adesione ideale, ma in un profondo senso di disgusto verso la politica e le élite. Il bisogno di cambiamento e il senso di disgusto sono ragio- ni sentimentali forti, capaci di mitigare, in assenza di vere e nuove alternative, anche le eventuali delusioni di fronte al- la non piena realizzazione delle attese o delle promesse (anche perché le persone sanno che nessuno può fare miracoli). Il quadro politico è un perpetuum mobile e se, da un lato, nessuno può dormire sugli allori (nem- meno M5s e Lega), dall’altro la- to, le prime reazioni dell’opinio- ne pubblica di fronte alle con- traddizioni dell’alleanza, mo- strano una certa impermeabili- tà verso i vecchi cliché della cri- tica governista e moderata. Il nuovo è un percorso da costrui- re per tutti, per chi governa, ma anche per chi farà opposizione. Enzo Risso Direttore scientifico Swg © RIPRODUZIONE RISERVATA ` Nella rilevazione Swg crescono del 2% i favorevoli all’intesa VENEZIA «Salvini, giustamente, difende gli interessi dei cittadini che ci hanno scelto»: il presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia, a Venezia, in occasione della consegna dei premi della Biennale di Architettura, ha così commentato la situazione del Governo. «La maggioranza basata sul contratto di governo lavora in direzione della difesa della maggioranza concreta dei due rami del Parlamento - ha rilevato - . Il popolo è stremato e qualcuno vuole decidere al posto suo. Non capisco perché si stia attendendo tanto». Zaia ha commentato anche una delle figure che potrebbero entrare a far parte del nuovo esecutivo, Paolo Savona: «Mi sembra che il suo curriculum sia illuminante». Quanto alle attese del Veneto, ha rimarcato che le richieste «per quanto riguarda le linee macro sono l’economia, la sicurezza e il sociale, mentre direttamente per noi la madre di tutte le battaglie resta l’autonomia, riguardo a cui abbiamo un programma che non cambia in base al colore del Governo: siamo disposti a trattare e, subito dopo che il Governo sarà formato». Poi aggiunge: «Mi auguro che diano l’autonomia, al Veneto che rappresento, ma non andremo lì a fare i conti con la calcolatrice». Governo Lega-5Stelle: piace a un italiano su due Soggetto realizzatore: SWG. Committente: autoprodotto. Metodo di rilevazione: tecnica mista con metodo CATI-CAMI e CAWI Campione 1.500 soggetti maggiorenni residente in Italia. Data: tra il 23 e il 25 maggio 2018 17% 34% 51% 15% 23% 11% +2 Media nazione 0% 29% 29% 19% 37% 15% -17% Forza Italia 23% 53% 76% 12% 7% 5% + 5% Lega con Salvini 14% 16% 30% 19% 43% 8% +12% Partito Democratico 42% 44% 86% 3% 6% 5% +8% Movimento 5 stelle 11% 36% 47% 16% 20% 17% +5% sono indeciso 9% 32% 41% 14% 9% 36% 3% 20% 23% 19% 16% 43% 6% 52% 57% 10% 8% 24% 7% 20% 28% 19% 9% 44% 30% 49% 79% 2% 1% 17% 1% 23% 24% 20% 2% 54% Secondo lei, l’ipotesi di un governo Lega-MoVimento 5 Stelle è Giusta Auspicabile Somma accordo Impossibile Sbagliata Preferisco non rispondere Somma accordo rispetto alla settimana scorsa Come giudica la scelta del Presidente Mattarella di affidare l’incarico a Giuseppe Conte? Molto positiva Positiva Somma giudizi positivi Negativa Molto negativa Non saprei/ci sarà modo di valutare più avanti Il sondaggio 51% 29% 76% 30% 86% 47% Somma accordo 41% 23% 57% 28% 79% 24% Somma giudizi positivi ` Promossa anche la designazione di Conte: convince il 41% degli elettori Il sondaggio Zaia: «Mi auguro che il governo ci dia l’autonomia» Il governatore del Veneto Primo Piano LAVORO, POLITICA FISCALE E IMMIGRAZIONE I TEMI SUI QUALI CI SI ASPETTA PIÙ RISPOSTE (C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 95.252.60.235 sfoglia.ilgazzettino.it

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IL FOCUS

Stanchi. Stufi. Il 76% degliitaliani è spossato dal lun-go interludio post elettora-le. Il governo di “contrat-to” tra i Cinquestelle e laLega è ritenuto giusto e ne-

cessario dalla maggioranza delPaese (51%), con un consenso insalita del 2% rispetto alla scorsasettimana (per nulla scalfito dal-le polemiche esplose intorno alcurriculum del Presidente delConsiglio incaricato).Il sì all’intesa cresce tra gli

elettori pentastellati (+8%) e trai leghisti (+5%),ma lievita anchetra gli elettori Pd (al 30%, conun+12% rispetto alla scorsa setti-mana) e tra i non collocati (47%,con un + 5%). Solo tra i suppor-ter di Berlusconi l’accordo ver-so l’intesa è in calo (-17%). Lascelta di Giuseppe Conte allaguida del primo esecutivo chepossiamo chiamare “poli-tecni-co” convince il 41% degli eletto-ri. Soddisfa la base elettoralegrillina (79%) e un po’ più fred-damente quella leghista (57%);piacemaggiormente all’elettoremedio Pd (28%), rispetto a quel-lo berlusconiano (23%). Siamo,ovviamente, alle prime valuta-zioni. Le incognite sono molte,non da ultimo quella che riguar-da la convivenza, all’internodell’esecutivo, tra un premiertecnico e una squadra politica,che contempla anche la presen-za di due leader di partito. Se so-lo il futuro saprà dirci come an-dranno le cose, per il momentoappare chiaro il quadro temati-co su cui il nuovo esecutivo sigiocherà la faccia.

I TEMIAl primo posto c’è la questionelavoro (38%): un aspetto messosotto la lente, innanzitutto, dal-la base grillina (45%). Al secon-do posto troviamo l’annoso te-ma della politica fiscale (35%).Ambito che coinvolge le basielettorali di Fi (49%) oPd (51%) esu cui si gioca parte della capaci-tà seduttiva della Lega. Al terzoposto incontriamo il problema

immigrazione (28%), su cui so-no puntati gli occhi degli eletto-ri salviniani (51%), cui non sfug-ge la centralità della politica perla sicurezza (15%). Il confrontocon l’Europa (21%) si affaccia alquarto posto nell’agenda. Un ar-gomento cui sono sensibili glielettori del Pd (31%) e, per moti-vi opposti, i supporter leghisti(21%).

IL TEMA EUROPAPiù disinteressati all’Europa so-no i pentastellati (15%), i qualipongonomaggiormente l’accen-to sulle scelte anti-casta (25%).Le pensioni sono al quinto po-sto, seguite da sicurezza e infra-strutture (che aprono il cuoredei berlusconiani, 28%). Un da-

to accomuna un po’ tutti gli elet-torati, anche quello pentastella-to: il limitato interesse alla que-stioneSudealla scuola. Il nuovoesecutivo e i comportamenti diquesti primi ottanta giorni post4 marzo, aprono fronti di rifles-sione nei diversi elettorati. Tra igrillini (30%), ad esempio, c’èqualche mal di pancia sull’al-leanza con la Lega. Per il mo-mento la flessione elettorale èminima, l’accordo sulla nascitadell’esecutivo è forte, ma per il30% degli elettori pentastellatil’intesa potrebbe configurarsicome un tradimento dello spiri-to originario di M5s. Differenteè il quadro tra gli elettori dellaLega. Solo il 3% dei supporter diSalvini giudica l’alleanza conM5s un vero e proprio tradi-mento del centrodestra. Il 91%condivideo giustifica tale intesa(il 17%, ad esempio, valuta lascelta un tradimento necessa-rio).

BLOCCHI SOCIALIIl quadro nei diversi blocchi so-ciali è in movimento, ma chispera in un facile tracollo di con-sensi dei due attori del governo,forsedeve raffreddare gli animi.Il legame dell’opinione pubbli-ca conLega eM5s segue dinami-che differenti rispetto a quelleche hanno coinvolto, nel corsodegli ultimi anni, Pd e Forza Ita-lia. I fattori che sorreggono il vo-to a Salvini e DiMaio non affon-dano le radici in un’adesioneideale,ma in un profondo sensodi disgusto verso la politica e leélite. Il bisognodi cambiamentoe il senso di disgusto sono ragio-ni sentimentali forti, capaci dimitigare, in assenza di vere enuove alternative, anche leeventuali delusioni di fronte al-la non piena realizzazione delleattese o delle promesse (ancheperché le persone sanno chenessuno può fare miracoli). Ilquadropolitico èunperpetuummobile e se, da un lato, nessunopuò dormire sugli allori (nem-meno M5s e Lega), dall’altro la-to, le prime reazioni dell’opinio-ne pubblica di fronte alle con-traddizioni dell’alleanza, mo-strano una certa impermeabili-tà verso i vecchi cliché della cri-tica governista e moderata. Ilnuovo è un percorso da costrui-re per tutti, per chi governa, maancheper chi faràopposizione.

EnzoRisso

Direttore scientificoSwg

©RIPRODUZIONERISERVATA

`Nella rilevazione Swg cresconodel 2% i favorevoli all’intesa

VENEZIA «Salvini, giustamente,difendegli interessideicittadinichecihannoscelto»: il presidentedelVeneto, il leghistaLucaZaia, aVenezia,inoccasionedellaconsegnadeipremidellaBiennalediArchitettura,hacosìcommentato lasituazionedelGoverno. «Lamaggioranzabasatasulcontrattodi governo lavora indirezionedelladifesadellamaggioranzaconcretadeidue

ramidelParlamento -harilevato - . Ilpopoloèstremato

equalcunovuoledeciderealpostosuo.Noncapiscoperchési stiaattendendo tanto».Zaiahacommentatoancheunadellefigurechepotrebberoentrarea

farpartedelnuovoesecutivo,PaoloSavona: «Misembrache il suocurriculumsia illuminante».QuantoalleattesedelVeneto,harimarcatoche le richieste

«perquantoriguarda le lineemacrosono l’economia, lasicurezzae il sociale,mentredirettamentepernoi lamadredi tutte lebattaglie restal’autonomia, riguardoacuiabbiamounprogrammachenoncambia inbaseal coloredelGoverno: siamodisposti atrattaree, subitodopoche ilGovernosarà formato».Poiaggiunge: «Miaugurochediano l’autonomia, alVenetocherappresento,manonandremolì a fare i conti con lacalcolatrice».

LA STRATEGIA

ROMA La convinzione nei gruppidi FI e FdI è che difficilmente laLega strapperà per portare ilPaese alle urne. Insomma, perdirla con le parole di La Russa,alla fine qualcuno tra Salvini eMattarella cederà il passo, «ci sa-ràunamarcia indietro».Ma Berlusconi l’opzione delle

elezioni anticipate non la esclu-de completamente. E allora hacominciato a ragionaresull’eventualità. Dipende tuttodal segretario del Carroccio: do-po essersi piegato a M5S su unpremier non eletto dai cittadini,se dovesse – questa la sua tesi -dare il via libera aministri grilli-ni nelle caselle considerate stra-tegiche (tra queste Giustizia eSviluppo) e portare avanti unprogramma pentastellato, allo-ra l’alleanza di centrodestra an-drebbe a sfasciarsi. Con il ritor-no alle urne, invece, «la coalizio-ne si ricompatterebbe immedia-tamente».E allora sul tavolo del Cavalie-

re ci sono diverse opzioni: dallalista unica con FdI e Carroccioad un soggetto politico nuovo,da un altro nome per Forza Ita-lia alla possibilità di lanciare unnuovo leader azzurro e ritagliar-si il ruolodi ‘regista’, nonostantesia tornato candidabile. In ognicaso, assicura chi haparlato conl’ex premier, l’obiettivo sarebbequello di un rilancio di una coali-zione strutturata inmaniera rin-novata e diversa. Ma al momen-to qualsiasi piano per il futuroresta sulla carta. Si attende di ca-pire quanto il giovaneMatteo ti-rerà la corda andando allo scon-tro conMattarella. C’è una rifles-sione in corso sulle prospettivedaqui ad ottobrema tuttopassa,osservano i fedelissimi dell’expresidente del Consiglio, dalbraccio di ferro tra Lega e il Ca-podello Stato.

PREOCCUPATODi sicuro Berlusconi è preoccu-pato per l’evolversi della situa-zione. Per l’aumento dellospread e per leminacce da partedelle agenzie di rating di un de-

classamento dell’Italia.Ma il ‘no-do Savona’ a detta del Cavaliererappresenta la conferma del pre-cario equilibrio sul quale si basaquesto governo, un esecutivoche - continua a sostenere l’expremier - si poggia su un asseche non si è presentato insiemeil 4 marzo e che ha messo nerosu bianco un programma nonsottoposto ai cittadini. Il giornodelle consultazioni di Conte conle forze politiche Berlusconi hanuovamente avvisato Salvini dinon consegnarsi a Di Maio, maora il leader azzurro giudica az-zardato l’irrigidimento del Car-roccio su Savona. «Ci saremmoaspettati – dice un fedelissimodell’ex premier – una difesa daparte di Matteo per un altro ot-tantenne, ovvero Berlusconi,non per un economista che nonhamai detto una parola a favoredel centrodestra. Salvini paghe-rebbe le conseguenze in primapersona se si andasse alle elezio-ni». «La crisi si avvita, serve re-sponsabilità», sottolinea l’azzur-ra Bernini. «Basta perdite di tem-po», rilanciaGelmini.

Giorgia Meloni, invece, pro-muove a pieni voti la battagliadel partito di via Bellerio perl’economista, considera il vetodella prima carica dello Stato«una nuova inaccettabile inge-renza diMattarella»: «Pur senzaaver cambiato idea sul governogiallo-verde, offriamo un con-vinto aiuto per rivendicare il di-ritto di un governo a scegliereun ministro dell’economia nonindicato da Bruxelles. L’Italia è

ancora una nazione sovrana»,afferma lapresidente di FdI.Berlusconi e Meloni sono

pronti a ritornare eventualmen-te alle urne. Ma in quel casochiederebbero a Salvini di rive-dere il “contratto” nel centrode-stra: da FI si ribadisce che non èscritto da nessuna parte che Sal-vini sarebbe il candidato pre-mierdell’alleanza.

EmilioPucci©RIPRODUZIONERISERVATA

Governo Lega-5Stelle:piace a un italiano su due

Soggetto realizzatore: SWG. Committente: autoprodotto. Metodo di rilevazione: tecnica mista con metodo CATI-CAMI e CAWICampione 1.500 soggetti maggiorenni residente in Italia. Data: tra il 23 e il 25 maggio 2018

17%

34%

51%

15%

23%

11%

+2

Medianazione

0%

29%

29%

19%

37%

15%

-17%

ForzaItalia

23%

53%

76%

12%

7%

5%

+ 5%

Lega conSalvini

14%

16%

30%

19%

43%

8%

+12%

PartitoDemocratico

42%

44%

86%

3%

6%

5%

+8%

Movimento5 stelle

11%

36%

47%

16%

20%

17%

+5%

sonoindeciso

9%

32%

41%

14%

9%

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3%

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23%

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43%

6%

52%

57%

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8%

24%

7%

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19%

9%

44%

30%

49%

79%

2%

1%

17%

1%

23%

24%

20%

2%

54%

Secondo lei, l’ipotesi di un governo Lega-MoVimento 5 Stelle è

Giusta

Auspicabile

Somma accordo

Impossibile

Sbagliata

Preferisco non rispondere

Somma accordo rispetto alla settimana scorsa

Come giudica la scelta del Presidente Mattarella di affidare l’incarico a Giuseppe Conte?

Molto positiva

Positiva

Somma giudizi positivi

Negativa

Molto negativa

Non saprei/ci sarà mododi valutare più avanti

Il sondaggio

51% 29% 76% 30% 86% 47% Somma accordo

41% 23% 57% 28% 79% 24% Somma giudizi positivi

`Promossa anche la designazionedi Conte: convince il 41% degli elettori

Il sondaggio

Zaia: «Mi auguro che il governo ci dia l’autonomia»

Il governatore del Veneto

Berlusconi: se si vota centrodestra unito

ma non è detto che sarà Salvini il leader

Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli (foto ANSA)

Giorgia Meloni

I PIANI DEGLI ALLEATIPER RECUPERAREIL CARROCCIOI SEGNALI DI MELONIALLA LEGA: SU SAVONASTIAMO CON VOI

Primo Piano

LAVORO, POLITICAFISCALEE IMMIGRAZIONEI TEMI SUI QUALICI SI ASPETTAPIÙ RISPOSTE

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www.gazzettino.itDomenica27Maggio2018

IL MATRIMONIO

VIANO (REGGIO EMIL IA) Il bacio, perla gioia dei fotografi, lo ripetonotre volte. Sempre tra gli applausidei pochi presenti, familiari eamici. GiancarloGentilini, 89 an-ni ad agosto, finalmente sposa lasua “Maria”, Maria Assunta Pa-ce, 72 anni. Un cerimonia sempli-ce,maallegra. Celebrata lontanodalla sua Treviso, a Viano, pro-vincia di Reggio Emilia, dove adaccoglierlo c’è il sindaco GiorgioBedeschi, leghista in una terra“rossa” per definizione: «Non hoscelto a caso - ride loSceriffo - hoscelto un sindaco che ha sposatoil vangelo secondo Gentilini,Dio, Patria eFamiglia».

L’ARRIVOIl tentativo di organizzare una

cerimonia discreta, riservata èovviamente naufragato. Ad at-tendere la coppia all’ingressodelpiccolo municipio c’è un ploton-cino di fotografi e giornalisti. Acui lo Sceriffo non si sottrae: «Ra-gazzi, l’amore non ha età». Parlasolo lui, raggiante come sempre.Lei non nasconde la propria feli-cità, ma lascia spazio a un mari-to straripante: «Giancarlo è diffi-cile da gestire», aveva detto allavigilia con la sicurezza di chi sa

esattamente di cosa sta parlan-do. Sono entrambi elegantissi-mi: lui arriva perprimovestitodiscuro, gardenia all’occhiello el’immancabile spilletta degli al-pini. Lei, a bordo di un’auto bian-ca, giunge dopo come si convie-ne a una sposa. Indossa un ele-gante completo rosa, in manotiene un bouquet di fiori bianchie rose. È un po’ disorientata difronte a tanto clamore, ma luirompe il ghiaccio come al solito:«Vi presento la mia futura mo-glie», proclama davanti agliobiettivi. Poi lacoppia entra inComune. E Gentilini riceve glionori di Bedeschi, amico di lun-ga data: «È una cosa meraviglio-sa avervi qui, ho sempre gover-nato il mio Comune portandoavanti i tuoi valori». Infinearrivail fatidicomomento del “sì”, pro-nunciato senza alcuna esitazio-ne sotto gli occhi dei testimoni:Antonio, il figlio dell’ex sindaco

eMauro Sanvido, figlio diMaria.Poi lo scambio delle fedi e...unastretta dimano. Quando nella sa-la si alza la richiesta “bacio, ba-cio” i due si avvicinano e se nescambianoben tre.

«NON È COUS COUS!»«Nella vita ci sonomomenti in

cui l’emozione scoppia da sola, èuna cosa naturale - dice lo Scerif-fo, raggiante - io sonounsindacoconuna scorza dura,ma sotto so-noun romantico, uno cheama ledonne e, oggi specialmente, amoMaria». All’uscita i due novellisposi sono accolti dal classicolancio di riso. Badeschi, si china,ne raccoglie un paio di chicchied esclama: «Giancarlo, ho con-trollato che non fossecous-cous», e scoppia la risata.Gentilini a quel punto non si con-tiene più. Troppa la felicità:«Grazie a tutti per questa dimo-strazione d’amore. Mi hannochiesto da tutta Italia dove misposassi. Noi volevamo fosseuna cosa intima. Qualcuno oggifa lo scoop - scherza rivolgendo-si ai giornalisti - ma forse in que-ste giornate politiche che sonoun disastro, un tocco d’amore favendere ai giornali più copie!».Nonmanca nemmeno il rito del-le foto. Giancarlo eMaria passeg-giano mano nella mano seguen-

do le indicazioni del fotografo. Enon smettono di parlare: «Bellis-simo matrimonio. E ora conti-nuiamo la nostra vita tranquilli,pensiamo ai nostri figli». Finitele incombenze, il pranzoal relais

“Borgo Cadonega”: antipastoemiliano con salumi e formaggi,risotto al parmigiano, filetto dimanzo, sacher glassata al ciocco-lato bianco decorata con fruttirossi, frutta e vini locali.Alla fineancheMaria si rilassa: «Sono feli-ce perché sta andando tutto be-ne; ho ricevuto i complimenti datutti, è una giornatabella e felice.Ho i figli, gli amici, ho l’amore:cosa devo volere di più?». Finitala festa Gentilini fa un salto a sa-lutare gli Alpini - tra cui il grup-po trevigiano di Sarmede - che,fatalità, proprio in questo finesettimana commemorano a Via-no il centenario della GrandeGuerra. In serata il ritorno a ca-sa: «ATreviso, lamiapatria».

PaoloCalia

L’AMORE Il bacio tra GiancarloGentilini e la sposa Maria.Sotto, col sindaco Bedeschi

Nordest

AL LANCIO DEL RISOL’AMICO SINDACOBEDESCHI ASSICURA:«GIANCARLO, HOCONTROLLATO CHENON FOSSE COUS-COUS»

LE PROPOSTE

JESOLO Lungomare delle Stelle aSilvio Berlusconi. Dopo la “mis-sione” aVerona del sindacoVale-rio Zoggia che lunedì scorso, as-sieme agli assessori Flavia Pastòe Alessandro Perazzolo, ha assi-stito al concerto di Jovanotti,proponendo allo stesso cantauto-re l’intitolazione di un tratto dilungomare, e poi facendo anchei nomi d Laura Pausini e Valenti-no Rossi (che avrebbe apprezza-to molto), in città è scoppiato iltoto-nome. Tra le proposte desti-nate a far discutere c’è sicura-mente quella dell’ex presidentedell’Apt, Amorino De Zotti cheha addirittura proposto l’intitola-zione di un tratto di spiaggia aSilvio Berlusconi.In alternativaDe Zotti ha anche proposto im-prenditori come Luciano Benet-ton, Leonardo Del Vecchio oRenzo Rosso: «Si tratta di im-prenditori che danno occupazio-ne e benessere agli italiani oltre-ché prestigio all’Italia. Mi piace-rebbe che venisse fatta una valu-tazione sul gradimento di questinomi». Moderata però la reazio-ne del sindaco Valerio Zoggia:«Dico di no all’intitolazione dellungomare a politici, ovviamen-tedi qualsiasi schieramento».

GiuseppeBabbo©RIPRODUZIONERISERVATA

Jesolo, Benettone Berlusconinel totonomiper il lungomare

«L’amore non ha età»Il sì di Gentilinia 88 anni per Maria`Per sposarsi lo Sceriffo sceglie un comune leghista nell’Emilia“ex rossa” e si commuove: «Amo le donne e specialmente lei»

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IL COMMENTO

TREVISO «Mi dispiace molto perla famiglia e soprattutto per labambina. Ma è una situazioneche l’anno prossimo certo nonsi ripeterà». Francesco Benazzisintetizza così gli ultimi, difficilimesi. «Abbiamo cercato di adot-tare una politica di convinci-mento più che di repressione-prosegue - in questi mesi ragio-nando al massimo con le fami-glie, siamo riusciti a recuperarecirca il 6% di genitori contrari.Non è immediato far capire allefamiglie perchè inoculare 10vaccini». Un anno zero in cui laUsl ha cercato di far adottare amolti un cambio dimentalità ra-dicale. Riuscendoci in qualchecaso, e in qualche caso no. «Loabbiamo ripetuto: rendeteviconto che la vaccinazione serve.Io sono convinto che la persua-sione possa di più della costri-zione. Chiaramente però, se re-sta questa stessa legge, dal pros-simo settembre negli asili i bam-bini non vaccinati non entreran-no». Il se è d’obbligo: si attendedi capire chedecisioni prenderàil nuovo governo. E soprattuttose confermerà quelle già vigen-ti. «Ma se le cose restano cosìnessuno potrà entrare più senon è vaccinato e non ha inizia-tounciclodi vaccinazione».

OBBLIGATORI

Quindi il caso specifico dellabimba di Treviso non potrà piùverificarsi. «Treviso applicheràla legge in maniera pedissequa,senza se e senza ma. Saremo ri-gidi ed inflessibili». Sul caso del-la famiglia trevigiana, il diretto-re dellaUsl 2 non può che ripete-re chepurtroppoquest’anno si è

cercato di entrare a regime nel-la maniera più morbida e menoimpositiva possibile. «Ma certa-mente non è stato indolore. Que-sta rivoluzione vaccinale è stataveramente sofferta. Noi abbia-mo scelto di educare alla salute.Ma dal prossimo anno nessunaderoga».

SENSIBILIZZAZIONELa risposta del direttore sani-

tario dà conto quindi del soffer-to dribbling per consentire di

concludere l’anno scolastico aibambini non in regola. Che damolti è stato visto come un esca-motage per chiudere a taralluc-ci e vino l’anno in corso, e posti-cipare il pieno divieto a settem-bre. «No, lo facciamo d’accordocon le scuole perché contiamoche qualcuno di quei 250 ci ri-pensi» aveva spiegato SandroCinquetti, direttore ServizioIgienedell’Usl 2, cheha ideato lasoluzione assieme a Fism. L’ac-cordo però si è rivelato un boo-merang - come in questo caso -per le famiglie che neimesi scor-si sono corse a vaccinare i figliper rispettare le scadenze?«Nemmeno, a queste famigliesiamo grati, ma noi abbiamol’obbligo di inseguire chi non siè vaccinato per provare a farglicambiare idea».

El.Fi

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL CASO

TREVISO Bimba sanae vaccinatama con deficit immunitario,costretta a stare a casa da scuo-la perché due bambini non vac-cinati dai genitori hanno con-tratto una malattia infettiva.Sta facendo discutere la vicen-da che vede protagonista unafamiglia trevigiana, la cui figliafrequenta un asilo del centro.Una situazione limite, che haimpedito alla piccola di fre-quentare gli ultimi mesi discuola, prendere parte alle gi-te, ai laboratori finali e alla nor-male conclusione dell’annoscolastico. E tutto perché un al-tro bambino, e poi la sua sorel-lina, entrambi non coperti dalvaccino (perchè i genitori sonocontrari), si sono ammalati.

DEFICIT IMMUNITARIO

La bambina, trevigiana, hacinque anni e un deficit immu-nitario a causa di un problema

al fegato. Per questa ragionenon può assolutamente venirein contatto con la varicella chepotrebbe rivelarsi estrema-mente pericolosa. Infatti, nono-stante sia stata regolarmentevaccinata è - purtroppo - unanon responder (questo il termi-ne clinico) e, a causa della pro-pria situazione medica, ogginon è più possibile vaccinarla.La scuola è stata messa subitoa conoscenza della particolari-tà del caso: tutta la documenta-zione è stata depositata conl’accordo di avvertire tempesti-vamente i genitori in caso di va-ricella per poter allontanare labambina dalle lezioni imme-diatamente. Il contagio dellavaricella può avvenire già tregiorni prima della comparsadelle pustole e l’incubazionedura tre settimane: il deficit dicui è affetta la bimba rischia diprovocare, nei casi più gravi, lamorte.

IL CONTAGIO

Ad inizio maggio la direzio-ne avverte che a scuola c’è uncaso di varicella. Si tratta di unbambino non vaccinato dai ge-nitori, che però frequenta rego-larmente l’istituto. La bimbadeve rimanere forzosamente acasa e perde tre settimaned’asilo. Una decina di giorni do-po, si verifica un secondo caso:

la sorellina del bambino hacontratto la varicella perchè,come il fratello, non è stata vac-cinata. In questa situazione pe-rò, la scuola, per tutelare la ra-gazzina sana, avrebbe dovutofar sospendere le lezioni ai duefratellini perchè, non essendovaccinati, era logico che l’unoavrebbe contagiato l’altra. Lapiccola sana e vaccinata deverimanere forzosamente a casaper altre tre settimane. Ma a

questo punto simobilita la soli-darietà delle famiglie dei com-pagni d’asilo che chiedono for-malmente alla direttrice di po-ter posticipare alcune attivitàfinali per non far perdere saggie laboratori di fine anno allapiccola.

LA DIREZIONEMa il gesto dei genitori si

frange contro il no dell’asilo:impossibile riorganizzare le at-

tività a causa del piano feriedelle insegnanti. Quindi la bim-ba pur essendo in regola con levaccinazioni e del tutto sana,ha perso in pratica tutta la par-te finale dell’anno, saggi e sod-disfazioni incluse, per non ri-schiare il contagio di due bam-bini non vaccinati per convin-zionedai genitori.

LE PROTESTENell’istituto trevigiano cre-

sce il malcontento a causa del-le scelte della direzione. Le fa-miglie hanno protestato per-chè ritengono discriminatorioquesto atteggiamento. Bisogne-rà infine capire se laproceduraè stata legale. La scuola ribadi-sce di aver ottemperato a tuttigli obblighi burocratici. Però,all’atto pratico, la bambina èesclusa senza alcuna colpa dal-la frequenza fino al 10 giugno.Costretta ad un quarantena for-zata nonostante sia sana e vac-cinata, mentre chi ha diffuso ilvirus - non essendo vaccinatopermotivi ideologici – frequen-ta liberamente mettendo, pe-raltro, a rischio la salute deinon responder, dei vaccinatiche possono contrarre la ma-lattia seppure in forma lieve,degli immunodepressi, degliimmunosoppressi, delle don-ne incinte, dei neonati e dellepersone più deboli in genereconmalattie autoimmunitarie,o in chemioterapia.

ElenaFilini

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL DG BENAZZI:

«ABBIAMO PUNTATO

SULLA PERSUASIONE

MA IL PROSSIMO ANNO

NON CI SARANNO

PIU’ DEROGHE»

AL TIMONE Il direttore generale dell’Usl Francesco Benazzi

Scuola e vaccini

A CAUSA

DELLA MALATTIA

SE CONTRAE

IL VIRUS

RISCHIA

DI MORIRE

STOP FORZATO La scuola è stata costretta a escludere la bambina fino alla fine delle lezioni

Ma il direttore dell’Usl assicura:«Da settembre non succederà più»

Primo Piano

In quarantena per colpa dei no vax`La piccola costretta a saltare le attività fino a fine annoI genitori protestano: «In questo modo viene discriminata»

` Bimba con deficit immunitario esclusa dalla materna:due suoi compagni, non vaccinati, hanno preso la varicella

LA PICCINA

SOFFRE

DI UN PROBLEMA

AL FEGATO

E NON RISPONDE

AL VACCINO

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XI

www.gazzettino.itDomenica27Maggio2018

` Si sta lavorando a un’altra svalutazione di azioni e immobiliIn vista del congresso dell’Acri si continua a parlare di fusioni

IL PROGETTO

TREVISO «Ci sono stati impor-tanti tagli al settore sociale. Al-la luce di questi, vanno pensatiprogetti nuovi, inclusivi, per lepersone con disabilità. Comecooperativa Ails stiamo giàportando avanti questi proget-ti, in piccolo, in viale Burchiel-lati, nel centro della città. Evorremmo allargarci all’inter-nodell’ex casermaPiave».A parlare è Erminio Bassi,

direttore della cooperativa checonta 5 sedi sparse nella Mar-ca. Si tratta di una delle realtàpiù grandi del trevigiano. Quat-tro anni fa è entrata nel percor-so di progettazione partecipa-ta per l’ex caserma avviato daCa’ Sugana. E ora ha chiesto al-la Regione l’autorizzazioneper aprire all’interno di quelcomplesso un centro diurnoper persone con disabilità da20 posti. In ballo c’è la ristrut-turazione di un pezzo dell’excaserma da circa 800 metriquadrati. L’operazione vale500mila euro. È uno dei fulcridel progetto che potrebbe fardefinitivamente decollare il re-cupero degli stabili di viaMon-terumici.Nella stessa area è sorto il

centro sociale Django. Ma sa-rebbe di fatto solo un vicino dicasa. «Come cooperativa sia-mo stati invitati a partecipareal progetto di riqualificazionedella zona. Assieme ad altre as-sociazioni abbiamo dato vita aOpenPiave, gruppo che gesti-sce gli spazi – specifica Bassi –abbiamo già presentato in Re-gione i disegni del nuovo cen-tro per persone con disabilità.Ma non c’è solamente questo.Con le famiglie della cooperati-

va abbiamo pensato a un pro-getto nell’ex caserma a più am-pio respiro, innovativo, cheprevede lavori di inclusione.Abbiamo investito parecchio eci crediamomolto. Ora stiamoattendendouna risposta».In tutto ciò le elezioni comu-

nali sono ormai imminenti.Manildo ha plasmato il percor-so di progettazione partecipa-ta. Mentre Lega e centrodestrahanno già chiarito che se ricon-quisteranno Ca’ Sugana rive-dranno le cose nell’ex casermaPiave. A cominciare propriodal centro sociale Django. Que-sto fa sorgere timori per il futu-ro? «Confidiamo nella bontàdel progetto generale e del la-voro fatto da OpenPiave», dicesibillino il direttore di Ails.Tradotto: speriamo non vengabuttato via tutto. «Il progettonasce ed è frutto della parteci-pazione della nostra cooperati-va edimolte altre associazioni,quindi non di un unico sogget-to – conclude Bassi – il percor-so è iniziato nel 2015 con loIuav. Poi come cooperative eassociazioni ci siamouniti dan-do vita a OpenPiave. È questache gestisce, progetta e riquali-fica l’area. Non il centro socia-le Django come singolo. All’in-terno di questa realtà c’è dialo-go, e anche un buon marginedi crescita».

MauroFavaro©RIPRODUZIONERISERVATA

IL CASO

TREVISO La “svalutazione control-lata” del pacchetto azionario - so-prattutto i titoli legati aUnicredit- e del patrimonio immobiliare diFondazione Cassamarca non è fi-nita. I lavori sonoancora in corsoe hanno un obiettivo preciso: ar-rivare a pesare esattamente il va-lore del patrimonio di Ca’ Spine-da comprendendo tutto, dalleazioni agli immobili, passandoper i tagli e le riorganizzazionigià in corso. «Alla fine di tutto -filtra da Ca’ Spineda - dovremmoarrivare a un patrimonio com-preso tra i 250 e i 300 milioni dieuro». Sarebbe un patrimonio ri-dotto rispetto agli oltre 400 mi-lionimessi a bilancionegli ultimianni, ma più realistico. Con circatrecentomilioni la Fondazione siposizionerebbe tra le colleghe ri-tenute di proporzioni “medie”, alnetto ovviamente di debiti e bi-lanci da aggiustare.

NECESSITÀLa cura dimagrante decisa dal

Consiglio d’Indirizzo e concretiz-zata dal cda è sicuramente drasti-ca. Ma necessaria. I prossimi bi-lanci di Ca’ Spineda dovranno ri-specchiare esattamente lo statodi salute di un ente che, da anni,preoccupa molto. E i valori chestannouscendo dalle “svalutazio-ni”, calcolate in base al “prezzo”correntedi azioni ed edifici, sonoquelli reali.Ma stanno producen-do effetti negativi come il bilan-cio in rosso per 54 milioni di eu-ro, che detta così fa impressionema che negli uffici di Ca’ Spinedanon impressiona più di tanto per-chè sannobenissimoche si tratta

di un passaggio indispensabileper arrivare ai numeri esatti. Equesta operazione prepara il ter-renoper altri sviluppi.

IL FUTUROIl primo è che solo sapendo co-

sa si ha per le mani si può pro-gramma il futuro, qualsiasi essosia. Il secondo: qualcuno lo sus-surra solo, ma la “svalutazionecontrollata” è anche il primo fon-damentale passo vero una possi-bile fusione. L’argomento è anco-ra ufficialmente tabù, soprattut-to dopo l’uscita di qualche setti-

mana fa del presidente Dino DePoli che ha escluso qualsiasi ipo-tesi del genere. Ma la questionenon è ancora chiusa. Il 7 e 8 giu-gno, a Parma, ci sarà il congressodell’Acri, l’associazione che rap-presenta le Fondazionebancarie.In quella sede si parlerà del desti-no soprattutto di quelle più pic-cole, di quelle che con più diffi-coltà hanno saputo affrontare glianni di crisi. Il discorso riguarde-rà molto da vicino FondazioneCassamarca: se dovesse uscireun invito a valutare la possibilitàdi unioni o fusioni con le sorelle

maggiori, anche a Treviso do-vranno per forza affrontare l’ar-gomento. E nulla si può fare sen-za avere i numeri esatti in mano.Anche a costo di sacrifici. E daCa’ Spineda assicurano che ope-razione come quella che ha por-tato alla “svalutazione” che tantoha influito nel bilancio consunti-vo 2017, potrebbero essere ripetu-te entro breve tempo. E su tuttoquesto si staglia, sempre, il cam-bio dei vertici, a cominciare daDe Poli, previsto per la finedell’anno.

PaoloCalia

OTTOCENTOMETRI DELLA CASERMAVERREBBERORISTRUTTURATI:L’OPERAZIONE VALE500MILA EURO

Nuovo centro riabilitativoL’Ails punta sull’ex Piave

I VERTICI Una riunione tra alcuni membri del Consiglio d’Indirizzo e del Cda di Fondazione Cassamarca

Treviso

Fondazione aggiusta i conti:patrimonio a 300 milioni

LA RASSEGNA

QUINTO «Hocreduto findall’iniziosull’importanza di creare unamanifestazione per far conosce-re e valorizzare i tipici prodottidel comparto agroalimentare diqualità attraverso un evento dico-marketing unico nel suo gene-re nellaMarca». Parole diMattiaBiancardi, presidente di “TerraTreviso”, che ierimattina ha pre-sentato nella prestigiosa villaMemoGiordani di Quinto lama-nifestazione in programma saba-to 2 edomenica 3Giugno.La terza edizione di “Terra

Treviso” è stata anticipata rispet-to all’edizione settembrina delloscorso anno avversata dal catti-vo tempo. Saranno proprio i lo-cali della settecentesca villa edelsuo magnifico parco ad ospitarela kermesse espositiva dei pro-dotti tipici del settore enogastro-nomico. «Terra Treviso - aggiun-ge Biancardi - si propone di esal-tare i prodotti tipici della terra.Siamo convinti che la Provinciadi Treviso abbia gli spazi, le ri-sorse e il titolo per esaltare le ec-cellenze dell’enogastronomia».Allemostre espositive, seguiran-no cene tema a base di carne delmaestromacellaio BrunoBasset-to, la conferenza della biologanutrizionista dottoressa Maria-concettaNicastro.«Terra Treviso - ha voluto soli-

to sottolineare IsabellaDaFornoassessore alle attività produttivee presidente di Botteghe di Quin-to - rappresentata un’opportuni-tàmolto significativaper cercaredi superare questa fase di crisiche coinvolge anche il mondo

agricolo e per rilanciare l’impor-tante settore del turismo enoga-stronomico».La terza edizione di “Terra

Treviso” riserva uno spazio par-ticolare di sicuro interesse per ibambini. La due giorni a villa aMemo Giordani avrà uno spazioriservato alla Fattoria Didatticae alle iniziative culturali. Nellamattinata di sabato 2 sarannoall’opera il gruppo Panificatoridi Treviso per insegnare al bam-bini l’arte di produrre il paneconil metodo artigianale. Alle 12 cisarà “Merenda Sanaba” offertadal gruppo di panificatori e orti-coltori quintini. Alle 12, sarà lavolta del convegno indettodall’associazione Birraismo sultema: “L’attività sulla GDO esull’acquisto e lettura consape-vole delle etichette” .Seguirà“peccato di gola” con la degusta-zione della pasta fresca fatta amano. Alle 15 la dimostrazionedell’arte di fare il gelato artigia-nale curato dal laboratorio Pio-catabarri. Alle 18 toccherà alladegustazione di vini e formaggidi qualità con Giancarlo Coghet-to. Alle 20 in villaGiordani proie-zione del film “Ciccioli-il Codicedi Marco Polo” pr iniziativa elGruppo Alcuni. Dominica 3 giu-gno torna (alle 11,30) il lavoratoridei panificatori per i più piccoli.Alle 16 sarà la volta dello WhowCooting delmacellaio BrunoBas-setto. Alle 17 l’esibizione di diMatteo Zanette intagliatore difrutta e creatore di strutture arti-stiche per buffet. A seguire la di-mostrazione di casatella trevigia-nae biscuit all’asparago. Tutte ledegustazioni sonogratuite.

NelloDuprè©RIPRODUZIONERISERVATA

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XIX

www.gazzettino.itDomenica27Maggio2018

LA MESSA di beatificazione di Giuseppe Toniolo (foto d’archivio). La comunità pievigina lo ha pregato di intercedere per il giovane

Corteo di trattori e scooter scorta il busto del Santo

VALDOBBIADENE

Un carosello di trattori per lereliquie di Sant’Antonio di Pado-va. Venerdì sera, dopo la vegliadi preghiera, dalla chiesa di SanGiovanni fino al santuario deifrati minori, nella vicina SanPietro di Barbozza, i giovani val-dobbiadenesi hanno scortato inquestomodo il busto del Santo.Nella terra del Prosecco, i ra-

gazzi hanno contribuito conquesto loro gesto alla “peregri-natio” Antoniana che si è con-clusa ieri sera, con una messacelebrata in Duomo dal vescovodella diocesi di Padova, monsi-gnorClaudioCipolla. Venerdì intanti hanno partecipato, alle 21,alla veglia nella chiesa di SanGiovanni. Guidata dal parrocodon Remo Zambon, tanti fedelie devoti hanno voluto omaggia-re le reliquie del Santo giunteper la prima volta nelle parroc-chie del vicariato di Quero e Val-dobbiadene.Lunga la processione davanti

al busto del Santo che contene-va la reliquia: molti hanno volu-

to sostarvi davanti, in silenzio,per una preghiera o per chiede-re un’intercessione, posando lamano sul busto. Giovani e anzia-ni, famiglie e bambini, hanno te-stimoniato in questi giorni la lo-ro devozione a Sant’Antonio diPadova.Per l’occasione, la comunità

valdobbiadenese ha donato aifrati minori del conventodell’Immacolata di Lourdes diSan Pietro, che hanno fatto arri-vare le reliquie, una campanache sarà issata sul campaniledella loro chiesa il 13 giugno,giornodi Sant’Antonio.

C.B.©RIPRODUZIONERISERVATA

SAN PIETRO DI FELETTO

Celebre nel mondo per il suo“Metodo Il Colle”, l’azienda vini-cola Il Colle festeggia i suoi pri-mi quarant’anni. «L’ho fondatanel 1978, facendo tesorodell’esperienza maturata damio padre emio nonno - sottoli-nea il titolare Fabio Ceschin -ma guardando avanti senza lesi-nare su ricerca e innovazione,soprattutto nella direzione del-la sostenibilità.Hopoi convintomiamoglieGianna ad affiancar-mi. Eravamo giovani e pieni del-lo stesso entusiasmo che oggianima l’ingresso in azienda deinostri tre figli».

L’AZIENDAUn’azienda di cinquemila

metri quadrati rinnovata nel2000 e dotata di un impianto diimbottigliamento in continuaevoluzione, che lavora uve pro-venienti da 120 ettari: 36 di pro-prietà, dei quali un terzo in pro-duzione biologica, e i restanticoltivati da piccoli viticoltoridel territorio, che collaborano

fedelmente da 30 o 40 anni, sot-tostando, in materia di tratta-menti e conduzionedel vigneto,al severo protocollo aziendale.Posata su un poggio dal quale sigode un panorama superbo sul-le colline del Prosecco Superio-re, l’azienda Il Colle è diventatauna solida realtà vitivinicolache, nonostante le dimensionidi tutto rispetto, conserva con idipendenti un rapporto di tipofamiliare. Vi si lavorano 20milaquintali di uva per un totale diun milione e 200 mila bottiglie,soprattutto di Prosecco, rigoro-samente prodotto utilizzando il“Metodo IlColle”.

IL FAMOSO METODOÈ una pratica che consta di

un’unica fermentazione, dal

mosto allo spumante, senza ilpassaggio per il vino base. «Iltutto con una vinificazione sen-za solfiti, se non aggiunti in bas-so dosaggio un attimo primadell’imbottigliamento - puntua-lizza Ceschin - una vinificazio-ne schietta che non utilizza in-nesti di lieviti o alchimie estra-nee all’uva Glera. Nel bicchiereportiamo così solo i più autenti-ci profumi e sentori del Prosec-co e i nostri clienti lo apprezza-no».

LA PASSIONE PER L’ARTEInoltre «come azienda - con-

clude Ceschin – abbiamo stret-to un rapporto di collaborazio-ne con il mondi dell’arte, per iltramite di Roberto Piaia, un ar-tista poliedrico con lunghi tra-scorsi all’estero». Molte operedi Piaia si possono ammirareproprio nei locali della cantinaIl Colle che domani apre le sueporte per “Cantine aperte”,evento che lo scorso anno haportato in azienda oltre 500 vi-sitatori.

GiampieroMaset©RIPRODUZIONERISERVATA

` La comunità per settimane ha pregato il Beato Tonioloe il prete ha portato una reliquia al capezzale del giovane

` Il cuore del 23enne aveva smesso di battere dopo un maloreRianimato e portato in ospedale, era in condizioni critiche

L’Antica Fieratorna il 10 e 11novembre contante novità

PIEVE DI SOLIGO

Adistanza di unmese dalma-lore e dall’improvviso arrestocardiaco, migliorano le condi-zioni di M.S. 23 anni. Le cuoremediche all’ospedale Ca’ Foncel-lo di Treviso hanno permesso aquesto giovane di uscire dalla fa-se più critica e sperare, presto,di poter fare ritorno a casa. Main questo periodo ci sono stateanche le preghiere, che la comu-nità pievigina ha intensamenterivolto al beato GiuseppeTonio-lo. «Come in altre occasioni, an-che per questo giovane abbia-mo pregato e chiesto l’interces-sione del beato Toniolo per unagrazia: ora sta meglio» testimo-nia il parroco di Pieve di Soligo,monsignor Giuseppe Nadal. Ilsacerdote, che al capezzale del23enne ha portato anche una re-liquia del beato pievigino, lastessa che venne posata sul cor-po del miracolato FrancescoBortolini, però frena: «Non par-liamo di miracolo, ma di unagrazia sì».

IL MALORENel tardo pomeriggio di do-

menica 29 aprile M.S. era allaguida della sua Polo. Stava per-correndo via Roma, a Solighet-to, quando è stato colto da unimprovvisomalore. Il suo cuoreha smessodi lì a pocodi battere.Provvidenziale l’immediato ar-rivo dell’ambulanza e dell’auto-medica: medici e infermierihanno subito avviato le mano-vre di rianimazione cardio-pol-monare abbinate al defibrillato-re.Diverse le scariche rilasciate,fino a quando il cuore è tornatoad avere un ritmo vitale. Intuba-to, il ragazzo era stato elitra-sportato al Ca’ Foncello di Trevi-so e ricoverato in rianimazione.Le sue condizioni erano moltogravi, tanto che i medici nonavevano voluto sciogliere la pro-gnosi.

DEVOZIONE E PREGHIERENei giorni a seguire, la comu-

nitàdi fedeli delDuomodiPievedi Soligo, parrocchia in cui la fa-miglia del giovane èmolto cono-sciuta e attiva, si è subita rivoltaal beato Giuseppe Toniolo, lecui tomba si trova proprio all’in-terno della chiesa pievigina.All’economista e sociologo, di

cui quest’anno ricorre il cente-nario della morte, sono state ri-volte numerose preghiere e in-vocazioni.

LA RELIQUIADon Giuseppe, che custodi-

sce una reliquia del Toniolo, co-sì come dodici anni fa venne fat-toper ilmiracolatoBortolini, hadeciso di posarla sul corpo de23enne. «Ho portato la reliquia,un pezzo di coperta che il Tonio-lo teneva sulle gambe, al capez-zale del giovane – racconta donGiuseppe –, come quella voltacon Bortolini, che si risvegliòdal coma,miracolo che venne ri-conosciuto e chedette avvio allabeatificazione del Toniolo. APieve di Soligo preghiamo sem-pre il beato perché interceda sutante grazie e anche questa èunagrazia».Tanti gli attestati divicinanza che in questo mese lafamiglia del giovane ha potutoricevere da tutta la comunità.Ora tutti tifano per il 23enne, af-finché possa fare presto ritornoa casa. Difficile poter dire se sisia trattato di unmiracolo ome-no. Certa è la tanta devozioneche oggi si respira a Pieve di So-ligo per il beato Toniolo. Tra die-ci giorni, il 7 giugno, ricorrerà ildodicesimo anniversariodell’avvenutomiracolo per Bor-tolini, che sarà ricordato conunamessa celebrata alle 18.30.

ClaudiaBorsoi

DEVOZIONE Fedeli in fila nella chiesa di S. Giovanni per le reliquie di Sant’Antonio poi il corteo di trattori

` I giovani hannocontribuito così allaperegrinatio Antoniana

DON GIUSEPPE: «UN PEZZODELLA SUA COPERTA»È LA STESSA CHE VENNEPORTATA A BORTOLINI:ALLORA LA CHIESARICONOBBE IL MIRACOLO

PievediSoligo Valdobbiadene SantaLucia

La cantina Il Colle festeggia 40 anni«La nostra è una vinificazione schietta»

Migliora dopo l’infarto: «È una grazia»

SANTA LUCIA DI PIAVE

La rievocazione storicadell’Antica Fiera si terrà quest’an-no il 10 e 11 novembre. Il program-ma di iniziative, che partirannogià ad ottobre, è stato presentatovenerdì sera. L’edizione2018 saràdedicata ai condottieri medievalied avrà come titolo “Clangore diarmi nei campi di battaglia: con-dottieri medievali o predoni sen-za scrupoli?”. Ilmercatomedieva-le si dislocherà anche tra le due fi-lande ed i giorni della rievocazio-ne saranno ricchi di novità: nuovigruppi per gli spettacoli, nuovi ar-tigiani, ulteriore ampliamentodelle barriere finalizzate all’isola-mento visivo del campo, realizza-zione di nuove botteghe con ma-teriale di recupero, nuovi costu-mi e personaggi, doppio spettaco-lo finale. L’Antica Fiera di SantaLucia conferma, anche per que-st’anno, i laboratori sul riciclodella carta realizzati in collabora-zione con Savno con l’obiettivo disensibilizzare oltre 2.500 studen-ti della provincia al corretto rici-clo. Confermata anche la collabo-razionecon le realtà commercialie produttive del territorio comu-nale edintorni che ospiteranno leserate a tema dal 19 ottobre. Sonooltre quaranta le realtà che si im-pegnano per supportare l’AnticaFiera su più fronti. Dal 19 ottobresarà un susseguirsi di eventi inavvicinamento alla rievocazionestorica, conconferenze storiche eappuntamenti musicali. Perquanto riguarda i concerti, imper-dibile l’appuntamento di sabato10 novembre in filanda con “Or-chestra Sio”. Il 10 novembre, in fi-landa, si apriranno le mostre de-dicate all’arte della carta, all’in-venzione della stampa, all’am-biente della cartiera, alla lavora-zione del vetro, alla pittura, aimo-saici e alle armi. In occasione dei21 anni di attività, l’Antica Fieraconclude inoltre il progetto, incollaborazione con la scuoladell’infanzia Camerotto e la casasoggiorno Divina Provvidenza,“Generazioni in Antica Fiera”.Confermati il concorso europeo“Scrivere ilMedioevo” e quello fo-tografico “Obiettivo Medioevo”.Particolare attenzione è dedicataai camperisti con servizi ed inizia-tive a loro rivolte (il programmacompleto è su www.anticafiera-santalucia.com).

ElisaGiraud

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