Camping Management n. 22

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P E R I O D I C O D E L L A F A I T A F E D E R C A M P I N G Poste Italiane SPA - Sped. Abb. Postale DL 353/2003 (conv. INL. 27/02/2004, nª 46) ART.1 comma 1 DCB ROMA •Gennaio - Marzo 2013 UMBRIA REGIONE OSPITALE, ANCHE TROPPO IL MONDO DEL WEB E DELL’E-COMMERCE NOTIFICA DEGLI ALLOGGIATI. IL RICORSO DELLA FEDERAZIONE ANNO VII N. 22

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Pubblicazione della Faita Federcamping indirizzata ai proprietari e gestori dei camping

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CAMPING MANAGEMENT :SOMMARIO

Consideriamo insieme la situazione economica chesi è consolidata nell’ultimo quinquennio. Tutti

gli indicatori espongono un segno negativo, l’econo-mia nazionale e quella dell’area euro sono in recessio-ne, per quel che ci riguarda si tratta di stagnazione,non ci sono segnali di ripresa per il breve periodo. Unquadro duro e sconfortante al quale dobbiamo, nostromalgrado, aggiungere una incertezza politica ed unalatitanza amministrativa senza precedenti nella storiadel nostro Paese.Questo lo scenario nel quale le imprese dovranno muo-versi per tentare di sopravvivere e realizzare i loroobiettivi. Si tratta di un impegno difficile e dal qualetuttavia non possiamo esimerci, del resto non sempresi ha la fortuna di navigare in acque calme e fare l’im-

prenditore significa anche saper affrontare le crisi.L’open air può distinguersi, ancora una volta, in un pa-norama che vede il turismo in crisi per tutte le altremodalità. Per farlo è necessario comprendere come econ quali mezzi possiamo far fronte alla crisi e, soprat-tutto, come rilanciare e sviluppare la nostra offerta.Credo che più di ogni altra cosa sarà importante chesi formi una nuova mentalità d’impresa, con managere proprietari orientati a catturare e fidelizzare nuovefasce e segmenti di domanda. Occorrerà, per questoscopo, affinare e mettere in campo strumenti di mar-keting efficaci e non velleitari, pratici e relativamen-te economici, flessibili e penetranti. Sono disponibi-

5 BAIA DEGLI ARANCI, DI PADRE IN FIGLIOdi Pietro Licciardi

8 UMBRIA REGIONE OSPITALE, AN-CHE TROPPOdi Pietro Licciardi

11 BORGHI ANTICHI, L’ASSO NELLA-MANICA DELL’UMBRIA a cura di Pietro Licciardi

17 IL SIPAC SI CONFERMA E PREPARALA III EDIZIONE

19 L’INNOVAZIONE NEL TURISMO ALL’ARIA APERTA

21 IL MONDO DEL WEB E DELL’E-COMMERCE

23 IL TURISMO DEI CAMPEGGI E DEIVILLAGGI IN ITALIAa cura di Pietro Licciardi

25 LE PROSPETTIVE DEL MERCATODELLE COSTRUZIONI IN ITALIA

27 NOTIFICA DEGLI ALLOGGIATI. IL RICORSO DELLA FEDERAZIONE

29 ARRIVA LA TARES, ECCO A COSA FARE ATTENZIONE

32 LE GUIDE ADAC, UNA BUSSOLANEL MONDO OPEN AIROlaf Zwingenberger

33 CMC 2.0, PREFABBRICATI DA TRE GENERAZIONI Filippo Gentile

36 PULINGROSS, LEADER DEL PULITO

39 TRA VECCHIO E NUOVOREDDITOMETROa cura di Maurizio Fantaccione

FAITA FEDERCAMPING

Via Cola di Rienzo, 28500193 Roma

tel. 06 32111043 - fax 06 3200830www. faita.it

Autorizzazione del Tribunale di Roman. 363/2006 del 29/09/2006

Direttore responsabile:Salvatore Vingiani

Redazione:Nicolcarlo GenovesePietro LicciardiAndrea Spezzigu

Produzione e pubblicità:Contatto Comunicazione e Marketing s.r.l.Via Apuania, 5 - 00162 Roma Tel. 06 97616025 - Fax 06 97616034cell. 3355774176

Progetto grafico:Emilio [email protected]

Impaginazione:Format Roma s.r.l.www.formatvisual.com

Stampa:Graphiscalve SpA

Finito di stampareMaggio 2013

Maurizio Vianello

continua a pag.7

CAMPING MANAGEMENT :EDITORIALE

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Stefano Martucci è il titolare delVillage & Camping Baia degliAranci a Vieste, in provincia di

Foggia. Immerso in un grande parcoverde di undici ettari, il villaggio ecamping offre ai suoi ospiti piazzoleattrezzate per camper, tende e roulot-te, confortevoli monolocali e appar-tamenti di due o tre stanze oltre aduna serie di servizi che vanno dalla pi-scina, al minimarket, al ristorante epizzeria all’animazione per grandi epiccini e addirittura un hotel.Fondatore di Baia degli Aranci è sta-to il padre del signor Martucci, cheall’inizio degli anni Settanta del seco-lo scorso ha avviato l’attività in que-sto meraviglioso angolo di Puglia, di-ventato celebre per il suo mare e i pae-saggi ancora quasi selvaggi che il

Gargano riserva ai suoi visitatori.Stefano è cresciuto così assieme al-l’azienda di famiglia, «vivendola in-tensamente, dapprima con la spensie-ratezza di un bambino, poi col passa-re degli anni con maggiore coinvolgi-mento, passando dai primi lavoretti,fatti per gioco, alla gestione vera e pro-pria di interi settori» come lui stessoci dice.Se chiediamo a questo imprenditorequali sono state le tappe fondamenta-li della sua carriera rimane un po’ pen-sieroso, poi confessa: «a questa doman-da è difficile rispondere, perché i mo-menti memorabili, quelli che col sen-no di poi ti rendi conto che sono pun-ti di svolta, sono stati tanti. Ricordoquando, per via dell’erosione dellaspiaggia, abbiamo deciso di dotare il

campeggio della piscina. Nei primi an-ni Ottanta era un fatto mirabolante,nonché un investimento non di pococonto». Così da un evento che pote-va mettere seriamente in forse la so-pravvivenza del campeggio è scaturi-ta una innovazione che ha rilanciatol’azienda. Ma molte altre sono state letappe di quella costante evoluzioneche ha trasformato il camping nell’at-tuale moderna ed efficiente strutturaricettiva, frutto della sapienza impren-ditoriale dei Martucci, i quali hannosaputo far evolvere la loro impresa se-guendo i desideri e i gusti del merca-to. «Così abbiamo iniziato ad affian-care all’offerta di piazzole per tende ecamper quella di bungalow e villini»,prosegue Stefano, «ed abbiamo miglio-rato anche gli spazi comuni, costruen-

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BAIA DEGLI ARANCI, DI PADRE IN FIGLIO

di Pietro Licciardi

NATO 40 ANNI FA IL CAMPING SI È EVOLUTOSULLA SPINTA DEL MERCATO DIVENTANDO UNVILLAGGIO DI QUALITÀ

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do un nuovo bar ristorante più bello egrande, poi l’anfiteatro, la palestra. Lacrescita comunque è soprattutto a li-vello dei servizi erogati. La progressi-va affermazione come villaggio addi-rittura la nascita dell’hotel i Melograniall’interno dell’azienda storica ha de-cisamente accelerato lo sviluppo deiservizi offerti».Tuttavia c’è qualcosa che ha segnatopiù di altro la storia imprenditorialedi Stefano Martucci: la presidenza delconsorzio turistico locale. «Per me chesono fondamentalmente un timidoquella esperienza è stata una grandepalestra di vita», confessa, «e non po-tete immaginare quanto sia stato du-ro per me dover parlare in pubblico,confrontarmi quotidianamente conproblemi: dagli scontri con una buro-crazia ottusa e inefficiente alla neces-sità di far capire ai colleghi che solofacendo fronte comune potevamo es-sere presi sul serio dagli interlocutoriabituali, che per noi imprenditori tu-ristici sono le pubbliche amministra-zioni, i tour operator, i clienti».Tuttavia se potesse tornare indietro

Martucci rifarebbe tutto, senza rinne-gare niente della sua ormai lunga vi-ta professionale e imprenditoriale.«Certo, tutti sbagliamo, è intrinseconella natura umana essere fallibili»,dice, «ma per mia fortuna, e anchegrazie alla mia naturale prudenza, nonsono mai incappato in scelte clamo-rosamente sbagliate, al punto da do-ver avere grandi rimpianti». Ancheper questo motivo Stefano Martuccinon si sente un pioniere e neppure unvisionario. Abituato a soppesare e va-lutare ogni sua azione - «non dimen-tico mai che ho la responsabilità diuna azienda che non è soltanto miama appartiene a tutta la famiglia», sot-tolinea – raramente, forse mai, ha pre-so decisioni senza coinvolgere altrepersone dello staff. In ogni caso sonosempre stati i clienti a “guidare” inqualche modo la crescita dell’impre-sa, imponendo con il loro stile di vi-ta, che si è andato man mano ade-guando ai tempi e ai progressi tecno-logici e di costume, ristrutturazioni enuovi servizi; anche se «il tempo dirisposta, di adeguamento al nuovo,

non può essere eterno, perché altri-menti si rischia di perdere la propriaclientela, anche quella più affeziona-ta!»Pensando al futuro il proprietario egestore della Baia degli Aranci è sicu-ro che non cesserà la richiesta di sem-pre maggiore comodità e servizi diqualità. Ormai sono definitivamentetramontati i tempi degli esordi, quan-do la vacanza in campeggio era sino-nimo di vita spartana, libera e un po’selvaggia; quando anche dal punto divista imprenditoriale tutto era moltosemplice. «La gente viveva pratica-mente tutto il giorno in costume dabagno e maglietta», ricorda Martucci,«ed anche le famiglie venivano nellaclassica canadese. Ora la tenda cana-dese è quasi scomparsa ed anche rou-lotte e camper hanno aria condizio-nata, forno elettrico e tv satellitare».Ma ad esser diventato più complessoe difficile è anche il mestiere del ge-store di camping e, guarda un po’, acausa della burocrazia; almeno secon-do l’esperienza del nostro imprendi-tore il quale si chiede: «Dove sono fi-

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nite tutte le iniziative come gli spor-telli unici, che dovevano semplifica-re la nostra vita?». E pensare che laPuglia e il Gargano possono dare an-cora molto al nostro turismo, poten-do contare su paesaggi mozzafiato, unclima favorevole e innumerevoli bel-lezze artistiche. Soprattutto tenendoconto del fatto che nell’attuale con-giuntura economica, particolarmen-te sfavorevole per il nostro paese, nes-suno si può permettere il lusso di but-tare via niente. Come ricorda Martucci «Si intrave-dono i primi segnali di ripresa; anco-ra timidi ma cominciano. Certo, cre-do che ci sarà un ripensamento dimolte abitudini di consumismo oggidiventate eccessive ma la vacanza or-mai è un bisogno primario, cui si ri-nuncia difficilmente e solo in caso direale difficoltà. Il bisogno di ricaricar-si, di “cambiare aria”, non è un capric-cio, ma una reale necessità». Proprioper questo, almeno per quanto riguar-da la Puglia, sarebbe opportuno che«la politica regionale si confrontassemaggiormente con la realtà con cui siscontrano le piccole imprese e pren-desse atto che la commercializzazionedel prodotto turistico ignora le rigideclassificazioni normative».

Invece alla politica nazionale il no-stro imprenditore cosa chiede? «Diaprire gli occhi e guardare come stadavvero l’Italia. Di comprendere chele piccole imprese sono sempre statela nostra forza ma che troppo spessosono state ridotte allo stremo, tra con-giuntura economica e tassazione sel-vaggia. La politica nazionale deve ren-dersi conto che per le piccole impre-se non esiste la possibilità di cassa in-tegrazione e che è necessario pensareed attuare politiche di sostegno e svi-luppo, se si vuole che l’Italia riparta».In ogni caso, conclude Stefano

Martucci, «L’associazionismo ha unruolo importante di sostegno al setto-re, potendo favorire la crescita im-prenditoriale e il confronto tra perso-ne ed idee. Tutti dovrebbero parteci-pare attivamente e ne trarrebberogrande vantaggio, personalmente ecome imprese. Perché attraverso le as-sociazioni di categoria si possono tro-vare soluzioni a problemi che per l’im-prenditore singolo sono quasi insor-montabili. È un fatto, come dire, difare massa critica, di seguire l’adagio,vecchio ma sempre valido, secondo ilquale l’unione fa la forza».

li, bisogna imparare soltanto a cono-scerli ed utilizzarli meglio e su scale

più ampie. Si chiamano booking on line e promozione suisocial networks ed ormai quasi in ogni regione esistonoaziende in grado di gestirli ed applicarli alle esigenze delnostro settore. C’è poi la risorsa rappresentata dai touroperators, invisa a molte imprese per la limitazione deimargini di profitto che impone e per la rigidità degli stan-dard richiesti, ma mi sembra che si tratti di forche cau-dine comode e tollerabili se si considera il vantaggio diassicurare un fatturato ed una operatività in tempi di in-certezza.Migliorare l’offerta, diversificarla e modellarla sulle esi-genze della clientela è un’altra freccia al nostro arco; ser-vono investimenti sia di capitale che di management maè un passaggio obbligato se vogliamo che le imprese con-servino la loro competitività sul piano interno ed inter-nazionale.Infine si può e si deve razionalizzare i costi di gestione edi approvvigionamento delle strutture, in questo ci pos-sono soccorrere strumenti volontari quali i gruppi di ac-

quisto o politiche di settore come il comarketing o la pro-mozione territoriale mirata ed efficace. Tutte queste co-se la Federazione le conosce e le propone alle imprese datempo, l’ultima occasione è stata a Padova al SIPAC. Cicrediamo tanto da considerare le fiere professionali digran lunga più utili di rassegne generiche e generaliste,spesso autoreferenti fino al limite di esprimere una me-ra “liturgia della promozione” nella quale il mezzo diven-ta più importante del fine. Puntiamo con convinzione in questa direzione impegnan-doci a favorire la crescita di appuntamenti che offrano al-le imprese l’occasione di interagire con gli imprenditori edi rappresentanti di ciascuno dei settori che ho indicato so-pra. Ovviamente l’ultima e definitiva parola spetta all’im-prenditore, sarà solo lui, infatti, a determinare con la suapresenza e partecipazione il successo ed il futuro di mani-festazioni quali quelle messe in campo da FAITA-FederCamping nell’ultimo biennio. Il dovere dellaFederazione, a mio giudizio, è fare proposte e creare oppor-tunità , quello delle imprese è giudicarle e coglierle secon-do la sensibilità e la capacità di ciascuno.

segue da pag.3

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«LA PROGRESSIVAAFFERMAZIONE COMEVILLAGGIO EDADDIRITTURA LANASCITA DELL’HOTEL I MELOGRANIALL’INTERNODELL’AZIENDA STORICAHA DECISAMENTEACCELERATO LOSVILUPPO DEI SERVIZIOFFERTI».

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Su questa rivista abbiamo avutomodo più volte di lamentare ladistanza tra il mondo dell’im-

presa e gli amministratori pubblici, iquali non sembrano voler compren-dere le potenzialità dell’open air peril turismo e l’economia, a comincia-re da quella locale. Ciò è fonte di in-numerevoli difficoltà per i proprieta-ri e i gestori di campeggi che hannola necessità di competere in un mer-cato dinamico e volubile, che nonconosce i tempi della burocrazia edella politica. Questa volta è l’Umbria ad esporreil proprio cahiers de doléances, attra-verso le parole del presidente regio-

nale della Faita, Monica Migliorati,la quale entra subito nel merito la-mentando come le aree di sosta peri camper e motorhome nella regionesuperino di gran lunga i posti dispo-nibili nei campeggi, senza contare ilfatto che in molti comuni la sosta deimezzi non è regolamentata. Facilecomprendere come ciò, soprattuttodurante i weekend e i ponti festivi,comporti una “invasione” di mezzi,che occupano aree e slarghi sui qua-li si fa tranquillamente campeggio.«Il fatto è», dice la presidente dellaFaita umbra, «che tutti questi cam-peristi pretendono poi di scaricare iloro reflui nei nostri campeggi pagan-

do non più di cinque euro, una cifrache non copre neppure i costi di smal-timento e la tassa comunale». La Fai-ta alcuni anni fa ha elaborato unabozza di regolamento che ha sotto-posto ai principali comuni dell’Um-bria, ma ancora oggi non c’è stata al-cuna risposta.«Noi non siamo contro i camper».Precisa Monica Migliorati, «ma chie-diamo che non si consenta la sosta“selvaggia” dei mezzi in aree sprov-viste di servizi. Nonostante la modi-fica alla legislazione turistica e nono-stante le pressioni alle varie ammi-nistrazioni a tutt’oggi poco è cambia-to». Eppure i proprietari e i gestori dicamping e villaggi hanno manifesta-to più volte la volontà di fare del-l’Umbria una regione ospitale per icamperisti e i campeggiatori in gene-re, che possono rappresentare unafonte di guadagno per gli stessi co-muni. Senza contare l’evidente di-sparità che la sosta libera e non re-golamentata introduce tra gli stessituristi. Come sottolinea la presiden-te della Faita, nel caso i comuni in-troducessero la tassa di soggiorno an-che per i turisti dell’open air questacolpirebbe soltanto i clienti dei cam-ping e non coloro che usufruisconodelle piazzole attrezzate, ma non so-no entrambi turisti?Altra questione aperta è quella del-le case mobili. L’Umbria è probabil-mente l’unica regione italiana ad averottenuto di poter occupare con mo-duli abitativi su ruote fino al 69% del-le piazzole autorizzate, definendo ta-li strutture camping village; però, no-nostante la legge regionale per il tu-rismo definisca tali moduli “mobili”la normativa urbanistica dei singoli

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UMBRIA REGIONE OSPITALE, ANCHE TROPPO

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LE DIFFICOLTÀ DEGLIIMPRENDITORI UMBRI NELRACCONTO DEL PRESIDENTE FAITAMONICA MIGLIORATI

di Pietro Licciardi

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comuni chiede la concessione edili-zia per l’istallazione dei mezzi. Comefa notare Migliorati «secondo i pro-grammi di finanziamento dell’offer-ta turistica gli allestimenti su ruotevengono definiti “mobili” e dunquenon beneficiano di alcuna agevola-zione economica, il che, a parer mio,è una evidente contraddizione di ter-mini». Insomma è il solito parados-so: in Italia uffici diversi di una stes-sa struttura pubblica riescono a par-lare lingue differenti, a scapito dellacoerenza e creando enorme confusio-ne. E quel che è peggio mettendo inquesto modo sabbia negli ingranag-gi dell’unica “industria” che ancoratira: il turismo, e che può ancora fa-re da volano per lo sviluppo. «L’ospitalità si basa ormai su questedue forme di alloggio: camper e mo-bilhome» prosegue la presidente del-la Faita, «la tenda e il caravan stan-no scomparendo, soprattutto nellanostra regione, e siamo tutti obbliga-ti a fare i conti con questa realtà. Noigestori dobbiamo fornire aree attrez-zate e strutture adeguate alla richie-sta di mercato ma anche le istituzio-

ni, a tutti i livelli, hanno il dovere dinon creare inutili impedimenti o, peg-gio, di favorire forme di concorrenzasleale. Tanto più che in questi anni itributi comunali sono diventati sem-pre più gravosi e quasi insostenibiliper le nostre aziende»Ma secondo la presidente Migliora-ti un’ultima questione pesa sempredi più sull’open air: l’essere conside-rato un settore “extralberghiero” «untermine», dice, «che non rispetta lediverse tipologie di ospitalità checomprende, anche il campeggio. Ilcamping ormai non è affatto “com-plementare” all’hotel, sia sul pianodei comfort che su quello dei servizi.Anzi, in molte zone è diventata laprincipale forma di ospitalità, con unnumero di posti letto più che doppiorispetto all’alberghiero». La rappre-sentante della Faita umbra cita alcu-ni fatti per spiegare meglio il concet-to. Il nuovo piano strategico dell’Enit,presentato a ridosso delle elezioni po-litiche, cita sempre il settore alber-ghiero, la ristorazione, i trasporti mamai l’extralberghiero: «Ricordo chein Italia gli esercizi alberghieri sono

circa 30.000 mentre gli esercizi defi-niti complementari 110.000 e questiultimi coprono l’80% dell’intera ri-cettività del nostra paese sicuramen-te perché rispondono meglio al mer-cato. L’incidenza in Umbria del set-tore alberghiero è addirittura del 30%figuriamoci!» Un altro fatto riguar-da la permanenza: 6 giorni la medianelle strutture “extra”, quasi il dop-pio degli hotel. Ciò significa che èproprio il cosiddetto extralberghie-ro, e quindi anche i camper e i vil-laggi, che procurano le maggiori ri-cadute dirette nel territorio dei flus-si turistici. Analogamente sono pro-prio queste strutture che generanol’82,4% dei contratti stagionali a tem-po determinato. Insomma i dati par-lano da soli e, conclude Monica Mi-gliorati, «è veramente incomprensi-bile come non si cerchi di risolvere iproblemi del nostro settore ma, an-zi, si continui a non rendersi contodelle potenzialità insite nel turismocreando sempre nuove difficoltà a chipotrebbe fare ancora di più per l’eco-nomia di questa regione e dell’inte-ro Paese».

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“LE AREE DI SOSTA PER I CAMPER E MOTORHOME NELLA REGIONE SUPERANO DI GRAN LUNGA I POSTI DISPONIBILI NEI CAMPEGGI

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CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

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Il turismo umbro sta ancora attra-versando un periodo di crisi dovu-ta alla stagnazione economica in-

ternazionale che ha cominciato a farsentire i suoi effetti fin dalla secondametà del 2007, interrompendo un trendpositivo che aveva portato, l’anno pre-cedente, a superare i sei milioni di pre-senze. Crisi resa ancora più pesantedalla vera e propria recessione del-l’economia italiana che associata aduna irresponsabile pressione fiscale hafalcidiato i redditi e la capacità di spe-sa degli italiani facendo inoltre lievi-tare la disoccupazione. La speranza èche la ripresa sul piano internaziona-le possa portare un maggior numerodi stranieri in questa regione. Speran-za suffragata dall’analisi sui dati degliarrivi internazionali del World tou-rism organization (Unwto) che nel

2010 ha registrato rispetto all’annoprecedente un miglioramento mediodegli arrivi di turisti del 6,6%, anchese l’Europa non è riuscita a recupera-re rispetto al 2008.Nonostante i dati non esaltanti tut-tavia l’offerta umbra – secondo il Rap-porto annuale 2010 stilato dalla Di-rezione regionale sviluppo economi-co e attività produttive - è costante-mente aumentata, soprattutto nel set-tore extralberghiero, dove l’incremen-to nel 2010, rispetto al 2008, è statodel 13,10% nel numero degli esercizie del 6,69% nel numero dei posti let-to. Una scommessa sul futuro che sem-brerebbe poter essere vincente dal mo-mento che già nel periodo Gennaio-Giugno 2011 è stato registrato un au-mento di arrivi e presenze rispetto al-lo stesso periodo dell’anno preceden-

te rispettivamente del 6,37% e 5,96%;anche se tale ripresa non ha benefi-ciato tutti i comprensori turistici del-la regione. Il comprensorio del Trasi-meno e del ternano ad esempio han-no risentito in maniera più marcatadel calo di arrivi e presenze di conna-zionali.I dati ufficiali del 2012 fanno inveceregistrare 2.193.305 arrivi e 5.957.628presenze turistiche, con una riduzio-ne minima degli arrivi (- 1,19) e del-le presenze (-2,78) rispetto al 2011 se-condo il quadro dell’andamento turi-stico in Umbria rilevato dal servizioturismo e promozione integrata dellaRegione, che nei prossimi giorni pub-blicherà tutti i dati riguardanti i flus-si turistici umbri nel portale istituzio-nale www.turismo.regione.umbria.it.«E’ evidente, come la crisi economi-ca ha prodotto un rilevante impattosugli italiani che costituiscono il pri-mo mercato del turismo in Umbria»,ha commentato l’assessore regionaleal turismo Fabrizio Bracco, il quale harilevato anche come nel 2012, tenu-to conto dell’inflazione, il potere diacquisto delle famiglie si è ridotto no-tevolmente rispetto all’anno prece-dente facendo segnare il dato peggio-re dal 2000. Una dato allarmante sesi considera che il 71% degli arrivi edil 63,5% delle presenze turistiche inregione sono di italiani. Ma se il flus-so degli stranieri è rimasto sostanzial-mente stabile negli arrivi, con un in-cremento del 2% nelle presenze, re-sta la preoccupazione per il futuro con-siderata la flessione del potere di ac-quisto del 3,5% rispetto al 2011 rile-vata dall’Istat unita ad una propensio-ne al risparmio delle famiglie italianepari all’8,1%, che rappresenta il dato

BORGHI ANTICHI, L’ASSO NELLA MANICADELL’UMBRIA

a cura di Pietro Licciardi

UN PATRIMONIO DA VALORIZZAREPER ATTIRARE GLI STRANIERI

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peggiore dal 1999. Consolante, sempre per l’assessoreBracco, il fatto che a fronte di un crol-lo del numero di italiani che quest’an-no è andato in vacanza: -22,2% ov-vero solo uno su tre secondo Feder-consumatori, in Umbria l’andamen-to è stato decisamente migliore rispet-to a quello medio nazionale Per quan-to riguarda il turismo straniero il 2012si è chiuso con dati molto significati-vi per i flussi provenienti dall’Olanda(+ 2,28 negli arrivi e +9,40% nellepresenze), dalla Germania (+5,80% e+4,70%), dal Belgio (+8,58% e+11,37%), dalla Cina (+17,20% e+19,24%), dai paesi scandinavi, dal-l’India e dalla Turchia. Stabili i flussida Francia, Regno Unito e Stati Uni-ti.Per quanto riguarda i singoli settori,le strutture alberghiere hanno fattoregistrare il 68 per cento di arrivi ri-spetto al totale ed il 51 per cento dipresenze. Nel 2011 il rapporto era del70% negli arrivi e del 52,3 nelle pre-senze. E’ andata meglio invece nellestrutture extralberghiere che hanno

migliorato sia negli arrivi (+2,04) de-gli italiani, ma con un calo nelle pre-senze del 4,05 per cento, sia negli ar-rivi (+ 6 per cento) e nelle presenze(+5,50) degli stranieri. In totale dun-que nelle strutture extralberghiere siè registrato un aumento del 3,15 percento degli arrivi ed un calo lievissi-mo dello 0,18 nelle presenze. Per quanto riguarda i territori, è an-data bene all’alta valle del Tevere, cre-sciuta sia negli arrivi (+5,40) che nel-le presenze(+9,63), seguita da Spole-to con il 4,21 in più negli arrivi ed il3,20 nelle presenze e Orvieto(+0,95arrivi e +1.68 presenze).Ma, al di là dei freddi dati statistici,su che tipo di turismo può contarel’Umbria? Senz’altro sul quello cultu-rale, poiché il 68% dei suoi visitatoriè attirato soprattutto dalle città e bor-ghi d’arte, dai musei e dalle chiese eproprio a questo turismo è stata riser-vata dalla Regione una delle dotazio-ni finanziarie più significative. Rispet-to alle regioni leader, Lazio e Tosca-na, le città umbre sono posizionate ab-bastanza bene, riuscendo a vendere le

proprie camere in percentuale analo-ga a quella di queste due regioni rea-lizzando anche una sostanziale tenu-ta nel periodo invernale (25-30% del-le camere disponibili da Gennaio aMarzo). Purtroppo oltre il 60% del to-tale è costituito da italiani e ciò rap-presenta una incognita nell’attualecontinuo peggioramento delle condi-zioni economiche, a fronte di un po-co più del 30% di stranieri. Comun-que il turismo culturale si identificaper gli uni e gli altri con una serie dimotivazioni di vacanza che compren-dono non soltanto l’interesse per il pa-trimonio artistico e monumentale maanche l’enogastronomia, il folclore ele tradizioni religiose. Cattedrali e luo-ghi dello spirito in particolare risulta-no tra i più visitati durante la vacan-za.Sempre secondo il Rapporto annuale2010 la maggior parte degli stranieriche arrivano in Umbria desidera ve-dere cose nuove, non solo bellezze ar-tistiche ma anche naturalistiche(31,5%) con un 11,7% che cerca an-che riposo e relax. La decisione di vi-

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sitare l’Umbria è influenzata da ami-ci e conoscenti ma internet è un ca-nale fondamentale nel circa 30% deicasi, tanto più che oltre il 70% dei vi-sitatori organizza la vacanza in formaautonoma, mentre agenzie e tour ope-rator organizzano un 27% dei viaggia-tori. Positiva l’alta soddisfazione rile-vata per l’esperienza di vacanza effet-tuata, soprattutto grazie alla qualitàdel cibo, all’ospitalità offerta dalle per-sone del luogo, al valore dell’offertaculturale e alla disponibilità di una re-te di informazioni turistiche che aiu-tano i visitatori a orientarsi e muover-si sul territorio. Nel tentativo di valorizzare da un la-to la propensione al viaggio culturalee dall’altro di ampliare l’offerta turi-stica la Regione Umbria si è impegna-ta in un progetto interregionale dedi-cato alla ricerca, alla promozione, al-la identificazione e alla promozione diitinerari etruschi denominato “Terredegli Etruschi” di cui capofila è statala Regione Toscana. Tale progetto èstato considerato una risorsa impor-tante per collegare tra loro i principa-li siti ricchi di testimonianze su que-sto antico popolo del centro Italia efar emergere le “ispirazioni etrusche”ancora presenti oggi nell’enogastro-nomia e nell’artigianato. Grazie ad es-so sono stati prodotti materiali a stam-pa in italiano, inglese e tedesco e an-

che un fascicolo dedicato al ciclotu-rismo, integrato con materiali realiz-zati per gli itinerari in bicicletta in tut-ta la regione a supporto del turismosportivo.Sempre nel tentativo di diversificarei suoi target turistici la regione Um-bria nel 2010 ha continuato l’opera divalorizzazione del segmento religiosocon un altro progetto interregionale:“Itinerari della Fede-Cammini di Fe-de”, col quale negli anni precedenti siè contribuito alla realizzazione di unprodotto turistico complessivo che haintegrato da una parte l’eredità reli-giosa e culturale umbra legata alla fi-gura di San Francesco e a San Bene-detto da Norcia; dall’altra la percor-ribilità “lenta” del territorio median-te sentieri e percorsi pedonali identi-ficati con una apposita segnaletica.Nel 2010 il progetto “Itinerari di SanFrancesco è stato inserito tra i diecitemi finanziati dal bando per la pro-mozione e commercializzazione turi-stica mediante progetti collettivi conil quale la Regione ha inteso favorirel’aggregazione di soggetti pubblici eprivati. Se il turismo religioso è scel-to per lo più da italiani (toscani, cam-pani e laziali) esso offre tuttavia inte-ressanti spunti pure agli stranieri, an-che se non cattolici, che hanno mo-do di vivere una esperienza allo stes-so tempo “sportiva”, naturalistica, cul-

turale e gastronomica. Facilita la scel-ta il fatto che poco più del 50% deci-de di visitare luoghi dello spirito do-po averli “incontrati” nel corso di unanavigazione su internet mentre un’al-tra buona metà dopo aver ascoltato iracconti di viaggio di conoscenti eamici. Tra l’altro questa tipologia dituristi sembra preferire decisamentel’hotel e ha una buona capacità di spe-sa (tra i 102 e i 135 euro).Altra tipologia degna di attenzioneper l’Umbria è il turismo enogastro-nomico, il quale pur essendo ancoramarginale come principale motivazio-ne al viaggio, è comunque in grado diarricchire le proposte del sistema tu-ristico regionale e rappresenta una oc-casione di spesa significativa, oltre adun elemento promozionale importan-tissimo. Si tratta di un turismo trasver-sale, che – per quanto riguarda gli ita-liani - interessa fasce di età che van-no dai 51 ai 60 anni (26,3%) e dai 21ai 30 anni (25,7%). La ricerca del pro-dotto tipico o prelibato porta spessoalla scoperta dei centri storici o a se-guire percorsi tematici con la visitadei centri di produzione; ovviamentein questo caso è importante poter con-tare su una ristorazione che punta sul-la qualità, i prodotti e le ricette loca-li, senza necessariamente essere a buonmercato. Una caratteristica questa cheaccomuna italiani e stranieri, i quali,soprattutto se organizzano in propriola vacanza, arrivano a spendere in me-dia oltre 50 euro a notte e circa 68 eu-ro al giorno.Comunque ciò che affascina dell’Um-bria è innanzitutto la sua ricchezza diborghi e centri storici. Spesso sono lo-ro la vera motivazione al viaggio e al-la vacanza, essendo in grado di soddi-sfare sia l’aspetto culturale, che spiri-tuale e gastronomico. In ogni caso rap-presentano un corollario anche per levacanze improntate al relax e al con-tatto con la natura. A favorire la loro“ascesa” anche il fatto che all’internodel turismo culturale si è assistito alsuperamento delle proposte tradizio-nali, basate esclusivamente sulla pre-senza di ben conosciuti attrattori, perfavorire offerte più innovative basatesu originalità, atmosfere, emozioni sen-soriali. Tutto ciò ha portato quindi adindividuare come mete non soltanto

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“IL 68% DEI VISITATORI È ATTIRATO SOPRATTUTTO DALLE CITTÀ E BORGHI D’ARTE, DAI MUSEI EDALLE CHIESE E PROPRIO A QUESTO TURISMO È STATA RISERVATA DALLA REGIONE UNA DELLE DOTAZIONI FINANZIARIE PIÙ SIGNIFICATIVE

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le grandi città d’arte ma anche i cen-tri minori, di cui l’Umbria è partico-larmente ricca. Borghi e piccoli cen-tri che oltretutto consentono una per-sonalizzazione del viaggio, favorendol’individuazione e la soddisfazione diuna molteplicità di target. Ciò peròimplica un maggiore sforzo da partedegli operatori del settore il cui impe-gno strategico è diventato quello diattirare non solo turisti motivati dal-la cultura ma anche quella maggio-ranza solo “accidentalmente” motiva-ta dalla cultura e alla ricerca, assiemead essa, di una ampia varietà di stimo-li ed esperienze. Dunque per ogni lo-calità è importante disporre di una va-rietà di prodotti: patrimonio architet-tonico e artistico, spettacoli, mostre,eventi e soprattutto una ampia offer-ta non culturale a carattere generali-sta in cui assumono rilevanza elemen-ti come ristoranti, strutture ricettive,trasporti, infrastrutture, shopping e al-tro ancora.Probabilmente è questo il terreno sucui l’Umbria si dovrà misurare permantenere e possibilmente migliora-re le proprie performance turistiche,dal momento che le recenti indaginisulle linee strategiche per lo sviluppodel turismo segnalano come sopratut-to sul mercato estero la domanda ver-so le città d’arte e i centri minori siain aumento, tanto da cominciare aparlare di un prodotto specifico, chepuò contare su una diffusa rete di de-stinazioni. I borghi non sono più vi-sti come prodotti di nicchia ma per-cepiti come “eccellenze” turistiche delnostro Paese e per aumentare la lorovisibilità sul mercato tali realtà devo-no essere arricchite di servizi e propo-ste, magari creando reti per poter of-frire al mercato sistemi funzionali ca-paci di ricevere flussi consistenti, ba-sti pensare al fatto che parecchi cen-tri umbri pur essendo di richiamo tu-ristico non hanno strutture ricettive.Il panorama delle città d’arte umbreè ricco e articolato, con realtà etero-genee sia sotto il profilo delle dimen-sioni che dell’attrattiva. Perugia e As-sisi sono senz’altro da questo punto divista i catalizzatori turistici della re-gione, essendo ormai inseriti nei cir-cuiti del turismo internazionale di mas-sa, ma non c’è dubbio che altre citta-

dine riescano ormai ad attirare ingen-ti flussi di visitatori, anche se ancoradifficilmente rilevabili. Anzi, il turi-smo dei centri minori è il segmentodi domanda che cresce con più vigo-re rispetto a quello tradizionale. Tan-to che i dati relativi alle presenze nelbiennio 2007-2009 indicano che ilprodotto borghi in Umbria ha man-tenuto le posizioni raggiunte negli an-

ni precedenti nonostante il contestogeneralizzato di crisi economica.Altra risorsa turistica dell’Umbria è illago Trasimeno, che tuttavia, sempresecondo il rapporto della Direzione re-gionale sviluppo economico e attivi-tà produttive, attrae poco meno del18% delle presenze turistiche e mo-stra un andamento stabile. Il lago co-munque è un importante attrattoreche ben si integra con gli altri elemen-ti dell’offerta complessiva poiché chisceglie questo tipo di turismo facil-mente compie escursioni per esplora-re il territorio circostante o vista mo-stre e musei. Specialmente gli stranie-ri sembrano apprezzare la possibilitàdi abbinare alla vacanza all’aria aper-ta e a contatto con la natura la possi-bilità di scoprire le bellezze artistico-architettoniche del territorio.Infine il turismo sportivo, per il qua-le l’Umbria è una palestra a cielo aper-to in cui praticare attività organizza-te e non. Negli anni si sono sviluppa-ti diversi segmenti di turismo sporti-vo, soprattutto orientati alle attività“estreme”: rafting, parapendio, arram-picata; praticate in alcune zone dellaregione, ma la Regione ha prestatoparticolare attenzione all’accoglien-za dei gruppi sportivi organizzati e alcicloturismo, che è uno dei prodottidi punta dell’Umbria. Sono state pro-dotte e recentemente ristampate gui-de dedicate alla mountain bike, e al-la bici da corsa oltre ad un libro dedi-cato ai quattro principali assi ciclabi-li della regione da percorrere a tappe:via di Francesco, Tevere, Lago Trasi-meno, Pista ciclabile Assisi –Spoleto.

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SPESSO SONO I BORGHILA VERA MOTIVAZIONEAL VIAGGIO E ALLAVACANZA, ESSENDO IN GRADO DISODDISFARE SIAL’ASPETTOCULTURALE, CHESPIRITUALE EGASTRONOMICO. IN OGNI CASORAPPRESENTANO UNCOROLLARIO ANCHE PER LE VACANZEIMPRONTATE AL RELAX E AL CONTATTO CON LA NATURA.

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Lo scorso 13 e 14 febbraio 2013si è svolta la seconda edizionedel SIPAC, il salone realizzato

in collaborazione con FAITA- Feder-Camping dedicato ai professionistidell’open air. Anche questa edizionedella manifestazione si è confermatacome la sola ed unica tenuta in Ita-lia esclusivamente professionale edha visto la partecipazione di oltre 50aziende che nei due giorni hanno in-contrato oltre 700 proprietari e gesto-ri di campeggi e villaggi turistici, pro-venienti non solo dall’Italia, ma an-che dai Paesi limitrofi, infatti si è re-gistrata la presenza di 28 campeggicroati e 16 sloveni oltre che francesie belgi. Il punto di forza del SIPAC èl’assoluta professionalità dei visitato-ri che seppur di numero inferiore ri-spetto ad altre fiere, offrono la possi-bilità alle aziende presenti di poterusufruire di contatti di assoluta quali-tà, in un contesto esclusivamente “bu-

siness to busisiness”. La chiave inter-pretativa della rassegna è l’unica ingrado di procurare, nell’arco di qual-che mese, veri e propri ordini com-merciali per le aziende espositrici.Il Salone ha avuto luogo nell’ambitodi Padova Fiere in un’unica hall, masiamo di fronte ad una manifestazio-ne ai suoi primissimi passi e dunquemolto giovane che, tuttavia, si sta ra-pidamente affermando e che inten-de svilupparsi sul modello del SalonSETT di Montpellier che oggi rappre-senta il più grande ed importante sa-lone europeo dedicato al mondo deiprofessionisti dell’open air con circa500 espositori, in 11 padiglioni, edoltre 13000 visitatori.Anche quest’anno il Salone ha potu-to contare sulla presenza fondamen-tale di FAITA FederCamping, che haorganizzato il 14 febbraio la conferen-za annuale dal titolo “Impresa cam-ping: agenda 2013”. che ha visto la

partecipazione di oltre 350 personetra associati e professionisti del setto-re ed ha trattato tematiche molto vi-cine al mondo “open air”. Dopo unbreve saluto ed un inquadramento ge-nerale dell’incontro di Maurizio Via-nello, presidente di FAITA-Feder-Camping, Riccardo Di Meo e Philip-pe Quichaud, rispettivamente diret-tore del Sipac e presidente di CodeEvents hanno dato il benvenuto al-la platea ed ai relatori ed annunciatole future strategie che il Salone si pro-pone di realizzare. I lavori sono, pro-seguiti coordinati da Mario Isoldi, gior-nalista professionista. Lo schema dell’incontro era centratosu due distinti panel di relatori: da unaparte uno sguardo alle esigenze delladomanda ed alle possibilità offerte danuovi strumenti di promozione e pro-posizione dell’offerta, dall’altra le im-portanti novità introdotte dalla nuo-va normativa per la sicurezza ambien-tale e la prevenzione degli incendi. Si è quindi entrati nel vivo con le re-lazioni tenute da: Cristian Capizzi ADCREATIWEB “Il web come mezzo dipromozione del campeggio” e da Lo-ek Van De Loo Presidente Viaselectcon una “Analisi dei flussi turisticiopen air e nuovi indirizzi del merca-to”. ‘E stata quindi, la volta dell’ingFabio Dattilo direttore generale pre-venzione Vigili del Fuoco con un in-tervento sulla “Prevenzione incendi:regola tecnica “; seguito dalla relazio-ne del prof. Stefano Grimaz Univer-sità di Udine, sulle “Applicazioni perla sicurezza aziendale”. Maurizio Via-nello, ha concluso l’incontro dopoaver dato occasione ad alcuni dei pre-senti di rivolgere domande dirette airelatori.La terza edizione del SIPAC si avvar-rà della partnership esclusiva tra Co-de Events e FAITA-FederCamping.CODE-EVENTS azienda organizza-trice, infatti, annunciato tramite il di-rettore del salone il dott. Riccardo DiMeo ed il proprietario della stessa Phi-lippe Quichaud, che si è trovato un’ac-cordo di massima che sarà presto uf-ficializzato e formalizzato, attraversoil quale il SIPAC diventerà l’unica ini-ziativa istituzionale e di riferimento

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IL SIPACSI CONFERMA E PREPARA LA III EDIZIONE

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della Federazione Italiana dell’openair. Di conseguenza il SIPAC diven-terà il salone di FAITA-FederCam-ping.La scelta di FAITA-FederCamping in-tende, da una parte, valorizzare l’ini-ziativa del SIPAC e, dall’altra, imple-mentarne la portata ed i contenuti con-siderando il delicato momento checoinvolge il settore dell’open air italia-no, unico comparto turistico in cresci-ta nello scorso anno con oltre 9.459.000arrivi per un totale di oltre 70 milionidi presenze, realizzate in 2500 struttu-re turistico ricettive dell’open air cheoffrono 1,3 milioni di posti letto. Gliospiti richiedono sempre più un con-tatto con la natura coniugato al con-fort ed alla convenienza in questo sen-so le aziende che hanno registrato i ri-sultati più interessanti sono quelle chehanno investito in centri benessere,installazione di case mobili, in costan-te aumento soprattutto al centro nord,in servizi di kindergarden e babysittingcon puericultrici professioniste, neibungalows destinati alle coppie, collo-cati in un ambiente riservato e con ser-

vizio di mezza pensione, nonchè in po-stazioni wi-fi e servizi wireless comple-tamente gratuiti. Questo scenario spinge la Federazio-ne a porre in essere ulteriori iniziati-ve che stimolino le imprese al rinno-vamento ed alla crescita e favorisca-no la maturazione di un managementaziendale preparato ed adeguato a cat-turare e fidelizzare nuovi segmenti di

domanda che la congiuntura econo-mica avvicina al mondo dell’aria aper-ta . L’esigenza di creare un’occasionedi incontro tra gli imprenditori e leaziende d’avanguardia di strutture eservizi per campeggi e villaggi turisti-ci, è particolarmente sentita e consi-derata come una opportunità da nonmancare per la crescita del settore openair nazionale.

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La convention della Faita che siè svolta durante il Sipac di Pa-dova lo scorso febbraio è stata

anche l’occasione per un confrontotra gli operatori sui trend attuali delmondo della ricettività en plain air esugli sviluppi futuri che coinvolge-ranno il mondo dei camping e dei vil-laggi. A “guidare” l’intera riflessioneè stato Loek van de Loo, fondatore del

gruppo Viaselect, che vanta marchicome Selectcamp, Vacanceselect ,Camp2Relax , Tendi e Campingna-vigator, il quale ha esordito dicendo:«Out of the box thinking requiresout of the box doing» ponendo cosìfin da subito l’accento su come ilcliente nordeuropeo che sceglie lestrutture ricettive italiane come me-ta delle sue vacanze sia sempre più

alla ricerca di soluzioni nuove, origi-nali e capaci di “ispirarazione”.Le tendenze in forte ascesa sul mer-cato nordeuropeo per il manager eimprenditore sono sei. La prima l’hadefinita la “nostalgia-mania”, ovve-ro la ricerca da parte del cliente diimmagini nostalgiche durante i suoiviaggi all’estero che sappiano ispirar-lo e far rivivere seppure per brevi pe-riodi , le emozioni del passato. A se-guire quella che van de Loo ha chia-mato «storytelling», ovvero il desi-derio degli ospiti di avere una storiada raccontare al loro rientro a casariguardo l’esperienza turistica vissu-ta durante la vacanza. La “social tra-vel” invece è da intendersi come iltentativo di stabilire durante la va-canza relazioni con la cultura localee le tradizioni dei paesi visitati. “Esca-pe to nature”, sempre per van de Loo,è sicuramente il trend che riguardapiù da vicino il mondo dell’open air,ed è tipico dell’ospite che vuole im-mergersi nella natura durante le pro-prie vacanze, pur senza rinunciare aicomfort della vita moderna, e vive-re un’esperienza a stretto contatto

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L’INNOVAZIONE NEL TURISMO ALL’ARIA APERTA

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SEI I TREND IN ASCESA TRA I CLIENTI NORD EUROPEI CHE OCCORRE SAPER SODDISFARE

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con l’ambiente che lo circonda. Nell’attuale momento storico, in cuiil principale argomento di discussio-ne sui media e anche tra la gente co-mune è la crisi economica e le diffi-coltà in cui si dibattono un po’ tuttigli Stati, non soltanto europei, tra-smettendo negatività e inquietudinenon c’è dubbio che sia ricercato lo“sweet dreams”; i turisti sono cioè al-la ricerca di vacanze che permettanoloro di dimenticare , seppur tempo-raneamente, i problemi quotidiani edi trascorrere un periodo di vero re-lax. Infine una ulteriore tendenza èper il “fair travel “; sempre più clien-ti cioè puntano sulla vacanza soste-nibile, in acquistano importanza aspet-ti come il rispetto dell’ambiente nel-le strutture e l’autenticità del servi-zio offerto. Molto in voga a questo ri-guardo nel nord Europa la cucina a“chilometro 0” .Nel mondo della ricettività all’ariaaperta pertanto, secondo Loek vande Loo ci si stà muovendo per for-nire all’ospite soluzioni di villeggia-tura che non nascono più, come ac-

cadeva dagli anni ‘70 agli anni ‘90del secolo scorso, dalla massima ra-zionalizzazione degli spazi e dallosfruttamento il più efficiente possi-bile di ogni metro quadrato di su-perficie, ma da «un’ispirazione in

grado di trasmettere emozioni». So-no questi gli aspetti fondamentaliche hanno portato alla nascita del-la next generation mobile home; comela lodge suite: una vera e propria stan-za d’albergo in tela, con tanto di va-sca da bagno, a fianco di un roman-tico letto a baldacchino in stile co-loniale; oppure il cottage clever , ilprimo ibrido tra casa mobile e ten-da, dove il contatto con la natura eil design degli spazi interni si coniu-gano perfettamente in un prodottocreato per rispondere alle esigenzedell’ospite contemporaneo. Questenuove strutture, ha concluso van deLoo , non sono però sufficienti, dasole, a trasmettere le giuste emozio-ni. Lo sforzo degli operatori dovràsempre essere quello di integrare ilconfort delle strutture con la capa-cità di fornire agli ospiti privacy eun’esperienza di vacanza in grado disoddisfare le aspettative in terminidi cortesia, ospitalità, gusto del nuo-vo, ricerca dell’inconsueto o scoper-ta di realtà locali “impreviste” e af-fascinanti…

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

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«UN’ISPIRAZIONE IN GRADO DITRASMETTEREEMOZIONI», QUESTO ÈCIÒ CHE HA PORTATOALLA NASCITA DELLANEXT GENERATION MOBILE HOME;

Loek van de Loo

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CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

IL MONDO DEL WEBE DELL’E-COMMERCE

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Tra i seminari che si sono svol-ti nel corso della conventiondella Faita, che si è tenuta nel-

l’ambito del Salone internazionale eprofessionale di attrezzature per cam-pings (Sipac) di Padova il 14 febbra-io 2013 c’è n’è stato uno dedicato alWeb come mezzo di promozione del cam-peggio, il cui relatore è stato CristianCapizzi, amministratore delegato del-la naturalBOOKING S.r.l. e ammi-nistratore unico della CreatiWeb S.r.l.di Torino. Cristian Capizzi, classe1978, si occupa di web per campeggie villaggi dal 2000 ed è stato fonda-tore del network turistico CreatiWeb,la società che ha realizzato alcuni trai portali di maggior successo, come:

www.campeggi.com, www.campings.it,www.villaggi.it, www.bungalow.it,www.casemobili.com, www.guida-campeggi.com, www.camper.it. Il seminario, comunque interessan-te per il tema trattato, ha preso inesame dati molto aggiornati (Otto-bre 2012) e questo ha reso il panelanche molto utile per comprenderele ultime evoluzioni del web, del webmarketikng e dei social media. I puntisalienti affrontati da Capizzi sono sta-ti i movimenti turistici monitoratidall’Osservatorio nazionale del Turi-smo; i numeri dell’e-commerce in Ita-lia confrontati con gli altri paesi eu-ropei; l’evoluzione del turismo web2.0; il Search engine optimization (Seo)

e Search engine marketing (Sem); leapplicazioni web e la loro odierna uti-lità; i sistemi di statistiche avanzatie il monitoraggio delle conversioni.Per quanto riguarda i movimenti tu-ristici e il tipo di vacanze degli ita-liani, l’occupazione delle camere ne-gli esercizi ricettivi, la spesa turisticae i movimenti turistici in Europa, idati hanno messo in evidenza tra Gen-naio 2012 e Ottobre 2012 un visto-so calo: -6,2% rispetto allo stesso pe-riodo del 2011, reso ancor più evi-dente dal fatto che negli anni prece-denti, 2011 e 2010 il trend è semprestato positivo. Negativo anche il nu-mero dei viaggi in Italia, in flessionedell’8,1% rispetto al 2011. In flessio-

OGGI È INEVITABILE INVESTIRE SU INTERNET. MA CON L’AIUTO DI PROFESSIONISITI

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ne pure l’occupazione delle camereche nel 2012 è stata inferiore del -3,2% rispetto al 2011 portandoil da-to complessivo a 40,6% contro il43,8% dell’anno precedente. La spesa turistica ha invece mostra-to l’importanza del mercato stranie-ro, infatti tra Gennaio e Ottobre 2012gli stranieri in Italia hanno speso28.790 milioni di euro, ovvero il 3,4%rispetto allo stesso periodo dell’annoprecedente. Infine un dato noto macomunque di rilievo è che nel 2011i primi quattro paesi europei per i mo-vimenti turistici sono stati la Fran-cia, la Spagna, l’Italia e la Germania. Dopo la breve analisi sui dati congiun-turali l’analisi di Cristian Capizzi è en-trata nel merito del web e dei numeridell’e-commerce in Italia, messo a con-fronto con gli agli altri paesi. Nel 2012in Italia vi è stato un incremento del18% rispetto al 2011 del commerciotelematico, con una spesa tramite si-stemi e-commerce di 9,6 miliardi di Eu-ro. Nel nostro paese ci sono 12 milio-ni di acquirenti e 3 milioni sono sta-ti acquisiti tramite computer, anche

se si tratta di un settore non ancoranel suo pieno sviluppo dal momentoche il commercio via web da noi è il50% di quello della Francia, il 25% diquello della Germania e 1/6 di quel-lo della Gran Bretagna. Tuttavia è pro-prio il turismo quello con maggiorequota di mercato con il 55% delle tran-sazioni. Tutto lascerebbe prevedereche il futuro del turismo è proprio inInternet, grazie al quale vi è stata unaevoluzione essendo passati in relati-vamente pochi anni dal turista sem-plice viaggiatore a viaggiatore infor-mato e tecnologico. Dimostrazione diquesta evoluzione sarebbero fra l’altroi siti internet dedicati alle recensionidi viaggio e allo scambio di informa-zioni, come: Tripadvisor e Zoover. Tri-padvisor è il primo sito di recensionial mondo, sul quale vengo registratecirca 18 recensioni al minuto e dalquale risulta anche che il 50% dei tu-risti è molto sensibile alle recensioniche trova in rete. Ma l’”evoluzione” èancora ben lontana dall’esaurirsi; in-fatti mentre qualche anno fa c’era “so-lo” il sito internet, oggi i social media

hanno cambiato ancora una volta lafisionomia del mondo del web. A co-minciare da Facebook, che è stato ilprimo e il più diffuso, ancora oggi “ve-trina” per un miliardo di persone intutto il mondo. A questo si affianca-no altri sistemi che via, via sono riu-sciti ad imporsi, come Twitter, Youtu-be, Flickr, Google Plus, Google Pla-ces, Google Street View, Seo , Sem eil Mobile. Tutti sistemi che oltre acambiare il modo di utilizzare la retehanno anche avvicinato un numeroincalcolabuile di nuovi utenti all’in-formatica. Tanto che oggi circa l’83%dei turisti organizzano online la pro-pria vacanza. Di frionte a questa realtà è dunqueinevitabile investire nel web, ma oc-corre farlo affidandosi a dei profes-sionisti, perché lo strumento si è enor-memente evoluto e raffinato, eviden-ziando sempre nuove tendenze ed ela-borando nuove possibilità che neces-sitano di una “cura” continua e com-petente se si voglionio cogliere i gros-si risultati che questo “mondo” ren-de possibile.

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IL TURISMO DEI CAMPEGGI E VILLAGGIIN ITALIA

Trend positivo per il turismo openair italiano. Dal 2005 ad oggi,infatti, hanno segno “più” i va-

ri aspetti del fenomeno turistico deicampeggi e dei villaggi: cresce il nu-mero delle strutture, aumenta la di-sponibilità di posti letto e si rafforzal’appeal sulla domanda turistica. Neldettaglio, nel 2011 l’offerta ricettivaitaliana conta quasi 2.700 campeggie villaggi (pari a circa il 2,32% dellestrutture extralberghiere), cifra in cre-scita del +10,3% rispetto al 2005 (Fon-te: Istat). Al crescere del numero diimprese, inoltre, corrisponde un in-cremento della capacità ricettiva: qua-si 1,4 milioni di posti letto nel 2011(+2% rispetto al 2005) che copronoil 55% dei posti letto totali del com-

parto complementare. A livello territoriale è il Trentino Al-to Adige la regione con il maggior nu-mero di campeggi e villaggi (271, cir-ca il 10% del totale) – a cui seguonola Toscana (244 imprese) e la Puglia(228 imprese). In termini di posti let-to è invece il Veneto al primo posto(224 mila - il 16,4% del totale), do-po il quale si posizionano la Toscana(quasi 180 mila posti letto) e la Pu-glia (oltre 106 mila). Con quasi 67milioni di presenze turistiche presso icampeggi e villaggi nazionali, questestrutture catturano circa il 53% dellepresenze turistiche dell’intero com-parto extralberghiero, registrando unaumento del +8,3% rispetto al 2005(sostanzialmente in linea con le dina-

miche del comparto). Una domandache conta 37 milioni di italiani e 30milioni di stranieri (Fonte: Istat).Cresce l’appeal sui mercati interna-zionali (+17,5% di presenze presso icampeggi e villaggi italiani rispetto al2005). L’Osservatorio Nazionale delTurismo – dati Unioncamere mettein luce le strategie di promo commer-cializzazione delle imprese: l’86,3%dei campeggi e villaggi è presente on-line, quota sostanzialmente vicina al-la media del comparto extralberghie-ro (84,3%), mentre ancora solo il 56,6% consente il booking online.La vetrina di Internet restituisce alleimprese il 42,1% di turisti che utiliz-zano il web per prenotare il soggiorno(quasi il 45% nell’extralberghiero).Diverso lo scenario del circuito deiviaggi organizzati: solo il 19,1% delleimprese si affida agli operatori dell’in-termediazione organizzata per vende-re la propria offerta turistica, contro

DAL 2005 A OGGI TUTTO IL SETTORE È IN CRESCITA

Articolo pubblicato per gentile concessione di: “Impresaturismo” - ISNART

Page 24: Camping Management n. 22

il 26,5% delle imprese extralberghie-re nel complesso. Un canale, quellodell’intermediazione, che restituiscealle imprese circa il 13% della clien-tela e che dunque non andrebbe sot-tovalutato come potenziale attratto-re di flussi turistici soprattutto in mo-menti di bassa stagione.Ma chi sono i turisti che scelgono disoggiornare nei villaggi e campeggi?Sono turisti motivati in primis dallebellezze naturalistiche dei luoghi(30,4%), dal desiderio di relax (28,8%)e di divertimento (18,4%), ma anchedal desiderio di vedere un posto maivisto (17,6%) e dalla possibilità di pra-ticare sport (17%); tra le altre moti-vazioni emergono anche quelle di or-dine pratico legate alla convenienza(13,2%). La vacanza open air confer-ma anche il suo appeal sul target del-le famiglie con bambini,:infatti il 9%dei turisti italiani e stranieri che scel-gono di soggiornare nelle struttureopen air lo fa perché le ritiene un po-sto adatto ai bambini piccoli, controuna media Italia del 4,8%.Tra i canali di comunicazione che in-fluenzano la scelta del soggiorno al

primo posto, dopo il passaparola(39,6%) e l’esperienza personale(29,7%), si posiziona Internet che gui-da le scelte del 27,8% dei turisti mol-to più che nella media Italia (23,1%).Al di là di quali siano le motivazioniche inducono i turisti a scegliere unadestinazione, una volta sul posto le at-tività che svolgono ci restituiscono unquadro di un turista attivo che si de-dica sì allo sport (60,5%) ma anchealla scoperta del territorio facendoescursioni (40,8%), fruendo dell’of-

ferta culturale del luogo (l’11,1% vi-sita musei e mostre, il 10,5% visitamonumenti), degustando i prodottitipici locali (21,7%) e assistendo aspettacoli musicali (15,2%). Attivitàche fanno emergere, accanto al tradi-zionale binomio natura – relax qualimotivazioni principali per la sceltadella vacanza, un turista che una vol-ta sul posto scopre di potersi immer-gere nell’offerta del territorio che vadalle ricchezze culturali all’interesseper le produzioni tipiche locali.

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

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CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

LE PROSPETTIVE DEL MERCATO DELLECOSTRUZIONI IN ITALIA

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Davide Bonora è dal 2011 diret-tore generale di Onduline Ita-lia Spa, con alle spalle una plu-

riennale esperienza di direzione an-che nel settore commerciale sia per ilmercato nazionale che per quelli este-ri, maturata in aziende dell’automa-zione industriale, civile e delle costru-zioni. Il suo dunque è un ottimo pun-to di vista per fare qualche riflessione

sul mercato delle costruzioni. «L’edi-lizia è sempre stato un indicatore chia-ve per valutare lo stato dell’economiae lo sviluppo di un Paese», esordisceBonora, secondo il quale questo set-tore ha cominciato a mostrare di es-sere in forte difficoltà fin dal 2008,fin quasi dall’inizio della crisi econo-mica internazionale. «In Italia, secon-do le ultime stime del Cresme», pro-segue, «nel biennio 2012-2013 si per-derà il 10% del mercato, ossia 15 mi-liardi di euro, che si va a sommare al10% perso nel biennio precedente eal 9,3% del 2009. Il settore che sof-fre maggiormente è decisamente quel-

lo delle nuove costruzioni, mentre laristrutturazione, la manutenzione stra-ordinaria e la riqualificazione, ancheenergetica, contribuiscono a contro-bilanciare il trend negativo. Onduli-ne Italia con i suoi prodotti beneficiadi questo andamento positivo di al-cuni segmenti di mercato grazie al ri-facimento delle coperture in diversetipologie di costruzioni».Per mettere un freno all’emorragia diposti di lavoro e alla crisi del settoreedile sempre secondo Bonora, occor-rerebbe innanzitutto far si che gli en-ti, pubblici e privati, si decidano a pa-gare i lavori già effettuati rispettando

PARLA DAVIDE BONORA,DIRETTORE GENERALE DI ONDULINE ITALIA S.P.A.

Page 26: Camping Management n. 22

le scadenze per quelli da effettuare.Già questo rimetterebbe in moto mol-te aziende. In Italia, inoltre, circa ven-tiquattro milioni di persone vivonoin circa un milione di edifici condo-miniali in gran parte bisognosi di in-terventi di riqualificazione. E’ neces-sario prevedere un piano nazionale dilungo respiro per sostenere il risana-mento del patrimonio immobiliare co-struito a partire dal secondo dopoguer-ra. Questo avrebbe un effetto positi-vo non solo in termini occupaziona-li, ma darebbe un contributo signifi-cativo agli obiettivi di riduzione deiconsumi energetici e delle emissionidi CO2 oltre a generare un risparmioper le famiglie, che sarebbero in gra-do di investire diversamente quel de-naro oggi disperso a causa di sprechienergetici»E qui entra in gioco l’attività di On-duline Italia, che nello stabilimentodi Altopascio, in provincia di Lucca,produce una vastissima gamma di pro-dotti, sia tradizionali, come le lastreda sottocopertura e copertura, sia in-novativi e strategici, come le tegoleOnduvilla. Onduline Italia per le suecapacità e i suoi prodotti svolge unruolo fondamentale all’interno delgruppo di aziende cui fa capo distri-buendo in tutto il mondo oltre a da-re supporto agli altri siti produttivi eu-ropei nella realizzazione degli altri mo-delli di lastre, a seconda delle esigen-ze, con impianti all’avanguardia com-pletamente automatizzati. Onduline ha recentemente lanciatoa livello mondiale Onduvilla, la pri-ma tegola fibrobituminosa ondulata.Un “sistema tetto” completo che of-fre affidabilità, estetica gradevole, com-fort termico ed acustico, e che con-sente di creare progetti originali e sem-pre diversi. «Una delle novità che stia-mo presentando in questo periodo so-no le colorazioni 3D di Onduvilla»,spiega il direttore generale «che con-sentono di ottenere un effetto anco-ra più naturale, molto apprezzato siada progettisti che dagli utilizzatori fi-nali. Data la speciale fisionomia el’estrema maneggevolezza, le tegoleondulate Onduvilla, oltre che per leristrutturazioni o la copertura di edi-fici di nuova costruzione, sono parti-colarmente indicate per la copertura

di garage, tettoie, gazebo, casette inlegno. La loro versatilità e facilità diapplicazione le rende il prodotto idea-le anche per i lavori di fai-da-te»Che si tratta di prodotti interessantilo conferma il successo di OndulineItalia, che in questo momento di estre-ma difficoltà del settore edilizio ha re-gistrato nel corso del 2012 nella gran-de distribuzione margini di migliora-mento in doppia cifra. Anche se il2013 ha avuto un avvio più lento, an-che a causa anche delle condizionimeteo avverse, il trend resta positivoe vi sono ottime prospettive per i pros-simi mesi. Tuttavia Onduline Italia hamesso in atto alcune strategie per af-frontare un mercato che si prospettadifficile; in particolare si è impegna-ta nell’ottimizzare e razionalizzare lerisorse curando ancora di più i merca-

ti di riferimento, sia definendo nuo-ve strategie per il proprio target, siacercando di entrare in segmenti dimercato poco esplorati. Quest’anno, come spiega Davide Bo-nora, suo direttore generale, Onduli-ne ha lanciato anche una strategia dicomunicazione per riposizionare il pro-prio marchio, già molto noto ed ap-prezzato dai professionisti e dagli uti-lizzatori. L’obiettivo è di rafforzare i va-lori chiave di Onduline nel consuma-tore finale. «Abbiamo inoltre lancia-to una attività di web e social mediamarketing, che prevede la presenza diOnduline sia in social di ampia porta-ta, come Facebook, sia in network perspecialisti, come il social Archiloversdedicato al mondo dell’architettura.Anche la nostra forza vendita è stataistruita all’utilizzo di questi mezzi, cheoffrono grandi opportunità di dialogocon i nostri clienti diretti e con gli uti-lizzatori finali», precisa Bonora.Ovviamente anche Onduline Italia,come tutte le altre aziende del setto-re edile, si aspetta dal nostro Gover-no una politica industriale degna diquesto nome per sostenere il rilan-cio. A cominciare dalla proroga de-gli incentivi alle ristrutturazioni va-rati dal governo Monti in scadenza agiugno e il rilancio degli investimen-ti locali attraverso lo sblocco dei fon-di disponibili presso i comuni e adoggi non utilizzabili a causa del pat-to di stabilità. Nel 2012 circa 62.000imprese hanno chiuso i battenti e cir-ca 81.000 hanno perso il lavoro. Perquesto, conclude Bonora, «occorreagire e in fretta»

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

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ONDULINE ITALIA,COME TUTTE LE ALTREAZIENDE DEL SETTOREEDILE, SI ASPETTADAL NOSTROGOVERNO UNAPOLITICAINDUSTRIALEDEGNADI QUESTO NOMEPER SOSTENERE ILRILANCIO. ACOMINCIARE DALLAPROROGA DEGLIINCENTIVI ALLERISTRUTTURAZIONIVARATI DAL GOVERNOMONTI IN SCADENZA AGIUGNO

Page 27: Camping Management n. 22

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

NOTIFICA DEGLI ALLOGGIATI. IL RICORSODELLA FEDERAZIONE

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FAITA FederCamping, insiemealla Federalberghi, ha presenta-to ricorso presso il Tar Lazio per

l’annullamento, previa sospensiva,del decreto del Ministero dell’Inter-no del 7. gennaio 2013 recante “Di-sposizioni concernenti la comunica-zione alle autorità di pubblica sicu-rezza dell’arrivo di persone alloggiatein strutture ricettive”.Il provvedimento, atteso da tempo,è stato emanato senza che le Fede-razioni potessero rappresentare leproblematiche esistenti e le possi-bili soluzioni al Dipartimento di pub-blica sicurezza. Esso inoltre vanifi-ca l’obiettivo di semplificare gliadempimenti a carico delle impre-se, e introduce nuovi obblighi nonprevisti dalla normativa di riferi-

mento. Di seguito, i punti eviden-ziati nel ricorso:

Comunicazione giornaliera (Art. 1) -Come previsto dall’articolo 109 Tulps,il Decreto conferma l’obbligo di tra-smettere alle questure le generalità del-le persone alloggiate entro le 24 ore suc-cessive al loro arrivo. Il Decreto stabi-lisce però che in caso di soggiorni infe-riori alle 24 ore la comunicazione deveessere fatta all'arrivo stesso.Trasmissione della comunicazione me-diante fax o posta elettronica certifi-cata (Art. 3) – Il Decreto, in contra-sto con l’alternatività prevista dall’ar-ticolo 109 Tulps, prevede che la co-municazione a mezzo fax ovvero tra-mite posta elettronica certificata pos-sa essere effettuata solo nei casi in cui

sussistano problematiche di naturatecnica al sistema web che impedi-scano la trasmissione informatica/te-lematica.

Dati da comunicare (Art. 2 comma 2– Punto 1.1 dell’allegato) – L’articolo109 Tulps prevede l’obbligo di comu-nicare “le generalità delle persone al-loggiate”. Tra i dati da comunicare ilDecreto ricomprende invece anche ilnumero dei giorni della loro perma-nenza, dato che può non essere cono-sciuto al momento dell’arrivo e può va-riare nel corso del soggiorno.

Conservazione della ricevuta di tra-smissione (Art. 2 comma 2 e art. 3comma 2 – Punto 3 dell’allegato) -Come riscontro dell'avvenuta comu-nicazione, ciascuna struttura ricetti-va ha l’obbligo di scaricare e conser-vare un apposito documento di rice-vuta in formato pdf, firmato digital-mente e contenente esclusivamenteil numero di schedine trasmesse inuna data giornata. E’ previsto inoltrel’obbligo di conservare tali ricevuteper 5 anni. Tale obbligo non è previ-sto dall’articolo 109 Tulps, e supera ilperiodo di prescrizione della violazio-ne alla norma stessa, stabilito in quat-tro anni (la norma è sanzionata co-me contravvenzione ai sensi dell’ar-ticolo 17 Tulps).Si evidenzia che le disposizioni con-tenute nel Decreto sono in vigore, an-che se alcuni dati non sono ancoratrasferibili a causa del mancato aggior-namento del “Portale Alloggiati Web”.Sarà cura della Federazione informa-re tempestivamente le associazioni ele imprese in caso di accoglimentodella richiesta di sospensiva da partedel Tribunale amministrativo.

ASSIEME A FEDERALBERGHI AL TAR CONTRO IL DECRETO DEL 7 GENNAIO 2013

Page 28: Camping Management n. 22

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CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO

ARRIVA LA TARES, ECCO A COSA FARE ATTENZIONE

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Il Ministero dell’Economia e del-le Finanze ha redatto le Linee gui-da per la predisposizione del rego-

lamento comunale istitutivo delTributo amministrativo comunale suirifiuti e servizi (Tares), introdotto conil DL n.201/2011, e per l’elaborazio-ne delle relative tariffe .E’ stato inoltre predisposto un proto-tipo di regolamento come supportotecnico a disposizione degli enti lo-cali, i quali potranno apportarvi tut-te le integrazioni e modifiche che ri-terranno opportune, nei limiti dellapotestà regolamentare locale e delledirettive stabilite nella norma intro-duttiva del nuovo tributo. Il prototi-po e le linee guida sono disponibilisu richiesta alla segreteria della

Federazione.Come è noto, il nuovotributo comprenderà, oltre al-la quota ambientale per lo smalti-mento dei rifiuti, anche una quota“servizi” per l’illuminazione pubbli-ca, la manutenzione delle strade e leattività connesse a quegli ambiti de-finiti a domanda individuale (cosid-detti servizi indivisibili). La Tares sibaserà, in sede di prima applicazio-ne, sulle medesime superfici dichia-rate ai fini Tarsu o Tia, e solo quan-do sarà attivata l’interazione dei da-ta base fra Catasto e Comuni, la tas-sa avrà la propria base imponibile ef-fettiva, cioè l’80% della superficie ca-tastale dell’immobile. A tal riguardo,

si richiama l’attenzione sulla neces-sità di seguire i procedimenti di re-golamentazione del tributo da partedei Comuni, al fine di verificare chesiano tenute in debito conto le spe-cifiche caratteristiche dell’attività tu-ristico ricettiva all’aria aperta.Si evidenziano di seguito i punti sucui è necessario porre maggiore at-tenzione.

Riduzioni per l’uso stagionale(art. 24 del prototipo)

– Il Comune ha la fa-coltà, ma non l’obbli-go, di prevedere ridu-

zioni per le utenze nondomestiche non stabil-

mente attive. E’ quindinecessario attivarsi affin-ché il Comune inseriscanel regolamento la riduzio-ne delle tariffe nella misu-ra massima consentita del30% per le utenze non do-

mestiche, diverse dalle abi-tazioni, ad uso stagionale o ad

uso non continuativo (art. 14,comma 15, DL 201/2011). La frui-

zione della predetta riduzione è su-bordinata al fatto che i relativi pre-supposti risultino da licenza o attoassentivo rilasciato dai competentiorgani per l’esercizio dell’attività oda dichiarazione rilasciata dal titola-re a pubbliche autorità.Agevolazioni o esenzioni (art. 27del prototipo) – Il Comune ha la fa-coltà (art. 14, comma 19, DL201/2011) di deliberare ulteriori age-volazioni rispetto a quelle prefigura-te dalla legge, che possono anchegiungere alla totale esenzione.Rispetto alle altre agevolazioni pre-viste dalla legge, le agevolazioni inquestione richiedono di essere iscrit-

LE LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DEL PIANO FINANZIARIO E PERL'ELABORAZIONE DELLE TARIFFE.

Page 30: Camping Management n. 22

te in bilancio come autorizzazioni dispesa e che la relativa copertura siaassicurata da risorse diverse dai pro-venti del tributo di competenza del-l’esercizio al quale si riferisce l’iscri-zione stessa. Si tratta, quindi, di unaprevisione del tutto opzionale checonsente all’ente locale di individua-re le fattispecie agevolative e l’enti-tà della riduzione, con ampia discre-zionalità, pur se nel rispetto dell’ob-bligo della copertura finanziaria.Riduzioni per inferiori livelli di ser-vizio (art. 26 del prototipo) – La leg-ge prevede che per le utenze “fuorizona” il tributo è dovuto in misuranon superiore al 40% della tariffa. IlComune può graduare tale percen-tuale in relazione alla distanza del-l’utenza dal più vicino punto di con-ferimento. Il tributo è dovuto nellamisura massima del 20% in caso dimancato svolgimento del servizio digestione dei rifiuti, ovvero di effet-tuazione dello stesso in grave viola-zione della disciplina di riferimento,nonché di interruzione del servizioper motivi sindacali o per impreve-

dibili impedimenti organizzativi cheabbiano determinato una situazionericonosciuta dall'autorità sanitaria didanno o pericolo di danno alle per-sone o all'ambiente.Maggiorazione per i servizi indivi-sibili (art. 29 del prototipo) – La leg-ge prevede che alla tariffa determi-nata dai Comuni si applica una mag-giorazione pari a 0,30 euro per metroquadrato, a copertura dei costi rela-tivi ai servizi indivisibili dei Comuni.Il Consiglio comunale, con la deli-berazione che stabilisce le tariffe, puòmodificare in aumento la misura del-la maggiorazione fino a 0,40 euro permetro quadrato, anche graduandolain ragione della tipologia dell’immo-bile e della zona dove è ubicato.Determinazione delle tariffe – IlComune, con apposita delibera e sul-la base del Piano finanziario, stabili-sce i coefficienti per la determinazio-ne delle tariffe, sulla base dei criteridi cui al DPR n. 158/1999 (coeffi-cienti kc e kd per le utenze non do-mestiche; tabelle 3a, 3b, 4a e 4b al-legate al DPR n. 158/1999).

Nell’ambito dei minimi e massimistabiliti nelle tabelle del DPR n.158/1999, il Comune gode di ampispazi di discrezionalità. Le linee gui-da del Ministero invitano i Comuniad evitare di fissare valori troppoprossimi a quelli massimi per scon-giurare eccessive disparità di tratta-mento tra le varie categorie di uten-za, salvo che non sussistano attendi-bili e specifici motivi per una sceltadiversa. Il Comune potrà anche de-rogare ai limiti minimi e massimi in-dicati nel DPR n. 158/1999, a con-dizione però che dimostri, in base auna specifica e rigorosa indagine,l’esistenza di circostanze particolaririferite ad una specifica situazione lo-cale e produttiva.Vista la natura puramente propositi-va del prototipo elaborato dalMinistero, sarà fondamentale sensi-bilizzare gli amministratori locali sul-le specifiche problematiche del seg-mento turistico ricettivo rappresen-tato, in sede di approvazione delledelibere e dei regolamenti concer-nenti la Tares.

CAMPING MANAGEMENT :AMBIENTE E TERRITORIO

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Dal turista appassionato della va-canza attiva al turista amantedei comfort il mondo del cam-

peggio appassiona milioni di tedeschi.L’aumento dei pernottamenti e la cre-scita delle concessioni ne sono unaprova eloquente. Attualmente sonoproprio i giovani con un alto livellodi istruzione e di reddito ad appassio-narsi sempre più a questa forma di tu-rismo. Infatti, quasi la metà dei turi-sti itineranti ha meno di 40 anni e il32% possiede un diploma di scuola su-periore o una laurea universitaria. Ilreddito netto di più della metà di que-sti turisti (campeggiatori o utilizzato-ri di veicoli ricreazionali) supera i3.000 euro il che fa dei turisti itine-ranti tedeschi un target molto inte-ressante. Un vero e proprio must per tutti co-loro che in Germania e Austria ama-no il campeggio sono le pubblicazio-ni che l’ADAC dedica a questo mon-

do e grazie alle innumerevoli informa-zioni contenute e alle verifiche svol-te annualmente da ispettori indipen-denti, queste pubblicazioni sono or-mai a buon diritto leader incontrasta-te nel settore. Campingführer -l a guida ADAC aicampeggi - viene pubblicata tutti glianni in due volumi con una tiraturatotale di più di 200.000 copie: le dueguide (una per la Germania e l’Europasettentrionale, una per l’Europa me-ridionale) riportano un totale di 5.400campeggi di 37 paesi europei ed elen-cano tutte le informazioni in mododettagliato e riassuntivo. Ogni announ gruppo ben istruito di incorrutti-bili ispettori gira per tutta Europa perispezionare da cima a fondo i varicampeggi.Le guide ai campeggi redattedall’ADAC forniscono al lettore unapanoramica delle attrezzature e dei ser-vizi offerti; i testi e i pittogrammi con-

tengono fino a 300 singole informa-zioni. Di grande aiuto nella scelta del-la meta più adatta è la nuova valuta-zione complessiva che vede assegnatefino a 5 stelle e che, insieme alla clas-sificazione ADAC dei campeggi sud-divisa per 10 diversi settori, mostra acolpo d’occhio i punti forti di ogni sin-golo campeggio. In più, i 14 pittogram-mi spiegano se un campeggio è adat-to per famiglie, per naturisti, per gliamanti del wellness, degli sport nauti-ci o della pesca. Le coordinate gps ri-levate sul posto e una precisa descri-zione della via d’accesso permettonodi raggiungere tranquillamente la strut-tura. Anche i prezzi sono elencati inmodo dettagliato, compresi tutti i co-sti accessori, e per farsi velocementeun’idea c’è anche lo specchietto deiprezzi redatto dall’ADAC, con i costiriferiti a una famiglia tipo. Le guide ai campeggi si rivelano esse-re la scelta giusta per tutti coloro che

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

LE GUIDE ADAC, UNA BUSSOLA NEL MONDO OPEN AIR

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AZIENDA LEADER SUL MERCATOTEDESCO PUBBLICA DEI VERI MUSTPER GLI APPASSIONATI DEL SETTORE

di Olaf Zwingenberger (Marketing e annunci pubblicitari)

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vogliono risparmiare anche andandoin vacanza; in esse è infatti allegata latessera ADAC CampCard che per-mette di usufruire di prezzi speciali du-rante la bassa stagione, di offerte van-taggiose, di sconti durante l’alta sta-gione e di riduzioni valide in molticampeggi per le unità abitative e inmolte aree di sosta per camper in tut-ta Europa. ADAC Stellplatzführer è invece laguida alle aree di sosta per camper, ilcui numero nell’ultimo decennio si èmoltiplicato in tutta Europa. Anchea questo target pertanto è stata attri-buita la dovuta considerazione.Sempre più luoghi vengono trasfor-mati in aree-sosta o addirittura in ve-ri e propri parchi camper, sia su suolocomunale, sia presso alberghi, risto-ranti, o parchi di divertimento e, per-ché no?, stabilimenti termali. L’ultimaedizione della guida ADAC alle areedi sosta descrive circa 4.250 siti in 35paesi europei fornendo informazionicomplete sulla presenza di servizi aicamper, sulla posizione e sulle vie diaccesso (con i dati gps rilevati sul po-sto per quasi 4.000 aree-sosta) e sulleattrezzature e i servizi offerti, come adesempio le strutture igienico-sanita-rie, i collegamenti alla rete elettrica,gli esercizi commerciali e le offerte peril tempo libero. Di grande aiuto nella scelta dell’area-sosta è la scala di valutazione utilizza-ta dall’ADAC, elaborata in base alleverifiche effettuate dagli ispettori contutto il loro know-how. Inoltre, graziea un pittogramma dedicato, si vedesubito in quali aree-sosta sono permes-se anche le roulotte. Le ultime tariffeaccertate sono riportate in modo det-tagliato e l’utile specchietto dei prez-zi evidenzia immediatamente le diffe-renze nei costi. Pure in ciascuna co-pia di questa guida dedicata ai cam-peristi è allegata la tessera ADACCamp-Card.ADAC Freizeit Mobil è invece la ri-vista per i campeggiatori e camperistinel mondo ADAC. Degli 1,2 milio-ni di campeggiatori e camperisti sociADAC, uno su tre si è abbonato aFreizeit Mobil, essendo per loro questoil modo migliore per ottenere infor-mazioni aggiornate e attendibili. Larivista tratta di tutto il “mondo del

campeggio”, raccogliendo e illustran-do tutto ciò che può interessare l’openair: dai prodotti, alle news del settoreturistico, avvincenti reportage di viag-gi, alle nuove tecnologie. La redazio-ne applica tutto il proprio know-howturistico per redigere articoli sempreobiettivi e dettagliati, in modo che illettore possa tranquillamente pianifi-care i propri viaggi o fare le propriescelte senza mai pentirsi. Campingwelt Online - Il mondo delcampeggio ondine – infine è presen-te sul sito dell’ www.adac.de/campin-gfuehrer ed è ormai un veloce stru-mento di pianificazione per molti dei10 milioni di appassionati frequenta-tori di campeggi in Germania. In que-sto portale tutte le informazioni sonoaccessibili con un click. Oltre a de-scrivere dettagliatamente i campeggi,si trovano sul sito le notizie più im-portanti e gli approfondimenti sulmondo del campeggio, i test e i repor-tage di viaggio dell’ADAC Freizeitmobil, insieme alla banca dati turisti-ca e a numerosi giochi a premi e ap-profondimenti che fanno aumentareil traffico di visitatori, non soltanto dilingua tedesca. Il portale dunque of-fre interessanti possibilità di pubbli-cità mirata: sia che si usino banner,articoli publiredazionali, presentazio-ni multimediali o giochi a premi.L’ADAC Campingwelt offre sia aiproprietari dei campeggi sia ai turistipacchetti particolarmente convenien-ti. Questo portale, continuamente ag-giornato, completa la famiglia delleguide ADAC ai campeggi ed è un ul-teriore prova della posizione di leader-ship che le pubblicazioni di questaazienda editoriale ha conquistato nel

mondo dell’open air. ADAC è ormai presente non soltan-to nel settore editoriale ma è appro-data con successo alle nuove tecno-logie, mettendo a disposizione l’AppADAC Camping- und Stellplatzführer, una applicazione per la ricerca dicampeggi e aree di sosta per camperutilizzando dispositivi mobili che met-te a disposizione dell’utente un’offer-ta informativa completa. I dati scari-cabili riguardano anche bungalow ecase mobili, mentre e lo specchiettodei prezzi è consultabile online e offli-ne. Altro punto di forza dell’applica-zione è l’intelligente funzione “ricer-ca”, la quale grazie a diversi filtri di mo-stra in breve tempo e suddivisi per re-gione i luoghi più interessanti, ma inalternativa si può effettuare una ricer-ca cartografica per zona in tuttaEuropa. Con la funzione “preferito” e“social media” è poi possibile condivi-dere con i propri posti preferiti suFacebook o Twitter. Nel nuovo Mobile-Package, con illu-strazioni e posizionamento preferen-ziale, l’App ADAC Camping-undStellplatzführer mette a disposizionedei gestori dei campeggi uno strumen-to ideale per estendere la propria pub-blicità anche sugli smartphone delgruppo target. Tutto questo rende l’App ADACCamping-und Stellplatzführer un in-discusso leader di mercato tra le guidedestinate agli appassionati del turismoitinerante. Non importa se la vacan-za dei propri sogni debba svolgersi inroulotte, in camper o in tenda. Le nu-merose pubblicazioni e le offerte onli-ne dell’ADAC riusciranno in ogni ca-so a soddisfare qualsiasi desiderio.

CAMPING MANAGEMENT :PIANETA TURISMO

32

RAPPRESENTANTE PUBBLICITARIO:IGL Werbedienst GmbHInnsbrucker Bundesstrasse 47 A-5021 Salzburg – Austria Tel.: (0043) 662/453615-13 oppure (0039) 0471/053244Contatto: Signora Verena WimmerEmail: [email protected]

La IGL Werbedienst, con sede principale a Salisburgo – opera da ol-tre 46 anni nel campo della promozione turistica. La specializzazionesu questo settore ha consentito di diventare leader di mercato; ciò an-che grazie alla estesa rete europea presente ormai in oltre 15 Paesi. Laspecialità della IGL Werbedienst, sono i media nel settore turistico.

Page 33: Camping Management n. 22

La storica azienda CMCPrefabbricati è alla terza gene-razione, a guidarla oggi Andrea

Barbuiani, nipote del fondatoreEnrico. L’azienda nel 2010 ha cam-biato il proprio nome in C.M.C.2.0volendo sottolineare il desiderio distare al passo con i tempi, perché co-me dice entusiasticamente Andrea:«Oggi occorre essere in costante evo-luzione, informarsi, adeguarsi allenuove tecnologie ed essere semprepronti ad affrontare le nuove sfideche si presentano» C.M.C.2.0 è una realtà imprendito-riale che esiste ormai da molti anni,ed è attiva in diversii settori; in tut-ti questi anni di attività l’impegnopiù grande che ha affrontato è statoelevare il concetto di prefabbricazio-ne, non sempre associato a qualitàma molto più spesso solo a rapidità ebassi costi. «Per noi non è così», di-ce Andrea Barbuiani, «C.M.C.2.0considera da sempre la prefabbrica-zione come un valore aggiunto ed ilsettore dei campeggi è uno dei cam-pi di eccellenza della nostra prefab-bricazione. Siamo operativi da mol-

ti anni per cercare di ampliare il nu-mero dei servizi e le possibilità offer-te a chi decide di rivolgersi a noi». L’idea alla base della prefabbricazio-ne di questa azienda è che nella pro-gettazione degli spazi pubblici, gli ele-menti prefabbricati contribuiscononotevolmente ad innalzare il livellodella qualità dell’ambiente e dellospazio progettato: «Noi ci stiamo im-

pegnando per dare una risposta allasempre più crescente richiesta di qua-lità nei paesaggi urbani e non», pre-cisa il manager e imprenditore.Parte di rilievo ha anche la notevo-le esperienza accumulata. C.M.C.2.0infatti opera nel settore turistico dal1964, quando a seguito di una nor-ma che vietò la fabbricazione dei ser-batoi e separatori in cemento, che fi-no a quel momento erano alla basedell’intera produzione aziendale findagli inizi del 1900, il figlio del fon-datore e padre dell’attuale general ma-nager, Franco Barbuiani, reinventòl’azienda con la nuova linea di cabi-ne per il mare in cemento utilizzan-do gli stessi stampi dei serbatoi. Inpoco tempo le cabine modelloAdriatico spopolarono in tutta la ri-viera romagnola e CMC iniziò la suaampia e produzione di prefabbricatiin cemento».Ormai la prefabbricazione rappresen-ta una risorsa importante per il turi-smo all’aria aperta, che deve offrireil massimo del confort attraverso lecase mobili e i bungalow, che stannopian piano sopravanzando i campere le roulotte nella domanda. I van-taggi sono evidenti, sottolineaAndrea Barbuiani: «La nostra pre-fabbricazione ha in sé il concetto digaranzia di qualità, tempi, costi, cer-tificazioni, scelta; la nostra produzio-ne si basa su due linee: su misura edesign architettonico. Su misura rac-coglie la produzione classica, ed è ingrado di soddisfare le esigenze delcliente mettendo a disposizione ca-pacità costruttive, competenze tec-niche, e la vasta esperienza acquisi-ta negli anni nei più svariati settori.

CAMPING MANAGEMENT :PRIMO PIANO

CMC 2.0, PREFABBRICATIDA TRE GENERAZIONI

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DALLE CABINE MARE IN CEMENTO ALLE SOLUZIONIINNOVATIVE E DI QUALITÀ PER CAMPING E VILLAGGI

di Filippo Gentile

SALUS È L’ULTIMA NOVITÀ: UN’AREA PER IL WELNESS DI 64MQ INTERAMENTEPREFABBRICATA.

“Mini house - design architettonico

Bungalow - su misura

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Design architettonico è la nuova li-nea di edifici prefabbricati, nata dal-l’unione tra il nostro saper fare e lasensibilità tecnica e formale dello stu-dio di architettura PRR Architetti,con il quale collaboriamo ormai dacirca tre anni; questa linea offre del-le soluzioni di dimensioni, materia-li, finiture, colori a catalogo per ga-rantire in tempi rapidi un risultatoformale e funzionale eccellente».Per il settore turistico la C.M.C.2.0,in entrambe le sue due linee produt-tive, realizza servizi igienici, recep-tion, cabine mare, chioschi, blocchidi servizi, bungalow e case mobili.Proprio su questi ultimi due “artico-li” l’azienda vanta una lunga e con-solidata tradizione, e a questo propo-sito Andrea Barbuiani cita l’aneddo-to di suo padre, che in un giorno, aiu-tato da tre operai, completò tre bun-galow in un campeggio di Terracinache aveva la necessità di tirar su ingran velocità delle strutture su un ter-reno in cui si trovavano dei repertiarcheologici di cui si voleva evitareil trafugamento. La CMC si aggiudi-cò il lavoro perché il progetto propo-sto prevedeva bungalow che all’oc-correnza potevano essere smontati efu proprio questa caratteristica a con-vincere i Beni Culturali. «Tra le al-tre caratteristiche di questi bunga-low, che furono altrettanti punti diforza nella vendita», prosegueBarbuiani, «la mancanza di coppi sultetto, di grondaie vicino agli alberi ele pareti senza intonaco realizzate giàa faccia vista da CMC». Attualmente con lo studio PRRArchitetti per la linea Design archi-tettonico è stato sviluppato un nuo-vo progetto per case mobili, le minihouse, di dimensioni contenute conspazi interni adattabili a molteplicisoluzioni grazie alle divisioni funzio-nali e arredi su misura per nucleicomposti da 2 a 5 persone e capacidi garantire una totale flessibilità.La più recente novità per i campeg-gi è però una Spa prefabbricata, -chiamata Salus - nata proprio perampliare l’offerta di servizi da partedei titolari di strutture ricettive. Conessa qualsiasi struttura ricettiva chenon ha altri spazi disponibili può co-munque dotarsi di un’area wellness e

può farlo senza affrontare interventiinvasivi sulle strutture murarie e gliimpianti, con costi contenuti e in po-co tempo; avendo anche tutte le cer-tificazioni necessarie. Salus haun’area di 64 mq ed è costituita datre moduli assemblati in loco; diver-si percorsi benessere completano ilprogetto: vasca idromassaggio, arearelax, doccia emozionale, sauna e ba-gno turco. Salus è nata sulla base diun’idea suggerita da Arco studio edè poi stata sviluppata da PRRArchitetti, si inserisce quindi all’in-terno del programma Design archi-tettonico ed è un esempio di comel’ampia possibilità di materiali e fini-ture disponibili permetta ad ogni pro-getto di inserirsi in tutti i contesti,dal mare alla montagna, dalla cittàalla campagna, diventando un ele-mento di valorizzazione del paesag-gio. Ma per C.M.C.2.0 non è tutto; altrofiore all’occhiello sono i tempi di ese-cuzione. «Posso dire di aver stabilitoun record», dice a questo propositoAndrea Barbuiani, «poiché abbiamorealizzato quattro scuole dopo avervinto il bando emanato nel mese diluglio dalla Regione Emilia a segui-to del terremoto del maggio 2012 edopo solo 123 giorni dal sisma abbia-mo fatto in modo che i bambini ri-prendessero le lezioni, rispettandotutti i tempi fissati». E per quanto riguarda il futuro? «Perquanto ci riguarda il settore turistico

non è più un settore puramente co-struttivo», dice l’imprenditore, «noinon vogliamo essere un’azienda chesi identifica solo nel ruolo del costrut-tore, ma vogliamo ampliare sempredi più i servizi ai nostri clienti. Perquesto motivo la C.M.C.2.0 ha daqualche tempo iniziato una collabo-razione con un’altra realtà storica delsettore dei campeggi, la famigliaProhn, che da più di trent’anni ope-ra nel settore dal punto di vista com-merciale, confrontandosi direttamen-te con le esigenze dei gestori. Il so-dalizio tra queste due famiglie portaad un risultato ottimale. Ciò che of-friamo al cliente è completo e allaqualità costruttiva di C.M.C.2.0 siaffianca una qualità di servizio per igestori dei campeggi cui va una “con-sulenza” che si traduce in esperien-za, progettazione, realizzazione, tem-pi e costi certi». In conclusione ilruolo della C.M.C.2.0 non è più so-lo quello di una azienda che produ-ce e vende, ma di vero e proprio con-sulente globale con cui il cliente puòconfrontarsi già nel momento in cuiprende forma la sua idea di camping.

CMC Prefabbricati Srl Sede legale e stabilimento: Strada Statale Adria Rovigo, 8 45011 Adria (RO) Tel.: 0426.900442Fax: 0426.900808E-Mail: [email protected]

CAMPING MANAGEMENT :PRIMO PIANO

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Complessi di servizi igienici per campeggi su misura

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CAMPING MANAGEMENT :PRIMOPIANO

PULINGROSS, LEADER DEL PULITO

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La Pulingross si è specializzata inoltre venticinque anni di attivi-tà nella vendita di macchine, at-

trezzature e prodotti per la pulizia pro-fessionale, oltre a fornire le soluzionipiù appropriate per la pulizia e sanifi-cazione degli ambienti interni ed ester-ni ai campeggi e villaggi turistici.Quest’anno il gruppo Pulingross, as-sieme all’azienda partner Eureco Italiasrl, era tra gli espositori presenti alSipac di Padova dove, oltre alla spaz-zatrice compatta con uomo a bordo amarchio Tennant, ha esposto i veico-li elettrici da lavoro e da trasporto amarchio Eureco Italia, che danno lapossibilità di circolare su strada agliospiti dei campeggi, garantendo co-modità e facilità alla guida. Presentenello stand dell’azienda anche il vei-

colo da lavoro Carryall 232–verde, unmezzo indispensabile per la manuten-zione all’interno dei campeggi e dellearee verdi.Il gruppo Pulingross è presente in di-versi segmenti di mercato: non soloimprese di pulizia ma anche industrie,settore agricolo, del turismo, del com-mercio e dei servizi, oltre a farmaceu-tico e cosmetico, della grande distri-buzione, sanitario, horeca e settoresportivo. Per ciascuno di essi le solu-zioni sono personalizzate e la consu-lenza commerciale, per individuare lasoluzione ideale, è rigorosa. A tuttiviene garantita qualità e attenzionenella selezione dei migliori prodottiper la pulizia, precisione nella conse-gna rispettando i tempi e un serviziopost vendita impeccabile. Come ci

tiene a precisare il titolare dell’azien-da, Giuseppe Cenati: «La profonda co-noscenza nel settore ci consente di affron-tare il mercato in maniera efficace offren-do i migliori marchi accuratamente sele-zionati in base al miglior rapporto quali-tà-prezzo, all’affidabilità, alla durata ealla funzionalità e tutto ciò si traduce inuna grande attenzione per il cliente, checon noi rimane sempre soddisfatto».Pulingross, oltre ad una ampia serie dimacchinari propone ai clienti ancheuna gamma di detergenti professiona-li e detersivi industriali, destinati aquanti vogliono elevare lo standarddelle pulizie e della sanificazione de-gli ambienti. “Think Clean Do itGreen” è la filosofia eco-sostenibileadottata dal gruppo Pulingross per ilrispetto dell’ambiente, attraverso lavendita di prodotti Eco-Label, mac-chine per la pulizia e veicoli elettriciad impatto zero, adottando soluzionidi sicurezza e di benessere all’internodell’ambiente lavorativo. “Innovazionegreen” è la nuova chiave di Pulingrossper garantirsi la presenza su tutto ilterritorio nazionale. In tutti questi anni la presenza del-l’azienda si è notevolmente ampliatae attualmente sono cinque le divisio-ni aziendali, ciascuna con la sua spe-cializzazione, il che consente ai clien-ti, specialmente campeggi e villaggi,di avere un interlocutore unico perogni tipo di esigenza. Si è ampliato an-che il “catalogo” dei marchi propostiper ciascuna specifica situazione cheriguarda la detergenza degli ambienti:Sorma e Werner & Merz; per i disinfet-tanti a P.M.C., non può mancare lafornitura dei marchi Amuchina eFarmec. Analogamente per quanto ri-guarda i macchinari; le spazzatrici, la-vasciuga, aspiratori e motoscope, pro-poste da Pulingross sono le migliori delsettore: Tennat, Sorma, RCM e Dulevo;come le altre attrezzature, dai carrelli

L’AZIENDA CHE RISOLVE OGNI PROBLEMA DI PULIZIA DI CAMPING E VILLAGGI

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per la pulizia alle scope e panni: Viledae Filmop; Lucart. Quando il cliente ri-chiede idropulitrici e aspiratori,Pulingross garantisce i propri prodot-ti dai marchi Kärcher e Kränzle. Infinela qualità dei veicoli elettrici Eureco ègarantita dai marchi americani leaderdel settore: Club Car e Gem, oltre al-la danese Garia. Pulingross insommalavora ogni giorno per la completa sod-

disfazione dei propri clienti e per que-sto è alla costante ricerca di prodottiper la pulizia industriale e soluzioni diqualità, imponendo alle aziende par-tner di operare secondo standard cer-tificati ISO 9001. Il vantaggio di scegliere Pulingrossconsiste soprattutto nell’offerta di so-luzioni personalizzate, per individuarele quali si comincia dall’analisi del-

l’ambiente, seguita da studi di fattibi-lità, capitolati di pulizia, progetti tec-nici, sopralluoghi e controllo di gestio-ne, garantendo quindi una diagnosi sumisura e soluzioni specifiche per ognitipo di esigenza, il tutto garantito daun partner unico e specializzato. Aquesto si aggiunge l’esperienza accu-mulata negli anni , grazie alla quale iconsulenti commerciali sono oggi tut-ti validi professionisti del pulito, pron-ti a fornire le informazioni necessarienella scelta dei prodotti, nel rispettodelle normative, della sicurezza e del-l’ottimizzazione dei costi.

PULINGROSS specializzata nella pulizia professionale eindustriale. Dispone, di una gamma completa di macchi-nari e attrezzature in pronta consegna, nuove o usate, siaper l’acquisto che per il noleggio a medio-lungo termi-ne; oltre ai detergenti, carta e disinfettanti a P.M.C.

PULINSHOP il primo ecoshop cash & carry, interno al-la sede del gruppo, a Pordenone in via Roveredo 1, dovesi ha la possibilità di acquistare soluzioni complete ed eco-compatibili per la pulizia di tutti gli ambienti: attrezzatu-re e prodotti per il cleaning professionale ed hobbistico.

PULINTECH: il servizio di assistenza e riparazione ga-rantito dal servizio tecnico dell’officina Pulingross, è lostrumento che permette di mirare all’eccellenza del ser-vizio offerto, garantendo una prestazione efficace e con-tinuativa nelle riparazioni e assistenza tecnica, grazie an-che da un magazzino di ricambistica sempre aggiornatoe rifornito.

EURECO ITALIA: azienda partner del Gruppo, chesegue la stessa filosofia “green”, specializzata nella ven-dita e noleggio di veicoli elettrici, come golf & utilitycar per il trasporto di persone e merci, oppure veicolielettrici da lavoro - www.eurecoitalia.it

IDROLINE: divisione aziendale del Gruppo, specializ-zata nella vendita e assistenza di prodotti per il lavaggioad alta pressione, garantiti dai migliori marchi delle idro-pulitrici, come Kaercher e Kranzle.

LE 5 DIVISIONI AZIENDALI DEL GRUPPO PULINGROSS:

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Page 38: Camping Management n. 22

FA

ST per i dipendenti da aziende alberghiere,

campeggi, residence, villaggi turistici,ostelli, colonie, porti turistici

e strutture ricettive complementari.

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Page 39: Camping Management n. 22

CAMPING MANAGEMENT :TRIBUNA DEL LAVORO

TRA VECCHIO E NUOVOREDDITOMETRO

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a cura di Maurizio Fantaccione

Il redditometro – e dunque l’art.38del DPR n.600/73 – è previsto dalTesto unico sull’accertamento sin

dalla sua introduzione, pertanto ilclamore degli ultimi giorni è legatonon alla sua introduzione ma all’i-nasprimento del suo potere accertati-vo e all’innalzamento delle sanzionidallo stesso comminabili.L’Amministrazione finanziaria, sem-pre alla ricerca di automatismi accer-tativi, ha rispolverato questa normaper andare a verificare in modo auto-matico i contribuenti persone fisiche.L’accertamento sintetico del reddito,di cui il redditometro costituisce unaspecies, è sempre stato uno degli stru-menti più incisivi di controllo deltenore di vita dei contribuenti.La fonte normativa di tale tipo di ac-certamento si origina dal concettocardine: se si spende una certa cifraè necessario aver guadagnato (orisparmiato) importi congrui asostenere tale spesa.

La previgente formulazione dell’art.38(ante modifiche di cui all’art.22 delD.L. n. 78/10) si applicherà ancoraper quest’anno, atteso che il termineper la notifica degli avvisi di accerta-mento per l’anno d’imposta 2008 scadeil 31 dicembre 2013. A partire dall’an-no d’imposta 2009 si applicherà, in-vece, il nuovo disposto normativo.L’articolo 38, comma 4 del DPRn.600/73, nella versione previgentepermette all’ufficio finanziario, in base

ad elementi e circostanze di fatto cer-ti, di determinare sinteticamente ilreddito complessivo netto del con-tribuente, quando il reddito accerta-bile si discosta per almeno un quartoda quello dichiarato.Il comma 5 dispone che qualora l'uf-ficio determini sinteticamente il red-dito complessivo netto in relazione al-la spesa per incrementi patrimoniali,la stessa si presume sostenuta, salvoprova contraria, con redditi consegui-ti, in quote costanti, nell'anno in cuiè stata effettuata e nei quattro prece-denti. In altri termini la quota di in-cremento patrimoniale attribuibile al-l'anno oggetto di accertamento sin-tetico è pari a un quinto degli inves-timenti effettuati.Il contribuente ha la facoltà di di-mostrare, attraverso idonea e probantedocumentazione, sia prima che dopola notificazione dell’avviso di accerta-mento, che il maggior reddito deter-minato o determinabile sinteticamenteè costituito in tutto o in parte da red-diti esenti o da redditi soggetti a ritenu-ta alla fonte a titolo d'imposta.

LE NOVITÀLe nuove norme stabiliscono che, peradeguare lo strumento accertativo almutato contesto socio-economico,vengono sostituiti i commi da 4 a 8dell’art. 38 del DPR n.600/73 sopraesplicitati. In particolare l’ufficio puòsempre determinare sinteticamente ilreddito complessivo del contribuentesulla base delle spese di qualsiasi generesostenute nel corso del periodo d’im-posta, salva la prova che il relativo fi-nanziamento è avvenuto con redditidiversi da quelli posseduti nello stes-so periodo d’imposta, o con redditi es-enti o soggetti a ritenuta alla fonte a

L’ACCERTAMENTOSINTETICO DELREDDITO, DI CUI ILREDDITOMETROCOSTITUISCE UNASPECIES, È SEMPRESTATO UNO DEGLISTRUMENTI PIÙINCISIVI DICONTROLLO DELTENORE DI VITA DEICONTRIBUENTI.

Page 40: Camping Management n. 22

CAMPING MANAGEMENT :TRIBUNA DEL LAVORO

40

titolo di imposta o, comunque, legal-mente esclusi dalla formazione dellabase imponibile. La determinazionesintetica può essere altresì fondata sulcontenuto induttivo di elementi in-dicativi di capacità contributiva indi-viduato mediante l’analisi di campi-oni significativi di contribuenti, dif-ferenziati anche in funzione del nu-cleo familiare e dell’area territorialedi appartenenza; è fatta salva per ilcontribuente la prova contraria.La determinazione sintetica del reddi-to complessivo di cui ai precedenti com-mi è ammessa a condizione che il red-dito complessivo accertabile ecceda dialmeno un quinto quello dichiarato.L’ufficio che procede alla determi-nazione sintetica del reddito comp-lessivo ha l’obbligo di invitare il con-tribuente a comparire di persona o permezzo di rappresentanti per forniredati e notizie rilevanti ai fini dell’ac-certamento e, successivamente, diavviare il procedimento di accerta-mento con adesione ai sensi dell’art.5del D.Lgs. n.218/97.Dal reddito complessivo determinato

sinteticamente sono deducibili i solioneri previsti dall’art.10 del Tuir; com-petono, inoltre, per gli oneri sostenu-ti dal contribuente, le detrazioni dal-l’imposta lorda previste dalla legge.La Circolare Ministeriale ha chiaritoche tra le spese “di qualsiasi generesostenute nel periodo d’imposta” e cherilevano nella determinazione sintet-ica del reddito rientrano anche quelleche nella disposizione normativa pre-vigente erano individuate come “speseper incrementi patrimoniali”.Lo stesso documento di prassi ha ril-evato che, in presenza di acquisto diun bene di natura patrimoniale effet-tuato tramite finanziamento (mutuo,leasing ecc.), ai fini dell'accertamen-to sintetico, rileveranno solamente lequote o i canoni pagati nell'anno, cheandranno ad aggiungersi alle altre spesesostenute nel corso del periodo d'im-posta esaminato.Al contribuente è data, comunque, lapossibilità di provare/dimostrare cheil relativo finanziamento è avvenutocon redditi diversi da quelli possedu-ti nello stesso periodo d’imposta, o con

redditi esenti o soggetti a ritenuta al-la fonte a titolo d’imposta o, comunque,legalmente esclusi dalla formazionedella base imponibile.La nuova modalità è utilizzabile in qual-siasi momento, anche per una sola an-nualità, qualora l’ufficio è in possessodi un elemento di spesa, spostando sulcontribuente l’onere della prova.

RIASSUMENDO LA NUOVA NORMA RISPETTO ALLA PRECEDENTE PREVEDE:• uno scostamento oggi è del 20% an-

ziché del 25%;• la sufficienza di un solo anno di sco-

stamento (e non più due);• la possibilità di imputare il maggior

reddito tutto nell’anno e non piùspalmato in quello in corso e neiquattro precedenti.

Ne discende che il contribuente cheabbia sostenuto delle spese per incre-menti patrimoniali in un determina-to periodo d’imposta, sarà accertatosinteticamente con l’imputazione diun reddito pari all’intera spesa soste-

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Page 41: Camping Management n. 22

nuta in tale periodo d’imposta, e nonpiù soltanto per un quinto di essa, co-me avveniva con le disposizioni pre-vigenti. Un’ulteriore innovazione nor-mativa è l’introduzione dell’obbligodi contraddittorio preventivo con ilcontribuente, finalizzato, peraltro, al-l’accertamento con adesione di cui al-l’art.5 del D.Lgs. n.218/97.Il soggetto controllato, pertanto, d’orain poi, sarà sempre invitato dall’Uffi-cio al contraddittorio, e a tale invitoquesti potrà anche prestare adesioneottenendo così la riduzione delle san-zioni e la possibilità di rateizzare gliimporti dovuti senza prestazione di al-cuna garanzia. Diventa questo, in pra-tica, l’unico strumento di fuga per ilcontribuente.Infine, ultima novità, la deducibilitàdegli oneri di cui all’art. 10 del Tuir so-stenuti dal contribuente; nonché l’ap-plicabilità delle altre detrazioni previ-ste della legge, che devono essere scom-putate dall’imposta lorda dovuta sulreddito sinteticamente accertato.Si è discusso a lungo sulla valenza del

nuovo redditometro.In un primo momento, quando l’Agen-zia delle Entrate ha presentato le ca-ratteristiche del nuovo strumento (erail 25 ottobre 2011), veniva evidenzia-to a chiare lettere che esso aveva fun-zione di mera selezione dei soggetti daaccertare. Una sorta di studio di set-tore per i soggetti non dotati di parti-ta iva. A quanto pare però, la stradaè mutata e siamo entrati nuovamen-te nell’ambito delle presunzioni lega-li volte a recuperare materia imponi-bile ad ogni costo. Sul punto però oc-corre rilevare come la nuova formu-

lazione, inserendo riferimenti al nu-cleo familiare ed all’area geografica diriferimento implicitamente riconoscel’esigenza di una sorta di ponderazio-ne critica dei meri risultati di calcolo;componente determinata dall’alea stes-sa intrinseca ai metodi di computo.Ne discende che, a giudizio dello scri-vente, il nuovo connotato del reddi-tometro mantiene la sua natura di in-dicatore di potenziale evasione, supe-rano il connotato della precedente for-mulazione del redditometro di presun-zione legale. Del resto come già osser-vato da esperti di settore l’accertamen-to redditometrico non è “autosuffi-ciente” ma necessita di un nesso mo-tivazionale capace di far assurgere alrango di prova i risultati provenientidall’applicazione dei coefficienti ap-provati a livello ministeriale.In tale ottica è già orientata la Cortedi Cassazione con la sentenza n.23544/12 dove si è ritenuto che an-che l'accertamento sintetico operatocon il vecchio disposto normativo erada considerarsi presunzione semplice.

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La nostra sfidaè semplificare

l’operativitàdelle vostre

strutture

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Page 42: Camping Management n. 22

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FAVORISCE: L’incontro tra domanda e offerta - ANALIZZA: Il mondo del turismo e formula proposte

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C.M.C.2.0 Prefabbricati produce edifici prefabbricati in cemento per diverse destinazioni d’uso e con dimensioni variabili da 3 a 2000 mq e oltre.Con sistema costruttivo a monoblocchi o a pareti, C.M.C.2.0 per le strutture turistiche realizza: servizi igienici, bungalow, case mobili, centri benessere, palestre, chioschi bar, cabine mare, reception.

Garanzia di estetica, qualità, certificazioni, tempi e costi. I valori della prefabbricazione C.M.C.2.0